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Luglio 2011 - Comunità Spirito Santo

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N. 7/8 - <strong>Luglio</strong>/Agosto <strong>2011</strong><br />

Rassegna mensile di informazione<br />

il Volto di Carate<br />

<strong>Comunità</strong> Pastorale <strong>Spirito</strong> <strong>Santo</strong>, Carate Brianza


2<br />

ORARI ESTIVO DELLE SANTE MESSE<br />

Prepositurale - Carate<br />

FestivoVigiliare del sabato ore 18.30<br />

ore 8.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00<br />

Feriale ore 8.30 - 18.30<br />

Chiesa di Cristo Re<br />

Festivoore 8.00 - 10.30<br />

Feriale ore 7.00 (sospesa da 11/07 a 26/08)<br />

Santuario Madonna di S. Bernardo<br />

Sabatoore 7.00 (sospesa da 16/07 a 27/08)<br />

Chiesa di Realdino<br />

Vigiliare del sabato (sospesa luglio e agosto)<br />

Basilica Santi Pietro e Paolo - Agliate<br />

FestivoVigiliare del sabato ore 18.30<br />

ore 8.00 - 10.30<br />

Feriale ore 8.30<br />

Parrocchia S. Martino v. - Costa Lambro<br />

Festivoore 8.00 (sospesa luglio e agosto)<br />

ore 10.30<br />

Feriale ore 8.30 (sospesa da 17/07 a 15/08)<br />

TELEFONI UTILI<br />

Sig. PREVOSTO<br />

via Caprotti 1 Tel. 0362.900.164<br />

Don SANDRO<br />

via Cavour 40 Tel. 0362.903.419<br />

Don MARCO<br />

via Volta 3 Tel. 0362.903.562<br />

Don MASSIMO<br />

via A. Colombo 2 Cell. 339.7479771<br />

Don ANTONIO<br />

via Caprotti 3 Tel. 0362.903942<br />

Diac. Emilio CESANA Cell. 3382133432<br />

CHIESA DI CRISTO RE<br />

p.za Mons. Colombo Tel. 0362.901.430<br />

CASA DEllE SUORE<br />

via Manzoni Tel. 0362.900.186<br />

il Volto di Carate Da ricordare<br />

LA BUONA STAMPA<br />

LA LIBRERIA CATTOLICA<br />

lunedì dalle 9.00 alle 11,30<br />

giovedì - venerdì - sabato<br />

dalle 16.00 alle 19.00<br />

domenica dalle 7.30 alle 12.00<br />

In copertina<br />

BUONE VACANZE!<br />

Il Volto di Carate<br />

Registrato al Tribunale di Monza il 15/5/1967<br />

al numero 135 del registro dei periodici<br />

Direzione, Redazione, Amministrazione<br />

via Caprotti 1 - 20048 Carate Brianza<br />

telefono e fax 0362.900164<br />

Direttore responsabile Don Sandro Bianchi<br />

Progetto grafico Valerio Bovati<br />

Stampa Edizioni GR srl, Besana Brianza<br />

Dalla lettera dell’Arcivescovo<br />

“Santi per vocazione”<br />

La vocazione<br />

e le vocazioni<br />

la vocazione universale alla santità dà inizio,<br />

mediante il battesimo, ad un singolare cammino<br />

di fede che dura tutta la vita. Ogni persona<br />

che accoglie il dono della comunione<br />

con Dio è chiamata a coltivarlo con discernimento<br />

e impegno, secondo la propria libertà.<br />

Questa vocazione universale alla santità impegna<br />

ogni cristiano trasmettere la fede, vissuta<br />

nella Chiesa, toglie l’uomo dalla più assoluta<br />

solitudine, dà un senso alle varie esperienze<br />

quotidiane, indica la misura alta dell’amore,<br />

conduce ad una meta di pace. Trasmettere<br />

la fede significa far conoscere questo<br />

straordinario rapporto con Dio, in un legame<br />

singolare con Gesù morto e risorto per noi. Significa<br />

vivere nel suo santo <strong>Spirito</strong> che è fortezza,<br />

consolazione, gioia, affidamento.<br />

la trasmissione della fede à la comunicazione<br />

della vita di Dio, è la comunione gioiosa di un<br />

nuovo stile di vita, è l’offerta di un dono gratuito,<br />

prima ancora che la richiesta di adempimenti<br />

e di regole. Di conseguenza l’accoglienza<br />

del dono si esprime in riconoscenza e<br />

la riconoscenza in responsabilità. Perché l’etica<br />

nasce nella grazia.<br />

Il modo più bello per esprimere la riconoscenza<br />

per il dono della fede è l’offerta dal Battesimo<br />

ad ogni uomo e ad ogni donna sulla terra.<br />

Con la nuova nascita “dall’acqua e dallo<br />

<strong>Spirito</strong>” viene data la grazia di Dio e proposto<br />

un cammino di santità. l’annuncio del vangelo<br />

conduce alla celebrazione del Battesimo….<br />

Ci sono molti adulti nelle nostre città che si rivolgono<br />

ai cristiani con domande sulla fede e<br />

sulla verità di Dio.<br />

Dobbiamo imparare a mostrare loro la bellezza<br />

della nostra santità e la ricchezza umana<br />

della vocazione cristiana. Dobbiamo ritrovare<br />

il linguaggio spontaneo quotidiano ed amichevole<br />

di chi gioisce nel raccontare il cristianesimo<br />

con essenzialità e letizia.


