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LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

di Umberto <strong>Pregliasco</strong> & C. s.a.s.<br />

10123 TORINO - Via Accademia Albertina, 3 bis<br />

Telefono (+39) 011.8177114 - Telefax (+39) 011.8179214<br />

E-ma<strong>il</strong>: books@preliber.com<br />

CEE/EEC n. IT 04919830010 (IVA/VAT/TVA)<br />

C.C.I.A.A. 670286 - C/C postale n. 21690102<br />

Catalogo n. 89<br />

Marzo 2004<br />

Gerolamo Savonarola n. 1-14<br />

Libri di argomento vario 15-77<br />

Scienze e Medicina 78-129<br />

Alchimia ed Emblemi 130-158<br />

Ottocento italiano 159-201<br />

Letteratura del Novecento 202-250<br />

Futurismo 251-284<br />

G. B. Piranesi 285-292<br />

Miniature 293-295<br />

CONDIZIONI DI VENDITA<br />

I libri sono garantiti completi e in buono stato, salvo indicazione contraria.<br />

A description in English or French of each item can be supplied.<br />

La vendita è per contanti; spedizione contrassegno o pagamento anticipato, salvo diverso accordo.<br />

Le spese di spedizione e di banca sono a carico del committente; l’assicurazione è a nostro carico.<br />

redazione e responsab<strong>il</strong>ità - ARTURO E UMBERTO PREGLIASCO<br />

elaborazione immagini - LORENZO PREGLIASCO<br />

impaginazione e stampa - TIPOGRAFIA ACCADEMIA


GEROLAMO SAVONAROLA<br />

Nato a Ferrara nel 1452, predicatore domenicano, accusato di eresia,<br />

scomunicato, impiccato ed arso vivo in Piazza della<br />

Signoria a Firenze <strong>il</strong> 23 Maggio 1498, fu tra le figure più<br />

straordinarie della fine del Quattrocento; personalità<br />

sconcertante, capace di suscitare odi e fanatismi,<br />

amori viscerali e profonde fedeltà. Influenzò<br />

letterati come Pico della Mirandola, Guicciardini,<br />

Buonarroti. Al di là dell’importanza testuale, ciò<br />

che più interessa <strong>il</strong> libraio, ed <strong>il</strong> bibliof<strong>il</strong>o, oltre alla<br />

rarità degli incunabuli savonaroliani, da subito bruciati<br />

e distrutti, è l’eccezionalità delle <strong>il</strong>lustrazioni in essi<br />

contenute, ispirate da artisti celebri quali Baccio<br />

Baldini, Sandro Botticelli, Bernardo Cennini, <strong>il</strong><br />

Perugino e altri contemporanei al f<strong>il</strong>osofo.<br />

“Con le x<strong>il</strong>ografie degli scritti a stampa savonaroliani<br />

assistiamo allo sv<strong>il</strong>uppo creativo di questo nuovo genere<br />

artistico… È perciò logico pensare che le x<strong>il</strong>ografie che li<br />

accompagnano costituiscano un messaggio della massima importanza … Probab<strong>il</strong>mente<br />

i primi x<strong>il</strong>ografi provennero da una qualsiasi delle altre arti, dalla pittura come dalla<br />

miniatura, dall’oreficeria come dalla scultura …”<br />

Nei legni savonaroliani ad immagini delineate con semplici e pure linee di contorno si<br />

alternano particolari di un nero compatto: finestrelle, vani, mantelli, copricapi, losanghe<br />

negli impiantiti… Certo è che Savonarola comprese subito la necessità di divulgare la<br />

dottrina cristiana con un mezzo che fosse più efficace delle parole gridate dal pulpito e<br />

alla portata del popolo. Le numerose edizioni savonaroliane arricchite di immagini<br />

provano come <strong>il</strong> frate fosse consapevole del calore del libro <strong>il</strong>lustrato come strumento<br />

efficacissimo di propaganda e di divulgazione, veicolo di idee e sentimenti, ma anche<br />

come fenomeno artistico, tanto che si preoccupò egli stesso dell’aspetto <strong>il</strong>lustrativo delle<br />

sue opere…”<br />

Il Savonarola ben comprese l’importanza della propaganda sollecita e cap<strong>il</strong>lare e ho anche<br />

l’impressione che influisse sul mercato riuscendo in parte a bloccare la stampa di libelli a<br />

lui contrari mentre di contro le sue opere furono considerate vere e proprie reliquie…”.<br />

Cfr. M.G. Ciardi Dupré dal Poggetto, Elisabetta Turelli, Piero Scapecchi in Immagini e azione<br />

riformatrice: le x<strong>il</strong>ografie degli incunabuli savonaroliani nella Bibioteca Nazionale di Firenze”,<br />

Alinari, 1985.<br />

3


1. Tractato diuoto & ut<strong>il</strong>e della<br />

Hum<strong>il</strong>ita composto / per frate<br />

Hieronymo da Ferrara. (Senza note<br />

tipografiche, ma: Firenze, Antonio<br />

Miscomini, 1492-94), € 10.000<br />

in-4 (205x140), ff.10 nn. (a6, b4), caratt. rom.,<br />

tre grandi stupende s<strong>il</strong>ografie, due<br />

cap<strong>il</strong>ettera decorati. Leg. posteriore in<br />

cartoncino e carta decorata. Le tre figure sono:<br />

recto a1 “Cristo nel sepolcro, e bordura figurata<br />

con <strong>il</strong> Padre eterno e <strong>il</strong> sacro lino retto da due angeli<br />

(a piena pag.); recto a3 “la flagellazione”<br />

(mm.75x52); verso f.10 “Cristo nel sepolcro con i<br />

simboli della flagellazione” (mm.78x67).<br />

Rarissima edizione, la più <strong>il</strong>lustrata di questo<br />

manifesto dell’ardore religioso del Savonarola.<br />

GOFF S-277. HR 14372. IGI 8798. AUDIN 55.<br />

SANDER 6860. GRUYER n.XI. BMC VI, 646.<br />

2. Tractato diuoto e & tutto spirituale di frate Hierony / mo da Ferrara dellordine de<br />

frati Predicatori in defen/ sione & cômendatione dell oratione mentale / composto ad<br />

instructione, confirmatione / e consolatione delle anime deuote. (Senza note tipografiche<br />

ma Firenze, Lorenzo Morgiani e Johann Petri, 1492-1495 circa), € 9.000<br />

4


in-4 (mm.206x144), ff.10 nn, segn. a6-b4, caratt. rom., due bellissime s<strong>il</strong>ografie, entrambe al<br />

recto del primo foglio. Leg. settecentesca in cartonicino decorato. Le due figure sono: al f.1 recto<br />

“un uomo e una donna pregano inginocchiati ai piedi del-l’altare” (supenda, grande, mm.84x107).<br />

Sempre al recto del primo foglio: è l’iniziale figurata P col “busto di S.Matteo”, su fondo nero. La<br />

sola edizione quattrocentesca figurata, rarissima, di una delle prime opere del Savonarola, che<br />

sostiene che la preghiera parlata può essere di impedimento alla concentrazione spirituale.<br />

GRUYER p.48 con riproduz. SANDER 6810. GOFF S-234,. BMC VI, 689. KRISTELLER 383B. AUDIN<br />

97. IGI 8789.<br />

3. Sermone o uero tractato della oratione a M.d.S. / Composto da Frate Hieronymo<br />

da Ferrara / dellordine de frati predicatori. (Senza note tipografiche ma Firenze, Lorenzo<br />

Morgiani, 1495 c.)<br />

€ 9.000<br />

in-4 (mm.205x142), ff.14 nn., segn. a8-b6, caratt. rom., due grandi e stupende s<strong>il</strong>ografie,<br />

alcuni cap<strong>il</strong>ettera ornati. Leg. settecentesca in cartoncino e carta decorata. Le due figure sono:<br />

recto f.1 “Cristo nell’orto degli ulivi riceve <strong>il</strong> calice dall’angelo, in primo piano tre apostoli dormienti”<br />

(mm.106x86); a f.14 verso “Cristo sale <strong>il</strong> Calvario portando la croce, preceduto da armati e seguito dalla<br />

Vergine e da S.Giovanni” (mm.85x108). Entrambe entro bordura ornata e di eccezionale contrasto<br />

di bianco e di nero. Incunabulo di notevole rarità in esempl. assai puro e marginoso.<br />

BMC VI-686. KRISTELLER 382 B. SANDER 6838. AUDIN 91. GOFF S-267 (2 esempl.). GRUYER 18.<br />

IGI 8777 (10 esempl.)<br />

5


4. Compendio de revelatione dello / inut<strong>il</strong>e servo di Iesu Christo / frate Hieronimo<br />

da Ferra / ra dellordine de fra / ti predicatori. (In fine, verso ultimo f.) Impresso in<br />

Firenze ad instantia di ser Piero Pacini da Pescia Nel anno<br />

M.cccclxxxxvi.Adi.xxiii.Dapr<strong>il</strong>e (1496), € 18.000<br />

in-4 (206x140 mm.), ff.48 nn., segn. a-f8, caratt. rom., sei superbe s<strong>il</strong>ografie n.t.(una ripetuta)<br />

e 6 cap<strong>il</strong>ettera decorati, leg. settecentesca cartoncino e carta decorata. Magnifico incunabulo<br />

figurato con sei incisioni su legno, di notevoli dimensioni, una a piena pag. su fondo nero “la<br />

corona di Maria” (mm.184x125): Le altre raffigurano: “Savonarola predica dal pulpito a una chiesa<br />

affollata”, “S. seguito dalla Semplicità, Fede, Orazione, Pazienza” (con veduta del Duomo di Firenze),<br />

“S. e le donne davanti alle mura di Gerusalemme parlano con <strong>il</strong> diavolo tentatore” (questa ripetuta due<br />

volte); “S.Pietro conduce per mano S. seguito dalle donne”. Straordinaria è <strong>il</strong> legno della Corona, per <strong>il</strong><br />

suo significato allegorico, che “attesta quanto caro fosse al S. l’uso di un linguaggio fatto di simboli,<br />

traducib<strong>il</strong>i tuttavia in immagini di cui egli stesso spiega la simbologia” (X<strong>il</strong>ografie degli incunabuli<br />

savonaroliani, p. 68). Rarissimo. Esemplare assai ben conservato, con ottimi margini.<br />

SANDER 6761. KRISTELLER 390D. GOFF S-181. IGI 8682 (8 esempl. in Italia). GRUYER n. LVII.<br />

6


5. Espositione del Salmo LXXVIIII<br />

Qui Regis Israel. Foglio 1, recto:<br />

“Proemio di frate Hieronymo da Ferrara<br />

dellordine de / predicatori nella<br />

expositione del psalmo lxxviiii. / tradocto<br />

in lingua Fiorètina da un suo deuoto<br />

fam<strong>il</strong>iare” (In fine:) Impresso in Firenze<br />

Adi: viii. di Giugno / MCCCCLXXXXVI.<br />

(1496), € 8.000<br />

in-4 (205x143), ff.14 nn., segn a8-b6, caratt.<br />

rom., due s<strong>il</strong>ografie: a f.1 recto “Davide<br />

inginocchiato in una radura con l’arpa a terra alla<br />

sua sinistra” (mm.68x47); a f.2 verso “figura a<br />

mezzo busto di santo in preghiera incoronato”<br />

(mm.28x30). Leg. antica in cartoncino rigido<br />

e carta marmorizz. a fiori. Esemplare assai<br />

bello di raro incunabulo figurato.<br />

AUDIN 127. SANDER 6790. KRISTELLER 388C.<br />

GRUYER p.13/14. BMC VI, 675. IGI 8740.<br />

6. Comincia <strong>il</strong> libro della Vita Viduale composto / da Frate Hieronymo da Ferrara…ad<br />

instantia & con / templatione di molte diuote Vedo / ve & Vedovi. (In fine, verso f.19:)<br />

Impresso in Firenze per Ser Lorenzo Morgiani ad instantia di Ser Piero Pacini Anno<br />

M.CCCCLXXXXVI Adi: xxvi del mese di Nouêbre (1496), € 9.000<br />

in-4 (mm.205x141), 20 ff.nn., segn. a-b8, c4, caratt. rom., adorno di due stupende grandi<br />

s<strong>il</strong>ografie e con la bella marca tipogr. istoriata in fine. Leg. in cartoncino con decorazione<br />

settecentesca a fiori.<br />

Incunabulo rarissimo e sola<br />

edizione <strong>il</strong>lustrata con le<br />

due s<strong>il</strong>ografie; a f.1 recto<br />

“Savonarola parla a un gruppo<br />

di Murate” (mm.72x101), a<br />

f.20 verso “<strong>il</strong> corpo di Cristo ai<br />

piedi della croce con in ginocchio<br />

accanto la Madonna, le due<br />

Marie ed i santi Giuseppe<br />

d’Arimatea, Pietro, Giovanni e<br />

Giacomo” (mm.89x103).<br />

Perfetta conservazione.<br />

GRUYER nn.XXVI e XLI.<br />

HR 14370. KRISTELLER<br />

396C. SANDER 6884. AUDIN<br />

51. IGI 8747 (solo 9<br />

esempl.). MANCA AL BMC.<br />

7


7. Epistola di Frate Hieronymo da Ferrara dellordi / ne de frati predicatori a tutti<br />

glielecti di Dio & fe / deli christiani. (Senza note tipografiche ma Firenze, Lor.<br />

Morgiani e Johann Petri, dopo l’8 maggio 1497), € 8.000<br />

in-4 (mm.206x142), 4 ff.nn. e senza segnatura, caratt. romano, una grande figura in s<strong>il</strong>ografia<br />

al recto del primo foglio, una iniziale ornata. Leg. settecentesca in cartoncino rigido e carta<br />

decorata. La grande incisione, bellissima, raffigura “Savonarola nella propria cella intento a scrivere,<br />

davanti a un crocefisso” (mm.77x98). Nella lettera S. afferma che si asterrà per l’avvenire dal<br />

predicare, ma che continuerà a manifestare per iscritto ciò che non esternerà a voce. La lettera fu<br />

scritta l’8 maggio 1497, giorno dell’apparizione di San Michele.<br />

MANCA AL BRITISH MUS. CAT. SANDER 6777. AUDIN 117. KRISTELLER 379 A. IGI 8707 (solo 7<br />

esempl. in Italia). NON IN GOFF (nessun esempl. in USA).<br />

8. Tractato di Frate Hieronymo / da Ferrara dellordine de pdicatori (sic) circa el<br />

reggimento / & governo della citta di firéze…(Senza note tipografiche ma Firenze,<br />

Bartolommeo di Libri, 1498), € 8.000<br />

in-4 (mm.205x140), ff.20 nn. (ultimo bianco), segn. a-b8, c4, caratt. rom., 10 cap<strong>il</strong>ettera<br />

s<strong>il</strong>ografici ornati, leg. antica in cartoncino rigido e carta a fiori. Nell’anno 1498 apparvero due<br />

edizioni del Trattato del Reggimento di Firenze, entrambe prive di indicazioni tipografiche, scritte<br />

ad istanza di Giuliano Salviati Confaloniere di Giustizia della città. Della presente assegnata ai<br />

torchi di B. di Libri, esistono solo otto esempl. in biblioteche italiane e due in biblioteche<br />

americane. Ottimo esemplare.<br />

CAT. MARTINI 324: “Prima (o seconda?) edizione… <strong>il</strong> più importante lavoro del Savonarola, scritto ad<br />

istanza della Signoria… stampato quando l’autore era sempre vivo, e probab<strong>il</strong>mente sotto la sua direzione”.<br />

BMC VI, 653. GOFF S-236. AUDIN 1. IGI 8793.<br />

8


9. La expositione Del pater noster Composta per / Frate Girolamo da Ferrara.<br />

(In fine:) Finita è questa operetta cioè La expositione del Pater noster con una<br />

epistola a una duota dòna Bolognese Composte da Hieronymo da Ferrara dellordine<br />

de frati predicatori. (Senza note tipografiche ma: Firenze, A.Tubini, L. de Alopa e<br />

A.Ghirlandi, 1500 circa), € 7.500<br />

in-4 (199x133 mm.), ff. 20 nn. (a-b8, c4), caratt. rom.; tre stupende grandi s<strong>il</strong>ografie su quasi<br />

mezza pag.,12 altre piccole figure su 8-9 righe, alcune ripetute, su fondo nero. Leg. mod.in<br />

marocchino granata, tre f<strong>il</strong>etti in oro sui piatti, dorso decor. e titolato in oro, dent. int. Le tre<br />

grandi figure sono: a f.1, recto “Cristo sul Monte degli Ulivi”; a f.18 recto “un monaco predica a un<br />

gruppo di monache”; a f.20 verso “due monaci incontrano alcune vedove”. Ottimo esemplare di questo<br />

rara edizione figurata.<br />

GOFF S-202. SANDER 6782. KRISTELLER 384C. ADAMS S-495. NON IN BRITISH LIBRARY CAT.<br />

10. Libro sulla verità della fede Cristiana sul glorioso Triompho della croce di<br />

Christo. (In fine:) Firenze, Io. Stephano di Carlo da Pavia, 1516, € 4.600<br />

in-4, ff. (76) in bel caratt. tondo, legatura d’amatore a imitazione ‘500 p. pelle, f<strong>il</strong>etti e fregi a<br />

secco e dorati sui piatti e al dorso. Titolo entro splendida larga bordura s<strong>il</strong>ografica figurata,<br />

al centro della pagina stupenda vignetta raffigurante Dio Padre che regge Cristo in croce,<br />

attorniato da cherubini; altra piccola s<strong>il</strong>ografia con la Crocifissione in fine. (La bordura era già<br />

stata usata nell’ “Arte del ben morire” del 1497. Il legno centrale e quello in fine compaiono per la<br />

prima volta). Edizione rarissima, esemplare assai bello.<br />

SANDER 6878 (tav. 606). CAT. DE MAGISTRIS 1913 n. 281.<br />

9


11. Prediche sopra diversi Psalmi et Evangelii. F.1: “Tabula sopra le prediche del<br />

Reuerêdo P. frate Hieronymo savonarola…sopra diuersi Psalmi & Euangelii:<br />

cominciando el giorno della Epiphania…” (In fine:) Stampata in Venetia per Bernardino<br />

Benalio… M.D.CCCCCXVII. adì Xii De Febraro. (1517), € 3.750<br />

in-4 (mm.214x155), ff.(2), 108, testo su due colonne in caratt. romano. Titolo entro larga bordura<br />

s<strong>il</strong>ografica figurata su fondo nero, al centro della medesima pag. legno raffigurante Savonarola<br />

nella cella in atto di scrivere. Numerosi cap<strong>il</strong>ettera istoriati o decorati. Legatura moderna d’amatore<br />

in p.marocchino avana, dorso a nervi con tit. in oro. Ottimo esemplare, con alcune minute post<strong>il</strong>le<br />

di mano coeva nei margini. Bella e rara edizione veneziana, esempl. ben completo dei ff. 10-13,<br />

mut<strong>il</strong>ati dalla censura di Paolo IV nella maggioranza degli esemplari perché contenenti la predica<br />

III “Della rinnovazione della Chiesa” recitata nel 1495 e messa all’indice. Ginori-Conti afferma: “gli<br />

esemplari di questa rarissima edizione da me veduti sono tutti mut<strong>il</strong>i…”.<br />

ADAMS S-500. GIOVANNOZZI 166. GINORI-CONTI 17. S.MORISON n.22.<br />

12. Prediche sopra Ezechiele: F 1, titolo: “Prediche di Frate Gieronimo da Ferrara sopra<br />

Ezechiel”: MDXXXXI. (In fine, recto f. TT6:) Stampato in Venetia, per Zuan’Antonio di<br />

Volpini di Castel Giuffredo. Nel Anno del Signore. MDXXXXI. (1541), € 2.200<br />

in-8 (mm.151x104), ff.334 (con errori di numeraz.; mancano gli ultimi 2 ff. bianchi), caratt.<br />

romano. Grande s<strong>il</strong>ografia sul titolo raffigurante Savonarola nell’atto di predicare a un numeroso<br />

auditorio, vari cap<strong>il</strong>ettera istoriati nel testo. Leg. antica p.perg: rigida, dorso a nervi. Esemplare<br />

bello e assai raro così completo delle parti soppresse dalla censura papale nella maggioranza delle<br />

copie (ff.121-126, 199-207, 266-273).<br />

GINORI-CONTI n. 54. SAVONAROLIANA DI FERRARA n.102. ESSLING n.1841. SANDER n. 6830.<br />

10


13. BENIVIENI, Domenico. Tractato di maestro Domenico Benivieni prete fiorentino<br />

in defensione et probatione della doctrina et prophetie predicate da frate<br />

Hieronymo da Ferrara nella città di Firenze. (Al verso del f.50 ultimo:) Impresso in<br />

Firenze per Ser Francesco Bonaccorsi A di xxviii di Maggio M.CCCCLXXXXVI. (1496),<br />

€ 18.000<br />

in-4 (205x141 mm.). ff.50 nn., segn. a-e8, f6, g4, caratt. rom., due stupende s<strong>il</strong>ografie, delle<br />

quali una di eccezionale qualità a piena pagina, 16 cap<strong>il</strong>ettera ornati, impresa dello<br />

stampatore sull’ultima pag. Elegante leg. settecentesca in cartonicino rigido e carta decorata. Le<br />

due figure sono: recto f.1 “Dom. Benivieni difende Savonarola discutendo con sette uomini religiosi e laici”<br />

(mm.98x75); a f.43 verso grandiosa figura a piena pagina, assai animata “la rigenerazione del mondo<br />

ad opera di Gesù Cristo” che <strong>il</strong>lustra una visione avuta dal Frate, con Roma, Firenze e Gerusalemme<br />

sullo sfondo (mm.179x126). Prima ed unica edizione, di grande rarità, di questo trattato<br />

pubblicato alla ripresa della predicazione del S., già accusato di eresia e di pazzia. Lo<br />

straordinario legno a piena pagina, ut<strong>il</strong>izzato qui per l’unica volta, è attribuito alla mano<br />

di Sandro Botticelli, per vari elementi st<strong>il</strong>istici nonché per la sua complessa struttura<br />

compositiva a sv<strong>il</strong>uppo circolare; “stupefacente nella sua concezione” lo definisce Samek Ludovici.<br />

Esemplare magnifico, a grandissimi margini.<br />

GRUYER pp.124-125, con riproduzione. HC 2784. KRISTELLER 52. IGI 1480. BMC VI, 675. GOFF<br />

B-327 (6 esempl.). XILOGRAFIE DEGLI INCUNABULI SAVONAROLIANI, n. 1.<br />

11


14. Manoscritto di metà sec. XVII: RAZZI, Serafino. “Della Vita e Morte di Fra’<br />

Girolamo Savonarola… Libri tre.” € 4.400<br />

Volume in-fol. picc. (mm.265x200), ms. cartaceo di 208 ff: (tre bianchi) vergati recto e verso in<br />

grafia corsiva assai leggib<strong>il</strong>e. Leg. del tempo in piena pergamena. Copia seicentesca di manoscritto<br />

redatto a inizio cinquecento dal padre Serafino Razzi , monaco Domenicano, fecondo storico e<br />

elegante agiografo toscano. E’ dedicato nella prefazione al “Molto Rev.do Padre F<strong>il</strong>ippo Brandolini<br />

Priore di S.Marco di Firenze” con data 1512. Le ultime 8 pp. sono d’indice: “Tavola delle cose contenute<br />

in questa opera”. Questa estesa e dettagliata narrazione della vita e delle opere del Savonarola non<br />

ci risulta essere mai stata data alle stampe. Probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> manoscritto originale o altre copie di<br />

esso possono essere presenti in altra raccolta pubblica o privata. Di notevolissimo interesse per la<br />

biografia Savonaroliana. Ben completo ed in perfetto stato di conservazione e di leggib<strong>il</strong>ità.<br />

12<br />

8.


LIBRI DI ARGOMENTO VARIO<br />

15. ALAMANNI, Luigi. Opere Toscane. Al christianiss. Re Francesco Primo.<br />

Venetiis, apud haeredes Lucae Antonij Iuntae M.D.XLII. (In fine di entrambi i vol.:)<br />

Stampato in Vinegia per Pietro Sceffer Germano Maguntino, ad instantia delli heredi di<br />

M.Lucantonio giunta (sic) <strong>il</strong> primo di Luglio L’anno M.D.XLII. (1542), € 1.800<br />

in-8, 2 tomi in un vol., pp. (16), 432, (5, bianche); pp.295, (9, ultime due bianche), bel caratt.<br />

corsivo, grande e stupenda impresa dei Giunti al recto del penultimo foglio. Bella leg. settecentesca<br />

in p.perg. avorio rigida, f<strong>il</strong>ett. a secco sui piatti, finti nervetti e titolo oro su tassello al dorso. Contiene<br />

Egloghe, Elegie, Sonetti, Favole, Satire, Salmi, Selve, Inni e Stanze dell’Alamanni, dotto letterato<br />

fiorentino (1495-1556) di parte repubblicana. La presente è la quarta edizione, la più completa, dopo<br />

la prima del 1532 (contenente solo la prima parte), quella di Lione e altra fiorentina. “Tutte queste<br />

edizioni a Roma vennero distrutte col fuoco ed a Firenze vennero ricercate e sequestrate, condannando chi ne<br />

vendesse o ne ritenesse” (Camerini). Molto rara, in esempl. perfettam. conservato. GAMBA n.15.<br />

CAMERINI, Annali, n.465 “Edizione assai elegante, citata dagli Accademici della Crusca”. [4387]<br />

16. ALAMANNI, Luigi. La Coltivazione. Al Cristianissimo Re Francesco Primo.<br />

Stampato in Parigi da Roberto Stephano Regio Stampatore M.D.XLVI. (Paris, R.<br />

Estienne, 1546), € 2.300<br />

in-4 picc. (197x136 mm.), ff. 2 nn., 154 num., 2 nn., leg. seicentesca p. perg. rigida, tit. oro su tassello<br />

al dorso. Impresa di Estienne sul titolo. Edizione originale del celebre poema didascalico scritto dal<br />

poeta fiorentino durante <strong>il</strong> suo forzato soggiorno in Francia. Ispirato da Virg<strong>il</strong>io e Columella, discorre<br />

di ciò che ha riferimento alla coltivazione dei campi ed alla vita rustica. Assai interessante e raro. E’<br />

stampato nell’elegante c.vo di Garamond, ut<strong>il</strong>izzato dal tipografo parigino unicamente per <strong>il</strong> presente<br />

testo italiano. Ottimo esempl. GAMBA p.17. RENOUARD-ESTIENNE, 68-22. WESTBURY 4. SIMON, BIBL.<br />

GASTRONOMICA 69, BACCHICA 10. CAT. UNICO BIBL. IT., 602. ADAMS A-409. B.IN.G, I, n.28. [4402]<br />

17. ALUNNO, Francesco. Le ricchezze della lingua volgare. Con priv<strong>il</strong>egio di N.S.<br />

Papa Paolo III e della Illustr. Signoria di Vinegia. Ivi, nel M.D.XXXXIII: (In fine:)<br />

Vinegia, in casa de’ figliuoli di Aldo, 1543, € 1.800<br />

in-folio, ff. 225, (1), leg. coeva pieno cuoio, doppio f<strong>il</strong>etto oro sui piatti (difetti alle cerniere, abrasioni<br />

sui piatti ed agli spigoli). Marca tipogr. sul tit. ed in fine (àncora aldina circondata da pampini e<br />

quattro teste di chimera, usata qui per la prima volta); testo su due colonne in car. vario. Dedica<br />

dell’A. al card. Alessandro Farnese. Prima edizione di opera che ebbe grandissima importanza per<br />

l’evoluzione della lingua volgare italiana e fu sorgente indispensab<strong>il</strong>e per gli scrittori del<br />

Rinascimento. Essa contiene, disposte alfabeticamente, parole ed idiomi usati da Boccaccio ed in<br />

misura minore dal Petrarca; e sicuramente costituisce “<strong>il</strong> primo serio tentativo di raccolta sistematica del<br />

materiale linguistico volgare e si distingue, in ogni caso, dall’opera dell’Acarisio (“Vocabolario, grammatica, et<br />

orthographia de la lingua volgare”, pubblicata nello stesso anno) per una maggiore abbondanza di voci, per un<br />

più attento spoglio degli autori e per la scelta più accurata degli esempi ” (cfr. BOLOGNA, Libro scolastico del<br />

‘400 e ‘500, n. 147). Francesco Alunno (che in realtà si chiamava del Ba<strong>il</strong>o, nativo di Ferrara, 1465<br />

ca.-1556) fu uomo dal sapere enciclopedico, infatti, oltre che lessicografo, fu abachista, calligrafo,<br />

grammatico, miniaturista e poeta. Esempl. marginoso (con antica firma di possesso sul titolo; 26 righe<br />

del foglio 69 verso anticamente censurate a penna). RENOUARD 127.2. BMC 21. ADAMS A-842.[4268]<br />

13


18. AMICO, Bernardino. Trattato delle<br />

piante & imagini de sacri edifizi di<br />

Terra Santa, disegnate in Ierusalemme<br />

secondo le regole della prospettiva,<br />

& vera misura della lor grandezza.<br />

Firenze, P. Cecconcelli, 1620 (in fine<br />

1619), € 5.600<br />

in-folio picc., 82 ff., comprendenti <strong>il</strong> testo a<br />

stampa, <strong>il</strong> titolo fig. inc. in bordura architett.<br />

con le armi dei Medici e 46 figure numerate<br />

1-47 (con la tav. 42 omessa, come in tutti gli<br />

esemplari) su 39 tavole incise da Jacques<br />

Callot dai disegni di Amico stesso. Leg. coeva<br />

p. perg. Una prima edizione di questa attenta<br />

descrizione degli edifici di Terra Santa venne<br />

pubblicata nel 1610, con i disegni inc. da<br />

Ant. Tempesta. La presente è di notevole<br />

pregio essendo adorna dei rami del Callot,<br />

qui in primo stato (su 2). B. Amico, nativo di<br />

Gallipoli, frate minore osservante, viaggiò nei<br />

luoghi di Terra Santa negli anni 1593-1597 e<br />

pubblicò in quest’opera gli appunti e gli schizzi presi sul luogo. Ottimo esemplare, raro in tali<br />

condizioni. CICOGNARA 3932. BERLIN KAT., 2782. FOWLER 1961. LIEURE, J.CALLOT, nn.306-352,<br />

I/II. VINCIANA 1321. [2084]<br />

19. ANGELITA, Gio.Francesco. I Pomi d’oro. Dove si contengono due Lettioni de’<br />

Fichi l’una, e de’ Melloni l’altra.. Aggiuntavi una Lettione della Lumaca... In Ricanati,<br />

Antonio Braida, 1607, € 3.500<br />

in-4, pp. (36), 182, leg. post. m. perg., tit. manoscritto al dorso. Titolo entro bella e curiosa<br />

bordura incisa con figure delle varie materie trattate: meloni e angurie, fichi, lumache e scene<br />

bucoliche; ritratto dell’autore entro ovale; 21 vignette in rame n.t. Le figure, disegnate con<br />

inconsueta ed efficace grafica, raffigurano alberi e frutti di fichi e meloni, scene agresti o mitologiche<br />

riguardanti tali frutti, tavole imbandite; una figura è dedicata alle chiocciole ed alle conchiglie.<br />

Prima ed unica edizione, dedicata a Felice Peretti, Card. Montalto; precedono <strong>il</strong> testo alcuni<br />

componimenti in lode dell’autore, due dei quali di G.B. Nazari. Il titolo “I Pomi d’Oro” non ha nulla<br />

a che vedere con i pomodori-verdura. La prima dissertazione riguarda i fichi, la seconda i vari tipi<br />

di meloni, e differenze con cocomeri, angurie, cetrioli, zucche; oltre a descriverne “le lodi, e le loro<br />

eccellenze.. molti segreti per usarli e per cultivarli”, ed entrambe le lezioni trattano come preparare e<br />

mangiare i frutti e forniscono vari aneddoti storici e leggendari a proposito. Alle lumache, terrestri<br />

e marine, è dedicata la terza parte, “dove si pruova, ch’ella sia maestra della vita humana”; ne sono<br />

descritti gli usi alimentari e l’allevamento. Uno dei primi libri impressi a Recanati, dove <strong>il</strong> Braida<br />

aveva introdotto la stampa dopo <strong>il</strong> 1604. Libro assai raro, e per vari fattori, estremamente curioso<br />

ed inusuale. Esemplare modesto, corto di margini (ne è privo <strong>il</strong> foglio di titolo), lieve uniforme<br />

arrossatura della carta. BING 69. WESTBURY p. 10. PALEARI 513. [811]<br />

14


20. ARENA, F<strong>il</strong>ippo. La Natura, e Coltura de’ Fiori fisicamente esposta in due<br />

trattati. Con nuove ragioni, osservazioni, e sperienze…Palermo, Angelo Felicella, 1767-68,<br />

€ 20.000<br />

3 vol. (2 di testo ed 1 di atlante) in-4, pp. VIII, 440; VIII, 416, 167; leg. coeva p. perg., tit.<br />

oro ai dorsi, tagli marmorizz. Il terzo vol. è costituito da 65 tavole su doppio foglio finem.<br />

inc. in rame dall’autore stesso; esse <strong>il</strong>lustrano una grande varietà di fiori nell’insieme e nei<br />

particolari (le prime tre raffig. rispettivamente un magnifico frontesp. allegorico, semi ed<br />

attrezzi da giardinaggio, esempi di aiuole). Prima edizione di quest’opera straordinaria, di<br />

grande interesse ed importanza per la storia della botanica ed in particolare della biologia<br />

vegetale, nella quale talvolta sono anticipate concezioni che saranno meglio chiarite da<br />

Darwin e Mendel nel secolo successivo. Il primo vol. tratta soprattutto della riproduzione<br />

delle piante e dell’impollinazione tramite gli insetti (scoperta che i testi botanici attribuiscono<br />

generalmente a Kölreuter, essendo stata per lungo tempo trascurata l’opera di Arena); <strong>il</strong><br />

secondo vol. si occupa più specificamente dei fiori, del giardinaggio, del terreno e della<br />

coltivazione, del “secreto per far venire dalle semenze i fiori doppi, semidoppi, di bei colori, e nuove<br />

forme…e nuovi mostri di fiori o frutti”, della semina, della piantagione; particolarmente<br />

interessanti sono i capitoli concernenti la varietà degli agrumi ed infine, nella parte quarta,<br />

viene esposto <strong>il</strong> “Catalogo primo e secondo di tutti i generi di fiori nob<strong>il</strong>i”. Esempl. assai bello di<br />

opera assai rara. NISSEN 48. PRITZEL 223. DE BACKER-SOMMERVOGEL I, 527.4. D.B.IT., IV pp.<br />

79-81. VENDITA DE BELDER 1987 n. 9. [2513]<br />

15


21. AUGUSTINUS (S.). Liber Epistolarum Beati Augustini episcopi hipponensis<br />

ecclesie. (f.296, colophon:) …accuratissimoq. studio emendata & impressa …magistr<br />

Iohanis de Amerbach civis Bas<strong>il</strong>ieñ. (Bas<strong>il</strong>ea, Jo. Auerbach, 1493), € 15.000<br />

in-folio (305x220 mm.), 328 ff. nn., bel caratt. romano. Esemplare in superba artististica legatura<br />

di Etienne Boyet di inizio settecento, alle armi del Principe Eugenio di Savoia <strong>il</strong> Grande<br />

(Parigi 1663-Vienna 1736), del ramo Carignano-Soissons: pieno marocchino blu intenso, sui<br />

piatti bordura oro formata da tre f<strong>il</strong>etti, al centro degli stessi sono impresse in oro le armi<br />

araldiche del Principe, dorso a nervi elegantemente decorato e con monogramma coronato nei sei<br />

scomparti, tagli dor., dent. int. (di tutta freschezza). Etienne Boyet fu stimatissimo legatore attivo<br />

a Vienna all’inizio del XVIII sec., lavorò per <strong>il</strong>lustri bibliof<strong>il</strong>i quali <strong>il</strong> barone Hohendorff e <strong>il</strong><br />

principe Eugenio di Savoia (Cfr. Gruel, Amateur de Reliures, vol.I pp.60-61). Incunabulo assai<br />

bello e raro, di grande provenienza. (Buchetti di tarlo nei margini dei primi e ultimi ff., <strong>il</strong> titolo<br />

su tre righe in grossi caratteri fu ritagliato e applicato su foglio antico; l’ultimo foglio rinforzato<br />

al verso con carta antica). BMC III, 755. GOFF A-1268. HC 1969. GW 2906. IGI 995.<br />

(Illustrazione a colori in copertina) [4419]<br />

22. BARUFFALDI, Girolamo. Gr<strong>il</strong>lo. Canti dieci d’Enante Vignajuolo (pseudonimo<br />

di Gir. Baruffaldi). Verona, Giov. Alb. Timermani, 1738, € 700<br />

in-8, pp. (12), 244, leg. del tempo m. pelle, tt. e fregi oro al dorso (ab<strong>il</strong>m. restaurato). Antiporta<br />

inciso in rame da Francesco Zucchi dal dis. di M. Spada, vignetta al titolo e 10 deliziose testate<br />

riferite all’argomento di ogni canto, anch’esse dello Zucchi; una piccola s<strong>il</strong>ografia in fine ai canti,<br />

tranne <strong>il</strong> settimo e l’ultimo. Prima edizione di questo poema giocoso di oltre settecento strofe in<br />

ottava rima, nel quale l’autore si burla dell’arte medica. La produzione burlesca, satirica e<br />

didascalica di Girolamo Baruffaldi <strong>il</strong> Vecchio (Ferrara 1675 - Cento 1755), assai noto per “La<br />

Tabaccheide” e “Il Canapaio”, e ancora oggi molto stimata dagli studiosi di storia del costume.<br />

Bell’esempl. D.B. IT., VOL. 7, pp.6-9. [4396]<br />

23. BOCCACCIO, Giovanni. Il Ph<strong>il</strong>ocolo: Inamoramêto di Florio e di Biâ/zafiore<br />

chiamato Ph<strong>il</strong>ocolo che/ tâto e a dire quâto amorosa fatica côposto per <strong>il</strong><br />

clarissimo poeta messer Ioanni Bocca/tio da Certaldo… Nuovamente stampato in<br />

Venetia per Bernardino de/ Lesona Vercellese. Nel anno del Si/ gnore. M.D.XX. Adi. xxii.<br />

Marzo (1520), € 5.700<br />

in-4, 208 ff.n.n., caratt. romano su due colonne. Titolo in carattere gotico racchiuso in una<br />

larga bordura s<strong>il</strong>ografica su quattro lati, elegantemente figurata; nel lato superiore i ritratti<br />

di Boccaccio e Fiammetta a mezzo busto, affiancati. Gran numero di lettere iniziali<br />

variamente ornate, di differenti dimensioni. Legatura del XVII sec. in p.pelle, dorso a nervi<br />

interamente decorato in oro (ex-libris ms. settecentesco all’interno del primo piatto). Bella e<br />

rarissima edizione della Fiammetta, della quale solo sette esemplari sono presenti in<br />

biblioteche italiane. Ottimo stato di conservazione. SANDER n.1094. ZAMBRINI n.149 (non<br />

visto). CAT. UNICO EDIZ. XVI SEC., n.2394. STC ITALIAN, p.111. MANCAVA AL CAT. MOSTRA<br />

BOCCACCIO ALLA BIBLIOTECA LAURENZIANA DEL 1975. [4505]<br />

16


24. Bodoni, G.B.- CALLIMACO. Callimaco greco-italiano ora pubblicato (Inni ed<br />

Epigrammi). Per le Nozze della Principessa di Parma Carolina Teresa di Borbone<br />

con <strong>il</strong> Principe Massim<strong>il</strong>iano di Sassonia. Parma, Nel Regal Palazzo, impresso co’ tipi<br />

Bodoniani, 1792, € 5.400<br />

2 parti in-folio reale, ff. (7: occhietto, titolo, dedica di Bodoni con versi sciolti di Rezzonico), pp.<br />

V (dal legatore qui anteposte, contenenti la prefaz. di Bodoni al lettore), p. (1: con avviso che la<br />

traduz. italiana è del P. Pagnini), pp. IV (Notizie da Suida in italiano*), ff. (2, con sonetto di V.<br />

Jacobacci *), ff. (2: occhietto e titolo in greco), pp. IV (Notizie su Callimaco in greco), pp. 76 (Inni<br />

ed Epigrammi in greco); ff. (2: occhietto e titolo in italiano), pp. 102 (testo italiano degli Inni ed<br />

Epigrammi), 1 f.b. (Si noti che le Notizie tratte da Suida e <strong>il</strong> sonetto di Jacobacci, sopra segnati<br />

con l’asterisco, sono stati dal legatore inseriti per errore nella parte greca). Leg. lievem. posteriore<br />

in m. marocchino blu, dorso a nervi con tit. e fregi oro. Opera di stupefacente bellezza tipografica,<br />

f<strong>il</strong>ologicamente curata dal Pagnini, autore della versione nella “toscana lingua”, appositamente<br />

impressa per le nozze di Carolina Teresa di Borbone con Massim<strong>il</strong>iano di Sassonia. E’ adorna di 18<br />

rami (armi reali dei genitori della sposa e 17 testate degli “Epithalamia”). “Un des ouvrages les plus<br />

réussis de Bodoni très extimé à cause de la parfaite beauté des types” (Geering). Se ne tirarono soltanto<br />

150 esemplari. Esempl. a pieni margini con barbe (qualche lieviss. fioritura della carta). DE LAMA<br />

II, pp. 68-9. BROOKS 440. GIANI n. 21. [3580]<br />

25. Bodoni - EPITTETO. Manuale (testo greco e volgarizzamento). Parmae, in<br />

Aedibus Palatinis, typis Bodonianis, 1793, € 1.200<br />

2 parti in 1 vol. in-8 picc., pp. (4, le prime 2 bb.), 85, (1); pp (6, i primi 4 bianchi), 97, (1b.), leg.<br />

mod. m. marocchino e ang. Alla fine del testo greco si trova la data 1792; sul frontespizio della<br />

parte italiana si legge: “Manuale di Epitteto volgarizzato da Eritisco P<strong>il</strong>enejo (Giuseppe Maria Pagnini).<br />

Parma, nel Regal Palazzo, MDCCXCIII co’ tipi Bodoniani.” Edizione del testo greco e dell’elegante<br />

versione italiana, impressa in soli 200 esempl., di questa celebre opera dello stoicismo romano,<br />

nella quale Flavio Arriano riassume le teorie di Epitteto (I sec. d.C.), di cui rimangono i primi 4<br />

libri. Si tratta di una raccolta di massime e insegnamenti morali esposti in chiara forma discorsiva,<br />

generalmente conosciuta nella bella versione che ne fece <strong>il</strong> Leopardi nel 1825. Bell’esemplare a<br />

pieni margini. BROOKS 490. DE LAMA, II, 83. GAMBA, 226 CIT. GIANI, CATALOGO, n.35. [4167]<br />

17


26. Bodoni - KEMPIS, Thomas. De Imitatione Christi libri quatuor. Parmae, in<br />

Aedibus Palatinis, MDCCXCIII (Parma, G.B.Bodoni, 1793), € 5.000<br />

in-fol, pp.VII, 311, bella legatura coeva m.marocch. granata e ang., dorso a nervi con ricchi fregi<br />

e titolo oro (angoli dei piatti con lievi difetti). Dedica a Luigi Ferdinando di Borbone su cinque<br />

pagine in bel carattere corsivo; titolo in grande caratteri tondi. Esemplare su carta pesante, a<br />

margini interi con barbe. Annoverato tra i capolavori del grande tipografo, fu stupendamente<br />

impresso in 150 esemplari su carta “real-fina”. L’Imitazione di Cristo, <strong>il</strong> cui autore resta sconosciuto<br />

benchè possa essere collocato in ambiente monastico attorno ai secoli XIII-XIV, costituisce un<br />

semplice e concreto tracciato di vita ascetica ed ha costituito per secoli un preciso punti di<br />

riferimento per la spiritualità cristiana. L’opera è stata attribuita, senza argomenti definitivi, a<br />

Gersone di Vercelli (benedettino, abate di Vercelli) o a Jehan de Gerson di Parigi (teologo e f<strong>il</strong>osofo<br />

- 1363 -1429), o a Tommaso da Kempis (scrittore ascetico, canonico agostiniano - Kempen, 1380<br />

ca. -1471). BROOKS n.484. GIANI n.31. [2713]<br />

27. Bodoni - PROSE, E VERSI per onorare la memoria di LIVIA DORIA CARAFFA<br />

Principessa del S.R. Imp. e della Rocella di alcuni rinomati Autori. (In fine:) Impresso<br />

nella Reale Stamperia di Parma l’anno… 1784, € 4.500<br />

in-4 gr., pp. (8), 407, (3), attraente, raffinata e perfetta leg. del tempo in p. pelle maculata, dorso<br />

a nervi con tit. e ricchi fregi oro, titolo su tassello, tagli rossi. Adorno di 4 tavole f.t. dis. da Fedele<br />

Fischietti ed inc. da Raffaele Morghen (2 ritratti all’inizio, dopo pag. 60 e 244), 4 tavole n.t. dis.<br />

da Ant. Magri ed inc. da Bianchi (alle pp. 169, 249, 271, 285), 69 testatine, 41 iniziali, 42 culsde-lampe<br />

e 16 cornici inc. da Bossi per <strong>il</strong> “Monumentum Neapolitanum” (pp. 285-317 impresse<br />

solo al recto). Prima edizione (ristampata con aggiunte nel 1793) di questo magnifica opera, “fra<br />

i più bei libri stampati da Bodoni (Brooks), apprezzata da Renouard per “la magnificence de l’éxecution,<br />

la multitude des gravures, et la rareté des exemplaires”; essa comprende: Prose, con la Vita della<br />

Principessa, le Poesie Toscane, “La vera virtù. Ottave di Licofonte Trezenio, canti III”, Carmina latina,<br />

Inscriptiones, La spiegazione de’ rami significanti alcuna allegoria, Indici. Tra gli autori, che si celano<br />

tutti sotto pseudonimi arcadi, figurano <strong>il</strong>lustri poeti e letterati del tempo: I. Pindemonte, A. De<br />

Giorgi Bertola, S. Bettinelli, C. Bondi, C. F<strong>il</strong>omarino della Torre, ecc. Esempl. magnifico, a grandi<br />

margini ed immacolato. BROOKS 250. DE LAMA II, pp. 29-30. [3550]<br />

28. CAEREMONIALE AMBROSIANUM iussu Illustrissimi, ac Rev.mi D.D.<br />

Federici Card. Borromaei Mediolanensis Ecclesiae Archiepiscopi nuper editum.<br />

Mediolani, apud Io. Iacobum Comum, 1619, € 1.400<br />

in-4, pp. (12), 286, (2), attraente leg. romantica in p. pelle viola, varie bordure a f<strong>il</strong>etti oro ed a<br />

secco sui piatti con fregio agli angoli e fleuron al centro di quella più interna, dorso a nervi con<br />

tit. e ricchi fregi oro, tagli dor., dentelle int., sguardie in raso verde. Titolo a stampa rossa e nera<br />

racchiuso in bordura s<strong>il</strong>ogr. e trittico di Santi in basso; iniz. s<strong>il</strong>ogr. Prima edizione di<br />

quest’opera (Liber primus, probab<strong>il</strong>mente unico pubblicato) che raccoglie tutte le disposizioni<br />

concernenti la liturgia ed i riti ambrosiani, raccolte per ordine del Card. Federico Borromeo<br />

(1564-1631, cugino di S. Carlo) ed impartite al clero della diocesi di M<strong>il</strong>ano. Com’è noto <strong>il</strong> rito<br />

romano antico, detto ambrosiano da S. Ambrogio che lo adottò ed istituzionalizzò, si differenzia<br />

per molti aspetti normativi e pratici dalla normale liturgia ecclesiastica. Magnifico esemplare.<br />

MANCA AI CAT. MENEGHINA ED HOEPLI ed ai repertori del XVII sec. PREDARI p. 221. [4003]<br />

18


29. CAPELLA, Galeazzo Flavio. De rebus getis (sic, per gestis) pro restitutione<br />

Francisci II Mediolanensium Ducis. (In fine:) Mediolani, s.t., febbraio 1531, € 3.000<br />

in-4, ff. CIV (segn. A-N8), leg. p. perg. antica, dorso a nervi con tit. ms. Iniziali s<strong>il</strong>ogr., testo in<br />

car. rom. Prefazione-dedica dell’a. al Duca Francesco Sforza. Prima edizione, molto rara, di<br />

ques’opera in otto libri che <strong>il</strong>lustra le guerre avvenute in Italia dal 1521 al 1530, con particolare<br />

attenzione alle vicende di Francesco II Maria Sforza (1492-1535) ristab<strong>il</strong>ito a M<strong>il</strong>ano da Carlo V<br />

e rafforzato dalla sconfitta di Francesco I di Francia a Pavia nel 1525. L’opera ebbe enorme<br />

successo, molte ristampe e fu tradotta in italiano dal fiorentino Francesco F<strong>il</strong>ippopoli (Venezia,<br />

Giolito,1539), in tedesco da Wenc. Linken, con introduzione di Martin Lutero (Wittemberg,<br />

1538) ed in spagnolo da B.P. de Chiachon (Valenza, 1680); dal Grevio venne poi inclusa nel suo<br />

“Thes. Ant. Ital.” II, 1249 e nella “Germania antiqua” II, 1104. L’autore, che veniva chiamato<br />

anche col nome di Capra (M<strong>il</strong>ano 1487-1537), fu segretario di Stato sotto <strong>il</strong> Duca Franc. Sforza,<br />

storico e letterato, autore di varie opere storiche e di una ricercatissima “Anthropologia”, di carattere<br />

politico-sociale, impressa dagli eredi di Aldo nel 1533. Ottimo esempl. con qualche post<strong>il</strong>la e<br />

coeva firma di possesso di certo “Caesar Galleratus” vergata due volte all’inizio e due volte in fine<br />

al vol. MANCA A BOLOGNA, CINQUECENTINE TRIVULZIANA. BMC 145. PREDARI p. 129 (registra<br />

anche un’impossib<strong>il</strong>e ediz. 1517). LOZZI 2612. CENSIMENTO NAZ. C-1066. ADAMS, CAT. HOEPLI<br />

e MENEGHINA registrano ediz. posteriori. [4085]<br />

30. CARTESIO, Renato. I Principi<br />

della F<strong>il</strong>osofia di Renato Des-<br />

Cartes. Tradotti dal Francese col<br />

confronto del Latino in cui l’Autore<br />

gli scrisse da Giuseppa Eleonora<br />

Barbapiccola, tra gli Arcadi Mirista.<br />

Torino, G. F. Mairesse, 1722, € 2.000<br />

in-4, pp. (40), 350, (18), leg. coeva p.<br />

perg. rigida, tit. ms. al dorso. In antip.<br />

magnifico ritratto in ovale della<br />

traduttrice, inciso in rame da F. de Grado;<br />

gran numero di diagrammi ed<br />

<strong>il</strong>lustrazioni in s<strong>il</strong>ogr. n.t., 16 a piena pag.<br />

raffigurano i pianeti e le stelle. Prima<br />

traduzione italiana di una delle più alte<br />

produzioni dell’ingegno umano: i<br />

“Principia Ph<strong>il</strong>osophiae” erano usciti in<br />

latino nel 1644 ed in francese tre anni<br />

dopo; ma si dovette attendere 3/4 di<br />

secolo perché si potesse avere una<br />

traduzione in italiano, ad opera della<br />

Barbapiccola. Amica della figlia di G.B.<br />

Vico, Luisa, frequentò a lungo <strong>il</strong> salotto del f<strong>il</strong>osofo napoletano e fu da questi assai stimata; nella<br />

prefazione “A’ lettori” la B. tra le prime cita e fa propria la tesi di Vico dell’ “arcano delle leggi”, ed<br />

annuncia di voler vincere <strong>il</strong> pregiudizio sulla vanità e superficialità delle donne, imputab<strong>il</strong>i non<br />

19


alla “natura” bensì alla “cattiva educazione” ricevuta. Alla prefazione della traduttrice fa seguito la<br />

lunghissima “Lettera dell’autore al traduttore francese”. Secondo Gent<strong>il</strong>e questa traduzione segna un<br />

momento della fortuna estrinseca di Cartesio in Italia nel quadro della “cultura salottiera<br />

napoletana”. Opera stampata con eleganza su carta forte e riccamente <strong>il</strong>lustrata, di notevole rarità<br />

ed importanza perché propone una traduzione di Cartesio f<strong>il</strong>trata attraverso l’elaborazione dei<br />

concetti vichiani, e ad opera di una donna, tra le più stimate esponenti della cultura femmin<strong>il</strong>e<br />

settecentesca. Bellissimo esempl., con ex-libris ms. sull’occhietto dat. 1732. FERRI, BIBLIOGRAFIA<br />

