slides diritto unità familiare
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UNIONE EUROPEA<br />
Direttiva 2003/86/CE del Consiglio, del 22<br />
settembre 2002 relativa al ricongiungimento<br />
<strong>familiare</strong><br />
Sentenza Parlamento c. Consiglio del 26 giugno<br />
2006<br />
Sentenza Chakroun v. Minister van Buitenlandse<br />
Zaken del 4 marzo 2010<br />
Direttiva 2003/109/CE del Consiglio del 25<br />
novembre 2003 relativa allo status dei cittadini di<br />
paesi terzi che siano residenti di lungo periodo
Conclusioni del<br />
Vertice di Tampere:<br />
(15-16 ottobre 1999)<br />
“L'Unione europea deve garantire l‘equo trattamento dei cittadini<br />
dei paesi terzi che soggiornano legalmente nel territorio degli Stati<br />
membri. Una politica di integrazione più incisiva dovrebbe mirare a<br />
garantire loro diritti e obblighi analoghi a quelli dei cittadini<br />
dell'UE” (par. 18)
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE<br />
su immigrazione, integrazione e occupazione<br />
(COM (2003) 336 definitivo del 3 giugno 2003)<br />
“…per integrazione si deve intendere un processo biunivoco,<br />
che si fonda sulla presenza di reciproci diritti e,<br />
conseguentemente, obblighi per i cittadini di paesi terzi<br />
che soggiornano legalmente e per la società ospitante che<br />
offre una piena partecipazione al migrante.<br />
Ciò implica, da una parte, che la società ospitante si assuma la responsabilità di<br />
garantire la presenza di diritti formali a favore dei migranti, tali da consentire<br />
agli stessi di partecipare alla vita economica, sociale, culturale e civile, e,<br />
dall’altra parte, che i migranti rispettino norme e valori fondamentali della<br />
società che li ospita e partecipino attivamente al processo di integrazione,<br />
senza essere costretti a rinunciare alla propria identità.” (p. 19)
Programma di Stoccolma<br />
(2010-2014)<br />
“L'Unione deve garantire l'equo trattamento dei cittadini<br />
dei paesi terzi che soggiornano legalmente nel<br />
territorio degli Stati membri. Una politica di<br />
integrazione più incisiva dovrebbe mirare a garantire<br />
loro diritti e obblighi analoghi a quelli dei cittadini<br />
dell'Unione.” (par. 6.1.4)
“L'integrazione effettiva di cittadini di paesi terzi<br />
soggiornanti legalmente resta la chiave per<br />
massimizzare i benefici dell'immigrazione. (…)<br />
Analoghi diritti, responsabilità e possibilità per<br />
tutti costituiscono un obiettivo al centro della<br />
cooperazione europea per l'integrazione, tenendo<br />
conto della necessità di un equilibrio tra diritti e<br />
doveri dei migranti” (par. 6.1.5)
Direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del<br />
Consiglio, del 29 aprile 2004, relativa al <strong>diritto</strong> dei<br />
cittadini dell'Unione e dei loro familiari di<br />
circolare e di soggiornare liberamente nel territorio<br />
degli Stati membri<br />
Disciplina specifica per i cittadini di Paesi terzi<br />
che siano familiari dei cittadini dell’UE
Direttiva 2003/86/CE<br />
Beneficiari (artt. 1 e 3)<br />
Familiari ammessi al ricongiungimento (art. 4)<br />
Requisiti oggettivi (artt. 7 e 8)<br />
Diritti connessi al permesso di soggiorno per<br />
ricongiungimento <strong>familiare</strong> (artt. 13-15)
Disciplina più favorevole nei confronti dei rifugiati<br />
(artt. 9-12)<br />
Garanzie avverso il diniego del rilascio o del<br />
Garanzie avverso il diniego del rilascio o del<br />
rinnovo del permesso di soggiorno e avverso il<br />
provvedimento di espulsione (artt.17 e 18)
Sentenza Parlamento c. Consiglio<br />
“…si deve rilevare che, se è pur vero che la direttiva lascia agli<br />
Stati membri un margine di discrezionalità, tale margine è<br />
sufficientemente ampio per consentire loro di applicare le<br />
regole della direttiva in senso conforme alle esigenze<br />
derivanti dalla tutela dei diritti fondamentali.”<br />
Richiamo alla CEDU
Sentenza Chakroun v. Minister van Buitenlandse<br />
Zaken (Paesi Bassi)<br />
«l’inciso «ricorrere al sistema di assistenza sociale» di cui all’art. 7, n. 1, parte iniziale e lett.<br />
c), della direttiva dev’essere interpretato nel senso che non consente ad uno Stato membro<br />
di adottare una normativa sul ricongiungimento <strong>familiare</strong> che neghi quest’ultimo ad un<br />
soggiornante che ha dimostrato di disporre di risorse stabili, regolari e sufficienti per<br />
mantenere se stesso e i suoi familiari, ma che, alla luce del livello del suo reddito, potrebbe<br />
