01.06.2013 Views

Scarica il pdf allegato - Libreria Antiquaria Pregliasco

Scarica il pdf allegato - Libreria Antiquaria Pregliasco

Scarica il pdf allegato - Libreria Antiquaria Pregliasco

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

LIBRERIA ANTIQUARIA PREGLIASCO<br />

di Umberto <strong>Pregliasco</strong> & C. s.a.s.<br />

10123 TORINO - Via Accademia Albertina, 3 bis<br />

Telefono (+39) 011.8177114 - Telefax (+39) 011.8179214<br />

E-ma<strong>il</strong>: books@preliber.com<br />

CEE/EEC n. IT 04919830010 (IVA/VAT/TVA)<br />

C.C.I.A.A. 670286 - C/C postale n. 21690102<br />

Catalogo n. 89<br />

Marzo 2004<br />

Gerolamo Savonarola n. 1-14<br />

Libri di argomento vario 15-77<br />

Scienze e Medicina 78-129<br />

Alchimia ed Emblemi 130-158<br />

Ottocento italiano 159-201<br />

Letteratura del Novecento 202-250<br />

Futurismo 251-284<br />

G. B. Piranesi 285-292<br />

Miniature 293-295<br />

CONDIZIONI DI VENDITA<br />

I libri sono garantiti completi e in buono stato, salvo indicazione contraria.<br />

A description in English or French of each item can be supplied.<br />

La vendita è per contanti; spedizione contrassegno o pagamento anticipato, salvo diverso accordo.<br />

Le spese di spedizione e di banca sono a carico del committente; l’assicurazione è a nostro carico.<br />

redazione e responsab<strong>il</strong>ità - ARTURO E UMBERTO PREGLIASCO<br />

elaborazione immagini - LORENZO PREGLIASCO<br />

impaginazione e stampa - TIPOGRAFIA ACCADEMIA


GEROLAMO SAVONAROLA<br />

Nato a Ferrara nel 1452, predicatore domenicano, accusato di eresia,<br />

scomunicato, impiccato ed arso vivo in Piazza della<br />

Signoria a Firenze <strong>il</strong> 23 Maggio 1498, fu tra le figure più<br />

straordinarie della fine del Quattrocento; personalità<br />

sconcertante, capace di suscitare odi e fanatismi,<br />

amori viscerali e profonde fedeltà. Influenzò<br />

letterati come Pico della Mirandola, Guicciardini,<br />

Buonarroti. Al di là dell’importanza testuale, ciò<br />

che più interessa <strong>il</strong> libraio, ed <strong>il</strong> bibliof<strong>il</strong>o, oltre alla<br />

rarità degli incunabuli savonaroliani, da subito bruciati<br />

e distrutti, è l’eccezionalità delle <strong>il</strong>lustrazioni in essi<br />

contenute, ispirate da artisti celebri quali Baccio<br />

Baldini, Sandro Botticelli, Bernardo Cennini, <strong>il</strong><br />

Perugino e altri contemporanei al f<strong>il</strong>osofo.<br />

“Con le x<strong>il</strong>ografie degli scritti a stampa savonaroliani<br />

assistiamo allo sv<strong>il</strong>uppo creativo di questo nuovo genere<br />

artistico… È perciò logico pensare che le x<strong>il</strong>ografie che li<br />

accompagnano costituiscano un messaggio della massima importanza … Probab<strong>il</strong>mente<br />

i primi x<strong>il</strong>ografi provennero da una qualsiasi delle altre arti, dalla pittura come dalla<br />

miniatura, dall’oreficeria come dalla scultura …”<br />

Nei legni savonaroliani ad immagini delineate con semplici e pure linee di contorno si<br />

alternano particolari di un nero compatto: finestrelle, vani, mantelli, copricapi, losanghe<br />

negli impiantiti… Certo è che Savonarola comprese subito la necessità di divulgare la<br />

dottrina cristiana con un mezzo che fosse più efficace delle parole gridate dal pulpito e<br />

alla portata del popolo. Le numerose edizioni savonaroliane arricchite di immagini<br />

provano come <strong>il</strong> frate fosse consapevole del calore del libro <strong>il</strong>lustrato come strumento<br />

efficacissimo di propaganda e di divulgazione, veicolo di idee e sentimenti, ma anche<br />

come fenomeno artistico, tanto che si preoccupò egli stesso dell’aspetto <strong>il</strong>lustrativo delle<br />

sue opere…”<br />

Il Savonarola ben comprese l’importanza della propaganda sollecita e cap<strong>il</strong>lare e ho anche<br />

l’impressione che influisse sul mercato riuscendo in parte a bloccare la stampa di libelli a<br />

lui contrari mentre di contro le sue opere furono considerate vere e proprie reliquie…”.<br />

Cfr. M.G. Ciardi Dupré dal Poggetto, Elisabetta Turelli, Piero Scapecchi in Immagini e azione<br />

riformatrice: le x<strong>il</strong>ografie degli incunabuli savonaroliani nella Bibioteca Nazionale di Firenze”,<br />

Alinari, 1985.<br />

3


1. Tractato diuoto & ut<strong>il</strong>e della<br />

Hum<strong>il</strong>ita composto / per frate<br />

Hieronymo da Ferrara. (Senza note<br />

tipografiche, ma: Firenze, Antonio<br />

Miscomini, 1492-94), € 10.000<br />

in-4 (205x140), ff.10 nn. (a6, b4), caratt. rom.,<br />

tre grandi stupende s<strong>il</strong>ografie, due<br />

cap<strong>il</strong>ettera decorati. Leg. posteriore in<br />

cartoncino e carta decorata. Le tre figure sono:<br />

recto a1 “Cristo nel sepolcro, e bordura figurata<br />

con <strong>il</strong> Padre eterno e <strong>il</strong> sacro lino retto da due angeli<br />

(a piena pag.); recto a3 “la flagellazione”<br />

(mm.75x52); verso f.10 “Cristo nel sepolcro con i<br />

simboli della flagellazione” (mm.78x67).<br />

Rarissima edizione, la più <strong>il</strong>lustrata di questo<br />

manifesto dell’ardore religioso del Savonarola.<br />

GOFF S-277. HR 14372. IGI 8798. AUDIN 55.<br />

SANDER 6860. GRUYER n.XI. BMC VI, 646.<br />

2. Tractato diuoto e & tutto spirituale di frate Hierony / mo da Ferrara dellordine de<br />

frati Predicatori in defen/ sione & cômendatione dell oratione mentale / composto ad<br />

instructione, confirmatione / e consolatione delle anime deuote. (Senza note tipografiche<br />

ma Firenze, Lorenzo Morgiani e Johann Petri, 1492-1495 circa), € 9.000<br />

4


in-4 (mm.206x144), ff.10 nn, segn. a6-b4, caratt. rom., due bellissime s<strong>il</strong>ografie, entrambe al<br />

recto del primo foglio. Leg. settecentesca in cartonicino decorato. Le due figure sono: al f.1 recto<br />

“un uomo e una donna pregano inginocchiati ai piedi del-l’altare” (supenda, grande, mm.84x107).<br />

Sempre al recto del primo foglio: è l’iniziale figurata P col “busto di S.Matteo”, su fondo nero. La<br />

sola edizione quattrocentesca figurata, rarissima, di una delle prime opere del Savonarola, che<br />

sostiene che la preghiera parlata può essere di impedimento alla concentrazione spirituale.<br />

GRUYER p.48 con riproduz. SANDER 6810. GOFF S-234,. BMC VI, 689. KRISTELLER 383B. AUDIN<br />

97. IGI 8789.<br />

3. Sermone o uero tractato della oratione a M.d.S. / Composto da Frate Hieronymo<br />

da Ferrara / dellordine de frati predicatori. (Senza note tipografiche ma Firenze, Lorenzo<br />

Morgiani, 1495 c.)<br />

€ 9.000<br />

in-4 (mm.205x142), ff.14 nn., segn. a8-b6, caratt. rom., due grandi e stupende s<strong>il</strong>ografie,<br />

alcuni cap<strong>il</strong>ettera ornati. Leg. settecentesca in cartoncino e carta decorata. Le due figure sono:<br />

recto f.1 “Cristo nell’orto degli ulivi riceve <strong>il</strong> calice dall’angelo, in primo piano tre apostoli dormienti”<br />

(mm.106x86); a f.14 verso “Cristo sale <strong>il</strong> Calvario portando la croce, preceduto da armati e seguito dalla<br />

Vergine e da S.Giovanni” (mm.85x108). Entrambe entro bordura ornata e di eccezionale contrasto<br />

di bianco e di nero. Incunabulo di notevole rarità in esempl. assai puro e marginoso.<br />

BMC VI-686. KRISTELLER 382 B. SANDER 6838. AUDIN 91. GOFF S-267 (2 esempl.). GRUYER 18.<br />

IGI 8777 (10 esempl.)<br />

5


4. Compendio de revelatione dello / inut<strong>il</strong>e servo di Iesu Christo / frate Hieronimo<br />

da Ferra / ra dellordine de fra / ti predicatori. (In fine, verso ultimo f.) Impresso in<br />

Firenze ad instantia di ser Piero Pacini da Pescia Nel anno<br />

M.cccclxxxxvi.Adi.xxiii.Dapr<strong>il</strong>e (1496), € 18.000<br />

in-4 (206x140 mm.), ff.48 nn., segn. a-f8, caratt. rom., sei superbe s<strong>il</strong>ografie n.t.(una ripetuta)<br />

e 6 cap<strong>il</strong>ettera decorati, leg. settecentesca cartoncino e carta decorata. Magnifico incunabulo<br />

figurato con sei incisioni su legno, di notevoli dimensioni, una a piena pag. su fondo nero “la<br />

corona di Maria” (mm.184x125): Le altre raffigurano: “Savonarola predica dal pulpito a una chiesa<br />

affollata”, “S. seguito dalla Semplicità, Fede, Orazione, Pazienza” (con veduta del Duomo di Firenze),<br />

“S. e le donne davanti alle mura di Gerusalemme parlano con <strong>il</strong> diavolo tentatore” (questa ripetuta due<br />

volte); “S.Pietro conduce per mano S. seguito dalle donne”. Straordinaria è <strong>il</strong> legno della Corona, per <strong>il</strong><br />

suo significato allegorico, che “attesta quanto caro fosse al S. l’uso di un linguaggio fatto di simboli,<br />

traducib<strong>il</strong>i tuttavia in immagini di cui egli stesso spiega la simbologia” (X<strong>il</strong>ografie degli incunabuli<br />

savonaroliani, p. 68). Rarissimo. Esemplare assai ben conservato, con ottimi margini.<br />

SANDER 6761. KRISTELLER 390D. GOFF S-181. IGI 8682 (8 esempl. in Italia). GRUYER n. LVII.<br />

6


5. Espositione del Salmo LXXVIIII<br />

Qui Regis Israel. Foglio 1, recto:<br />

“Proemio di frate Hieronymo da Ferrara<br />

dellordine de / predicatori nella<br />

expositione del psalmo lxxviiii. / tradocto<br />

in lingua Fiorètina da un suo deuoto<br />

fam<strong>il</strong>iare” (In fine:) Impresso in Firenze<br />

Adi: viii. di Giugno / MCCCCLXXXXVI.<br />

(1496), € 8.000<br />

in-4 (205x143), ff.14 nn., segn a8-b6, caratt.<br />

rom., due s<strong>il</strong>ografie: a f.1 recto “Davide<br />

inginocchiato in una radura con l’arpa a terra alla<br />

sua sinistra” (mm.68x47); a f.2 verso “figura a<br />

mezzo busto di santo in preghiera incoronato”<br />

(mm.28x30). Leg. antica in cartoncino rigido<br />

e carta marmorizz. a fiori. Esemplare assai<br />

bello di raro incunabulo figurato.<br />

AUDIN 127. SANDER 6790. KRISTELLER 388C.<br />

GRUYER p.13/14. BMC VI, 675. IGI 8740.<br />

6. Comincia <strong>il</strong> libro della Vita Viduale composto / da Frate Hieronymo da Ferrara…ad<br />

instantia & con / templatione di molte diuote Vedo / ve & Vedovi. (In fine, verso f.19:)<br />

Impresso in Firenze per Ser Lorenzo Morgiani ad instantia di Ser Piero Pacini Anno<br />

M.CCCCLXXXXVI Adi: xxvi del mese di Nouêbre (1496), € 9.000<br />

in-4 (mm.205x141), 20 ff.nn., segn. a-b8, c4, caratt. rom., adorno di due stupende grandi<br />

s<strong>il</strong>ografie e con la bella marca tipogr. istoriata in fine. Leg. in cartoncino con decorazione<br />

settecentesca a fiori.<br />

Incunabulo rarissimo e sola<br />

edizione <strong>il</strong>lustrata con le<br />

due s<strong>il</strong>ografie; a f.1 recto<br />

“Savonarola parla a un gruppo<br />

di Murate” (mm.72x101), a<br />

f.20 verso “<strong>il</strong> corpo di Cristo ai<br />

piedi della croce con in ginocchio<br />

accanto la Madonna, le due<br />

Marie ed i santi Giuseppe<br />

d’Arimatea, Pietro, Giovanni e<br />

Giacomo” (mm.89x103).<br />

Perfetta conservazione.<br />

GRUYER nn.XXVI e XLI.<br />

HR 14370. KRISTELLER<br />

396C. SANDER 6884. AUDIN<br />

51. IGI 8747 (solo 9<br />

esempl.). MANCA AL BMC.<br />

7


7. Epistola di Frate Hieronymo da Ferrara dellordi / ne de frati predicatori a tutti<br />

glielecti di Dio & fe / deli christiani. (Senza note tipografiche ma Firenze, Lor.<br />

Morgiani e Johann Petri, dopo l’8 maggio 1497), € 8.000<br />

in-4 (mm.206x142), 4 ff.nn. e senza segnatura, caratt. romano, una grande figura in s<strong>il</strong>ografia<br />

al recto del primo foglio, una iniziale ornata. Leg. settecentesca in cartoncino rigido e carta<br />

decorata. La grande incisione, bellissima, raffigura “Savonarola nella propria cella intento a scrivere,<br />

davanti a un crocefisso” (mm.77x98). Nella lettera S. afferma che si asterrà per l’avvenire dal<br />

predicare, ma che continuerà a manifestare per iscritto ciò che non esternerà a voce. La lettera fu<br />

scritta l’8 maggio 1497, giorno dell’apparizione di San Michele.<br />

MANCA AL BRITISH MUS. CAT. SANDER 6777. AUDIN 117. KRISTELLER 379 A. IGI 8707 (solo 7<br />

esempl. in Italia). NON IN GOFF (nessun esempl. in USA).<br />

8. Tractato di Frate Hieronymo / da Ferrara dellordine de pdicatori (sic) circa el<br />

reggimento / & governo della citta di firéze…(Senza note tipografiche ma Firenze,<br />

Bartolommeo di Libri, 1498), € 8.000<br />

in-4 (mm.205x140), ff.20 nn. (ultimo bianco), segn. a-b8, c4, caratt. rom., 10 cap<strong>il</strong>ettera<br />

s<strong>il</strong>ografici ornati, leg. antica in cartoncino rigido e carta a fiori. Nell’anno 1498 apparvero due<br />

edizioni del Trattato del Reggimento di Firenze, entrambe prive di indicazioni tipografiche, scritte<br />

ad istanza di Giuliano Salviati Confaloniere di Giustizia della città. Della presente assegnata ai<br />

torchi di B. di Libri, esistono solo otto esempl. in biblioteche italiane e due in biblioteche<br />

americane. Ottimo esemplare.<br />

CAT. MARTINI 324: “Prima (o seconda?) edizione… <strong>il</strong> più importante lavoro del Savonarola, scritto ad<br />

istanza della Signoria… stampato quando l’autore era sempre vivo, e probab<strong>il</strong>mente sotto la sua direzione”.<br />

BMC VI, 653. GOFF S-236. AUDIN 1. IGI 8793.<br />

8


9. La expositione Del pater noster Composta per / Frate Girolamo da Ferrara.<br />

(In fine:) Finita è questa operetta cioè La expositione del Pater noster con una<br />

epistola a una duota dòna Bolognese Composte da Hieronymo da Ferrara dellordine<br />

de frati predicatori. (Senza note tipografiche ma: Firenze, A.Tubini, L. de Alopa e<br />

A.Ghirlandi, 1500 circa), € 7.500<br />

in-4 (199x133 mm.), ff. 20 nn. (a-b8, c4), caratt. rom.; tre stupende grandi s<strong>il</strong>ografie su quasi<br />

mezza pag.,12 altre piccole figure su 8-9 righe, alcune ripetute, su fondo nero. Leg. mod.in<br />

marocchino granata, tre f<strong>il</strong>etti in oro sui piatti, dorso decor. e titolato in oro, dent. int. Le tre<br />

grandi figure sono: a f.1, recto “Cristo sul Monte degli Ulivi”; a f.18 recto “un monaco predica a un<br />

gruppo di monache”; a f.20 verso “due monaci incontrano alcune vedove”. Ottimo esemplare di questo<br />

rara edizione figurata.<br />

GOFF S-202. SANDER 6782. KRISTELLER 384C. ADAMS S-495. NON IN BRITISH LIBRARY CAT.<br />

10. Libro sulla verità della fede Cristiana sul glorioso Triompho della croce di<br />

Christo. (In fine:) Firenze, Io. Stephano di Carlo da Pavia, 1516, € 4.600<br />

in-4, ff. (76) in bel caratt. tondo, legatura d’amatore a imitazione ‘500 p. pelle, f<strong>il</strong>etti e fregi a<br />

secco e dorati sui piatti e al dorso. Titolo entro splendida larga bordura s<strong>il</strong>ografica figurata,<br />

al centro della pagina stupenda vignetta raffigurante Dio Padre che regge Cristo in croce,<br />

attorniato da cherubini; altra piccola s<strong>il</strong>ografia con la Crocifissione in fine. (La bordura era già<br />

stata usata nell’ “Arte del ben morire” del 1497. Il legno centrale e quello in fine compaiono per la<br />

prima volta). Edizione rarissima, esemplare assai bello.<br />

SANDER 6878 (tav. 606). CAT. DE MAGISTRIS 1913 n. 281.<br />

9


11. Prediche sopra diversi Psalmi et Evangelii. F.1: “Tabula sopra le prediche del<br />

Reuerêdo P. frate Hieronymo savonarola…sopra diuersi Psalmi & Euangelii:<br />

cominciando el giorno della Epiphania…” (In fine:) Stampata in Venetia per Bernardino<br />

Benalio… M.D.CCCCCXVII. adì Xii De Febraro. (1517), € 3.750<br />

in-4 (mm.214x155), ff.(2), 108, testo su due colonne in caratt. romano. Titolo entro larga bordura<br />

s<strong>il</strong>ografica figurata su fondo nero, al centro della medesima pag. legno raffigurante Savonarola<br />

nella cella in atto di scrivere. Numerosi cap<strong>il</strong>ettera istoriati o decorati. Legatura moderna d’amatore<br />

in p.marocchino avana, dorso a nervi con tit. in oro. Ottimo esemplare, con alcune minute post<strong>il</strong>le<br />

di mano coeva nei margini. Bella e rara edizione veneziana, esempl. ben completo dei ff. 10-13,<br />

mut<strong>il</strong>ati dalla censura di Paolo IV nella maggioranza degli esemplari perché contenenti la predica<br />

III “Della rinnovazione della Chiesa” recitata nel 1495 e messa all’indice. Ginori-Conti afferma: “gli<br />

esemplari di questa rarissima edizione da me veduti sono tutti mut<strong>il</strong>i…”.<br />

ADAMS S-500. GIOVANNOZZI 166. GINORI-CONTI 17. S.MORISON n.22.<br />

12. Prediche sopra Ezechiele: F 1, titolo: “Prediche di Frate Gieronimo da Ferrara sopra<br />

Ezechiel”: MDXXXXI. (In fine, recto f. TT6:) Stampato in Venetia, per Zuan’Antonio di<br />

Volpini di Castel Giuffredo. Nel Anno del Signore. MDXXXXI. (1541), € 2.200<br />

in-8 (mm.151x104), ff.334 (con errori di numeraz.; mancano gli ultimi 2 ff. bianchi), caratt.<br />

romano. Grande s<strong>il</strong>ografia sul titolo raffigurante Savonarola nell’atto di predicare a un numeroso<br />

auditorio, vari cap<strong>il</strong>ettera istoriati nel testo. Leg. antica p.perg: rigida, dorso a nervi. Esemplare<br />

bello e assai raro così completo delle parti soppresse dalla censura papale nella maggioranza delle<br />

copie (ff.121-126, 199-207, 266-273).<br />

GINORI-CONTI n. 54. SAVONAROLIANA DI FERRARA n.102. ESSLING n.1841. SANDER n. 6830.<br />

10


13. BENIVIENI, Domenico. Tractato di maestro Domenico Benivieni prete fiorentino<br />

in defensione et probatione della doctrina et prophetie predicate da frate<br />

Hieronymo da Ferrara nella città di Firenze. (Al verso del f.50 ultimo:) Impresso in<br />

Firenze per Ser Francesco Bonaccorsi A di xxviii di Maggio M.CCCCLXXXXVI. (1496),<br />

€ 18.000<br />

in-4 (205x141 mm.). ff.50 nn., segn. a-e8, f6, g4, caratt. rom., due stupende s<strong>il</strong>ografie, delle<br />

quali una di eccezionale qualità a piena pagina, 16 cap<strong>il</strong>ettera ornati, impresa dello<br />

stampatore sull’ultima pag. Elegante leg. settecentesca in cartonicino rigido e carta decorata. Le<br />

due figure sono: recto f.1 “Dom. Benivieni difende Savonarola discutendo con sette uomini religiosi e laici”<br />

(mm.98x75); a f.43 verso grandiosa figura a piena pagina, assai animata “la rigenerazione del mondo<br />

ad opera di Gesù Cristo” che <strong>il</strong>lustra una visione avuta dal Frate, con Roma, Firenze e Gerusalemme<br />

sullo sfondo (mm.179x126). Prima ed unica edizione, di grande rarità, di questo trattato<br />

pubblicato alla ripresa della predicazione del S., già accusato di eresia e di pazzia. Lo<br />

straordinario legno a piena pagina, ut<strong>il</strong>izzato qui per l’unica volta, è attribuito alla mano<br />

di Sandro Botticelli, per vari elementi st<strong>il</strong>istici nonché per la sua complessa struttura<br />

compositiva a sv<strong>il</strong>uppo circolare; “stupefacente nella sua concezione” lo definisce Samek Ludovici.<br />

Esemplare magnifico, a grandissimi margini.<br />

GRUYER pp.124-125, con riproduzione. HC 2784. KRISTELLER 52. IGI 1480. BMC VI, 675. GOFF<br />

B-327 (6 esempl.). XILOGRAFIE DEGLI INCUNABULI SAVONAROLIANI, n. 1.<br />

11


14. Manoscritto di metà sec. XVII: RAZZI, Serafino. “Della Vita e Morte di Fra’<br />

Girolamo Savonarola… Libri tre.” € 4.400<br />

Volume in-fol. picc. (mm.265x200), ms. cartaceo di 208 ff: (tre bianchi) vergati recto e verso in<br />

grafia corsiva assai leggib<strong>il</strong>e. Leg. del tempo in piena pergamena. Copia seicentesca di manoscritto<br />

redatto a inizio cinquecento dal padre Serafino Razzi , monaco Domenicano, fecondo storico e<br />

elegante agiografo toscano. E’ dedicato nella prefazione al “Molto Rev.do Padre F<strong>il</strong>ippo Brandolini<br />

Priore di S.Marco di Firenze” con data 1512. Le ultime 8 pp. sono d’indice: “Tavola delle cose contenute<br />

in questa opera”. Questa estesa e dettagliata narrazione della vita e delle opere del Savonarola non<br />

ci risulta essere mai stata data alle stampe. Probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> manoscritto originale o altre copie di<br />

esso possono essere presenti in altra raccolta pubblica o privata. Di notevolissimo interesse per la<br />

biografia Savonaroliana. Ben completo ed in perfetto stato di conservazione e di leggib<strong>il</strong>ità.<br />

12<br />

8.


LIBRI DI ARGOMENTO VARIO<br />

15. ALAMANNI, Luigi. Opere Toscane. Al christianiss. Re Francesco Primo.<br />

Venetiis, apud haeredes Lucae Antonij Iuntae M.D.XLII. (In fine di entrambi i vol.:)<br />

Stampato in Vinegia per Pietro Sceffer Germano Maguntino, ad instantia delli heredi di<br />

M.Lucantonio giunta (sic) <strong>il</strong> primo di Luglio L’anno M.D.XLII. (1542), € 1.800<br />

in-8, 2 tomi in un vol., pp. (16), 432, (5, bianche); pp.295, (9, ultime due bianche), bel caratt.<br />

corsivo, grande e stupenda impresa dei Giunti al recto del penultimo foglio. Bella leg. settecentesca<br />

in p.perg. avorio rigida, f<strong>il</strong>ett. a secco sui piatti, finti nervetti e titolo oro su tassello al dorso. Contiene<br />

Egloghe, Elegie, Sonetti, Favole, Satire, Salmi, Selve, Inni e Stanze dell’Alamanni, dotto letterato<br />

fiorentino (1495-1556) di parte repubblicana. La presente è la quarta edizione, la più completa, dopo<br />

la prima del 1532 (contenente solo la prima parte), quella di Lione e altra fiorentina. “Tutte queste<br />

edizioni a Roma vennero distrutte col fuoco ed a Firenze vennero ricercate e sequestrate, condannando chi ne<br />

vendesse o ne ritenesse” (Camerini). Molto rara, in esempl. perfettam. conservato. GAMBA n.15.<br />

CAMERINI, Annali, n.465 “Edizione assai elegante, citata dagli Accademici della Crusca”. [4387]<br />

16. ALAMANNI, Luigi. La Coltivazione. Al Cristianissimo Re Francesco Primo.<br />

Stampato in Parigi da Roberto Stephano Regio Stampatore M.D.XLVI. (Paris, R.<br />

Estienne, 1546), € 2.300<br />

in-4 picc. (197x136 mm.), ff. 2 nn., 154 num., 2 nn., leg. seicentesca p. perg. rigida, tit. oro su tassello<br />

al dorso. Impresa di Estienne sul titolo. Edizione originale del celebre poema didascalico scritto dal<br />

poeta fiorentino durante <strong>il</strong> suo forzato soggiorno in Francia. Ispirato da Virg<strong>il</strong>io e Columella, discorre<br />

di ciò che ha riferimento alla coltivazione dei campi ed alla vita rustica. Assai interessante e raro. E’<br />

stampato nell’elegante c.vo di Garamond, ut<strong>il</strong>izzato dal tipografo parigino unicamente per <strong>il</strong> presente<br />

testo italiano. Ottimo esempl. GAMBA p.17. RENOUARD-ESTIENNE, 68-22. WESTBURY 4. SIMON, BIBL.<br />

GASTRONOMICA 69, BACCHICA 10. CAT. UNICO BIBL. IT., 602. ADAMS A-409. B.IN.G, I, n.28. [4402]<br />

17. ALUNNO, Francesco. Le ricchezze della lingua volgare. Con priv<strong>il</strong>egio di N.S.<br />

Papa Paolo III e della Illustr. Signoria di Vinegia. Ivi, nel M.D.XXXXIII: (In fine:)<br />

Vinegia, in casa de’ figliuoli di Aldo, 1543, € 1.800<br />

in-folio, ff. 225, (1), leg. coeva pieno cuoio, doppio f<strong>il</strong>etto oro sui piatti (difetti alle cerniere, abrasioni<br />

sui piatti ed agli spigoli). Marca tipogr. sul tit. ed in fine (àncora aldina circondata da pampini e<br />

quattro teste di chimera, usata qui per la prima volta); testo su due colonne in car. vario. Dedica<br />

dell’A. al card. Alessandro Farnese. Prima edizione di opera che ebbe grandissima importanza per<br />

l’evoluzione della lingua volgare italiana e fu sorgente indispensab<strong>il</strong>e per gli scrittori del<br />

Rinascimento. Essa contiene, disposte alfabeticamente, parole ed idiomi usati da Boccaccio ed in<br />

misura minore dal Petrarca; e sicuramente costituisce “<strong>il</strong> primo serio tentativo di raccolta sistematica del<br />

materiale linguistico volgare e si distingue, in ogni caso, dall’opera dell’Acarisio (“Vocabolario, grammatica, et<br />

orthographia de la lingua volgare”, pubblicata nello stesso anno) per una maggiore abbondanza di voci, per un<br />

più attento spoglio degli autori e per la scelta più accurata degli esempi ” (cfr. BOLOGNA, Libro scolastico del<br />

‘400 e ‘500, n. 147). Francesco Alunno (che in realtà si chiamava del Ba<strong>il</strong>o, nativo di Ferrara, 1465<br />

ca.-1556) fu uomo dal sapere enciclopedico, infatti, oltre che lessicografo, fu abachista, calligrafo,<br />

grammatico, miniaturista e poeta. Esempl. marginoso (con antica firma di possesso sul titolo; 26 righe<br />

del foglio 69 verso anticamente censurate a penna). RENOUARD 127.2. BMC 21. ADAMS A-842.[4268]<br />

13


18. AMICO, Bernardino. Trattato delle<br />

piante & imagini de sacri edifizi di<br />

Terra Santa, disegnate in Ierusalemme<br />

secondo le regole della prospettiva,<br />

& vera misura della lor grandezza.<br />

Firenze, P. Cecconcelli, 1620 (in fine<br />

1619), € 5.600<br />

in-folio picc., 82 ff., comprendenti <strong>il</strong> testo a<br />

stampa, <strong>il</strong> titolo fig. inc. in bordura architett.<br />

con le armi dei Medici e 46 figure numerate<br />

1-47 (con la tav. 42 omessa, come in tutti gli<br />

esemplari) su 39 tavole incise da Jacques<br />

Callot dai disegni di Amico stesso. Leg. coeva<br />

p. perg. Una prima edizione di questa attenta<br />

descrizione degli edifici di Terra Santa venne<br />

pubblicata nel 1610, con i disegni inc. da<br />

Ant. Tempesta. La presente è di notevole<br />

pregio essendo adorna dei rami del Callot,<br />

qui in primo stato (su 2). B. Amico, nativo di<br />

Gallipoli, frate minore osservante, viaggiò nei<br />

luoghi di Terra Santa negli anni 1593-1597 e<br />

pubblicò in quest’opera gli appunti e gli schizzi presi sul luogo. Ottimo esemplare, raro in tali<br />

condizioni. CICOGNARA 3932. BERLIN KAT., 2782. FOWLER 1961. LIEURE, J.CALLOT, nn.306-352,<br />

I/II. VINCIANA 1321. [2084]<br />

19. ANGELITA, Gio.Francesco. I Pomi d’oro. Dove si contengono due Lettioni de’<br />

Fichi l’una, e de’ Melloni l’altra.. Aggiuntavi una Lettione della Lumaca... In Ricanati,<br />

Antonio Braida, 1607, € 3.500<br />

in-4, pp. (36), 182, leg. post. m. perg., tit. manoscritto al dorso. Titolo entro bella e curiosa<br />

bordura incisa con figure delle varie materie trattate: meloni e angurie, fichi, lumache e scene<br />

bucoliche; ritratto dell’autore entro ovale; 21 vignette in rame n.t. Le figure, disegnate con<br />

inconsueta ed efficace grafica, raffigurano alberi e frutti di fichi e meloni, scene agresti o mitologiche<br />

riguardanti tali frutti, tavole imbandite; una figura è dedicata alle chiocciole ed alle conchiglie.<br />

Prima ed unica edizione, dedicata a Felice Peretti, Card. Montalto; precedono <strong>il</strong> testo alcuni<br />

componimenti in lode dell’autore, due dei quali di G.B. Nazari. Il titolo “I Pomi d’Oro” non ha nulla<br />

a che vedere con i pomodori-verdura. La prima dissertazione riguarda i fichi, la seconda i vari tipi<br />

di meloni, e differenze con cocomeri, angurie, cetrioli, zucche; oltre a descriverne “le lodi, e le loro<br />

eccellenze.. molti segreti per usarli e per cultivarli”, ed entrambe le lezioni trattano come preparare e<br />

mangiare i frutti e forniscono vari aneddoti storici e leggendari a proposito. Alle lumache, terrestri<br />

e marine, è dedicata la terza parte, “dove si pruova, ch’ella sia maestra della vita humana”; ne sono<br />

descritti gli usi alimentari e l’allevamento. Uno dei primi libri impressi a Recanati, dove <strong>il</strong> Braida<br />

aveva introdotto la stampa dopo <strong>il</strong> 1604. Libro assai raro, e per vari fattori, estremamente curioso<br />

ed inusuale. Esemplare modesto, corto di margini (ne è privo <strong>il</strong> foglio di titolo), lieve uniforme<br />

arrossatura della carta. BING 69. WESTBURY p. 10. PALEARI 513. [811]<br />

14


20. ARENA, F<strong>il</strong>ippo. La Natura, e Coltura de’ Fiori fisicamente esposta in due<br />

trattati. Con nuove ragioni, osservazioni, e sperienze…Palermo, Angelo Felicella, 1767-68,<br />

€ 20.000<br />

3 vol. (2 di testo ed 1 di atlante) in-4, pp. VIII, 440; VIII, 416, 167; leg. coeva p. perg., tit.<br />

oro ai dorsi, tagli marmorizz. Il terzo vol. è costituito da 65 tavole su doppio foglio finem.<br />

inc. in rame dall’autore stesso; esse <strong>il</strong>lustrano una grande varietà di fiori nell’insieme e nei<br />

particolari (le prime tre raffig. rispettivamente un magnifico frontesp. allegorico, semi ed<br />

attrezzi da giardinaggio, esempi di aiuole). Prima edizione di quest’opera straordinaria, di<br />

grande interesse ed importanza per la storia della botanica ed in particolare della biologia<br />

vegetale, nella quale talvolta sono anticipate concezioni che saranno meglio chiarite da<br />

Darwin e Mendel nel secolo successivo. Il primo vol. tratta soprattutto della riproduzione<br />

delle piante e dell’impollinazione tramite gli insetti (scoperta che i testi botanici attribuiscono<br />

generalmente a Kölreuter, essendo stata per lungo tempo trascurata l’opera di Arena); <strong>il</strong><br />

secondo vol. si occupa più specificamente dei fiori, del giardinaggio, del terreno e della<br />

coltivazione, del “secreto per far venire dalle semenze i fiori doppi, semidoppi, di bei colori, e nuove<br />

forme…e nuovi mostri di fiori o frutti”, della semina, della piantagione; particolarmente<br />

interessanti sono i capitoli concernenti la varietà degli agrumi ed infine, nella parte quarta,<br />

viene esposto <strong>il</strong> “Catalogo primo e secondo di tutti i generi di fiori nob<strong>il</strong>i”. Esempl. assai bello di<br />

opera assai rara. NISSEN 48. PRITZEL 223. DE BACKER-SOMMERVOGEL I, 527.4. D.B.IT., IV pp.<br />

79-81. VENDITA DE BELDER 1987 n. 9. [2513]<br />

15


21. AUGUSTINUS (S.). Liber Epistolarum Beati Augustini episcopi hipponensis<br />

ecclesie. (f.296, colophon:) …accuratissimoq. studio emendata & impressa …magistr<br />

Iohanis de Amerbach civis Bas<strong>il</strong>ieñ. (Bas<strong>il</strong>ea, Jo. Auerbach, 1493), € 15.000<br />

in-folio (305x220 mm.), 328 ff. nn., bel caratt. romano. Esemplare in superba artististica legatura<br />

di Etienne Boyet di inizio settecento, alle armi del Principe Eugenio di Savoia <strong>il</strong> Grande<br />

(Parigi 1663-Vienna 1736), del ramo Carignano-Soissons: pieno marocchino blu intenso, sui<br />

piatti bordura oro formata da tre f<strong>il</strong>etti, al centro degli stessi sono impresse in oro le armi<br />

araldiche del Principe, dorso a nervi elegantemente decorato e con monogramma coronato nei sei<br />

scomparti, tagli dor., dent. int. (di tutta freschezza). Etienne Boyet fu stimatissimo legatore attivo<br />

a Vienna all’inizio del XVIII sec., lavorò per <strong>il</strong>lustri bibliof<strong>il</strong>i quali <strong>il</strong> barone Hohendorff e <strong>il</strong><br />

principe Eugenio di Savoia (Cfr. Gruel, Amateur de Reliures, vol.I pp.60-61). Incunabulo assai<br />

bello e raro, di grande provenienza. (Buchetti di tarlo nei margini dei primi e ultimi ff., <strong>il</strong> titolo<br />

su tre righe in grossi caratteri fu ritagliato e applicato su foglio antico; l’ultimo foglio rinforzato<br />

al verso con carta antica). BMC III, 755. GOFF A-1268. HC 1969. GW 2906. IGI 995.<br />

(Illustrazione a colori in copertina) [4419]<br />

22. BARUFFALDI, Girolamo. Gr<strong>il</strong>lo. Canti dieci d’Enante Vignajuolo (pseudonimo<br />

di Gir. Baruffaldi). Verona, Giov. Alb. Timermani, 1738, € 700<br />

in-8, pp. (12), 244, leg. del tempo m. pelle, tt. e fregi oro al dorso (ab<strong>il</strong>m. restaurato). Antiporta<br />

inciso in rame da Francesco Zucchi dal dis. di M. Spada, vignetta al titolo e 10 deliziose testate<br />

riferite all’argomento di ogni canto, anch’esse dello Zucchi; una piccola s<strong>il</strong>ografia in fine ai canti,<br />

tranne <strong>il</strong> settimo e l’ultimo. Prima edizione di questo poema giocoso di oltre settecento strofe in<br />

ottava rima, nel quale l’autore si burla dell’arte medica. La produzione burlesca, satirica e<br />

didascalica di Girolamo Baruffaldi <strong>il</strong> Vecchio (Ferrara 1675 - Cento 1755), assai noto per “La<br />

Tabaccheide” e “Il Canapaio”, e ancora oggi molto stimata dagli studiosi di storia del costume.<br />

Bell’esempl. D.B. IT., VOL. 7, pp.6-9. [4396]<br />

23. BOCCACCIO, Giovanni. Il Ph<strong>il</strong>ocolo: Inamoramêto di Florio e di Biâ/zafiore<br />

chiamato Ph<strong>il</strong>ocolo che/ tâto e a dire quâto amorosa fatica côposto per <strong>il</strong><br />

clarissimo poeta messer Ioanni Bocca/tio da Certaldo… Nuovamente stampato in<br />

Venetia per Bernardino de/ Lesona Vercellese. Nel anno del Si/ gnore. M.D.XX. Adi. xxii.<br />

Marzo (1520), € 5.700<br />

in-4, 208 ff.n.n., caratt. romano su due colonne. Titolo in carattere gotico racchiuso in una<br />

larga bordura s<strong>il</strong>ografica su quattro lati, elegantemente figurata; nel lato superiore i ritratti<br />

di Boccaccio e Fiammetta a mezzo busto, affiancati. Gran numero di lettere iniziali<br />

variamente ornate, di differenti dimensioni. Legatura del XVII sec. in p.pelle, dorso a nervi<br />

interamente decorato in oro (ex-libris ms. settecentesco all’interno del primo piatto). Bella e<br />

rarissima edizione della Fiammetta, della quale solo sette esemplari sono presenti in<br />

biblioteche italiane. Ottimo stato di conservazione. SANDER n.1094. ZAMBRINI n.149 (non<br />

visto). CAT. UNICO EDIZ. XVI SEC., n.2394. STC ITALIAN, p.111. MANCAVA AL CAT. MOSTRA<br />

BOCCACCIO ALLA BIBLIOTECA LAURENZIANA DEL 1975. [4505]<br />

16


24. Bodoni, G.B.- CALLIMACO. Callimaco greco-italiano ora pubblicato (Inni ed<br />

Epigrammi). Per le Nozze della Principessa di Parma Carolina Teresa di Borbone<br />

con <strong>il</strong> Principe Massim<strong>il</strong>iano di Sassonia. Parma, Nel Regal Palazzo, impresso co’ tipi<br />

Bodoniani, 1792, € 5.400<br />

2 parti in-folio reale, ff. (7: occhietto, titolo, dedica di Bodoni con versi sciolti di Rezzonico), pp.<br />

V (dal legatore qui anteposte, contenenti la prefaz. di Bodoni al lettore), p. (1: con avviso che la<br />

traduz. italiana è del P. Pagnini), pp. IV (Notizie da Suida in italiano*), ff. (2, con sonetto di V.<br />

Jacobacci *), ff. (2: occhietto e titolo in greco), pp. IV (Notizie su Callimaco in greco), pp. 76 (Inni<br />

ed Epigrammi in greco); ff. (2: occhietto e titolo in italiano), pp. 102 (testo italiano degli Inni ed<br />

Epigrammi), 1 f.b. (Si noti che le Notizie tratte da Suida e <strong>il</strong> sonetto di Jacobacci, sopra segnati<br />

con l’asterisco, sono stati dal legatore inseriti per errore nella parte greca). Leg. lievem. posteriore<br />

in m. marocchino blu, dorso a nervi con tit. e fregi oro. Opera di stupefacente bellezza tipografica,<br />

f<strong>il</strong>ologicamente curata dal Pagnini, autore della versione nella “toscana lingua”, appositamente<br />

impressa per le nozze di Carolina Teresa di Borbone con Massim<strong>il</strong>iano di Sassonia. E’ adorna di 18<br />

rami (armi reali dei genitori della sposa e 17 testate degli “Epithalamia”). “Un des ouvrages les plus<br />

réussis de Bodoni très extimé à cause de la parfaite beauté des types” (Geering). Se ne tirarono soltanto<br />

150 esemplari. Esempl. a pieni margini con barbe (qualche lieviss. fioritura della carta). DE LAMA<br />

II, pp. 68-9. BROOKS 440. GIANI n. 21. [3580]<br />

25. Bodoni - EPITTETO. Manuale (testo greco e volgarizzamento). Parmae, in<br />

Aedibus Palatinis, typis Bodonianis, 1793, € 1.200<br />

2 parti in 1 vol. in-8 picc., pp. (4, le prime 2 bb.), 85, (1); pp (6, i primi 4 bianchi), 97, (1b.), leg.<br />

mod. m. marocchino e ang. Alla fine del testo greco si trova la data 1792; sul frontespizio della<br />

parte italiana si legge: “Manuale di Epitteto volgarizzato da Eritisco P<strong>il</strong>enejo (Giuseppe Maria Pagnini).<br />

Parma, nel Regal Palazzo, MDCCXCIII co’ tipi Bodoniani.” Edizione del testo greco e dell’elegante<br />

versione italiana, impressa in soli 200 esempl., di questa celebre opera dello stoicismo romano,<br />

nella quale Flavio Arriano riassume le teorie di Epitteto (I sec. d.C.), di cui rimangono i primi 4<br />

libri. Si tratta di una raccolta di massime e insegnamenti morali esposti in chiara forma discorsiva,<br />

generalmente conosciuta nella bella versione che ne fece <strong>il</strong> Leopardi nel 1825. Bell’esemplare a<br />

pieni margini. BROOKS 490. DE LAMA, II, 83. GAMBA, 226 CIT. GIANI, CATALOGO, n.35. [4167]<br />

17


26. Bodoni - KEMPIS, Thomas. De Imitatione Christi libri quatuor. Parmae, in<br />

Aedibus Palatinis, MDCCXCIII (Parma, G.B.Bodoni, 1793), € 5.000<br />

in-fol, pp.VII, 311, bella legatura coeva m.marocch. granata e ang., dorso a nervi con ricchi fregi<br />

e titolo oro (angoli dei piatti con lievi difetti). Dedica a Luigi Ferdinando di Borbone su cinque<br />

pagine in bel carattere corsivo; titolo in grande caratteri tondi. Esemplare su carta pesante, a<br />

margini interi con barbe. Annoverato tra i capolavori del grande tipografo, fu stupendamente<br />

impresso in 150 esemplari su carta “real-fina”. L’Imitazione di Cristo, <strong>il</strong> cui autore resta sconosciuto<br />

benchè possa essere collocato in ambiente monastico attorno ai secoli XIII-XIV, costituisce un<br />

semplice e concreto tracciato di vita ascetica ed ha costituito per secoli un preciso punti di<br />

riferimento per la spiritualità cristiana. L’opera è stata attribuita, senza argomenti definitivi, a<br />

Gersone di Vercelli (benedettino, abate di Vercelli) o a Jehan de Gerson di Parigi (teologo e f<strong>il</strong>osofo<br />

- 1363 -1429), o a Tommaso da Kempis (scrittore ascetico, canonico agostiniano - Kempen, 1380<br />

ca. -1471). BROOKS n.484. GIANI n.31. [2713]<br />

27. Bodoni - PROSE, E VERSI per onorare la memoria di LIVIA DORIA CARAFFA<br />

Principessa del S.R. Imp. e della Rocella di alcuni rinomati Autori. (In fine:) Impresso<br />

nella Reale Stamperia di Parma l’anno… 1784, € 4.500<br />

in-4 gr., pp. (8), 407, (3), attraente, raffinata e perfetta leg. del tempo in p. pelle maculata, dorso<br />

a nervi con tit. e ricchi fregi oro, titolo su tassello, tagli rossi. Adorno di 4 tavole f.t. dis. da Fedele<br />

Fischietti ed inc. da Raffaele Morghen (2 ritratti all’inizio, dopo pag. 60 e 244), 4 tavole n.t. dis.<br />

da Ant. Magri ed inc. da Bianchi (alle pp. 169, 249, 271, 285), 69 testatine, 41 iniziali, 42 culsde-lampe<br />

e 16 cornici inc. da Bossi per <strong>il</strong> “Monumentum Neapolitanum” (pp. 285-317 impresse<br />

solo al recto). Prima edizione (ristampata con aggiunte nel 1793) di questo magnifica opera, “fra<br />

i più bei libri stampati da Bodoni (Brooks), apprezzata da Renouard per “la magnificence de l’éxecution,<br />

la multitude des gravures, et la rareté des exemplaires”; essa comprende: Prose, con la Vita della<br />

Principessa, le Poesie Toscane, “La vera virtù. Ottave di Licofonte Trezenio, canti III”, Carmina latina,<br />

Inscriptiones, La spiegazione de’ rami significanti alcuna allegoria, Indici. Tra gli autori, che si celano<br />

tutti sotto pseudonimi arcadi, figurano <strong>il</strong>lustri poeti e letterati del tempo: I. Pindemonte, A. De<br />

Giorgi Bertola, S. Bettinelli, C. Bondi, C. F<strong>il</strong>omarino della Torre, ecc. Esempl. magnifico, a grandi<br />

margini ed immacolato. BROOKS 250. DE LAMA II, pp. 29-30. [3550]<br />

28. CAEREMONIALE AMBROSIANUM iussu Illustrissimi, ac Rev.mi D.D.<br />

Federici Card. Borromaei Mediolanensis Ecclesiae Archiepiscopi nuper editum.<br />

Mediolani, apud Io. Iacobum Comum, 1619, € 1.400<br />

in-4, pp. (12), 286, (2), attraente leg. romantica in p. pelle viola, varie bordure a f<strong>il</strong>etti oro ed a<br />

secco sui piatti con fregio agli angoli e fleuron al centro di quella più interna, dorso a nervi con<br />

tit. e ricchi fregi oro, tagli dor., dentelle int., sguardie in raso verde. Titolo a stampa rossa e nera<br />

racchiuso in bordura s<strong>il</strong>ogr. e trittico di Santi in basso; iniz. s<strong>il</strong>ogr. Prima edizione di<br />

quest’opera (Liber primus, probab<strong>il</strong>mente unico pubblicato) che raccoglie tutte le disposizioni<br />

concernenti la liturgia ed i riti ambrosiani, raccolte per ordine del Card. Federico Borromeo<br />

(1564-1631, cugino di S. Carlo) ed impartite al clero della diocesi di M<strong>il</strong>ano. Com’è noto <strong>il</strong> rito<br />

romano antico, detto ambrosiano da S. Ambrogio che lo adottò ed istituzionalizzò, si differenzia<br />

per molti aspetti normativi e pratici dalla normale liturgia ecclesiastica. Magnifico esemplare.<br />

MANCA AI CAT. MENEGHINA ED HOEPLI ed ai repertori del XVII sec. PREDARI p. 221. [4003]<br />

18


29. CAPELLA, Galeazzo Flavio. De rebus getis (sic, per gestis) pro restitutione<br />

Francisci II Mediolanensium Ducis. (In fine:) Mediolani, s.t., febbraio 1531, € 3.000<br />

in-4, ff. CIV (segn. A-N8), leg. p. perg. antica, dorso a nervi con tit. ms. Iniziali s<strong>il</strong>ogr., testo in<br />

car. rom. Prefazione-dedica dell’a. al Duca Francesco Sforza. Prima edizione, molto rara, di<br />

ques’opera in otto libri che <strong>il</strong>lustra le guerre avvenute in Italia dal 1521 al 1530, con particolare<br />

attenzione alle vicende di Francesco II Maria Sforza (1492-1535) ristab<strong>il</strong>ito a M<strong>il</strong>ano da Carlo V<br />

e rafforzato dalla sconfitta di Francesco I di Francia a Pavia nel 1525. L’opera ebbe enorme<br />

successo, molte ristampe e fu tradotta in italiano dal fiorentino Francesco F<strong>il</strong>ippopoli (Venezia,<br />

Giolito,1539), in tedesco da Wenc. Linken, con introduzione di Martin Lutero (Wittemberg,<br />

1538) ed in spagnolo da B.P. de Chiachon (Valenza, 1680); dal Grevio venne poi inclusa nel suo<br />

“Thes. Ant. Ital.” II, 1249 e nella “Germania antiqua” II, 1104. L’autore, che veniva chiamato<br />

anche col nome di Capra (M<strong>il</strong>ano 1487-1537), fu segretario di Stato sotto <strong>il</strong> Duca Franc. Sforza,<br />

storico e letterato, autore di varie opere storiche e di una ricercatissima “Anthropologia”, di carattere<br />

politico-sociale, impressa dagli eredi di Aldo nel 1533. Ottimo esempl. con qualche post<strong>il</strong>la e<br />

coeva firma di possesso di certo “Caesar Galleratus” vergata due volte all’inizio e due volte in fine<br />

al vol. MANCA A BOLOGNA, CINQUECENTINE TRIVULZIANA. BMC 145. PREDARI p. 129 (registra<br />

anche un’impossib<strong>il</strong>e ediz. 1517). LOZZI 2612. CENSIMENTO NAZ. C-1066. ADAMS, CAT. HOEPLI<br />

e MENEGHINA registrano ediz. posteriori. [4085]<br />

30. CARTESIO, Renato. I Principi<br />

della F<strong>il</strong>osofia di Renato Des-<br />

Cartes. Tradotti dal Francese col<br />

confronto del Latino in cui l’Autore<br />

gli scrisse da Giuseppa Eleonora<br />

Barbapiccola, tra gli Arcadi Mirista.<br />

Torino, G. F. Mairesse, 1722, € 2.000<br />

in-4, pp. (40), 350, (18), leg. coeva p.<br />

perg. rigida, tit. ms. al dorso. In antip.<br />

magnifico ritratto in ovale della<br />

traduttrice, inciso in rame da F. de Grado;<br />

gran numero di diagrammi ed<br />

<strong>il</strong>lustrazioni in s<strong>il</strong>ogr. n.t., 16 a piena pag.<br />

raffigurano i pianeti e le stelle. Prima<br />

traduzione italiana di una delle più alte<br />

produzioni dell’ingegno umano: i<br />

“Principia Ph<strong>il</strong>osophiae” erano usciti in<br />

latino nel 1644 ed in francese tre anni<br />

dopo; ma si dovette attendere 3/4 di<br />

secolo perché si potesse avere una<br />

traduzione in italiano, ad opera della<br />

Barbapiccola. Amica della figlia di G.B.<br />

Vico, Luisa, frequentò a lungo <strong>il</strong> salotto del f<strong>il</strong>osofo napoletano e fu da questi assai stimata; nella<br />

prefazione “A’ lettori” la B. tra le prime cita e fa propria la tesi di Vico dell’ “arcano delle leggi”, ed<br />

annuncia di voler vincere <strong>il</strong> pregiudizio sulla vanità e superficialità delle donne, imputab<strong>il</strong>i non<br />

19


alla “natura” bensì alla “cattiva educazione” ricevuta. Alla prefazione della traduttrice fa seguito la<br />

lunghissima “Lettera dell’autore al traduttore francese”. Secondo Gent<strong>il</strong>e questa traduzione segna un<br />

momento della fortuna estrinseca di Cartesio in Italia nel quadro della “cultura salottiera<br />

napoletana”. Opera stampata con eleganza su carta forte e riccamente <strong>il</strong>lustrata, di notevole rarità<br />

ed importanza perché propone una traduzione di Cartesio f<strong>il</strong>trata attraverso l’elaborazione dei<br />

concetti vichiani, e ad opera di una donna, tra le più stimate esponenti della cultura femmin<strong>il</strong>e<br />

settecentesca. Bellissimo esempl., con ex-libris ms. sull’occhietto dat. 1732. FERRI, BIBLIOGRAFIA<br />