FEMMINILE ITALIANA, p. 37. VICO, L’AUTOBIOGRAFIA. Bari 1929, p. 129. GENTILE, STUDI VICHIANI<br />

p. 5, 207. D.B. IT., VOL. 6, p. 39. [1971]<br />

31. CHAPTAL, ROZIER, PARMENTIER, DUSSIEUX. Trattato teorico-pratico sulla<br />

Cultura della Vite con l’arte di fare <strong>il</strong> Vino, l’Acqua-Vite, lo spirito di vino, e gli aceti semplici<br />

e composti… Opera tradotta sulla seconda edizione francese (Paris 1801). Con alcune tavole in<br />

rame. Firenze, Piatti, 1812-13, € 1.400<br />

3 vol. in-8, pp.(2), 254; (2), 256; 198, 1 tabella a stampa f.t. nel primo vol., 8 tavole inc. in<br />

rame f.t. (3 nel II vol., numerate I, II, IV, la tav. III non esiste mai; 5 nel III vol.). Leg. coeva<br />

m.pelle, dorso con titolo e fregi oro (piccoli restauri alle cerniere). Edizione originale della sola<br />

traduzione italiana di questo vasto e fondamentale trattato di viticultura ed enologia sotto ogni<br />

aspetto pratico, agricolo, tecnico e di qualità. Alla fine del terzo volume vi sono due appendici:<br />

Dei vini cotti, di Parmentier; e Calcolo pratico sulla coltura delle Viti in Francia, di Arthur Young.<br />

Raro e importante. Westbury 216/217. Oberlé, Bibl. Bachique n.120. Nicoli p.479. Paleari-<br />

Henssler, II, p.732.<br />

32. CHIARI, Pietro. Le pazzie fortunate in amore. Memorie di M<strong>il</strong>edi Dorvei<br />

scritte da lei medesima l’anno passato, e pubblicate dall’abate P.C. Venezia, L. e G.M.<br />

Bassaglia, 1783, € 750<br />

2 tomi in un vol. in-12, pp. VIII, 127; IV, 119; attraente leg. del tempo in p. pelle marmorizz.,<br />

tit. e ricchi fregi oro al dorso, tagli rossi. Con un grazioso antiporta a soggetto galante inc. in<br />

rame. Prima edizione di questo romanzo che, come svariati altri dell’<strong>il</strong>lustre letterato bresciano<br />

(1711-1785), ben evidenzia gusti, abitudini, mode, virtù e vizi della società del Settecento<br />

veneziano. Note sono le polemiche letterarie, specie con <strong>il</strong> Goldoni, per una riforma del teatro.<br />

Raro. Perfetto esempl. [4392]<br />

33. COLONNA, Francesco. La Hypnerotomachia di Poliph<strong>il</strong>o, cioè pugna d’amore<br />

in sogno. Dov’egli mostra, che tutte le cose humane non sono altro che sogno: &<br />

dove narra molt’altre cose degne di cognizione. Ristampato di novo, et ricorretto con<br />

somma d<strong>il</strong>igentia.. In Venetia, MDXXXXV. (In fine:) In Vinegia, nell’anno M.D.XLV. in<br />

Casa de’ Figliuoli di Aldo (1545), P a R<br />

in-fol. (mm.305x200), ff.234, leg. d’amatore ottocentesca in piena pelle zigrinata rosso cupo,<br />

decoraz. con bordure oro ed a secco sui piatti, dorso a nervi con tit. e fregi oro, dent.int., tagli dor.<br />

Car. tondo, impresa aldina dell’ancora con delfino sul titolo ed al verso dell’ultimo f.<br />

Stupendamente <strong>il</strong>lustr. da 170 s<strong>il</strong>ografie, delle quali nove a piena pagina, che sono<br />

universalmente riconosciute come <strong>il</strong> capolavoro della s<strong>il</strong>ografia veneziana del Rinascimento.<br />

Seconda edizione, che riprende fedelmente l’edizione 1499, e di questa più rara: “E’ una semplice<br />

20


istampa della precedente, con qualche<br />

tentativo di correzione. I legni originali sono<br />

ripetuti integralmente, salvo otto che furono<br />

sostituiti; i caratteri sono leggermente più<br />

piccoli e le abbreviazioni diverse; modificata in<br />

parte l’ortografia per obbedire alle nuove regole<br />

linguistiche ormai invalse; corretti gli errori di<br />

stampa più gravi..”. Celebre e prezioso<br />

figurato, stimato tra i più bei libri di ogni<br />

epoca, vero capolavoro letterario e<br />

tipografico dell’Umanesimo. “Il connubio<br />

di disegno e testo scritto si rivela quindi<br />

fondamentale, infinitamente più importante<br />

che nella maggior parte dei libri <strong>il</strong>lustrati, nei<br />

quali i disegni sono succedanei allo scritto..<br />

Qui <strong>il</strong>lustrazione e scrittura si son trovati<br />

uniti all’atto del concepimento dell’opera, nella<br />

fase generativa pretestuale..”; in questo senso <strong>il</strong> capolavoro aldino anticipa di 4 secoli quello che sarà<br />

la concezione del “livre d’artiste” novecentesco. Esempl. con i legni intatti, compresa la celebre<br />

tavola del “Phallus”, assai grande di margini. HARVARD, ITALIAN 131. RENOUARD p. 133-4.<br />

ESSLING I, 1199. SANDER I, 2057: “Cette réimpression est plus rare que l’édit. original”. ADAMS C-2414.<br />

POZZI-CIAPPONI, EDIZ.CRITICA, 1980. [4384]<br />

34. CORTEZ, Hernando. Histoire de la Conqueste du Mexique, ou de la Nouvelle<br />

Espagne par Hernan Cortez. Traduite de l’Espagnol de Dom Antoine de Solis, par<br />

L’Auteur du Triumvirat (le comte de Broé). Paris,Christophe David (tomo I), Par La<br />

Compagnie des Libraires (tomo II), 1704, € 1.600<br />

2 vol. in-8, pp. (36), 412, (20); (12), 379, (1), (14); leg. coeva in p. pelle bionda, f<strong>il</strong>etti oro ai<br />

piatti, titolo su duplice tassello e fregi oro al dorso a nervi, tagli dorati. Corredati di 2 carte geogr.<br />

e 12 interessanti tavole f.t. inc. in rame (tutte ripiegate, tranne 2). Fernando Cortez<br />

(Estremadura 1485-Siviglia 1547) fu <strong>il</strong> celebre conquistatore spagnolo del Messico. Pregevole e<br />

non comune edizione francese di una delle più importanti opere storiche relative al Messico,<br />

pubblicata dopo anni di consultazioni delle fonti dirette fatte dal De Solis. L’epica vicenda di<br />

Cortez è ricostruita con precisione a cominciare dalla partenza dall’Havana nel 1519 con 11 navi<br />

e 700 uomini, sino alla conquista di città del Messico, dopo 93 giorni di assedio, <strong>il</strong> 13 agosto<br />

1521. Il traduttore è Bon-André comte de Broé. Bell’esemplare (piccoli difetti alle cerniere).<br />

PALAU IV, pp.141 e seg. SABIN, IV, 557 e seguenti. [3654]<br />

35. CRESCENZI, Bartolomeo. Nautica Mediterranea. Nella quale si mostra la<br />

fabrica delle galee, galeazze, e galeoni… si manifesta l’error delle charte<br />

mediterranee, e degli astrolabij…s’insegna l’arte del navigar…Et un Portolano di<br />

tutti i porti da stanziar vascelli…Roma, Bart. Bonfadino, 1607 (in fine ad ambedue<br />

le parti: 1602), € 5.300<br />

21


2 parti in un vol. in-4, pp. (8), 556, (12,<br />

ult. 2 bb.); 63, (1) per <strong>il</strong> “Portolano”; leg.<br />

settec. p. perg., tit. oro al dorso. Dedica<br />

al card. Pietro Aldobrandini. Tit. inc.<br />

racchiuso in eleborata cornice con<br />

elementi marinareschi e stemmi, svariate<br />

decine di figure n.t. in legno o rame, tra<br />

cui 2 figure mob<strong>il</strong>i (a pag. 345 e 414) e<br />

8 a piena pag., e 3 tavole inc. in rame<br />

ripieg. f.t.; tra i numerosi strumenti<br />

nautici raffigurati, si noti in particolare<br />

un “archibugio” pneumatico. Seconda<br />

edizione, in tutto uguale alla prima del<br />

1602 tranne che per la data sul titolo, di<br />

questa straordinaria opera di marineria,<br />

nata da osservazioni scientifiche e<br />

tecniche sulla navigazione e la geografia,<br />

effettuate dall’autore in una lunga serie<br />

di viaggi nel Mediterraneo. Il Crescenzi,<br />

nato a Roma nel 1565, più noto ai<br />

contemporanei col nome di Bartolomeo<br />

Romano, fu ingegnere idrografo quasi<br />

sempre al servizio della flotta pontificia.<br />

Rarissimo, bell’esempl. (purtroppo privo, come quasi tutti gli esempl. noti, della carta<br />

ripiegata del Mediterraneo). BIBLIOGR. DI MARINA, p. 19. STC, XVII SEC., 272. MICHEL-<br />

MICHEL II, 143. OLSCHKI, CHOIX IX, 13884. [3280]<br />

36. DANTE ALIGHIERI. Le Terze Rime di Dante. (al verso del primo foglio:) Lo<br />

‘nferno e ‘l purgatorio e ‘l paradiso di Dante Alaghieri. (in fine:) Venetiis, in Aedibus<br />

Aldi. Accuratissime men. Aug. MDII. (Venezia, Aldo Manuzio, 1502.) € 18.000<br />

in-8 (mm.160x93), ff. 224 (<strong>il</strong> f. 82 bianco), carattere corsivo aldino, impresa dell’ ancora con<br />

delfino al verso dell’ ultimo foglio. Bella legatura moderna in p. marocchino granata, titolo e<br />

fregio in oro al dorso a 5 nervetti, tagli dorati, dent. int. (firmata Bedford). Prima edizione<br />

aldina e prima delle edizioni di Dante impressa in formato tascab<strong>il</strong>e. La lezione, curata da<br />

Pietro Bembo, servì di base a tutte le edizioni successive. Qui appare per la prima volta la<br />

celebre impresa tipografica dell’àncora di Aldo <strong>il</strong> Vecchio. Di insigne importanza f<strong>il</strong>ologica,<br />

assai rara ed ambita dai bibliof<strong>il</strong>i. Bell’ esemplare, fresco e marginoso (ex-libris Dudley J.<br />

Marjoribanks). RENOUARD 34.5. GAMBA 385: “molto raro”. MAMBELLI 17: “assai rari gli esempl.<br />

completi”. DE BATINES I, 60-62. BMSTC, 209. ADAMS D-83. [4381]<br />

37. DANTE ALIGHIERI. (La Commedia:) Col Sito, et Forma dell’Inferno… (In<br />

fine:) Impressi in Vinegia nella Case d’Aldo & d’Andrea de Asola suo suocero nell’anno<br />

M.D.XV. del mese di Agosto (Aldo 1515), € 9.500<br />

22


in-8 (mm.160x96), ff. 2 nn., 244 num., 4 nn. (penultimo bianco, presente) che contengono<br />

5 s<strong>il</strong>ografie che raffigurano dell’Inferno e del Purgatorio (una veduta dell’inferno su doppia<br />

pag., i cerchi dell’Inferno e del Purgatorio). Impresa dell’ancora aldina ripetuto tre volte<br />

(sul primo f. n.n., sul f. num. 1, al verso dell’ultimo). Artistica leg. d’amatore del primo<br />

novecento in pieno marocchino granata (firmata C.Hardy), ricca e fine decoraz. in oro sui<br />

piatti e al dorso a nervetti. Edizione interamente curata da Aldo, prima della sua morte<br />

avvenuta nel Febbraio del 1515. Ripete <strong>il</strong> testo rivisto dal Bembo per l’edizione del 1502,<br />

ed è parimenti rara e importante. Esemplare assai bello (salvo gli ultimi 2 fogli di testo e<br />

le 5 s<strong>il</strong>ografie lievemente smarginati in testa di pagina). SANDER 2321. ESSLING 537.<br />

MAMBELLI 24. DE BATINES I, 71-75. RENOUARD 73. ADAMS B-834. (Illustrazione a colori<br />

in copertina) [4382]<br />

37/b. DANTE ALIGHIERI.<br />

Opere del Divino / Poeta Danthe<br />

con suoi comenti: / recorrecti, et<br />

con ogni di/ ligentia novamente<br />

in / lettera cursiva / impresse.<br />

(In fine del Paradiso:) Fine del<br />

comento di Christophoro Landino<br />

Fiorètino sopra la Comedia<br />

di Danthe… Impressa in Venetia<br />

per Miser Bernardino Stagnino<br />

da Trino de monferra; del<br />

M.CCCCC.XII. adi XXIIII Novembrio.<br />

(Venezia, Stagnino, 1512),<br />

€ 12.500<br />

in-4 (217x150 mm.), ff. 12 n.n., 440<br />

num. (per errore 441), carattere<br />

corsivo grande e piccolo. Bella<br />

legatura coeva in piena perg., fogli di<br />

risguardo rinnovati, tagli rossi. Titolo<br />

impresso in rosso entro bordura<br />

figurata, ritratto a figura intera al<br />

centro della pagina, una figura a<br />

piena pagina al primo canto<br />

dell’Inferno, 99 figure su circa un<br />

quarto di pagina, impresa tipogr. in fine, numerose iniziali grandi e piccole ornate su fondo<br />

criblé. Prima delle tre edizioni della Commedia (seguirono 1520 e 1536) uscite dai torchi di<br />

Bernardino Giolito detto Stagnino, capostipite dei Giolito, e primo Dante stampato da un<br />

tipografo piemontese. Corredato di affascinanti figure in s<strong>il</strong>ografia di gusto popolare. Il<br />

commento è quello del Landino emendato da Pietro da Figino. Le ultime tre pagine<br />

contengono <strong>il</strong> Credo, <strong>il</strong> Pater Nostro e l’Ave Maria di Dante. Bellissima e rarissima edizione<br />

in esemplare ottimo. Mambelli 27. SANDER 2320. ESSLING, 536. DE BATINES I, 69-71:<br />

“Edizione rara e accreditata…”. SINCERO, Trino e i suoi tipografi, p.176.<br />

23


38. DERAIN, André - RABELAIS, François. Les Horribles et Espouvantables faictz<br />

et prouesses du très renommé Pantagruel Roy des Dipsodes f<strong>il</strong>s du grand géant<br />

Gargantua, composé nouvellement par Maitre Alcofrybas Nasier. Orné de bois en<br />

couleurs dessinés et gravés par Andre’ Derain. Paris, Albert Skira, 1943, € 32.000<br />

in-folio, pp. 193, titolo s<strong>il</strong>ogr., antiporta fig. e vignetta al titolo, 21 <strong>il</strong>lustraz. a p. pag., 122<br />

<strong>il</strong>lustraz. n.t. tra cui alcuni finalini, 34 cap<strong>il</strong>ettera: tutte s<strong>il</strong>ografie originali di Derain, a<br />

vivaci e splendidi colori. Uno dei 35 esemplari con la doppia suite dei legni, sempre a colori,<br />

su Madagascar (n.30, con firma dell’artista, di una tiratura di 275 esempl. complessivi). Artistica<br />

stupenda legatura in pieno marocchino testa di moro, riccamente decorato da intarsi policromi<br />

in br<strong>il</strong>lanti colori, che formano al piatto ant. l’effigie di Pantagruel, e al piatto post. la figura di<br />

Pertuis, entrambe a foggia di carta da gioco; titolo lungo <strong>il</strong> dorso, intarsiato con colore differente<br />

per ogni lettera; tagli dorati. Il volume è protetto da una camicia in m. marocchino, con <strong>il</strong> tit.<br />

impresso in oro lungo <strong>il</strong> dorso, astuccio (firmata Thérèse Moncey). Derain dà vita con estrema<br />

fac<strong>il</strong>ità a paesaggi policromi, animali, grotteschi; crea le articolazioni degli animali tramite<br />

arabeschi ornamentali, trasforma i vegetali in elementi perfettamente integrati nell’architettura<br />

tipografica. Le s<strong>il</strong>ografie, intagliate alla maniera del XV secolo, sono state colorate con una nuova<br />

tecnica che necessita dell’intervento della mano dell’artista: le parti che compongono ciascuna<br />

s<strong>il</strong>ogr. sono state colorate ad una ad una da una équipe di praticanti secondo dei canoni stab<strong>il</strong>iti<br />

dal pittore; ogni esemplare può considerarsi un unicum. L’editore Skira, pur restando fedele al<br />

Garamond, interrompe la monotonia dell’uso di un unico carattere, introducendo finalini,<br />

vignette di diversi formati, iniziali colorate. Splendido e prezioso esemplare di testa,<br />

perfettamente conservato. La r<strong>il</strong>egatrice Thérèse Moncey fu attiva tra <strong>il</strong> 1946 e <strong>il</strong> 1965; i suoi<br />

raffinati decori erano realizzati dai più grandi doratori dell’epoca, come Collet, Arnould e Fache.<br />

CHAPON, LE PEINTRE ET LE LIVRE, p. 155-157. (Illustrazione a colori in copertina) [4344]<br />

24


39. DIAMANTE BARBERA. Collezione di 128 volumi. Firenze, G. Barbera, 1856-1926,<br />

€ 9.500<br />

128 volumi in-48 (cm. 6,5 x 10,5); di essi ben 91 sono elegantemente legati in mezza<br />

pergamena e ang. , dorsi a nervi con tit. oro, taluni conservano la brochure edit.; 26 sono in<br />

brochure edit., 9 in t. tela (quasi sempre edit.), 1 in p. pelle edit., 1 in m. tela. Raccolta<br />

pressoché completa di questa minuscola celebre collezione, detta “diamante” per l’ut<strong>il</strong>izzo di<br />

uno dei più piccoli caratteri tipografici (carattere mob<strong>il</strong>e corpo 4) , concepita da Gaspero Barbera<br />

(nato a Torino nel 1818 e morto a Firenze nel 1880) su suggerimento di un libraio torinese, quale<br />

“vademecum” letterario che comprendesse “i più famosi prosatori e poeti antichi ed anche moderni”<br />

(dalle “Memorie”), curati, tradotti e commentati dai migliori critici del tempo, ut<strong>il</strong>izzando<br />

appunto caratteri piccolisimi, ma nitidissimi e leggib<strong>il</strong>i ad occhio nudo. Affidata alla direzione del<br />

giovanissimo Giosuè Carducci (che personalmente curò moltissimi volumi), la collezione è<br />

sicuramente di straordinaria importanza e di grande rarità, soprattutto per alcuni autori in essa<br />

presenti, oggi divenuti quasi introvab<strong>il</strong>i, quali Dante (cfr. Mambelli 481), Alfieri, Ariosto,<br />

Boccaccio, Buonarroti, Caro, Colonna, Machiavelli, Tasso ed altri, tutti in prima tiratura. Rispetto<br />

all’elenco cronologico del PARENTI (cfr. Rarità bibliografiche dell’Ottocento, I, pp. 37-62, che<br />

termina col numero 128 all’anno 1923 ed al quale si rimanda per una completa descrizione) a noi<br />

mancano le seguenti 6 opere: Machiavelli, Il Principe, 1858 (Parenti n. 15); Il sacco di Roma del<br />

1527, 1867 (Parenti n. 68); Gambara Veronica, Rime e lettere, 1879 (Parenti n. 89); Guadagnoli,<br />

Poesie giocose, 1884 (P. n. 93); Foscolo, Le poesie, ediz. completa, 1893 (P. 110; ma si ha l’ediz.<br />

del 1884 in 2 vol., Parenti n. 95-96); Manzoni, Liriche, tragedie e versi vari, 1923 (P. 124). Ma<br />

si hanno in più le 2 seguenti, non comprese in Parenti: Giusti, Le prose, 1924 e Foscolo, Ultime<br />

lettere di Jacopo Ortis, 1926. Anche <strong>il</strong> Cat. degli ANNALI BIBLIOGRAFICI BARBERA (pp. 504-508)<br />

offre un elenco cronologico fino al 1879, comprendente 76 opere. [4264]


40. DOMENICHI, Lodovico. La nob<strong>il</strong>tà delle Donne. Vinetia, Gabr. Giolito de<br />

Ferrari, 1549, € 2.000<br />

in-8, ff. (8), 272, (4), leg. settec. p. pelle, dorso a nervi con tit. e ricchi fregi oro, tagli spruzzati.<br />

Grande impresa tipogr. sul tit. ed altra piccola in fine, iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. corsivo. Dedica<br />

dell’a. a Giov. Vincenzo Belprato; in fine altre due lettere del Domenichi: la prima al suo amico<br />

e compaesano Bart. Gottifredi, l’altra all’amico Marino de Cicieri. Prima edizione di questa rara<br />

opera in difesa e lode delle donne, in cui viene condensato <strong>il</strong> meglio di quanto fu scritto dagli<br />

antichi e moderni autori sull’argomento. Il libro è diviso in cinque lunghi dialoghi, in cui<br />

intervengono letterati, gent<strong>il</strong>uomini e gent<strong>il</strong>donne a discorrere intorno ai meriti del gent<strong>il</strong> sesso,<br />

provati di volta in volta dalle vicende di donne antiche e moderne, vicende che danno luogo a<br />

brevissimi racconti. Ampia parte dell’ultimo dialogo è dedicata alla enumerazione delle donne più<br />

belle e virtuose del tempo, elencate per città: donne napoletane, senesi, fiorentine, bolognesi,<br />

modenesi, mantovane, veneziane, ecc. “De’ molti libri usciti nel Cinquecento in difesa e lode del sesso<br />

femmin<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> presente è uno dei più ampi, senza essere soverchiamente diffuso…” (Bongi). Bell’esempl. (un<br />

po’ rif<strong>il</strong>ato <strong>il</strong> margine bianco super. e con lieve alone d’umido). BONGI I, 246. BMC 222. ADAMS<br />

D-775 (seconda ediz. 1551). [4391]<br />

41. FALDA, Giov. Battista. Il nuovo Teatro delle Fabbriche, et Edifici in<br />

prospettiva di Roma Moderna, sotto <strong>il</strong> felice pontificato di N.S. Papa Alessandro VII.<br />

Libro primo (-terzo). Date in luce da Gio. Iacomo Rossi alla Pace, 1665. (Segue:)<br />

SPECCHI Alessandro. Il quarto libro del Nuovo Teatro delli Palazzi in prospettiva<br />

di Roma Moderna, dato in luce… disegnato e intagliato da Alessandro Specchi. Roma,<br />

De Rossi, 1699, € 11.500<br />

26


in-folio obl. (26x40 cm), quattro parti in un vol., tav. 35; 17; 38; 52, per un totale di 142 tavole<br />

incise all’acquaforte (compresi i 4 titoli e le 4 dediche) numerate nell’ang. inf. destro. Leg. coeva<br />

p. pelle, bordura oro sui piatti, dorso a nervi con titolo e fregi impressi in oro (lievi danni alle cuffie<br />

e alle cerniere). Opera stupenda e importantissima per la topografia di Roma del XVII sec. e per<br />

l’architettura delle chiese e dei palazzi della città e dintorni. Sono tutte vedute fedeli, disegnate con<br />

gusto ed incise con ab<strong>il</strong>ità, esattezza ed eleganza. La data si trova nella dedica al principe Mario<br />

Chigi. Esemplare completo della quarta parte disegnata e inc. da Specchi, 25 anni dopo le tre parti<br />

del Falda. L’opera venne stampata a Roma presso l’editore De Rossi, con <strong>il</strong> quale <strong>il</strong> Falda stab<strong>il</strong>ì un<br />

inscindib<strong>il</strong>e ed efficace sodalizio, al quale si deve gran parte della produzione grafica del secolo XVII<br />

a Roma, con fortuna paragonab<strong>il</strong>e solo a quella che sarà tributata all’opera di G.B. Piranesi. Il Falda<br />

godette di grande stima e le sue opere furono più volte imitate in Italia ed in Europa anche nel<br />

secolo successivo. Br<strong>il</strong>lante tiratura delle lastre, ottimo esemplare. OLSCHKI CHOIX, n.16896. DIZ.<br />

BIBL. DEGLI ITAL., VOL. 44, pp. 404-6. BARTSCH XXI, p. 238/240. BERLIN KAT. 2666. [4349]<br />

42. FERRARI, Gio. Battista. Hesperides sive de Malorum aureororum cultura et<br />

usu. Libri Quatuor. Romae, Hermanni Scheus, 1646, € 14.000<br />

in-folio, pp. (12,compreso l’antiporta fig.), 480, (16), leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso, tagli<br />

rossi. Prima ed unica edizione della prima opera dedicata esclusivamente agli agrumi; uno dei più<br />

bei libri <strong>il</strong>lustrati dell’epoca, impresso su carta forte “which was <strong>il</strong>lustrated by all the important Roman<br />

Baroque painters of classicist leanings” (BENESCH: Artistic and Intellectual Trends, p. 45); le incisioni<br />

sono disegnate da celebri pittori quali: Pietro da Cortona, Francesco Albani, Andrea Sacchi, Nicolas<br />

Poussin, Guido Reni, Giovanni Lanfranco, etc. Opera adorna di antiporta con figure allegoriche inc.<br />

27


da Greuter e 100 magnifiche tavole n.t., delle quali 79 di soggetto botanico incise da C.<br />

Bloemaert e le altre 21 raffiguranti frutteti, giardini, allegorie, scene mitologiche etc, tra cui<br />

spiccano le tav. di Reni, quella di Poussin ed infine la bella veduta di Napoli del Lanfranco con in<br />

primo piano figure mitologiche. Ottimo esemplare (lievi arrossature, timbro di antica collezione<br />

privata nell’angolo inf. dell’antiporta). HUNT 243; NISSEN BBI 621; PRITZEL 2878. [4271]<br />

43. GASSER, Ach<strong>il</strong>les Pirminius. Catalogus Regum omnium, quorum sub Christiana<br />

professione per Europa adhuc regna florent. S.l. né t. (Augsburg, P. Ulhart), 1554, € 950<br />

in-4, ff. (32, ult. bianco presente, segn. A-H4), leg. moderna d’amatore p. marocchino bruno con<br />

bordure a secco sui piatti. Adorno dello stemma a piena pag. della famiglia Fugger (l’opera è<br />

dedicata al conte Ulrich) al verso del frontesp., di 21 stemmi più piccoli delle Case reali ed in<br />

fine di quello dell’autore, tutti iun s<strong>il</strong>ografia. Prima edizione di questo “Catalogo” che registra<br />

progressivamente nome ed anni di regno di tutti i sovrani cristiano-cattolici, i cui regni ancora<br />

fiorivano a quell’epoca in Europa: Germania, Spagna, Scozia, Francia, Ingh<strong>il</strong>terra, Danimarca,<br />

Aragona, Ungheria, Norvegia, Polonia, Svezia, Navarra, Boemia, Portogallo, Sic<strong>il</strong>ia, Napoli e<br />

Gerusalemme. Ach<strong>il</strong>le P. Gasser (o latinamente Gasserus o Gassarus) nacque a Lindau nel 1505,<br />

si laureò in medicina ad Avignone ed esercitò la professione medica ad Augusta, ove morì nel<br />

1577. Oltre ad opere di medicina, ne scrisse altre concernenti la storia. Buon esempl., marginoso<br />

(con qualche lievissima ingiallitura). BMC, GERMAN, 332. ADAMS G-266. [4206]<br />

44. Gesuiti - PASIO, Francesco. Tre lettere<br />

annue del Giappone degli anni 1603, 1604,<br />

1605, e parte del 1606, mandate…al P.<br />

Claudio Acquaviva Generale della Compagnia<br />

di Giesù… (Con:) CERQUERA, Lodov.<br />

Relatione della gloriosa morte fatta da sei<br />

christiani giapponesi per la fede di<br />

Christo...Bologna, Gio. Batt. Bellagamba,<br />

1609 (e 1607 per la seconda opera), € 4.300<br />

2 opere in un vol. in-8, pp. 292; 77, (1); leg. coeva p.<br />

perg. (parzialm. sciupata). Stemma della Compagnia<br />

di Gesù su entrambi i frontesp., iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. rom.<br />

per la prima opera, corsivo per la seconda. Inviate dal<br />

gesuita padre Pasio, Provinciale in Giappone, queste<br />

lettere furono scritte da altri missionari portoghesi<br />

(Matteo Couros la prima, Gio. Rodriguez Giron la<br />

seconda, ecc.; vedi a pag. 65 e 125); esse sono assai<br />

ut<strong>il</strong>i per la conoscenza del Giappone in generale e<br />

costituiscono delle puntuali ed approfondite relazioni<br />

sullo stato delle missioni dei Gesuiti in quel paese<br />

asiatico agli inizi del XVII secolo: collegi e residenze, condizioni della cristianità, persecuzioni,<br />

prigionie e martirii sofferti, ecc. Dalla pag. 246 si dà notizia, appunto, del martirio di due<br />

giapponesi (“Damiano cieco e Melchior Bugendono”) avvenuto nell’agosto 1605 e l’intera seconda opera<br />

è dedicata alla relazione del martirio di sei cristiani giapponesi avvenuto <strong>il</strong> 25 gennaio del 1604.<br />

28


Queste e sim<strong>il</strong>i relazioni ebbero grande divulgazione all’epoca e servirono a far conoscere ai paesi<br />

europei usanze, costumi, tradizioni e modo di vivere dei popoli dell’Estremo Oriente. Esempl.<br />

internam. in buono stato. BMC, XVII SEC. , I, p. 454 (sotto Jesuits). DE BACKER-SOMMERVOGEL VI,<br />

328.7 e II, 1579.1 (sotto Couros) II, 1001, per la seconda opera (ma altre ediz.). [4414]<br />

45. GROTIUS, Hugo. Notata in Grotium De jure belli et pacis. Manoscritto. Inizio<br />

XVIII secolo, € 1.900<br />

2 vol. in-4, di complessive pp. 1156, tutte “reglées” in inchiostro rosso , e numerose pp. bianche,<br />

soprattutto in fine al II vol., bella legatura settec. in p. pelle, dorsi a nervi con tit. e ricchi fregi<br />

oro, tagli marmorizz. Manoscritto di anonimo, datab<strong>il</strong>e intorno ai primi decenni del XVIII secolo,<br />

vergato in chiara uniforme grafia, con rare annotazioni nei margini. Trattasi di un preciso e<br />

puntuale commento ai tre libri della nota opera sul diritto di guerra e di pace dell’olandese Hugo<br />

Grotius (o De Groot) “De jure belli et pacis” (apparsa a Parigi nel 1625), sicuramente steso da un<br />

giurista e politologo, forse olandese, appassionato studioso di Grotius e conoscitore dei commenti<br />

all’opera già usciti (infatti all’inizio, nell’introduzione “Ad titulum”, viene citato Jo. Barbeyracius,<br />

che nel 1720 aveva publicato l’opera di Grotius con proprie note. Esempl. magnifico, su carta<br />

forte, a grandi margini. CFR. GRAESSE III, 162, note. [4272]<br />

46. (HOLBACH, P.A. Thiry, Baron d’). Système Social. Ou Principes Naturels de la<br />

Morale et de la Politique. Avec un examen de l’influence du Gouvernement sur les<br />

Moeurs. Tome premier (-troisieme). Londres (ma Amsterdam, M.M.Frey), 1773, € 2.150<br />

3 parti in un vol. in-8, pp.VIII, VIII, 9-218, (2); (4), 174, (2); (4), 166, (2); leg. coeva p.pelle,<br />

dorso ornato e con tit. oro su tassello (cerniere deboli). Edizione originale e prima tiratura<br />

dell’opera f<strong>il</strong>osofica fondamentale, con <strong>il</strong> “Système de la nature”, del barone d’Holbach, la figura<br />

leader del Materialismo francese e dell’ateismo nel XVIII secolo. Fu <strong>il</strong> nemico di tutte le dottrine<br />

religiose che riteneva essere degli strumenti di dispotismo. L’abate Galliani lo frequentò<br />

assiduamente a Parigi e lo definì <strong>il</strong> “maître d’hôtel de la ph<strong>il</strong>osophie”. Importante e raro. KRESS<br />

n.6940. TCHÉMERZINE, VII, 246. BARBIER IV, 621-622. EINAUDI n.2911. [4377]<br />

47. JOSEPHUS FLAVIUS. De bello Judaico. De antiquitate Judaeorum contra<br />

Apionem. Veronae, Petrus Maufer, 25 dicembre 1480, € 11.000<br />

in-folio, ff. (211, su 214,<br />

mancando i primi 3, l’ultimo<br />

dei quali bianco), leg. mod. ad<br />

imitazione antica in p. cuoio<br />

con vari ordini di bordure a<br />

secco sui piatti e al dorso,<br />

angoli e fermagli in metallo.<br />

Testo in car. romano, spazi<br />

bianchi per le iniz., senza<br />

lettera-guida. Quarta edizione<br />

a stampa del “De bello Judaico”<br />

nella traduzione latina di<br />

29


Rufinus Aqu<strong>il</strong>eiensis ed unica edizione veronese di P. Maufer, curata da Ludovico Cendrata (la cui<br />

dedica al patrizio veneziano Antonio Donati è contenuta nei primi 2 ff. qui mancanti, come già<br />

dichiarato). Prezioso incunabulo con le due opere dello scrittore ebraico del I secolo d.C.: <strong>il</strong> “De<br />

bello judaico”, 7 libri sulla conquista della Gal<strong>il</strong>ea da parte di Vespasiano ed <strong>il</strong> “De antiquitate<br />

Judaeorum contra Appionem” (che inizia con <strong>il</strong> f. A1), apologia degli Ebrei contro un libello<br />

antigiudaico scritto dal maestro alessandrino Apione. Esempl. assai puro e marginoso (con piccolo<br />

timbro nello spazio bianco delle prime due iniziali, unghia rinforzata di alcuni fogli all’inizio ed<br />

in fine, taglio ab<strong>il</strong>mente restaurato al f. t6, angolo infer. dell’ult. f. rifatto). BMC VII, 951. IGI<br />

5388. HC 9452. GOFF J-484. [4389]<br />

48. L’ESTAMPE MODERNE.<br />

Publication Mensuelle contenant<br />

estampes originales inédites des<br />

principaux Artistes Modernes<br />

Français et Etrangers. Directeurs<br />

Ch.Masson et H.Piazza. Paris, Imprim.<br />

Chapenois, 1897-99, € 18.000<br />

in-folio (40x30 cm), 24 fascicoli, ognuno<br />

sotto copertina editoriale <strong>il</strong>lustrata da<br />

Mucha. Conservati in elegante astuccio in<br />

tela. Collezione completa. I 24 fascicoli,<br />

pubblicati dal maggio 1897 all’apr<strong>il</strong>e 1899,<br />

contengono 100 stupende litografie<br />

originali, in gran parte a colori, eseguite<br />

dai più noti artisti di fine ottocento, i più<br />

rappresentativi dell’Art Nouveau.<br />

Pubblicazione fondamentale per quella<br />

importante corrente d’arte figurativa. Ogni<br />

tavola è accompagnata da una velina<br />

portante <strong>il</strong> titolo della stampa, lito o<br />

cromolito, nonché notizie dell’artista, versi<br />

ecc. (Bracquemont, Chavannes, Fantin-Latour, Lepère, Mucha, Rhead, Robbe, Martin, Ibels, Jouve,<br />

Rassenfosse, Helleu e vari altri). Magnifico esemplare, completo, allo stato di nuovo, raro in tali<br />

condizioni. “The lithograph Mucha drew for L’Estampe Moderne, ‘Salambo- L’Incantation’ is an outstanding<br />

example of the finest period of his decorative style.With it’s combination of an exotic richness, an overt and<br />

luxuriant sensuality, and the marvellous flowing sinuous patterns of line and colour it created a whole new era<br />

of taste” (WESTON No.1 1999, 28). (Illustrazione a colori in copertina) [4416]<br />

49. LE BRUYN, Corne<strong>il</strong>le. Voyage au Levant, c’est-à-dire, dans les Principaux endroits de<br />

L’Asie Mineure. Dans les Isles de Chio, Rhodes, Chypre, & C. De même que dans les plus<br />

considérables V<strong>il</strong>les d’Egypte, Syrie, & Terresainte. Enrichi d’un grand nombre de Figures en<br />

Ta<strong>il</strong>le-Douce, Où sont representées les plus célébres V<strong>il</strong>les, Païs, Bourgs, & autres choses<br />

digne de remarque, le tout dessiné d’après Nature. Paris, Chez Jean-Baptiste-Claude Bauche<br />

et à Rouen chez Charles Ferrand & Robert Machuel, 1725, € 7.000<br />

30


5 vol. in-4, pp.I) (16), 648, (12), con un ritratto e 13 tavole (l’indice parla di 14 tav); II) (2),<br />

565, (12), con 18 tav. (l’indice ne dà 17); III) Par la Moscovie, en Perse, et aux Indes<br />

Orientales... (6), 520, (12), con 17 tav. (l’indice ne dà 15); IV) (2), 522, (12); con 30 tav.; V)<br />

(2), 498, (14), con 13 tav; l’opera è <strong>il</strong>lustrata da un ritratto e complessive 91 tavole f.t.<br />

(comprese le carte geogr.) e da circa 290/300 piccole vedute, navi, animali, ritratti, ecc. Il<br />

totale dell’indice è di 89 tavole. Bella leg. coeva p. pelle marmorizzata, tit. oro su tassello e<br />

ricchi fregi oro al dorso a nervi (qualche restauro). Le Bruyn pittore paesaggista olandese, tra<br />

<strong>il</strong> 1678 e 1685 trascorse alcuni anni in Levante. La dote di paesaggista emerge dalle sue<br />

vedute “d’une jolie facture” (cfr. J. Ebersolt, Costantinople Byzantine et les Voyageurs du<br />

Levant, p. 162) le quali comprendono: Smirne, Costantinopoli, <strong>il</strong> Bosforo, Rodi, Thira,<br />

Alessandria, Betlemme, Gerusalemme etc. “Although the book contains only one map of eastern part<br />

of the Mediterranean, it describes on 173 pages the Holy Land with a multitude of <strong>il</strong>lustrations,<br />

amongst them an exact view of Jerusalem” (cfr. Laor). Bell’esemplare, nonostante qualche traccia<br />

d’umidità. SOTHEBY’S “The Blackmer Collection” Oct. 1989, n. 47 (ma è l’edizione del 1714).<br />

LIPPERHEIDE 548. COHEN-RICCI p. 610 (ma altra ediz.). [963]<br />

50. LESLIE, John. De Origine,<br />

moribus et rebus gestis Scotorum<br />

libri decem… Accessit nova et<br />

accurata Regionum et Insularum<br />

Scotiae, cum vera eiusdem tabula<br />

tipographica descriptio. Romae, In<br />

Aedibus populi Romani, 1578,<br />

€ 4.400<br />

in-4, pp. (40), 588, (32); leg. piena<br />

pergam. coeva, fregi dorati ai piatti.<br />

Marca tipografica all’inizio ed in fine.<br />

Testatina e marca tip. sul front.,<br />

numerose iniz., testatine e fregi s<strong>il</strong>ogr.;<br />

altro front. per gli ultimi tre libri, con<br />

stemma inc. al verso. Lunga lettera<br />

dedicatoria al Papa Gregorio XIII. Con<br />

11 incisioni a p. pag. raffiguranti alberi<br />

genealogici e ritratti dei Re di Scozia e<br />

adorno della bella e rarissima carta<br />

geografica della Scozia, nitidamente<br />

incisa su doppio foglio f.t. Edizione<br />

originale di quest’opera di grande<br />

importanza geografica (Graesse, IV, 176 “on ne connaît que 3 ex. avec la carte”) e con 11 tav.<br />

genealogiche (sia Graesse che Brunet, III, 1012, indicano solo 9 tav.). John Leslie (1527-1596),<br />

vescovo di Ross, prese le difese della regina Mary di Scozia durante <strong>il</strong> processo di York, e a seguito<br />

di questa difesa, venne imprigionato nella Torre di Londra, dove cominciò a scrivere la sua storia<br />

di Scozia. Bell’esemplare, raro a trovarsi completo di tutte le tavole, ben conservato nonostante<br />

qualche lieve brunitura. ADAMS, L-541. BRUNET, III, 1012. GRAESSE IV, 176.STC, 376. [423]<br />

31


51. LEO I, Papa. Sermones et Epistolae. Roma, Joannes Ph<strong>il</strong>ippus de Lignamine, post<br />

7 Marzo, ante 21 settembre 1470, € 30.000<br />

in-folio, ff. 160, buona legatura 600esca in pergamena. Testo su 35 linee, in grande car. tondo, 4<br />

iniziali su 6 linee miniate all’epoca, con bianchi girari. Il primo libro impresso da un tipografo<br />

italiano. Cfr. Piero SCAPECCHI, An example of Printer’s copy used in Rome, in The Library, VI, 12,<br />

(1990), pp. 50-52. La scoperta dell’esemplare della Marucelliana, ut<strong>il</strong>izzato da Sweynheim e<br />

Pannartz per la loro edizione del testo, pone senza dubbio come termine ante quem <strong>il</strong> 21 settembre<br />

1470. Il Quint<strong>il</strong>iano dello stesso tipografo è convenzionalmente datato 3 Agosto 1470; <strong>il</strong> fatto che<br />

<strong>il</strong> 21 Settembre i due tipografi tedeschi avessero esemplato una “secunda recognitio” fa supporre che<br />

<strong>il</strong> Leo possa essere stato ultimato prima dell’inizio di agosto, e quindi essere <strong>il</strong> primo libro del<br />

Lignamine. Prima di questi, l’arte tipografica era stata esercitata in Italia solamente dai due<br />

tipografi tedeschi, da Sixtus Riessinger, e da Ulrich Han anch’essi tedeschi. Giovanni F<strong>il</strong>ippo de<br />

Ligname, nativo di Messina, fu famigliare dei Papi Paolo II e Sisto IV, e quindi officiale della corte<br />

papale. (cfr. FAVA, Manuale degli incunabuli, p. 63); stampò sino al 1476. per la prima volta nel Leo<br />

compaiono a stampa i titoli dei capitoli, fino ad allora aggiunti in alcuni esemplari a mano in<br />

inchiostro rosso, e qui impressi in una sorta di modernissimo maiuscoletto. Splendido esemplare a<br />

grandi margini (330x230 mm) su carta forte (uno strappo nel marg. inf. di un f., che sfiora qualche<br />

lettera). GOFF L-131. BMC IV, 29. (Illustrazione a colori in copertina) [3880]<br />

52. LUCRETIUS CARUS, Titus. De rerum natura libri VI. Venetiis, in aedibus Aldi<br />

et Andreae Soceri, gennaio 1515, € 4.800<br />

in-8, ff. 8 nn. (ult. bianco), ff.125 num., 3 nn. (colophon, f. bianco, f. con la marca dell’àncora),<br />

leg. 800esca in marocchino marron, con grande àncora aldina impressa in oro ai due piatti,<br />

dentelle, tagli dorati. Impresa aldina al recto del primo foglio ed al verso dell’ultimo, spazio per<br />

le iniz. con lettera-guida. Precede una lettera-dedicatoria di Aldo ad Alberto Pio principe di<br />

Carpi. E’ l’ultima opera impressa da Aldo, che morirà <strong>il</strong> 6 febbraio dello stesso anno. Seconda<br />

edizione aldina, curata da Andrea Navagero, letterariamente migliore della prima rarissima del<br />

1500. Bell’esempl., fresco (traccia di nota di possesso abrasa al titolo, qualche chiosa e<br />

sottolineature coeve). RANOUARD 74.11. STC. 397. ADAMS L-1651. BRUNET III, 1218: “Cette<br />

édition, inférieure en rareté à celle de 1500, lui est bien supérieure en mérite littéraire”. [4410]<br />

53. (MAISTRE, Franç. Xavier de). Voyage autour de ma chambre, par M. le Chev.<br />

X*** ***. A’ Turin, 1794, € 2.900<br />

in-8 picc., pp.188 num., 2 nn. (Errata), brossura originale muta giallina, esempl. a pieni margini<br />

con barbe. Edizione originale, rara, del più noto romanzo dell’autore, leggiadra fantasia<br />

pubblicata anonima (par A.O.A.S.D.S.M.S.: “ancien officier au service de Sa Majesté Sarde”). Xavier<br />

de M. nacque a Chambery nel 1763 (+ Pietroburgo 1852), fu ufficiale nell’esercito del Re di<br />

Sardegna, antirivoluzionario e contrario a Napoleone. Scrisse <strong>il</strong> “Voyage” nella cittadella di Torino<br />

durante la prigionia per un duello. Dopo l’ccupazione francese del Piemonte passò dalla parte del<br />

generale Suvarov, m<strong>il</strong>itò nell’esercito russo e si stab<strong>il</strong>ì a Pietroburgo. Esemplare assai puro,<br />

corredato di una interessante lettera autografa firmata “votre tout devoué Maistre” di 2 pp. e<br />

indirizzo in-8, a “Monsieur Eugène de Ballabine”. Non datata ma scritta attorno al 1810-15, tratta<br />

di una litografia che <strong>il</strong> Ballabine vorrebbe poter vendere “au profit d’un pauvre homme” e che lui ha<br />

segnalato a Mme Sophie Stroganoff (della nota famiglia) che sarebbe interessata ad averla ad un<br />

prezzo ridotto, etc. etc. [4506]<br />

32


54. MASSONIO, Salvatore. Archidipno overo dell’Insalata, e dell’uso di essa.<br />

Venezia, appresso Marc’Antonio Brogiollo, 1627, € 8.000<br />

in-4, pp. (8), 426 (ma 436), (1), stemma dei Colantoni cui l’opera è dedicata, inciso in rame nel<br />

frontespizio, cap<strong>il</strong>ettera figurati, legatura coeva in pergam. molle. Prima edizione del primo<br />

trattato dedicato interamente all’insalata. Nei 68 capitoli l’autore analizza l’argomento con<br />

una gamma impressionante di notizie sia storico-scientifiche sia pratiche, che rendono l’opera<br />

gustosa ed ancora attuale. Massonio suggerisce ricette classiche e di sua invenzione fornendo ut<strong>il</strong>i<br />

consigli sul miglior modo di servirle. Nell’ut<strong>il</strong>izzo dei vari ingredienti e condimenti sono inclusi<br />

tra gli altri, olio d’oliva, aceto, sale, pepe, limone, aglio, cipolla, bas<strong>il</strong>ico, capperi, tartufo,<br />

finocchio, rucola, lattuga, valeriana, asparagi, fave, piselli, fagioli, frutta, fiori di rosmarino. Nella<br />

descrizione degli ingredienti l’autore riferisce scrupolosamente le fonti delle sue scoperte,<br />

includendo tra gli innumerevoli autori citati Plinio, Plutarco, Cicerone, Aristotele, Avicenna,<br />

Mercuriale, Ippocrate. Salvatore Massonio nacque a l’Aqu<strong>il</strong>a nel 1554, medico e letterato, morì a<br />

Napoli nel 1624, senza riuscire a vedere l’ultima delle sue opere pubblicata, fu autore di un’opera<br />

sulla sua città natale, 2 di carattere religioso e di un’importante monografia dedicata all’uso dei<br />

bagni nell’antichità. Il Lastri nella sua Biblioteca Georgica, Firenze, 1787, descrive Massonio<br />

come “indagatore di cose nuove, indicò gli usi di alcune erbe meno note, definì <strong>il</strong> loro sapore e rammentò<br />

alcune particolarità di esse”. Interessante e rara opera interamente dedicata a questo insolito<br />

soggetto. Esemplare assai puro e in buono stato di conservazione. MAGGS 120; CAGLE 1160;<br />

HENSSLER 1362.; SIMON, BIBLIOTHECA GASTRONOMICA 1023;WESTBURY 146; MARCIANA 1003;<br />

KRIVATSY 7547; WELLCOME I, 4118; B.IN.G. 1266; BITTING p. 315; VICAIRE 577. [3613]<br />

33


55. MASSORILLO, Lorenzo. Aureum Sacrorum Hymnorum Opus. Foligno, Giov.<br />

Simone e Vincenzo Cantagalli, Gennaio 1547, € 5.800<br />

in-4, ff. (2), 228, (1 bianco), bella legatura recente a imitazione dell’epoca in cuoio con ricchi fregi<br />

in oro ai piatti ed a secco al dorso. Impresso con estrema eleganza con lo splendido corsivo<br />

cancelleresco di Ludovico degli Arrighi, ed <strong>il</strong>lustrato da una stupenda s<strong>il</strong>ografia a piena pagina<br />

raffig. la Crocifissione; numerosi cap<strong>il</strong>ettera su fondo nero, in fine grande impresa figurata degli<br />

stampatori (Ascarelli 70). Prima ed unica edizione; é <strong>il</strong> primo libro impresso a Foligno nel<br />

Cinquecento, dopo un’interruzione di 75 anni dal terzo libro ivi stampato che fu la straordinaria<br />

editio princeps della Commedia dantesca. I fratelli Cantagalli ottennero un priv<strong>il</strong>egio dal Consiglio<br />

municipale sin dal 1542, ma un paio di presunte edizioni statutarie non sono state finora reperite;<br />

studi recenti, come quelli di Balsamo ed Ascarelli, identificano <strong>il</strong> Massor<strong>il</strong>lo come l’unica edizione<br />

pervenutaci di questa tipografia. Rarissimo, ottimo esemplare. SANDER 4425, ASCARELLI -<br />

MENATO p. 315. BALSAMO - TINTO, Origini del corsivo, p. 136-9. FUMAGALLI, Lexicon Typogr.<br />

Italiae, 157-160. [2259]<br />

56. MINGUET E YROL, Pablo.<br />

Arte de danzar a la francesa,<br />

adornado con quarenta figuras,<br />

que enseñan el modo de hacer todos<br />

los diferentes passos de la danza de<br />

minuete, con dotas sus reglas, y<br />

conducir los brazos en cada passo: y<br />

en quatro figuras, el modo de danzar<br />

los tres passapies. Tambien estàn<br />

escritos en solfa, para que qualquier<br />

musico los sepa tañer…Añadido en<br />

esta tercera impression todos los<br />

passos, ò movimientos del danza à la<br />

española…S.l., t. né d. (Madrid, P.<br />

Minguet, en su casa, 1758?), € 4.000<br />

in-16, pp. (8), 72, leg. p. perg. coeva.<br />

Con 25 figure n.t. di coppie di danzatori e raffigurazioni dei passi (nel titolo se ne<br />

annunciano 40) ed un foglio di musica (“pasapie”) inc. in rame e ripieg. f.t. Probab<strong>il</strong>e<br />

terza edizione (la prima, rarissima, sembra essere quella del 1737) di questo manuale<br />

spagnolo che intende insegnare l’arte del danzare “alla francese”, ma che più specificamente<br />

si sofferma sul minuetto, <strong>il</strong>lustrandone le regole, i passi ed i movimenti. Questo manuale<br />

di Minguet, incisore, scrittore e traduttore, è sicuramente tra i più importanti della<br />

letteratura spagnola del XVIII secolo sulla danza, e contiene parti della “Choreographie”<br />

(Paris, 1700) di Raoul Feu<strong>il</strong>let e de “Le maître de danser” (Paris, 1725) di Pierre Rameau; fu<br />

completamente ignorato fino al 1895, quando Gaston Desrat gli dedicò ampio spazio nel<br />

suo “Dictionnaire de la Danse” (Paris, 1895). Buon esempl. con post<strong>il</strong>le in spagnolo di mano<br />

coeva qua e là (e qualche macchiolina). [3973]<br />

34


57. MINICI. Della teorica & pratica dell’universal m<strong>il</strong>itia. Manoscritto autografo<br />

firmato, inedito. Vicenza, Convento di San Michele, 10 Gennaio 1604, P. a R.<br />

Completo, vergato in elegante grafia di unica mano, in inchiostro marrone e rosso; in-folio (cm<br />

39,5x26,3), ff. (16), 167, leg. ottocentesca in zigrino rosso, fregio centrale e bordura in oro ai piatti, tagli<br />

dorati, camicia ed astuccio. Il titolo generale riporta: “Della teorica & pratica dell’universal m<strong>il</strong>itia, così<br />

antica come moderna, libri cinque, ne’’quali s’ha piena notitia di ciò che deve fare & ordinare <strong>il</strong> Capitano d’esserciti,<br />

& Governatore di fortezze per loro defensione, con tutta l’arte del Bombardiero di molti & vari secreti accresciuta”.<br />

Seguono la dedica a Henry IV di Francia, quella ai lettori, un esauriente indice degli argomenti trattati,<br />

sei sonetti di argomento bellico. I cinque libri iniziano ai f. 1 (bombardiere e fuochi artificiali), 47<br />

