informatore 2-12 Prova_-
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EMPIETÀ DI STATO<br />
La sensazione è proprio quella che si avverte dopo il passaggio di<br />
un uragano al quale, combattendo con tutte le nostre forze si è sopravvissuti,<br />
accorgendoci però che i nostri congiunti risultano dispersi.<br />
Ebbene sì, la cosiddetta “legge di stabilità” nel testo approvato<br />
dalla Camera con voto di fiducia il 22 novembre, dispone la<br />
tassazione per le pensioni di reversibilità di Guerra e per Servizio<br />
attualmente esenti da imposizione fiscale.<br />
Originariamente il testo del disegno di legge governativo, pervenuto<br />
alla Camera a metà di ottobre, prevedeva la tassazione delle<br />
pensioni e dei relativi assegni accessori per gli invalidi di Guerra e<br />
per Servizio. Immediati sono iniziati, assieme alle associazioni rappresentative<br />
degli invalidi di guerra, una serie di incontri alla Camera<br />
con l’onorevole Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare, che ha<br />
presentato una prima interrogazione parlamentare urgente.<br />
Sono seguiti incontri con i relatori del provvedimento On.li Baretta<br />
e Brunetta, gli On.li Schirru, Di Biagio, Miotto, Fedriga, Dozzo, Bitonci<br />
e Porcu, culminati nell’udienza con il Presidente della Camera<br />
On.Fini il giorno 24 ottobre.<br />
È stato per me emozionante incontrare in quella sede i rappresentanti<br />
delle associazioni degli Invalidi di Guerra, delle Vittime Civili di<br />
Guerra e dei Ciechi di Guerra nelle persone dei rispettivi Presidenti:<br />
Traversaro, Castronovo e Frioni, oltre all’amico Generale Umberto<br />
Rocca, presidente del Gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare;<br />
constatare con quanta passione, dedizione e determinazione, alcuni<br />
in veneranda età, difendano i diritti dei loro associati.<br />
Il Presidente Fini ha quindi condiviso le nostre ragioni facendo proprio<br />
il documento e inviandolo al Presidente del Consiglio, intervenendo<br />
per la prima volta, prassi inusuale, nei confronti di un disegno<br />
di legge governativo.<br />
La giornata è proseguita con altri incontri con i parlamentari di tutti<br />
gli schieramenti, fino all’incontro con il Presidente della Commissione<br />
Bilancio On. Giorgetti, svoltosi ormai di sera.<br />
Sono fiducioso affinché il Senato possa modificare l’attuale testo<br />
che prevede la tassazione delle pensioni di reversibilità per chi ha<br />
un reddito oltre 15 mila euro lordi, al di sopra del quale si è considerati<br />
ricchi. Tale fiducia mi è data dall’impegno che il Presidente<br />
del Consiglio ha personalmente preso nel corso di una telefonata<br />
avvenuta con i relatori, alla presenza dei Parlamentari Paglia e Villecco-Calipari,<br />
durante una pausa lavori della Commissione Bilancio<br />
nella notte del 14 novembre. Su questo impegno i due parlamentari<br />
hanno ritirato i subemendamenti presentati in Commissione,<br />
che se votati avrebbero messo sicuramente in minoranza il Governo,<br />
con tutte le conseguenze immaginabili. È stato inoltre approvato<br />
con votazione in aula un ordine del giorno presentato dai<br />
predetti parlamentari con il quale si impegna il Governo a correggere<br />
una norma abominevole. Quanto accaduto, dimostra che nessuna<br />
legge che ci riguarda può essere considerata come tanti pensano<br />
“un diritto acquisito”, come già accaduto nei confronti del<br />
personale civile della pubblica amministrazione con la soppressione<br />
degli istituti della causa di servizio, della pensione privilegiata e<br />
dell’equo indennizzo (D.L. 201/2011).<br />
Ho usato la parola “empietà di stato” per indicare che si è voluto<br />
colpire i congiunti, proprio coloro che sono i più deboli, sia per età<br />
che per condizione, disconoscendo anni di dolori e difficoltà, affrontati<br />
dai familiari dei deceduti in guerra o in servizio nell’adempimento<br />
del proprio dovere, oppure trascorso per accudirli amorevolmente<br />
per lunghi anni in caso d’invalidità.<br />
Giovanni Cicculli<br />
LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />
DELLA SEZIONE<br />
LA CRISI<br />
Raschiare il fondo di un<br />
barile... dove non c’è più nulla<br />
da raschiare!<br />
Attaccarsi ai trattamenti di reversibilità<br />
nei confronti di soggetti che hanno<br />
un reddito complessivo superiore a<br />
quindicimila euro, per realizzare somme<br />
utili alla “stabilità”, appare quanto<br />
meno illusorio. Non si può credere, infatti, che, il<br />
tassare le già striminzite pensioni di reversibilità, come<br />
si legge nella nuova formulazione apportata in Commissione<br />
Bilancio Camera al Disegno di Legge 5334<br />
bis del 16 ottobre 20<strong>12</strong>, possa servire a realizzare importanti<br />
sostanze economiche, per sanare il Paese da<br />
una crisi sempre più crisi.<br />
I titolari di pensione privilegiata “militare tabellare”,<br />
godono, giustamente, della defiscalizzazione del loro<br />
già magro trattamento economico di natura risarcitoria,<br />
in virtù di ben precise norme legislative, quali l’articolo<br />
34, appunto, del DPR. 29 settembre 1973, 601, e<br />
la storica sentenza 11 luglio 1989, n.387, della Suprema<br />
Corte Costituzionale. Esse, che legittimamente e<br />
ragionevolmente sono sempre state ritenute “categorie<br />
protette” e benemerite, non erano mai state destinatarie<br />
–fino a oggi- di inique e così mortificanti norme<br />
di legge come quella inserita nella cosiddetta “Legge<br />
di stabilità”, di cui tanto si sta parlando.<br />
Per tentare responsabilmente di correggere la predetta<br />
stortura, tra l’altro inutile ai fini della invocata “stabilità”,<br />
vari sono stati gli interventi da parte di organizzazioni<br />
che rappresentano le categorie a rischio di punizione.<br />
Ricordiamo quello dell’Associazione Invalidi di<br />
Guerra, dei Ciechi di Guerra, del Gruppo Medaglie<br />
d’Oro al V.M., e ancora quelli dell’Angime e di altri<br />
gruppi organizzati, e i vari incontri nella Capitale con<br />
personalità politiche e governative, le sollecitazioni a<br />
Parlamentari bipartisan e amici, e altre utili iniziative.<br />
La nostra Sezione è stata la prima, a diramare un modesto<br />
volantino di protesta il 16 ottobre scorso. Lo<br />
stesso giorno, cioè, della presentazione del Disegno di<br />
Legge 5534- bis da parte del Ministro dell’Economia e<br />
delle Finanze, afferente, tra i numerosi altri, il nostro<br />
contestato e contestabile comma 13.<br />
Questa, purtroppo, è la situazione al momento di completare<br />
questo numero dell’Informatore. Auspichiamo<br />
però che, quando il giornale sarà in distribuzione, la<br />
realtà possa essere finalmente diversa, e il problema<br />
favorevolmente risolto.<br />
Riportiamo, in queste stesse pagine dell’Informatore, i<br />
volantini da noi diramati, nella speranza che, al predetto<br />
disegno di legge, possano essere apportati gli attesi e<br />
giusti correttivi che gli ex servitori dello Stato meritoriamente<br />
si aspettano, e che non dovrebbero essere oggetto<br />
di bizantinismi vari o di ragionamenti politichesi.<br />
Aloisius<br />
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