4. FLUIDI AERIFORMI NEI CONDOTTI - Corsi di Laurea a Distanza ...
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Politecnico <strong>di</strong> Torino<br />
<strong>Laurea</strong> a <strong>Distanza</strong> in Ingegneria Meccanica – Corso <strong>di</strong> Macchine<br />
k<br />
T2, cr 2 p2<br />
, cr 2 k −1<br />
T<br />
1<br />
⎛ ⎞<br />
= ⇒ = ⎜ ⎟ .<br />
k + 1 p ⎝ k + 1 ⎠<br />
La velocità del suono nella sezione ristretta può essere espressa in funzione<br />
delle sole con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> monte:<br />
c<br />
2<br />
2s<br />
Appunti del Corso (Docente: Fabio Mallamo) <strong>4.</strong> Moto degli Aeriformi nei Condotti - pag. 43<br />
1<br />
2<br />
2 2<br />
= kRT2<br />
cr = kRT1<br />
= c1s<br />
.<br />
k + 1 k + 1<br />
Nell’ipotesi in cui le con<strong>di</strong>zioni a monte dell’ugello siano pari a quelle totali o <strong>di</strong><br />
arresto, la pressione critica può essere ricavata imme<strong>di</strong>atamente come segue:<br />
p<br />
p<br />
0<br />
2,<br />
cr<br />
k<br />
k<br />
0<br />
k −1<br />
p k 1<br />
−1 ⎛ + ⎞<br />
= ( 1+<br />
) ⇒ = ⎜ ⎟<br />
2 p ⎝ 2 ⎠<br />
Il valore del rapporto critico tra pressione <strong>di</strong> uscita e pressione <strong>di</strong> monte <strong>di</strong>pende<br />
solo dal valore <strong>di</strong> k (nell’ipotesi <strong>di</strong> moto isentropico). Generalmente il rapporto<br />
p2,cr/pmonte è compreso tra 0.487 e 0.58 per k variabile tra 1.66 (gas<br />
monoatomici) e 1.135 (vapore saturo secco).<br />
<strong>4.</strong>5 UGELLO SEMPLICEMENTE CONVERGENTE (CASO IDEALE)<br />
Consideriamo la figura <strong>4.</strong>2, in cui è rappresentato un ugello semplicemente<br />
convergente (effusore subsonico) e, sovrapposto, un grafico che riporta<br />
l’andamento della portata in massa <strong>di</strong> fluido che lo attraversa in funzione della<br />
pressione all’uscita del condotto.<br />
Siano p1 e p2 le pressioni all’ingresso e all’uscita dell’ugello rispettivamente. Se<br />
le due pressioni coincidono, non ci sarà portata all’interno del condotto, ma,<br />
mano a mano che la pressione all’uscita <strong>di</strong>minuisce, la portata aumenta.<br />
Quando nella sezione <strong>di</strong> uscita si sono raggiunte le con<strong>di</strong>zioni critiche, ovvero la<br />
velocità del fluido è pari a quella del suono e la pressione è uguale a p2,cr, allora<br />
la portata si mantiene costante, cioè non aumenta più, anche abbassando<br />
ulteriormente la pressione p2. Questo può essere spiegato da un punto <strong>di</strong> vista<br />
fisico in questo modo: quando la pressione all’uscita è maggiore della pressione<br />
critica, il fluido si muove verso valle ad una velocità più bassa rispetto a quella<br />
del suono. Abbassando p2, ma mantenendosi ancora al <strong>di</strong> sopra della pressione<br />
critica, l’informazione <strong>di</strong> questo abbassamento, che viaggia alla velocità del<br />
suono, riesce a procedere verso monte (visto che la velocità del fluido è minore<br />
della velocità del suono), richiamando altro fluido (e quin<strong>di</strong> la portata aumenta).<br />
Allorchè nella sezione <strong>di</strong> uscita si sono raggiunte le con<strong>di</strong>zioni critiche, ovvero la<br />
pressione è pari a p2,cr e la velocità del flusso nella sezione <strong>di</strong> uscita è uguale<br />
alla velocità del suono, l’informazione <strong>di</strong> un’ulteriore <strong>di</strong>minuzione della<br />
pressione <strong>di</strong> sbocco non è più in grado <strong>di</strong> procedere verso monte, e <strong>di</strong><br />
conseguenza la portata si mantiene costante.<br />
2,<br />
cr<br />
k<br />
k −1<br />
.