(ritirate, baluardi e mulini), 85 (trincee e terrapieni), 104 (fortezze, porti e ponti), 132 (accampamenti,<br />

battaglie terrestri e navali); i titoli così come quello generale, sono compresi entro magnifiche bordure<br />

ornamentali con figure allegoriche e particolari architettonici. Al verso del frontespizio figura un<br />

soldato a cavallo con motto “Cavalier son e di me darò saggio”. Il testo è <strong>il</strong>lustrato da centinaia di disegni<br />

di vario formato, alcuni a piena pagina, che riproducono cannoni ed armi varie, fortificazioni,<br />

schieramenti di battaglie ed ogni tipo di macchinari bellici ed idraulici; inoltre eleganti cap<strong>il</strong>ettera<br />

e finalini ornati a fiori. A fronte del titolo del primo libro è aggiunto uno splendido acquerello ad<br />

inchiostro raffigurante un bombardiere che offre <strong>il</strong> manoscritto al dedicatario Enrico IV.<br />

Rivolgendosi al sovrano, l’autore afferma che, sebbene un religioso debba “più tosto attendere all’armi dello<br />

spirito, che alle cose di guerra”, egli ha composto l’opera “per difesa della Repubblica Christiana” ed ha<br />

individuato nel Re di Francia <strong>il</strong> più meritevole di ricevere <strong>il</strong> volume. Affascinante manoscritto inedito, in<br />

otimo stato di conservazione; nulla si sa dell’autore, se non che fu frate Agostiniano eremitico del<br />

Convento di San Michele di Vicenza. (Illustrazione a colori in copertina) [4513]<br />

58. MONTALBANI, Ovidio. Le Antichità più<br />

antiche di Bologna ristrette in due libri,<br />

intitolati <strong>il</strong> Colosso e gl’ Historici Spiriti,<br />

descritte. (Segue:) Diologogia, overo delle<br />

cagioni, e della naturalezza del parlare, e<br />

spetialmente del più antico, e più vero di<br />

Bologna, difeso, lodato e riferito alla Stella di Giove.<br />

Discorso con le Astrologiche Inspettioni. Bologna,<br />

Carlo Zenero, 1651 e 1652, € 5.800<br />

2 opere in un vol. in-4, pp. 100 e pp. 51<br />

rispettivamente, impresa tipogr. sui titolo, cap<strong>il</strong>ettera<br />

s<strong>il</strong>ogr. decorati. Con una grande e stupenda pianta<br />

prospettica della città racchiusa nelle mura (“Felsina,<br />

Bologna antica… Brucio del. et sc. Bonon.”), incisione in<br />

rame di mm.365x500, con varie legende esplicative.<br />

Artistica stupenda legatura del primo settecento in<br />

pieno marocchino granata, decorata da tre bordure<br />

dorate sui piatti, dorso a nervi ornato in oro, tagli dor., dent. int. Prime edizioni, assai rare. La<br />

prima opera è una guida storico-artistica della città. La seconda è un trattato f<strong>il</strong>ologico e<br />

linguistico della parlata bolognese. Volume di bellezza e conservazione eccezionali, completo<br />

della veduta prospettica fuori testo. FRATI, BIBLIOGR. BOLOGNESE n. 3128 e 6944. SCHLOSSER<br />

511. B.M XVII SEC. 586. LOZZI nn. 727 e 729: “Bello e raro” (ma senza la pianta inc.). [3000]<br />

35


59. NOE’, Bianchi. Viaggio del rever. P. F. Noe Bianco vinitiano…fatto in<br />

Terrasanta e descritto per beneficio de’ Pellegrini, e di chi desidera havere intera<br />

cognition di quei Santi luoghi. In Vinetia, presso Giorgio Cavalli, a instantia di<br />

Francesco Portinari da Trino, MDLXVI (1566), € 3.400<br />

in-8 picc., ff.16 nn., 91 num., 1 nn. con la sola grande s<strong>il</strong>ogr. dell’impresa tipogr. figurata al recto.<br />

Altra marca tipogr. sul titolo, iniziali istoriate. Leg. ottocentesca d’amatore in p.marocch. verde,<br />

larga bordura oro sui piatti, dorso a nervetti con titolo e fregi oro, tagli dor., dent. int. (firm.<br />

Mackenzie bookbinder of the King). Prima edizione, rara, di questa vasta e dettagliata descrizione dei<br />

luoghi santi di Palestina, corredata di un vasto indice. Noe’ Bianchi partì nel 1527 da Venezia per<br />

Jaffa, via Rodi ove vide <strong>il</strong> Barbarossa. Soggiornò in tutta la Terra Santa e ritornò a Venezia toccando<br />

Cipro, Rodi, Creta, la costa Dalmata, Zante e Corfù. Dedicata a Giulio Contarini procuratore di<br />

S.Marco. Altre edizioni ebbe nei secoli seguenti. Esemplare assai bello (traccia influente di antico<br />

timbro nel bianco del titolo). BRUNET I, 847-848 (classificato come Bianco Noé). BLACKMER 1205<br />

(Id. sale: n.233). RÖHRICHT 644. TOBLER p.70. (Illustrazione a colori in copertina) [4394]<br />

60. ORSINI, Cesare. Capriccia<br />

Macaronica Straordinaria collezione di 8<br />

edizioni: Padova, 1636; M<strong>il</strong>ano,1662;<br />

Venezia 1670, 1704, 1716, 1723, 1738;<br />

Firenze 1819, € 2.300<br />

8 volumi di piccolo formato, in-16 o in-12.<br />

Cesare Orsini, nato a Ponzano Magra (La<br />

Spezia) nella seconda metà del XVI sec. e<br />

morto dopo <strong>il</strong> 1638, fu al servizio di vari<br />

personaggi a Venezia e Brescia, ed a Roma fu<br />

segretario del Card. Bev<strong>il</strong>acqua. Con lo<br />

pseudonimo di Magister Stopinus pubblicò nel<br />

1636 a Venezia i “Capriccia Macaronica” che<br />

ebbero notevole successo e furono ristampati<br />

più volte. “Sono gustose e vivaci satire, interessante<br />

documento di costume, giudicate da critici e<br />

bibliografi come una delle opere più vive della poesia<br />

barocca ed <strong>il</strong> miglior esempio, dopo <strong>il</strong> Folengo, del<br />

genere maccheronico” (Cat. Vinciana, n. 3164).<br />

Oltre alle otto “macaroneae” comprende<br />

un’egloga, numerosi epigrammi ed un<br />

“Elegiarum liber”, sempre in st<strong>il</strong>e maccheronico.<br />

GRAESSE VI, 503. BRUNET V, 550.<br />

1) Magistri Stopini Poetae Ponzanensis Capriccia Macaronica. Paduae, apud Gasparum<br />

Ganassiam, 1636, in-8, pp. 207, (1 di “errores correctio”), leg. cart. epoca, tit. oro al dorso. Frontesp.<br />

inc. in rame con 9 curiose vignette allegoriche; secondo Graesse, Brunet e Choix d’Olschki<br />

trattasi della vera edizione originale, anteriore a quella di Venezia, Sarzina, apparsa nello stesso<br />

anno (giudicata originale da Soprani, Belloni, Gay e Cian). Dedicata a Giacomo Soranzo in italiano,<br />

e firmata dall’a. col suo vero nome. Manca a Michel-Michel. STC, XVII sec., 632.<br />

36


CAT. VINCIANA 3164. - 2) Mediolani, typis Ludov. Montiae, 1662, in-12, pp. 119, leg. cart.<br />

epoca. Impresa tip. sul tit. ed in fine, fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. Probab<strong>il</strong>e ottava ediz. (qualche lieve<br />

ingiallitura). CAT. VINCIANA 3167. - 3) Venetiis, s.t., 1670, in-16 picc., pp. (4), 188, leg. del<br />

tempo p. pelle (un po’ consunta al dorso). - 4) Cum nova appendice. Venetiis, typis Dom. Lovisae,<br />

1704, in-12, pp. 140, leg. coeva p. perg., tit. oro al dorso. Impresa tip. al tit., fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr.<br />

L’appendice abbraccia le pp. 135-140. In fine 4 pp. nn. contengono l’interessante catalogo delle<br />

edizioni Lovisa. CAT. VINCIANA 3168. - 5) - Cum nova appendice. Venetis, typis Dom. Lovisae,<br />

1716, in-12, pp. 140, leg. coeva p. perg. (parzialm. sciupata al dorso e sul piatto super.). Impresa<br />

tip. al tit., fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. In fine <strong>il</strong> catalogo delle ediz. Lovisa. - 6) Cum nova appendice.<br />

Venetiis, typis Dom. Lovisae, 1723, in-12, pp. 140, leg. coeva p. perg. Impresa tip. al tit., fregi<br />

ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. In fine catalogo delle ediz. Lovisa. - 7) Cum nova appendice. Venetiis, typis Dom.<br />

Lovisae, 1738, in-8, pp. 132, leg. coeva p. perg. Impresa tip. al tit., due iniz. ed un finaletto<br />

s<strong>il</strong>ogr. CAT. VINCIANA 3169. - 8) Cum nova appendice. Florentiae, Gius. Becherini, 1819, in-8,<br />

pp. 168, broch. edit. CAT. VINCIANA 3171. [2531]<br />

61. OVIDIUS NASO, Publius. Epistole heroides, cum commentariis Antonii Volscii<br />

et Ubertini Clerici crescentinatis. (In fine:) Venetiis, per Barthol. de Zannis de Portesio,<br />

1507, € 4.500<br />

in-folio, ff. (122, segn. a-t6, u8), leg. settec. m. pelle, fregi e tit. oro su tassello al dorso (difetto<br />

alla cuffia infer.). Testo racchiuso dal commento, entrambi in car. tondo; numerose belle iniziali<br />

istoriate ed ornate su fondo nero; piccola impresa tipogr. in fine. Ristampa fedele dell’edizione 10<br />

giugno 1506, fatta dal medesimo stampatore, col dotto ampio commento dei due grammatici e<br />

retori citati nel titolo, che la dedicarono rispettivamente a Lud. Diedo, patrizio veneziano e<br />

Guidone di S. Giorgio, conte di Biandrate. Sul f. di titolo, in alto, magnifico legno (mm. 92 x<br />

137) raffig. Ovidio seduto fra quattro suoi commentatori (firmato L; legno tratto dall’Orazio<br />

edito da Donino Pincio nel 1505 e riprodotto da Essling, pt. I, vol. 2.2, p. 443; lo stesso legno,<br />

con la figura centrale mutata, venne usato nell’ediz. dello Svetonio, Vitae XII Caesarum, 1506);<br />

all’inizio del testo, recto del f. a3, elegante bordura ornamentale al tratto (dalla Bibbia del 21<br />

apr<strong>il</strong>e 1502), con la colomba celeste nel timpano e, sotto, la prima vignetta; nel corpo dell’opera<br />

altre 22 vignette (di mm. 81 x 81 circa), riprese da episodi della mitologia e dell’Iliade. Com’ è<br />

noto l’ opera “Heroides” è un epistolario poetico, contenente fantastiche lettere amorose di donne<br />

famose o eroine antiche ai loro rispettivi amanti: Penelope ad Ulisse, Briseide ad Ach<strong>il</strong>le, Fedra ad<br />

Ippolito, Didone ad Enea, Arianna a Teseo, Saffo a Faone, etc. Esempl. molto bello e marginoso<br />

di rara e bellissima edizione figurata. SANDER II, 5268 (e 5267). ESSLING 1139. MORTIMER,<br />

ITALIAN, n. 334. [4390]<br />

62. PETRARCA, Francesco. Trionfi, Sonetti e Canzoniere con i Commenti di<br />

Bernardo Lapini da Siena, Francesco F<strong>il</strong>elfo e Gerolamo Squarciafico (rivisto da<br />

Gabriele Bruno e Girolamo Centone). Venezia, Bartholomeo de Zani, 11 Luglio e 30<br />

Agosto1497, € 17.000<br />

2 parti in un volume in-folio (316 x 216mm.), ff.135 (di 136, senza <strong>il</strong> primo f. bianco) e 97 ff. (di<br />

98, senza l’ultimo f. bianco), testo racchiuso nel commento, caratt. romano , 6 stupende figure<br />

s<strong>il</strong>ografiche ai Trionfi a piena pagina entro bordura architettonica, cap<strong>il</strong>ettera ornati su<br />

fondo nero, inc. in legno, fedeli copie dell’edizione Codecha del 1493. Lussuosa legatura<br />

37


seicentesca in pieno marocchino granata, piatti interamente ornati da bordure concentriche in<br />

oro, a fiori e f<strong>il</strong>etti, con rosone al centro, dorso a nervi con ferri in oro a fiori e rosette, due fermagli<br />

in pelle e metallo (restauri alle cerniere). Conservata in solido astuccio-custodia in tela. Nei<br />

margini del testo poche brevi post<strong>il</strong>le di mano coeva, minuti lavori di tarlo in vari fogli. Rara<br />

edizione quattrocentesca figurata dei testi italiani del Petrarca. Le grandi sei s<strong>il</strong>ografie ai Trionfi<br />

(di Amore, Castità, Morte, Fama, Tempo e di Eternità) sono di eccezionale pregio e bellezza. HC<br />

*12776; BMC V 433. GOFF P-392. ESSLING 81. SANDER 5606. MARSAND p.21. [3267]<br />

63. PETTER, Nicolaas. L’Académie de<br />

l’admirable Art de la Lutte montrant<br />

d’une maniere très exacte non seulement<br />

la force extraordinaire de l’homme, mais<br />

aussi les mouvemens merve<strong>il</strong>leux… des<br />

principales parties ou membres du corps<br />

humain. Representée en 71 ta<strong>il</strong>les<br />

douces… par le celèbre & fameux Mr.<br />

Romain de Hoogue. Leide, Isaac<br />

Severinus, s.d. (1680 circa), € 6.000<br />

in-4 (238x190 mm.), 7 ff.nn. (titolo in rosso e<br />

nero, prefazione, indice e spiegazione delle<br />

figure), 71 tavole di artistiche incisioni a<br />

piena pag. all’acquaforte di Romain de<br />

Hooghe, stupende, raffiguranti scene di lotta,<br />

attacco e difesa, tra due atletici uomini.<br />

Legatura del tempo in m.pelle e ang. Questo<br />

straordinario manuale di lotta libera fu<br />

pubblicato per la prima volta in Amsterdam, con testo fiammingo, nel 1672, con le medesime<br />

incisioni del De Hooghe, considerate tra i capolavori dell’artista (1645-1708). Nicolaas Petter fu<br />

direttore e insegnante in una scuola di lotta libera in Amsterdam, per la difesa personale “contre<br />

les coups de pied et de poing, & même contre les coups de couteau”. Completo e ottimamente conservato,<br />

raro. LIPPERHEIDE n.3036. LANDWEHR, ROMEYN DE HOOGHE, 39. HOLLSTEIN, IX, p.132. [4404]<br />

64. PLINIUS SECUNDUS, Gaius. Historia naturalis. Venetiis, Nicolaus Jenson, 1472,<br />

€ 35.000<br />

in-folio, ff. (356, su 358, mancando <strong>il</strong> primo e l’ultimo bianchi; presente <strong>il</strong> penultimo f.<br />

bianco), solida leg. della prima metà del XIX sec. in p. pelle bruna (eseguita dal noto legatore<br />

parigino Messier), con bordura a secco e fleuron al centro dei piatti, riquadri e fregi in oro sui<br />

medesimi, dorso a nervi con tracce di tit. e fregi in oro, piccolo stemma nob<strong>il</strong>iare in oro sui<br />

piatti e al dorso, ricca dentelle int. Testo in car. romano, spazi bianchi per le iniziali, senza<br />

lettera-guida. Foglio 355 recto, colophon: “Caii Plynii Secundi Naturalis Historiae Libri tri /<br />

cesimi septimi et ultimi finis Impressi Venetiis / per Nicolaum Ienson Gallicum .M.CCC.LXXII. /<br />

Nicolao Trono inclyto Venetiarum Duce”. Terza edizione del Plinio, curata dal celebre umanista<br />

Giovanni Andrea Bussi, che vi aggiunse in fine l’epistola di presentazione al Pontefice Paolo<br />

II; prima edizione impressa da Jenson e sicuramente una delle sue migliori e più vaste<br />

38


produzioni. Com’è noto, trattasi della maggiore opera di Plinio (Como 24 d.C. - Stabia 79),<br />

pubblicata nell’anno 77 e dedicata all’imperatore Tito; poderosa enciclopedia in 37 libri,<br />

inesaurib<strong>il</strong>e miniera di notizie scientifiche e curiosità che conferì al suo autore un ruolo<br />

predominante fra gli enciclopedisti, stimatissimo dal Medioevo sino ai giorni nostri. Stupendo<br />

esempl., puro e marginoso, appartenuto al celebre bibliof<strong>il</strong>o Huzard, che di suo pugno vi<br />

aggiunse le erudite “Notes bibliographiques” leggib<strong>il</strong>i su due fogli all’inizio del vol. BMC V, 172.<br />

IGI 7880. GOFF P-788. HC 13089. B.N. PARIS P-459. VATICANA P-377. [4388]<br />

65. POIRET, J.L.M.-TURPIN, P.J.F.. Leçons de flore. Cours complet de botanique.<br />

Explication de tous les systèmes. Introduction à l’étude des plantes. Suivi d’une<br />

iconographie végétale en cinquante-six planches coloriées offrant près de m<strong>il</strong>le objects.<br />

Ouvrage entièrement neuf. Paris, Panckoucke, 1819-1820, € 2.300<br />

3 vol. in-8, (2), 278, (6) e 36 tavole a colori f.t.; 174, 3 e 20 tavole col. f.t.; 199, 10 tavole (di cui 2<br />

b/n, ripieg. f.t.); leg. cart. edit., tit. oro su tassello al dorso. Prima edizione di questa importante opera<br />

di botanica, che venne impressa in tre diversi formati: in-4, in-8 tiratura riservata ai sottoscrittori (<strong>il</strong><br />

presente esempl. appartiene a questa tiratura) ed in-folio una tiratura limitata di 10 copie; per i tre<br />

formati vennero usati i medesimi caratteri di stampa. Poiret scrisse i primi due volumi, mentre Turpin<br />

si dedicò al terzo, che ha come sottotitolo “Essai d’une iconographie élémentaire et ph<strong>il</strong>osophique des végétaux”.<br />

Turpin fu uno dei migliori disegnatori di botanica del suo tempo e le 66 tav. (delle quali 64 a colori),<br />

furono tutte eseguite da lui. Fu notevolmente influenzato da Van Spaëndonck e Redouté. L’incontro con<br />

Poiret, avvenuto a Santo Domingo, suscitò in Turpin un forte interesse verso la botanica e la storia<br />

naturale; insieme, collaborarono ad alcune tra le più importanti pubblicazioni di botanica dell’800, in<br />

particolare a quelle di Humboldt, Bompland e Kunth. Bell’esemplare con qualche usuale arrossatura<br />

della carta. GREAT FLOWER BOOKS, p. 71; DUNTHORNE 227; STAFLEU TL2 8115. PRITZEL, 7234. [1095]<br />

66. RAMEAU, Jean-Ph<strong>il</strong>ippe. Traité de l’Harmonie reduite à ses Principes naturels.<br />

Divisé en quatre livres. (Leg. con:) Nouveau Système de Musique Théorique ou<br />

l’on découvre le Principe de toutes les règles nécessaires à la Pratique. 1726. Paris,<br />

Ballard, 1722 e 1726, € 2.300<br />

in-4, due opere in un vol., pp. XXIV, 432; VIII, 113, (5), leg. coeva p.pelle, titolo e fregi oro<br />

al dorso a nervi, tagli rossi. Varie pagine di notazioni musicali, una tavola inc. in rame f.testo<br />

nella seconda opera. Prima edizione di entrambe le opere, tra loro complementari e di<br />

grande importanza per la teoria musicale di cui Rameau fu <strong>il</strong>lustre studioso e docente<br />

(Digione 1683-Paris 1764, compositore, clavicembalista, organista e teorico). Il Traité de<br />

l’Harmonie è diviso in quattro parti: 1) Du rapport des raisons & proportions Harminiques. 2) De<br />

la nature & des proprieté des Accords. 3) Principes de Composition. IV) Principes d’Accompagnement.<br />

Bell’esemplare di opere rare (qualche brunitura della carta). HIRSCH 484. GREGORY AND<br />

BARTLETT,. I, 224. ENCICLOPEDIA DELLA MUSICA, V, 155-1\57. RISM, II, 685. [4207]<br />

39


67. RIME DI DIVERSI CELEBRI POETI dell’eta’ nostra, nuovamente raccolte e<br />

poste in luce (da G.B. Licinio). Bergamo, Per Comino Ventura, e Compagni, 1587,<br />

€ 2.200<br />

in-8 gr. (195x121 mm.), pp.46 nn., 342 num., 2 bianche, attraente leg. coeva p.pergamena<br />

floscia con bordura dor. sui piatti e fleuron al centro, dorso a nervi con f<strong>il</strong>etti oro e titolo su<br />

tassello. Testatina figurata e impresa del tipografo sul titolo, fregi e iniziali, testate e finalini<br />

di pag., ornati e figurati. Prima edizione di questa rara antologia poetica cinquecentesca,<br />

curata da Gio. Batt. Licino, che offre in edizione originale oltre venti componimenti in vario<br />

metro di Torquato Tasso, oltre a versi per la prima volta alla luce di Ercole Tasso, Amgelo<br />

Gr<strong>il</strong>lo, Livio Celiano, G.B.Guarini, Orsina Cavalletta, Gherardo Borgogni, Isabella Andreini,<br />

Pietro Spino, Scipione di Castro, Luca Cont<strong>il</strong>e, Benedetto Varchi e altri poeti. Dedicata dal<br />

Licinio a Carlo e Giorgio Spinoli. Questo flor<strong>il</strong>egio è di estrema importanza sia per le rime<br />

Tassiane in originale, sia perché contiene uno dei primissimi documenti poetici relativi alla Santa<br />

Sindone, accogliendo ben dodici componimenti celebranti <strong>il</strong> sacro lenzuolo e le sue ostensioni<br />

torinesi (rimasti sconosciuti alla bibliografia specifica di Ermanno Dervieux sulla sindone).<br />

Magnifico esemplare, assai marginoso (lievi arrossature della carta). Sei soli esemplari presenti<br />

in biblioteche italiane. GRAESSE VI, 124. ADAMS R-549. BOLOGNA, Cinquecentine della<br />

Trivulziana, II, n.30. [4418]<br />

68. SAINT-VICTOR. Aquarelle-Miniature perfectionnée. Reflets métalliques et<br />

chatoyans et peinture à l’hu<strong>il</strong>e sur velours, en six leçons sans maître et sans qu’<strong>il</strong> soit<br />

nécessaire d’avoir aucune notion de dessin…. Ouvrage orné de quinze sujets dont sept<br />

peints à la main avec toutes les explications pour parvenir rapidement à l’exécution.<br />

M<strong>il</strong>an, Félix Rusconi, et à Paris chez Giroux, 1835, € 1.450<br />

in-8 gr., pp.288, 1 f. di errata, legatura d’amatore moderna in marocchino blu, ricchi fregi oro sui<br />

piatti e al dorso. Adorno di 15 tavole f.testo in litografia delle quali sette finemente dipinte a<br />

mano. Assai interessante e raro trattato tecnico-artistico di miniatura e acquarello su carta, con<br />

istruzioni e ricette varie per le carte, i colori vari, i soggetti da dipingere, etc. Magnifico esempl.<br />

a pieni margini. Non figura nelle bibliografie specializzate da noi consultate. [2470]<br />

69. SAMAIN Albert e CHESSA Carlo. Le Chariot d’Or. Compositions et gravures<br />

de Charles Chessa. (Con:) Volume aggiunto comprendente 27 acquarelli originali<br />

di Carlo Chessa. Paris, A. Ferroud, 1907, Venduto<br />

2 volumi in-4. L’opera ebbe una tiratura di 250 esemplari, <strong>il</strong> presente, in due volumi,<br />

rappresenta un prezioso unicum (come si legge nella nota dell’editore scritta a lapis al fondo<br />

della giustificazione:) “Exemplaire unique contenant tous les originaux”, in quanto comprende le<br />

incisioni in più stati nel volume a stampa, ed un album con i 27 disegni originali<br />

acquarellati. Il volume di testo di Albert Samain è <strong>il</strong>lustrato da un antiporta, vignetta al<br />

titolo, 24 testate ed 1 finalino. In quest’esemplare sono aggiunte 56 tavole, prove “avanti<br />

lettera”, all’acquaforte pura, o con “remarques”, delle 27 <strong>il</strong>lustrazioni (25 in due stati, 2 in 3<br />

stati, incluse le due “bon à tirer” firmate a matita). Inoltre è aggiunto un autoritratto di<br />

formato più piccolo, ed un prospetto editoriale di 4 pp. in fine. - L’Album comprende 27<br />

disegni originali acquerellati (a matita, penna, inchiostro) eseguiti su fogli di cartoncino<br />

40


Bristol, firmati da Chessa, alcuni sono datati ‘06’; eseguiti in un formato quasi doppio<br />

rispetto a quelli incisi, <strong>il</strong> che rende i soggetti maggiormante fruib<strong>il</strong>i. Legatura omogenea in<br />

m. marocchino tabacco e angoli, tit. oro al dorso a e f<strong>il</strong>etti a secco e in oro al dorso a 3 nervi<br />

(firmata A.Toumane). Esemplare eccezionale di espressione tipica della più alta bibliof<strong>il</strong>ia<br />

francese, raramente applicata ad artisti italiani. Gli acquerelli, alcuni in st<strong>il</strong>e figurativo che<br />

si rivolge al Settecento (p.e. Watteau), altri tipicamente ottocenteschi, altri di notevole<br />

modernità (come lo straordinario autoritratto entro una lente retta dalla mano della Morte)<br />

bene esprimono la complessa personalità dell’artista. Carlo Chessa (Cagliari 1855-Torino<br />

1912), capostipite di artisti torinesi, si trasferì a Torino nel 1879 dove lavorò come litografo<br />

e frequentò l’Accademia Albertina. Artista famoso come <strong>il</strong>lustratore e per i suoi celebri<br />

dipinti raffiguranti soggetti di vita alpestre e paesaggi, fu la testa di una dinastia di pittori<br />

torinesi del tempo, tra cui <strong>il</strong> figlio Gigi fu uno dei massimi esponenti dei “Sei di Torino”, e<br />

<strong>il</strong> nipote Mauro, vivente, affermato artista contemporaneo. BÉNÉZIT III, 570. COMANDUCCI<br />

140-141. BELLINI, Pittori Piemontesi dell’800, p. 105. THIEME/BECKER VI, p. 470. Il<br />

presente esemplare è ampiamente descritto da P.G. DRAGONE, in Pittori dell’Ottocento in<br />

Piemonte, pp. 216/217. [4504]<br />

70. STEPHANUS BYZANTINUS. De<br />

urbibus (graece). (In fine:) Florentiae,<br />

haeredes Ph<strong>il</strong>ippi Iuntae, 1521, € 5.500<br />

in-folio, ff. 69, (1, con impresa tipogr.), leg.<br />

ottoc. m. perg., tass. in pelle con tit. oro al<br />

dorso. Testo su due colonne interamente in car.<br />

greco, grandi iniz. s<strong>il</strong>ogr., grande impresa<br />

tipogr. in fine. Seconda edizione (la prima era<br />

stata impressa da Aldo nel 1502),<br />

estremamente rara (OFFMANN: “haec omnium<br />

fere rarissima editio”), di quest’opera, giunta a<br />

noi tramite una epitome fatta dal grammatico<br />

Ermolao; è una sorta di “Dizionario geografico”<br />

con i nomi dei luoghi, quelli degli abitanti,<br />

l’origine delle città, dei popoli e delle loro<br />

colonie, e riferisce proverbi, oracoli ed eventi<br />

strani e soprannaturali. Importante per <strong>il</strong> largo<br />

materiale ivi raccolto attraverso molte fonti,<br />

alcune sicuramente dirette, quali Tucidide e<br />

Strabone (ma curiosamente non Tolomeo),<br />

l’opera costituì una delle sorgenti primarie di<br />

notizie di geografia antica per gli umanisti del<br />

Rinascimento e riferimento lessicografico di estrema importanza. L’autore, grammatico del VI<br />

sec. d.C., appartiene a quella corrente di lessicografi che risale all’età ellenistica e continua poi in<br />

quella bizantina. Esempl. puro, a grandi margini, di opera veramente rara (solo 3 copie in NUC).<br />

MANCA ALL’ADAMS. BMC 647. DECIA-DELFIOL n. 151. RENOUARD p. XLVI, n. 44. [4125]<br />

41


71. SYMONDS, H. D. Il giuoco degli scacchi. Trattatello tradotto dall’inglese (da<br />

Michele Colombo). Giuntavi la Biblioteca Ragionata degli scrittori del giuoco stesso<br />

dell’Abate Francesco Cancellieri. Venezia, Gius. Orlandelli, 1824, € 750<br />

in-8, pp. 174, leg. del tempo m. pelle e ang., tit. e fregi oro al dorso, taglio super. dor. Con<br />

una bella tavola inc. in rame in antiporta raffig. la scacchiera ed i pezzi. Le pp. 122-169<br />

portano una vasta prima bibliografia delle opere sugli scacchi in ordine alfabetico d’autore.<br />

Rara opera, già apparsa a Parma nel 1821, traduzione del “Chess made easy”, edito nel 1797.<br />

Bell’esempl. a pieni margini. CHICCO-SANVITO., BIBL. DEGLI SCACCHI, n. 238 (non menziona<br />

la tavola incisa). [4335]<br />

72. TESAURO, Alessandro. Della sereide. Alle nob<strong>il</strong>i e virtuose donne libri<br />

due. Vercelli, Tipografia Patria (in fine: Per Lodovico Franco Direttore della<br />

Stamperia Patria), 1777, € 600<br />

in-8, pp. XX, 128, XXXVI, leg. cart. edit. con tit. e bordura s<strong>il</strong>ogr. sui piatti (un angolo<br />

mancante restaurato). Seconda edizione (a distanza di quasi due secoli dalla prima: Torino,<br />

herede del Bev<strong>il</strong>acqua, 1585) di questo poema in endecas<strong>il</strong>labi sul baco da seta, la<br />

lavorazione l’ut<strong>il</strong>izzo della seta, ecc. Primo libro uscito dalla stamperia vercellese,<br />

appena fondata dal celebre cittadino Giovanni Antonio Ranza, del quale all’inizio del vol.<br />

si legge la “Prefazione per l’aprimento della nuova Tipografia Patria” ed in fine l’ampia Memoria<br />

sulla “Maniera di conservare la semenza de’ bigatti tanto per rimettere a tempo la prima raccolta ove<br />

fallì come in quest’anno 1777 quanto per farne regolarmente una seconda più sicura della prima”.<br />

Di quest’edizione <strong>il</strong> Vernazza diede un giudizio entusiastico, parlando di “eleganza” e di<br />

“tipografica purità”. Il Ranza (nato a Vercelli nel 1741 e morto a Torino nel 1801) fu<br />

professore , letterato, poeta ed erudito di vastissima cultura; nell’agosto 1777 divenne<br />

stampatore e libraio, attività che continuò fino al 1790; infervorato dagli ideali della<br />

Rivoluzione francese, “<strong>il</strong> 10 luglio 1791 abbandonò nottetempo la casa, i beni e la sua d<strong>il</strong>etta città<br />

per espatriare in Svizzera, iniziando una vita avventurosa di giacobino e di indomito idealista”<br />

(ORDANO, Le tipografie di Vercelli, p. 189 e segg.); dopo <strong>il</strong> suo espatrio <strong>il</strong> Real Fisco fece<br />

l’inventario dei suoi beni, da cui risultò che possedeva circa 4.500 libri (op. cit., nota n. 19,<br />

p. 172). Esempl. puro e genuino nella sua veste tipogr. originale. MANNO I, 5958.<br />

VERNAZZA, Diz. dei tipografi piemontesi, p. 303. GORINI, Vercelli nei libri e nelle stampe<br />

del Settecento, p. 221. [4340]<br />

73. VALVASONE, Erasmo, da. Della caccia. Poema. Con gli Argomenti a ciascun<br />

canto di Gio. Domenico de gli Alessandri. Bergamo, Comin Ventura, 1591, € 3.000<br />

in-8 gr., ff. (8), 151, (manca 1 f. b. in fine), leg. settec. p. perg. rigida, tass. in pelle con tit.<br />

oro al dorso. Impresa tip. al tit., testatine e grandi iniz. s<strong>il</strong>ogr., nitido car. corsivo. Con 5<br />

belle s<strong>il</strong>ografie n.t. raffiguranti movimentate scene di caccia, racchiuse in cornice s<strong>il</strong>ogr.<br />

comprendente in basso anche lo “argomento” del canto di Gio. Dom. Alessandri. Nei ff.<br />

prelim. dedica dello stampatore a Gio. Ant. Nicolini e componimenti poetici in lode del’a.<br />

di Angelo Gr<strong>il</strong>lo, Gherardo Borgogni, Nicolo Oddo, Ercole e Torquato Tasso. Prima<br />

edizione di quest’opera classica della letteratura venatoria italianache si compone di 863<br />

ottave. “Nel primo canto si fa la lode della caccia e si descrivono le varie razze di cani e <strong>il</strong> loro<br />

allevamento; nel secondo sono descritti i cani che erano chiamati bracchi; nel terzo le stagioni e i luoghi<br />

42


migliori per la caccia; nel quarto come si combattano e si vincano le fiere; nel quinto gli uccelli rapaci<br />

usati per la caccia, la loro cura e <strong>il</strong> modo di usarli” (Ceresoli). Edizione anche tipograficamente<br />

pregevole, come tutte quelle di Comino Ventura (cfr. Fumagalli, p. 34). Il friulano Erasmo<br />

da Valvasone (1523-1593) tradusse in rima Stazio, Sofocle ed altri autori antichi e, oltre <strong>il</strong><br />

presente, compose altri due poemi: “L’Angeleida”, cui attinse poi M<strong>il</strong>ton, e “Le lacrime di<br />

Maria Maddalena”. Esempl. in buono stato (con ab<strong>il</strong>e restauro al frontesp. ed al margine<br />

bianco dei 3 fogli seguenti, qualche traccia d’umidità qua e là e timbro sull’ult. f.). MANCA<br />

AL BMC e ALL’ADAMS. CERESOLI, p. 541: “Edizione originale, rara”. GAMBA 1719, NOTA.<br />

SOUHART COL. 477. HARTING n. 273. SCHWERDT II, 278. [4092]<br />

74. VIRGILIO, Publio. L’Eneide, trad. da Annibal Caro. Venetia, B.Giunti, 1581, € 1.200<br />

in-4, pp. (6), 556, (4), leg. del XVIII sec. m. pelle e ang., tit. e fregi oro al dorso. Impresa tip. sul<br />

tit., iniz. e fregi s<strong>il</strong>ogr., testo in car. corsivo. Prima edizione, postuma, della celebre traduzione<br />

di A. Caro, pubblicata per cura di Lepido Caro, nipote del traduttore, che la dedicò al card.<br />

Farnese. “Fortunata traduzione che ha avuto, fino ai giorni nostri, continue innumerevoli edizioni e<br />

ristampe. Come è noto la versione del Caro supera di 1500 versi <strong>il</strong> testo latino” (Mambelli n. 800).<br />

Bell’esempl. puro e marginoso, con stemma nob<strong>il</strong>iare applicato al piatto anter. CAMERINI, GIUNTI<br />

DI VENEZIA, II, n. 9, p. 462. GAMBA 1741. BMC 732. [4339]<br />

75. VIRGILIO, Publio Marone.<br />

Les Géorgiques. Illustrées<br />

d’eaux-fortes par DUNOYER de<br />

SEGONZAC. Traduites par M. de<br />

Marolles. Paris, chez l’Auteur, 1947,<br />

€ 12.500<br />

2 volumi in-folio gr. (457x344 mm.), a<br />

fogli sciolti sotto copertina in<br />

cartoncino, camicia e astucci editoriali.<br />

Adorni di 119 bellissime acquaforti<br />

originali, delle quali 99 a piena pagina,<br />

di grande finezza naturalistica ed<br />

artistica, di Dunoyer de Segonzac<br />

(1884-1974, pittore, <strong>il</strong>lustratore,<br />

incisore, paesaggista), uno dei più fert<strong>il</strong>i<br />

e amati peintres-graveurs attivi a metà<br />

‘900. Il testo latino Virg<strong>il</strong>iano è<br />

corredato della traduzione francese a<br />

fronte. Stupenda opera impressa su<br />

ottima carta forte “vélin d’Arches”, tirata<br />

a 250 esemplari numerati (<strong>il</strong> presente è N.129). Perfetta conservazione. CHAPON, LE PEINTRE ET<br />

LE LIVRE, p.164: “une autre célèbrité de l’art d’<strong>il</strong>lustrer…”. RAUCH, CAT. “Le peintre et le livre”, n.122.<br />

BÉNÉZIT IV, 867-869. [4508]<br />

43


76. VIRGILIUS, Publius Maro. Georgica et Aeneis. Manoscritto miniato su<br />

pergamena, di mano dello scriba Fiorentino Niccolò di Antonio di Prado de’Ricci.<br />

Firenze, 1460-70, P. a r.<br />

Volume di mm.273x180, composto da 239 ff. di finissima pergamena, vergati recto e verso in elegante<br />

scrittura minuscola umanistica, in inchiostro bruno, , decorato da 2 grandi iniziali miniate con<br />

estensioni nei margini, 14 cap<strong>il</strong>ettera su quattro/cinque righe di altezza, 15 iniziali più piccole,<br />

tutte decorate a bianchi girari di netto st<strong>il</strong>e fiorentino, in vari colori e oro brunito. Il nome dello scriba<br />

appare nell’explicit del colophon posto alla fine dell’Eneide “Liber Virg<strong>il</strong>ii Eneidum explicit. Nicolaus<br />

riccius spinosus vocatus scripsit”. Conservato nella legatura fiorentina strettamente coeva in cuoio decorato<br />

a secco su piatti in assicelle, quattro fermagli in pelle e metallo posteriori. Tre fogli del codice non sono<br />

originali, mancanti furono assai bene sostituiti da copie mss. vergate dal noto calligrafo W<strong>il</strong>liam Gra<strong>il</strong>y<br />

Hewitt nel 1925. Stupendo manoscritto umanistico con <strong>il</strong>lustri provenienze: collezioni Hornby e<br />

Abbey. Descrizione bibliografica estesa a disposizione. (Illustrazione a colori in copertina) [4512]<br />

77. WEIROTTER, Franz Edmund. Oeuvre de Weirotter peintre Allemand,<br />

contenant près de 200 paysages dessinés d’après nature, tant en France que en Italie,<br />

& gravés à l’eau-forte par lui-même. Paris, chez Basan et Poignant, (1775), € 14.500<br />

in-folio, un ritratto dell’artista inc. da Schmutzer e 210 acquaforti originali, di varie<br />

dimensioni, tutte raffiguranti deliziosi paesaggi di fantasia animati da popolani, di grande tipicità<br />

e bellezza. Magnifico esemplare in legatura del tempo in pieno marocchino granata, con triplice<br />

f<strong>il</strong>etto oro sui piatti, dorso a nervi ornato in oro, tagli dor. Raccolta completa delle incisioni di<br />

Weirotter, noto pittore e incisore austriaco (Innsbruck 1731-1771). Proveniente dalle collezioni<br />

di Hans Furstenber (ex-libris) e Otto Schafer. COHEN-RICCI 1066. PORTALIS & BERALDI, III, 653-<br />

656. BÉNÉZIT, XIV, 517. [4510]<br />

44


SCIENZE E MEDICINA<br />

78. ABBATIUS, Baldus Angelus. De admirab<strong>il</strong>i viperae natura, et de mirificis<br />

eiusdem facultatibus liber. Urbini, apud Barth. Ragusium, 1589, € 2.800<br />

in-4, pp. (32), 151, (1b.), leg. coeva p.<br />

perg. molle, tit. ms. al dorso.Titolo<br />

racchiuso da inusuale bordura inc. in rame<br />

con piante ed animali, tra cui la vipera; al<br />

verso grande stemma nob<strong>il</strong>iare in s<strong>il</strong>ogr., 1<br />

tavola con antiche medaglie al verso<br />

dell’ult. foglio prelim. e 4 tavole n.t.<br />

raffiguranti vipere inc. in rame a piena<br />

pag. Oltre la dedidca al duca d’Urbino<br />

Francesco Maria II, le pagine preliminari<br />

contengono alcuni componimenti poetici<br />

in latino in onore dell’autore e gli indici.<br />

Prima edizione (e forse unica), impressa<br />

con molta eleganza (iniz. e fregi s<strong>il</strong>ogr.,<br />

ogni pag. chiusa da riquadro) di questo<br />

trattato esaustivo sulla vipera ed <strong>il</strong> suo<br />

veleno, che anticipa di quasi un secolo gli<br />

studi del Redi sullo stesso argomento.<br />

Dell’autore, medico di Gubbio fiorito nel<br />

XVI sec., non si hanno altre notizie.<br />

Magnifico esemplare. WELLCOME 1.<br />

DURLING 13. BMC 1. ADAMS A-12. [4309]<br />

79. ARIOSTUS, Franciscus. De oleo Montis Zibinii, seu petroleo agri Mutinensis,<br />

libellus… editus ab Oligero Jacobaeo… adjecta eiusdem argumenti Epistola Bernardini<br />

RAMAZZINI. Mutinae, Ant. Capponi, 1698, € 3.000<br />

in-8, pp. (8), 67, (3), 1f. bianco, pp. 35,leg. p. perg. coeva, dorso ornato. Seconda edizione e prima<br />

uscita in Italia, a Modena, del primo libro sul petrolio. L’autore (Ferrara 1415-1492) fu un<br />

reputato fisico e allo stesso tempo professore di diritto civ<strong>il</strong>e. La presente opera rimase inedita sino<br />

al 1690 (Copenhagen). Essa descrive l’olio minerale o nafta, scoperto a Montegibbio, presso<br />

Modena, che viene comparato con la nafta provevniente dall’India; annuncia per la prima volta<br />

al mondo scientifico l’esistenza del petrolio. E’ seguita dalla Lettera di Ramazzini sul medesimo<br />

soggetto, <strong>il</strong> quale più tardi incluse <strong>il</strong> trattato dell’Ariosto nella sua opera De fontium Mutinensium.<br />

(Margini corti disuguali). WELLCOME II, p. 55. FERGUSON, BIBL. CHEMICA I, p. 41: “This is an<br />

interesting tract”. CAT. VINCIANA 1739.[4049]<br />

45


80. BARZIZZA, Cristoforo. Introductorium<br />

in medicinam legenti cu<strong>il</strong>ibet<br />

perut<strong>il</strong>e. Augsburg, Sigismundus Grimm<br />

e Marcus Wyrsung, 1518, € 9.000<br />

in-4, ff. 63 n.n. (manca l’ultimo bianco), leg.<br />

600esca in pergamena. Titolo entro stupenda<br />

bordura s<strong>il</strong>ografica a carattere architettonico,<br />

con due figure allegoriche, datato<br />

MDXVIII; 12 cap<strong>il</strong>ettera ornati su fondo nero.<br />

Colophon: “In Officina Sigismundi Grim medicine<br />

doctoris, atque Marci Wyrsung, Augustae<br />

Vindelicorum, MDXVIII, die vero XIIII<br />

Decembris”. Il Barzizza (da non confondersi con<br />

l’omonimo grammatico bresciano) nacque a<br />

Bergamo alla fine del XIV secolo. Dal 1431 al<br />

1444 fu professore di arti e medicina<br />

all’Università di Padova; fu anche notaio. Ci<br />

rimane un inventario, anche se incompleto<br />

della sua biblioteca (cfr. Sambin, C.B. e i suoi<br />

libri, in Bollett.Museo Civico PD, XLIV, 1955);<br />

raccolta fornita degli strumenti bibliografici proprii di un medico del tempo, aperto anche ad interessi<br />

umanistici (è ricordato un codice di Virg<strong>il</strong>io, e sopravvive un suo Apuleio, ora ms C.M.526 I della<br />

Bibl.Civica di Padova). L’Introductorium, la sua opera più importante, fu stampata a Pavia nel 1494.<br />

Bellissimo esempl., marginoso e fresco, su carta forte. Rarissimo, apparentemente nessun esempl. in<br />

Italia. MANCA ALLA WELLCOME. DURLING 484. MANCHESTER UNIV. LIBR. 207. GRAESSE I, 305. [4050]<br />

81. BOMBELLI, Raffaele. L’Algebra. Opera divisa in tre libri. Con la quale ciascuno da se<br />

potrà venire in perfetta cognitione della teorica dell’aritmetica. Bologna, G. Rossi, 1579, € 9.000<br />

in-4 picc., pp. (56), 648 (per errore num. 650), (4), leg. del tempo p. pelle (con qualche piccolo difetto),<br />

tagli spruzzati. Impresa tipogr. al tit., grandi iniz. s<strong>il</strong>ogr., numerosi diagrammi n.t. Dedica dell’a.<br />

ad Alessandro Rufini, vescovo di Melfi. Ristampa esatta, a parte <strong>il</strong> frontespizio e la dedica mutati, della<br />

prima edizione del 1572 di quest’opera rara e straordinariamente importante che “colloca <strong>il</strong> Bombelli,<br />

insieme con G. Cardano, N. Tartaglia e F. Viète, tra i grandi algebristi europei del sec. XVI, che aritmetizzarono<br />

la matematica, sottraendola al dominio esclusivo della geometria e avviandola all’invenzione della geometria<br />

analitica del secolo successivo…La sua Algebra, pur non avendo avuto traduzioni latine o in lingua straniea, fu<br />

molto nota ai grandi analisti del sec. XVII, per l’organicità della trattazione e la sistemazione logica della teoria<br />

delle equazioni dei primi quattro gradi” (D.B.It., vol. 11, pp. 379-381; a queste pagine rinviamo per un<br />

dettagliato contenuto di ciascun dei tre libri). Questi tre libri avrebbero dovuto essere seguiti da altri due,<br />

che però rimasero inediti fino al 1929 (Bologna, a cura di E. Bortolotti). Poco si sa della vita del Bombelli,<br />

probab<strong>il</strong>mente nato a Bologna nel 1526 ed ivi morto nel 1572, matematico ed ingegnere idraulico; fu<br />

direttore dei lavori che bonificarono la Val di Chiana e dopo <strong>il</strong> 1567 lo troviamo a Roma dove, insieme a<br />

A. Pazzi tradusse i primi cinque libri dell’Aritmetica di Diofanto, <strong>il</strong> grande matematico greco<br />

alessandrino del IV sec. a.C. Ottimo esempl., genuino e marginoso (lievissimo alone nel margine della<br />

seconda parte del vol.). RICCARDI I, 146: “Entrambe le edizioni sono rare e pregevoli. Ai matematici è nota<br />

l’importanza scientifica di quest’opera”. DSB II, 279-281. SMITH, HIST. OF MATHEMATICS I, pp. 300-301. [4338]<br />

46


82. BRAVUS, Joannes. De saporum et odorum differentiis, causis, et<br />

effectionibus, liber unus. Venetiis, apud Io. Bapt. Ciottum, 1592, € 1.050<br />

in-8, pp. (16), 166, (24), leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr.,<br />

testo in car. corsivo, con note marginali a stampa. Seconda edizione, precisa ristampa della prima<br />

dell’ano precedente fatta dallo stesso stampatore. Dedica dello stampatore al medico Orazio<br />

Guanguanzi ed altra dell’autore ad Andrea di Cordoba. Opera di grande interesse e curiosità,<br />

tratta dei sensi del gusto e dell’olfatto dal punto di visto medico, fisico e gastronomico, ed analizza<br />

origine, cause ed effetti di sapori e odori nelle loro infinite sfumature di dolce, amaro, acido, acre,<br />

acerbo, salato, insipido, profumato, fetido, ecc. Raro. Juan Bravo, nato e vissuto in Castiglia nella<br />

seconda metà del XVI secolo, fu professore nell’Università di Salamanca. Molto raro. Ottimo<br />

esemplare. KRIVATSY 3971. FERGUSON p. 187-8. [4323]<br />

83. CABRIELE, Giacomo. Dialogo nel quale de la Sphera, et de gli orti et occasi<br />

de le Stelle, minutamente si ragiona. (In fine:) Vinetia, per Giovanni de Farri &<br />

fratelli, 1545, € 1.800<br />

in- 4, ff. 62, (2, ult. b.), leg. cart. coevo. Grande marca tipogr. al tit. Prima edizione di questo<br />

trattato sulle sfere celesti ed i movimenti delle stelle. E’ dedicato a Pietro Bembo, al quale <strong>il</strong><br />

Cabriele fu presentato da un suo zio, commentatore di Dante, spesso citato nel testo.Si conosce<br />

molto poco dell’autore: pare che sia vissuto a Padova, abbia scritto un’opera sulla grammatica<br />

(1548), e che fosse amico di Bernardino Daniello, autore de ‘La Poetica’ (1536). Al verso della<br />

carta 35 si trovano le seguenti notizie sull’America: “De le due [zone] temperate, l’una è da noi<br />

habitata, l’altra da genti, de le quali fino hora non si ha havuto cognitione, ma da l’audacia de i Portogalesi<br />

(per quanto essi dicono) novamente trovata”. Ottimo esempl., a grandi margini. INDEX AURELIENSIS<br />

128.492; B. GAMBA 1407. RICCARDI COL. 497-498 (“bellissima edizione”).. HOUZEAU & A.<br />

LANCASTER I, 1, n. 2515. [4314]<br />

84. CAPIVACCIO, Girolamo. De lue venerea acroaseis. Spirae, typis Bernardi Albini, 1590,<br />

€ 3.000<br />

in-8, pp. (8, le ult. 2 bb.), 88, leg. coeva p. perg. Vignetta s<strong>il</strong>ogr. sul tit. Prima edizione di opera<br />

rarissima sulla sif<strong>il</strong>ide “nella cura della quale (<strong>il</strong> Capivaccio) era diventato specialista e si era diffusa la<br />

voce ch’egli possedesse un segreto che gli permetteva di risolvere anche i casi più complicati…; la sua esperienza<br />

di specialista in questo settore lo aveva convinto dell’ut<strong>il</strong>ità dell’uso dei decotti di guaiaco o del mercurio per<br />

suffumigi nei casi più gravi, mentre l’antimonio rimaneva per lui un rimedio poco efficace” (D.B.It., XVIII,<br />

649-651). Capivaccio (o Capodivacca), nato a Padova nei primi decenni del XVI sec. e morto a<br />

Mantova nel 1589, insegnò medicina nell’Università della città natale, collega di Ant. Fracanzan<br />

e poi di Ger. Mercuriali. Esempl. molto bello e marginoso (lievemente brunito). WELLCOME 1260.<br />

DURLING 818. ADAMS C-600. [1053]<br />

85. CARDANO, Girolamo. Ars curandi parva, quae est absolutiss. medendi<br />

methodus, & alia, nunc primum aedita, opera, in duos tomos divisa…(Segue, del<br />

medesimo:) De methodo medendi… Bas<strong>il</strong>eae, ex Offic. Henricpetrina, 1566; (per la<br />

seconda opera: Parisiis, in aedibus Rou<strong>il</strong>lij, 1565, € 4.000<br />

47


2 opere in 2 tomi in-8, leg. p. perg. coeva dipinta in nero, con unghia. - I) Ars curandi parva: pp. (96),<br />

720; (2), 619 (numerate 1003-1621, essendo stata omessa la numeraz. continuata 721-999), (3). Marca<br />

tip. sul tit. del I tomo ed altra in fine, iniz. s<strong>il</strong>ogr. Lettera dedicatoria al vescovo Francesco Alciati.<br />

Edizione in parte originale di questo assieme di opere del Cardano (al verso del titolo se ne può leggere<br />

l’elenco; alcune di esse - Sanguinis fluxum coercendi, Pro lepram patiente, Medicinae encomium, De<br />

aqua liber, De aethere liber, De Cyna radice - erano già apparse presso lo stesso stampatore nel 1559<br />

nella raccolta dal titolo “Quaedam opuscola artem medicam exercentibus ut<strong>il</strong>issima”.Tra gli altri scritti<br />

suscitano particolare curiosità i due - “Pro difficultate spirandi” ed “Ephemeris…Archiepisc. Joan Amulton” -<br />

che parlano delle cure prestate con successo all’arcivescovo di Edinburgo John Ham<strong>il</strong>ton, sofferente di<br />

asma, dal quale <strong>il</strong> Cardano era stato chiamato nel 1552. - II) De methodo medendi, sectiones quatuor: pp.<br />

(16), 393, (15). Tit. racchiuso da bordura s<strong>il</strong>ogr., marche tipogr., iniz. ornate, fregio s<strong>il</strong>ogr. in fine.<br />

