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Direzione, amministrazione e redazione: Via Duccio di Boninsegna, 21 - 20145 Milano - Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n°46) - Art. 1 comma 2, DCB Milano<br />

l’<strong>informatore</strong><br />

PUBBLICAZIONE APERIODICA DELLA SEZIONE PROVINCIALE UNMS DI MILANO<br />

ANNO XXV - Nr. 2 / 20<strong>12</strong> - Luglio/Dicembre<br />

Fondatore Luigi Fulciniti<br />

In un edificio d’epoca, a 100 metri dalla metropolitana<br />

linea 1 - fermata Buonarroti:<br />

LA NOSTRA NUOVA SEDE<br />

DELLA<br />

SEZIONE


2<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

LUIGI FULCINITI<br />

EDITORE<br />

SEZIONE PROVINCIALE<br />

UNMS MILANO<br />

COMITATO DIRETTIVO<br />

Antonio Amato, Mario Brunello,<br />

Paolo Monterosso, Giuseppe Nasisi,<br />

Renato Petrosino, Antonio Rivolta,<br />

Mario Rossi, Attilio Soldati,<br />

Angelo Speciani<br />

DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE<br />

E REDAZIONE<br />

Via Duccio di Boninsegna, 21<br />

20145 Milano<br />

Tel. 02/877003 - Fax 02/86995751<br />

www.invalidiserviziomilano.it<br />

E-mail: unmsmi@tiscali.it<br />

ISCRIZIONE N. 722<br />

DEL REGISTRO STAMPA<br />

TRIBUNALE DI MILANO<br />

2 NOVEMBRE 1988<br />

IMPAGINAZIONE<br />

e STAMPA<br />

grafiche giardini<br />

Via G. Di Vittorio, 30<br />

20090 Pantigliate (MI)<br />

Tel. 02 90600224 r.a.<br />

Fax 02 9067591<br />

E-mail: massimo@grafichegiardini.it<br />

Finito di stampare:<br />

dicembre 20<strong>12</strong><br />

Hanno perso la vita per difendere la legalità e la giustizia, per combattere<br />

il terrorismo e la criminalità organizzata, o in missione umanitaria per<br />

il trionfo della democrazia e per la pace nel mondo:<br />

DELLA SEZIONE<br />

ALBO D’ORO<br />

NON DIMENTICHIAMOLI!<br />

MANUELE BRAJ - 30 anni -<br />

Carabiniere Scelto del 13° Reggimento Friuli - Venezia Giulia, addetto<br />

all’addestramento reclute della Polizia afghana. È stato colpito<br />

al petto da un razzo sparato dai Mujaheddin, a Adraskan. Il<br />

Carabiniere Braj, 51° Caduto delle Forze Armate in Afghanistan,<br />

era orgoglioso di indossare la divisa dell’Arma e di svolgere il nobile<br />

ruolo di istruttore dei Militari afghani. 25 giugno 20<strong>12</strong><br />

ANTONIO CRISAFULLI - 50 anni -<br />

Ispettore Capo della Polizia di Stato, in servizio presso il Commissariato<br />

di Sesto San Giovanni (Milano). Fuori dal servizio, mentre alla<br />

guida della sua auto percorreva l’autostrada A14 per recarsi in ferie<br />

con la propria famiglia, si fermava per prestare generosamente soccorso<br />

agli occupanti di una vettura, incorsa in un pauroso incidente.<br />

Investito però in pieno da un’altra automobile in transito, moriva sul<br />

colpo, sotto gli occhi atterriti della moglie e dei due figlioletti, che<br />

avevano assistito alla terribile tragedia! <strong>12</strong> agosto 20<strong>12</strong><br />

PAOLO CORBEDDU - 58 anni -<br />

Carabiniere in servizio a Orune. Ucciso a un posto di blocco in<br />

Barbagia, da un pirata della strada che<br />

guidava senza patente e che non si era fermato al posto di blocco.<br />

21 agosto 20<strong>12</strong><br />

MAURIZIO ZANELLA - 50 anni -<br />

Agente della Polizia Stradale di Vasto. Si stava prodigando con altro<br />

collega per regolare il traffico sulla corsia dell’Autostrada, A14,<br />

nei pressi di Poggio Imperiale, a causa di un incendio. Un’auto,<br />

sbandando, piombava all’improvviso sulla pattuglia, uccidendo all’istante<br />

il coraggioso poliziotto sotto gli occhi esterrefatti del suo<br />

collega. 30 agosto 20<strong>12</strong><br />

TIZIANO CHIEROTTI - 25 anni -<br />

Caporale del 2° Reggimento Alpini di Cuneo, inquadrato nella Brigata<br />

Taurinense, è stato ucciso dai ribelli a Farah, a sud di Herat,<br />

mentre era impegnato in un servizio di pattugliamento, con altri<br />

militari italiani, in un’operazione congiunta con l’esercito afghano.<br />

24 ottobre 20<strong>12</strong><br />

GIOVANNI SALI - 45 anni -<br />

Appuntato dei Carabinieri in servizio a Lodi, svolgeva con ammirazione<br />

da parte degli abitanti locali un importante servizio di “Carabiniere<br />

di quartiere”. È stato ucciso da due colpi di pistola al torace.<br />

4 novembre 20<strong>12</strong><br />

AFGHANISTAN: 52 Militari italiani uccisi dai Talebani dal 2004 a oggi!!<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


L’editoriale<br />

TUTTI NEL DIMENTICATOIO!<br />

Al momento di scrivere questo modestissimo<br />

e sofferto editoriale, non<br />

sappiamo ancora se il Governo, che è<br />

in pro cinto di consegnare al Parlamento<br />

il testo della” Legge di stabilità”,<br />

abbia o meno recepito le molteplici<br />

istanze di emendamento dell’articolo<br />

3 - comma tredici -, e se, pertanto,<br />

sia stata o meno cancellata<br />

dal predetto testo quella parte in cui<br />

veniva annullata la defiscalizzazione<br />

delle pensioni privilegiate “militari<br />

tabellari”.<br />

Se il predetto articolo non venisse<br />

emendato, verrebbero penalizzati gli<br />

appartenenti a una categoria definita<br />

da più parti benemerita, quindi<br />

meritevole di attenzione, di rispetto<br />

e di gratitudine.<br />

L’auspicio, a questo punto, è perciò<br />

quello di poter esprimere, tra qualche<br />

giorno, la soddisfazione dei titolari<br />

di pensione privilegiata “militare<br />

tabellare” che, per qualche settimana,<br />

leggendo i quotidiani, hanno temuto<br />

di vedersi decurtare il loro già<br />

misero trattamento economico, che è<br />

di natura prettamente risarcitoria.<br />

Tuttavia, e al di là dell’accoglimento<br />

o meno degli emendamenti, non si<br />

può non prendere atto che molto<br />

spesso, purtroppo, siamo costretti a<br />

registrare un progressivo, quanto irriguardoso<br />

disconoscimento del particolare<br />

stato giuridico degli invalidi<br />

e mutilati per servizio, con buona<br />

pace delle false e retoriche effusioni<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

di affetto e di simpatia, molto spesso<br />

esternate da personaggi politici, in<br />

incontri interpersonali, il più delle<br />

volte a lungo sollecitati. Analoghe effusioni<br />

di affetto, anche, vengono<br />

spesso manifestate in pubbliche assemblee<br />

e convegni vari, dove i politici,<br />

non poche volte politicanti, fanno<br />

sfoggio dell’usuale retorica di circostanza,<br />

predicata con la ben nota e<br />

articolata prosopopea, tanto quanto<br />

basta per arrivare al momento dei<br />

saluti, arrivederci e grazie, e chi si è<br />

visto si è visto!<br />

Siatene certi che il giorno dopo non<br />

si ricordano più chi siamo, nè quali<br />

siano i nostri problemi. È una vita<br />

che assistiamo a queste scenette.<br />

È una vita che ci sentiamo mortificati<br />

da certi atteggiamenti di facciata,<br />

dall’indifferenza, dall’irriconoscenza,<br />

dalla iattanza, dalle false promesse.<br />

Ora, addirittura, si sta progressivamente<br />

passando ai tagli delle limitatissime<br />

provvidenze legislative in favore<br />

della categoria. Lo abbiamo visto<br />

con l’abrogazione delle norme<br />

sull’accertamento della dipendenza<br />

da causa di servizio e della pensione<br />

privilegiata per i dipendenti civili della<br />

Pubblica Amministrazione, contenuta<br />

nel famoso “Decreto Salva Italia”<br />

del 6 novembre 2011, nr.201,<br />

convertito nella Legge 22 dicembre<br />

2011, nr.214, dal titolo: “disposizioni<br />

urgenti per la crescita, l’equità<br />

e il consolidamento della spesa pubblica”.<br />

Equità? Quale?<br />

Fu appunto per quel primo taglio di<br />

bisturi inferto alla categoria dal<br />

“Governo Tecnico”, che il sottoscritto,<br />

al Convegno del 31 marzo scorso,<br />

appositamente da noi organizzato,<br />

auspicava che “i provvedimenti abrogativi<br />

della pensione privilegiata dei<br />

dipendenti civili della Pubblica Am-<br />

DELLA SEZIONE<br />

3<br />

ministrazione non fossero i prodromi<br />

silenziosi di altre analoghe future<br />

stangate...”!<br />

Oggi possiamo purtroppo dire che si<br />

trattava effettivamente di prodromi.<br />

Le decisioni di disconoscere, o quanto<br />

meno i tentativi di disconoscere, la<br />

natura risarcitoria dei trattamenti<br />

privilegiati “militari tabellari”, infatti,<br />

ne è la prova. Tentativi di non tener<br />

alcun conto non solo, delle leggi<br />

di protezione della categoria tutt’ora<br />

in vigore, ma, anche, del contenuto<br />

dell’illuminata sentenza della Corte<br />

Costituzionale, la nr.387 del 1989,<br />

con cui veniva autorevolmente sancito<br />

che, il trattamento economico dei<br />

tabellari, «costituisce un trattamento<br />

del tutto peculiare perchè<br />

la sua entità non è collegata al<br />

pregresso trattamento retributivo,<br />

ma alla gravità della menomazione<br />

della capacità di lavoro subìta<br />

in occasionalità necessaria con<br />

la prestazione del servizio di leva.<br />

Emerge, quindi, la natura non<br />

reddituale della pensione privilegiata<br />

ordinaria ,<br />

prevista dall’art.67, ultimo<br />

comma, del d.P.R.1092 del<br />

1973».<br />

Ciò nonostante, appare ahimè inverosimile<br />

come certe vicissitudini dolorose,<br />

vissute sulla propria pelle da<br />

umili ex servitori dello Stato, vengano<br />

volutamente ignorate. Sfugge, infatti,<br />

agli autorevoli inquilini del Palazzo<br />

che si tratta di persone segnate<br />

a vita dalle loro mutilazioni, dalle loro<br />

ferite, dalle loro infermità, contratte<br />

in servizio e per causa del servizio<br />

che non andrebbero mai penalizzate,<br />

né tanto meno dimenticate,<br />

come spesso purtroppo si sta verificando.<br />

Luigi Fulciniti


4<br />

DUE TRISTI ANNIVERSARI,<br />

DUE DEPRECABILI EPISODI DI INAUDITA VIOLENZA,<br />

DUE INDIMENTICABILI VALOROSI CADUTI,<br />

ANTONINO SAETTA E ROSARIO LIVATINO<br />

Martiri della giustizia e della fede, Antonino<br />

Saetta e Rosario Livatino, hanno perso la vita a<br />

distanza di un anno l’uno dall’altro, colpiti senza<br />

pietà dalla stessa ferocia mafiosa.<br />

La sera del 25 settembre<br />

1988 mentre il magistrato<br />

Antonino Saetta, Magistrato<br />

Giudicante, Presidente<br />

della Corte di Assise<br />

di Palermo, guidava la<br />

sua auto senza scorta col<br />

figlio Stefano, per tornare<br />

a Palermo doveva avere<br />

negli occhi il sorriso innocente del nipotino al<br />

cui battesimo, il mattino, aveva partecipato nella<br />

serenità familiare a Canicattì. Quello sprazzo<br />

di gioia non allontanava la preoccupazione per il<br />

suo delicato lavoro: i processi di mafia, da quello<br />

per l’omicidio del collega Rocco Chinnici, a<br />

quello più recente per l’omicidio del capitano<br />

dei carabinieri Emanuele Basile per i quali la<br />

Corte d’Assise da lui presieduta aveva deciso<br />

severe condanne per boss responsabili; e la<br />

guida del maxiprocesso che probabilmente l’attendeva<br />

a Palermo. Guidava nella notte guardando<br />

di tanto in tanto con tenerezza lo sfortunato<br />

figlio Stefano a lui accanto. D’improvviso<br />

un’auto affianca la loro ed è una raffica interminabile<br />

di colpi d’arma da fuoco. Poi buio e silenzio.<br />

La loro auto sbanda, si blocca. Gli assassini<br />

si dileguano nel buio. Saetta muore accanto<br />

al figlio pure lui trucidato. Una cinquantina<br />

di bossoli troveranno poi gli inquirenti. La<br />

spietata ferocia mafiosa ha colpito senza pietà<br />

quel giudice onesto, semplice, tenace, mite, così<br />

lontano dai clamori, e con lui il figlio malato.<br />

Due anni dopo, il 21 settembre 1990, sulla stessa<br />

strada, in auto anche lui senza scorta, sarà ucciso<br />

Rosario Livatino, il giudice ragazzino, anche<br />

lui magistrato schivo e riservato, profondamente<br />

cristiano. Aveva scritto in un suo appunto “Quando<br />

moriremo, ci sarà chiesto non quanto siamo<br />

stati credenti, ma se siamo stati credibili”. Chissà<br />

che nella notte dai loro cippi, lì nella valle dei<br />

DELLA SEZIONE<br />

tempi non sussurrino preghiere per il nostro<br />

sventurato paese e per i suoi accecati abitanti.<br />

Dal 1979 al 1989 sostituto procuratore presso il<br />

tribunale di Agrigento e poi ivi giudice dedito<br />

della Sezione misure di<br />

prevenzione, Livatino infligge<br />

con la sua azione<br />

giudiziaria duri colpi, anche<br />

attraverso lo strumento<br />

della confisca dei<br />

beni, alle cosche mafiose<br />

in quella che sarebbe poi<br />

esplosa come la Tangentopoli<br />

Siciliana. Il mattino del 21 settembre 1990<br />

mentre percorre senza scorta la SS 640 Agrigento-Caltanissetta<br />

a bordo della sua Ford Fiesta<br />

rossa sicari mafiosi speronano l’auto, gli<br />

sparano, lo inseguono mentre cerca di porsi in<br />

salvo nei campi, lo finiscono spietatamente. Verosimilmente<br />

a lui si riferiva Francesco Cossiga,<br />

che in verità smentì ciò in una lettera ai genitori,<br />

quando si espresse così: “... Non è possibile<br />

che si creda che un ragazzino, solo perché ha<br />

fatto il concorso di diritto romano, sia in grado<br />

di condurre indagini complesse contro la mafia<br />

e il traffico di droga...”. Magistrato schivo e riservato<br />

alla profonda cultura giuridica e sociale<br />

univa una grande fede cristiana. “Martire di giustizia<br />

e indirettamente di fede” lo definì papa<br />

Giovanni Paolo II nel 1993 andando a visitarne i<br />

genitori durante il viaggio in Sicilia in cui lanciò<br />

dalla valle dei Templi di Agrigento il suo tremendo<br />

monito contro la mafia.<br />

Paradossale tragica conferma della ferocia della<br />

mafia contro magistrati inflessibili e determinati,<br />

al di là della loro età e funzione.<br />

Resta l’infinita domanda per tutti: “Quanto ha<br />

perso la collettività e l’umanità con la caina uccisione<br />

di questi eroi che, con tanti altri martiri<br />

di giustizia e legalità, sarebbero sempre stati in<br />

prima linea contro l’illegalità, la corruzione, il degrado<br />

morale di questo tormentato Paese?”.<br />

Che ogni coscienza sappia rispondere.<br />

Ennio di Francesco<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


EMPIETÀ DI STATO<br />

La sensazione è proprio quella che si avverte dopo il passaggio di<br />

un uragano al quale, combattendo con tutte le nostre forze si è sopravvissuti,<br />