Eucarestia<br />

“Eucaristia è rendere grazie. Celebrando<br />

con voi l’Eucaristia desideriamo con voi<br />

rendere grazie al Signore per quanto ha<br />

fatto in noi rendendoci partecipi del suo<br />

sacerdozio. Nello stesso tempo desideriamo<br />

comunicare con tutta sincerità a voi<br />

giovani e a voi tutti che ci manifestate<br />

amicizia che è bello mettere a disposizione<br />

del Signore la nostra persona affinché<br />

si renda presente come dono per tutti”.<br />

Con queste parole don Gabriele Marguti e<br />

don luca Magnani ci hanno reso partecipi<br />

dei loro sentimenti all’inizio del ministero<br />

ordinato di Presbiteri. Hanno condiviso<br />

con noi le celebrazioni solenni della<br />

Festa del “Corpus Domini”, presiedendo le<br />

due Processioni eucaristiche (Giovedì 23<br />

giugno sera a Carate e Domenica 26 sera<br />

ad Albiate) e la S. Messa delle 11.00 in<br />

chiesa prepositurale.<br />

E noi con particolare gioia abbiamo partecipato<br />

ai primi passi del loro servizio alla<br />

Chiesa. la gioia della comunità era ben<br />

Fraternamente<br />

testimoniata dalla partecipazione e dalla<br />

giovialità degli adolescenti e giovani che<br />

tre anni fa Gabriele e luca hanno generosamente<br />

accompagnato nella vita dell’Oratorio.<br />

Ora i novelli sacerdoti affrettano<br />

il passo del loro servizio nelle attività<br />

estive dei ragazzi loro affidati presso le<br />

Parrocchie di lainate (per don Gabriele) e<br />

in due parrocchie del Decanato Navigli -<br />

Zona Sud di Milano (per don luca).<br />

A un anno dalla prima Messa di don Marco<br />

Usuelli, la gioia e la gratitudine di questo<br />

rinnovato incontro con i doni di Dio e<br />

con la bellezza delle vocazioni nella Chiesa<br />

imprimono ad ogni nostra eucaristia<br />

una forza particolare. Non indugiamo nel<br />

dubbio e non perdiamo tempo. Il Signore<br />

chiede a tutti i battezzati e in particolare<br />

ai suoi sacerdoti: “Rimanete nel mio<br />

amore... Fate questo in memoria di me”.<br />

Don Gabriele e don luca, ancora grazie e<br />

buon cammino!<br />

Fraternamente don Gianpiero<br />

il Volto di Carate<br />

3


4<br />

Abbiamo visto il Signore<br />

I giovani della Lombardia in Duomo, a Milano, con l’Arcivescovo<br />

Nella serata di sabato 18 giugno, i giovani<br />

di tutta la lombardia si sono riuniti in<br />

Duomo per raccogliersi in una veglia presieduta<br />

dall’Arcivescovo Tettamanzi e per<br />

prepararsi con lui al viaggio verso la Giornata<br />

Mondiale della Gioventù che si terrà<br />

a Madrid il prossimo agosto.<br />

Tra i cinquemila giovani presenti abbiamo<br />

partecipato anche noi della <strong>Comunità</strong><br />

<strong>Spirito</strong> <strong>Santo</strong>!<br />

l’intera veglia è stata molto emozionante:<br />

alcuni momenti sono stati dedicati a<br />

riflettere sull’apostolo Tommaso del quale<br />

parlava il brano di Vangelo letto. Tommaso,<br />

il discepolo assente nel primo incontro<br />

tra Gesù e gli apostoli dopo la Sua<br />

resurrezione, è stato rappresentato come<br />

discepolo in ricerca, perché ha aspettato<br />

di poter vedere anche lui il Cristo risorto<br />

e, infine, come discepolo credente e fiducioso<br />

nel suo Signore. la bellezza della<br />

serata è stata inoltre evidenziata dalle<br />

parole di Giovanni Paolo II a proposito<br />

della ricerca di Gesù e dalla risposta di<br />

Benedetto XVI alla domanda di un giovane<br />

riguardo alle rinunce.<br />

la particolarità di questa veglia così giovane,<br />

non è stata riassunta solo nell’omelia<br />

dell’Arcivescovo che ha saputo cogliere<br />

le bellezze e le difficoltà di una fede<br />

che ha da poco iniziato un percorso di<br />

crescita, ma anche dalla danza sul Preludio<br />

di Bach dalla Prima Suite per Violoncello<br />

solo, eseguita da un gruppo di giovanissimi<br />

ballerini.<br />

la conclusione del tutto è avvenuta con<br />

la consegna della “sacca del pellegrino”<br />

da parte dell’Arcivescovo ad alcuni giovani,<br />

come augurio simbolico di un buon<br />

viaggio e di un più profondo pellegrinaggio!<br />

Sarebbe bello concludere questo breve<br />

il Volto di Carate Veglia in preparazione della GMG<br />

articolo con la meditazione di Giovanni<br />

Paolo II pronunciata durante la veglia di<br />

preghiera a Tor Vergata durante la GMG<br />

del 2000:<br />

«La parola contenuta nel Vangelo è la<br />

parola di Gesù. Se l’ascolterete nel silenzio,<br />

nella preghiera, facendovi aiutare a<br />

comprenderla per la vostra vita dal consiglio<br />

saggio dei vostri sacerdoti ed educatori,<br />

allora incontrerete Cristo e lo seguirete,<br />

impegnando giorno dopo giorno<br />

la vita per Lui! In realtà, è Gesù che cercate<br />

quando sognate la felicità; è Lui che<br />

vi aspetta quando niente vi soddisfa di<br />

quello che trovate; è Lui la bellezza che<br />

tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con<br />

quella sete di radicalità che non vi permette<br />

di adattarvi al compromesso; è Lui<br />

che vi spinge a deporre le maschere che<br />

rendono falsa la vita; è Lui che vi legge<br />

nel cuore le decisioni più vere che altri<br />

vorrebbero soffocare. È Gesù che suscita<br />

in voi il desiderio di fare della vostra vita<br />

qualcosa di grande, la volontà di seguire<br />

un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire<br />

dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi<br />

con umiltà e perseveranza per migliorare<br />

voi stessi e la società, rendendola<br />

più umana e fraterna.<br />

Carissimi giovani, in questi nobili compiti<br />

non siete soli. Con voi ci sono le vostre<br />

famiglie, ci sono le vostre comunità, ci<br />

sono i vostri sacerdoti ed educatori, ci<br />

sono tanti di voi che nel nascondimento<br />

non si stancano di amare Cristo e di credere<br />

in Lui. Nella lotta contro il peccato<br />

non siete soli: tanti come voi lottano e<br />

con la grazia del Signore vincono!»<br />

Stefania


Oltre la Giornata Mondiale della Gioventù<br />

Educare i giovani alla giustizia e alla pace<br />

Il tema della Giornata Mondiale della pace 2012<br />

“Educare i giovani alla giustizia e alla pace”.<br />

Benedetto XVI ha scelto questo tema<br />

per la prossima Giornata Mondiale della<br />

pace che sarà celebrata il primo gennaio<br />

2012, per ribadire, afferma il Pontificio<br />

Consiglio Giustizia e Pace, il “dovere delle<br />

presenti generazioni quello di porre le future<br />

nelle condizioni di esprimere in maniera<br />

libera e responsabile l’urgenza per<br />

un mondo nuovo”. Per il Papa, infatti, “i<br />

giovani dovranno essere operatori di giustizia<br />

e di pace in un mondo complesso e<br />

globalizzato“. Ciò “rende necessaria una<br />

nuova alleanza pedagogica di tutti i soggetti<br />

responsabili”.<br />

“Il tema - spiega una nota del Pontificio<br />

Consiglio Giustizia e Pace - entra nel vivo<br />

di una questione urgente nel mondo di<br />

oggi: ascoltare e valorizzare le nuove generazioni<br />

nella realizzazione del bene comune<br />

e nell’affermazione di un ordine<br />

sociale giusto e pacifico dove possano essere<br />

pienamente espressi e realizzati i diritti<br />

e le libertà fondamentali dell’uomo”.<br />

“la Chiesa - ricorda il testo - accoglie i<br />

giovani e le loro istanze come il segno di<br />

una sempre promettente primavera e indica<br />

loro Gesù come modello di amore<br />

che rende nuove tutte le cose”. Mentre “i<br />

responsabili della cosa pubblica sono<br />

chiamati ad operare affinchè istituzioni,<br />

leggi e ambienti di vita siano pervasi da<br />

umanesimo trascendente che offra alle<br />

nuove generazioni opportunità di piena<br />

realizzazione e lavoro per costruire la civiltà<br />

dell’amore fraterno coerente alle più<br />

profonde esigenze di verità, di libertà, di<br />

amore e di giustizia dell’uomo”.<br />

Il dicastero vaticano sottolinea “la dimensione<br />

profetica del tema scelto dal<br />

<strong>Santo</strong> Padre, che si inserisce nel solco<br />

della ‘pedagogia della pace’ tracciato da<br />

Giovanni Paolo II che nel 1985 aveva<br />

scelto come tema lo slogan “la pace ed i<br />

giovani camminano insieme” e, ancora<br />

prima, nel 1979 aveva voluto ricordare<br />

che “per giungere alla pace, educare alla<br />

pace”, tornando poi nel 2004 a riaffermare<br />

“un impegno sempre attuale: educare<br />

alla pace”.<br />

Il tema preannuncia «una preziosa tappa<br />

del Magistero proposto da Benedetto XVI<br />

nei messaggi per la celebrazione della<br />

Giornata Mondiale della Pace, iniziato nel<br />

segno della verità con il tema del 2006:<br />

“Nella verità la pace”; proseguito con le<br />

riflessioni sulla dignità dell’uomo con il<br />

tema del 2007: “Persona umana, cuore<br />

della pace”; sulla famiglia umana (2008:<br />

“Famiglia umana, comunità di pace”, sulla<br />

povertà nel 2009: “Combattete la povertà,<br />

costruire la pace”, e infine sulla custodia<br />

del creato nel 2010, con il tema “Se<br />

vuoi coltivare la pace, custodisci il creato”,<br />

e sulla libertà religiosa nel <strong>2011</strong> con il<br />

tema “libertà religiosa, via per la pace”».<br />

il Volto di Carate<br />

5


6<br />

Educare si intreccia con evangelizzare<br />

Sono due dimensioni strutturali della proposta di Azione Cattolica in sintonia<br />