Dedica al vescovo F<strong>il</strong>ippo Archinto. Prima edizione di quest’opera che nelle quattro parti tratta<br />

rispettivamente di “Recentiorum medicorum errores, De simplicium medicamentorum nocumentis, Admirandae<br />

curationes , & praedictiones morborum, Cons<strong>il</strong>ia in diversis morborum generibus”. - Importante assieme di queste<br />

opere che propugnano innovativi sistemi terapeutici e trattano di casi curati e guariti dall’autore stesso,<br />

riguardanti patologie del sistema respiratorio, del cuore e dell’orecchio, la circolazione sanguigna, la<br />

lebbra, la gotta, ecc. Bell’esemplare. I) STC, GERMAN, 182. DURLING 831 e 843. ADAMS C-650 e C-<br />

691. – II) MANCA A STC, FRENCH. WELLCOME 1279 e 1304. ADAMS C-661 e C-691. [1141]<br />

86. CASSERIO, Giulio. De vocis<br />

auditusque organis historia anatomica.<br />

Ferrara, V.Baldino, 1600-01, € 19.000<br />

in- folio, pp. (58), 191, 126, (2), leg. coeva<br />

p.perg., tit. in oro su tassello in pelle al dorso.<br />

Il volume ha tre antiporta figurati. tra i più belli<br />

della tipografia cinquecentesca: un titolo a<br />

stampa entro elaboratissima bordura con<br />

scheletri di putti alati; un ritratto del<br />

dedicatario Ranuccio Farnese, duca di Parma,<br />

ed uno dell’autore, nell’atto di sezionare una<br />

mano, entro due splendide bordure con figure<br />

allegoriche e stemmi gent<strong>il</strong>izi. L’<strong>il</strong>lustrazione<br />

comprende inoltre 34 finissime tavole<br />

anatomiche n.t., 22 riguardanti gli organi<br />

vocali e 12 l’apparato auditivo.<br />

Prima edizione di questo capolavoro<br />

dell’<strong>il</strong>lustrazione scientifica, <strong>il</strong> più bel libro di<br />

otorinolaringoiatria mai prodotto. Le tavole,<br />

stimate le più eleganti nella storia<br />

dell’anatomia comparata, sono state attribuite<br />

al pittore tedesco Joseph Maurer, le bordure a<br />

Jacopo Ligozzi. Il piacentino Casserio (1552-1616) fu professore di chirurgia all’università di<br />

Padova, ed iniziò lo studio degli organi vocali e auditivi negli animali domestici. Bell’esemplare<br />

marginoso di questo raro libro (lievi aloni d’umido, piccolo restauro ad un angolo dei primi 5 ff.).<br />

. GARRISON MORTON 286. HOFER, BAROQUE, 62. CHOULANT 223-24. [807]<br />

48


87. CECCO D’ASCOLI. (L’Acerba). Lo<br />

Illustro poeta Cecho Dascoli col<br />

comento novamente trovato &<br />

nob<strong>il</strong>mente historiato: revisto &<br />

emendato: da multa incorretione extirpato<br />

& da antiquo suo vestigio exemplato.<br />

M<strong>il</strong>ano, per Ioanne Antonio de<br />

Cast<strong>il</strong>liono, M.cccccvii, A di 26 de Apr<strong>il</strong>e<br />

(per G.G. da Legnano, 1507), € 25.500<br />

in-4, ff. 80 (con errori di numeraz.), leg. di<br />

poco posteriore in pergamena floscia.<br />

Carattere. tondo per <strong>il</strong> testo e grande<br />

semigotico per i titoli dei capitoli. Titolo entro<br />

elaborata bordura, con impresa dei Legnano, 2<br />

grandi s<strong>il</strong>ografie, e nel testo 80 s<strong>il</strong>ografie<br />

astronomiche e naturalistiche. Terza<br />

edizione <strong>il</strong>lustrata dell’opera, che costituisce un<br />

compendio in versi della scienza medievale; <strong>il</strong><br />

primo libro tratta l’astronomia, i venti e la<br />

meteorologia, <strong>il</strong> secondo di vizi e virtù, <strong>il</strong> terzo<br />

è un bestiario con descrizioni di uccelli e<br />

quadrupedi, <strong>il</strong> terzo tratta delle qualità<br />

dell’aria, dell’acqua e del fuoco. Il cap. XIII contiene un duro attacco a Dante. Francesco Stab<strong>il</strong>i, detto<br />

Cecco d’Ascoli, poeta ed astrologo (1269-1327), fu uno dei poemi italiani più popolari del<br />

Quattrocento: furono stampate 26 edizioni sino al 1550. Buon esemplare, malgrado un foglio, che<br />

per errore di impaginazione risulta più corto in alto, di edizione rarissima: UN SOLO ESEMPL. IN ITALIA,<br />

ALL’UNIVERSITARIA DI BOLOGNA (Censimento 2624). RICCARDI I, 474: “può considerarsi come la migliore<br />

enciclopedia scientifica del secolo XIV…”. SANDER, 1885. KRISTELLER, LOMB. 110B. [3937]<br />

88. CESALPINO, Andrea. De plantis libri XVI. Florentiae, apud Georgium<br />

Marescottum, 1583, € 19.000<br />

in-4, pp. (40), 631, (11), leg. coeva p. pergamena floscia, titolo ms. al dorso. Prima edizione, molto<br />

rara, di quest’opera che costituisce <strong>il</strong> fondamento della botanica moderna; Cesalpino descrive oltre<br />

1300 piante, proponendo un nuovo criterio tassonomico fondato sulla struttura degli organi di<br />

fruttificazione. Le divise in 32 gruppi a seconda delle caratteristiche intrinseche, non delle proprietà<br />

alimentari o medicinali, usando per primo un sistema originale sim<strong>il</strong>e a quello basato sulla chiave<br />

dicotomica, creando una sistematica che aprì la strada alle classificazioni di Linneo, e dando di fatto<br />

l’avvio alla botanica sistematica moderna. La stesura dell’opera era maturata nei lunghi anni di<br />

direzione dell’orto botanico di Pisa, dove ebbe fra i suoi allievi <strong>il</strong> giovane Gal<strong>il</strong>eo. Nel primo libro egli<br />

espose i suoi criteri classificatori basati sulla struttura degli organi di fruttificazione; negli altri<br />

quindici descrisse le piante e i loro usi, facendo confronti anche con gli organi animali. Cesalpino<br />

(Arezzo 1519-Roma 1603) fu celebre medico, f<strong>il</strong>osofo e botanico, sicuramente prima di Linneo.<br />

Bellissimo esemplare, su carta forte. PRINTING AND THE MIND OF MAN n. 97. ALDEN 583/20. DIBNER<br />

528. NORMAN 432. WALLER 11483. WELLCOME 1181. [4318]<br />

49


89. CORONA, Nicola. Saggio chimico, medico ed economico delle qualità venefiche<br />

del rame e della salubrità del ferro. Roma, Gioacchino Puccinelli, 1796, € 900<br />

in-8, pp. XX, 235, leg. coeva p. perg. rigida, tit. oro al dorso, tagli rossi. Medaglia inc. al tit.,<br />

iniz. ed alcuni deliziosi finaletti s<strong>il</strong>ogr. Dedica dell’a. (<strong>il</strong> cui nome si legge in fine) al card.<br />

Ignazio Busca, segretario di Stato di Pio VI. Prima edizione di questo trattato scientifico col<br />

quale l’autore vuole promuovere l’impianto di manifatture per <strong>il</strong> vasellame di ferro nello Stato<br />

pontificio. “Si tratta di un originale libretto ispirato da intenti scientifici e insieme divulgativi…; <strong>il</strong> C.,<br />

preoccupato dela salute dei cittadini e dell’economia dello stato, dimostra gli aspetti negativi della<br />

manifattura del rame, r<strong>il</strong>evando la pericolosità di questo metallo dal momento dell’estrazione a quello della<br />

lavorazione e dell’ut<strong>il</strong>izzazione nel vasellame domestico. Al rame <strong>il</strong> C. contrappone <strong>il</strong> ferro “metallo<br />

indigeno e salubre”” (D.B. It., vol. 29, pp. 290-3). L’autore (nato a Sora, prov. di Frosinone,<br />

intorno al 1750) si accostò giovane alla cultura <strong>il</strong>luministica ed ai movimenti riformatori e<br />

condivise gli ideali della rivoluzione francese; fu letterato e politico, occupandosi per lo più di<br />

problemi pratici ed economici (l’agricoltura dev’essere alla base dello sv<strong>il</strong>uppo demografico e<br />

commerciale e si deve attuare la giusta distribuzione delle terre); fece parte del gruppo dei<br />

“giacobini romani”, favorendo l’ingresso delle truppe francesi in Roma nel ‘98. Ottimo esempl.<br />

(tracce di timbro sul tit.). WELLCOME II, 393. [4083]<br />

90. DELFINO, Domenico. Sommario di tutte le scientie, dal quale si possono<br />

imparare molte cose appartenenti al vivere humano, et alla cognition de’ Dio.<br />

Vinegia, Gabriel Giolito de Ferrari, 1556, € 4.000<br />

in 4, pp. (28), 268, attraente leg. settec. in p. pelle marmorizz., riquadro a duplice f<strong>il</strong>etto oro sui<br />

piatti, dorso a nervi con tit. e f<strong>il</strong>etti oro, tagli marmorizz.(piccoli fori di tarlo al piatto infer.), in<br />

scatola m. marocch. e tela con tit. oro al dorso. Grande impresa tipogr. al tit. (anticam. colorata),<br />

testatine ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. corsivo. Dedica a Cristoforo Madrucci, cardinale di Trento e<br />

governatore di M<strong>il</strong>ano, da parte di frate Nicolò Croce, curatore dell’ediz.; in essa egli racconta che<br />

<strong>il</strong> manoscritto di quest’opera, già composta da molti anni, gli era stato affidato da Marco Delfino,<br />

figlio dell’autore, affinché venisse pubblicato. Senonché nel XIX sec. si è scoperto che <strong>il</strong> libro è un<br />

plagio, non si sa bene quanto intenzionale, in quanto traduzione della “Vision deleytable de la<br />

ph<strong>il</strong>osophia y artes liberales” di Alfonso de la Torre, opera già stampata in Spagna ed in Francia nel<br />

XV sec. Trattasi tuttavia della prima edizione della traduzione, poi ristampata almeno fino al 1621. Il<br />

libro, finito, non si sa bene perché, nell’Indice dell’Inquisizione spagnola fino al 1590, è sicuramente<br />

accattivante, “essendo steso nella forma ora affatto inusitata d’una visione, dove l’intelletto e l’ingegno, fatti<br />

persone, percorrono per le generali tutto lo scib<strong>il</strong>e divino ed umano; con molte altre allegorie e sogni…”(Bongi).<br />

Molti sono gli argomenti curiosi ed interessanti: tra gli altri nei capitoli III, IV, V,VI, XXIV e<br />

XXVII si tratta di aritmetica, geometria, musica, astrologia, divinazione e magia. BONGI I, pp.<br />

503-5. RICCARDI I, 402: “Bella e rara edizione”. . SMITH, RARA ARITHMETICA, p. 275. BIBLIOTECA<br />

MAGICA CASANATENSE, 1263. OLSCHKI, COIX VI, 6429. EBERT, 23039. BRUNET V, 887. [3537]<br />

91. DIOSCORIDES, Pedanius. De medicinali materia, libri sex, Ioanne Ruellio<br />

interprete. Cu<strong>il</strong>ibet capiti additae Annotationes… Lugduni, apud Balth. Arnolletum, 1550,<br />

€ 2.700<br />

in-8, pp. (32), 790, leg. coeva p. perg. con unghia, tit. ms. al dorso. Impresa tipogr. al tit., iniz.<br />

s<strong>il</strong>ogr., svariate centinaia d’<strong>il</strong>lustrazioni botaniche n.t. Dedica a Franc. Sangelasio. Pregevole<br />

edizione della celebre traduzione di Ruel, pubblicata nel 1516 per la prima volta, della piu’<br />

50


importante opera dell’antichita’ in campo botanico farmacologico. Sotto <strong>il</strong> titolo di ogni capitolo<br />

viene riportata la nomenclatura, oltre che in greco e latino, anche in italiano. Il sesto libro tratta<br />

anche del veleno e degli animali velenosi. “Unt<strong>il</strong> well into the 17th century… all botanical studies were<br />

based on this book, and the greater part of any new botanical matter published in the sixteenth and<br />

seventeenth centuries was in the form of a commentary on Dioscorides” (PMM). Dioscoride, nato a Tarso<br />

nel primo secolo d.C., viaggio’ molto e studio’ ovunque le erbe e le piante durante i suoi viaggi.<br />

Suo fu <strong>il</strong> primo sforzo di catalogazione sistematica delle piante esistenti; egli descrive circa 500<br />

piante. Bell’esempl. WELLCOME I, 1789. DURLING 1153. PRITZEL 2306. NISSEN 499. [4408]<br />

92. DONZELLI, Giuseppe. Teatro farmaceutico, dogmatico, e spagirico. Opera che<br />

nella XIX edizione arricchita…tanto di alcune Aggiunte in molti, e più luoghi del suo<br />

disteso, oltre le già comp<strong>il</strong>ate dal proprio figlio dell’autore Tomaso Donzelli, quanto<br />

maggiormente…di una intera Quarta Parte, rispetto alle sue tre antecedenti…Edizione<br />

ventesima. Venezia, Andrea Poletti, 1728, € 2.000<br />

in-folio, pp. (52), 599, (1b.), leg. coeva p. perg. rigida, dorso a nervi con tit. ms. Con 7 s<strong>il</strong>ografie<br />

botaniche n.t. (pianta del cardamomo, china, tamarindo ed altre) . Edizione in parte originale<br />

(contenendo la “Pars quarta seu Appendix” compostoa dal figlio dell’autore, Tommaso), e la più<br />

completa, di uno dei più famosi e consultati ricettari del ‘600, vero e proprio “bestseller” di quell’epoca.<br />

Scritto dal medico e chimico napoletano G. Donzelli (1596-1670), fu pubblicato per la prima volta a<br />

Napoli nel 1661: nel primo libro sono forniti i termini e le cifre dell’arte spagirica colla preparazione<br />

dei metalli ad uso medicinale; nel secondo libro si tratta “degli Elettuarii, Confettioni, Loch, Tabelle,<br />

Orbicole e Morselli”; nel terzo insegna la preparazione di sciroppi, giuleppi, decotti, unguenti,<br />

cataplasmi, elisir... Segue un catalogo delle piante native sul suolo romano e indici molto dettagliati.<br />

HIRSCH II 295-6. KRIVATSY nn. 3340-3343<br />

(ediz. del XVII sec.). [4303]<br />

93. FRACANZANI, Antonio. In<br />

librum Hippocratis de Alimento<br />

Commentarius. Venetiis, ex Offic. Marci<br />

de Maria Salernitani, 1566, € 3.000<br />

in-4, pp. 94, (2 bb.), leg. coeva cart. Impresa<br />

tipogr. al tit., alcune iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in<br />

nitido car. rom. Prima ed unica edizione di<br />

questo interessante trattatello concernente la<br />

dietetica, ultimo lavoro del Fracanzani<br />

publicato in vita, frutto del ciclo di lezioni di<br />

medicina teorica tenute a Padova. “Dedicato al<br />

card. Alessandro Farnese, l’opuscolo presenta la<br />

traduzione latina del testo ippocratico corredato di<br />

un breve commento per ogni singola frase…, <strong>il</strong><br />

linguaggio fortemente tecnico e la stringatezza dello<br />

st<strong>il</strong>e conferiscono all’opera un carattere di<br />

“prontuario” per medici eseprti, o per studenti già<br />

in possesso delle bas<strong>il</strong>ari nozioni di medicina<br />

51


ippocratica” (Diz. Biogr. Ital.vol. 49, p. 524-5). Il Francanzani (Vicenza 1506 - Padova 1567) fu <strong>il</strong>lustre<br />

medico e professore nelle Università di Padova e Bologna, autore anche del “De morbo gallico fragmenta”,<br />

pubblicato nel 1563 a Padova in appaendice all’omonima opera di Gabriele Falloppio. Bellissimo<br />

esempl. a pieni margini, con barbe. NON IN WELLCOME. DURLING 1630. BING 846. BMC 275. [4306]<br />

94. GALENUS, Claudius. De curatione per sanguinis missionem, libellus.<br />

Leonharto Fuchsio… authore. Lugduni, apud Io. et Fr. Frellonios fratres, 1546, € 2.800<br />

in-8, pp. (20, le ult. 2 bianche), 131, (1), leg. post. cart. Piccola impresa tipogr. sul tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr.,<br />

car. corsivo per <strong>il</strong> testo di Galeno e rom. per <strong>il</strong> commento di Fuchs; lunga lettera dedicatoria di<br />

quest’ultimo a Ulderico, duca di Wuttenberg. Con una figura s<strong>il</strong>ogr. a grandezza di pag. raffig. <strong>il</strong><br />

flusso del sangue. Prima edizione del commento del medico e botanico tedesco L. Fuchs (1501-1566)<br />

all’opera di Galeno sulle cure mediante salasso; l’ultima parte, da pag. 121 a fine, contiene <strong>il</strong> testo ed<br />

<strong>il</strong> commento al “De hirundinibus, revulsione, cucurbitula, et scarificatione libellus”. Esempl. internam.<br />

perfetto. EDIZ. MANCANTE A WELLCOME e BMC, FRENCH. DURLING 1804. BAUDRIER V, 204. [4412]<br />

95. GALILEI, Gal<strong>il</strong>eo. Opere… in questa edizione insieme raccolte, e di varii<br />

Trattati…accresciute. Bologna, Heredi del Dozza, 1655-1656, € 8.500<br />

2 vol. in-4, varie parti di complessive 806 pp. (vol.I) e 792 pp. (vol.II), <strong>il</strong>lustrati da: un antiporta<br />

figurato inc. da Stefano della Bella, un ritratto di G. in medaglione inc. da V<strong>il</strong>lamena, una<br />

tav. in rame ripieg, f.t., varie figure e diagrammi in s<strong>il</strong>ografia nel testo. Legatura ottocentesca<br />

m. pelle verde, titolo in oro ai dorsi. - In dettaglio: Vol. I: pp. (24, compr. antiporta e ritr.), 4 (num.<br />

29-32), 1 tav. ripieg. f.t., 48; 48; (8), 160; (4), 68; 127, (1); (4), 264; 43. - Vol. II: (2, occhietto), 60;<br />

7, (1), 156 (+4, tra 104 e 105); 48; (8), 179, (1); (2), 54 (num. 53-106); (2), 24 (num. 103-126);<br />

(8), 238 (+4 aggiunte prima di 132, tutte num. 132), (6). Prima edizione collettiva delle Opere<br />

di Gal<strong>il</strong>eo, che include vari scritti ivi pubblicati per la prima volta, ma esclude <strong>il</strong> Dialogo del 1632<br />

ed <strong>il</strong> Nov-Antiqua Doctrina del 1636, avversati dalla chiesa cattolica e inseriti nel “Index Librorum<br />

Prohibitorum” sino al 1822 (!). Dedicata al Duca Ferdinando II <strong>il</strong> quale fornì qualche materiale inedito<br />

di Gal<strong>il</strong>eo al curatore dell’edizione Carlo Manolessi, che vi inserì gli scritti degli avversari e le introduzioni<br />

stesse delle opere del Gal<strong>il</strong>ei, oltre a questi inediti: Fabrica, et uso d’una b<strong>il</strong>ancia d’invenzione antica del<br />

Gal<strong>il</strong>eo...; e Annotazioni di Domenico Mantovani sopra <strong>il</strong> medesimo Stromento, pp. 37-43.<br />

Continuazione del Nunzio Sidereo intorno ad altri nuovi scoprimenti celesti del Gal<strong>il</strong>eo, compresa in<br />

piu lettere scritte ad Amici suoi (comprendente la Lettera di Gal<strong>il</strong>eo ad Alfonso Antonini e risposta<br />

di questi), pp. 43-60. Otto capitoli estratti d’alcune lettere di varij Personaggi, che provano <strong>il</strong> Gal<strong>il</strong>eo<br />

esser stato primo discopritore delle Macchie Solari, pp.152-156. De Lunarium Montium altitudine<br />

problema Mathematicum habitum Mantuae ab uno ex Patribus Societ. Iesu; con due lettere una del padre<br />

Biancano, l’altra del padre Grembergero, intorno al medesimo problema, pp. 94-104. Lettera del<br />

Gal<strong>il</strong>eo al p. Grembergero in risposta al suddetto problema, pp. 101-123. Lettera del Gal<strong>il</strong>eo al p.<br />

Abbate Benedetto Castelli, inviatagli con la Dimostrazione stampata adesso ne’ Moti Locali, pp.<br />

105-106. Soluzione del Gal<strong>il</strong>eo ad un Problema fisico propostogli dal Sig. Conte Piero de’ Bardi, pp.<br />

124-126. Risulta diffic<strong>il</strong>e trovare esemplari completi poichè i vari trattati, avendo titoli e<br />

numerazione propri, venivano spesso separati. Il presente è completo di tutte le parti e assai puro<br />

(qualche lieve arrossatura della carta, <strong>il</strong> foglio inciso da Della Bella in antiporta manca del margine<br />

bianco esterno ed è foderato al verso). CINTI n.132. RICCARDI I, 518 (entrambe le bibliografie<br />

elencano in dettaglio gli scritti contenuti nei due vol.). CARLI e FAVARO n.231. [4346]<br />

52


96. GALILEI - DAVISI, Urbano. Trattato<br />

della sfera di Gal<strong>il</strong>eo Gal<strong>il</strong>ei, con alcune<br />

prattiche intorno a quella, e modo di<br />

fare la figura celeste, e suoi direttioni<br />

secondo la via rationale di Buonardo Savi.<br />

In Roma, Per Nicolò Angelo Tinassi, A<br />

Spese di Domenico Grialdi, 1656, € 9.500<br />

in-12, leg. perg. coeva, p. [18], 296; una tavola<br />

inc. in rame ripieg. e 2 tabelle ripieg. f.t.;<br />

antiporta inciso in rame, manca l’errata in fine;<br />

bella legatura coeva in pelle, duplice riquadro di<br />

f<strong>il</strong>etti in oro ai piatti, titolo e fregi in oro al dorso<br />

a nervetti. Molti furono i dubbi sulla autenticità<br />

di questa opera sin dal suo inserimento nella<br />

prima edizione delle Opere di Gal<strong>il</strong>eo, Bologna,<br />

1655-1656; <strong>il</strong> Viviani stesso che curò questa<br />

edizione di Bologna la riteneva apocrifa. Il<br />

problema deriva dal fatto che in quest’opera<br />

Gal<strong>il</strong>ei affermerebbe l’immob<strong>il</strong>ità della Terra , fra<br />

l’altro con uno st<strong>il</strong>e e delle argomentazioni che<br />

non gli erano proprie. Secondo Riccardi <strong>il</strong> vero<br />

“Compendio della sfera” di Gal<strong>il</strong>eo è andato perduto<br />

e avanza delle perplessità sul fatto che fosse stato<br />

un “monaco peripatetico” a pubblicare questo scritto<br />

di Gal<strong>il</strong>eo pensando piuttosto ad un inganno per<br />

far ritenere che Gal<strong>il</strong>ei avesse cambiato idea. Il Davisi dal canto suo nell’avvertenza afferma che <strong>il</strong><br />

manoscritto dettato da Gal<strong>il</strong>ei era in possesso di Scipione Satronchet che lo aveva affidato all’editore;<br />

lui stesso avrebbe incoraggiato quest’ultimo a pubblicarlo e aggiunti alcuni esercizi pratici<br />

insegnatigli dal suo maestro B. Cavalieri. Bell’esemplare, nel quale l’errata non fu mai inserita.<br />

CARLI-FAVARO, 252. CINTI, 133. GAMBA, 480. GRAESSE, III, 16. HOUZEAU &<br />

LANCASTER, 9653. OLSCHKI, CHOIX, 6672. PIANTANIDA, 1548. RICCARDI, I (I), 398, 519.<br />

97. GALLUCCI, Giovanni Paolo. Della fabrica et uso di diversi Stromenti di<br />

Astronomia, et Cosmografia, ove si vede la somma della teorica, et pratica di queste<br />

due nob<strong>il</strong>issime scienze. Venetia, Reberto Meietti, 1598, € 7.000<br />

in-4, ff. (8, compr. tit. inc.), 229, leg. coeva p. perg. molle, tit. ms. calligrafato al dorso. Magnifico<br />

frontesp. inc. in rame a forma di specchiera con vari strumenti, una tavola ripieg. f.t., 3 figure mob<strong>il</strong>i<br />

(ff. 149 recto e verso e 153) e numerose fig. in legno n.t., anche a piena pag.; testo in car. corsivo, iniz.<br />

e fregi s<strong>il</strong>ogr. Dedica dell’autore al conte Carlo Sanvitali. Seconda edizione, esatta ristampa della prima<br />

dell’anno precedente, di questo straordinario trattato, che è anche l’ultima opera del grande scienziato ed<br />

astronomo (Salò 1538 - Venezia 1621). “Libro interessantissimo per la cognizione degli strumenti allora<br />

adoperati nelle operazioni di astronomia e di matematica applicata, fra i quali si noti <strong>il</strong> compasso per dividere la<br />

linea e <strong>il</strong> cerchio, ed <strong>il</strong> micromega di Lucio Scarani” (Riccardi). L’autore passa in rassegna, dandone ampia<br />

descrizione, gli strumenti scientifici, sia antichi che recenti, fornendo notizie sulla loro costruzione, sugli<br />

[3864]<br />

53


inventori e costruttori che contribuirono a perfezionalrli (<strong>il</strong> Gallucci ne cita molti fra cui <strong>il</strong> Finé, Roiss,<br />

Apiano, Gemma, Frisio ed altri); ne spiega la loro applicazione pratica, presentandone la figura intera in<br />

s<strong>il</strong>ografia e servendosi anche di esempi esplicativi. Magnifico e rarissimo trattato di astronomia, completo<br />

delle figure mob<strong>il</strong>i. Bell’esempl. (seppur con lieve alone d’umido all’inizio ed in fine al vol.). RICCARDI I,<br />

571. ADAMS G-167. LALANDE p. 131. GRAESSE III, 20. D.B. IT., vol. 51, pp. 740-3. [3999]<br />

98. GLISSON, Franciscus. Anatomia hepatis. Cui praemittuntur quaedam ad rem<br />

anatomicam universe spectantia. Et ad calcem operis subjiciuntur nonnulla de lymphaeductibus<br />

nuper repertis. Editio nova caeteris emendatior. Amsterdam, J. Janssonius van<br />

Waesberge & E. Weyerstraten, 1665, € 1.800<br />

in-12, pp. (48, compr. tit. inc.), 423, (19), leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Con grazioso antiporta<br />

inc. raffig. un animatissimo teatro anatomico e aula di dissezione, 2 tavole inc. in rame ripieg. f.t. raffig.<br />

<strong>il</strong> fegato ed alcune figure s<strong>il</strong>ogr. nel testo. Rara ediz. (la prima era apparsa a Londra nel 1654) di<br />

interessante e rara opera sull’anatomia del fegato, di cui viene data ampia e dettagliata descriz. La prima<br />

parte del vol. espone nozioni di anatomia generale. L’autore (1597-1677) fu celebre medico inglese che<br />

ha dato, tra l’altro, <strong>il</strong> nome allo sfintere del dotto b<strong>il</strong>iare. Esempl. perfetto. KRIVATSY 4820. [4413]<br />

99. GRUENPECK, Joseph (1473-1532). Tractatus de pest<strong>il</strong>entiali scorra, siue mala<br />

de Franzos / Originem remediaque eiusdem continens. Co(m)p<strong>il</strong>atus a vene / rab<strong>il</strong>i<br />

viro Magistero Joseph Grunpeck de Burckhausenn. / sup(er) carmina quedam Sebastian<br />

Brant vtriusque iuris / professoris. (Leipzig, Gregorius Bottiger (Werman), post 18<br />

Octobre 1496), € 18.500<br />

in-4, ff. 12 n.n. (segn. a-b6), pergamena flosciasecentesca. Impresso in elegante carattere gotico.<br />

F. 1 r. Titolo,; 1 v. Dedica a Bernard de Walkirch; 2 r. “Date Auguste, ex edibus magistri Sixti<br />

Staimack Fau / toris mei pcipui. xv. Kal. Novembris Anno 1496”; segue “Eulogium Sebastiani Brant. ...<br />

de Scorra Pest<strong>il</strong>entiali siue mala de Franzos”; f. 4 r. – 12 r. testo del Gruenpeck; f. 12 v. “Querimonia<br />

Mentagrici”, poema latino in 10 versi, che termina con: “Quis fert aux<strong>il</strong>ium feret hic per doct. Ioseph /<br />

Qui medicam nobis accumulavit opem”. Si conoscono tre o quattro edizioni quattrocentesche, tutte<br />

senza note tipografiche e piuttosto rare, di questo importante testo, uno dei primissimi sulla<br />

sif<strong>il</strong>ide. E’ un Commentario in 10 capitoli al poema di S.Brant, De pest<strong>il</strong>entiali scorra siue mala de<br />

Franzos, eulogium. Nel 1496 altri 4 libelli furono editi sull’argomento: una visione astrologica del<br />

poeta e medico frigio Dietrich Uelzen; <strong>il</strong> poema di Brant; <strong>il</strong> Tractat von dem Ursprung des Bösen<br />

Franzos e la Enarratio Satyrica, di G.Sommariva. Bellissimo esemplare fresco e marginoso (mm<br />

208x155, la copia del British Museum 176x133). SUDHOFF, K. Earliest printed literature on<br />

Syph<strong>il</strong>is, p. xxvii.. WELLCOME 2951 (Ausburg 1500 C.). GOFF G515. KLEBS 476.1-3. GARRISON<br />

MORTON 2362. BMC III, 648. KRAUS, Americana Vetustissima n.3. [4064]<br />

54


100. GUIDI, Guido. De febribus libri VII… His addidimus Ludovici Mercati hispani<br />

De febre maligna, in qua punticula apparent Matthaei Curtii De febribus compendium<br />

ut<strong>il</strong>issimum. Patavii, apud Paulum Meiettum, 1595, € 1.200<br />

in-4, pp. (16), 483, leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Tit. a stampa rossa e nera con impresa tipogr.,<br />

fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. rom. Dedica dello stampatore al f<strong>il</strong>osofo e medico Annibale Bimbioli. Terza<br />

edizione, ristampa esatta, rivista e corretta, della seconda apparsa presso lo stesso stampatore nel 1591<br />

(la prima apparve a Firenze nel 1585) di questo approfondito trattato sulle febbri del f<strong>il</strong>osofo e medico<br />

pavese Guido Guidi <strong>il</strong> vecchio (1500 ca.-1569), cui fanno seguito altri due trattati d’analogo<br />

argomento: dello spagnolo Ludov. Mercado <strong>il</strong> primo (pp. 285-383), del pavese Matteo Corti <strong>il</strong><br />

secondo (pp. 385-469). Bell’esempl. (antico ex-libris ms. sul tit., lievi aloni d’umido nel margine alto<br />

dei primi fogli e macchia gialla sugli ultimi). DURLING 2209. WELLCOME I, 6599. [3856]<br />

101. HAHNEMANN, Samuele. Malattie croniche, loro vera origine, e cura<br />

omiopatica. Traduzione dal tedesco fatta sull’edizione di Dresda e Lipsia 1828 da<br />

Giuseppe Belluomini. Teramo, Giuseppe Mars<strong>il</strong>i, 1832-37, € 2.500<br />

4 tomi in 5 vol. in-8, pp. 212; 524, (4); 412, (2); 282, da 283 a 594 (per le 2 parti del tomo IV);<br />

broch. edit. con bordura ornam. s<strong>il</strong>ogr. sui piatti, protetti da elegante camicia m. pelle con tit. oro<br />

ed astuccio cart. Prima edizione italiana di quest’opera che analizza a fondo e descrive molte<br />

malattie croniche, indicandone l’eziologia e la cura omeopatica. I tomi II-IV contengono una<br />

quantità di aggiunte dei medici Hartlaub e Trinks sulla stessa materia, tradotte in italiano dal medico<br />

napoletano Giuseppe Mauro. L’autore (1755-1843) fu <strong>il</strong> fondatore dell’omeopatia, le cui teorie erano<br />

state espresse nell’ “Organon” pubblicato a Dresda nel 1810; solo nel 1828-30 uscì l’opera completa<br />

delle aggiunte di Hartlaub e Trinks. Esempl. perfetto, a pieni margini, con barbe, come uscito dai<br />

torchi. MANCA A WELLCOME (che registra molte altre opere di quest’autore). [4283]<br />

102. HARVEY, W<strong>il</strong>liam -<br />

BETTS, John. De ortu et<br />

natura sanguinis. London,<br />

E.T. for W. Grantham, 1669,<br />

€ 5.500<br />

in-8, ff. (20, <strong>il</strong> primo bianco), pp.<br />

325, (1), perfetta cartonatura<br />

originale. L’opera medica di Betts<br />

è particolarmente importante in<br />

quanto include <strong>il</strong> saggio di Harvey<br />

“Anatomia Thomae Parri annum<br />

centesimum quinquagesimum<br />

secundum novem menses agentis. Cum<br />

Gulielmi Harvaei aliorumque<br />

adstantium medicorum regiorum<br />

observationibus”, dedicato all’autopsia<br />

del Sig. Thomas Parr, morto<br />

nel 1635 alla presunta età di 153<br />

anni. La gran parte dei saggi di<br />

55


Harvey bruciarono durante <strong>il</strong> grande incendio di Londra del 1666. I pochi studi sopravvissuti<br />

furono conservati nella collezione di Sir Hans Sloane ed a partire dal 1754 passarono al British<br />

Museum. Per quanto riguarda “L’Anatomia”, si crede che sia stata data a Betts dal nipote di<br />

Harvey, “Michael”. L’opera di Betts è dunque estremamente importante, in quanto comprende<br />

l’unica opera minore di Harvey stampata nel XVII secolo. Bell’esempl. genuino a pieni margini<br />

con usuali fioriture della carta. WING B2087. KEYNES (Harvey) N. 49: “This is the only miscellaneous<br />

writing by Harvey that has been discovered to have been printed during the seventeenth century”. KRIVATSY<br />

1177. WELCOME II, 158. [4373]<br />

103. HIPPOCRATES. De capitis vulneribus liber, latinitate donatus a Francisco<br />

Vertuniano doctore medico pictaviensi. Eiusdem Fr. Vertuniani Commentarius in<br />

eundem. Eiusdem Hippocratis textus graecus Iosepho Scaligero castigatus…Lutetiae<br />

(Parigi), apud Mamertum Patissonium, in officina Rob. Stephani, 1578, € 1.200<br />

in-8, (8), 94, (2), leg. settec. cart. rustico. Impresa tipogr. al tit., testatine ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo<br />

greco e traduzione latina di Fr. Vertuniano a fronte. Con una tabella a stampa ripieg. f.t. (le<br />

fratture le cranio) inserita tra le pp. 56-57. Dedica del traduttore al medico Laurent Joubert.<br />

Prima edizione separata della traduzione latina dell’opera di Ippocrate sulle fratture del cranio,<br />

corredata di brevi annotazioni dello Scaligero e dell’ampio commento del traduttore<br />

Vertuniano.Francesco Esempl. a pieni margini (con qualche lieve ingiallitura). BMC, FRENCH, 226.<br />

WELLCOME I, 3210. DURLING 2405. ADAMS H-597. [4400]<br />

104. HUNDT, Magnus. Antropologium de<br />

hominis dignitate, natura, et proprietatibus;<br />

de elementis, partibus et membris<br />

humani corporis. De juvamentis,<br />

nocumentis, accidentibus, vitiis, remediis, et<br />

physionomia ipsorum. De excrementis et<br />

exeuntibus. De spiritu humano ejusque<br />

natura partibus et operibus. De anima<br />

humana et ipsius appendiciis... (Liptzick,<br />

Impressum et finitum per Baccalarium<br />

Wolfgangum Monacensem, 1501) € 40.000<br />

4to, 116 ff. non num. (<strong>il</strong> f. G4 ed i 4 ff. d’errata<br />

non sono presenti), leg. tedesca coeva in p.pelle,<br />

ricca decoraz. a secco sui piatti (dorso parzialmente<br />

restaurato). Prima edizione di uno dei primissimi<br />

libri portanti <strong>il</strong>lustrazioni di anatomia. Magnus<br />

Hundt the Elder (1449-1519) fu conferenziere<br />

all’Università di Leipzig. Le <strong>il</strong>lustrazioni nel suo<br />

testo offrono la più completa raffigurazione degli<br />

organi umani e delle viscere pubblicate sino ad<br />

allora. Le cinque s<strong>il</strong>ografie a p. pagina sono: 2<br />

della testa, una dell’intero corpo umano, una della<br />

56


mano che mostra i segni chiromantici, e una degli organi interni del torace e dell’addome; 14<br />

piccole s<strong>il</strong>ografie n.t. con raffiguazioni dell’occhio, dello stomaco e degli intestini, del cranio,<br />

colonna vertebrale, cuore e della m<strong>il</strong>za. Il testo include pure una sezione sull’astrologia, una sulla<br />

fisiognomica e un breve trattato di chiromanzia. Bellissimo esemplare di uno dei libri più rari della<br />

storia della medicina, ricco di estese annotazioni manoscritte in rosso pallido di mano di un<br />

possessore del tempo (purtroppo <strong>il</strong> f. G4, che al verso presenta la s<strong>il</strong>ografia del corpo umano,<br />

è mancante ed è sostituito da un perfetto vecchio facsim<strong>il</strong>e su carta coeva; alcuni quaderni<br />

lievemente bruniti). Nessun esemplare in biblioteche italiane. DURLING 2507. GARRISON<br />

MORTON 363.3. WALLER 4991. NAT.LIB.MED. 2254050R. CHOULANT-FRANCK p. 125-26. NORMAN<br />

1115. WELLCOME 3362A (pure senza 4 ff. d’errata) [4068]<br />

105. LEALI, Leale. Peri spermatizonton<br />

organon sive de partibus semen<br />

conficientibus in viro. Exercitatio<br />

epistolica ad Dominicum De Marchetis<br />

Patauinum… Patauii (Padova), apud<br />

Cadorinum, 1686, € 2.500<br />

in-12, pp.(12), 148, ff. (4, gli ultimi 3<br />

bianchi), 2 tavole, segn.: A-G12, perfetta<br />

cartonatura originale. Inusuale opera sui<br />

testicoli, <strong>il</strong>lustrata da 2 tavole incise in rame<br />

e ripieg. f.t. <strong>il</strong>lustranti l’apparato genitale.<br />

Sicuramente una delle primissime opere<br />

specifiche sull’argomento. In ottimo stato di<br />

conservazione. Rarissimo, manca a<br />

WELLCOME, KRIVATSY e STC, 18th c. Solo due<br />

esemplari in biblioteche italiane. [4374]<br />

106. LUIGINI, Luigi. De Morbo<br />

Gallico omnia quae extant…<br />

conquisita… erroribus expurgata, et<br />

in unum… corpus redacta. In quo de<br />

ligno indico, salsa per<strong>il</strong>lia, radice Chynae, argento vivo, caeterisque rebus omnibus<br />

ad huius luis prostigationem inventis, diffusissima tractatio habetur… Tomus prior<br />

(posterior, Appendix). Venetiis, apud Iordanum Z<strong>il</strong>ettum, 1566-67, € 3.500<br />

3 parti in un vol. in-folio, pp. (8), 736, (28); (4), 196, 213 (per errore segn. 215), (23); (4), 96,<br />

(8, le ultime 3 bb.); attraente leg. del tempo uso monastico in p. pelle di scrofa, piatti interam.<br />

decorati a secco con triplice bordura ornam. concentrica, dorso a nervi con tit. ms., un fermaglio<br />

metallico funzionante, tracce di un secondo. Impresa tipor. sui tre frontespizi, iniz.s<strong>il</strong>ogr., testo in<br />

car. rom. su due colonne. S<strong>il</strong>ografia a piena pag. (p. 320 del I tomo) raffig. <strong>il</strong> grande “arbor<br />

signorum” (aegritudinis). Il I tomo è dedicato al celebre medico coetaneo Niccolò Massa veneziano,<br />

<strong>il</strong> II al padovano Bernardino Tomitano. Straordinaria importantissima raccolta fatta dal Luigini<br />

(medico nato a Udine nel 1526, latinizzato in Luisinus) di un gran numero di scritti composti fino<br />

57


al 1495 sulla sif<strong>il</strong>ide (cause, sintomi, rimedi e cure, ecc.); nel 1728 Boerhave pubblicò<br />

nuovamente l’opera, dopo averla rivista e completata fino al 1566. Tra i numerosi autori, dei quali<br />

sono qui riportati o interi scritti sulla sif<strong>il</strong>ide o qualche lettera oppure qualche capitolo, citiamo<br />

alcuni dei più celebri: Seb. Aqu<strong>il</strong>ano, Nic. Leoniceno, Nic. Massa, Gir. Fracastoro, P.A. Mattioli,<br />

Giov. Almenar, A. Vesalio, A. Brasavola, Gir. Cardano, Gabr. Falloppio, Ant. Fracanziani, Bart.<br />

Maggi, B. Tomitano, Gugl. Rondelet, ecc. Esempl. molto bello (con strappo restaurato alle pp.<br />

717-718 che interessa 18 righe, senza perdita di testo; piccoli forellini di tarlo all’inizio ed in fine<br />

al vol.; un piccolo timbro rosso sui primi due frontesp.). GARRISON-MORTON 2372:“A collection of<br />

important writings on syph<strong>il</strong>is to 1500. Boerhave published a revision of this work in 1728, covering the<br />

period 1495-1566”. WELLCOME I, 3892. DURLING 1108. [4337]<br />

107. MAGNI, Pietro Paolo. Discorsi sopra <strong>il</strong> modo sanguinare, attaccar le<br />

sanguisughe, et le ventose, far le fregagioni et vessicatorij a corpi humani. Di<br />

nuovo stampati, corretti et ampliati di ut<strong>il</strong>i avvertimenti dal proprio autore. Roma,<br />

Batholomeo Bonfadino, 1586, € 3.200<br />

in-4, pp. (12, compr. tit. inc.), 117, (1), leg. settec. m. perg. e ang. Fregi, iniz. s<strong>il</strong>ogr., impresa<br />

tipogr. in fine. Dedica dell’a. a Lodovico Bianchetti. Frontesp. a motivo architett. fig. ed 11 tavole<br />

n.t. (mal numerate) finem. inc. in rame raffiguranti animate scene dei vari interventi chirurgici.<br />

Le pagine preliminari, oltre la dedica, contengono <strong>il</strong> priv<strong>il</strong>egio di Gregorio XIII e tre componimenti<br />

poetici in latino ed italiano di P. Ma<strong>il</strong>lard, C. Cittadini e G.F. Montagnesio. Seconda edizione (la<br />

prima era apparsa presso lo stesso stampatore nel 1584) di opera assai rara ed importante di questo<br />

medico nato a Piacenza nel 1525; essa tratta dettagliatamente dell’arte del salasso attraverso<br />

l’incisione delle vene, tramite applicazione di sanguisughe e ventose e di vari altri metodi<br />

terapeutici. Bell’esempl. (con qualche lievissima ingiallitura). WELLCOME I, 3960. DURLING 2906.<br />

108. MAGNINUS MEDIOLANENSIS. Regimen sanitatis Magnini medio /<br />

lanensis medici famosissimi attre / bacensi episcopo directum. Insu / per<br />

opusculum de fleubotomia e / ditum a perspicacis ingeni viro / magistro Reginaldo de<br />

v<strong>il</strong>la nova… S.l. né d. (fine XV sec.), € 5.000<br />

in-8 gr., f. CIV (mancano 2 ff. bianchi. in fine), leg. coeva p. perg. floscia, titolo ms. al dorso. Testo<br />

in car. semigotico, con numerose belle<br />

iniziali istor. su fondo criblé. Al “Regimen<br />

sanitatis” in cinque parti, si aggiungono<br />

“Astronomia Hyppocratis… de variis egritudinibus<br />

et morbis. Item secreta, Item Averrois<br />

de venenis. Item quid pro quo appotecariorum<br />

nuperrime castigatum…per magistrum<br />

Nicholaum Rabby recognitum…”. Per <strong>il</strong><br />

momento non è stato possib<strong>il</strong>e<br />

identificare meglio <strong>il</strong> luogo e l’anno di<br />

stampa di quest’opera, che tuttavia è<br />

assai sim<strong>il</strong>e all’incunabulo descritto da<br />

HAIN al n. 10482, anch’esso non datato.<br />

Bell’esempl. [4320]<br />

58


109. MASSA, Niccolò. Examen de venae<br />

sectione et sanguinis missione: in febribus<br />

ex humorum putredine ortis, ac in aliis<br />

praeter naturam affectibus… Venetiis, ad<br />

insigne stellae Jordani Z<strong>il</strong>etti, 1568,<br />

€ 3.700<br />

in-4, pp. (8), 51, perfetto cart. rustico. Impresa<br />

tipogr. della stella al tit.; iniziali ornate. Dedica<br />

dell’editore al medico bolognese Lattanzio Ferro. La<br />

seconda parte dell’opera espone 40 metodi da<br />

osservare in altrettandi casi “in sanguinis missione per<br />

sectam venam”. Prima edizione di questa<br />

importante e poco nota opera del medico Niccolò<br />

Massa (1489-1569) professore a Venezia ed autore<br />

di un importante trattato sulla sif<strong>il</strong>ide, pubblicato<br />

nel 1527. Scoprì un’anomalia cardiaca relativa al<br />

setto cardiaco, che mise in dubbio le asserzioni di<br />

Galeno, ed influenzò in qualche modo la teoria di Harvey sulla circolazione del sangue.<br />

Esempl. perfetto di libretto assai raro. E.T. McMullen, New insights on W.Harvey’s<br />

discoveries: “Harvey’s method ut<strong>il</strong>ized anomalies, of which there are at least three types: recognized,<br />

retrorecognized, and reasoned. An example of a recognized anomaly is the absence of passages through<br />

the heart’s septum. By publishing this discovery in 1536, Niccolo Massa cast doubts on some of the<br />

physiology of Galen. His physiology was the received view leading up to Harvey’s time” DURLING<br />

2987. WELLCOME, SOLO ON-LINE 14296034. STC 424. NON IN ADAMS. [4299]<br />

110. MELA, Pomponius. Cosmographia, sive de situ orbis. Venice, Bernard Maler,<br />

Erhard Ratdolt, and Peter Löslein, 1478, € 20.000<br />

in-4, ff. 48 n.n., leg. 500esca pergamena floscia,<br />

titolo calligrafato lungo <strong>il</strong> dorso). Impresso in<br />

elegante carattere tondo; titolo entro splendida<br />

bordura su fondo nero, con due scudi incrociati<br />

sul lato inferiore; 4 grandi iniziali ornate. Alcune<br />

parti impresse in rosso: al primo f. titolo<br />

generale e del primo libro (3 linee), f. c1v (titolo ed<br />

iniziale del libro 2), e f. e2v (titolo del libro 3). Rara<br />

terza edizione del trattato di Pomponio Mela (metà<br />

del I secolo d.C.), classico testo cosmografico latino<br />

che costituisce la più antica descrizione geografica<br />

della Terra, nonché la prima data alle stampe,<br />

seppur risenta di un palese lavoro di raccolta e<br />

selezione di notizie riferite da altri autori.<br />

Esemplare assai bello, a grandi margini.<br />

HC*11016; BMC V, 245 (IA. 20494); CIBN M-<br />

281; ESSLING 273; KLEBS 675.3; REDGRAVE 11;<br />

SANDER 4484; GOFF M-449. [3572]<br />

59


111. NARDI, Giovanni. Lactis<br />

physica analisys. (In fine:)<br />

Florentiae, typis Petri Nestij, 1634,<br />

€ 7.500<br />

in-4, pp. (16, compr. frontesp. inc.), 342,<br />

(18), leg. coeva p. perg. floscia, titolo ms.<br />

al dorso, tagli rossi. Magnifico titolo<br />

magistralmente inciso da Stefano<br />

Della Bella (monogramma in basso a<br />

destra) raffig. <strong>il</strong> dio Esculapio che nella<br />

radura di un bosco celebra un sacrificio<br />

alla Natura (cfr. De Vesme n. 907).<br />

Prima edizione di opera straordinariamente<br />

rara, probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> primo<br />

trattato sul latte e suoi derivati. Il Nardi<br />

fu grande medico ed eclettico letterato<br />

toscano, autore di opere di vario<br />

argomento, tra le quali anche <strong>il</strong> “De igne<br />

subterraneo”. Solo 2 esemplari in Italia, 1<br />

in Germania e 6 in Gran Bretagna<br />

(quello della Wellcome privo del<br />

frontesp. inciso). Esempl. molto bello, a grandi margini. MANCA AL CAT. VINCIANA e MICHEL-<br />

MICHEL; SCONOSCIUTA A BING. BMC, XVII SEC. 608. KRIVATSY 8263. PALEARI 1634. [4319]<br />

112. NARDI, Giovanni. De igne<br />

subterraneo physica prolusio. (In<br />

fine:) Florentiae, A. Massa & L. de<br />

Landis, 1641, € 3.600<br />

in-4, pp. (4, occhietto e titolo inc.), 152,<br />

leg. coeva cart. Titolo inc. in rame, con<br />

bordura ornamentale ed al centro bella<br />

raffigurazione del globo terrestre che<br />

sprigiona fiamme col motto “Intus alit”;<br />

ciascuna pagina riquadrata. Prima<br />

edizione di questo raro trattato sul “fuoco<br />

sotterraneo” in cui si parla di fenomeni<br />

vulcanici, caverne, acque termali,<br />

maremoto, ecc. Il Nardi fu grande<br />

medico ed eclettico letterato toscano,<br />

autore di opere di vario argomento, tra le<br />

quali anche <strong>il</strong> rarissimo trattato sul latte<br />

ed i suoi derivati “Lactis physica analisys”.<br />

Esempl. puro, molto bello. MANCA AL<br />

CAT. VINCIANA e MICHEL-MICHEL. BMC,<br />

XVII SEC., p. 608. [4310]<br />

60


113. NERI, Antonio. L’arte vetraria distinta<br />

in libri sette. Ne quali si scoprono, effetti<br />

maravigliosi, & insegnano segreti bellissimi,<br />

del vetro nel fuoco & altre cose curiose.<br />

Firenze, Stamperia de’ Giunti, 1612,<br />

€ 6.000<br />

in-4, pp. (8), 114, (6), leg. p. perg. coeva. Marca<br />

tip. sul tit. Prima edizione del trattato più<br />

importante sui segreti della lavorazione del vetro<br />

all’ inizio del XVII sec., sull’ arte degli smalti,<br />

sull’ estrarre colori da fiori ed erbe, ecc. Fu più<br />

volte ristampato e tradotto in varie lingue. Il<br />

fiorentino Antonio Neri (1576- ca 1614) lavorò<br />

<strong>il</strong> vetro all’ inizio del suo secolo in Anversa, Murano e Pisa; fu cultore dell’alchimia e rinomato<br />

specialista nelle paste di vetro in vari colori. Bell’esemplare. “He recommended that glass be made<br />

from rocchetta (a fairly pure sodium sesquicarbonate from the Near East) and tarso, which he described<br />

as a kind of marble but which must have been some form of s<strong>il</strong>ica. He did not indicate the source of the<br />

necessary proportion of lime. The main part of the text deals with the coloring of glass with metallic<br />

oxides to give not only clear and uniform colors but also various veined effects. There are chapters on<br />

making lead glass of high refractive index and enamel (opaque) glass by the addition of tin oxide...<br />

Almost nothing is known with certainty about Neri” (DSB). DECIA-DELFIOL II, n. 338. FERGUSON<br />

II, 135. DSB X, 23. DUNCAN 9299. CICOGNARA 1726. WELLCOME 4526. [4327]<br />

114. ORTA, Garcia da. Dell’historia de i semplici aromati. Et altre cose che<br />

vengono portate dall’Indie Orientali pertinenti all’uso della medicina. Con<br />

alcune brevi Annotationi di Carlo Clusio. Et due altri libri parimente di quelle cose<br />

che si portano dall’Indie Occidentali. Con un trattato della neve et del bever<br />

fresco di Nicolò Monardes. Hora tradotti… da Annibale Briganti… Venetia,<br />

herede di Girolamo Scotto, 1605, € 2.000<br />

in-8, pp. (32), 525, leg. coeva p. perg., tit. oro al dorso. Impresa tipogr. sul tit., testo in<br />

car. rom., annotazioni in corsivo. Adorno di numerose figure s<strong>il</strong>ogr. n.t., alcune anche a<br />

piena pagina. L’opera, scritta in portoghese dal medico Garcia da Orta (italianizzato in<br />

