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51. LEO I, Papa. Sermones et Epistolae. Roma, Joannes Philippus de Lignamine, post
7 Marzo, ante 21 settembre 1470, € 30.000
in-folio, ff. 160, buona legatura 600esca in pergamena. Testo su 35 linee, in grande car. tondo, 4
iniziali su 6 linee miniate all’epoca, con bianchi girari. Il primo libro impresso da un tipografo
italiano. Cfr. Piero SCAPECCHI, An example of Printer’s copy used in Rome, in The Library, VI, 12,
(1990), pp. 50-52. La scoperta dell’esemplare della Marucelliana, utilizzato da Sweynheim e
Pannartz per la loro edizione del testo, pone senza dubbio come termine ante quem il 21 settembre
1470. Il Quintiliano dello stesso tipografo è convenzionalmente datato 3 Agosto 1470; il fatto che
il 21 Settembre i due tipografi tedeschi avessero esemplato una “secunda recognitio” fa supporre che
il Leo possa essere stato ultimato prima dell’inizio di agosto, e quindi essere il primo libro del
Lignamine. Prima di questi, l’arte tipografica era stata esercitata in Italia solamente dai due
tipografi tedeschi, da Sixtus Riessinger, e da Ulrich Han anch’essi tedeschi. Giovanni Filippo de
Ligname, nativo di Messina, fu famigliare dei Papi Paolo II e Sisto IV, e quindi officiale della corte
papale. (cfr. FAVA, Manuale degli incunabuli, p. 63); stampò sino al 1476. per la prima volta nel Leo
compaiono a stampa i titoli dei capitoli, fino ad allora aggiunti in alcuni esemplari a mano in
inchiostro rosso, e qui impressi in una sorta di modernissimo maiuscoletto. Splendido esemplare a
grandi margini (330x230 mm) su carta forte (uno strappo nel marg. inf. di un f., che sfiora qualche
lettera). GOFF L-131. BMC IV, 29. (Illustrazione a colori in copertina) [3880]
52. LUCRETIUS CARUS, Titus. De rerum natura libri VI. Venetiis, in aedibus Aldi
et Andreae Soceri, gennaio 1515, € 4.800
in-8, ff. 8 nn. (ult. bianco), ff.125 num., 3 nn. (colophon, f. bianco, f. con la marca dell’àncora),
leg. 800esca in marocchino marron, con grande àncora aldina impressa in oro ai due piatti,
dentelle, tagli dorati. Impresa aldina al recto del primo foglio ed al verso dell’ultimo, spazio per
le iniz. con lettera-guida. Precede una lettera-dedicatoria di Aldo ad Alberto Pio principe di
Carpi. E’ l’ultima opera impressa da Aldo, che morirà il 6 febbraio dello stesso anno. Seconda
edizione aldina, curata da Andrea Navagero, letterariamente migliore della prima rarissima del
1500. Bell’esempl., fresco (traccia di nota di possesso abrasa al titolo, qualche chiosa e
sottolineature coeve). RANOUARD 74.11. STC. 397. ADAMS L-1651. BRUNET III, 1218: “Cette
édition, inférieure en rareté à celle de 1500, lui est bien supérieure en mérite littéraire”. [4410]
53. (MAISTRE, Franç. Xavier de). Voyage autour de ma chambre, par M. le Chev.
X*** ***. A’ Turin, 1794, € 2.900
in-8 picc., pp.188 num., 2 nn. (Errata), brossura originale muta giallina, esempl. a pieni margini
con barbe. Edizione originale, rara, del più noto romanzo dell’autore, leggiadra fantasia
pubblicata anonima (par A.O.A.S.D.S.M.S.: “ancien officier au service de Sa Majesté Sarde”). Xavier
de M. nacque a Chambery nel 1763 (+ Pietroburgo 1852), fu ufficiale nell’esercito del Re di
Sardegna, antirivoluzionario e contrario a Napoleone. Scrisse il “Voyage” nella cittadella di Torino
durante la prigionia per un duello. Dopo l’ccupazione francese del Piemonte passò dalla parte del
generale Suvarov, militò nell’esercito russo e si stabilì a Pietroburgo. Esemplare assai puro,
corredato di una interessante lettera autografa firmata “votre tout devoué Maistre” di 2 pp. e
indirizzo in-8, a “Monsieur Eugène de Ballabine”. Non datata ma scritta attorno al 1810-15, tratta
di una litografia che il Ballabine vorrebbe poter vendere “au profit d’un pauvre homme” e che lui ha
segnalato a Mme Sophie Stroganoff (della nota famiglia) che sarebbe interessata ad averla ad un
prezzo ridotto, etc. etc. [4506]
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