col Documento dei vescovi “Educare alla via buona del Vangelo”<br />

Nell’arte dell’educazione «noi vescovi italiani<br />

riconosciamo una sfida culturale e<br />

un segno dei tempi, ma prima ancora<br />

una dimensione costitutiva e permanente<br />

della missione di rendere Dio presente<br />

in questo mondo e di far sì che ogni uomo<br />

possa incontrarlo scoprendo la forza<br />

trasformante del suo amore e della sua<br />

verità in una vita nuova caratterizzata<br />

da ciò che è bello, buono e vero».<br />

Queste parole cariche di speranza esprimono<br />

l’intenzione con la quale l’Episcopato<br />

italiano ha elaborato gli Orientamenti<br />

pastorali per il prossimo decennio,<br />

dedicati al tema dell’educazione.<br />

Questa scelta d’impegno rinnovato per le<br />

giovani generazioni ha preso origine dalla<br />

stessa scelta missionaria e d’evangelizzazione<br />

che ha contrassegnato i prece-<br />

denti Orientamenti pastorali.<br />

Così si legge, infatti, nell’introduzione del<br />

testo «Educare alla vita buona del vangelo<br />

significa, infatti, in primo luogo farsi<br />

discepoli del Signore (…) Egli parla sempre<br />

all’intelligenza e scalda il cuore di coloro<br />

che si aprono a lui e accolgono la<br />

compagnia dei fratelli per fare esperienza<br />

della bellezza del vangelo.<br />

(…) Non c’è nulla nella nostra azione che<br />

non abbia una precisa valenza educativa».<br />

Evangelizzazione ed educazione sono<br />

due dimensioni che sono parte strutturale<br />

della proposta di Azione Cattolica che<br />

si rivolge ad ogni fascia di età con proposte<br />

e con cammini tesi a portare dentro la<br />

vita quotidiana la buona notizia del Vangelo.<br />

Questo decennio ci vede da subito<br />

coinvolti e stimolati a fare passi nuovi in<br />

questa direzione. In particolare alle parole<br />

dei vescovi ha fatto subito eco il significativo<br />

evento celebrato il 30 ottobre<br />

dall’Azione Cattolica con il <strong>Santo</strong> Padre.<br />

il Volto di Carate Voci nella Chiesa<br />

«C’è di più » è stato lo slogan che ha raccolto<br />

in Piazza San Pietro più di 100 mila<br />

ragazzi, giovanissimi ed educatori, segno<br />

concreto che l’impegno educativo non<br />

solo è doveroso, ma anche possibile ed<br />

entusiasmante.<br />

All’inizio della manifestazione l’assistente<br />

ecclesiastico generale, monsignor Domenico<br />

Segalini così si rivolgeva al Papa:<br />

«Santità, all’inizio del decennio che la<br />

Chiesa italiana dedica all’educazione abbiamo<br />

accompagnato in questa piazza<br />

ragazzi e giovanissimi che popolano le<br />

nostre parrocchiale e le nostre Associazioni<br />

di Azione Cattolica. Non è vero che<br />

le nostre chiese sono abbandonate dai<br />

giovani. Anzi! Quando essi percepisco<br />

che c’è gente che vuole il loro bene e che<br />

nell’incontro con Gesù c’è una risposta<br />

alle loro esigenze di voler di più, ne siamo<br />

assediati. Proprio l’impegno educativo ha<br />

la forza di dimorare la bellezza di una dimensione<br />

che si regge e si potenzia nel<br />

desiderio di camminare insieme come<br />

Associazione, come Chiesa, a tutti coloro<br />

che attendono una parola di speranza.»<br />

lo spettacolo di partecipazione gioiosa ha<br />

fatto risuonare in molti modi vivaci, colorati<br />

e festosi quella dimensione di bellezza,<br />

di bontà che la Chiesa italiana intende<br />

rilanciare per tutti nei prossimi anni.<br />

In questa cura educativa ci sentiamo sollecitati<br />

dalle parole del cardinale Baganasco<br />

ai ragazzi: « Noi vescovi contiamo<br />

sull’Azione Cattolica con il suo radicamento<br />

nelle parrocchia e contiamo su di<br />

voi che di questa amata associazione<br />

siete il futuro promettente e allegro»<br />

Valentina Soncini<br />

Presidente diocesano dell’A.C


XXV Congresso Eucaristico Nazionale<br />

Nelle diocesi marchigiane che fanno capo ad Ancona-Osimo<br />

Dal 3 all’11 settembre <strong>2011</strong> avrà luogo<br />

nell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo Il Congresso<br />

Eucaristico Nazionale sul tema<br />

“Signore da chi andremo? l’Eucaristia per<br />

la vita quotidiana”.<br />

la settimana si articolerà in momenti spirituali<br />

e celebrativi, riflessioni e testimonianze<br />

e culminerà con una solenne Celebrazione<br />

eucaristica domenica 11 settembre<br />

<strong>2011</strong> ad Ancona.<br />

I significati del Congresso Eucaristico sono<br />

molteplici. In primo luogo, si tratta di<br />

un atto di fede nell’Eucarestia e un evento<br />

di comunione per l’intera Chiesa italiana<br />

che in quei giorni vedrà convergere nel<br />

capoluogo marchigiano migliaia di fedeli<br />

da tutte le diocesi. l’evento riveste anche<br />

un significato sociale e culturale perché<br />

l’Eucarestia, sacramento dell’amore di Dio<br />

per gli uomini, è pane del cammino storico<br />

dei credenti e fermento di novità in<br />

tutti gli aspetti del vivere umano.<br />

È per questo che ad Ancona verrà sottolineato<br />

il dono dell’Eucaristia per la vita<br />

quotidiana, attraverso la ripresa dei cinque<br />

ambiti dell’esistenza già al centro del<br />

Convegno ecclesiale di Verona nel 2006:<br />

la vita affettiva, il lavoro e la festa, la fragilità<br />

umana, la tradizione e la cittadinanza<br />

e quindi a rivisitare i luoghi della<br />

testimonianza che il cristiano è chiamato<br />

a dare del Signore e del suo Vangelo.<br />

Sfondo biblico dell’intero appuntamento<br />

sarà il capitolo 6 del vangelo di Giovanni,<br />

da cui è tratto il versetto posto nel titolo.<br />

“Signore, da chi andremo?”. È la domanda<br />

che l’apostolo Pietro rivolge a Gesù a conclusione<br />

del discorso sulla Parola e il Pane<br />

di vita, ed è anche la domanda che, dopo<br />

duemila anni, ritorna come la questione<br />

centrale della vita dei cristiani oggi.<br />

Per la preparazione spirituale al Congresso<br />

Eucaristico, il Comitato organizzatore ha<br />

predisposto un sussidio biblico, curato da<br />

Vita di Chiesa<br />

don Ermenegildo Manicardi: “Signore da<br />

chi andremo? l’icona biblica del Congresso<br />

Eucaristico Nazionale. Ancona <strong>2011</strong>”<br />

(Ed. San Paolo). Il volume, rivolto a tutti,<br />

offre spunti e riflessioni perché l’appuntamento<br />

di Ancona segni l’inizio di una nuova<br />

e più intensa stagione eucaristica.<br />

Una caratteristica del prossimo Congresso<br />

Eucaristico rispetto alle edizioni precedenti<br />

riguarderà la pluralità delle sedi.<br />

Sono impegnate le diocesi di Ancona -<br />

Osimo, di Fabriano, di Jesi, di loreto, di<br />

Senigallia. In ciascuna di esse verranno<br />

collocate le diverse tematiche e i vari momenti<br />

delle giornate eucaristiche congressuali.<br />

l’intento di questa scelta territoriale è<br />

quello di coinvolgere l’intero territorio<br />

della metropolia, accompagnando le diverse<br />

diocesi che la compongono a visibilizzare<br />

la dimensione popolare dell’evento<br />

congressuale e, nello stesso tempo, a<br />

evidenziare - nel concreto delle rispettive<br />

differenze - il rapporto tra Eucaristia e<br />

ambiti della vita quotidiana (famiglia, lavoro,<br />

malattia, immigrazione...).<br />

il Volto di Carate<br />

7


8<br />

Un secolo fa nasceva don Ferdinando Baj<br />

Un amore ardente per il Signore e il sempre carissimo ricordo della sua Rovella<br />

Nella sua lunga vita trascorsa nella preghiera<br />

e nell’insegnamento nei seminari<br />

diocesani don Ferdinando Baj ha sempre<br />

ricordato nelle parole e negli scritti Agliate<br />

e la sua piccola natia Rovella. Un bellissimo<br />

rapporto rievocato anche nella<br />

omelia che l’anziano sacerdote pronunciò<br />

il 17 settembre 1995 nella basilica di<br />

Agliate in occasione del suo 60° anniversario<br />

di ordinazione sacerdotale: “ ... avevo<br />

dieci anni e mi ricordo della mia mamma<br />

Marietta. Era lei che mi conduceva<br />

con i miei fratellini Italo, luigia e Carlo<br />

ogni giorno per un anno intero a buttare<br />

con un Requiem un pugnello di terra dal<br />

muretto del nostro cimitero chiuso sulla<br />

il Volto di Carate Vita della <strong>Comunità</strong><br />

tomba del mio caro papà luigi, morto<br />

durante la Prima Guerra. Era sempre lei<br />

che mi recava bambinello in questa nostra<br />

maestosa basilica a pregare davanti a<br />

quella venerata Madonna che oggi è alla<br />

mia destra e mi faceva dire con le manine<br />

giunte “O Madonna Santa, bella tutta<br />

quanta, Madre di Gesù, aiutami tu”. Alla<br />

sera poi quando salivo le scale della Rovella<br />

mi faceva volgere lo sguardo verso<br />

la vicina chiesa con l’artistica cupola per<br />

farmi pregare con un bacio dicendo “O<br />

Gesù Bambino, ti dono il mio cuoricino,<br />

intanto che è piccolino!”. Fu appunto facendo<br />

il chierichetto nella nostra chiesa<br />

della Rovella (dove ha celebrato due san-


te messe anche don Bosco!) che udii dentro<br />

di me una vocina che mi diceva “Nandino,<br />

perché sempre a servire messa e<br />

non salire all’altare a celebrarla? Diventa<br />

dunque mio sacerdote”. Ma dove trovare<br />

la veste da indossare, come si usava allora,<br />

prima di entrare in seminario? Si era<br />

poveri e i vestiti erano sempre quelli.<br />

Quand’ecco che si diffuse la voce che il<br />

nipote seminarista del parroco della vicina<br />

Costa lambro lasciava il seminario e la<br />

veste, forse per motivi di salute. Con il<br />

cuore in gola corsi in quella casa parrocchiale<br />

e mi fu data la veste. Era un po’ lisa<br />

ma per me era tanto bella. Perché l’amore<br />

sa cambiare gli occhi! Per il pagamento<br />

della retta mi venne in aiuto la<br />

Provvidenza. Una domenica mi misi a<br />

piangere su di una panca in fondo alla<br />

chiesa. Mi si avvicinò un uomo che, toccandomi<br />

sulla spalla, mi chiese il motivo<br />

delle mie lacrime. Tra un singhiozzo e l’altro<br />

gli feci capire che la mia famiglia non<br />

poteva permettersi il pagamento della<br />

rette al seminario “Asciugati le lacrime -<br />

mi disse quell’uomo che poi seppi essere<br />

il commendatore Guido Sacchi - ragazzo<br />

mio. Andrai in seminario e diventerai prete”.<br />

Quel mio benefattore per dodici anni<br />

di seguito mi ha sempre fatto trovare in<br />

seminario la prima rata della retta. In<br />

questa chiesa volli celebrare nel 1935 la<br />

mia indimenticabile Prima Messa nel giorno<br />

del Corpus Domini.<br />

Ho in mente ancora l’affettuosa poesia<br />

che un bambino, con accanto suor Irenea,<br />

mi recitò ai piedi della gradinata “O sacerdote<br />

novello, quanto sei bello. Sali all’altare<br />

per tutti noi a pregare. Ti dono<br />

una bella cosa, questa lunga rosa. Prendila<br />

senza timore, c’e’ dentro tutto il mio<br />

cuore. Con le mie manine ho levato tutte<br />

le spine, perché la tua vita sia lunga e fiorita”.<br />

Quel bambino fu un piccolo profeta<br />

perché oggi, ultraottantenne, mi trovo<br />

qui con tutti voi a sessantanni di sacerdozio,<br />

con una vita lunga e tanto bene-<br />

Vita della <strong>Comunità</strong><br />

detta dal Signore, sia pure con qualche<br />

malanno e qualche affanno ma sempre<br />

senza danno”.<br />

Due anni dopo la sua messa di diamante<br />

don Ferdinando Baj chiudeva gli occhi<br />

lasciando un grande vuoto, una pesante<br />

eredità ed un testamento spirituale che il<br />

cardinale Carlo Maria Martini lesse durante<br />

il suo funerale:<br />

“In chiesa, davanti a Gesù e sotto lo<br />

sguardo di Maria, ripenso ai molti anni<br />

della mia vita. Quanto mi sento contento<br />

di essere sacerdote del Signore. A Gesù<br />

tutto mi affido nell’attesa del giorno benedetto<br />

dell’incontro finale con Lui che<br />

mi donò la vita nel 1911 e il sacerdozio<br />

nel 1935. Con fiducia grande mi raccomando<br />

nella preghiera specialmente di<br />

coloro che per il padre nello spirito invocarono<br />

la “grossa grazia”. Per decenni mi<br />

hanno avvicinato centinaia di giovani<br />

scelti, pronti a udire dal mio labbro la parola<br />

dell’Amico Sacerdote Gesù. Oh se<br />

avessi avuto in cuore una scintilla luminosa<br />

del vigoroso fuoco pentecostale,<br />

come li avrei entusiasmati per l’ideale,<br />

come li avrei sostenuti nelle battaglie<br />

adolescenziali, quanto li avrei santificati!<br />

Pietà di me Signore. So almeno di averli<br />

amati, tanto, tutti: per nome li affidavo<br />

alla Madre della Chiesa, a San Giuseppe,<br />

ai Santi Ambrogio e Carlo, al loro Angelo<br />

Custode. Ai famigliari ed amici, che benedico<br />

affettuosamente, basti a conforto<br />

la promessa del perpetuo ricordo di don<br />

Ferdinando di là. Vivano da cristiani<br />

esemplari così che il Signore semini qualche<br />

vocazione tra loro. A Dio! Arrivederci<br />

tutti. Voi qui presenti, voi confratelli<br />

amati. Si, ci rivedremo ancora, con tante<br />

persone care, lassù nella pace del Paradiso,<br />

e per sempre, con il Padre il Figlio e lo<br />

<strong>Spirito</strong> <strong>Santo</strong>”.<br />

Il testamento fu vergato il 29 agosto<br />

1997 al termine dei Santi Esercizi Spirituali<br />

tenuto dai Padri Oblati a Rho.<br />

I quattro interventi su Padre Bai<br />

sono sempre stati di Gigi Bai<br />

il Volto di Carate<br />

9


10<br />

Santa Cresima<br />

Amministrata da Mons. Franco Giulio Brambilla<br />

I cresimati di Agliate. Seguono i gruppi dei cresimati di Carate Foto di Luca Salvadego<br />

il Volto di Carate Vita della <strong>Comunità</strong>


Vita della <strong>Comunità</strong><br />

il Volto di Carate<br />

11


il Volto di Carate Vita della <strong>Comunità</strong><br />

12


Vita della <strong>Comunità</strong><br />

il Volto di Carate<br />

13


14<br />

La consacrazione dell’altare di Cristo Re<br />

Celebrata il 1° ottobre 1961 dall’allora cardinale Montini<br />

l’Arcivescovo cardinale Montini potrebbe<br />

essere considerarlo il padrino della Chiesa<br />

di Cristo Re. Nel 1956 espresse il desiderio<br />

che si costruisse, nel 1958 tornò a<br />

Carate per la benedizione della prima pietra,<br />

il 1 ottobre 1961, a chiesa ultimata,ne<br />

ha consacrato l’altare.<br />

Sul Volto di Carate del novembre 1961<br />

leggiamo la cronaca della giornata:<br />

«Inaugurazione della nuova chiesa.<br />

Una chiesa, perché possa essere adibita<br />

al culto, deve essere benedetta, l’obbligo<br />

della consacrazione della chiesa vige<br />

solo per le chiese parrocchiali. La benedizione<br />

della nuova chiesa di Cristo Re si è<br />

tenuta nella tarda serata del 30 settembre.<br />

Funzionava il Rev. Sig. Prevosto, appositamente<br />

delegato da Sua Eminenza.<br />

Il Prevosto, accompagnato dal clero, si<br />

recò all’ingresso e recitata l’orazione procedette<br />

ad un giro esterno dell’edificio<br />

aspergendo i muri con l’acqua benedetta,<br />

poi entrò nell’edificio. Dopo il canto delle<br />

litanie dei santi, compì il giro interno<br />

il Volto di Carate Sfogliando vecchie annate de “Il Volto”<br />

aspergendo le pareti e il pavimento.<br />

Domenica 1 ottobre. Siamo nella giornata<br />

culminante della bella festa. Alle 16.30,<br />

Sua Eminenza giunge sul piazzale della<br />

prepositurale accolto dal Prevosto e dalle<br />

autorità civili e militari, mentre una<br />

folla numerosissima e festante lo saluta<br />

con entusiastiche ovazioni. Salito in<br />

chiesa, amministra la S. Cresima a più di<br />

duecento bambini. Poi, scortato da un<br />

corteo di macchine, Sua Eminenza l’Arcivescovo<br />

si reca alla nuova chiesa... Qui<br />

Sua Eminenza compie il solenne rito della<br />

consacrazione dell’altare... Nel sepolcro<br />

al centro della mensa, l’Eminentissimo<br />

Presule pone le reliquie dei Santi<br />

martiri Felice e Fortunato e dei santi Simpliciano<br />

e Guido a significare la fedele<br />

testimonianza e l’assoluta dedizione che<br />

devono accompagnare il santo sacrificio.<br />

Quindi il venerato Pastore inizia la celebrazione<br />

della Santa Messa, la prima offerta<br />

a Dio nel nuovo tempio. Al vangelo<br />

rivolge alle autorità e ai fedeli un vibrante<br />

e paterno discorso. Ha luogo poi la vi-<br />

L’altare dopo la ristrutturazione. Ben visibile sullo sfondo l’affresco di Eraldo Moscatelli.