FEMMINILE ITALIANA, p. 37. VICO, L’AUTOBIOGRAFIA. Bari 1929, p. 129. GENTILE, STUDI VICHIANI<br />

p. 5, 207. D.B. IT., VOL. 6, p. 39. [1971]<br />

31. CHAPTAL, ROZIER, PARMENTIER, DUSSIEUX. Trattato teorico-pratico sulla<br />

Cultura della Vite con l’arte di fare <strong>il</strong> Vino, l’Acqua-Vite, lo spirito di vino, e gli aceti semplici<br />

e composti… Opera tradotta sulla seconda edizione francese (Paris 1801). Con alcune tavole in<br />

rame. Firenze, Piatti, 1812-13, € 1.400<br />

3 vol. in-8, pp.(2), 254; (2), 256; 198, 1 tabella a stampa f.t. nel primo vol., 8 tavole inc. in<br />

rame f.t. (3 nel II vol., numerate I, II, IV, la tav. III non esiste mai; 5 nel III vol.). Leg. coeva<br />

m.pelle, dorso con titolo e fregi oro (piccoli restauri alle cerniere). Edizione originale della sola<br />

traduzione italiana di questo vasto e fondamentale trattato di viticultura ed enologia sotto ogni<br />

aspetto pratico, agricolo, tecnico e di qualità. Alla fine del terzo volume vi sono due appendici:<br />

Dei vini cotti, di Parmentier; e Calcolo pratico sulla coltura delle Viti in Francia, di Arthur Young.<br />

Raro e importante. Westbury 216/217. Oberlé, Bibl. Bachique n.120. Nicoli p.479. Paleari-<br />

Henssler, II, p.732.<br />

32. CHIARI, Pietro. Le pazzie fortunate in amore. Memorie di M<strong>il</strong>edi Dorvei<br />

scritte da lei medesima l’anno passato, e pubblicate dall’abate P.C. Venezia, L. e G.M.<br />

Bassaglia, 1783, € 750<br />

2 tomi in un vol. in-12, pp. VIII, 127; IV, 119; attraente leg. del tempo in p. pelle marmorizz.,<br />

tit. e ricchi fregi oro al dorso, tagli rossi. Con un grazioso antiporta a soggetto galante inc. in<br />

rame. Prima edizione di questo romanzo che, come svariati altri dell’<strong>il</strong>lustre letterato bresciano<br />

(1711-1785), ben evidenzia gusti, abitudini, mode, virtù e vizi della società del Settecento<br />

veneziano. Note sono le polemiche letterarie, specie con <strong>il</strong> Goldoni, per una riforma del teatro.<br />

Raro. Perfetto esempl. [4392]<br />

33. COLONNA, Francesco. La Hypnerotomachia di Poliph<strong>il</strong>o, cioè pugna d’amore<br />

in sogno. Dov’egli mostra, che tutte le cose humane non sono altro che sogno: &<br />

dove narra molt’altre cose degne di cognizione. Ristampato di novo, et ricorretto con<br />

somma d<strong>il</strong>igentia.. In Venetia, MDXXXXV. (In fine:) In Vinegia, nell’anno M.D.XLV. in<br />

Casa de’ Figliuoli di Aldo (1545), P a R<br />

in-fol. (mm.305x200), ff.234, leg. d’amatore ottocentesca in piena pelle zigrinata rosso cupo,<br />

decoraz. con bordure oro ed a secco sui piatti, dorso a nervi con tit. e fregi oro, dent.int., tagli dor.<br />

Car. tondo, impresa aldina dell’ancora con delfino sul titolo ed al verso dell’ultimo f.<br />

Stupendamente <strong>il</strong>lustr. da 170 s<strong>il</strong>ografie, delle quali nove a piena pagina, che sono<br />

universalmente riconosciute come <strong>il</strong> capolavoro della s<strong>il</strong>ografia veneziana del Rinascimento.<br />

Seconda edizione, che riprende fedelmente l’edizione 1499, e di questa più rara: “E’ una semplice<br />

20


istampa della precedente, con qualche<br />

tentativo di correzione. I legni originali sono<br />

ripetuti integralmente, salvo otto che furono<br />

sostituiti; i caratteri sono leggermente più<br />

piccoli e le abbreviazioni diverse; modificata in<br />

parte l’ortografia per obbedire alle nuove regole<br />

linguistiche ormai invalse; corretti gli errori di<br />

stampa più gravi..”. Celebre e prezioso<br />

figurato, stimato tra i più bei libri di ogni<br />

epoca, vero capolavoro letterario e<br />

tipografico dell’Umanesimo. “Il connubio<br />

di disegno e testo scritto si rivela quindi<br />

fondamentale, infinitamente più importante<br />

che nella maggior parte dei libri <strong>il</strong>lustrati, nei<br />

quali i disegni sono succedanei allo scritto..<br />

Qui <strong>il</strong>lustrazione e scrittura si son trovati<br />

uniti all’atto del concepimento dell’opera, nella<br />

fase generativa pretestuale..”; in questo senso <strong>il</strong> capolavoro aldino anticipa di 4 secoli quello che sarà<br />

la concezione del “livre d’artiste” novecentesco. Esempl. con i legni intatti, compresa la celebre<br />

tavola del “Phallus”, assai grande di margini. HARVARD, ITALIAN 131. RENOUARD p. 133-4.<br />

ESSLING I, 1199. SANDER I, 2057: “Cette réimpression est plus rare que l’édit. original”. ADAMS C-2414.<br />

POZZI-CIAPPONI, EDIZ.CRITICA, 1980. [4384]<br />

34. CORTEZ, Hernando. Histoire de la Conqueste du Mexique, ou de la Nouvelle<br />

Espagne par Hernan Cortez. Traduite de l’Espagnol de Dom Antoine de Solis, par<br />

L’Auteur du Triumvirat (le comte de Broé). Paris,Christophe David (tomo I), Par La<br />

Compagnie des Libraires (tomo II), 1704, € 1.600<br />

2 vol. in-8, pp. (36), 412, (20); (12), 379, (1), (14); leg. coeva in p. pelle bionda, f<strong>il</strong>etti oro ai<br />

piatti, titolo su duplice tassello e fregi oro al dorso a nervi, tagli dorati. Corredati di 2 carte geogr.<br />

e 12 interessanti tavole f.t. inc. in rame (tutte ripiegate, tranne 2). Fernando Cortez<br />

(Estremadura 1485-Siviglia 1547) fu <strong>il</strong> celebre conquistatore spagnolo del Messico. Pregevole e<br />

non comune edizione francese di una delle più importanti opere storiche relative al Messico,<br />

pubblicata dopo anni di consultazioni delle fonti dirette fatte dal De Solis. L’epica vicenda di<br />

Cortez è ricostruita con precisione a cominciare dalla partenza dall’Havana nel 1519 con 11 navi<br />

e 700 uomini, sino alla conquista di città del Messico, dopo 93 giorni di assedio, <strong>il</strong> 13 agosto<br />

1521. Il traduttore è Bon-André comte de Broé. Bell’esemplare (piccoli difetti alle cerniere).<br />

PALAU IV, pp.141 e seg. SABIN, IV, 557 e seguenti. [3654]<br />

35. CRESCENZI, Bartolomeo. Nautica Mediterranea. Nella quale si mostra la<br />

fabrica delle galee, galeazze, e galeoni… si manifesta l’error delle charte<br />

mediterranee, e degli astrolabij…s’insegna l’arte del navigar…Et un Portolano di<br />

tutti i porti da stanziar vascelli…Roma, Bart. Bonfadino, 1607 (in fine ad ambedue<br />

le parti: 1602), € 5.300<br />

21


2 parti in un vol. in-4, pp. (8), 556, (12,<br />

ult. 2 bb.); 63, (1) per <strong>il</strong> “Portolano”; leg.<br />

settec. p. perg., tit. oro al dorso. Dedica<br />

al card. Pietro Aldobrandini. Tit. inc.<br />

racchiuso in eleborata cornice con<br />

elementi marinareschi e stemmi, svariate<br />

decine di figure n.t. in legno o rame, tra<br />

cui 2 figure mob<strong>il</strong>i (a pag. 345 e 414) e<br />

8 a piena pag., e 3 tavole inc. in rame<br />

ripieg. f.t.; tra i numerosi strumenti<br />

nautici raffigurati, si noti in particolare<br />

un “archibugio” pneumatico. Seconda<br />

edizione, in tutto uguale alla prima del<br />

1602 tranne che per la data sul titolo, di<br />

questa straordinaria opera di marineria,<br />

nata da osservazioni scientifiche e<br />

tecniche sulla navigazione e la geografia,<br />

effettuate dall’autore in una lunga serie<br />

di viaggi nel Mediterraneo. Il Crescenzi,<br />

nato a Roma nel 1565, più noto ai<br />

contemporanei col nome di Bartolomeo<br />

Romano, fu ingegnere idrografo quasi<br />

sempre al servizio della flotta pontificia.<br />

Rarissimo, bell’esempl. (purtroppo privo, come quasi tutti gli esempl. noti, della carta<br />

ripiegata del Mediterraneo). BIBLIOGR. DI MARINA, p. 19. STC, XVII SEC., 272. MICHEL-<br />

MICHEL II, 143. OLSCHKI, CHOIX IX, 13884. [3280]<br />

36. DANTE ALIGHIERI. Le Terze Rime di Dante. (al verso del primo foglio:) Lo<br />

‘nferno e ‘l purgatorio e ‘l paradiso di Dante Alaghieri. (in fine:) Venetiis, in Aedibus<br />

Aldi. Accuratissime men. Aug. MDII. (Venezia, Aldo Manuzio, 1502.) € 18.000<br />

in-8 (mm.160x93), ff. 224 (<strong>il</strong> f. 82 bianco), carattere corsivo aldino, impresa dell’ ancora con<br />

delfino al verso dell’ ultimo foglio. Bella legatura moderna in p. marocchino granata, titolo e<br />

fregio in oro al dorso a 5 nervetti, tagli dorati, dent. int. (firmata Bedford). Prima edizione<br />

aldina e prima delle edizioni di Dante impressa in formato tascab<strong>il</strong>e. La lezione, curata da<br />

Pietro Bembo, servì di base a tutte le edizioni successive. Qui appare per la prima volta la<br />

celebre impresa tipografica dell’àncora di Aldo <strong>il</strong> Vecchio. Di insigne importanza f<strong>il</strong>ologica,<br />

assai rara ed ambita dai bibliof<strong>il</strong>i. Bell’ esemplare, fresco e marginoso (ex-libris Dudley J.<br />

Marjoribanks). RENOUARD 34.5. GAMBA 385: “molto raro”. MAMBELLI 17: “assai rari gli esempl.<br />

completi”. DE BATINES I, 60-62. BMSTC, 209. ADAMS D-83. [4381]<br />

37. DANTE ALIGHIERI. (La Commedia:) Col Sito, et Forma dell’Inferno… (In<br />

fine:) Impressi in Vinegia nella Case d’Aldo & d’Andrea de Asola suo suocero nell’anno<br />

M.D.XV. del mese di Agosto (Aldo 1515), € 9.500<br />

22


in-8 (mm.160x96), ff. 2 nn., 244 num., 4 nn. (penultimo bianco, presente) che contengono<br />

5 s<strong>il</strong>ografie che raffigurano dell’Inferno e del Purgatorio (una veduta dell’inferno su doppia<br />

pag., i cerchi dell’Inferno e del Purgatorio). Impresa dell’ancora aldina ripetuto tre volte<br />

(sul primo f. n.n., sul f. num. 1, al verso dell’ultimo). Artistica leg. d’amatore del primo<br />

novecento in pieno marocchino granata (firmata C.Hardy), ricca e fine decoraz. in oro sui<br />

piatti e al dorso a nervetti. Edizione interamente curata da Aldo, prima della sua morte<br />

avvenuta nel Febbraio del 1515. Ripete <strong>il</strong> testo rivisto dal Bembo per l’edizione del 1502,<br />

ed è parimenti rara e importante. Esemplare assai bello (salvo gli ultimi 2 fogli di testo e<br />

le 5 s<strong>il</strong>ografie lievemente smarginati in testa di pagina). SANDER 2321. ESSLING 537.<br />

MAMBELLI 24. DE BATINES I, 71-75. RENOUARD 73. ADAMS B-834. (Illustrazione a colori<br />

in copertina) [4382]<br />

37/b. DANTE ALIGHIERI.<br />

Opere del Divino / Poeta Danthe<br />

con suoi comenti: / recorrecti, et<br />

con ogni di/ ligentia novamente<br />

in / lettera cursiva / impresse.<br />

(In fine del Paradiso:) Fine del<br />

comento di Christophoro Landino<br />

Fiorètino sopra la Comedia<br />

di Danthe… Impressa in Venetia<br />

per Miser Bernardino Stagnino<br />

da Trino de monferra; del<br />

M.CCCCC.XII. adi XXIIII Novembrio.<br />

(Venezia, Stagnino, 1512),<br />

€ 12.500<br />

in-4 (217x150 mm.), ff. 12 n.n., 440<br />

num. (per errore 441), carattere<br />

corsivo grande e piccolo. Bella<br />

legatura coeva in piena perg., fogli di<br />

risguardo rinnovati, tagli rossi. Titolo<br />

impresso in rosso entro bordura<br />

figurata, ritratto a figura intera al<br />

centro della pagina, una figura a<br />

piena pagina al primo canto<br />

dell’Inferno, 99 figure su circa un<br />

quarto di pagina, impresa tipogr. in fine, numerose iniziali grandi e piccole ornate su fondo<br />

criblé. Prima delle tre edizioni della Commedia (seguirono 1520 e 1536) uscite dai torchi di<br />

Bernardino Giolito detto Stagnino, capostipite dei Giolito, e primo Dante stampato da un<br />

tipografo piemontese. Corredato di affascinanti figure in s<strong>il</strong>ografia di gusto popolare. Il<br />

commento è quello del Landino emendato da Pietro da Figino. Le ultime tre pagine<br />

contengono <strong>il</strong> Credo, <strong>il</strong> Pater Nostro e l’Ave Maria di Dante. Bellissima e rarissima edizione<br />

in esemplare ottimo. Mambelli 27. SANDER 2320. ESSLING, 536. DE BATINES I, 69-71:<br />

“Edizione rara e accreditata…”. SINCERO, Trino e i suoi tipografi, p.176.<br />

23


38. DERAIN, André - RABELAIS, François. Les Horribles et Espouvantables faictz<br />

et prouesses du très renommé Pantagruel Roy des Dipsodes f<strong>il</strong>s du grand géant<br />

Gargantua, composé nouvellement par Maitre Alcofrybas Nasier. Orné de bois en<br />

couleurs dessinés et gravés par Andre’ Derain. Paris, Albert Skira, 1943, € 32.000<br />

in-folio, pp. 193, titolo s<strong>il</strong>ogr., antiporta fig. e vignetta al titolo, 21 <strong>il</strong>lustraz. a p. pag., 122<br />

<strong>il</strong>lustraz. n.t. tra cui alcuni finalini, 34 cap<strong>il</strong>ettera: tutte s<strong>il</strong>ografie originali di Derain, a<br />

vivaci e splendidi colori. Uno dei 35 esemplari con la doppia suite dei legni, sempre a colori,<br />

su Madagascar (n.30, con firma dell’artista, di una tiratura di 275 esempl. complessivi). Artistica<br />

stupenda legatura in pieno marocchino testa di moro, riccamente decorato da intarsi policromi<br />

in br<strong>il</strong>lanti colori, che formano al piatto ant. l’effigie di Pantagruel, e al piatto post. la figura di<br />

Pertuis, entrambe a foggia di carta da gioco; titolo lungo <strong>il</strong> dorso, intarsiato con colore differente<br />

per ogni lettera; tagli dorati. Il volume è protetto da una camicia in m. marocchino, con <strong>il</strong> tit.<br />

impresso in oro lungo <strong>il</strong> dorso, astuccio (firmata Thérèse Moncey). Derain dà vita con estrema<br />

fac<strong>il</strong>ità a paesaggi policromi, animali, grotteschi; crea le articolazioni degli animali tramite<br />

arabeschi ornamentali, trasforma i vegetali in elementi perfettamente integrati nell’architettura<br />

tipografica. Le s<strong>il</strong>ografie, intagliate alla maniera del XV secolo, sono state colorate con una nuova<br />

tecnica che necessita dell’intervento della mano dell’artista: le parti che compongono ciascuna<br />

s<strong>il</strong>ogr. sono state colorate ad una ad una da una équipe di praticanti secondo dei canoni stab<strong>il</strong>iti<br />

dal pittore; ogni esemplare può considerarsi un unicum. L’editore Skira, pur restando fedele al<br />

Garamond, interrompe la monotonia dell’uso di un unico carattere, introducendo finalini,<br />

vignette di diversi formati, iniziali colorate. Splendido e prezioso esemplare di testa,<br />

perfettamente conservato. La r<strong>il</strong>egatrice Thérèse Moncey fu attiva tra <strong>il</strong> 1946 e <strong>il</strong> 1965; i suoi<br />

raffinati decori erano realizzati dai più grandi doratori dell’epoca, come Collet, Arnould e Fache.<br />

CHAPON, LE PEINTRE ET LE LIVRE, p. 155-157. (Illustrazione a colori in copertina) [4344]<br />

24


39. DIAMANTE BARBERA. Collezione di 128 volumi. Firenze, G. Barbera, 1856-1926,<br />

€ 9.500<br />

128 volumi in-48 (cm. 6,5 x 10,5); di essi ben 91 sono elegantemente legati in mezza<br />

pergamena e ang. , dorsi a nervi con tit. oro, taluni conservano la brochure edit.; 26 sono in<br />

brochure edit., 9 in t. tela (quasi sempre edit.), 1 in p. pelle edit., 1 in m. tela. Raccolta<br />

pressoché completa di questa minuscola celebre collezione, detta “diamante” per l’ut<strong>il</strong>izzo di<br />

uno dei più piccoli caratteri tipografici (carattere mob<strong>il</strong>e corpo 4) , concepita da Gaspero Barbera<br />

(nato a Torino nel 1818 e morto a Firenze nel 1880) su suggerimento di un libraio torinese, quale<br />

“vademecum” letterario che comprendesse “i più famosi prosatori e poeti antichi ed anche moderni”<br />

(dalle “Memorie”), curati, tradotti e commentati dai migliori critici del tempo, ut<strong>il</strong>izzando<br />

appunto caratteri piccolisimi, ma nitidissimi e leggib<strong>il</strong>i ad occhio nudo. Affidata alla direzione del<br />

giovanissimo Giosuè Carducci (che personalmente curò moltissimi volumi), la collezione è<br />

sicuramente di straordinaria importanza e di grande rarità, soprattutto per alcuni autori in essa<br />

presenti, oggi divenuti quasi introvab<strong>il</strong>i, quali Dante (cfr. Mambelli 481), Alfieri, Ariosto,<br />

Boccaccio, Buonarroti, Caro, Colonna, Machiavelli, Tasso ed altri, tutti in prima tiratura. Rispetto<br />

all’elenco cronologico del PARENTI (cfr. Rarità bibliografiche dell’Ottocento, I, pp. 37-62, che<br />

termina col numero 128 all’anno 1923 ed al quale si rimanda per una completa descrizione) a noi<br />

mancano le seguenti 6 opere: Machiavelli, Il Principe, 1858 (Parenti n. 15); Il sacco di Roma del<br />

1527, 1867 (Parenti n. 68); Gambara Veronica, Rime e lettere, 1879 (Parenti n. 89); Guadagnoli,<br />

Poesie giocose, 1884 (P. n. 93); Foscolo, Le poesie, ediz. completa, 1893 (P. 110; ma si ha l’ediz.<br />

del 1884 in 2 vol., Parenti n. 95-96); Manzoni, Liriche, tragedie e versi vari, 1923 (P. 124). Ma<br />

si hanno in più le 2 seguenti, non comprese in Parenti: Giusti, Le prose, 1924 e Foscolo, Ultime<br />

lettere di Jacopo Ortis, 1926. Anche <strong>il</strong> Cat. degli ANNALI BIBLIOGRAFICI BARBERA (pp. 504-508)<br />

offre un elenco cronologico fino al 1879, comprendente 76 opere. [4264]


40. DOMENICHI, Lodovico. La nob<strong>il</strong>tà delle Donne. Vinetia, Gabr. Giolito de<br />

Ferrari, 1549, € 2.000<br />

in-8, ff. (8), 272, (4), leg. settec. p. pelle, dorso a nervi con tit. e ricchi fregi oro, tagli spruzzati.<br />

Grande impresa tipogr. sul tit. ed altra piccola in fine, iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. corsivo. Dedica<br />

dell’a. a Giov. Vincenzo Belprato; in fine altre due lettere del Domenichi: la prima al suo amico<br />

e compaesano Bart. Gottifredi, l’altra all’amico Marino de Cicieri. Prima edizione di questa rara<br />

opera in difesa e lode delle donne, in cui viene condensato <strong>il</strong> meglio di quanto fu scritto dagli<br />

antichi e moderni autori sull’argomento. Il libro è diviso in cinque lunghi dialoghi, in cui<br />

intervengono letterati, gent<strong>il</strong>uomini e gent<strong>il</strong>donne a discorrere intorno ai meriti del gent<strong>il</strong> sesso,<br />

provati di volta in volta dalle vicende di donne antiche e moderne, vicende che danno luogo a<br />

brevissimi racconti. Ampia parte dell’ultimo dialogo è dedicata alla enumerazione delle donne più<br />

belle e virtuose del tempo, elencate per città: donne napoletane, senesi, fiorentine, bolognesi,<br />

modenesi, mantovane, veneziane, ecc. “De’ molti libri usciti nel Cinquecento in difesa e lode del sesso<br />

femmin<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> presente è uno dei più ampi, senza essere soverchiamente diffuso…” (Bongi). Bell’esempl. (un<br />

po’ rif<strong>il</strong>ato <strong>il</strong> margine bianco super. e con lieve alone d’umido). BONGI I, 246. BMC 222. ADAMS<br />

D-775 (seconda ediz. 1551). [4391]<br />

41. FALDA, Giov. Battista. Il nuovo Teatro delle Fabbriche, et Edifici in<br />

prospettiva di Roma Moderna, sotto <strong>il</strong> felice pontificato di N.S. Papa Alessandro VII.<br />

Libro primo (-terzo). Date in luce da Gio. Iacomo Rossi alla Pace, 1665. (Segue:)<br />

SPECCHI Alessandro. Il quarto libro del Nuovo Teatro delli Palazzi in prospettiva<br />

di Roma Moderna, dato in luce… disegnato e intagliato da Alessandro Specchi. Roma,<br />

De Rossi, 1699, € 11.500<br />

26


in-folio obl. (26x40 cm), quattro parti in un vol., tav. 35; 17; 38; 52, per un totale di 142 tavole<br />

incise all’acquaforte (compresi i 4 titoli e le 4 dediche) numerate nell’ang. inf. destro. Leg. coeva<br />

p. pelle, bordura oro sui piatti, dorso a nervi con titolo e fregi impressi in oro (lievi danni alle cuffie<br />

e alle cerniere). Opera stupenda e importantissima per la topografia di Roma del XVII sec. e per<br />

l’architettura delle chiese e dei palazzi della città e dintorni. Sono tutte vedute fedeli, disegnate con<br />

gusto ed incise con ab<strong>il</strong>ità, esattezza ed eleganza. La data si trova nella dedica al principe Mario<br />

Chigi. Esemplare completo della quarta parte disegnata e inc. da Specchi, 25 anni dopo le tre parti<br />

del Falda. L’opera venne stampata a Roma presso l’editore De Rossi, con <strong>il</strong> quale <strong>il</strong> Falda stab<strong>il</strong>ì un<br />

inscindib<strong>il</strong>e ed efficace sodalizio, al quale si deve gran parte della produzione grafica del secolo XVII<br />

a Roma, con fortuna paragonab<strong>il</strong>e solo a quella che sarà tributata all’opera di G.B. Piranesi. Il Falda<br />

godette di grande stima e le sue opere furono più volte imitate in Italia ed in Europa anche nel<br />

secolo successivo. Br<strong>il</strong>lante tiratura delle lastre, ottimo esemplare. OLSCHKI CHOIX, n.16896. DIZ.<br />

BIBL. DEGLI ITAL., VOL. 44, pp. 404-6. BARTSCH XXI, p. 238/240. BERLIN KAT. 2666. [4349]<br />

42. FERRARI, Gio. Battista. Hesperides sive de Malorum aureororum cultura et<br />

usu. Libri Quatuor. Romae, Hermanni Scheus, 1646, € 14.000<br />

in-folio, pp. (12,compreso l’antiporta fig.), 480, (16), leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso, tagli<br />

rossi. Prima ed unica edizione della prima opera dedicata esclusivamente agli agrumi; uno dei più<br />

bei libri <strong>il</strong>lustrati dell’epoca, impresso su carta forte “which was <strong>il</strong>lustrated by all the important Roman<br />

Baroque painters of classicist leanings” (BENESCH: Artistic and Intellectual Trends, p. 45); le incisioni<br />

sono disegnate da celebri pittori quali: Pietro da Cortona, Francesco Albani, Andrea Sacchi, Nicolas<br />

Poussin, Guido Reni, Giovanni Lanfranco, etc. Opera adorna di antiporta con figure allegoriche inc.<br />

27


da Greuter e 100 magnifiche tavole n.t., delle quali 79 di soggetto botanico incise da C.<br />

Bloemaert e le altre 21 raffiguranti frutteti, giardini, allegorie, scene mitologiche etc, tra cui<br />

spiccano le tav. di Reni, quella di Poussin ed infine la bella veduta di Napoli del Lanfranco con in<br />

primo piano figure mitologiche. Ottimo esemplare (lievi arrossature, timbro di antica collezione<br />

privata nell’angolo inf. dell’antiporta). HUNT 243; NISSEN BBI 621; PRITZEL 2878. [4271]<br />

43. GASSER, Ach<strong>il</strong>les Pirminius. Catalogus Regum omnium, quorum sub Christiana<br />

professione per Europa adhuc regna florent. S.l. né t. (Augsburg, P. Ulhart), 1554, € 950<br />

in-4, ff. (32, ult. bianco presente, segn. A-H4), leg. moderna d’amatore p. marocchino bruno con<br />

bordure a secco sui piatti. Adorno dello stemma a piena pag. della famiglia Fugger (l’opera è<br />

dedicata al conte Ulrich) al verso del frontesp., di 21 stemmi più piccoli delle Case reali ed in<br />

fine di quello dell’autore, tutti iun s<strong>il</strong>ografia. Prima edizione di questo “Catalogo” che registra<br />

progressivamente nome ed anni di regno di tutti i sovrani cristiano-cattolici, i cui regni ancora<br />

fiorivano a quell’epoca in Europa: Germania, Spagna, Scozia, Francia, Ingh<strong>il</strong>terra, Danimarca,<br />

Aragona, Ungheria, Norvegia, Polonia, Svezia, Navarra, Boemia, Portogallo, Sic<strong>il</strong>ia, Napoli e<br />

Gerusalemme. Ach<strong>il</strong>le P. Gasser (o latinamente Gasserus o Gassarus) nacque a Lindau nel 1505,<br />

si laureò in medicina ad Avignone ed esercitò la professione medica ad Augusta, ove morì nel<br />

1577. Oltre ad opere di medicina, ne scrisse altre concernenti la storia. Buon esempl., marginoso<br />

(con qualche lievissima ingiallitura). BMC, GERMAN, 332. ADAMS G-266. [4206]<br />

44. Gesuiti - PASIO, Francesco. Tre lettere<br />

annue del Giappone degli anni 1603, 1604,<br />

1605, e parte del 1606, mandate…al P.<br />

Claudio Acquaviva Generale della Compagnia<br />

di Giesù… (Con:) CERQUERA, Lodov.<br />

Relatione della gloriosa morte fatta da sei<br />

christiani giapponesi per la fede di<br />

Christo...Bologna, Gio. Batt. Bellagamba,<br />

1609 (e 1607 per la seconda opera), € 4.300<br />

2 opere in un vol. in-8, pp. 292; 77, (1); leg. coeva p.<br />

perg. (parzialm. sciupata). Stemma della Compagnia<br />

di Gesù su entrambi i frontesp., iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. rom.<br />

per la prima opera, corsivo per la seconda. Inviate dal<br />

gesuita padre Pasio, Provinciale in Giappone, queste<br />

lettere furono scritte da altri missionari portoghesi<br />

(Matteo Couros la prima, Gio. Rodriguez Giron la<br />

seconda, ecc.; vedi a pag. 65 e 125); esse sono assai<br />

ut<strong>il</strong>i per la conoscenza del Giappone in generale e<br />

costituiscono delle puntuali ed approfondite relazioni<br />

sullo stato delle missioni dei Gesuiti in quel paese<br />

asiatico agli inizi del XVII secolo: collegi e residenze, condizioni della cristianità, persecuzioni,<br />

prigionie e martirii sofferti, ecc. Dalla pag. 246 si dà notizia, appunto, del martirio di due<br />

giapponesi (“Damiano cieco e Melchior Bugendono”) avvenuto nell’agosto 1605 e l’intera seconda opera<br />

è dedicata alla relazione del martirio di sei cristiani giapponesi avvenuto <strong>il</strong> 25 gennaio del 1604.<br />

28


Queste e sim<strong>il</strong>i relazioni ebbero grande divulgazione all’epoca e servirono a far conoscere ai paesi<br />

europei usanze, costumi, tradizioni e modo di vivere dei popoli dell’Estremo Oriente. Esempl.<br />

internam. in buono stato. BMC, XVII SEC. , I, p. 454 (sotto Jesuits). DE BACKER-SOMMERVOGEL VI,<br />

328.7 e II, 1579.1 (sotto Couros) II, 1001, per la seconda opera (ma altre ediz.). [4414]<br />

45. GROTIUS, Hugo. Notata in Grotium De jure belli et pacis. Manoscritto. Inizio<br />

XVIII secolo, € 1.900<br />

2 vol. in-4, di complessive pp. 1156, tutte “reglées” in inchiostro rosso , e numerose pp. bianche,<br />

soprattutto in fine al II vol., bella legatura settec. in p. pelle, dorsi a nervi con tit. e ricchi fregi<br />

oro, tagli marmorizz. Manoscritto di anonimo, datab<strong>il</strong>e intorno ai primi decenni del XVIII secolo,<br />

vergato in chiara uniforme grafia, con rare annotazioni nei margini. Trattasi di un preciso e<br />

puntuale commento ai tre libri della nota opera sul diritto di guerra e di pace dell’olandese Hugo<br />

Grotius (o De Groot) “De jure belli et pacis” (apparsa a Parigi nel 1625), sicuramente steso da un<br />

giurista e politologo, forse olandese, appassionato studioso di Grotius e conoscitore dei commenti<br />

all’opera già usciti (infatti all’inizio, nell’introduzione “Ad titulum”, viene citato Jo. Barbeyracius,<br />

che nel 1720 aveva publicato l’opera di Grotius con proprie note. Esempl. magnifico, su carta<br />

forte, a grandi margini. CFR. GRAESSE III, 162, note. [4272]<br />

46. (HOLBACH, P.A. Thiry, Baron d’). Système Social. Ou Principes Naturels de la<br />

Morale et de la Politique. Avec un examen de l’influence du Gouvernement sur les<br />

Moeurs. Tome premier (-troisieme). Londres (ma Amsterdam, M.M.Frey), 1773, € 2.150<br />

3 parti in un vol. in-8, pp.VIII, VIII, 9-218, (2); (4), 174, (2); (4), 166, (2); leg. coeva p.pelle,<br />

dorso ornato e con tit. oro su tassello (cerniere deboli). Edizione originale e prima tiratura<br />

dell’opera f<strong>il</strong>osofica fondamentale, con <strong>il</strong> “Système de la nature”, del barone d’Holbach, la figura<br />

leader del Materialismo francese e dell’ateismo nel XVIII secolo. Fu <strong>il</strong> nemico di tutte le dottrine<br />

religiose che riteneva essere degli strumenti di dispotismo. L’abate Galliani lo frequentò<br />

assiduamente a Parigi e lo definì <strong>il</strong> “maître d’hôtel de la ph<strong>il</strong>osophie”. Importante e raro. KRESS<br />

n.6940. TCHÉMERZINE, VII, 246. BARBIER IV, 621-622. EINAUDI n.2911. [4377]<br />

47. JOSEPHUS FLAVIUS. De bello Judaico. De antiquitate Judaeorum contra<br />

Apionem. Veronae, Petrus Maufer, 25 dicembre 1480, € 11.000<br />

in-folio, ff. (211, su 214,<br />

mancando i primi 3, l’ultimo<br />

dei quali bianco), leg. mod. ad<br />

imitazione antica in p. cuoio<br />

con vari ordini di bordure a<br />

secco sui piatti e al dorso,<br />

angoli e fermagli in metallo.<br />

Testo in car. romano, spazi<br />

bianchi per le iniz., senza<br />

lettera-guida. Quarta edizione<br />

a stampa del “De bello Judaico”<br />

nella traduzione latina di<br />

29


Rufinus Aqu<strong>il</strong>eiensis ed unica edizione veronese di P. Maufer, curata da Ludovico Cendrata (la cui<br />

dedica al patrizio veneziano Antonio Donati è contenuta nei primi 2 ff. qui mancanti, come già<br />

dichiarato). Prezioso incunabulo con le due opere dello scrittore ebraico del I secolo d.C.: <strong>il</strong> “De<br />

bello judaico”, 7 libri sulla conquista della Gal<strong>il</strong>ea da parte di Vespasiano ed <strong>il</strong> “De antiquitate<br />

Judaeorum contra Appionem” (che inizia con <strong>il</strong> f. A1), apologia degli Ebrei contro un libello<br />

antigiudaico scritto dal maestro alessandrino Apione. Esempl. assai puro e marginoso (con piccolo<br />

timbro nello spazio bianco delle prime due iniziali, unghia rinforzata di alcuni fogli all’inizio ed<br />

in fine, taglio ab<strong>il</strong>mente restaurato al f. t6, angolo infer. dell’ult. f. rifatto). BMC VII, 951. IGI<br />

5388. HC 9452. GOFF J-484. [4389]<br />

48. L’ESTAMPE MODERNE.<br />

Publication Mensuelle contenant<br />

estampes originales inédites des<br />

principaux Artistes Modernes<br />

Français et Etrangers. Directeurs<br />

Ch.Masson et H.Piazza. Paris, Imprim.<br />

Chapenois, 1897-99, € 18.000<br />

in-folio (40x30 cm), 24 fascicoli, ognuno<br />

sotto copertina editoriale <strong>il</strong>lustrata da<br />

Mucha. Conservati in elegante astuccio in<br />

tela. Collezione completa. I 24 fascicoli,<br />

pubblicati dal maggio 1897 all’apr<strong>il</strong>e 1899,<br />

contengono 100 stupende litografie<br />

originali, in gran parte a colori, eseguite<br />

dai più noti artisti di fine ottocento, i più<br />

rappresentativi dell’Art Nouveau.<br />

Pubblicazione fondamentale per quella<br />

importante corrente d’arte figurativa. Ogni<br />

tavola è accompagnata da una velina<br />

portante <strong>il</strong> titolo della stampa, lito o<br />

cromolito, nonché notizie dell’artista, versi<br />

ecc. (Bracquemont, Chavannes, Fantin-Latour, Lepère, Mucha, Rhead, Robbe, Martin, Ibels, Jouve,<br />

Rassenfosse, Helleu e vari altri). Magnifico esemplare, completo, allo stato di nuovo, raro in tali<br />

condizioni. “The lithograph Mucha drew for L’Estampe Moderne, ‘Salambo- L’Incantation’ is an outstanding<br />

example of the finest period of his decorative style.With it’s combination of an exotic richness, an overt and<br />

luxuriant sensuality, and the marvellous flowing sinuous patterns of line and colour it created a whole new era<br />

of taste” (WESTON No.1 1999, 28). (Illustrazione a colori in copertina) [4416]<br />

49. LE BRUYN, Corne<strong>il</strong>le. Voyage au Levant, c’est-à-dire, dans les Principaux endroits de<br />

L’Asie Mineure. Dans les Isles de Chio, Rhodes, Chypre, & C. De même que dans les plus<br />

considérables V<strong>il</strong>les d’Egypte, Syrie, & Terresainte. Enrichi d’un grand nombre de Figures en<br />

Ta<strong>il</strong>le-Douce, Où sont representées les plus célébres V<strong>il</strong>les, Païs, Bourgs, & autres choses<br />

digne de remarque, le tout dessiné d’après Nature. Paris, Chez Jean-Baptiste-Claude Bauche<br />

et à Rouen chez Charles Ferrand & Robert Machuel, 1725, € 7.000<br />

30


5 vol. in-4, pp.I) (16), 648, (12), con un ritratto e 13 tavole (l’indice parla di 14 tav); II) (2),<br />

565, (12), con 18 tav. (l’indice ne dà 17); III) Par la Moscovie, en Perse, et aux Indes<br />

Orientales... (6), 520, (12), con 17 tav. (l’indice ne dà 15); IV) (2), 522, (12); con 30 tav.; V)<br />

(2), 498, (14), con 13 tav; l’opera è <strong>il</strong>lustrata da un ritratto e complessive 91 tavole f.t.<br />

(comprese le carte geogr.) e da circa 290/300 piccole vedute, navi, animali, ritratti, ecc. Il<br />

totale dell’indice è di 89 tavole. Bella leg. coeva p. pelle marmorizzata, tit. oro su tassello e<br />

ricchi fregi oro al dorso a nervi (qualche restauro). Le Bruyn pittore paesaggista olandese, tra<br />

<strong>il</strong> 1678 e 1685 trascorse alcuni anni in Levante. La dote di paesaggista emerge dalle sue<br />

vedute “d’une jolie facture” (cfr. J. Ebersolt, Costantinople Byzantine et les Voyageurs du<br />

Levant, p. 162) le quali comprendono: Smirne, Costantinopoli, <strong>il</strong> Bosforo, Rodi, Thira,<br />

Alessandria, Betlemme, Gerusalemme etc. “Although the book contains only one map of eastern part<br />

of the Mediterranean, it describes on 173 pages the Holy Land with a multitude of <strong>il</strong>lustrations,<br />

amongst them an exact view of Jerusalem” (cfr. Laor). Bell’esemplare, nonostante qualche traccia<br />

d’umidità. SOTHEBY’S “The Blackmer Collection” Oct. 1989, n. 47 (ma è l’edizione del 1714).<br />

LIPPERHEIDE 548. COHEN-RICCI p. 610 (ma altra ediz.). [963]<br />

50. LESLIE, John. De Origine,<br />

moribus et rebus gestis Scotorum<br />

libri decem… Accessit nova et<br />

accurata Regionum et Insularum<br />

Scotiae, cum vera eiusdem tabula<br />

tipographica descriptio. Romae, In<br />

Aedibus populi Romani, 1578,<br />

€ 4.400<br />

in-4, pp. (40), 588, (32); leg. piena<br />

pergam. coeva, fregi dorati ai piatti.<br />

Marca tipografica all’inizio ed in fine.<br />

Testatina e marca tip. sul front.,<br />

numerose iniz., testatine e fregi s<strong>il</strong>ogr.;<br />

altro front. per gli ultimi tre libri, con<br />

stemma inc. al verso. Lunga lettera<br />

dedicatoria al Papa Gregorio XIII. Con<br />

11 incisioni a p. pag. raffiguranti alberi<br />

genealogici e ritratti dei Re di Scozia e<br />

adorno della bella e rarissima carta<br />

geografica della Scozia, nitidamente<br />

incisa su doppio foglio f.t. Edizione<br />

originale di quest’opera di grande<br />

importanza geografica (Graesse, IV, 176 “on ne connaît que 3 ex. avec la carte”) e con 11 tav.<br />

genealogiche (sia Graesse che Brunet, III, 1012, indicano solo 9 tav.). John Leslie (1527-1596),<br />

vescovo di Ross, prese le difese della regina Mary di Scozia durante <strong>il</strong> processo di York, e a seguito<br />

di questa difesa, venne imprigionato nella Torre di Londra, dove cominciò a scrivere la sua storia<br />

di Scozia. Bell’esemplare, raro a trovarsi completo di tutte le tavole, ben conservato nonostante<br />

qualche lieve brunitura. ADAMS, L-541. BRUNET, III, 1012. GRAESSE IV, 176.STC, 376. [423]<br />

31


51. LEO I, Papa. Sermones et Epistolae. Roma, Joannes Ph<strong>il</strong>ippus de Lignamine, post<br />

7 Marzo, ante 21 settembre 1470, € 30.000<br />

in-folio, ff. 160, buona legatura 600esca in pergamena. Testo su 35 linee, in grande car. tondo, 4<br />

iniziali su 6 linee miniate all’epoca, con bianchi girari. Il primo libro impresso da un tipografo<br />

italiano. Cfr. Piero SCAPECCHI, An example of Printer’s copy used in Rome, in The Library, VI, 12,<br />

(1990), pp. 50-52. La scoperta dell’esemplare della Marucelliana, ut<strong>il</strong>izzato da Sweynheim e<br />

Pannartz per la loro edizione del testo, pone senza dubbio come termine ante quem <strong>il</strong> 21 settembre<br />

1470. Il Quint<strong>il</strong>iano dello stesso tipografo è convenzionalmente datato 3 Agosto 1470; <strong>il</strong> fatto che<br />

<strong>il</strong> 21 Settembre i due tipografi tedeschi avessero esemplato una “secunda recognitio” fa supporre che<br />

<strong>il</strong> Leo possa essere stato ultimato prima dell’inizio di agosto, e quindi essere <strong>il</strong> primo libro del<br />

Lignamine. Prima di questi, l’arte tipografica era stata esercitata in Italia solamente dai due<br />

tipografi tedeschi, da Sixtus Riessinger, e da Ulrich Han anch’essi tedeschi. Giovanni F<strong>il</strong>ippo de<br />

Ligname, nativo di Messina, fu famigliare dei Papi Paolo II e Sisto IV, e quindi officiale della corte<br />

papale. (cfr. FAVA, Manuale degli incunabuli, p. 63); stampò sino al 1476. per la prima volta nel Leo<br />

compaiono a stampa i titoli dei capitoli, fino ad allora aggiunti in alcuni esemplari a mano in<br />

inchiostro rosso, e qui impressi in una sorta di modernissimo maiuscoletto. Splendido esemplare a<br />

grandi margini (330x230 mm) su carta forte (uno strappo nel marg. inf. di un f., che sfiora qualche<br />

lettera). GOFF L-131. BMC IV, 29. (Illustrazione a colori in copertina) [3880]<br />

52. LUCRETIUS CARUS, Titus. De rerum natura libri VI. Venetiis, in aedibus Aldi<br />

et Andreae Soceri, gennaio 1515, € 4.800<br />

in-8, ff. 8 nn. (ult. bianco), ff.125 num., 3 nn. (colophon, f. bianco, f. con la marca dell’àncora),<br />

leg. 800esca in marocchino marron, con grande àncora aldina impressa in oro ai due piatti,<br />

dentelle, tagli dorati. Impresa aldina al recto del primo foglio ed al verso dell’ultimo, spazio per<br />

le iniz. con lettera-guida. Precede una lettera-dedicatoria di Aldo ad Alberto Pio principe di<br />

Carpi. E’ l’ultima opera impressa da Aldo, che morirà <strong>il</strong> 6 febbraio dello stesso anno. Seconda<br />

edizione aldina, curata da Andrea Navagero, letterariamente migliore della prima rarissima del<br />

1500. Bell’esempl., fresco (traccia di nota di possesso abrasa al titolo, qualche chiosa e<br />

sottolineature coeve). RANOUARD 74.11. STC. 397. ADAMS L-1651. BRUNET III, 1218: “Cette<br />

édition, inférieure en rareté à celle de 1500, lui est bien supérieure en mérite littéraire”. [4410]<br />

53. (MAISTRE, Franç. Xavier de). Voyage autour de ma chambre, par M. le Chev.<br />

X*** ***. A’ Turin, 1794, € 2.900<br />

in-8 picc., pp.188 num., 2 nn. (Errata), brossura originale muta giallina, esempl. a pieni margini<br />

con barbe. Edizione originale, rara, del più noto romanzo dell’autore, leggiadra fantasia<br />

pubblicata anonima (par A.O.A.S.D.S.M.S.: “ancien officier au service de Sa Majesté Sarde”). Xavier<br />

de M. nacque a Chambery nel 1763 (+ Pietroburgo 1852), fu ufficiale nell’esercito del Re di<br />

Sardegna, antirivoluzionario e contrario a Napoleone. Scrisse <strong>il</strong> “Voyage” nella cittadella di Torino<br />

durante la prigionia per un duello. Dopo l’ccupazione francese del Piemonte passò dalla parte del<br />

generale Suvarov, m<strong>il</strong>itò nell’esercito russo e si stab<strong>il</strong>ì a Pietroburgo. Esemplare assai puro,<br />

corredato di una interessante lettera autografa firmata “votre tout devoué Maistre” di 2 pp. e<br />

indirizzo in-8, a “Monsieur Eugène de Ballabine”. Non datata ma scritta attorno al 1810-15, tratta<br />

di una litografia che <strong>il</strong> Ballabine vorrebbe poter vendere “au profit d’un pauvre homme” e che lui ha<br />

segnalato a Mme Sophie Stroganoff (della nota famiglia) che sarebbe interessata ad averla ad un<br />

prezzo ridotto, etc. etc. [4506]<br />

32


54. MASSONIO, Salvatore. Archidipno overo dell’Insalata, e dell’uso di essa.<br />

Venezia, appresso Marc’Antonio Brogiollo, 1627, € 8.000<br />

in-4, pp. (8), 426 (ma 436), (1), stemma dei Colantoni cui l’opera è dedicata, inciso in rame nel<br />

frontespizio, cap<strong>il</strong>ettera figurati, legatura coeva in pergam. molle. Prima edizione del primo<br />

trattato dedicato interamente all’insalata. Nei 68 capitoli l’autore analizza l’argomento con<br />

una gamma impressionante di notizie sia storico-scientifiche sia pratiche, che rendono l’opera<br />

gustosa ed ancora attuale. Massonio suggerisce ricette classiche e di sua invenzione fornendo ut<strong>il</strong>i<br />

consigli sul miglior modo di servirle. Nell’ut<strong>il</strong>izzo dei vari ingredienti e condimenti sono inclusi<br />

tra gli altri, olio d’oliva, aceto, sale, pepe, limone, aglio, cipolla, bas<strong>il</strong>ico, capperi, tartufo,<br />

finocchio, rucola, lattuga, valeriana, asparagi, fave, piselli, fagioli, frutta, fiori di rosmarino. Nella<br />

descrizione degli ingredienti l’autore riferisce scrupolosamente le fonti delle sue scoperte,<br />

includendo tra gli innumerevoli autori citati Plinio, Plutarco, Cicerone, Aristotele, Avicenna,<br />

Mercuriale, Ippocrate. Salvatore Massonio nacque a l’Aqu<strong>il</strong>a nel 1554, medico e letterato, morì a<br />

Napoli nel 1624, senza riuscire a vedere l’ultima delle sue opere pubblicata, fu autore di un’opera<br />

sulla sua città natale, 2 di carattere religioso e di un’importante monografia dedicata all’uso dei<br />

bagni nell’antichità. Il Lastri nella sua Biblioteca Georgica, Firenze, 1787, descrive Massonio<br />

come “indagatore di cose nuove, indicò gli usi di alcune erbe meno note, definì <strong>il</strong> loro sapore e rammentò<br />

alcune particolarità di esse”. Interessante e rara opera interamente dedicata a questo insolito<br />

soggetto. Esemplare assai puro e in buono stato di conservazione. MAGGS 120; CAGLE 1160;<br />

HENSSLER 1362.; SIMON, BIBLIOTHECA GASTRONOMICA 1023;WESTBURY 146; MARCIANA 1003;<br />

KRIVATSY 7547; WELLCOME I, 4118; B.IN.G. 1266; BITTING p. 315; VICAIRE 577. [3613]<br />

33


55. MASSORILLO, Lorenzo. Aureum Sacrorum Hymnorum Opus. Foligno, Giov.<br />

Simone e Vincenzo Cantagalli, Gennaio 1547, € 5.800<br />

in-4, ff. (2), 228, (1 bianco), bella legatura recente a imitazione dell’epoca in cuoio con ricchi fregi<br />

in oro ai piatti ed a secco al dorso. Impresso con estrema eleganza con lo splendido corsivo<br />

cancelleresco di Ludovico degli Arrighi, ed <strong>il</strong>lustrato da una stupenda s<strong>il</strong>ografia a piena pagina<br />

raffig. la Crocifissione; numerosi cap<strong>il</strong>ettera su fondo nero, in fine grande impresa figurata degli<br />

stampatori (Ascarelli 70). Prima ed unica edizione; é <strong>il</strong> primo libro impresso a Foligno nel<br />

Cinquecento, dopo un’interruzione di 75 anni dal terzo libro ivi stampato che fu la straordinaria<br />

editio princeps della Commedia dantesca. I fratelli Cantagalli ottennero un priv<strong>il</strong>egio dal Consiglio<br />

municipale sin dal 1542, ma un paio di presunte edizioni statutarie non sono state finora reperite;<br />

studi recenti, come quelli di Balsamo ed Ascarelli, identificano <strong>il</strong> Massor<strong>il</strong>lo come l’unica edizione<br />

pervenutaci di questa tipografia. Rarissimo, ottimo esemplare. SANDER 4425, ASCARELLI -<br />

MENATO p. 315. BALSAMO - TINTO, Origini del corsivo, p. 136-9. FUMAGALLI, Lexicon Typogr.<br />

Italiae, 157-160. [2259]<br />

56. MINGUET E YROL, Pablo.<br />

Arte de danzar a la francesa,<br />

adornado con quarenta figuras,<br />

que enseñan el modo de hacer todos<br />

los diferentes passos de la danza de<br />

minuete, con dotas sus reglas, y<br />

conducir los brazos en cada passo: y<br />

en quatro figuras, el modo de danzar<br />

los tres passapies. Tambien estàn<br />

escritos en solfa, para que qualquier<br />

musico los sepa tañer…Añadido en<br />

esta tercera impression todos los<br />

passos, ò movimientos del danza à la<br />

española…S.l., t. né d. (Madrid, P.<br />

Minguet, en su casa, 1758?), € 4.000<br />

in-16, pp. (8), 72, leg. p. perg. coeva.<br />

Con 25 figure n.t. di coppie di danzatori e raffigurazioni dei passi (nel titolo se ne<br />

annunciano 40) ed un foglio di musica (“pasapie”) inc. in rame e ripieg. f.t. Probab<strong>il</strong>e<br />

terza edizione (la prima, rarissima, sembra essere quella del 1737) di questo manuale<br />

spagnolo che intende insegnare l’arte del danzare “alla francese”, ma che più specificamente<br />

si sofferma sul minuetto, <strong>il</strong>lustrandone le regole, i passi ed i movimenti. Questo manuale<br />

di Minguet, incisore, scrittore e traduttore, è sicuramente tra i più importanti della<br />

letteratura spagnola del XVIII secolo sulla danza, e contiene parti della “Choreographie”<br />

(Paris, 1700) di Raoul Feu<strong>il</strong>let e de “Le maître de danser” (Paris, 1725) di Pierre Rameau; fu<br />

completamente ignorato fino al 1895, quando Gaston Desrat gli dedicò ampio spazio nel<br />

suo “Dictionnaire de la Danse” (Paris, 1895). Buon esempl. con post<strong>il</strong>le in spagnolo di mano<br />

coeva qua e là (e qualche macchiolina). [3973]<br />

34


57. MINICI. Della teorica & pratica dell’universal m<strong>il</strong>itia. Manoscritto autografo<br />

firmato, inedito. Vicenza, Convento di San Michele, 10 Gennaio 1604, P. a R.<br />

Completo, vergato in elegante grafia di unica mano, in inchiostro marrone e rosso; in-folio (cm<br />

39,5x26,3), ff. (16), 167, leg. ottocentesca in zigrino rosso, fregio centrale e bordura in oro ai piatti, tagli<br />

dorati, camicia ed astuccio. Il titolo generale riporta: “Della teorica & pratica dell’universal m<strong>il</strong>itia, così<br />

antica come moderna, libri cinque, ne’’quali s’ha piena notitia di ciò che deve fare & ordinare <strong>il</strong> Capitano d’esserciti,<br />

& Governatore di fortezze per loro defensione, con tutta l’arte del Bombardiero di molti & vari secreti accresciuta”.<br />

Seguono la dedica a Henry IV di Francia, quella ai lettori, un esauriente indice degli argomenti trattati,<br />

sei sonetti di argomento bellico. I cinque libri iniziano ai f. 1 (bombardiere e fuochi artificiali), 47<br />