Garzia dall’Horto, 1501 ca.-1568), apparve per la prima volta a Goa nel 1563, fu tradotta<br />

in italiano da A. Briganti e pubblicata nel 1576; è un ampio trattato concernente la<br />

medicina e l’alimentazione in generale, le erbe e le spezie (cannella, noce moscata, tabacco,<br />

cocco, pepe e molte altre), loro proprietà e impiego terapeutico e gastronomico, provenienti<br />

dall’India e dalle Americhe; a quelle arrivate dal continente nuovo sono dedicati i due libri<br />

della parte seconda, che iniziando a pag. 386, comprendono anche <strong>il</strong> trattatello “Della neve”<br />

e sono opera del medico spagnolo Nic. Monardes, di cui sono anche i libri terzo e quarto<br />

della prima parte, pp. 258-380; interessante e curioso l’avviso ai lettori di Borgaruzio<br />

Borgarucci (pp. 381-5), che “reclamizza” i medicamenti che si possono trovare presso <strong>il</strong><br />

farmacista Francesco Calceolari, “speciale alla Campana d’oro in Verona”. Bell’esempl. di<br />

pregevole e ricercata edizione d’inizio XVII sec. di opera rara e di notevole fascino. EDIZ.<br />

MANCANE A WELLCOME ED ALLE BIBLIOGRAFIE GASTRONOMICHE, compreso B.IN.G. KRIVATSY<br />

8446. BMC, XVII SEC., 633. MICHEL-MICHEL VI, 41. [3843]<br />

61


115. PADOVANI, Fabrizio. Tractatus duo, alter De Ventis, alter perbrevis De<br />

Terraemotu. Bononiae, Apud Io. Baptistam Bellagambam, 1601, € 18.000<br />

in-folio piccolo, pp. (8), 163, (13); 1 carta fra le pp. 16-17 con asterisco, cartone rustico originale.<br />

Illustrato da 39 incisioni in rame di cui 3 a p. pagina n.t.; cap<strong>il</strong>ettera ornati. Prima edizione di<br />

questo trattato scientifico di grande interesse, e di estrema rarità. Tratta dell’origine, degli effetti e delle<br />

proprietà naturali dei venti e del loro uso in navigazione. La prima parte è <strong>il</strong>lustrata da belle incisioni<br />

che raffigurano rose dei venti e carte del globo terrestre (anche dell’America). La parte finale tratta di<br />

macchine che usano <strong>il</strong> vento per la loro alimentazione. Interessante vedere <strong>il</strong> funzionamento di<br />

depuratori d’aria posti all’imbocco dei canali delle miniere. L’ultima parte dell’opera (da p. 153) tratta<br />

del terremoto: le opinioni degli antichi, le cause e gli effetti, i segni che lo precedono e i disastri causati.<br />

Stupendo esemplare a pieni margini con barbe. SHIRLEY, Mapping of the world n. 232: “This rare tract,<br />

of which only one edition was published, discusses the effects of winds on both land and sea. There are several<br />

schematic circular world maps in elegant wind cards and one larger Carta Marina outlining the continents in the<br />

style of Gastaldi…”HONEYMAN COLL. VI, 2387. RICCARDI I (II) 230-231: “Bella edizione”. [4347]<br />

116. PANTALEONE da Confienza. P<strong>il</strong>lularium omnibus medicis quam necessarius…<br />

Summa lacticiniorum completa omnibus idonea ejusdem doctoris... ZERBI, Gabriele.<br />

Cautele medicorum… Pavia, J.de Burgofranco, 1516, € 20.000<br />

in-4, 4to, ff. 27 (num. per errore 26, 1 bianco), cartonato rustico coevo, dorso in carta decorata, in<br />

astuccio in pelle. Frontespizio con stupenda s<strong>il</strong>ografia a mezza pag. (mm 180x120) raffig. un<br />

consulto di 4 medici in eleganti abiti 400eschi, intorno al letto di un malato, all’interno di una<br />

casa patrizia, con un cane e un gatto; 57 cap<strong>il</strong>ettera decorati su fondo nero. Il P<strong>il</strong>lularium (f. 2-<br />

12) si apre con una grande iniziale C ornata su fondo nero, su 14 linee; pubblicato nel 1494, espone<br />

con dovizia di argomentazioni la tesi secondo cui l’impiego di farmaci in p<strong>il</strong>lole e pastiglie può<br />

favorire anche i processi riparativi di una lesione. Descrive le varie forme in cui si possono apprestare<br />

e presentare i farmaci , cioé polveri, decotti, tintura, estratti , sottolineando che la forma migliore<br />

e più dutt<strong>il</strong>e è quella della p<strong>il</strong>lola. La Summa Laticiniorum (ff. 12-21r.) è uno dei primissimi libri<br />

di gastronomia dati alle stampe (fu pubblicato a Torino nel 1477), ed <strong>il</strong> primo trattato<br />

esclusivamente dedicato ai formaggi; è preceduto dall’indice dei 40 capitoli, divisi in 3 libri.<br />

62


Tratta i vari tipi di latte che si possono ottenere a seconda dei pascoli, delle stagioni e delle razze<br />

bovine; <strong>il</strong>lustra diversi procedimenti usati per la coagulazione del latte e le differenti tecniche di<br />

caseificazione. Enumera, dividendoli per nazioni e per regioni, gli svariati tipi di formaggi esistenti<br />

al tempo (per Firenze <strong>il</strong> Marcelin, per Piacenza <strong>il</strong> Parmigiano, le tome della Morra, della Val Susa<br />

e Moncenisio, per la Val d’Aosta la fontina e <strong>il</strong> seirasso, la toma di Lanzo in Val Locana e a Ceresole,<br />

<strong>il</strong> caseo caprone, e tratta anche della Berna e di formaggi francesi, tedeschi, inglesi, e delle Fiandre);<br />

analizzandone le caratteristiche, i pregi, e i difetti, sia dal punto di vista della conservazione, sia del<br />

contributo nutritivo. Pantaleone de Conflentia, ca. 1438-1496, medico Vercellese, favorì<br />

attivamente l’introduzione della stampa in Piemonte. Segue l’opera di Gabriele de Zerbi, Veronese,<br />

professore di medicina all’Università di Padova, composta nel 1495. E’ <strong>il</strong> primo codice di<br />

deontologia medica, e probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> primo relativo a qualsiasi professione; era stato pubblicato<br />

a Venezia, da Christoforo de Pensis nel 1495; preceduto da un prologo, è diviso in 6 capitoli,<br />

comprendenti 15 paragrafi che riguardano le cautele da osservarsi nelle seguenti circostanze:<br />

disposizioni fisiche e morali del paziente, sia genetiche sia acquisite; atteggiamento del medico nei<br />

confronti dell’autorità divina, e del paziente, cautele nell’anamnesi e nella diagnosi; particolari<br />

cautele per certe malattie; nel ricevere <strong>il</strong> compenso (“intentio medici non debeat esse in medendo ad<br />

pecuniam, sed a deo retributione et meritu expectare”); come comportarsi con i parenti presenti, della<br />

moglie del malato, degli altri medici interpellati, dei proprii studenti, e dei poveri e degli ignoranti;<br />

in fine come comportarsi, e chi frequentare, nella vita privata. Manuale deontologico di<br />

straordinaria importanza, e sorprendente modernità; (Cfr. Roger FRENCH, ‘The Medical Ethics of<br />

Gabriele de Zerbi’, in Doctors and Ethics, pp. 72-97. LINDEN, ‘Gabriele Zerbi’s De cautelis<br />

medicorum and the Tradition of Medical Prudence, Bull. of Hist.of Medicine 73, 1999;<br />

C.Mancini, Un codice deontologico del secolo XV... di Gabriele de Zerbi. Pisa, Scientia veterum<br />

n. 44, 1963). Edizione di eccezionale rarità, che comprende 3 opere di peculiare interesse. Un<br />

solo esemplare di questa edizione in Italia (Braidense). Bellissimo esempl., marginoso e<br />

fresco (nota di possesso coeva ed antico timbro privato al tit.) WELLCOME 4719. DURLING (3437<br />

per ed. 1508). SANDER 5404. Manca alla NAT. LIBRARY OF MEDICINE ed a tutte le bibliografie<br />

gastronomiche (BING n.1431 possiede l’ediz. 1528, e cita quelle 1477, 1508, 1525, ma non<br />

conosce neppure la presente). [4072]<br />

63


117. PEVERONE, Giovanni Francesco. Due<br />

brevi e fac<strong>il</strong>i trattati, <strong>il</strong> primo d’Arithmetica:<br />

l’altro di Geometria: ne i quali si<br />

contengono alcune cose nuove piacevoli e ut<strong>il</strong>i,<br />

si a gent<strong>il</strong>huomini come artegiani. Lione, Gio.<br />

di Tournes, 1558, € 4.000<br />

2 parti in un vol. in-4, pp. 132 (con numeraz.<br />

continuata), (4, le ult. 2 bb.), leg. ottoc. m.<br />

perg., tit. ms. al dorso, in scatola m. marocch. e<br />

tela con tit. oro al dorso, internam. rivestita in<br />

pelle scamosciata. Titolo generale racchiuso in<br />

bordura arabescata con ritr. dell’a. in medaglione<br />

al centro e ripetuto sul frontesp. della “Geometria”<br />

(pag. 61), iniz. e fregi s<strong>il</strong>ogr., <strong>il</strong> tutto disegnato<br />

da Bernard Salomon; nel testo 13 figure s<strong>il</strong>ogr.<br />

di strumenti a mezza pag. e molte altre più<br />

piccole ed un gran numero di diagrammi. I due<br />

trattatelli sono dedicati dall’a. ripettivamente a<br />

Spirito Martini e Giov. Franc. Osasco, ambedue<br />

datati “Da Cuneo del 1556”, la città natale del<br />

Peverone, che pare abbia scritto solo quest’opera.<br />

Prima edizione di quest’opera (ristampata nel 1581), “volume rarissimo e molto apprezzato”. Nel<br />

primo trattato, tra le altre cose, “l’a. si occupa di qualche problema di probab<strong>il</strong>ità…Interessa in<br />

particolare alla storia della scienza <strong>il</strong> secondo trattato della geometria pratica, sia per la descrizione degli<br />

strumenti allora usati nella misura della superficie dei terreni, sia perché l’a. ci offre un esempio di<br />

triangolazione geodetica fra la sua città di Cuneo e le città di Saluzzo, Carmagnola, Savigliano, Fossano e<br />

Cervere” (Riccardi). Esempl. puro e genuino (con qualche lieve brunitura nel margine). RICCARDI<br />

II, 265. MORTIMER, HARVARD FRENCH, 433. CARTIER, DE TOURNES, 414. SMITH, RARA<br />

ARITHMETICA, p. 290. OLSCHKI, CHOIX VI, 7506. STC 509. ADAMS P-943. [3534]<br />

118. PICCOLOMINI, Alessandro. Della grandezza della Terra et dell’Acqua.<br />

Trattato. Venetia, Giordano Z<strong>il</strong>etti, 1561, € 2.000<br />

in-4, ff. (4), 43, (1, con impresa tipogr.), attraente leg. settec. p. perg. rigida, bordura a duplice f<strong>il</strong>etto<br />

oro sui piatti, tass. in pelle con tit. oro e fregi al dorso, tagli dor., dentelle int. Impresa tipogr. al tit. e<br />

ripetuta in fine, iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. tondo, note marginali in corsivo. Con alcune figure<br />

geometriche n.t. Dedica dello Z<strong>il</strong>etti a Giov. Matteo Bembo e dell’autore a Giacomo Cocco,<br />

arcivescovo di Corfù. Seconda edizione, esatta ristampa della prima del 1558 dello stesso stampatore,<br />

di quest’interessante e curioso trattato f<strong>il</strong>osofico-scientifico e geografico che esamina quanto scritto<br />

sull’argomento dai f<strong>il</strong>osofi, matematici e geografi antichi e conclude: “l’acqua non solamente non esser come<br />

molti vogliono di gran lunga maggiore in quantità, che la terra, ma ne forse punto maggiore, ma più tosto ancora<br />

minore”. Il Piccolomini (Siena 1508-1578), della stessa famiglia di Papa Pio II, fu uomo di varia e vasta<br />

cultura: scrittore eclettico, scienziato e letterato (autore, tra l’altro, del celeberrimo trattato “De la sfera<br />

del mondo”); tra i fondatori degli “Intronati” col nome di Stordito, insegnò f<strong>il</strong>osofia morale a Padova e<br />

poi a Roma; nel 1574 ebbe <strong>il</strong> titolo di arcivescovo di Patrasso. Ottimo esempl. MANCA ALL’ADAMS e<br />

CHOIX D’OLSCHKI. HOUZEAU & LANCASTER 2493. BMC 513. GRAESSE V, 281. [4082]<br />

64


119. PORZIO, Simone. De Coloribus Oculorum. Simonis Portii Neapolitani.<br />

Florentiae, apud Laurentium Torrentinum, 1550, € 2.900<br />

in-4, pp. 58 num. (ultima bianca), magnifica leg. del 18.mo sec. in p. marocchino granata con<br />

riquadro a triplice f<strong>il</strong>etto oro sui piatti, titolo e decoraz. in oro al dorso, tagli dor., dentelle int.<br />

Dedica dell’autore al card. Ercole Gonzaga, due grandi iniziali s<strong>il</strong>ogr. figurate, testo in car.<br />

corsivo. Prima edizione di questo prezioso e raro trattato sul colore degli occhi ed uno dei primi<br />

in assoluto che si occupi di oftalmologia, tradotto in italiano da G.B. Gelli l’anno seguente.<br />

Composto a complemento medico erudito di una precedente opera sui colori (“De coloribus<br />

libellus”), <strong>il</strong> trattato del Porzio (1497-1554, medico e f<strong>il</strong>osofo napoletano, allievo del materialista<br />

Pomponazzi e professore a Pisa) discute anche le opinioni di Aristotele e di Galeno. “One of the<br />

earliest monographs on ophthalmology in wich the author attempts to explain the cause of the varieties of colors<br />

of eyes. The position of the eyes and the opinions of Aristotle and Galen on the structure of the eye are also<br />

discussed” (Albert-Norton-Huertes, n. 1838). Bellissimo esemplare. MORENI, ANNALI DI<br />

TORRENTINO, p. 122: “... Il Toppi , biblioteca Napoletana pag. 285 non rammenta l’epoca di questa<br />

edizione, perché forse fin d’allora era, come la è adesso, assai rara…”. WELLCOME I, 5218. DURLING<br />

3472. OSLER 3725. BECKER COLLECTION 303. [4333]<br />

120. RAMAZZINI, Bernardino. De Principum valetudine tuenda commentatio.<br />

Patavii, ex Typ. Jo. Bapt. Conzatti, 1710, € 2.600<br />

in-4, pp. (16), 160, leg. coeva cart. rustico. Dedica dell’a. a Francesco d’Este. Prima edizione di<br />

quest’opera rara e pochissimo conosciuta nella quale l’autore si occupa esclusivamente del modo<br />

di preservare la buona salute dei Principi: scelta del medico o archiatra, natura dell’aria, vitto<br />

parco e semplice, carne adatta, esercizio fisico quotidiano, obesità, ecc. Il Ramazzini (Carpi 1633<br />

- Venezia 1714) scrisse svariate opere, ma è noto soprattutto per <strong>il</strong> “De morbis artificum”, <strong>il</strong> primo<br />

trattato di medicina del lavoro. Ottimo esempl. a pieni margini (lievi macchie sul titolo). L’opera<br />

è stata recentemente tradotta in italiano: La salute dei principi : ovvero come difendersi dalle malattie<br />

e dai medici. A cura di F.Carnevale, Firenze, 1992. MANCA A MOLTI REPERTORI. LECLERC,<br />

BIOGRAPHIE MÉDICALE I, 503-4. WELLCOME ON-LINE 14307775. [3969]<br />

121. ROMEI, Annibale. Dialogo diviso in due giornate. Nella prima delle quali si<br />

tratta delle cause universali del Terremoto…Nella seconda del terremoto, della<br />

salsedine del mare, della Via Lattea, e del flusso e reflusso del mare...Ferrara, Vittorio<br />

Baldini, 1587, € 1.200<br />

in-8, pp. (8), 108, (4), leg. cart. antico, tit. ms. al dorso. Piccola impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr.,<br />

testo in car. corsivo. Dedica dello stampatore a Franc. Bittignoli. Prima edizione di questo<br />

trattatello che in forma di dialogo tra gli interlocutori Cinzio ed Erof<strong>il</strong>o, ai quali si aggiunge<br />

Teodoro nella seconda giornata, cerca di spiegare in maniera originale i fenomeni terrestri e celesti<br />

annunciati nel titolo, scostandosi dalle teorie aristoteliche e degli altri antichi f<strong>il</strong>osofi. L’autore fu<br />

gent<strong>il</strong>uomo e letterato ferrarese della seconda metà del XVI secolo, assai stimato da T. Tasso.<br />

Ottimo esempl. RICCARDI I, 389. BMC 585. [4324]<br />

65


122. RONSSEUS, Balduinus. De hominis primordijs hystericisque affectibus<br />

centones. Eiusdem de Hippocratis magnis lienibus, Plinijq. stomacace seu sceletyrbe<br />

epistola. Lovanij, apud Ant. Mariam Bergainge, 1559, € 2.900<br />

in-8, pp. (32), 179, (1b.), leg. del tempo p. pelle (ab<strong>il</strong>mente restaurata al dorso ed agli spigoli).<br />

Con una piccola figura sul titolo ed altre 8 figure s<strong>il</strong>ogr. n.t., riproducenti l’interno<br />

dell’addome femmin<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> feto ed alcuni strumenti chirurgici. Opera non comue che, con l’aus<strong>il</strong>io<br />

di svariati autori classici che ttrattarono l’argometo, si occupa della generazione umana, delle<br />

malattie dell’utero, dell’aborto, del parto, del neonato, ecc. Buon esempl. (uniformemente<br />

brunito, picolo timbro sul tit. e modesto lavoro di tarlo nell’angolo basso dei primi 10 ff.). MANCA<br />

A WELLCOME. DURLING 3934. STC, DUTCH BOOKS, registra ediz. poster. [4308]<br />

123. SACHS VON LEWENHAIMB, Ph<strong>il</strong>ipp<br />

Jakob. Oceanus macro-microcosmicus seu<br />

dissertatio epistolica De analogo motu<br />

Aquarum ex et ad Oceanum, sanguinis ex<br />

et ad cor. Vratislaviae, sumtibus Esaiae<br />

Fellgiebelii, 1664, € 1.400<br />

in-8, pp. 152, leg. cart. epoca, titolo ms. al dorso.<br />

Con un curioso antiporta inciso da<br />

Fleischberger che raffigura visivamente <strong>il</strong><br />

contenuto dell’opera, la quale tratta dell’analogia<br />

che c’è tra <strong>il</strong> moto dell’acqua che va e viene<br />

dall’oceano e la circolazione sanguigna.<br />

Prima edizione di opera non comune.<br />

Bell’esemplare (con uniforme brunitura della<br />

carta). KRIVATSY 10102. [4321]<br />

124. SACROBOSCO, Joannes de. La Sfera.<br />

Tradotta da Pietro Vincentio Dante de<br />

Rinaldi, con le Annotazioni del medesimo. Et con l’Aggiunta delle figure, & d’altre<br />

annotazioni. Perugia, Giov. Bern. Rastelli, 1574, € 1.400<br />

in-4, pp. (8), 61, (1), leg. settec. cart. Impresa tipogr. sul tit. ed in fine, belle iniz. s<strong>il</strong>ogr., ritratto<br />

del traduttore al verso del titolo e 17 figure n.t. Dedica dello stampatore alla Regina Giovanna<br />

d’Austria, Granduchessa di Toscana. Seconda edizione di questa traduzione della “Sfera”, fatta da<br />

Piervincenzo Danti nel 1498 e pubblicata per la prima volta da Ignazio Danti, suo nipote, nel<br />

1571 a Firenze, presso i Giunti. Rarissima edizione perugina (<strong>il</strong> BMC registra un solo libro<br />

stampato da G.B. Rastelli) di questo celebre e fortunatissimo trattatello del grande astronomo e<br />

matematico inglese (morto a Parigi nel 1256). Bell’esempl. marginoso. ED. MANCANTE A BMC e<br />

ADAMS. RICCARDI I, 390, 2.2. HOUZEAU & LANCASTER I, n. 1662. [4399]<br />

66


125. SCUTELLARI, Giacomo. In librum Hippocratis de natura humana, commentarius.<br />

Nunc primum in lucem editus. Parmae, apud Seth Viottum, 1568, € 1.400<br />

in-4, pp. (16), 147, (1), interessante leg. p. perg. del XV sec., con legacci, tit. ms. al dorso<br />

(porzione di codice ms. di Marziale: 22 versi per ciascun piatto in perfetta grafia, con cinque<br />

grandi iniziali in rosso e blu). Impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. rom. e passi in greco.<br />

Dedica dell’autore al duca di Parma Ottavio Farnese. Prima edizione di quest’ampio commento<br />

all’opera di Ippocrate sulla natura umana, della quale viene riportato, in carattere corsivo, <strong>il</strong> testo<br />

della traduzione latina di Vittore Trincavelli. L’autore, di antica e nob<strong>il</strong>e famiglia parmense, fu<br />

poeta, f<strong>il</strong>osofo e medico; morì nel 1590, mentre era al servizio dell’imperatore Rodolfo II, dopo<br />

essere stato in precedenza medico del marchese Sforza Pallavicino. Ottimo esempl. MANCA A<br />

WELLCOME. DURLING 4169. BMC 330. [4411]<br />

126. STOEFFLER, Joannes. Elucidatio fabricae ususque astrolabii. Lutetiae (Parigi),<br />

apud Gulielmum Cavellat, 1553, € 1.800<br />

in-8, ff. (8), 172, leg. coeva p. perg. con unghia, tit. ms. al dorso. Impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr.,<br />

testo in car. corsivo. Con 1 tavola f.t. (dopo <strong>il</strong> f. 170, non prevista dalle bibliografie), 2 tabelle a<br />

stampa ripieg. f.t. e numerose interessanti figure s<strong>il</strong>ogr. n.t. riguardanti l’astrolabio ed <strong>il</strong> suo<br />

impiego pratico, soprattutto in astronomia ed in geometria. Edizione di notevole pregio (la prima<br />

era apparsa a Oppenheim nel 1512) di questa dottissima opera che descrive dettagliatamente <strong>il</strong><br />

modo di costruire ed ut<strong>il</strong>izzare al meglio l’astrolabio, questo antichissimo: “strumento universale<br />

astronomico e terrestre, capace così di determinare la posizione degli astri in un dato istante, di segnalare le ore<br />

e la durata del giorno, di fornire gli elementi geografici, e di essere usato come strumento per misurazione di<br />

altezze” (cfr. Cat. degli strumenti del Museo di storia della scienza, Firenze 1954, p. 53-4). Su due ff.<br />

bianchi in fine trovansi un componimento poetico di certo Isoppo Rossettini ed arma del casato<br />

dipinta in rosso e dat. 1594. Ottimo esempl.<br />

HOUZEAU & LANCASTER I, n. 3256. ADAMS S-<br />

1889. BMC, FRENCH, 408. [4401]<br />

127. SUSIO, Giovanni Battista. Libri tres.<br />

De Venis Edirectò Secandis; in quibus<br />

Matthaei Curtij… sententia defenditur,<br />

adversus Andream Turinum, Benedictum<br />

Victorium, Victorem Trincavellium, et<br />

Andream Vesalium. Cremonae, apud<br />

Vincentium Comitem, 1559, € 4.000<br />

in-4, ff. 63 (per errore num. 64), (1b.<br />

presente), leg. coeva p. perg. Frontespizio<br />

entro bella bordura s<strong>il</strong>ografica formata da 4<br />

legni, iniz. s<strong>il</strong>ogr. Dedica a Federico Gonzaga.<br />

Prima edizione di questo testo sulle vene ed<br />

<strong>il</strong> sangue, in cui l’autore sostiene <strong>il</strong> pensiero<br />

del suo maestro M. Corte, contro i pareri degli<br />

altri medici del tempo: contro Andrea Turini si<br />

67


disquisisce nel primo libro, contro Benedetto Vittori nel secondo e finalmente contro Vittore<br />

Trincavelli ed Andrea Vesalio nel terzo. Il Susio (Mirandola 1519-1583), <strong>il</strong>lustre medico e<br />

letterato, esercitò la professione a Padova, Roma, Venezia ed in Toscana; oltre ad opere di<br />

medicina, ne scrisse svariate altre, tra cui una “sulla ingiustizia del duello”, nonché <strong>il</strong> “Libro del<br />

conoscere la pest<strong>il</strong>enza... dove si mostra, che in Mantova non è stato male di sim<strong>il</strong> sorte l’anno 1575”.<br />

Rarissima edizione scientifica cremonese (solo 2 copie in Italia). Ottimo esempl., a grandi margini<br />

(lievissimo alone in alto). MANCA A MOLTE BIBLIOGRAFIE (Wellcome, Osler, Durling, Univ.<br />

Manchester, Adams). STC 653. [4304]<br />

128. ULMUS, Franciscus. De Liene libellus. Lutetiae (Parigi), pud Mamertum<br />

Patissonium, in offic. Rob. Stephani, 1578, € 1.200<br />

in-8, pp. 28, (2 bianche), leg. cart. rustico. Impresa tipogr. al titolo, due testatine e due iniziali<br />

s<strong>il</strong>ogr. Dedica dell’a. al Consigliere regio Giov. Metello, alla quale seguono dei versi in greco e<br />

latino scritti da Gius. Scaligero in onore dell’autore. Prima edizione di questo trattatello sulla<br />

m<strong>il</strong>za, di estrema rarità ed interesse, in quanto nessuno, per quanto ci consta, prima di Ulmus si<br />

era occupato di quest’argomento, a parte gli antichissimi autori (Ippocrate, Aristotele, Galeno,<br />

Erasistrato), dei quali peraltro <strong>il</strong> nostro riprende ed approfondisce le opinioni sull’uso o piuttosto<br />

sulla funzione della m<strong>il</strong>za nel corpo umano e gli altri autori più recenti qua e là citati (Leandro<br />

Botallo, Realdo Colombo e Laurent Joubert) non avevano trattato questa materia. Di François<br />

Umeau, latinizzato malamente in Ulmus, si sa soltanto che fu medico originario di Poitiers<br />

(Pictaviensis, si legge sul titolo) e le bibliografie riferiscono che nacque nel 1530 e morì nel 1594<br />

o 1599 e registrano solo la presente opera. Ottimo esempl., a pieni margini. MANCA A BMC,<br />

FRENCH BOOKS. WELLCOME I, 6392. DURLING 4453. THORNDIKE VI, p. 230. ADAMS U-48. [4398]<br />

129. VIVIANI, Vincenzo. De Maximis et Minimis Geometrica Divinatio in<br />

Quintum Conicorum Apollonii Pergaei. Florentiae, Apud Ioseph Cocchini, Typis<br />

Novis, 1659,<br />

2 parti in un vol in-folio, pp. (16),<br />

154; (4), 154, (2); leg. coeva p.perg.,<br />

tit. in oro al dorso. Due front.<br />

stampati in rosso e nero con stemma<br />

mediceo, una doppia tav. inc. in<br />

rame e 2 tav. inc. in legno f.t.,<br />

numerose fig. geometriche. n.t.<br />

€ 3.600<br />

Prima edizione, dedicata a<br />

Ferdinando II de Medici. L’opera è <strong>il</strong><br />

risultato di lunghi anni di lavoro di<br />

Viviani che si era proposto di scrivere<br />

<strong>il</strong> quinto libro delle Coniche di<br />

Apollonio, perduto e mai conosciuto.<br />

Nel frattempo Alfonso Borelli ne<br />

aveva scoperto <strong>il</strong> testo arabo in un<br />

codice ma lo stesso Granduca di<br />

Toscana ne bloccò la puublicazione<br />

68


fino a compimento dell’opera di Viviani. Così <strong>il</strong> quinto libro del Viviani fu stampato nel 1659, la<br />

traduzione del testo di Apollonio a cura di Borelli nel 1661. Bell’esempl., puro e genuino, salvo<br />

lavoro di tarlo agli ultimi 5 ff., che sfiora <strong>il</strong> testo. BRUNET V, 1335. CINTI, BIHLIOTECA GALILEIANA,<br />

135. POGGENDORF II, 1213. RICCARDI I (II), 625 e173: “Raro e pregiato.” [3167]<br />

129/b. ZAVONA, Massimiano. Abuso del<br />

tabacco de’ nostri tempi. Trattato Nel<br />

quale si dimostra, che con quello si<br />

possono curare un’infinito numero di<br />

mali, che molestano l’huomo. Bologna,<br />

Gio. Batt. Ferroni, 1650, € 1.500<br />

in-4 picc., pp. (8), 55, (9), leg. coeva cart.<br />

rustico, tit. ms. al dorso. Sul titolo stemma di<br />

Mons. Pietro Rota, Conte della Guardia e<br />

arcidiacono di Ravenna, cui l’opera è dddicata,<br />

alcuni fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. rom.<br />

Prima edizione di questo raro trattatello sul<br />

tabacco; nei primi brevi capitoli si parla del<br />

nome, forma, specie e preparazione del tabacco;<br />

ma è nei più ampi capitoli VI (pp. 11-39) e VIII<br />

(pp. 41-55) che si affrontano le due questioni<br />

più importanti, rispettivamente: “delle nob<strong>il</strong>i<br />

virtù del tabacco” e “l’uso d’hoggidì del tabacco è un<br />

abuso”. Scorrendo la “tavola delle cose notab<strong>il</strong>i” si<br />

trova una miriade d’argomenti curiosi ed<br />

interessanti, tutti attinenti alla medicina ed alla<br />

farmacia. Zavona (Ravenna 1579-1652) fu medico e scrittore, autore anche dell’opuscolo “De<br />

Ravennatis aeris”. Ottimo esempl. (antico timbro di biblioteca privata al tit.). KRIVATSY 13234.<br />

BMC, XVII sec., 976. MICHEL-MICHEL VIII, 146.<br />

69


ALCHIMIA, OCCULTISMO ED EMBLEMI<br />

130. ALCIATI, Andrea. Diverse imprese<br />

accomodate a diverse moralità, con versi<br />

che i loro significati dichiarano insieme con<br />

molte altre nella lingua italiana non più tradotte…<br />

Tratte da gli Emblemi dell’Alciato.<br />

Lione, Mathias Bonhomme, 1551, € 2.900<br />

in-8, pp. 191, leg. settec. m. pelle e ang. Tit.<br />

racchiuso in bordura architett., 179 emblemi<br />

racchiusi entro bordura s<strong>il</strong>ogr. ornamentale<br />

variata ed 8 pagine col testo entro bordura senza<br />

emblemi: opera in pratica interamente s<strong>il</strong>ogr.<br />

(tranne la pag. n. 2 contenente <strong>il</strong> priv<strong>il</strong>egio del<br />

Re). Dedica al Principe di Venezia Francesco<br />

Donati da parte di Giovanni Marquale, che è<br />

anche l’autore della traduzione (apparsa per la<br />

prima volta nel 1549). Rara edizione, arricchita<br />

di nuovi emblemi, della celebre opera<br />

“Emblemata” di Alciati, tra le prime e più<br />

importanti sull’argomento, “galleria di<br />

situazioni, ora connotate da caratteri particolari, ora<br />

trasfigurate in metafore, ma in definitiva, riferimenti<br />

e rappresentazioni anch’esse dei comportamenti umani<br />

e delle ricorrenti evenienze del caso” (cfr. <strong>il</strong> vol.<br />

“Emblemata”, Torchio de’ Ricci, M<strong>il</strong>ano, 1986). I soggetti in essa rappresentati furono sovente<br />

ripresi ed <strong>il</strong>lustrati da pittori e disegnatori dell’epoca e posteriori. Andrea Alciati (M<strong>il</strong>ano 1492 -<br />

Pavia 1550) fu grande erudito, umanista e giureconsulto, professore in varie Università francesi ed<br />

italiane ed autore di molte altre opere. Esempl. genuino. PRAZ 249-250, NOTE. GREEN 50. ADAMS<br />

A-599. BAUDRIER IX, 187. STC, FRANCH, 9. DIZ. BIOGR. IT. II, 69-77. [3051]<br />

131. ALCIATI, Andrea. Emblemata. Cum commentariis Claudii Minois…et notis<br />

Laur. Pignorii patavini. Novissima hac editione in continuam unius commentarij<br />

seriem congestius…opera et vig<strong>il</strong>iis Ioannis Thu<strong>il</strong>ii Mariaemontani tirol…Opus copiosa<br />

sententiarum, apophthegmatum adagiorum, fabularum mythologiarum,<br />

hieroglyphicorum…varietate instructum & exornatum...Patavij, apud Petrum<br />

Paulum Tozzium (in fine: Typ. Laur. Pasquati), 1621, € 1.800<br />

in-4, pp. LXXX, 1003, (1); leg. mod. cart., tit. ms. al dorso. Tit. fig. inc., marca tip. sul<br />

frontesp., altra grande marca tip. in fine, emblema del curatore dell’ediz. Io. Thu<strong>il</strong>ius (a pag.<br />

XIII) e 212 emblemi s<strong>il</strong>ogr. num. Testo su due colonne in car. tondo, corsivo e passi in greco.<br />

Trattasi dell’edizione più ricca per <strong>il</strong> numero degli emblemi e per l’apparato f<strong>il</strong>ologico (“... per<br />

71


l’ulteriore storia del testo va ricordata l’edizione patavina del 1621 che comprende 212 emblemi e in cui sono<br />

riprodotti i diversi estesi commenti che si erano venuti sv<strong>il</strong>uppando intorno all’opera, principale tra essi quello<br />

del francese Claude Mignault”, cfr. D.B.It. II, p. 72); è inoltre ricercata per la presenza dell’emblema<br />

n. LXXX, assai volgare (“Adversus naturam peccantes”), quasi sempre mancante nelle precedenti<br />

edizioni. L’opera di Alciati sugli “Emblemata” si pone tra le prime e più importanti sull’argomento,<br />

“galleria di situazioni, ora connotate da caratteri particolari, ora trasfigurate in metafore, ma in definitiva,<br />

riferimenti e rappresentazioni anch’esse dei comportamenti umani e delle ricorrenti evenienze del caso” (cfr. <strong>il</strong><br />

vol. “Emblemata”, Torchio de’ Ricci, M<strong>il</strong>ano, 1986). I soggetti in essa rappresentati furono sovente<br />

ripresi ed <strong>il</strong>lustrati da pittori e disegnatori dell’epoca e posteriori. Andrea Alciati (M<strong>il</strong>ano 1492 -<br />

Pavia 1550) fu grande erudito, umanista e giureconsulto, professore in varie Università francesi ed<br />

italiane ed autore di molte altre opere. Bell’esempl. a pieni margini. PRAZ p. 25, nota 4: “collects<br />

preceding commentaries and adds new one” E p. 251: “after being banished from very many editions the offensive<br />

emblem LXXX is again introduced, raising the number pf emblems to 212”. GREEN 152. CICOGNARA 1837:<br />

“E’ la spiegazione più ampia che abbiamo intorno a questa materia trattata dall’Alciato”. [3060]<br />

132. ARTIS AURIFERAE quam Chemiam<br />

vocant, volumina duo…<br />

Accessit noviter volumen tertium…<br />

Bas<strong>il</strong>eae, typis Conradi Walkirchi, 1610,<br />

€ 6.500<br />

3 vol. in un tomo, pp. (16), 405, (23, 4 bb.);<br />

346, (16, 2 bb.); (2), 185, (5); leg. coeva p.<br />

perg. rigida con unghia, tit. ms. al dorso.<br />

Illustrato da 21 straordinarie s<strong>il</strong>ografie ad<br />

alto contenuto ermetico: una nella prima parte<br />

(la celebre Turba ph<strong>il</strong>osophorum) e 20 nella<br />

seconda parte, ad <strong>il</strong>lustrare <strong>il</strong> “Rosarium<br />

Ph<strong>il</strong>osophorum”. Prima edizione completa,<br />

comprensiva della terza parte,<br />

importantissima poiché contiene vari scritti<br />

inediti di Raimondo Lullo, di questa<br />

ricchissima raccolta di autori “classici”<br />

(Aristotele, Avicenna, Rosinus, Merlino,<br />

Arnaldo di V<strong>il</strong>lanova, Alberto Magno, ecc.) ed<br />

opere anonime di alchimia, magia e segreti<br />

naturali. È una delle più rare antologie<br />

d’argomento alchemico ed ermetico. Le <strong>il</strong>lustrazioni raffigurano elaborate allegorie del Re e della<br />

Regina, che si uniscono carnalmente, dell’Ermafrodito da loro generato, del sole e della luna, della<br />

putrefazione e sublimazione dell’Anima, fino a giungere alla dimostrazione della Perfezione. Erano<br />

già uscite nel “De Alchimia opuscula complura veterum ph<strong>il</strong>osophorum…”del 1550; in questa edizione<br />

vengono riut<strong>il</strong>izzati i legni dell’ediz. 1593. Bell’esempl., seppur con usuali uniformi bruniture della<br />

carta e margine a destra del primo titolo rif<strong>il</strong>ato; in circa la metà delle s<strong>il</strong>ografie i sessi e le scene<br />

carnali sono parzialmente abrasi, difetto trascurab<strong>il</strong>e data la qualità dell’esemplare e l’estrema rarità<br />

dell’opera. DUVEEN 29-30. FERGUSON I, 51-2: “This is one of the chief collections of standard alchemical<br />

authors”. CAILLET n. 477: “Recue<strong>il</strong> rare et important”. BIBL. MAGICA CASANATENSE n. 145. [4385]<br />

72


133. AUBIGNE’, Nathan d’. Bibliotheca Chemica contracta ex delectu et<br />

emendatione… Genevae, Io.Ant. et Samuel de Tournes, 1653. (Leg.con:)<br />

(SENDIVOG, Michael). Novum Lumen Chemicum è naturae fonte et manuali<br />

experentia depromptum. Cui accessit tractatus de sulphure. Auctoris anagramma “Divi<br />

Leschi Genus Amo”. Ibidem, 1653. (Leg. con:) Jean d’ESPAGNET. Enchiridion<br />

Physicae restitutae… / Arcanum Hermeticae Ph<strong>il</strong>osophiae opus: in quo occulta<br />

Naturae & Artis circa Lapidis Ph<strong>il</strong>osophorum materiam…Ibidem, 1653, € 2.400<br />

4 parti in un vol. in-8, pp. (8), 77, (2 bianche); 11, (5, di cui 3 bianche), 175, (3 b.) ; (9), (1), 179,<br />

(6), 83, (1). Perfetta cartonatura originale. Raccolta rarissima, i cui autori sono indicati sotto forma<br />

di anagrammi. “This key work of 17th century alchemy, appears to have been first published in 1608, and I<br />

have counted nearly 30 editions printed up to the end of the 18th century. It was included in a number of<br />

alchemical compendia, and was frequently quoted in alchemical works” (Young Coll. per Sendivog). “The<br />

first edition was issued at Paris in 1623. A number of editions were issued over the next decades and it was<br />

included in a number of alchemical compendia. An English translation, translated by Elias Ashmole, was<br />

printed in 1650” (Young Coll. per i due d’Espagnet). Esemplare d’eccezione, genuino a fogli chiusi,<br />

con usuali arrossature della carta. Per l’ediz. 1673 CASANATENSE 152 e VERGINELLI-ROTA 8: “Questa<br />

raccolta è molto nota e giustamente stimata”. FERGUSON I, 17-18 per la collezione; citati sepratamente:<br />

CAILLET 147: “Ouvrage fort rare”. CAILLET 10129-39, per altre edizioni. CAILLET 3668 (ed. 1642)<br />

“Ouvrage de grande réputation parmi les adeptes de la Ph<strong>il</strong>osophie Hermétique”. [4375]<br />

134. BALDUINUS, Chistianus<br />

Adolphus. Aurum<br />

Superius & Inferius Aurae<br />

Superioris & Inferioris<br />

Hermeticum.- (Con:)<br />

Phosphorus Hermeticus,<br />

sive Magnes Luminaris.<br />

Amsterdam, Joannes Janssonius,<br />

1675, € 2.200<br />

2 parti in un vol., in-12mo<br />

(132x70mm), pp. (20), 96;<br />

(14); leg. coeva p. pelle,<br />

dorso a nervetti con tit. e<br />

fregi oro (piccoli difetti alle<br />

cuffie ed agli angoli). Con 3<br />

tavole incise in rame e<br />

ripiegate f.t. Importante<br />

edizione, di un solo anno posteriore alla prima, di questo raro trattatello di alchimia in cui<br />

Balduinus, alla ricerca della pietra f<strong>il</strong>osofale, esamina la natura e le qualità alchimistiche dell’oro<br />

e, nella seconda parte, espone l’importante scoperta della fluorescenza del nitrato di calcio, a<br />

lungo conosciuto come <strong>il</strong> “fosforo di Balduinus”. “Work on the extraction of an astral goldfrom the<br />

atmosphere by universal magnetism, potable gold, the virtues of the atmospheric gold in the three kingdoms of<br />

Nature” (Partington II, p. 338). Bell’esempl. DUVEEN p. 41. FERGUSON I, 68. CAILLET n. 662:<br />

“Petit traité fort rare de la Pierre ph<strong>il</strong>osophale”. BIBLIOTHECA MAGICA CASANARENSE, N 166. [4351]<br />

73


135. BOCCHI, Ach<strong>il</strong>le. Simbolicarum quaestionum de universo genere, quas serio ludebat,<br />

libri quinque. Bononiae, Apud Societatem Typographiae Bononiensis, 1574, € 3.570<br />

in-4, pp. (48), CCCLVII, (1); leg. settec. m. pelle, tit. e fregi oro al dorso. Marca tip. sul tit., testo<br />

in car. corsivo. L’opera si compone di 151 epigrammi <strong>il</strong>lustrati da altrettanti simboli incisi in<br />

rame da Giulio Bonasone e ritoccati, in questa seconda edizione, da Agostino Carracci, nei quali<br />

è assai evidente l’influenza degli “Emblemata” dell’Alciati; l’autore tutttavia aggiunse esperienze<br />

emblematiche presenti nella cultura bolognese. Notevole è la presenza dei motivi petrarcheschi<br />

ed erotici alessandrini, ma preponderanti sono i motivi della simbologia orientale e i motivi<br />

mistico-scritturistici. Bocchi spiega la sua divisione in differenti classi: teologica o metafisica,<br />

fisica, morale e f<strong>il</strong>ologica; i versi hanno un’ispirazione storica e classico-mitologica. In una lettera<br />

a G.B. Pigna, <strong>il</strong> Bocchi definisce l’opera “un preludio de gl’altri simboli cabalistici et theologici fondati<br />

sulla Sacra Scrittura”. E’ sicuramente uno dei più affascinanti libri di emblemi. Primo libro<br />

pubblicato, a cura di Giov. Rossi, dalla Società Tipografica Bolognese, costituitasi nel 1572 e<br />

diretta da Carlo Sigonio. Esemplare in buono stato, con ampi margini (piccoli lavori di tarlo nel<br />

margine interno). ADAMS B-2195; STC 112; HARWARD CAT., I, p. 106; MORTIMER 77; PRAZ 276;<br />

LANDWEHR, REB 163. [3050]<br />

136. BORJA, Juan de. Emblemata moralia, scripta quondam hispanice…, latinitate<br />

donata a L.C.C.P. (L. Camerarius). Berolini, sumpt. Joh. Mich. Rudigeri, Stanno Ulr.<br />

Liebperti, 1697, € 3.200<br />

in-4, pp. (6), 201, (1 b.), leg. settec. p. vitello biondo con riquadro oro sui piatti, tit. e fregi a<br />

secco ed in oro al dorso. Impresa tipogr. al tit., fregi s<strong>il</strong>ogr. ed una serie numerata di 100 emblemi<br />

circolari finem. inc. in rame, l’ultimo dei quali è firnato J.C. Schott, tutti accompagnati da una<br />

pagina di testo esplicativo a fronte. Traduzione latina di Lodov. Camerarius delle “Empresas<br />

morales” di quest’autore spagnolo, pubblicate a Bruxelles nel 1580. Ottimo esempl. PRAZ p. 282.<br />

PALAU II, n. 33114 (erra <strong>il</strong> num. degli emblemi): “bastante rara y apreciada”. CICOGNARA 1857<br />

(confonde <strong>il</strong> num. delle pp. con le tav.). BERLIN KAT. 4562. [3073]<br />

74


137. BONO, Pietro. Introductio In Divinam Chemicae Artem, integra magistri<br />

Boni Lombardi Ferrariensis Physici. Nunc primum in lucem edita. Bas<strong>il</strong>eae, apud<br />

Petrum Pernam, 1572, € 4.000<br />

in-4, pp. (8), 279, leg. coeva in pergamena floscia, (restauro all’angolo esterno sup.). Impresa tipogr.<br />

al titolo e in fine, cap<strong>il</strong>ettera ornati, carattere tondo e corsivo. Prima edizione completa, curata dal<br />

medico Michael Toxites (Strasburgo 1515-1581) della “Pretiosa Margarita novella”; basata sul testo del<br />

codice del British Museum, Harleian 1672 studiato dal Thorndike (III, 147-162), è la versione<br />

definitiva che fu ristampata nelle raccolte di Zetzner e Manget. La prima edizione, pubblicata dalla<br />

stamperia aldina nel 1546, non è che una versione ridotta da Giovanni da Crotone. Fondamentale testo<br />

trecentesco, probab<strong>il</strong>mente redatto a Pola in Istria attorno al 1330 da un medico ferrarese del quale<br />

non si hanno notizie certe; si tratta di un manuale pratico di alchimia, che l’autore dice fondarsi<br />

piuttosto su un’spirazione di carattere divino ed iniziatico che sulla rigorosa argomentazione scientifica.<br />

Di notevole interesse è la parte che descrive la tecnologia trecentesca applicata alla pratica alchimistica.<br />

Di notevole rarità. Buon esempl. con discrete sottolineature e chiose coeve in inchiostro rosso e bruno;<br />

restauro a mancanza al fontespizio, con perdita di una lettera, restauro all’angolo sup. esterno dei primi<br />

30 ff., che non tocca <strong>il</strong> testo. THORNDIKE III, pp.147-162. STC, GERMAN, 142. NON IN DUVEEN; NÉ<br />

CAILLET, NÉ FERGUSON, che citano altre edizioni. [4403]<br />

138. BRUNO, Giordano. De monade<br />

numero et figura liber Consequens<br />

Quinque De Minimo Magno & Mensura<br />

item De innumerab<strong>il</strong>is immenso &<br />

infigurab<strong>il</strong>i; seu De Universo & De<br />

Mundis libri octo. Francofurti apud Ioan<br />

Wechelum & Petrum Fischerum<br />

consortes 1591, P. a R.<br />

in-8 (mm.161x93) pp. (24), 655 (1 b., con<br />

errori). Segnatura: (8; *4; A-Z8; Aa-Ss8),<br />

legatura 700esca mezza pelle e angoli, titolo in<br />

oro su tassello rosso e f<strong>il</strong>etti in oro al dorso a 6<br />

comparti. Al frontespizio nota di possesso<br />

datata 1780. Prima edizione di questo poema<br />

f<strong>il</strong>osofico in latino del Bruno (n. a Nola nel<br />

1548 ed arso vivo a Roma in Campo de’Fiori,<br />

nel 1600). L’opera è ispirata a “quella intuizione<br />

pitagorica e platonica dell’animismo universale, che<br />

offriva un certo apparente fondamento alle<br />

fantasticherie delle scienze occulte curate dai f<strong>il</strong>osofi<br />

del Rinascimento … La monade, che corrisponde al punto della matematica e all’atomo della fisica, è questo essere<br />

primitivo, imperituro, di natura tanto corporea che spirituale, che genera, per reciproci rapporti, la vita del mondo”<br />

(DIZ.BOMPIANI, OPERE IV, p. 788). Raro esemplare completo della segnatura *4 che invece manca a<br />

moltissimi esemplari della prima edizione, e del tutto nella seconda del 1614, che reca i solo frontesp.<br />

cambiato. Le pagine preliminari comprendono dopo <strong>il</strong> frontespizio una lunga “Epistola dedicatoria et<br />

clavis”, in cui Bruno offre al duca di Braunschweig Heinrich Julius un “triplex munus”, ossia l’intera<br />

tr<strong>il</strong>ogia, fornendo delucidazioni sul loro contenuto. In questa epistola a Heinrich Julius, già dedicatario<br />

75


del De minimo, Bruno vuole esprimere la sua gratitudine per quei 50 fiorini che gli avevano permesso<br />

di dare alle stampe i Poemi. Segue l’ Index, con una composizione poetica sul f. *4; queste sono le<br />

famose 4 carte che mancano in moltissimi esemplari. Il De monade, diviso in 11 capitoli, occupa le<br />

successive carte A1r-K1r. Alle carte K2r-Ss8r segue <strong>il</strong> De immenso, in 8 libri ognuno dei quali è<br />

introdotto da un proprio titolo. Sono inoltre comprese 28 figure nel De monade e 25 figure nel De<br />

immenso, a cui vanno poi aggiunti numerosi diagrammi. Anche per quanto riguarda questi due Poemi,<br />

è probab<strong>il</strong>e che sia stato lo stesso Bruno a seguire, per quanto possib<strong>il</strong>e, le fasi di stampa, incidendo -<br />

come già avvenuto per <strong>il</strong> De minimo - la maggior parte delle figure che corredano <strong>il</strong> testo, peraltro di<br />

diffic<strong>il</strong>issima interpretazione. “Le imagines o sig<strong>il</strong>li bruniani, speculari dell’ordine universale, perché ne<br />

riproducono le sottese geometrie ed i numeri, divengono intermediari ‘magici’ tra <strong>il</strong> mondo naturale e quello<br />

archetipo, veri e propri specchi che riflettono e vincolano l’uno all’altro” (GABRIELE, CORPUS ICONOGRAPHICUM,<br />

Adelphi 2001, p. 522). Tutte le opere del Nolano sono rarissime in quanto avversate e distrutte dalla<br />

chiesa, e la loro diffusione fu assai limitata soprattutto in Italia: “in parecchi luoghi della penisola metter la<br />

propria firma su un Bruno avrebbe potuto costar caro, e quindi i legittimi proprietari dovettero astenersene spesso…”<br />

(Sturlese, p. XXIX). Bell’esemplare (qualche rara e leggera brunitura in alcune carte); appartenuto al<br />

f<strong>il</strong>osofo Luderus Kulenkamp (1724-1794), docente all’Università di Gottinga e autore di diversi<br />

libri. La Sturlese lo cita come proprietario di 6 volumi a stampa del Bruno e di 2 copie manoscritte,<br />

ma questo esemplare del De monade è sconosciuto. Rita STURLESE, Bibliografia, censimento e storia delle<br />

antiche stampe di G.B. n. 25, censisce 114 esemplari al mondo (molti scompleti, e la maggior parte<br />

privi dei 4 fogli), di cui 11 in Italia. SALVESTRINI, Bibliogr. di G.B., 1926, n. 154. BMC, German, p.<br />

157. MANCA ALLA BIBL. MAGICA della CASANATENSE (cfr. n. 243), che alla MOSTRA STORICO-<br />

DOCUMENTARIA del 2000 vi espose la sola seconda edizione (n. 231).<br />

138/b. CAMILLI, Cam<strong>il</strong>lo. Imprese <strong>il</strong>lustri di diversi, coi discorsi di C.C. et con le<br />

figure intagliate in rame di Girolamo Porro… Venetia, Franc. Z<strong>il</strong>etti, 1586, € 3.100<br />

3 parti in un vol. , pp. (8), 182, (2 bb.); 95; 56; leg. 700esca. m. pergamena, titolo ms. al dorso.<br />

Dedica al card. Ferdinando de’ Medici, fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. Con 3 titoli a diverso motivo<br />

architett. inc. e complessivi 108 emblemi entro bordure ornamentali (59+31+18)<br />

magistralmente inc. in rame da Girolamo Porro, uno dei più <strong>il</strong>lustri incisori dell’epoca; le bordure<br />

ornamentali dimostrano una certa influenza di Enea Vico. Prima ed unica edizione di opera<br />

molto rara, di notevole fascino e pregio artistico. Esempl. puro e assai bello, con i rami<br />

freschissimi. PRAZ p. 296. MORTIMER, HARVARD ITALIAN, n. 99. CICOGNARA (con data errata<br />

1585): “Sono 108 bellissimi emblemi intagliati con sommo magistero, e forse <strong>il</strong> Porro non eseguì opera più<br />

bella e più di questa elegante”. VINET 852. STC 140. [3289]<br />

139. FEDRO VON RODACH, Georg. Opuscula iatro-chemica quatuor. I: Praxis<br />

medico-chemica. II: Halopirgice, sive pestis medica-chemica curatio. III: Chirurgia minor.<br />

IV: Furnus chymicus… In quibus… praeparandorum Arcanorum doctrina, et<br />

Characteristicae… Francofurti, typis Io. Wolphii, sumptibus Ant. Hummi, 1611, € 950<br />

in-8, pp. (8), 128, (8), leg. cart. epoca. Edizione in parte originale, curata da Giov. Andrea<br />