sita ai locali adiacenti alla Chiesa, subito<br />

dopo si forma nuovamente il corteo per<br />

accompagnare il festeggiatissimo Presule<br />

presso la cappella già dedicata a Cristo<br />

Re ed ora, dopo l’apertura del nuovo<br />

tempio, dedicata alla Madonna Regina,<br />

così da completare la cerchia di santuari<br />

ed edicole innalzate da Carate, nei vari<br />

tempi, in onore alla SS. Vergine».<br />

* * *<br />

l’aspetto della Chiesa risentiva forse del<br />

completamento forzatamente affrettato<br />

per arrivare in tempo al 1° ottobre. la<br />

facciata appariva molto povera, quasi rustica,<br />

e forse era quella prevista dal progettista<br />

per la chiesa che, ricordiamo, doveva<br />

sorgere ad Addis Abeba, ed anche<br />

all’interno mancava la bussola in cristallo<br />

all’ingresso. Mancavano le campane sul<br />

massiccio campanile. Il piazzale era soltanto<br />

approssimativamente asfaltato.<br />

Era però al suo posto sulla sommità della<br />

facciata la statua benedicente di Cristo Re,<br />

opera dello scultore caratese <strong>Santo</strong> Caslini,<br />

ed il catino dell’abside era già stato affrescato<br />

da Eraldo Moscatelli con il maestoso<br />

Cristo in trono “in ciel d’oro”, circondato<br />

dai santi Ambrogio, Simpliciano, Teresa<br />

d’Avila e Guido. I quadri in cotto della Via<br />

Crucis della scultrice Marisa Marzatico<br />

erano collocati lungo le pareti laterali.<br />

Sfogliando vecchie annate de “Il Volto”<br />

Mentre pare ovvia la presenza nell’affresco<br />

del Moscatelli dei due compatroni<br />

della parrocchia, perchè quei due santi<br />

non facilmente identificabili per non essere<br />

oggetto di particolare devozione fra<br />

noi? la loro presenza è legata alla richiesta<br />

della benefattrice che donò l’altare e<br />

desiderava che la chiesa fosse dedicata a<br />

santa Teresa d’Avila, ma il Prevosto riteneva<br />

non del tutto decoroso che mentre<br />

nel rione veniva aperta una nuova chiesa<br />

continuasse ad essere dedicata solamente<br />

una cappella a Cristo Re che la gente<br />

del Campone considerava proprio patrono<br />

distinguendone la festa, che allora si<br />

celebrava la quarta domenica di ottobre,<br />

con particolare solennità e anche con<br />

manifestazioni folcloristiche (cfr volto di<br />

Carate sett. 1993).<br />

l’altare era di un certo pregio per il gioco<br />

dei marmi colorati, ma purtroppo un altare<br />

nato vecchio, secondo le norme liturgiche<br />

antecedenti il Concilio quando il celebrante<br />

volgeva le spalle al popolo. la Riforma<br />

liturgica fu promulgata qualche<br />

mese dopo l’inaugurazione e prevedeva la<br />

diversa disposizione della mensa col celebrante<br />

rivolto al popolo. In generale si<br />

provvide con mense provvisorie, di legno,<br />

collocate davanti ai vecchi altari, rimandando<br />

a tempi più o meno vicini le soluzioni<br />

definitive.<br />

A Cristo Re la mensa provvisoria resistette<br />

per diversi anni, anche per non modificare<br />

una donazione veramente importante,<br />

poi... si arrivò al 1993.<br />

Il nuovo altare, quello che vediamo oggi,<br />

è il risultato del riutilizzo del materiale<br />

dell’altare precedente sistemato secondo<br />

le vigenti norme liturgiche.<br />

È di anni successivi alla data del 1 ottobre<br />

1961 la sistemazione del piazzale e l’erezione<br />

davanti al portone di ingresso del<br />

portico (pare troppo definirlo pronao)<br />

che nella sua semplicità, in armonia con<br />

le linee rustiche dell’edificio, dà un’armoniosa<br />

completezza alla facciata. le campane,<br />

di nuova fusione, furono invece collocate<br />

nel 1963.<br />

a cura di giemme<br />

il Volto di Carate<br />

15


16<br />

Verso l’elezione del Consiglio Pastorale<br />

Il 16 ottobre eleggeremo il Consiglio della <strong>Comunità</strong> Pastorale<br />