(ritirate, baluardi e mulini), 85 (trincee e terrapieni), 104 (fortezze, porti e ponti), 132 (accampamenti,<br />

battaglie terrestri e navali); i titoli così come quello generale, sono compresi entro magnifiche bordure<br />

ornamentali con figure allegoriche e particolari architettonici. Al verso del frontespizio figura un<br />

soldato a cavallo con motto “Cavalier son e di me darò saggio”. Il testo è <strong>il</strong>lustrato da centinaia di disegni<br />

di vario formato, alcuni a piena pagina, che riproducono cannoni ed armi varie, fortificazioni,<br />

schieramenti di battaglie ed ogni tipo di macchinari bellici ed idraulici; inoltre eleganti cap<strong>il</strong>ettera<br />

e finalini ornati a fiori. A fronte del titolo del primo libro è aggiunto uno splendido acquerello ad<br />

inchiostro raffigurante un bombardiere che offre <strong>il</strong> manoscritto al dedicatario Enrico IV.<br />

Rivolgendosi al sovrano, l’autore afferma che, sebbene un religioso debba “più tosto attendere all’armi dello<br />

spirito, che alle cose di guerra”, egli ha composto l’opera “per difesa della Repubblica Christiana” ed ha<br />

individuato nel Re di Francia <strong>il</strong> più meritevole di ricevere <strong>il</strong> volume. Affascinante manoscritto inedito, in<br />

otimo stato di conservazione; nulla si sa dell’autore, se non che fu frate Agostiniano eremitico del<br />

Convento di San Michele di Vicenza. (Illustrazione a colori in copertina) [4513]<br />

58. MONTALBANI, Ovidio. Le Antichità più<br />

antiche di Bologna ristrette in due libri,<br />

intitolati <strong>il</strong> Colosso e gl’ Historici Spiriti,<br />

descritte. (Segue:) Diologogia, overo delle<br />

cagioni, e della naturalezza del parlare, e<br />

spetialmente del più antico, e più vero di<br />

Bologna, difeso, lodato e riferito alla Stella di Giove.<br />

Discorso con le Astrologiche Inspettioni. Bologna,<br />

Carlo Zenero, 1651 e 1652, € 5.800<br />

2 opere in un vol. in-4, pp. 100 e pp. 51<br />

rispettivamente, impresa tipogr. sui titolo, cap<strong>il</strong>ettera<br />

s<strong>il</strong>ogr. decorati. Con una grande e stupenda pianta<br />

prospettica della città racchiusa nelle mura (“Felsina,<br />

Bologna antica… Brucio del. et sc. Bonon.”), incisione in<br />

rame di mm.365x500, con varie legende esplicative.<br />

Artistica stupenda legatura del primo settecento in<br />

pieno marocchino granata, decorata da tre bordure<br />

dorate sui piatti, dorso a nervi ornato in oro, tagli dor., dent. int. Prime edizioni, assai rare. La<br />

prima opera è una guida storico-artistica della città. La seconda è un trattato f<strong>il</strong>ologico e<br />

linguistico della parlata bolognese. Volume di bellezza e conservazione eccezionali, completo<br />

della veduta prospettica fuori testo. FRATI, BIBLIOGR. BOLOGNESE n. 3128 e 6944. SCHLOSSER<br />

511. B.M XVII SEC. 586. LOZZI nn. 727 e 729: “Bello e raro” (ma senza la pianta inc.). [3000]<br />

35


59. NOE’, Bianchi. Viaggio del rever. P. F. Noe Bianco vinitiano…fatto in<br />

Terrasanta e descritto per beneficio de’ Pellegrini, e di chi desidera havere intera<br />

cognition di quei Santi luoghi. In Vinetia, presso Giorgio Cavalli, a instantia di<br />

Francesco Portinari da Trino, MDLXVI (1566), € 3.400<br />

in-8 picc., ff.16 nn., 91 num., 1 nn. con la sola grande s<strong>il</strong>ogr. dell’impresa tipogr. figurata al recto.<br />

Altra marca tipogr. sul titolo, iniziali istoriate. Leg. ottocentesca d’amatore in p.marocch. verde,<br />

larga bordura oro sui piatti, dorso a nervetti con titolo e fregi oro, tagli dor., dent. int. (firm.<br />

Mackenzie bookbinder of the King). Prima edizione, rara, di questa vasta e dettagliata descrizione dei<br />

luoghi santi di Palestina, corredata di un vasto indice. Noe’ Bianchi partì nel 1527 da Venezia per<br />

Jaffa, via Rodi ove vide <strong>il</strong> Barbarossa. Soggiornò in tutta la Terra Santa e ritornò a Venezia toccando<br />

Cipro, Rodi, Creta, la costa Dalmata, Zante e Corfù. Dedicata a Giulio Contarini procuratore di<br />

S.Marco. Altre edizioni ebbe nei secoli seguenti. Esemplare assai bello (traccia influente di antico<br />

timbro nel bianco del titolo). BRUNET I, 847-848 (classificato come Bianco Noé). BLACKMER 1205<br />

(Id. sale: n.233). RÖHRICHT 644. TOBLER p.70. (Illustrazione a colori in copertina) [4394]<br />

60. ORSINI, Cesare. Capriccia<br />

Macaronica Straordinaria collezione di 8<br />

edizioni: Padova, 1636; M<strong>il</strong>ano,1662;<br />

Venezia 1670, 1704, 1716, 1723, 1738;<br />

Firenze 1819, € 2.300<br />

8 volumi di piccolo formato, in-16 o in-12.<br />

Cesare Orsini, nato a Ponzano Magra (La<br />

Spezia) nella seconda metà del XVI sec. e<br />

morto dopo <strong>il</strong> 1638, fu al servizio di vari<br />

personaggi a Venezia e Brescia, ed a Roma fu<br />

segretario del Card. Bev<strong>il</strong>acqua. Con lo<br />

pseudonimo di Magister Stopinus pubblicò nel<br />

1636 a Venezia i “Capriccia Macaronica” che<br />

ebbero notevole successo e furono ristampati<br />

più volte. “Sono gustose e vivaci satire, interessante<br />

documento di costume, giudicate da critici e<br />

bibliografi come una delle opere più vive della poesia<br />

barocca ed <strong>il</strong> miglior esempio, dopo <strong>il</strong> Folengo, del<br />

genere maccheronico” (Cat. Vinciana, n. 3164).<br />

Oltre alle otto “macaroneae” comprende<br />

un’egloga, numerosi epigrammi ed un<br />

“Elegiarum liber”, sempre in st<strong>il</strong>e maccheronico.<br />

GRAESSE VI, 503. BRUNET V, 550.<br />

1) Magistri Stopini Poetae Ponzanensis Capriccia Macaronica. Paduae, apud Gasparum<br />

Ganassiam, 1636, in-8, pp. 207, (1 di “errores correctio”), leg. cart. epoca, tit. oro al dorso. Frontesp.<br />

inc. in rame con 9 curiose vignette allegoriche; secondo Graesse, Brunet e Choix d’Olschki<br />

trattasi della vera edizione originale, anteriore a quella di Venezia, Sarzina, apparsa nello stesso<br />

anno (giudicata originale da Soprani, Belloni, Gay e Cian). Dedicata a Giacomo Soranzo in italiano,<br />

e firmata dall’a. col suo vero nome. Manca a Michel-Michel. STC, XVII sec., 632.<br />

36


CAT. VINCIANA 3164. - 2) Mediolani, typis Ludov. Montiae, 1662, in-12, pp. 119, leg. cart.<br />

epoca. Impresa tip. sul tit. ed in fine, fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. Probab<strong>il</strong>e ottava ediz. (qualche lieve<br />

ingiallitura). CAT. VINCIANA 3167. - 3) Venetiis, s.t., 1670, in-16 picc., pp. (4), 188, leg. del<br />

tempo p. pelle (un po’ consunta al dorso). - 4) Cum nova appendice. Venetiis, typis Dom. Lovisae,<br />

1704, in-12, pp. 140, leg. coeva p. perg., tit. oro al dorso. Impresa tip. al tit., fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr.<br />

L’appendice abbraccia le pp. 135-140. In fine 4 pp. nn. contengono l’interessante catalogo delle<br />

edizioni Lovisa. CAT. VINCIANA 3168. - 5) - Cum nova appendice. Venetis, typis Dom. Lovisae,<br />

1716, in-12, pp. 140, leg. coeva p. perg. (parzialm. sciupata al dorso e sul piatto super.). Impresa<br />

tip. al tit., fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. In fine <strong>il</strong> catalogo delle ediz. Lovisa. - 6) Cum nova appendice.<br />

Venetiis, typis Dom. Lovisae, 1723, in-12, pp. 140, leg. coeva p. perg. Impresa tip. al tit., fregi<br />

ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. In fine catalogo delle ediz. Lovisa. - 7) Cum nova appendice. Venetiis, typis Dom.<br />

Lovisae, 1738, in-8, pp. 132, leg. coeva p. perg. Impresa tip. al tit., due iniz. ed un finaletto<br />

s<strong>il</strong>ogr. CAT. VINCIANA 3169. - 8) Cum nova appendice. Florentiae, Gius. Becherini, 1819, in-8,<br />

pp. 168, broch. edit. CAT. VINCIANA 3171. [2531]<br />

61. OVIDIUS NASO, Publius. Epistole heroides, cum commentariis Antonii Volscii<br />

et Ubertini Clerici crescentinatis. (In fine:) Venetiis, per Barthol. de Zannis de Portesio,<br />

1507, € 4.500<br />

in-folio, ff. (122, segn. a-t6, u8), leg. settec. m. pelle, fregi e tit. oro su tassello al dorso (difetto<br />

alla cuffia infer.). Testo racchiuso dal commento, entrambi in car. tondo; numerose belle iniziali<br />

istoriate ed ornate su fondo nero; piccola impresa tipogr. in fine. Ristampa fedele dell’edizione 10<br />

giugno 1506, fatta dal medesimo stampatore, col dotto ampio commento dei due grammatici e<br />

retori citati nel titolo, che la dedicarono rispettivamente a Lud. Diedo, patrizio veneziano e<br />

Guidone di S. Giorgio, conte di Biandrate. Sul f. di titolo, in alto, magnifico legno (mm. 92 x<br />

137) raffig. Ovidio seduto fra quattro suoi commentatori (firmato L; legno tratto dall’Orazio<br />

edito da Donino Pincio nel 1505 e riprodotto da Essling, pt. I, vol. 2.2, p. 443; lo stesso legno,<br />

con la figura centrale mutata, venne usato nell’ediz. dello Svetonio, Vitae XII Caesarum, 1506);<br />

all’inizio del testo, recto del f. a3, elegante bordura ornamentale al tratto (dalla Bibbia del 21<br />

apr<strong>il</strong>e 1502), con la colomba celeste nel timpano e, sotto, la prima vignetta; nel corpo dell’opera<br />

altre 22 vignette (di mm. 81 x 81 circa), riprese da episodi della mitologia e dell’Iliade. Com’ è<br />

noto l’ opera “Heroides” è un epistolario poetico, contenente fantastiche lettere amorose di donne<br />

famose o eroine antiche ai loro rispettivi amanti: Penelope ad Ulisse, Briseide ad Ach<strong>il</strong>le, Fedra ad<br />

Ippolito, Didone ad Enea, Arianna a Teseo, Saffo a Faone, etc. Esempl. molto bello e marginoso<br />

di rara e bellissima edizione figurata. SANDER II, 5268 (e 5267). ESSLING 1139. MORTIMER,<br />

ITALIAN, n. 334. [4390]<br />

62. PETRARCA, Francesco. Trionfi, Sonetti e Canzoniere con i Commenti di<br />

Bernardo Lapini da Siena, Francesco F<strong>il</strong>elfo e Gerolamo Squarciafico (rivisto da<br />

Gabriele Bruno e Girolamo Centone). Venezia, Bartholomeo de Zani, 11 Luglio e 30<br />

Agosto1497, € 17.000<br />

2 parti in un volume in-folio (316 x 216mm.), ff.135 (di 136, senza <strong>il</strong> primo f. bianco) e 97 ff. (di<br />

98, senza l’ultimo f. bianco), testo racchiuso nel commento, caratt. romano , 6 stupende figure<br />

s<strong>il</strong>ografiche ai Trionfi a piena pagina entro bordura architettonica, cap<strong>il</strong>ettera ornati su<br />

fondo nero, inc. in legno, fedeli copie dell’edizione Codecha del 1493. Lussuosa legatura<br />

37


seicentesca in pieno marocchino granata, piatti interamente ornati da bordure concentriche in<br />

oro, a fiori e f<strong>il</strong>etti, con rosone al centro, dorso a nervi con ferri in oro a fiori e rosette, due fermagli<br />

in pelle e metallo (restauri alle cerniere). Conservata in solido astuccio-custodia in tela. Nei<br />

margini del testo poche brevi post<strong>il</strong>le di mano coeva, minuti lavori di tarlo in vari fogli. Rara<br />

edizione quattrocentesca figurata dei testi italiani del Petrarca. Le grandi sei s<strong>il</strong>ografie ai Trionfi<br />

(di Amore, Castità, Morte, Fama, Tempo e di Eternità) sono di eccezionale pregio e bellezza. HC<br />

*12776; BMC V 433. GOFF P-392. ESSLING 81. SANDER 5606. MARSAND p.21. [3267]<br />

63. PETTER, Nicolaas. L’Académie de<br />

l’admirable Art de la Lutte montrant<br />

d’une maniere très exacte non seulement<br />

la force extraordinaire de l’homme, mais<br />

aussi les mouvemens merve<strong>il</strong>leux… des<br />

principales parties ou membres du corps<br />

humain. Representée en 71 ta<strong>il</strong>les<br />

douces… par le celèbre & fameux Mr.<br />

Romain de Hoogue. Leide, Isaac<br />

Severinus, s.d. (1680 circa), € 6.000<br />

in-4 (238x190 mm.), 7 ff.nn. (titolo in rosso e<br />

nero, prefazione, indice e spiegazione delle<br />

figure), 71 tavole di artistiche incisioni a<br />

piena pag. all’acquaforte di Romain de<br />

Hooghe, stupende, raffiguranti scene di lotta,<br />

attacco e difesa, tra due atletici uomini.<br />

Legatura del tempo in m.pelle e ang. Questo<br />

straordinario manuale di lotta libera fu<br />

pubblicato per la prima volta in Amsterdam, con testo fiammingo, nel 1672, con le medesime<br />

incisioni del De Hooghe, considerate tra i capolavori dell’artista (1645-1708). Nicolaas Petter fu<br />

direttore e insegnante in una scuola di lotta libera in Amsterdam, per la difesa personale “contre<br />

les coups de pied et de poing, & même contre les coups de couteau”. Completo e ottimamente conservato,<br />

raro. LIPPERHEIDE n.3036. LANDWEHR, ROMEYN DE HOOGHE, 39. HOLLSTEIN, IX, p.132. [4404]<br />

64. PLINIUS SECUNDUS, Gaius. Historia naturalis. Venetiis, Nicolaus Jenson, 1472,<br />

€ 35.000<br />

in-folio, ff. (356, su 358, mancando <strong>il</strong> primo e l’ultimo bianchi; presente <strong>il</strong> penultimo f.<br />

bianco), solida leg. della prima metà del XIX sec. in p. pelle bruna (eseguita dal noto legatore<br />

parigino Messier), con bordura a secco e fleuron al centro dei piatti, riquadri e fregi in oro sui<br />

medesimi, dorso a nervi con tracce di tit. e fregi in oro, piccolo stemma nob<strong>il</strong>iare in oro sui<br />

piatti e al dorso, ricca dentelle int. Testo in car. romano, spazi bianchi per le iniziali, senza<br />

lettera-guida. Foglio 355 recto, colophon: “Caii Plynii Secundi Naturalis Historiae Libri tri /<br />

cesimi septimi et ultimi finis Impressi Venetiis / per Nicolaum Ienson Gallicum .M.CCC.LXXII. /<br />

Nicolao Trono inclyto Venetiarum Duce”. Terza edizione del Plinio, curata dal celebre umanista<br />

Giovanni Andrea Bussi, che vi aggiunse in fine l’epistola di presentazione al Pontefice Paolo<br />

II; prima edizione impressa da Jenson e sicuramente una delle sue migliori e più vaste<br />

38


produzioni. Com’è noto, trattasi della maggiore opera di Plinio (Como 24 d.C. - Stabia 79),<br />

pubblicata nell’anno 77 e dedicata all’imperatore Tito; poderosa enciclopedia in 37 libri,<br />

inesaurib<strong>il</strong>e miniera di notizie scientifiche e curiosità che conferì al suo autore un ruolo<br />

predominante fra gli enciclopedisti, stimatissimo dal Medioevo sino ai giorni nostri. Stupendo<br />

esempl., puro e marginoso, appartenuto al celebre bibliof<strong>il</strong>o Huzard, che di suo pugno vi<br />

aggiunse le erudite “Notes bibliographiques” leggib<strong>il</strong>i su due fogli all’inizio del vol. BMC V, 172.<br />

IGI 7880. GOFF P-788. HC 13089. B.N. PARIS P-459. VATICANA P-377. [4388]<br />

65. POIRET, J.L.M.-TURPIN, P.J.F.. Leçons de flore. Cours complet de botanique.<br />

Explication de tous les systèmes. Introduction à l’étude des plantes. Suivi d’une<br />

iconographie végétale en cinquante-six planches coloriées offrant près de m<strong>il</strong>le objects.<br />

Ouvrage entièrement neuf. Paris, Panckoucke, 1819-1820, € 2.300<br />

3 vol. in-8, (2), 278, (6) e 36 tavole a colori f.t.; 174, 3 e 20 tavole col. f.t.; 199, 10 tavole (di cui 2<br />

b/n, ripieg. f.t.); leg. cart. edit., tit. oro su tassello al dorso. Prima edizione di questa importante opera<br />

di botanica, che venne impressa in tre diversi formati: in-4, in-8 tiratura riservata ai sottoscrittori (<strong>il</strong><br />

presente esempl. appartiene a questa tiratura) ed in-folio una tiratura limitata di 10 copie; per i tre<br />

formati vennero usati i medesimi caratteri di stampa. Poiret scrisse i primi due volumi, mentre Turpin<br />

si dedicò al terzo, che ha come sottotitolo “Essai d’une iconographie élémentaire et ph<strong>il</strong>osophique des végétaux”.<br />

Turpin fu uno dei migliori disegnatori di botanica del suo tempo e le 66 tav. (delle quali 64 a colori),<br />

furono tutte eseguite da lui. Fu notevolmente influenzato da Van Spaëndonck e Redouté. L’incontro con<br />

Poiret, avvenuto a Santo Domingo, suscitò in Turpin un forte interesse verso la botanica e la storia<br />

naturale; insieme, collaborarono ad alcune tra le più importanti pubblicazioni di botanica dell’800, in<br />

particolare a quelle di Humboldt, Bompland e Kunth. Bell’esemplare con qualche usuale arrossatura<br />

della carta. GREAT FLOWER BOOKS, p. 71; DUNTHORNE 227; STAFLEU TL2 8115. PRITZEL, 7234. [1095]<br />

66. RAMEAU, Jean-Ph<strong>il</strong>ippe. Traité de l’Harmonie reduite à ses Principes naturels.<br />

Divisé en quatre livres. (Leg. con:) Nouveau Système de Musique Théorique ou<br />

l’on découvre le Principe de toutes les règles nécessaires à la Pratique. 1726. Paris,<br />

Ballard, 1722 e 1726, € 2.300<br />

in-4, due opere in un vol., pp. XXIV, 432; VIII, 113, (5), leg. coeva p.pelle, titolo e fregi oro<br />

al dorso a nervi, tagli rossi. Varie pagine di notazioni musicali, una tavola inc. in rame f.testo<br />

nella seconda opera. Prima edizione di entrambe le opere, tra loro complementari e di<br />

grande importanza per la teoria musicale di cui Rameau fu <strong>il</strong>lustre studioso e docente<br />

(Digione 1683-Paris 1764, compositore, clavicembalista, organista e teorico). Il Traité de<br />

l’Harmonie è diviso in quattro parti: 1) Du rapport des raisons & proportions Harminiques. 2) De<br />

la nature & des proprieté des Accords. 3) Principes de Composition. IV) Principes d’Accompagnement.<br />

Bell’esemplare di opere rare (qualche brunitura della carta). HIRSCH 484. GREGORY AND<br />

BARTLETT,. I, 224. ENCICLOPEDIA DELLA MUSICA, V, 155-1\57. RISM, II, 685. [4207]<br />

39


67. RIME DI DIVERSI CELEBRI POETI dell’eta’ nostra, nuovamente raccolte e<br />

poste in luce (da G.B. Licinio). Bergamo, Per Comino Ventura, e Compagni, 1587,<br />

€ 2.200<br />

in-8 gr. (195x121 mm.), pp.46 nn., 342 num., 2 bianche, attraente leg. coeva p.pergamena<br />

floscia con bordura dor. sui piatti e fleuron al centro, dorso a nervi con f<strong>il</strong>etti oro e titolo su<br />

tassello. Testatina figurata e impresa del tipografo sul titolo, fregi e iniziali, testate e finalini<br />

di pag., ornati e figurati. Prima edizione di questa rara antologia poetica cinquecentesca,<br />

curata da Gio. Batt. Licino, che offre in edizione originale oltre venti componimenti in vario<br />

metro di Torquato Tasso, oltre a versi per la prima volta alla luce di Ercole Tasso, Amgelo<br />

Gr<strong>il</strong>lo, Livio Celiano, G.B.Guarini, Orsina Cavalletta, Gherardo Borgogni, Isabella Andreini,<br />

Pietro Spino, Scipione di Castro, Luca Cont<strong>il</strong>e, Benedetto Varchi e altri poeti. Dedicata dal<br />

Licinio a Carlo e Giorgio Spinoli. Questo flor<strong>il</strong>egio è di estrema importanza sia per le rime<br />

Tassiane in originale, sia perché contiene uno dei primissimi documenti poetici relativi alla Santa<br />

Sindone, accogliendo ben dodici componimenti celebranti <strong>il</strong> sacro lenzuolo e le sue ostensioni<br />

torinesi (rimasti sconosciuti alla bibliografia specifica di Ermanno Dervieux sulla sindone).<br />

Magnifico esemplare, assai marginoso (lievi arrossature della carta). Sei soli esemplari presenti<br />

in biblioteche italiane. GRAESSE VI, 124. ADAMS R-549. BOLOGNA, Cinquecentine della<br />

Trivulziana, II, n.30. [4418]<br />

68. SAINT-VICTOR. Aquarelle-Miniature perfectionnée. Reflets métalliques et<br />

chatoyans et peinture à l’hu<strong>il</strong>e sur velours, en six leçons sans maître et sans qu’<strong>il</strong> soit<br />

nécessaire d’avoir aucune notion de dessin…. Ouvrage orné de quinze sujets dont sept<br />

peints à la main avec toutes les explications pour parvenir rapidement à l’exécution.<br />

M<strong>il</strong>an, Félix Rusconi, et à Paris chez Giroux, 1835, € 1.450<br />

in-8 gr., pp.288, 1 f. di errata, legatura d’amatore moderna in marocchino blu, ricchi fregi oro sui<br />

piatti e al dorso. Adorno di 15 tavole f.testo in litografia delle quali sette finemente dipinte a<br />

mano. Assai interessante e raro trattato tecnico-artistico di miniatura e acquarello su carta, con<br />

istruzioni e ricette varie per le carte, i colori vari, i soggetti da dipingere, etc. Magnifico esempl.<br />

a pieni margini. Non figura nelle bibliografie specializzate da noi consultate. [2470]<br />

69. SAMAIN Albert e CHESSA Carlo. Le Chariot d’Or. Compositions et gravures<br />

de Charles Chessa. (Con:) Volume aggiunto comprendente 27 acquarelli originali<br />

di Carlo Chessa. Paris, A. Ferroud, 1907, Venduto<br />

2 volumi in-4. L’opera ebbe una tiratura di 250 esemplari, <strong>il</strong> presente, in due volumi,<br />

rappresenta un prezioso unicum (come si legge nella nota dell’editore scritta a lapis al fondo<br />

della giustificazione:) “Exemplaire unique contenant tous les originaux”, in quanto comprende le<br />

incisioni in più stati nel volume a stampa, ed un album con i 27 disegni originali<br />

acquarellati. Il volume di testo di Albert Samain è <strong>il</strong>lustrato da un antiporta, vignetta al<br />

titolo, 24 testate ed 1 finalino. In quest’esemplare sono aggiunte 56 tavole, prove “avanti<br />

lettera”, all’acquaforte pura, o con “remarques”, delle 27 <strong>il</strong>lustrazioni (25 in due stati, 2 in 3<br />

stati, incluse le due “bon à tirer” firmate a matita). Inoltre è aggiunto un autoritratto di<br />

formato più piccolo, ed un prospetto editoriale di 4 pp. in fine. - L’Album comprende 27<br />

disegni originali acquerellati (a matita, penna, inchiostro) eseguiti su fogli di cartoncino<br />

40


Bristol, firmati da Chessa, alcuni sono datati ‘06’; eseguiti in un formato quasi doppio<br />

rispetto a quelli incisi, <strong>il</strong> che rende i soggetti maggiormante fruib<strong>il</strong>i. Legatura omogenea in<br />

m. marocchino tabacco e angoli, tit. oro al dorso a e f<strong>il</strong>etti a secco e in oro al dorso a 3 nervi<br />

(firmata A.Toumane). Esemplare eccezionale di espressione tipica della più alta bibliof<strong>il</strong>ia<br />

francese, raramente applicata ad artisti italiani. Gli acquerelli, alcuni in st<strong>il</strong>e figurativo che<br />

si rivolge al Settecento (p.e. Watteau), altri tipicamente ottocenteschi, altri di notevole<br />

modernità (come lo straordinario autoritratto entro una lente retta dalla mano della Morte)<br />

bene esprimono la complessa personalità dell’artista. Carlo Chessa (Cagliari 1855-Torino<br />

1912), capostipite di artisti torinesi, si trasferì a Torino nel 1879 dove lavorò come litografo<br />

e frequentò l’Accademia Albertina. Artista famoso come <strong>il</strong>lustratore e per i suoi celebri<br />

dipinti raffiguranti soggetti di vita alpestre e paesaggi, fu la testa di una dinastia di pittori<br />

torinesi del tempo, tra cui <strong>il</strong> figlio Gigi fu uno dei massimi esponenti dei “Sei di Torino”, e<br />

<strong>il</strong> nipote Mauro, vivente, affermato artista contemporaneo. BÉNÉZIT III, 570. COMANDUCCI<br />

140-141. BELLINI, Pittori Piemontesi dell’800, p. 105. THIEME/BECKER VI, p. 470. Il<br />

presente esemplare è ampiamente descritto da P.G. DRAGONE, in Pittori dell’Ottocento in<br />

Piemonte, pp. 216/217. [4504]<br />

70. STEPHANUS BYZANTINUS. De<br />

urbibus (graece). (In fine:) Florentiae,<br />

haeredes Ph<strong>il</strong>ippi Iuntae, 1521, € 5.500<br />

in-folio, ff. 69, (1, con impresa tipogr.), leg.<br />

ottoc. m. perg., tass. in pelle con tit. oro al<br />

dorso. Testo su due colonne interamente in car.<br />

greco, grandi iniz. s<strong>il</strong>ogr., grande impresa<br />

tipogr. in fine. Seconda edizione (la prima era<br />

stata impressa da Aldo nel 1502),<br />

estremamente rara (OFFMANN: “haec omnium<br />

fere rarissima editio”), di quest’opera, giunta a<br />

noi tramite una epitome fatta dal grammatico<br />

Ermolao; è una sorta di “Dizionario geografico”<br />

con i nomi dei luoghi, quelli degli abitanti,<br />

l’origine delle città, dei popoli e delle loro<br />

colonie, e riferisce proverbi, oracoli ed eventi<br />

strani e soprannaturali. Importante per <strong>il</strong> largo<br />

materiale ivi raccolto attraverso molte fonti,<br />

alcune sicuramente dirette, quali Tucidide e<br />

Strabone (ma curiosamente non Tolomeo),<br />

l’opera costituì una delle sorgenti primarie di<br />

notizie di geografia antica per gli umanisti del<br />

Rinascimento e riferimento lessicografico di estrema importanza. L’autore, grammatico del VI<br />

sec. d.C., appartiene a quella corrente di lessicografi che risale all’età ellenistica e continua poi in<br />

quella bizantina. Esempl. puro, a grandi margini, di opera veramente rara (solo 3 copie in NUC).<br />

MANCA ALL’ADAMS. BMC 647. DECIA-DELFIOL n. 151. RENOUARD p. XLVI, n. 44. [4125]<br />

41


71. SYMONDS, H. D. Il giuoco degli scacchi. Trattatello tradotto dall’inglese (da<br />

Michele Colombo). Giuntavi la Biblioteca Ragionata degli scrittori del giuoco stesso<br />

dell’Abate Francesco Cancellieri. Venezia, Gius. Orlandelli, 1824, € 750<br />

in-8, pp. 174, leg. del tempo m. pelle e ang., tit. e fregi oro al dorso, taglio super. dor. Con<br />

una bella tavola inc. in rame in antiporta raffig. la scacchiera ed i pezzi. Le pp. 122-169<br />

portano una vasta prima bibliografia delle opere sugli scacchi in ordine alfabetico d’autore.<br />

Rara opera, già apparsa a Parma nel 1821, traduzione del “Chess made easy”, edito nel 1797.<br />

Bell’esempl. a pieni margini. CHICCO-SANVITO., BIBL. DEGLI SCACCHI, n. 238 (non menziona<br />

la tavola incisa). [4335]<br />

72. TESAURO, Alessandro. Della sereide. Alle nob<strong>il</strong>i e virtuose donne libri<br />

due. Vercelli, Tipografia Patria (in fine: Per Lodovico Franco Direttore della<br />

Stamperia Patria), 1777, € 600<br />

in-8, pp. XX, 128, XXXVI, leg. cart. edit. con tit. e bordura s<strong>il</strong>ogr. sui piatti (un angolo<br />

mancante restaurato). Seconda edizione (a distanza di quasi due secoli dalla prima: Torino,<br />

herede del Bev<strong>il</strong>acqua, 1585) di questo poema in endecas<strong>il</strong>labi sul baco da seta, la<br />

lavorazione l’ut<strong>il</strong>izzo della seta, ecc. Primo libro uscito dalla stamperia vercellese,<br />

appena fondata dal celebre cittadino Giovanni Antonio Ranza, del quale all’inizio del vol.<br />

si legge la “Prefazione per l’aprimento della nuova Tipografia Patria” ed in fine l’ampia Memoria<br />

sulla “Maniera di conservare la semenza de’ bigatti tanto per rimettere a tempo la prima raccolta ove<br />

fallì come in quest’anno 1777 quanto per farne regolarmente una seconda più sicura della prima”.<br />

Di quest’edizione <strong>il</strong> Vernazza diede un giudizio entusiastico, parlando di “eleganza” e di<br />

“tipografica purità”. Il Ranza (nato a Vercelli nel 1741 e morto a Torino nel 1801) fu<br />

professore , letterato, poeta ed erudito di vastissima cultura; nell’agosto 1777 divenne<br />

stampatore e libraio, attività che continuò fino al 1790; infervorato dagli ideali della<br />

Rivoluzione francese, “<strong>il</strong> 10 luglio 1791 abbandonò nottetempo la casa, i beni e la sua d<strong>il</strong>etta città<br />

per espatriare in Svizzera, iniziando una vita avventurosa di giacobino e di indomito idealista”<br />

(ORDANO, Le tipografie di Vercelli, p. 189 e segg.); dopo <strong>il</strong> suo espatrio <strong>il</strong> Real Fisco fece<br />

l’inventario dei suoi beni, da cui risultò che possedeva circa 4.500 libri (op. cit., nota n. 19,<br />

p. 172). Esempl. puro e genuino nella sua veste tipogr. originale. MANNO I, 5958.<br />

VERNAZZA, Diz. dei tipografi piemontesi, p. 303. GORINI, Vercelli nei libri e nelle stampe<br />

del Settecento, p. 221. [4340]<br />

73. VALVASONE, Erasmo, da. Della caccia. Poema. Con gli Argomenti a ciascun<br />

canto di Gio. Domenico de gli Alessandri. Bergamo, Comin Ventura, 1591, € 3.000<br />

in-8 gr., ff. (8), 151, (manca 1 f. b. in fine), leg. settec. p. perg. rigida, tass. in pelle con tit.<br />

oro al dorso. Impresa tip. al tit., testatine e grandi iniz. s<strong>il</strong>ogr., nitido car. corsivo. Con 5<br />

belle s<strong>il</strong>ografie n.t. raffiguranti movimentate scene di caccia, racchiuse in cornice s<strong>il</strong>ogr.<br />

comprendente in basso anche lo “argomento” del canto di Gio. Dom. Alessandri. Nei ff.<br />

prelim. dedica dello stampatore a Gio. Ant. Nicolini e componimenti poetici in lode del’a.<br />

di Angelo Gr<strong>il</strong>lo, Gherardo Borgogni, Nicolo Oddo, Ercole e Torquato Tasso. Prima<br />

edizione di quest’opera classica della letteratura venatoria italianache si compone di 863<br />

ottave. “Nel primo canto si fa la lode della caccia e si descrivono le varie razze di cani e <strong>il</strong> loro<br />

allevamento; nel secondo sono descritti i cani che erano chiamati bracchi; nel terzo le stagioni e i luoghi<br />

42


migliori per la caccia; nel quarto come si combattano e si vincano le fiere; nel quinto gli uccelli rapaci<br />

usati per la caccia, la loro cura e <strong>il</strong> modo di usarli” (Ceresoli). Edizione anche tipograficamente<br />

pregevole, come tutte quelle di Comino Ventura (cfr. Fumagalli, p. 34). Il friulano Erasmo<br />

da Valvasone (1523-1593) tradusse in rima Stazio, Sofocle ed altri autori antichi e, oltre <strong>il</strong><br />

presente, compose altri due poemi: “L’Angeleida”, cui attinse poi M<strong>il</strong>ton, e “Le lacrime di<br />

Maria Maddalena”. Esempl. in buono stato (con ab<strong>il</strong>e restauro al frontesp. ed al margine<br />

bianco dei 3 fogli seguenti, qualche traccia d’umidità qua e là e timbro sull’ult. f.). MANCA<br />

AL BMC e ALL’ADAMS. CERESOLI, p. 541: “Edizione originale, rara”. GAMBA 1719, NOTA.<br />

SOUHART COL. 477. HARTING n. 273. SCHWERDT II, 278. [4092]<br />

74. VIRGILIO, Publio. L’Eneide, trad. da Annibal Caro. Venetia, B.Giunti, 1581, € 1.200<br />

in-4, pp. (6), 556, (4), leg. del XVIII sec. m. pelle e ang., tit. e fregi oro al dorso. Impresa tip. sul<br />

tit., iniz. e fregi s<strong>il</strong>ogr., testo in car. corsivo. Prima edizione, postuma, della celebre traduzione<br />

di A. Caro, pubblicata per cura di Lepido Caro, nipote del traduttore, che la dedicò al card.<br />

Farnese. “Fortunata traduzione che ha avuto, fino ai giorni nostri, continue innumerevoli edizioni e<br />

ristampe. Come è noto la versione del Caro supera di 1500 versi <strong>il</strong> testo latino” (Mambelli n. 800).<br />

Bell’esempl. puro e marginoso, con stemma nob<strong>il</strong>iare applicato al piatto anter. CAMERINI, GIUNTI<br />

DI VENEZIA, II, n. 9, p. 462. GAMBA 1741. BMC 732. [4339]<br />

75. VIRGILIO, Publio Marone.<br />

Les Géorgiques. Illustrées<br />

d’eaux-fortes par DUNOYER de<br />

SEGONZAC. Traduites par M. de<br />

Marolles. Paris, chez l’Auteur, 1947,<br />

€ 12.500<br />

2 volumi in-folio gr. (457x344 mm.), a<br />

fogli sciolti sotto copertina in<br />

cartoncino, camicia e astucci editoriali.<br />

Adorni di 119 bellissime acquaforti<br />

originali, delle quali 99 a piena pagina,<br />

di grande finezza naturalistica ed<br />

artistica, di Dunoyer de Segonzac<br />

(1884-1974, pittore, <strong>il</strong>lustratore,<br />

incisore, paesaggista), uno dei più fert<strong>il</strong>i<br />

e amati peintres-graveurs attivi a metà<br />

‘900. Il testo latino Virg<strong>il</strong>iano è<br />

corredato della traduzione francese a<br />

fronte. Stupenda opera impressa su<br />

ottima carta forte “vélin d’Arches”, tirata<br />

a 250 esemplari numerati (<strong>il</strong> presente è N.129). Perfetta conservazione. CHAPON, LE PEINTRE ET<br />

LE LIVRE, p.164: “une autre célèbrité de l’art d’<strong>il</strong>lustrer…”. RAUCH, CAT. “Le peintre et le livre”, n.122.<br />

BÉNÉZIT IV, 867-869. [4508]<br />

43


76. VIRGILIUS, Publius Maro. Georgica et Aeneis. Manoscritto miniato su<br />

pergamena, di mano dello scriba Fiorentino Niccolò di Antonio di Prado de’Ricci.<br />

Firenze, 1460-70, P. a r.<br />

Volume di mm.273x180, composto da 239 ff. di finissima pergamena, vergati recto e verso in elegante<br />

scrittura minuscola umanistica, in inchiostro bruno, , decorato da 2 grandi iniziali miniate con<br />

estensioni nei margini, 14 cap<strong>il</strong>ettera su quattro/cinque righe di altezza, 15 iniziali più piccole,<br />

tutte decorate a bianchi girari di netto st<strong>il</strong>e fiorentino, in vari colori e oro brunito. Il nome dello scriba<br />

appare nell’explicit del colophon posto alla fine dell’Eneide “Liber Virg<strong>il</strong>ii Eneidum explicit. Nicolaus<br />

riccius spinosus vocatus scripsit”. Conservato nella legatura fiorentina strettamente coeva in cuoio decorato<br />

a secco su piatti in assicelle, quattro fermagli in pelle e metallo posteriori. Tre fogli del codice non sono<br />

originali, mancanti furono assai bene sostituiti da copie mss. vergate dal noto calligrafo W<strong>il</strong>liam Gra<strong>il</strong>y<br />

Hewitt nel 1925. Stupendo manoscritto umanistico con <strong>il</strong>lustri provenienze: collezioni Hornby e<br />

Abbey. Descrizione bibliografica estesa a disposizione. (Illustrazione a colori in copertina) [4512]<br />

77. WEIROTTER, Franz Edmund. Oeuvre de Weirotter peintre Allemand,<br />

contenant près de 200 paysages dessinés d’après nature, tant en France que en Italie,<br />

& gravés à l’eau-forte par lui-même. Paris, chez Basan et Poignant, (1775), € 14.500<br />

in-folio, un ritratto dell’artista inc. da Schmutzer e 210 acquaforti originali, di varie<br />

dimensioni, tutte raffiguranti deliziosi paesaggi di fantasia animati da popolani, di grande tipicità<br />

e bellezza. Magnifico esemplare in legatura del tempo in pieno marocchino granata, con triplice<br />

f<strong>il</strong>etto oro sui piatti, dorso a nervi ornato in oro, tagli dor. Raccolta completa delle incisioni di<br />

Weirotter, noto pittore e incisore austriaco (Innsbruck 1731-1771). Proveniente dalle collezioni<br />

di Hans Furstenber (ex-libris) e Otto Schafer. COHEN-RICCI 1066. PORTALIS & BERALDI, III, 653-<br />

656. BÉNÉZIT, XIV, 517. [4510]<br />

44


SCIENZE E MEDICINA<br />

78. ABBATIUS, Baldus Angelus. De admirab<strong>il</strong>i viperae natura, et de mirificis<br />

eiusdem facultatibus liber. Urbini, apud Barth. Ragusium, 1589, € 2.800<br />

in-4, pp. (32), 151, (1b.), leg. coeva p.<br />

perg. molle, tit. ms. al dorso.Titolo<br />

racchiuso da inusuale bordura inc. in rame<br />

con piante ed animali, tra cui la vipera; al<br />

verso grande stemma nob<strong>il</strong>iare in s<strong>il</strong>ogr., 1<br />

tavola con antiche medaglie al verso<br />

dell’ult. foglio prelim. e 4 tavole n.t.<br />

raffiguranti vipere inc. in rame a piena<br />

pag. Oltre la dedidca al duca d’Urbino<br />

Francesco Maria II, le pagine preliminari<br />

contengono alcuni componimenti poetici<br />

in latino in onore dell’autore e gli indici.<br />

Prima edizione (e forse unica), impressa<br />

con molta eleganza (iniz. e fregi s<strong>il</strong>ogr.,<br />

ogni pag. chiusa da riquadro) di questo<br />

trattato esaustivo sulla vipera ed <strong>il</strong> suo<br />

veleno, che anticipa di quasi un secolo gli<br />

studi del Redi sullo stesso argomento.<br />

Dell’autore, medico di Gubbio fiorito nel<br />

XVI sec., non si hanno altre notizie.<br />

Magnifico esemplare. WELLCOME 1.<br />

DURLING 13. BMC 1. ADAMS A-12. [4309]<br />

79. ARIOSTUS, Franciscus. De oleo Montis Zibinii, seu petroleo agri Mutinensis,<br />

libellus… editus ab Oligero Jacobaeo… adjecta eiusdem argumenti Epistola Bernardini<br />

RAMAZZINI. Mutinae, Ant. Capponi, 1698, € 3.000<br />

in-8, pp. (8), 67, (3), 1f. bianco, pp. 35,leg. p. perg. coeva, dorso ornato. Seconda edizione e prima<br />

uscita in Italia, a Modena, del primo libro sul petrolio. L’autore (Ferrara 1415-1492) fu un<br />

reputato fisico e allo stesso tempo professore di diritto civ<strong>il</strong>e. La presente opera rimase inedita sino<br />

al 1690 (Copenhagen). Essa descrive l’olio minerale o nafta, scoperto a Montegibbio, presso<br />

Modena, che viene comparato con la nafta provevniente dall’India; annuncia per la prima volta<br />

al mondo scientifico l’esistenza del petrolio. E’ seguita dalla Lettera di Ramazzini sul medesimo<br />

soggetto, <strong>il</strong> quale più tardi incluse <strong>il</strong> trattato dell’Ariosto nella sua opera De fontium Mutinensium.<br />

(Margini corti disuguali). WELLCOME II, p. 55. FERGUSON, BIBL. CHEMICA I, p. 41: “This is an<br />

interesting tract”. CAT. VINCIANA 1739.[4049]<br />

45


80. BARZIZZA, Cristoforo. Introductorium<br />

in medicinam legenti cu<strong>il</strong>ibet<br />

perut<strong>il</strong>e. Augsburg, Sigismundus Grimm<br />

e Marcus Wyrsung, 1518, € 9.000<br />

in-4, ff. 63 n.n. (manca l’ultimo bianco), leg.<br />

600esca in pergamena. Titolo entro stupenda<br />

bordura s<strong>il</strong>ografica a carattere architettonico,<br />

con due figure allegoriche, datato<br />

MDXVIII; 12 cap<strong>il</strong>ettera ornati su fondo nero.<br />

Colophon: “In Officina Sigismundi Grim medicine<br />

doctoris, atque Marci Wyrsung, Augustae<br />

Vindelicorum, MDXVIII, die vero XIIII<br />

Decembris”. Il Barzizza (da non confondersi con<br />

l’omonimo grammatico bresciano) nacque a<br />

Bergamo alla fine del XIV secolo. Dal 1431 al<br />

1444 fu professore di arti e medicina<br />

all’Università di Padova; fu anche notaio. Ci<br />

rimane un inventario, anche se incompleto<br />

della sua biblioteca (cfr. Sambin, C.B. e i suoi<br />

libri, in Bollett.Museo Civico PD, XLIV, 1955);<br />

raccolta fornita degli strumenti bibliografici proprii di un medico del tempo, aperto anche ad interessi<br />

umanistici (è ricordato un codice di Virg<strong>il</strong>io, e sopravvive un suo Apuleio, ora ms C.M.526 I della<br />

Bibl.Civica di Padova). L’Introductorium, la sua opera più importante, fu stampata a Pavia nel 1494.<br />

Bellissimo esempl., marginoso e fresco, su carta forte. Rarissimo, apparentemente nessun esempl. in<br />

Italia. MANCA ALLA WELLCOME. DURLING 484. MANCHESTER UNIV. LIBR. 207. GRAESSE I, 305. [4050]<br />

81. BOMBELLI, Raffaele. L’Algebra. Opera divisa in tre libri. Con la quale ciascuno da se<br />

potrà venire in perfetta cognitione della teorica dell’aritmetica. Bologna, G. Rossi, 1579, € 9.000<br />

in-4 picc., pp. (56), 648 (per errore num. 650), (4), leg. del tempo p. pelle (con qualche piccolo difetto),<br />

tagli spruzzati. Impresa tipogr. al tit., grandi iniz. s<strong>il</strong>ogr., numerosi diagrammi n.t. Dedica dell’a.<br />

ad Alessandro Rufini, vescovo di Melfi. Ristampa esatta, a parte <strong>il</strong> frontespizio e la dedica mutati, della<br />

prima edizione del 1572 di quest’opera rara e straordinariamente importante che “colloca <strong>il</strong> Bombelli,<br />

insieme con G. Cardano, N. Tartaglia e F. Viète, tra i grandi algebristi europei del sec. XVI, che aritmetizzarono<br />

la matematica, sottraendola al dominio esclusivo della geometria e avviandola all’invenzione della geometria<br />

analitica del secolo successivo…La sua Algebra, pur non avendo avuto traduzioni latine o in lingua straniea, fu<br />

molto nota ai grandi analisti del sec. XVII, per l’organicità della trattazione e la sistemazione logica della teoria<br />

delle equazioni dei primi quattro gradi” (D.B.It., vol. 11, pp. 379-381; a queste pagine rinviamo per un<br />

dettagliato contenuto di ciascun dei tre libri). Questi tre libri avrebbero dovuto essere seguiti da altri due,<br />

che però rimasero inediti fino al 1929 (Bologna, a cura di E. Bortolotti). Poco si sa della vita del Bombelli,<br />

probab<strong>il</strong>mente nato a Bologna nel 1526 ed ivi morto nel 1572, matematico ed ingegnere idraulico; fu<br />

direttore dei lavori che bonificarono la Val di Chiana e dopo <strong>il</strong> 1567 lo troviamo a Roma dove, insieme a<br />

A. Pazzi tradusse i primi cinque libri dell’Aritmetica di Diofanto, <strong>il</strong> grande matematico greco<br />

alessandrino del IV sec. a.C. Ottimo esempl., genuino e marginoso (lievissimo alone nel margine della<br />

seconda parte del vol.). RICCARDI I, 146: “Entrambe le edizioni sono rare e pregevoli. Ai matematici è nota<br />

l’importanza scientifica di quest’opera”. DSB II, 279-281. SMITH, HIST. OF MATHEMATICS I, pp. 300-301. [4338]<br />

46


82. BRAVUS, Joannes. De saporum et odorum differentiis, causis, et<br />

effectionibus, liber unus. Venetiis, apud Io. Bapt. Ciottum, 1592, € 1.050<br />

in-8, pp. (16), 166, (24), leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr.,<br />

testo in car. corsivo, con note marginali a stampa. Seconda edizione, precisa ristampa della prima<br />

dell’ano precedente fatta dallo stesso stampatore. Dedica dello stampatore al medico Orazio<br />

Guanguanzi ed altra dell’autore ad Andrea di Cordoba. Opera di grande interesse e curiosità,<br />

tratta dei sensi del gusto e dell’olfatto dal punto di visto medico, fisico e gastronomico, ed analizza<br />

origine, cause ed effetti di sapori e odori nelle loro infinite sfumature di dolce, amaro, acido, acre,<br />

acerbo, salato, insipido, profumato, fetido, ecc. Raro. Juan Bravo, nato e vissuto in Castiglia nella<br />

seconda metà del XVI secolo, fu professore nell’Università di Salamanca. Molto raro. Ottimo<br />

esemplare. KRIVATSY 3971. FERGUSON p. 187-8. [4323]<br />

83. CABRIELE, Giacomo. Dialogo nel quale de la Sphera, et de gli orti et occasi<br />

de le Stelle, minutamente si ragiona. (In fine:) Vinetia, per Giovanni de Farri &<br />

fratelli, 1545, € 1.800<br />

in- 4, ff. 62, (2, ult. b.), leg. cart. coevo. Grande marca tipogr. al tit. Prima edizione di questo<br />

trattato sulle sfere celesti ed i movimenti delle stelle. E’ dedicato a Pietro Bembo, al quale <strong>il</strong><br />

Cabriele fu presentato da un suo zio, commentatore di Dante, spesso citato nel testo.Si conosce<br />

molto poco dell’autore: pare che sia vissuto a Padova, abbia scritto un’opera sulla grammatica<br />

(1548), e che fosse amico di Bernardino Daniello, autore de ‘La Poetica’ (1536). Al verso della<br />

carta 35 si trovano le seguenti notizie sull’America: “De le due [zone] temperate, l’una è da noi<br />

habitata, l’altra da genti, de le quali fino hora non si ha havuto cognitione, ma da l’audacia de i Portogalesi<br />

(per quanto essi dicono) novamente trovata”. Ottimo esempl., a grandi margini. INDEX AURELIENSIS<br />

128.492; B. GAMBA 1407. RICCARDI COL. 497-498 (“bellissima edizione”).. HOUZEAU & A.<br />

LANCASTER I, 1, n. 2515. [4314]<br />

84. CAPIVACCIO, Girolamo. De lue venerea acroaseis. Spirae, typis Bernardi Albini, 1590,<br />

€ 3.000<br />

in-8, pp. (8, le ult. 2 bb.), 88, leg. coeva p. perg. Vignetta s<strong>il</strong>ogr. sul tit. Prima edizione di opera<br />

rarissima sulla sif<strong>il</strong>ide “nella cura della quale (<strong>il</strong> Capivaccio) era diventato specialista e si era diffusa la<br />

voce ch’egli possedesse un segreto che gli permetteva di risolvere anche i casi più complicati…; la sua esperienza<br />

di specialista in questo settore lo aveva convinto dell’ut<strong>il</strong>ità dell’uso dei decotti di guaiaco o del mercurio per<br />

suffumigi nei casi più gravi, mentre l’antimonio rimaneva per lui un rimedio poco efficace” (D.B.It., XVIII,<br />

649-651). Capivaccio (o Capodivacca), nato a Padova nei primi decenni del XVI sec. e morto a<br />

Mantova nel 1589, insegnò medicina nell’Università della città natale, collega di Ant. Fracanzan<br />

e poi di Ger. Mercuriali. Esempl. molto bello e marginoso (lievemente brunito). WELLCOME 1260.<br />

DURLING 818. ADAMS C-600. [1053]<br />

85. CARDANO, Girolamo. Ars curandi parva, quae est absolutiss. medendi<br />

methodus, & alia, nunc primum aedita, opera, in duos tomos divisa…(Segue, del<br />

medesimo:) De methodo medendi… Bas<strong>il</strong>eae, ex Offic. Henricpetrina, 1566; (per la<br />

seconda opera: Parisiis, in aedibus Rou<strong>il</strong>lij, 1565, € 4.000<br />

47


2 opere in 2 tomi in-8, leg. p. perg. coeva dipinta in nero, con unghia. - I) Ars curandi parva: pp. (96),<br />

720; (2), 619 (numerate 1003-1621, essendo stata omessa la numeraz. continuata 721-999), (3). Marca<br />

tip. sul tit. del I tomo ed altra in fine, iniz. s<strong>il</strong>ogr. Lettera dedicatoria al vescovo Francesco Alciati.<br />

Edizione in parte originale di questo assieme di opere del Cardano (al verso del titolo se ne può leggere<br />

l’elenco; alcune di esse - Sanguinis fluxum coercendi, Pro lepram patiente, Medicinae encomium, De<br />

aqua liber, De aethere liber, De Cyna radice - erano già apparse presso lo stesso stampatore nel 1559<br />

nella raccolta dal titolo “Quaedam opuscola artem medicam exercentibus ut<strong>il</strong>issima”.Tra gli altri scritti<br />

suscitano particolare curiosità i due - “Pro difficultate spirandi” ed “Ephemeris…Archiepisc. Joan Amulton” -<br />

che parlano delle cure prestate con successo all’arcivescovo di Edinburgo John Ham<strong>il</strong>ton, sofferente di<br />

asma, dal quale <strong>il</strong> Cardano era stato chiamato nel 1552. - II) De methodo medendi, sectiones quatuor: pp.<br />

(16), 393, (15). Tit. racchiuso da bordura s<strong>il</strong>ogr., marche tipogr., iniz. ornate, fregio s<strong>il</strong>ogr. in fine.<br />

