ATERInformacasa Luglio 2009 - Ater Trieste
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Trimestrale dell’<strong>Ater</strong> Azienda territoriale per l’edilizia residenziale della provincia di <strong>Trieste</strong>, Piazza Foraggi 6 - <strong>Trieste</strong> - Anno IX numero 46.<br />
<strong>Luglio</strong> <strong>2009</strong> - POSTE ITALIANE S.p.A. - Spedizione in a. p. - D. L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 DCB TS<br />
46<br />
contro la crisi economica<br />
un sostegno agli inquilini ater<br />
rinviato all’autunno<br />
il piano vendite degli alloggi<br />
una casa insieme<br />
quando l’età avanza
sommarioaterinformacasa<br />
3<br />
Piano casa: lo Stato frena, la nostra Regione riparte<br />
4 - 5<br />
Canoni, tasse e manutenzioni, il bilancio di un anno di lavoro<br />
6 - 7<br />
Contro la crisi economica un sostegno agli inquilini ATER<br />
8<br />
è rinviato all’autunno il piano vendite degli alloggi<br />
9<br />
Si lavora a finiture e impianti<br />
negli alloggi di Montebello<br />
10<br />
Aurisina, casa ex Stolfa, i lavori volgono al termine<br />
11 - 12<br />
Bioedilizie e risparmio d’energia<br />
nei nuovi alloggi di via Negri<br />
13 - 14<br />
Al via a fine agosto il nuovo censimento dei redditi<br />
14<br />
Come si sta a Gretta, la parola ai residenti<br />
15<br />
Proposte per vivere meglio in un incontro a Villa Carsia<br />
16 - 17<br />
Una casa insieme quando l’età avanza<br />
le rubriche<br />
18 - 19<br />
Occhio alle truffe<br />
20<br />
I nuovi inquilini<br />
Le nuove assegnazioni<br />
21<br />
Gli altri alloggi<br />
L’Urp<br />
22<br />
Numeri utili
editoriale<br />
piano casa, lo stato frena<br />
la nostra regione riparte<br />
Nel precedente numero di marzo<br />
esprimevamo la convinzione che il Piano<br />
casa nazionale era giunto in dirittura<br />
d’arrivo e che i relativi decreti governativi<br />
potevano essere approvati nello<br />
scorso aprile. Confidavamo sulla messa<br />
a disposizione almeno di 200 milioni<br />
di euro subito e di altri 350 entro la fine<br />
dell’anno, per interventi di nuova costruzione,<br />
di recupero e di manutenzione<br />
di alloggi, già definiti negli ultimi<br />
mesi del 2007.<br />
Tutto ciò non è accaduto, malgrado i protagonisti<br />
– lo Stato, le Regioni, i Comuni e le<br />
ATER - da tempo denuncino la crisi e la pesantezza<br />
della condizione abitativa di centinaia<br />
di migliaia di famiglie.<br />
Diametralmente opposta invece la direzione<br />
della Regione Friuli Venezia Giulia, che<br />
con due deliberazioni di Giunta dell’11 giugno<br />
ha assegnato al sistema delle ATER finanziamenti<br />
- principalmente a valere sugli esercizi<br />
2010 e 2011 – per 72,8 milioni di euro.<br />
A <strong>Trieste</strong> arriveranno, quindi, contributi in<br />
conto capitale per 653 mila 446 euro e anticipazioni<br />
(da restituire in trent’anni) per 10 milioni<br />
772 mila 876 nell’anno 2010 e per 15<br />
milioni 115 mila 396 nel 2011. Il pacchetto<br />
completo ammonta, quindi, a 26 milioni 541<br />
mila 719. La stessa amministrazione regionale<br />
ha formulato indirizzi alle ATER per il concreto<br />
impiego di tali risorse:<br />
– indicativamente il 40 per cento è da destinare<br />
ad interventi tradizionali di nuova<br />
costruzione o di recupero di alloggi;<br />
– indicativamente il 40 per cento è da destinare<br />
all’acquisto di alloggi;<br />
– indicativamente il 20 per cento è da desti-<br />
nare a interventi sperimentali di nuova costruzione<br />
o di recupero di alloggi, da realizzare<br />
secondo i princìpi e le tecniche dell’edilizia<br />
ecosostenibile.<br />
ATER <strong>Trieste</strong> stima di poter realizzare circa<br />
150 alloggi: dipenderà molto dalle caratteristiche<br />
e dall’onerosità dei singoli interventi che<br />
potranno essere individuati con i Comuni interessati.<br />
Alcuni di tali alloggi potranno già essere<br />
assegnati nel corso del 2010, altri nel 2011 (almeno<br />
per i programmi di acquisto), i restanti<br />
successivamente.<br />
Complessivamente è una partita non trascurabile<br />
se solo si pensa che, oltre ai predetti 150<br />
alloggi, attualmente sono in cantiere e quindi in<br />
via di realizzazione 547 alloggi tra nuove costruzioni<br />
e recuperi per complessivi 57 milioni<br />
295 mila euro nonché altri 399 alloggi in appalti<br />
da aggiudicare entro il corrente <strong>2009</strong> per complessivi<br />
47 milioni 396 mila. E a tutto ciò si aggiunge<br />
la costante azione di manutenzione e<br />
adeguamento impiantistico di alloggi singoli,<br />
che porta a rimetterne nel circuito della locazione<br />
(nuove assegnazioni – cambi) non meno di<br />
350 all’anno.<br />
Nonostante quanto si sta facendo e si farà in<br />
termini di messa a disposizione di ulteriori risorse<br />
abitative, il livello di soddisfazione della<br />
domanda stessa a <strong>Trieste</strong> non si discosterà però<br />
molto dal 40 per cento. La domanda di alloggi di<br />
sovvenzionata nella nostra realtà rimane infatti<br />
elevatissima e, soprattutto in questi tempi di crisi<br />
economica, segna una crescita costante.<br />
Perla Lusa<br />
Presidente ATER <strong>Trieste</strong><br />
aterinformacasa<br />
3
canoni, tasse e manutenzioni<br />
il bilancio di un anno di lavoro<br />
Il consuntivo ATER, approvato a fine maggio, delinea un complessivo<br />
consolidamento dell’azienda dal punto di vista economico<br />
e finanziario. E agli obiettivi raggiunti fa riscontro un impegno<br />
costante a potenziare la quantità e la qualità del servizio casa<br />
Crescono le entrate dei canoni. La spesa<br />
per le manutenzioni ordinarie si sviluppa in<br />
modo coerente agli anni precedenti. E se il<br />
peso di tasse e imposte condiziona in modo pesante<br />
i bilanci, il costo del personale rimane<br />
inalterato mentre si profilano alcune assunzioni.<br />
Sono alcuni degli spunti che emergono dal<br />
bilancio d’esercizio 2008 dell’ATER e danno<br />
conto degli obiettivi raggiunti nel consolidamento<br />
dell’azienda dal punto di vista economico<br />
e finanziario.<br />
Tra le voci positive si segnala innanzitutto l’incremento<br />
delle entrate da canoni conseguente alla revisione<br />
degli stessi per il biennio 2008 – <strong>2009</strong>. Si tratta di un<br />
risultato raggiunto con il consenso delle organizzazioni<br />
sindacali. Vi è però la chiara consapevolezza, da parte<br />
dell’ente, che questa leva del bilancio va manovrata<br />
con grande attenzione, in particolare a fronte della situazione<br />
di crisi più complessiva che coinvolge anche<br />
le famiglie degli inquilini.<br />
Personale e assunzioni<br />
Un altro elemento positivo che caratterizza la gestione<br />
ATER è la costante attenzione alla sobrietà e al<br />
controllo delle spese. “Nel 2008, anno di rinnovo della<br />
parte economica del Contratto collettivo nazionale<br />
di lavoro – spiega la presidente dell’ATER Perla Lusa<br />
- si è infatti registrato un costo per il personale sostanzialmente<br />
inalterato rispetto al precedente esercizio. E<br />
ciò a fronte di cessazione o modifica del rapporto di<br />
lavoro da parte di qualche dipendente e di un positivo<br />
quanto limitato effetto di un’acquisita decontribuzione”.<br />
Anche in considerazione di ciò, confrontandosi<br />
con le organizzazioni sindacali, si è ritenuto in questi<br />
mesi del <strong>2009</strong> di rivedere la pianta organica, migliorare<br />
l’assetto organizzativo e procedere ad alcune assunzioni.<br />
4<br />
Anche nel 2008 si è poi mantenuta la spesa per la<br />
manutenzione ordinaria del patrimonio a livelli coerenti<br />
con gli anni precedenti. Infine, nonostante l’esenzione<br />
dal pagamento dell’Ici sugli alloggi, gli oneri per il pagamento<br />