«Il principale elemento di novità che si<br />

pone all’attenzione dei nuovi consigli che<br />

verranno costituiti riguarda un aspetto<br />

su cui più volte sono ritornato nelle lettere<br />

inviate a conclusione della visita pastorale<br />

decanale: la necessità di crescere<br />

in quella comunione ecclesiale che, se<br />

vissuta con autenticità, diventa per ciò<br />

stesso missionaria.<br />

Come afferma l’esortazione apostolica<br />

postsinodale Verbum Domini (n. 94) infatti,<br />

«la Chiesa, come mistero di comunione,<br />

è [dunque] tutta missionaria e ciascuno,<br />

nel suo proprio stato di vita, è chiamato a<br />

dare un contributo incisivo all’annuncio<br />

cristiano» e l’analisi compita dai padri sinodali<br />

e accolta dal Papa porta a concludere<br />

che, nel contesto attuale «questa<br />

consapevolezza deve essere ridestata in<br />

ogni famiglia, parrocchia, comunità, as-<br />

sociazione e movimento ecclesiale».<br />

la preparazione al rinnovo degli organismi<br />

di corresponsabilità, l’individuazione<br />

dei candidati, la presentazione alle comunità<br />

cristiane del significato del momento<br />

dell’elezione (che coinvolge un ampio<br />

numero di fedeli in una significativa<br />

esperienza ecclesiale) e i criteri adottati<br />

per l’effettuazione delle designazioni previste,<br />

dovranno essere pertanto momenti<br />

intrisi di attenzione a quella dinamica comunionale<br />

e missionaria di cui tutti i fedeli,<br />

sacerdoti, consacrati e laici devono<br />

sentirsi responsabili.<br />

I nuovi consiglieri, a partire da una corretta<br />

comprensione dell’identità della<br />

Chiesa e dall’ascolto della Parola di Dio,<br />

saranno così chiamati a costruire insieme<br />

un volto di comunità cristiana che sia capace<br />

di scelte nuove e coraggiose, capaci<br />

di affrontare le esigenze dell’annuncio<br />

evangelico e sostenute dalla consapevo-<br />

il Volto di Carate Vita della <strong>Comunità</strong><br />

lezza dell’indefettibile vicinanza del Signore.<br />

É in questo spirito che stabilisco per il<br />

prossimo 16 ottobre <strong>2011</strong> (Domenica<br />

della dedicazione del Duomo di Milano,<br />

Chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani)<br />

le elezioni in ogni parrocchia e<br />

in ogni comunità pastorale per la costituzione<br />

dei nuovi consigli pastorali parrocchiali<br />

e di comunità pastorale.<br />

Affido a S. Carlo il prossimo rinnovo degli<br />

organismi di corresponsabilità ecclesiale<br />

perché, secondo l’auspicio espresso da<br />

Papa Benedetto XVI nella lettera Lumen<br />

Caritatis (n. 1), il Suo esempio «ci sproni a<br />

partire sempre da un serio impegno di<br />

conversione personale e comunitaria, a<br />

trasformare i cuori» e i cuori trasformati<br />

potranno essere il vero segreto della fecondità<br />

dei nuovi consigli, per il cammino<br />

presente e futuro della Chiesa ambrosiana.<br />

Milano, 31 maggio <strong>2011</strong><br />

Dalla lettera dell’Arcivescovo per il rinnovo


Cos’è il Consiglio Pastorale<br />

Approfondimenti in vista della prossima elezione<br />

Il 47.mo Sinodo diocesano così ci presenta<br />

il consiglio pastorale. (cost. 147)<br />

§1. “Un momento significativo della partecipazione<br />

all’azione pastorale della<br />

parrocchia si realizza anche mediante il<br />

“consigliare nella Chiesa”, in vista del<br />

comune discernimento per il servizio al<br />

Vangelo. Il consigliare nella Chiesa non<br />

è facoltativo, ma è necessario per il<br />

cammino da compiere e per le scelte<br />

pastorali da fare. Il consiglio pastorale<br />

e, nel suo settore e con la sua specificità,<br />

il consiglio per gli affari economici,<br />

sono un ambito della collaborazione<br />

tra presbiteri, diaconi, consacrati e laici<br />

e uno strumento tipicamente ecclesiale,<br />

la cui natura è qualificata dal diritto-dovere<br />

di tutti i battezzati alla partecipazione<br />

corresponsabile e dall’ecclesiologia<br />

di comunione”.<br />

§2. “Il consiglio pastorale, in una corretta<br />

visione di chiesa, ha un duplice fondamentale<br />

significato:<br />

• da una parte rappresenta l’immagine<br />

della fraternità e della comunione<br />

dell’intera comunità pastorale di<br />

cui è espressione in tutte le sue<br />

componenti<br />

• dall’altra costituisce lo strumento<br />

della decisione comune pastorale,<br />

dove il ministero della presidenza,<br />

proprio del parroco, e la corresponsabilità<br />

di tutti i fedeli devono trovare<br />

la loro sintesi.<br />

Il consiglio pastorale è quindi realmente<br />

soggetto unitario delle deliberazioni<br />

per la vita della comunità, sia<br />

pure con la presenza diversificata del<br />

parroco e degli altri fedeli”.<br />

Quale funzione ha il Consiglio Pastorale?<br />

§2. “… È quindi possibile definirlo organo<br />

consultivo solo in termini analogici e<br />

solo se tale consultività viene inter-<br />

Vita della <strong>Comunità</strong><br />

pretata non secondo il linguaggio comune,<br />

ma nel giusto senso ecclesiale.<br />

I fedeli, in ragione della loro incorporazione<br />

alla Chiesa, sono abilitati a<br />

partecipare realmente, anzi a costruire<br />

giorno dopo giorno la comunità; perciò<br />

il loro apporto è prezioso e necessario.<br />

Il parroco, che presiede il consiglio<br />

e ne è parte, deve promuovere<br />

una sintesi armonica tra le differenti<br />

posizioni, esercitando la sua funzione<br />

e responsabilità ministeriale.<br />

• l’eventuale non accettazione, da<br />

parte del parroco, di un parere<br />

espresso a larga maggioranza dagli<br />

altri membri del consiglio potrà avvenire<br />

solo in casi eccezionali e su<br />

questioni di rilievo pastorale, che<br />

coinvolgono la coscienza del parroco<br />

e saranno spiegati al consiglio<br />

stesso. Sinodo, cost. 147<br />

Consiglio Pastorale della <strong>Comunità</strong> Pastorale<br />

(CPCP)<br />

È la struttura analoga al CPP con riferimento<br />

alla <strong>Comunità</strong> Pastorale, intesa come<br />

soggetto canonicamente istituito.<br />

Non si tratta pertanto di un semplice organismo<br />

unitario, rispetto alle singole<br />

parrocchie, ma dell’unico consiglio pastorale<br />

della <strong>Comunità</strong> Pastorale.<br />

Consiglio per gli affari economici della<br />

<strong>Comunità</strong> Pastorale (CAECP)<br />

Tenendo conto dell’obbligo canonico per<br />

ogni parrocchia di disporre di un proprio<br />

CAEP, si presenta come un organismo unitario<br />

in cui anche le scelte relative alle singole<br />

parrocchie vengono assunte ordinariamente<br />

in sessioni di lavoro comuni.<br />

la sua costituzione è obbligatoria una<br />

volta che le singole parrocchie siano state<br />

adeguatamente introdotte alla prospettiva<br />

del lavoro comune. Sinodo cost. 148<br />

il Volto di Carate<br />

17


18<br />

Buone Vacanze<br />

Riflessioni di un padre di famiglia<br />

Allegria, gioia di stare insieme, svago, riposo<br />

e chi più ne ha più ne metta…per<br />

chi se lo può permettere, buone vacanze!<br />

Alcune piccole considerazioni: per chi se<br />

lo può permettere. In che senso? Nel senso<br />

che oggi non tutte le famiglie hanno a<br />

disposizione i quattrini necessari per andare<br />

in vacanza, anche magari una misera<br />

settimana.<br />

In secondo luogo, non è detto che per i<br />

genitori, il fatto di avere i figli a casa essendo<br />

le scuole, e quindi gli asili chiusi<br />

per ferie, sia proprio motivo di allegria,<br />

gioia, svago e via dicendo. Anzi! I soliti<br />

fortunati che hanno (per ora) i nonni giovani,<br />

dinamici e disponibili, magari con la<br />

casa al lago o in montagna risolvono facilmente<br />

il problema. Gli altri si devono<br />

letteralmente arrangiare! Benedetti siano<br />

gli oratori feriali e i campi estivi che i me-<br />

desimi organizzano tra luglio e agosto!<br />

Benedetti, benemeriti, e benvenuti! E’<br />

un’attività sociale di alto valore educativo<br />

e di altissima utilità, le comunità cri-<br />

il Volto di Carate In ascolto della famiglia<br />

stiane dovrebbero esserne orgogliose. Un<br />

grazie a quei sacerdoti, religiose ed educatori<br />

volontari che sudano sette camicie,<br />

accollandosi enormi responsabilità nel<br />

tenere a bada frotte di marmocchi non<br />

sempre gentili ed educati, Che pazienza!<br />

Ma per chi come me (e non siamo pochi)<br />

ha i bambini ancora piccoli, piccoli per<br />

l’oratorio feriale, non ha i nonni dotati<br />

casa lago e soprattutto pochi quattrini a<br />

disposizione che fare? Ci arrangiamo e<br />

che dobbiamo fare?<br />

Ci divertiamo in allegria, gioia a fare i salti<br />

mortali per conciliare il lavoro, con la<br />

cura dei figli.<br />

A questo punto potrei anche concludere<br />

l’articolo ed una volta tanto farla breve,<br />

visto il clima estivo e non annoiare nessuno,<br />

ma mi sembra giusto dire che noi,<br />

cioè mia moglie ed io in quei momenti<br />

che siamo insieme con le bambine ci godiamo<br />

la gioia dello stare insieme, in modo<br />

semplice.<br />

Conosciamo tutti i parchi gioco dotati di


scivoli ed altalene della zona, la nostra<br />

spiaggia è la riva del fiume lambro ad<br />

Agliate, dove le nostre piccoline si divertono<br />

tantissimo a gettare i sassi, legnetti<br />

e foglie nel fiume disturbando i pescatori<br />

assorti (ma che cosa pescano nel lambro?<br />

Io sinceramente non l’ho ancora capito,<br />

chi avesse notizie me lo faccia sapere!<br />

Soprattutto mi preoccupo che il pescato<br />

non vada a finire in padella).<br />

Non sapete che gioia nel vedere, all’ansa<br />

del fiume dinanzi alle case di Agliate, ergersi<br />

maestoso sopra la corrente delle acque<br />

un airone cinerino. Una meraviglia!<br />

Ricordo anni fa (almeno trentacinque)<br />

una scritta su un lenzuolo steso sotto il<br />

ponte tra Macherio e Canonica lambro,<br />

in tempi di altissimo inquinamento delle<br />

acque: “lo spirito del fiume vive!”. Vedendo<br />

l’airone mi sono tornate alla memoria<br />

quelle parole.<br />

Ci si può divertire con poco se ci si vuole<br />

In ascolto della famiglia<br />

bene e si ha il desiderio di stare insieme<br />

come famiglia, se c’è amore. Se non c’è<br />

amore anche con tutto, con troppo ci si<br />

annoia e non si sta bene insieme.<br />

A mio parere la semplicità ha un sapore<br />

molto gradevole. Scivolare da uno scivolo,<br />

dondolare su un’altalena, gettare sassi<br />

nel fiume, con i propri figli è per me una<br />

gioia enorme, i bambini sono puri e aiutano<br />

noi adulti a ritornare a quella purezza<br />

infantile della quale parla il Vangelo.<br />

Un sicuro rimedio contro la tristezza, la<br />

depressione, la noia.<br />

Infine: sono consapevole che questi momenti<br />

sono unici, non torneranno, le mie<br />

figlie cresceranno e le cose saranno sempre<br />

meno semplici, pertanto colgo l’attimo<br />

di felicità che mi è donato e lo assaporo<br />

con l’amore di genitore fino all’ultima<br />

goccia. Grazie Signore che mi dai la<br />

gioia di essere sposo e padre.<br />

Francesco Cecchetto<br />

9 luglio - Anniversario del martirio<br />

di Mons. Salvatore Colombo<br />

La famiglia Parrocchiale,<br />

ricordando la gloriosa figura<br />

del nostro martire,<br />

ringrazia il Signore<br />

per questo grande esempio<br />

di fede e di carità,<br />

invocando<br />

su tutti i missionari<br />

la sua preghiera<br />

e la sua protezione<br />

il Volto di Carate<br />

19


20<br />

Liturgia e servizio dell’uomo 2 a parte<br />

Giornata di riflessione per operatori Caritas - 9 aprile<br />

4. Eucaristia e limite: al di là delle<br />

ideologie del miglioramento del mondo<br />

Non possiamo rischiare di dimenticarlo:<br />

l’eucaristia, la sorgente da cui sgorga la<br />

Chiesa, il cuore della presenza di Gesù in<br />

mezzo agli uomini, fu un momento segnato<br />

da grande contraddizione.<br />

C’è una contraddizione profonda tra il<br />

mistero di comunione che l’eucaristia celebra<br />

e la disparità di vita dei membri della<br />

Chiesa. Per questo essa rimane un “segno”:<br />

non risolve tutti i problemi, non<br />