accorgendoci però che i nostri congiunti risultano dispersi.<br />

Ebbene sì, la cosiddetta “legge di stabilità” nel testo approvato<br />

dalla Camera con voto di fiducia il 22 novembre, dispone la<br />

tassazione per le pensioni di reversibilità di Guerra e per Servizio<br />

attualmente esenti da imposizione fiscale.<br />

Originariamente il testo del disegno di legge governativo, pervenuto<br />

alla Camera a metà di ottobre, prevedeva la tassazione delle<br />

pensioni e dei relativi assegni accessori per gli invalidi di Guerra e<br />

per Servizio. Immediati sono iniziati, assieme alle associazioni rappresentative<br />

degli invalidi di guerra, una serie di incontri alla Camera<br />

con l’onorevole Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare, che ha<br />

presentato una prima interrogazione parlamentare urgente.<br />

Sono seguiti incontri con i relatori del provvedimento On.li Baretta<br />

e Brunetta, gli On.li Schirru, Di Biagio, Miotto, Fedriga, Dozzo, Bitonci<br />

e Porcu, culminati nell’udienza con il Presidente della Camera<br />

On.Fini il giorno 24 ottobre.<br />

È stato per me emozionante incontrare in quella sede i rappresentanti<br />

delle associazioni degli Invalidi di Guerra, delle Vittime Civili di<br />

Guerra e dei Ciechi di Guerra nelle persone dei rispettivi Presidenti:<br />

Traversaro, Castronovo e Frioni, oltre all’amico Generale Umberto<br />

Rocca, presidente del Gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare;<br />

constatare con quanta passione, dedizione e determinazione, alcuni<br />

in veneranda età, difendano i diritti dei loro associati.<br />

Il Presidente Fini ha quindi condiviso le nostre ragioni facendo proprio<br />

il documento e inviandolo al Presidente del Consiglio, intervenendo<br />

per la prima volta, prassi inusuale, nei confronti di un disegno<br />

di legge governativo.<br />

La giornata è proseguita con altri incontri con i parlamentari di tutti<br />

gli schieramenti, fino all’incontro con il Presidente della Commissione<br />

Bilancio On. Giorgetti, svoltosi ormai di sera.<br />

Sono fiducioso affinché il Senato possa modificare l’attuale testo<br />

che prevede la tassazione delle pensioni di reversibilità per chi ha<br />

un reddito oltre 15 mila euro lordi, al di sopra del quale si è considerati<br />

ricchi. Tale fiducia mi è data dall’impegno che il Presidente<br />

del Consiglio ha personalmente preso nel corso di una telefonata<br />

avvenuta con i relatori, alla presenza dei Parlamentari Paglia e Villecco-Calipari,<br />

durante una pausa lavori della Commissione Bilancio<br />

nella notte del 14 novembre. Su questo impegno i due parlamentari<br />

hanno ritirato i subemendamenti presentati in Commissione,<br />

che se votati avrebbero messo sicuramente in minoranza il Governo,<br />

con tutte le conseguenze immaginabili. È stato inoltre approvato<br />

con votazione in aula un ordine del giorno presentato dai<br />

predetti parlamentari con il quale si impegna il Governo a correggere<br />

una norma abominevole. Quanto accaduto, dimostra che nessuna<br />

legge che ci riguarda può essere considerata come tanti pensano<br />

“un diritto acquisito”, come già accaduto nei confronti del<br />

personale civile della pubblica amministrazione con la soppressione<br />

degli istituti della causa di servizio, della pensione privilegiata e<br />

dell’equo indennizzo (D.L. 201/2011).<br />

Ho usato la parola “empietà di stato” per indicare che si è voluto<br />

colpire i congiunti, proprio coloro che sono i più deboli, sia per età<br />

che per condizione, disconoscendo anni di dolori e difficoltà, affrontati<br />

dai familiari dei deceduti in guerra o in servizio nell’adempimento<br />

del proprio dovere, oppure trascorso per accudirli amorevolmente<br />

per lunghi anni in caso d’invalidità.<br />

Giovanni Cicculli<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

DELLA SEZIONE<br />

LA CRISI<br />

Raschiare il fondo di un<br />

barile... dove non c’è più nulla<br />

da raschiare!<br />

Attaccarsi ai trattamenti di reversibilità<br />

nei confronti di soggetti che hanno<br />

un reddito complessivo superiore a<br />

quindicimila euro, per realizzare somme<br />

utili alla “stabilità”, appare quanto<br />

meno illusorio. Non si può credere, infatti, che, il<br />

tassare le già striminzite pensioni di reversibilità, come<br />

si legge nella nuova formulazione apportata in Commissione<br />

Bilancio Camera al Disegno di Legge 5334<br />

bis del 16 ottobre 20<strong>12</strong>, possa servire a realizzare importanti<br />

sostanze economiche, per sanare il Paese da<br />

una crisi sempre più crisi.<br />

I titolari di pensione privilegiata “militare tabellare”,<br />

godono, giustamente, della defiscalizzazione del loro<br />

già magro trattamento economico di natura risarcitoria,<br />

in virtù di ben precise norme legislative, quali l’articolo<br />

34, appunto, del DPR. 29 settembre 1973, 601, e<br />

la storica sentenza 11 luglio 1989, n.387, della Suprema<br />

Corte Costituzionale. Esse, che legittimamente e<br />

ragionevolmente sono sempre state ritenute “categorie<br />

protette” e benemerite, non erano mai state destinatarie<br />

–fino a oggi- di inique e così mortificanti norme<br />

di legge come quella inserita nella cosiddetta “Legge<br />

di stabilità”, di cui tanto si sta parlando.<br />

Per tentare responsabilmente di correggere la predetta<br />

stortura, tra l’altro inutile ai fini della invocata “stabilità”,<br />

vari sono stati gli interventi da parte di organizzazioni<br />

che rappresentano le categorie a rischio di punizione.<br />

Ricordiamo quello dell’Associazione Invalidi di<br />

Guerra, dei Ciechi di Guerra, del Gruppo Medaglie<br />

d’Oro al V.M., e ancora quelli dell’Angime e di altri<br />

gruppi organizzati, e i vari incontri nella Capitale con<br />

personalità politiche e governative, le sollecitazioni a<br />

Parlamentari bipartisan e amici, e altre utili iniziative.<br />

La nostra Sezione è stata la prima, a diramare un modesto<br />

volantino di protesta il 16 ottobre scorso. Lo<br />

stesso giorno, cioè, della presentazione del Disegno di<br />

Legge 5534- bis da parte del Ministro dell’Economia e<br />

delle Finanze, afferente, tra i numerosi altri, il nostro<br />

contestato e contestabile comma 13.<br />

Questa, purtroppo, è la situazione al momento di completare<br />

questo numero dell’Informatore. Auspichiamo<br />

però che, quando il giornale sarà in distribuzione, la<br />

realtà possa essere finalmente diversa, e il problema<br />

favorevolmente risolto.<br />

Riportiamo, in queste stesse pagine dell’Informatore, i<br />

volantini da noi diramati, nella speranza che, al predetto<br />

disegno di legge, possano essere apportati gli attesi e<br />

giusti correttivi che gli ex servitori dello Stato meritoriamente<br />

si aspettano, e che non dovrebbero essere oggetto<br />

di bizantinismi vari o di ragionamenti politichesi.<br />

Aloisius<br />

5


6<br />

LA CRISI<br />

DA SEZIONE UNMS MILANO<br />

Stiamo assistendo, purtroppo, al progressivo disconoscimento della particolare<br />

personalità giuridica dei mutilati e invalidi per servizio, dei loro diritti acquisiti<br />

faticosamente nel tempo, dei loro meriti, delle loro legittime aspettative.<br />

Stiamo assistendo alla mortificante penalizzazione della loro categoria, una<br />

volta definita “benemerita”. All’accantonamento delle loro giuste rivendicazioni,<br />

all’abrogazione progressiva delle norme per la loro tutela, alla totale indifferenza<br />

verso le loro aspettative.<br />

I frequenti e iniqui provvedimenti che danneggiano gli ex servitori dello Stato,<br />

costituiscono il segno evidente che nessuna formazione politica, nessun Parlamentare,<br />

nessuno tipo di Governo, abbia preso veramente a cuore i problemi<br />

di Coloro che, per aver difeso la Democrazia e la Giustizia, per aver combattuto<br />

la criminalità organizzata e vinto il terrorismo, per aver sostenuto la Pace nel<br />

mondo, hanno perso la loro integrità fisica e la loro salute, e tanti di essi, purtroppo,<br />

sono morti da Eroi.<br />

Ma nel Palazzo non si tiene più conto di tutto questo: tutti nel frullatore. Niente<br />

più agevolazioni fiscali per le categorie protette. Niente più principio di risarcimento,<br />

niente più trattamenti privilegiati, niente.<br />

Certo, una siffatta determinazione nei confronti dei mutilati e invalidi per servizio,<br />

potrebbe anche essere causata, perché no, da una errata politica associativa.<br />

Per anni, infatti, si è continuato a insistere sul concetto di equiparazione tra gli<br />

invalidi e mutilati del lavoro e mutilati e invalidi per servizio.<br />

Forse, o forse senza forse, bisognava difendere coi denti la particolarità della<br />

nostra categoria e cercare di salvare le leggi e i diritti a essa riservati, anziché<br />

portare avanti l’esasperante e insistente suddetta parificazione, coi risultati<br />

che, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti.<br />

Il primo taglio di bisturi, il Governo tecnico,l’aveva inferto alla nostra categoria il<br />

6 dicembre 2011, con l’annullamento della pensione privilegiata per i dipendenti<br />

civili della Pubblica Amministrazione, apparso nelle righe del famoso Decreto<br />

“Salva Italia”. Fu il primo segnale della tanto predicata e agognata parificazione<br />

tra invalidi del lavoro e per servizio. Se ne parlò a lungo durante il Convegno<br />

del 31 marzo scorso, organizzato, per l’appunto, dalla nostra Sezione di<br />

Milano.<br />

Non si può non ricordare come l’Avv. Paolo Guerra, in quell’occasione, nel suo<br />

brillante ed esaustivo intervento, auspicava opportuni interventi da parte delle<br />

rappresentanze della categoria, invitando a non abbassare la guardia “nella<br />

materia pensionistica” e intervenendo prontamente per difendere la specificità<br />

del servizio.<br />

Come non si può non ricordare, anche, quando nell’Assemblea annuale della<br />

Sezione di Milano del 4 maggio 2009, argomentando sulla disattenzione del<br />

Legislatore e sulla opinabile politica associativa dell’Unione, il Presidente Fulciniti<br />

invocava «l’integrazione, l’adeguamento, e non lo stravolgimento delle<br />

norme legislative riguardanti le varie tipologìe dei nostri associati, per evitare<br />

di cadere dalla padella nella brace» !<br />

Ma ora, come ci stanno ampiamente dimostrando i tecnici di turno, nella brace<br />

siamo già caduti, e ci stiamo arrostendo lentamente, avviandoci alla carbonizzazione,<br />

inverosimilmente definitiva.<br />

Uniamoci, protestiamo energicamente come energicamente fanno tante altre<br />

categorie alla nostra similari. Sollecitiamo agli Organi Centrali del nostro Ente<br />

Morale iniziative di protesta più energiche e atteggiamenti meno genuflessi e<br />

più combattivi.<br />

Queste iniziative, oltretutto, sarebbero anche le vere mosse di proselitismo,per<br />

una più incisiva forza contrattuale e di rappresentanza.<br />

UNMS Milano<br />

DELLA SEZIONE<br />

DA UNMS REGIONE<br />

LOMBARDIA<br />

Il Governo ha presentato al Parlamento il Disegno di<br />

Legge di Stabilità per l’anno 2013 (Atto Camera 5534<br />

bis) che, in materia di imposte, a parte la riduzione<br />

delle due aliquote IRPEF più basse e l’aumento dell’I-<br />

VA di un punto percentuale, contiene alcune norme di<br />

deduzioni e detrazioni di particolare interesse anche<br />

per la Categoria dei Mutilati e Invalidi per Servizio Istituzionale,<br />

rappresentati e tutelati nel Paese dall’Unione<br />

Nazionale Mutilati e Invalidi per Servizio<br />

(U.N.M.S.), Ente morale 24 giugno 1947 - Decreto<br />

C.P.S. n. 650.<br />

C’è profonda indignazione in tutta la Categoria per le<br />

norme che prevedono di sottoporre a tassazione le<br />

pensioni di guerra, delle vedove e degli orfani, le indennità<br />

di accompagnamento dei grandi invalidi e<br />

delle pensioni privilegiate “tabellari” dei militari di leva<br />

e di coloro che hanno subito menomazioni durante il<br />

servizio di leva prestato in qualità di sottufficiale/ufficiale<br />

di complemento o presso l’Arma dei Carabinieri,<br />

nella Polizia di Stato, nella Guardia di Finanza, nel<br />

Corpo dei Vigili del Fuoco.<br />

È molto grave che un Governo tecnico, di NON eletti<br />

dal popolo, intenda reperire fondi dalla parte più leale<br />

ed esemplare di cittadini che hanno già dato tanto alla<br />

Nazione con il servizio militare e con la dedizione<br />

alla Patria, sacrificando a volte anche la propria vita,<br />

come per i caduti in guerra o per servizio, o subendo<br />

lesioni e menomazioni che ne hanno segnato per<br />

sempre la loro esistenza.<br />

È ugualmente riprovevole la tassazione delle Medaglie<br />

d’Oro al Valore Militare che rappresentano il giusto<br />

riconoscimento delle Istituzioni al sacrificio reso<br />

per il bene della collettività intera.<br />

C’è, inoltre, il forte e fondato dubbio sulla costituzionalità<br />

di simili provvedimenti tutti previsti da apposite<br />

leggi (tantissime) e/o scaturiti da sentenze della Corte<br />

Costituzionale (387/1989) che fa sfondo alle giustificate<br />

rimostranze in atto da parte della Categoria degli<br />

Invalidi per Servizio ed equiparati che tanto hanno già<br />

dato all’Italia.<br />

In rappresentanza e tutela dei propri iscritti e di tutti<br />

gli ex appartenenti alla Forze Armate e dell’Ordine, titolari<br />

di pensioni o trattamenti privilegiate di natura risarcitoria,<br />

ci stiamo attivando, tramite Parlamentari<br />

amici della Categoria, a presentare adeguati emendamenti<br />

correttivi per l’abrogazione della iniqua tassazione,<br />

senza escludere a priori una significativa quanto<br />

eclatante manifestazione di protesta di piazza<br />

presso le sedi governative e parlamentari!<br />

Siamo fieri di aver servito l’Italia, ma, nel contempo,<br />

siamo stanchi di essere presi in giro con circostanziate<br />

promesse.<br />

Non ci faremo “strappare e tassare” supinamente e illegalmente<br />

i sacrosanti diritti faticosamente acquisiti<br />

nel tempo con tanti sacrifici!<br />

Santo Meduri<br />

Presidente Consiglio Regionale<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


L’omogeneizzazione è servita...!<br />

A seguire in tv, l’attuale situazione economico finanziaria del Paese, o<br />

leggendo sui quotidiani gli autorevoli commenti di valenti opinionisti, ci si<br />

rende conto della grave recessione che colpisce l’Italia ogni giorno di più, e<br />

che non risparmia nessuno, nessuna categoria, le famiglie, e persino i<br />

comparti del terzo settore, fin’ora in posizione di privilegio, per la loro peculiarità<br />

e per le loro sofferenze.<br />

I Governanti in carica, chiamati a occuparsi della situazione precaria che<br />

ci attanaglia e per tentare di sanare, laddove è ancora possibile, le carenze,<br />

si muovono come dei rulli compressori, senza guardare in faccia nessuno.<br />

Vanno avanti a testa bassa come arieti incazzati, sfondando porte<br />

prima invalicabili, e imponendo tasse a destra e a manca, colpi di accetta<br />

a ritmo accelerato, riforme delle riforme, aumenti e abrogazioni, e chi più<br />

ne ha più ne lamenti.<br />

È di rigore l’appello al rigore, viene invocato il senso del risparmio, la disoccupazione<br />

aumenta, la penuria di danaro anche, le inutili proteste si<br />

sprecano, gli evasori rimangono tali, che putiferio.<br />

In questo bailamme, ecco spuntare dalle ormai consuete sedute notturne<br />

del Consiglio dei Ministri, qualche regalino anche per le categorie protette<br />

come quella dei mutilati e invalidi per servizio delle Forze dell’Ordine e delle<br />

Forze Armate , già male in arnese e poveri in canne. Il risanamento della<br />

crisi ha bisogno anche di loro, meritevoli o meno per il loro excursus, non<br />

importa, ma da porre anch’essi nel calderone di una lenta e forse inutile<br />

cottura, in barba alle nobili cause delle loro invalidità, delle loro mutilazioni,<br />

delle loro infermità, contratte in servizio e per causa di servizio, reso per<br />

difendere la legalità e la giustizia, per combattere il terrorismo o la criminalità<br />

organizzata, per salvare i valori della democrazia e per la pace nel mon-<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