di tasse e imposte hanno superato i 4,5 milioni<br />
di euro, con ciò continuando a condizionare il bilancio<br />
dell’Azienda. Approvando il bilancio d’esercizio 2008<br />
l’ATER registra anche la scelta compiuta dal Consiglio<br />
d’amministrazione di elevare all’1 per cento la percentuale<br />
d’ammortamento tecnico del nostro patrimonio alloggiativo.<br />
“Gli indirizzi prefissati per la gestione dell’Azienda<br />
– afferma la presidente - in conclusione hanno consentito<br />
di raggiungere l’obiettivo di recuperare progressivamente<br />
la disponibilità finanziaria necessaria a realizzare gli interventi<br />
edilizi programmati ed a provvedere alla restituzione<br />
nelle quote annuali delle risorse rese disponibili<br />
dalla Regione nella forma di anticipazioni”. L’ATER di<br />
<strong>Trieste</strong> si conferma così come uno strumento affidabile,<br />
ricco di competenze e d’esperienza per realizzare le politiche<br />
regionali per la casa.<br />
Il piano casa<br />
Per ciò che riguarda la progettualità, nei primi mesi del<br />
2008 si lavorava a dare contenuti operativi alle risorse<br />
messe a disposizione dal piano nazionale per la casa conseguente<br />
alla Legge 9/07. “Nel corso dell’anno – dice Perla<br />
Lusa – il Parlamento, per iniziativa del nuovo governo,<br />
ha approvato il D.L. 112/08 un nuovo piano casa nazionale,<br />
modificando contenuti e strumenti pur avvalendosi<br />
delle medesime risorse. Al momento si è ancora in attesa<br />
dei decreti che rendano operative le previsioni di legge e<br />
dobbiamo constatare che l’intero 2008 e questi mesi del<br />
<strong>2009</strong> sono passati senza che alcuna azione efficace sia<br />
stata messa in campo dallo Stato a fronte della ormai conclamata<br />
emergenza abitativa”.<br />
“L’annuncio ripetuto di novità sostanziali, di provvedimenti<br />
risolutivi, di significativi apporti di risorse da par-
te dello Stato senza alcun seguito concreto hanno inoltre<br />
– prosegue - portato la stessa Regione ad una lunga<br />
fase di stallo. Risorse già stanziate per le attività delle<br />
ATER a valere sul bilancio regionale del 2010 sono rimaste<br />
“congelate” in attesa delle scelte nazionali”.<br />
La domanda e l’offerta<br />
In questi stessi mesi, sottolinea la presidente, si è però<br />
proposta in ogni occasione innanzitutto la disparità tra<br />
domanda ed offerta di alloggi sociali a <strong>Trieste</strong>: le 5<br />
mila domande presenti nel quinquennio 2005-2010 in<br />
graduatoria per l’assegnazione di alloggi di edilizia<br />
sovvenzionata, nonché l’impegno dell’ATER a rendere<br />
disponibili 2 mila alloggi utilizzando tutte le risorse<br />
disponibili. “Con ciò – afferma Perla Lusa - non solo<br />
abbiamo focalizzato l’Azienda sul mandato fondamentale<br />
di dare risposte al bisogno di alloggi in affitto<br />
a canone sociale, ma anche abbiamo impegnato gli interlocutori<br />
istituzionali ad affrontare il problema”.<br />
“Ed è segno di una svolta importante – continua -<br />
l’impegno del Comune di <strong>Trieste</strong> a individuare entro<br />
il <strong>2009</strong>, di concerto con ATER, aree ed immobili disponibili<br />
per realizzare ulteriori 250 alloggi di edilizia sovvenzionata<br />
ed incrementare la percentuale di domanda<br />
soddisfatta”.<br />
Sulla stessa linea si sta muovendo l’azione dell’Assessore<br />
regionale competente che prevede lo “scongelamento”<br />
delle risorse per le ATER a valere dei bilanci 2010<br />
e 2011 e uno snellimento delle procedure per programmare<br />
l’utilizzo di tali risorse così da dare risposte ai cittadini<br />
in maggiore difficoltà e favorire l’attività delle imprese in<br />
una situazione di crisi economica non trascurabile.<br />
“Il <strong>2009</strong> – conclude la presidente - ci ha già visto<br />
impegnati a tradurre in risultati concreti queste nuove<br />
disponibilità. Nell’anno che manca alla conclusione del<br />
mandato, continuiamo a lavorare con concretezza e sobrietà,<br />
anche chiedendo alla struttura nel suo complesso<br />
di incrementare ulteriormente le azioni volte alla produzione<br />
e alla manutenzione degli alloggi, al recupero delle<br />
necessarie risorse economiche e finanziarie, per aumentare<br />
quantità e qualità del servizio casa ai meno abbienti”.<br />
aterinformacasa<br />
5
contro la crisi economica<br />
un sostegno agli inquilini ater<br />
Un’iniziativa dell’ente provinciale in aiuto di quanti, colpiti dalla disoccupazione<br />
o da una diminuzione del reddito, si trovano in difficoltà<br />
con le spese della casa. Istituito a questo scopo un fondo di 100<br />
mila euro che sarà assegnato sulla base di una graduatoria. La presidente<br />
della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat illustra l’iniziativa<br />
C’è chi a fine mese non ce la fa a pagare<br />
l’affitto. E chi stenta invece a tener dietro alle<br />
bollette che da qualche anno segnano rincari<br />
costanti. La crisi economica mondiale colpisce<br />
duro anche nella nostra città entrando nel<br />
vivo della quotidianità delle famiglie e andando<br />
a colpire quello che è il suo rifugio più<br />
intimo e prezioso, la casa. Per proteggere<br />
questo bene primario la Provincia di <strong>Trieste</strong><br />
ha deciso, per la prima volta, di scendere in<br />
campo a tutela degli inquilini ATER in difficoltà<br />
con la pigione o con la spesa delle bollette.<br />
Ai primi di giugno, con un provvedimento inedito,<br />
ha dunque attivato un Fondo per la casa del valore di<br />
100 mila euro. La cifra è destinata ai nuclei che in questa<br />
grave situazione economica si trovano a fare i conti<br />
con la disoccupazione o con la cassa integrazione. A<br />
gestire l’iniziativa, di cui si riferiscono i dettagli nella<br />
pagina accanto, sarà la stessa ATER. E nell’arco di alcuni<br />
mesi, spiega la presidente della Provincia di <strong>Trieste</strong><br />
Maria Teresa Bassa Poropat, sarà possibile definire<br />
6<br />
un bilancio di quest’innovazione così da stabilire l’opportunità<br />
di replicarla anche per il futuro.<br />
Presidente, la Provincia non ha una specifica competenza<br />
nel campo abitativo. A cosa si deve quest’intervento<br />
nel campo della casa?<br />
La decisione di attivare una forma di sostegno alle<br />
famiglie in difficoltà nasce dalla constatazione che la crisi<br />
economica sta creando gravi problemi anche nel nostro<br />
territorio come attestato anche dagli Osservatori sulle politiche<br />
sociali o sulla povertà gestiti dalla Provincia. In<br />
questo momento la tutela dell’abitazione dev’essere dunque<br />
considerata una reale priorità.<br />
Il provvedimento sulla casa rientra in un pacchetto<br />
anticrisi più ampio che prevede anche un intervento<br />
per recuperare e distribuire prodotti alimentari alle<br />
strutture che seguono persone in condizioni di disagio.<br />
A chi si rivolgono, nello specifico, le misure sulla<br />
casa?<br />
L’intero pacchetto è frutto di un accordo con Cgil,<br />
Cisl e Uil e nasce da un’approfondita riflessione sul possibile<br />
target delle diverse iniziative. Per ciò che riguarda<br />
la casa vi è una fascia d’inquilinato che stenta ad arrivare<br />
a fine mese perché alle prese con la perdita del lavoro o<br />
con l’impossibilità di trovarlo. L’obiettivo è di evitare che<br />
queste persone possano ritrovarsi, all’uscita dalla crisi, in<br />
una situazione ancora peggiore.<br />
Il Fondo per la casa è limitato nel tempo. La Provincia<br />
ha l’intenzione di ripeterlo anche in futuro?<br />
Entro dicembre riusciremo ad avere un quadro attendibile<br />
delle richieste e delle eventuali problematiche. Solo<br />
a quel punto si potrà decidere se è opportuno inserire questa<br />
misura anche nel prossimo bilancio e in quale forma.
