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2 DIRETTORE RESPONSABILE LUIGI FULCINITI EDITORE SEZIONE PROVINCIALE UNMS MILANO COMITATO DIRETTIVO Antonio Amato, Mario Brunello, Paolo Monterosso, Giuseppe Nasisi, Renato Petrosino, Antonio Rivolta, Mario Rossi, Attilio Soldati, Angelo Speciani DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E REDAZIONE Via Duccio di Boninsegna, 21 20145 Milano Tel. 02/877003 - Fax 02/86995751 www.invalidiserviziomilano.it E-mail: unmsmi@tiscali.it ISCRIZIONE N. 722 DEL REGISTRO STAMPA TRIBUNALE DI MILANO 2 NOVEMBRE 1988 IMPAGINAZIONE e STAMPA grafiche giardini Via G. Di Vittorio, 30 20090 Pantigliate (MI) Tel. 02 90600224 r.a. Fax 02 9067591 E-mail: massimo@grafichegiardini.it Finito di stampare: dicembre 2012 Hanno perso la vita per difendere la legalità e la giustizia, per combattere il terrorismo e la criminalità organizzata, o in missione umanitaria per il trionfo della democrazia e per la pace nel mondo: DELLA SEZIONE ALBO D’ORO NON DIMENTICHIAMOLI! MANUELE BRAJ - 30 anni - Carabiniere Scelto del 13° Reggimento Friuli - Venezia Giulia, addetto all’addestramento reclute della Polizia afghana. È stato colpito al petto da un razzo sparato dai Mujaheddin, a Adraskan. Il Carabiniere Braj, 51° Caduto delle Forze Armate in Afghanistan, era orgoglioso di indossare la divisa dell’Arma e di svolgere il nobile ruolo di istruttore dei Militari afghani. 25 giugno 2012 ANTONIO CRISAFULLI - 50 anni - Ispettore Capo della Polizia di Stato, in servizio presso il Commissariato di Sesto San Giovanni (Milano). Fuori dal servizio, mentre alla guida della sua auto percorreva l’autostrada A14 per recarsi in ferie con la propria famiglia, si fermava per prestare generosamente soccorso agli occupanti di una vettura, incorsa in un pauroso incidente. Investito però in pieno da un’altra automobile in transito, moriva sul colpo, sotto gli occhi atterriti della moglie e dei due figlioletti, che avevano assistito alla terribile tragedia! 12 agosto 2012 PAOLO CORBEDDU - 58 anni - Carabiniere in servizio a Orune. Ucciso a un posto di blocco in Barbagia, da un pirata della strada che guidava senza patente e che non si era fermato al posto di blocco. 21 agosto 2012 MAURIZIO ZANELLA - 50 anni - Agente della Polizia Stradale di Vasto. Si stava prodigando con altro collega per regolare il traffico sulla corsia dell’Autostrada, A14, nei pressi di Poggio Imperiale, a causa di un incendio. Un’auto, sbandando, piombava all’improvviso sulla pattuglia, uccidendo all’istante il coraggioso poliziotto sotto gli occhi esterrefatti del suo collega. 30 agosto 2012 TIZIANO CHIEROTTI - 25 anni - Caporale del 2° Reggimento Alpini di Cuneo, inquadrato nella Brigata Taurinense, è stato ucciso dai ribelli a Farah, a sud di Herat, mentre era impegnato in un servizio di pattugliamento, con altri militari italiani, in un’operazione congiunta con l’esercito afghano. 24 ottobre 2012 GIOVANNI SALI - 45 anni - Appuntato dei Carabinieri in servizio a Lodi, svolgeva con ammirazione da parte degli abitanti locali un importante servizio di “Carabiniere di quartiere”. È stato ucciso da due colpi di pistola al torace. 4 novembre 2012 AFGHANISTAN: 52 Militari italiani uccisi dai Talebani dal 2004 a oggi!! LUGLIO-DICEMBRE 2012
L’editoriale TUTTI NEL DIMENTICATOIO! Al momento di scrivere questo modestissimo e sofferto editoriale, non sappiamo ancora se il Governo, che è in pro cinto di consegnare al Parlamento il testo della” Legge di stabilità”, abbia o meno recepito le molteplici istanze di emendamento dell’articolo 3 - comma tredici -, e se, pertanto, sia stata o meno cancellata dal predetto testo quella parte in cui veniva annullata la defiscalizzazione delle pensioni privilegiate “militari tabellari”. Se il predetto articolo non venisse emendato, verrebbero penalizzati gli appartenenti a una categoria definita da più parti benemerita, quindi meritevole di attenzione, di