Un gruppo di dirigenti dell’Unione,<br />

all’ingresso della Camera,<br />

per sensibilizzare Parlamentari di passaggio sulle<br />

disposizioni della legge di stabilità,<br />

penalizzante per i nostri “Militari tabellari”.<br />

Per la Lombardia era presente il Presidente del<br />

Consiglio Regionale UNMS Santo Meduri.<br />

(primo a sinistra)<br />

do. E perché no, reso anche per obbedire alla nostra Costituzione, per salvaguardare<br />

l’incolumità delle Personalità Politiche e di Governo, per garantire<br />

l’ordine pubblico e la sicurezza, per soccorrere cittadini colpiti da calamità<br />

naturali, e fermiamoci qui, per non sembrare i protestatori di turno.<br />

Ma oggi, purtroppo, non ci sono benemerenze per nessuno, tutti nel frullatore.<br />

Tutti inquadrati, allineati e coperti. Prosegue imperterrito il “signorsì<br />

signor tenente”, non c’è patologìa o mutilazione che tenga, tutti<br />

sull’attenti, zitti e mosca! Anche per Voi, ex Carabinieri, Poliziotti, Guardie<br />

di Finanza, Militari di ogni ordine e grado, che con la Vostra fedeltà,<br />

con la Vostra obbedienza, con il Vostro giuramento e i Vostri sacrifici,<br />

avete difeso l’ordine democratico e la giustizia, fino a rimanerne permanentemente<br />

menomati.<br />

Certo, il malcontento delle predette categorie passa quasi sempre inosservato<br />

per l’esemplare e corretto loro silenzio. E, il più delle volte, anche,<br />

per il silenzio di chi dovrebbe difendere i loro diritti e il loro stato giuridico,<br />

le loro necessità, le loro aspettative.<br />

Speriamo che il recente tira e molla tra il Governo, che aveva elaborato la<br />

tassazione delle pensioni privilegiate, e un manipolo di Parlamentari, che<br />

hanno difeso invece il sacrosanto diritto della acquisita defiscalizzazione,<br />

si concluda con il dovuto riconoscimento del diritto. Ma era necessario intraprendere<br />

tale presa di posizione governativa, seminando il giustificato<br />

allarmismo e malcontento in quelle categorie che, certamente, non sono<br />

la causa dell’instabilità del Paese? O, forse, l’instabilità del Paese e la carente<br />

situazione economica, andrebbero ricercate in altri altolocati esponenti<br />

della politica, e in certe lungamente criticate elargizioni di tutto rispetto,<br />

a carico dello Stato? Ai posteri l’ardua sentenza.<br />

Aloisius<br />

DELLA SEZIONE<br />

LA CRISI<br />

UNMS DI NAPOLI<br />

“Che facciamo?” uniti si vince! Napoli, con tutta la Campania,<br />

è pronta a partecipare alla mobilitazione delle organizzazioni sociali.<br />

Sarebbe opportuno che l’Unione si facesse vedere perchè Monti sta mortificando Coloro che, come noi,<br />

sono stati chiamati a servire la Patria. Ripeto “chiamati”!<br />

Le sorprese amare non finiscono mai: nel riordino fiscale si chiede la tassazione delle<br />

Pensioni di Guerra, delle Pensioni Privilegiate “Militari tabellari”,<br />

delle eventuali Indennità accessorie, delle Pensioni connesse alle<br />

Decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia e ai soprassoldi connessi alle Medaglie al Valor Militare, per i<br />

soggetti che abbiano un reddito complessivo superiore a 15.000 Euro.<br />

Partecipiamo compatti alle manifestazioni di protesta con striscioni e il nostro Labaro.<br />

Fissiamo una data per andare dai politici a Roma per esprimere il nostro disappunto,<br />

la nostra collera e il nostro risentimento, che aspettiamo?”<br />

Carmine Diaz<br />

Presidente UNMS di Napoli<br />

7


8<br />

LA CRISI<br />

22 novembre 20<strong>12</strong>.<br />

Durante l’esame in sede referente, l’art. <strong>12</strong> - comma 17, viene modificato e sostituito con l’art. 3,<br />

comma 13 - che così recita:<br />

Articolo 3, comma 13<br />

(Abrogazione esenzione IPEF per pensioni di guerra)<br />

13. L’agevolazione di cui all’articolo 34, primo comma, del decreto<br />

del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, non<br />

opera qualora gli emolumenti ivi indicati sono percepiti, a titolo di<br />

reversibilità, da soggetti titolari di reddito complessivo superiore<br />

a 15.000 euro.<br />

Il comma 13 dell’articolo 3, modificato durante l’esame in Sede referente, sottopone a IRPEF<br />

le pensioni di guerra e assimilate erogate a titolo di reversibilità a soggetti con reddito complessivo<br />

superiore a 15.000 duro.<br />

per effetto delle modifiche apportate in sede referente, di conseguenza, rispetto alla formulazione<br />

originaria nella norma, viene reintrodotta l’esenzione IRPEF per i predetti emolumenti,<br />

purchè diversi da quelli di reversibilità e in tal caso indipendentemente dal reddito complessivo<br />

del percettore.<br />

L’originario comma 17 intendeva abrogare l’esenzione dall’IRPEF per le pensioni di guerra e<br />

per gli altri redditi assimilati, come indicati nell’articolo 34, primo comma, del D.P.R. n. 601 del<br />

1973, per i soggetti titolari di reddito complessivo superiore a 15.000 euro.<br />

Più in dettaglio, la disposizione in commento specifica che l’esenzione IRPEF per le pensioni<br />

di guerra di ogni tipo e denominazione, delle relative indennità accessorie, degli assegni connessi<br />

alle pensioni privilegiate ordinarie, delle pensioni connesse alle decorazioni dell’ordine<br />

militare d’Italia e dei soprassoldi connessi alle Medaglie al Valor Militare (disposta dall’articolo<br />

34, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601)<br />

non opera per gli emolumenti percepiti a titolo di reversibilità dai soggetti titolari di reddito<br />

complessivo superiore a Euro 15.000, i quali dunque sono assoggettati a prelievo.<br />

Nella relazione illustrativa all’A.C. 5534-bis si rileva che la sentenza della Corte costituzionale<br />

n. 387 del 1989 ha dichiarato illegittimo il richiamato articolo 34, comma primo, nella parte in<br />

cui non estende l’esenzione IRPEF anche ad altri tipi di emolumenti. L’Agenzia delle Entrate<br />

ha poi chiarito in numerose circolari (Circolare n. 21 del 1991, n. 260/E del 1996 e 104/E del<br />

2000) l’ambito applicativo dell’esenzione. Di conseguenza, la modifica normativa in esame<br />

sembra operare anche:<br />

per le pensioni privilegiate ordinarie tabellari spettanti ai militari di leva;<br />

per le pensioni tabellari spettanti per menomazioni subite durante il servizio di leva prestato<br />

in qualità di allievo Ufficiale o di Ufficiale di complemento nonché di sottoufficiale;<br />

per le pensioni tabellari corrisposte ai carabinieri ausiliari (militari di leva presso l’Arma dei<br />

Carabinieri) e a coloro che assolvono il servizio di leva nella Polizia di Stato, nel Corpo<br />

della Guardia di Finanza, nel Corpo dei Vigili del Fuoco e ai militari volontari, sempreché<br />

la menomazione che ha dato luogo alla pensione sia stata contratta durante e in dipendenza<br />

del servizio di leva o del periodo corrispondente al servizio di leva obbligatorio.<br />

DELLA SEZIONE<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


La Camera,<br />

premesso che:<br />

il comma 13 dell’articolo 3 (comma 17 dell’articolo <strong>12</strong><br />

del testo iniziale) del disegno di legge di stabilità prevede<br />

l’abrogazione dell’esenzione IRPEF per le pensioni<br />

di guerra, per i soggetti titolari di reddito complessivo<br />

superiore ai 15.000 euro;<br />

l’iniziativa risultava in evidente contraddizione con il<br />

principio del risarcimento del danno alla incolumità psicofisica<br />

delle persone colpite da qualsiasi tipologia di<br />

eventi, che è escluso da tassazione ai sensi dell’articolo<br />

6 del decreto del Presidente della Repubblica<br />

917/1986, nonché specificamente dall’articolo 1 del decreto<br />

del Presidente della Repubblica 915/1978, Testo<br />

Unico sulle pensioni di guerra;<br />

le pensioni di guerra hanno natura risarcitoria e non di<br />

reddito e ciò per espressa presa di posizione da parte<br />

della stessa Corte Costituzionale (sentenza 375 del<br />

1989) e conseguentemente non sono mai state sottoposte<br />

a tassazione nella storia del nostro Paese;<br />

durante l’esame nella Commissione bilancio con un<br />

emendamento dei Relatori sono state escluse dalla tassazione<br />

IRPEF le pensioni dirette, lasciando quindi solo<br />

alle pensioni a titolo di reversibilità superiori ai 15.000<br />

euro l’abrogazione dell’esenzione dall’IRPEF;<br />

la pensione di reversibilità, prevista peraltro in favore di<br />

una più ristretta categoria di soggetti nell’ambito della<br />

famiglia dell’invalido titolare di pensione di guerra diretta,<br />

deceduto per causa diversa da quella che ha dato<br />

luogo all’invalidità, è un beneficio derivato che, come la<br />

Corte Costituzionale ha precisato con la sentenza n.<br />

186 del 1985, risponde a esigenze di ordine naturale ed<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

etico;<br />

DELLA SEZIONE<br />

LA CRISI<br />

ORDINE DEL GIORNO APPROVATO DAL GOVERNO<br />

PRESENTATO DALL’ON. ROSA VILLECCO CALIPARI PER NON TASSARE LE<br />

PENSIONI DI REVERSIBILITÀ<br />

una pensione di reversibilità, sommata a un reddito di<br />

15 mila euro annui, permette di vivere decorosamente a<br />

tutte quelle donne che hanno perso un familiare o che<br />

hanno dedicato la loro vita ad assistere un congiunto<br />

che portava addosso le conseguenze della guerra, agli<br />

orfani minori di 21 anni o maggiorenni inabili;<br />

durante la discussione nella Commissione Bilancio è<br />

emersa la necessità di una revisione da parte della Ragioneria<br />

dello Stato in merito alle cifre complessive fornite<br />

per coprire l’esenzione fiscale per i trattamenti di<br />

reversibilità per i congiunti di un titolare defunto di pensione<br />

di guerra in considerazione del fatto che si tratta<br />

di cifre con andamenti decrescenti e valutando l’oggettiva<br />

previsione di risparmio su una platea numericamente<br />

limitata;<br />

gli emendamenti presentati in Commissione sul comma<br />

17 dell’articolo <strong>12</strong> sono stati accantonati su proposta<br />

del rappresentante del Governo, che ha assicurato la<br />

responsabilità dell’Esecutivo stesso affinché la disposizione<br />

sia modificata in modo da riportare i termini della<br />

questione al loro giusto equilibrio,<br />

impegna il Governo<br />

a valutare gli effetti applicativi della disposizione di cui<br />

alla premessa, al fine di adottare ulteriori iniziative normative<br />

volte a risolvere questa sperequazione rimasta<br />

insoluta nel testo, perché sia ristabilita, ai sensi dell’articolo<br />

6 del decreto del Presidente della Repubblica<br />

917/1986, nonché specificamente dall’articolo 1 del decreto<br />

del Presidente della Repubblica 915/1978, l’esenzione<br />

dall’IRPEF anche per le pensioni di guerra a titolo<br />

di reversibilità.<br />

E MAIL ALL’ON. ROSA VILLECCO CALIPARI - VICE PRESIDENTE GRUPPO PD<br />

- CAMERA DEI DEPUTATI - ROMA<br />

Ho letto l’Agenzia del 15 novembre scorso e ho apprezzato quanto da Lei sostenuto per correggere il comma 17 dell’Art.<br />

<strong>12</strong> della “Legge di stabilità” e per difendere, quindi, il beneficio della detassazione dei trattamenti economici di<br />

natura risarcitoria corrisposti agli invalidi di guerra, ai titolari di pensione privilegiata “militare tabellare” e di quelli di reversibilità<br />

alle vedove.<br />

Nell’esprimerLe profondi sentimenti di gratitudine a nome anche dei nostri assistiti, confido nel prosieguo dei Suoi validissimi<br />

interventi e della Sua autorevole, ferma battaglia in difesa e in favore delle categorie<br />

benemerite, meritevoli di riconoscenza da parte dello Stato per la loro fedeltà alle Istituzioni<br />

Democratiche, per difendere la libertà e la democrazia, e per assolvere gli obblighi militari di<br />

leva obbedienti alla Costituzione Italiana.<br />

Grato della Sua cortese attenzione, Le porgo deferenti ossequi.<br />

Comm. Luigi Fulciniti<br />

Presidente Provinciale U.N.M.S.<br />

Milano<br />

9


10<br />

ÈNatale!<br />

Dimentichiamo, almeno per alcuni istanti, le difficoltà del quotidiano. Dimentichiamo questo<br />

particolare e interminabile momento di crisi. Dimentichiamo le tasse, il costo della vita,<br />

le scadenze e quant’altro, per pensare alla grandiosità di una magica festa che induce a riflettere.<br />

Si riflettere! Pensare, per esempio, ai tantissimi bambini che nel cosiddetto “terzo<br />

mondo” muoiono di denutrizione, di stenti e di inguaribili malattie. Pensare a quante popolazioni<br />

soffrono la crisi da quando sono al mondo, abituandovisi. Pensare a quanti vivono<br />

nella povertà assoluta. A quanti sopportano disagi e malattie, e la fame, e le guerre, e le violenze.<br />

La crisi! Cos’è la crisi americana o quella europea nei confronti di queste più tristi<br />

realtà? Spesso, in questo periodo, si sente parlare di nuovi equilibri sul palcoscenico politico e<br />

finanziario del nostro Paese e fors’anche del mondo intero. Speriamo che finalmente sia<br />

vero, e che si combatta seriamente l’indigenza, la povertà, la carestia e la fame<br />

