Studio territorio della Litoranea Veneta. Azione 1 - GAL Venezia ...

impedire l’interramento della laguna e a conquistare nuovi terreni agricoli per lo sviluppo
economico del territorio. Durante il XVII e XVIII secolo, si formarono i Consorzi per la
costante manutenzione delle opere di bonifica, che ebbero origine come libere associazioni
fra proprietari terrieri.
L'attività bonificatoria precedente alla Legge 22-03-1900, n. 195, è tutta privata; sia quella
individuale, attuata dalle singole proprietà, sia quella consortile, attuata da un singolo
soggetto per conto di una collettività compresa in una unità territoriale interessata da un
servizio idraulico comune. Tutte le opere realizzate hanno finito per dimostrare come le
sistemazioni idrauliche, stante il prevalente interesse generale, dovessero essere finalizzate
non solo al risanamento idraulico dei territori ma anche allo sviluppo economico degli stessi.
Fu così che, al principio del Novecento, la bonifica ha iniziato ad assumere quel ruolo di alto
ed integrale sviluppo che ha portato gradualmente a trasformare il territorio.
Si è giunti ad un modello di paesaggio organizzato in grandi superfici spianate eliminando
fossi e scoline, perdendo così anche le alberature lungo i corsi d'acqua. Il regime idraulico di
queste zone è caratterizzato dalla presenza di un sistema di canali e impianti idrovori per la
bonifica meccanica. In quest’area i sistemi agricoli sono caratterizzati da aziende di
dimensioni relativamente elevate orientate ai seminativi, o, all’opposto, da piccole aziende
orticole.
A testimonianza delle opere di bonifica oggi troviamo i manufatti che caratterizzano il
paesaggio, come le grandi idrovore, i ponti a cavallo di canali separati dalla campagna da
lunghi argini, le strade poderali, le case mezzadrili e le grandi agenzie rurali a capo delle
estese campagne coltivate.
3 Ricognizione e descrizione degli studi / ricerche già esistenti e disponibili, per il
medesimo territorio interessato
Ricognizione sugli studi – redatti quali strumenti di governo del territorio quale parte
conoscitiva integrante alla relazione, suddivisi in:
Strumenti territoriali di vasta scala
1. Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.)
2. Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Venezia (P.T.C.P.)
3. PALALVO (Piano di Area delle Lagune e dell’Area Litorale del Veneto Orientale)
4. Piano Territoriale della mobilità ciclistica L.R.39/91 D.G.R. N.3640 del 30/11/2009
Risultati della ricognizione:
Piano Territoriale Regionale di Coordinamento: il PTRC vigente, approvato nel 1992,
risponde all’obbligo - emerso con la legge 8 agosto 1985, n.431 - di salvaguardare le zone di
particolare interesse ambientale, attraverso l’individuazione, il rilevamento e la tutela di
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