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GEROLAMO SAVONAROLA Nato a Ferrara nel 1452, predicatore domenicano, accusato di eresia, scomunicato, impiccato ed arso vivo in Piazza della Signoria a Firenze il 23 Maggio 1498, fu tra le figure più straordinarie della fine del Quattrocento; personalità sconcertante, capace di suscitare odi e fanatismi, amori viscerali e profonde fedeltà. Influenzò letterati come Pico della Mirandola, Guicciardini, Buonarroti. Al di là dell’importanza testuale, ciò che più interessa il libraio, ed il bibliofilo, oltre alla rarità degli incunabuli savonaroliani, da subito bruciati e distrutti, è l’eccezionalità delle illustrazioni in essi contenute, ispirate da artisti celebri quali Baccio Baldini, Sandro Botticelli, Bernardo Cennini, il Perugino e altri contemporanei al filosofo. “Con le xilografie degli scritti a stampa savonaroliani assistiamo allo sviluppo creativo di questo nuovo genere artistico… È perciò logico pensare che le xilografie che li accompagnano costituiscano un messaggio della massima importanza … Probabilmente i primi xilografi provennero da una qualsiasi delle altre arti, dalla pittura come dalla miniatura, dall’oreficeria come dalla scultura …” Nei legni savonaroliani ad immagini delineate con semplici e pure linee di contorno si alternano particolari di un nero compatto: finestrelle, vani, mantelli, copricapi, losanghe negli impiantiti… Certo è che Savonarola comprese subito la necessità di divulgare la dottrina cristiana con un mezzo che fosse più efficace delle parole gridate dal pulpito e alla portata del popolo. Le numerose edizioni savonaroliane arricchite di immagini provano come il frate fosse consapevole del calore del libro illustrato come strumento efficacissimo di propaganda e di divulgazione, veicolo di idee e sentimenti, ma anche come fenomeno artistico, tanto che si preoccupò egli stesso dell’aspetto illustrativo delle sue opere…” Il Savonarola ben comprese l’importanza della propaganda sollecita e capillare e ho anche l’impressione che influisse sul mercato riuscendo in parte a bloccare la stampa di libelli a lui contrari mentre di contro le sue opere furono considerate vere e proprie reliquie…”. Cfr. M.G. Ciardi Dupré dal Poggetto, Elisabetta Turelli, Piero Scapecchi in Immagini e azione riformatrice: le xilografie degli incunabuli savonaroliani nella Bibioteca Nazionale di Firenze”, Alinari, 1985. 3

1. Tractato diuoto & utile della Humilita composto / per frate Hieronymo da Ferrara. (Senza note tipografiche, ma: Firenze, Antonio Miscomini, 1492-94), € 10.000 in-4 (205x140), ff.10 nn. (a6, b4), caratt. rom., tre grandi stupende silografie, due capilettera decorati. Leg. posteriore in cartoncino e carta decorata. Le tre figure sono: recto a1 “Cristo nel sepolcro, e bordura figurata con il Padre eterno e il sacro lino retto da due angeli (a piena pag.); recto a3 “la flagellazione” (mm.75x52); verso f.10 “Cristo nel sepolcro con i simboli della flagellazione” (mm.78x67). Rarissima edizione, la più illustrata di questo manifesto dell’ardore religioso del Savonarola. GOFF S-277. HR 14372. IGI 8798. AUDIN 55. SANDER 6860. GRUYER n.XI. BMC VI, 646. 2. Tractato diuoto e & tutto spirituale di frate Hierony / mo da Ferrara dellordine de frati Predicatori in defen/ sione & cômendatione dell oratione mentale / composto ad instructione, confirmatione / e consolatione delle anime deuote. (Senza note tipografiche ma Firenze, Lorenzo Morgiani e Johann Petri, 1492-1495 circa), € 9.000 4

GEROLAMO SAVONAROLA<br />

Nato a Ferrara nel 1452, predicatore domenicano, accusato di eresia,<br />

scomunicato, impiccato ed arso vivo in Piazza della<br />

Signoria a Firenze <strong>il</strong> 23 Maggio 1498, fu tra le figure più<br />

straordinarie della fine del Quattrocento; personalità<br />

sconcertante, capace di suscitare odi e fanatismi,<br />

amori viscerali e profonde fedeltà. Influenzò<br />

letterati come Pico della Mirandola, Guicciardini,<br />

Buonarroti. Al di là dell’importanza testuale, ciò<br />

che più interessa <strong>il</strong> libraio, ed <strong>il</strong> bibliof<strong>il</strong>o, oltre alla<br />

rarità degli incunabuli savonaroliani, da subito bruciati<br />

e distrutti, è l’eccezionalità delle <strong>il</strong>lustrazioni in essi<br />

contenute, ispirate da artisti celebri quali Baccio<br />

Baldini, Sandro Botticelli, Bernardo Cennini, <strong>il</strong><br />

Perugino e altri contemporanei al f<strong>il</strong>osofo.<br />

“Con le x<strong>il</strong>ografie degli scritti a stampa savonaroliani<br />

assistiamo allo sv<strong>il</strong>uppo creativo di questo nuovo genere<br />

artistico… È perciò logico pensare che le x<strong>il</strong>ografie che li<br />

accompagnano costituiscano un messaggio della massima importanza … Probab<strong>il</strong>mente<br />

i primi x<strong>il</strong>ografi provennero da una qualsiasi delle altre arti, dalla pittura come dalla<br />

miniatura, dall’oreficeria come dalla scultura …”<br />

Nei legni savonaroliani ad immagini delineate con semplici e pure linee di contorno si<br />

alternano particolari di un nero compatto: finestrelle, vani, mantelli, copricapi, losanghe<br />

negli impiantiti… Certo è che Savonarola comprese subito la necessità di divulgare la<br />

dottrina cristiana con un mezzo che fosse più efficace delle parole gridate dal pulpito e<br />

alla portata del popolo. Le numerose edizioni savonaroliane arricchite di immagini<br />

provano come <strong>il</strong> frate fosse consapevole del calore del libro <strong>il</strong>lustrato come strumento<br />

efficacissimo di propaganda e di divulgazione, veicolo di idee e sentimenti, ma anche<br />

come fenomeno artistico, tanto che si preoccupò egli stesso dell’aspetto <strong>il</strong>lustrativo delle<br />

sue opere…”<br />

Il Savonarola ben comprese l’importanza della propaganda sollecita e cap<strong>il</strong>lare e ho anche<br />

l’impressione che influisse sul mercato riuscendo in parte a bloccare la stampa di libelli a<br />

lui contrari mentre di contro le sue opere furono considerate vere e proprie reliquie…”.<br />

Cfr. M.G. Ciardi Dupré dal Poggetto, Elisabetta Turelli, Piero Scapecchi in Immagini e azione<br />

riformatrice: le x<strong>il</strong>ografie degli incunabuli savonaroliani nella Bibioteca Nazionale di Firenze”,<br />

Alinari, 1985.<br />

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