di una gran parte del mondo, sofferte da sempre, da troppa gente che<br />

ha il diritto di vivere una vita normale nella normalità. Ecco, con questa<br />

speranza, e auspicando tanta serenità e salute per tutti i lettori,<br />

per i nostri iscritti e per le loro famiglie, da queste colonne, con tanta<br />

affettuosità e gratitudine, porgiamo i nostri più fervidi auguri di<br />

BUON NATALE !<br />

APPELLO AGLI ASSOCIATI<br />

È questo, l’ultimo numero del nostro “Informatore” per<br />

l’anno 20<strong>12</strong> che si avvia ormai al commiato. Un anno da<br />

dimenticare, data la crisi economica del Paese che lo ha<br />

caratterizzato.<br />

È stato un anno pesante e lungo, un anno di austerità e di<br />

preoccupazioni. In tutti i settori e in tutte le realtà si è avvertita<br />

la necessità del rigore, dell’attenzione e, in particolar<br />

modo, dell’importanza di aggregazione e di associazionismo.<br />

Il far parte di una particolare categoria, essere regolarmente<br />

iscritto alla propria associazione, partecipare e seguire<br />

l’attività di protezione, rappresentanza e tutela degli<br />

assistiti, di questi tempi è indispensabile per la salvaguardia<br />

dei propri diritti e per l’accoglimento delle proprie rivendicazioni.<br />

Come si può leggere nelle prime pagine di questo numero<br />

dell’Informatore, anche la nostra categoria è stata oggetto<br />

di penalizzazione da una delle tante nuove leggi, e più<br />

specificatamente da quella cosiddetta di “stabilità”. La<br />

nostra Unione si è prontamente prodigata per cercare di<br />

tamponare l’affronto. Sarebbe stata necessaria però una<br />

mobilizzazione più adeguata alla circostanza, una più<br />

massiccia levata di scudi. In certi casi si deve dimostrare<br />

la forza dei numeri. Tutti i settori lo fanno. Lo hanno fatto<br />

DELLA SEZIONE<br />

persino i medici e gli avvocati, prima di tutto con la puntualità<br />

nel versamento della quota sociale, e poi alzando<br />

la voce.<br />

Ecco il perché di questo appello, caloroso e accorato. Pensiamo,<br />

infatti, a quei nostri soci (non molti, per la verità)<br />

che si dimenticano della loro Associazione, ritardando il versamento<br />

della quota sociale. Essi, però, sono sempre pronti<br />

a protestare, se qualcosa si inceppa. Per tenere vivo e operante<br />

un Ente di tutela come il nostro, occorrono le sostanze,<br />

l’attenzione degli iscritti, la loro generosità e comprensione,<br />

la loro partecipazione, la puntualità.<br />

Ci rivolgiamo, quindi, a Coloro che - forse per mera<br />

distrazione, o per dimenticanza - non hanno ancora<br />

provveduto al versamento della quota sociale per il<br />

20<strong>12</strong> e/o eventualmente per altri anni precedenti, a<br />

volersi affrettare a regolarizzare la loro posizione, onde<br />

evitare, spiacevolmente, la sospensione dell’invio<br />

dell’Informatore e il provvedimento di radiazione dall’elenco<br />

degli iscritti, com’è previsto dallo Statuto e dal<br />

relativo regolamento.<br />

Il Segretario Economo<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


Ancora sulla Legge 104//92<br />

(interpello sul riproporzionamento giorni di permesso)<br />

La Federambiente (Federazione Italiana Servizi Pubblici<br />

Igiene Ambientale) ha presentato istanza di interpello al Ministero<br />

del Lavoro per chiedere:<br />

- se sia legittimo un eventuale riproporzionamento del diritto<br />

in questione, in base alla prestazione lavorativa effettivamente<br />

svolta, qualora il dipendente fruitore dei suddetti permessi<br />

abbia legittimamente beneficiato di altre tipologie di permessi<br />

o congedi a lui spettanti (quali permesso sindacale, maternità<br />

facoltativa, maternità obbligatoria, malattia, congedo<br />

straordinario invalidi ecc.) e si sia, pertanto, assentato dal lavoro<br />

nell’arco del mese di riferimento;<br />

- se il dipendente che inoltri istanza di permesso ex L. n.<br />

104/1990 per la prima volta nel corso del mese (ad es. il<br />

giorno 19) abbia diritto a un riproporzionamento del diritto<br />

in questione ovvero lo stesso debba essere fruito in misura<br />

intera.<br />

Al riguardo, acquisito il parere della Direzione generale delle<br />

Relazioni Industriali e dei Rapporti di Lavoro, il Ministero<br />

ha rappresentato quanto segue.<br />

In via preliminare, occorre ricordare che il diritto a tre giorni<br />

di permesso mensile ex L. n. 104/1992 spetta al coniuge,<br />

parente o affine entro il secondo grado, ovvero entro il terzo<br />

grado qualora i genitori o il coniuge della persona con<br />

handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque<br />

anni di età oppure siano anche essi affetti da<br />

patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.<br />

Nelle ipotesi in cui il dipendente, nel corso del mese, fruisca<br />

di altri permessi quali ad esempio permesso sindacale, maternità,<br />

malattia ecc., non è possibile ritenere giustificato<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

un riproporzionamento del diritto ai permessi ex L. n.<br />

104, in quanto trattasi comunque di assenze “giustificate”,<br />

riconosciute per legge come diritti spettanti al lavoratore.<br />

L’intento di garantire alla persona con disabilità grave una<br />

assistenza morale e materiale adeguata, anche attraverso la<br />

fruizione, da parte di colui che la assiste, dei permessi mensili<br />

di cui all’art. 33, della L. n. 104/1992, non sembra possa<br />

subire infatti una menomazione a causa della fruizione di<br />

istituti aventi funzione, natura e caratteri diversi.<br />

Il principio sopra enunciato ha trovato, peraltro, conferma<br />

nella risposta a interpello n. 21/2011 - riferita alla problematica<br />

relativa al riproporzionamento dei permessi indicati<br />

in oggetto in base ai giorni di ferie usufruite nel medesimo<br />

mese - proprio in virtù della diversa ratio sottesa agli istituti<br />

delle ferie e ai permessi di cui al citato art. 33.<br />

Ne consegue che il principio espresso dall’INPS con circ.<br />

<strong>12</strong>8/2003 – richiamata dall’istante – secondo cui viene concesso<br />

un giorno di permesso ogni dieci giorni di assistenza<br />

continuativa e, per periodi inferiori a dieci giorni, non si ha diritto<br />

a nessuna giornata, non sembra trovare applicazione<br />

nell’ipotesi prospettata.<br />

Viceversa, nella diversa ipotesi in cui il dipendente presenti<br />

istanza ex L. n. 104/1992 per la prima volta nel corso del<br />

mese (ad esempio nel giorno 19), appare evidentemente<br />

possibile operare un riproporzionamento del numero dei<br />

giorni mensili di permesso spettanti, in base ai criteri indicati<br />

dall’Istituto.<br />

Interpello 24/20<strong>12</strong> - Ministero del Lavoro.<br />

PATOLOGIE CONNESSE A CAUSA DI SERVIZIO<br />

(Risposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri a un quesito della Ragioneria Territoriale dello Stato di Sassari.)<br />

Si fa riferimento alla nota prot. 62331/2011, recentemente<br />

sollecitata, con la quale codesta Amministrazione<br />

ha posto anche allo scrivente Dipartimento un<br />

quesito in merito all’obbligatorietà della richiesta di<br />

accertamento dello stato di malattia nei confronti dei<br />

dipendenti per i quali ricorre una delle circostanze di<br />

esenzione dall’obbligo di reperibilità di cui all’art. 2<br />

del D.M. 18 dicembre 2009, n, 206.<br />

In proposito, per quanto di competenza, non può che<br />

richiamarsi anche in questa sede quanto già evidenziato<br />

nel parere n. 2/2010 citato nella nota e pubblicato<br />

sul sito internet, circa la necessità del possesso<br />

della documentazione formale di supporto e la necessità<br />

che il collegamento con l’infermità riconosciuta<br />

come dipendente da causa di servizio risulti<br />

dalla certificazione e dalla documentazione medica.<br />

Si coglie peraltro l’occasione per segnalare che il decreto<br />

del Ministero della salute, di concerto con il Ministero<br />

del lavoro e dell’economia e delle finanze, del<br />

18 aprile 20<strong>12</strong>, pubblicato sulla G.U. n. <strong>12</strong>8 del 4 giugno<br />

20<strong>12</strong>, ha modificato il disciplinare tecnico allegato<br />

al decreto interministeriale del 26 febbraio 2010.<br />

Con questo provvedimento è stato integrato il contenuto<br />

del modello di certificato telematico, che per comodità<br />

si allega, inserendosi la possibilità per il medico<br />

di indicare, nell’ambito dei dati diagnosi, se ricorre<br />

una patologia grave che richiede terapia salvavita o<br />

una malattia per la quale è riconosciuta la causa<br />

di servizio o uno stato patologico sotteso o connesso<br />

alla situazione di invalidità riconosciuta.<br />

Pertanto, con l’utilizzo del nuovo modello - a seguito<br />

dell’entrata in vigore del decreto e la realizzazione dei<br />

relativi adeguamenti tecnici - dovrebbe attuarsi una<br />

semplificazione anche per l’amministrazione titolare<br />

del rapporto di lavoro.<br />

DELLA SEZIONE<br />

F.to il Capo Dipartimento Antonio NADDEO<br />

Presidenza del Consiglio dei Ministri - 0030536 - 24.7.20<strong>12</strong><br />

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... FRAMMENTI DI PENSIONISTICA GIURISPRUDENZA LEGGI DISPOSIZIONI ...


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LEGGE PINTO: Modifiche<br />

Il ricorso per equa riparazione<br />

Con il DL. 83/20<strong>12</strong>, convertito dalla Legge 134, sono state apportate<br />

sostanziali modifiche alle precedenti norme in materia di equa riparazione<br />

(la famosa Legge Pinto) quale risarcimento, cioè, della eventuale<br />

lungaggine di un processo, concluso oltre i SEI anni dall’inizio<br />

del procedimento.<br />

Ecco le principali novità:<br />

I ricorsi depositati dall’11 settembre sono decisi da un giudice monocratico,<br />

e cioè il Presidente della Corte d’Appello oppure un magistrato<br />

dello stesso ufficio a tal fine designato. Sono gli effetti delle<br />

modifiche alla legge Pinto (legge 89/2001) introdotte dal decreto legge<br />

sviluppo (Dl 83/20<strong>12</strong>, convertito dalla legge 134). La domanda di<br />

equa riparazione si propone con un ricorso che deve avere il contenuto<br />

dell’articolo <strong>12</strong>5 del Codice di procedura civile: indicazione dell’ufficio<br />

giudiziario adìto, delle parti, dell’oggetto, delle ragioni della<br />

domanda e delle conclusioni.<br />

Mentre la precedente versione della “Pinto” attribuiva alle parti la facoltà<br />

di chiedere alla Corte di acquisire gli atti e i documenti del procedimento<br />

presupposto, adesso il comma 3 del nuovo articolo 3 dispone<br />

che, unitamente all’atto introduttivo del giudizio, devono essere<br />

depositati in copia autentica gli atti più significativi di quel procedimento,<br />

e precisamente:<br />

la citazione, il ricorso, le comparse e le memorie; i verbali di causa e i<br />

provvedimenti del giudice (si tratta, evidentemente, di quelli interlocutori<br />

pronunciati in corso di giudizio); infine, il provvedimento che<br />

ha definito il giudizio, ove questo si sia concluso con sentenza od ordinanza<br />

irrevocabili.<br />

Entro trenta giorni dal deposito del ricorso, il Giudice pronuncia un<br />

decreto motivato. L’istanza è rigettata nelle ipotesi previste dall’articolo<br />

640 del Codice di procedura civile, espressamente richiamato<br />

dal nuovo articolo 3 della Pinto, e cioè quando non sia accoglibile<br />

oppure quando la parte non abbia risposto all’invito del giudice di<br />

provvedere alla prova nei casi di domanda non sufficientemente giustificata.<br />

In caso di rigetto della richiesta, non solo il ricorso non<br />

può essere riproposto (salva l’opposizione), ma la parte rischia<br />

pure la condanna al pagamento, in favore della cassa delle ammende,<br />

di una somma compresa tra mille e 10mila euro.<br />

Per un verso, infatti, si è proceduto all’esatta individuazione del termine<br />

di durata ragionevole del processo: tre anni per il primo grado, due anni<br />

per il secondo, un anno per il giudizio di legittimità, con l’ulteriore precisazione<br />

che si considera comunque rispettato il termine ragionevole se<br />

il giudizio viene definito in modo irrevocabile in un tempo non superiore<br />

a sei anni. Sotto il profilo dell’importo dovuto a titolo di equa riparazione,<br />

poi, si stabilisce che il giudice liquidi una somma tra 500 e 1.500<br />

euro per ciascun anno, o frazione di anno superiore a sei mesi, che eccede<br />

il termine ragionevole di durata del processo.<br />

E ancora: l’articolo 4 della precedente versione della Pinto ammetteva<br />

la proposizione della domanda di equa riparazione già durante la<br />

pendenza del procedimento, mentre le<br />

recenti modifiche consentono l’istanza<br />

solo entro sei mesi dal momento in cui la<br />

decisione è divenuta definitiva.<br />

(da “Il Sole 24 Ore - 17.9.20<strong>12</strong>)<br />

(Porracciolo-Tona)<br />

DELLA SEZIONE<br />

“VITTIME DEL DOVERE”<br />

Tempistica per la definizione delle<br />

pratiche di riconoscimento<br />

Su sollecitazione da parte di una Sezione UNMS,<br />

afferente le lungaggini nella definizione delle pratiche<br />

relative alla concessione dei benefici a favore<br />

delle Vittime del Terrorismo e del dovere, la Direzione<br />

Generale della Previdenza Militare del Ministero<br />

della Difesa, ha risposto che, allo scopo di<br />

garantire la trattazione delle pratiche in questione<br />

con assoluta priorità, sono state costituite due<br />

strutture organizzative “dedicate”.<br />

« Una struttura denominata “Area Speciali Benefici<br />

Assistenziali” (SBA) dedicata alla trattazione<br />

delle pratiche relative al personale Militare<br />

qualificato “vittima del terrorismo”, “Vittima del<br />

dovere”, “Vittima del servizio” nonché a quello<br />

“equiparato alle Vittime del dovere” (Militari che<br />

hanno contratto patologie nel corso delle missioni<br />

caratterizzate da particolari condizioni ambientali<br />

od operative);<br />

Un’altra struttura denominata “Area Speciali Benefici<br />

Assistenziali per Esposizioni Nocive”<br />

(SBAEN) dedicata alla trattazione in maniera unitaria<br />

e organica del procedimento relativo alla<br />

concessione della speciale elargizione prevista dal<br />

DPR. n° 90/2010 (ex DPR n° 37/09) a favore dei<br />

soggetti che hanno contratto delle patologie a<br />

causa delle particolari condizioni ambientali od<br />

operative, ivi comprese l’esposizione e l’utilizzo di<br />

proiettili all’uranio impoverito e la dispersione nell’ambiente<br />

di nano particelle di minerali pesanti<br />

prodotte da esplosione di materiale bellico.<br />

Relativamente alla durata dei procedimenti in capo<br />

alle due Aree, si può affermare che i tempi medi<br />

di emanazione dei provvedimenti concessivi o<br />

negativi dei benefici sono di circa 18 mesi dalla<br />

data di avvio del procedimento (a domanda o<br />

d’ufficio); in particolare per quanto riguarda i tempi<br />

di questa D.G., il provvedimento concessivo<br />

viene emesso entro 30/45 giorni dall’acquisizione<br />

del parere emesso dal Comitato di Verifica per le<br />

Cause di Servizio.<br />

Tempi più lunghi sono da addebitarsi esclusivamente<br />

alla indisponibilità dei fondi sul capitolo, il<br />

cui rifinanziamento richiede a volte anche alcuni<br />

mesi.<br />

Da quanto sopra illustrato si evince che l’Amministrazione<br />

Difesa segue con particolare attenzione<br />

e sollecitudine i casi di cui trattasi, anche se non<br />

sempre riesce a portarli a compimento nei tempi<br />

voluti. »<br />

20<strong>12</strong> - ECO 4/5<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


ARMONIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO<br />

DI QUIESCENZA DEL PERSONALE DELLE FORZE ARMATE,<br />

DELLE FORZE DI POLIZIA E DEL CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO.<br />

(ART.24, COMMA18, LEGGE 214/2011)<br />

Un gruppo numeroso di Senatori ha presentato<br />

una interessante “Mozione” in difesa della «<br />

specificità del ruolo delle Forze armate, delle<br />

Forze di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili<br />

del fuoco, nonché dello stato giuridico del personale<br />

a essi appartenente in dipendenza della<br />

peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni<br />

personali, previsti da leggi e regolamenti,<br />

per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche<br />

e di difesa dell’ordine e della sicurezza interna<br />

ed esterna, nonché per i peculiari requisiti<br />

di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi<br />

in attività usuranti; »<br />

e ricordando che « la normazione regolamentare<br />

cosiddetta di secondo livello non può valicare<br />

quella primaria della legge nonché la previsione<br />

costituzionale di cui all’art. 3, primo comma, della<br />

Costituzione in forza del quale la mancanza di<br />

altro espresso criterio si traduce in un’arbitraria<br />

discriminazione di questo personale a ordinamento<br />

speciale in ragione dei peculiari compiti e<br />

dei rispettivi status; »<br />

ha impegnato il Governo, tra l’altro, a:<br />

1) prevedere, nell’ambito del regolamento di armonizzazione,<br />

norme di tutela delle specificità<br />

del personale del comparto Sicurezza e Difesa<br />

e del comparto Vigili del fuoco e Soccorso<br />

pubblico esclusivamente con riguardo al solo allungamento<br />

dell’età per il conseguimento della<br />

pensione di vecchiaia e di anzianità in relazione<br />

ai diritti quesiti e al previgente ordinamento;<br />

2) a garantire, con disposizioni transitorie, la<br />

certezza dei rapporti giuridici già consolidati o<br />

in via di maturazione che, per esigenze funzionali,<br />

potranno essere prolungati solo su base<br />

volontaria;<br />

3) a istituire con immediatezza un tavolo di concertazione<br />

con i sindacati rappresentativi e il Cocer<br />

per giungere a un regolamento condiviso, nel<br />

quale trovi concreto riconoscimento la peculiarità<br />

degli operatori del settore;<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

