ATERInformacasa Luglio 2009 - Ater Trieste

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contro la crisi economica un sostegno agli inquilini ater Un’iniziativa dell’ente provinciale in aiuto di quanti, colpiti dalla disoccupazione o da una diminuzione del reddito, si trovano in difficoltà con le spese della casa. Istituito a questo scopo un fondo di 100 mila euro che sarà assegnato sulla base di una graduatoria. La presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat illustra l’iniziativa C’è chi a fine mese non ce la fa a pagare l’affitto. E chi stenta invece a tener dietro alle bollette che da qualche anno segnano rincari costanti. La crisi economica mondiale colpisce duro anche nella nostra città entrando nel vivo della quotidianità delle famiglie e andando a colpire quello che è il suo rifugio più intimo e prezioso, la casa. Per proteggere questo bene primario la Provincia di Trieste ha deciso, per la prima volta, di scendere in campo a tutela degli inquilini ATER in difficoltà con la pigione o con la spesa delle bollette. Ai primi di giugno, con un provvedimento inedito, ha dunque attivato un Fondo per la casa del valore di 100 mila euro. La cifra è destinata ai nuclei che in questa grave situazione economica si trovano a fare i conti con la disoccupazione o con la cassa integrazione. A gestire l’iniziativa, di cui si riferiscono i dettagli nella pagina accanto, sarà la stessa ATER. E nell’arco di alcuni mesi, spiega la presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat, sarà possibile definire 6 un bilancio di quest’innovazione così da stabilire l’opportunità di replicarla anche per il futuro. Presidente, la Provincia non ha una specifica competenza nel campo abitativo. A cosa si deve quest’intervento nel campo della casa? La decisione di attivare una forma di sostegno alle famiglie in difficoltà nasce dalla constatazione che la crisi economica sta creando gravi problemi anche nel nostro territorio come attestato anche dagli Osservatori sulle politiche sociali o sulla povertà gestiti dalla Provincia. In questo momento la tutela dell’abitazione dev’essere dunque considerata una reale priorità. Il provvedimento sulla casa rientra in un pacchetto anticrisi più ampio che prevede anche un intervento per recuperare e distribuire prodotti alimentari alle strutture che seguono persone in condizioni di disagio. A chi si rivolgono, nello specifico, le misure sulla casa? L’intero pacchetto è frutto di un accordo con Cgil, Cisl e Uil e nasce da un’approfondita riflessione sul possibile target delle diverse iniziative. Per ciò che riguarda la casa vi è una fascia d’inquilinato che stenta ad arrivare a fine mese perché alle prese con la perdita del lavoro o con l’impossibilità di trovarlo. L’obiettivo è di evitare che queste persone possano ritrovarsi, all’uscita dalla crisi, in una situazione ancora peggiore. Il Fondo per la casa è limitato nel tempo. La Provincia ha l’intenzione di ripeterlo anche in futuro? Entro dicembre riusciremo ad avere un quadro attendibile delle richieste e delle eventuali problematiche. Solo a quel punto si potrà decidere se è opportuno inserire questa misura anche nel prossimo bilancio e in quale forma.
contributi e requisiti: a chi si rivolge il fondo casa Sarà l’ATER a gestire il budget istituito dalla Provincia a favore dell’abitazione. Il contributo andrà da un minimo di 300 a un massimo di 1500 euro e sarà erogato entro dicembre. A breve l’apertura dello sportello per le domande Per gli inquilini ATER colpiti dalla crisi economica è in arrivo un sostegno per le spese della casa. La Provincia di Trieste ha infatti attivato un Fondo per la casa dell’ammontare di 100 mila euro destinati alle famiglie costrette, in questa difficile congiuntura, a fronteggiare la disoccupazione o le minori entrate per una cassa integrazione. Frutto di un accordo con le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, il fondo servirà a concedere contributi a favore di inquilini, lavoratori dipendenti o parasubordinati (con almeno sei mesi di lavoro nell’anno precedente) o a nuclei monoreddito, che si trovano in difficoltà a seguito di uno o più eventi accaduti dopo il primo ottobre 2008 tra cui la perdita del posto di lavoro, la cassa integrazione ordinaria e/o straordinaria, in mobilità e anche in deroga. Le domande per accedere al contributo, da un minimo di 300 a un massimo di 1550 euro, andranno presentate all’ATER che entro il 30 novembre formulerà una graduatoria in base alla percentuale d’incidenza del canone, sommato delle spese accessorie (e cioè bollette luce, gas riscaldamento etc), rapportata alla situazione economica complessiva del nucleo familiare. Sulla base della graduatoria saranno individuati i contributi da concedere fino al raggiungimento dell’importo stanziato dalla Provincia che provvederà al pagamento entro il 31 dicembre. Gli inquilini potranno così percepire un voucher per i debiti pregressi causati dalle spese abitative e accessorie oppure rientrare in possesso d’una parte del saldo già effettuato. A breve l’ATER aprirà lo sportello a cui andranno presentate le domande e inizieranno le erogazioni. Per fare richiesta basta avere i requisiti richiesti e presentare un’autocertificazione. aterinformacasa 7
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