nondimeno ricorrere all’assistenza speciale per provvedere a spese di sostentamento<br />
particolari e individualmente stabilite, a sgravi fiscali accordati da amministrazioni locali<br />
dipendenti dal reddito o a provvedimenti di sostegno del reddito nell’ambito della politica<br />
comunale per i redditi minimi («minimabeleid»).<br />
la direttiva, e segnatamente il suo art. 2, parte iniziale e lett. d), dev’essere interpretata nel<br />
senso che siffatta disposizione osta ad una normativa nazionale che, ai fini dell’applicazione<br />
del requisito di reddito di cui all’art. 7, n. 1, parte iniziale e lett. c), della direttiva, opera una<br />
distinzione a seconda che i vincoli familiari siano anteriori o posteriori all’ingresso del<br />
soggiornante nello Stato membro ospitante.»
La tutela dell’<strong>unità</strong> <strong>familiare</strong> nella<br />
Convenzione europea dei diritti<br />
dell’uomo<br />
Art. 8<br />
“Diritto al rispetto della vita privata e <strong>familiare</strong>.<br />
“Diritto al rispetto della vita privata e <strong>familiare</strong>.<br />
1. Ogni persona ha <strong>diritto</strong> al rispetto della sua vita privata e <strong>familiare</strong>, del suo<br />
domicilio e della sua corrispondenza.<br />
2. Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell'esercizio di tale<br />
<strong>diritto</strong> a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una<br />
misura che, in una società democratica, è necessaria per la sicurezza<br />
nazionale, per la pubblica sicurezza, per il benessere economico del paese,<br />
per la difesa dell'ordine e per la prevenzione dei reati, per la protezione<br />
della salute o della morale, o per la protezione dei diritti e delle libertà<br />
altrui.”
L’art. 8 è stato chiamato in causa con<br />
riferimento a due differenti tipologie di<br />
situazioni:<br />
a) l’allontanamento di uno straniero già<br />
residente nel territorio dello Stato convenuto<br />
dal quale derivi rottura <strong>unità</strong> <strong>familiare</strong>;<br />
b) il diniego dell’ingresso ai familiari rimasti<br />
all’estero di un migrante provvisto del<br />
permesso di soggiorno.
Allontanamento dello straniero già residente nel territorio dello<br />
Stato convenuto dal quale derivi la rottura del nucleo <strong>familiare</strong><br />
a) Espulsione per motivi di ordine pubblico e sicurezza<br />
- Boultif c. Svizzera del 2001<br />
- Üner c. Paesi Bassi del 2006<br />
- Cherif e a. c. Italia del 2009
“Criteri Boultif”:<br />
- la natura e la gravità del reato commesso;<br />
- la durata del soggiorno nel Paese convenuto;<br />
- la condotta del ricorrente successivamente alla commissione del reato;<br />
- la nazionalità delle persone coinvolte; la situazione <strong>familiare</strong> del ricorrente, che si<br />
evince dalla durata del matrimonio e da altri elementi comprovanti l’effettività del<br />
legame, in particolare la nascita di figli e la loro età;<br />
- la difficoltà che i familiari incontrerebbero nel seguire il ricorrente nel paese verso<br />
il quale è espulso, anche alla luce del principio del “superiore interesse del minore”;<br />
- la solidità dei legami sociali, culturali e familiari con il paese di accoglienza e con<br />
quello di origine
) Mancato rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno per<br />
altri motivi<br />
- Berrehab c. Paesi Bassi del 1988<br />
- - Rodrigues da Silva c. Olanda del 2006<br />
[Di senso opposto [GC] Darren Omoregie e altri c. Norvegia del 2008]
Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento<br />
europeo sull’applicazione della direttiva 2003/86/CE relativa<br />
al <strong>diritto</strong> al ricongiungimento <strong>familiare</strong><br />
(COM(2008)610 def. del 8 ottobre 2008)<br />
“l’impatto sull’armonizzazione della riunificazione <strong>familiare</strong> resta<br />
limitato. Il carattere scarsamente vincolante [della direttiva] lascia<br />
agli Stati membri un ampio margine di discrezionalità e in alcuni<br />
di essi ha determinato un indebolimento delle norme quando delle<br />
disposizioni facoltative […] relative a determinate condizioni di<br />
esercizio del <strong>diritto</strong> al raggruppamento <strong>familiare</strong> sono state<br />
applicate in modo troppo ampio o eccessivo”<br />
In particolare, vengono menzionati il periodo di attesa autorizzato,<br />
l’età minima del soggiornante, il livello di reddito richiesto e le<br />
eventuali condizioni di integrazione.