Il Ministro Fornero ha risposto così:<br />

« Il Governo è profondamente consapevole<br />

dell’importanza dell’attività svolta da tutte le<br />

Forze dell’ordine, dalle Forze Armate e dai Vigili<br />

del fuoco e della specificità dei rischi e dell’usura<br />

a essa connessi. È stato avviato un tavolo<br />

tecnico nell’ambito del quale sarà raccolto<br />

anche il contributo delle organizzazioni sindacali<br />

del settore e nessuna decisione in merito<br />

all’armonizzazione dei requisiti di pensionamento<br />

per questo personale sarà assunta senza<br />

un confronto aperto con i diretti interessati,<br />

né potrà prescindere dalla loro adesione spontanea,<br />

del resto già manifestata, ai sacrifici richiesti<br />

a tutti i cittadini italiani. Chiede una sospensione<br />

dell’esame delle mozioni per poterne<br />

approfondire i testi e confluire su un testo<br />

comune su cui il Governo possa dare un parere<br />

incondizionatamente favorevole. »<br />

20<strong>12</strong> - ECO 4/5<br />

DELLA SEZIONE<br />

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ASSENZE PER MALATTIA O PER PRESTAZIONI SPECIALISTICHE<br />

Applicazione delle norme al personale militare<br />

In data 19 giugno 20<strong>12</strong> il Ministero della Difesa ha diramato le disposizioni per l’applicazione delle modifiche<br />

dell’art. 55 septies del D.Legge 30 marzo 2001 n. 165, introdotte dall’art. 16 - comma 9 - del DL. 6 luglio 2011, n.98,<br />

relativamente alle assenze per accertamenti diagnostici specialistici. Riportiamo qui di seguito i principali punti<br />

di interesse, così come specificati dal predetto Ministero con nota n. M_D 026922, per la più ambia diffusione.<br />

1. PREMESSA<br />

Con l’art. 16, comma 9 del decreto legge di cui all’oggetto, convertito successivamente in legge ed entrato in vigore il 6 luglio 2011, sono state<br />

introdotte modifiche all’art. 55 septies (commi da 5 a 5 ter) del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, relative a visite fiscali e assenze per<br />

accertamenti diagnostici/specialistici. Alla luce dei chiarimenti forniti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione<br />

Pubblica con la circolare n. 10 del 1°agosto 2011 e con il parere n. DFP 0056340 P-4.17.1.7.5 del 21 novembre 2011, emerge la necessità di<br />

raccogliere in un unico testo i principali punti di interesse e i relativi indirizzi applicativi, per l’osservanza e la più ampia diffusione tra il personale<br />

militare in servizio permanente.<br />

2. VISITE FISCALI<br />

a. La norma originaria prevedeva un obbligo generalizzato di disporre visite fiscali, anche per un solo giorno di assenza per malattia, salvo l’impedimento<br />

dovuto a “esigenze funzionali e organizzative”. Il testo è stato, ora, superato dal nuovo dettato normativo che, sostituendo il comma 5 dell’art.<br />

55 septies del citato decreto legislativo, ha imposto l’obbligo di disporre la visita fiscale fin dal primo giorno qualora l’assenza stessa si verifichi nelle<br />

giornate immediatamente precedenti o successive a quelle non lavorative. Queste ultime sono da individuare non solo nelle giornate festive e nella<br />

domenica, ma anche nelle giornate di riposo infrasettimanale conseguenti all’effettuazione di turni o servizi, nonché in quelle di permesso o di licenza<br />

concesse.<br />

b. Negli altri casi è prevista una valutazione discrezionale del Comandante di Corpo sull’opportunità di disporre la visita fiscale, prendendo in<br />

considerazione anche la condotta complessiva del militare dipendente e gli oneri connessi all’effettuazione della visita. La valutazione discrezionale<br />

circa la necessità di disporre la visita fiscale, pertanto, è il risultato di una comparazione di interessi tra l’onere finanziario, che essa<br />

comporta, e la finalità del contrasto all’assenteismo che essa persegue.<br />

3. REGIME DELLA REPERIBILITA’ ALLA VISITA FISCALE<br />

a. In merito al regime della reperibilità alla visita fiscale, il nuovo comma 5 bis dell’art. 55 septies del decreto legislativo più volte richiamato<br />

conferma che le fasce orarie entro le quali possono essere effettuate le visite fiscali e durante le quali il militare è tenuto a farsi trovare presso il<br />

proprio domicilio sono stabilite con decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione. Attualmente tali fasce sono quelle determinate<br />

con decreto ministeriale 18 dicembre 2009, n. 206, reperibile sul sito www.normattiva.it, fissate dalle ore 09.00 alle 13.00 e dalle<br />

15.00 alle 18.00.<br />

b. Ai fini dell’esenzione dal regime di reperibilità connesso alle visite fiscali il medesimo decreto ministeriale n. 206/2009 identifica le causali<br />

che la consentono, riconducibili a:<br />

- patologie gravi che richiedono terapie salvavita;<br />

- infortuni sul lavoro;<br />

- malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio;<br />

- stati patologici sottesi e connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.<br />

In tali ipotesi la causa esimente dal regime della reperibilità dovrà essere menzionata nel certificato medico giustificativo dell’assenza per malattia.<br />

c. Lo stesso comma 5 bis fa riferimento all’obbligo per il dipendente di comunicare preventivamente all’amministrazione la necessità di doversi<br />

assentare dal domicilio durante le predette fasce di reperibilità, per iscritto o anche a mezzo telefono, a causa di:<br />

- visite mediche;<br />

- prestazioni specialistiche;<br />

- accertamenti diagnostici;<br />

- altri “giustificati motivi”.<br />

Il Comandante di corpo ha la facoltà di acquisire la documentazione giustificativa dell’assenza dal domicilio e il militare dipendente deve essere<br />

sempre in grado di poterla fornire. La documentazione dovrà consistere, nei primi tre casi, nell’attestazione rilasciata dal medico o dalla struttura,<br />

anche privati, che ha effettuato la visita o la prestazione.<br />

Nei casi di assenza per altri “giustificati motivi” –documentabili anche con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà purché quest’ultima attenga<br />

a fatti, stati o qualità personali verificabili dall’Amministrazione sulla base degli stessi elementi che il militare dipendente è tenuto a produrre–<br />

il Comandante di Corpo dovrà anche valutare se i motivi stessi siano “giustificabili” in relazione alle circostanze concrete del caso.<br />

d. In caso di assenza ingiustificata alla visita fiscale, si applica l’articolo 5, comma 14 del decreto legge <strong>12</strong> settembre 1983, n. 463, convertito<br />

nella legge 11 novembre 1983, n. 638, che commina una specifica sanzione riguardante il trattamento economico, ferma restando la possibilità<br />

di applicazione di un’eventuale sanzione disciplinare in presenza dei presupposti e a seguito del relativo procedimento.<br />

4. ASSENZE PER VISITE SPECIALISTICHE<br />

a. Il nuovo comma 5 ter dell’art. 55 septies del decreto legislativo n. 165/2001 introduce la fattispecie dell’assenza per malattia dovuta a<br />

visite/terapie/prestazioni specialistiche/esami diagnostici, prevedendo un regime speciale rispetto a quello ordinario della malattia.<br />

Pertanto, alla luce del nuovo quadro normativo, si riassumono i presupposti caratterizzanti la nuova fattispecie per il personale militare che accede<br />

alle prestazioni sanitarie appena menzionate nella posizione di idoneo al servizio militare:<br />

- non è richiesta alcuna attestazione preventiva circa la necessità della prestazione;<br />

- non è obbligatoria, solo in tale fattispecie, la presentazione di certificazione/attestazione di struttura pubblica o privata convenzionata o medico<br />

convenzionato, potendo essere validamente prodotta anche documentazione di struttura o medico privati non convenzionati;<br />

- è necessario attestare nella documentazione l’orario di effettuazione della prestazione, che deve risultare incompatibile con l’orario di lavoro;<br />

- le prestazioni rientranti nella fattispecie di legge possono essere visite, terapie, prestazioni specialistiche somministrate da strutture o personale<br />

sanitario specialistico, esami diagnostici, a prescindere dalla circostanza che queste siano connesse a una patologia in atto.<br />

b. Tenuto conto delle indicazioni fornite dal Dipartimento della Funzione Pubblica con la nota circolare sopra citata, si fa presente che per il<br />

personale militare idoneo al servizio il tempo occorrente alla effettuazione di visite mediche, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici<br />

presso organi sanitari militari deve essere giustificato con permessi di servizio. Nel caso, invece, che detto personale svolga i medesimi adempimenti<br />

presso strutture sanitarie civili, anche private, il tempo per tali attività, comprensivo dei trasferimenti, potrà essere giustificato con:<br />

- licenza ordinaria o recuperi compensativi, su richiesta del militare dipendente;<br />

- permessi brevi (di cui all’articolo 15 del D.P.R. 31 luglio 1995, n. 394 e all’articolo 50 del D.P.R. 31 luglio 1995, n. 395), qualora l’assenza complessiva<br />

sia di durata inferiore o pari alla metà dell’orario di servizio giornaliero;<br />

- licenza straordinaria per gravi motivi, per assenze di durata superiore alla metà dell’orario di servizio giornaliero, qualora il militare non abbia<br />

superato il limite massimo di 45 giorni annui previsto per la licenza straordinaria, ovvero, in caso contrario, con aspettativa per malattia.<br />

(Fonte: Ministero Difesa - 02269222 del. 19.6.20<strong>12</strong>)<br />

DELLA SEZIONE<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


CORRESPONSIONE DELL’ASSEGNO FAMILIARE<br />

RIVALUTAZIONE LIVELLI DI REDDITO DAL 1 LUGLIO 20<strong>12</strong><br />

L’art. 2 del D.L. 13.3.1988, n.69, convertito, con modificazioni, nella L. 13.5.1988, n.153, concernente la normativa in materia<br />

di assegno per il nucleo familiare, ha disposto, al comma <strong>12</strong>, la rivalutazione annua dei livelli di reddito familiare e<br />

delle relative maggiorazioni in misura pari alla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di<br />

operai e impiegati intervenuta tra l’anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell’assegno e l’anno immediatamente<br />

precedente.<br />

La suddetta variazione percentuale rilevata dall’ISTAT, da considerare ai fini della rivalutazione in oggetto dal 1° luglio<br />

20<strong>12</strong>, è risultata pari al 2,7 per cento.<br />

In relazione alla suindicata rivalutazione si fa presente che l’INPS, ai sensi dell’art.1, comma 11, della legge 27.<strong>12</strong>.2006,<br />

n.296, con circolare n.79 dell’8.6.20<strong>12</strong>, ha diramato le tabelle aggiornate con i nuovi limiti di reddito familiare da considerare,<br />

sulla base del reddito conseguito nel 2011, ai fini della corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare per il periodo<br />

1° luglio 20<strong>12</strong> - 30 giugno 2013.<br />

Tali tabelle, allegate anche alla presente circolare unitamente alla modulistica per la richiesta dell’assegno, sono rese disponibili<br />

esclusivamente con le seguenti modalità: invio della circolare per posta elettronica; consultazione della circolare<br />

nel sito Internet del Ministero dell’economia e delle finanze al seguente indirizzo: http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-<br />

I/Attiviti/Ordinament/index.asp. Nell’ambito di tale sezione è reperibile anche il modello di domanda e sono consultabili le<br />

risposte ai quesiti più frequenti posti dalle amministrazioni pubbliche in sede di applicazione della disciplina concernente<br />

l’assegno per il nucleo familiare. Nel formato cartaceo si allega la sola modulistica per la presentazione della domanda.<br />

Si invitano le Amministrazioni in indirizzo a portare a conoscenza dei dipendenti uffici che amministrano personale il contenuto<br />

della presente circolare, informandone anche il personale stesso.<br />

Fonte circolare n. 22 del 21.6.20<strong>12</strong> - Ministero Economia e Finanze<br />

IN MATERIA DI RIFORMA DEL LAVORO (Legge 228 giugno 20<strong>12</strong> n. 92)<br />

Nella Gazzetta ufficiale n. 153 del 3 luglio u.s. è stata pubblicata la<br />

L. 28 giugno 20<strong>12</strong>, n. 92 (c.d. Riforma lavoro), in vigore da oggi,<br />

18 luglio 20<strong>12</strong>.<br />

Tra le numerose disposizioni contenute nel provvedimento assumono<br />

particolare rilievo le modifiche alla disciplina di alcune tipologie<br />

contrattuali, modifiche finalizzate esplicitamente a “contribuire<br />

alla creazione di occupazione, in quantità e qualità” e, allo stesso<br />

tempo, a contrastare un uso non del tutto coerente con le finalità<br />

di alcuni istituti.<br />

Altre disposizioni intervengono a modificare la disciplina in<br />

materia di collocamento al lavoro dei disabili e altre ancora a<br />

introdurre meccanismi di contrasto al c.d. fenomeno delle dimissioni<br />

in bianco.<br />

In relazione a alcune di tali disposizioni si forniscono, con la presente<br />

circolare, delle primissime indicazioni di carattere operativo<br />

al personale ispettivo, riservandosi sin d’ora di fornire, rispetto a<br />

ciascun istituto, chiarimenti più esaustivi con separati provvedimenti.<br />

Disciplina collocamento disabili<br />

Nell’ambito della disciplina in materia di collocamento disabili di<br />

cui alla L. n. 68/1999 il Legislatore, fra l’altro, modifica il primo periodo<br />

dell’art. 4 della stessa Legge che individua i criteri di computo<br />

della base occupazione ai fini della determinazione del numero<br />

dei soggetti disabili da assumere. In particolare l’art. 4, comma<br />

27 lett. a), della l. n. 92/20<strong>12</strong> stabilisce che “agli effetti della<br />

determinazione del numero di soggetti disabili da assumere, sono<br />

computati di norma tra i dipendenti tutti i lavoratori assunti con<br />

contratto di lavoro subordinato. Ai medesimi effetti, non sono<br />

computabili: i lavoratori occupati ai sensi della presente legge, i<br />

soci di cooperative di produzione e lavoro, i dirigenti, i lavoratori<br />

assunti con contratto di inserimento, i lavoratori occupati con<br />

contratto di somministrazione presso l’utilizzatore, i lavoratori assunti<br />

per attività da svolgersi all’estero per la durata di tale attività,<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

i soggetti impegnati in lavori socialmente utili assunti ai sensi dell’articolo<br />

7 del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81, i lavoratori<br />

a domicilio, i lavoratori che aderiscono al programma di emersione,<br />

ai sensi dell’articolo 1, comma 4-bis, della legge 18 ottobre<br />

2001, n. 383, e successive modificazioni. Restano salve le ulteriori<br />

esclusioni previste dalle discipline di settore”.<br />

Al riguardo scompaiono dunque, dal novero dei soggetti non<br />

computati nell’organico aziendale, i lavoratori “occupati (…) con<br />

contratto a tempo determinato di durata non superiore a nove mesi”.<br />

Ne consegue anzitutto che, ai fini della individuazione della base<br />

occupazionale, i lavoratori a tempo determinato dovranno essere<br />

computati pro quota (ad es. due lavoratori a tempo determinato<br />

impiegati anche contestualmente per 6 mesi a tempo pieno vanno<br />

calcolati come una sola unità).<br />

Appare inoltre opportuno chiarire che, pur in assenza di una esplicita<br />

esclusione, è possibile richiamare quei principi giurisprudenziali<br />

relativi al computo del lavoratore a tempo determinato nell’ambito<br />

dell’organico aziendale ai diversi fini della individuazione<br />

della disciplina applicabile in caso di licenziamenti individuali. La<br />

giurisprudenza maggioritaria ritiene infatti che i lavoratori con contratto<br />

a termine vadano computati nel numero dei dipendenti qualora<br />

il loro inserimento sia indispensabile per la realizzazione del<br />

ciclo produttivo; sicché non andrebbero considerati i lavoratori assunti<br />

a tempo determinato per ragioni sostitutive.<br />

Ciò premesso va altresì ricordato che risulta in discussione in Parlamento<br />

un emendamento alla L. n. 92/20<strong>12</strong> che introduce l’esclusione<br />

dalla base di computo dei contratti a tempo determinato di<br />

durata sino a 6 mesi; si raccomanda pertanto il personale ispettivo<br />

di adottare la massima cautela nella verifica del rispetto degli<br />

obblighi di assunzione e nell’irrogazione di eventuali sanzioni in attesa<br />

della definizione del citato emendamento.<br />

Fonte Circolare n. 18/20<strong>12</strong> del Ministero del Lavoro<br />

DELLA SEZIONE<br />

15<br />

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16<br />

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ESTRATTO DEL DECRETO MINISTERO DIFESA - 27 luglio 20<strong>12</strong><br />