cancella le miserie, ma indica qualcosa,<br />

realizza qualcosa di vero, rende presente<br />

la carità di Dio.<br />

Servi inutili?<br />

C’è bisogno ovviamente di precisare in<br />

che modo leggere l’affermazione evangelica<br />

alla quale si fa riferimento. l’inutilità<br />

di cui parla Gesù non è quella dell’ineffi-<br />

cacia o della scarsa qualità della nostra<br />

prestazione. “Servi inutili” significa che<br />

l’aver fatto il nostro dovere non ci autorizza<br />

a pretendere nulla, a “batter cassa”,<br />

quasi che l’assolvimento del nostro dovere<br />

ci metta in uno stato di credito nei confronti<br />

di Dio.I discepoli sono e saranno<br />

sempre in debito, non potranno mai pretendere<br />

nulla dal momento che la relazione<br />

con Dio non potrà mai essere ridotta<br />

ad un piano commerciale.<br />

Detto questo, sgombrato il campo da qualsiasi<br />

equivoco, ben venga qualche gratificazione,<br />

qualche successo, qualche riconoscimento.<br />

l’importante è non condizionare<br />

il nostro impegno alla presenza di questi<br />

“grazie”: possono venire anche i tempi delle<br />

vacche magre, ma non per questo saremo<br />

autorizzati a tirarci indietro.<br />

Ma non saremo certo noi “a spiantare<br />

Milano”<br />

Il vangelo invita a progredire costantemente<br />

nel servizio dei poveri. la Chiesa<br />

però sa che il compimento di tale servizio<br />

il Volto di Carate Giornata Caritas<br />

non è opera degli uomini, come se bastasse<br />

elevare tutti i popoli al livello dei<br />

più ricchi per instaurare il Regno di Dio.<br />

“la carità della chiesa è sempre più che<br />

semplice attività” (n. 34).<br />

la nostra azione non si riduce a una forma<br />

di assistenza sociale, animata dal desiderio<br />

del migliore dei mondi. Si tratta di<br />

una prospettiva preziosissima per evitare<br />

il rischio di essere assimilati a qualsiasi altra<br />

azione di beneficenza, sia di cadere in<br />

depressione nel momento in cui alla nostra<br />

generosità non dovessero corrispondere<br />

risultati adeguati.<br />

Pensiamoci. Il Figlio di Dio, Gesù Cristo<br />

nel suo attraversare la storia non ha risolto<br />

tutte le sofferenze, nè guarito tutti<br />

i malati, e neanche nutrito tutte le folle<br />

affamate della sua epoca.<br />

Scrive il Concilio: “I discepoli di Cristo ...<br />

non cercano il progresso e la prosperità<br />

puramente materiali degli uomini... ma<br />

gradualmente aprono una via sempre più<br />

larga che porta a Dio” (Ad gentes 12).<br />

Un po’ come Paolo che ricorda: “E se anche<br />

dessi in cibo tutti i miei beni... ma<br />

non avessi la carità, a nulla servirebbe” (1<br />

Cor 13,3).<br />

Paolo lascia intendere che l’efficacia, la<br />

competenza, l’organizzazione sono sterili<br />

quando non sono animate dall’interno,<br />

dall’amore. Anche se saziato, il povero<br />

non sarà mai soddisfatto di solo pane;<br />

anche se sistemato in una casa, il povero<br />

non sarà certo al riparo dalla solitudine;<br />

anche se guarito, il povero non sarà immunizzato<br />

da ben altre fragilità.<br />

la carità che ci viene affidata è quella di<br />

Dio, una carità che non segue la stessa<br />

logica del miglioramento del mondo.<br />

5. Eucaristia e carità di Dio: mistero di<br />

configurazione<br />

la nostra compassione per i poveri trae


origine da quel modo di essere uomo nel<br />

quale si rivela la gloria di Dio.<br />

le regole del gioco della nostra società<br />

vengono completamente ribaltate. la<br />

parabola degli operai nella vigna (cf Mt<br />

20,1-16) e quella della pecora perduta (cf<br />

lc 15,4-7) parlano della gratuità dell’amore<br />

di Dio che Gesù attualizza nel dono<br />

della sua vita.<br />

Egli ama così come non sapremmo mai<br />

fare noi e ridimensiona la nostra pretesa<br />

di farci carico di tutte le sofferenze umane.<br />

Ma è proprio questo che distingue la<br />

carità che abita il cristiano da ogni forma<br />

di azione e di umanitarismo terreno.<br />

la carità non è la traduzione religiosa del<br />

termine “solidarietà”, non è il nome di<br />

battesimo della dimensione umanitaria.<br />

la carità è virtù teologale, ci fa entrare in<br />

relazione con Dio, identificato in modo<br />

misterioso con la persona del povero.<br />

Il Vangelo della fine dei tempi (cf Mt<br />

25,31-46) è legato all’idea di un giudizio<br />

e di un banchetto di festa.<br />

È la rivelazione della presenza di Cristo in<br />

tutte le situazioni umane.<br />

Quando il Figlio dell’uomo tornerà nella<br />

sua gloria, ognuno prenderà il suo pasto<br />

con il Signore e con gli uomini provenienti<br />

dalle estremità della terra, ognuno<br />

dei quali sarà stato riconosciuto come<br />

uno dei suoi dal Cristo nella gloria.<br />

Conclusione<br />

Mettere in rapporto eucaristia e carità significa<br />

fare i conti con il possibile fallimento<br />

della carità. Noi non siamo in grado<br />

di riuscire a sradicare la povertà. Per<br />

non disperare è importante allora restituire<br />

alla carità tutta la sua forza di virtù<br />

teologale, ancorata al cuore dell’eucaristia.<br />

Siamo consapevoli del fatto che la<br />

più grande povertà di cui soffre la maggior<br />

parte degli uomini risiede nella non<br />

conoscenza di Dio?<br />

Certo, nella lotta contro la povertà non<br />

possiamo rinunciare ad essere efficaci,<br />

ma non possiamo pretendere di affrontare<br />

il male e l’ingiustizia unicamente con<br />

l’impiego di conoscenze tecniche e abili-<br />

Giornata Caritas<br />

tà pratiche, o con la volontà politica.<br />

Questo non basta, e tale insufficienza è<br />

inscritta nella storia del peccato e della<br />

grazia.<br />

Sulla croce Gesù dice “Ho sete” (Gv<br />

19,28): il nostro Dio in Gesù Cristo è quel<br />

mendicante di umanità che bussa e si<br />

manifesta nelle sembianze del povero.<br />

Egli è alle porte delle nostre città che sono<br />

tra le più ricche del mondo...<br />

“Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno<br />

ascolta la mia voce e mi apre la porta, io<br />

verrò da lui, cenerò con lui ed egli con<br />

me” (Apo 3,20).<br />

Questa è la carità di Dio che abbiamo il<br />

compito di mostrare.<br />

Domande per riflettere<br />

1 l’Eucaristia ci rivela l’amore di Dio. Abbiamo<br />

coscienza che la partecipazione<br />

all’Eucaristia ci chiede di conformarci a<br />

questo modo di amare universale e incondizionato?<br />

2 Il criterio di autenticità delle nostre celebrazioni<br />

eucaristiche è dato dall’amore<br />

vicendevole e dalla sollecitudine per<br />

chi è nel bisogno. Sappiamo esprimere<br />

questa coerenza nella concretezza della<br />

vita quotidiana?<br />

3 Quali fantasie possiamo mettere in gioco<br />

nel rendere le nostre celebrazioni<br />

più capaci di comunicare che “la Chiesa<br />

non può essere corpo di Cristo se in<br />

essa i cristiani non condividono i loro<br />

beni con i poveri, quelli prossimi e quelli<br />

lontani”?<br />

4 Come è il nostro modo di avvicinarci ai<br />

poveri? Siamo preoccupati solo della<br />

cura dei bisogni materiali o sappiamo<br />

leggere in essi una domanda più radicale,<br />

di ricerca di quel Bene che solo riempie<br />

il cuore dell’uomo?<br />

5 Eucaristia e limite: quanto la partecipazione<br />

all’eucaristia domenicale ci salva<br />

dall’ansia di doverci far carico noi di<br />

tutte le povertà e dal rischio di cadere<br />

nella frustrazione e nel nervosismo?<br />

a cura di G.Z.<br />

il Volto di Carate<br />

21


22<br />

Perchè la vostra gioia sia piena<br />

Dal 18 settembre al 4 dicembre <strong>2011</strong><br />

Carissimi fidanzati, la <strong>Comunità</strong> cristiana<br />

delle nostre Parrocchie - raccolte nella <strong>Comunità</strong><br />

pastorale “<strong>Spirito</strong> <strong>Santo</strong>” - condivide<br />

con voi la gioia di percorrere questo<br />

tratto di cammino decisivo per la vostra<br />

vita e di fondamentale importanza per la<br />

vita della Chiesa e della società umana.<br />

Vi offriamo un percorso di preparazione, inteso<br />

come momento di incontro, di ascolto<br />

e di dialogo in coppia e nel gruppo.<br />

Nell’anno di preparazione all’Incontro<br />

Mondiale delle Famiglie di Milano, ci fermeremo<br />

proprio sugli aspetti qualificanti il<br />

dono del Matrimonio, che è dono di Dio,<br />

perché uomo e donna possano realizzarsi<br />

e vivere felici, costituendosi come luogo<br />

dell’amore e della vita. Di seguito segnaliamo<br />

il calendario e vi ricordiamo che il cammino<br />

inizia dal colloquio con uno dei sacerdoti<br />

della nostra <strong>Comunità</strong>, che voi contatterete<br />

(vedi tel.) e al quale consegnerete<br />

la scheda d’iscrizione.<br />

Lunedì 19 Settembre<br />

Incontro di presentazione - “Per amore”<br />

Lunedì 26 Settembre<br />

“Mettiamo su casa...” Gen 2, 18- 25<br />

Martedì 4 Ottobre<br />

“Mi ami? Quanto mi ami”<br />

*Consultorio “la Famiglia”<br />

Venerdì 7 Ottobre<br />

Noi oltre le nostre radici<br />

*Consultorio “la Famiglia”<br />

Lunedì 10 Ottobre<br />

“Una casa sulla roccia...” Mt 7, 24 - 29<br />

Lunedì 17 Ottobre<br />

“Per essere felici...” Mt 5, 1 - 16<br />

Venerdì 21 Ottobre<br />

“Saranno una carne sola”<br />

*Consultorio “la Famiglia”<br />

Lunedì 24 Ottobre<br />

“Il dono nel sacramento” lc 24, 13 - 35<br />

Venerdì 28 Ottobre<br />

Famiglia diventa anima del mondo<br />

*Consultorio “la Famiglia”<br />

Lunedì 7 Novembre<br />

“Il dono della vita”<br />

Incontro con il medico<br />

Lunedì 14 Novembre<br />

“Il dono della vita” - aspetti morali<br />

Lunedì 21 Novembre<br />

”Una famiglia come dono” At 4, 32 - 35<br />

Testimonianze<br />

Lunedì 28 Novembre<br />

Celebriamo per vivere<br />

la liturgia del Matrimonio<br />

Domenica 4 Dicembre<br />

*S. Messa - ore 10.30 Basilica di Agliate<br />

Gli incontri sono di lunedì dalle ore 21.00<br />

alle 22.30 c/o “La sorgente” - v. B. Caprotti<br />

5. Gli appuntamenti segnalati con<br />

l’asterisco sono parte del percorso e vengono<br />

proposti con la collaborazione del<br />

Consultorio “La famiglia”.<br />

Il cammino inizia dal colloquio con un<br />

sacerdote. le coppie residenti nella <strong>Comunità</strong><br />

Pastorale sono pregate di telefonare<br />

direttamente a uno dei seguenti recapiti<br />

entro il mese di luglio. Chi viene da altre<br />

parrocchie del Decanato si rivolga al proprio<br />

Parroco.<br />

don Gianpiero Magni 0362. 900164<br />

Casa parrocc. / Carate<br />

don Sandro Bianchi 0362. 903419<br />

Basilica /Agliate<br />

don Marco Sironi 0362. 903562<br />

Chiesa di Realdino<br />

don Massimo Pirovano 339. 7479771<br />

l’Agorà<br />

don Renato Aldeghi 0362.913309<br />

Casa parrocc. / Albiate<br />

* Perché vi iscrivete al percorso per il Matrimonio?<br />

* Che cosa vi aspettate da questo cammino?<br />

* Siete e vi sentite cristiani?<br />

Siete contenti di esserlo?<br />

I vostri sacerdoti e la Commissione Famiglia<br />

il Volto di Carate Cammino di preparazione al Matrimonio cristiano


Estate. Come da noi, in tutta la diocesi di<br />

Milano si dice “oratorio”.<br />

Il tema dell’oratorio estivo <strong>2011</strong>, che la<br />

FOM ha proposto è di imparare a riflettere<br />

sul tempo. Per questo “Battibaleno”<br />

è lo slogan che è stato proposto, con<br />

un sottotitolo che ben inquadra e rende<br />

esplicita la proposta: “Insegnaci a contare<br />

i nostri giorni” (espressione tratta<br />

dal salmo 90 che si completa al versetto<br />

12 con le parole “e acquisteremo un<br />

cuore saggio”).<br />

Don Samuele Marelli, direttore della Fondazione<br />

Oratori Milanesi (Fom), così presenta<br />

il tema: «la dimensione del tempo<br />

darà contenuto a tutto il progetto. Per i<br />

ragazzi significherà imparare a dare valore<br />

ai diversi momenti della vita e scoprire<br />

che il tempo va innanzitutto “abitato” con<br />

tutte le proprie risorse e qualità. È così che<br />

il tempo sembra passi via velocemente -<br />

Vita della <strong>Comunità</strong><br />

In oratorio si vive un’estate “a tempo pieno”<br />

Ai ragazzi è offerta l’opportunità di imparare a dare valore a ogni istante,<br />