contributi e requisiti:<br />
a chi si rivolge il fondo casa<br />
Sarà l’ATER a gestire il budget istituito dalla Provincia a<br />
favore dell’abitazione. Il contributo andrà da un minimo di<br />
300 a un massimo di 1500 euro e sarà erogato entro dicembre.<br />
A breve l’apertura dello sportello per le domande<br />
Per gli inquilini ATER colpiti dalla crisi<br />
economica è in arrivo un sostegno per le<br />
spese della casa. La Provincia di <strong>Trieste</strong> ha<br />
infatti attivato un Fondo per la casa dell’ammontare<br />
di 100 mila euro destinati alle famiglie<br />
costrette, in questa difficile congiuntura,<br />
a fronteggiare la disoccupazione o le minori<br />
entrate per una cassa integrazione. Frutto<br />
di un accordo con le organizzazioni sindacali<br />
di Cgil, Cisl e Uil, il fondo servirà a<br />
concedere contributi a favore di inquilini, lavoratori<br />
dipendenti o parasubordinati (con<br />
almeno sei mesi di lavoro nell’anno precedente)<br />
o a nuclei monoreddito, che si trovano<br />
in difficoltà a seguito di uno o più eventi<br />
accaduti dopo il primo ottobre 2008 tra cui<br />
la perdita del posto di lavoro, la cassa integrazione<br />
ordinaria e/o straordinaria, in mobilità<br />
e anche in deroga.<br />
Le domande per accedere al contributo,<br />
da un minimo di 300 a un massimo di 1550<br />
euro, andranno presentate all’ATER che<br />
entro il 30 novembre formulerà una graduatoria<br />
in base alla percentuale d’incidenza<br />
del canone, sommato delle spese accessorie<br />
(e cioè bollette luce, gas riscaldamento<br />
etc), rapportata alla situazione economica<br />
complessiva del nucleo familiare. Sulla<br />
base della graduatoria saranno individuati i<br />
contributi da concedere fino al raggiungimento<br />
dell’importo stanziato dalla Provincia<br />
che provvederà al pagamento entro il 31 dicembre.<br />
Gli inquilini potranno così percepire un<br />
voucher per i debiti pregressi causati dalle<br />
spese abitative e accessorie oppure rientrare<br />
in possesso d’una parte del saldo già<br />
effettuato. A breve l’ATER aprirà lo sportello<br />
a cui andranno presentate le domande e<br />
inizieranno le erogazioni. Per fare richiesta<br />
basta avere i requisiti richiesti e presentare<br />
un’autocertificazione.<br />
aterinformacasa<br />
7
è rinviato all’autunno<br />
il piano vendite degli alloggi<br />
La Regione ha avviato una modifica della normativa per la cessione<br />
di abitazioni d’edilizia sovvenzionata. Si dovranno dunque<br />
attendere le nuove regole, che confermano comunque<br />
le attuali tutele per gli inquilini, per dare il via al programma<br />
In un incontro con le ATER del 23 giugno<br />
il competente Assessore regionale ha preannunciato<br />
l’avvio del procedimento di modifica<br />
della normativa regionale in materia di<br />
cessione in proprietà di alcuni alloggi di sovvenzionata.<br />
Il relativo percorso, che potrebbe concludersi non<br />
prima della fine di settembre, prevede una prima adozione<br />
delle proposte di modifica da parte della giunta<br />
regionale, la successiva acquisizione del parere vincolante<br />
della quarta Commissione permanente del Consiglio<br />
regionale e si concluderà con la conseguente approvazione<br />
finale della giunta, nonché con la pubblicazione<br />
sul Bollettino ufficiale di specifico Decreto del<br />
presidente della Regione.<br />
8<br />
Le proposte, per come illustrate, prevedono la conferma<br />
di alcuni punti fermi dell’attuale ordinamento. Tra<br />
questi, la possibilità di vendita solo in base a specifici piani<br />
e quindi non a pioggia; il prezzo degli alloggi ancorato<br />
al parametro di mercato e la tutela degli inquilini in essere<br />
con la loro possibilità di permanere in locazione, ovviamente<br />
a patto che siano in possesso dei requisiti di reddito<br />
e non proprietari di un’altra abitazione adeguata alle esigenze<br />
della famiglia.<br />
Le novità dovrebbero consistere nella possibilità<br />
d’acquisto di alloggi non solo da parte di inquilini ATER,<br />
ma anche degli aspiranti inquilini presenti nelle graduatorie<br />
per l’assegnazione in locazione di alloggio per cui ovviamente<br />
non sia intervenuta un’assegnazione stessa. Da<br />
ultimo in ordine di priorità potrebbero acquistare anche<br />
cooperative edilizie o privati terzi, siano essi persone fisiche<br />
o giuridiche. Stanti le tutele previste per gli inquilini,<br />
è però assai verosimile che queste ultime categorie di potenziali<br />
acquirenti potranno trovare soddisfazione con alloggi<br />
non occupati.<br />
L’ATER <strong>Trieste</strong> aveva già confezionato un piano di<br />
vendita per alloggi non occupati che abbisognano d’intervento<br />
manutentivo. Vista l’imminenza delle modifiche<br />
regionali, il Consiglio d’amministrazione nella seduta del<br />
25 giugno ha però preferito soprassedere alla sua approvazione.<br />
La questione è dunque rinviata al prossimo autunno,<br />
così da poter aggiornare il piano vendite alle nuove.<br />
Non è quindi il caso che eventuali interessati si affannino<br />
a chiedere informazioni e notizie in merito. Finché le<br />
norme regionali non saranno definitivamente approvate<br />
l’ATER non è infatti in grado di fornirne, né per gli alloggi,<br />
né per i prezzi e neppure per i tempi. Sarà comunque<br />
cura dell’ATER tenere sempre aggiornato lo stato dell’informazione,<br />
anche con il prossimo numero del presente<br />
Notiziario che uscirà a ottobre.<br />
Antonio Ius
si lavora a finiture e impianti<br />
negli alloggi di montebello<br />
L’intervento di recupero della caserma di via Cumano è ormai in fase<br />
avanzata. Mentre si procede alla messa a punto degli appartamenti<br />
(i primi potrebbero essere consegnati a breve) avanzano le opere<br />
per dare vita alla piazza interna dove troveranno posto verde e negozi<br />
Sono in avanzata fase d’esecuzione i lavori<br />
per la realizzazione del recupero urbanistico<br />
del comprensorio della ex caserma<br />
Montebello di via Cumano, affacciata sul<br />
Piazzale De Gasperi. Per l’intervento, affidato<br />
a un’importante impresa locale, è prevista<br />
una spesa totale di circa 21 milioni di<br />
euro, finanziata con le provvidenze del Fondo<br />
unico regionale per l’edilizia sovvenzionata<br />
di cui alla legge 179/1992, della legge<br />
regionale 13/2002 e con fondi di bilancio<br />
dell’ATER.<br />
Attualmente sono state completate le opere strutturali<br />
delle fondazioni, che hanno comportato l’esecuzione<br />
d’ingenti scavi e di imponenti opere provvisionali<br />
per la costruzione delle autorimesse interrate della capienza<br />
complessiva di oltre 250 posti macchina e delle<br />
opere in elevazione per la costruzione degli edifici sviluppati<br />
fino a sette piani fuori terra, in cui trovano spazio<br />
i nuovi 180 alloggi previsti.<br />
Di questi, nei primi 60 situati nella palazzina B che<br />
si affaccia sull’ampio cortile interno sono già in fase<br />
d’esecuzione le opere di finitura, quali rivestimenti e<br />
tinteggiature, mentre nei rimanenti alloggi, ultimate le<br />
opere murarie, sono al lavoro le imprese specializzate<br />
che stanno realizzando gli impianti elettrici, idrico sanitari,<br />
gas e di riscaldamento.<br />
A questo proposito e a testimonianza dell’attenzione<br />
che ATER pone alle questioni del risparmio<br />
energetico, si segnala che in corso d’opera si è proceduto<br />
alla sostituzione delle caldaie autonome a gas<br />
metano previste in progetto con un più moderno impianto<br />
centralizzato di produzione del calore e dell’acqua<br />
calda sanitaria con caldaie a gas a condensazione,<br />
con la contabilizzazione dei consumi nei singoli appartamenti<br />
con moduli “satellitari”, che garantisce<br />
maggiore sicurezza e rendimento, consentendo un sensibile<br />
risparmio in bolletta.<br />
Si procederà poi alla realizzazione delle opere di finitura<br />
della corte interna al complesso, destinata a piazza<br />
e facente parte delle opere di urbanizzazione realizzate<br />
per conto del Comune, che presenterà le caratteristiche<br />
della tipica piazza alberata, dove il verde dell’arredo<br />