Assegno sostitutivo per i grandi invalidi Militari<br />

Scadenza per le domande 31 dicembre 20<strong>12</strong><br />

(Omissis)<br />

Considerato altresì che il medesimo Ufficio nazionale<br />

per il servizio civile aveva provveduto a invitare sia gli<br />

interessati, nel caso di mancata assegnazione di accompagnatore<br />

da parte degli enti<br />

accreditati, a presentare direttamente al competente<br />

Ufficio dell’economia e delle finanze la domanda per<br />

ottenere l’assegno sostitutivo, sia gli enti stessi a comunicare<br />

a quest’ultimo Ufficio i nominativi dei volontari<br />

eventualmente assegnati ai grandi invalidi;<br />

Considerato che la legge n. 44 del 2006 ha cessato di<br />

produrre i suoi effetti al 31 dicembre 2007, e che la<br />

legge n. 184 del 2009, ha esteso l’efficacia della predetta<br />

legge n. 44 del 2006 per i soli anni 2008 e 2009;<br />

Considerato che le priorità stabilite dalla legge n. 288<br />

del 2002, all’art. 1, commi 2 e 4, per l’assegnazione<br />

degli accompagnatori debbono necessariamente tenere<br />

conto della situazione sopra evidenziata, che<br />

non registra, per il corrente anno 20<strong>12</strong>, assegnazioni<br />

di accompagnatori del servizio civile ai grandi invalidi;<br />

Considerato che il numero complessivo di istanze<br />

pervenute al Ministero dell’economia e delle finanze -<br />

Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale<br />

e dei servizi - Direzione centrale dei servizi del<br />

tesoro - Ufficio 7, per ottenere l’assegno sostitutivo<br />

dell’accompagnatore militare, ammontano a 1005;<br />

Decreta:<br />

Art. 1<br />

1. Alla data del 30 aprile 20<strong>12</strong>, il numero dei grandi<br />

invalidi affetti dalle infermità di cui alle lettere A, numeri<br />

1), 2), 3) e 4), secondo comma, e A-bis della Tabella<br />

E allegata al decreto del Presidente della Repubblica<br />

23 dicembre 1978, n. 915, aventi titolo all’assegno<br />

mensile di 878 euro sostitutivo dell’accompagnatore<br />

ai sensi dell’art. 1, comma 2, della legge<br />

27 dicembre 2002, n. 288, è di 420 unità, per l’importo<br />

annuo complessivo di euro 4.425.<strong>12</strong>0.<br />

2. Gli assegni sostitutivi erogabili con le restanti disponibilità<br />

relative all’anno 20<strong>12</strong>, pari a euro<br />

3.321.773, sono liquidati, in via prioritaria, nella misura<br />

di 878 euro mensili, ai grandi invalidi affetti dalle infermità<br />

di cui al comma 1 e, successivamente, nell’ordine,<br />

e secondo la data di presentazione delle domande<br />

per ottenere il servizio di accompagnamento,<br />

alle seguenti categorie di aventi diritto, affetti dalle invalidità<br />

di cui alle lettere A), numeri 1), 2), 3) e 4), secondo<br />

comma; A-bis; B), numero 1; C); D); ed E), numero<br />

1, della citata tabella E:<br />

a) grandi invalidi che hanno fatto richiesta del ser-<br />

DELLA SEZIONE<br />

vizio di accompagnamento almeno una volta nel<br />

triennio precedente al 15 gennaio 2003 e ai quali<br />

gli enti preposti non sono stati in grado di assicurarlo;<br />

b) grandi invalidi che dopo l’entrata in vigore della<br />

citata legge n. 288 del 2002 hanno fatto richiesta<br />

del servizio di accompagnamento senza ottenerlo<br />

ovvero che abbiano presentato istanza per ottenere<br />

l’assegno sostitutivo direttamente al competente<br />

Ufficio dell’economia e delle finanze.<br />

3. Gli assegni sostitutivi di cui ai commi 1 e 2, nella misura<br />

mensile di 878 euro ovvero nella misura ridotta del<br />

50%, secondo quanto previsto dall’ultimo periodo del<br />

comma 4 dell’art. 1 della legge n. 288 del 2002, sono<br />

corrisposti, a domanda degli interessati, a decorrere<br />

dal 1° gennaio 20<strong>12</strong> e fino al 31 dicembre dello stesso<br />

anno, ovvero dal primo giorno del mese successivo alla<br />

data di presentazione della domanda per ottenere<br />

l’assegno sostitutivo per coloro che abbiano richiesto il<br />

beneficio per la prima volta nell’anno 20<strong>12</strong>.<br />

4. Ai fini della determinazione della data di presentazione<br />

delle domande di cui al comma 3 fa fede la data<br />

del timbro postale.<br />

Art. 2<br />

1. Le domande per la liquidazione degli assegni sostitutivi<br />

per l’anno 20<strong>12</strong>, redatte secondo il modello allegato<br />

al presente decreto, di cui costituisce parte integrante,<br />

debbono essere presentate entro il 31 dicembre<br />

20<strong>12</strong> al Ministero dell’economia e delle finanze -<br />

Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale<br />

e dei servizi - Direzione centrale dei servizi del<br />

tesoro - Ufficio 7, previa specificazione delle infermità<br />

da cui è affetto il richiedente. Fino al 31 dicembre<br />

20<strong>12</strong>, gli enti titolari dei progetti di servizio civile comunicano,<br />

entro 30 giorni dall’attivazione del progetto<br />

stesso, all’Ufficio nazionale per il servizio civile e al citato<br />

Ufficio 7 del Ministero dell’economia e delle finanze,<br />

per quanto di rispettiva competenza, i nominativi<br />

dei beneficiari del servizio di accompagnamento, indicando<br />

il periodo di fruizione del servizio stesso.<br />

2. Il pagamento dell’assegno sostitutivo dell’accompagnatore<br />

viene anticipato dalle amministrazioni e<br />

dagli enti che provvedono all’erogazione del trattamento<br />

pensionistico, previa comunicazione autorizzatoria<br />

da parte dell’Ufficio 7, indicato al comma 1, che<br />

curerà il successivo rimborso alle amministrazioni e<br />

agli enti medesimi, a valere sui fondi di cui ai capitoli<br />

1316, 1319 e 2198 Economia.<br />

Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti<br />

per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale<br />

della Repubblica italiana.<br />

Roma, 27 luglio 20<strong>12</strong><br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


Benefici per gli invalidi per servizio<br />

DIRITTO AL RIMBORSO SPESE PER CURE CLIMATICHE<br />

O SOGGIORNO TERAPEUTICO<br />

PREMESSA<br />

Parecchi lettori, interessati al beneficio delle cure climatiche, di cui avevamo fatto<br />

un breve accenno nel precedente numero del nostro Informatore, ci hanno<br />

scritto chiedendoci più dettagliate informazioni sul beneficio e sulle modalità per<br />

accedervi.<br />

Certi, pertanto, di fare cosa utile per i nostri iscritti, ritorniamo volentieri sull’argomento,<br />

riportando, qui di seguito, alcune precisazioni.<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

LA NORMATIVA<br />

Trattasi di un beneficio spettante ai Mutilati e Invalidi per Servizio, affetti da particolari patologie,<br />

onde evitare eventuali aggravamenti delle loro infermità. Le disposizioni vigenti in materia,<br />

traggono origine dall’articolo 57 della Legge 23 dicembre 1978 nr.833 (Istituzione del Servizio<br />

Sanitario Nazionale), con cui viene specificato che “sono comunque fatte salve le prestazioni<br />

sanitarie specifiche, preventive, ortopediche e protesiche, erogate, a norma di legge<br />

agli invalidi per causa di guerra e di servizio...” eccetera.<br />

In virtù di tale assunto legislativo, le ASL, su delibera Regionale, sono chiamate ad applicare<br />

le disposizioni concessive, attraverso una procedura uniforme alla quale si devono attenere<br />

gli aventi diritto.<br />

Tenuto conto, pertanto, di quanto disposto dagli artt.26 e 57/comma 3°della Legge 23 dicembre<br />

1978,nr.833, la Regione Lombardia, con Delibera G.R. n.VI/35920 del 5 maggio<br />

1998, ha provveduto alla “Determinazione delle prestazioni sanitarie spettanti agli invalidi di<br />

guerra,per servizio e categorie assimilabili”, stabilendo gli importi giornalieri di spesa per cure<br />

climatiche o soggiorni terapeutici, da rimborsare ai soggetti ammessi al beneficio. Detti importi,<br />

in virtù della DGR.n.VII/10531 del 4 ottobre 2002, vengono di anno in anno adeguati in<br />

base ai tassi programmati di inflazione determinati dall’ISTAT. L’importo dei predetti rimborsi<br />

per l’anno 20<strong>12</strong>, sono i seguenti: contributo giornaliero per vitto e alloggio per complessivi<br />

21 giorni di cura climatica: Euro 40,01; concorso giornaliero per sola spesa di vitto, per la<br />

durata sempre di 21 giorni: Euro 16,68.<br />

PER ACCEDERE AL BENEFICIO GLI INTERESSATI DEVONO:<br />

recarsi dal proprio medico curante e richiedere impegnativa da scrivere sulla ricetta del Servizio<br />

Sanitario Nazionale sulla quale dev’essere ben specificata la patologia riconosciuta dipendente<br />

da causa di servizio (quella cioè risultante sul Decreto concessivo di pensione privilegiata),<br />

e la necessità di cure climatiche o soggiorno terapeutico, da effettuare in montagna,<br />

o al lago, o in zona marina, o in collina.<br />

La predetta certificazione, in copia originale, dev’essere allegata alla domanda predisposta<br />

su apposita modulistica da presentare alla ASL della propria zona che rilascerà ricevuta.<br />

LA PROCEDURA<br />

L’ammissione o meno alle predette cure, viene comunicata agli interessati a mezzo posta, con le istruzioni<br />

alle quali attenersi, per aver diritto al rimborso delle relative spese.<br />

A questo punto, se si è stati ammessi al beneficio, e dopo di aver terminato il periodo di cure climatiche<br />

o di soggiorno terapeutico, gli aventi diritto devono recarsi alla propria ASL e consegnare:<br />

Fattura dell’albergo, attestante la durata della permanenza e l’ammontare della spesa di vitto e alloggio,<br />

per il rimborso di 40,01 euro al giorno per 21 giorni;<br />

o, in alternativa, in caso di sola spesa di alloggio:<br />

Contratto di affitto, con l’indicazione della durata della permanenza con l’ammontare della spesa sostenuta,<br />

per il rimborso di 16,68 euro al giorno per 21 giorni complessivi;<br />

Dichiarazione attestante la durata del soggiorno e la effettiva permanenza nella località prescritta, rilasciata<br />

da una delle seguenti Autorità: Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili Urbani, Sindaco, Azienda ASL<br />

di quel territorio.<br />

DELLA SEZIONE<br />

17<br />

... FRAMMENTI DI PENSIONISTICA GIURISPRUDENZA LEGGI DISPOSIZIONI ...


18<br />

È stato consegnato ieri mattina al Comune di Pordenone<br />

il Monumento ai Caduti “Tra il bene e il male”,<br />

realizzato dieci anni fa dallo scultore Fiorenzo Bacci<br />

su richiesta della Sezione provinciale dell’Unione Nazionale<br />

Mutilati per Servizio.(UNMS).<br />

Ricordando le vittime rimaste uccise o che hanno<br />

subito infortuni e mutilazioni per servire la patria, il<br />

presidente provinciale dell’UNMS Crescenzo De Benedictis<br />

ha espresso cordoglio e gratitudine a Marina<br />

Orlandi, Vedova del professor Marco Biagi, vittima<br />

delle Br. e a Giuseppe Costanza, unico superstite<br />

alla strage di Capaci, presenti alla cerimonia.<br />

De Benedictis ha poi letto la comunicazione inviata<br />

dal Manfredi Borsellino, figlio del giudice anti-mafia<br />

assassinato nel luglio 1992, assente per motivi familiari<br />

e lavorativi: «Anche i simboli, come il monumento<br />

che consegnerete alle autorità comunali, rivestono<br />

un’importanza fondamentale quale testimonianza di<br />

legalità a tutti i cittadini affinché non abbandonino<br />

Riceviamo e volentieri pubblichiamo<br />

dalla Sezione Provinciale UNMS di Pordenone<br />

AUSTERA, SOLENNE CERIMONIA IN ONORE<br />

DEI CADUTI PER SERVIZIO<br />

DELLA SEZIONE<br />

mai le istituzioni e chi le rappresenta.»<br />

«La città riceve un impegno nel tempo», ha commentato<br />

il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti, rinnovando<br />

la promessa a commemorare le Vittime che<br />

hanno difeso i valori della libertà e della democrazia<br />

non solo con la fede ma anche con le opere.<br />

A portare il saluto delle Autorità locali sono stati il<br />

Presidente della Provincia, Alessandro Ciriani e l’assessore<br />

regionale, Elio De Anna.<br />

La scultura in bronzo, sita in viale Martelli di fronte al<br />

Tribunale di Pordenone, rappresenta «la soglia della<br />

decisione», ha spiegato l’autore: da un lato il male,<br />

ovvero un burattino e titoli di giornale che parlano<br />

del trionfo della violenza e dell’illegalità; dall’altra il<br />

bene, ossia un uomo e notizie che ricordano il valore<br />

di Magistrati, Poliziotti e Rappresentanti delle Istituzioni<br />

che si sono battuti per la giustizia.<br />

(DA “Il Messaggero Veneto”, 23 settembre 20<strong>12</strong>)<br />

Da sinistra: Giuseppe COSTANZA, Crescenzo DE BENEDICTIS, Claudio GIOVANETTI e il SIndaco di Pordenone Claudio PEDROTTI<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


L’ALLOCUZIONE COMMEMORATIVA DEL PRESIDENTE DE BENEDICTIS<br />

Illustri Autorità, onorevoli rappresentati, Signor Sindaco.<br />

quando alcuni anni addietro avanzammo alle autorità comunali<br />

la nostra rispettosa richiesta della realizzazione del Monumento,<br />

noi ci ispiravamo alla Carta Statutaria del nostro<br />

Ente Morale “Unione Nazionale Mutilati per Servizio” che all’art.<br />

3 così recita:<br />

“Esaltare la memoria dei Caduti per servizio,<br />

mantenere vivi tra i soci i sentimenti di fratellanza<br />

e solidarietà”.<br />

Costituisce perciò oggi motivo di fierezza, per noi dell’UNIO-<br />

NE, essere riusciti ad assolverlo, questo che è tra i nostri più<br />

importanti obblighi statutari, a conclusione di un’appassionante<br />

e riteniamo meritoria fatica, vedere oggi consacrato in<br />

onore di Coloro che sono morti per servire la collettività e il<br />

Paese in tempo di pace.<br />

Certo, a questo non si sarebbe potuti arrivare senza il determinante,<br />

prezioso sostegno delle Istituzioni Regionali, Pro-<br />

vinciali, comunali, fondazione CRUP, Banca FIULADRIA, Rolo Banca 1473, autore dell’opera affinché fosse dedicata ai gloriosi CA-<br />

DUTI per Servizio, Vittime del dovere ed esempio di fedeltà per i giovani del presente,come per quelli del futuro, che dovranno meditare<br />

e riflettere sui generosi sacrifici di tanti sfortunati fratelli, che non dovremo, né potremo mai dimenticare.<br />

Non mi sarà sicuramente agevole oggi poter esprimere tutto il compiacimento che pervade il nostro animo, quello di tutti i Mutilati<br />

e Invalidi per servizio, qui rappresentati da alcune delegazioni, provenienti da sezioni provinciali d’Italia dell’Unione, e poter esprimere<br />

anche e dovuti sentimenti di gratitudine a tutti i presenti, Autorità, Ospiti, alle rappresentanze Militari, alle Associazioni combattentistiche<br />

e d’Arma e ai cittadini che accogliendo l’invito dell’Unione, sono qui convenuti per essere vicino alle Famiglie dei<br />

tanti caduti per Servizio, in occasione della consegna del prestigioso Monumento, a essi dedicato, al Comune di Pordenone, suggellato<br />

con pergamena “ATTESTATO DI DONAZIONE”.<br />

Non mi sarà agevole, perché tradito da una commozione giustificata, Infatti, con questa memorabile cerimonia, si compie oggi, un<br />

doveroso, dovuto e da noi voluto atto: quello che ricorderà alle future generazioni coloro che non l’estremo sacrificio della vita con<br />

generosità e coraggio, per tenere fede al giuramento prestato, hanno offerto il loro preziosissimo contributo per l’affermazione e il<br />

consolidamento delle libere Istituzioni democratiche, per il rispetto e l’osservanza delle Leggi dello Stato.<br />