Schenckius, di quest’opera dell’autore tedesco, sovente registrata, alla latina, sotto Phaedro. Rara<br />

e curiosa opera che concerne la medicina e la chimica, con descrizione di vari metodi per la<br />

preparazione di componenti chimici, ecc. (interessante in particolare <strong>il</strong> “Furnus chymicus in quo<br />

arcanorum praecipuorum compostiones denotantur” ove si parla delle perle, del tintura dei coralli, ecc.).<br />

Bell’esemplare, a pieni margini, con barbe. KRIVATSY 3971. FERGUSON p. 187-8. [4322]<br />

76


140. FERRO, Giovanni. Teatro d’imprese. Parte prima (e seconda). (In fine:)<br />

Venetia, Giacomo Sarzina, 1623, € 5.500<br />

2 parti in un vol. in-4, pp. (36, compr. tit. e 2 tav. di dedica inc.), 296; (180), 728, (2); leg. coeva<br />

p. perg. rigida (restaurata), dorso a nervi con tit. ms. Con 2 magnifici frontespizi inc. da<br />

Gaspare Grispoldi, <strong>il</strong> primo con ritratti di celebri personaggi, <strong>il</strong> secondo con figure allegoriche; 2<br />

tavole di dedica inc., la prima con al centro <strong>il</strong> ritr. del Card. Barberini, dedicatario dell’opera, la<br />

seconda a motivo architett. con stemma dei Barberini e numerosi piccoli emblemi; ritratto<br />

dell’autore al verso dell’ult. foglio prelim. della seconda parte e 451 incisioni d’emblemi, di<br />

varia grandezza, ciascuna contenente una o più figure col relativo motto latino. Prima edizione<br />

(e forse unica) di questa vasta eruditisima opera sulle imprese e gli emblemi con richiami e<br />

riferimenti ad autori che hanno già trattato la materia (Capaccio, Ruscelli, Giovio, Bargagli ed<br />

altri). Le pagine preliminari della parte seconda contengono ut<strong>il</strong>i ed interessanti informazioni<br />

relative alle imprese: “Tavola di tutte l’imprese co’ loro corpi, e motti; Tavola del modo d’usare l’imprese ne’<br />

discorsi; Tavola dei nomi e portatori dell’imprese”, ecc. La parte descrittiva denota sicuramente una<br />

vasta erudizione dell’autore (Venezia 1582-1630, priore dell’ospedale di S. Marco e membro di<br />

svariate Accademie del tempo) e la parte iconografica una notevole ab<strong>il</strong>ità ed una fervida fantasia<br />

dell’artista incisore. Esempl. assai bello, puro e marginoso (qualche ab<strong>il</strong>e restauro qua e là). PRAZ<br />

p. 335-6. VINET n. 865. BMC, XVII SEC. 339. MICHEL-MICHEL III, 38. [4342]<br />

141. GEBER, Jabir ibn Haiyan. De alchemia traditio summae perfectionis in duos<br />

libros divisa. Liber investigationis magisterii. Strassburg, L. Zetzneri, 1598, € 2.200<br />

in-8, pp. (16), 303, (1), leg. coeva p.perg. Probab<strong>il</strong>e terza ediz., più estesa delle precedenti (1529 e<br />

1542), del più importante trattato di teoria alchemica e di metallurgia dell’antichità. Geber,<br />

latinizzato così dall’originale Jabir, fu alchimista arabo del sec. XIV, autore di reputate opere parascientifiche,<br />

probab<strong>il</strong>mente ispirate da testi analoghi di chimica di autori arabi dei secoli precedenti,<br />

tradotte in latino e pubblicate nell’XVI-XVII sec. “The works of Geber were the medieval alchemist’s textbook<br />

and vade-mecum. They are very clear and free from mystery...they can be truly regarded as the most important<br />

means by which the Arabic chemical knowledge became ava<strong>il</strong>able to the alchemists of medieval Christendom”. (F.<br />

Sherwood Taylor, The Alchemists, p 91). Bell’esempl. in semplice legatura coeva; lieve unifrome<br />

brunitura della carta, 2 antiche note di possesso mss., di cui una cassata, al titolo. FERGUSON I,302<br />

(Not in Young Coll.). DUVEEN 239. BOLTON 985. RITTER 938. BMC, GERMAN, p. 434. [4371]<br />

77


142. GHIRARDELLI, Cornelio.<br />

Cefalogia fisonomica. Divisa in<br />

dieci deche, dove conforme a<br />

documenti d’Aristot<strong>il</strong>e, e d’altri<br />

f<strong>il</strong>osofi naturali, con brevi discorsi e<br />

d<strong>il</strong>igenti osservazioni si esaminano<br />

le fisionomie di cento teste humane<br />

che intagliate si vedono in quest’<br />

opera… Bologna, eredi di Evangelista<br />

Dozza, 1630, € 4.000<br />

in-4, pp. (20), 628, (20, la penultima<br />

per <strong>il</strong> colophon e l’ultima bianca), leg.<br />

post. p. perg., tit. ms. al dorso. Titolo<br />

entro bordura architettonica incisa<br />

da Girolamo David, ritratto<br />

dell’autore a p. pag. n. t. inciso in<br />

rame, 100 ritratti a m. pag. entro<br />

elaborate cartouches incisi in legno,<br />

grande impresa tipografica sul foglio<br />

del colophon, numerose iniziali<br />

ornate, testatine e finalini. L’autore,<br />

un francescano studioso di medicina astrologica e pronostici (materie alle quali dedicò alcuni<br />

studi), entrò a far parte della famosa Accademia dei Vespertini di Bologna, luogo in cui si<br />

dibatteva di matematica, astronomia ed astrologia. La Cefalogia, che è l’opera più importante<br />

del Ghirardelli, fu inizialmente a disposizione dei soli membri dell’accademia; essa si divide<br />

in 10 decadi, ciascuna decade è a sua volta divisa in 10 discorsi. Ogni decade è dedicata ad<br />

una determinata parte della testa, dotata di proprie caratteristiche e significati. Volume<br />

proveniente dalla biblioteca di S.Baglioni del quale appare <strong>il</strong> timbro rettangolare nel margine<br />

inferiore del foglio di titolo. Bell’esemplare, con qualche pagina uniformemente brunita.<br />

VINCIANA 2189. RICCARDI I, 38. KRIVATSY 4706. CICOGNARA 2440. [2882]<br />

143. (HAUTNORTHON, Josaphat Friederich). Lucerna Salis Ph<strong>il</strong>osophorum. Hoc<br />

est : Delineatio nuda desiderati <strong>il</strong>lius Principii tertii mineralium Sendivogiani, sive salis,<br />

quod est subiectum omnis mirab<strong>il</strong>itatis & Academia unica veterum Sapientum, nec non<br />

clavis artis Gebricae, claudens sig<strong>il</strong>lans & aperiens…Amstelodami, apud Henricum<br />

Betkium, 1658, € 1.100<br />

in-8, pp. 167, (1), leg. p. perg. antica. La prefazione è firmata dall’autore con le proprie<br />

iniziali “J.F.H.S. F<strong>il</strong>io Sendivogii” (Jos. Fried. Hautnorthon Suecus). Seconda edizione<br />

dell’opera e prima in latino, contenente l’intero testo dell’ediz. originale in tedesco del 1657,<br />

ma con i capitoli II e V ampliati; in fine al cap. VIII è stata introdotta la “recapitulatio”,<br />

seguita dal “Catalogus auctorum clariorum, ac proinde lectu ut<strong>il</strong>isimorum” e l’avvertenza contro gli<br />

scritti di Glauber (pp. 60-63); seguono poi 13 capitoli ed un ep<strong>il</strong>ogo (pp. 64-141) che<br />

riportano <strong>il</strong> pensiero di vari autori sulle diverse parti della chimica; <strong>il</strong> “Dialogus preparationem<br />

Lapidis Ph<strong>il</strong>osophici amplius detegens” con l’aggiunta dei “Rhythmi” che iniziano con “Res<br />

78


quaedam in hoc Mundo invenitur” (pp. 142-153); due brevi avvisi al lettore che spiegano<br />

rispettivamente l’origine dell’opera e lo pseudonimo dell’autore (pp. 154-7); infine<br />

l’Appendice con <strong>il</strong> “Colloquium Spiritus Mercurii cum fratre Alberto Bayero sive Bavaro, monacho<br />

carmelitano” (pp. 158-167); l’ultima pag. riporta in lingua tedesca un avviso dello stampatore<br />

contro le <strong>il</strong>lecite ristampe. Rarissimo trattatello di f<strong>il</strong>osofia ermetica, concernente la magia,<br />

l’esoterismo, segreti naturali, la medicina, ecc. Scarse sono le notizie sull’autore (talvolta<br />

scritto Hautnortton o Heutnortton, ma Krivatsy e Wellcome ipotizzano che sia pseudonimo<br />

di Johann Harprecht, nato intorno al 1610). Bell’esempl. FERGUSON I, 368-9. CAILLET 6831.<br />

DUVEEN 282, note (ma descrive altra ediz. stesso stampatore e stesso anno). KRIVATSY 5265.<br />

WELLCOME III, 211. [4126]<br />

144. HERBINIUS, M. Johannes. Dissertationes de admiranda Mundi cataractis<br />

supra et subterraneis.. terrestri ac primigenio Paradiso locus situsque verus in<br />

Palaestina restituitur.. Amsterdam, Jansson- Waesberg, 1678, € 2.800<br />

in-4, pp. (16, compreso antip. inciso), 267, (17), leg. coeva p.pelle, titolo e ricchi fregi in oro al<br />

dorso. Opera di notevole rarità ed importanza e curiosità scientifica. É adorna di antip. inciso<br />

con figure allegoriche, piccola s<strong>il</strong>ografia, 4 tavole f.t. (2 più volte ripieg.: corografia e fiumi<br />

del Paradiso, cascate di Trollhättan in Norvegia) e 21 incisioni a mezza pag. raffig. luoghi e<br />

cascate europee (tra cui quelle delle Marmore, di Schaffausen, chiuse e rapide sul Reno e Danubio,<br />

tra Venezia e Padova). Prima edizione di notevole studio sull’origine delle sorgenti e dei fiumi,<br />

flussi e correnti marine, e sui fiumi del Paradiso terrestre, ecc.. L’autore propone l’esistenza di un<br />

grande mare all’interno della terra, e ricerca prove idrografiche e storiche per affermare che la<br />

Palestina è <strong>il</strong> sito del Paradiso Terrestre. Ottimo esemplare. Non riscontrato in alcun repertorio<br />

generale o specialistico consultato. [947]<br />

145. INDAGINE, Johannes. Chiromantia / Physiognomia, ex aspectu membrorum<br />

Hominis. / Periaxiomata, de faciebus Signorum. / Canones astrologici, de iudicis<br />

Aegritudinum. / Astrologia naturalis. / Complexionum noticia iuxta dominium<br />

Planetarum./ (In fine:) Argentorati, apud Jo.Schottum, Anno MDXXXI. (Strasbourg,<br />

Jean Schott, 1531), € 5.700<br />

in-fol. picc., pp.137, (1) con le grandi armi figurate dell’autore s<strong>il</strong>ografate a piena pagina da<br />

Hans Baldung Grien. Manca <strong>il</strong> foglio bianco finale. Leg. ottocentesca in m.marocch. bruno e<br />

ang. Seconda edizione (la prima è del 1521-22), di grande rarità, di un libro di notevole<br />

interesse per la materia trattata, stupendamente <strong>il</strong>lustrato in s<strong>il</strong>ografia da noti artisti tedeschi<br />

dell’inizio del XVI sec. quali Hans Baldung Grien e Hans Wechtlin: 37 grandi figure di<br />

chiromanzia, 26 segni astrologici, 27 schemi di astrologia, 22 fisiognomici. Questo<br />

trattato di chiromanzia, fisiognomia e astrologia ebbe straordinario successo e venne<br />

ristampato e tradotto per circa tre secoli. Nel presente esemplare, ottimamente conservato,<br />

non fu impresso sul titolo <strong>il</strong> ritratto di Indagine attribuito a Grien che figura su altri esempl.<br />

conosciuti di questa ediz. del 1531. CH.SCHMIDT, REP. BIBL. STRABURGEOIS, II, 120. BMCAT.,<br />

GERMAN, 429. HOLLSTEIN, BALDUN GRIEN, n.263. CAILLET (nn.5384-5394) NON CONOSCE<br />

EDIZ. ANTERIORI AL 1540. [674]<br />

79


146. JEAN XXII, le Pape. L’elixir des<br />

ph<strong>il</strong>osophes, autrement, l’art transmutatoire,<br />

moult ut<strong>il</strong>e, attribué au Pape Jean<br />

XXII de ce nom: no(n) encore veu, ny<br />

imprimé par cy devant. Lyon, Marcé<br />

Bonhomme, 1557, € 4.200<br />

in-12 picc., pp. 205, leg. coeva p. perg., tagli dor.<br />

Impresa tipogr. al tit., due iniz. e due testatine<br />

s<strong>il</strong>ogr., car. tondo. Illustrato da 11 piccole figure<br />

s<strong>il</strong>ogr. raffig. fornelli, alambicchi ed altri utens<strong>il</strong>i<br />

usati dagli alchimisti dell’epoca. “L’art<br />

transmutatoire” inizia a pag. 151. Prima edizione,<br />

molto rara, di questo volumetto d’alchimia ed arte<br />

esoterica estremamente interessante, pubblicato con<br />

frontesp. e numerazione propria, ma facente parte di<br />

raccolta più ampia (“Le miroir d’alquimie”)<br />

comprendente, tra le altre, anche un’opera di Ruggero Bacone; una presunta precedente ediz. in<br />

latino è inesistente: “L’elixir des ph<strong>il</strong>osophes and L’art transmutatoire are known only in the French version<br />

appearing here for the first time” (Duveen, p. 37). Erroneamente <strong>il</strong> trattatello viene attribuito al Papa<br />

Giovanni XXII, ma, come afferma Dorbon, “<strong>il</strong> nous semble fort peu probable qu’un pontife qui avait pris des<br />

mesures si sevères contre les alchimistes… se soit occupé de la recherche de la Pierre Ph<strong>il</strong>osophale”. Esempl. in<br />

buone condizioni (sottolineature al testo qua e là, lieve e piccolo alone d’umido in alto, lavoro di tarlo<br />

nel margine bianco infer. della parte centrale del vol. senza danno al testo). DORBON 2268: “Ouvrage<br />

d’une insigne rareté”. CAILLET 5522. FERGUSON I, 435. DUVEEN p. 309 e 37. MELLON n. 29. [3532]<br />

147. LA CHAMBRE, (le Sieur de). L’art de connoistre les hommes, où sont contenus<br />

les discours preliminaires qui servent d’introduction à cette science. Troisième édition,<br />

revue et corrigée. Paris, chez Jacques D’Allin, 1667, € 680<br />

in-12, pp. (12), 470, leg. del tempo p. pelle, tit. e fregi in oro al dorso (ab<strong>il</strong>i restauri alle cuffie e<br />

alle cerniere). Opera di notevole successo sulla psicologia, l’astrologia, la chiromanzia, ecc. apparsa<br />

per la prima volta nel 1660. Marin Cureau de la Chambre (Mans, circa 1594 - Parigi 1675,<br />

accademico e medico ordinario di Luigi XIII) “ y défend, entre autres, sa théorie des corpuscules<br />

atomistiques, considérés alors comme les intermédiaires de nos sensations. On y rencontre des chapitres dans le<br />

genre des suivants: De la nature des esprits. Des règles que la physionomie a formées sur les signes naturels<br />

pour connoistre les inclinations…De signes astrologiques. De la chiromancie. De la métoposcopie, etc.”<br />

(Dorbon). Buon esempl. CAILLET I, 2728-9 e DORBON 2414-5 (ediz. precedenti). [1076]<br />

148. LAVATER, Ludovicus. De Spectris, Lemuribus et magnis atque insolitis<br />

fragoribus, variisquem Praesagitionibus. Tractatus vere aureus. Editio secunda.<br />

Lugduni Batavorum (Leida), H. Verbiest, 1659, € 1.200<br />

in-12, ff.10 n.n., pp.246, leg. coeva p.perg. Interessante titolo inc. con figure emblematiche di questo<br />

arcano testo. L’autore fu teologo protestante a Zurigo nella seconda metà del XVI sec. Libro raro e<br />

curioso sugli spettri, le anime vaganti, i démoni, le apparizioni dei fantasmi e degli spiriti diabolici e<br />

fam<strong>il</strong>iari, sugli accidenti che sovente precedono la morte, etc. Bell’esemplare. CAILLET, n.6237. [2991]<br />

80


149. LICHTENBERGER, Joahannes.<br />

Pronosticatione in vulgare rara & più<br />

non odita la quale expone e dechiara<br />

alcuni influxi del cielo: & la inclinatione de<br />

certe constellatione… fino al anno<br />

M.D.lxvii. M<strong>il</strong>ano, Ioanne Angelo<br />

Scinzenzeler, 21 Apr<strong>il</strong>e 1523, € 20.000<br />

in-4, ff. 40, raffinata leg. 800esca di Duru in<br />

marocchino cremisi, riquadro di f<strong>il</strong>etti a secco<br />

ai piatti, titolo in oro al dorso a nervetti,<br />

dentelle e tagli dorati. La seconda copia nota<br />

dell’unica edizione della Pronosticatione<br />

impressa da Scinzenzeler a noi giunta (non<br />

esistono esempl. di quella del 1513, citata dal<br />

Panzer). Illustrata da 46 splendide s<strong>il</strong>ografie<br />

(3 delle quali a piena pag., le altre a mezza<br />

pag.), già ut<strong>il</strong>izzate per l’edizione m<strong>il</strong>anese del<br />

1500. L’opera di Lichtenberg (1440?-1503) è<br />

costituita da una serie di profezie che sarebbero state indotte dall’inconto di Saturno e Giove nel<br />

1484 e dall’eclisse solare del 1485. In realtà, essendo stato l’Autore l’astrologo ufficiale<br />

dell’Imperatore, l’opera esprime dei voti di riforma degli affari pubblici ed ecclesiastici sotto forma<br />

di predizione. L’opera (I ed. Heidelberg 1488) ebbe comunque grande fortuna tra la fine del XV<br />

e l’inizio del XVI secolo. Di eccezionale rarità; l’unico altro esempl. conosciuto è presso la Biblioteca<br />

Palatina di Parma. Bellissimo esempl. proveniente dalle collezioni di Dyson Perrins e Otto Schafer.<br />

SANDER 5921. FAVA, La fortuna del Pronostico in Italia (Gutenberg-Jarbuch 1930), 126-148.<br />

POLLARD/PERRINS 236. KRISTELLER, LOMB. GRAPHIK 290C. [3451]<br />

150. MAIER, Michael. Secretioris<br />

naturae secretorum<br />

Scrutinium Chymicum per<br />

oculis et intellectui accurate<br />

accomodata, figuris cupro<br />

appositissime incisa, ingeniosissima<br />

Emblemata… <strong>il</strong>lustratum.<br />

Frankfurt, G.H.Oehrling,<br />

1687, € 11.000<br />

in-4, pp. (8), 150, leg. di poco<br />

posteriore in p.perg., fregi in oro al<br />

dorso. Illustr. da 50 straordinarie<br />

incisioni emblematiche in rame,<br />

raffigurazioni mitologiche ed allegoriche<br />

di processi alchemici. Seconda<br />

edizione dell’ “Atalanta fugiens”,<br />

81


<strong>il</strong> più celebre libro di emblemi alchemici, opera del rosacrociano olandese Maier (1568-1622).<br />

Rispetto all’ediz. 1617-18 furono eliminati l’antiporta, <strong>il</strong> ritratto dell’a. ed alcune parti musicali. Il<br />

titolo del libro costituisce un curioso gioco di parole: <strong>il</strong> “fugiens” non si riferisce ad Atalanta, ma alle<br />

composizioni musicali (Fughe); gli alchimisti erano a conoscenza delle relazioni numeriche che<br />

regolano gli intervalli della scala musicale. Le fughe erano costituite da canoni a tre voci: “from the point<br />

of view of alchemical symbolism, the three voices were meant to represent the Ph<strong>il</strong>osopher’s Stone which eludes the<br />

alchemist, the alchemist pursuing it, the obstacles hindering the Ph<strong>il</strong>osopher’s progress” (De Pascalis, Alchemy<br />

the Golden Art, p. 140-41). Opera di grandissima importanza e rarità; le <strong>il</strong>lustrazioni sono<br />

considerate le più straordinarie dell’intera iconografia ermetica. Buon esempl., malgrado lievi<br />

arrossature e restauro al margine dell’ultimo f.; un antico bigotto possessore, invece di distruggere <strong>il</strong><br />

libro, si è limitato a raschiare i genitali alle figure di 9 incisioni. CAILLET 6996. DUVEEN p. 384.<br />

FERGUSON II p. 64. KRIVATSY 7277. PRAZ 410-11. VERGINELLI, BIBL.HERMETICA 209 [1315]<br />

151. NAZARI, Gio. Battista. Della<br />

tramutatione metallica sogni tre; Nel<br />

primo dei quali si tratta della falsa<br />

tramutazione sofistica: Nel secondo della ut<strong>il</strong>e<br />

tramutazione detta reale usuale: Nel terzo<br />

della divina tramutazione detta reale<br />

F<strong>il</strong>osofica. Aggiuntovi di nuovo la<br />

Concordanza de F<strong>il</strong>osofi, & loro Prattica;<br />

nella quale, si vede i gradi, & termini di esso<br />

divino magistero, & della verissima<br />

compositione della F<strong>il</strong>osofia Naturale, con la<br />

quale ogni cosa diminuta si riduce al vero<br />

Solificio, & Lunificio. Brescia, Pietro Maria<br />

Marchetti, 1599, € 5.500<br />

in-4, pp. (16), 231, (1), leg. coeva cart. Terza<br />

edizione, aumentata della “Concordanza de F<strong>il</strong>osofi”<br />

(opuscoli in genere attribuiti ad Arnaldo di<br />

V<strong>il</strong>lanova come <strong>il</strong> Rosario de’ F<strong>il</strong>osofi, <strong>il</strong> Novo<br />

Lume e <strong>il</strong> Magisterio et Allegrezza all’inclito Re<br />

d’Aragona), di questo libro alchemico di grande<br />

interesse. L’opera è corredata di 2 riproduz. di<br />

simboli e di 15 suggestive s<strong>il</strong>ografie (alcune ripetute), tra le più curiose immagini della iconografia<br />

magica e alchimistica. X<strong>il</strong>ografie che <strong>il</strong>lustrano paesaggi misteriosi, fenomeni straordinari e mostri<br />

allegorici che l’adepto incontra nel suo viaggio onirico. Esse costituiscono un complemento simbolico<br />

del testo, un codice alle procedure segrete messe in atto dal “sognatore” alla ricerca della pietra<br />

f<strong>il</strong>osofaleI “sogni” del Nazari raccontano <strong>il</strong> passaggio di un neofita attraverso <strong>il</strong> regno della falsa alchimia<br />

sofistica e quello dell’ut<strong>il</strong>e alchimia quotidiana per prepararsi a un più alto livello di alchimia divina,<br />

detta reale f<strong>il</strong>osofia, che riguarda soprattutto la rigenerazione spirituale dei suoi praticanti.. Le pp. 135-<br />

144 comprendono un elenco di oltre 400 autori ed opere consultate, importante contributo alla<br />

bibliografia alchimistica dell’epoca. Molto raro. Bell’esempl. (lieve alone marginale in fine). RICCARDI<br />

I, 608. DORBON 3232. DUVEEN p. 426. FERGUSON II, 131. [4326]<br />

82


152. ROSSELLI, Timoteo. Della summa de’ secreti uniuersali in ogni materia. Parte<br />

prima [-seconda]. Di Don Timotheo Rossello, si per huomini & donne, di alto ingegno,<br />

come ancora per medici, & ogni sorte di artefici industriosi, & a ogni persona uirtuosa<br />

accommodate. Con priu<strong>il</strong>egio. In Venetia, Per Giouanni Bar<strong>il</strong>etto, 1565, € 4.800<br />

in-8, (mm 152x102);, ff. (8), 152. Carattere romano e corsivo. Marca ai frontespizi e al verso<br />

dell’ultimo foglio delle due parti, iniziali x<strong>il</strong>ografiche figurate. Legatura coeva in pergamena, al<br />

centro dei piatti un medaglione ovale dorato, dorso riccamente ornato da girari di ferri floreali<br />

impressi in oro, titolo in capitali. Tracce di doratura ai tagli. L’unica opera attestata di Timoteo<br />

Rossello, più volte edita da Giovanni Bar<strong>il</strong>etto, tipografo a cui si devono, sempre negli stessi anni,<br />

numerose ristampe di un altro testo ‘classico’ del genere, I secreti di Isabella Cortese. Nella sua<br />

Bibliotheca botanica Albrecht von Haller riporta la segnalazione della Somma de’ secreti universali,<br />

nell’edizione veneziana del 1559, corredandola di una osservazione circa l’identità dell’autore, “nomen<br />

vero Alexio Pedemontano videtur fuisse Hieronymo Rossello, & suspicio est neque Timotheum ab eo differre”. A<br />

parte le discussioni, ancora non risolte, sui rapporti tra l’opera del Rossello e le analoghe raccolte<br />

dedicate ai segreti da Alessio Piemontese e Girolamo Ruscelli, la Summa de’ secreti universali ebbe<br />

grande diffusione, sia nel XVI che nel XVII secolo, rappresentando - nel suo offrire, come scrive lo<br />

stesso Rossello, un compendio dei “mirab<strong>il</strong>i secreti, che siano stati da huomini prudentissimi ritrouati, &<br />

prouati, piu volte” - uno strumento sia di divulgazione scientifica che di soddisfazione pratica della<br />

curiosità popolare. Esemplare in buono stato di conservazione, restauro all’angolo inferiore bianco<br />

del primo frontespizio. CAILLET III, 431 (non visto). HALLER, BIBLIOTHECA BOTANICA, I, p. 325.[4370]<br />

153. SCOTUS, Michael. Physionomia. Laqual comp<strong>il</strong>o e magistro Michiel Scotto: a<br />

prieghii de Federico Romano Imperatore…Et e cosa molto notabele: e da tegnir secreta:<br />

perho che le de grande efficatia: e comprende cose secrete de la natura: che basta ad ogni<br />

Astrologo…(In fine:) Stampata in Venetia, per Bernardin Venetian di Vidali, 1507, € 2.400<br />

in-4, ff. (45, su 46, mancando <strong>il</strong> f. H3; segn. A-K4, L6), leg. mod. perg. molle. Titolo in car. semigotico,<br />

tutto <strong>il</strong> resto in car. tondo; alcune belle iniz. s<strong>il</strong>ogr., altre semplici in nero. Prima traduzione in italiano<br />

del “Liber physiognomiae” di Michael Scott (1214-1291), celebre teologo, alchimista ed astrologo<br />

scozzese; studiò ad Oxford ed a Parigi e sembra che fosse stato un grande taumaturgo. Edizione di<br />

estrema rarità, almeno quanto certe edizioni del XV sec. in latino, di quest’opera molto curiosa e di<br />

straordinario interesse medico-cabalistico e divinatorio (concepimento, segni premonitori se <strong>il</strong> nascituro<br />

sarà maschio o femmina, sano oppure infermo; condizione fisica dal colore della pelle, i sogni, le varie<br />

parti del corpo, ecc.). Esemplare genuino (purtroppo mancante del f. H3, contenente <strong>il</strong> cap. 56 che<br />

tratta dei “sonii che significa esser mali humori nel corpo de lhomo”). EDIZ. MANCANTE A TUTTI I REPERTORI<br />

CONSULTATI (sia quelli generali, sia quelli specialistici di medicina e scienze occulte). NON ELENCATA NEL<br />

CENSIMENTO CAT. UNICO, <strong>il</strong> quale elenca 1 solo esempl. dell’ediz. 1533. [3878]<br />

154. SIMEONI, Gabriele. Dialogo pio et speculativo, Con diverse sentenze latine &<br />

volgari. Lione, G. Roviglio, 1560, € 1.500<br />

in-4, pp. 230, (16, di cui le prime 2 bb.), leg. antica coeva p.perg., dorso rifatto. Prima edizione di<br />

importante opera di emblemistica, corredato di 46 medaglioni, 13 altre s<strong>il</strong>ogr. ed una mappa<br />

circolare dell’Auvergne ripieg. f.t., che “...est très rare à s’y trouver” (Olschki, Choix, 1423 e 3876). Il<br />

Simeoni pubblicò anche nello stesso anno “Le sententiose imprese. Con la verificazione del sito di Gergobia,<br />

la Geografia d’Overnia … Al Sereniss.mo Duca di Savoia”. Buon esempl. (lievi bruniture). BAUDRIER, IX,<br />

pp.266-271. PRAZ. 497. MORTIMER, FRENCH, 498. [1227]<br />

83


155. STENGEL, Georg. Sortes… - (Segue:) De<br />

monstris…- (Segue:) Croesus et Codrus… Ingolstadii,<br />

apud Greg. Haenlinum, 1645-47-48, € 2.300<br />

3 opere in un vol. in-8, preziosa leg. del tempo in pelle<br />

di scrofa su assicelle, bordura a secco sui piatti, tracce<br />

di fermagli metallici. - I) Sortes, quibus ne temere cadant,<br />

temperandis; vel, si temere ducuntur, castigandis, divini iudicii<br />

aequitas semper adest. 1645, pp. (16), 183, (25); vignetta<br />

sul tit. inc. da Jo. Sadeler. Dedica all’arciduca d’Austria<br />

Sigismondo Francesco. - II) De monstris et monstrosis, quam<br />

mirab<strong>il</strong>is, bonus et iustus, in mundo administrando, sit Deus,<br />

monstrantibus. 1647, pp. (16), 636, (52). Vignetta sul tit.<br />

inc. da W. K<strong>il</strong>ian. Dedica al duca di Baviera<br />

Massim<strong>il</strong>iano Enrico. - III) Croesus et Codrus, hoc est, copiae<br />

et inopiae damna vel lucra, a bono iustoque gubernatore Deo<br />

distributa. 1648, pp. (16), 475, (35). Vignetta inc. al tit.<br />

Dedica al conte Herman Jacques d’Atthembs. - Prima<br />

edizione delle tre opere del f<strong>il</strong>osofo e teologo gesuita<br />

tedesco Georg Stengel (Augsburg 1585 - Ingolstadt<br />

1651), le quali evidenziano la sua grande dottrina e<br />

l’approfondita conoscenza delle sacre scritture. La prima<br />

si occupa delle sorti e del distino dell’uomo, la seconda tratta della presenza dei mostri e delle cose<br />

mostruose, la terza affronta <strong>il</strong> tema della ricchezza e della povertà del mondo. In tutte le tre opere<br />

si fa sovente riferimento all’intervento del diavolo nelle vicende della vita umana. Di particolare<br />

interesse la seconda opera, “De Monstris”, una delle più importanti sull’argomento che tratta<br />

ampiamente dei vari tipi di mostri, di quelli dubbi (salamandra, fenice, Sc<strong>il</strong>la e Cariddi, sirene,<br />

unicorno, ecc.), delle forme mostruose di uomini (pigmei e giganti), delle varie possib<strong>il</strong>i cause<br />

naturali (cap. V) e morali, o dovute all’intervento del diavolo (cui sono dedicati i capp. XII-XIV);<br />

numerosi qua e là i riferimenti alla sanità del<br />

corpo (e per questo l’opera è citata da Krivatsy,<br />

n. 11427). Preziosa sammelband perfettamente<br />

conservata in affascinante legatura coeva.<br />

Manca alle varie bibliografie esoteriche. DE<br />

BACKER-SOMMERVOGEL VII, col. 1555, n. 69 e<br />

col. 1556, n. 73 e 75. [3317]<br />

156. VAENIUS, Otto. Quinti Horatii<br />

Flacci emblemata, imaginibus in aes<br />

incisis, notisque <strong>il</strong>lustrata, studio Othonis<br />

Vaeni batavo-lugdunensis. Editio nova<br />

correctior, & SS. Patrum, Senecae atque<br />

aliorum ph<strong>il</strong>osophorum & poetarum<br />

sententiis, novisque versibus aucta.<br />

Bruxellis, apud Franc. Foppens, 1683,<br />

€ 3.700<br />

84


in-4, pp. (8), 205, (3), leg. del tempo p. pelle con riquadro a f<strong>il</strong>etti oro sui piatti, dorso a nervi con tit. e<br />

ricchi fregi oro, tagli dor. Tit. a stampa rossa e nera con ritr. di Orazio in ovale, dedica dello stampatore<br />

al nob<strong>il</strong>e Giov. Batt. Christyn. Con un magnifico ritratto dell’autore inc. da De Larmessin da un dipinto<br />

di Gertrude, figlia di Venio, ed una serie di 102 tavole di emblemi a piena pag., magistralmente incise<br />

da Otto Van Veen (<strong>il</strong> celebre maestro di Rubens; ma secondo Vinet “les figures ont été gravées, non pas par<br />

Venius, comme on le dit souvent, mais par Boël, Corn, Galle et Pierre de Jode”); esse interpretano con somma<br />

maestria <strong>il</strong> pensiero di Orazio. Il testo è in latino, italiano, francese e fiammingo; ed i versi in quest’ultima<br />

lingua sono differenti rispetto alle due precedenti edizioni. Bellissimo esempl., con i rami particolarmente<br />

vivi e freschi. PRAZ 523. VINET n. 860. FUNCK p. 404, note. [3077]<br />

157. VALLEMONT, Lorrain de. La physique occulte ou traité de la baguette<br />

divinatoire. Paris, Anisson, 1693, € 1.750<br />

2 vol. in-8, pp. (30), 609, bella leg. coeva in pelle, dorso ornato. Prima edizione di celebre e<br />

fortunatissima opera sulla rabdomanzia, le arti divinatorie e varie pratiche esoteriche. Illustr. da<br />

un’incisione in rame all’inizio della dedica e 23 <strong>il</strong>lustrazioni s<strong>il</strong>ografate n.t., per lo più a piena<br />

pag. Di notevole interesse sono le <strong>il</strong>lustrazioni relative agli esperimenti ottici (cfr. le figure alle pp.<br />

404 e 407) con pantoscopi, lanterne magiche e proiezioni varie. Esempl. bellissimo. CAILLET<br />

10984. DORBON 5040. [4415]<br />

158. VENTURA, Lorenzo. De ratione<br />

conficiendi lapis ph<strong>il</strong>osophorum liber<br />

unus. Hic accesserunt eiusdem argumenti<br />

J.GARLANDI Angli liber unus. Et ex<br />

Speculo magni VINCENTII libri duo.<br />

Bas<strong>il</strong>eae, (P. Perna), 1571, € 4.500<br />

3 parti in un vol. in-8, pp. (16), 203, (5 su 18);<br />

173, ( 3 bianche); 121, (9, di cui 2 bianche), leg.<br />

coeva in pergamena. Prima edizione collettiva,<br />

con dedica al duca di Baviera datata 1557.<br />

Edizione originale dell’opera sulla pietra<br />

f<strong>il</strong>osofale del Ventura, medico veneziano del<br />

quale non si hanno notizie certe. L’opera di John<br />

Garland (XIII secolo) è lievemente aumentata<br />

rispetto all’ediz. del 1560; la terza parte<br />

comprende lo Speculum Maius di Vincentius Bell.<br />

Rarissima raccolta di questi importanti testi<br />

alchemici. Bell’esemplare, seppur mancante per<br />

difetto d’origine di un quaderno di Indici della prima<br />

parte; lieve uniforme brunitura, interessanti<br />

chiose coeve. DUVEEN p. 601. FERGUSON I, p.<br />

420 e II, p. 505. WELLCOME 6335. CASANATENSE<br />

1201. MANCA A VERGINELLI-ROTA. [4378]<br />

85


L’OTTOCENTO ITALIANO<br />

UGO FOSCOLO<br />

159. Dei Sepolcri, Carme di Ugo Foscolo. Brescia, per Nicolo Bettoni, MDCCCVII<br />

(1807), € 10.500<br />

in-4 (mm.316x227), pp.32 (numerate dalla 6 alla 29, bianche le pp. 2, 4, 30 e 32; sulla<br />

pag. 31 non num. al centro è impresso in caratt. corsivo “Edizione protetta dalla Legge 19<br />

Fior<strong>il</strong>e anno IX”. Legatura originale in cartone rigido paglierino, conservata in elegante<br />

camicia e astuccio m.pelle. Edizione originale, dedicata a Ippolito Pindemonte. Al<br />

centro di pag. (3), è impresso in caratteri maiuscoli su due righe <strong>il</strong> motto: “Deorum<br />

Manium / Iura Sancta Sunto”. Edizione mirab<strong>il</strong>mente nitida, curata pagina per pagina dal<br />

Foscolo stesso presso la stampertia Bettoni. Ne furono impressi solamente un centinaio<br />

di esemplari, quindi è rarissima. E’ <strong>il</strong> capolavoro poetico del Foscolo, che Carducci<br />

giudicò “la sola poesia lirica nel gran significato pindarico che abbia l’Italia…”. Esempl. assai<br />

fresco, a pieni margini con barbe, immune da difetti. OTTOLINI n.119. ACCHIAPPATI<br />

n.40. MAZZOLÀ n.27 “rarissimo”. PECCHIO, Vita di U.F.: “La poesia italiana non ha forse un<br />

componimento più perfetto, più forte, più musicale, più br<strong>il</strong>lante…”.<br />

160. Esperimento di traduzione della Iliade di Omero. Brescia, Nicolò Bettoni, 1807,<br />

€ 2.800<br />

in-8 gr., pp. (2 bb.), XII, 121, (3), cop. cart. edit. muta di colore verdino, tass. col tit. a stampa<br />

al dorso. Precedono la lettera-dedicatoria a V. Monti e lo “Intendimento del traduttore”. Edizione<br />

originale, accuratamente e nitidamente impressa su carta forte, della traduzione del primo libro<br />

dell’Iliade, con a fronte <strong>il</strong> “volgarizamento letterale” in prosa di M. Cesarotti e a seguire, da pag. 55,<br />

la versione del Monti e da pag. 87 le “Considerazioni”<br />

dei tre poeti. Al recto della penultima pag. la scritta:<br />

“Edizione protetta dalla Legge 19 Fior<strong>il</strong>e anno IX”.<br />

Uscita pochi giorni dopo la pubblicazione de “I<br />

Sepolcri” presso lo stesso editore, è una delle più<br />

tormentate fra le opere del poeta, alla quale attese<br />

per anni, apportandovi modifiche e rifacimenti, tra<br />

l’Italia, la Svizzera e l’Ingh<strong>il</strong>terra, quasi sino alla<br />

morte. Magnifico esempl. a pieni margini ed<br />

immacolato, della tiratura “in carta sotto-imperiale a<br />

lire quattro e soldi cinquanta”, in numero limitato di<br />

copie, la quale, rispetto agli esemplari su carta<br />

ordinaria e su carta velina, ha un foglio bianco<br />

inserito all’inizio ed un formato maggiore. La<br />

presenza della scritta a penna “4.50” sulla broch.<br />

posteriore conferma <strong>il</strong> fatto che questa tiratura veniva<br />

posta in vendita a più del doppio di quella normale.<br />

ACCHIAPPATI 42 (e 41). OTTOLINI 120 e MAZZOLÀ 25<br />

(entrambi non citano questa tiratura).<br />

87


161. Poesie. Italia, 1808, € 1.400<br />

in-12, pp. 24, copertina rustica muta d’origine di color grigio azzurro. Rarissima edizione,<br />

nitidamente stampata su carta a mano. L’opuscoletto riproduce esattamente <strong>il</strong> testo della seconda<br />

edizione m<strong>il</strong>anese di A. Nob<strong>il</strong>e uscita nel 1803, senza la dedica all’amico fiorentino G.B.<br />

Niccolini; contiene le due odi “A Luigia Pallavicini caduta da cavallo” e “Alla amica risanata” e 12<br />

sonetti, tra i più celebri del poeta. Esemplare perfetto, su carta forte a pieni margini disuguali,<br />

con barbe. Veramente raro in queste condizioni.<br />

RACCOLTA ACHIAPPATI 52. OTTOLINI 155. MAZZOLÀ, FOSCOLIANA DI TREVISO, n.19 p. 57.<br />

162. Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l’Italia. Traduzione di<br />

Didimo Chierico. Pisa, co’ caratteri di Didot, MDCCCXIII. (In fine:) Impresso in Pisa<br />

dai torchi di Gio. Rosini (1813), € 2.200<br />

in-16, pp. (4: un f. bianco e occhietto), VIII, (2: secondo occhietto), 251, (5: errata corrige e<br />

l’indicazione tipografica di Rosini al recto dell’ultima, broch. edit. muta di color l<strong>il</strong>la, tassello<br />

cartaceo con tit. a stampa al dorso, protetto da camicia ed astuccio cart. moderno. Con 2 ritratti<br />

inc. in rame f.t. (quello di Sterne in antiporta e quello di Foscolo come Didimo Chierico inserito<br />

avanti a pag. 231). Edizione originale della traduzione del “Sentimental Journey” di Sterne, seguita<br />

dalla “Notizia intorno a Didimo Chierico” (pp. 231-247) che è opera originale di Foscolo. Perfetto<br />

esempl. su carta forte, a pieni margini, con barbe, con ex-libris Finaly-Landau.<br />

RACC. ACCHIAPPATI 70. MAZZOLÀ n. 39, p. 37. OTTOLINI 225-6.<br />

88


163. Dell’origine e dell’ufficio della letteratura.<br />

Orazione. M<strong>il</strong>ano, Stamp. Reale, 1809, € 1.700<br />

in-8, pp. 104, broch. edit. muta grigio-rosa. Edizione<br />

originale dell’orazione che Foscolo recitò all’Università<br />

di Pavia <strong>il</strong> 22 gennaio 1809, come prolusione al corso di<br />

Eloquenza della cattedra che gli era stata assegnata per<br />

decreto vicereale, senza la formalità del concorso, cosa<br />

mai accaduta fino allora. L’orazione suscitò aspre<br />

polemiche nel mondo letterario ed avversità nei<br />

confronti dell’autore. Fu tirata a 1300 esemplari. Il<br />

presente, a fogli disuguali a pieni margini, pressoché<br />

immacolato, appartiene alla tiratura speciale “in carta<br />

velina grande” e “si differenzia da quella in carta comune non<br />

solo per <strong>il</strong> formato leggermente maggiore, ma soprattutto per la<br />

carta assai più forte e per l’accuratezza dell’impressione”.<br />

RACC. ACHIAPPATI 61 (e 60). OTTOLINI 161 (non cita<br />

questa tiratura). MAZZOLÀ 36.<br />

164. Ricciarda. Tragedia. Londra, Murray (ma Torino, vedova Pomba e Figli), 1820,<br />

€ 350<br />

in-8, pp. (8), 96, broch. edit. di colore verdino, con riquadro e tit. a stampa sul piatto super. e le<br />

indicazioni tipogr. su quello poster. Contraffazione torinese della contemporanea edizione<br />

originale londinese, perfettamente imitata, ma dalla quale, tuttavia, si distingue fac<strong>il</strong>mente, tra<br />

l’altro, per <strong>il</strong> numero delle pagine qui ridotto a 96 (l’orig. ne aveva 102). Esempl. perfetto, a<br />

grandi margini, immacolato. MANCA A BOTTASSO, CAT. EDIZ. POMBA. PARENTI 239. OTTOLINI n.<br />

285. MAZZOLÀ 46. RACC. ACCHIAPPATI 98.<br />

165. Saggi sopra <strong>il</strong> Petrarca, pubblicati in inglese e tradotti in italiano (da Cam<strong>il</strong>lo<br />

Ugoni). Lugano, Vanelli e C., 1824, € 1.000<br />

in-8, pp. XX, 256, copert. edit. cart. con bordura s<strong>il</strong>ografica sui piatti. Prima traduzione<br />

italiana degli “Essays on Petrarch” (apparsi in inglese per la prima volta a Londra nel 1821 in<br />

edizione non venale e poi, ampliati e rivisti, nel 1823 in edizione commerciale). In quest’edizione<br />

sono omesse la dedicatoria a Lady Dacre e le sette appendici; ma vi è in più, nelle pagine<br />

preliminari, <strong>il</strong> dialogo tra “<strong>il</strong> Genio della letteratura italiana e <strong>il</strong> traduttore” dello stesso C. Ugoni.<br />

Questi, letterato e patriota di Brescia, già intimo amico del Foscolo, nel 1821 fu implicato nei<br />

moti politici e andò esule prima in Svizzera e poi in Ingh<strong>il</strong>terra dove a Londra, nell’autunno del<br />

1822, potè riabbracciare l’amico poeta in es<strong>il</strong>io. Composti tra <strong>il</strong> 1819 ed <strong>il</strong> 1820, questi “Saggi<br />

rappresentano per unanime consenso la più alta espressione del genio creativo di Foscolo nel campo della critica”<br />

(Acchiappati p. 283). Si basano su alcune letture del Canzoniere tenute in casa di Sir Henry<br />

Russel, e furono influenzati dalla travolgente passione (infine non corrisposta) del Foscolo per una<br />

delle figlie, Caroline. “Il F. non amò forse nessun’altra donna quanto la Russel; certo per nessun altra soffrì<br />

quanto per lei” (Chiarini p. 382). Esempl. puro, a pieni margini, con barbe.<br />

RACC. ACCHIAPPATI 115. MAZZOLÀ 50. OTTOLINI 336.<br />

89


166. Il Decamerone di G. Boccaccio<br />

(con un: Discorso Storico di U. Foscolo).<br />

Londra, G. Pickering, 1825, € 3.300<br />

3 vol. in-8, pp. (6), CXXXV, (1 b.), 228; (4), da<br />

229 a 586; (4), da 587 a 967; elegante leg.<br />

poster. m. pelle marmorizz. e ang., duplice tass.<br />

con tit. e fregi oro ai dorsi a nervi, tagli gialli.<br />

Sui tre titoli è inciso <strong>il</strong> motto “Perennis et<br />

Fragrans” racchiuso in cerchio formato da due<br />

rami di quercia. Precede fuori testo <strong>il</strong> primo<br />

titolo <strong>il</strong> ritratto del Boccaccio inc. da W.H.<br />

Worthington dal disegno di Raffaello; inoltre<br />

10 tavole f.t. finemente incise da A. Fox dai<br />

disegni di T. Stothard. Elegantissima edizione<br />

curata da Ugo Foscolo che vi premise<br />

l’importante ampio scritto critico “Discorso<br />

storico sul testo del Decamerone” (pp. I-CVI), qui in<br />

edizione originale. Con l’intento di<br />

dimostrare le ragioni per cui l’opera fosse<br />

assunta a modello linguistico, <strong>il</strong> poeta traccia<br />

una sintetica storia del volgare, con viva<br />

attenzione ai problemi linguistici; volto a<br />

combattere la retorica antica, questo Discorso<br />

segna l’inizio della moderna critica letteraria<br />

italiana. Bell’esemplare della rara tiratura con<br />

11 tav. f.t. (se ne stampò un’edizione corrente priva di tav.), assai fresco, con ampi margini.<br />

BACCHI DELLA LEGA p. 58. RACC. ACCHIAPPATI n.119. MAZZOLÀ 52. OTTOLINI 367 (ERRONEAM.<br />

LO DATA 1826).<br />

167. Scritti politici inediti, raccolti a documentarne la vita e i tempi (da Giuseppe<br />

Mazzini). Lugano, Tip. della Svizzera Italiana, 1844, € 900<br />

in-8, pp. XXXIX, (1b.), 264, broch. edit. colore grigio azzurro, con bordura s<strong>il</strong>ogr. Con 2<br />

tavole f.t., una col ritratto di Foscolo inc. in acciaio da H. Robinson e l’altra in s<strong>il</strong>ogr. raffig.<br />

<strong>il</strong> cimitero di Chiswick ove <strong>il</strong> poeta fu sepolto. Edizione originale, curata da G. Mazzini, cui<br />

si deve anche la lunga prefazione di 32 pp. L’editore dedica l’opera “A Gino Capponi, Enrico<br />

Mayer e Pietro Bastogi”. Contiene i seguenti scritti: Lettera apologetica agli editori padovani<br />

della Divina Commedia, Lettera al Conte Verri Presidente della Reggenza, Lettera al conte di<br />

Ficquelmont, Discorso proemiale della servitù dell’Italia; ed inoltre alcune lunghe lettere a<br />

vari personaggi, l’ultima delle quali a S<strong>il</strong>vio Pellico. Particolarmente importanti le prime due<br />

lettere, in cui Foscolo, pur da anni in Ingh<strong>il</strong>terra, dimostra di non aver dimenticato<br />

personaggi e soprattutto fatti che, a seguito della caduta napoleonica, lo avevano<br />

profondamente toccato. Bellissimo esempl. a pieni margini.<br />

MAZZOLÀ n. 62, p. 51. OTTOLINI 611.<br />

90


168. Le Grazie, carme, riordinato sugli autografi per cura di F.S. Orlandini. Firenze,<br />

coi tipi di Felice Le Monnier, 1848, € 750<br />

in-8, pp. XXI, (1b.), 109, (3), leg. cart. muto azzurro. Edizione originale, postuma, tirata<br />

a soli 500 esemplari, di questo carme incompiuto dedicato al Canova, di cui alcuni<br />

frammenti furono pubblicati vivente l’autore nel periodico Biblioteca italiana. sin dal 1818.<br />

“Nel 1848 <strong>il</strong> letterato F.S. Orlandini ricompose <strong>il</strong> Carme foscoliano, narrandone l’evoluzione nelle 17<br />

pagine di premessa …nella varietà dei ritmi, nella ricchezza delle immagini, nelle delicate sfumatue<br />

degli affetti, ci appare la degna conclusione della carriera poetica del F.” (Diz. Bompiani).<br />

Bell’esemplare. OTTOLINI 644. MAZZOLÀ, FOSCOLIANA TREVISO, p. 51.<br />

91


92<br />

GIACOMO LEOPARDI<br />

169. Edizioni originali di opere leopardiane contenute in: “Lo Spettatore<br />

ovvero Mescolanze di viaggi, di storia, di statistica, di politica, di letteratura e di f<strong>il</strong>osofia.<br />

Diviso in parte straniera e in parte italiana”. Tomo sesto (settimo e ottavo). M<strong>il</strong>ano,<br />

Ant. Fort. Stella, 1816-1817, € 5.000<br />

3 vol. in-8, pp. X, 324, 304; XII, 348, 28; XII, 668; leg. coeva m. perg. e ang., tit. ms. ai dorsi.<br />

Buon esempl. (tracce d’umido e lavori di tarlo in parte restaurati nella parte bianca del margine<br />

alto dei tomi VI e VII). - Vi sono contenute le seguent 13 opere di Leopardi:<br />

a) Saggio di traduzione dell’Odissea del<br />

conte G.L. (I canto): tomo VI (1816),<br />

parte italiana, pp. 112-117 e 135-143. -<br />

Cfr. Mazzatinti-Menghini n. 623. Cat.<br />

Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 48.<br />

b) Discorso sopra Mosco, del conte G.L.:<br />

tomo VI (1816), parte italiana, pp. 173-<br />

186. Nel tomo VII (1817), parte italiana,<br />

alle pp. 77-79, “un anonimo inserì un articolo<br />

in cui indicò altri traduttori dell’id<strong>il</strong>lio Amor<br />

fuggitivo di Mosco, oltre quelli citati dal L.; e<br />

fra questi Benedetto Varchi, del quale riportò<br />

l’intero volgarizzamento” (cfr. Mazzatinti-<br />

Menghini n. 624). Cat. Fondo Leop.<br />

M<strong>il</strong>ano n. 49.<br />

c) Poesie di Mosco, traduzione inedita<br />

del conte G. L.: tomo VI (1816), parte<br />

italiana, pp. 205-213, 248-252, 281-285<br />

e tomo VII (1817), pp. 1-4, 112-114 della<br />

parte italiana. Trattasi dei seguenti dieci<br />

id<strong>il</strong>li: Amore fuggitivo, Europa, Canto<br />

funebre di Bione bifolco amoroso, Megara<br />

moglie d’Ercole, Quando <strong>il</strong> ceruleo mar<br />

soavemente, Gli amanti odiati, L’Alfeo ed Aretusa, Espero, Amore errante (per errore scritto<br />

“arante”), Il Bifolchetto. - Mazzatinti-Menghini n.625. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 50.<br />

d) Discorso sopra la Batracomiomachia, del conte G.L.: tomo VII (1817), parte italiana, pp.<br />

50-61. - Mazzatinti-Menghini n. 626. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 51.<br />

e) Recensione anonima a: “Il Salterio Ebraico versificato dal Commendatore Giovambattista<br />

conte Gazola sulla Italianizzazione dell’Abate Giuseppe Venturi, con testo e note. Verona,<br />