urbano si alternerà a zone pavimentate, a giardini pensili<br />
e a verde di schermatura delle abitazioni poste ai piani<br />
terra, per separarle dai vialetti pedonali. Saranno infine<br />
completate le opere relative alle attività commerciali affacciate<br />
sulla via Cumano, sul Piazzale De Gasperi e<br />
sulla piazza interna.<br />
è attualmente allo studio l’ipotesi, subordinata all’avvenuta<br />
esecuzione degli allacciamenti alle reti di acqua,<br />
gas, elettricità e fognatura da parte dell’AcegasAps, della<br />
consegna frazionata di un primo lotto di 60 appartamenti<br />
entro l’anno in corso.<br />
La completa realizzazione delle opere in progetto,<br />
con la conseguente consegna di tutti gli alloggi, è comunque<br />
prevista entro l’inizio dell’estate del prossimo anno.<br />
aterinformacasa<br />
9
aurisina, casa ex stolfa<br />
i lavori volgono al termine<br />
Ormai in fase di ultimazione la ristrutturazione dello stabile lungo la<br />
provinciale che collega Prosecco a Sistiana. L’edificio, che un tempo<br />
accoglieva 12 alloggi quasi tutti senza servizi igienici, a breve ne<br />
ospiterà otto realizzati secondo i più moderni standard qualitativi<br />
Quello della cosiddetta Casa ex Stolfa è<br />
l’unico intervento ATER attualmente in corso<br />
nel Comune di Duino Aurisina. L’edificio sito<br />
al civico 78 di Aurisina Cave, lungo la provinciale<br />
che collega Prosecco a Sistiana, è infatti<br />
destinato a ospitare dall’autunno otto nuovi alloggi<br />
di edilizia residenziale pubblica realizzati<br />
secondo standard adeguati alle attuali esigenze<br />
di vita.<br />
Acquisito negli anni scorsi da parte di ATER dal<br />
Comune lo stabile, costruito nel 1906 e poi rimaneggiato<br />
nel corso del primo e del secondo dopoguerra, è<br />
composto da tre piani fuori terra in cui trovavano posto<br />
complessivi 12 alloggi, quasi tutti privi di bagno. Per<br />
compensare questa mancanza venne costruito a ridosso<br />
della facciata postica un corpo esterno in cui furono<br />
realizzati due servizi igienici.<br />
10<br />
Il progetto per lo stabile, circondato da un piccolo<br />
lotto di terra su cui è cresciuto, fino a raggiungere dimensioni<br />
ragguardevoli un bel bagolaro, prevede otto alloggi<br />
costruiti secondo le norme urbanistico-edilizie vigenti,<br />
con uno standard qualitativo allineato al più recente patrimonio<br />
immobiliare dell’Azienda.<br />
Finora i lavori, ormai in fase di ultimazione, hanno<br />
svuotato del tutto il fabbricato demolendo i solai di piano e<br />
di copertura e delle scale, mantenendo la muratura esistente<br />
al primo e secondo livello e realizzando una parziale sopraelevazione<br />
con la realizzazione di un tetto a falde in legno,<br />
al fine di ottenere due appartamenti al pianoterra e tre appartamenti<br />
agli altri due piani. Al piano terra verranno anche<br />
ricavati i locali tecnici per i contatori dei servizi a rete<br />
e la centrale termica con caldaia a gas a condensazione, che<br />
provvede anche alla produzione dell’acqua calda sanitaria.<br />
Gli otto alloggi hanno tipologie tra di loro diverse: tre<br />
di essi, fra cui quello destinato alle persone con disabilità<br />
posto al piano terra, sono composti da ingresso, soggiorno-cucina,<br />
camera da letto matrimoniale, camera singola,<br />
bagno e ripostiglio; due da ingresso, soggiorno-cucina,<br />
camera da letto matrimoniale e bagno, due da ingresso,<br />
cucina, soggiorno, camera da letto matrimoniale, bagno e<br />
ripostiglio e infine l’ultimo da ingresso, soggiorno, cucina,<br />
due camere da letto matrimoniali, e due bagni. La superficie<br />
utile degli alloggi varia da un minimo di 40,51<br />
metri quadri a un massimo di 74,76.<br />
Dal punto di vista impiantistico, l’edificio si caratterizza<br />
per l’adozione di un impianto di riscaldamento del<br />
tipo centralizzato con la contabilizzazione dei consumi<br />
dei singoli appartamenti con moduli autonomi “satellitari”.<br />
Il fabbricato inoltre è del tipo “a pavimento”, ossia<br />
privo dei tradizionali radiatori ma con pannelli radianti<br />
posti direttamente sotto la pavimentazione, nei quali circola<br />
acqua calda a bassa temperatura prodotta dalla caldaia<br />
centralizzata, coniugando un comfort ottimale con un<br />
sensibile risparmio energetico.
ioedilizie e risparmio d’energia<br />
nei nuovi alloggi di via negri<br />
Aggiudicati a fine maggio i lavori per la riqualificazione degli stabili di<br />
Poggi Sant’Anna, da anni in stato di grave degrado e abbandonati dagli<br />
inquilini. Tra gli obiettivi dell’intervento, del costo di quasi 10 milioni di<br />
euro, il contenimento dei consumi energetici e l’utilizzo di fonti rinnovabili<br />
Sarà una forte attenzione all’ambiente e al<br />
risparmio energetico a caratterizzare la riqualificazione<br />
al via in via Negri, nel rione di Poggi<br />
Sant’Anna per cui a fine maggio sono stati appaltati<br />
i lavori. Il complesso di 144 alloggi, caratterizzato<br />
da forte degrado edilizio, infrastrutturale<br />
e sociale, e già da anni progressivamente<br />
abbandonato dagli inquilini, sarà infatti<br />
recuperato con un intervento del costo di quasi<br />
10 milioni di euro utilizzando anche criteri di<br />
bioedilizia con l’obbiettivo di ottenere elevati<br />
risparmi energetici e utilizzare fonti di energia<br />
rinnovabili. Negli edifici troveranno posto 71<br />
nuovi alloggi di diverso taglio e composizione,<br />
tra cui alcuni studiati per essere fruibili dalle persone<br />
disabili in carrozzina. All’interno del complesso<br />
sarà ricavato anche un presidio socio sanitario,<br />
che verrà gestito dall’Azienda Sanitaria.<br />
L’intervento non si esaurirà però sul fronte degli alloggi<br />
ma interverrà anche sulle aree esterne. Si è infatti<br />
previsto di sistemare la via Negri, di potenziare le reti rifacendo<br />
le condotte gas, acqua, elettricità e fognatura, ormai<br />
vetuste, e di ricavare all’interno dell’area spazi verdi,<br />
viabilità e parcheggi per i residenti. In Erta Sant’Anna<br />
verrà infine sistemata la fermata del bus e collocata una<br />
pensilina per l’attesa.<br />
aterinformacasa<br />
11
Quello di via Negri è un intervento che rientra nei<br />
Contratti di quartiere II, programma dello Stato per realizzare<br />
programmi costruttivi innovativi per il recupero<br />
di quartieri degradati, carenti di servizi e con un contesto<br />
sociale ed abitativo disagiato. Il progetto di via Negri,<br />
classificatosi primo a livello regionale nella gara di<br />
progettazione bandita per ottenere i fondi ad hoc, ha<br />
consentito all’ATER di ottenere un finanziamento statale<br />
di 9 milioni 370 mila euro.<br />
Le proposte progettuali presentate sono state valutate<br />
sulla base di una molteplicità di criteri:<br />
– le caratteristiche sociali dell’intervento, ad esempio<br />
la previsione di tipologie di alloggi adatte a<br />
diverse forme di utenza, l’inserimento anche di attività<br />
complementari alla residenza, la riqualificazione<br />
dei servizi pubblici, il miglioramento delle<br />
dotazioni infrastrutturali, le ricadute occupazionali<br />
connesse all’intervento;<br />
– la fattibilità e la sostenibilità economica del programma<br />
ottenuta con l’apporto di ulteriori risorse<br />
finanziarie da parte di altri soggetti che concorrono<br />
a realizzare gli obiettivi del programma;<br />
– i caratteri innovativi dell’intervento in relazione<br />
alla qualità energetica ed ambientale del progetto.<br />
Nel programma sono stati coinvolti vari enti,<br />
nell’ottica di garantire ulteriori risorse finanziarie<br />
all’intervento ed ampliarne gli obbiettivi. A fungere da<br />
capogruppo è il Comune di <strong>Trieste</strong>, che darà i contributi<br />
necessari a sistemare via Negri e le reti gas, acqua,<br />
energia e fognatura.<br />
ATER svolge tutta l’attività amministrativa e quella<br />
tecnica per la progettazione ed esecuzione dell’intero<br />
intervento, oltre a finanziare con fondi di bilancio la<br />
realizzazione del presidio socio-sanitario.<br />
Partecipano anche la Provincia di <strong>Trieste</strong>, che è<br />
