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Studio territorio della Litoranea Veneta. Azione 1 - GAL Venezia ...

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tela “Gesù che salva S. Pietro dall'affogare”, attribuibile, secondo alcuni, a Tiziano; l'affresco<br />

di notevoli dimensioni, del XVI secolo, raffigurante “S. Cristoforo”; la tela raffigurante l'”Ultima<br />

cena” attribuita sin dal 1600 a Gregorio Lazzarini, alla cui scuola si formò il famoso pittore<br />

Giovan Battista Tiepolo; il Battistero di marmo del 1587.<br />

Accanto al Duomo è possibile ammirare il monumento più caratteristico e rappresentativo di<br />

tutta Caorle: il campanile, eretto probabilmente anche con funzione di torre di avvistamento,<br />

dalla caratteristica forma cilindrica e dalla leggera pendenza, la cui costruzione è di qualche<br />

decennio posteriore a quella del Duomo, è caratterizzato da influssi bizantino - ravennati e<br />

romanici ed è stato realizzato in mattoni a vista poggianti su una base in conci di pietra,<br />

alleggerito e aggraziato da una serie di aperture che alternano bifore, monofore e una<br />

loggetta con colonnine e capitelli. La costruzione termina con una cupola conica in cotto che<br />

la rende unica al mondo per età e struttura. Nel Settecento sul Campanile fu installato un<br />

grosso quadrante (ancora visibile nelle foto di inizio Novecento) rimosso con i restauri del<br />

1910 per riportare il campanile alla sua concezione originaria.<br />

Accanto al Duomo è possibile visitare il Museo parrocchiale che sorge in luogo dell'antica<br />

cappella dei vescovi. Esso fu inaugurato e benedetto nel settembre del 1975 dall'allora<br />

cardinale patriarca Albino Luciani. Al suo interno sono custoditi preziosi reperti lapidei di<br />

epoca paleocristiana (ornamenti architettonici, lastre marmoree, capitelli, ecc.), appartenenti<br />

alla scomparsa chiesa altomedievale, le vesti liturgiche dei vescovi di Caorle ed una serie di<br />

reliquiari in argento e argento dorato. Lungo le pareti trovano posto gli originali delle sei<br />

Tavole degli Apostoli, risalenti al XIV secolo, attribuibili alla scuola di Paolo o Giovanni<br />

<strong>Venezia</strong>no. In una stanza laterale sono poi conservati dei cimeli appartenuti a papa Giovanni<br />

XXIII, anch'egli patriarca di <strong>Venezia</strong> prima di salire al soglio pontificio, e molto legato a<br />

Caorle, alle sue tradizioni e ai suoi abitanti.<br />

Una volta usciti da Piazza Vescovado, attraversando Via Madonna dell'Angelo, è possibile<br />

percorrere, sulla sinistra, un tratto del lungomare denominato Petronia seguendo la diga<br />

posizionata parallelamente al mare realizzata sulle rovine <strong>della</strong> seconda cinta muraria<br />

costruita durante il Medioevo con lo scopo di difendere il centro abitato di Caorle dalle<br />

mareggiate e dalle incursioni nemiche. L'opera subì dei rimaneggiamenti nel corso del<br />

tempo: a metà degli anni Trenta le fu aggiunto il parapetto in granito; opera degli anni Ottanta<br />

risulta invece la scogliera in blocchi di trachite, divenuta oggi una sorta di museo a cielo<br />

aperto, grazie alle opere scolpite ogni anno da artisti provenienti da tutto il mondo per<br />

partecipare al concorso internazionale “Scogliera viva”.<br />

Rivolgendo l'attenzione al lembo estremo di terra proteso sull'acqua, proprio al limitare <strong>della</strong><br />

diga, si erge il Santuario <strong>della</strong> Madonna dell'Angelo, probabilmente la Chiesa più antica<br />

del centro costiero. Il Santuario, eretto attorno all'anno Mille sulle fondamenta di un antico<br />

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