Mainardi, 1816. Fascicoli I e II, cioè libri I e II”: tomo VII (1817), parte italiana, pp. 61-65 e 87-<br />

90. - Mazzatinti-Menghini n. 627. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 52.<br />

f) La guerra dei topi e delle rane, Poema. Traduzione inedita, dal greco, del conte G.L.: tomo VII<br />

(1817), parte italiana, pp. 101-112. - Mazzatinti-Menghini n. 628. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 53.


g) Della fama avuta da Orazio presso gli antichi. Discorso del conte G.L.: tomo VII (1817),<br />

parte italiana, pp. 133-142. - Mazzatinti-Menghini n. 632. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 55.<br />

h) La Torta, poemetto d’autore incerto, tradotto dal latino pel conte G.L.: tomo VII (1817),<br />

parte italiana, pp. 199-203. - Mazzatinti-Menghini n. 633. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 56.<br />

i) Inno a Nettuno d’incerto autore nuovamente scoperto. Traduzione dal greco del conte<br />

G.L.: tomo VIII (1817), pp. 142-163. Si tratta in realtà di composizione originale di Leopardi che<br />

già ne esaltava la precoce e profonda erudizione classica. Mazzatinti-Menghini n. 634. Cat. Fondo<br />

Leop. M<strong>il</strong>ano n. 59.<br />

l) Odae adespotae (precedute da un’avvertenza del poeta): tomo VIII (1817), pp. 163-165. -<br />

Mazzatinti-Menghini n. 635. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 59.<br />

m) Titanomachia di Esiodo. Traduzione di G.L.: tomo VIII (1817), pp. 193-201. - Mazzatinti-<br />

Menghini n. 636. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 60.<br />

n) (Recensione a ) Le Eroidi, ovvero le pistole delle Eroine di P. Ovidio Nasone. Libera<br />

traduzione poetica con note, ed osservazioni del dottore in legge Gioachino Fernandez, colle<br />

risposte degli Eroi: tomo VIII (1817), pp. 235-239. - Mazzatini-Menghini n. 637. Cat. Fondo<br />

Leop. M<strong>il</strong>ano n. 61.<br />

o) Sopra due voci italiane: tomo VIII (1817), pp. 562-565. Tratta dell’uso del participio “reso”<br />

e del verbo “sortire”. - Mazzatinti-Menghini n. 638. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 62.<br />

170. Edizioni originali di opere leopardiane contenute in: Il Nuovo Ricoglitore<br />

ossia Archivi di geografia, di viaggi, di f<strong>il</strong>osofia, d’istoria, di economia politica, di<br />

eloquenza, di poesia…Opera che succede allo Spettatore italiano e straniero, ed al Ricoglitore.<br />

Anno II-III. M<strong>il</strong>ano, Ant. Fort. Stella, 1826-1827, € 3.400<br />

2 vol. in-8, pp. 934, 920, leg. del<br />

tempo m. pelle, tit. e fregi oro ai<br />

dorsi. Bell’esempl. Vi sono<br />

contenute le seguneti sette opere di<br />

Leopardi:<br />

a) Id<strong>il</strong>li e volgarizzamenti di alcuni<br />

versi morali dal greco del conte<br />

G.L.: anno II, parte prima (n. 13,<br />

gennaio 1826), pp. 45-51. Appaiono<br />

qui gli id<strong>il</strong>li numerati III-VI: La<br />

ricordanza (titolo originale di “Alla<br />

luna”), Il sogno (già apparso l’anno<br />

precedente), Lo spavento notturno, La<br />

vita solitaria. (Gli id<strong>il</strong>li I-II, L’Infinito<br />

e La sera del giorno festivo, erano<br />

apparsi nel Nuovo Ricoglitore, anno<br />

I, pp. 903-904). - Mazzatinti-<br />

Menghini n. 655. Cat. Fondo Leop.<br />

M<strong>il</strong>ano n. 77.<br />

93


) (Prefazione al) “Martirio de’ Santi Padri del Monte Sinai e dell’Eremo di Raitu, composto<br />

da Ammonio Monaco, volgarizzamento fatto nel buon secolo della nostra lingua, non mai<br />

stampato”. M<strong>il</strong>ano, A.F. Stella, 1826: anno II, parte prima (n. 13, gennaio 1826), pp. 73-74. In<br />

realtà qui è edita solo la prefazione all’opuscolo, col titoletto “L’Editore a chi legge”, che lo stesso<br />

Stella pubblicherà in quell’anno. - Mazzatini-Menghini n. 663. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 82.<br />

c) Primo Saggio delle Operette Morali del conte G.L.: anno II, parte prima (nn. 15-16, marzoapr<strong>il</strong>e<br />

1826), pp. 217-225 e 248-258. In effetti, però, trattasi di ristampa delle tre “Operette” già<br />

apparse nel gennaio dello stesso anno , sul fasc. LXI della “Antologia” (Dialogo di Timandro ed<br />

Eleandro, Dialogo di Cristoforo Colombo e Pietro Gutierrez, Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio<br />

fam<strong>il</strong>iare). - Mazzatinti-Menghini n. 659. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 84.<br />

d) (Prefazione alle) Rime di Francesco Petrarca colla interpretazione composta dal conte G.L.:<br />

anno II, parte prima (n. 17, maggio 1826), pp. 390-393. - Mazzatini-Menghini n. 660. Cat.<br />

Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 89.<br />

e) Scusa dell’Autore, in fine al vol. II de “Le Rime di Francesco Petrarca colla interpretazione del conte<br />

G.L.”: anno II, parte seconda (n. 24, dic. 1826), pp. 914-915. Questa “Scusa” di L. era già apparsa<br />

in fine al commento alle Rime edite da A.F. Stella in quell’anno. - Non in Mazzatinti-Menghini.<br />

Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 90.<br />

f) Discorso in proposito di una Orazione greca di Giorgio Gemisto Pletone; e<br />

Volgarizzamento della medesima: anno III, parte prima, (n. 25, gennaio 1827), pp. 82-92. -<br />

Mazzatinti-Menghini n. 666. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 91.<br />

g) (Prefazione alla) Crestomazia Italiana, cioè scelta di luoghi insigni o per sentimento o per<br />

locuzione, raccolti dagli scritti italiani in prosa di autori eccellenti d’ogni secolo, per cura del<br />

conte G.L.: anno III, parte seconda (n. 34, ottobre 1827), pp. 756-758. In quello stesso anno lo<br />

Stella completerà e pubblicherà i due vol. della “Crestomazia italiana in prosa”. Mazzatinti-<br />

Menghini n. 655. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 94.<br />

171. Martirio de’ Santi Padri del Monte Sinai e dell’Eremo di Raitu composto da<br />

Ammonio Monaco. Volgarizzamento fatto nel buon secolo della nostra lingua non mai<br />

stampato. M<strong>il</strong>ano, Ant. Fort. Stella e Figli, 1826, € 1.600<br />

in-16, pp. 55, (1b.), leg. coeva cart. verde muto. Edizione originale, di grande rarità. “Non<br />

contraffazione leopardiana di uno scritto del ‘300, ma in realtà veramente traduzione da Francesco Combefis,<br />

Illustrium Christi Martyrum lecti triumphi, vetustis Graecorum monumentis consignati (Parigi, 1660),<br />

opera citata da L. nella prefazione al libro” (Fondo Leopardiano Comune di M<strong>il</strong>ano, n. 81); anche<br />

l’avviso, infatti, intitolato “L’editore a chi legge” è di Leopardi. Questi imitò così bene <strong>il</strong> più puro<br />

st<strong>il</strong>e dei trecentisti che lo scherzo trasse in inganno più d’un critico e letterato del tempo.<br />

Bell’esempl.<br />

MAZZATINTI-MENGHINI n. 662. CAPPELLETTI p. 17.<br />

94


172. Versi. Bologna, Stamperia delle Muse, 1826, € 9.000<br />

in-16, pp. 87, (1), brochure edit. con bordura s<strong>il</strong>ogr. sui piatti, una cetra al centro di quello anter.<br />

e la scritta “Prezzo bajocchi 20” su quello poster.; protetto da camicia in marocch. scuro con triplice<br />

f<strong>il</strong>etto oro sui piatti, dorso a nervi con tit. e ricchi fregi oro, raffinata dentelle int. Edizione in parte<br />

orginale, fatta a spese del Brighenti, in quegli anni inseparab<strong>il</strong>e amico bolognese del Leopardi.<br />

Oltre ai 6 “Id<strong>il</strong>li già apparsi l’anno precedente, sono pubblicate qui per la prima volta le due “Elegie” ispirate<br />

dall’amore per la cugina, la contessa Geltrude Cassi-Lazzari (la I delle quali in seguito avrà sempre<br />

<strong>il</strong> titolo di “Il primo amore”), i cinque “Sonetti in persona di Ser Pecora fiorentino beccaio” (o sonetti alla<br />

mattaccina) e la “Epistola al Conte Carlo Pepoli”. Appaiono per la prima volta in un volume<br />

interamente leopardiano le due traduzioni: “Guerra dei topi e delle rane” (già apparsa ne tomo VII de<br />

“Lo Spettatore”, 1817 ed in altre raccolte) ed <strong>il</strong> “Volgarizzamento della satira di Simonide sopra le donne”<br />

(apparso nella seconda parte de “Il Nuovo Ricoglitore” del 1825). Assieme alle edizioni di Bologna del<br />

‘24, di Firenze del ‘31 e di Napoli del ‘35, costituisce <strong>il</strong> complesso delle edizioni originali contenenti<br />

tutta l’opera poetica di Leopardi. Stupendo esemplare a pieni margini, ancora a fogli chiusi.<br />

MAZZATINTI-MENGHINI n. 661. FONDO LEOPARDIANO COMUNE DI MILANO n. 83.<br />

173. Operette morali. M<strong>il</strong>ano, presso Antonio Fort. Stella e figli, 1827, € 4.200<br />

in-8, pp. (4), 255, (1), broch. edit. colore verde con titolo entro bordura ornam. s<strong>il</strong>ogr., tit. e fregi al<br />

dorso, protetto da camicia cart. moderna. Edizione originale di queste 20 “poesie in prosa”, come<br />

furono definiti questi componimenti, che offrono, in elaborati dialoghi, le descrizioni dei fatti mitologici<br />

cari al Leopardi. Solo i tre seguenti “Dialoghi” erano già apparsi l’anno precedente nel fasc. LXI dell’<br />

“Antologia”, poi nella prima parte de “Il Nuovo Ricoglitore” ed infine presso lo stesso A.F. Stella: “Dialogo<br />

di Timandro ed Eleandro”, “Dialogo di Cristoforo Colombo e Pietro Gutierrez” e “Dialogo di Torquato Tasso e del<br />

suo genio fam<strong>il</strong>iare”. Opera di notevole rarità, anche perché nel 1850 fu messa all’Indice dei Libri Proibiti<br />

con la clausola “donec emendentur”. Magnifico esempl. a pieni margini con barbe, immacolato.<br />

MAZZATINTI-MENGHINI 667. FONDO LEOPARDIANO COMUNE DI MILANO, n. 92.<br />

174. Operette morali. Seconda edizione con molte aggiunte e correzioni dell’Autore.<br />

Firenze, presso Guglielmo Piatti, 1834, € 2.750<br />

n-16, pp. 292, brochure editoriale azzurra con titolo sul primo piatto entro bordura s<strong>il</strong>ografata,<br />

astuccio moderno cart. con tass. in pelle per tit. oro. Seconda edizione, in parte originale,<br />

comprendendo per la prima volta <strong>il</strong> “Dialogo di Tristano e di un amico” e l’importantissimo “Dialogo<br />

di un venditore di almanacchi e di un passeggere”; nonché alcune note non presenti nell’edizione<br />

m<strong>il</strong>anese del 1827. Rara e ricercata. Magnifico esemplare a pieni margini, con barbe, immacolato.<br />

MAZZATINTI MENGHINI 674. FONDO LEOPARDIANO COMUNE DI MILANO, n. 101. BENEDETTUCCI 37.<br />

175. Discorso in proposito di una Orazione greca di Giorgio Gemisto Pletone e<br />

volgarizzamento della medesima. M<strong>il</strong>ano, Stella Ant. Fort. e Figli, 1827, € 450<br />

in-16, pp. 16, leg. d’amatore p. marocch. verde scuro con riquadro a f<strong>il</strong>etto oro sui piatti, dorso a nervetti<br />

con tit. oro, taglio super. dor., conservate le copertin orig. mute marmorizz. color tabacco, in astuccio<br />

cart. Prima edizione in volume, infatti, <strong>il</strong> volumetto fu estratto dal periodico “Il Nuovo Ricoglitore” anno<br />

III, 1827, parte I, pp. 82-92. Edizione di notevole rarità. Bell’esempl. (con lieve ingiallitura).<br />

NON IN FONDO LEOPARDIANO (che rimanda al periodico citato). MAZZATINI-MENGHINI n. 666,<br />

note. CAPPELLETTI p. 23.<br />

95


176. Crestomazia italiana (in Prosa) cioè scelta di luoghi insigni o per sentimento<br />

o per locuzione raccolti dagli scritti italiani in prosa di autori eccellenti d’ogni<br />

secolo. Per cura del conte Giacomo Leopardi. M<strong>il</strong>ano, Ant. Fort. Stella, 1827, € 4.000<br />

2 parti in un vol. in-8, pp. 744 (numeraz. continuata), leg. coeva cart. marmorizz., tit. a stampa<br />

su tassello al dorso. Edizione originale, rara a trovarsi completa dei due volumi, in quanto<br />

uscirono a qualche mese di distanza l’uno dall’altro e poi riuniti (a pag. 357 trovasi l’occhietto<br />

della “parte seconda”). La scelta antologica, curata dal Leopardi con acume e sensib<strong>il</strong>ità storicolinguistica,<br />

come si sottolinea nella prefazione all’edizione di Einaudi, è preceduta dallo scritto<br />

originale del Leopardi “Ai lettori”, che occupa le pp. 3-6; le pp. da 721 a fine contengono l’indice<br />

delle materie e degli autori che vanno dal sec. XIV al XVIII-XIX. Esemplare assai bello e puro.<br />

MANCA A MAZZATINTI-MENGHINI e CAPPELLETTI. FONDO LEOPARDIANO COMUNE DI MILANO, n. 93.<br />

177. Crestomazia Italiana Poetica, cioè scelta di luoghi in verso italiano insigni o<br />

per sentimento o per locuzione, raccolti, e distribuiti secondo i tempi degli autori, dal<br />

conte G.L. M<strong>il</strong>ano, Ant. Fort. Stella, 1828, € 4.000<br />

2 vol. in-8, pp. (16, le prime 2 bb.), 237, (3 bb.); da 239 a 638; brochure edit. giallo-arancio con<br />

bordura s<strong>il</strong>ogr. sui piatti. Edizione originale di questa antologia di componimenti poetici italiani<br />

dal XV all’inizio del XIX secolo, curati dal Leopardi, che completa la “Crestomazia in prosa”<br />

pubblicata l’anno precedente. In quattro delle pagine preliminari si legge lo scritto originale di<br />

Leopardi “Ai lettori”; le pp. da 621 a fine contengono l’indice delle materie e degli autori. Perfetto<br />

esempl. a piani margini, con barbe, protetto da camicia ed astuccio moderni cart.<br />

MANCA A CAPPELLETI. MAZZATINTI-MENGHINI n. 666. FONDO LEOPARDIANO COMUNE DI MILANO,<br />

n. 95. PARENTI p.308.<br />

178. Canti. Firenze, Guglielmo Piatti, 1831, € 5.800<br />

in-16, pp. 165, (1b.), leg. edit. cart. rigido azzurro con titolo a stampa e fregio entro bordura<br />

s<strong>il</strong>ogr. sui piatti, titolo verticale al dorso. Edizione in parte originale, contenendo sei canti<br />

impressi per la prima volta, numerati XVIII-XXIII, che occupano le pp. da 125 a fine (“Il<br />

Risorgimento, A S<strong>il</strong>via, Le ricordanze, Canto notturno d’un pastore vagane dell’Asia, La quiete dopo la<br />

tempesta, Il Sabato del v<strong>il</strong>laggio”) e la commovente lettera dedicatoria “Agli amici suoi di Toscana” che<br />

precede i Canti. Esempl. molto bello, intonso (lievissimo difetto alla cerniera del primo piatto<br />

della legatura orig.).<br />

MAZZATINTI-MENGHINI n. 670. CAPPELLETTI p. 7. FONDO LEOPARDIANO DI MILANO n. 99.<br />

179. Canti di G.L. e Poesie scelte di U. Foscolo, I. Pindemonte, C. Arici e T.<br />

Mamiani. Volume unico. Parigi, Baudry, 1841, € 450<br />

in-24, pp. (4), 404, bella leg. del tempo m. pelle e ang., tit. e fregi oro al dorso. I “Canti” in questa<br />

graziosa edizione, note comprese, occupano le pp. 5-188 e, come si avverte in fine, sono “tratti<br />

dall’edizione fatta dall’autore, in Napoli, nel 1835 (Starita)”. E’ <strong>il</strong> tomo XXXVII della “Biblioteca<br />

poetica italiana” (VII della Continuazione). Esempl. in buono stato (con ingiallliture della carta).<br />

MAZZATINTI-MENGHINI n. 692. FONDO LEOPARDIANO COMUNE DI MILANO n. 111.<br />

96


180. Canti. Palermo, Stamperia di Francesco Spampinato, 1834, € 3.200<br />

in-16, pp. (4), 114, (2), leg. del tempo m. pelle, tit. e ricchi fregi oro al dorso. Ristampa<br />

dell’edizione fiorentina del 1831, comprese le medesime note e la lettera dedicatoria “Agli amici<br />

suoi di Toscana” che precede i versi. Edizione rarissima, sicuramente una delle meno comuni tra le<br />

prime dei Canti. In fine sono allegate 28 pp. manoscritte , inserite prima del foglio d’indice,<br />

contenenti, in perfetta e chiara minuta grafia di mano d’epoca, i Canti num. XXIV-XXXIV, che<br />

appariranno l’anno seguente nell’edizione di Napoli, Starita. (Alcune fioriture e lievi aloni<br />

d’umido). - (Si allega, r<strong>il</strong>egato dopo i Canti:) ALFIERI, Vittorio. Satire. Italia, s.d. (1810 ca.),<br />

pp. 92.<br />

MANCA AL BUSTICO E CAPPELLETTI.. MAZZATINTI-MENGHINI n. 675. FONDO LEOPARDIANO<br />

MILANO, n. 102: “rarissima”.<br />

181. Opere (Canti e Operette morali). Napoli, Starita, 1835 (vol. I) e Italia 1835 (al<br />

vol. II, ma Napoli, Starita), € 6.000<br />

2 vol. in 1 tomo in-16, bella leg. del novecento d’amatore p. marocch. verde chiaro, bordure<br />

in oro ed a secco sui piatti con fleuron al centro, dorso a nervi con tit. e fregi oro, tagli dor.,<br />

dentelle int. - Vol. I: Canti. Edizione corretta, accresciuta, e sola approvata dall’autore.<br />

Napoli, presso Saverio Starita, 1835, pp. (2), 177, (1b.). Occhietto con l’indicazione “Opere di<br />

G.L. vol. I”, al verso la celebre dichiarazione del L. nella quale <strong>il</strong> poeta afferma di non essere<br />

l’autore delle “Considerazioni sopra la storia ultima del Botta” che gli venivano attribuite.<br />

97


Edizione in gran parte originale, in quanto, come si legge nella “Notizia” che segue l’indice,<br />

“Nella presente (edizione) sono aggiunti undici componimenti non più stampati (Il passero solitario,<br />

Consalvo, Il pensiero dominante, Amore e morte, A se stesso, Aspasia, Sopra un basso r<strong>il</strong>ievo antico,<br />

Sopra <strong>il</strong> ritratto di una bella donna, Palinodia al marchese Gino Capponi, Imitazione, Scherzo, e cinque<br />

Frammenti) e gli altri riveduti dall’autore e ritocchi in più e più luoghi”. - Vol. II: Prose. Edizione<br />

corretta, accresciuta, e sola approvata dall’autore. Italia, 1835, pp. 198. Occhietto con<br />

l’indicaz. “Opere di G.L. vol. II”, al verso la “Aggiunta alle correzioni del volume I”; segue l’indice<br />

a pag. 5 e la 6 è bianca. Trattasi di una tiratura sconosciuta del II vol. di quest’edizione, che<br />

ebbe varie vicissitudini editoriali, a causa della mancata autorizazione di stampa (<strong>il</strong> noto<br />

“publicetur”) del governo borbonico. Nonostante ciò un certo numero di copie fu messo in giro<br />

con varie cautele (cioè senza nome dell’editore e col falso luogo di stampa), fu stralciato <strong>il</strong><br />

primo “quartuccio” (occhietto, frontespizio, indice, “Notizia intorno a queste Operette”), sostituito<br />

dalle 6 pp. sopradescritte, senza la “Notizia” e con l’indice che non contempla le Operette<br />

posteriori a “Il Parini”, le quali in effetti curiosamente non figurano nel presente volume, pur<br />

avendo esso 198 pp., esattamente come gli esemplari descritti da Mazzatinti-Menghini, che<br />

però non elenca <strong>il</strong> contenuto, e dal Cat. Fondo Leopardiano di M<strong>il</strong>ano (<strong>il</strong> quale ultimo in<br />

particolare, al n. 106, afferma esplicitamente, ma errando grossolanamente, che <strong>il</strong> volume<br />

contiene, oltre gli altri, i poemetti inediti “Frammento apocrifo di Stratone di Lampsaco”, “Il<br />

Copernico” e <strong>il</strong> “Dialogo di Plotino e di Porfirio”). Ottimo esemplare. Rarissimo.<br />

I) MAZZATINTI-MENGHINI n. 677. CAPPELLETTI p. 18 (Prose) e p. 8: “Questa edizione è rarissima,<br />

tanto che si è dubitato se veramente sia mai esistita”. FONDO LEOPARDIANO DI MILANO n. 104.<br />

II) MAZZATINTI-MENGHINI n. 676 (col tit. di “Operette” e con varianti). FONDO LEOP. MILANO n.<br />

107 (ma con diverso contenuto).<br />

182. Paralipomeni della Batracomiomachia. Parigi, <strong>Libreria</strong> Europea di Baudry, Quai<br />

Malaquais 3 (dai Torchi della Signora Lacombe, via d’Enghien 12), 1842, € 1.400<br />

in-16, pp. 136, broch. edit. rosa. Edizione originale genuina del celebre poemetto satirico in<br />

ottava rima, iniziato da Leopardi nel 1830 e terminato la sera prima della morte, a detta del<br />

Ranieri, <strong>il</strong> quale si occupò di pubblicarlo a Parigi. La rimanenza dell’edizione parigina fu<br />

acquistata da Le Monnier, che la considerò come continuazione delle Opere da lui edite nel 1845;<br />

e corredò gli esemplari di una copertina rosa, stampandovi quest’avviso: “alle Opere di G.L.<br />

stampate in Firenze nell’anno 1845 in tre volumi pei tipi di Felice Le Monnier è necessario complemento<br />

questo Poemetto in otto canti...”. Da non confondersi con la ristampa o contraffazione uscita a Napoli.<br />

La presente prima edizione genuina è caratterizzata dal primo verso del canto IV (p.53,<br />

“maraviglia”) interamente in maiuscolo e dalla parola “carrozzevole” a pag. 22, che venne poi<br />

corretta in “carezzevole”. Rarissima. Bell’esempl. a pieni margini (lieve mancanza in testa al dorso).<br />

IL CAT. FONDO LEOPARDIANO DI MILANO, n. 113-116 “possiede quattro diversi tipi di questo opuscolo”.<br />

MAZZATINTI-MENGHINI 694. PARENTI 309. CAPPELLETTI p. 5. RAINERI BISCIA n. 233.<br />

183. Opere. Vol. I-IV. (Con:) Paralipomeni della Batracomiomachia. Firenze, Le<br />

Monnier, 1845-46 (e Parigi, Baudry, 1842, per la Batracomiomachia), € 1.800<br />

5 vol. in 3 tomi in-8, bella e solida leg. coeva m. pelle con tit. e ricchi fregi oro ai dorsi (i 4 vol.<br />

impressi da Le Monnier), in brochure <strong>il</strong> vol. di Baudry (che Le Monnier, com’è noto, corredò di<br />

98


copertina rosa, stampandovi l’avviso che “Alle opere stampate in Firenze nel 1845…è necesario<br />

complemento questo Poemetto”). Prima edizione collettiva di tutte le opere di Leopardi ed in<br />

parte originale. - Vol. I-II: Opere. Edizione accresciuta, ordinata e corretta, secondo l’ultimo<br />

intendimento dell’autore, da Antonio Ranieri. Firenze, 1845, pp. XXXII, 317, (7); 363, (9). Con<br />

2 tav. f.t. Dall’ “Avviso intorno a questa edizione” si apprende che appaiono qui per la prima volta<br />

le seguenti opere: due Canti (Tramonto della luna, La ginestra), tre Operettte morali (Frammento<br />

apocrifo di Stratone da Lampsaco, Il Copernico, Dialogo di Plotino e di Porfirio), i centoundici “Pensieri”<br />

ed i primi tre “Volgarizamenti”, tra cui <strong>il</strong> celebre “Manuale di Epitteto”. - Vol. III: Studi f<strong>il</strong>ologici<br />

raccolti e ordinati da Pietro Pellegrini e Pietro Giordani. Firenze, 1845, pp. XXIX, (3), 484, (2).<br />

Con un facsim<strong>il</strong>e d’autografo f.t. - Vol. IV: Saggio sopra gli errori popolari degli antichi;<br />

pubblicato per cura di Prospero Viani. Firenze, 1846, pp. 312, (4). Edizione originale di questo<br />

“Saggio f<strong>il</strong>osofico e critico”, come lo definì lo stesso Leopardi (cfr. la lettera-prefaz. di Viani a G.B.<br />

Niccolini nelle pp. preliminari). - Vol. V: Paralipomeni della Batracomiomachia. Parigi, 1842,<br />

pp. 136. Ristampa, fatta da Le Monnier intorno al 1845, dopo aver acquistato la rimanenza<br />

dell’ediz. originale del Baudry, come già detto sopra, dalla quale, oltre che per la copertina, si<br />

differenzia soprattutto in due particolari: a pag. 22 la parola “carezzevole” è corretta (mentre<br />

nell’originale era “carrozzevole”) ed a pag. 53 la prima parola del canto IV , “Maraviglia”, è scritta<br />

in minuscolo (nell’originale interamente in maiuscolo). - Raccolta di notevole importanza, rarità<br />

e valore letterario.<br />

MAZZATINTI-MENGHINI nn. 697, 698, 700 e 694. FONDO LEOPARDIANO DI MILANO nn. 120, 121,<br />

123 e 113. CAPPELLETTI p. 3 (solo i vol. I-II).<br />

184. Epistolario di G.Leopardi. Con le inscrizioni greche triopee da lui tradotte e<br />

le lettere di Pietro Giordani e Pietro Colletta all’autore. Raccolto e ordinato da Prospero<br />

Viani. Firenze, Le Monnier, 1849, € 900<br />

2 vol. in-16, pp. (4), XII, 480; (4), 415, (5 ed un foglietto di errata); broch. edit. Edizione<br />

originale di questa straordinaria raccolta di 546 lettere del poeta, disposte in ordine cronologico,<br />

cui fanno seguito gli altri scritti citati nel titolo. Precede una lunga lettera dedicatoria del Viani<br />

ai fratelli di Giacomo, Carlo, Paolina e Pierfrancesco. “…oltre essere queste lettere pregievoli…, danno<br />

particolari notizie della vita del sommo Recanatese. E’ parere del Viani non trovarsi in tutti gli epistolari<br />

italiani, salvo quello del Tasso, lettere più gustose, affettuose, ammaestrative, f<strong>il</strong>osofiche di queste…” (Raineri<br />

Biscia n. 232; terza impressione dell’Epistolario, Firenze, 1864). Perfetto esempl:<br />

MAZZATINTI-MENGHINI n. 704. FONDO LEOPARDIANO DI MILANO n. 125.<br />

185. L’arte poetica di Quinto Orazio Flacco travestita ed esposta in ottava rima da<br />

G.L. Edizione originale sull’autografo del 1811. Camerino, Tipogr. Borgarelli, 1869,<br />

€ 350<br />

in-8, pp. 24, leg. poster. M. tela, tit. oro al dorso, cons. la copert. Poster. Muta (restaurata).<br />

Edizione originale, postuma, pubblicata a cura del Canonico prof. M<strong>il</strong>ziade Santoni, che la<br />

dedica al conte Giacomo Leopardi, nipote del poeta. Il “bizzarro travestimento della poetica di Orazio”<br />

si compone di 52 ag<strong>il</strong>i e briose ottave, composte da Leopardi appena tredicenne. Esempl. a grandi<br />

margini (qualche lieve fioritura della carta).<br />

MAZZATINTI-MENGHINI 735. CAT. FONDO LEOPARDIANO DI MILANO 162. CAPPELLETTI p. 24.<br />

99


ALESSANDRO MANZONI<br />

186. Urania. Poemetto. M<strong>il</strong>ano, Stamperia Reale, 1809, € 4.000<br />

in-8, pp. 24, leg. d’amatore inizio ‘900 in pieno zigrino rosso con riquadro a triplice f<strong>il</strong>etto oro sui<br />

piatti, tit. oro al dorso, broch. mura cons. Edizione originale, rarissima, di questo poemetto di circa<br />

350 endecas<strong>il</strong>labi, concepito probab<strong>il</strong>mente a Parigi, dove <strong>il</strong> Manzoni fu con la madre ospite per molto<br />

tempo della marchesa di Condorcet e frequentatore del di lei salotto. Urania era <strong>il</strong> nome col quale <strong>il</strong><br />

Fauriel, legato al Manzoni da profonda amicizia, soleva chiamare la marchesa. “A quel che si crede, anche<br />

quest’opuscolo fu stampato in un numero limitato di esemplari ed è infatti rarissimo a trovarsi” (Parenti). Ottimo<br />

esempl. a grandi margini (alcune lievi fioriture; un angolino bianco dell’occhiello restaurato).<br />

PARENTI, RARITÀ, I, pp.165-166. VISMARA 194. MANCA A SALVERAGLIO.<br />

187. Sulla Morale Cattolica. Osservazioni. Parte prima (unica pubblicata). M<strong>il</strong>ano,<br />

Stamp. Ant. Lamperti, 1819, € 2.800<br />

in-8, pp. pp. (4), XIII, (1b.), 297, (5), leg. del tempo m. pelle e ang., tass. con tit. e fregi oro al<br />

dorso. In fine all’indice è applicata una strisciolina di carta con indicazioni di errata corrige.<br />

Edizione originale di quest’opera scritta quasi di getto dal Manzoni, contro le accuse al modo<br />

d’intendere la morale cattolica da parte degli Italiani, mosse da Sismondo de Sismondi nella sua<br />

“Storia delle repubbliche italiane nel Medio Evo”. La seconda parte, promessa dall’autore ed<br />

annunciata al verso dell’occhietto, non fu mai pubblicata. Ottimo esemplare.<br />

VISMARA 242. SALVERAGLIO 312. PARENTI, RARITÀ I, pp. 168-173: “Questa prima edizione è piuttosto rara”.<br />

100


188. Sulla Morale Cattolica. Osservazioni. Torino, dalla Tip. Bianco, 1824, € 900<br />

in-16, pp.276 (l’ultima per errore num.176), broch. edit. giallina con scritte entro bordura s<strong>il</strong>ografica,<br />

sulla cop. superiore: “Associaz. per l’annua distribuzione…dalla Soc. dell’Amicizia Cattolica. Anno I, vol.III.<br />

Torino 1824”; su quella posteriore un “Avviso” relativo alla suddetta distribuzione. Seconda edizione,<br />

assai rara, sconosciuta alle bibliografie consultate. Fresco esemplare a pieni margini.<br />

MANCA AL VISMARA e AL SALVERAGLIO.<br />

189. Il Conte di Carmagnola. Tragedia. M<strong>il</strong>ano, Tipogr. di Vinc. Ferrario, 1820, € 1.300<br />

in-8, pp. (8, le prime 2 bb.), 142, (2 bb.), cart. marmorizz. coeva. Sulla seconda pagina bianca è<br />

applicata dall’origine una strisciolina di carta con un’indicazione di errata corrige a stampa: “Pag.<br />

63 lin. 1, leggasi Del valor che si perde”. Edizione originale, su carta a mano, dedicata a Ch. Claude<br />

Fauriel e preceduta da una lunga Prefazione sulla regola delle unità drammatiche che suscitò aspre<br />

polemiche tra classici e romantici. Esempl. immacolato, a pieni margini, con barbe.<br />

VISMARA 275. SALVERAGLIO 218. PARENTI, RARITÀ I, pp. 173-177.<br />

190. Adelchi. Tragedia. Con un discorso sur alcuni punti della storia longobardica in<br />

Italia. M<strong>il</strong>ano, Vinc. Ferrario, 1822, € 1.600<br />

in-8, pp. (8), 288, copertina orig. cart. marmorizz., tassello. con tit. a stampa al dorso. Edizione<br />

originale, dedicata dal Manzoni alla propria moglie Enrichetta Luisa Blondel. Dramma storico in<br />

cinque atti sugli avvenimenti che precedettero la caduta del regno longobardo, è considerato la<br />

più alta espressione del teatro romantico italiano ed è più raro a trovarsi del “Carmagnola”.<br />

Esempl. immacolato, a pieni margini su carta comune, con barbe.<br />

VISMARA 278. SALVERAGLIO 212. PARENTI, RARITÀ I, pp. 178-182 : “…le copie dell’Adelchi sono assai<br />

più rare del Carmagnola”.<br />

191. Promessi Sposi. Storia m<strong>il</strong>anese del secolo XVII scoperta e rifatta. M<strong>il</strong>ano,<br />

presso Vincenzo Ferrario, 1825-26, € 9.500<br />

3 vol. in-8, pp. (4), 352; (4), 368; (4), 416, (2); bella leg. coeva m. pelle marrone, dorsi a nervi<br />

con fregi e tit. oro. Edizione principe del più celebre e più significativo romanzo della letteratura<br />

italiana. Benché porti la data 1825-26, l’edizione non venne in luce che nel giugno del 1827.<br />

Esemplare di prima tiratura, con gli errori non ancora corretti, tranne quello di pag. 378, linea<br />

13, del III volume, che per altro si trova solo in alcuni esempl. “Gli esemplari tirati prima della<br />

correzione sono assai rari” (Parenti, Bibliogr. manzoniana, n. 33). Il presente, marginoso ed in<br />

ottimo stato, è quasi completamente immune dalle lievi ingialliture, spesso presenti, dovute al<br />

tipo di carta.<br />

VISMARA, n.1:“E’ questa l’edizione Principe...; essa è ricercata dagli amatori perché rara, e dai critici vien<br />

pure ricercata pei così detti lombardismi che vi si contengono”. SALVERAGLIO, n.21. PARENTI, RARITÀ I, pp.<br />

198-9. PARENTI, BIBLIOGR. MANZONIANA, n.33.<br />

101


192. I Promessi Sposi.<br />

Storia m<strong>il</strong>anese del<br />

secolo XVII scoperta e<br />

rifatta. Edizione riveduta<br />

dall’Autore. Storia<br />

della Colonna Infame<br />

inedita. M<strong>il</strong>ano, Guglielmini<br />

e Redaelli, 1840,<br />

€ 6.500<br />

in-8 gr., p. 864, testo<br />

inquadrato da doppio<br />

f<strong>il</strong>etto, attraente leg.<br />

romantica in p. marocch.<br />

granata zigrino con<br />

riquadri a secco ed in oro<br />

sui piatti, riquadro al<br />

centro con decorazioni e<br />

losanga impressi in verde<br />

scuro ed oro, dorso a nervi<br />

con tit. e ricchi fregi in verde ed oro (cerniere deboli), conservata la copertina editoriale anteriore<br />

azzurra figurata; in astuccio cart. Adorno di circa 450 <strong>il</strong>lustrazioni per lo più di Francesco<br />

Gonin (350), Paolo e Luigi Riccardi, Massimo d’Azeglio, Boulanger, Giuseppe Sogni, Luigi Bisi<br />

e Federico Moia; <strong>il</strong> tutto inciso in legno dagli intagliatori francesi Bernard, Pollet e Loiseau,<br />

dall’inglese Sheeres e da Luigi Sacchi, <strong>il</strong> quale aveva impiantato un apposito stab<strong>il</strong>imento grafico<br />

a M<strong>il</strong>ano. Prima edizione definitiva del romanzo ed edizione originale della Storia della<br />

Colonna Infame. Magnifico esemplare di prova contenente un avviso a stampa<br />

apparentemente sconosciuto e con le seguenti particolarità: al verso di uno dei fogli bianchi di<br />

risguardo, dopo un avviso tipografico su strisciolina applicata, vi è una nota autografa di<br />

Manzoni su tre righe e mezza, relativa al “quartino” aggiunto: “Il carticino, che comprende le avvenute<br />

correzioni, è stato messo al suo posto; lasciando però sussister ivi anche le pagine errate” (infatti davanti alle<br />

pp. 613-614, contenenti rispettivamente un errore di stampa - “provveder”- ed un errore materiale<br />

- “la nona parte”- sono aggiunte le medesime pagine con le due correzioni - “preveder” e “gli otto<br />

noni”- e le corrispettive pp. 611-612 seppur senza errori; cfr. PARENTI, Rarità I, terza ediz. 1953,<br />

pp. 223-4, dove però si parla di “due cartellini bianchi”, di cui solo <strong>il</strong> secondo, quello che inizia con<br />

“S’unisce”, concorda con la seconda parte del nostro, <strong>il</strong> quale nella sua interezza sicuramente venne<br />

<strong>allegato</strong> alla dispensa XCII nel nov. 1842); dopo <strong>il</strong> frontespizio sono aggiunte 4 pagine stampate<br />

appositamente per la pubblicazione del libro in questa edizione (sulla prima viene ripetuto <strong>il</strong> titolo<br />

come nel primo frontesp. e comincia l’avviso con i ragguagli sull’imminente pubblicazione, la<br />

seconda ha in basso l’immagine di un “bravo” che troveremo a pag. 19 del testo definitivo e la<br />

terza è numerata 61 ed ha la stessa figura, ma non la stessa paginazione, della pag. 61 definitiva;<br />

la quarta è bianca con in basso la scritta “Prezzo cent. 10”); in fine al volume inoltre è allegata l’opera<br />

di Pietro VERRI “Sulla tortura…Osservazioni ripubblicate per far seguito alla Storia della Colonna Infame<br />

descritta da A. Manzoni” (M<strong>il</strong>ano, Giov. S<strong>il</strong>vestri, 1843, pp. IV, 64. Cfr. Salveraglio 1114). Ottimo<br />

esemplare, con ampi margini, quasi completamente immune da fioriture della carta.<br />

VISMARA 57. SALVERAGLIO 57. PARENTI, BIBLIOGR. MANZONIANA, n. 107.<br />

102


193. Opere varie. Edizione riveduta<br />

dall’autore. M<strong>il</strong>ano, G. Redaelli, 1845,<br />

€ 2.400<br />

in-4, pp. 878, attraente e solida leg. del<br />

tempo m. marocch. rosso, dorso a nervi con<br />

tit. e fregi oro, piatti in percallina rossa.<br />

Esemplare con l’aggiunta della nuova<br />

dispensa contenente l’ode “Marzo 1821” ed<br />

<strong>il</strong> “Proclama di Rimini” ed <strong>il</strong> nuovo indice (gli<br />

esemplari privi di quest’ultima dispensa<br />

terminano con la pag. 864). E’ adorno di 10<br />

s<strong>il</strong>ografie alle Tragedie inc. da Ratti sui<br />

disegni di Rob. Focosi (l’ultimo di Firentini),<br />

9 vignette ed altrettante graziose piccole<br />

figure alle iniziali delle Poesie (Inni Sacri e<br />

poesie storico-politiche) inc. da Ratti e<br />

Salvioni sui disegni di Paolo Riccardi e Salv.<br />

Mazza. Prima edizione delle “Opere varie”,<br />

voluta dal Manzoni, quale comple-tamento<br />

dell’ediz. <strong>il</strong>lustrata de “I Promessi Sposi” ed a<br />

questa in tutto sim<strong>il</strong>e; fu pubblicata in 8<br />

dispense dal dal 1845 al 1855 e solo nel 1860<br />

poi <strong>il</strong> Manzoni farà aggiungere la nuova<br />

dispensa di cui si è detto. Magnifico esempl. a pieni margini, intonso.<br />

VISMARA 329. SALVERAGLIO 10. PARENTI, RARITÀ I, pp. 230-246.<br />

194. Opere Varie. Edizione riveduta dall’autore. M<strong>il</strong>ano, Redaelli, 1845, € 950<br />

in-8 gr., pp.864, buona leg. ottocentesca m.pelle, dorso a nervi con fregi e tit. oro. Edizione<br />

descritta al numero precedente, ma esemplare al quale non furono aggiunte le 12 pagine della<br />

nuova dispensa.<br />

195. Pochi versi inediti (Marzo 1821 ed Il Proclama di Rimini). M<strong>il</strong>ano, G. Redaelli, 1848,<br />

€ 700<br />

in-16, pp. 15, (1 b.), broch. orig. muta di colore rosa. Sul frontesp. timbro del “Governo<br />

Provvisorio, Commissione delle offerte”. A pag. 3 la dedica a stampa al poeta e soldato Teodoro<br />

Koerner, martire per l’indipendenza germanica. Edizione originale dei due componimenti<br />

poetici “Marzo 1821” ed “Il Proclama di Rimini”, tirata a 4000 copie in favore dei profughi<br />

veneti. Com’è noto, l’occasione di pubblicare le due poesie, già composte rispettivamente fin<br />

dal 1821 e 1815, fu offerta al Manzoni dall’insurrezione delle cinque giornate di M<strong>il</strong>ano del<br />

1848, durante le quali suo figlio F<strong>il</strong>ippo fu preso come ostaggio dagli Austriaci. Esempl. a<br />

pieni margini (con fioriture della carta).<br />

VISMARA 271. SALVERAGLIO 294. PARENTI, RARITÀ I pp. 254-6.<br />

103


196. Lettera al signor professore Girolamo Boccardo intorno a una questione di<br />

così detta Proprietà Letteraria. M<strong>il</strong>ano, Tipogr. Redaelli, (1861), € 320<br />

in-16, pp.43, broch. edit. con titolo a stampa sul primo piatto. Edizione originale di raro<br />

opuscolo del Manzoni, polemico contro la contraffazione dei Promessi Sposi pubblicata da Le<br />

Monnier nel 1861. Etichetta a stampa dell’editore di errata-corrige applicata all’interno della<br />

copertina (con due timbri sulla stessa).<br />

VISMARA n. 316.<br />

197. Del Trionfo della Libertà. Poema inedito. Con lettere dello stesso e note.<br />

Preceduto da uno studio di C. Romussi. M<strong>il</strong>ano, Paolo Carrara, 1878, € 400<br />

in-8, pp.285, (3, bianche), (8, di catalogo edit.), broch. edit. con copertine grigie. Esemplare su<br />

carta grande e greve, con la nota ms. “Omaggio dell’Editore” sulla copert. ant., e la nota a stampa<br />

“Edizione non in commercio” su quella posteriore. Con un fac-sim<strong>il</strong>e d’autografo e 4 figure<br />

allegoriche inc. in legno da Gallieni su disegni di Farina e Andrea Appiani. Edizione originale,<br />

postuma, di questo poema in quattro canti scritto dal Manzoni quindicenne nel 1801.<br />

SALVERAGLIO n.302 (ignora l’esistenza della presente tiratura su carta speciale, fuori commercio).<br />

198. Del Trionfo della Libertà. Poema inedito. M<strong>il</strong>ano, P.Carrara, 1878, € 300<br />

in-8, pp.285, (3, bianche), 8 di catalogo editoriale. Esemplare su carta comune dell’edizione<br />

originale postuma descritta al numero precedente. Conservato nella bella legatura editoriale in<br />

piena percallina bordeaux finemente decorata in oro ed a secco. Assai fresco.<br />

SALVERAGLIO n.302.<br />

199. La Rivoluzione Francese del 1789 e la Rivoluzione Italiana del 1859. Saggio<br />

comparativo, pubblicato per cura di Pietro Bramb<strong>il</strong>la da Ruggero Bonghi. M<strong>il</strong>ano, Fr.<br />

Rechiedei, 1889, € 450<br />

in-8, pp.XIII, (3), 362, (2), ogni pagina racchiusa da un doppio f<strong>il</strong>etto. Bella leg. coeva<br />

m.marocch. rosso, tela sui piatti, dorso a nervi ornato e con titolo oro. Edizione originale,<br />

postuma, di quest’opera storica purtroppo rimasta incompiuta. Magnifico esemplare,<br />

probab<strong>il</strong>mente in carta grande.<br />

SALVERAGLIO n.355. PARENTI, PRIME EDIZ., p.331.<br />

104


200. DE AMICIS, Edmondo Cuore. Libro per i ragazzi. Terza edizione. M<strong>il</strong>ano,<br />

Treves, 1886, € 8.000<br />

in-16, pp. (6), 338, (16 di catalogo<br />

editoriale Treves), legatura coeva m.<br />

pelle rossa, titolo in oro al dorso.<br />

Edizione originale (malgrado<br />

l’indicazione terza edizione) dell’opera<br />

più importante, insieme al Pinocchio,<br />

della letteratura per ragazzi di ogni<br />

epoca e di ogni paese, ed una delle<br />

più rare prime edizioni della<br />

letteratura italiana dell’Ottocento. Il<br />

libro era stato concepito in un primo<br />

tempo dall’autore come primo<br />

volume di una serie dal titolo Cuore<br />

che avrebbe dovuto comprendere<br />

vari tipi di ritratti psicologici e di<br />

costume, secondo un progetto che<br />

però non si realizzò mai. “Quest’opera<br />

si colloca precisamente sulla linea del<br />

progettato Cuore (A. Baldini lo<br />

definisce “prontuario delle effusioni<br />

passioni consolazioni delusioni del<br />

cuore”) sicchè non aveva avuto torto<br />

Treves a insistere perché uscisse con <strong>il</strong><br />

titolo già tanto pubblicizzato, incontrando tuttavia la decisa opposizione del De Amicis. che continuava a<br />

rimandare la stesura del “romanzo” scritto poi di getto tra <strong>il</strong> febbraio ed <strong>il</strong> maggio del 1886” (DBIT, vol.<br />

33 pp. 234-235). Nel giro di tre anni Cuore raggiunse la centesima edizione e fu tradotto in tutte<br />

le lingue del mondo. L’assoluta rarità delle prime edizioni è dovuta all’estrema deperib<strong>il</strong>ità di un<br />

volume dato in lettura ai bambini. Prezioso esemplare, che riporta sulla carta bianca che precede<br />

<strong>il</strong> titolo una dedica autografa di De Amicis “A Ernesto Pasquali / ricordo d’amicizia / di Edmondo<br />

De Amicis/ Torino 26 XI bre 86”. Il Pasquali (1844-1917 fu fervente mazziniano e poi avvocato).<br />

Questa dedica, oltre al fatto che <strong>il</strong> catalogo editoriale al fondo comprenda solo opere edite nel<br />

1886, è importante per la datazione della terza edizione: essa è praticamente contemporanea alla<br />

prima, che fu messa in vendita con certezza <strong>il</strong> 15 Ottobre 1886. Benchè l’esemplare della terza<br />

presso la Marucelliana abbia la copertina datata 1887, questa dedica conferma l’asserzione del<br />

lungo articolo del Parenti (p. 304, in nota:): “Le due edizioni seguenti credo siano state tirate insieme<br />

alla prima, con la sola variante del numero di edizione; del resto, fino alla terza, almeno, sono tutte del<br />

1886”. L’esemplare conserva inoltre le varianti nell’introduzione proprie della prima edizione<br />

“corresse quelle note” e “quaderno”.<br />

PARENTI, RARITÀ BIBLIOGR. DELL’OTTOCENTO, VII, P. 301-315: “Edizione originale di estrema rarità.<br />

L’unico esemplare apparso sul mercato è apparentemente quello offerto nel cat. 41 del libraio Puccinelli<br />

Sannini, diffuso nel maggio 1928. Era un esemplare lacero e macchiato e fu venduto a 100 lire. Nelle<br />

biblioteche, l’unico da me rinvenuto è quello della Nazionale di Firenze; anche questo in pessime condizioni…<br />

Il successo di Cuore, credo non abbia possib<strong>il</strong>ità di riscontro in nessun’altra opera e in nessun’altra<br />

letteratura”.<br />

105


201. DOSSI, Carlo. Amori. M<strong>il</strong>ano, Dumolard editore, 1887, € 2.700<br />

in-16 picc. pp. CXXIV, (2), elegante cartonatura editoriale: <strong>il</strong> piatto superiore decorato da<br />

simbolico ramo di mimosa impresso gialloverde su nero, cartellini rossi con le indicazioni editoriali<br />

su entrambi i piatti, realizzati in caratteri disegnati in modo da simulare dei veri e propri<br />

ideogrammi; cucitura a vista con f<strong>il</strong>o di seta rosso. La copertina e <strong>il</strong> frontespizio furono disegnati<br />

da Luigi Conconi, la tiratura fu di 585 esemplari impressi su carta di gelso a fogli doppi, alla<br />

maniera giapponese, che, scrive Dossi a Luigi Conconi: “sembra pelle di cipolla, ed è chiamata di seta<br />

benché in verità sia tratta non dalla bava del baco ma dal suo alimento, <strong>il</strong> gelso”. Come si apprende<br />

dall’epistolario di Dossi, Amori vuole essere considerato come l’antitesi di Desinenza in A: “Perocché<br />

in esso (Amori) cerco di raccogliervi la luce rosea del mondo femminino in quella maniera che nel precedente<br />

libro (Desinenza in A) vi avea accumulato le tenebre. Sennonché <strong>il</strong> bene che si può dire delle donne è<br />

purtroppo più scarso del male, e però <strong>il</strong> nuovo volume sarà minore, per mole, dell’altro. E’ un libro castissimo.<br />

Il più ardito atto d’amore che vi si compie è un bacio - e anche questo - attraverso <strong>il</strong> cristallo di una finestra”.<br />

Elegante volumetto, perfetto esemplare di questo raffinatissimo, inusuale prodotto editoriale<br />

dell’ottocento italiano.<br />

106


IL NOVECENTO ITALIANO<br />

202. AGNOLETTI, Fernando. Il bordone della poesia. Firenze, Vallecchi, 1930, in-16, pp. 250,<br />

una tav. f.t., broch. edit. Ediz. originale, esempl. intonso. ASOR ROSA, p. 7. SPADUCCI, p. 12. € 200<br />

203. BACCELLI, Alfredo. Le lucciole del<br />

sentiero. Roma, Unione Editoriale Italiana, 1935, in-<br />

8vo, pp. 176; broch. edit. fig. (qualche difetto al<br />

margine inferiore della prima di copertina). L’opera è<br />

adorna di 41 x<strong>il</strong>ografie a p. pag. una per ciascuna<br />

poesia, tirate sugli originali incisi da Irma Pavone<br />

Grotta. Edizione originale a tiratura limitata di 1000<br />

es., <strong>il</strong> presente è l’esemplare n. 850. ASOR ROSA p. 32.<br />

SERVOLINI, Dizionario, p. 404. € 220<br />

204. BARILLI, Bruno. Il paese del melodramma.<br />

Lanciano, Giuseppe Carabba, 1929, in-16, pp.(8),<br />

218, (4), copertina con <strong>il</strong>lustrazione al tratto a due<br />

colori disegnata da Scipione. Prefazione di Em<strong>il</strong>io<br />

Cecchi. Edizione originale. ASOR ROSA p. 46.<br />

SPADUCCI p. 34. € 120<br />

205. BARTOLINI, Luigi. Polemiche. M<strong>il</strong>ano,<br />

Gastaldi, 1940, in-16, pp. 324, broch. edit. fig.<br />

(piccoli difetti alla broch.) Una cartolina in facsim<strong>il</strong>e e<br />

numerosi finalini n.t. realizzati su disegno dell’autore.<br />

Edizione originale. Esemplare con qualche<br />

arrossatura. SPADUCCI p. 36. € 180<br />

206. BELTRAMELLI, Antonio. Gli uomini rossi.<br />

Romanzo. Torino-Genova, R. Streglio, 1904, in-16,<br />

pp. 344, (8), broch. edit. fig. Edizione originale. ASOR<br />

ROSA, p. 54. SPADUCCI, p. 40. € 240<br />

207. BOINE, Giovanni. Il peccato ed altre cose.<br />

Firenze, Quaderni della Voce, 1914, in-16, pp. 140,<br />

(2), broch. edit. Edizione originale. ASOR ROSA p.<br />

76. SPADUCCI p. 52. € 150<br />

208. BONTEMPELLI, Massimo. Odi sic<strong>il</strong>iane.<br />

M<strong>il</strong>ano, Sandron, 1906, in-16, pp. 30, (2), broch. edit.<br />

Edizione originale con dedica autografa dell’autore.<br />

SPADUCCI p. 56. € 300<br />

107


209. BONTEMPELLI, Massimo. Egloghe. Torino-Genova, Renzo Streglio, 1904, in-8, pp. 85,<br />

(5), broch. edit. Edizione originale. “Opera prima” stampata su carta forte. ASOR ROSA, p. 83.<br />

