Clicca qui per scaricare l'allegato La storia degli ... - Editrice Vannini
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(dall’intervista di Y ai genitori)<br />
Y – Che cosa pensate di Enver Hoxha?<br />
P – Enver Hoxha era un uomo generoso, buono e responsabile. L’unica cosa che voleva era<br />
il bene del popolo albanese: se faceva una cosa la faceva non solo <strong>per</strong> il suo interesse ma<br />
anche <strong>per</strong> l’interesse del popolo.<br />
Y – Raccontatemi un po’ di lui...<br />
P – Enver Hoxha, o come dicevano a quel tempo il compagno Enver Hoxha, era un uomo al<br />
quale non piacevano le ingiustizie. Inoltre, lui non <strong>per</strong>metteva a nessuna ragazza o<br />
donna di tenere i capelli lunghi o sciolti, lui voleva che le donne tenessero i capelli corti;<br />
non <strong>per</strong>metteva a nessuna di mettersi la gonna, la minigonna, le canottiere, i<br />
pantaloncini corti, i leggins, e non <strong>per</strong>metteva a nessuna ragazza di truccarsi. Per lui<br />
tutto questo era una volgarità.<br />
Y – Qual era la vostra condizione di vita a quel tempo?<br />
P – Ovviamente non buona. C’era tanta povertà e la gente aveva appena un misero lavoro<br />
dal quale guadagnarsi qualche soldo <strong>per</strong> comprare il cibo. C’era, <strong>per</strong>ò, della gente che<br />
non aveva un lavoro e che sopravviveva con qualcosa che trovava <strong>per</strong> terra o dentro ai<br />
cestini. Per fortuna noi avevamo un lavoro, ma vedere gente non averne faceva sentire<br />
male e a volte, quando potevamo, aiutavamo queste <strong>per</strong>sone.<br />
Y – Cosa successe dopo la morte di Enver Hoxha?<br />
P – È cambiato tutto, <strong>per</strong>ché donne e ragazze che prima, sotto Enver, non si sarebbero mai<br />
<strong>per</strong>messe di mettersi il trucco o certi vestiti, ora lo facevano senza avere più paura. Non<br />
ricordiamo tanto poiché, non solo <strong>per</strong> noi, ma <strong>per</strong> tutti gli albanesi sono stati momenti<br />
terribili e di sofferenza. Inoltre, con il passare del tempo, ci siamo dimenticati di molte<br />
cose.<br />
Y- Come avete vissuto sulla vostra pelle questa dittatura?<br />
P – L’abbiamo vissuta con molto dolore e molta sofferenza. Vedevamo gente che moriva<br />
davanti ai nostri occhi, alcuni che combattevano tra la vita e la morte, altri che<br />
scappavano, e tanti altri che, senza farsi problemi, sparavano verso altra gente. Ancora<br />
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