stata interessata per migliorare il trasporto pubblico<br />
nella zona, anche per il tramite di <strong>Trieste</strong> Trasporti spa;<br />
l’Acegas-Aps Spa, che ha contribuito al progetto di rifacimento<br />
delle reti gas, acqua, energia elettrica e ne<br />
12<br />
finanzierà la realizzazione e l’ASS n. 1, che si è impegnata<br />
assieme al Comune di <strong>Trieste</strong> e all’ATER a sviluppare<br />
il progetto “Habitat, salute e sviluppo delle comunità” utilizzando<br />
i locali del presidio socio-sanitario.<br />
L’ATER si è anche impegnata a gestire i futuri servizi<br />
(pulizie, giardinaggio etc.) appaltandoli a cooperative sociali,<br />
per favorire le ricadute occupazionali a favore di<br />
soggetti disagiati.<br />
L’intervento che, dopo il lungo iter di approvazione a<br />
Roma, è stato appaltato alla fine di maggio, dispone complessivamente<br />
di un finanziamento di quasi dieci milioni<br />
di euro, che è così suddiviso tra i vari soggetti che partecipano<br />
al programma:<br />
InTERvEnTo<br />
Recupero 71 alloggi<br />
ed aree di pertinenza<br />
Presidio<br />
socio sanitario<br />
Sistemazione<br />
via Negri<br />
e impianti stradali<br />
Reti acqua,<br />
elettricità, gas<br />
Sistemazione<br />
fermata bus<br />
e pensilina<br />
EnTE<br />
fInAnzIAToRE<br />
Ministero<br />
infrastrutture e<br />
Regione Friuli V.G.<br />
ImPoRTo<br />
9.370.000<br />
ATER 83.000<br />
Comune di <strong>Trieste</strong> 165.000<br />
ACEGAS 149.000<br />
Provincia di <strong>Trieste</strong> 6.500<br />
9.773.500<br />
Comune di <strong>Trieste</strong>, Azienda Sanitaria e ATER si sono anche<br />
impegnati a mettere a disposizione ulteriori fondi per<br />
il funzionamento dei locali del presidio socio sanitario e<br />
lo sviluppo del programma Habitat salute e sviluppo della<br />
comunità.
al via a fine agosto<br />
il nuovo censimento dei redditi<br />
Entro la metà di ottobre saranno coinvolte nell’operazione più di 11<br />
mila famiglie residenti negli alloggi ATER che dovranno certificare<br />
la loro situazione economica. A tutti l’invito a curare bene le dichiarazioni<br />
perché le inesattezze, rilevate dai successivi controlli eseguiti<br />
dall’ente, possono portare anche alla revoca dell’appartamento<br />
Anche quest’anno a fine agosto prenderanno<br />
il via le operazioni di censimento delle famiglie<br />
e dei redditi relative all’anno 2008. Il<br />
complesso apparato organizzativo, che sovrintende<br />
alla consultazione di circa 11 mila 500<br />
famiglie, necessita di tempi adeguati per poter<br />
poi svolgere tutte le operazioni entro la fine<br />
dell’anno recando il minor disagio all’utenza e<br />
massimizzando il risultato tecnico.<br />
A tal fine verranno organizzati, oltre agli sportelli presso<br />
la sede centrale di piazza Foraggi, anche sei uffici decentrati<br />
che saranno dislocati presso i Portierati sociali di Gretta<br />
(via Toffani 2), Rozzol Melara (via Pasteur 7/b), Ponziana<br />
(via Lorenzetti 60), Valmaura (via Valmaura 67), Borgo San<br />
Sergio (via Grego 36) e San Giovanni (via alle Cave, 55).<br />
Inoltre, nella volontà di portare il servizio più vicino all’utenza,<br />
sarà utilizzato un ufficio provvisorio gentilmente messo a<br />
disposizione dal Comune di Muggia.<br />
La sede centrale è la stessa degli ultimi due censimenti,<br />
in piazza dei Foraggi 5/1 A al pianoterra. Il locale, privo di<br />
barriere architettoniche, è stato attrezzato a mo’ di sala d’attesa,<br />
nel caso fosse necessario attendere un po’ il proprio<br />
turno, agevolato, peraltro, dall’eliminacode. Va comunque<br />
detto che qualora l’utenza non potesse produrre il modulo<br />
compilato nelle sedi sopra elencate, può inviarlo per posta,<br />
dopo che il documento è stato debitamente sottoscritto dal<br />
titolare del contratto e allegando la fotocopia del documento<br />
d’identità del medesimo.<br />
Tutti gli inquilini riceveranno a domicilio per posta la<br />
scheda precompilata, con i dati già in possesso dell’ATER,<br />
lasciando all’utente la sola compilazione dei redditi di ogni<br />
singolo componente il nucleo familiare relativi l’anno 2008<br />
o l’indicazione di eventuali variazioni del nucleo familiare<br />
sopravvenute e non ancora comunicate. Gli utenti saranno<br />
quindi convocati nell’arco di alcune settimane, dal 24 agosto<br />
al 16 ottobre. Sarà cura dell’ATER gestire i collegamenti con le<br />
Organizzazioni sindacali degli inquilini, gli operatori dei servizi<br />
sociali territoriali e l’Inps per raccogliere quante più informazioni<br />
possibili sulle cause di un’eventuale mancata presentazione<br />
dei documenti richiesti e cercare di censire il maggior numero<br />
di ritardatari.<br />
Va comunque detto che agli inadempienti sarà inviata una<br />
diffida formale a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno.<br />
Qualora poi le persone dovessero persistere a non comunicare<br />
il reddito, nonostante il sollecito, l’ATER procederà alla revoca<br />
dell’alloggio a sensi dell’art. 21 lett. b della Legge Regionale 7<br />
marzo 2006 numero 6. Nel frattempo alle stesse verrà applicato<br />
automaticamente un canone maggiorato.<br />
Non produrre il censimento è comunque un danno per gli<br />
stessi utenti. L’applicazione del canone maggiorato obbliga infatti<br />
gli inquilini a versare comunque importi di molto superiori<br />
di quelli che avrebbero dovuto pagare. Da sottolineare che la<br />
presentazione dei redditi 2008 è necessaria anche per le situazioni<br />
in cui è avviato il procedimento di rilascio dell’alloggio.<br />
Analogo discorso per chi supera i limiti di reddito per la revoca:<br />
è comunque opportuno, nel loro interesse, effettuare il censimento.<br />
Durante le operazioni di censimento redditi 2008, s’invitano<br />
gli inquilini a portare con sé anche i modelli dell’ultima dichiarazione<br />
dei redditi, così da farsi aiutare nella compilazione<br />
del modulo di autocertificazione evitando la possibilità di commettere<br />
errori che potrebbero comportare sanzioni amministrative<br />
e penali e, in alcuni casi, anche la revoca dell’alloggio.<br />
La correttezza della dichiarazione è di fondamentale importanza.<br />
Da controlli effettuati a campione sui precedenti censimenti,<br />
è stato infatti rilevato che alcuni utenti hanno presentato<br />
redditi inferiori a quelli percepiti. Ciò ha costretto l’Azienda<br />
a procedere alla denuncia del fatto all’Autorità giudiziaria, ed in<br />
alcuni casi alla revoca dell’alloggio.<br />
Concluso il censimento sarà infine necessario procedere<br />
alla definizione dei canoni di locazione e dei relativi Piani fi-<br />
aterinformacasa<br />
13
nanziari, conformemente a quanto disposto dalla già citata<br />
Legge 6/2003 ed al relativo regolamento d’attuazione. I canoni<br />
di locazione verranno quindi individualmente rideterminati<br />
in funzione del valore catastale dell’alloggio e della<br />
diversa posizione reddituale delle famiglie. Il nuovo canone<br />
potrà comunque avere decorrenza solo da gennaio 2010.<br />
Si rammenta, infine, che per la definizione dei nuovi<br />
canoni è richiesta la formulazione dei Piani finanziari bien-<br />
14<br />
“A Gretta si vive bene!”. A sostenerlo sono gli<br />
stessi residenti del rione che hanno discusso dei<br />
pregi e difetti del quartiere insieme agli operatori della<br />
Microarea in occasione della manifestazione Vivi<br />
Gretta, promossa dalla stessa Microarea in collaborazione<br />
con il Portierato sociale. Tra il 19 e il 23<br />
maggio il cortile ATER fra gli stabili di via Santi 1 e 2<br />
ha infatti ospitato gli operatori che, divisi in due gruppi<br />
- uno fisso ai tavoli di via Santi e l’altro itinerante<br />
fra le vie del rione - fornivano informazioni, consegnavano<br />
materiale illustrativo e intervistavano i passanti<br />
chiedendo loro di individuare le vie pedonali<br />
più frequentate e un pro e contro sul vivere a Gretta.<br />
L’obiettivo era quello di contattare di persona il maggior<br />
numero possibile di persone per promuovere i<br />
servizi presenti sul territorio ma soprattutto per creare<br />
l’occasione di dar voce ai cittadini.<br />
A queste giornate, hanno partecipato anche le<br />