E ricordando i nostri gloriosi Caduti, intendiamo esprimere tutta la nostra solidarietà, il nostro rispetto, il nostro sostegno ai loro famigliari,<br />

e alle Forze Armate , alle Forze dell’Ordine e a quanti compiono il loro dovere al servizio del PAESE.<br />

Con questo Monumento inaugurato il 22 settembre 2002, e con l’odierna cerimonia, intendiamo rendere omaggio a tutti i valorosi<br />

Caduti per Servizio, ricordandoli indistintamente tutti, al di là dei vari corpi di appartenenza del grado, delle responsabilità, tutti figli<br />

della PATRIA, Caduti per la PATRIA.<br />

Sono presenti a questa cerimonia da noi invitati:<br />

la Sig.ra Marina ORLANDI vedova del Prof. Marco BIAGI brutalmente assassinato; il Vice Presidente Provinciale UNMS della<br />

Sezione di Palermo Giuseppe COSTANZA “Medaglia d’Oro al Valor Civile” l’unico superstite della strade di CAPACI dove persero<br />

la vita il Giudice Giovanni FALCONE e Signora e la Sua scorta, Grazie di essere presenti.<br />

Do lettura del messaggio ricevuto dal figlio del Giudice Paolo BORSELLINO Vice Questore Dott. Manfredi BORSELLINO, PALERMO.<br />

Onore ai Caduti per Servizio Istituzionale! viva l’ITALIA! viva la Città di PORDENONE<br />

(Crescenzo DE BENEDICTIS)<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

UNA IMPORTANTE LETTERA<br />

Al Gr. Uff. Crescenzo De Benedictis, Presidente UNMS di Pordenone.<br />

Onorato del Vs. invito per la cerimonia del 22 p.v., spiace comunicarLe che sono purtroppo costretto a declinarlo per<br />

impegni lavorativi e familiari che mi obbligano a non allontanarmi da Palermo. Colgo tuttavia l’occasione per formulare<br />

a Lei, sig. Presidente, e a tutti gli associati della Sezione di Pordenone dell’Unione Nazionale Mutilati per Servizio i<br />

migliori auguri per il successo dell’evento, certo che anche i simboli, come il monumento che consegnerete alle autorità<br />

comunali, rivestono un’importanza fondamentale quale testimonianza di legalità, esempio e memoria per le giovani<br />

generazioni e monito a tutti i cittadini affinché non abbandonino mai le istituzioni e chi le rappresenta nella difesa<br />

della legalità democratica.<br />

Manfredi Borsellino<br />

DELLA SEZIONE<br />

Onore ai caduti per servizio<br />

19


20<br />

... VITA DELLA SEZIONE SEGRETARIATO SOCIALE PUBBLICHE RELAZIONI ...<br />

Il VIce Capo della Polizia di Stato, dott. Alessandro Marangoni<br />

COMMIATO DEL QUESTORE<br />

Il Questore di Milano, dott. Alessandro<br />

MARANGONI, nominato Vice<br />

Capo della Polizia, nell’accomiatarsi<br />

dalla Città ha avuto per la nostra Sezione<br />

significative e molto apprezzate<br />

parole di riconoscenza, e così ha<br />

scritto al Presidente Fulciniti:<br />

Caro Presidente,<br />

nel lasciare la Questura di Milano<br />

perché nominato Direttore Centrale<br />

delle Risorse Umane del Dipartimento<br />

della Pubblica Sicurezza, a Roma,<br />

impossibilitato a farlo personalmente<br />

per l’immediatezza del movimento,<br />

desidero esternarLe la mia riconoscenza<br />

per ogni attenzione rivolta alla<br />

Polizia di Stato e per la cordialità e<br />

la collaborazione che mi è stata data<br />

in ogni circostanza durante la permanenza<br />

a Milano.<br />

Accomiatandomi, La saluto con sincera<br />

stima e un augurio di vero<br />

cuore.<br />

Cordialmente<br />

Alessandro Marangoni<br />

DELLA SEZIONE<br />

IL PRESIDENTE FULCINITI<br />

HA COSÌ RISPOSTO:<br />

Stimatissimo dottor Marangoni,<br />

desidero doverosamente ringraziar-<br />

La, a nome anche di tutti i componenti<br />

il Comitato Direttivo di questa<br />

Sezione, per la Sua cortese lettera<br />

di commiato, e per le Sue molto<br />

gradite espressioni di riconoscenza<br />

nei confronti dell’Unione.<br />

Avrei dovuto farlo prima: il ritardo,<br />

mio malgrado, è dovuto a cause indipendenti<br />

dalla mia volontà e La<br />

prego di volermi benevolmente perdonare.<br />

I miei colleghi e io, fieri di averLa conosciuta,<br />

avremo della di Lei Persona<br />

un incancellabile ricordo della<br />

Sua nota e autorevole attenzione,<br />

della Sua alta professionalità, della<br />

Sua partecipazione agli eventi della<br />

operosa Milano, nonché della Sua<br />

cordialità, nobile e incoraggiante.<br />

Mi consenta, illustre dott. Marangoni,<br />

di formularLe, con sentimenti di<br />

stima profonda, e a nome anche di<br />

tutti i mutilati e invalidi per servizio<br />

della provincia di Milano, le nostre<br />

più vive felicitazioni per il Suo alto<br />

incarico istituzionale, ed esprimerLe,<br />

con tanta ammirazione, il nostro augurio<br />

più sentito, per sempre maggiori<br />

e meritati successi.<br />

Con deferenti ossequi.<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


La Sezione di Milano dell’Unione Nazionale Mutilati per Servizio,<br />

e L’Informatore della Sezione, porgono il più deferente benvenuto al<br />

nuovo Questore di Milano<br />

LUIGI SAVINA<br />

Bene augurando per un’attività coronata da grandi successi e meritate<br />

soddisfazioni.<br />

Il giorno 29 novembre u.s., il Presidente Luigi Fulciniti, accompagnato dal<br />

Consigliere Delegato, Antonio Amato, è stato ricevuto dal dott. Luigi Savina,<br />

nuovo Questore di Milano.<br />

Nella circostanza, Fulciniti ha rivolto all’alto Dirigente della Polizia di Stato<br />

calorose espressioni di benvenuto nella laboriosa Città di Milano, bene<br />

augurando grandi successi e meritate soddisfazioni, a nome anche di tutti<br />

gli invalidi e mutilati per servizio della nostra Sezione Provinciale, molti dei<br />

quali provenienti dal Corpo della Pubblica Sicurezza.<br />

Nel cordiale colloquio,il Presidente, ricordando all’illustre Questore che è<br />

tuttora viva la nostra gratitudine per la sua autorevole, indimenticata partecipazione<br />

alla cerimonia dell’11ª edizione del Premio Nazionale “Luigi<br />

Calabresi” del 30 maggio 2005, ha auspicato,<br />

che, anche per il futuro, possa essere<br />

riservata alla benemerita categoria rappresentata,<br />

la sua consueta, lusinghiera<br />

attenzione e la graditissima sua partecipazione<br />

agli eventi commemorativi da noi<br />

solitamente organizzati, per le onoranze ai<br />

caduti, o a convegni su tematiche legate<br />

alla pensionistica privilegiata, e allo stato<br />

giuridico degli invalidi per servizio istituzionale.<br />

Il dott. Savina, con nobiltà di espressioni,<br />

ha ringraziato i nostri dirigenti per le parole<br />

di benvenuto, assicurando la sua benevolenza<br />

e tanto ammirazione e apprezzamento<br />

per la peculiare attività da noi<br />

svolta.<br />

La redazione<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

Il Questore di Milano, Luigi Savina (al centro),<br />

con il Presidente UNMS di Milano (Fulciniti)<br />

e il Consigliere Antonio Amato (a destra),<br />

in una foto ricordo dell’incontro<br />

DELLA SEZIONE<br />

21<br />

... VITA DELLA SEZIONE SEGRETARIATO SOCIALE PUBBLICHE RELAZIONI ...


22<br />

... VITA DELLA SEZIONE SEGRETARIATO SOCIALE PUBBLICHE RELAZIONI ...<br />

21 gennaio 20<strong>12</strong><br />

Funerali della Guardia Municipale<br />

Nicolò Savarino<br />

Funzione religiosa in Duomo di Milano<br />

Organizzati dal Comune di Milano<br />

7 febbraio 20<strong>12</strong><br />

Regione Lombardia<br />

Il giorno della Memoria<br />

c/o Aula del Consiglio regionale<br />

Palazzo Pirelli<br />

Milano<br />

Cerimonia Commemorativa<br />

interventi del Presidente del Consiglio<br />

Regionale e del Presidente della<br />

Giunta Regionale<br />

21 febbraio 20<strong>12</strong><br />

Cerimonia di innaugurazione<br />

dell’Anno Giudiziario Corte dei Conti<br />

Aula di Udienza<br />

Milano<br />

5 marzo 20<strong>12</strong><br />

Inaugurazione dei restauri conservativi<br />

realizzati a Palazzo Cusani, entrata da via<br />

Brera 15. L’evento è organizzato<br />

dall’Associazione Amici di Palazzo Cusani,<br />

in collaborazione con il Circolo di Presidio<br />

Militare Interforze.<br />

L’attività del Gruppo di<br />

Rappresentanza con il<br />

Labaro della Sezione nel 20<strong>12</strong><br />

DELLA SEZIONE<br />

24 marzo 20<strong>12</strong><br />

Cerimonia commemorativa in onore di<br />

tutti i Caduti di Russia<br />

69° anniversario della battaglia del Don<br />

Basilica di Sant’Ambrogio<br />

Milano<br />

26 marzo 20<strong>12</strong><br />

“Cerimonia di Avvicendaento nella carica<br />

di Comandante Iterregionale GG.FF.<br />

dell’Italia Nord Occidentale<br />

Caserma “5 Giornate”<br />

Sede Comando Reg. Lombardia<br />

Milano”<br />

29 marzo 20<strong>12</strong><br />

Comando Militare Esercito Lombardia<br />

Cerimonia di cessione del Comando al<br />

Gen. B. Antonio Pennino c/o Palazzo<br />

Cusani salone Radetzky<br />

2 aprile 20<strong>12</strong><br />

Aeronautica Militare<br />

precetto Pasquale<br />

Chiesa parocchiale dei Sandi Martiri<br />

Nabore e Felice - Milano<br />

A cura del comando Presidio Militare<br />

4 maggio 20<strong>12</strong><br />

Comando Militare Esercito Lombardia<br />

Santa Messa in suffragio dei Caduti in<br />

Pace e in guerra, in occasione del 151°<br />

anniversario della Costituzione<br />

dell’Esercito Italiano<br />

Basilica Sant’Ambrogio -<br />

7 maggio 20<strong>12</strong><br />

Celebrazione del 151° Anniversario della<br />

Costituzione Esercito Lombardia<br />

Auditorium di Milano<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


2 giugno 20<strong>12</strong><br />

“Celebrazione della ricorrenza del<br />

“66° Anniversario di fondazione della<br />

Repubblica Italiana” nel Presidio Militare<br />

Interforze di Milano”<br />

5 giugno 20<strong>12</strong><br />

“Celebrazione del 198° Annuale<br />

Fondazione dell’Arma dei Carabinieri<br />

c/o la Caserma “Medici”-Sede del 3° Btg<br />

Carabinieri “Lombardia” - Milano<br />

13 giugno 20<strong>12</strong><br />

Manifestazione di protesta contro i tagli<br />

ai fondi sociali<br />

Piazza Duca d’Aosta - Milano<br />

Promossa da LEDHA-FAND<br />

25 giugno 20<strong>12</strong><br />

238° Anniversario della Fondazione del<br />

Corpo della Guardia di Finanza<br />

20 ottobre 20<strong>12</strong><br />

Commemorazione della strage di Gorla.<br />

Piazza Piccoli Martiri di Gorla<br />

Messa celebrata davanti al Monumento-<br />

Ossario dedicato alle Piccole Vittime.<br />

(ANVCG)<br />

02 novembre 20<strong>12</strong><br />

Basilica S. Ambrogio, S. Messa in<br />

suffragio dei Caduti di tutte le guerre<br />

offiata da S.E. Reverendissima il<br />

Cardinale Angelo SCOLA<br />

04 novembre 20<strong>12</strong><br />

Al Sacrario dei Caduti di Largo Caduti<br />

Milanesi per la Patria (P.zza S. Ambrogio),<br />

deposizione di una corona<br />

del presidio Militare<br />

Piazza del Duomo, Cerimonia solenne<br />

dell’Alzabandiera<br />

Festa delle Forze Armate<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

25 novembre 20<strong>12</strong><br />

Cerimonia per il 95° fondazione<br />

Giornata del Ricordo<br />

Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra<br />

Basilica di S.Ambrogio<br />

Milano<br />

29 novembre 20<strong>12</strong><br />

“Comando Militare Esercito Lombardia<br />

Presentazione del “CalendEsercito 2013”<br />

Salone Radetzky<br />

Palazzo Cusani<br />

30 novembre 20<strong>12</strong><br />

Ricorrenza della Patrona<br />

Santa Barbara. Santa Messa nella<br />

Cappella del Reggimento (Caserma P.le<br />

Perrucchetti- Milano)<br />

Deposizione Corona d’alloro sul<br />

monumento in onore dei Caduti<br />

9 dicembre 20<strong>12</strong><br />

A ricordo degli Alpini e<br />

dei Caduti in guerra e in pace<br />

Celebrazione S. Messa di Natale nel<br />

Duomo di Milano<br />

a cura A.N.A.<br />

14 dicembre 20<strong>12</strong><br />

Presso la Sede dell’Istituto Nastro Azzurro<br />

Via S. Barnaba<br />

Milano<br />

Cerimonia dedicata ai Decorati al V.M.,<br />

… per fare dell’Italia una Patria unita,<br />

libera e democratica<br />

GRUPPO RAPPRESENTANZA<br />

Luigi Fulciniti<br />

Mario Rossi<br />

Renato Petrosino<br />

Antonio Rivolta<br />

Attilio Soldati<br />

Domenico Zanon<br />

DELLA SEZIONE<br />

23<br />

... VITA DELLA SEZIONE SEGRETARIATO SOCIALE PUBBLICHE RELAZIONI ...


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... VITA DELLA SEZIONE SEGRETARIATO SOCIALE PUBBLICHE RELAZIONI ...<br />

LA GENEROSITÀ DEI NOSTRI ASSOCIATI<br />

BARNI PAOLO € 50,00<br />

D’ERRICO VITTORIA VED. MINGANTI € 30,00<br />

DI LALLO FELICE € 44,00<br />

GABRIELI GIANCARLO € 41,00<br />

GALBIATI ALDO € 41,00<br />

GREGORIO SALVATORE € 1.000,00<br />

LABERINTO FRANCESCO € 30,00<br />

MAZZANTINI CARLO € 50,00<br />

MONTELATICI AMINA Ved. Barreca € 50,00<br />

NISTA MATTEO € 20,00<br />

OROBELLO NICOLA € 50,00<br />

PEA ROSOLINDO € 20,00<br />

RAMARI UMBERTO € 100,00<br />

VALTOLINA CESARE € 20,00<br />

VENTIRA VINCENZINA € 1.200,00<br />

VIGANÒ SERGIO € 500,00<br />

VITARELLI CARLO € 50,00<br />

ZAVETTIERI CARMELO € 50,00<br />

SEZIONE UNMS - VARESE € 50,00<br />

BASTI MARIO HOMESTEAD (USA) € 50,00<br />

Valentino M.<br />

RISCOSSIONE QUOTE ARRETRATE<br />

2011 € 41<br />

Pasquale R. 2011 € 41<br />

Luigi M. 2006 - 2007 - 2008 - 2009 - 2010 - 2011 € 246<br />

Giorgio G. 2011 € 41<br />

Antonio M. 2009 - 2010 - 2011 € <strong>12</strong>3<br />

ULTIME NUOVE ISCRIZIONI DEL 20<strong>12</strong><br />

6734 Moro Maria Elisabetta Vedova Bedetti - Reversibilità<br />

6735 Malvicini Maurizio - Da elenco firmatari delega<br />

6736 Soldi Ornella Vedova Marinello - Reversibilità<br />

6737 Di Stefano Adriano - Ministero Difesa<br />

6738 Peritore Enrico - Ministero Difesa<br />

6739 Ragno Arcangela Vedova Sassanelli - Reversibilità<br />

DELLA SEZIONE<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


Mario De Benedittis, Generale di Pubblica Sicurezza<br />

in quiescenza, era autorevole Socio<br />

della nostra Sezione dal 1985. Si era iscritto<br />

perché credeva e aveva sempre creduto nella<br />

nostra Istituzione, e ne era entusiasta. Da molti<br />

anni rivestiva anche la carica di Presidente<br />

della Sezione di Milano dell’Associazione Nazionale<br />

Polizia di Stato ed era benvoluto da<br />

tutti i suoi associati per la sua disponibilità,<br />

per la sua costante e giornaliera presenza nella<br />

Sede di Via Unione, e per lo spirito di corpo<br />

che esprimeva fortemente in ogni sua parola,<br />

in ogni circostanza.<br />

Mario De Benedittis era un uomo di grande<br />

rettitudine, di grande onestà mentale, comunicatore,<br />

rispettoso dell’altrui pensiero, di sani principi e di spiccata umanità. Si<br />

dedicava con impareggiabile passione all’attività di Presidente della citata Associazione,<br />

assolvendone i delicati compiti con forte senso di responsabilità<br />

e con numerose iniziative che costituivano sempre di più il fiore all’occhiello<br />

della struttura associativa, oggetto di grande apprezzamento e generale approvazione<br />

degli aderenti. Da Socio della nostra Sezione era sempre tra i primi<br />

a rinnovare la tessera associativa alla sua scadenza, e non mancava mai alle<br />

nostre Assemblee e alla celebrazione annuale del Premio Nazionale “Luigi Calabresi”.<br />

