Clicca qui per scaricare l'allegato La storia degli ... - Editrice Vannini

nati in Italia da genitori albanesi) per approfondire la conoscenza del regime di Enver
Hoxha, dittatore che governò l’Albania dal 1945 al 1985. Oltre che costituire un’alternativa
ai percorsi tradizionali, una scelta di questo tipo ha avuto origine innanzitutto dalla volontà
di coinvolgere in prima persona una parte degli alunni non-italofoni, facendo loro conoscere
un periodo significativo della storia del Paese nel quale la loro famiglia ha radici: non va
dato per scontato che i ragazzi con genitori migranti conoscano in modo approfondito la
storia del Paese da cui proviene la loro famiglia o che siano consapevoli delle
trasformazioni politiche in esso avvenute.
Un obiettivo altrettanto prioritario è stato quello di far comprendere al resto della classe
quale fosse la situazione della popolazione albanese nella seconda metà del Novecento,
precedente agli anni Novanta, periodo nel quale iniziò la fuga di molte persone dall’Albania
verso altri Paesi d’Europa, tra cui l’Italia. Capire tale periodo storico avrebbe significato per
molti alunni italofoni avvicinarsi maggiormente al vissuto familiare, del tutto sconosciuto,
dei tre compagni di classe e quindi scoprirne alcuni aspetti neppure lontanamente percepiti.
Non solo, un approccio come questo avrebbe permesso di far riflettere i ragazzi, da un lato,
sul nesso tra situazione politica del Paese di origine e necessità, per una parte della
popolazione, di allontanarsi da esso; dall’altro, di smentire i molti pregiudizi che spesso
vengono rivolti contro i migranti, in generale, e gli albanesi, in particolare.
2. Metodologie e strumenti utilizzati
Al fine di destare la curiosità e l’attenzione degli alunni, ho scelto di avvalermi fin da subito
di strumenti e metodologie didattiche accattivanti, attraverso il ricorso all’informatica, alla
fotografia, al documentario, al film.
Dovendo decidere quali strategie mettere in atto, ho tenuto conto di come oggi gli studenti
siano profondamente cambiati rispetto ad un tempo e di come i new millennium learners
possano sempre più essere connotati come digital learners 1 , soggetti che usano quasi
naturalmente all’interno delle loro attività di apprendimento strumenti tecnologici molto
differenziati e che si appropriano dei nuovi media in maniera del tutto indipendente e spesso
molto lontana da quella degli adulti.
Non è possibile trascurare il fatto che i digital natives siano caratterizzati da un uso
fortemente comunicativo, creativo, sociale ed interattivo della tecnologia, la quale
costruisce comunità di interessi e di divertimento. Da strumento di produttività individuale e
1 P. Ferri, La scuola digitale. Come le nuove tecnologie cambiano la formazione, Bruno Mondadori, Milano
2008, pp. 41-72.
2