rea ltà rionali presenti: il parroco della parrocchia<br />
Madonna del Carmelo con il coro dei ragazzi, il pre-<br />
nali, strumenti indispensabili di programmazione delle entrate e<br />
delle spese per le diverse esigenze gestionali e manutentive.<br />
Sarà compito del Consiglio d’amministrazione dare concreta<br />
attuazione alla normativa regionale previo necessario confronto<br />
con le Organizzazioni sindacali rappresentate nella Commissione<br />
paritetica di cui all’articolo 12 della. Legge Regionale<br />
24/99.<br />
franco Trevisan<br />
come si sta a gretta, la parola ai residenti<br />
Le opinioni e i suggerimenti degli abitanti del rione sono stati raccolti dagli operatori della<br />
microarea in una settimana d’incontri conclusa da una grande festa. molti gli spunti di<br />
lavoro per il futuro, tra cui l’ipotesi di un comitato di quartiere<br />
sidente dell’associazione socio culturale “Il filo incantato”,<br />
il gruppo frequentante la socializzazione in<br />
Habitat, i negozianti. Molti i residenti che hanno collaborato<br />
e partecipato a tutte le giornate.<br />
Come si diceva all’inizio, è stato sorprendente capire<br />
quanto Gretta viene considerata un rione in cui<br />
si vive bene, fra il verde e la tranquillità. Tra i nei, i<br />
problemi legati agli accessi pedonali poco sicuri e<br />
illuminati, la mancanza di un punto d’incontro (bar<br />
e/o piazza) o di un mercatino rionale. Molti infine i<br />
suggerimenti raccolti.<br />
è nata così l’idea di promuovere fra i cittadini la<br />
nascita di un comitato dei residenti/di quartiere che<br />
sia occasione di incontro, scambio opinioni e soluzione<br />
alle problematiche comuni. Inoltre, essendoci<br />
a Gretta un’ampia area ATER per cui è prevista la<br />
ristrutturazione, è stato chiesto agli intervistati, di individuare<br />
un luogo in cui avrebbero voluto posizionare<br />
una pianta di ulivo - segno di continuità e speranza<br />
- regalataci da una residente che a breve lascerà<br />
il suo alloggio<br />
La manifestazione si è conclusa con una grande<br />
festa a cui hanno partecipato moltissimi residenti,<br />
tutti gli operatori con i loro referenti, i ragazzi del Servizio<br />
Civile Nazionale, i volontari. Una giornata intera<br />
animata dal gioco della tombola con premi, musica,<br />
animazione, graffiti/murales, gara di torta ed un<br />
gustoso banchetto. Il prossimo appuntamento è fissato<br />
alla prima riunione del comitato di quartiere!!!<br />
(La foto di questa pagina è generosamente concessa<br />
da un ex residente di Gretta).<br />
Per informazioni ci si può rivolgere alla Microarea<br />
e al Portierato sociale di via Toffani 2 (040 416840-<br />
040 418552).<br />
valentina Rossi<br />
(portiere sociale di Gretta - Opicina)<br />
fabia zacchi<br />
(referente ATER Gretta Opicina)
proposte per vivere meglio<br />
in un incontro a villa carsia<br />
In un’iniziativa promossa da Microarea e Portierato sociale ci si è confrontati<br />
sulle problematiche dell’area analizzando alcune proposte per migliorare<br />
le aree verdi, gli spazi comuni e quelli destinati al gioco dei più piccoli<br />
Come si può migliorare la convivenza in una piccola<br />
comunità? Quali sono i problemi più sentiti? E<br />
quali le possibili vie per un dialogo costruttivo? Questi<br />
i temi al centro dell’incontro che giovedì 11 giugno<br />
nel giardino centrale del nuovo complesso ATER di<br />
Villa Carsia ha visto a confronto gli inquilini dell’insediamento<br />
tra via Papaveri e via Santa Fosca e i residenti<br />
delle aree contigue. A promuovere l’iniziativa,<br />
la Microarea di Opicina che in quest’occasione ha<br />
presentato il nuovo servizio di Portierato sociale<br />
ATER, le attività estive e il Gas (Gruppo acquisto solidale)<br />
promosso dalla cooperativa sociale Clu.<br />
L’incontro è stato soprattutto l’opportunità per<br />
dare voce ai residenti. Dopo un confronto iniziale sulle<br />
problematiche più comuni dell’area, sono state fornite<br />
informazioni e suggerimenti chiarificatori su alcune<br />
difficoltà esposte. Un tema molto forte e di confronto,<br />
è stata la civile convivenza fra le parti. Riflettendo<br />
su quanto oggi è difficile convivere in tutte le<br />
piccole e grandi comunità - dalla casa, all’ambiente<br />
scolastico e sportivo - è stata sottolineata l’importanza<br />
di responsabilizzarci per il bene comune di tutti e non<br />
affidarsi a terzi con la convinzione che debbano risolvere<br />
i nostri malumori.<br />
A tal proposito, è stata suggerita la nascita di un comitato<br />
dei residenti perché, oltre ad essere una forza nelle<br />
richieste e suggerimenti ad ATER, è una buona occasione<br />
per conoscersi e promuovere il dialogo. Molte già<br />
le proposte per l’area verde, lo spazio gioco, le aree comuni<br />
mentre sono state individuate alcune persone interessate<br />
ad occuparsene. La serata si è conclusa con un<br />
ricco rinfresco offerto dai residenti che ringraziamo di<br />
tutto cuore per la collaborazione - e dal Sad (Servizio<br />
Assistenza Domiciliare).<br />
Per ritrovarsi si segnala che a luglio e agosto ogni<br />
giovedì sera nel comprensorio di Villa Carsia è in programma<br />
il cinema all’aperto.<br />
Il Portierato Sociale (tel 040 418552) è a disposizione<br />
per fornire ulteriori informazioni e organizzare un<br />
altro momento di incontro.<br />
valentina Rossi, fabia zacchi<br />
aterinformacasa<br />
15
una casa insieme<br />
quando l’età avanza<br />
A Valmaura un gruppo di anziani condivide da oltre un anno un alloggio<br />
nel complesso ATER. A sovrintendere alla convivenza,<br />
una badante insieme agli operatori del Distretto 3 e della Microarea<br />
e ai familiari. Che partecipano in prima persona alla gestione<br />
dell’abitazione: dalla scelta del menu alla gestione del budget<br />
Si può continuare a vivere bene in casa anche<br />
quando l’età avanza e l’autosufficienza<br />
viene a mancare? A dimostrare che la sfida è<br />
possibile anche se il reddito dell’anziano non è<br />
tale da consentire un’assistenza privata 24 ore<br />
su 24 è un interessante esperimento di convivenza<br />
in atto da oltre un anno nel complesso<br />
ATER di Valmaura.<br />
16<br />
Qui, in un luminoso appartamento di cento metri<br />
quadri con quattro stanze da letto, coabita infatti un<br />
piccolo gruppo di anziani: da quattro a due a seconda<br />
dei periodi. Ad aiutarli nel disbrigo delle necessità quotidiane<br />
c’è una badante. I bisogni sanitari sono garantiti<br />
dagli operatori del Distretto 3 mentre ad altre esigenze,<br />
tra cui la socializzazione e le uscite, provvedono gli<br />
addetti della Microarea con il supporto dei volontari<br />
del servizio civile. E a tenere insieme quotidianità e affetti<br />
sono gli stessi famigliari che non si limitano a far<br />
visita ai propri anziani (senza alcun limite d’orario) o<br />
ad accompagnarli nelle uscite. Ma partecipano in prima<br />
persona alla gestione della casa comune: dalle decisioni<br />
relative al menù agli acquisti.<br />
Alternativa alla casa di riposo<br />
Il progetto, intitolato “La coabitazione possibile”, si<br />
propone come un’alternativa al ricovero in casa di riposo<br />
rivolta alle persone per cui la permanenza a domicilio<br />
si è resa insostenibile. Promossa dall’Azienda per i<br />
Servizi Sanitari n. 1 triestina e dalla Microarea, con la<br />
collaborazione dell’ATER che ha messo a disposizione<br />
l’appartamento, la sperimentazione offre la possibilità<br />
di accudire i propri cari in un ambiente famigliare e al<br />
tempo stesso sicuro.<br />
“L’appartamento – spiega Sari Massiotta, dell’Ufficio<br />
di coordinamento delle attività socio-sanitarie del<br />
Distretto 3 – non è una struttura sanitaria ma una civile<br />
abitazione di convivenza che si differenzia molto dalle<br />
condizioni di vita in una casa di riposo: sia sotto il profilo<br />
ambientale sia per l’intensità assistenziale”. “Ogni<br />
persona o coppia anziana – prosegue – dispone infatti<br />
di una stanza da letto singola e arredata con mobili propri<br />
mentre vi è un assistente presente sulle 24 ore per<br />
ogni quattro persone”.