Dedica al vescovo F<strong>il</strong>ippo Archinto. Prima edizione di quest’opera che nelle quattro parti tratta<br />

rispettivamente di “Recentiorum medicorum errores, De simplicium medicamentorum nocumentis, Admirandae<br />

curationes , & praedictiones morborum, Cons<strong>il</strong>ia in diversis morborum generibus”. - Importante assieme di queste<br />

opere che propugnano innovativi sistemi terapeutici e trattano di casi curati e guariti dall’autore stesso,<br />

riguardanti patologie del sistema respiratorio, del cuore e dell’orecchio, la circolazione sanguigna, la<br />

lebbra, la gotta, ecc. Bell’esemplare. I) STC, GERMAN, 182. DURLING 831 e 843. ADAMS C-650 e C-<br />

691. – II) MANCA A STC, FRENCH. WELLCOME 1279 e 1304. ADAMS C-661 e C-691. [1141]<br />

86. CASSERIO, Giulio. De vocis<br />

auditusque organis historia anatomica.<br />

Ferrara, V.Baldino, 1600-01, € 19.000<br />

in- folio, pp. (58), 191, 126, (2), leg. coeva<br />

p.perg., tit. in oro su tassello in pelle al dorso.<br />

Il volume ha tre antiporta figurati. tra i più belli<br />

della tipografia cinquecentesca: un titolo a<br />

stampa entro elaboratissima bordura con<br />

scheletri di putti alati; un ritratto del<br />

dedicatario Ranuccio Farnese, duca di Parma,<br />

ed uno dell’autore, nell’atto di sezionare una<br />

mano, entro due splendide bordure con figure<br />

allegoriche e stemmi gent<strong>il</strong>izi. L’<strong>il</strong>lustrazione<br />

comprende inoltre 34 finissime tavole<br />

anatomiche n.t., 22 riguardanti gli organi<br />

vocali e 12 l’apparato auditivo.<br />

Prima edizione di questo capolavoro<br />

dell’<strong>il</strong>lustrazione scientifica, <strong>il</strong> più bel libro di<br />

otorinolaringoiatria mai prodotto. Le tavole,<br />

stimate le più eleganti nella storia<br />

dell’anatomia comparata, sono state attribuite<br />

al pittore tedesco Joseph Maurer, le bordure a<br />

Jacopo Ligozzi. Il piacentino Casserio (1552-1616) fu professore di chirurgia all’università di<br />

Padova, ed iniziò lo studio degli organi vocali e auditivi negli animali domestici. Bell’esemplare<br />

marginoso di questo raro libro (lievi aloni d’umido, piccolo restauro ad un angolo dei primi 5 ff.).<br />

. GARRISON MORTON 286. HOFER, BAROQUE, 62. CHOULANT 223-24. [807]<br />

48


87. CECCO D’ASCOLI. (L’Acerba). Lo<br />

Illustro poeta Cecho Dascoli col<br />

comento novamente trovato &<br />

nob<strong>il</strong>mente historiato: revisto &<br />

emendato: da multa incorretione extirpato<br />

& da antiquo suo vestigio exemplato.<br />

M<strong>il</strong>ano, per Ioanne Antonio de<br />

Cast<strong>il</strong>liono, M.cccccvii, A di 26 de Apr<strong>il</strong>e<br />

(per G.G. da Legnano, 1507), € 25.500<br />

in-4, ff. 80 (con errori di numeraz.), leg. di<br />

poco posteriore in pergamena floscia.<br />

Carattere. tondo per <strong>il</strong> testo e grande<br />

semigotico per i titoli dei capitoli. Titolo entro<br />

elaborata bordura, con impresa dei Legnano, 2<br />

grandi s<strong>il</strong>ografie, e nel testo 80 s<strong>il</strong>ografie<br />

astronomiche e naturalistiche. Terza<br />

edizione <strong>il</strong>lustrata dell’opera, che costituisce un<br />

compendio in versi della scienza medievale; <strong>il</strong><br />

primo libro tratta l’astronomia, i venti e la<br />

meteorologia, <strong>il</strong> secondo di vizi e virtù, <strong>il</strong> terzo<br />

è un bestiario con descrizioni di uccelli e<br />

quadrupedi, <strong>il</strong> terzo tratta delle qualità<br />

dell’aria, dell’acqua e del fuoco. Il cap. XIII contiene un duro attacco a Dante. Francesco Stab<strong>il</strong>i, detto<br />

Cecco d’Ascoli, poeta ed astrologo (1269-1327), fu uno dei poemi italiani più popolari del<br />

Quattrocento: furono stampate 26 edizioni sino al 1550. Buon esemplare, malgrado un foglio, che<br />

per errore di impaginazione risulta più corto in alto, di edizione rarissima: UN SOLO ESEMPL. IN ITALIA,<br />

ALL’UNIVERSITARIA DI BOLOGNA (Censimento 2624). RICCARDI I, 474: “può considerarsi come la migliore<br />

enciclopedia scientifica del secolo XIV…”. SANDER, 1885. KRISTELLER, LOMB. 110B. [3937]<br />

88. CESALPINO, Andrea. De plantis libri XVI. Florentiae, apud Georgium<br />

Marescottum, 1583, € 19.000<br />

in-4, pp. (40), 631, (11), leg. coeva p. pergamena floscia, titolo ms. al dorso. Prima edizione, molto<br />

rara, di quest’opera che costituisce <strong>il</strong> fondamento della botanica moderna; Cesalpino descrive oltre<br />

1300 piante, proponendo un nuovo criterio tassonomico fondato sulla struttura degli organi di<br />

fruttificazione. Le divise in 32 gruppi a seconda delle caratteristiche intrinseche, non delle proprietà<br />

alimentari o medicinali, usando per primo un sistema originale sim<strong>il</strong>e a quello basato sulla chiave<br />

dicotomica, creando una sistematica che aprì la strada alle classificazioni di Linneo, e dando di fatto<br />

l’avvio alla botanica sistematica moderna. La stesura dell’opera era maturata nei lunghi anni di<br />

direzione dell’orto botanico di Pisa, dove ebbe fra i suoi allievi <strong>il</strong> giovane Gal<strong>il</strong>eo. Nel primo libro egli<br />

espose i suoi criteri classificatori basati sulla struttura degli organi di fruttificazione; negli altri<br />

quindici descrisse le piante e i loro usi, facendo confronti anche con gli organi animali. Cesalpino<br />

(Arezzo 1519-Roma 1603) fu celebre medico, f<strong>il</strong>osofo e botanico, sicuramente prima di Linneo.<br />

Bellissimo esemplare, su carta forte. PRINTING AND THE MIND OF MAN n. 97. ALDEN 583/20. DIBNER<br />

528. NORMAN 432. WALLER 11483. WELLCOME 1181. [4318]<br />

49


89. CORONA, Nicola. Saggio chimico, medico ed economico delle qualità venefiche<br />

del rame e della salubrità del ferro. Roma, Gioacchino Puccinelli, 1796, € 900<br />

in-8, pp. XX, 235, leg. coeva p. perg. rigida, tit. oro al dorso, tagli rossi. Medaglia inc. al tit.,<br />

iniz. ed alcuni deliziosi finaletti s<strong>il</strong>ogr. Dedica dell’a. (<strong>il</strong> cui nome si legge in fine) al card.<br />

Ignazio Busca, segretario di Stato di Pio VI. Prima edizione di questo trattato scientifico col<br />

quale l’autore vuole promuovere l’impianto di manifatture per <strong>il</strong> vasellame di ferro nello Stato<br />

pontificio. “Si tratta di un originale libretto ispirato da intenti scientifici e insieme divulgativi…; <strong>il</strong> C.,<br />

preoccupato dela salute dei cittadini e dell’economia dello stato, dimostra gli aspetti negativi della<br />

manifattura del rame, r<strong>il</strong>evando la pericolosità di questo metallo dal momento dell’estrazione a quello della<br />

lavorazione e dell’ut<strong>il</strong>izzazione nel vasellame domestico. Al rame <strong>il</strong> C. contrappone <strong>il</strong> ferro “metallo<br />

indigeno e salubre”” (D.B. It., vol. 29, pp. 290-3). L’autore (nato a Sora, prov. di Frosinone,<br />

intorno al 1750) si accostò giovane alla cultura <strong>il</strong>luministica ed ai movimenti riformatori e<br />

condivise gli ideali della rivoluzione francese; fu letterato e politico, occupandosi per lo più di<br />

problemi pratici ed economici (l’agricoltura dev’essere alla base dello sv<strong>il</strong>uppo demografico e<br />

commerciale e si deve attuare la giusta distribuzione delle terre); fece parte del gruppo dei<br />

“giacobini romani”, favorendo l’ingresso delle truppe francesi in Roma nel ‘98. Ottimo esempl.<br />

(tracce di timbro sul tit.). WELLCOME II, 393. [4083]<br />

90. DELFINO, Domenico. Sommario di tutte le scientie, dal quale si possono<br />

imparare molte cose appartenenti al vivere humano, et alla cognition de’ Dio.<br />

Vinegia, Gabriel Giolito de Ferrari, 1556, € 4.000<br />

in 4, pp. (28), 268, attraente leg. settec. in p. pelle marmorizz., riquadro a duplice f<strong>il</strong>etto oro sui<br />

piatti, dorso a nervi con tit. e f<strong>il</strong>etti oro, tagli marmorizz.(piccoli fori di tarlo al piatto infer.), in<br />

scatola m. marocch. e tela con tit. oro al dorso. Grande impresa tipogr. al tit. (anticam. colorata),<br />

testatine ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. corsivo. Dedica a Cristoforo Madrucci, cardinale di Trento e<br />

governatore di M<strong>il</strong>ano, da parte di frate Nicolò Croce, curatore dell’ediz.; in essa egli racconta che<br />

<strong>il</strong> manoscritto di quest’opera, già composta da molti anni, gli era stato affidato da Marco Delfino,<br />

figlio dell’autore, affinché venisse pubblicato. Senonché nel XIX sec. si è scoperto che <strong>il</strong> libro è un<br />

plagio, non si sa bene quanto intenzionale, in quanto traduzione della “Vision deleytable de la<br />

ph<strong>il</strong>osophia y artes liberales” di Alfonso de la Torre, opera già stampata in Spagna ed in Francia nel<br />

XV sec. Trattasi tuttavia della prima edizione della traduzione, poi ristampata almeno fino al 1621. Il<br />

libro, finito, non si sa bene perché, nell’Indice dell’Inquisizione spagnola fino al 1590, è sicuramente<br />

accattivante, “essendo steso nella forma ora affatto inusitata d’una visione, dove l’intelletto e l’ingegno, fatti<br />

persone, percorrono per le generali tutto lo scib<strong>il</strong>e divino ed umano; con molte altre allegorie e sogni…”(Bongi).<br />

Molti sono gli argomenti curiosi ed interessanti: tra gli altri nei capitoli III, IV, V,VI, XXIV e<br />

XXVII si tratta di aritmetica, geometria, musica, astrologia, divinazione e magia. BONGI I, pp.<br />

503-5. RICCARDI I, 402: “Bella e rara edizione”. . SMITH, RARA ARITHMETICA, p. 275. BIBLIOTECA<br />

MAGICA CASANATENSE, 1263. OLSCHKI, COIX VI, 6429. EBERT, 23039. BRUNET V, 887. [3537]<br />

91. DIOSCORIDES, Pedanius. De medicinali materia, libri sex, Ioanne Ruellio<br />

interprete. Cu<strong>il</strong>ibet capiti additae Annotationes… Lugduni, apud Balth. Arnolletum, 1550,<br />

€ 2.700<br />

in-8, pp. (32), 790, leg. coeva p. perg. con unghia, tit. ms. al dorso. Impresa tipogr. al tit., iniz.<br />

s<strong>il</strong>ogr., svariate centinaia d’<strong>il</strong>lustrazioni botaniche n.t. Dedica a Franc. Sangelasio. Pregevole<br />

edizione della celebre traduzione di Ruel, pubblicata nel 1516 per la prima volta, della piu’<br />

50


importante opera dell’antichita’ in campo botanico farmacologico. Sotto <strong>il</strong> titolo di ogni capitolo<br />

viene riportata la nomenclatura, oltre che in greco e latino, anche in italiano. Il sesto libro tratta<br />

anche del veleno e degli animali velenosi. “Unt<strong>il</strong> well into the 17th century… all botanical studies were<br />

based on this book, and the greater part of any new botanical matter published in the sixteenth and<br />

seventeenth centuries was in the form of a commentary on Dioscorides” (PMM). Dioscoride, nato a Tarso<br />

nel primo secolo d.C., viaggio’ molto e studio’ ovunque le erbe e le piante durante i suoi viaggi.<br />

Suo fu <strong>il</strong> primo sforzo di catalogazione sistematica delle piante esistenti; egli descrive circa 500<br />

piante. Bell’esempl. WELLCOME I, 1789. DURLING 1153. PRITZEL 2306. NISSEN 499. [4408]<br />

92. DONZELLI, Giuseppe. Teatro farmaceutico, dogmatico, e spagirico. Opera che<br />

nella XIX edizione arricchita…tanto di alcune Aggiunte in molti, e più luoghi del suo<br />

disteso, oltre le già comp<strong>il</strong>ate dal proprio figlio dell’autore Tomaso Donzelli, quanto<br />

maggiormente…di una intera Quarta Parte, rispetto alle sue tre antecedenti…Edizione<br />

ventesima. Venezia, Andrea Poletti, 1728, € 2.000<br />

in-folio, pp. (52), 599, (1b.), leg. coeva p. perg. rigida, dorso a nervi con tit. ms. Con 7 s<strong>il</strong>ografie<br />

botaniche n.t. (pianta del cardamomo, china, tamarindo ed altre) . Edizione in parte originale<br />

(contenendo la “Pars quarta seu Appendix” compostoa dal figlio dell’autore, Tommaso), e la più<br />

completa, di uno dei più famosi e consultati ricettari del ‘600, vero e proprio “bestseller” di quell’epoca.<br />

Scritto dal medico e chimico napoletano G. Donzelli (1596-1670), fu pubblicato per la prima volta a<br />

Napoli nel 1661: nel primo libro sono forniti i termini e le cifre dell’arte spagirica colla preparazione<br />

dei metalli ad uso medicinale; nel secondo libro si tratta “degli Elettuarii, Confettioni, Loch, Tabelle,<br />

Orbicole e Morselli”; nel terzo insegna la preparazione di sciroppi, giuleppi, decotti, unguenti,<br />

cataplasmi, elisir... Segue un catalogo delle piante native sul suolo romano e indici molto dettagliati.<br />

HIRSCH II 295-6. KRIVATSY nn. 3340-3343<br />

(ediz. del XVII sec.). [4303]<br />

93. FRACANZANI, Antonio. In<br />

librum Hippocratis de Alimento<br />

Commentarius. Venetiis, ex Offic. Marci<br />

de Maria Salernitani, 1566, € 3.000<br />

in-4, pp. 94, (2 bb.), leg. coeva cart. Impresa<br />

tipogr. al tit., alcune iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in<br />

nitido car. rom. Prima ed unica edizione di<br />

questo interessante trattatello concernente la<br />

dietetica, ultimo lavoro del Fracanzani<br />

publicato in vita, frutto del ciclo di lezioni di<br />

medicina teorica tenute a Padova. “Dedicato al<br />

card. Alessandro Farnese, l’opuscolo presenta la<br />

traduzione latina del testo ippocratico corredato di<br />

un breve commento per ogni singola frase…, <strong>il</strong><br />

linguaggio fortemente tecnico e la stringatezza dello<br />

st<strong>il</strong>e conferiscono all’opera un carattere di<br />

“prontuario” per medici eseprti, o per studenti già<br />

in possesso delle bas<strong>il</strong>ari nozioni di medicina<br />

51


ippocratica” (Diz. Biogr. Ital.vol. 49, p. 524-5). Il Francanzani (Vicenza 1506 - Padova 1567) fu <strong>il</strong>lustre<br />

medico e professore nelle Università di Padova e Bologna, autore anche del “De morbo gallico fragmenta”,<br />

pubblicato nel 1563 a Padova in appaendice all’omonima opera di Gabriele Falloppio. Bellissimo<br />

esempl. a pieni margini, con barbe. NON IN WELLCOME. DURLING 1630. BING 846. BMC 275. [4306]<br />

94. GALENUS, Claudius. De curatione per sanguinis missionem, libellus.<br />

Leonharto Fuchsio… authore. Lugduni, apud Io. et Fr. Frellonios fratres, 1546, € 2.800<br />

in-8, pp. (20, le ult. 2 bianche), 131, (1), leg. post. cart. Piccola impresa tipogr. sul tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr.,<br />

car. corsivo per <strong>il</strong> testo di Galeno e rom. per <strong>il</strong> commento di Fuchs; lunga lettera dedicatoria di<br />

quest’ultimo a Ulderico, duca di Wuttenberg. Con una figura s<strong>il</strong>ogr. a grandezza di pag. raffig. <strong>il</strong><br />

flusso del sangue. Prima edizione del commento del medico e botanico tedesco L. Fuchs (1501-1566)<br />

all’opera di Galeno sulle cure mediante salasso; l’ultima parte, da pag. 121 a fine, contiene <strong>il</strong> testo ed<br />

<strong>il</strong> commento al “De hirundinibus, revulsione, cucurbitula, et scarificatione libellus”. Esempl. internam.<br />

perfetto. EDIZ. MANCANTE A WELLCOME e BMC, FRENCH. DURLING 1804. BAUDRIER V, 204. [4412]<br />

95. GALILEI, Gal<strong>il</strong>eo. Opere… in questa edizione insieme raccolte, e di varii<br />

Trattati…accresciute. Bologna, Heredi del Dozza, 1655-1656, € 8.500<br />

2 vol. in-4, varie parti di complessive 806 pp. (vol.I) e 792 pp. (vol.II), <strong>il</strong>lustrati da: un antiporta<br />

figurato inc. da Stefano della Bella, un ritratto di G. in medaglione inc. da V<strong>il</strong>lamena, una<br />

tav. in rame ripieg, f.t., varie figure e diagrammi in s<strong>il</strong>ografia nel testo. Legatura ottocentesca<br />

m. pelle verde, titolo in oro ai dorsi. - In dettaglio: Vol. I: pp. (24, compr. antiporta e ritr.), 4 (num.<br />

29-32), 1 tav. ripieg. f.t., 48; 48; (8), 160; (4), 68; 127, (1); (4), 264; 43. - Vol. II: (2, occhietto), 60;<br />

7, (1), 156 (+4, tra 104 e 105); 48; (8), 179, (1); (2), 54 (num. 53-106); (2), 24 (num. 103-126);<br />

(8), 238 (+4 aggiunte prima di 132, tutte num. 132), (6). Prima edizione collettiva delle Opere<br />

di Gal<strong>il</strong>eo, che include vari scritti ivi pubblicati per la prima volta, ma esclude <strong>il</strong> Dialogo del 1632<br />

ed <strong>il</strong> Nov-Antiqua Doctrina del 1636, avversati dalla chiesa cattolica e inseriti nel “Index Librorum<br />

Prohibitorum” sino al 1822 (!). Dedicata al Duca Ferdinando II <strong>il</strong> quale fornì qualche materiale inedito<br />

di Gal<strong>il</strong>eo al curatore dell’edizione Carlo Manolessi, che vi inserì gli scritti degli avversari e le introduzioni<br />

stesse delle opere del Gal<strong>il</strong>ei, oltre a questi inediti: Fabrica, et uso d’una b<strong>il</strong>ancia d’invenzione antica del<br />

Gal<strong>il</strong>eo...; e Annotazioni di Domenico Mantovani sopra <strong>il</strong> medesimo Stromento, pp. 37-43.<br />

Continuazione del Nunzio Sidereo intorno ad altri nuovi scoprimenti celesti del Gal<strong>il</strong>eo, compresa in<br />

piu lettere scritte ad Amici suoi (comprendente la Lettera di Gal<strong>il</strong>eo ad Alfonso Antonini e risposta<br />

di questi), pp. 43-60. Otto capitoli estratti d’alcune lettere di varij Personaggi, che provano <strong>il</strong> Gal<strong>il</strong>eo<br />

esser stato primo discopritore delle Macchie Solari, pp.152-156. De Lunarium Montium altitudine<br />

problema Mathematicum habitum Mantuae ab uno ex Patribus Societ. Iesu; con due lettere una del padre<br />

Biancano, l’altra del padre Grembergero, intorno al medesimo problema, pp. 94-104. Lettera del<br />

Gal<strong>il</strong>eo al p. Grembergero in risposta al suddetto problema, pp. 101-123. Lettera del Gal<strong>il</strong>eo al p.<br />

Abbate Benedetto Castelli, inviatagli con la Dimostrazione stampata adesso ne’ Moti Locali, pp.<br />

105-106. Soluzione del Gal<strong>il</strong>eo ad un Problema fisico propostogli dal Sig. Conte Piero de’ Bardi, pp.<br />

124-126. Risulta diffic<strong>il</strong>e trovare esemplari completi poichè i vari trattati, avendo titoli e<br />

numerazione propri, venivano spesso separati. Il presente è completo di tutte le parti e assai puro<br />

(qualche lieve arrossatura della carta, <strong>il</strong> foglio inciso da Della Bella in antiporta manca del margine<br />

bianco esterno ed è foderato al verso). CINTI n.132. RICCARDI I, 518 (entrambe le bibliografie<br />

elencano in dettaglio gli scritti contenuti nei due vol.). CARLI e FAVARO n.231. [4346]<br />

52


96. GALILEI - DAVISI, Urbano. Trattato<br />

della sfera di Gal<strong>il</strong>eo Gal<strong>il</strong>ei, con alcune<br />

prattiche intorno a quella, e modo di<br />

fare la figura celeste, e suoi direttioni<br />

secondo la via rationale di Buonardo Savi.<br />

In Roma, Per Nicolò Angelo Tinassi, A<br />

Spese di Domenico Grialdi, 1656, € 9.500<br />

in-12, leg. perg. coeva, p. [18], 296; una tavola<br />

inc. in rame ripieg. e 2 tabelle ripieg. f.t.;<br />

antiporta inciso in rame, manca l’errata in fine;<br />

bella legatura coeva in pelle, duplice riquadro di<br />

f<strong>il</strong>etti in oro ai piatti, titolo e fregi in oro al dorso<br />

a nervetti. Molti furono i dubbi sulla autenticità<br />

di questa opera sin dal suo inserimento nella<br />

prima edizione delle Opere di Gal<strong>il</strong>eo, Bologna,<br />

1655-1656; <strong>il</strong> Viviani stesso che curò questa<br />

edizione di Bologna la riteneva apocrifa. Il<br />

problema deriva dal fatto che in quest’opera<br />

Gal<strong>il</strong>ei affermerebbe l’immob<strong>il</strong>ità della Terra , fra<br />

l’altro con uno st<strong>il</strong>e e delle argomentazioni che<br />

non gli erano proprie. Secondo Riccardi <strong>il</strong> vero<br />

“Compendio della sfera” di Gal<strong>il</strong>eo è andato perduto<br />

e avanza delle perplessità sul fatto che fosse stato<br />

un “monaco peripatetico” a pubblicare questo scritto<br />

di Gal<strong>il</strong>eo pensando piuttosto ad un inganno per<br />

far ritenere che Gal<strong>il</strong>ei avesse cambiato idea. Il Davisi dal canto suo nell’avvertenza afferma che <strong>il</strong><br />

manoscritto dettato da Gal<strong>il</strong>ei era in possesso di Scipione Satronchet che lo aveva affidato all’editore;<br />

lui stesso avrebbe incoraggiato quest’ultimo a pubblicarlo e aggiunti alcuni esercizi pratici<br />

insegnatigli dal suo maestro B. Cavalieri. Bell’esemplare, nel quale l’errata non fu mai inserita.<br />

CARLI-FAVARO, 252. CINTI, 133. GAMBA, 480. GRAESSE, III, 16. HOUZEAU &<br />

LANCASTER, 9653. OLSCHKI, CHOIX, 6672. PIANTANIDA, 1548. RICCARDI, I (I), 398, 519.<br />

97. GALLUCCI, Giovanni Paolo. Della fabrica et uso di diversi Stromenti di<br />

Astronomia, et Cosmografia, ove si vede la somma della teorica, et pratica di queste<br />

due nob<strong>il</strong>issime scienze. Venetia, Reberto Meietti, 1598, € 7.000<br />

in-4, ff. (8, compr. tit. inc.), 229, leg. coeva p. perg. molle, tit. ms. calligrafato al dorso. Magnifico<br />

frontesp. inc. in rame a forma di specchiera con vari strumenti, una tavola ripieg. f.t., 3 figure mob<strong>il</strong>i<br />

(ff. 149 recto e verso e 153) e numerose fig. in legno n.t., anche a piena pag.; testo in car. corsivo, iniz.<br />

e fregi s<strong>il</strong>ogr. Dedica dell’autore al conte Carlo Sanvitali. Seconda edizione, esatta ristampa della prima<br />

dell’anno precedente, di questo straordinario trattato, che è anche l’ultima opera del grande scienziato ed<br />

astronomo (Salò 1538 - Venezia 1621). “Libro interessantissimo per la cognizione degli strumenti allora<br />

adoperati nelle operazioni di astronomia e di matematica applicata, fra i quali si noti <strong>il</strong> compasso per dividere la<br />

linea e <strong>il</strong> cerchio, ed <strong>il</strong> micromega di Lucio Scarani” (Riccardi). L’autore passa in rassegna, dandone ampia<br />

descrizione, gli strumenti scientifici, sia antichi che recenti, fornendo notizie sulla loro costruzione, sugli<br />

[3864]<br />

53


inventori e costruttori che contribuirono a perfezionalrli (<strong>il</strong> Gallucci ne cita molti fra cui <strong>il</strong> Finé, Roiss,<br />

Apiano, Gemma, Frisio ed altri); ne spiega la loro applicazione pratica, presentandone la figura intera in<br />

s<strong>il</strong>ografia e servendosi anche di esempi esplicativi. Magnifico e rarissimo trattato di astronomia, completo<br />

delle figure mob<strong>il</strong>i. Bell’esempl. (seppur con lieve alone d’umido all’inizio ed in fine al vol.). RICCARDI I,<br />

571. ADAMS G-167. LALANDE p. 131. GRAESSE III, 20. D.B. IT., vol. 51, pp. 740-3. [3999]<br />

98. GLISSON, Franciscus. Anatomia hepatis. Cui praemittuntur quaedam ad rem<br />

anatomicam universe spectantia. Et ad calcem operis subjiciuntur nonnulla de lymphaeductibus<br />

nuper repertis. Editio nova caeteris emendatior. Amsterdam, J. Janssonius van<br />

Waesberge & E. Weyerstraten, 1665, € 1.800<br />

in-12, pp. (48, compr. tit. inc.), 423, (19), leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Con grazioso antiporta<br />

inc. raffig. un animatissimo teatro anatomico e aula di dissezione, 2 tavole inc. in rame ripieg. f.t. raffig.<br />

<strong>il</strong> fegato ed alcune figure s<strong>il</strong>ogr. nel testo. Rara ediz. (la prima era apparsa a Londra nel 1654) di<br />

interessante e rara opera sull’anatomia del fegato, di cui viene data ampia e dettagliata descriz. La prima<br />

parte del vol. espone nozioni di anatomia generale. L’autore (1597-1677) fu celebre medico inglese che<br />

ha dato, tra l’altro, <strong>il</strong> nome allo sfintere del dotto b<strong>il</strong>iare. Esempl. perfetto. KRIVATSY 4820. [4413]<br />

99. GRUENPECK, Joseph (1473-1532). Tractatus de pest<strong>il</strong>entiali scorra, siue mala<br />

de Franzos / Originem remediaque eiusdem continens. Co(m)p<strong>il</strong>atus a vene / rab<strong>il</strong>i<br />

viro Magistero Joseph Grunpeck de Burckhausenn. / sup(er) carmina quedam Sebastian<br />

Brant vtriusque iuris / professoris. (Leipzig, Gregorius Bottiger (Werman), post 18<br />

Octobre 1496), € 18.500<br />

in-4, ff. 12 n.n. (segn. a-b6), pergamena flosciasecentesca. Impresso in elegante carattere gotico.<br />

F. 1 r. Titolo,; 1 v. Dedica a Bernard de Walkirch; 2 r. “Date Auguste, ex edibus magistri Sixti<br />

Staimack Fau / toris mei pcipui. xv. Kal. Novembris Anno 1496”; segue “Eulogium Sebastiani Brant. ...<br />

de Scorra Pest<strong>il</strong>entiali siue mala de Franzos”; f. 4 r. – 12 r. testo del Gruenpeck; f. 12 v. “Querimonia<br />

Mentagrici”, poema latino in 10 versi, che termina con: “Quis fert aux<strong>il</strong>ium feret hic per doct. Ioseph /<br />

Qui medicam nobis accumulavit opem”. Si conoscono tre o quattro edizioni quattrocentesche, tutte<br />

senza note tipografiche e piuttosto rare, di questo importante testo, uno dei primissimi sulla<br />

sif<strong>il</strong>ide. E’ un Commentario in 10 capitoli al poema di S.Brant, De pest<strong>il</strong>entiali scorra siue mala de<br />

Franzos, eulogium. Nel 1496 altri 4 libelli furono editi sull’argomento: una visione astrologica del<br />

poeta e medico frigio Dietrich Uelzen; <strong>il</strong> poema di Brant; <strong>il</strong> Tractat von dem Ursprung des Bösen<br />

Franzos e la Enarratio Satyrica, di G.Sommariva. Bellissimo esemplare fresco e marginoso (mm<br />

208x155, la copia del British Museum 176x133). SUDHOFF, K. Earliest printed literature on<br />

Syph<strong>il</strong>is, p. xxvii.. WELLCOME 2951 (Ausburg 1500 C.). GOFF G515. KLEBS 476.1-3. GARRISON<br />

MORTON 2362. BMC III, 648. KRAUS, Americana Vetustissima n.3. [4064]<br />

54


100. GUIDI, Guido. De febribus libri VII… His addidimus Ludovici Mercati hispani<br />

De febre maligna, in qua punticula apparent Matthaei Curtii De febribus compendium<br />

ut<strong>il</strong>issimum. Patavii, apud Paulum Meiettum, 1595, € 1.200<br />

in-4, pp. (16), 483, leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Tit. a stampa rossa e nera con impresa tipogr.,<br />

fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. rom. Dedica dello stampatore al f<strong>il</strong>osofo e medico Annibale Bimbioli. Terza<br />

edizione, ristampa esatta, rivista e corretta, della seconda apparsa presso lo stesso stampatore nel 1591<br />

(la prima apparve a Firenze nel 1585) di questo approfondito trattato sulle febbri del f<strong>il</strong>osofo e medico<br />

pavese Guido Guidi <strong>il</strong> vecchio (1500 ca.-1569), cui fanno seguito altri due trattati d’analogo<br />

argomento: dello spagnolo Ludov. Mercado <strong>il</strong> primo (pp. 285-383), del pavese Matteo Corti <strong>il</strong><br />

secondo (pp. 385-469). Bell’esempl. (antico ex-libris ms. sul tit., lievi aloni d’umido nel margine alto<br />

dei primi fogli e macchia gialla sugli ultimi). DURLING 2209. WELLCOME I, 6599. [3856]<br />

101. HAHNEMANN, Samuele. Malattie croniche, loro vera origine, e cura<br />

omiopatica. Traduzione dal tedesco fatta sull’edizione di Dresda e Lipsia 1828 da<br />

Giuseppe Belluomini. Teramo, Giuseppe Mars<strong>il</strong>i, 1832-37, € 2.500<br />

4 tomi in 5 vol. in-8, pp. 212; 524, (4); 412, (2); 282, da 283 a 594 (per le 2 parti del tomo IV);<br />

broch. edit. con bordura ornam. s<strong>il</strong>ogr. sui piatti, protetti da elegante camicia m. pelle con tit. oro<br />

ed astuccio cart. Prima edizione italiana di quest’opera che analizza a fondo e descrive molte<br />

malattie croniche, indicandone l’eziologia e la cura omeopatica. I tomi II-IV contengono una<br />

quantità di aggiunte dei medici Hartlaub e Trinks sulla stessa materia, tradotte in italiano dal medico<br />

napoletano Giuseppe Mauro. L’autore (1755-1843) fu <strong>il</strong> fondatore dell’omeopatia, le cui teorie erano<br />

state espresse nell’ “Organon” pubblicato a Dresda nel 1810; solo nel 1828-30 uscì l’opera completa<br />

delle aggiunte di Hartlaub e Trinks. Esempl. perfetto, a pieni margini, con barbe, come uscito dai<br />

torchi. MANCA A WELLCOME (che registra molte altre opere di quest’autore). [4283]<br />

102. HARVEY, W<strong>il</strong>liam -<br />

BETTS, John. De ortu et<br />

natura sanguinis. London,<br />

E.T. for W. Grantham, 1669,<br />

€ 5.500<br />

in-8, ff. (20, <strong>il</strong> primo bianco), pp.<br />

325, (1), perfetta cartonatura<br />

originale. L’opera medica di Betts<br />

è particolarmente importante in<br />

quanto include <strong>il</strong> saggio di Harvey<br />

“Anatomia Thomae Parri annum<br />

centesimum quinquagesimum<br />

secundum novem menses agentis. Cum<br />

Gulielmi Harvaei aliorumque<br />

adstantium medicorum regiorum<br />

observationibus”, dedicato all’autopsia<br />

del Sig. Thomas Parr, morto<br />

nel 1635 alla presunta età di 153<br />

anni. La gran parte dei saggi di<br />

55


Harvey bruciarono durante <strong>il</strong> grande incendio di Londra del 1666. I pochi studi sopravvissuti<br />

furono conservati nella collezione di Sir Hans Sloane ed a partire dal 1754 passarono al British<br />

Museum. Per quanto riguarda “L’Anatomia”, si crede che sia stata data a Betts dal nipote di<br />

Harvey, “Michael”. L’opera di Betts è dunque estremamente importante, in quanto comprende<br />

l’unica opera minore di Harvey stampata nel XVII secolo. Bell’esempl. genuino a pieni margini<br />

con usuali fioriture della carta. WING B2087. KEYNES (Harvey) N. 49: “This is the only miscellaneous<br />

writing by Harvey that has been discovered to have been printed during the seventeenth century”. KRIVATSY<br />

1177. WELCOME II, 158. [4373]<br />

103. HIPPOCRATES. De capitis vulneribus liber, latinitate donatus a Francisco<br />

Vertuniano doctore medico pictaviensi. Eiusdem Fr. Vertuniani Commentarius in<br />

eundem. Eiusdem Hippocratis textus graecus Iosepho Scaligero castigatus…Lutetiae<br />

(Parigi), apud Mamertum Patissonium, in officina Rob. Stephani, 1578, € 1.200<br />

in-8, (8), 94, (2), leg. settec. cart. rustico. Impresa tipogr. al tit., testatine ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo<br />

greco e traduzione latina di Fr. Vertuniano a fronte. Con una tabella a stampa ripieg. f.t. (le<br />

fratture le cranio) inserita tra le pp. 56-57. Dedica del traduttore al medico Laurent Joubert.<br />

Prima edizione separata della traduzione latina dell’opera di Ippocrate sulle fratture del cranio,<br />

corredata di brevi annotazioni dello Scaligero e dell’ampio commento del traduttore<br />

Vertuniano.Francesco Esempl. a pieni margini (con qualche lieve ingiallitura). BMC, FRENCH, 226.<br />

WELLCOME I, 3210. DURLING 2405. ADAMS H-597. [4400]<br />

104. HUNDT, Magnus. Antropologium de<br />

hominis dignitate, natura, et proprietatibus;<br />

de elementis, partibus et membris<br />

humani corporis. De juvamentis,<br />

nocumentis, accidentibus, vitiis, remediis, et<br />

physionomia ipsorum. De excrementis et<br />

exeuntibus. De spiritu humano ejusque<br />

natura partibus et operibus. De anima<br />

humana et ipsius appendiciis... (Liptzick,<br />

Impressum et finitum per Baccalarium<br />

Wolfgangum Monacensem, 1501) € 40.000<br />

4to, 116 ff. non num. (<strong>il</strong> f. G4 ed i 4 ff. d’errata<br />

non sono presenti), leg. tedesca coeva in p.pelle,<br />

ricca decoraz. a secco sui piatti (dorso parzialmente<br />

restaurato). Prima edizione di uno dei primissimi<br />

libri portanti <strong>il</strong>lustrazioni di anatomia. Magnus<br />

Hundt the Elder (1449-1519) fu conferenziere<br />

all’Università di Leipzig. Le <strong>il</strong>lustrazioni nel suo<br />

testo offrono la più completa raffigurazione degli<br />

organi umani e delle viscere pubblicate sino ad<br />

allora. Le cinque s<strong>il</strong>ografie a p. pagina sono: 2<br />

della testa, una dell’intero corpo umano, una della<br />

56


mano che mostra i segni chiromantici, e una degli organi interni del torace e dell’addome; 14<br />

piccole s<strong>il</strong>ografie n.t. con raffiguazioni dell’occhio, dello stomaco e degli intestini, del cranio,<br />

colonna vertebrale, cuore e della m<strong>il</strong>za. Il testo include pure una sezione sull’astrologia, una sulla<br />

fisiognomica e un breve trattato di chiromanzia. Bellissimo esemplare di uno dei libri più rari della<br />

storia della medicina, ricco di estese annotazioni manoscritte in rosso pallido di mano di un<br />

possessore del tempo (purtroppo <strong>il</strong> f. G4, che al verso presenta la s<strong>il</strong>ografia del corpo umano,<br />

è mancante ed è sostituito da un perfetto vecchio facsim<strong>il</strong>e su carta coeva; alcuni quaderni<br />

lievemente bruniti). Nessun esemplare in biblioteche italiane. DURLING 2507. GARRISON<br />

MORTON 363.3. WALLER 4991. NAT.LIB.MED. 2254050R. CHOULANT-FRANCK p. 125-26. NORMAN<br />

1115. WELLCOME 3362A (pure senza 4 ff. d’errata) [4068]<br />

105. LEALI, Leale. Peri spermatizonton<br />

organon sive de partibus semen<br />

conficientibus in viro. Exercitatio<br />

epistolica ad Dominicum De Marchetis<br />

Patauinum… Patauii (Padova), apud<br />

Cadorinum, 1686, € 2.500<br />

in-12, pp.(12), 148, ff. (4, gli ultimi 3<br />

bianchi), 2 tavole, segn.: A-G12, perfetta<br />

cartonatura originale. Inusuale opera sui<br />

testicoli, <strong>il</strong>lustrata da 2 tavole incise in rame<br />

e ripieg. f.t. <strong>il</strong>lustranti l’apparato genitale.<br />

Sicuramente una delle primissime opere<br />

specifiche sull’argomento. In ottimo stato di<br />

conservazione. Rarissimo, manca a<br />

WELLCOME, KRIVATSY e STC, 18th c. Solo due<br />

esemplari in biblioteche italiane. [4374]<br />

106. LUIGINI, Luigi. De Morbo<br />

Gallico omnia quae extant…<br />

conquisita… erroribus expurgata, et<br />

in unum… corpus redacta. In quo de<br />

ligno indico, salsa per<strong>il</strong>lia, radice Chynae, argento vivo, caeterisque rebus omnibus<br />

ad huius luis prostigationem inventis, diffusissima tractatio habetur… Tomus prior<br />

(posterior, Appendix). Venetiis, apud Iordanum Z<strong>il</strong>ettum, 1566-67, € 3.500<br />

3 parti in un vol. in-folio, pp. (8), 736, (28); (4), 196, 213 (per errore segn. 215), (23); (4), 96,<br />

(8, le ultime 3 bb.); attraente leg. del tempo uso monastico in p. pelle di scrofa, piatti interam.<br />

decorati a secco con triplice bordura ornam. concentrica, dorso a nervi con tit. ms., un fermaglio<br />

metallico funzionante, tracce di un secondo. Impresa tipor. sui tre frontespizi, iniz.s<strong>il</strong>ogr., testo in<br />

car. rom. su due colonne. S<strong>il</strong>ografia a piena pag. (p. 320 del I tomo) raffig. <strong>il</strong> grande “arbor<br />

signorum” (aegritudinis). Il I tomo è dedicato al celebre medico coetaneo Niccolò Massa veneziano,<br />

<strong>il</strong> II al padovano Bernardino Tomitano. Straordinaria importantissima raccolta fatta dal Luigini<br />

(medico nato a Udine nel 1526, latinizzato in Luisinus) di un gran numero di scritti composti fino<br />

57


al 1495 sulla sif<strong>il</strong>ide (cause, sintomi, rimedi e cure, ecc.); nel 1728 Boerhave pubblicò<br />

nuovamente l’opera, dopo averla rivista e completata fino al 1566. Tra i numerosi autori, dei quali<br />

sono qui riportati o interi scritti sulla sif<strong>il</strong>ide o qualche lettera oppure qualche capitolo, citiamo<br />

alcuni dei più celebri: Seb. Aqu<strong>il</strong>ano, Nic. Leoniceno, Nic. Massa, Gir. Fracastoro, P.A. Mattioli,<br />

Giov. Almenar, A. Vesalio, A. Brasavola, Gir. Cardano, Gabr. Falloppio, Ant. Fracanziani, Bart.<br />

Maggi, B. Tomitano, Gugl. Rondelet, ecc. Esempl. molto bello (con strappo restaurato alle pp.<br />

717-718 che interessa 18 righe, senza perdita di testo; piccoli forellini di tarlo all’inizio ed in fine<br />

al vol.; un piccolo timbro rosso sui primi due frontesp.). GARRISON-MORTON 2372:“A collection of<br />

important writings on syph<strong>il</strong>is to 1500. Boerhave published a revision of this work in 1728, covering the<br />

period 1495-1566”. WELLCOME I, 3892. DURLING 1108. [4337]<br />

107. MAGNI, Pietro Paolo. Discorsi sopra <strong>il</strong> modo sanguinare, attaccar le<br />

sanguisughe, et le ventose, far le fregagioni et vessicatorij a corpi humani. Di<br />

nuovo stampati, corretti et ampliati di ut<strong>il</strong>i avvertimenti dal proprio autore. Roma,<br />

Batholomeo Bonfadino, 1586, € 3.200<br />

in-4, pp. (12, compr. tit. inc.), 117, (1), leg. settec. m. perg. e ang. Fregi, iniz. s<strong>il</strong>ogr., impresa<br />

tipogr. in fine. Dedica dell’a. a Lodovico Bianchetti. Frontesp. a motivo architett. fig. ed 11 tavole<br />

n.t. (mal numerate) finem. inc. in rame raffiguranti animate scene dei vari interventi chirurgici.<br />

Le pagine preliminari, oltre la dedica, contengono <strong>il</strong> priv<strong>il</strong>egio di Gregorio XIII e tre componimenti<br />

poetici in latino ed italiano di P. Ma<strong>il</strong>lard, C. Cittadini e G.F. Montagnesio. Seconda edizione (la<br />

prima era apparsa presso lo stesso stampatore nel 1584) di opera assai rara ed importante di questo<br />

medico nato a Piacenza nel 1525; essa tratta dettagliatamente dell’arte del salasso attraverso<br />

l’incisione delle vene, tramite applicazione di sanguisughe e ventose e di vari altri metodi<br />

terapeutici. Bell’esempl. (con qualche lievissima ingiallitura). WELLCOME I, 3960. DURLING 2906.<br />

108. MAGNINUS MEDIOLANENSIS. Regimen sanitatis Magnini medio /<br />

lanensis medici famosissimi attre / bacensi episcopo directum. Insu / per<br />

opusculum de fleubotomia e / ditum a perspicacis ingeni viro / magistro Reginaldo de<br />

v<strong>il</strong>la nova… S.l. né d. (fine XV sec.), € 5.000<br />

in-8 gr., f. CIV (mancano 2 ff. bianchi. in fine), leg. coeva p. perg. floscia, titolo ms. al dorso. Testo<br />

in car. semigotico, con numerose belle<br />

iniziali istor. su fondo criblé. Al “Regimen<br />

sanitatis” in cinque parti, si aggiungono<br />

“Astronomia Hyppocratis… de variis egritudinibus<br />

et morbis. Item secreta, Item Averrois<br />

de venenis. Item quid pro quo appotecariorum<br />

nuperrime castigatum…per magistrum<br />

Nicholaum Rabby recognitum…”. Per <strong>il</strong><br />

momento non è stato possib<strong>il</strong>e<br />

identificare meglio <strong>il</strong> luogo e l’anno di<br />

stampa di quest’opera, che tuttavia è<br />

assai sim<strong>il</strong>e all’incunabulo descritto da<br />

HAIN al n. 10482, anch’esso non datato.<br />

Bell’esempl. [4320]<br />

58


109. MASSA, Niccolò. Examen de venae<br />

sectione et sanguinis missione: in febribus<br />

ex humorum putredine ortis, ac in aliis<br />

praeter naturam affectibus… Venetiis, ad<br />

insigne stellae Jordani Z<strong>il</strong>etti, 1568,<br />

€ 3.700<br />

in-4, pp. (8), 51, perfetto cart. rustico. Impresa<br />

tipogr. della stella al tit.; iniziali ornate. Dedica<br />

dell’editore al medico bolognese Lattanzio Ferro. La<br />

seconda parte dell’opera espone 40 metodi da<br />

osservare in altrettandi casi “in sanguinis missione per<br />

sectam venam”. Prima edizione di questa<br />

importante e poco nota opera del medico Niccolò<br />

Massa (1489-1569) professore a Venezia ed autore<br />

di un importante trattato sulla sif<strong>il</strong>ide, pubblicato<br />

nel 1527. Scoprì un’anomalia cardiaca relativa al<br />

setto cardiaco, che mise in dubbio le asserzioni di<br />

Galeno, ed influenzò in qualche modo la teoria di Harvey sulla circolazione del sangue.<br />

Esempl. perfetto di libretto assai raro. E.T. McMullen, New insights on W.Harvey’s<br />

discoveries: “Harvey’s method ut<strong>il</strong>ized anomalies, of which there are at least three types: recognized,<br />

retrorecognized, and reasoned. An example of a recognized anomaly is the absence of passages through<br />

the heart’s septum. By publishing this discovery in 1536, Niccolo Massa cast doubts on some of the<br />

physiology of Galen. His physiology was the received view leading up to Harvey’s time” DURLING<br />

2987. WELLCOME, SOLO ON-LINE 14296034. STC 424. NON IN ADAMS. [4299]<br />

110. MELA, Pomponius. Cosmographia, sive de situ orbis. Venice, Bernard Maler,<br />

Erhard Ratdolt, and Peter Löslein, 1478, € 20.000<br />

in-4, ff. 48 n.n., leg. 500esca pergamena floscia,<br />

titolo calligrafato lungo <strong>il</strong> dorso). Impresso in<br />

elegante carattere tondo; titolo entro splendida<br />

bordura su fondo nero, con due scudi incrociati<br />

sul lato inferiore; 4 grandi iniziali ornate. Alcune<br />

parti impresse in rosso: al primo f. titolo<br />

generale e del primo libro (3 linee), f. c1v (titolo ed<br />

iniziale del libro 2), e f. e2v (titolo del libro 3). Rara<br />

terza edizione del trattato di Pomponio Mela (metà<br />

del I secolo d.C.), classico testo cosmografico latino<br />

che costituisce la più antica descrizione geografica<br />

della Terra, nonché la prima data alle stampe,<br />

seppur risenta di un palese lavoro di raccolta e<br />

selezione di notizie riferite da altri autori.<br />

Esemplare assai bello, a grandi margini.<br />

HC*11016; BMC V, 245 (IA. 20494); CIBN M-<br />

281; ESSLING 273; KLEBS 675.3; REDGRAVE 11;<br />

SANDER 4484; GOFF M-449. [3572]<br />

59


111. NARDI, Giovanni. Lactis<br />

physica analisys. (In fine:)<br />

Florentiae, typis Petri Nestij, 1634,<br />

€ 7.500<br />

in-4, pp. (16, compr. frontesp. inc.), 342,<br />

(18), leg. coeva p. perg. floscia, titolo ms.<br />

al dorso, tagli rossi. Magnifico titolo<br />

magistralmente inciso da Stefano<br />

Della Bella (monogramma in basso a<br />

destra) raffig. <strong>il</strong> dio Esculapio che nella<br />

radura di un bosco celebra un sacrificio<br />

alla Natura (cfr. De Vesme n. 907).<br />

Prima edizione di opera straordinariamente<br />

rara, probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> primo<br />

trattato sul latte e suoi derivati. Il Nardi<br />

fu grande medico ed eclettico letterato<br />

toscano, autore di opere di vario<br />

argomento, tra le quali anche <strong>il</strong> “De igne<br />

subterraneo”. Solo 2 esemplari in Italia, 1<br />

in Germania e 6 in Gran Bretagna<br />

(quello della Wellcome privo del<br />

frontesp. inciso). Esempl. molto bello, a grandi margini. MANCA AL CAT. VINCIANA e MICHEL-<br />

MICHEL; SCONOSCIUTA A BING. BMC, XVII SEC. 608. KRIVATSY 8263. PALEARI 1634. [4319]<br />

112. NARDI, Giovanni. De igne<br />

subterraneo physica prolusio. (In<br />

fine:) Florentiae, A. Massa & L. de<br />

Landis, 1641, € 3.600<br />

in-4, pp. (4, occhietto e titolo inc.), 152,<br />

leg. coeva cart. Titolo inc. in rame, con<br />

bordura ornamentale ed al centro bella<br />

raffigurazione del globo terrestre che<br />

sprigiona fiamme col motto “Intus alit”;<br />

ciascuna pagina riquadrata. Prima<br />

edizione di questo raro trattato sul “fuoco<br />

sotterraneo” in cui si parla di fenomeni<br />

vulcanici, caverne, acque termali,<br />

maremoto, ecc. Il Nardi fu grande<br />

medico ed eclettico letterato toscano,<br />

autore di opere di vario argomento, tra le<br />

quali anche <strong>il</strong> rarissimo trattato sul latte<br />

ed i suoi derivati “Lactis physica analisys”.<br />

Esempl. puro, molto bello. MANCA AL<br />

CAT. VINCIANA e MICHEL-MICHEL. BMC,<br />

XVII SEC., p. 608. [4310]<br />

60


113. NERI, Antonio. L’arte vetraria distinta<br />

in libri sette. Ne quali si scoprono, effetti<br />

maravigliosi, & insegnano segreti bellissimi,<br />

del vetro nel fuoco & altre cose curiose.<br />

Firenze, Stamperia de’ Giunti, 1612,<br />

€ 6.000<br />

in-4, pp. (8), 114, (6), leg. p. perg. coeva. Marca<br />

tip. sul tit. Prima edizione del trattato più<br />

importante sui segreti della lavorazione del vetro<br />

all’ inizio del XVII sec., sull’ arte degli smalti,<br />

sull’ estrarre colori da fiori ed erbe, ecc. Fu più<br />

volte ristampato e tradotto in varie lingue. Il<br />

fiorentino Antonio Neri (1576- ca 1614) lavorò<br />

<strong>il</strong> vetro all’ inizio del suo secolo in Anversa, Murano e Pisa; fu cultore dell’alchimia e rinomato<br />

specialista nelle paste di vetro in vari colori. Bell’esemplare. “He recommended that glass be made<br />

from rocchetta (a fairly pure sodium sesquicarbonate from the Near East) and tarso, which he described<br />

as a kind of marble but which must have been some form of s<strong>il</strong>ica. He did not indicate the source of the<br />

necessary proportion of lime. The main part of the text deals with the coloring of glass with metallic<br />

oxides to give not only clear and uniform colors but also various veined effects. There are chapters on<br />

making lead glass of high refractive index and enamel (opaque) glass by the addition of tin oxide...<br />

Almost nothing is known with certainty about Neri” (DSB). DECIA-DELFIOL II, n. 338. FERGUSON<br />

II, 135. DSB X, 23. DUNCAN 9299. CICOGNARA 1726. WELLCOME 4526. [4327]<br />

114. ORTA, Garcia da. Dell’historia de i semplici aromati. Et altre cose che<br />

vengono portate dall’Indie Orientali pertinenti all’uso della medicina. Con<br />

alcune brevi Annotationi di Carlo Clusio. Et due altri libri parimente di quelle cose<br />

che si portano dall’Indie Occidentali. Con un trattato della neve et del bever<br />

fresco di Nicolò Monardes. Hora tradotti… da Annibale Briganti… Venetia,<br />

herede di Girolamo Scotto, 1605, € 2.000<br />

in-8, pp. (32), 525, leg. coeva p. perg., tit. oro al dorso. Impresa tipogr. sul tit., testo in<br />

car. rom., annotazioni in corsivo. Adorno di numerose figure s<strong>il</strong>ogr. n.t., alcune anche a<br />

piena pagina. L’opera, scritta in portoghese dal medico Garcia da Orta (italianizzato in<br />