della propria vita<br />

in un “battibaleno” appunto - proprio<br />

perché la voglia di fare e di esserci si trasforma<br />

in occasioni colte in pieno per agire<br />

bene, relazionarsi positivamente e diventare<br />

grandi».<br />

la proposta “Battibaleno - Insegnaci a<br />

contare i nostri giorni” si poggia sull’Icona<br />

evangelica tratta dalla conclusione del<br />

vangelo secondo Matteo (Matteo 28, 16-<br />

20), in particolare l’ultimo versetto: «Ed<br />

ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino<br />

alla fine del mondo».<br />

«Con “Battibaleno” diremo che il tempo è<br />

innanzitutto “abitato” dalla presenza del<br />

Signore Gesù. lo <strong>Spirito</strong> del Risorto trasforma<br />

il nostro tempo in un tempo<br />

“condiviso” in cui sono bandite ogni forma<br />

di solitudine e disperazione e anche in<br />

un tempo lineare e sensato, in cui imparare<br />

a mettere in pratica, con la propria<br />

volontà, la volontà del Padre». il<br />

Volto di Carate<br />

23


il Volto di Carate Vita della <strong>Comunità</strong><br />

24


Dalle scuole parrocchiali<br />

Bilancio di fine anno<br />

Che cosa abbiamo seminato? Meglio: abbiamo seminato qualcosa?<br />

Mi ha suscitato questa domanda una frase<br />

dello scrittore-insegnante Alessandro<br />

D’Avenia, autore del libro “Bianca come il<br />

latte, rossa come il sangue”, che raccontando<br />

i contatti avuti con tanti studenti<br />

così si esprime: «Ho sentito una professoressa<br />

dire, dopo un mio incontro: “A scuola<br />

dobbiamo seminare dubbi, non certezze.”<br />

l’alternativa non è tra dubbi e certezze,<br />

ma tra senso e non senso della vita».<br />

È terminato un altro anno scolastico, settantotto<br />

alunni hanno concluso l’esperienza<br />

della scuola media presso il nostro<br />

Istituto parrocchiale e proseguiranno il loro<br />

percorso scolastico presso altre scuole<br />

superiori, e cosa porteranno con sé?<br />

Sappiamo che con alunni di questa età si<br />

ha più il compito di seminare che di raccogliere;<br />

quello che abbiamo dato in questi<br />

anni darà frutto in futuro. lo costatiamo<br />

quando, dopo alcuni anni, i nostri alunni<br />

tornano a salutarci e li troviamo cresciuti<br />

fisicamente, ma anche nel modo di essere<br />

Ci dicono quali corsi di studio stanno seguendo,<br />

a volte già universitari, e ci meravigliamo<br />

– positivamente – dei traguardi<br />

raggiunti ripensando a come erano piccoli<br />

e impreparati alla scuola e alla vita alla<br />

conclusione della scuola media.<br />

Salutando i nostri alunni di terza media,<br />

l’ultimo giorno di scuola, abbiamo consegnato<br />

loro un “messaggio” che voleva<br />

racchiudere in poche parole autorevoli<br />

tutto quello che abbiamo cercato insieme<br />

in un intero anno scolastico. lo abbiamo<br />

fatto con le parole che Benedetto XVI in<br />

occasione di una Giornata mondiale della<br />

gioventù, commento il Vangelo del “giovane<br />

ricco”, laddove parlava della “scoperta<br />

del progetto di vita”: “Nel giovane<br />

del Vangelo, possiamo scorgere una<br />

condizione molto simile a quella di cia-<br />

scuno di voi. Anche voi siete ricchi di qualità,<br />

di energie, di sogni, di speranze: risorse<br />

che possedete in abbondanza! la stessa<br />

vostra età costituisce una grande ricchezza<br />

non soltanto per voi, ma anche per<br />

gli altri, per la Chiesa e per il mondo. Il<br />

giovane ricco chiede a Gesù: “Che cosa<br />

devo fare?”.la stagione della vita in cui<br />

siete immersi è tempo di scoperta: dei doni<br />

che Dio vi ha elargito e delle vostre responsabilità.<br />

E’, altresì, tempo di scelte<br />

fondamentali per costruire il vostro progetto<br />

di vita. E’ il momento, quindi, di interrogarvi<br />

sul senso autentico dell’esistenza<br />

e di domandarvi: “Sono soddisfatto<br />

della mia vita? C’è qualcosa che manca?”.<br />

Che cosa devo fare, affinché la mia<br />

vita abbia pieno valore e pieno senso?”.<br />

Sono orizzonti che aiutano a ripetere con<br />

Sant’Agostino: “Desideriamo insieme la<br />

patria celeste, sospiriamo verso la patria<br />

celeste, sentiamoci pellegrini quaggiù”.<br />

Tenendo fisso lo sguardo alla vita eterna,<br />

il Beato Pier Giorgio Frassati, morto all’età<br />

di 24 anni, sulla foto di una scalata, inviata<br />

ad un amico, scriveva: “Verso l’alto”,<br />

alludendo alla perfezione cristiana, ma<br />

anche alla vita eterna. Cari giovani, vi<br />

esorto a non dimenticare questa prospettiva<br />

nel vostro progetto di vita: siamo<br />

chiamati all’eternità.<br />

E per gli adulti-educatori-insegnanti mi<br />

aiuta sempre lo scrittore D’Avenia “Solo a<br />

contatto con la ricerca della verità le forze<br />

di un ragazzo si liberano, la libertà è<br />

messa in gioco. Non uso effetti speciali,<br />

solo le parole. E la parola che loro vogliono<br />

sentire non è quella che dà soluzioni,<br />

quella non l’ascoltano, ma la parola accompagnata<br />

da occhi che brillano.<br />

Primo Viganò,<br />

Dirigente Istituto parrocchiale<br />

il Volto di Carate<br />

25


26<br />

Libri per l’estate<br />

Scuole chiuse, estate che avanza... Ora si può cominciare a leggere<br />

”Stai per cominciare a leggere. Rilassati.<br />

Raccogliti. Allontana da te ogni altro<br />

pensiero... prendi la posizione più comoda:<br />

seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato.<br />

Coricato sulla schiena, su un fianco,<br />

sulla pancia. In poltrona, sul divano, sulla<br />

sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sul<br />

pouf. Sull’amaca, se hai un’amaca. Sul<br />

letto, naturalmente, o dentro il letto. Puoi<br />

anche metterti a testa in giù, in posizione<br />

yoga. Col libro capovolto, si capisce…..<br />

Bene, distendi le gambe, allunga pure i<br />

piedi su un cuscino, su due cuscini, sui<br />

braccioli del divano, sul tavolino da tè,<br />

sulla scrivania… Adesso regola la luce in<br />

modo che non ti stanchi la vista e cerca<br />

di prevedere, ora, tutto ciò che può evitarti<br />

di interrompere la lettura. Che c’è<br />

ancora? Comincia!... (I. Calvino: “Se una<br />

notte d’inverno un viaggiatore”)<br />

Ecco allora un piccolo elenco di libri da<br />

prendere in considerazione, non sono pagine<br />

fresche di stampa ma sempre a me<br />

dicono tanto…<br />

Comincio con un classico che sto rileggendo<br />

in questi giorni, parlo di “Le chiavi<br />

del regno” di Cronin. Si dice delle vicende<br />

di padre Chisolm, prete scozzese,<br />

attivo e generoso, insofferente delle convenzioni<br />

che mortificano l’umano, missionario<br />

in Cina, là si incontra e si scontra<br />

anche con un mondo lontano, un diverso<br />

sentire le cose e la vita, la sua sarà una<br />

crescita umana e lo sarà anche per tutti<br />

quelli che incontrerà.<br />

Poi come non parlare di “Luce del mondo”?<br />

È l’intervista fatta al Papa dal giornalista<br />

P. Seewald. Il Papa parla della<br />

chiesa e del suo pontificato, ma c’è tutto<br />

uno spessore umano intenso e sereno come<br />

quando racconta della sua “famiglia<br />

vaticana” e dei film visti insieme, quelli di<br />

Peppone e Don Camillo.<br />

il Volto di Carate Dalle scuole parrocchiali<br />

Quest’anno poi E. Corti, il nostro scrittore,<br />

nostro perché nato qui nella Brianza,<br />

compie novant’anni e allora perché non<br />

affrontare la lettura della sua opera più<br />

famosa ”Il cavallo rosso”? Certo sono<br />

pagine queste da far scorrere lente e meditate,<br />

ci dicono qualcosa di noi, della<br />

tragedia della seconda guerra mondiale<br />

passata anche sulle nostre valli lasciando<br />

scie di dolore e di morte.<br />

Per chi, invece, è dentro il mondo della<br />

scuola ecco l’ultima fatica di P. Mastrocola:<br />

”Togliamo il disturbo“, è un’analisi<br />

schietta e molto ironica delle vicende che<br />

si intessono tra alunni, docenti, programmi<br />

e leggi ma, dice l’autrice, c’è spazio per<br />

ciò che è la scuola e cioè l’amore al sapere<br />

e alla conoscenza?<br />

E in tema di scuola, alcuni classici per i<br />

ragazzi: “Il cavaliere inesistente”, “Il<br />

barone rampante”, ”Il visconte dimezzato”,<br />

tutti di Calvino e anche “Il libro<br />

della giungla“ di Kipling e “Il mastino<br />

dei Baskerville“ di C. Doyle.<br />

Ora uno stesso titolo per due scrittori<br />

molto diversi. Si tratta di “Cattedrali“ di<br />

Carver e Doninelli: entrambi i testi ci propongono<br />

una serie di racconti accattivanti<br />

e piacevoli ma non banali. Ricordo<br />

anche “Suttree” di Mc. Carthy, è lo stesso<br />

autore di “La strada“e di “Sunset limited”,<br />

scrittura personale, respiro corto<br />

e intenso… Non dimentichiamo “Hermann”<br />

di Rondoni. È la bella e commovente<br />

storia di S. Ermanno detto lo storpio<br />

o il contratto perché nato storpio,<br />

non ucciso o abbandonato ma cresciuto<br />

con amorevoli cure in un monastero sul<br />

lago di Costanza; grazie ai monaci, (cosa<br />

ci insegna il medio evo!) diventerà grande<br />

e famoso tanto da lasciare un segno<br />

nella storia.<br />

Anna Gatti,<br />

docente Istituto parrocchiale


A chi dà, sarà dato<br />

Generosità e gratitudine<br />

Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano – Carate Brianza<br />

Offerte varie<br />

NN per il Tavolo Solidale € 50,00<br />

Ringraziando per il 50° di matrimonio € 50,00<br />

NN ricordando l’anniversario di matrimonio € 30,00<br />

Ricavato vendita torte Festa della Madonna del Carmine € 700,00<br />

I famigliari in memoria di Maria Antonietta Colombo € 100,00<br />

I famigliari in memoria di Pinuccia Dorini Panzeri € 50,00<br />

I famigliari in memoria di Emilia Corbetta € 50,00<br />

Per l’uso della sorgente € 35,00<br />

S. Rosario alla Cappella delle Madonna Regina ( 17/5/<strong>2011</strong>) € 190,00<br />

S. Messa a suffragio dei defunti di Via Azimonti e Puccini € 215,00<br />

Offerta Cresimati € 1.225,00<br />

I famigliari in memoria di luigi Parravicini € 200,00<br />

I famigliari in memoria di Vincenzo Caserta € 100,00<br />

Per l’uso della sorgente € 200,00<br />

NN per la parrocchia € 200,00<br />

la Cooperativa di Consumo in occasione dell’Assemblea dei soci € 250,00<br />

Per la lampada del Santissimo Sacramento € 50,00<br />

I condomini di via Donizetti 59 in suffragio di Anna e Alice € 75,00<br />

I famigliari per i 100 anni di mamma Antonietta € 100,00<br />

A.D per la parrocchia € 50,00<br />

la classe 1931 per gli 80 anni, chiedendo suffragio per i defunti della leva € 100,00<br />