Medico, infermieri e spese<br />
Trattandosi di un’abitazione i servizi sanitari sono<br />
assicurati dal Distretto, proprio come accade a casa<br />
propria. Nella casa comune si avvicendano dunque, a<br />
seconda dei bisogni, gli infermieri dell’assistenza<br />
domiciliare e il medico di Distretto, gli specialisti e<br />
gli operatori della riabilitazione. Per tutte le altre necessità<br />
vi sono i volontari del servizio civile e gli<br />
operatori della Microarea. “La gestione economica<br />
– racconta Sari Massiotta – avviene nella massima<br />
trasparenza. I costi complessivi sono divisi per il numero<br />
degli abitanti e sono i familiari a gestire i pagamenti<br />
alla badante, la spesa alimentare, le bollette<br />
del telefono e altri costi”. Il costo mensile, quando<br />
sono presenti quattro persone, è di circa un migliaio<br />
di euro: una quota pari o inferiore a quella di molte<br />
case di riposo. Le spese per le uscite, le consumazioni<br />
o il vestiario sono invece sostenute dagli stessi<br />
ospiti.<br />
La coabitazione in atto a Valmaura prende le<br />
mosse dall’esperienza ormai consolidata dei gruppi<br />
appartamento per le persone affette da disturbo mentale:<br />
appartamenti in cui convivono piccoli nuclei<br />
che, con il sostegno degli operatori, possono così mantenere<br />
la loro autonomia e la loro soggettività. Anche<br />
per le persone anziane impossibilitate a rimanere a casa<br />
propria la convivenza può essere un’opportunità per<br />
avvalersi di un’assistenza personalizzata in un ambiente<br />
privo di regole rigide.<br />
Il peso della cura<br />
Per i familiari questa soluzione può invece rappresentare<br />
un’occasione preziosa per ritrovare il filo di un affetto<br />
che rischia di smarrirsi sotto il peso delle preoccupazioni<br />
legate alla cura quotidiana. “Per mia madre, reduce<br />
da un ictus, la permanenza a casa era diventata impossibile<br />
– racconta la signora Noemi – Non era più in<br />
grado di sbrigare le faccende di tutti i giorni né tanto<br />
meno di gestire i medicinali. Per noi era diventato quasi<br />
impossibile accudirla in modo adeguato. Anche perché<br />
con l’avanzare della malattia aveva bisogno di una<br />
compagnia costante che tra il lavoro e i nostri impegni<br />
familiari purtroppo non riuscivamo a darle”.<br />
L’impossibilità dei figli – alle prese con i ritmi del<br />
lavoro, con i figli propri e talvolta i nipoti - di farsi carico<br />
dei genitori anziani torna anche nel racconto del<br />
signor Claudio. “Prima di entrare nell’appartamento –<br />
ricorda – i miei genitori erano seguiti a casa loro da una<br />
badante. Ma ero comunque costretto ad andare da loro<br />
almeno tre volte il giorno per i pasti e un po’ di compagnia.<br />
E quasi ogni notte mi svegliavano e mi chiedevano<br />
di tornare perché impauriti da qualche rumore o tormentati<br />
da una preoccupazione: era diventata una vita<br />
impossibile”.<br />
L’affetto dei figli<br />
L’opportunità della coabitazione è stata accolta dai figli<br />
con entusiasmo, anche se all’inizio è stato necessario<br />
un certo rodaggio per armonizzare abitudini e stili<br />
di vita differenti. “Mi sentirei in colpa a mettere mio<br />
padre in casa di riposo – dice il signor Piero – Qui è<br />
sempre presente una badante che si occupa di loro e<br />
dei pasti e si può contare gli operatori del Distretto o<br />
della Microarea”. “Altrettanto importante – continua<br />
– è la possibilità per noi familiari di collaborare alla<br />
gestione della casa partecipando alla gestione del budget<br />
e alle decisioni più importanti e di essere presenti<br />
in qualsiasi momento, senza dover attendere gli orari<br />
delle visite”.<br />
“In fondo – conclude – stiamo lavorando per il nostro<br />
futuro. Se tra qualche anno non sarò più in gamba<br />
non mi spiacerebbe affatto andare a vivere in una casa<br />
così con dei coetanei. Anzi, ne sto già parlando con<br />
qualche amico”.<br />
aterinformacasa<br />
17
occhio alle truffe<br />
QUALCHE ConSIGLIo PER SEnTIRSI PIÙ SICURI<br />
Accorgimenti e piccoli gesti quotidiani per evitare gli imbrogli che così<br />
spesso prendono di mira le persone anziane. Con qualche suggerimento<br />
anche a figli, nipoti e vicini di casa, perché la rete degli affetti e della<br />
solidarietà è l’arma migliore per proteggere chi è in là con gli anni<br />
Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere<br />
dipendenti di aziende di pubblica utilità.<br />
Verificate sempre con una telefonata da quale servizio è stato mandato l’operaio<br />
che bussa alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessuna ragione.<br />
Ricordate che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette,<br />
per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.<br />
Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede<br />
di poter controllare i vostri soldi anche se è una persona distinta e dai modi affabili.<br />
Quando fate operazioni in banca o in un ufficio postale possibilmente fatevi accompagnare,<br />
soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze periodiche.<br />
Se all’interno della banca o dell’ufficio postale avete il dubbio di essere osservati,<br />
parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza.<br />
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca,<br />
non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.<br />
Ricordatevi che in banca o nell’ufficio postale nessun cassiere v’insegue per strada<br />
per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.<br />
Quando utilizzate il bancomat usate prudenza. Non prelevate se vi sentite osservati.<br />
Da tempo le associazioni benefiche non fanno raccolta di soldi porta a porta.<br />
Fate un versamento attraverso la banca o la posta. In ogni caso non date soldi in contanti a sconosciuti.<br />
18
Per i figli, nipoti e parenti stretti<br />
Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso<br />
e interessatevi ai loro problemi quotidiani<br />
Ricordategli sempre di adattare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo<br />
dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113.<br />
E ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.<br />
Per i vicini di casa<br />
Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere.<br />
La vostra cordialità li farà sentire meno soli.<br />
Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio.<br />
La vostra presenza li renderà più sicuri.<br />
Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa.<br />
Per gli impiegati di banca o di uffici postali<br />
Quando allo sportello si presenta un anziano e fa richiesta spropositata di denaro contante,<br />
dedicate qualche minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma.<br />
Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.<br />
Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.<br />
(I consigli sono tratti da alcune pubblicazioni della Polizia di Stato)<br />
aterinformacasa<br />
19
i nuovi inquilini<br />
Balbi<br />
Barbancic<br />
Bussani<br />
Carri<br />
Cattarini<br />
Cau<br />
