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disquisisce nel primo libro, contro Benedetto Vittori nel secondo e finalmente contro Vittore
Trincavelli ed Andrea Vesalio nel terzo. Il Susio (Mirandola 1519-1583), illustre medico e
letterato, esercitò la professione a Padova, Roma, Venezia ed in Toscana; oltre ad opere di
medicina, ne scrisse svariate altre, tra cui una “sulla ingiustizia del duello”, nonché il “Libro del
conoscere la pestilenza... dove si mostra, che in Mantova non è stato male di simil sorte l’anno 1575”.
Rarissima edizione scientifica cremonese (solo 2 copie in Italia). Ottimo esempl., a grandi margini
(lievissimo alone in alto). MANCA A MOLTE BIBLIOGRAFIE (Wellcome, Osler, Durling, Univ.
Manchester, Adams). STC 653. [4304]
128. ULMUS, Franciscus. De Liene libellus. Lutetiae (Parigi), pud Mamertum
Patissonium, in offic. Rob. Stephani, 1578, € 1.200
in-8, pp. 28, (2 bianche), leg. cart. rustico. Impresa tipogr. al titolo, due testatine e due iniziali
silogr. Dedica dell’a. al Consigliere regio Giov. Metello, alla quale seguono dei versi in greco e
latino scritti da Gius. Scaligero in onore dell’autore. Prima edizione di questo trattatello sulla
milza, di estrema rarità ed interesse, in quanto nessuno, per quanto ci consta, prima di Ulmus si
era occupato di quest’argomento, a parte gli antichissimi autori (Ippocrate, Aristotele, Galeno,
Erasistrato), dei quali peraltro il nostro riprende ed approfondisce le opinioni sull’uso o piuttosto
sulla funzione della milza nel corpo umano e gli altri autori più recenti qua e là citati (Leandro
Botallo, Realdo Colombo e Laurent Joubert) non avevano trattato questa materia. Di François
Umeau, latinizzato malamente in Ulmus, si sa soltanto che fu medico originario di Poitiers
(Pictaviensis, si legge sul titolo) e le bibliografie riferiscono che nacque nel 1530 e morì nel 1594
o 1599 e registrano solo la presente opera. Ottimo esempl., a pieni margini. MANCA A BMC,
FRENCH BOOKS. WELLCOME I, 6392. DURLING 4453. THORNDIKE VI, p. 230. ADAMS U-48. [4398]
129. VIVIANI, Vincenzo. De Maximis et Minimis Geometrica Divinatio in
Quintum Conicorum Apollonii Pergaei. Florentiae, Apud Ioseph Cocchini, Typis
Novis, 1659,
2 parti in un vol in-folio, pp. (16),
154; (4), 154, (2); leg. coeva p.perg.,
tit. in oro al dorso. Due front.
stampati in rosso e nero con stemma
mediceo, una doppia tav. inc. in
rame e 2 tav. inc. in legno f.t.,
numerose fig. geometriche. n.t.
€ 3.600
Prima edizione, dedicata a
Ferdinando II de Medici. L’opera è il
risultato di lunghi anni di lavoro di
Viviani che si era proposto di scrivere
il quinto libro delle Coniche di
Apollonio, perduto e mai conosciuto.
Nel frattempo Alfonso Borelli ne
aveva scoperto il testo arabo in un
codice ma lo stesso Granduca di
Toscana ne bloccò la puublicazione
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