bologna combatte PDF - Istituto Parri
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e in particolare per Luigi Gaiani, il primo e vero organizzatore dei<br />
gappisti - ricadde la responsabilità di dover improvvisare, più che or¬<br />
ganizzare, la guerra patriottica e rivoluzionaria contro uno degli eser¬<br />
citi più potenti del mondo e le rinate bande fasciste comandate da uo¬<br />
mini che si consideravano militari a vita e che avevano o avrebbero<br />
dovuto avere una grand'esperienza bellica. In un certo senso dovettero<br />
inventarsi il mestiere del guerrigliero, ma soprattutto furono costretti<br />
ad esercitarlo senza alcuna prova preliminare, per sapere se la teoria avrebbe<br />
collimato con la pratica.<br />
Senza essersi consultati tra loro, PSIUP e PdA - al contrario del PCI<br />
- organizzarono piccoli gruppi di guerriglia in città e decisero di dare<br />
una struttura militare e un supporto logistico alle bande armate nate<br />
spontaneamente in alcune zone a ridosso dello spartiacque appennini¬<br />
co. E verso questi gruppi - che diventeranno la Matteotti montagna e<br />
la Giustizia e libertà montagna - fecero confluire i loro militanti che<br />
volevano <strong>combatte</strong>re contro gli invasori e i giovani che si sottraevano<br />
alla leva militare fascista.<br />
Nel Bolognese e nella regione dopo il dissolvimento delle armate<br />
del Regio esercito non si erano formati - come in Piemonte - grossi<br />
gruppi d'ex militari, ma solo piccole bande di giovani del luogo in¬<br />
grossate dai richiamati che disertavano. Alcuni gruppi furono quasi<br />
subito sgominati e i patrioti passati per le armi da tedeschi e fascisti,<br />
come a Lizzano in Belvedere e al Bacino del Brasimone, ma i più resi¬<br />
stettero. I giovani della zona compresa tra Marzabotto, Monzuno e<br />
Grizzana diedero vita alla Stella rossa una grossa brigata indipendente<br />
che sarà una spina nel fianco dei tedeschi, perché controllava le due li¬<br />
nee ferroviarie e due delle tre strade che collegano Bologna a Firenze.<br />
Nell'Alto Reno si sistemò la brigata Matteotti montagna e nella zona<br />
di Castel d'Aiano la Giustizia e libertà montagna.<br />
Alla fine dell'inverno 1943-44 i comunisti bolognesi - a differenza<br />
di quelli imolesi che avevano favorito la nascita di gruppi armati<br />
sull'Appennino tosco-emiliano, dai quali nascerà la 36 a<br />
brigata Gari¬<br />
baldi - si resero conto del grave errore compiuto e decisero di orga¬<br />
nizzare formazioni tra Bologna e Firenze. In febbraio Peloni si recò<br />
nell'Alto Bellunese per un'ispezione e fu coinvolto in un grande ra¬<br />
strellamento. Al termine dello scontro, invitò i bolognesi che lo deside¬<br />
ravano a rientrare. Nonostante l'opinione contraria di Clocchiatti, di¬<br />
venuto uno dei massimi dirigenti militari del PCI nel Veneto, ne torna¬<br />
rono una cinquantina. Alcuni avevano 'disertato' da tempo ed erano<br />
rientrati di loro iniziativa. Quasi tutti si aggregarono alle formazioni<br />
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