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29. CAPELLA, Galeazzo Flavio. De rebus getis (sic, per gestis) pro restitutione
Francisci II Mediolanensium Ducis. (In fine:) Mediolani, s.t., febbraio 1531, € 3.000
in-4, ff. CIV (segn. A-N8), leg. p. perg. antica, dorso a nervi con tit. ms. Iniziali silogr., testo in
car. rom. Prefazione-dedica dell’a. al Duca Francesco Sforza. Prima edizione, molto rara, di
ques’opera in otto libri che illustra le guerre avvenute in Italia dal 1521 al 1530, con particolare
attenzione alle vicende di Francesco II Maria Sforza (1492-1535) ristabilito a Milano da Carlo V
e rafforzato dalla sconfitta di Francesco I di Francia a Pavia nel 1525. L’opera ebbe enorme
successo, molte ristampe e fu tradotta in italiano dal fiorentino Francesco Filippopoli (Venezia,
Giolito,1539), in tedesco da Wenc. Linken, con introduzione di Martin Lutero (Wittemberg,
1538) ed in spagnolo da B.P. de Chiachon (Valenza, 1680); dal Grevio venne poi inclusa nel suo
“Thes. Ant. Ital.” II, 1249 e nella “Germania antiqua” II, 1104. L’autore, che veniva chiamato
anche col nome di Capra (Milano 1487-1537), fu segretario di Stato sotto il Duca Franc. Sforza,
storico e letterato, autore di varie opere storiche e di una ricercatissima “Anthropologia”, di carattere
politico-sociale, impressa dagli eredi di Aldo nel 1533. Ottimo esempl. con qualche postilla e
coeva firma di possesso di certo “Caesar Galleratus” vergata due volte all’inizio e due volte in fine
al vol. MANCA A BOLOGNA, CINQUECENTINE TRIVULZIANA. BMC 145. PREDARI p. 129 (registra
anche un’impossibile ediz. 1517). LOZZI 2612. CENSIMENTO NAZ. C-1066. ADAMS, CAT. HOEPLI
e MENEGHINA registrano ediz. posteriori. [4085]
30. CARTESIO, Renato. I Principi
della Filosofia di Renato Des-
Cartes. Tradotti dal Francese col
confronto del Latino in cui l’Autore
gli scrisse da Giuseppa Eleonora
Barbapiccola, tra gli Arcadi Mirista.
Torino, G. F. Mairesse, 1722, € 2.000
in-4, pp. (40), 350, (18), leg. coeva p.
perg. rigida, tit. ms. al dorso. In antip.
magnifico ritratto in ovale della
traduttrice, inciso in rame da F. de Grado;
gran numero di diagrammi ed
illustrazioni in silogr. n.t., 16 a piena pag.
raffigurano i pianeti e le stelle. Prima
traduzione italiana di una delle più alte
produzioni dell’ingegno umano: i
“Principia Philosophiae” erano usciti in
latino nel 1644 ed in francese tre anni
dopo; ma si dovette attendere 3/4 di
secolo perché si potesse avere una
traduzione in italiano, ad opera della
Barbapiccola. Amica della figlia di G.B.
Vico, Luisa, frequentò a lungo il salotto del filosofo napoletano e fu da questi assai stimata; nella
prefazione “A’ lettori” la B. tra le prime cita e fa propria la tesi di Vico dell’ “arcano delle leggi”, ed
annuncia di voler vincere il pregiudizio sulla vanità e superficialità delle donne, imputabili non
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