JADRAN PISMO d.o.o. 1 - Daily Local News on Board

aggiuntive a quella base, non sono quindi presidenti o vicepresidenti di giunta o Consiglio,
assessori, segretari dell’Ufficio di presidenza dell’aula, presidenti di commissione, del comitato
per la legislazione o di gruppo. Ma non hanno nemmeno incarichi di partito e non si siedono,
con annesso gettone di presenza, nel consiglio di alcuna amministrazione locale. Insomma,
politici che puoi salutare semplicemente con un “buongiorno consigliere” senza il timore di
dimenticare qualcosa. Si va da Enio Agnola a Bruno Zvech. La pattuglia piů rappresentata, 11
persone, il 50% del totale, č quella del Pd, anche per il fatto che lo statuto democratico
prevede l’incompatibilitŕ del consigliere regionale con le cariche nel partito. Ci sono, con
Zvech, altri 10 “consiglieri solo consiglieri” targati Pd: Giorgio Brandolin, Franco Codega,
Sandro Della Mea, Igor Gabrovec, Franco Iacop, Sergio Lupieri, Enzo Marsilio, Paolo Menis,
Paolo Pupulin e Alessandro Tesini. Quindi, con 4 consiglieri, ecco il Pdl: Luigi Cacitti, Paride
Cargnelutti, Bruno Marini, Paolo Santin. A seguire due leghisti (Edouard Ballaman, ex
presidente del Consiglio “tradito” dal caso auto blu, e Enore Picco, per 23 anni sindaco a
Bordano), i dipietristi Agnola e Stefano Alunni Barbarossa e i singoli Alessandro Tesolat (Udc),
Stefano Pustetto (Sinistra Arcobaleno) e il Pensionato del gruppo Misto Luigi Ferone. Sono i
triestini i piů “sfortunati”. A fare la differenza nella paga č infatti il rimborso per l’uso dell’auto
privata. A questa voce in cinque, Codega, Gabrovec, Lupieri, Marini e Alunni Barbarossa,
percepiscono, in aggiunta all’indennitŕ di presenza di 10.644,73 euro, l’importo mensile piů
basso, 533,68 euro, per i viaggi brevi da e verso piazza Oberdan.
ROMA - Rifiuti, ora č tutti contro tutti. Corcolle e Riano protestano. E la Polverini "bacchetta"
Alemanno: "Non conosce il Piano". Il sindaco tenta di rassicurare i cittadini sulla questione:
"Non apriremo una nuova Malagrotta. E quelle indicate dal prefetto saranno discariche
temporanee che dureranno 36 mesi. La nuova invece, quella definitiva vicino Fiumicino, sarŕ
moderna e accoglierŕ solo rifiuti trattati, non pericolosi né maleodoranti. Siamo all'inizio di
una nuova fase, per uno smaltimento dei rifiuti efficace che passerŕ anche attraverso nuovi
impianti e differenziata - ha aggiunto Alemanno - Nessuno vada in giro dicendo che Roma
rischia di fare la fine di Napoli perché c'č l'impegno da parte di tutti quanti e le istituzioni sono
presenti". Arriva la replica stizzita del presidente della Regione, Renata Polverini: "E'
evidentemente che il sindaco non ha letto bene il piano rifiuti perché come tutti sanno non c'č
bisogno nel Lazio di alcun termovalorizzatore. Questa mattina ho sentito il sindaco, il prefetto
e il mio assessore. In questi giorni č necessaria una comunicazione continua su questo
importante atto: se siamo tutti pronti a sostenerlo sarŕ il punto di svolta per la politica dei
rifiuti della nostra regione. Non c'č nulla da chiarire con Alemanno. Ognuno ha il suo ruolo, gli
ho ribadito quanto giŕ dichiarato: per quello che mi riguarda non si puň fare alcun passo
indietro, non si puň avere alcuna esitazione, non ci si puň ripensare, anche perché la scelta č
stata fatta sulla base di indicazioni tecniche elaborate in un anno di lavoro".
BARI - Non sarŕ una sola procura ad indagare sulle natura delle dazioni di danaro di Silvio
Berlusconi all'imprenditore Giampaolo Tarantini. Nel vertice tenutosi oggi a piazzale Clodio i
magistrati di Roma e Bari hanno infatti definito le reciproche competenze. In particolare, la
procura di Roma procederŕ per la presunta estorsione ai danni del premier, nel periodo
marzo-luglio di quest'anno, attribuita a Tarantini ed al direttore dell'Avanti Valter Lavitola. Gli
inquirenti del capoluogo pugliese accerteranno se, nel 2009, il presidente del Consiglio abbia
indotto l'imprenditore a rendere false dichiarazioni all'autoritŕ giudiziaria in merito al caso
escort. In sostanza, i due uffici giudiziari indagheranno per due episodi diversi, e con
protagonisti diversi. Per la vicenda del 2009, a Bari, č indagato Lavitola, mentre Tarantini č
parte lesa. Per la vicenda della presunta estorsione sono coinvolti Lavitola, Tarantini, la
moglie di quest'ultimo Angela Devenuto e due suoi collaboratori. La vicenda giudiziaria, di
fatto, č sdoppiata. Intanto il ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma avrebbe disposto
un'ispezione presso le procure di Bari e di Napoli nell'ambito delle inchieste sulle escort
portate da Tarantini al premier Berlusconi.
BOLOGNA - Il 31 ottobre saracinesca abbassata sulla Malaguti di Castel San Pietro Terme:
anche l'ultimo tavolo convocato in Regione per tentare di dare ossigeno all'azienda č saltato.
"La rinuncia alla ricerca di nuovi prodotti, e prima ancora alla ‘fatica di fare impresa’ sfidando
le difficoltŕ, č comunque un errore che penalizza il territorio, i lavoratori e la stessa storia
della nostra regione, caratterizzata da una grande e coraggiosa cultura e tradizionale
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