Nell’ultima nostra riunione assembleare, presso l’Hotel Hotel Sheraton<br />

Four Points, il 31.3.20<strong>12</strong>, Mario era accompagnato da due suoi iscritti, date<br />

le condizioni di salute che da<br />

qualche tempo erano alquanto<br />

precarie. Ma come sempre, pure<br />

in questa occasione, non ha voluto<br />

essere assente, e ha anche<br />

preso la parola rivolgendo a tutti i<br />

presenti e al sottoscritto gradite e<br />

affettuose espressioni di amicizia,<br />

di solidarietà. Era il Suo ultimo<br />

saluto, e ne serbo nel cuore un<br />

forte ricordo, commosso e duraturo.<br />

Addio, Mario De Benedittis,<br />

non ti dimenticheremo!<br />

Luigi Fulciniti<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

IN MEMORIA DEI SOCI<br />

CHE CI HANNO LASCIATO<br />

Il Presidente, i Membri del Comitato Direttivo,<br />

e ogni Collaboratore della Sezione, si<br />

uniscono al dolore dei familiari, esprimendo<br />

viva solidarietà, sentimenti di cordoglio e<br />

profonde condoglianze.<br />

DE BENEDITTIS MARIO 01.09.20<strong>12</strong><br />

MARINELLO GIORGIO 28.08.20<strong>12</strong><br />

NEBULONI LUIGI <strong>12</strong>.10.20<strong>12</strong><br />

PATRUNO SALVATORE 05.09.20<strong>12</strong><br />

SASSANELLI GIUSEPPE 18.11.20<strong>12</strong><br />

BASAGLIA FILIPPO 24.11.20<strong>12</strong><br />

DELLA SEZIONE<br />

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... VITA DELLA SEZIONE SEGRETARIATO SOCIALE PUBBLICHE RELAZIONI ...


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... VITA DELLA SEZIONE SEGRETARIATO SOCIALE PUBBLICHE RELAZIONI ...<br />

L’attività...<br />

…del Comitato Provinciale Direttivo della Sezione,nell’arco dell’anno 20<strong>12</strong>, è stata, come al solito,<br />

intensa, variegata, e improntata all’assolvimento, il più puntuale possibile, delle norme statutarie e<br />

regolamentari dell’Unione. In tutti i suoi componenti è sempre emersa la passione per la vita associativa<br />

della nostra Sezione, protesa, come sempre, alla protezione, rappresentanza e tutela degli<br />

appartenenti alla benemerita categoria della quale facciamo orgogliosamente parte. Anche in occasione<br />

del recente trasloco della Sezione, quasi tutti i Consiglieri, nonostante le numerose difficoltà a<br />

causa dell’eccezionale e forte calura estiva che in quel periodo imperversava sulla nostra Città, non<br />

hanno fatto mancare la loro fattiva e pratica collaborazione, e ne va dato loro atto, con dovuta riconoscenza.<br />

Vista, pertanto, l’importanza degli argomenti trattati all’ordine del giorno dell’ultima riunione del<br />

Comitato Direttivo nel 20<strong>12</strong>, riportiamo, qui di seguito, i passaggi più salienti del verbale, che, tanto<br />

per cambiare, sono ancora quelli relativi alla ormai famosa e radicata disattenzione del mondo politico<br />

verso i nostri problemi, con diffuso e profondo disappunto, sempre più legittimo e sempre più<br />

denunciato, dell’intera categoria.<br />

1° Comunicazioni della Presidenza<br />

2° Approvazione Bilancio Preventivo 20<strong>12</strong><br />

3° Iscrizione nuovi Soci<br />

4° Varie ed eventuali<br />

ORDINE DEL GIORNO<br />

Alla riunione sono presenti:<br />

per il Comitato: il Presidente Luigi Fulciniti; Il Vice Presidente<br />

Mario Rossi e i Consiglieri: Antonio Amato, Mario Brunello,<br />

Paolo Monterosso, Giuseppe Nasisi, Renato Petrosino, Antonio<br />

Rivolta, Attilio Soldati, Angelo Speciani, Domenico Zanon,<br />

per il Collegio sono presenti: Giovanni Leggieri (Presidente)<br />

Andrea Lavagnini (Sindaco effettivo) e il Sindaco Supplente<br />

Addonizio Alessandro.<br />

Assenti giustificati: Giovanni Montoneri e Rosario Galatioto,<br />

per il Collegio.<br />

Il Presidente, constatata la presenza di tutti indistintamente<br />

i componenti il Comitato Provinciale Direttivo della nostra<br />

Sezione e di parte del Collegio dei Sindaci, dichiara aperta<br />

e valida la seduta e introduce i vari punti dell’Ordine del<br />

Giorno.<br />

1° Comunicazioni della Presidenza<br />

Il Presidente Fulciniti esordisce porgendo ai convenuti il suo<br />

più cordiale e personale benvenuto nella nuova sede provinciale<br />

di Milano della nostra Unione, via Duccio di Boninsegna<br />

nr.21, ripercorrendo nel contempo, con dovizia di particolari e<br />

notevole soddisfazione, le varie tappe del trasloco materiale<br />

degli Uffici, ed elencando i vari adempimenti, amministrativi e<br />

logistici, che lo hanno visto impegnato unitamente ad altri<br />

collaboratori per tutti i mesi dell’estate recente. Esprime, pertanto,<br />

profondi sentimenti di gratitudine a quanti, personalmente,<br />

hanno con lui collaborato alle operazioni di trasloco e<br />

alla sistemazione pratica dei nuovi uffici, ricordando, in particolar<br />

modo e con parole di riconoscenza, il validissimo coordinamento<br />

del Vice Presidente della Sezione, Mario Rossi, e<br />

il fattivo aiuto dei Consiglieri Domenico Zanon, Mario Brunel-<br />

DELLA SEZIONE<br />

lo, Antonio Rivolta, Alessandro Addonizio, Giovanni Leggieri<br />

e dell’impiegata Rossana Ferrario.<br />

Passando ad altro argomento, il Presidente si sofferma sui<br />

recenti e tanto discussi programmi legislativi del Governo e –<br />

in particolar modo- sulle ventilate norme contenute nella cosiddetta<br />

“Legge di stabilità”, recante, tra le varie disposizioni<br />

restrittive per la crisi economica del Paese, particolari provvedimenti<br />

fiscali penalizzanti per i titolari di pensione privilegiata<br />

“militare tabellare” e per i trattamenti di riversibilità.<br />

Fulciniti ricorda che, le predette pensioni, a seguito di un<br />

circostanziato contenzioso presso l’apposita Commissione<br />

Tributaria Provinciale di Milano, impostato e attentamente<br />

seguìto proprio dalla nostra Sezione negli<br />

anni ottanta, furono riconosciute, erga omnes, come<br />

dalla Corte Costituzionale<br />

con sentenza n.387 del 1989, e, come tali, non<br />

soggette a imposizione fiscale in quanto non reddituali.<br />

Ora, con la emananda nuova Legge, si vorrebbe richiedere<br />

il ripristino dell’imposizione fiscale dei predetti trattamenti<br />

“risarcitori”, salvo l’accoglimento di appositi emendamenti<br />

correttivi nel frattempo presentati da alcuni Parlamentari bipartisan,<br />

amici della nostra categoria. Proseguendo sulle<br />

predette, preoccupanti notizie di stampa, insistenti e attendibili,<br />

il Presidente Fulciniti, illustrando preliminarmente il<br />

diffuso malcontento e il preoccupante allarmismo che serpeggia<br />

tra i nostri associati “tabellari”, dà lettura di due documenti<br />

di protesta (parte integrante del presente verbale)<br />

diramati, prima di altri interventi, dalla nostra Sezione, ed<br />

esprime compiacimento per le altre iniziative che sono seguìte<br />

dopo, auspicando l’approvazione dei sopra accennati<br />

emendamenti e il ritorno della serenità dei nostri iscritti.<br />

Si chiude con un avvincente dibattito partecipativo e con<br />

grande attenzione dei presenti il primo punto dell’odg e si<br />

passa, quindi, alla prevista esposizione del bilancio preventivo<br />

per il 2013, e alla sua relativa approvazione.<br />

Segue e finisce a pag. 27<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong>


2° Approvazione del bilancio preventivo 2013.<br />

Il Rag. Giovanni Leggieri, del Collegio Provinciale dei Sindaci,<br />

su invito del Presidente, dà lettura e particolare illustrazione<br />

della circolare n°3037 della Presidenza Nazionale,<br />

contenente le disposizioni di massima relative alla compilazione<br />

del bilancio preventivo per il 2013.<br />

Prende, quindi, la parola il Presidente Fulciniti per una dettagliata<br />

esposizione dell’attività prevista per il prossimo anno,<br />

e quindi, delle relative previsioni di spesa, in rapporto<br />

alle entrate correnti.<br />

Nel procedere a questo punto alla specifica illustrazione dei<br />

vari capitoli di bilancio, sia per le entrate, che per le uscite,<br />

il presidente Fulciniti, sottolineando il severo rispetto di<br />

quanto è stato indicato nella surrichiamata circolare, ribadisce<br />

che, nella compilazione dei bilanci in questione, si è ovviamente<br />

tenuto conto delle consuete priorità nella previsione<br />

delle spese, individuando tra queste per ordine di importanza,<br />

le spese di fitto e utenze varie, quelle postali e telefoniche,<br />

la retribuzione della dipendente, i relativi oneri previdenziali<br />

e assistenziali. Nei capitoli delle entrate sono previste<br />

quelle consuete formate prevalentemente dalle quote<br />

del tesseramento e dalla generosità degli associati e di<br />

eventuali benefattori.<br />

Pertanto, assicurate le spese di natura prioritaria, come sopra<br />

accennato, nel limite delle residue possibilità sono state<br />

previste quelle per l’assolvimento del programma di lavoro<br />

della sezione in ogni riferimento statutario, quale l’operatività<br />

giornaliera in favore degli associati, l’apertura dello sportello<br />

per il servizio di segretariato sociale nei giorni di Martedì,<br />

Mercoledì e Giovedì, dalle ore 09:00 alle <strong>12</strong>:30, e Venerdì<br />

dalle ore 14:00 alle 17:00; lo svolgimento della Assemblea<br />

Ordinaria dei Soci; la celebrazione della “Giornata<br />

Commemorativa” in onore dei Caduti per Servizio e quella<br />

per la 15° Edizione del Premio Nazionale “Luigi Calabresi”;<br />

la pubblicazione de “L’Informatore della Sezione”; il servizio<br />

di rappresentanza con Labaro alle varie manifestazioni, cerimonie<br />

commemorative o militari, ricorrenze istituzionali,<br />

assemblee e convegni, corsi, tavole rotonde, organizzate e<br />

indette dall’Unione o da altri Enti, in sede o fuori sede. Proseguendo<br />

nell’esposizione analitica delle spese per l’assolvimento<br />

delle varie attività associative, e ribadendo la necessità<br />

di ridurre le spese laddove possibile, il Presidente<br />

Fulciniti legge il contenuto della Circolare n°3034 della Sede<br />

Centrale, con la quale si informano tutti gli Organi Direttivi<br />

dell’Unione che il Comitato Direttivo e il Consiglio Nazionale,<br />

nelle sedute rispettivamente del <strong>12</strong> e 27 Giugno<br />

scorso, hanno deliberato che, con decorrenza 1°Luglio<br />

20<strong>12</strong> i rimborsi forfettari erogati eventualmente alle cariche<br />

elettive nazionali, regionali e provinciali dell’Unione<br />

sono abrogate.<br />

RICORDIAMO IL NOSTRO NUOVO INDIRIZZO<br />

VIA DUCCIO DI BONINSEGNA, 21/23 - 20145 MILANO<br />

METROPOLITANA ROSSA (LINEA 1) DIREZIONE RHO FIERAMILANO: FERMATA BUONARROTI<br />

LUGLIO-DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />

In linea, pertanto, con quanto disposto dalla summenzionata<br />

circolare, e nella piena consapevolezza dell’austerità<br />

che caratterizza l’attuale periodo in tutti i settori e in tutte<br />

le realtà del Paese, in Presidente Fulciniti, nella logica del<br />

contenimento delle spese, propone al Comitato l’annullamento,<br />

già da questo vicino Natale, della consueta cena<br />

degli auguri organizzata di solito dalla Sezione per il Consiglio,<br />

amici dell’Unione e collaboratori, e lasciando invece<br />

invariate le altre spese previste nel bilancio, quali, per<br />

esempio quelle relative al servizio di rappresentanza con<br />

il Labaro in sede e fuori sede; quelle delle usuali cortesie<br />

da usare nei confronti dei sostenitori, amici della categoria<br />

e collaboratori, ivi inclusi i convenevoli per le festività<br />

natalizie e pasquali; quelle di trasporto, sostenute dal<br />

Presidente e dai collaboratori per i servizi di sportello o di<br />

segreteria. A questo punto, il Presidente dà lettura del bilancio<br />

preventivo 2013, chiedendone l’approvazione. Fa<br />

seguito un partecipato e ampio dibattito del Comitato,<br />

dal quale emerge netto il pieno consenso e la piena soddisfazione<br />

del programma, e, quindi, dell’attività associativa<br />

per il prossimo esercizio 2013. Pertanto, il Comitato,<br />

apprezzando l’oculatezza di gestione e l’esposizione puntuale<br />

della situazione economica della nostra Sezione,<br />

senza alcun voto contrario o di astensione, all’unanimità<br />

delibera l’approvazione del bilancio preventivo 2013 e<br />

le previsioni di spesa in esso illustrate in ogni dettaglio<br />

e particolarità.<br />

3° Iscrizione nuovi Soci<br />

Il Comitato, esaminate n. 3 domande di altrettanti aspiranti<br />

soci, constatato che le predette sono regolarmente corredate<br />

dalla documentazione richiesta dallo Statuto e dal Regolamento<br />

dell’Unione; preso altresì atto che le stesse rispettano<br />

tutte le norme vigenti in materia di “ammissione a<br />

socio”, all’unanimità<br />

DELLA SEZIONE<br />

D E L I B E R A<br />

di accettare l’iscrizione nei nostri elenchi associativi dei sottonotati<br />

Signori:<br />

- MALVICINI MAURIZIO - pratica nr. 6735<br />

- SOLDI ORNELLA Vedova Marinello - pratica nr. 6736<br />

- DI STEFANO ADRIANO - pratica nr. 6737<br />

4° Varie ed eventuali<br />

Null’altro essendo richiesto da discutere, la riunione viene<br />

dichiarata chiusa, mentre sono le ore 18,00 circa.<br />

Di quanto sopra viene redatto il presente verbale che, letto<br />

e approvato, viene da tutti sottoscritto, in data e luogo di<br />

cui sopra.<br />

(Seguono le firme)<br />

27<br />

... VITA DELLA SEZIONE SEGRETARIATO SOCIALE PUBBLICHE RELAZIONI ...


ENTE MORALE DAL 1947<br />

Sostieni<br />

la nostra attività in favore<br />

della benemerita categoria<br />

della quale fai parte,destinando il<br />

5 per mille<br />

all’Unione Nazionale Mutilati per Servizio,<br />

codice fiscale 80086270586<br />

Destinare all’Unione il 5 per mille<br />

costituisce un dovere morale di ciascun<br />

nostro iscritto, come quello di un’utile<br />

passaparola tra parenti, amici e conoscenti.<br />

La nostra Unione conta anche su di te.<br />

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