Garzia dall’Horto, 1501 ca.-1568), apparve per la prima volta a Goa nel 1563, fu tradotta<br />

in italiano da A. Briganti e pubblicata nel 1576; è un ampio trattato concernente la<br />

medicina e l’alimentazione in generale, le erbe e le spezie (cannella, noce moscata, tabacco,<br />

cocco, pepe e molte altre), loro proprietà e impiego terapeutico e gastronomico, provenienti<br />

dall’India e dalle Americhe; a quelle arrivate dal continente nuovo sono dedicati i due libri<br />

della parte seconda, che iniziando a pag. 386, comprendono anche <strong>il</strong> trattatello “Della neve”<br />

e sono opera del medico spagnolo Nic. Monardes, di cui sono anche i libri terzo e quarto<br />

della prima parte, pp. 258-380; interessante e curioso l’avviso ai lettori di Borgaruzio<br />

Borgarucci (pp. 381-5), che “reclamizza” i medicamenti che si possono trovare presso <strong>il</strong><br />

farmacista Francesco Calceolari, “speciale alla Campana d’oro in Verona”. Bell’esempl. di<br />

pregevole e ricercata edizione d’inizio XVII sec. di opera rara e di notevole fascino. EDIZ.<br />

MANCANE A WELLCOME ED ALLE BIBLIOGRAFIE GASTRONOMICHE, compreso B.IN.G. KRIVATSY<br />

8446. BMC, XVII SEC., 633. MICHEL-MICHEL VI, 41. [3843]<br />

61


115. PADOVANI, Fabrizio. Tractatus duo, alter De Ventis, alter perbrevis De<br />

Terraemotu. Bononiae, Apud Io. Baptistam Bellagambam, 1601, € 18.000<br />

in-folio piccolo, pp. (8), 163, (13); 1 carta fra le pp. 16-17 con asterisco, cartone rustico originale.<br />

Illustrato da 39 incisioni in rame di cui 3 a p. pagina n.t.; cap<strong>il</strong>ettera ornati. Prima edizione di<br />

questo trattato scientifico di grande interesse, e di estrema rarità. Tratta dell’origine, degli effetti e delle<br />

proprietà naturali dei venti e del loro uso in navigazione. La prima parte è <strong>il</strong>lustrata da belle incisioni<br />

che raffigurano rose dei venti e carte del globo terrestre (anche dell’America). La parte finale tratta di<br />

macchine che usano <strong>il</strong> vento per la loro alimentazione. Interessante vedere <strong>il</strong> funzionamento di<br />

depuratori d’aria posti all’imbocco dei canali delle miniere. L’ultima parte dell’opera (da p. 153) tratta<br />

del terremoto: le opinioni degli antichi, le cause e gli effetti, i segni che lo precedono e i disastri causati.<br />

Stupendo esemplare a pieni margini con barbe. SHIRLEY, Mapping of the world n. 232: “This rare tract,<br />

of which only one edition was published, discusses the effects of winds on both land and sea. There are several<br />

schematic circular world maps in elegant wind cards and one larger Carta Marina outlining the continents in the<br />

style of Gastaldi…”HONEYMAN COLL. VI, 2387. RICCARDI I (II) 230-231: “Bella edizione”. [4347]<br />

116. PANTALEONE da Confienza. P<strong>il</strong>lularium omnibus medicis quam necessarius…<br />

Summa lacticiniorum completa omnibus idonea ejusdem doctoris... ZERBI, Gabriele.<br />

Cautele medicorum… Pavia, J.de Burgofranco, 1516, € 20.000<br />

in-4, 4to, ff. 27 (num. per errore 26, 1 bianco), cartonato rustico coevo, dorso in carta decorata, in<br />

astuccio in pelle. Frontespizio con stupenda s<strong>il</strong>ografia a mezza pag. (mm 180x120) raffig. un<br />

consulto di 4 medici in eleganti abiti 400eschi, intorno al letto di un malato, all’interno di una<br />

casa patrizia, con un cane e un gatto; 57 cap<strong>il</strong>ettera decorati su fondo nero. Il P<strong>il</strong>lularium (f. 2-<br />

12) si apre con una grande iniziale C ornata su fondo nero, su 14 linee; pubblicato nel 1494, espone<br />

con dovizia di argomentazioni la tesi secondo cui l’impiego di farmaci in p<strong>il</strong>lole e pastiglie può<br />

favorire anche i processi riparativi di una lesione. Descrive le varie forme in cui si possono apprestare<br />

e presentare i farmaci , cioé polveri, decotti, tintura, estratti , sottolineando che la forma migliore<br />

e più dutt<strong>il</strong>e è quella della p<strong>il</strong>lola. La Summa Laticiniorum (ff. 12-21r.) è uno dei primissimi libri<br />

di gastronomia dati alle stampe (fu pubblicato a Torino nel 1477), ed <strong>il</strong> primo trattato<br />

esclusivamente dedicato ai formaggi; è preceduto dall’indice dei 40 capitoli, divisi in 3 libri.<br />

62


Tratta i vari tipi di latte che si possono ottenere a seconda dei pascoli, delle stagioni e delle razze<br />

bovine; <strong>il</strong>lustra diversi procedimenti usati per la coagulazione del latte e le differenti tecniche di<br />

caseificazione. Enumera, dividendoli per nazioni e per regioni, gli svariati tipi di formaggi esistenti<br />

al tempo (per Firenze <strong>il</strong> Marcelin, per Piacenza <strong>il</strong> Parmigiano, le tome della Morra, della Val Susa<br />

e Moncenisio, per la Val d’Aosta la fontina e <strong>il</strong> seirasso, la toma di Lanzo in Val Locana e a Ceresole,<br />

<strong>il</strong> caseo caprone, e tratta anche della Berna e di formaggi francesi, tedeschi, inglesi, e delle Fiandre);<br />

analizzandone le caratteristiche, i pregi, e i difetti, sia dal punto di vista della conservazione, sia del<br />

contributo nutritivo. Pantaleone de Conflentia, ca. 1438-1496, medico Vercellese, favorì<br />

attivamente l’introduzione della stampa in Piemonte. Segue l’opera di Gabriele de Zerbi, Veronese,<br />

professore di medicina all’Università di Padova, composta nel 1495. E’ <strong>il</strong> primo codice di<br />

deontologia medica, e probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> primo relativo a qualsiasi professione; era stato pubblicato<br />

a Venezia, da Christoforo de Pensis nel 1495; preceduto da un prologo, è diviso in 6 capitoli,<br />

comprendenti 15 paragrafi che riguardano le cautele da osservarsi nelle seguenti circostanze:<br />

disposizioni fisiche e morali del paziente, sia genetiche sia acquisite; atteggiamento del medico nei<br />

confronti dell’autorità divina, e del paziente, cautele nell’anamnesi e nella diagnosi; particolari<br />

cautele per certe malattie; nel ricevere <strong>il</strong> compenso (“intentio medici non debeat esse in medendo ad<br />

pecuniam, sed a deo retributione et meritu expectare”); come comportarsi con i parenti presenti, della<br />

moglie del malato, degli altri medici interpellati, dei proprii studenti, e dei poveri e degli ignoranti;<br />

in fine come comportarsi, e chi frequentare, nella vita privata. Manuale deontologico di<br />

straordinaria importanza, e sorprendente modernità; (Cfr. Roger FRENCH, ‘The Medical Ethics of<br />

Gabriele de Zerbi’, in Doctors and Ethics, pp. 72-97. LINDEN, ‘Gabriele Zerbi’s De cautelis<br />

medicorum and the Tradition of Medical Prudence, Bull. of Hist.of Medicine 73, 1999;<br />

C.Mancini, Un codice deontologico del secolo XV... di Gabriele de Zerbi. Pisa, Scientia veterum<br />

n. 44, 1963). Edizione di eccezionale rarità, che comprende 3 opere di peculiare interesse. Un<br />

solo esemplare di questa edizione in Italia (Braidense). Bellissimo esempl., marginoso e<br />

fresco (nota di possesso coeva ed antico timbro privato al tit.) WELLCOME 4719. DURLING (3437<br />

per ed. 1508). SANDER 5404. Manca alla NAT. LIBRARY OF MEDICINE ed a tutte le bibliografie<br />

gastronomiche (BING n.1431 possiede l’ediz. 1528, e cita quelle 1477, 1508, 1525, ma non<br />

conosce neppure la presente). [4072]<br />

63


117. PEVERONE, Giovanni Francesco. Due<br />

brevi e fac<strong>il</strong>i trattati, <strong>il</strong> primo d’Arithmetica:<br />

l’altro di Geometria: ne i quali si<br />

contengono alcune cose nuove piacevoli e ut<strong>il</strong>i,<br />

si a gent<strong>il</strong>huomini come artegiani. Lione, Gio.<br />

di Tournes, 1558, € 4.000<br />

2 parti in un vol. in-4, pp. 132 (con numeraz.<br />

continuata), (4, le ult. 2 bb.), leg. ottoc. m.<br />

perg., tit. ms. al dorso, in scatola m. marocch. e<br />

tela con tit. oro al dorso, internam. rivestita in<br />

pelle scamosciata. Titolo generale racchiuso in<br />

bordura arabescata con ritr. dell’a. in medaglione<br />

al centro e ripetuto sul frontesp. della “Geometria”<br />

(pag. 61), iniz. e fregi s<strong>il</strong>ogr., <strong>il</strong> tutto disegnato<br />

da Bernard Salomon; nel testo 13 figure s<strong>il</strong>ogr.<br />

di strumenti a mezza pag. e molte altre più<br />

piccole ed un gran numero di diagrammi. I due<br />

trattatelli sono dedicati dall’a. ripettivamente a<br />

Spirito Martini e Giov. Franc. Osasco, ambedue<br />

datati “Da Cuneo del 1556”, la città natale del<br />

Peverone, che pare abbia scritto solo quest’opera.<br />

Prima edizione di quest’opera (ristampata nel 1581), “volume rarissimo e molto apprezzato”. Nel<br />

primo trattato, tra le altre cose, “l’a. si occupa di qualche problema di probab<strong>il</strong>ità…Interessa in<br />

particolare alla storia della scienza <strong>il</strong> secondo trattato della geometria pratica, sia per la descrizione degli<br />

strumenti allora usati nella misura della superficie dei terreni, sia perché l’a. ci offre un esempio di<br />

triangolazione geodetica fra la sua città di Cuneo e le città di Saluzzo, Carmagnola, Savigliano, Fossano e<br />

Cervere” (Riccardi). Esempl. puro e genuino (con qualche lieve brunitura nel margine). RICCARDI<br />

II, 265. MORTIMER, HARVARD FRENCH, 433. CARTIER, DE TOURNES, 414. SMITH, RARA<br />

ARITHMETICA, p. 290. OLSCHKI, CHOIX VI, 7506. STC 509. ADAMS P-943. [3534]<br />

118. PICCOLOMINI, Alessandro. Della grandezza della Terra et dell’Acqua.<br />

Trattato. Venetia, Giordano Z<strong>il</strong>etti, 1561, € 2.000<br />

in-4, ff. (4), 43, (1, con impresa tipogr.), attraente leg. settec. p. perg. rigida, bordura a duplice f<strong>il</strong>etto<br />

oro sui piatti, tass. in pelle con tit. oro e fregi al dorso, tagli dor., dentelle int. Impresa tipogr. al tit. e<br />

ripetuta in fine, iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. tondo, note marginali in corsivo. Con alcune figure<br />

geometriche n.t. Dedica dello Z<strong>il</strong>etti a Giov. Matteo Bembo e dell’autore a Giacomo Cocco,<br />

arcivescovo di Corfù. Seconda edizione, esatta ristampa della prima del 1558 dello stesso stampatore,<br />

di quest’interessante e curioso trattato f<strong>il</strong>osofico-scientifico e geografico che esamina quanto scritto<br />

sull’argomento dai f<strong>il</strong>osofi, matematici e geografi antichi e conclude: “l’acqua non solamente non esser come<br />

molti vogliono di gran lunga maggiore in quantità, che la terra, ma ne forse punto maggiore, ma più tosto ancora<br />

minore”. Il Piccolomini (Siena 1508-1578), della stessa famiglia di Papa Pio II, fu uomo di varia e vasta<br />

cultura: scrittore eclettico, scienziato e letterato (autore, tra l’altro, del celeberrimo trattato “De la sfera<br />

del mondo”); tra i fondatori degli “Intronati” col nome di Stordito, insegnò f<strong>il</strong>osofia morale a Padova e<br />

poi a Roma; nel 1574 ebbe <strong>il</strong> titolo di arcivescovo di Patrasso. Ottimo esempl. MANCA ALL’ADAMS e<br />

CHOIX D’OLSCHKI. HOUZEAU & LANCASTER 2493. BMC 513. GRAESSE V, 281. [4082]<br />

64


119. PORZIO, Simone. De Coloribus Oculorum. Simonis Portii Neapolitani.<br />

Florentiae, apud Laurentium Torrentinum, 1550, € 2.900<br />

in-4, pp. 58 num. (ultima bianca), magnifica leg. del 18.mo sec. in p. marocchino granata con<br />

riquadro a triplice f<strong>il</strong>etto oro sui piatti, titolo e decoraz. in oro al dorso, tagli dor., dentelle int.<br />

Dedica dell’autore al card. Ercole Gonzaga, due grandi iniziali s<strong>il</strong>ogr. figurate, testo in car.<br />

corsivo. Prima edizione di questo prezioso e raro trattato sul colore degli occhi ed uno dei primi<br />

in assoluto che si occupi di oftalmologia, tradotto in italiano da G.B. Gelli l’anno seguente.<br />

Composto a complemento medico erudito di una precedente opera sui colori (“De coloribus<br />

libellus”), <strong>il</strong> trattato del Porzio (1497-1554, medico e f<strong>il</strong>osofo napoletano, allievo del materialista<br />

Pomponazzi e professore a Pisa) discute anche le opinioni di Aristotele e di Galeno. “One of the<br />

earliest monographs on ophthalmology in wich the author attempts to explain the cause of the varieties of colors<br />

of eyes. The position of the eyes and the opinions of Aristotle and Galen on the structure of the eye are also<br />

discussed” (Albert-Norton-Huertes, n. 1838). Bellissimo esemplare. MORENI, ANNALI DI<br />

TORRENTINO, p. 122: “... Il Toppi , biblioteca Napoletana pag. 285 non rammenta l’epoca di questa<br />

edizione, perché forse fin d’allora era, come la è adesso, assai rara…”. WELLCOME I, 5218. DURLING<br />

3472. OSLER 3725. BECKER COLLECTION 303. [4333]<br />

120. RAMAZZINI, Bernardino. De Principum valetudine tuenda commentatio.<br />

Patavii, ex Typ. Jo. Bapt. Conzatti, 1710, € 2.600<br />

in-4, pp. (16), 160, leg. coeva cart. rustico. Dedica dell’a. a Francesco d’Este. Prima edizione di<br />

quest’opera rara e pochissimo conosciuta nella quale l’autore si occupa esclusivamente del modo<br />

di preservare la buona salute dei Principi: scelta del medico o archiatra, natura dell’aria, vitto<br />

parco e semplice, carne adatta, esercizio fisico quotidiano, obesità, ecc. Il Ramazzini (Carpi 1633<br />

- Venezia 1714) scrisse svariate opere, ma è noto soprattutto per <strong>il</strong> “De morbis artificum”, <strong>il</strong> primo<br />

trattato di medicina del lavoro. Ottimo esempl. a pieni margini (lievi macchie sul titolo). L’opera<br />

è stata recentemente tradotta in italiano: La salute dei principi : ovvero come difendersi dalle malattie<br />

e dai medici. A cura di F.Carnevale, Firenze, 1992. MANCA A MOLTI REPERTORI. LECLERC,<br />

BIOGRAPHIE MÉDICALE I, 503-4. WELLCOME ON-LINE 14307775. [3969]<br />

121. ROMEI, Annibale. Dialogo diviso in due giornate. Nella prima delle quali si<br />

tratta delle cause universali del Terremoto…Nella seconda del terremoto, della<br />

salsedine del mare, della Via Lattea, e del flusso e reflusso del mare...Ferrara, Vittorio<br />

Baldini, 1587, € 1.200<br />

in-8, pp. (8), 108, (4), leg. cart. antico, tit. ms. al dorso. Piccola impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr.,<br />

testo in car. corsivo. Dedica dello stampatore a Franc. Bittignoli. Prima edizione di questo<br />

trattatello che in forma di dialogo tra gli interlocutori Cinzio ed Erof<strong>il</strong>o, ai quali si aggiunge<br />

Teodoro nella seconda giornata, cerca di spiegare in maniera originale i fenomeni terrestri e celesti<br />

annunciati nel titolo, scostandosi dalle teorie aristoteliche e degli altri antichi f<strong>il</strong>osofi. L’autore fu<br />

gent<strong>il</strong>uomo e letterato ferrarese della seconda metà del XVI secolo, assai stimato da T. Tasso.<br />

Ottimo esempl. RICCARDI I, 389. BMC 585. [4324]<br />

65


122. RONSSEUS, Balduinus. De hominis primordijs hystericisque affectibus<br />

centones. Eiusdem de Hippocratis magnis lienibus, Plinijq. stomacace seu sceletyrbe<br />

epistola. Lovanij, apud Ant. Mariam Bergainge, 1559, € 2.900<br />

in-8, pp. (32), 179, (1b.), leg. del tempo p. pelle (ab<strong>il</strong>mente restaurata al dorso ed agli spigoli).<br />

Con una piccola figura sul titolo ed altre 8 figure s<strong>il</strong>ogr. n.t., riproducenti l’interno<br />

dell’addome femmin<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> feto ed alcuni strumenti chirurgici. Opera non comue che, con l’aus<strong>il</strong>io<br />

di svariati autori classici che ttrattarono l’argometo, si occupa della generazione umana, delle<br />

malattie dell’utero, dell’aborto, del parto, del neonato, ecc. Buon esempl. (uniformemente<br />

brunito, picolo timbro sul tit. e modesto lavoro di tarlo nell’angolo basso dei primi 10 ff.). MANCA<br />

A WELLCOME. DURLING 3934. STC, DUTCH BOOKS, registra ediz. poster. [4308]<br />

123. SACHS VON LEWENHAIMB, Ph<strong>il</strong>ipp<br />

Jakob. Oceanus macro-microcosmicus seu<br />

dissertatio epistolica De analogo motu<br />

Aquarum ex et ad Oceanum, sanguinis ex<br />

et ad cor. Vratislaviae, sumtibus Esaiae<br />

Fellgiebelii, 1664, € 1.400<br />

in-8, pp. 152, leg. cart. epoca, titolo ms. al dorso.<br />

Con un curioso antiporta inciso da<br />

Fleischberger che raffigura visivamente <strong>il</strong><br />

contenuto dell’opera, la quale tratta dell’analogia<br />

che c’è tra <strong>il</strong> moto dell’acqua che va e viene<br />

dall’oceano e la circolazione sanguigna.<br />

Prima edizione di opera non comune.<br />

Bell’esemplare (con uniforme brunitura della<br />

carta). KRIVATSY 10102. [4321]<br />

124. SACROBOSCO, Joannes de. La Sfera.<br />

Tradotta da Pietro Vincentio Dante de<br />

Rinaldi, con le Annotazioni del medesimo. Et con l’Aggiunta delle figure, & d’altre<br />

annotazioni. Perugia, Giov. Bern. Rastelli, 1574, € 1.400<br />

in-4, pp. (8), 61, (1), leg. settec. cart. Impresa tipogr. sul tit. ed in fine, belle iniz. s<strong>il</strong>ogr., ritratto<br />

del traduttore al verso del titolo e 17 figure n.t. Dedica dello stampatore alla Regina Giovanna<br />

d’Austria, Granduchessa di Toscana. Seconda edizione di questa traduzione della “Sfera”, fatta da<br />

Piervincenzo Danti nel 1498 e pubblicata per la prima volta da Ignazio Danti, suo nipote, nel<br />

1571 a Firenze, presso i Giunti. Rarissima edizione perugina (<strong>il</strong> BMC registra un solo libro<br />

stampato da G.B. Rastelli) di questo celebre e fortunatissimo trattatello del grande astronomo e<br />

matematico inglese (morto a Parigi nel 1256). Bell’esempl. marginoso. ED. MANCANTE A BMC e<br />

ADAMS. RICCARDI I, 390, 2.2. HOUZEAU & LANCASTER I, n. 1662. [4399]<br />

66


125. SCUTELLARI, Giacomo. In librum Hippocratis de natura humana, commentarius.<br />

Nunc primum in lucem editus. Parmae, apud Seth Viottum, 1568, € 1.400<br />

in-4, pp. (16), 147, (1), interessante leg. p. perg. del XV sec., con legacci, tit. ms. al dorso<br />

(porzione di codice ms. di Marziale: 22 versi per ciascun piatto in perfetta grafia, con cinque<br />

grandi iniziali in rosso e blu). Impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. rom. e passi in greco.<br />

Dedica dell’autore al duca di Parma Ottavio Farnese. Prima edizione di quest’ampio commento<br />

all’opera di Ippocrate sulla natura umana, della quale viene riportato, in carattere corsivo, <strong>il</strong> testo<br />

della traduzione latina di Vittore Trincavelli. L’autore, di antica e nob<strong>il</strong>e famiglia parmense, fu<br />

poeta, f<strong>il</strong>osofo e medico; morì nel 1590, mentre era al servizio dell’imperatore Rodolfo II, dopo<br />

essere stato in precedenza medico del marchese Sforza Pallavicino. Ottimo esempl. MANCA A<br />

WELLCOME. DURLING 4169. BMC 330. [4411]<br />

126. STOEFFLER, Joannes. Elucidatio fabricae ususque astrolabii. Lutetiae (Parigi),<br />

apud Gulielmum Cavellat, 1553, € 1.800<br />

in-8, ff. (8), 172, leg. coeva p. perg. con unghia, tit. ms. al dorso. Impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr.,<br />

testo in car. corsivo. Con 1 tavola f.t. (dopo <strong>il</strong> f. 170, non prevista dalle bibliografie), 2 tabelle a<br />

stampa ripieg. f.t. e numerose interessanti figure s<strong>il</strong>ogr. n.t. riguardanti l’astrolabio ed <strong>il</strong> suo<br />

impiego pratico, soprattutto in astronomia ed in geometria. Edizione di notevole pregio (la prima<br />

era apparsa a Oppenheim nel 1512) di questa dottissima opera che descrive dettagliatamente <strong>il</strong><br />

modo di costruire ed ut<strong>il</strong>izzare al meglio l’astrolabio, questo antichissimo: “strumento universale<br />

astronomico e terrestre, capace così di determinare la posizione degli astri in un dato istante, di segnalare le ore<br />

e la durata del giorno, di fornire gli elementi geografici, e di essere usato come strumento per misurazione di<br />

altezze” (cfr. Cat. degli strumenti del Museo di storia della scienza, Firenze 1954, p. 53-4). Su due ff.<br />

bianchi in fine trovansi un componimento poetico di certo Isoppo Rossettini ed arma del casato<br />

dipinta in rosso e dat. 1594. Ottimo esempl.<br />

HOUZEAU & LANCASTER I, n. 3256. ADAMS S-<br />

1889. BMC, FRENCH, 408. [4401]<br />

127. SUSIO, Giovanni Battista. Libri tres.<br />

De Venis Edirectò Secandis; in quibus<br />

Matthaei Curtij… sententia defenditur,<br />

adversus Andream Turinum, Benedictum<br />

Victorium, Victorem Trincavellium, et<br />

Andream Vesalium. Cremonae, apud<br />

Vincentium Comitem, 1559, € 4.000<br />

in-4, ff. 63 (per errore num. 64), (1b.<br />

presente), leg. coeva p. perg. Frontespizio<br />

entro bella bordura s<strong>il</strong>ografica formata da 4<br />

legni, iniz. s<strong>il</strong>ogr. Dedica a Federico Gonzaga.<br />

Prima edizione di questo testo sulle vene ed<br />

<strong>il</strong> sangue, in cui l’autore sostiene <strong>il</strong> pensiero<br />

del suo maestro M. Corte, contro i pareri degli<br />

altri medici del tempo: contro Andrea Turini si<br />

67


disquisisce nel primo libro, contro Benedetto Vittori nel secondo e finalmente contro Vittore<br />

Trincavelli ed Andrea Vesalio nel terzo. Il Susio (Mirandola 1519-1583), <strong>il</strong>lustre medico e<br />

letterato, esercitò la professione a Padova, Roma, Venezia ed in Toscana; oltre ad opere di<br />

medicina, ne scrisse svariate altre, tra cui una “sulla ingiustizia del duello”, nonché <strong>il</strong> “Libro del<br />

conoscere la pest<strong>il</strong>enza... dove si mostra, che in Mantova non è stato male di sim<strong>il</strong> sorte l’anno 1575”.<br />

Rarissima edizione scientifica cremonese (solo 2 copie in Italia). Ottimo esempl., a grandi margini<br />

(lievissimo alone in alto). MANCA A MOLTE BIBLIOGRAFIE (Wellcome, Osler, Durling, Univ.<br />

Manchester, Adams). STC 653. [4304]<br />

128. ULMUS, Franciscus. De Liene libellus. Lutetiae (Parigi), pud Mamertum<br />

Patissonium, in offic. Rob. Stephani, 1578, € 1.200<br />

in-8, pp. 28, (2 bianche), leg. cart. rustico. Impresa tipogr. al titolo, due testatine e due iniziali<br />

s<strong>il</strong>ogr. Dedica dell’a. al Consigliere regio Giov. Metello, alla quale seguono dei versi in greco e<br />

latino scritti da Gius. Scaligero in onore dell’autore. Prima edizione di questo trattatello sulla<br />

m<strong>il</strong>za, di estrema rarità ed interesse, in quanto nessuno, per quanto ci consta, prima di Ulmus si<br />

era occupato di quest’argomento, a parte gli antichissimi autori (Ippocrate, Aristotele, Galeno,<br />

Erasistrato), dei quali peraltro <strong>il</strong> nostro riprende ed approfondisce le opinioni sull’uso o piuttosto<br />

sulla funzione della m<strong>il</strong>za nel corpo umano e gli altri autori più recenti qua e là citati (Leandro<br />

Botallo, Realdo Colombo e Laurent Joubert) non avevano trattato questa materia. Di François<br />

Umeau, latinizzato malamente in Ulmus, si sa soltanto che fu medico originario di Poitiers<br />

(Pictaviensis, si legge sul titolo) e le bibliografie riferiscono che nacque nel 1530 e morì nel 1594<br />

o 1599 e registrano solo la presente opera. Ottimo esempl., a pieni margini. MANCA A BMC,<br />

FRENCH BOOKS. WELLCOME I, 6392. DURLING 4453. THORNDIKE VI, p. 230. ADAMS U-48. [4398]<br />

129. VIVIANI, Vincenzo. De Maximis et Minimis Geometrica Divinatio in<br />

Quintum Conicorum Apollonii Pergaei. Florentiae, Apud Ioseph Cocchini, Typis<br />

Novis, 1659,<br />

2 parti in un vol in-folio, pp. (16),<br />

154; (4), 154, (2); leg. coeva p.perg.,<br />

tit. in oro al dorso. Due front.<br />

stampati in rosso e nero con stemma<br />

mediceo, una doppia tav. inc. in<br />

rame e 2 tav. inc. in legno f.t.,<br />

numerose fig. geometriche. n.t.<br />

€ 3.600<br />

Prima edizione, dedicata a<br />

Ferdinando II de Medici. L’opera è <strong>il</strong><br />

risultato di lunghi anni di lavoro di<br />

Viviani che si era proposto di scrivere<br />

<strong>il</strong> quinto libro delle Coniche di<br />

Apollonio, perduto e mai conosciuto.<br />

Nel frattempo Alfonso Borelli ne<br />

aveva scoperto <strong>il</strong> testo arabo in un<br />

codice ma lo stesso Granduca di<br />

Toscana ne bloccò la puublicazione<br />

68


fino a compimento dell’opera di Viviani. Così <strong>il</strong> quinto libro del Viviani fu stampato nel 1659, la<br />

traduzione del testo di Apollonio a cura di Borelli nel 1661. Bell’esempl., puro e genuino, salvo<br />

lavoro di tarlo agli ultimi 5 ff., che sfiora <strong>il</strong> testo. BRUNET V, 1335. CINTI, BIHLIOTECA GALILEIANA,<br />

135. POGGENDORF II, 1213. RICCARDI I (II), 625 e173: “Raro e pregiato.” [3167]<br />

129/b. ZAVONA, Massimiano. Abuso del<br />

tabacco de’ nostri tempi. Trattato Nel<br />

quale si dimostra, che con quello si<br />

possono curare un’infinito numero di<br />

mali, che molestano l’huomo. Bologna,<br />

Gio. Batt. Ferroni, 1650, € 1.500<br />

in-4 picc., pp. (8), 55, (9), leg. coeva cart.<br />

rustico, tit. ms. al dorso. Sul titolo stemma di<br />

Mons. Pietro Rota, Conte della Guardia e<br />

arcidiacono di Ravenna, cui l’opera è dddicata,<br />

alcuni fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. rom.<br />

Prima edizione di questo raro trattatello sul<br />

tabacco; nei primi brevi capitoli si parla del<br />

nome, forma, specie e preparazione del tabacco;<br />

ma è nei più ampi capitoli VI (pp. 11-39) e VIII<br />

(pp. 41-55) che si affrontano le due questioni<br />

più importanti, rispettivamente: “delle nob<strong>il</strong>i<br />

virtù del tabacco” e “l’uso d’hoggidì del tabacco è un<br />

abuso”. Scorrendo la “tavola delle cose notab<strong>il</strong>i” si<br />

trova una miriade d’argomenti curiosi ed<br />

interessanti, tutti attinenti alla medicina ed alla<br />

farmacia. Zavona (Ravenna 1579-1652) fu medico e scrittore, autore anche dell’opuscolo “De<br />

Ravennatis aeris”. Ottimo esempl. (antico timbro di biblioteca privata al tit.). KRIVATSY 13234.<br />

BMC, XVII sec., 976. MICHEL-MICHEL VIII, 146.<br />

69


ALCHIMIA, OCCULTISMO ED EMBLEMI<br />

130. ALCIATI, Andrea. Diverse imprese<br />

accomodate a diverse moralità, con versi<br />

che i loro significati dichiarano insieme con<br />

molte altre nella lingua italiana non più tradotte…<br />

Tratte da gli Emblemi dell’Alciato.<br />

Lione, Mathias Bonhomme, 1551, € 2.900<br />

in-8, pp. 191, leg. settec. m. pelle e ang. Tit.<br />

racchiuso in bordura architett., 179 emblemi<br />

racchiusi entro bordura s<strong>il</strong>ogr. ornamentale<br />

variata ed 8 pagine col testo entro bordura senza<br />

emblemi: opera in pratica interamente s<strong>il</strong>ogr.<br />

(tranne la pag. n. 2 contenente <strong>il</strong> priv<strong>il</strong>egio del<br />

Re). Dedica al Principe di Venezia Francesco<br />

Donati da parte di Giovanni Marquale, che è<br />

anche l’autore della traduzione (apparsa per la<br />

prima volta nel 1549). Rara edizione, arricchita<br />

di nuovi emblemi, della celebre opera<br />

“Emblemata” di Alciati, tra le prime e più<br />

importanti sull’argomento, “galleria di<br />

situazioni, ora connotate da caratteri particolari, ora<br />

trasfigurate in metafore, ma in definitiva, riferimenti<br />

e rappresentazioni anch’esse dei comportamenti umani<br />

e delle ricorrenti evenienze del caso” (cfr. <strong>il</strong> vol.<br />

“Emblemata”, Torchio de’ Ricci, M<strong>il</strong>ano, 1986). I soggetti in essa rappresentati furono sovente<br />

ripresi ed <strong>il</strong>lustrati da pittori e disegnatori dell’epoca e posteriori. Andrea Alciati (M<strong>il</strong>ano 1492 -<br />

Pavia 1550) fu grande erudito, umanista e giureconsulto, professore in varie Università francesi ed<br />

italiane ed autore di molte altre opere. Esempl. genuino. PRAZ 249-250, NOTE. GREEN 50. ADAMS<br />

A-599. BAUDRIER IX, 187. STC, FRANCH, 9. DIZ. BIOGR. IT. II, 69-77. [3051]<br />

131. ALCIATI, Andrea. Emblemata. Cum commentariis Claudii Minois…et notis<br />

Laur. Pignorii patavini. Novissima hac editione in continuam unius commentarij<br />

seriem congestius…opera et vig<strong>il</strong>iis Ioannis Thu<strong>il</strong>ii Mariaemontani tirol…Opus copiosa<br />

sententiarum, apophthegmatum adagiorum, fabularum mythologiarum,<br />

hieroglyphicorum…varietate instructum & exornatum...Patavij, apud Petrum<br />

Paulum Tozzium (in fine: Typ. Laur. Pasquati), 1621, € 1.800<br />

in-4, pp. LXXX, 1003, (1); leg. mod. cart., tit. ms. al dorso. Tit. fig. inc., marca tip. sul<br />

frontesp., altra grande marca tip. in fine, emblema del curatore dell’ediz. Io. Thu<strong>il</strong>ius (a pag.<br />

XIII) e 212 emblemi s<strong>il</strong>ogr. num. Testo su due colonne in car. tondo, corsivo e passi in greco.<br />

Trattasi dell’edizione più ricca per <strong>il</strong> numero degli emblemi e per l’apparato f<strong>il</strong>ologico (“... per<br />

71


l’ulteriore storia del testo va ricordata l’edizione patavina del 1621 che comprende 212 emblemi e in cui sono<br />

riprodotti i diversi estesi commenti che si erano venuti sv<strong>il</strong>uppando intorno all’opera, principale tra essi quello<br />

del francese Claude Mignault”, cfr. D.B.It. II, p. 72); è inoltre ricercata per la presenza dell’emblema<br />

n. LXXX, assai volgare (“Adversus naturam peccantes”), quasi sempre mancante nelle precedenti<br />

edizioni. L’opera di Alciati sugli “Emblemata” si pone tra le prime e più importanti sull’argomento,<br />

“galleria di situazioni, ora connotate da caratteri particolari, ora trasfigurate in metafore, ma in definitiva,<br />

riferimenti e rappresentazioni anch’esse dei comportamenti umani e delle ricorrenti evenienze del caso” (cfr. <strong>il</strong><br />

vol. “Emblemata”, Torchio de’ Ricci, M<strong>il</strong>ano, 1986). I soggetti in essa rappresentati furono sovente<br />

ripresi ed <strong>il</strong>lustrati da pittori e disegnatori dell’epoca e posteriori. Andrea Alciati (M<strong>il</strong>ano 1492 -<br />

Pavia 1550) fu grande erudito, umanista e giureconsulto, professore in varie Università francesi ed<br />

italiane ed autore di molte altre opere. Bell’esempl. a pieni margini. PRAZ p. 25, nota 4: “collects<br />

preceding commentaries and adds new one” E p. 251: “after being banished from very many editions the offensive<br />

emblem LXXX is again introduced, raising the number pf emblems to 212”. GREEN 152. CICOGNARA 1837:<br />

“E’ la spiegazione più ampia che abbiamo intorno a questa materia trattata dall’Alciato”. [3060]<br />

132. ARTIS AURIFERAE quam Chemiam<br />

vocant, volumina duo…<br />

Accessit noviter volumen tertium…<br />

Bas<strong>il</strong>eae, typis Conradi Walkirchi, 1610,<br />

€ 6.500<br />

3 vol. in un tomo, pp. (16), 405, (23, 4 bb.);<br />

346, (16, 2 bb.); (2), 185, (5); leg. coeva p.<br />

perg. rigida con unghia, tit. ms. al dorso.<br />

Illustrato da 21 straordinarie s<strong>il</strong>ografie ad<br />

alto contenuto ermetico: una nella prima parte<br />

(la celebre Turba ph<strong>il</strong>osophorum) e 20 nella<br />

seconda parte, ad <strong>il</strong>lustrare <strong>il</strong> “Rosarium<br />

Ph<strong>il</strong>osophorum”. Prima edizione completa,<br />

comprensiva della terza parte,<br />

importantissima poiché contiene vari scritti<br />

inediti di Raimondo Lullo, di questa<br />

ricchissima raccolta di autori “classici”<br />

(Aristotele, Avicenna, Rosinus, Merlino,<br />

Arnaldo di V<strong>il</strong>lanova, Alberto Magno, ecc.) ed<br />

opere anonime di alchimia, magia e segreti<br />

naturali. È una delle più rare antologie<br />

d’argomento alchemico ed ermetico. Le <strong>il</strong>lustrazioni raffigurano elaborate allegorie del Re e della<br />

Regina, che si uniscono carnalmente, dell’Ermafrodito da loro generato, del sole e della luna, della<br />

putrefazione e sublimazione dell’Anima, fino a giungere alla dimostrazione della Perfezione. Erano<br />

già uscite nel “De Alchimia opuscula complura veterum ph<strong>il</strong>osophorum…”del 1550; in questa edizione<br />

vengono riut<strong>il</strong>izzati i legni dell’ediz. 1593. Bell’esempl., seppur con usuali uniformi bruniture della<br />

carta e margine a destra del primo titolo rif<strong>il</strong>ato; in circa la metà delle s<strong>il</strong>ografie i sessi e le scene<br />

carnali sono parzialmente abrasi, difetto trascurab<strong>il</strong>e data la qualità dell’esemplare e l’estrema rarità<br />

dell’opera. DUVEEN 29-30. FERGUSON I, 51-2: “This is one of the chief collections of standard alchemical<br />

authors”. CAILLET n. 477: “Recue<strong>il</strong> rare et important”. BIBL. MAGICA CASANATENSE n. 145. [4385]<br />

72


133. AUBIGNE’, Nathan d’. Bibliotheca Chemica contracta ex delectu et<br />

emendatione… Genevae, Io.Ant. et Samuel de Tournes, 1653. (Leg.con:)<br />

(SENDIVOG, Michael). Novum Lumen Chemicum è naturae fonte et manuali<br />

experentia depromptum. Cui accessit tractatus de sulphure. Auctoris anagramma “Divi<br />

Leschi Genus Amo”. Ibidem, 1653. (Leg. con:) Jean d’ESPAGNET. Enchiridion<br />

Physicae restitutae… / Arcanum Hermeticae Ph<strong>il</strong>osophiae opus: in quo occulta<br />

Naturae & Artis circa Lapidis Ph<strong>il</strong>osophorum materiam…Ibidem, 1653, € 2.400<br />

4 parti in un vol. in-8, pp. (8), 77, (2 bianche); 11, (5, di cui 3 bianche), 175, (3 b.) ; (9), (1), 179,<br />

(6), 83, (1). Perfetta cartonatura originale. Raccolta rarissima, i cui autori sono indicati sotto forma<br />

di anagrammi. “This key work of 17th century alchemy, appears to have been first published in 1608, and I<br />

have counted nearly 30 editions printed up to the end of the 18th century. It was included in a number of<br />

alchemical compendia, and was frequently quoted in alchemical works” (Young Coll. per Sendivog). “The<br />

first edition was issued at Paris in 1623. A number of editions were issued over the next decades and it was<br />

included in a number of alchemical compendia. An English translation, translated by Elias Ashmole, was<br />

printed in 1650” (Young Coll. per i due d’Espagnet). Esemplare d’eccezione, genuino a fogli chiusi,<br />

con usuali arrossature della carta. Per l’ediz. 1673 CASANATENSE 152 e VERGINELLI-ROTA 8: “Questa<br />

raccolta è molto nota e giustamente stimata”. FERGUSON I, 17-18 per la collezione; citati sepratamente:<br />

CAILLET 147: “Ouvrage fort rare”. CAILLET 10129-39, per altre edizioni. CAILLET 3668 (ed. 1642)<br />

“Ouvrage de grande réputation parmi les adeptes de la Ph<strong>il</strong>osophie Hermétique”. [4375]<br />

134. BALDUINUS, Chistianus<br />

Adolphus. Aurum<br />

Superius & Inferius Aurae<br />

Superioris & Inferioris<br />

Hermeticum.- (Con:)<br />

Phosphorus Hermeticus,<br />

sive Magnes Luminaris.<br />

Amsterdam, Joannes Janssonius,<br />

1675, € 2.200<br />

2 parti in un vol., in-12mo<br />

(132x70mm), pp. (20), 96;<br />

(14); leg. coeva p. pelle,<br />

dorso a nervetti con tit. e<br />

fregi oro (piccoli difetti alle<br />

cuffie ed agli angoli). Con 3<br />

tavole incise in rame e<br />

ripiegate f.t. Importante<br />

edizione, di un solo anno posteriore alla prima, di questo raro trattatello di alchimia in cui<br />

Balduinus, alla ricerca della pietra f<strong>il</strong>osofale, esamina la natura e le qualità alchimistiche dell’oro<br />

e, nella seconda parte, espone l’importante scoperta della fluorescenza del nitrato di calcio, a<br />

lungo conosciuto come <strong>il</strong> “fosforo di Balduinus”. “Work on the extraction of an astral goldfrom the<br />

atmosphere by universal magnetism, potable gold, the virtues of the atmospheric gold in the three kingdoms of<br />

Nature” (Partington II, p. 338). Bell’esempl. DUVEEN p. 41. FERGUSON I, 68. CAILLET n. 662:<br />

“Petit traité fort rare de la Pierre ph<strong>il</strong>osophale”. BIBLIOTHECA MAGICA CASANARENSE, N 166. [4351]<br />

73


135. BOCCHI, Ach<strong>il</strong>le. Simbolicarum quaestionum de universo genere, quas serio ludebat,<br />

libri quinque. Bononiae, Apud Societatem Typographiae Bononiensis, 1574, € 3.570<br />

in-4, pp. (48), CCCLVII, (1); leg. settec. m. pelle, tit. e fregi oro al dorso. Marca tip. sul tit., testo<br />

in car. corsivo. L’opera si compone di 151 epigrammi <strong>il</strong>lustrati da altrettanti simboli incisi in<br />

rame da Giulio Bonasone e ritoccati, in questa seconda edizione, da Agostino Carracci, nei quali<br />

è assai evidente l’influenza degli “Emblemata” dell’Alciati; l’autore tutttavia aggiunse esperienze<br />

emblematiche presenti nella cultura bolognese. Notevole è la presenza dei motivi petrarcheschi<br />

ed erotici alessandrini, ma preponderanti sono i motivi della simbologia orientale e i motivi<br />

mistico-scritturistici. Bocchi spiega la sua divisione in differenti classi: teologica o metafisica,<br />

fisica, morale e f<strong>il</strong>ologica; i versi hanno un’ispirazione storica e classico-mitologica. In una lettera<br />

a G.B. Pigna, <strong>il</strong> Bocchi definisce l’opera “un preludio de gl’altri simboli cabalistici et theologici fondati<br />

sulla Sacra Scrittura”. E’ sicuramente uno dei più affascinanti libri di emblemi. Primo libro<br />

pubblicato, a cura di Giov. Rossi, dalla Società Tipografica Bolognese, costituitasi nel 1572 e<br />

diretta da Carlo Sigonio. Esemplare in buono stato, con ampi margini (piccoli lavori di tarlo nel<br />

margine interno). ADAMS B-2195; STC 112; HARWARD CAT., I, p. 106; MORTIMER 77; PRAZ 276;<br />

LANDWEHR, REB 163. [3050]<br />

136. BORJA, Juan de. Emblemata moralia, scripta quondam hispanice…, latinitate<br />

donata a L.C.C.P. (L. Camerarius). Berolini, sumpt. Joh. Mich. Rudigeri, Stanno Ulr.<br />

Liebperti, 1697, € 3.200<br />

in-4, pp. (6), 201, (1 b.), leg. settec. p. vitello biondo con riquadro oro sui piatti, tit. e fregi a<br />

secco ed in oro al dorso. Impresa tipogr. al tit., fregi s<strong>il</strong>ogr. ed una serie numerata di 100 emblemi<br />

circolari finem. inc. in rame, l’ultimo dei quali è firnato J.C. Schott, tutti accompagnati da una<br />

pagina di testo esplicativo a fronte. Traduzione latina di Lodov. Camerarius delle “Empresas<br />

morales” di quest’autore spagnolo, pubblicate a Bruxelles nel 1580. Ottimo esempl. PRAZ p. 282.<br />

PALAU II, n. 33114 (erra <strong>il</strong> num. degli emblemi): “bastante rara y apreciada”. CICOGNARA 1857<br />

(confonde <strong>il</strong> num. delle pp. con le tav.). BERLIN KAT. 4562. [3073]<br />

74


137. BONO, Pietro. Introductio In Divinam Chemicae Artem, integra magistri<br />

Boni Lombardi Ferrariensis Physici. Nunc primum in lucem edita. Bas<strong>il</strong>eae, apud<br />

Petrum Pernam, 1572, € 4.000<br />

in-4, pp. (8), 279, leg. coeva in pergamena floscia, (restauro all’angolo esterno sup.). Impresa tipogr.<br />

al titolo e in fine, cap<strong>il</strong>ettera ornati, carattere tondo e corsivo. Prima edizione completa, curata dal<br />

medico Michael Toxites (Strasburgo 1515-1581) della “Pretiosa Margarita novella”; basata sul testo del<br />

codice del British Museum, Harleian 1672 studiato dal Thorndike (III, 147-162), è la versione<br />

definitiva che fu ristampata nelle raccolte di Zetzner e Manget. La prima edizione, pubblicata dalla<br />

stamperia aldina nel 1546, non è che una versione ridotta da Giovanni da Crotone. Fondamentale testo<br />

trecentesco, probab<strong>il</strong>mente redatto a Pola in Istria attorno al 1330 da un medico ferrarese del quale<br />

non si hanno notizie certe; si tratta di un manuale pratico di alchimia, che l’autore dice fondarsi<br />

piuttosto su un’spirazione di carattere divino ed iniziatico che sulla rigorosa argomentazione scientifica.<br />

Di notevole interesse è la parte che descrive la tecnologia trecentesca applicata alla pratica alchimistica.<br />

Di notevole rarità. Buon esempl. con discrete sottolineature e chiose coeve in inchiostro rosso e bruno;<br />

restauro a mancanza al fontespizio, con perdita di una lettera, restauro all’angolo sup. esterno dei primi<br />

30 ff., che non tocca <strong>il</strong> testo. THORNDIKE III, pp.147-162. STC, GERMAN, 142. NON IN DUVEEN; NÉ<br />

CAILLET, NÉ FERGUSON, che citano altre edizioni. [4403]<br />

138. BRUNO, Giordano. De monade<br />

numero et figura liber Consequens<br />

Quinque De Minimo Magno & Mensura<br />

item De innumerab<strong>il</strong>is immenso &<br />

infigurab<strong>il</strong>i; seu De Universo & De<br />

Mundis libri octo. Francofurti apud Ioan<br />

Wechelum & Petrum Fischerum<br />

consortes 1591, P. a R.<br />

in-8 (mm.161x93) pp. (24), 655 (1 b., con<br />

errori). Segnatura: (8; *4; A-Z8; Aa-Ss8),<br />

legatura 700esca mezza pelle e angoli, titolo in<br />

oro su tassello rosso e f<strong>il</strong>etti in oro al dorso a 6<br />

comparti. Al frontespizio nota di possesso<br />

datata 1780. Prima edizione di questo poema<br />

f<strong>il</strong>osofico in latino del Bruno (n. a Nola nel<br />

1548 ed arso vivo a Roma in Campo de’Fiori,<br />

nel 1600). L’opera è ispirata a “quella intuizione<br />

pitagorica e platonica dell’animismo universale, che<br />

offriva un certo apparente fondamento alle<br />

fantasticherie delle scienze occulte curate dai f<strong>il</strong>osofi<br />

del Rinascimento … La monade, che corrisponde al punto della matematica e all’atomo della fisica, è questo essere<br />

primitivo, imperituro, di natura tanto corporea che spirituale, che genera, per reciproci rapporti, la vita del mondo”<br />

(DIZ.BOMPIANI, OPERE IV, p. 788). Raro esemplare completo della segnatura *4 che invece manca a<br />

moltissimi esemplari della prima edizione, e del tutto nella seconda del 1614, che reca i solo frontesp.<br />

cambiato. Le pagine preliminari comprendono dopo <strong>il</strong> frontespizio una lunga “Epistola dedicatoria et<br />

clavis”, in cui Bruno offre al duca di Braunschweig Heinrich Julius un “triplex munus”, ossia l’intera<br />

tr<strong>il</strong>ogia, fornendo delucidazioni sul loro contenuto. In questa epistola a Heinrich Julius, già dedicatario<br />

75


del De minimo, Bruno vuole esprimere la sua gratitudine per quei 50 fiorini che gli avevano permesso<br />

di dare alle stampe i Poemi. Segue l’ Index, con una composizione poetica sul f. *4; queste sono le<br />

famose 4 carte che mancano in moltissimi esemplari. Il De monade, diviso in 11 capitoli, occupa le<br />

successive carte A1r-K1r. Alle carte K2r-Ss8r segue <strong>il</strong> De immenso, in 8 libri ognuno dei quali è<br />

introdotto da un proprio titolo. Sono inoltre comprese 28 figure nel De monade e 25 figure nel De<br />

immenso, a cui vanno poi aggiunti numerosi diagrammi. Anche per quanto riguarda questi due Poemi,<br />

è probab<strong>il</strong>e che sia stato lo stesso Bruno a seguire, per quanto possib<strong>il</strong>e, le fasi di stampa, incidendo -<br />

come già avvenuto per <strong>il</strong> De minimo - la maggior parte delle figure che corredano <strong>il</strong> testo, peraltro di<br />

diffic<strong>il</strong>issima interpretazione. “Le imagines o sig<strong>il</strong>li bruniani, speculari dell’ordine universale, perché ne<br />

riproducono le sottese geometrie ed i numeri, divengono intermediari ‘magici’ tra <strong>il</strong> mondo naturale e quello<br />

archetipo, veri e propri specchi che riflettono e vincolano l’uno all’altro” (GABRIELE, CORPUS ICONOGRAPHICUM,<br />

Adelphi 2001, p. 522). Tutte le opere del Nolano sono rarissime in quanto avversate e distrutte dalla<br />

chiesa, e la loro diffusione fu assai limitata soprattutto in Italia: “in parecchi luoghi della penisola metter la<br />

propria firma su un Bruno avrebbe potuto costar caro, e quindi i legittimi proprietari dovettero astenersene spesso…”<br />

(Sturlese, p. XXIX). Bell’esemplare (qualche rara e leggera brunitura in alcune carte); appartenuto al<br />

f<strong>il</strong>osofo Luderus Kulenkamp (1724-1794), docente all’Università di Gottinga e autore di diversi<br />

libri. La Sturlese lo cita come proprietario di 6 volumi a stampa del Bruno e di 2 copie manoscritte,<br />

ma questo esemplare del De monade è sconosciuto. Rita STURLESE, Bibliografia, censimento e storia delle<br />

antiche stampe di G.B. n. 25, censisce 114 esemplari al mondo (molti scompleti, e la maggior parte<br />

privi dei 4 fogli), di cui 11 in Italia. SALVESTRINI, Bibliogr. di G.B., 1926, n. 154. BMC, German, p.<br />

157. MANCA ALLA BIBL. MAGICA della CASANATENSE (cfr. n. 243), che alla MOSTRA STORICO-<br />

DOCUMENTARIA del 2000 vi espose la sola seconda edizione (n. 231).<br />

138/b. CAMILLI, Cam<strong>il</strong>lo. Imprese <strong>il</strong>lustri di diversi, coi discorsi di C.C. et con le<br />

figure intagliate in rame di Girolamo Porro… Venetia, Franc. Z<strong>il</strong>etti, 1586, € 3.100<br />

3 parti in un vol. , pp. (8), 182, (2 bb.); 95; 56; leg. 700esca. m. pergamena, titolo ms. al dorso.<br />

Dedica al card. Ferdinando de’ Medici, fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. Con 3 titoli a diverso motivo<br />

architett. inc. e complessivi 108 emblemi entro bordure ornamentali (59+31+18)<br />

magistralmente inc. in rame da Girolamo Porro, uno dei più <strong>il</strong>lustri incisori dell’epoca; le bordure<br />

ornamentali dimostrano una certa influenza di Enea Vico. Prima ed unica edizione di opera<br />

molto rara, di notevole fascino e pregio artistico. Esempl. puro e assai bello, con i rami<br />

freschissimi. PRAZ p. 296. MORTIMER, HARVARD ITALIAN, n. 99. CICOGNARA (con data errata<br />

1585): “Sono 108 bellissimi emblemi intagliati con sommo magistero, e forse <strong>il</strong> Porro non eseguì opera più<br />

bella e più di questa elegante”. VINET 852. STC 140. [3289]<br />

139. FEDRO VON RODACH, Georg. Opuscula iatro-chemica quatuor. I: Praxis<br />

medico-chemica. II: Halopirgice, sive pestis medica-chemica curatio. III: Chirurgia minor.<br />