rispetto e di gratitudine. L’auspicio, a questo punto, è perciò quello di poter esprimere, tra qualche giorno, la soddisfazione dei titolari di pensione privilegiata “militare tabellare” che, per qualche settimana, leggendo i quotidiani, hanno temuto di vedersi decurtare il loro già misero trattamento economico, che è di natura prettamente risarcitoria. Tuttavia, e al di là dell’accoglimento o meno degli emendamenti, non si può non prendere atto che molto spesso, purtroppo, siamo costretti a registrare un progressivo, quanto irriguardoso disconoscimento del particolare stato giuridico degli invalidi e mutilati per servizio, con buona pace delle false e retoriche effusioni LUGLIO-DICEMBRE 2012 di affetto e di simpatia, molto spesso esternate da personaggi politici, in incontri interpersonali, il più delle volte a lungo sollecitati. Analoghe effusioni di affetto, anche, vengono spesso manifestate in pubbliche assemblee e convegni vari, dove i politici, non poche volte politicanti, fanno sfoggio dell’usuale retorica di circostanza, predicata con la ben nota e articolata prosopopea, tanto quanto basta per arrivare al momento dei saluti, arrivederci e grazie, e chi si è visto si è visto! Siatene certi che il giorno dopo non si ricordano più chi siamo, nè quali siano i nostri problemi. È una vita che assistiamo a queste scenette. È una vita che ci sentiamo mortificati da certi atteggiamenti di facciata, dall’indifferenza, dall’irriconoscenza, dalla iattanza, dalle false promesse. Ora, addirittura, si sta progressivamente passando ai tagli delle limitatissime provvidenze legislative in favore della categoria. Lo abbiamo visto con l’abrogazione delle norme sull’accertamento della dipendenza da causa di servizio e della pensione privilegiata per i dipendenti civili della Pubblica Amministrazione, contenuta nel famoso “Decreto Salva Italia” del 6 novembre 2011, nr.201, convertito nella Legge 22 dicembre 2011, nr.214, dal titolo: “disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento della spesa pubblica”. Equità? Quale? Fu appunto per quel primo taglio di bisturi inferto alla categoria dal “Governo Tecnico”, che il sottoscritto, al Convegno del 31 marzo scorso, appositamente da noi organizzato, auspicava che “i provvedimenti abrogativi della pensione privilegiata dei dipendenti civili della Pubblica Am- DELLA SEZIONE 3 ministrazione non fossero i prodromi silenziosi di altre analoghe future stangate...”! Oggi possiamo purtroppo dire che si trattava effettivamente di prodromi. Le decisioni di disconoscere, o quanto meno i tentativi di disconoscere, la natura risarcitoria dei trattamenti privilegiati “militari tabellari”, infatti, ne è la prova. Tentativi di non tener alcun conto non solo, delle leggi di protezione della categoria tutt’ora in vigore, ma, anche, del contenuto dell’illuminata sentenza della Corte Costituzionale, la nr.387 del 1989, con cui veniva autorevolmente sancito che, il trattamento economico dei tabellari, «costituisce un trattamento del tutto peculiare perchè la sua entità non è collegata al pregresso trattamento retributivo, ma alla gravità della menomazione della capacità di lavoro subìta in occasionalità necessaria con la prestazione del servizio di leva. Emerge, quindi, la natura non reddituale della pensione privilegiata ordinaria , prevista dall’art.67, ultimo comma, del d.P.R.1092 del 1973». Ciò nonostante, appare ahimè inverosimile come certe vicissitudini dolorose, vissute sulla propria pelle da umili ex servitori dello Stato, vengano volutamente ignorate. Sfugge, infatti, agli autorevoli inquilini del Palazzo che si tratta di persone segnate a vita dalle loro mutilazioni, dalle loro ferite, dalle loro infermità, contratte in servizio e per causa del servizio che non andrebbero mai penalizzate, né tanto meno dimenticate, come spesso purtroppo si sta verificando. Luigi Fulciniti
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