Direttiva 2003/109/CE<br />
Beneficiari (artt. 3-5)<br />
Diritti connessi allo status di residente di lungo<br />
periodo<br />
Garanzie avverso l’espulsione (artt. 10 e 12)
Nel mese di maggio 2011 è stata adottata la direttiva<br />
2011/51/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
dell’11 maggio 2011 che modifica la direttiva<br />
2003/109/CE del Consiglio per estenderne l’ambito di<br />
applicazione ai beneficiari di protezione internazionale.
Costituzione<br />
Art. 2: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili<br />
dell’uomo”<br />
Art. 29: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società<br />
naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato<br />
sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti<br />
dalla legge a garanzia dell'<strong>unità</strong> <strong>familiare</strong>.”<br />
Art. 30: “È dovere e <strong>diritto</strong> dei genitori mantenere, istruire ed educare i<br />
figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei<br />
genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge<br />
assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale,<br />
compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.”
Interpretazione Corte cost.<br />
Avendo natura di <strong>diritto</strong> fondamentale della persona, il<br />
<strong>diritto</strong> all’<strong>unità</strong> <strong>familiare</strong> deve essere riconosciuto<br />
anche allo straniero (sent. n. 28/1995).<br />
Limiti possono essere previsti ma solo attraverso un<br />
corretto bilanciamento dei valori in gioco e purché le<br />
scelte statali non risultino manifestamente<br />
irragionevoli (ord. n. 232/2001).
T.U. immigrazione<br />
(D. Lgs. n. 286/1998)<br />
Titolo IV<br />
“Diritto all'<strong>unità</strong> <strong>familiare</strong> e tutela dei minori”<br />
Art. 28<br />
Diritto all'<strong>unità</strong> <strong>familiare</strong>.<br />
“Il <strong>diritto</strong> a mantenere o a riacquistare l'unita' <strong>familiare</strong> nei confronti dei<br />
familiari stranieri e' riconosciuto, alle condizioni previste dal presente<br />
testo unico, agli stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso<br />
di soggiorno di durata non inferiore a un anno rilasciato per motivi di<br />
lavoro subordinato o autonomo, ovvero per asilo, per studio, per<br />
motivi religiosi o per motivi familiari.”<br />
Art. 29<br />
Diritto al ricongiungimento <strong>familiare</strong>
Articolo 31<br />
Disposizioni a favore dei minori.<br />
3. Il Tribunale per i minorenni, per gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico e<br />
tenuto conto dell'età e delle condizioni di salute del minore che si trova nel territorio<br />
italiano, può autorizzare l'ingresso o la permanenza del <strong>familiare</strong>, per un periodo di<br />
tempo determinato, anche in deroga alle altre disposizioni del presente testo unico.<br />
L'autorizzazione è revocata quando vengono a cessare i gravi motivi che ne giustificano il<br />
rilascio o per attività del <strong>familiare</strong> incompatibili con le esigenze del minore o con la<br />
permanenza in Italia. I provvedimenti sono comunicati alla rappresentanza diplomatica o<br />
consolare e al questore per gli adempimenti di rispettiva competenza.