IV: Furnus chymicus… In quibus… praeparandorum Arcanorum doctrina, et<br />

Characteristicae… Francofurti, typis Io. Wolphii, sumptibus Ant. Hummi, 1611, € 950<br />

in-8, pp. (8), 128, (8), leg. cart. epoca. Edizione in parte originale, curata da Giov. Andrea<br />

Schenckius, di quest’opera dell’autore tedesco, sovente registrata, alla latina, sotto Phaedro. Rara<br />

e curiosa opera che concerne la medicina e la chimica, con descrizione di vari metodi per la<br />

preparazione di componenti chimici, ecc. (interessante in particolare <strong>il</strong> “Furnus chymicus in quo<br />

arcanorum praecipuorum compostiones denotantur” ove si parla delle perle, del tintura dei coralli, ecc.).<br />

Bell’esemplare, a pieni margini, con barbe. KRIVATSY 3971. FERGUSON p. 187-8. [4322]<br />

76


140. FERRO, Giovanni. Teatro d’imprese. Parte prima (e seconda). (In fine:)<br />

Venetia, Giacomo Sarzina, 1623, € 5.500<br />

2 parti in un vol. in-4, pp. (36, compr. tit. e 2 tav. di dedica inc.), 296; (180), 728, (2); leg. coeva<br />

p. perg. rigida (restaurata), dorso a nervi con tit. ms. Con 2 magnifici frontespizi inc. da<br />

Gaspare Grispoldi, <strong>il</strong> primo con ritratti di celebri personaggi, <strong>il</strong> secondo con figure allegoriche; 2<br />

tavole di dedica inc., la prima con al centro <strong>il</strong> ritr. del Card. Barberini, dedicatario dell’opera, la<br />

seconda a motivo architett. con stemma dei Barberini e numerosi piccoli emblemi; ritratto<br />

dell’autore al verso dell’ult. foglio prelim. della seconda parte e 451 incisioni d’emblemi, di<br />

varia grandezza, ciascuna contenente una o più figure col relativo motto latino. Prima edizione<br />

(e forse unica) di questa vasta eruditisima opera sulle imprese e gli emblemi con richiami e<br />

riferimenti ad autori che hanno già trattato la materia (Capaccio, Ruscelli, Giovio, Bargagli ed<br />

altri). Le pagine preliminari della parte seconda contengono ut<strong>il</strong>i ed interessanti informazioni<br />

relative alle imprese: “Tavola di tutte l’imprese co’ loro corpi, e motti; Tavola del modo d’usare l’imprese ne’<br />

discorsi; Tavola dei nomi e portatori dell’imprese”, ecc. La parte descrittiva denota sicuramente una<br />

vasta erudizione dell’autore (Venezia 1582-1630, priore dell’ospedale di S. Marco e membro di<br />

svariate Accademie del tempo) e la parte iconografica una notevole ab<strong>il</strong>ità ed una fervida fantasia<br />

dell’artista incisore. Esempl. assai bello, puro e marginoso (qualche ab<strong>il</strong>e restauro qua e là). PRAZ<br />

p. 335-6. VINET n. 865. BMC, XVII SEC. 339. MICHEL-MICHEL III, 38. [4342]<br />

141. GEBER, Jabir ibn Haiyan. De alchemia traditio summae perfectionis in duos<br />

libros divisa. Liber investigationis magisterii. Strassburg, L. Zetzneri, 1598, € 2.200<br />

in-8, pp. (16), 303, (1), leg. coeva p.perg. Probab<strong>il</strong>e terza ediz., più estesa delle precedenti (1529 e<br />

1542), del più importante trattato di teoria alchemica e di metallurgia dell’antichità. Geber,<br />

latinizzato così dall’originale Jabir, fu alchimista arabo del sec. XIV, autore di reputate opere parascientifiche,<br />

probab<strong>il</strong>mente ispirate da testi analoghi di chimica di autori arabi dei secoli precedenti,<br />

tradotte in latino e pubblicate nell’XVI-XVII sec. “The works of Geber were the medieval alchemist’s textbook<br />

and vade-mecum. They are very clear and free from mystery...they can be truly regarded as the most important<br />

means by which the Arabic chemical knowledge became ava<strong>il</strong>able to the alchemists of medieval Christendom”. (F.<br />

Sherwood Taylor, The Alchemists, p 91). Bell’esempl. in semplice legatura coeva; lieve unifrome<br />

brunitura della carta, 2 antiche note di possesso mss., di cui una cassata, al titolo. FERGUSON I,302<br />

(Not in Young Coll.). DUVEEN 239. BOLTON 985. RITTER 938. BMC, GERMAN, p. 434. [4371]<br />

77


142. GHIRARDELLI, Cornelio.<br />

Cefalogia fisonomica. Divisa in<br />

dieci deche, dove conforme a<br />

documenti d’Aristot<strong>il</strong>e, e d’altri<br />

f<strong>il</strong>osofi naturali, con brevi discorsi e<br />

d<strong>il</strong>igenti osservazioni si esaminano<br />

le fisionomie di cento teste humane<br />

che intagliate si vedono in quest’<br />

opera… Bologna, eredi di Evangelista<br />

Dozza, 1630, € 4.000<br />

in-4, pp. (20), 628, (20, la penultima<br />

per <strong>il</strong> colophon e l’ultima bianca), leg.<br />

post. p. perg., tit. ms. al dorso. Titolo<br />

entro bordura architettonica incisa<br />

da Girolamo David, ritratto<br />

dell’autore a p. pag. n. t. inciso in<br />

rame, 100 ritratti a m. pag. entro<br />

elaborate cartouches incisi in legno,<br />

grande impresa tipografica sul foglio<br />

del colophon, numerose iniziali<br />

ornate, testatine e finalini. L’autore,<br />

un francescano studioso di medicina astrologica e pronostici (materie alle quali dedicò alcuni<br />

studi), entrò a far parte della famosa Accademia dei Vespertini di Bologna, luogo in cui si<br />

dibatteva di matematica, astronomia ed astrologia. La Cefalogia, che è l’opera più importante<br />

del Ghirardelli, fu inizialmente a disposizione dei soli membri dell’accademia; essa si divide<br />

in 10 decadi, ciascuna decade è a sua volta divisa in 10 discorsi. Ogni decade è dedicata ad<br />

una determinata parte della testa, dotata di proprie caratteristiche e significati. Volume<br />

proveniente dalla biblioteca di S.Baglioni del quale appare <strong>il</strong> timbro rettangolare nel margine<br />

inferiore del foglio di titolo. Bell’esemplare, con qualche pagina uniformemente brunita.<br />

VINCIANA 2189. RICCARDI I, 38. KRIVATSY 4706. CICOGNARA 2440. [2882]<br />

143. (HAUTNORTHON, Josaphat Friederich). Lucerna Salis Ph<strong>il</strong>osophorum. Hoc<br />

est : Delineatio nuda desiderati <strong>il</strong>lius Principii tertii mineralium Sendivogiani, sive salis,<br />

quod est subiectum omnis mirab<strong>il</strong>itatis & Academia unica veterum Sapientum, nec non<br />

clavis artis Gebricae, claudens sig<strong>il</strong>lans & aperiens…Amstelodami, apud Henricum<br />

Betkium, 1658, € 1.100<br />

in-8, pp. 167, (1), leg. p. perg. antica. La prefazione è firmata dall’autore con le proprie<br />

iniziali “J.F.H.S. F<strong>il</strong>io Sendivogii” (Jos. Fried. Hautnorthon Suecus). Seconda edizione<br />

dell’opera e prima in latino, contenente l’intero testo dell’ediz. originale in tedesco del 1657,<br />

ma con i capitoli II e V ampliati; in fine al cap. VIII è stata introdotta la “recapitulatio”,<br />

seguita dal “Catalogus auctorum clariorum, ac proinde lectu ut<strong>il</strong>isimorum” e l’avvertenza contro gli<br />

scritti di Glauber (pp. 60-63); seguono poi 13 capitoli ed un ep<strong>il</strong>ogo (pp. 64-141) che<br />

riportano <strong>il</strong> pensiero di vari autori sulle diverse parti della chimica; <strong>il</strong> “Dialogus preparationem<br />

Lapidis Ph<strong>il</strong>osophici amplius detegens” con l’aggiunta dei “Rhythmi” che iniziano con “Res<br />

78


quaedam in hoc Mundo invenitur” (pp. 142-153); due brevi avvisi al lettore che spiegano<br />

rispettivamente l’origine dell’opera e lo pseudonimo dell’autore (pp. 154-7); infine<br />

l’Appendice con <strong>il</strong> “Colloquium Spiritus Mercurii cum fratre Alberto Bayero sive Bavaro, monacho<br />

carmelitano” (pp. 158-167); l’ultima pag. riporta in lingua tedesca un avviso dello stampatore<br />

contro le <strong>il</strong>lecite ristampe. Rarissimo trattatello di f<strong>il</strong>osofia ermetica, concernente la magia,<br />

l’esoterismo, segreti naturali, la medicina, ecc. Scarse sono le notizie sull’autore (talvolta<br />

scritto Hautnortton o Heutnortton, ma Krivatsy e Wellcome ipotizzano che sia pseudonimo<br />

di Johann Harprecht, nato intorno al 1610). Bell’esempl. FERGUSON I, 368-9. CAILLET 6831.<br />

DUVEEN 282, note (ma descrive altra ediz. stesso stampatore e stesso anno). KRIVATSY 5265.<br />

WELLCOME III, 211. [4126]<br />

144. HERBINIUS, M. Johannes. Dissertationes de admiranda Mundi cataractis<br />

supra et subterraneis.. terrestri ac primigenio Paradiso locus situsque verus in<br />

Palaestina restituitur.. Amsterdam, Jansson- Waesberg, 1678, € 2.800<br />

in-4, pp. (16, compreso antip. inciso), 267, (17), leg. coeva p.pelle, titolo e ricchi fregi in oro al<br />

dorso. Opera di notevole rarità ed importanza e curiosità scientifica. É adorna di antip. inciso<br />

con figure allegoriche, piccola s<strong>il</strong>ografia, 4 tavole f.t. (2 più volte ripieg.: corografia e fiumi<br />

del Paradiso, cascate di Trollhättan in Norvegia) e 21 incisioni a mezza pag. raffig. luoghi e<br />

cascate europee (tra cui quelle delle Marmore, di Schaffausen, chiuse e rapide sul Reno e Danubio,<br />

tra Venezia e Padova). Prima edizione di notevole studio sull’origine delle sorgenti e dei fiumi,<br />

flussi e correnti marine, e sui fiumi del Paradiso terrestre, ecc.. L’autore propone l’esistenza di un<br />

grande mare all’interno della terra, e ricerca prove idrografiche e storiche per affermare che la<br />

Palestina è <strong>il</strong> sito del Paradiso Terrestre. Ottimo esemplare. Non riscontrato in alcun repertorio<br />

generale o specialistico consultato. [947]<br />

145. INDAGINE, Johannes. Chiromantia / Physiognomia, ex aspectu membrorum<br />

Hominis. / Periaxiomata, de faciebus Signorum. / Canones astrologici, de iudicis<br />

Aegritudinum. / Astrologia naturalis. / Complexionum noticia iuxta dominium<br />

Planetarum./ (In fine:) Argentorati, apud Jo.Schottum, Anno MDXXXI. (Strasbourg,<br />

Jean Schott, 1531), € 5.700<br />

in-fol. picc., pp.137, (1) con le grandi armi figurate dell’autore s<strong>il</strong>ografate a piena pagina da<br />

Hans Baldung Grien. Manca <strong>il</strong> foglio bianco finale. Leg. ottocentesca in m.marocch. bruno e<br />

ang. Seconda edizione (la prima è del 1521-22), di grande rarità, di un libro di notevole<br />

interesse per la materia trattata, stupendamente <strong>il</strong>lustrato in s<strong>il</strong>ografia da noti artisti tedeschi<br />

dell’inizio del XVI sec. quali Hans Baldung Grien e Hans Wechtlin: 37 grandi figure di<br />

chiromanzia, 26 segni astrologici, 27 schemi di astrologia, 22 fisiognomici. Questo<br />

trattato di chiromanzia, fisiognomia e astrologia ebbe straordinario successo e venne<br />

ristampato e tradotto per circa tre secoli. Nel presente esemplare, ottimamente conservato,<br />

non fu impresso sul titolo <strong>il</strong> ritratto di Indagine attribuito a Grien che figura su altri esempl.<br />

conosciuti di questa ediz. del 1531. CH.SCHMIDT, REP. BIBL. STRABURGEOIS, II, 120. BMCAT.,<br />

GERMAN, 429. HOLLSTEIN, BALDUN GRIEN, n.263. CAILLET (nn.5384-5394) NON CONOSCE<br />

EDIZ. ANTERIORI AL 1540. [674]<br />

79


146. JEAN XXII, le Pape. L’elixir des<br />

ph<strong>il</strong>osophes, autrement, l’art transmutatoire,<br />

moult ut<strong>il</strong>e, attribué au Pape Jean<br />

XXII de ce nom: no(n) encore veu, ny<br />

imprimé par cy devant. Lyon, Marcé<br />

Bonhomme, 1557, € 4.200<br />

in-12 picc., pp. 205, leg. coeva p. perg., tagli dor.<br />

Impresa tipogr. al tit., due iniz. e due testatine<br />

s<strong>il</strong>ogr., car. tondo. Illustrato da 11 piccole figure<br />

s<strong>il</strong>ogr. raffig. fornelli, alambicchi ed altri utens<strong>il</strong>i<br />

usati dagli alchimisti dell’epoca. “L’art<br />

transmutatoire” inizia a pag. 151. Prima edizione,<br />

molto rara, di questo volumetto d’alchimia ed arte<br />

esoterica estremamente interessante, pubblicato con<br />

frontesp. e numerazione propria, ma facente parte di<br />

raccolta più ampia (“Le miroir d’alquimie”)<br />

comprendente, tra le altre, anche un’opera di Ruggero Bacone; una presunta precedente ediz. in<br />

latino è inesistente: “L’elixir des ph<strong>il</strong>osophes and L’art transmutatoire are known only in the French version<br />

appearing here for the first time” (Duveen, p. 37). Erroneamente <strong>il</strong> trattatello viene attribuito al Papa<br />

Giovanni XXII, ma, come afferma Dorbon, “<strong>il</strong> nous semble fort peu probable qu’un pontife qui avait pris des<br />

mesures si sevères contre les alchimistes… se soit occupé de la recherche de la Pierre Ph<strong>il</strong>osophale”. Esempl. in<br />

buone condizioni (sottolineature al testo qua e là, lieve e piccolo alone d’umido in alto, lavoro di tarlo<br />

nel margine bianco infer. della parte centrale del vol. senza danno al testo). DORBON 2268: “Ouvrage<br />

d’une insigne rareté”. CAILLET 5522. FERGUSON I, 435. DUVEEN p. 309 e 37. MELLON n. 29. [3532]<br />

147. LA CHAMBRE, (le Sieur de). L’art de connoistre les hommes, où sont contenus<br />

les discours preliminaires qui servent d’introduction à cette science. Troisième édition,<br />

revue et corrigée. Paris, chez Jacques D’Allin, 1667, € 680<br />

in-12, pp. (12), 470, leg. del tempo p. pelle, tit. e fregi in oro al dorso (ab<strong>il</strong>i restauri alle cuffie e<br />

alle cerniere). Opera di notevole successo sulla psicologia, l’astrologia, la chiromanzia, ecc. apparsa<br />

per la prima volta nel 1660. Marin Cureau de la Chambre (Mans, circa 1594 - Parigi 1675,<br />

accademico e medico ordinario di Luigi XIII) “ y défend, entre autres, sa théorie des corpuscules<br />

atomistiques, considérés alors comme les intermédiaires de nos sensations. On y rencontre des chapitres dans le<br />

genre des suivants: De la nature des esprits. Des règles que la physionomie a formées sur les signes naturels<br />

pour connoistre les inclinations…De signes astrologiques. De la chiromancie. De la métoposcopie, etc.”<br />

(Dorbon). Buon esempl. CAILLET I, 2728-9 e DORBON 2414-5 (ediz. precedenti). [1076]<br />

148. LAVATER, Ludovicus. De Spectris, Lemuribus et magnis atque insolitis<br />

fragoribus, variisquem Praesagitionibus. Tractatus vere aureus. Editio secunda.<br />

Lugduni Batavorum (Leida), H. Verbiest, 1659, € 1.200<br />

in-12, ff.10 n.n., pp.246, leg. coeva p.perg. Interessante titolo inc. con figure emblematiche di questo<br />

arcano testo. L’autore fu teologo protestante a Zurigo nella seconda metà del XVI sec. Libro raro e<br />

curioso sugli spettri, le anime vaganti, i démoni, le apparizioni dei fantasmi e degli spiriti diabolici e<br />

fam<strong>il</strong>iari, sugli accidenti che sovente precedono la morte, etc. Bell’esemplare. CAILLET, n.6237. [2991]<br />

80


149. LICHTENBERGER, Joahannes.<br />

Pronosticatione in vulgare rara & più<br />

non odita la quale expone e dechiara<br />

alcuni influxi del cielo: & la inclinatione de<br />

certe constellatione… fino al anno<br />

M.D.lxvii. M<strong>il</strong>ano, Ioanne Angelo<br />

Scinzenzeler, 21 Apr<strong>il</strong>e 1523, € 20.000<br />

in-4, ff. 40, raffinata leg. 800esca di Duru in<br />

marocchino cremisi, riquadro di f<strong>il</strong>etti a secco<br />

ai piatti, titolo in oro al dorso a nervetti,<br />

dentelle e tagli dorati. La seconda copia nota<br />

dell’unica edizione della Pronosticatione<br />

impressa da Scinzenzeler a noi giunta (non<br />

esistono esempl. di quella del 1513, citata dal<br />

Panzer). Illustrata da 46 splendide s<strong>il</strong>ografie<br />

(3 delle quali a piena pag., le altre a mezza<br />

pag.), già ut<strong>il</strong>izzate per l’edizione m<strong>il</strong>anese del<br />

1500. L’opera di Lichtenberg (1440?-1503) è<br />

costituita da una serie di profezie che sarebbero state indotte dall’inconto di Saturno e Giove nel<br />

1484 e dall’eclisse solare del 1485. In realtà, essendo stato l’Autore l’astrologo ufficiale<br />

dell’Imperatore, l’opera esprime dei voti di riforma degli affari pubblici ed ecclesiastici sotto forma<br />

di predizione. L’opera (I ed. Heidelberg 1488) ebbe comunque grande fortuna tra la fine del XV<br />

e l’inizio del XVI secolo. Di eccezionale rarità; l’unico altro esempl. conosciuto è presso la Biblioteca<br />

Palatina di Parma. Bellissimo esempl. proveniente dalle collezioni di Dyson Perrins e Otto Schafer.<br />

SANDER 5921. FAVA, La fortuna del Pronostico in Italia (Gutenberg-Jarbuch 1930), 126-148.<br />

POLLARD/PERRINS 236. KRISTELLER, LOMB. GRAPHIK 290C. [3451]<br />

150. MAIER, Michael. Secretioris<br />

naturae secretorum<br />

Scrutinium Chymicum per<br />

oculis et intellectui accurate<br />

accomodata, figuris cupro<br />

appositissime incisa, ingeniosissima<br />

Emblemata… <strong>il</strong>lustratum.<br />

Frankfurt, G.H.Oehrling,<br />

1687, € 11.000<br />

in-4, pp. (8), 150, leg. di poco<br />

posteriore in p.perg., fregi in oro al<br />

dorso. Illustr. da 50 straordinarie<br />

incisioni emblematiche in rame,<br />

raffigurazioni mitologiche ed allegoriche<br />

di processi alchemici. Seconda<br />

edizione dell’ “Atalanta fugiens”,<br />

81


<strong>il</strong> più celebre libro di emblemi alchemici, opera del rosacrociano olandese Maier (1568-1622).<br />

Rispetto all’ediz. 1617-18 furono eliminati l’antiporta, <strong>il</strong> ritratto dell’a. ed alcune parti musicali. Il<br />

titolo del libro costituisce un curioso gioco di parole: <strong>il</strong> “fugiens” non si riferisce ad Atalanta, ma alle<br />

composizioni musicali (Fughe); gli alchimisti erano a conoscenza delle relazioni numeriche che<br />

regolano gli intervalli della scala musicale. Le fughe erano costituite da canoni a tre voci: “from the point<br />

of view of alchemical symbolism, the three voices were meant to represent the Ph<strong>il</strong>osopher’s Stone which eludes the<br />

alchemist, the alchemist pursuing it, the obstacles hindering the Ph<strong>il</strong>osopher’s progress” (De Pascalis, Alchemy<br />

the Golden Art, p. 140-41). Opera di grandissima importanza e rarità; le <strong>il</strong>lustrazioni sono<br />

considerate le più straordinarie dell’intera iconografia ermetica. Buon esempl., malgrado lievi<br />

arrossature e restauro al margine dell’ultimo f.; un antico bigotto possessore, invece di distruggere <strong>il</strong><br />

libro, si è limitato a raschiare i genitali alle figure di 9 incisioni. CAILLET 6996. DUVEEN p. 384.<br />

FERGUSON II p. 64. KRIVATSY 7277. PRAZ 410-11. VERGINELLI, BIBL.HERMETICA 209 [1315]<br />

151. NAZARI, Gio. Battista. Della<br />

tramutatione metallica sogni tre; Nel<br />

primo dei quali si tratta della falsa<br />

tramutazione sofistica: Nel secondo della ut<strong>il</strong>e<br />

tramutazione detta reale usuale: Nel terzo<br />

della divina tramutazione detta reale<br />

F<strong>il</strong>osofica. Aggiuntovi di nuovo la<br />

Concordanza de F<strong>il</strong>osofi, & loro Prattica;<br />

nella quale, si vede i gradi, & termini di esso<br />

divino magistero, & della verissima<br />

compositione della F<strong>il</strong>osofia Naturale, con la<br />

quale ogni cosa diminuta si riduce al vero<br />

Solificio, & Lunificio. Brescia, Pietro Maria<br />

Marchetti, 1599, € 5.500<br />

in-4, pp. (16), 231, (1), leg. coeva cart. Terza<br />

edizione, aumentata della “Concordanza de F<strong>il</strong>osofi”<br />

(opuscoli in genere attribuiti ad Arnaldo di<br />

V<strong>il</strong>lanova come <strong>il</strong> Rosario de’ F<strong>il</strong>osofi, <strong>il</strong> Novo<br />

Lume e <strong>il</strong> Magisterio et Allegrezza all’inclito Re<br />

d’Aragona), di questo libro alchemico di grande<br />

interesse. L’opera è corredata di 2 riproduz. di<br />

simboli e di 15 suggestive s<strong>il</strong>ografie (alcune ripetute), tra le più curiose immagini della iconografia<br />

magica e alchimistica. X<strong>il</strong>ografie che <strong>il</strong>lustrano paesaggi misteriosi, fenomeni straordinari e mostri<br />

allegorici che l’adepto incontra nel suo viaggio onirico. Esse costituiscono un complemento simbolico<br />

del testo, un codice alle procedure segrete messe in atto dal “sognatore” alla ricerca della pietra<br />

f<strong>il</strong>osofaleI “sogni” del Nazari raccontano <strong>il</strong> passaggio di un neofita attraverso <strong>il</strong> regno della falsa alchimia<br />

sofistica e quello dell’ut<strong>il</strong>e alchimia quotidiana per prepararsi a un più alto livello di alchimia divina,<br />

detta reale f<strong>il</strong>osofia, che riguarda soprattutto la rigenerazione spirituale dei suoi praticanti.. Le pp. 135-<br />

144 comprendono un elenco di oltre 400 autori ed opere consultate, importante contributo alla<br />

bibliografia alchimistica dell’epoca. Molto raro. Bell’esempl. (lieve alone marginale in fine). RICCARDI<br />

I, 608. DORBON 3232. DUVEEN p. 426. FERGUSON II, 131. [4326]<br />

82


152. ROSSELLI, Timoteo. Della summa de’ secreti uniuersali in ogni materia. Parte<br />

prima [-seconda]. Di Don Timotheo Rossello, si per huomini & donne, di alto ingegno,<br />

come ancora per medici, & ogni sorte di artefici industriosi, & a ogni persona uirtuosa<br />

accommodate. Con priu<strong>il</strong>egio. In Venetia, Per Giouanni Bar<strong>il</strong>etto, 1565, € 4.800<br />

in-8, (mm 152x102);, ff. (8), 152. Carattere romano e corsivo. Marca ai frontespizi e al verso<br />

dell’ultimo foglio delle due parti, iniziali x<strong>il</strong>ografiche figurate. Legatura coeva in pergamena, al<br />

centro dei piatti un medaglione ovale dorato, dorso riccamente ornato da girari di ferri floreali<br />

impressi in oro, titolo in capitali. Tracce di doratura ai tagli. L’unica opera attestata di Timoteo<br />

Rossello, più volte edita da Giovanni Bar<strong>il</strong>etto, tipografo a cui si devono, sempre negli stessi anni,<br />

numerose ristampe di un altro testo ‘classico’ del genere, I secreti di Isabella Cortese. Nella sua<br />

Bibliotheca botanica Albrecht von Haller riporta la segnalazione della Somma de’ secreti universali,<br />

nell’edizione veneziana del 1559, corredandola di una osservazione circa l’identità dell’autore, “nomen<br />

vero Alexio Pedemontano videtur fuisse Hieronymo Rossello, & suspicio est neque Timotheum ab eo differre”. A<br />

parte le discussioni, ancora non risolte, sui rapporti tra l’opera del Rossello e le analoghe raccolte<br />

dedicate ai segreti da Alessio Piemontese e Girolamo Ruscelli, la Summa de’ secreti universali ebbe<br />

grande diffusione, sia nel XVI che nel XVII secolo, rappresentando - nel suo offrire, come scrive lo<br />

stesso Rossello, un compendio dei “mirab<strong>il</strong>i secreti, che siano stati da huomini prudentissimi ritrouati, &<br />

prouati, piu volte” - uno strumento sia di divulgazione scientifica che di soddisfazione pratica della<br />

curiosità popolare. Esemplare in buono stato di conservazione, restauro all’angolo inferiore bianco<br />

del primo frontespizio. CAILLET III, 431 (non visto). HALLER, BIBLIOTHECA BOTANICA, I, p. 325.[4370]<br />

153. SCOTUS, Michael. Physionomia. Laqual comp<strong>il</strong>o e magistro Michiel Scotto: a<br />

prieghii de Federico Romano Imperatore…Et e cosa molto notabele: e da tegnir secreta:<br />

perho che le de grande efficatia: e comprende cose secrete de la natura: che basta ad ogni<br />

Astrologo…(In fine:) Stampata in Venetia, per Bernardin Venetian di Vidali, 1507, € 2.400<br />

in-4, ff. (45, su 46, mancando <strong>il</strong> f. H3; segn. A-K4, L6), leg. mod. perg. molle. Titolo in car. semigotico,<br />

tutto <strong>il</strong> resto in car. tondo; alcune belle iniz. s<strong>il</strong>ogr., altre semplici in nero. Prima traduzione in italiano<br />

del “Liber physiognomiae” di Michael Scott (1214-1291), celebre teologo, alchimista ed astrologo<br />

scozzese; studiò ad Oxford ed a Parigi e sembra che fosse stato un grande taumaturgo. Edizione di<br />

estrema rarità, almeno quanto certe edizioni del XV sec. in latino, di quest’opera molto curiosa e di<br />

straordinario interesse medico-cabalistico e divinatorio (concepimento, segni premonitori se <strong>il</strong> nascituro<br />

sarà maschio o femmina, sano oppure infermo; condizione fisica dal colore della pelle, i sogni, le varie<br />

parti del corpo, ecc.). Esemplare genuino (purtroppo mancante del f. H3, contenente <strong>il</strong> cap. 56 che<br />

tratta dei “sonii che significa esser mali humori nel corpo de lhomo”). EDIZ. MANCANTE A TUTTI I REPERTORI<br />

CONSULTATI (sia quelli generali, sia quelli specialistici di medicina e scienze occulte). NON ELENCATA NEL<br />

CENSIMENTO CAT. UNICO, <strong>il</strong> quale elenca 1 solo esempl. dell’ediz. 1533. [3878]<br />

154. SIMEONI, Gabriele. Dialogo pio et speculativo, Con diverse sentenze latine &<br />

volgari. Lione, G. Roviglio, 1560, € 1.500<br />

in-4, pp. 230, (16, di cui le prime 2 bb.), leg. antica coeva p.perg., dorso rifatto. Prima edizione di<br />

importante opera di emblemistica, corredato di 46 medaglioni, 13 altre s<strong>il</strong>ogr. ed una mappa<br />

circolare dell’Auvergne ripieg. f.t., che “...est très rare à s’y trouver” (Olschki, Choix, 1423 e 3876). Il<br />

Simeoni pubblicò anche nello stesso anno “Le sententiose imprese. Con la verificazione del sito di Gergobia,<br />

la Geografia d’Overnia … Al Sereniss.mo Duca di Savoia”. Buon esempl. (lievi bruniture). BAUDRIER, IX,<br />

pp.266-271. PRAZ. 497. MORTIMER, FRENCH, 498. [1227]<br />

83


155. STENGEL, Georg. Sortes… - (Segue:) De<br />

monstris…- (Segue:) Croesus et Codrus… Ingolstadii,<br />

apud Greg. Haenlinum, 1645-47-48, € 2.300<br />

3 opere in un vol. in-8, preziosa leg. del tempo in pelle<br />

di scrofa su assicelle, bordura a secco sui piatti, tracce<br />

di fermagli metallici. - I) Sortes, quibus ne temere cadant,<br />

temperandis; vel, si temere ducuntur, castigandis, divini iudicii<br />

aequitas semper adest. 1645, pp. (16), 183, (25); vignetta<br />

sul tit. inc. da Jo. Sadeler. Dedica all’arciduca d’Austria<br />

Sigismondo Francesco. - II) De monstris et monstrosis, quam<br />

mirab<strong>il</strong>is, bonus et iustus, in mundo administrando, sit Deus,<br />

monstrantibus. 1647, pp. (16), 636, (52). Vignetta sul tit.<br />

inc. da W. K<strong>il</strong>ian. Dedica al duca di Baviera<br />

Massim<strong>il</strong>iano Enrico. - III) Croesus et Codrus, hoc est, copiae<br />

et inopiae damna vel lucra, a bono iustoque gubernatore Deo<br />

distributa. 1648, pp. (16), 475, (35). Vignetta inc. al tit.<br />

Dedica al conte Herman Jacques d’Atthembs. - Prima<br />

edizione delle tre opere del f<strong>il</strong>osofo e teologo gesuita<br />

tedesco Georg Stengel (Augsburg 1585 - Ingolstadt<br />

1651), le quali evidenziano la sua grande dottrina e<br />

l’approfondita conoscenza delle sacre scritture. La prima<br />

si occupa delle sorti e del distino dell’uomo, la seconda tratta della presenza dei mostri e delle cose<br />

mostruose, la terza affronta <strong>il</strong> tema della ricchezza e della povertà del mondo. In tutte le tre opere<br />

si fa sovente riferimento all’intervento del diavolo nelle vicende della vita umana. Di particolare<br />

interesse la seconda opera, “De Monstris”, una delle più importanti sull’argomento che tratta<br />

ampiamente dei vari tipi di mostri, di quelli dubbi (salamandra, fenice, Sc<strong>il</strong>la e Cariddi, sirene,<br />

unicorno, ecc.), delle forme mostruose di uomini (pigmei e giganti), delle varie possib<strong>il</strong>i cause<br />

naturali (cap. V) e morali, o dovute all’intervento del diavolo (cui sono dedicati i capp. XII-XIV);<br />

numerosi qua e là i riferimenti alla sanità del<br />

corpo (e per questo l’opera è citata da Krivatsy,<br />

n. 11427). Preziosa sammelband perfettamente<br />

conservata in affascinante legatura coeva.<br />

Manca alle varie bibliografie esoteriche. DE<br />

BACKER-SOMMERVOGEL VII, col. 1555, n. 69 e<br />

col. 1556, n. 73 e 75. [3317]<br />

156. VAENIUS, Otto. Quinti Horatii<br />

Flacci emblemata, imaginibus in aes<br />

incisis, notisque <strong>il</strong>lustrata, studio Othonis<br />

Vaeni batavo-lugdunensis. Editio nova<br />

correctior, & SS. Patrum, Senecae atque<br />

aliorum ph<strong>il</strong>osophorum & poetarum<br />

sententiis, novisque versibus aucta.<br />

Bruxellis, apud Franc. Foppens, 1683,<br />

€ 3.700<br />

84


in-4, pp. (8), 205, (3), leg. del tempo p. pelle con riquadro a f<strong>il</strong>etti oro sui piatti, dorso a nervi con tit. e<br />

ricchi fregi oro, tagli dor. Tit. a stampa rossa e nera con ritr. di Orazio in ovale, dedica dello stampatore<br />

al nob<strong>il</strong>e Giov. Batt. Christyn. Con un magnifico ritratto dell’autore inc. da De Larmessin da un dipinto<br />

di Gertrude, figlia di Venio, ed una serie di 102 tavole di emblemi a piena pag., magistralmente incise<br />

da Otto Van Veen (<strong>il</strong> celebre maestro di Rubens; ma secondo Vinet “les figures ont été gravées, non pas par<br />

Venius, comme on le dit souvent, mais par Boël, Corn, Galle et Pierre de Jode”); esse interpretano con somma<br />

maestria <strong>il</strong> pensiero di Orazio. Il testo è in latino, italiano, francese e fiammingo; ed i versi in quest’ultima<br />

lingua sono differenti rispetto alle due precedenti edizioni. Bellissimo esempl., con i rami particolarmente<br />

vivi e freschi. PRAZ 523. VINET n. 860. FUNCK p. 404, note. [3077]<br />

157. VALLEMONT, Lorrain de. La physique occulte ou traité de la baguette<br />

divinatoire. Paris, Anisson, 1693, € 1.750<br />

2 vol. in-8, pp. (30), 609, bella leg. coeva in pelle, dorso ornato. Prima edizione di celebre e<br />

fortunatissima opera sulla rabdomanzia, le arti divinatorie e varie pratiche esoteriche. Illustr. da<br />

un’incisione in rame all’inizio della dedica e 23 <strong>il</strong>lustrazioni s<strong>il</strong>ografate n.t., per lo più a piena<br />

pag. Di notevole interesse sono le <strong>il</strong>lustrazioni relative agli esperimenti ottici (cfr. le figure alle pp.<br />

404 e 407) con pantoscopi, lanterne magiche e proiezioni varie. Esempl. bellissimo. CAILLET<br />

10984. DORBON 5040. [4415]<br />

158. VENTURA, Lorenzo. De ratione<br />

conficiendi lapis ph<strong>il</strong>osophorum liber<br />

unus. Hic accesserunt eiusdem argumenti<br />

J.GARLANDI Angli liber unus. Et ex<br />

Speculo magni VINCENTII libri duo.<br />

Bas<strong>il</strong>eae, (P. Perna), 1571, € 4.500<br />

3 parti in un vol. in-8, pp. (16), 203, (5 su 18);<br />

173, ( 3 bianche); 121, (9, di cui 2 bianche), leg.<br />

coeva in pergamena. Prima edizione collettiva,<br />

con dedica al duca di Baviera datata 1557.<br />

Edizione originale dell’opera sulla pietra<br />

f<strong>il</strong>osofale del Ventura, medico veneziano del<br />

quale non si hanno notizie certe. L’opera di John<br />

Garland (XIII secolo) è lievemente aumentata<br />

rispetto all’ediz. del 1560; la terza parte<br />

comprende lo Speculum Maius di Vincentius Bell.<br />

Rarissima raccolta di questi importanti testi<br />

alchemici. Bell’esemplare, seppur mancante per<br />

difetto d’origine di un quaderno di Indici della prima<br />

parte; lieve uniforme brunitura, interessanti<br />

chiose coeve. DUVEEN p. 601. FERGUSON I, p.<br />

420 e II, p. 505. WELLCOME 6335. CASANATENSE<br />

1201. MANCA A VERGINELLI-ROTA. [4378]<br />

85


L’OTTOCENTO ITALIANO<br />

UGO FOSCOLO<br />

159. Dei Sepolcri, Carme di Ugo Foscolo. Brescia, per Nicolo Bettoni, MDCCCVII<br />

(1807), € 10.500<br />

in-4 (mm.316x227), pp.32 (numerate dalla 6 alla 29, bianche le pp. 2, 4, 30 e 32; sulla<br />

pag. 31 non num. al centro è impresso in caratt. corsivo “Edizione protetta dalla Legge 19<br />

Fior<strong>il</strong>e anno IX”. Legatura originale in cartone rigido paglierino, conservata in elegante<br />

camicia e astuccio m.pelle. Edizione originale, dedicata a Ippolito Pindemonte. Al<br />

centro di pag. (3), è impresso in caratteri maiuscoli su due righe <strong>il</strong> motto: “Deorum<br />

Manium / Iura Sancta Sunto”. Edizione mirab<strong>il</strong>mente nitida, curata pagina per pagina dal<br />

Foscolo stesso presso la stampertia Bettoni. Ne furono impressi solamente un centinaio<br />

di esemplari, quindi è rarissima. E’ <strong>il</strong> capolavoro poetico del Foscolo, che Carducci<br />

giudicò “la sola poesia lirica nel gran significato pindarico che abbia l’Italia…”. Esempl. assai<br />

fresco, a pieni margini con barbe, immune da difetti. OTTOLINI n.119. ACCHIAPPATI<br />

n.40. MAZZOLÀ n.27 “rarissimo”. PECCHIO, Vita di U.F.: “La poesia italiana non ha forse un<br />

componimento più perfetto, più forte, più musicale, più br<strong>il</strong>lante…”.<br />

160. Esperimento di traduzione della Iliade di Omero. Brescia, Nicolò Bettoni, 1807,<br />

€ 2.800<br />

in-8 gr., pp. (2 bb.), XII, 121, (3), cop. cart. edit. muta di colore verdino, tass. col tit. a stampa<br />

al dorso. Precedono la lettera-dedicatoria a V. Monti e lo “Intendimento del traduttore”. Edizione<br />

originale, accuratamente e nitidamente impressa su carta forte, della traduzione del primo libro<br />

dell’Iliade, con a fronte <strong>il</strong> “volgarizamento letterale” in prosa di M. Cesarotti e a seguire, da pag. 55,<br />

la versione del Monti e da pag. 87 le “Considerazioni”<br />

dei tre poeti. Al recto della penultima pag. la scritta:<br />

“Edizione protetta dalla Legge 19 Fior<strong>il</strong>e anno IX”.<br />

Uscita pochi giorni dopo la pubblicazione de “I<br />

Sepolcri” presso lo stesso editore, è una delle più<br />

tormentate fra le opere del poeta, alla quale attese<br />

per anni, apportandovi modifiche e rifacimenti, tra<br />

l’Italia, la Svizzera e l’Ingh<strong>il</strong>terra, quasi sino alla<br />

morte. Magnifico esempl. a pieni margini ed<br />

immacolato, della tiratura “in carta sotto-imperiale a<br />

lire quattro e soldi cinquanta”, in numero limitato di<br />

copie, la quale, rispetto agli esemplari su carta<br />

ordinaria e su carta velina, ha un foglio bianco<br />

inserito all’inizio ed un formato maggiore. La<br />

presenza della scritta a penna “4.50” sulla broch.<br />

posteriore conferma <strong>il</strong> fatto che questa tiratura veniva<br />

posta in vendita a più del doppio di quella normale.<br />

ACCHIAPPATI 42 (e 41). OTTOLINI 120 e MAZZOLÀ 25<br />

(entrambi non citano questa tiratura).<br />

87


161. Poesie. Italia, 1808, € 1.400<br />

in-12, pp. 24, copertina rustica muta d’origine di color grigio azzurro. Rarissima edizione,<br />

nitidamente stampata su carta a mano. L’opuscoletto riproduce esattamente <strong>il</strong> testo della seconda<br />

edizione m<strong>il</strong>anese di A. Nob<strong>il</strong>e uscita nel 1803, senza la dedica all’amico fiorentino G.B.<br />

Niccolini; contiene le due odi “A Luigia Pallavicini caduta da cavallo” e “Alla amica risanata” e 12<br />

sonetti, tra i più celebri del poeta. Esemplare perfetto, su carta forte a pieni margini disuguali,<br />

con barbe. Veramente raro in queste condizioni.<br />

RACCOLTA ACHIAPPATI 52. OTTOLINI 155. MAZZOLÀ, FOSCOLIANA DI TREVISO, n.19 p. 57.<br />

162. Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l’Italia. Traduzione di<br />

Didimo Chierico. Pisa, co’ caratteri di Didot, MDCCCXIII. (In fine:) Impresso in Pisa<br />

dai torchi di Gio. Rosini (1813), € 2.200<br />

in-16, pp. (4: un f. bianco e occhietto), VIII, (2: secondo occhietto), 251, (5: errata corrige e<br />

l’indicazione tipografica di Rosini al recto dell’ultima, broch. edit. muta di color l<strong>il</strong>la, tassello<br />

cartaceo con tit. a stampa al dorso, protetto da camicia ed astuccio cart. moderno. Con 2 ritratti<br />

inc. in rame f.t. (quello di Sterne in antiporta e quello di Foscolo come Didimo Chierico inserito<br />

avanti a pag. 231). Edizione originale della traduzione del “Sentimental Journey” di Sterne, seguita<br />

dalla “Notizia intorno a Didimo Chierico” (pp. 231-247) che è opera originale di Foscolo. Perfetto<br />

esempl. su carta forte, a pieni margini, con barbe, con ex-libris Finaly-Landau.<br />

RACC. ACCHIAPPATI 70. MAZZOLÀ n. 39, p. 37. OTTOLINI 225-6.<br />

88


163. Dell’origine e dell’ufficio della letteratura.<br />

Orazione. M<strong>il</strong>ano, Stamp. Reale, 1809, € 1.700<br />

in-8, pp. 104, broch. edit. muta grigio-rosa. Edizione<br />

originale dell’orazione che Foscolo recitò all’Università<br />

di Pavia <strong>il</strong> 22 gennaio 1809, come prolusione al corso di<br />

Eloquenza della cattedra che gli era stata assegnata per<br />

decreto vicereale, senza la formalità del concorso, cosa<br />

mai accaduta fino allora. L’orazione suscitò aspre<br />

polemiche nel mondo letterario ed avversità nei<br />

confronti dell’autore. Fu tirata a 1300 esemplari. Il<br />

presente, a fogli disuguali a pieni margini, pressoché<br />

immacolato, appartiene alla tiratura speciale “in carta<br />

velina grande” e “si differenzia da quella in carta comune non<br />

solo per <strong>il</strong> formato leggermente maggiore, ma soprattutto per la<br />

carta assai più forte e per l’accuratezza dell’impressione”.<br />

RACC. ACHIAPPATI 61 (e 60). OTTOLINI 161 (non cita<br />

questa tiratura). MAZZOLÀ 36.<br />

164. Ricciarda. Tragedia. Londra, Murray (ma Torino, vedova Pomba e Figli), 1820,<br />

€ 350<br />

in-8, pp. (8), 96, broch. edit. di colore verdino, con riquadro e tit. a stampa sul piatto super. e le<br />

indicazioni tipogr. su quello poster. Contraffazione torinese della contemporanea edizione<br />

originale londinese, perfettamente imitata, ma dalla quale, tuttavia, si distingue fac<strong>il</strong>mente, tra<br />

l’altro, per <strong>il</strong> numero delle pagine qui ridotto a 96 (l’orig. ne aveva 102). Esempl. perfetto, a<br />

grandi margini, immacolato. MANCA A BOTTASSO, CAT. EDIZ. POMBA. PARENTI 239. OTTOLINI n.<br />

285. MAZZOLÀ 46. RACC. ACCHIAPPATI 98.<br />

165. Saggi sopra <strong>il</strong> Petrarca, pubblicati in inglese e tradotti in italiano (da Cam<strong>il</strong>lo<br />

Ugoni). Lugano, Vanelli e C., 1824, € 1.000<br />

in-8, pp. XX, 256, copert. edit. cart. con bordura s<strong>il</strong>ografica sui piatti. Prima traduzione<br />

italiana degli “Essays on Petrarch” (apparsi in inglese per la prima volta a Londra nel 1821 in<br />

edizione non venale e poi, ampliati e rivisti, nel 1823 in edizione commerciale). In quest’edizione<br />

sono omesse la dedicatoria a Lady Dacre e le sette appendici; ma vi è in più, nelle pagine<br />

preliminari, <strong>il</strong> dialogo tra “<strong>il</strong> Genio della letteratura italiana e <strong>il</strong> traduttore” dello stesso C. Ugoni.<br />

Questi, letterato e patriota di Brescia, già intimo amico del Foscolo, nel 1821 fu implicato nei<br />

moti politici e andò esule prima in Svizzera e poi in Ingh<strong>il</strong>terra dove a Londra, nell’autunno del<br />

1822, potè riabbracciare l’amico poeta in es<strong>il</strong>io. Composti tra <strong>il</strong> 1819 ed <strong>il</strong> 1820, questi “Saggi<br />

rappresentano per unanime consenso la più alta espressione del genio creativo di Foscolo nel campo della critica”<br />

(Acchiappati p. 283). Si basano su alcune letture del Canzoniere tenute in casa di Sir Henry<br />

Russel, e furono influenzati dalla travolgente passione (infine non corrisposta) del Foscolo per una<br />

delle figlie, Caroline. “Il F. non amò forse nessun’altra donna quanto la Russel; certo per nessun altra soffrì<br />

quanto per lei” (Chiarini p. 382). Esempl. puro, a pieni margini, con barbe.<br />

RACC. ACCHIAPPATI 115. MAZZOLÀ 50. OTTOLINI 336.<br />

89


166. Il Decamerone di G. Boccaccio<br />

(con un: Discorso Storico di U. Foscolo).<br />

Londra, G. Pickering, 1825, € 3.300<br />

3 vol. in-8, pp. (6), CXXXV, (1 b.), 228; (4), da<br />

229 a 586; (4), da 587 a 967; elegante leg.<br />

poster. m. pelle marmorizz. e ang., duplice tass.<br />

con tit. e fregi oro ai dorsi a nervi, tagli gialli.<br />

Sui tre titoli è inciso <strong>il</strong> motto “Perennis et<br />

Fragrans” racchiuso in cerchio formato da due<br />

rami di quercia. Precede fuori testo <strong>il</strong> primo<br />

titolo <strong>il</strong> ritratto del Boccaccio inc. da W.H.<br />

Worthington dal disegno di Raffaello; inoltre<br />

10 tavole f.t. finemente incise da A. Fox dai<br />

disegni di T. Stothard. Elegantissima edizione<br />

curata da Ugo Foscolo che vi premise<br />

l’importante ampio scritto critico “Discorso<br />

storico sul testo del Decamerone” (pp. I-CVI), qui in<br />

edizione originale. Con l’intento di<br />

dimostrare le ragioni per cui l’opera fosse<br />

assunta a modello linguistico, <strong>il</strong> poeta traccia<br />

una sintetica storia del volgare, con viva<br />

attenzione ai problemi linguistici; volto a<br />

combattere la retorica antica, questo Discorso<br />

segna l’inizio della moderna critica letteraria<br />

italiana. Bell’esemplare della rara tiratura con<br />

11 tav. f.t. (se ne stampò un’edizione corrente priva di tav.), assai fresco, con ampi margini.<br />

BACCHI DELLA LEGA p. 58. RACC. ACCHIAPPATI n.119. MAZZOLÀ 52. OTTOLINI 367 (ERRONEAM.<br />

LO DATA 1826).<br />

167. Scritti politici inediti, raccolti a documentarne la vita e i tempi (da Giuseppe<br />

Mazzini). Lugano, Tip. della Svizzera Italiana, 1844, € 900<br />

in-8, pp. XXXIX, (1b.), 264, broch. edit. colore grigio azzurro, con bordura s<strong>il</strong>ogr. Con 2<br />

tavole f.t., una col ritratto di Foscolo inc. in acciaio da H. Robinson e l’altra in s<strong>il</strong>ogr. raffig.<br />

<strong>il</strong> cimitero di Chiswick ove <strong>il</strong> poeta fu sepolto. Edizione originale, curata da G. Mazzini, cui<br />

si deve anche la lunga prefazione di 32 pp. L’editore dedica l’opera “A Gino Capponi, Enrico<br />

Mayer e Pietro Bastogi”. Contiene i seguenti scritti: Lettera apologetica agli editori padovani<br />

della Divina Commedia, Lettera al Conte Verri Presidente della Reggenza, Lettera al conte di<br />

Ficquelmont, Discorso proemiale della servitù dell’Italia; ed inoltre alcune lunghe lettere a<br />

vari personaggi, l’ultima delle quali a S<strong>il</strong>vio Pellico. Particolarmente importanti le prime due<br />

lettere, in cui Foscolo, pur da anni in Ingh<strong>il</strong>terra, dimostra di non aver dimenticato<br />

personaggi e soprattutto fatti che, a seguito della caduta napoleonica, lo avevano<br />

profondamente toccato. Bellissimo esempl. a pieni margini.<br />

MAZZOLÀ n. 62, p. 51. OTTOLINI 611.<br />

90


168. Le Grazie, carme, riordinato sugli autografi per cura di F.S. Orlandini. Firenze,<br />

coi tipi di Felice Le Monnier, 1848, € 750<br />

in-8, pp. XXI, (1b.), 109, (3), leg. cart. muto azzurro. Edizione originale, postuma, tirata<br />

a soli 500 esemplari, di questo carme incompiuto dedicato al Canova, di cui alcuni<br />

frammenti furono pubblicati vivente l’autore nel periodico Biblioteca italiana. sin dal 1818.<br />

“Nel 1848 <strong>il</strong> letterato F.S. Orlandini ricompose <strong>il</strong> Carme foscoliano, narrandone l’evoluzione nelle 17<br />

pagine di premessa …nella varietà dei ritmi, nella ricchezza delle immagini, nelle delicate sfumatue<br />

degli affetti, ci appare la degna conclusione della carriera poetica del F.” (Diz. Bompiani).<br />

Bell’esemplare. OTTOLINI 644. MAZZOLÀ, FOSCOLIANA TREVISO, p. 51.<br />

91


92<br />

GIACOMO LEOPARDI<br />

169. Edizioni originali di opere leopardiane contenute in: “Lo Spettatore<br />

ovvero Mescolanze di viaggi, di storia, di statistica, di politica, di letteratura e di f<strong>il</strong>osofia.<br />

Diviso in parte straniera e in parte italiana”. Tomo sesto (settimo e ottavo). M<strong>il</strong>ano,<br />

Ant. Fort. Stella, 1816-1817, € 5.000<br />

3 vol. in-8, pp. X, 324, 304; XII, 348, 28; XII, 668; leg. coeva m. perg. e ang., tit. ms. ai dorsi.<br />

Buon esempl. (tracce d’umido e lavori di tarlo in parte restaurati nella parte bianca del margine<br />

alto dei tomi VI e VII). - Vi sono contenute le seguent 13 opere di Leopardi:<br />

a) Saggio di traduzione dell’Odissea del<br />

conte G.L. (I canto): tomo VI (1816),<br />

parte italiana, pp. 112-117 e 135-143. -<br />

Cfr. Mazzatinti-Menghini n. 623. Cat.<br />

Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 48.<br />

b) Discorso sopra Mosco, del conte G.L.:<br />

tomo VI (1816), parte italiana, pp. 173-<br />

186. Nel tomo VII (1817), parte italiana,<br />

alle pp. 77-79, “un anonimo inserì un articolo<br />

in cui indicò altri traduttori dell’id<strong>il</strong>lio Amor<br />

fuggitivo di Mosco, oltre quelli citati dal L.; e<br />

fra questi Benedetto Varchi, del quale riportò<br />

l’intero volgarizzamento” (cfr. Mazzatinti-<br />

Menghini n. 624). Cat. Fondo Leop.<br />

M<strong>il</strong>ano n. 49.<br />

c) Poesie di Mosco, traduzione inedita<br />

del conte G. L.: tomo VI (1816), parte<br />

italiana, pp. 205-213, 248-252, 281-285<br />

e tomo VII (1817), pp. 1-4, 112-114 della<br />

parte italiana. Trattasi dei seguenti dieci<br />

id<strong>il</strong>li: Amore fuggitivo, Europa, Canto<br />

funebre di Bione bifolco amoroso, Megara<br />

moglie d’Ercole, Quando <strong>il</strong> ceruleo mar<br />

soavemente, Gli amanti odiati, L’Alfeo ed Aretusa, Espero, Amore errante (per errore scritto<br />

“arante”), Il Bifolchetto. - Mazzatinti-Menghini n.625. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 50.<br />

d) Discorso sopra la Batracomiomachia, del conte G.L.: tomo VII (1817), parte italiana, pp.<br />

50-61. - Mazzatinti-Menghini n. 626. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 51.<br />

e) Recensione anonima a: “Il Salterio Ebraico versificato dal Commendatore Giovambattista<br />

conte Gazola sulla Italianizzazione dell’Abate Giuseppe Venturi, con testo e note. Verona,<br />