Cerlenizza<br />
Crisafi<br />
Crispi<br />
Dalnya<br />
le nuove assegnazioni<br />
nB a ogni numero civico può corrispondere l’assegnazione di uno o più alloggi<br />
20<br />
Del Pup<br />
Demundo<br />
Dicataldo<br />
Esposito<br />
fabris<br />
favento<br />
ferluga<br />
flego<br />
foscarini<br />
Gorianc<br />
Borgo Zindis Stradello A/21<br />
Campo Metastasio Pietro 3<br />
Pendice Scoglietto 24<br />
Pendice Scoglietto 32<br />
Piazza Foraggi 3<br />
Piazza Foraggi 4<br />
Piazza Vecchia 4<br />
Piazzale Giarizzole 13<br />
Piazzale Giarizzole 16<br />
Piazzale Giarizzole 2<br />
Piazzale Giarizzole 8<br />
Salita di Zugnano 15/1<br />
Scala Campi Elisi 1<br />
Via Battera 18 (3)<br />
Via Biasoletto 10<br />
Via Buozzi 4<br />
Via Catalani 6<br />
Via Catalani 7<br />
Via Cologna 31<br />
Ianovitz<br />
Idone<br />
Ilic<br />
Indiano<br />
Inglessi<br />
Ivkovic<br />
Jeloscek<br />
Laknori<br />
macor<br />
macuglia<br />
madzar<br />
mancusi<br />
manosperti<br />
mileti<br />
murenc<br />
noviello<br />
Paluello<br />
Pellizola<br />
Penso<br />
Piro<br />
Via Conti 8<br />
Via Costalunga 49<br />
Via Dei Gelsomini 1<br />
Via del molino a vento<br />
(scala A)<br />
Via del Prato 6<br />
Via del Seminario 2<br />
92<br />
Via dell’Eremo 158<br />
Via dell’Istria 24<br />
Via dell’Istria 48<br />
Via delle Campanelle 120<br />
Via di Monte d’oro (Aquilinia) 7<br />
Via Donaggio 16 (2)<br />
Via Flavia 4<br />
Via Grandi 11<br />
Via Grego 44<br />
Via Lago 8<br />
Via Lorenzetti 20<br />
Via Lorenzetti 52<br />
Posic<br />
Prata<br />
Pregarc<br />
Radin<br />
Riccobon<br />
Rokic<br />
Scala<br />
Silli<br />
Sizon<br />
Stefa<br />
Stefani<br />
Stokic<br />
Stokic<br />
Surace<br />
Suran<br />
Ugo<br />
valente<br />
villa<br />
vyshniakova<br />
zivanovic<br />
Via Mascagni 14<br />
Via Orlandini 35<br />
Via Pagano 5<br />
Via Pasteur 25<br />
Via Piero della Francesca 1<br />
Via Piero della Francesca 3<br />
Via Pitacco 35<br />
Via San Giovanni Bosco 21<br />
Via San Giovanni Bosco 9<br />
Via San Martino 14<br />
Via Solferino 8<br />
Via Tintoretto 5<br />
Via Umago 4 (2)<br />
Via Valmaura 77<br />
Via Vergerio 14<br />
Via Zorutti 14<br />
Viale Campi Elisi 3<br />
Viale XX Settembre 58 (2)
gli altri alloggi ...<br />
periodo di riferimento 11.03.<strong>2009</strong>-10.06.<strong>2009</strong><br />
Alloggi parcheggio ATER per sfrattati 3<br />
Alloggi per inquilini vincitori dei bandi Cambi 4<br />
Cambi reciproci tra inquilini ATER 12<br />
Trasferimenti per progetti di ristrutturazione 17<br />
Assegnazioni ai vincitori del bando di sovvenzionata 2006 55<br />
Assegnazioni ai vincitori del bando di convenzionata 2004 2<br />
Alloggi del Comune per sfrattati 1<br />
Alloggi per progetti socio assistenziali 2<br />
ToTALE 96<br />
Per informazioni e richieste d’intervento ci si può rivolgere all’Ufficio<br />
Relazioni con il Pubblico (Urp) situato in Piazza dei Foraggi 5/a, a fianco<br />
della sede principale dell’<strong>Ater</strong>.<br />
L’orario di apertura è il seguente: da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.00,<br />
lunedì e mercoledì anche dalle 15 alle 16.15.<br />
A disposizione del pubblico sono aperti cinque sportelli specializzati.<br />
sportello 1<br />
Sportello casa ATER-Comune (Area utenza): per le diverse tipologie di domande<br />
gestite e conseguenti graduatorie e istruttorie<br />
Telefono 040 3999 210<br />
sportello 2<br />
Assegnazioni (Area utenza): per gli alloggi da assegnare<br />
Telefono 040 3999 220<br />
sportello 3<br />
Inquilinato e canoni (Area utenza): riservato agli assegnatari, per problematiche varie,<br />
incluse l’ospitalità, i canoni e la morosità<br />
Telefono 040 3999 230<br />
sportello 4<br />
manutenzioni ed impianti (Area manutentiva): per richieste d’interventi manutentivi e sugli impianti<br />
Telefono 040 3999 240<br />
sportello 5<br />
Patrimonio, amministrazione per conto terzi (stabili di proprietà della Provincia e del Comune), servizi,<br />
alloggi e stabili in regime di edilizia convenzionata (Area gestionale): per questioni patrimoniali,<br />
gestioni per conto terzi (alloggi di proprietà della Provincia e del Comune) e i servizi reversibili<br />
Telefono 040 3999 250<br />
Si avvisa che l’ACEGAS Aps ha aperto, presso l’URP dell’<strong>Ater</strong> in Piazza dei foraggi 5/a, un apposito<br />
sportello informativo riservato agli Utenti <strong>Ater</strong> (tel. 040 948257)<br />
aterinformacasa<br />
21
i numeri utili<br />
gestione ascensori<br />
BARICH di Mariano Kerpan & Figli S.n.c.<br />
TRIESTE / tel. 040 395090 / fax 040 943771<br />
e-mail: info@barichascensori.it<br />
www.barichascensori.it<br />
ASCOOP Srl - <strong>Trieste</strong><br />
tel. 040 9234398 / fax 040 232481<br />
e-mail: info@ascoop.it / www.ascoop.it<br />
MARTA ASCENSORI Srl<br />
TRIESTE / tel. 040 820352 / fax 040 381073<br />
MINGOT Srl<br />
TRIESTE / tel. 040 8327127 / fax 040 227087<br />
e-mail: mingot@mingot.it<br />
gestione aree verdi<br />
S. Giovanni, Roiano, Campi Elisi,<br />
Rozzol, Cumano, Campanelle,<br />
Molino a Vento, Foraggi<br />
PERLA 2 S.a.s.<br />
tel.-fax 040 420265<br />
22<br />
S.M.M.I., Borgo S. Sergio,<br />
Altura, Muggia, Altipiano<br />
COOPERATIVA PERTOT<br />
tel. 040 8323508 / fax 040 8324130<br />
Valmaura, Grego, Rozzol Melara<br />
COOPERATIVA FRANCO BASAGLIA<br />
tel. 040 578490<br />
gestione rete fognaria<br />
Interventi espurghi affidati alla ditta Pertot<br />
tel. 040 3999240 (U.R.P. ATER)<br />
gestione pulizia<br />
San Giovanni, Roiano, Gretta, Campi Elisi<br />
CONSORZIO NAZIONALE SERVIZI<br />
tel. 040 8326434<br />
Molino a Vento, S. Giovanni Bosco,<br />
San Giacomo, Ponziana,<br />
Strada Vecchia dell’Istria,<br />
Pittoni, Giarizzole,<br />
Altura, Borgo S. Sergio,<br />
S. Luigi, Rozzol, Cumano, Foraggi,<br />
Perugino, Muggia, Opicina<br />
EUROPROMOS GROUP<br />
tel. 0432 603605<br />
Rozzol Melara<br />
CONSORZIO INTERLAND<br />
tel. 040 910597<br />
(Portierato sociale)<br />
Via Valmaura, Via Grego<br />
COOPERATIVA<br />
FRANCO BASAGLIA<br />
tel. 335 5910345<br />
(Portierato sociale)
aterinformacasa<br />
ater informacasa<br />
Trimestrale dell’<strong>Ater</strong><br />
Azienda territoriale per l’edilizia residenziale della provincia di <strong>Trieste</strong><br />
Registrazione al Tribunale di <strong>Trieste</strong> n. 751 del 15/2/1989<br />
Anno IX n. 46 - <strong>Luglio</strong> <strong>2009</strong><br />
direttore responsabile<br />
Daniela Gross<br />
hanno collaborato a questo numero<br />
Claudio Bertolo, Antonio Ius, Franco Korenika, Valentina Rossi<br />
Franco Trevisan, Fabia Zacchi, Laura Zorzenon<br />
fotografie<br />
Le foto di copertina sono di Marino Sterle<br />
Nelle pagine interne foto di Daniela Gross e<br />
dall’Archivio storico dell’ATER<br />
impaginazione e stampa<br />
Graphart - <strong>Trieste</strong><br />
allestimento e distribuzione<br />
SO. TRA. & D. E. srl<br />
Via Scomparini, 8 (TS) - tel. 040 946390<br />
Piazza Foraggi 6<br />
34100 <strong>Trieste</strong><br />
www.atertrieste.it<br />
aterinformacasa<br />
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