Modifiche alla disciplina sul<br />
ricongiungimento<br />
D.lgs. n. 5/2007 di attuazione della direttiva<br />
2003/86/CE<br />
D.lgs. n. 160/2008<br />
Legge n. 94/2009 (cd. “Pacchetto sicurezza”)<br />
Modifiche in senso restrittivo
Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza n. 21799 del 16<br />
ottobre 2010<br />
“la tecnica di formazione a clausola generale dell’art. 31 induce a<br />
comprendervi qualsiasi danno effettivo, concreto, percepibile ed<br />
obiettivamente grave che in considerazione dell’età o delle condizioni di<br />
salute ricollegabili al complessivo equilibrio psico-fisico deriva, o è<br />
altamente probabile deriverà al minore, dall’allontanamento del <strong>familiare</strong><br />
o dal suo definitivo sradicamento dall’ambiente in cui è cresciuto”
Bibliografia minima<br />
Alto Commissariato per i diritti umani, Family reunification, Migration Papers,<br />
Novembre 2005, p. 14, reperibile al link<br />
www2.ohchr.org/english/issues/migration/taskforce/docs/familyreunification.<br />
pdf<br />
Bonetti P. - Zorzella N. - Citti W. - Miazzi L., Diritto all’<strong>unità</strong> <strong>familiare</strong> e tutela<br />
dei minori, in Nascimbene B. (a cura di), Diritto dello straniero, Padova, 2004,<br />
pag. 861 e ss.<br />
Cataldi G., Espulsione degli stranieri e protezione della vita <strong>familiare</strong> nella prassi<br />
degli organi internazionali di controllo sui diritti umani, in Diritti umani degli<br />
immigrati: tutela della famiglia e dei minori, Pisillo Mazzeschi R., Pustorino P.,<br />
Viviani A. (a cura di), Napoli, 2010<br />
Cellamare G., La disciplina dell’immigrazione nell’Unione europea, Torino, 2006<br />
Del Guercio A., Il <strong>diritto</strong> dei migranti all’<strong>unità</strong> <strong>familiare</strong> nella giurisprudenza<br />
della Corte europea dei diritti dell’uomo e nell’ordinamento dell’Unione europea,<br />
in La tutela dei diritti umani in Europa tra sovranità statale e ordinamenti<br />
sovranazionali, Caligiuri A., Cataldi G., Napoletano N., Padova, 2010
Di Pascale A. – Pastore M., Il recepimento delle direttive sul ricongiungimento<br />
<strong>familiare</strong> e sui soggiornanti di lungo periodo, in Diritto Immigrazione e<br />
Cittadinanza, n. 1/2007, p. 13 e ss.<br />
Evola M., La tutela della riunificazione <strong>familiare</strong> dello straniero nelle<br />
convenzioni internazionali sui diritti umani , in Diritti umani e <strong>diritto</strong><br />
internazionale, 2/2010<br />
Liguori A., Il <strong>diritto</strong> all'<strong>unità</strong> <strong>familiare</strong> e le garanzie procedurali avverso<br />
l'espulsione, in Diritti umani degli immigrati: tutela della famiglia e dei minori,<br />
Pisillo Mazzeschi R., Pustorino P., Viviani A. (a cura di), Napoli, 2010<br />
Liguori A., Le garanzie procedurali avverso l’espulsione degli immigrati in<br />
Europa, Napoli, 2008<br />
Morozzo Della Rocca P., Il <strong>diritto</strong> all’<strong>unità</strong> <strong>familiare</strong> in Europa tra<br />
“allargamento” dei confini e “restringimento” dei diritti, in Diritto Immigrazione<br />
e Cittadinanza, n. 1/2004, p. 66 e ss.<br />
Pastore M., Il decreto legislativo 160/2008: restrizioni per decreto al <strong>diritto</strong> al<br />
ricongiungimento <strong>familiare</strong>, in Diritto Immigrazione e Cittadinanza, n. 3-<br />
4/2008, p. 74 e ss.<br />
Pastore M., Il <strong>diritto</strong> all’<strong>unità</strong> <strong>familiare</strong>: una questione di sicurezza?, in Diritto<br />
Immigrazione e Cittadinanza, n. 4/2009, p. 167 e ss.
Sitografia<br />
www.altro<strong>diritto</strong>.unifi.it<br />
www.amnesty.it<br />
www.asgi.it<br />
www.cestim.org<br />
www.cir-onlus.org<br />
www.coe.int<br />
www.ecre.org<br />
www.enar-eu.org<br />
www.esteri.it<br />
www.europa.eu<br />
www.europeanrights.eu<br />
http://fortresseurope.blogspot.com<br />
www.humanrightswatch.int<br />
www.immigrazione.it<br />
www.imo.int<br />
www.interno.it<br />
www.ispionline.it<br />
www.meltingpot.org<br />
www.programmaintegra.it<br />
www.savethechildren.org<br />
www.statewatch.org<br />
www.stranieriinitalia.it