NN per Casa Maria Immacolata € 50,00<br />

NN a suffragio del proprio caro € 100,00<br />

I famigliari in memoria di Fini lucia € 1.000,00<br />

Alla Madonna di lourdes in ringraziamento € 300,00<br />

Abitanti e amici di via Confalonieri € 265,00<br />

Una nonna offre la tintoria per le vesti di Cristo Re € 45,00<br />

Offerte in occasione del Battesimo<br />

NN € 50,00 – Martina € 10.020,00 – NN € 100,00 - NN € 50,00 - NN € 50,00 - NN € 50,00<br />

NN € 20,00 - NN € 50,00<br />

Offerte in occasione del Matrimonio<br />

laura ed Antonio € 200,00 - Morena e luca € 50,00<br />

Per il Santuario di San Bernardo<br />

NN € 150,00 – GN per promessa € 125,00 - NN € 500,00 – NN € 200,00 – NN € 100,00<br />

All’Unitalsi<br />

NN € 50,00 - NN € 20,00<br />

Parrocchia Santi Pietro e Paolo - Agliate<br />

Offerte varie<br />

I cresimandi € 590,00 – Offerta per San Bernardo € 50,00<br />

Offerte in occasione del Battesimo<br />

NN € 500,00 – NN € 50,00 - NN € 50,00<br />

Offerte in occasione del Matrimonio<br />

laura e Diego € 3000.00 – Alice e Simone € 200,00 – Manuela e Alessandro € 200,00 –<br />

Stefania e Mirko € 300,00<br />

Offerte in occasione di Funerale<br />

Enrica € 50,00<br />

il Volto di Carate<br />

27


il Volto di Carate<br />

28<br />

Il libro della Vita<br />

RIGENERATI NELLO SPIRITO<br />

Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano - Carate Brianza<br />

35 Sofia Amelio<br />

36 Riccardo Barzetti<br />

37 Pietro Bottani<br />

38 Martina Canella<br />

39 Alberto Cesana<br />

40 Anna Combel<br />

41 Emma Floriani<br />

42 Gabriele Fumagalli<br />

43 Chiara Mariani<br />

44 Stella Napoli<br />

45 Susanna Pennati<br />

46 Edoardo Rigamonti<br />

47 Aurora Russo<br />

48 Martina Vecchi<br />

Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo - Agliate<br />

13 Andrea Domenico Bentivoglio<br />

14 Giorgia Bonaventura<br />

15 Viola Berenice Ghezzi<br />

16 Alice Oblatore<br />

UNITI IN CRISTO<br />

Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano - Carate Brianza<br />

6 Massimo Bonardi e Francesca Maggioni<br />

7 luca Mariani e Morena Bellini<br />

Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo - Agliate<br />

10 Mauro Bonvini e Federica Riva<br />

11 Simone Maggioni e Alice Pinto<br />

12 Alessandro Piscedda e Manuela locatelli<br />

13 Mirko Panzeri e Stefania Milani<br />

14 Heros Mason e Alessandra Spanu<br />

15 Alessando Gobbo e Cecilia Maria Grion<br />

16 Giacomo Cossa ed Egle Maria Mambretti<br />

RITORNATI AL PADRE<br />

Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano – Carate Brianza<br />

53 lucia Fini ved. Pozzoli di anni 86<br />

54 lucio Morini<br />

55 Vincenzo Caserta di anni 69<br />

56 Anna Teresa Villa Bizzozzero di anni 84<br />

57 Andrea Carmine Finelli di mesi 6<br />

58 Maria Giuseppina Dorini Panzeri di anni 67<br />

59 Maria Antonietta Colombo Clerici di anni 88<br />

60 Venera Italia Pitì ved. Marzullo di anni 84<br />

61 Serafina Maiuli ved. Crudo di anni 96<br />

Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo - Agliate<br />

2 Enrica Magnaghi ved. Invitti di anni 86


Segreteria Pastorale<br />

Presso la casa parrocchiale di Carate,<br />

via Caprotti 1 per tutta la <strong>Comunità</strong><br />

pastorale <strong>Spirito</strong> <strong>Santo</strong>.<br />

Con il seguente orario<br />

LUNEDÌ<br />

dalle 14.00 alle 17.00<br />

da MARTEDÌ a VENERDÌ<br />

dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00<br />

SABATO<br />

dalle 9.00 alle 12.00<br />

Per informazioni, sottoporre necessità o<br />

segnalarsi per le attività pastorali.<br />

È sempre possibile rivolgersi ai sacerdoti o<br />

contattarci anche telefonicamente al<br />

n. 0362.900164.<br />

È sempre in funzione la Segreteria telefonica<br />

o il ricevimento fax.<br />

Per Oratorio e Pastorale Giovanile si fa<br />

riferimento a don Massimo e collaboratori<br />

presso l’Agorà.<br />

Per le varie Opere Caritas si contatta il<br />

Centro d’Ascolto o i referenti presso via<br />

Manzoni 12. Telefono 0362.900384.<br />

Il mercoledì dalle 9.00 alle 11.00<br />

Il giovedì dalle 17.00 alle 19.00<br />

Da sempre ben piantati<br />

nel territorio<br />

<strong>Comunità</strong> Pastorale <strong>Spirito</strong> <strong>Santo</strong><br />

Celebrazione<br />

del Battesimo<br />

Domenica 10 luglio<br />

Domenica 7 agosto<br />

ore 15.00 Santi Ambrogio e Simpliciano<br />

ore 16.30 Basilica Santi Pietro e Paolo<br />

Venerdì 8 luglio e 5 agosto<br />

alle ore 21.00, nella Prepositurale<br />

Santi Ambrogio e Simpliciano,<br />

incontro per genitori e padrini<br />

delle due parrocchie<br />

I genitori residenti nelle parrocchie<br />

della <strong>Comunità</strong> pastorale<br />

<strong>Spirito</strong> <strong>Santo</strong><br />

sono pregati di iscrivere<br />

i propri bambini due mesi prima<br />

della data prescelta per il Battesimo<br />

presso la Segreteria pastorale:<br />

Via Caprotti 1 - Carate Brianza<br />

Telefono e fax 0362.900164<br />

Siamo presenti nei comuni di:<br />

Agrate Brianza - Albiate - Besana in Brianza - Bollate<br />

Brugherio - Carate Brianza - Casatenovo - Cinisello Balsamo<br />

Cologno Monzese - Desio - Giussano - Lecco - Lissone<br />

Mariano Comense - Meda - Milano - Monza - Muggiò<br />

Nova Milanese - Paderno Dugnano - Rho - Seregno - Vimercate<br />

Sede e Direzione Generale:<br />

20841 Carate Brianza,<br />

Via Cusani, 6 - Tel. 0362.9401<br />

www.bcccarate.it<br />

il Volto di Carate<br />

29


Azienda Accreditata<br />

con il Servizio Sanitario Nazionale<br />

Direttore Medico di Presidio<br />

Dott.ssa Maria Cristina Manca<br />

Presidio di Carate Brianza<br />

Piazza Madonnina 1<br />

20841 Carate Brianza<br />

Tel. 0362.986.1<br />

Fax 0362.991438<br />

Informazioni e Prenotazioni<br />

ON-LINE dal nostro Sito Internet<br />

www.zucchi-gsd.it<br />

Studio Medico di<br />

ORTOPEDIA<br />

TRAUMATOLOGIA<br />

Dott. Andrea Marco Faggioli<br />

Medico Chirurgo<br />

Specialista in Ortopedia e Traumatologia<br />

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DI RICOVERO<br />

20841 Carate Brianza (MB)<br />

Via L. Azimonti 2<br />

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<strong>Comunità</strong> Protetta (CPA)<br />

Centro Residenziale<br />

Terapeutico (CRA)<br />

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da lunedì a venerdì 8.30 - 13.00 e 14.00 - 16.30<br />

Tel. 0362 986.510 - Centralino 0362.986.1<br />

e-mail: ricoveri.cb@grupposandonato.it<br />

Convenzionato con l’ospedale di Vimercate<br />

ATTIVITÀ AMBULATORIALI<br />

E DI DIAGNOSTICA<br />

Punto prelievi<br />

da lunedì a venerdì<br />

dalle ore 8.00 alle ore 9.30<br />

senza appuntamento<br />

Visite Specialistiche di<br />

Cardiologia, Chirurgia Generale,<br />

Chirurgia Vascolare, Dermatologia,<br />

Diabetologia, Endocrinologia, Epatologia,<br />

Fisiatria, Gastroenterologia, Geriatria,<br />

Ginecologia, Neurologia, Oculistica,<br />

Ortopedia, Pneumologia, Psichiatria,<br />

Psicologia, Terapia del Dolore<br />

Indagini diagnostiche<br />

Elettrocardiogramma, Holter,<br />

Ecocardiogramma, Ecografia,<br />

Ecocolordopplergrafia (TSA - arti),<br />

Elettroencefalogramma, Elettromiografia,<br />

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RIABILITAZIONE<br />

SPECIALISTICA<br />

Kinesiterapia<br />

Terapie Fisiche<br />

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da lunedì a venerdì 8.30 - 12.30<br />

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Ospedalizzazione Domiciliare<br />

Tel. 0362.986.442 con segreteria telefonica<br />

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Giornata Mondiale<br />

Gioventù<br />

Mercoledì 17<br />

Partenza<br />

Giovedì 18<br />

Sistemazione in Ostello<br />

Partecipazione alla Catechesi dei Vescovi<br />

Ore 16.00 - Benvenuto al <strong>Santo</strong> Padre<br />

Sera<br />

Festival della Gioventù<br />

Venerdì 19<br />

Mattino<br />

Catechesi dei Vescovi<br />

Pomeriggio - Sera<br />

Via Crucis e Festival della Gioventù<br />

Sabato 20<br />

Mattino<br />

Trasferimento all’aeroporto militare<br />

“Cuatro Vientos”<br />

Sera<br />

Veglia e Adorazione Eucaristica con il <strong>Santo</strong> Padre.<br />

I partecipanti alla GMG<br />

trascorreranno la notte nell’aeroporto.<br />

Per coloro che lo desiderano<br />

saranno allestiti diversi luoghi<br />

dove poter svolgere<br />

l’adorazione notturna<br />

al Santissimo Sacramento<br />

Domenica 21<br />

Mattino<br />

Celebrazione Eucaristica di Invio<br />

Il Papa rivolgerà ai giovani presenti<br />

il mandato missionario<br />

ad essere testimoni<br />

della fede in Cristo nel mondo<br />

Partenza per Valencia con autobus privato<br />

Dal 21 al 26 Agosto<br />

Soggiorno a Valencia<br />

presso il camping lalqueria www.lalqueria.com<br />

Saremo alloggiati in comodi bungalow da 4 o 5 posti,<br />

dotati di servizi e docce private, cucine e condizionatore<br />

dal 17 al 26 agosto <strong>2011</strong>

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