Mainardi, 1816. Fascicoli I e II, cioè libri I e II”: tomo VII (1817), parte italiana, pp. 61-65 e 87-<br />

90. - Mazzatinti-Menghini n. 627. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 52.<br />

f) La guerra dei topi e delle rane, Poema. Traduzione inedita, dal greco, del conte G.L.: tomo VII<br />

(1817), parte italiana, pp. 101-112. - Mazzatinti-Menghini n. 628. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 53.


g) Della fama avuta da Orazio presso gli antichi. Discorso del conte G.L.: tomo VII (1817),<br />

parte italiana, pp. 133-142. - Mazzatinti-Menghini n. 632. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 55.<br />

h) La Torta, poemetto d’autore incerto, tradotto dal latino pel conte G.L.: tomo VII (1817),<br />

parte italiana, pp. 199-203. - Mazzatinti-Menghini n. 633. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 56.<br />

i) Inno a Nettuno d’incerto autore nuovamente scoperto. Traduzione dal greco del conte<br />

G.L.: tomo VIII (1817), pp. 142-163. Si tratta in realtà di composizione originale di Leopardi che<br />

già ne esaltava la precoce e profonda erudizione classica. Mazzatinti-Menghini n. 634. Cat. Fondo<br />

Leop. M<strong>il</strong>ano n. 59.<br />

l) Odae adespotae (precedute da un’avvertenza del poeta): tomo VIII (1817), pp. 163-165. -<br />

Mazzatinti-Menghini n. 635. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 59.<br />

m) Titanomachia di Esiodo. Traduzione di G.L.: tomo VIII (1817), pp. 193-201. - Mazzatinti-<br />

Menghini n. 636. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 60.<br />

n) (Recensione a ) Le Eroidi, ovvero le pistole delle Eroine di P. Ovidio Nasone. Libera<br />

traduzione poetica con note, ed osservazioni del dottore in legge Gioachino Fernandez, colle<br />

risposte degli Eroi: tomo VIII (1817), pp. 235-239. - Mazzatini-Menghini n. 637. Cat. Fondo<br />

Leop. M<strong>il</strong>ano n. 61.<br />

o) Sopra due voci italiane: tomo VIII (1817), pp. 562-565. Tratta dell’uso del participio “reso”<br />

e del verbo “sortire”. - Mazzatinti-Menghini n. 638. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 62.<br />

170. Edizioni originali di opere leopardiane contenute in: Il Nuovo Ricoglitore<br />

ossia Archivi di geografia, di viaggi, di f<strong>il</strong>osofia, d’istoria, di economia politica, di<br />

eloquenza, di poesia…Opera che succede allo Spettatore italiano e straniero, ed al Ricoglitore.<br />

Anno II-III. M<strong>il</strong>ano, Ant. Fort. Stella, 1826-1827, € 3.400<br />

2 vol. in-8, pp. 934, 920, leg. del<br />

tempo m. pelle, tit. e fregi oro ai<br />

dorsi. Bell’esempl. Vi sono<br />

contenute le seguneti sette opere di<br />

Leopardi:<br />

a) Id<strong>il</strong>li e volgarizzamenti di alcuni<br />

versi morali dal greco del conte<br />

G.L.: anno II, parte prima (n. 13,<br />

gennaio 1826), pp. 45-51. Appaiono<br />

qui gli id<strong>il</strong>li numerati III-VI: La<br />

ricordanza (titolo originale di “Alla<br />

luna”), Il sogno (già apparso l’anno<br />

precedente), Lo spavento notturno, La<br />

vita solitaria. (Gli id<strong>il</strong>li I-II, L’Infinito<br />

e La sera del giorno festivo, erano<br />

apparsi nel Nuovo Ricoglitore, anno<br />

I, pp. 903-904). - Mazzatinti-<br />

Menghini n. 655. Cat. Fondo Leop.<br />

M<strong>il</strong>ano n. 77.<br />

93


) (Prefazione al) “Martirio de’ Santi Padri del Monte Sinai e dell’Eremo di Raitu, composto<br />

da Ammonio Monaco, volgarizzamento fatto nel buon secolo della nostra lingua, non mai<br />

stampato”. M<strong>il</strong>ano, A.F. Stella, 1826: anno II, parte prima (n. 13, gennaio 1826), pp. 73-74. In<br />

realtà qui è edita solo la prefazione all’opuscolo, col titoletto “L’Editore a chi legge”, che lo stesso<br />

Stella pubblicherà in quell’anno. - Mazzatini-Menghini n. 663. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 82.<br />

c) Primo Saggio delle Operette Morali del conte G.L.: anno II, parte prima (nn. 15-16, marzoapr<strong>il</strong>e<br />

1826), pp. 217-225 e 248-258. In effetti, però, trattasi di ristampa delle tre “Operette” già<br />

apparse nel gennaio dello stesso anno , sul fasc. LXI della “Antologia” (Dialogo di Timandro ed<br />

Eleandro, Dialogo di Cristoforo Colombo e Pietro Gutierrez, Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio<br />

fam<strong>il</strong>iare). - Mazzatinti-Menghini n. 659. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 84.<br />

d) (Prefazione alle) Rime di Francesco Petrarca colla interpretazione composta dal conte G.L.:<br />

anno II, parte prima (n. 17, maggio 1826), pp. 390-393. - Mazzatini-Menghini n. 660. Cat.<br />

Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 89.<br />

e) Scusa dell’Autore, in fine al vol. II de “Le Rime di Francesco Petrarca colla interpretazione del conte<br />

G.L.”: anno II, parte seconda (n. 24, dic. 1826), pp. 914-915. Questa “Scusa” di L. era già apparsa<br />

in fine al commento alle Rime edite da A.F. Stella in quell’anno. - Non in Mazzatinti-Menghini.<br />

Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 90.<br />

f) Discorso in proposito di una Orazione greca di Giorgio Gemisto Pletone; e<br />

Volgarizzamento della medesima: anno III, parte prima, (n. 25, gennaio 1827), pp. 82-92. -<br />

Mazzatinti-Menghini n. 666. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 91.<br />

g) (Prefazione alla) Crestomazia Italiana, cioè scelta di luoghi insigni o per sentimento o per<br />

locuzione, raccolti dagli scritti italiani in prosa di autori eccellenti d’ogni secolo, per cura del<br />

conte G.L.: anno III, parte seconda (n. 34, ottobre 1827), pp. 756-758. In quello stesso anno lo<br />

Stella completerà e pubblicherà i due vol. della “Crestomazia italiana in prosa”. Mazzatinti-<br />

Menghini n. 655. Cat. Fondo Leop. M<strong>il</strong>ano n. 94.<br />

171. Martirio de’ Santi Padri del Monte Sinai e dell’Eremo di Raitu composto da<br />

Ammonio Monaco. Volgarizzamento fatto nel buon secolo della nostra lingua non mai<br />

stampato. M<strong>il</strong>ano, Ant. Fort. Stella e Figli, 1826, € 1.600<br />

in-16, pp. 55, (1b.), leg. coeva cart. verde muto. Edizione originale, di grande rarità. “Non<br />

contraffazione leopardiana di uno scritto del ‘300, ma in realtà veramente traduzione da Francesco Combefis,<br />

Illustrium Christi Martyrum lecti triumphi, vetustis Graecorum monumentis consignati (Parigi, 1660),<br />

opera citata da L. nella prefazione al libro” (Fondo Leopardiano Comune di M<strong>il</strong>ano, n. 81); anche<br />

l’avviso, infatti, intitolato “L’editore a chi legge” è di Leopardi. Questi imitò così bene <strong>il</strong> più puro<br />

st<strong>il</strong>e dei trecentisti che lo scherzo trasse in inganno più d’un critico e letterato del tempo.<br />

Bell’esempl.<br />

MAZZATINTI-MENGHINI n. 662. CAPPELLETTI p. 17.<br />

94


172. Versi. Bologna, Stamperia delle Muse, 1826, € 9.000<br />

in-16, pp. 87, (1), brochure edit. con bordura s<strong>il</strong>ogr. sui piatti, una cetra al centro di quello anter.<br />

e la scritta “Prezzo bajocchi 20” su quello poster.; protetto da camicia in marocch. scuro con triplice<br />

f<strong>il</strong>etto oro sui piatti, dorso a nervi con tit. e ricchi fregi oro, raffinata dentelle int. Edizione in parte<br />

orginale, fatta a spese del Brighenti, in quegli anni inseparab<strong>il</strong>e amico bolognese del Leopardi.<br />

Oltre ai 6 “Id<strong>il</strong>li già apparsi l’anno precedente, sono pubblicate qui per la prima volta le due “Elegie” ispirate<br />

dall’amore per la cugina, la contessa Geltrude Cassi-Lazzari (la I delle quali in seguito avrà sempre<br />

<strong>il</strong> titolo di “Il primo amore”), i cinque “Sonetti in persona di Ser Pecora fiorentino beccaio” (o sonetti alla<br />

mattaccina) e la “Epistola al Conte Carlo Pepoli”. Appaiono per la prima volta in un volume<br />

interamente leopardiano le due traduzioni: “Guerra dei topi e delle rane” (già apparsa ne tomo VII de<br />

“Lo Spettatore”, 1817 ed in altre raccolte) ed <strong>il</strong> “Volgarizzamento della satira di Simonide sopra le donne”<br />

(apparso nella seconda parte de “Il Nuovo Ricoglitore” del 1825). Assieme alle edizioni di Bologna del<br />

‘24, di Firenze del ‘31 e di Napoli del ‘35, costituisce <strong>il</strong> complesso delle edizioni originali contenenti<br />

tutta l’opera poetica di Leopardi. Stupendo esemplare a pieni margini, ancora a fogli chiusi.<br />

MAZZATINTI-MENGHINI n. 661. FONDO LEOPARDIANO COMUNE DI MILANO n. 83.<br />

173. Operette morali. M<strong>il</strong>ano, presso Antonio Fort. Stella e figli, 1827, € 4.200<br />

in-8, pp. (4), 255, (1), broch. edit. colore verde con titolo entro bordura ornam. s<strong>il</strong>ogr., tit. e fregi al<br />

dorso, protetto da camicia cart. moderna. Edizione originale di queste 20 “poesie in prosa”, come<br />

furono definiti questi componimenti, che offrono, in elaborati dialoghi, le descrizioni dei fatti mitologici<br />

cari al Leopardi. Solo i tre seguenti “Dialoghi” erano già apparsi l’anno precedente nel fasc. LXI dell’<br />

“Antologia”, poi nella prima parte de “Il Nuovo Ricoglitore” ed infine presso lo stesso A.F. Stella: “Dialogo<br />

di Timandro ed Eleandro”, “Dialogo di Cristoforo Colombo e Pietro Gutierrez” e “Dialogo di Torquato Tasso e del<br />

suo genio fam<strong>il</strong>iare”. Opera di notevole rarità, anche perché nel 1850 fu messa all’Indice dei Libri Proibiti<br />

con la clausola “donec emendentur”. Magnifico esempl. a pieni margini con barbe, immacolato.<br />

MAZZATINTI-MENGHINI 667. FONDO LEOPARDIANO COMUNE DI MILANO, n. 92.<br />

174. Operette morali. Seconda edizione con molte aggiunte e correzioni dell’Autore.<br />

Firenze, presso Guglielmo Piatti, 1834, € 2.750<br />

n-16, pp. 292, brochure editoriale azzurra con titolo sul primo piatto entro bordura s<strong>il</strong>ografata,<br />

astuccio moderno cart. con tass. in pelle per tit. oro. Seconda edizione, in parte originale,<br />

comprendendo per la prima volta <strong>il</strong> “Dialogo di Tristano e di un amico” e l’importantissimo “Dialogo<br />

di un venditore di almanacchi e di un passeggere”; nonché alcune note non presenti nell’edizione<br />

m<strong>il</strong>anese del 1827. Rara e ricercata. Magnifico esemplare a pieni margini, con barbe, immacolato.<br />

MAZZATINTI MENGHINI 674. FONDO LEOPARDIANO COMUNE DI MILANO, n. 101. BENEDETTUCCI 37.<br />

175. Discorso in proposito di una Orazione greca di Giorgio Gemisto Pletone e<br />

volgarizzamento della medesima. M<strong>il</strong>ano, Stella Ant. Fort. e Figli, 1827, € 450<br />

in-16, pp. 16, leg. d’amatore p. marocch. verde scuro con riquadro a f<strong>il</strong>etto oro sui piatti, dorso a nervetti<br />

con tit. oro, taglio super. dor., conservate le copertin orig. mute marmorizz. color tabacco, in astuccio<br />

cart. Prima edizione in volume, infatti, <strong>il</strong> volumetto fu estratto dal periodico “Il Nuovo Ricoglitore” anno<br />

III, 1827, parte I, pp. 82-92. Edizione di notevole rarità. Bell’esempl. (con lieve ingiallitura).<br />

NON IN FONDO LEOPARDIANO (che rimanda al periodico citato). MAZZATINI-MENGHINI n. 666,<br />

note. CAPPELLETTI p. 23.<br />

95


176. Crestomazia italiana (in Prosa) cioè scelta di luoghi insigni o per sentimento<br />

o per locuzione raccolti dagli scritti italiani in prosa di autori eccellenti d’ogni<br />

secolo. Per cura del conte Giacomo Leopardi. M<strong>il</strong>ano, Ant. Fort. Stella, 1827, € 4.000<br />

2 parti in un vol. in-8, pp. 744 (numeraz. continuata), leg. coeva cart. marmorizz., tit. a stampa<br />

su tassello al dorso. Edizione originale, rara a trovarsi completa dei due volumi, in quanto<br />

uscirono a qualche mese di distanza l’uno dall’altro e poi riuniti (a pag. 357 trovasi l’occhietto<br />

della “parte seconda”). La scelta antologica, curata dal Leopardi con acume e sensib<strong>il</strong>ità storicolinguistica,<br />

come si sottolinea nella prefazione all’edizione di Einaudi, è preceduta dallo scritto<br />

originale del Leopardi “Ai lettori”, che occupa le pp. 3-6; le pp. da 721 a fine contengono l’indice<br />

delle materie e degli autori che vanno dal sec. XIV al XVIII-XIX. Esemplare assai bello e puro.<br />

MANCA A MAZZATINTI-MENGHINI e CAPPELLETTI. FONDO LEOPARDIANO COMUNE DI MILANO, n. 93.<br />

177. Crestomazia Italiana Poetica, cioè scelta di luoghi in verso italiano insigni o<br />

per sentimento o per locuzione, raccolti, e distribuiti secondo i tempi degli autori, dal<br />

conte G.L. M<strong>il</strong>ano, Ant. Fort. Stella, 1828, € 4.000<br />

2 vol. in-8, pp. (16, le prime 2 bb.), 237, (3 bb.); da 239 a 638; brochure edit. giallo-arancio con<br />

bordura s<strong>il</strong>ogr. sui piatti. Edizione originale di questa antologia di componimenti poetici italiani<br />

dal XV all’inizio del XIX secolo, curati dal Leopardi, che completa la “Crestomazia in prosa”<br />

pubblicata l’anno precedente. In quattro delle pagine preliminari si legge lo scritto originale di<br />

Leopardi “Ai lettori”; le pp. da 621 a fine contengono l’indice delle materie e degli autori. Perfetto<br />

esempl. a piani margini, con barbe, protetto da camicia ed astuccio moderni cart.<br />

MANCA A CAPPELLETI. MAZZATINTI-MENGHINI n. 666. FONDO LEOPARDIANO COMUNE DI MILANO,<br />

n. 95. PARENTI p.308.<br />

178. Canti. Firenze, Guglielmo Piatti, 1831, € 5.800<br />

in-16, pp. 165, (1b.), leg. edit. cart. rigido azzurro con titolo a stampa e fregio entro bordura<br />

s<strong>il</strong>ogr. sui piatti, titolo verticale al dorso. Edizione in parte originale, contenendo sei canti<br />

impressi per la prima volta, numerati XVIII-XXIII, che occupano le pp. da 125 a fine (“Il<br />

Risorgimento, A S<strong>il</strong>via, Le ricordanze, Canto notturno d’un pastore vagane dell’Asia, La quiete dopo la<br />

tempesta, Il Sabato del v<strong>il</strong>laggio”) e la commovente lettera dedicatoria “Agli amici suoi di Toscana” che<br />

precede i Canti. Esempl. molto bello, intonso (lievissimo difetto alla cerniera del primo piatto<br />

della legatura orig.).<br />

MAZZATINTI-MENGHINI n. 670. CAPPELLETTI p. 7. FONDO LEOPARDIANO DI MILANO n. 99.<br />

179. Canti di G.L. e Poesie scelte di U. Foscolo, I. Pindemonte, C. Arici e T.<br />

Mamiani. Volume unico. Parigi, Baudry, 1841, € 450<br />

in-24, pp. (4), 404, bella leg. del tempo m. pelle e ang., tit. e fregi oro al dorso. I “Canti” in questa<br />

graziosa edizione, note comprese, occupano le pp. 5-188 e, come si avverte in fine, sono “tratti<br />

dall’edizione fatta dall’autore, in Napoli, nel 1835 (Starita)”. E’ <strong>il</strong> tomo XXXVII della “Biblioteca<br />

poetica italiana” (VII della Continuazione). Esempl. in buono stato (con ingiallliture della carta).<br />

MAZZATINTI-MENGHINI n. 692. FONDO LEOPARDIANO COMUNE DI MILANO n. 111.<br />

96


180. Canti. Palermo, Stamperia di Francesco Spampinato, 1834, € 3.200<br />

in-16, pp. (4), 114, (2), leg. del tempo m. pelle, tit. e ricchi fregi oro al dorso. Ristampa<br />

dell’edizione fiorentina del 1831, comprese le medesime note e la lettera dedicatoria “Agli amici<br />

suoi di Toscana” che precede i versi. Edizione rarissima, sicuramente una delle meno comuni tra le<br />

prime dei Canti. In fine sono allegate 28 pp. manoscritte , inserite prima del foglio d’indice,<br />

contenenti, in perfetta e chiara minuta grafia di mano d’epoca, i Canti num. XXIV-XXXIV, che<br />

appariranno l’anno seguente nell’edizione di Napoli, Starita. (Alcune fioriture e lievi aloni<br />

d’umido). - (Si allega, r<strong>il</strong>egato dopo i Canti:) ALFIERI, Vittorio. Satire. Italia, s.d. (1810 ca.),<br />

pp. 92.<br />

MANCA AL BUSTICO E CAPPELLETTI.. MAZZATINTI-MENGHINI n. 675. FONDO LEOPARDIANO<br />

MILANO, n. 102: “rarissima”.<br />

181. Opere (Canti e Operette morali). Napoli, Starita, 1835 (vol. I) e Italia 1835 (al<br />

vol. II, ma Napoli, Starita), € 6.000<br />

2 vol. in 1 tomo in-16, bella leg. del novecento d’amatore p. marocch. verde chiaro, bordure<br />

in oro ed a secco sui piatti con fleuron al centro, dorso a nervi con tit. e fregi oro, tagli dor.,<br />

dentelle int. - Vol. I: Canti. Edizione corretta, accresciuta, e sola approvata dall’autore.<br />

Napoli, presso Saverio Starita, 1835, pp. (2), 177, (1b.). Occhietto con l’indicazione “Opere di<br />

G.L. vol. I”, al verso la celebre dichiarazione del L. nella quale <strong>il</strong> poeta afferma di non essere<br />

l’autore delle “Considerazioni sopra la storia ultima del Botta” che gli venivano attribuite.<br />

97


Edizione in gran parte originale, in quanto, come si legge nella “Notizia” che segue l’indice,<br />

“Nella presente (edizione) sono aggiunti undici componimenti non più stampati (Il passero solitario,<br />

Consalvo, Il pensiero dominante, Amore e morte, A se stesso, Aspasia, Sopra un basso r<strong>il</strong>ievo antico,<br />

Sopra <strong>il</strong> ritratto di una bella donna, Palinodia al marchese Gino Capponi, Imitazione, Scherzo, e cinque<br />

Frammenti) e gli altri riveduti dall’autore e ritocchi in più e più luoghi”. - Vol. II: Prose. Edizione<br />

corretta, accresciuta, e sola approvata dall’autore. Italia, 1835, pp. 198. Occhietto con<br />

l’indicaz. “Opere di G.L. vol. II”, al verso la “Aggiunta alle correzioni del volume I”; segue l’indice<br />

a pag. 5 e la 6 è bianca. Trattasi di una tiratura sconosciuta del II vol. di quest’edizione, che<br />

ebbe varie vicissitudini editoriali, a causa della mancata autorizazione di stampa (<strong>il</strong> noto<br />

“publicetur”) del governo borbonico. Nonostante ciò un certo numero di copie fu messo in giro<br />

con varie cautele (cioè senza nome dell’editore e col falso luogo di stampa), fu stralciato <strong>il</strong><br />

primo “quartuccio” (occhietto, frontespizio, indice, “Notizia intorno a queste Operette”), sostituito<br />

dalle 6 pp. sopradescritte, senza la “Notizia” e con l’indice che non contempla le Operette<br />

posteriori a “Il Parini”, le quali in effetti curiosamente non figurano nel presente volume, pur<br />

avendo esso 198 pp., esattamente come gli esemplari descritti da Mazzatinti-Menghini, che<br />

però non elenca <strong>il</strong> contenuto, e dal Cat. Fondo Leopardiano di M<strong>il</strong>ano (<strong>il</strong> quale ultimo in<br />

particolare, al n. 106, afferma esplicitamente, ma errando grossolanamente, che <strong>il</strong> volume<br />

contiene, oltre gli altri, i poemetti inediti “Frammento apocrifo di Stratone di Lampsaco”, “Il<br />

Copernico” e <strong>il</strong> “Dialogo di Plotino e di Porfirio”). Ottimo esemplare. Rarissimo.<br />

I) MAZZATINTI-MENGHINI n. 677. CAPPELLETTI p. 18 (Prose) e p. 8: “Questa edizione è rarissima,<br />

tanto che si è dubitato se veramente sia mai esistita”. FONDO LEOPARDIANO DI MILANO n. 104.<br />

II) MAZZATINTI-MENGHINI n. 676 (col tit. di “Operette” e con varianti). FONDO LEOP. MILANO n.<br />

107 (ma con diverso contenuto).<br />

182. Paralipomeni della Batracomiomachia. Parigi, <strong>Libreria</strong> Europea di Baudry, Quai<br />

Malaquais 3 (dai Torchi della Signora Lacombe, via d’Enghien 12), 1842, € 1.400<br />

in-16, pp. 136, broch. edit. rosa. Edizione originale genuina del celebre poemetto satirico in<br />

ottava rima, iniziato da Leopardi nel 1830 e terminato la sera prima della morte, a detta del<br />

Ranieri, <strong>il</strong> quale si occupò di pubblicarlo a Parigi. La rimanenza dell’edizione parigina fu<br />

acquistata da Le Monnier, che la considerò come continuazione delle Opere da lui edite nel 1845;<br />

e corredò gli esemplari di una copertina rosa, stampandovi quest’avviso: “alle Opere di G.L.<br />

stampate in Firenze nell’anno 1845 in tre volumi pei tipi di Felice Le Monnier è necessario complemento<br />

questo Poemetto in otto canti...”. Da non confondersi con la ristampa o contraffazione uscita a Napoli.<br />

La presente prima edizione genuina è caratterizzata dal primo verso del canto IV (p.53,<br />

“maraviglia”) interamente in maiuscolo e dalla parola “carrozzevole” a pag. 22, che venne poi<br />

corretta in “carezzevole”. Rarissima. Bell’esempl. a pieni margini (lieve mancanza in testa al dorso).<br />

IL CAT. FONDO LEOPARDIANO DI MILANO, n. 113-116 “possiede quattro diversi tipi di questo opuscolo”.<br />

MAZZATINTI-MENGHINI 694. PARENTI 309. CAPPELLETTI p. 5. RAINERI BISCIA n. 233.<br />

183. Opere. Vol. I-IV. (Con:) Paralipomeni della Batracomiomachia. Firenze, Le<br />

Monnier, 1845-46 (e Parigi, Baudry, 1842, per la Batracomiomachia), € 1.800<br />

5 vol. in 3 tomi in-8, bella e solida leg. coeva m. pelle con tit. e ricchi fregi oro ai dorsi (i 4 vol.<br />

impressi da Le Monnier), in brochure <strong>il</strong> vol. di Baudry (che Le Monnier, com’è noto, corredò di<br />

98


copertina rosa, stampandovi l’avviso che “Alle opere stampate in Firenze nel 1845…è necesario<br />

complemento questo Poemetto”). Prima edizione collettiva di tutte le opere di Leopardi ed in<br />

parte originale. - Vol. I-II: Opere. Edizione accresciuta, ordinata e corretta, secondo l’ultimo<br />

intendimento dell’autore, da Antonio Ranieri. Firenze, 1845, pp. XXXII, 317, (7); 363, (9). Con<br />

2 tav. f.t. Dall’ “Avviso intorno a questa edizione” si apprende che appaiono qui per la prima volta<br />

le seguenti opere: due Canti (Tramonto della luna, La ginestra), tre Operettte morali (Frammento<br />

apocrifo di Stratone da Lampsaco, Il Copernico, Dialogo di Plotino e di Porfirio), i centoundici “Pensieri”<br />

ed i primi tre “Volgarizamenti”, tra cui <strong>il</strong> celebre “Manuale di Epitteto”. - Vol. III: Studi f<strong>il</strong>ologici<br />

raccolti e ordinati da Pietro Pellegrini e Pietro Giordani. Firenze, 1845, pp. XXIX, (3), 484, (2).<br />

Con un facsim<strong>il</strong>e d’autografo f.t. - Vol. IV: Saggio sopra gli errori popolari degli antichi;<br />

pubblicato per cura di Prospero Viani. Firenze, 1846, pp. 312, (4). Edizione originale di questo<br />

“Saggio f<strong>il</strong>osofico e critico”, come lo definì lo stesso Leopardi (cfr. la lettera-prefaz. di Viani a G.B.<br />

Niccolini nelle pp. preliminari). - Vol. V: Paralipomeni della Batracomiomachia. Parigi, 1842,<br />

pp. 136. Ristampa, fatta da Le Monnier intorno al 1845, dopo aver acquistato la rimanenza<br />

dell’ediz. originale del Baudry, come già detto sopra, dalla quale, oltre che per la copertina, si<br />

differenzia soprattutto in due particolari: a pag. 22 la parola “carezzevole” è corretta (mentre<br />

nell’originale era “carrozzevole”) ed a pag. 53 la prima parola del canto IV , “Maraviglia”, è scritta<br />

in minuscolo (nell’originale interamente in maiuscolo). - Raccolta di notevole importanza, rarità<br />

e valore letterario.<br />

MAZZATINTI-MENGHINI nn. 697, 698, 700 e 694. FONDO LEOPARDIANO DI MILANO nn. 120, 121,<br />

123 e 113. CAPPELLETTI p. 3 (solo i vol. I-II).<br />

184. Epistolario di G.Leopardi. Con le inscrizioni greche triopee da lui tradotte e<br />

le lettere di Pietro Giordani e Pietro Colletta all’autore. Raccolto e ordinato da Prospero<br />

Viani. Firenze, Le Monnier, 1849, € 900<br />

2 vol. in-16, pp. (4), XII, 480; (4), 415, (5 ed un foglietto di errata); broch. edit. Edizione<br />

originale di questa straordinaria raccolta di 546 lettere del poeta, disposte in ordine cronologico,<br />

cui fanno seguito gli altri scritti citati nel titolo. Precede una lunga lettera dedicatoria del Viani<br />

ai fratelli di Giacomo, Carlo, Paolina e Pierfrancesco. “…oltre essere queste lettere pregievoli…, danno<br />

particolari notizie della vita del sommo Recanatese. E’ parere del Viani non trovarsi in tutti gli epistolari<br />

italiani, salvo quello del Tasso, lettere più gustose, affettuose, ammaestrative, f<strong>il</strong>osofiche di queste…” (Raineri<br />

Biscia n. 232; terza impressione dell’Epistolario, Firenze, 1864). Perfetto esempl:<br />

MAZZATINTI-MENGHINI n. 704. FONDO LEOPARDIANO DI MILANO n. 125.<br />

185. L’arte poetica di Quinto Orazio Flacco travestita ed esposta in ottava rima da<br />

G.L. Edizione originale sull’autografo del 1811. Camerino, Tipogr. Borgarelli, 1869,<br />

€ 350<br />

in-8, pp. 24, leg. poster. M. tela, tit. oro al dorso, cons. la copert. Poster. Muta (restaurata).<br />

Edizione originale, postuma, pubblicata a cura del Canonico prof. M<strong>il</strong>ziade Santoni, che la<br />

dedica al conte Giacomo Leopardi, nipote del poeta. Il “bizzarro travestimento della poetica di Orazio”<br />

si compone di 52 ag<strong>il</strong>i e briose ottave, composte da Leopardi appena tredicenne. Esempl. a grandi<br />

margini (qualche lieve fioritura della carta).<br />

MAZZATINTI-MENGHINI 735. CAT. FONDO LEOPARDIANO DI MILANO 162. CAPPELLETTI p. 24.<br />

99


ALESSANDRO MANZONI<br />

186. Urania. Poemetto. M<strong>il</strong>ano, Stamperia Reale, 1809, € 4.000<br />

in-8, pp. 24, leg. d’amatore inizio ‘900 in pieno zigrino rosso con riquadro a triplice f<strong>il</strong>etto oro sui<br />

piatti, tit. oro al dorso, broch. mura cons. Edizione originale, rarissima, di questo poemetto di circa<br />

350 endecas<strong>il</strong>labi, concepito probab<strong>il</strong>mente a Parigi, dove <strong>il</strong> Manzoni fu con la madre ospite per molto<br />

tempo della marchesa di Condorcet e frequentatore del di lei salotto. Urania era <strong>il</strong> nome col quale <strong>il</strong><br />

Fauriel, legato al Manzoni da profonda amicizia, soleva chiamare la marchesa. “A quel che si crede, anche<br />

quest’opuscolo fu stampato in un numero limitato di esemplari ed è infatti rarissimo a trovarsi” (Parenti). Ottimo<br />

esempl. a grandi margini (alcune lievi fioriture; un angolino bianco dell’occhiello restaurato).<br />

PARENTI, RARITÀ, I, pp.165-166. VISMARA 194. MANCA A SALVERAGLIO.<br />

187. Sulla Morale Cattolica. Osservazioni. Parte prima (unica pubblicata). M<strong>il</strong>ano,<br />

Stamp. Ant. Lamperti, 1819, € 2.800<br />

in-8, pp. pp. (4), XIII, (1b.), 297, (5), leg. del tempo m. pelle e ang., tass. con tit. e fregi oro al<br />

dorso. In fine all’indice è applicata una strisciolina di carta con indicazioni di errata corrige.<br />

Edizione originale di quest’opera scritta quasi di getto dal Manzoni, contro le accuse al modo<br />

d’intendere la morale cattolica da parte degli Italiani, mosse da Sismondo de Sismondi nella sua<br />

“Storia delle repubbliche italiane nel Medio Evo”. La seconda parte, promessa dall’autore ed<br />

annunciata al verso dell’occhietto, non fu mai pubblicata. Ottimo esemplare.<br />

VISMARA 242. SALVERAGLIO 312. PARENTI, RARITÀ I, pp. 168-173: “Questa prima edizione è piuttosto rara”.<br />

100


188. Sulla Morale Cattolica. Osservazioni. Torino, dalla Tip. Bianco, 1824, € 900<br />

in-16, pp.276 (l’ultima per errore num.176), broch. edit. giallina con scritte entro bordura s<strong>il</strong>ografica,<br />

sulla cop. superiore: “Associaz. per l’annua distribuzione…dalla Soc. dell’Amicizia Cattolica. Anno I, vol.III.<br />

Torino 1824”; su quella posteriore un “Avviso” relativo alla suddetta distribuzione. Seconda edizione,<br />

assai rara, sconosciuta alle bibliografie consultate. Fresco esemplare a pieni margini.<br />

MANCA AL VISMARA e AL SALVERAGLIO.<br />

189. Il Conte di Carmagnola. Tragedia. M<strong>il</strong>ano, Tipogr. di Vinc. Ferrario, 1820, € 1.300<br />

in-8, pp. (8, le prime 2 bb.), 142, (2 bb.), cart. marmorizz. coeva. Sulla seconda pagina bianca è<br />

applicata dall’origine una strisciolina di carta con un’indicazione di errata corrige a stampa: “Pag.<br />

63 lin. 1, leggasi Del valor che si perde”. Edizione originale, su carta a mano, dedicata a Ch. Claude<br />

Fauriel e preceduta da una lunga Prefazione sulla regola delle unità drammatiche che suscitò aspre<br />

polemiche tra classici e romantici. Esempl. immacolato, a pieni margini, con barbe.<br />

VISMARA 275. SALVERAGLIO 218. PARENTI, RARITÀ I, pp. 173-177.<br />

190. Adelchi. Tragedia. Con un discorso sur alcuni punti della storia longobardica in<br />

Italia. M<strong>il</strong>ano, Vinc. Ferrario, 1822, € 1.600<br />

in-8, pp. (8), 288, copertina orig. cart. marmorizz., tassello. con tit. a stampa al dorso. Edizione<br />

originale, dedicata dal Manzoni alla propria moglie Enrichetta Luisa Blondel. Dramma storico in<br />

cinque atti sugli avvenimenti che precedettero la caduta del regno longobardo, è considerato la<br />

più alta espressione del teatro romantico italiano ed è più raro a trovarsi del “Carmagnola”.<br />

Esempl. immacolato, a pieni margini su carta comune, con barbe.<br />

VISMARA 278. SALVERAGLIO 212. PARENTI, RARITÀ I, pp. 178-182 : “…le copie dell’Adelchi sono assai<br />

più rare del Carmagnola”.<br />

191. Promessi Sposi. Storia m<strong>il</strong>anese del secolo XVII scoperta e rifatta. M<strong>il</strong>ano,<br />

presso Vincenzo Ferrario, 1825-26, € 9.500<br />

3 vol. in-8, pp. (4), 352; (4), 368; (4), 416, (2); bella leg. coeva m. pelle marrone, dorsi a nervi<br />

con fregi e tit. oro. Edizione principe del più celebre e più significativo romanzo della letteratura<br />

italiana. Benché porti la data 1825-26, l’edizione non venne in luce che nel giugno del 1827.<br />

Esemplare di prima tiratura, con gli errori non ancora corretti, tranne quello di pag. 378, linea<br />

13, del III volume, che per altro si trova solo in alcuni esempl. “Gli esemplari tirati prima della<br />

correzione sono assai rari” (Parenti, Bibliogr. manzoniana, n. 33). Il presente, marginoso ed in<br />

ottimo stato, è quasi completamente immune dalle lievi ingialliture, spesso presenti, dovute al<br />

tipo di carta.<br />

VISMARA, n.1:“E’ questa l’edizione Principe...; essa è ricercata dagli amatori perché rara, e dai critici vien<br />

pure ricercata pei così detti lombardismi che vi si contengono”. SALVERAGLIO, n.21. PARENTI, RARITÀ I, pp.<br />

198-9. PARENTI, BIBLIOGR. MANZONIANA, n.33.<br />

101


192. I Promessi Sposi.<br />

Storia m<strong>il</strong>anese del<br />

secolo XVII scoperta e<br />

rifatta. Edizione riveduta<br />

dall’Autore. Storia<br />

della Colonna Infame<br />

inedita. M<strong>il</strong>ano, Guglielmini<br />

e Redaelli, 1840,<br />

€ 6.500<br />

in-8 gr., p. 864, testo<br />

inquadrato da doppio<br />

f<strong>il</strong>etto, attraente leg.<br />

romantica in p. marocch.<br />

granata zigrino con<br />

riquadri a secco ed in oro<br />

sui piatti, riquadro al<br />

centro con decorazioni e<br />

losanga impressi in verde<br />

scuro ed oro, dorso a nervi<br />

con tit. e ricchi fregi in verde ed oro (cerniere deboli), conservata la copertina editoriale anteriore<br />

azzurra figurata; in astuccio cart. Adorno di circa 450 <strong>il</strong>lustrazioni per lo più di Francesco<br />

Gonin (350), Paolo e Luigi Riccardi, Massimo d’Azeglio, Boulanger, Giuseppe Sogni, Luigi Bisi<br />

e Federico Moia; <strong>il</strong> tutto inciso in legno dagli intagliatori francesi Bernard, Pollet e Loiseau,<br />

dall’inglese Sheeres e da Luigi Sacchi, <strong>il</strong> quale aveva impiantato un apposito stab<strong>il</strong>imento grafico<br />

a M<strong>il</strong>ano. Prima edizione definitiva del romanzo ed edizione originale della Storia della<br />

Colonna Infame. Magnifico esemplare di prova contenente un avviso a stampa<br />

apparentemente sconosciuto e con le seguenti particolarità: al verso di uno dei fogli bianchi di<br />

risguardo, dopo un avviso tipografico su strisciolina applicata, vi è una nota autografa di<br />

Manzoni su tre righe e mezza, relativa al “quartino” aggiunto: “Il carticino, che comprende le avvenute<br />

correzioni, è stato messo al suo posto; lasciando però sussister ivi anche le pagine errate” (infatti davanti alle<br />

pp. 613-614, contenenti rispettivamente un errore di stampa - “provveder”- ed un errore materiale<br />

- “la nona parte”- sono aggiunte le medesime pagine con le due correzioni - “preveder” e “gli otto<br />

noni”- e le corrispettive pp. 611-612 seppur senza errori; cfr. PARENTI, Rarità I, terza ediz. 1953,<br />

pp. 223-4, dove però si parla di “due cartellini bianchi”, di cui solo <strong>il</strong> secondo, quello che inizia con<br />

“S’unisce”, concorda con la seconda parte del nostro, <strong>il</strong> quale nella sua interezza sicuramente venne<br />

<strong>allegato</strong> alla dispensa XCII nel nov. 1842); dopo <strong>il</strong> frontespizio sono aggiunte 4 pagine stampate<br />

appositamente per la pubblicazione del libro in questa edizione (sulla prima viene ripetuto <strong>il</strong> titolo<br />

come nel primo frontesp. e comincia l’avviso con i ragguagli sull’imminente pubblicazione, la<br />

seconda ha in basso l’immagine di un “bravo” che troveremo a pag. 19 del testo definitivo e la<br />

terza è numerata 61 ed ha la stessa figura, ma non la stessa paginazione, della pag. 61 definitiva;<br />

la quarta è bianca con in basso la scritta “Prezzo cent. 10”); in fine al volume inoltre è allegata l’opera<br />

di Pietro VERRI “Sulla tortura…Osservazioni ripubblicate per far seguito alla Storia della Colonna Infame<br />

descritta da A. Manzoni” (M<strong>il</strong>ano, Giov. S<strong>il</strong>vestri, 1843, pp. IV, 64. Cfr. Salveraglio 1114). Ottimo<br />

esemplare, con ampi margini, quasi completamente immune da fioriture della carta.<br />

VISMARA 57. SALVERAGLIO 57. PARENTI, BIBLIOGR. MANZONIANA, n. 107.<br />

102


193. Opere varie. Edizione riveduta<br />

dall’autore. M<strong>il</strong>ano, G. Redaelli, 1845,<br />

€ 2.400<br />

in-4, pp. 878, attraente e solida leg. del<br />

tempo m. marocch. rosso, dorso a nervi con<br />

tit. e fregi oro, piatti in percallina rossa.<br />

Esemplare con l’aggiunta della nuova<br />

dispensa contenente l’ode “Marzo 1821” ed<br />

<strong>il</strong> “Proclama di Rimini” ed <strong>il</strong> nuovo indice (gli<br />

esemplari privi di quest’ultima dispensa<br />

terminano con la pag. 864). E’ adorno di 10<br />

s<strong>il</strong>ografie alle Tragedie inc. da Ratti sui<br />

disegni di Rob. Focosi (l’ultimo di Firentini),<br />

9 vignette ed altrettante graziose piccole<br />

figure alle iniziali delle Poesie (Inni Sacri e<br />

poesie storico-politiche) inc. da Ratti e<br />

Salvioni sui disegni di Paolo Riccardi e Salv.<br />

Mazza. Prima edizione delle “Opere varie”,<br />

voluta dal Manzoni, quale comple-tamento<br />

dell’ediz. <strong>il</strong>lustrata de “I Promessi Sposi” ed a<br />

questa in tutto sim<strong>il</strong>e; fu pubblicata in 8<br />

dispense dal dal 1845 al 1855 e solo nel 1860<br />

poi <strong>il</strong> Manzoni farà aggiungere la nuova<br />

dispensa di cui si è detto. Magnifico esempl. a pieni margini, intonso.<br />

VISMARA 329. SALVERAGLIO 10. PARENTI, RARITÀ I, pp. 230-246.<br />

194. Opere Varie. Edizione riveduta dall’autore. M<strong>il</strong>ano, Redaelli, 1845, € 950<br />

in-8 gr., pp.864, buona leg. ottocentesca m.pelle, dorso a nervi con fregi e tit. oro. Edizione<br />

descritta al numero precedente, ma esemplare al quale non furono aggiunte le 12 pagine della<br />

nuova dispensa.<br />

195. Pochi versi inediti (Marzo 1821 ed Il Proclama di Rimini). M<strong>il</strong>ano, G. Redaelli, 1848,<br />

€ 700<br />

in-16, pp. 15, (1 b.), broch. orig. muta di colore rosa. Sul frontesp. timbro del “Governo<br />

Provvisorio, Commissione delle offerte”. A pag. 3 la dedica a stampa al poeta e soldato Teodoro<br />

Koerner, martire per l’indipendenza germanica. Edizione originale dei due componimenti<br />

poetici “Marzo 1821” ed “Il Proclama di Rimini”, tirata a 4000 copie in favore dei profughi<br />

veneti. Com’è noto, l’occasione di pubblicare le due poesie, già composte rispettivamente fin<br />

dal 1821 e 1815, fu offerta al Manzoni dall’insurrezione delle cinque giornate di M<strong>il</strong>ano del<br />

1848, durante le quali suo figlio F<strong>il</strong>ippo fu preso come ostaggio dagli Austriaci. Esempl. a<br />

pieni margini (con fioriture della carta).<br />

VISMARA 271. SALVERAGLIO 294. PARENTI, RARITÀ I pp. 254-6.<br />

103


196. Lettera al signor professore Girolamo Boccardo intorno a una questione di<br />

così detta Proprietà Letteraria. M<strong>il</strong>ano, Tipogr. Redaelli, (1861), € 320<br />

in-16, pp.43, broch. edit. con titolo a stampa sul primo piatto. Edizione originale di raro<br />

opuscolo del Manzoni, polemico contro la contraffazione dei Promessi Sposi pubblicata da Le<br />

Monnier nel 1861. Etichetta a stampa dell’editore di errata-corrige applicata all’interno della<br />

copertina (con due timbri sulla stessa).<br />

VISMARA n. 316.<br />

197. Del Trionfo della Libertà. Poema inedito. Con lettere dello stesso e note.<br />

Preceduto da uno studio di C. Romussi. M<strong>il</strong>ano, Paolo Carrara, 1878, € 400<br />

in-8, pp.285, (3, bianche), (8, di catalogo edit.), broch. edit. con copertine grigie. Esemplare su<br />

carta grande e greve, con la nota ms. “Omaggio dell’Editore” sulla copert. ant., e la nota a stampa<br />

“Edizione non in commercio” su quella posteriore. Con un fac-sim<strong>il</strong>e d’autografo e 4 figure<br />

allegoriche inc. in legno da Gallieni su disegni di Farina e Andrea Appiani. Edizione originale,<br />

postuma, di questo poema in quattro canti scritto dal Manzoni quindicenne nel 1801.<br />

SALVERAGLIO n.302 (ignora l’esistenza della presente tiratura su carta speciale, fuori commercio).<br />

198. Del Trionfo della Libertà. Poema inedito. M<strong>il</strong>ano, P.Carrara, 1878, € 300<br />

in-8, pp.285, (3, bianche), 8 di catalogo editoriale. Esemplare su carta comune dell’edizione<br />

originale postuma descritta al numero precedente. Conservato nella bella legatura editoriale in<br />

piena percallina bordeaux finemente decorata in oro ed a secco. Assai fresco.<br />

SALVERAGLIO n.302.<br />

199. La Rivoluzione Francese del 1789 e la Rivoluzione Italiana del 1859. Saggio<br />

comparativo, pubblicato per cura di Pietro Bramb<strong>il</strong>la da Ruggero Bonghi. M<strong>il</strong>ano, Fr.<br />

Rechiedei, 1889, € 450<br />

in-8, pp.XIII, (3), 362, (2), ogni pagina racchiusa da un doppio f<strong>il</strong>etto. Bella leg. coeva<br />

m.marocch. rosso, tela sui piatti, dorso a nervi ornato e con titolo oro. Edizione originale,<br />

postuma, di quest’opera storica purtroppo rimasta incompiuta. Magnifico esemplare,<br />

probab<strong>il</strong>mente in carta grande.<br />

SALVERAGLIO n.355. PARENTI, PRIME EDIZ., p.331.<br />

104


200. DE AMICIS, Edmondo Cuore. Libro per i ragazzi. Terza edizione. M<strong>il</strong>ano,<br />

Treves, 1886, € 8.000<br />

in-16, pp. (6), 338, (16 di catalogo<br />

editoriale Treves), legatura coeva m.<br />

pelle rossa, titolo in oro al dorso.<br />

Edizione originale (malgrado<br />

l’indicazione terza edizione) dell’opera<br />

più importante, insieme al Pinocchio,<br />

della letteratura per ragazzi di ogni<br />

epoca e di ogni paese, ed una delle<br />

più rare prime edizioni della<br />

letteratura italiana dell’Ottocento. Il<br />

libro era stato concepito in un primo<br />

tempo dall’autore come primo<br />

volume di una serie dal titolo Cuore<br />

che avrebbe dovuto comprendere<br />

vari tipi di ritratti psicologici e di<br />

costume, secondo un progetto che<br />

però non si realizzò mai. “Quest’opera<br />

si colloca precisamente sulla linea del<br />

progettato Cuore (A. Baldini lo<br />

definisce “prontuario delle effusioni<br />

passioni consolazioni delusioni del<br />

cuore”) sicchè non aveva avuto torto<br />

Treves a insistere perché uscisse con <strong>il</strong><br />

titolo già tanto pubblicizzato, incontrando tuttavia la decisa opposizione del De Amicis. che continuava a<br />

rimandare la stesura del “romanzo” scritto poi di getto tra <strong>il</strong> febbraio ed <strong>il</strong> maggio del 1886” (DBIT, vol.<br />

33 pp. 234-235). Nel giro di tre anni Cuore raggiunse la centesima edizione e fu tradotto in tutte<br />

le lingue del mondo. L’assoluta rarità delle prime edizioni è dovuta all’estrema deperib<strong>il</strong>ità di un<br />

volume dato in lettura ai bambini. Prezioso esemplare, che riporta sulla carta bianca che precede<br />

<strong>il</strong> titolo una dedica autografa di De Amicis “A Ernesto Pasquali / ricordo d’amicizia / di Edmondo<br />

De Amicis/ Torino 26 XI bre 86”. Il Pasquali (1844-1917 fu fervente mazziniano e poi avvocato).<br />

Questa dedica, oltre al fatto che <strong>il</strong> catalogo editoriale al fondo comprenda solo opere edite nel<br />

1886, è importante per la datazione della terza edizione: essa è praticamente contemporanea alla<br />

prima, che fu messa in vendita con certezza <strong>il</strong> 15 Ottobre 1886. Benchè l’esemplare della terza<br />

presso la Marucelliana abbia la copertina datata 1887, questa dedica conferma l’asserzione del<br />

lungo articolo del Parenti (p. 304, in nota:): “Le due edizioni seguenti credo siano state tirate insieme<br />

alla prima, con la sola variante del numero di edizione; del resto, fino alla terza, almeno, sono tutte del<br />

1886”. L’esemplare conserva inoltre le varianti nell’introduzione proprie della prima edizione<br />

“corresse quelle note” e “quaderno”.<br />

PARENTI, RARITÀ BIBLIOGR. DELL’OTTOCENTO, VII, P. 301-315: “Edizione originale di estrema rarità.<br />

L’unico esemplare apparso sul mercato è apparentemente quello offerto nel cat. 41 del libraio Puccinelli<br />

Sannini, diffuso nel maggio 1928. Era un esemplare lacero e macchiato e fu venduto a 100 lire. Nelle<br />

biblioteche, l’unico da me rinvenuto è quello della Nazionale di Firenze; anche questo in pessime condizioni…<br />

Il successo di Cuore, credo non abbia possib<strong>il</strong>ità di riscontro in nessun’altra opera e in nessun’altra<br />

letteratura”.<br />

105


201. DOSSI, Carlo. Amori. M<strong>il</strong>ano, Dumolard editore, 1887, € 2.700<br />

in-16 picc. pp. CXXIV, (2), elegante cartonatura editoriale: <strong>il</strong> piatto superiore decorato da<br />

simbolico ramo di mimosa impresso gialloverde su nero, cartellini rossi con le indicazioni editoriali<br />

su entrambi i piatti, realizzati in caratteri disegnati in modo da simulare dei veri e propri<br />

ideogrammi; cucitura a vista con f<strong>il</strong>o di seta rosso. La copertina e <strong>il</strong> frontespizio furono disegnati<br />

da Luigi Conconi, la tiratura fu di 585 esemplari impressi su carta di gelso a fogli doppi, alla<br />

maniera giapponese, che, scrive Dossi a Luigi Conconi: “sembra pelle di cipolla, ed è chiamata di seta<br />

benché in verità sia tratta non dalla bava del baco ma dal suo alimento, <strong>il</strong> gelso”. Come si apprende<br />

dall’epistolario di Dossi, Amori vuole essere considerato come l’antitesi di Desinenza in A: “Perocché<br />

in esso (Amori) cerco di raccogliervi la luce rosea del mondo femminino in quella maniera che nel precedente<br />

libro (Desinenza in A) vi avea accumulato le tenebre. Sennonché <strong>il</strong> bene che si può dire delle donne è<br />

purtroppo più scarso del male, e però <strong>il</strong> nuovo volume sarà minore, per mole, dell’altro. E’ un libro castissimo.<br />

Il più ardito atto d’amore che vi si compie è un bacio - e anche questo - attraverso <strong>il</strong> cristallo di una finestra”.<br />

Elegante volumetto, perfetto esemplare di questo raffinatissimo, inusuale prodotto editoriale<br />

dell’ottocento italiano.<br />

106


IL NOVECENTO ITALIANO<br />

202. AGNOLETTI, Fernando. Il bordone della poesia. Firenze, Vallecchi, 1930, in-16, pp. 250,<br />

una tav. f.t., broch. edit. Ediz. originale, esempl. intonso. ASOR ROSA, p. 7. SPADUCCI, p. 12. € 200<br />

203. BACCELLI, Alfredo. Le lucciole del<br />

sentiero. Roma, Unione Editoriale Italiana, 1935, in-<br />

8vo, pp. 176; broch. edit. fig. (qualche difetto al<br />

margine inferiore della prima di copertina). L’opera è<br />

adorna di 41 x<strong>il</strong>ografie a p. pag. una per ciascuna<br />

poesia, tirate sugli originali incisi da Irma Pavone<br />

Grotta. Edizione originale a tiratura limitata di 1000<br />

es., <strong>il</strong> presente è l’esemplare n. 850. ASOR ROSA p. 32.<br />

SERVOLINI, Dizionario, p. 404. € 220<br />

204. BARILLI, Bruno. Il paese del melodramma.<br />

Lanciano, Giuseppe Carabba, 1929, in-16, pp.(8),<br />

218, (4), copertina con <strong>il</strong>lustrazione al tratto a due<br />

colori disegnata da Scipione. Prefazione di Em<strong>il</strong>io<br />

Cecchi. Edizione originale. ASOR ROSA p. 46.<br />

SPADUCCI p. 34. € 120<br />

205. BARTOLINI, Luigi. Polemiche. M<strong>il</strong>ano,<br />

Gastaldi, 1940, in-16, pp. 324, broch. edit. fig.<br />

(piccoli difetti alla broch.) Una cartolina in facsim<strong>il</strong>e e<br />

numerosi finalini n.t. realizzati su disegno dell’autore.<br />

Edizione originale. Esemplare con qualche<br />

arrossatura. SPADUCCI p. 36. € 180<br />

206. BELTRAMELLI, Antonio. Gli uomini rossi.<br />

Romanzo. Torino-Genova, R. Streglio, 1904, in-16,<br />

pp. 344, (8), broch. edit. fig. Edizione originale. ASOR<br />

ROSA, p. 54. SPADUCCI, p. 40. € 240<br />

207. BOINE, Giovanni. Il peccato ed altre cose.<br />

Firenze, Quaderni della Voce, 1914, in-16, pp. 140,<br />

(2), broch. edit. Edizione originale. ASOR ROSA p.<br />

76. SPADUCCI p. 52. € 150<br />

208. BONTEMPELLI, Massimo. Odi sic<strong>il</strong>iane.<br />

M<strong>il</strong>ano, Sandron, 1906, in-16, pp. 30, (2), broch. edit.<br />

Edizione originale con dedica autografa dell’autore.<br />

SPADUCCI p. 56. € 300<br />

107


209. BONTEMPELLI, Massimo. Egloghe. Torino-Genova, Renzo Streglio, 1904, in-8, pp. 85,<br />

(5), broch. edit. Edizione originale. “Opera prima” stampata su carta forte. ASOR ROSA, p. 83.<br />