SPADUCCI, p. 54. € 500<br />

210. CALVINO, Italo. Le cosmicomiche. Torino, Einaudi, 1965, in-8, pp. 184, (10); tela edit.<br />

e sovracop. fig. Edizione originale. Raccolta di racconti di argomento fantascientifico. ASOR<br />

ROSA p. 107. SPADUCCI p. 69. € 250<br />

211. CAMPANA, Dino. Canti Orfici ed altre<br />

liriche. Opera lirica. Con prefazione di Bino Binazzi.<br />

Firenze, Vallecchi, 1928, in-16, pp. 166, broch. edit.<br />

(piccola mancanza alla parte superiore del dorso senza<br />

perdita di testo). Edizione in parte originale. Comprende<br />

la seconda edizione dei “Canti Orfici” e l’edizione<br />

originale delle “Altre liriche”. ASOR ROSA p. 111.<br />

SPADUCCI p. 71. € 350<br />

212. CARDARELLI, Vincenzo. Prologhi viaggi favole.<br />

Lanciano, Carabba, s.d. (ma 1929), in-16, pp. 257, (5),<br />

broch. edit. fig. Edizione originale, esemplare intonso.<br />

ASOR ROSA p. 120. SPADUCCI p. 76. € 400<br />

213. CECCHI, Em<strong>il</strong>io. Pesci rossi. Firenze, Vallecchi,<br />

1920, in-16, pp. 151, (3), VI, broch. edit. Queste pagine<br />

nascono dalle sue collaborazioni con le riviste “Ronda” e<br />

“Tribuna”. Ediz. orig. Esempl. leggermente brunito, dorso restaurato. SPADUCCI, p. 84 € 300<br />

214. DE PISIS, F<strong>il</strong>ippo. Prose.<br />

Ferrara, Taddei, 1920, in-8, pp. 211, (5),<br />

broch. edit. fig. Edizione originale.<br />

Con dedica autografa di 7 righe sul<br />

foglio d’occhietto. Esempl. intonso,<br />

uniformemente brunito e con difetti al<br />

dorso, non comune. ASOR ROSA, p. 191.<br />

SPADUCCI, p. 109. € 800<br />

215. FENOGLIO, Beppe. Il partigiano<br />

Johnny. A cura di L. Mondo. Torino,<br />

Einaudi, 1968, in-8, pp. 376, tela edit. e<br />

sovracop. fig. Ediz. orig. ASOR ROSA p.<br />

219. SPADUCCI p. 124. € 250<br />

216. FENOGLIO, Beppe. I ventitre giorni della città di Alba. Torino, Einaudi, 1952, in-16,<br />

pp. 190, broch. edit. Edizione originale. “Opera prima”, nella quale emergono i motivi ricorrenti<br />

di tutta l’opera narrativa di Fenoglio, quali: <strong>il</strong> legame con la terra piemontese, la guerra e la<br />

Resistenza. ASOR ROSA, p. 219. SPADUCCI, p. 123. € 350<br />

108


217. GUTTUSO, Renato. Dieci disegni e uno scritto sui Contadini di Sic<strong>il</strong>ia. Roma,<br />

Edizioni di Cultura Sociale, “Il Disegno Popolare n. 2”, 1951, in-16, pp. 32 n.n., 10 <strong>il</strong>lustrazioni<br />

al tratto n.t.; broch. edit. Edizione originale. Raccolta di disegni così descritta dall’autore: “I<br />

disegni qua raccolti sono quasi tutti recenti. Sono, in parte, relativi al mio quadro del 1949 “Occupazione<br />

delle terre incolte in Sic<strong>il</strong>ia” ...credo siano legati alla mia ispirazione più profonda e remota. Alla mia<br />

infanzia, alla mia gente, ai miei avi contadini, a mio padre agrimensore, ai giardini di limoni e di aranci,<br />

alle pianure del latifondo fam<strong>il</strong>iari al mio occhio ed al mio sentimento, da che son nato... “ € 240<br />

218. LEVI, Primo. Se questo è un uomo. Torino, De S<strong>il</strong>va, 1947, in-16, pp. 197, (1), broch. edit.<br />

e sovracop. <strong>il</strong>l. con difetti e restauri al dorso. Edizione originale. ASOR ROSA p. 301. SPADUCCI p.<br />

158. € 350<br />

219. LEVI, Primo. La tregua. Torino, Einaudi, 1963, in-16, pp. 255, (1), tela edit. e sovracop.<br />

fig. Edizione originale. Il romanzo racconta <strong>il</strong> lungo viaggio di ritorno da Auschwitz a Torino.<br />

SPADUCCI p. 158. € 300<br />

8.<br />

220. LINATI, Carlo. Duccio da Bontà. Ancona, Puccini, 1912, in-8, pp. 132, (2); broch. edit<br />

fig. (ex. libris fig. sulla seconda di copertina). Edizione originale, rara. Esempl. in perfetto stato<br />

di conservazione. SPADUCCI, p. 159. € 450<br />

221. MONTALE, Eugenio. La bufera e altro. Venezia, Neri Pozza, 1956, in-8, pp. 140; broch.<br />

edit. Terza raccolta montaliana di poesie. Edizione originale, tiratura limit. di 1100 esempl.<br />

ASOR ROSA p. 350. SPADUCCI p. 186. € 480<br />

109


222. MONTALE, Eugenio. Ossi di seppia.<br />

Lanciano, Carabba, 1931, in-16, pp. (6), 158,<br />

(2), broch. edit. fig., <strong>il</strong>lustrata a 3 colori da<br />

Scipione-Gino Bonichi. Monogramma “E.M.” al<br />

verso del front. (sotto la proprietà letteraria).<br />

Terza edizione con introduzione di Alfredo<br />

Gargiulo. Bell’esemplare, edizione non comune.<br />

ASOR ROSA p. 350. SPADUCCI p.185.<br />

€ 1.100<br />

223. MONTALE, Eugenio Trentadue variazioni.<br />

M<strong>il</strong>ano, Giorgio Lucini, 1973 (al verso del<br />

tit.: 1972), in-8, cartella nera contenente 34<br />

quartini su carta vergata di vari colori. Prima<br />

edizione in volume di questi elzeviri, raccolti da<br />

V. Scheiw<strong>il</strong>ler, usciti su “Il Corriere della Sera” negli<br />

anni 1968-71; tirata a soli 250 esempl. fuori<br />

commercio. ASOR ROSA, p. 351. SPADUCCI, p. 186.<br />

€ 400<br />

224. MORETTI, Marino. Il giardino dei frutti. (1911-1914). Napoli, Ricciardi, 1916. in-16,<br />

pp. (6), 182; broch. edit. fig. Edizione originale. Con dedica autografa firmata sul foglio di<br />

riguardo. Bell’esemplare, non comune. ASOR ROSA, p. 357. SPADUCCI, p. 192. € 400<br />

225. PALAZZESCHI, Aldo. La piramide. Scherzo<br />

di cattivo genere e fuor di luogo. Firenze, Vallecchi,<br />

1926 in-16, pp.184, broch. edit. Scritta nel biennio<br />

1913-1914 ma pubblicata solo nel 1926. Edizione<br />

originale. Esempl. allo stato di nuovo, intonso. ASOR<br />

ROSA, p. 390. SPADUCCI, p. 207. € 300<br />

226. PALAZZESCHI, Aldo. Bestie del 900.<br />

Con tavole incise in nero e a colori di Mino<br />

Maccari. Firenze, Vallecchi, 1951. in-4, pp. 164,<br />

30 tavole incise a colori f.t. e 16 tavv. incise in bianco<br />

e nero n.t. da Mino Maccari; cart. edit. fig.,<br />

sovracop. fig. cons. (con difetti). Edizione<br />

originale. Opera nata dalla collaborazione di<br />

due importanti artisti del ‘900: <strong>il</strong> poeta Aldo<br />

Palazzeschi e <strong>il</strong> pittore, incisore, scrittore e<br />

<strong>il</strong>lustratore Mino Maccari. Bell’esemplare,<br />

difetti e restauri alla sovracop. edit. ASOR ROSA,<br />

p. 390. SPADUCCI, p. 207. € 450<br />

110


227. PAPINI, Giovanni. Il crepuscolo dei<br />

f<strong>il</strong>osofi. M<strong>il</strong>ano, Società Editrice Lombarda, 1906,<br />

in-8, pp. [2] XII [4] 293 [3], broch. edit. fig. La data<br />

presente in copertina è <strong>il</strong> 1906, in fine all’opera però,<br />

si legge: Finito di stampare…<strong>il</strong> 10 Novembre 1905.<br />

Edizione originale stampata su carta uso mano.<br />

ASOR ROSA, p. 395. SPADUCCI, p. 212. € 400<br />

228. PAVESE, Cesare. Paesi tuoi. Racconto. Torino,<br />

Einaudi, 1941, in-16, pp. 148, broch. edit. Edizione<br />

originale. Celebre romanzo con <strong>il</strong> quale Pavese si<br />

segnala alla critica come interprete di un neorealismo<br />

profondamente legato alla narrativa americana (Dos<br />

Passos, Faulkner). Esemplare ben conservato. ASOR<br />

ROSA, p. 411. SPADUCCI, p. 221. € 530<br />

229. PAVESE, C. La luna e i falò. Torino, Einaudi,<br />

1950, in-16, pp.180 cart. edit. fig. Ediz. originale,<br />

in perfetto stato di conservazione. Con questo<br />

ultimo romanzo, Pavese vinse <strong>il</strong> “Premio Strega”.<br />

ASOR ROSA, p. 411. SPADUCCI, p. 221. € 400<br />

230. PEA, Enrico. Moscardino. M<strong>il</strong>ano, Treves, 1922, in-16, pp. 164, (2), broch. edit. Edizione<br />

originale, rara. ASOR ROSA, p. 413. SPADUCCI, p. 222. € 400<br />

231. PIRANDELLO, Luigi. Liolà. Commedia campestre in tre atti. Testo sic<strong>il</strong>iano e traduzione<br />

italiana a fronte. Roma, Formiggini, 1917, in-16, pp. IX, (1), 145, broch. edit. (lieve difetto al<br />

dorso). Edizione originale, rara, (discreto esemplare, uniformemente brunito). ASOR ROSA, p.<br />

427. FUSCO, p. 140. LO VECCHIO-MUSTI, p. 145. SPADUCCI, p. 228. € 400<br />

232. PIRANDELLO, Luigi. Liolà. Commedia campestre in tre atti. Vol. XXIV della collezione<br />

“Maschere nude”. Firenze, Bemporad, 1928, in-16, pp. 126, broch. edit. Prima edizione nel solo testo<br />

italiano. Esempl. ben conservato, non comune. LO VECCHIO-MUSTI, p. 159. SPADUCCI, p. 229. € 280<br />

233. PIRANDELLO, Luigi. Fuori di chiave. Genova, Formiggini, 1912, in-16 picc., pp. 116,<br />

18 di catalogo dell’editore, cart. edit. fig. Ultima raccolta di poesie pubblicata dall’autore.<br />

Edizione originale. ASOR ROSA, p. 427. LO VECCHIO-MUSTI, p. 82. PARENTI, p. 406. € 300<br />

234. PIRANDELLO, Luigi. L’umorismo. Saggio. Lanciano, Carabba, 1908, in-8, pp. 187, (5);<br />

leg. percallina. Edizione originale. Firma autografa estesa dell’autore sotto la proprietà letteraria.<br />

Bell’esemplare, non comune. LO VECCHIO-MUSTI, p. 92. SPADUCCI, p. 228. ASOR ROSA, p. 427: “Nel<br />

1908 uscirono i saggi “L’umorismo” e “Arte e scienza”, in cui espose la sua concezione estetica e f<strong>il</strong>osofica<br />

improntata a un profondo scetticismo. I due scritti, presentati al concorso per professore ordinario, suscitarono<br />

l’attenzione di Croce, sfociata poi in una polemica che si protrasse fino all’edizione del 1920.” € 500<br />

111


112<br />

232.<br />

238.<br />

233.<br />

231.


235. PIRANDELLO, Luigi. Berecche e la guerra. M<strong>il</strong>ano, Facchi, 1919, in-16, pp. 213, (3),<br />

broch. edit. fig. a colori, firmata. Edizione originale. Bell’esemplare a pieni margini, a fogli<br />

disuguali (lievemente brunito). LO VECCHIO-MUSTI, p. 114. SPADUCCI, p. 228. € 250<br />

236. PIRANDELLO, Luigi. Arte e scienza. Saggi. Roma, W. Modes, 1908, in-16, pp. 270,<br />

broch. edit. Edizione originale. Lievi difetti alla copertina. LO VECCHIO-MUSTI, p. 91. ASOR<br />

ROSA, p. 427. SPADUCCI, p. 228. € 220<br />

237. PIRANDELLO, Luigi. La favola del figlio cambiato. Tre atti in cinque quadri. Per la musica di<br />

G. Francesco Malipiero. M<strong>il</strong>ano, G. Ricordi & C., 1933, in-16, pp. 90, leg. d’amatore m. marocchino e<br />

angoli, tit. oro al dorso a nervi, broch. edit. cons. Ediz. originale. LO VECCHIO-MUSTI, p. 84. € 250<br />

238. PIRANDELLO, Luigi. Pasqua di Gea. M<strong>il</strong>ano, <strong>Libreria</strong> Editr. Galli, 1891, in-32 picc., pp. 124, (2).<br />

Rarissima ediz. originale della seconda opera pubblicata da Pirandello. Poemetto ispirato dalle “Elegie<br />

romane” di Goethe. Discreto esempl. con piccoli difetti al dorso. LO VECCHIO-MUSTI, p. 79. € 800<br />

239. REBORA, Clemente. Frammenti lirici.<br />

Firenze, La Voce, 1913, in-16, pp. 136, broch.<br />

edit. Edizione originale. Opera prima di<br />

poesia. Bell’esemplare con qualche piccolo<br />

difetto al dorso. ASOR ROSA, p. 459: “i<br />

Frammenti lirici, dedicati “ai primi dieci anni del<br />

secolo ventesimo, e segnatamente attraversati dalla<br />

sua ricerca esistenziale e dal desiderio di sentirsi all’unisono con la natura”. € 1.200<br />

240. ROCCATAGLIATA-CECCARDI,<br />

Ceccardo. Sonetti e poemi. (1898-<br />

1909). Empoli, Società editrice Ligure<br />

Apuana, 1910, in-8, pp. XIII, 406, (2), 1<br />

tavola f.t. e 13 s<strong>il</strong>ografie di A. De Carolis,<br />

broch. edit. fig. Edizione di lusso, tirata a<br />

500 esemplari. Bell’esemplare con qualche<br />

piccolo difetto alla broch. Opera non<br />

comune. ASOR ROSA, p. 469. € 850<br />

241. SABA, Umberto. Il Canzoniere<br />

(1900-1945). Roma, Einaudi, 1945, in-8,<br />

pp. (4), 610, (2), broch. edit. fig. Edizione<br />

in parte originale, progettata dal poeta<br />

stesso. Gran parte dei componimenti<br />

compaiono qui per la prima volta.<br />

Bell’esemplare. ASOR ROSA, p. 484.<br />

SPADUCCI, p. 256. € 400<br />

113


242. SABA, Umberto. Poesie. Con prefazione di S<strong>il</strong>vio Benco. Firenze, Casa editrice italiana,<br />

1911, in-16, pp. 117, (1), broch. edit. Primo libro pubblicato sotto lo pseudonimo di “Saba”<br />

(<strong>il</strong> cui vero nome è Umberto Poli). Edizione originale, rarissima. Bell’esemplare. ASOR ROSA, p.<br />

483. SPADUCCI, p. 255. € 2.200<br />

243. SBARBARO, Cam<strong>il</strong>lo. Trucioli (1914-1918). Firenze, Vallecchi, 1920, in-16, pp. 208,<br />

broch. edit. Edizione originale di questa rarissima raccolta. Bell’esemplare, intonso (qualche<br />

arrossatura sul piatto superiore). ASOR ROSA p. 501. SPADUCCI p. 267. € 1.300<br />

244. SBARBARO, Cam<strong>il</strong>lo. Liquidazione. Prose liriche.Torino, Ribet, 1928, in-16, pp. 172,<br />

broch. edit. Edizione originale a tiratura limitata di 750 es, <strong>il</strong> presente è l’esemplare “U” dei 22<br />

su carta a mano. Perfetto stato di conservazione. ASOR ROSA p. 501. SPADUCCI p. 267. € 550<br />

245. SVEVO, Italo. La coscienza di Zeno. Romanzo. M<strong>il</strong>ano, Giuseppe Morreale, 1930, in-16,<br />

pp. 536, (8 di catalogo), broch. edit. Seconda edizione, rara (la prima edizione uscì nel 1923).<br />

ASOR ROSA, p. 531. € 450<br />

246. UNGARETTI, Giuseppe. Sentimento del tempo. Con un saggio di Alfredo Gargiulo.<br />

Firenze, Vallecchi, 1933, in-16, pp. 170, (2), broch. edit. fig. Edizione originale in volume. Le<br />

prime composizioni erano già apparse su “L’Italia letteraria” e “Commerce”. Con questa seconda<br />

grande opera Ungaretti si riavvicinò alla tradizione poetica italiana di Petrarca e Leopardi. ASOR<br />

ROSA, p. 555. SPADUCCI p. 297. € 350<br />

247. VIANI, Lorenzo. I Vàgeri. Gente d’onore e di rispetto. M<strong>il</strong>ano, Alpes, s.d (1926), in-16, pp. 308,<br />

broch. edit. fig. a colori. Ediz. originale. ASOR ROSA, p. 570. FUSCO, p. 176. SPADUCCI, p. 302. € 280<br />

114


248. VIANI, Lorenzo. Le chiavi nel pozzo. Firenze, Vallecchi, 1935, in-16, pp. 355 e XXXV<br />

tavv. f.t. disegnate dall’autore, broch. edit. e sovracop. fig. Edizione originale. ASOR ROSA, p. 570.<br />

SPADUCCI, p. 302. € 260<br />

249. VITTORINI, Elio. Piccola borghesia. Firenze, Solaria, 1931, in-16, pp. 217, (7).<br />

Edizione originale. “Opera omnia” nata da una rielaborazione dei racconti pubblicati su “Solaria”,<br />

con l’aggiunta di altri quattro testi inediti. ASOR ROSA, p. 577. SPADUCCI, p. 305. € 300<br />

250. ZAVATTINI, Cesare. I poveri sono matti. Con sei disegni di Gabriele Mucchi e un disegno,<br />

in copertina, di M. Vellani Marchi. M<strong>il</strong>ano, Bompiani, 1937. in-16, pp., IX, (1), 133, (5), broch.<br />

edit. fig. Edizione originale, bell’esemplare. ASOR ROSA, p. 591. SPADUCCI, p. 310. € 250<br />

115


251. BOCCIONI, Umberto. Pittura e<br />

scultura futuriste (Dinamismo plastico).<br />

Con 51 riproduzioni di quadri, sculture di<br />

Boccioni-Carrà-Russolo-Balla-Severini-<br />

Soffici. M<strong>il</strong>ano, Edizioni futuriste di<br />

“Poesia”, 1914, in-16, pp. (10), 469, [5],<br />

39 tavole di <strong>il</strong>l. di pitture, (2), 12 tav. di <strong>il</strong>l.<br />

di sculture, (4 bb.); ritratto di Boccioni in<br />

antiporta, eseguito da E. Sommariva. Leg.<br />

d’amatore in sim<strong>il</strong>pelle, tit. su tassello al<br />

dorso, broch. edit. non cons. Bell’esemplare<br />

con lunga dedica autografa firmata di<br />

Boccioni a Jehan D’Ivrai (autore delle<br />

“Memorie dell’eunuco Bechir-Aga”): “Perché<br />

dall’alto del suo superbo classicismo<br />

(passatista…) consideri degni di studio questi<br />

primi tentativi per uno st<strong>il</strong>e futuro…”.<br />

Edizione originale. SALARIS, p. 23.<br />

€ 1.400<br />

116<br />

FUTURISMO<br />

252. BUZZI, Paolo. Poema dei<br />

quarantanni. M<strong>il</strong>ano, Edizioni Futuriste di<br />

Poesia, 1922; in-16, pp. 354 (2), 1 ritratto<br />

fotografico b.n. dell’autore f.t.; broch. edit.<br />

Edizione originale. Poema autobiografico dedicato dall’autore a tutti i fratelli delle avanguardie<br />

del mondo: “... E lo dedico ai miei fratelli di tutte le avanguardie del Mondo i quali hanno mostrato tanto<br />

spesso d’amarmi....” (pag. 8). SALARIS PAG. 26. SPADUCCI p. 67. € 430<br />

253. CARRA’, Carlo. Pittura metafisica. Firenze, Vallecchi, 1919, in-16, pp. 318, (2), 8; broch.<br />

edit. (dorso ab<strong>il</strong>mente restaurato). Quest’opera rappresenta un’evoluzione della poetica metafisica<br />

di Carrà, che si risolve in una estrema semplificazione formale fino a un reale prosciugamento<br />

degli elementi compositivi. Edizione originale; qualche restauro al dorso ma nel complesso<br />

esemplare ben conservato., intonso. Esemplare appartenuto al futurista Giorgio Carmelich, del quale<br />

vi è una firma autografa (datata 1922) e grazioso disegno all’ultima pagina. ASOR ROSA p. 126.<br />

FALQUI p. 92. € 1.200<br />

254. CARRA’, Carlo. Guerrapittura. Futurismo politico. Dinamismo plastico. Disegni<br />

guerreschi. Parole in libertà. M<strong>il</strong>ano, Edizioni Futuriste di Poesia, 1915. in-8 gr., pp. 33, (3),<br />

104, (12), 1 tav. f.t. con <strong>il</strong> ritratto di Carrà, 12 tav. n.t. di “Disegni Guerreschi” (delle quali 1 è<br />

ripiegata), 1 tav. ripiegata n.t. che riproduce <strong>il</strong> manifesto “Sintesi futurista della guerra”,<br />

numerose composizioni parolibere n.t.; broch. edit. Testo fondamentale dell’interventismo e


della teoria dell’arte futurista.<br />

Menzione fittizia del migliaio (quinto<br />

migliaio nell’angolo superiore della<br />

quarta di copertina). Bell’esemplare con<br />

lunga dedica autografa firmata di<br />

Carrà sul foglio di risguardo al maestro<br />

Umberto Giordano (compositore di<br />

musica futurista): “…omaggio di<br />

vivissima simpatia futurista”. Edizione<br />

originale, rara. ARCHIVI, I, 516.<br />

FALQUI p. 91. SALARIS p. 28. € 2.800<br />

255. CORRA, Bruno. Marinetti poeta<br />

delle parole in libertà simultanee.<br />

Roma, Estratto editoriale da la “Rassegna<br />

Nazionale”, 1938, in-8 (cm. 24x17), pp.<br />

20, broch. edit. Edizione originale.<br />

Non comune opuscoletto allo stato di<br />

nuovo. SALARIS, PAG. 32 € 200<br />

256. FIUMI, Lionello. Corrado Govoni. Ferrara, Taddei, 1918, in-16, pp. 107, (5), broch. edit.<br />

a due colori (con difetti). Edizione originale, con dedica autografa dell’autore a Cazzamini-<br />

Mussi. ASOR ROSA p. 225. SPADUCCI p. 125. € 350<br />

257. GINNA, Arnaldo. L’uomo futuro.<br />

Investigazione futurfascista. Prefazione di<br />

S.E. Marinetti. Roma, Edizioni Futuriste di<br />

Poesia, 1933, in-8, pp. 43 (1), broch. edit. a<br />

due colori. Edizione originale, bellissimo<br />

esemplare con dedica autografa<br />

dell’autore,”al futurista Garavelli”, sulla<br />

seconda di copertina, timbro del “Gruppo<br />

futuristi Reggiani” con data 20/09/32.<br />

CAMMAROTA, p. 113. SALARIS, p. 40. € 500<br />

258. GOVONI, Corrado. Poema di<br />

Mussolini. Roma, Cuggiani, 1937, in-8<br />

picc., pp. 125, (2), broch. edit. a due colori.<br />

Esemplare intonso con lunga dedica<br />

autografa di Govoni all’amico Ercole<br />

Rivalta: “A questi tre primi canti del Poema di<br />

Mussolini, seguiranno i canti: La Mostra della<br />

Rivoluzione; Pentapoli primaver<strong>il</strong>e; L’Impero<br />

fulmineo”. Edizione originale. Esempl. n.<br />

15/50 fuori commercio. € 500<br />

117


259. LACERBA. Periodico<br />

quindicinale (poi settimanale).<br />

Fondato da G.<br />

Papini e A. Soffici. Direttore<br />

G. Papini. Firenze, anno I-III<br />

(1gennaio 1913-22 maggio<br />

1915), 69 fascicoli in-folio,<br />

solida legatura m. perg., tit. su<br />

tass. in pelle e fregi oro al<br />

dorso. Tutto <strong>il</strong> pubblicato di<br />

questa importantissima rivista<br />

letteraria fondata da Papini e<br />

Soffici dopo <strong>il</strong> loro distacco da<br />

“La Voce”. Periodico non<br />

interamente futurista, ma<br />

direttamente influenzato dal<br />

Futurismo, ha rappresentato <strong>il</strong><br />

luogo principale della discussione attorno al movimento. Soprattutto nel 1914 assunse un’elevata<br />

densità grafica, caratterizzata dall’altissima testata, dall’evidenza provocatoria dei titoli e dalle<br />

molteplici proposte di tavole parolibere. L’ultima annata invece segnò <strong>il</strong> distacco dei due fondatori<br />

e di altri autori toscani dal Futurismo. Vi si leggono scritti originali di Palazzeschi, Jahier,<br />

Sbarbaro, Ungaretti, Carrà, Prezzolini, Moscardelli, Fallacara, Agnoletti, Govoni, Titta Rosa ed<br />

altri. Assai rara a trovarsi completa come la presente. In ottimo stato, a pieni margini. CPBL III,<br />

338. TAYLOR p. 136. FALQUI p. 37. € 5.700<br />

260. LIPPARINI, Giuseppe. Marinetti e gli aeropoeti paroliberi futuristi. Roma, Edizioni<br />

Futuriste di Poesia, 1941, in-8, (cm.24,2x17), pp. 24, broch. L’opera si articola nei seguenti<br />

capitoli: Il Notturno di D’Annunzio e le parole in libertà futuriste; Il poema africano di Marinetti<br />

e le sue parole in libertà; Della Aeropoesia; Patriottismo insetticida; L’aeropoesia parolibera dei<br />

tecnicismi; Benedetta e <strong>il</strong> Futurismo femmin<strong>il</strong>e. Edizione originale, esmplare in perfetto stato di<br />

conservazione. SALARIS, p. 111. € 200<br />

261. LONGHI, Roberto. Scultura futurista: Boccioni. Con 10 <strong>il</strong>lustrazioni. Firenze, <strong>Libreria</strong><br />

della voce, 1914 in-8, pp. 61, (2), 10 tavv., broch. edit. Edizione originale. ASOR ROSA p. 309.<br />

FALQUI 96. SALARIS p. 111. € 900<br />

262. LUCINI, Gian Pietro. La solita canzone del Melibeo. M<strong>il</strong>ano, Edizioni Futuriste di<br />

Poesia, 1910, in-8, pp. 360, con un <strong>il</strong>l. b.n. n.t. (che riproduce un busto di Alberti: “Mistagogo-<br />

Melibeo”); broch. edit. fig. Edizione originale. Opera emblema della ricerca simbolista di Lucini.<br />

Esempl. ben conservato. ASOR ROSA p. 311. SALARIS p. 43. € 500<br />

263. LUCINI, Gian Pietro. Revolverate. Con una prefazione futurista di F.T. Marinetti. M<strong>il</strong>ano,<br />

Edizioni di Poesia, 1909, in-16, pp. 360, broch. edit. a due colori. Edizione originale. Esemplare<br />

discreto ma con lieve alone d’umido nella parte superiore della broch. e qualche piccola mancanza<br />

alle cuffie. SALARIS p. 43. FALQUI p. 68 € 600<br />

118


264. MARINETTI, F.T. La Conquête des Éto<strong>il</strong>es.<br />

Poème épique. Paris, Sansot, 1909, in-16, pp. (8), 192,<br />

62. Terza edizione, “rispetto alla prima edizione <strong>il</strong> testo<br />

risulta modificato nella punteggiatura, con l’aumento dei<br />

punti esclamativi e dei punti sospensivi” cfr. Cammarota, n.<br />

22. Bell’esemplare con bella e lunga dedica autografa<br />

in francese, firmata. CAMMAROTA, n. 22. SPADUCCI, p.<br />

175; FUSCO, p. 112. € 550<br />

265. MARINETTI, F.T. Mafarka le futuriste.<br />

Roman africain. Deuxième édition. Paris, Sansot,<br />

1910, in-16, pp. XII, 310, (2). Edizione originale<br />

con dedica autografa firmata sul foglio di<br />

risguardo. “All’interno la data di pubblicazione effettiva<br />

è <strong>il</strong> 1909. Esistono copie che in cop. recano l’indicazione<br />

“troisième édition, 1910”, oppure “cinquième édition<br />

1910”, o ancora “deuxième édition, 1910”; ma in realtà l’edizione è soltanto una, e le varianti sono per<br />

scopo promozionale”. CAMMAROTA, n. 23. € 550<br />

266. MARINETTI, F.T. Mafarka Il futurista. Romanzo africano. Traduzione dal Francese di<br />

Decio Cinti. M<strong>il</strong>ano, Edizioni Futuriste di “Poesia”, 1910, in-16, pp. 329, (7), broch. edit. Prima<br />

edizione italiana del romanzo uscito in francese l’anno precedente. Qualche arrossatura ai piatti<br />

della broch. CAMMAROTA, n. 24: “Quest’edizione, di cui a M<strong>il</strong>ano furono sequestrate 500 copie<br />

dall’avvocato Samonati (e con l’autore condannato a due mesi di carcere), è a tutt’oggi l’unica versione del<br />

testo integrale”. SPADUCCI, p. 175; FUSCO, p. 113; SALARIS 1988: pag. 45. € 350<br />

267. MARINETTI, F.T.<br />

Les mots en liberté<br />

futuristes. M<strong>il</strong>ano, Edizioni<br />

Futuriste di “Poesia”,<br />

1919, in-16, pp. 112<br />

(comprese quelle non<br />

numerate all’inizio ed in<br />

fine: 2 bb., frontesp.,<br />

“Oeuvres de Marinetti”,<br />

indice); in fine 4 pp. n.n. di<br />

catalogo delle Editions<br />

Futuristes de “Poesia”;<br />

broch. edit., con 4 tavole<br />

parolibere ripieg. n.t.<br />

Copertina a due colori “parolibera”. Edizione originale che segna uno degli apici della<br />

sperimentazione futurista nel campo dell’editoria. Bell’esem-plare col dorso ab<strong>il</strong>mente resta-urato<br />

(qualche macchia sulla broch). CAMMAROTA, n. 74. “Testo in francese, tiratura di 12.000 copie…Malgrado<br />

la data del 1919, <strong>il</strong> vol. fu pronto per la distribuzione solo a fine Maggio 1920.”. SALARIS, p. 48.<br />

€ 1.300<br />

119


268. MARINETTI, F.T. Uccidiamo <strong>il</strong> chiaro di luna. M<strong>il</strong>ano, Edizioni futuriste di Poesia,<br />

1911, in-8, pp. 24, broch. edit. a due colori. Edizione originale in volume. Pubblicato per la<br />

prima volta sulla rivista “Poesia” n. 7/8/9 (1909). “L’impulso all’allegoria si manifesta ancor più<br />

chiaramente in Uccidiamo <strong>il</strong> chiaro di luna! secondo “proclama di guerra” futurista e capolavoro, forse, della<br />

marinettiana “arte di far manifesti”. L’affabulazione è ancor più ricca e movimentata, i simboli più<br />

pregnanti e r<strong>il</strong>evanti, più sapiente lo st<strong>il</strong>e” (cfr. De Maria 1983, p. XXIV). Esemplare in perfetto stato<br />

di conservazione. CAMMAROTA n. 29. SALARIS, p. 45. € 450<br />

269. MARINETTI, F.T. Il poema africano della divisione “28 ottobre”. M<strong>il</strong>ano, Mondadori,<br />

1937, in-16, pp. 319, broch. edit. Opera dedicata “ai futuristi volontari della guerra veloce”.<br />

Edizione originale. Bell’esemplare, intonso. CAMMAROTA, n. 200, p. 87. SPADUCCI, p. 177.<br />

€ 300<br />

270. MARINETTI, F.T. Marinetti e <strong>il</strong> futurismo. Roma-M<strong>il</strong>ano, Edizioni Augustea, 1929, in-<br />

16, pp. 172, (2), tra le pp. 80 e 81 è inserito <strong>il</strong> volantino parolibero firmato da Marinetti,<br />

Boccioni, Carrà, Russolo, Ugo Piatti; broch. edit. Edizione originale, esemplare intonso.<br />

CAMMAROTA n. 137, p. 75: “L’opera è annunciata nel 1928 come Marinetti e i futuristi. Il vol. è stato<br />

pubblicato <strong>il</strong> giorno dopo la nomina di FTM all’Accademia d’Italia, consacrandone <strong>il</strong> nuovo ruolo ufficiale<br />

di letterato “precussore”.” SPADUCCI, p. 176. € 300<br />

271. MARINETTI, F.T. L’architettura e le arti decorative negli st<strong>il</strong>i dei vari tempi. Roma,<br />

Reale Accademia d’Italia (ma: Tipografia del Senato), 1937, in-8, pp. 12, (4), broch. edit. Seconda<br />

edizione (la prima è datata Roma, 1936). CAMMAROTA n. 197. € 180<br />

272. MARINETTI, F.T. L’aeroplano del Papa. Romanzo profetico in versi liberi. Pubblicato<br />

in francese 2 anni fa, a Parigi. Tradotto (scopo propaganda) oggi 1914. M<strong>il</strong>ano, Ediz. Futuriste di<br />

“Poesia”, 1914, in-16, pp.(8), 259, (5), broch. edit. impressa in rosso. Prima edizione italiana,<br />

traduzione a cura dell’autore. Dedica autografa firmata sul foglio di titolo. Bell’esemplare<br />

(qualche piccolo difetto al dorso). Opera non comune. CAMMAROTA, n. 49: “Malgrado la sospetta<br />

data di cop., <strong>il</strong> vol. fu distribuito solo a partire dal maggio 1916”. SALARIS, p. 46. € 600<br />

273. MARINETTI, F.T. I manifesti del Futurismo. Lanciati da Marinetti, Boccioni, Carrà,<br />

Russolo, Balla, Severini, Pretella, Mme de Saint-Point, Appolinaire, Palazzeschi. Firenze, Lacerba,<br />

1914, in-16, pp.182, (2bb), leg. d’amatore m. pelle (esempl. privo della broch. edit.) Raccolta di 22<br />

fra i piu’ importanti manifesti del futurismo. Edizione originale. CAMMAROTA, n. 46. SALARIS p. 74.<br />

€ 250<br />

274. ORESTANO, Francesco. Opera letteraria di Benedetta. Roma, Edizioni Futuriste di<br />

Poesia, 1936. In-8, pp. 32, broch. edit. Edizione originale. Esemplare intonso. € 180<br />

275. PALAZZESCHI, Aldo. L’incendiario. 1905-1909. M<strong>il</strong>ano, Edizioni futuriste di poesia,<br />

1913, in-8, pp. 253, (3), broch. edit (dorso con difetti, da restaurare). Prefazione di F.T. Marinetti.<br />

“E’ <strong>il</strong> primo volume della collana a riportare l’indicazione “Edizioni Futuriste di Poesia”” (cfr.<br />

120


Cammarota, F<strong>il</strong>ippo Tommaso Marinetti, M<strong>il</strong>ano, Skira, 2002, n. 19 p. 162). Edizione in parte<br />

originale. Palazzeschi non si riconobbe mai del tutto nel futurismo, anche se i suoi contributi al<br />

movimento furono importanti. ASOR ROSA, p. 390. SPADUCCI, p. 207. € 400<br />

276. PAPINI, Giovanni. Esperienza futurista (1913-1914). Firenze, Vallecchi, 1919, in-16,<br />

pp. 176, (4) e 8 pp. di catalogo delle pubblicazioni Vallecchi; broch. edit. Edizione originale.<br />

Raccolta di articoli scritti da Papini su Lacerba (rivista da lui fondata insieme a Soffici) e di discorsi<br />

di Roma e Firenze. ASOR ROSA, p. 395. SPADUCCI, p. 213. € 200<br />

277. (PATTAROZZI, Gaetano).<br />

Carlinga di aeropoeti futuristi<br />

di guerra. Collaudata da F.T.<br />

Marinetti. Roma, Mediterraneo<br />

futurista, 1941, in-8, pp. 112,<br />

broch. Ediz. originale. Edita<br />

dalla Mediterraneo Futurista di<br />

cui Pattarozzi era direttore.<br />

Antologia futurista contenente<br />

poesie di: G. Pattarozzi, E.<br />

Buccafasca, B. G. Sanzin, G.<br />

Giardina, P. Masnata, C,<br />

Castrense, R. Averini, I. Scurto,<br />

Farfa. Perfetto esemplare.<br />

SALARIS, p.77-78. LISTA, LIVRE<br />

FUTURISTE, p. 154. € 550<br />

278. I POETI FUTURISTI.<br />

M<strong>il</strong>ano, Edizioni futuriste di<br />

“Poesia”, 1912, in-8, pp. 428, (6),<br />

broch. edit. a due colori (con<br />

piccolo difetto alla cuffia inferiore<br />

e qualche scoloritura).<br />

Presentazione di F.T. Marinetti,<br />

poesie parolibere di Libero<br />

Altomare, Mario Bètuda, Paolo<br />

Buzzi, Enrico Cavacchioli, Auro<br />

D’Alba, Luciano Folgore, Corrado Govoni, G. Manzella-Fontini, F.T Marinetti, Aldo Palazzeschi.<br />

Con un proclama di F.T. Marinetti e uno studio sul verso libero di Paolo Buzzi. Il testo<br />

marinettiano che apre l’antologia è <strong>il</strong> “Manifesto tecnico della letteratura futurista” dell’11<br />

maggio 1912, seguito dalla “Risposta alle abbiezioni” e dal primo esempio di scittura parolalibera,<br />

Battaglia peso + odore. Edizione originale con menzione fittizia di 11° migliaio. SALARIS p. 74.<br />

€ 400<br />

279. SANZIN, Bruno. Benedetta aeropoetessa aeropittrice futurista. Roma, Rassegna Nazionale,<br />

1939, in-8, pp. 26, broch. edit. Edizione originale. SALARIS, p. 65. FALQUI, p.55. € 230<br />

121


280. SETTIMELLI, Em<strong>il</strong>io. Come combatto. Roma, Ediz. d’Arte e di Critica, 1937, in-8, pp.<br />

142, broch. fig. Raccolta di articoli del periodo 15 giugno 1924-3 gennaio 1925, riguardanti<br />

l’Impero. Settimelli insieme a Corra e Chiti fece parte del gruppo dei giovani intellettuali<br />

fiorentini, i quali pubblicarono riviste quali: “Il Centauro”, “La Difesa dell’arte”, “I saggi critici”, “La<br />

rivista”, gruppo in opposizione con la cultura borghese e con i partigiani di D’Annunzio. Dal 1922<br />

si dedica al giornalismo e si proclama “futurista indipendente”. Ediz. originale in volume, esempl.<br />

con dedica autografa dell’autore, alone d’umido nel margine superiore bianco di alcuni fogli).<br />

LISTA, LE LIVRE DU FUTURISME p. 156. € 250<br />

281. SOFFICI, Ardengo. Taccuino di Arno Borghi. Firenze, Vallecchi, 1933, in-16, pp. 315,<br />

broch.edit. Ediz. originale, esemplare intonso. FUSCO, p. 160; SPADUCCI, p. 278. € 250<br />

282. SOFFICI, Ardengo. Arlecchino. Firenze, Lacerba, 1914, in-16, pp. 189, broch. edit. a due<br />

colori. Edizione originale. Raccolta di note di viaggio. Esemplare con piccoli difetti alla broch.,<br />

nota di possesso coeva sul occhietto. ASOR ROSA, p. 520. FUSCO, p. 160; SPADUCCI, p. 278. € 250<br />

283. SOFFICI, Ardengo. Cubismo e futurismo. Con 32 <strong>il</strong>lustrazioni di Balla, Boccioni,<br />

Braque, Carrà, Cezanne, Picasso, Russolo, Severini, Soffici. Seconda edizione. Firenze,<br />

<strong>Libreria</strong> della Voce, 1914, in-4, pp. 78, 32 tavole f.t.; broch. edit. Esemplare con nota di<br />

possesso sull’occhietto: “ Gianni Melchioni (?) futurista”. L’opera è divisa in tre parti: Il<br />

cubismo (Picasso e Braque), Cubismo e oltre, Futurismo. Edizione originale, anche se reca<br />

la scritta “seconda edizione” sul piatto superiore, in quanto vuole essere considerata come<br />

l’edizione aggiornata di “Cubismo e oltre” (1913); esemplare con <strong>il</strong> dorso restaurato (muto).<br />

ASOR ROSA p. 520. SPADUCCI p. 278. SALARIS p. 67. € 900<br />

122


284. SOFFICI, Ardengo. Primi principi di una estetica futurista. Firenze, Vallecchi, 1920.<br />

in-8, pp. 96, broch edit. Edizione originale di questo celebre saggio di critica d’arte,<br />

bell’esemplare. ASOR ROSA p. 520, FUSCO p. 160, FALQUI p. 108. € 300<br />

123


124<br />

GIOVANNI BATTISTA PIRANESI<br />

(VENEZIA 1720 - ROMA 1778)<br />

Dalla nota e splendida serie di 135 “VEDUTE DI ROMA disegnate ed incise da<br />

Giambattista Piranesi Architetto Veneziano” (eseguite dal 1748 al 1778), capolavoro<br />

dell’incisione di tutti i tempi, presentiamo i seguenti fogli singoli, scelti e di grande<br />

qualità in rara tiratura di prova dell’artista, tutti impressi su carta forte con f<strong>il</strong>igrana del<br />

“giglio in doppio cerchio” tipica di tali esemplari.<br />

285.“VEDUTA DELLA VILLA ESTENSE IN TIVOLI”. (1773) € 4.500<br />

Acquaforte originale, firmata “G. Piranesi inc.” nell’angolo inferiore sinistro<br />

(mm.467x700 alla battuta del rame, margini bianchi di circa 40 mm.). Rara e stupenda<br />

prima tiratura del rame.<br />

Hind n.105, I/III: Foc<strong>il</strong>lon n.828.<br />

286. “VEDUTA DELLE DUE CHIESE, L’UNA DETTA DELLA MADONNA DI<br />

LORETO L’ALTRA DEL NOME DI MARIA PRESSO LA COLONNA TRAIANA“<br />

(1762) € 4.400<br />

Acquaforte originale, firmata “Piranesi f.” in basso a sinistra (mm.420x680) alla<br />

battuta del rame, margini bianchi di 60 mm.). Rara e stupenda prima tiratura del rame.<br />

Hind n.66, I/IV. Foc<strong>il</strong>lon n.849.


287. “VEDUTA DELLA BASILICA DI S.SEBASTIANO FUORI DELLE MURA DI<br />

ROMA SULLA VIA APPIA”. (1750) € 4.500<br />

Acquaforte originale, firmata “Piranesi f.” al centro in basso (mm.460x655 alla battuta<br />

del rame, margini bianchi di 60 mm.). Rara e stupenda prima tiratura del rame.<br />

Hind n.13, I/IV.. Foc<strong>il</strong>lon n.731.<br />

288.“VEDUTA DELLA PIAZZA E BASILICA DI S.GIOVANNI IN LATERANO”<br />

(1775). Con l’obelisco, <strong>il</strong> palazzo e la scala santa. € 4.500<br />

Acquaforte originale, firmata “Cavalier Piranesi f.” al centro in basso (mm.480x695 alla<br />

battuta del rame, margini bianchi di 40 mm.). Rara e stupenda prima tiratura del rame.<br />

Hind .13, I/IV. Foc<strong>il</strong>lon .731.<br />

289.“VEDUTA DELLA GRAN PIAZZA E BASILICA DI S.PIETRO situata ove erano<br />

anticamente <strong>il</strong> Circo e gli Orti di Cajo e Nerone nella Valle Vaticana” (1772) € 4.500<br />

Acquaforte originale, firmata “Cav. Piranesi f.” nel cartiglio in basso a destra,<br />

(mm.460x700 alla battuta del rame, margini bianchi di 40 mm.). Rara e stupenda<br />

prima tiratura del rame<br />

Hind n.13, I/IV. Foc<strong>il</strong>lon n.731.<br />

290.“VEDUTA DI PIAZZA NAVONA SOPRA LE ROVINE DEL CIRCO<br />

AGONALE” (1773) € 5.500<br />

Acquaforte originale, firmata “Cav. Piranesi f.” in basso a destra nel cartiglio<br />

(mm.460x700 alla battuta del rame, margini bianchi di 40 mm.). Rara e stupenda<br />

prima tiratura del rame. Questa è la più quotata e ricercata delle Vedute di Roma.<br />

Hind n.13, I/IV. Foc<strong>il</strong>lon n.732.<br />

125


291.“VEDUTA DELLA PIAZZA DI MONTE CAVALLO” (1773) € 4.500<br />

Acquaforte originale, firmata “Cavalier Piranesi del. e inc.” al centro in basso<br />

(mm.470x710 alla battuta del rame, margini bianchi 40 mm.). Rara e stupenda prima<br />

tiratura del rame, raffig. la piazza del Quirinale con le statue dei domatori di cavalli in<br />

primo piano.<br />

Hind n.103, I/IV. Foc<strong>il</strong>lon n.732.<br />

292. Dalla serie di 16 incisioni all’acquaforte “CARCERI D’INVENZIONE”:<br />

Tavola XII: “VASTO INTERNO A VOLTA, CON GRANDE ZOCCOLO<br />

SORMONTATO DA PILASTRI E CATENE…”(1749). € 5.000<br />

Acquaforte originale (417 x 564 mm. alla battuta del rame, margini di 9 cm.), firmata<br />

“Piranesi f.” nell’angolo inferiore sinistro della lastra.<br />

Su carta forte con f<strong>il</strong>igrana del “giglio in doppio cerchio”; bell’esemplare della seconda<br />

edizione, seconda tiratura, avanti le modifiche definitive eseguite dall’artista, con rinforzi<br />

di ombreggiatura (A. Robison, n. 33, datab<strong>il</strong>e 1760-61). Magnifico foglio da collezione. Le<br />

Carceri rappresentano uno dei capolavori della grafica di tutti i tempi. A.Robison, Catalogue<br />

Raisonné of Piranesi’s etchings, p.187: state III, second issue. Hind, 12/II. Foc<strong>il</strong>lon n.35.<br />

126


293. Libro d’ore miniato: HORAE B.MARIAE VIRGINIS.<br />

Manoscritto del XV sec. su pergamena, esemplato in Normandia nel 1450 circa.<br />

P. a R.<br />

Volume in-4 (218x146 mm.), 138 fogli vergati recto e verso su pergamena pesante, con<br />

inchiostro bruno in grafia gotica-liturgica.<br />

Legatura antica in piena pergamena. Il testo evidenzia che questo libro d’ore fu eseguito<br />

per l’uso liturgico di Coutance in Normandia. Riccamente decorato: centinaia di<br />

iniziali di varia altezza decorate in oro brunito e vari colori; quasi tutte le pagine<br />

del codice hanno una ricca larga fascia miniata nel margine laterale esterno<br />

formata da rami , fiori e bacche di vari colori e oro. Nel corpo del volume vi sono<br />

dieci pagine con 10 grandi miniature (mm. 90x70) racchiuse in duplice larga e variata<br />

bordura, dipinte in br<strong>il</strong>lante e vivace policromia e oro brunito. I soggetti delle dieci<br />

miniature sono: l’Annunciazione (entro larga bordura con decine di ritratti e figure), la<br />

Visitazione, la Natività, l’Annuncio ai pastori, la Presentazione al tempio, la Fuga in Egitto, la<br />

Coronazione della Vergine, la Crocifissione, Davide in preghiera, l’Officio della Morte. Il presente<br />

libro d’ore è riconosciuto dagli esperti sicuramente scritto e miniato a Coutance da artista<br />

locale in vigoroso st<strong>il</strong>e provinciale, non sofisticato e assai gradevole<br />

(Mancano due segnature all’inizio che avrebbero dovuto contenere <strong>il</strong> Calendario, nonché<br />

altri due fogli, probab<strong>il</strong>mente con miniatura). (Illustrazione a colori in copertina)<br />

294. MINIATORE FIORENTINO DEL RINASCIMENTO<br />

Foglio intero di antifonario manoscritto della seconda metà del XV sec. (1470 c.)<br />

€ 12.500<br />

in inchiostro bruno e rosso , su pergamena, con una grande lettera iniziale “P”(opulus<br />

Syon) di cm.27x16,5, istoriata con <strong>il</strong> ritratto a figura intera del profeta Isaia, abbigliato<br />

in tunica gialla e ampi drappi di colore rosso e blu, che regge con le due mani una<br />

banderuola bianca recante <strong>il</strong> suo nome. Monti e piante sullo sfondo alle spalle di Isaia, <strong>il</strong><br />

maggiore dei profeti scrittori (VIII sec.) del Vecchio Testamento. La figura è racchiusa in<br />

un ovale; la lettera P è dipinta in blu entro una larga bordura in oro brunito, ornata da<br />

fogliame in vari colori.<br />

Superba miniatura di mano o nello st<strong>il</strong>e di Antonio di Niccolò, assai sim<strong>il</strong>e alle<br />

miniature di questo artista che <strong>il</strong>lustrano <strong>il</strong> graduale miniato per <strong>il</strong> Convento<br />

dell’Annunziata in Firenze eseguito negli anni 1474-75. Oltre alle pitture in detto<br />

graduale, non sono molte le altre opere attribuite con buona certezza ad Antonio di<br />

Niccolò. La presente, fortunatamente non ritagliata dalla pagina, affascinante per qualità<br />

artistica, è in ottimo stato di conservazione.<br />

Cfr. GARZELLI, Miniatura Fiorentina del Rinascimento, I, 249-255. TUACCI, Codici<br />

miniati della SS. Annunziata, pp.150-156. LEVI D’ANCONA, Miniatura e miniatori a<br />

Firenze, pp.19 e segg. (Illustrazione a colori in copertina)<br />

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295. MINIATURA LOMBARDA del XV secolo.<br />

Attribuita al Maestro del “De Vita Inperatorum”<br />

I Re Magi omaggiano <strong>il</strong> Bambino e la , Vergine. (M<strong>il</strong>ano, 1440 circa). € 14.000<br />

Raffinatissima miniatura di eccelsa qualità pittorica.<br />

Foglio intero (460x310 mm.) proveniente da antifonario manoscritto lombardo, su<br />

pergamena, in elegante grafia semigotica corale in rosso e bruno con notazioni musicali<br />

in gregoriano.<br />

Adorno di un capolettera A (Apud teDomine) che racchiude una stupenda scena<br />

vivacemente dipinta in miniatura dell’Adorazione dei tre Re Magi al Cristo infante e<br />

alla Vergine (mm.55x55), in blu, rosso e verde, con bordura di color v<strong>il</strong>aceo e oro<br />

brunito. Estensioni della decorazione a motivi vegetali nel margine sinistro. Splendida<br />

pittura assegnata all’anonimo “Maestro del De Vita Imperatorum” artista lombardo di<br />

eccelse doti che miniò <strong>il</strong> codice di Svetonio per <strong>il</strong> Duca F<strong>il</strong>ippo Maria Visconti (ora a<br />

Parigi, Bibl. Nationale, Ms. It.1431). L’artista viene identificato con <strong>il</strong> nome del<br />

manoscritto dello Svetonio; la presente miniatura è di altissima qualità, perfettamente<br />

conservata ed è di assoluta identità st<strong>il</strong>istica con quelle che ornano <strong>il</strong> codice citato.<br />

Cfr. lo studio di Anna MELOGRANI in “Appunti di miniatura Lombarda” (in “Storia<br />

dell’Arte” 1990, pp.274-314). (Illustrazione a colori in copertina)<br />

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