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Ancora sulla Legge 104//92<br />

(interpello sul riproporzionamento giorni di permesso)<br />

La Federambiente (Federazione Italiana Servizi Pubblici<br />

Igiene Ambientale) ha presentato istanza di interpello al Ministero<br />

del Lavoro per chiedere:<br />

- se sia legittimo un eventuale riproporzionamento del diritto<br />

in questione, in base alla prestazione lavorativa effettivamente<br />

svolta, qualora il dipendente fruitore dei suddetti permessi<br />

abbia legittimamente beneficiato di altre tipologie di permessi<br />

o congedi a lui spettanti (quali permesso sindacale, maternità<br />

facoltativa, maternità obbligatoria, malattia, congedo<br />

straordinario invalidi ecc.) e si sia, pertanto, assentato dal lavoro<br />

nell’arco del mese di riferimento;<br />

- se il dipendente che inoltri istanza di permesso ex L. n.<br />

104/1990 per la prima volta nel corso del mese (ad es. il<br />

giorno 19) abbia diritto a un riproporzionamento del diritto<br />

in questione ovvero lo stesso debba essere fruito in misura<br />

intera.<br />

Al riguardo, acquisito il parere della Direzione generale delle<br />

Relazioni Industriali e dei Rapporti di Lavoro, il Ministero<br />

ha rappresentato quanto segue.<br />

In via preliminare, occorre ricordare che il diritto a tre giorni<br />

di permesso mensile ex L. n. 104/1992 spetta al coniuge,<br />

parente o affine entro il secondo grado, ovvero entro il terzo<br />

grado qualora i genitori o il coniuge della persona con<br />

handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque<br />

anni di età oppure siano anche essi affetti da<br />

patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.<br />

Nelle ipotesi in cui il dipendente, nel corso del mese, fruisca<br />

di altri permessi quali ad esempio permesso sindacale, maternità,<br />

malattia ecc., non è possibile ritenere giustificato<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

un riproporzionamento del diritto ai permessi ex L. n.<br />

104, in quanto trattasi comunque di assenze “giustificate”,<br />

riconosciute per legge come diritti spettanti al lavoratore.<br />

L’intento di garantire alla persona con disabilità grave una<br />

assistenza morale e materiale adeguata, anche attraverso la<br />

fruizione, da parte di colui che la assiste, dei permessi mensili<br />

di cui all’art. 33, della L. n. 104/1992, non sembra possa<br />

subire infatti una menomazione a causa della fruizione di<br />

istituti aventi funzione, natura e caratteri diversi.<br />

Il principio sopra enunciato ha trovato, peraltro, conferma<br />

nella risposta a interpello n. 21/2011 - riferita alla problematica<br />

relativa al riproporzionamento dei permessi indicati<br />

in oggetto in base ai giorni di ferie usufruite nel medesimo<br />

mese - proprio in virtù della diversa ratio sottesa agli istituti<br />

delle ferie e ai permessi di cui al citato art. 33.<br />

Ne consegue che il principio espresso dall’INPS con circ.<br />

<strong>12</strong>8/2003 – richiamata dall’istante – secondo cui viene concesso<br />

un giorno di permesso ogni dieci giorni di assistenza<br />

continuativa e, per periodi inferiori a dieci giorni, non si ha diritto<br />

a nessuna giornata, non sembra trovare applicazione<br />

nell’ipotesi prospettata.<br />

Viceversa, nella diversa ipotesi in cui il dipendente presenti<br />

istanza ex L. n. 104/1992 per la prima volta nel corso del<br />

mese (ad esempio nel giorno 19), appare evidentemente<br />

possibile operare un riproporzionamento del numero dei<br />

giorni mensili di permesso spettanti, in base ai criteri indicati<br />

dall’Istituto.<br />

Interpello 24/20<strong>12</strong> - Ministero del Lavoro.<br />

PATOLOGIE CONNESSE A CAUSA DI SERVIZIO<br />

(Risposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri a un quesito della Ragioneria Territoriale dello Stato di Sassari.)<br />

Si fa riferimento alla nota prot. 62331/2011, recentemente<br />

sollecitata, con la quale codesta Amministrazione<br />

ha posto anche allo scrivente Dipartimento un<br />

quesito in merito all’obbligatorietà della richiesta di<br />

accertamento dello stato di malattia nei confronti dei<br />

dipendenti per i quali ricorre una delle circostanze di<br />

esenzione dall’obbligo di reperibilità di cui all’art. 2<br />

del D.M. 18 dicembre 2009, n, 206.<br />

In proposito, per quanto di competenza, non può che<br />

richiamarsi anche in questa sede quanto già evidenziato<br />

nel parere n. 2/2010 citato nella nota e pubblicato<br />

sul sito internet, circa la necessità del possesso<br />

della documentazione formale di supporto e la necessità<br />

che il collegamento con l’infermità riconosciuta<br />

come dipendente da causa di servizio risulti<br />

dalla certificazione e dalla documentazione medica.<br />

Si coglie peraltro l’occasione per segnalare che il decreto<br />

del Ministero della salute, di concerto con il Ministero<br />

del lavoro e dell’economia e delle finanze, del<br />

18 aprile 20<strong>12</strong>, pubblicato sulla G.U. n. <strong>12</strong>8 del 4 giugno<br />

20<strong>12</strong>, ha modificato il disciplinare tecnico allegato<br />

al decreto interministeriale del 26 febbraio 2010.<br />

Con questo provvedimento è stato integrato il contenuto<br />

del modello di certificato telematico, che per comodità<br />

si allega, inserendosi la possibilità per il medico<br />

di indicare, nell’ambito dei dati diagnosi, se ricorre<br />

una patologia grave che richiede terapia salvavita o<br />

una malattia per la quale è riconosciuta la causa<br />

di servizio o uno stato patologico sotteso o connesso<br />

alla situazione di invalidità riconosciuta.<br />

Pertanto, con l’utilizzo del nuovo modello - a seguito<br />

dell’entrata in vigore del decreto e la realizzazione dei<br />

relativi adeguamenti tecnici - dovrebbe attuarsi una<br />

semplificazione anche per l’amministrazione titolare<br />

del rapporto di lavoro.<br />

DELLA SEZIONE<br />

F.to il Capo Dipartimento Antonio NADDEO<br />

Presidenza del Consiglio dei Ministri - 0030536 - 24.7.20<strong>12</strong><br />

11<br />

... FRAMMENTI DI PENSIONISTICA GIURISPRUDENZA LEGGI DISPOSIZIONI ...

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