SPADUCCI, p. 54. € 500<br />

210. CALVINO, Italo. Le cosmicomiche. Torino, Einaudi, 1965, in-8, pp. 184, (10); tela edit.<br />

e sovracop. fig. Edizione originale. Raccolta di racconti di argomento fantascientifico. ASOR<br />

ROSA p. 107. SPADUCCI p. 69. € 250<br />

211. CAMPANA, Dino. Canti Orfici ed altre<br />

liriche. Opera lirica. Con prefazione di Bino Binazzi.<br />

Firenze, Vallecchi, 1928, in-16, pp. 166, broch. edit.<br />

(piccola mancanza alla parte superiore del dorso senza<br />

perdita di testo). Edizione in parte originale. Comprende<br />

la seconda edizione dei “Canti Orfici” e l’edizione<br />

originale delle “Altre liriche”. ASOR ROSA p. 111.<br />

SPADUCCI p. 71. € 350<br />

212. CARDARELLI, Vincenzo. Prologhi viaggi favole.<br />

Lanciano, Carabba, s.d. (ma 1929), in-16, pp. 257, (5),<br />

broch. edit. fig. Edizione originale, esemplare intonso.<br />

ASOR ROSA p. 120. SPADUCCI p. 76. € 400<br />

213. CECCHI, Em<strong>il</strong>io. Pesci rossi. Firenze, Vallecchi,<br />

1920, in-16, pp. 151, (3), VI, broch. edit. Queste pagine<br />

nascono dalle sue collaborazioni con le riviste “Ronda” e<br />

“Tribuna”. Ediz. orig. Esempl. leggermente brunito, dorso restaurato. SPADUCCI, p. 84 € 300<br />

214. DE PISIS, F<strong>il</strong>ippo. Prose.<br />

Ferrara, Taddei, 1920, in-8, pp. 211, (5),<br />

broch. edit. fig. Edizione originale.<br />

Con dedica autografa di 7 righe sul<br />

foglio d’occhietto. Esempl. intonso,<br />

uniformemente brunito e con difetti al<br />

dorso, non comune. ASOR ROSA, p. 191.<br />

SPADUCCI, p. 109. € 800<br />

215. FENOGLIO, Beppe. Il partigiano<br />

Johnny. A cura di L. Mondo. Torino,<br />

Einaudi, 1968, in-8, pp. 376, tela edit. e<br />

sovracop. fig. Ediz. orig. ASOR ROSA p.<br />

219. SPADUCCI p. 124. € 250<br />

216. FENOGLIO, Beppe. I ventitre giorni della città di Alba. Torino, Einaudi, 1952, in-16,<br />

pp. 190, broch. edit. Edizione originale. “Opera prima”, nella quale emergono i motivi ricorrenti<br />

di tutta l’opera narrativa di Fenoglio, quali: <strong>il</strong> legame con la terra piemontese, la guerra e la<br />

Resistenza. ASOR ROSA, p. 219. SPADUCCI, p. 123. € 350<br />

108


217. GUTTUSO, Renato. Dieci disegni e uno scritto sui Contadini di Sic<strong>il</strong>ia. Roma,<br />

Edizioni di Cultura Sociale, “Il Disegno Popolare n. 2”, 1951, in-16, pp. 32 n.n., 10 <strong>il</strong>lustrazioni<br />

al tratto n.t.; broch. edit. Edizione originale. Raccolta di disegni così descritta dall’autore: “I<br />

disegni qua raccolti sono quasi tutti recenti. Sono, in parte, relativi al mio quadro del 1949 “Occupazione<br />

delle terre incolte in Sic<strong>il</strong>ia” ...credo siano legati alla mia ispirazione più profonda e remota. Alla mia<br />

infanzia, alla mia gente, ai miei avi contadini, a mio padre agrimensore, ai giardini di limoni e di aranci,<br />

alle pianure del latifondo fam<strong>il</strong>iari al mio occhio ed al mio sentimento, da che son nato... “ € 240<br />

218. LEVI, Primo. Se questo è un uomo. Torino, De S<strong>il</strong>va, 1947, in-16, pp. 197, (1), broch. edit.<br />

e sovracop. <strong>il</strong>l. con difetti e restauri al dorso. Edizione originale. ASOR ROSA p. 301. SPADUCCI p.<br />

158. € 350<br />

219. LEVI, Primo. La tregua. Torino, Einaudi, 1963, in-16, pp. 255, (1), tela edit. e sovracop.<br />

fig. Edizione originale. Il romanzo racconta <strong>il</strong> lungo viaggio di ritorno da Auschwitz a Torino.<br />

SPADUCCI p. 158. € 300<br />

8.<br />

220. LINATI, Carlo. Duccio da Bontà. Ancona, Puccini, 1912, in-8, pp. 132, (2); broch. edit<br />

fig. (ex. libris fig. sulla seconda di copertina). Edizione originale, rara. Esempl. in perfetto stato<br />

di conservazione. SPADUCCI, p. 159. € 450<br />

221. MONTALE, Eugenio. La bufera e altro. Venezia, Neri Pozza, 1956, in-8, pp. 140; broch.<br />

edit. Terza raccolta montaliana di poesie. Edizione originale, tiratura limit. di 1100 esempl.<br />

ASOR ROSA p. 350. SPADUCCI p. 186. € 480<br />

109


222. MONTALE, Eugenio. Ossi di seppia.<br />

Lanciano, Carabba, 1931, in-16, pp. (6), 158,<br />

(2), broch. edit. fig., <strong>il</strong>lustrata a 3 colori da<br />

Scipione-Gino Bonichi. Monogramma “E.M.” al<br />

verso del front. (sotto la proprietà letteraria).<br />

Terza edizione con introduzione di Alfredo<br />

Gargiulo. Bell’esemplare, edizione non comune.<br />

ASOR ROSA p. 350. SPADUCCI p.185.<br />

€ 1.100<br />

223. MONTALE, Eugenio Trentadue variazioni.<br />

M<strong>il</strong>ano, Giorgio Lucini, 1973 (al verso del<br />

tit.: 1972), in-8, cartella nera contenente 34<br />

quartini su carta vergata di vari colori. Prima<br />

edizione in volume di questi elzeviri, raccolti da<br />

V. Scheiw<strong>il</strong>ler, usciti su “Il Corriere della Sera” negli<br />

anni 1968-71; tirata a soli 250 esempl. fuori<br />

commercio. ASOR ROSA, p. 351. SPADUCCI, p. 186.<br />

€ 400<br />

224. MORETTI, Marino. Il giardino dei frutti. (1911-1914). Napoli, Ricciardi, 1916. in-16,<br />

pp. (6), 182; broch. edit. fig. Edizione originale. Con dedica autografa firmata sul foglio di<br />

riguardo. Bell’esemplare, non comune. ASOR ROSA, p. 357. SPADUCCI, p. 192. € 400<br />

225. PALAZZESCHI, Aldo. La piramide. Scherzo<br />

di cattivo genere e fuor di luogo. Firenze, Vallecchi,<br />

1926 in-16, pp.184, broch. edit. Scritta nel biennio<br />

1913-1914 ma pubblicata solo nel 1926. Edizione<br />

originale. Esempl. allo stato di nuovo, intonso. ASOR<br />

ROSA, p. 390. SPADUCCI, p. 207. € 300<br />

226. PALAZZESCHI, Aldo. Bestie del 900.<br />

Con tavole incise in nero e a colori di Mino<br />

Maccari. Firenze, Vallecchi, 1951. in-4, pp. 164,<br />

30 tavole incise a colori f.t. e 16 tavv. incise in bianco<br />

e nero n.t. da Mino Maccari; cart. edit. fig.,<br />

sovracop. fig. cons. (con difetti). Edizione<br />

originale. Opera nata dalla collaborazione di<br />

due importanti artisti del ‘900: <strong>il</strong> poeta Aldo<br />

Palazzeschi e <strong>il</strong> pittore, incisore, scrittore e<br />

<strong>il</strong>lustratore Mino Maccari. Bell’esemplare,<br />

difetti e restauri alla sovracop. edit. ASOR ROSA,<br />

p. 390. SPADUCCI, p. 207. € 450<br />

110


227. PAPINI, Giovanni. Il crepuscolo dei<br />

f<strong>il</strong>osofi. M<strong>il</strong>ano, Società Editrice Lombarda, 1906,<br />

in-8, pp. [2] XII [4] 293 [3], broch. edit. fig. La data<br />

presente in copertina è <strong>il</strong> 1906, in fine all’opera però,<br />

si legge: Finito di stampare…<strong>il</strong> 10 Novembre 1905.<br />

Edizione originale stampata su carta uso mano.<br />

ASOR ROSA, p. 395. SPADUCCI, p. 212. € 400<br />

228. PAVESE, Cesare. Paesi tuoi. Racconto. Torino,<br />

Einaudi, 1941, in-16, pp. 148, broch. edit. Edizione<br />

originale. Celebre romanzo con <strong>il</strong> quale Pavese si<br />

segnala alla critica come interprete di un neorealismo<br />

profondamente legato alla narrativa americana (Dos<br />

Passos, Faulkner). Esemplare ben conservato. ASOR<br />

ROSA, p. 411. SPADUCCI, p. 221. € 530<br />

229. PAVESE, C. La luna e i falò. Torino, Einaudi,<br />

1950, in-16, pp.180 cart. edit. fig. Ediz. originale,<br />

in perfetto stato di conservazione. Con questo<br />

ultimo romanzo, Pavese vinse <strong>il</strong> “Premio Strega”.<br />

ASOR ROSA, p. 411. SPADUCCI, p. 221. € 400<br />

230. PEA, Enrico. Moscardino. M<strong>il</strong>ano, Treves, 1922, in-16, pp. 164, (2), broch. edit. Edizione<br />

originale, rara. ASOR ROSA, p. 413. SPADUCCI, p. 222. € 400<br />

231. PIRANDELLO, Luigi. Liolà. Commedia campestre in tre atti. Testo sic<strong>il</strong>iano e traduzione<br />

italiana a fronte. Roma, Formiggini, 1917, in-16, pp. IX, (1), 145, broch. edit. (lieve difetto al<br />

dorso). Edizione originale, rara, (discreto esemplare, uniformemente brunito). ASOR ROSA, p.<br />

427. FUSCO, p. 140. LO VECCHIO-MUSTI, p. 145. SPADUCCI, p. 228. € 400<br />

232. PIRANDELLO, Luigi. Liolà. Commedia campestre in tre atti. Vol. XXIV della collezione<br />

“Maschere nude”. Firenze, Bemporad, 1928, in-16, pp. 126, broch. edit. Prima edizione nel solo testo<br />

italiano. Esempl. ben conservato, non comune. LO VECCHIO-MUSTI, p. 159. SPADUCCI, p. 229. € 280<br />

233. PIRANDELLO, Luigi. Fuori di chiave. Genova, Formiggini, 1912, in-16 picc., pp. 116,<br />

18 di catalogo dell’editore, cart. edit. fig. Ultima raccolta di poesie pubblicata dall’autore.<br />

Edizione originale. ASOR ROSA, p. 427. LO VECCHIO-MUSTI, p. 82. PARENTI, p. 406. € 300<br />

234. PIRANDELLO, Luigi. L’umorismo. Saggio. Lanciano, Carabba, 1908, in-8, pp. 187, (5);<br />

leg. percallina. Edizione originale. Firma autografa estesa dell’autore sotto la proprietà letteraria.<br />

Bell’esemplare, non comune. LO VECCHIO-MUSTI, p. 92. SPADUCCI, p. 228. ASOR ROSA, p. 427: “Nel<br />

1908 uscirono i saggi “L’umorismo” e “Arte e scienza”, in cui espose la sua concezione estetica e f<strong>il</strong>osofica<br />

improntata a un profondo scetticismo. I due scritti, presentati al concorso per professore ordinario, suscitarono<br />

l’attenzione di Croce, sfociata poi in una polemica che si protrasse fino all’edizione del 1920.” € 500<br />

111


112<br />

232.<br />

238.<br />

233.<br />

231.


235. PIRANDELLO, Luigi. Berecche e la guerra. M<strong>il</strong>ano, Facchi, 1919, in-16, pp. 213, (3),<br />

broch. edit. fig. a colori, firmata. Edizione originale. Bell’esemplare a pieni margini, a fogli<br />

disuguali (lievemente brunito). LO VECCHIO-MUSTI, p. 114. SPADUCCI, p. 228. € 250<br />

236. PIRANDELLO, Luigi. Arte e scienza. Saggi. Roma, W. Modes, 1908, in-16, pp. 270,<br />

broch. edit. Edizione originale. Lievi difetti alla copertina. LO VECCHIO-MUSTI, p. 91. ASOR<br />

ROSA, p. 427. SPADUCCI, p. 228. € 220<br />

237. PIRANDELLO, Luigi. La favola del figlio cambiato. Tre atti in cinque quadri. Per la musica di<br />

G. Francesco Malipiero. M<strong>il</strong>ano, G. Ricordi & C., 1933, in-16, pp. 90, leg. d’amatore m. marocchino e<br />

angoli, tit. oro al dorso a nervi, broch. edit. cons. Ediz. originale. LO VECCHIO-MUSTI, p. 84. € 250<br />

238. PIRANDELLO, Luigi. Pasqua di Gea. M<strong>il</strong>ano, <strong>Libreria</strong> Editr. Galli, 1891, in-32 picc., pp. 124, (2).<br />

Rarissima ediz. originale della seconda opera pubblicata da Pirandello. Poemetto ispirato dalle “Elegie<br />

romane” di Goethe. Discreto esempl. con piccoli difetti al dorso. LO VECCHIO-MUSTI, p. 79. € 800<br />

239. REBORA, Clemente. Frammenti lirici.<br />

Firenze, La Voce, 1913, in-16, pp. 136, broch.<br />

edit. Edizione originale. Opera prima di<br />

poesia. Bell’esemplare con qualche piccolo<br />

difetto al dorso. ASOR ROSA, p. 459: “i<br />

Frammenti lirici, dedicati “ai primi dieci anni del<br />

secolo ventesimo, e segnatamente attraversati dalla<br />

sua ricerca esistenziale e dal desiderio di sentirsi all’unisono con la natura”. € 1.200<br />

240. ROCCATAGLIATA-CECCARDI,<br />

Ceccardo. Sonetti e poemi. (1898-<br />

1909). Empoli, Società editrice Ligure<br />

Apuana, 1910, in-8, pp. XIII, 406, (2), 1<br />

tavola f.t. e 13 s<strong>il</strong>ografie di A. De Carolis,<br />

broch. edit. fig. Edizione di lusso, tirata a<br />

500 esemplari. Bell’esemplare con qualche<br />

piccolo difetto alla broch. Opera non<br />

comune. ASOR ROSA, p. 469. € 850<br />

241. SABA, Umberto. Il Canzoniere<br />

(1900-1945). Roma, Einaudi, 1945, in-8,<br />

pp. (4), 610, (2), broch. edit. fig. Edizione<br />

in parte originale, progettata dal poeta<br />

stesso. Gran parte dei componimenti<br />

compaiono qui per la prima volta.<br />

Bell’esemplare. ASOR ROSA, p. 484.<br />

SPADUCCI, p. 256. € 400<br />

113


242. SABA, Umberto. Poesie. Con prefazione di S<strong>il</strong>vio Benco. Firenze, Casa editrice italiana,<br />

1911, in-16, pp. 117, (1), broch. edit. Primo libro pubblicato sotto lo pseudonimo di “Saba”<br />

(<strong>il</strong> cui vero nome è Umberto Poli). Edizione originale, rarissima. Bell’esemplare. ASOR ROSA, p.<br />

483. SPADUCCI, p. 255. € 2.200<br />

243. SBARBARO, Cam<strong>il</strong>lo. Trucioli (1914-1918). Firenze, Vallecchi, 1920, in-16, pp. 208,<br />

broch. edit. Edizione originale di questa rarissima raccolta. Bell’esemplare, intonso (qualche<br />

arrossatura sul piatto superiore). ASOR ROSA p. 501. SPADUCCI p. 267. € 1.300<br />

244. SBARBARO, Cam<strong>il</strong>lo. Liquidazione. Prose liriche.Torino, Ribet, 1928, in-16, pp. 172,<br />

broch. edit. Edizione originale a tiratura limitata di 750 es, <strong>il</strong> presente è l’esemplare “U” dei 22<br />

su carta a mano. Perfetto stato di conservazione. ASOR ROSA p. 501. SPADUCCI p. 267. € 550<br />

245. SVEVO, Italo. La coscienza di Zeno. Romanzo. M<strong>il</strong>ano, Giuseppe Morreale, 1930, in-16,<br />

pp. 536, (8 di catalogo), broch. edit. Seconda edizione, rara (la prima edizione uscì nel 1923).<br />

ASOR ROSA, p. 531. € 450<br />

246. UNGARETTI, Giuseppe. Sentimento del tempo. Con un saggio di Alfredo Gargiulo.<br />

Firenze, Vallecchi, 1933, in-16, pp. 170, (2), broch. edit. fig. Edizione originale in volume. Le<br />

prime composizioni erano già apparse su “L’Italia letteraria” e “Commerce”. Con questa seconda<br />

grande opera Ungaretti si riavvicinò alla tradizione poetica italiana di Petrarca e Leopardi. ASOR<br />

ROSA, p. 555. SPADUCCI p. 297. € 350<br />

247. VIANI, Lorenzo. I Vàgeri. Gente d’onore e di rispetto. M<strong>il</strong>ano, Alpes, s.d (1926), in-16, pp. 308,<br />

broch. edit. fig. a colori. Ediz. originale. ASOR ROSA, p. 570. FUSCO, p. 176. SPADUCCI, p. 302. € 280<br />

114


248. VIANI, Lorenzo. Le chiavi nel pozzo. Firenze, Vallecchi, 1935, in-16, pp. 355 e XXXV<br />

tavv. f.t. disegnate dall’autore, broch. edit. e sovracop. fig. Edizione originale. ASOR ROSA, p. 570.<br />

SPADUCCI, p. 302. € 260<br />

249. VITTORINI, Elio. Piccola borghesia. Firenze, Solaria, 1931, in-16, pp. 217, (7).<br />

Edizione originale. “Opera omnia” nata da una rielaborazione dei racconti pubblicati su “Solaria”,<br />

con l’aggiunta di altri quattro testi inediti. ASOR ROSA, p. 577. SPADUCCI, p. 305. € 300<br />

250. ZAVATTINI, Cesare. I poveri sono matti. Con sei disegni di Gabriele Mucchi e un disegno,<br />

in copertina, di M. Vellani Marchi. M<strong>il</strong>ano, Bompiani, 1937. in-16, pp., IX, (1), 133, (5), broch.<br />

edit. fig. Edizione originale, bell’esemplare. ASOR ROSA, p. 591. SPADUCCI, p. 310. € 250<br />

115


251. BOCCIONI, Umberto. Pittura e<br />

scultura futuriste (Dinamismo plastico).<br />

Con 51 riproduzioni di quadri, sculture di<br />

Boccioni-Carrà-Russolo-Balla-Severini-<br />

Soffici. M<strong>il</strong>ano, Edizioni futuriste di<br />

“Poesia”, 1914, in-16, pp. (10), 469, [5],<br />

39 tavole di <strong>il</strong>l. di pitture, (2), 12 tav. di <strong>il</strong>l.<br />

di sculture, (4 bb.); ritratto di Boccioni in<br />

antiporta, eseguito da E. Sommariva. Leg.<br />

d’amatore in sim<strong>il</strong>pelle, tit. su tassello al<br />

dorso, broch. edit. non cons. Bell’esemplare<br />

con lunga dedica autografa firmata di<br />

Boccioni a Jehan D’Ivrai (autore delle<br />

“Memorie dell’eunuco Bechir-Aga”): “Perché<br />

dall’alto del suo superbo classicismo<br />

(passatista…) consideri degni di studio questi<br />

primi tentativi per uno st<strong>il</strong>e futuro…”.<br />

Edizione originale. SALARIS, p. 23.<br />

€ 1.400<br />

116<br />

FUTURISMO<br />

252. BUZZI, Paolo. Poema dei<br />

quarantanni. M<strong>il</strong>ano, Edizioni Futuriste di<br />

Poesia, 1922; in-16, pp. 354 (2), 1 ritratto<br />

fotografico b.n. dell’autore f.t.; broch. edit.<br />

Edizione originale. Poema autobiografico dedicato dall’autore a tutti i fratelli delle avanguardie<br />

del mondo: “... E lo dedico ai miei fratelli di tutte le avanguardie del Mondo i quali hanno mostrato tanto<br />

spesso d’amarmi....” (pag. 8). SALARIS PAG. 26. SPADUCCI p. 67. € 430<br />

253. CARRA’, Carlo. Pittura metafisica. Firenze, Vallecchi, 1919, in-16, pp. 318, (2), 8; broch.<br />

edit. (dorso ab<strong>il</strong>mente restaurato). Quest’opera rappresenta un’evoluzione della poetica metafisica<br />

di Carrà, che si risolve in una estrema semplificazione formale fino a un reale prosciugamento<br />

degli elementi compositivi. Edizione originale; qualche restauro al dorso ma nel complesso<br />

esemplare ben conservato., intonso. Esemplare appartenuto al futurista Giorgio Carmelich, del quale<br />

vi è una firma autografa (datata 1922) e grazioso disegno all’ultima pagina. ASOR ROSA p. 126.<br />

FALQUI p. 92. € 1.200<br />

254. CARRA’, Carlo. Guerrapittura. Futurismo politico. Dinamismo plastico. Disegni<br />

guerreschi. Parole in libertà. M<strong>il</strong>ano, Edizioni Futuriste di Poesia, 1915. in-8 gr., pp. 33, (3),<br />

104, (12), 1 tav. f.t. con <strong>il</strong> ritratto di Carrà, 12 tav. n.t. di “Disegni Guerreschi” (delle quali 1 è<br />

ripiegata), 1 tav. ripiegata n.t. che riproduce <strong>il</strong> manifesto “Sintesi futurista della guerra”,<br />

numerose composizioni parolibere n.t.; broch. edit. Testo fondamentale dell’interventismo e


della teoria dell’arte futurista.<br />

Menzione fittizia del migliaio (quinto<br />

migliaio nell’angolo superiore della<br />

quarta di copertina). Bell’esemplare con<br />

lunga dedica autografa firmata di<br />

Carrà sul foglio di risguardo al maestro<br />

Umberto Giordano (compositore di<br />

musica futurista): “…omaggio di<br />

vivissima simpatia futurista”. Edizione<br />

originale, rara. ARCHIVI, I, 516.<br />

FALQUI p. 91. SALARIS p. 28. € 2.800<br />

255. CORRA, Bruno. Marinetti poeta<br />

delle parole in libertà simultanee.<br />

Roma, Estratto editoriale da la “Rassegna<br />

Nazionale”, 1938, in-8 (cm. 24x17), pp.<br />

20, broch. edit. Edizione originale.<br />

Non comune opuscoletto allo stato di<br />

nuovo. SALARIS, PAG. 32 € 200<br />

256. FIUMI, Lionello. Corrado Govoni. Ferrara, Taddei, 1918, in-16, pp. 107, (5), broch. edit.<br />

a due colori (con difetti). Edizione originale, con dedica autografa dell’autore a Cazzamini-<br />

Mussi. ASOR ROSA p. 225. SPADUCCI p. 125. € 350<br />

257. GINNA, Arnaldo. L’uomo futuro.<br />

Investigazione futurfascista. Prefazione di<br />

S.E. Marinetti. Roma, Edizioni Futuriste di<br />

Poesia, 1933, in-8, pp. 43 (1), broch. edit. a<br />

due colori. Edizione originale, bellissimo<br />

esemplare con dedica autografa<br />

dell’autore,”al futurista Garavelli”, sulla<br />

seconda di copertina, timbro del “Gruppo<br />

futuristi Reggiani” con data 20/09/32.<br />

CAMMAROTA, p. 113. SALARIS, p. 40. € 500<br />

258. GOVONI, Corrado. Poema di<br />

Mussolini. Roma, Cuggiani, 1937, in-8<br />

picc., pp. 125, (2), broch. edit. a due colori.<br />

Esemplare intonso con lunga dedica<br />

autografa di Govoni all’amico Ercole<br />

Rivalta: “A questi tre primi canti del Poema di<br />

Mussolini, seguiranno i canti: La Mostra della<br />

Rivoluzione; Pentapoli primaver<strong>il</strong>e; L’Impero<br />

fulmineo”. Edizione originale. Esempl. n.<br />

15/50 fuori commercio. € 500<br />

117


259. LACERBA. Periodico<br />

quindicinale (poi settimanale).<br />

Fondato da G.<br />

Papini e A. Soffici. Direttore<br />

G. Papini. Firenze, anno I-III<br />

(1gennaio 1913-22 maggio<br />

1915), 69 fascicoli in-folio,<br />

solida legatura m. perg., tit. su<br />

tass. in pelle e fregi oro al<br />

dorso. Tutto <strong>il</strong> pubblicato di<br />

questa importantissima rivista<br />

letteraria fondata da Papini e<br />

Soffici dopo <strong>il</strong> loro distacco da<br />

“La Voce”. Periodico non<br />

interamente futurista, ma<br />

direttamente influenzato dal<br />

Futurismo, ha rappresentato <strong>il</strong><br />

luogo principale della discussione attorno al movimento. Soprattutto nel 1914 assunse un’elevata<br />

densità grafica, caratterizzata dall’altissima testata, dall’evidenza provocatoria dei titoli e dalle<br />

molteplici proposte di tavole parolibere. L’ultima annata invece segnò <strong>il</strong> distacco dei due fondatori<br />

e di altri autori toscani dal Futurismo. Vi si leggono scritti originali di Palazzeschi, Jahier,<br />

Sbarbaro, Ungaretti, Carrà, Prezzolini, Moscardelli, Fallacara, Agnoletti, Govoni, Titta Rosa ed<br />

altri. Assai rara a trovarsi completa come la presente. In ottimo stato, a pieni margini. CPBL III,<br />

338. TAYLOR p. 136. FALQUI p. 37. € 5.700<br />

260. LIPPARINI, Giuseppe. Marinetti e gli aeropoeti paroliberi futuristi. Roma, Edizioni<br />

Futuriste di Poesia, 1941, in-8, (cm.24,2x17), pp. 24, broch. L’opera si articola nei seguenti<br />

capitoli: Il Notturno di D’Annunzio e le parole in libertà futuriste; Il poema africano di Marinetti<br />

e le sue parole in libertà; Della Aeropoesia; Patriottismo insetticida; L’aeropoesia parolibera dei<br />

tecnicismi; Benedetta e <strong>il</strong> Futurismo femmin<strong>il</strong>e. Edizione originale, esmplare in perfetto stato di<br />

conservazione. SALARIS, p. 111. € 200<br />

261. LONGHI, Roberto. Scultura futurista: Boccioni. Con 10 <strong>il</strong>lustrazioni. Firenze, <strong>Libreria</strong><br />

della voce, 1914 in-8, pp. 61, (2), 10 tavv., broch. edit. Edizione originale. ASOR ROSA p. 309.<br />

FALQUI 96. SALARIS p. 111. € 900<br />

262. LUCINI, Gian Pietro. La solita canzone del Melibeo. M<strong>il</strong>ano, Edizioni Futuriste di<br />

Poesia, 1910, in-8, pp. 360, con un <strong>il</strong>l. b.n. n.t. (che riproduce un busto di Alberti: “Mistagogo-<br />

Melibeo”); broch. edit. fig. Edizione originale. Opera emblema della ricerca simbolista di Lucini.<br />

Esempl. ben conservato. ASOR ROSA p. 311. SALARIS p. 43. € 500<br />

263. LUCINI, Gian Pietro. Revolverate. Con una prefazione futurista di F.T. Marinetti. M<strong>il</strong>ano,<br />

Edizioni di Poesia, 1909, in-16, pp. 360, broch. edit. a due colori. Edizione originale. Esemplare<br />

discreto ma con lieve alone d’umido nella parte superiore della broch. e qualche piccola mancanza<br />

alle cuffie. SALARIS p. 43. FALQUI p. 68 € 600<br />

118


264. MARINETTI, F.T. La Conquête des Éto<strong>il</strong>es.<br />

Poème épique. Paris, Sansot, 1909, in-16, pp. (8), 192,<br />

62. Terza edizione, “rispetto alla prima edizione <strong>il</strong> testo<br />

risulta modificato nella punteggiatura, con l’aumento dei<br />

punti esclamativi e dei punti sospensivi” cfr. Cammarota, n.<br />

22. Bell’esemplare con bella e lunga dedica autografa<br />

in francese, firmata. CAMMAROTA, n. 22. SPADUCCI, p.<br />

175; FUSCO, p. 112. € 550<br />

265. MARINETTI, F.T. Mafarka le futuriste.<br />

Roman africain. Deuxième édition. Paris, Sansot,<br />

1910, in-16, pp. XII, 310, (2). Edizione originale<br />

con dedica autografa firmata sul foglio di<br />

risguardo. “All’interno la data di pubblicazione effettiva<br />

è <strong>il</strong> 1909. Esistono copie che in cop. recano l’indicazione<br />

“troisième édition, 1910”, oppure “cinquième édition<br />

1910”, o ancora “deuxième édition, 1910”; ma in realtà l’edizione è soltanto una, e le varianti sono per<br />

scopo promozionale”. CAMMAROTA, n. 23. € 550<br />

266. MARINETTI, F.T. Mafarka Il futurista. Romanzo africano. Traduzione dal Francese di<br />

Decio Cinti. M<strong>il</strong>ano, Edizioni Futuriste di “Poesia”, 1910, in-16, pp. 329, (7), broch. edit. Prima<br />

edizione italiana del romanzo uscito in francese l’anno precedente. Qualche arrossatura ai piatti<br />

della broch. CAMMAROTA, n. 24: “Quest’edizione, di cui a M<strong>il</strong>ano furono sequestrate 500 copie<br />

dall’avvocato Samonati (e con l’autore condannato a due mesi di carcere), è a tutt’oggi l’unica versione del<br />

testo integrale”. SPADUCCI, p. 175; FUSCO, p. 113; SALARIS 1988: pag. 45. € 350<br />

267. MARINETTI, F.T.<br />

Les mots en liberté<br />

futuristes. M<strong>il</strong>ano, Edizioni<br />

Futuriste di “Poesia”,<br />

1919, in-16, pp. 112<br />

(comprese quelle non<br />

numerate all’inizio ed in<br />

fine: 2 bb., frontesp.,<br />

“Oeuvres de Marinetti”,<br />

indice); in fine 4 pp. n.n. di<br />

catalogo delle Editions<br />

Futuristes de “Poesia”;<br />

broch. edit., con 4 tavole<br />

parolibere ripieg. n.t.<br />

Copertina a due colori “parolibera”. Edizione originale che segna uno degli apici della<br />

sperimentazione futurista nel campo dell’editoria. Bell’esem-plare col dorso ab<strong>il</strong>mente resta-urato<br />

(qualche macchia sulla broch). CAMMAROTA, n. 74. “Testo in francese, tiratura di 12.000 copie…Malgrado<br />

la data del 1919, <strong>il</strong> vol. fu pronto per la distribuzione solo a fine Maggio 1920.”. SALARIS, p. 48.<br />

€ 1.300<br />

119


268. MARINETTI, F.T. Uccidiamo <strong>il</strong> chiaro di luna. M<strong>il</strong>ano, Edizioni futuriste di Poesia,<br />

1911, in-8, pp. 24, broch. edit. a due colori. Edizione originale in volume. Pubblicato per la<br />

prima volta sulla rivista “Poesia” n. 7/8/9 (1909). “L’impulso all’allegoria si manifesta ancor più<br />

chiaramente in Uccidiamo <strong>il</strong> chiaro di luna! secondo “proclama di guerra” futurista e capolavoro, forse, della<br />

marinettiana “arte di far manifesti”. L’affabulazione è ancor più ricca e movimentata, i simboli più<br />

pregnanti e r<strong>il</strong>evanti, più sapiente lo st<strong>il</strong>e” (cfr. De Maria 1983, p. XXIV). Esemplare in perfetto stato<br />

di conservazione. CAMMAROTA n. 29. SALARIS, p. 45. € 450<br />

269. MARINETTI, F.T. Il poema africano della divisione “28 ottobre”. M<strong>il</strong>ano, Mondadori,<br />

1937, in-16, pp. 319, broch. edit. Opera dedicata “ai futuristi volontari della guerra veloce”.<br />

Edizione originale. Bell’esemplare, intonso. CAMMAROTA, n. 200, p. 87. SPADUCCI, p. 177.<br />

€ 300<br />

270. MARINETTI, F.T. Marinetti e <strong>il</strong> futurismo. Roma-M<strong>il</strong>ano, Edizioni Augustea, 1929, in-<br />

16, pp. 172, (2), tra le pp. 80 e 81 è inserito <strong>il</strong> volantino parolibero firmato da Marinetti,<br />

Boccioni, Carrà, Russolo, Ugo Piatti; broch. edit. Edizione originale, esemplare intonso.<br />

CAMMAROTA n. 137, p. 75: “L’opera è annunciata nel 1928 come Marinetti e i futuristi. Il vol. è stato<br />

pubblicato <strong>il</strong> giorno dopo la nomina di FTM all’Accademia d’Italia, consacrandone <strong>il</strong> nuovo ruolo ufficiale<br />

di letterato “precussore”.” SPADUCCI, p. 176. € 300<br />

271. MARINETTI, F.T. L’architettura e le arti decorative negli st<strong>il</strong>i dei vari tempi. Roma,<br />

Reale Accademia d’Italia (ma: Tipografia del Senato), 1937, in-8, pp. 12, (4), broch. edit. Seconda<br />

edizione (la prima è datata Roma, 1936). CAMMAROTA n. 197. € 180<br />

272. MARINETTI, F.T. L’aeroplano del Papa. Romanzo profetico in versi liberi. Pubblicato<br />

in francese 2 anni fa, a Parigi. Tradotto (scopo propaganda) oggi 1914. M<strong>il</strong>ano, Ediz. Futuriste di<br />

“Poesia”, 1914, in-16, pp.(8), 259, (5), broch. edit. impressa in rosso. Prima edizione italiana,<br />

traduzione a cura dell’autore. Dedica autografa firmata sul foglio di titolo. Bell’esemplare<br />

(qualche piccolo difetto al dorso). Opera non comune. CAMMAROTA, n. 49: “Malgrado la sospetta<br />

data di cop., <strong>il</strong> vol. fu distribuito solo a partire dal maggio 1916”. SALARIS, p. 46. € 600<br />

273. MARINETTI, F.T. I manifesti del Futurismo. Lanciati da Marinetti, Boccioni, Carrà,<br />

Russolo, Balla, Severini, Pretella, Mme de Saint-Point, Appolinaire, Palazzeschi. Firenze, Lacerba,<br />

1914, in-16, pp.182, (2bb), leg. d’amatore m. pelle (esempl. privo della broch. edit.) Raccolta di 22<br />

fra i piu’ importanti manifesti del futurismo. Edizione originale. CAMMAROTA, n. 46. SALARIS p. 74.<br />

€ 250<br />

274. ORESTANO, Francesco. Opera letteraria di Benedetta. Roma, Edizioni Futuriste di<br />

Poesia, 1936. In-8, pp. 32, broch. edit. Edizione originale. Esemplare intonso. € 180<br />

275. PALAZZESCHI, Aldo. L’incendiario. 1905-1909. M<strong>il</strong>ano, Edizioni futuriste di poesia,<br />

1913, in-8, pp. 253, (3), broch. edit (dorso con difetti, da restaurare). Prefazione di F.T. Marinetti.<br />

“E’ <strong>il</strong> primo volume della collana a riportare l’indicazione “Edizioni Futuriste di Poesia”” (cfr.<br />

120


Cammarota, F<strong>il</strong>ippo Tommaso Marinetti, M<strong>il</strong>ano, Skira, 2002, n. 19 p. 162). Edizione in parte<br />

originale. Palazzeschi non si riconobbe mai del tutto nel futurismo, anche se i suoi contributi al<br />

movimento furono importanti. ASOR ROSA, p. 390. SPADUCCI, p. 207. € 400<br />

276. PAPINI, Giovanni. Esperienza futurista (1913-1914). Firenze, Vallecchi, 1919, in-16,<br />

pp. 176, (4) e 8 pp. di catalogo delle pubblicazioni Vallecchi; broch. edit. Edizione originale.<br />

Raccolta di articoli scritti da Papini su Lacerba (rivista da lui fondata insieme a Soffici) e di discorsi<br />

di Roma e Firenze. ASOR ROSA, p. 395. SPADUCCI, p. 213. € 200<br />

277. (PATTAROZZI, Gaetano).<br />

Carlinga di aeropoeti futuristi<br />

di guerra. Collaudata da F.T.<br />

Marinetti. Roma, Mediterraneo<br />

futurista, 1941, in-8, pp. 112,<br />

broch. Ediz. originale. Edita<br />

dalla Mediterraneo Futurista di<br />

cui Pattarozzi era direttore.<br />

Antologia futurista contenente<br />

poesie di: G. Pattarozzi, E.<br />

Buccafasca, B. G. Sanzin, G.<br />

Giardina, P. Masnata, C,<br />

Castrense, R. Averini, I. Scurto,<br />

Farfa. Perfetto esemplare.<br />

SALARIS, p.77-78. LISTA, LIVRE<br />

FUTURISTE, p. 154. € 550<br />

278. I POETI FUTURISTI.<br />

M<strong>il</strong>ano, Edizioni futuriste di<br />

“Poesia”, 1912, in-8, pp. 428, (6),<br />

broch. edit. a due colori (con<br />

piccolo difetto alla cuffia inferiore<br />

e qualche scoloritura).<br />

Presentazione di F.T. Marinetti,<br />

poesie parolibere di Libero<br />

Altomare, Mario Bètuda, Paolo<br />

Buzzi, Enrico Cavacchioli, Auro<br />

D’Alba, Luciano Folgore, Corrado Govoni, G. Manzella-Fontini, F.T Marinetti, Aldo Palazzeschi.<br />

Con un proclama di F.T. Marinetti e uno studio sul verso libero di Paolo Buzzi. Il testo<br />

marinettiano che apre l’antologia è <strong>il</strong> “Manifesto tecnico della letteratura futurista” dell’11<br />

maggio 1912, seguito dalla “Risposta alle abbiezioni” e dal primo esempio di scittura parolalibera,<br />

Battaglia peso + odore. Edizione originale con menzione fittizia di 11° migliaio. SALARIS p. 74.<br />

€ 400<br />

279. SANZIN, Bruno. Benedetta aeropoetessa aeropittrice futurista. Roma, Rassegna Nazionale,<br />

1939, in-8, pp. 26, broch. edit. Edizione originale. SALARIS, p. 65. FALQUI, p.55. € 230<br />

121


280. SETTIMELLI, Em<strong>il</strong>io. Come combatto. Roma, Ediz. d’Arte e di Critica, 1937, in-8, pp.<br />

142, broch. fig. Raccolta di articoli del periodo 15 giugno 1924-3 gennaio 1925, riguardanti<br />

l’Impero. Settimelli insieme a Corra e Chiti fece parte del gruppo dei giovani intellettuali<br />

fiorentini, i quali pubblicarono riviste quali: “Il Centauro”, “La Difesa dell’arte”, “I saggi critici”, “La<br />

rivista”, gruppo in opposizione con la cultura borghese e con i partigiani di D’Annunzio. Dal 1922<br />

si dedica al giornalismo e si proclama “futurista indipendente”. Ediz. originale in volume, esempl.<br />

con dedica autografa dell’autore, alone d’umido nel margine superiore bianco di alcuni fogli).<br />

LISTA, LE LIVRE DU FUTURISME p. 156. € 250<br />

281. SOFFICI, Ardengo. Taccuino di Arno Borghi. Firenze, Vallecchi, 1933, in-16, pp. 315,<br />

broch.edit. Ediz. originale, esemplare intonso. FUSCO, p. 160; SPADUCCI, p. 278. € 250<br />

282. SOFFICI, Ardengo. Arlecchino. Firenze, Lacerba, 1914, in-16, pp. 189, broch. edit. a due<br />

colori. Edizione originale. Raccolta di note di viaggio. Esemplare con piccoli difetti alla broch.,<br />

nota di possesso coeva sul occhietto. ASOR ROSA, p. 520. FUSCO, p. 160; SPADUCCI, p. 278. € 250<br />

283. SOFFICI, Ardengo. Cubismo e futurismo. Con 32 <strong>il</strong>lustrazioni di Balla, Boccioni,<br />

Braque, Carrà, Cezanne, Picasso, Russolo, Severini, Soffici. Seconda edizione. Firenze,<br />

<strong>Libreria</strong> della Voce, 1914, in-4, pp. 78, 32 tavole f.t.; broch. edit. Esemplare con nota di<br />

possesso sull’occhietto: “ Gianni Melchioni (?) futurista”. L’opera è divisa in tre parti: Il<br />

cubismo (Picasso e Braque), Cubismo e oltre, Futurismo. Edizione originale, anche se reca<br />

la scritta “seconda edizione” sul piatto superiore, in quanto vuole essere considerata come<br />

l’edizione aggiornata di “Cubismo e oltre” (1913); esemplare con <strong>il</strong> dorso restaurato (muto).<br />

ASOR ROSA p. 520. SPADUCCI p. 278. SALARIS p. 67. € 900<br />

122


284. SOFFICI, Ardengo. Primi principi di una estetica futurista. Firenze, Vallecchi, 1920.<br />

in-8, pp. 96, broch edit. Edizione originale di questo celebre saggio di critica d’arte,<br />

bell’esemplare. ASOR ROSA p. 520, FUSCO p. 160, FALQUI p. 108. € 300<br />

123


124<br />

GIOVANNI BATTISTA PIRANESI<br />

(VENEZIA 1720 - ROMA 1778)<br />

Dalla nota e splendida serie di 135 “VEDUTE DI ROMA disegnate ed incise da<br />

Giambattista Piranesi Architetto Veneziano” (eseguite dal 1748 al 1778), capolavoro<br />

dell’incisione di tutti i tempi, presentiamo i seguenti fogli singoli, scelti e di grande<br />

qualità in rara tiratura di prova dell’artista, tutti impressi su carta forte con f<strong>il</strong>igrana del<br />

“giglio in doppio cerchio” tipica di tali esemplari.<br />

285.“VEDUTA DELLA VILLA ESTENSE IN TIVOLI”. (1773) € 4.500<br />

Acquaforte originale, firmata “G. Piranesi inc.” nell’angolo inferiore sinistro<br />

(mm.467x700 alla battuta del rame, margini bianchi di circa 40 mm.). Rara e stupenda<br />

prima tiratura del rame.<br />

Hind n.105, I/III: Foc<strong>il</strong>lon n.828.<br />

286. “VEDUTA DELLE DUE CHIESE, L’UNA DETTA DELLA MADONNA DI<br />

LORETO L’ALTRA DEL NOME DI MARIA PRESSO LA COLONNA TRAIANA“<br />

(1762) € 4.400<br />

Acquaforte originale, firmata “Piranesi f.” in basso a sinistra (mm.420x680) alla<br />

battuta del rame, margini bianchi di 60 mm.). Rara e stupenda prima tiratura del rame.<br />

Hind n.66, I/IV. Foc<strong>il</strong>lon n.849.


287. “VEDUTA DELLA BASILICA DI S.SEBASTIANO FUORI DELLE MURA DI<br />

ROMA SULLA VIA APPIA”. (1750) € 4.500<br />

Acquaforte originale, firmata “Piranesi f.” al centro in basso (mm.460x655 alla battuta<br />

del rame, margini bianchi di 60 mm.). Rara e stupenda prima tiratura del rame.<br />

Hind n.13, I/IV.. Foc<strong>il</strong>lon n.731.<br />

288.“VEDUTA DELLA PIAZZA E BASILICA DI S.GIOVANNI IN LATERANO”<br />

(1775). Con l’obelisco, <strong>il</strong> palazzo e la scala santa. € 4.500<br />

Acquaforte originale, firmata “Cavalier Piranesi f.” al centro in basso (mm.480x695 alla<br />

battuta del rame, margini bianchi di 40 mm.). Rara e stupenda prima tiratura del rame.<br />

Hind .13, I/IV. Foc<strong>il</strong>lon .731.<br />

289.“VEDUTA DELLA GRAN PIAZZA E BASILICA DI S.PIETRO situata ove erano<br />

anticamente <strong>il</strong> Circo e gli Orti di Cajo e Nerone nella Valle Vaticana” (1772) € 4.500<br />

Acquaforte originale, firmata “Cav. Piranesi f.” nel cartiglio in basso a destra,<br />

(mm.460x700 alla battuta del rame, margini bianchi di 40 mm.). Rara e stupenda<br />

prima tiratura del rame<br />

Hind n.13, I/IV. Foc<strong>il</strong>lon n.731.<br />

290.“VEDUTA DI PIAZZA NAVONA SOPRA LE ROVINE DEL CIRCO<br />

AGONALE” (1773) € 5.500<br />

Acquaforte originale, firmata “Cav. Piranesi f.” in basso a destra nel cartiglio<br />

(mm.460x700 alla battuta del rame, margini bianchi di 40 mm.). Rara e stupenda<br />

prima tiratura del rame. Questa è la più quotata e ricercata delle Vedute di Roma.<br />

Hind n.13, I/IV. Foc<strong>il</strong>lon n.732.<br />

125


291.“VEDUTA DELLA PIAZZA DI MONTE CAVALLO” (1773) € 4.500<br />

Acquaforte originale, firmata “Cavalier Piranesi del. e inc.” al centro in basso<br />

(mm.470x710 alla battuta del rame, margini bianchi 40 mm.). Rara e stupenda prima<br />

tiratura del rame, raffig. la piazza del Quirinale con le statue dei domatori di cavalli in<br />

primo piano.<br />

Hind n.103, I/IV. Foc<strong>il</strong>lon n.732.<br />

292. Dalla serie di 16 incisioni all’acquaforte “CARCERI D’INVENZIONE”:<br />

Tavola XII: “VASTO INTERNO A VOLTA, CON GRANDE ZOCCOLO<br />

SORMONTATO DA PILASTRI E CATENE…”(1749). € 5.000<br />

Acquaforte originale (417 x 564 mm. alla battuta del rame, margini di 9 cm.), firmata<br />

“Piranesi f.” nell’angolo inferiore sinistro della lastra.<br />

Su carta forte con f<strong>il</strong>igrana del “giglio in doppio cerchio”; bell’esemplare della seconda<br />

edizione, seconda tiratura, avanti le modifiche definitive eseguite dall’artista, con rinforzi<br />

di ombreggiatura (A. Robison, n. 33, datab<strong>il</strong>e 1760-61). Magnifico foglio da collezione. Le<br />

Carceri rappresentano uno dei capolavori della grafica di tutti i tempi. A.Robison, Catalogue<br />

Raisonné of Piranesi’s etchings, p.187: state III, second issue. Hind, 12/II. Foc<strong>il</strong>lon n.35.<br />

126


293. Libro d’ore miniato: HORAE B.MARIAE VIRGINIS.<br />

Manoscritto del XV sec. su pergamena, esemplato in Normandia nel 1450 circa.<br />

P. a R.<br />

Volume in-4 (218x146 mm.), 138 fogli vergati recto e verso su pergamena pesante, con<br />

inchiostro bruno in grafia gotica-liturgica.<br />

Legatura antica in piena pergamena. Il testo evidenzia che questo libro d’ore fu eseguito<br />

per l’uso liturgico di Coutance in Normandia. Riccamente decorato: centinaia di<br />

iniziali di varia altezza decorate in oro brunito e vari colori; quasi tutte le pagine<br />

del codice hanno una ricca larga fascia miniata nel margine laterale esterno<br />

formata da rami , fiori e bacche di vari colori e oro. Nel corpo del volume vi sono<br />

dieci pagine con 10 grandi miniature (mm. 90x70) racchiuse in duplice larga e variata<br />

bordura, dipinte in br<strong>il</strong>lante e vivace policromia e oro brunito. I soggetti delle dieci<br />

miniature sono: l’Annunciazione (entro larga bordura con decine di ritratti e figure), la<br />

Visitazione, la Natività, l’Annuncio ai pastori, la Presentazione al tempio, la Fuga in Egitto, la<br />

Coronazione della Vergine, la Crocifissione, Davide in preghiera, l’Officio della Morte. Il presente<br />

libro d’ore è riconosciuto dagli esperti sicuramente scritto e miniato a Coutance da artista<br />

locale in vigoroso st<strong>il</strong>e provinciale, non sofisticato e assai gradevole<br />

(Mancano due segnature all’inizio che avrebbero dovuto contenere <strong>il</strong> Calendario, nonché<br />

altri due fogli, probab<strong>il</strong>mente con miniatura). (Illustrazione a colori in copertina)<br />

294. MINIATORE FIORENTINO DEL RINASCIMENTO<br />

Foglio intero di antifonario manoscritto della seconda metà del XV sec. (1470 c.)<br />

€ 12.500<br />

in inchiostro bruno e rosso , su pergamena, con una grande lettera iniziale “P”(opulus<br />

Syon) di cm.27x16,5, istoriata con <strong>il</strong> ritratto a figura intera del profeta Isaia, abbigliato<br />

in tunica gialla e ampi drappi di colore rosso e blu, che regge con le due mani una<br />

banderuola bianca recante <strong>il</strong> suo nome. Monti e piante sullo sfondo alle spalle di Isaia, <strong>il</strong><br />

maggiore dei profeti scrittori (VIII sec.) del Vecchio Testamento. La figura è racchiusa in<br />

un ovale; la lettera P è dipinta in blu entro una larga bordura in oro brunito, ornata da<br />

fogliame in vari colori.<br />

Superba miniatura di mano o nello st<strong>il</strong>e di Antonio di Niccolò, assai sim<strong>il</strong>e alle<br />

miniature di questo artista che <strong>il</strong>lustrano <strong>il</strong> graduale miniato per <strong>il</strong> Convento<br />

dell’Annunziata in Firenze eseguito negli anni 1474-75. Oltre alle pitture in detto<br />

graduale, non sono molte le altre opere attribuite con buona certezza ad Antonio di<br />

Niccolò. La presente, fortunatamente non ritagliata dalla pagina, affascinante per qualità<br />

artistica, è in ottimo stato di conservazione.<br />

Cfr. GARZELLI, Miniatura Fiorentina del Rinascimento, I, 249-255. TUACCI, Codici<br />

miniati della SS. Annunziata, pp.150-156. LEVI D’ANCONA, Miniatura e miniatori a<br />

Firenze, pp.19 e segg. (Illustrazione a colori in copertina)<br />

127


295. MINIATURA LOMBARDA del XV secolo.<br />

Attribuita al Maestro del “De Vita Inperatorum”<br />

I Re Magi omaggiano <strong>il</strong> Bambino e la , Vergine. (M<strong>il</strong>ano, 1440 circa). € 14.000<br />

Raffinatissima miniatura di eccelsa qualità pittorica.<br />

Foglio intero (460x310 mm.) proveniente da antifonario manoscritto lombardo, su<br />

pergamena, in elegante grafia semigotica corale in rosso e bruno con notazioni musicali<br />

in gregoriano.<br />

Adorno di un capolettera A (Apud teDomine) che racchiude una stupenda scena<br />

vivacemente dipinta in miniatura dell’Adorazione dei tre Re Magi al Cristo infante e<br />

alla Vergine (mm.55x55), in blu, rosso e verde, con bordura di color v<strong>il</strong>aceo e oro<br />

brunito. Estensioni della decorazione a motivi vegetali nel margine sinistro. Splendida<br />

pittura assegnata all’anonimo “Maestro del De Vita Imperatorum” artista lombardo di<br />

eccelse doti che miniò <strong>il</strong> codice di Svetonio per <strong>il</strong> Duca F<strong>il</strong>ippo Maria Visconti (ora a<br />

Parigi, Bibl. Nationale, Ms. It.1431). L’artista viene identificato con <strong>il</strong> nome del<br />

manoscritto dello Svetonio; la presente miniatura è di altissima qualità, perfettamente<br />

conservata ed è di assoluta identità st<strong>il</strong>istica con quelle che ornano <strong>il</strong> codice citato.<br />

Cfr. lo studio di Anna MELOGRANI in “Appunti di miniatura Lombarda” (in “Storia<br />

dell’Arte” 1990, pp.274-314). (Illustrazione a colori in copertina)<br />

128

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!