La soggettività e il dolore in ambito previdenziale ... - INCA Lombardia
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Quaderni<br />
di Medic<strong>in</strong>a Legale del <strong>La</strong>voro<br />
<strong>La</strong> <strong>soggettività</strong> e <strong>il</strong> <strong>dolore</strong> <strong>in</strong> <strong>ambito</strong> <strong>previdenziale</strong>.<br />
Riflessioni su alcuni casi <strong>INCA</strong><br />
di Adalberto Ferioli* e Mariaclara Guerreri**<br />
▼ Premessa<br />
Oltre certi livelli di <strong>in</strong>tensità <strong>il</strong> <strong>dolore</strong> non è più <strong>il</strong> s<strong>in</strong>tomo di una malattia, ma malattia<br />
esso stesso e può rappresentare di per sé <strong>il</strong> fattore maggiormente <strong>in</strong>validante.<br />
Come ripreso nel titolo che si è voluto dare al corso, <strong>il</strong> s<strong>in</strong>tomo <strong>dolore</strong> è «anche»<br />
espressione della <strong>soggettività</strong> dell’<strong>in</strong>dividuo, da alcuni chiamata «soglia <strong>in</strong>dividuale<br />
del <strong>dolore</strong>», <strong>in</strong> rapporto alla quale differenti soggetti possono percepire <strong>in</strong> modo più<br />
o meno <strong>in</strong>tenso uno stesso stimolo doloroso.<br />
Fattori anatomici, fisiologici e culturali (questi ultimi <strong>in</strong>tesi <strong>in</strong> una accezione molto<br />
ampia) <strong>in</strong>teragiscono nel def<strong>in</strong>ire la soglia <strong>in</strong>dividuale di percezione del <strong>dolore</strong>.<br />
Nell’<strong>ambito</strong> della medic<strong>in</strong>a legale <strong>il</strong> <strong>dolore</strong> non è oggettivab<strong>il</strong>e: non esistono attualmente<br />
apparecchiature di uso comune che ne consentano la quantificazione, non<br />
rappresenta un «danno» per <strong>il</strong> quale esistano tabelle risarcitorie: a causa di questi limiti<br />
metodologici, spesso viene sottostimato.<br />
Esistono varie scale di valutazione della percezione dolorosa che, prevalentemente tramite<br />
la somm<strong>in</strong>istrazione di questionari standardizzati, consentono una stima della<br />
sofferenza. In alcune s<strong>in</strong>dromi (come ad esempio nel caso dell’algodistrofia) accertamenti<br />
strumentali e dati cl<strong>in</strong>ici possono coadiuvare nella formulazione diagnostica.<br />
<strong>La</strong> stima dell’<strong>in</strong>tensità del <strong>dolore</strong> sofferto è pertanto una «operazione» complessa;<br />
l’alta professionalità riscontrata <strong>in</strong> varie UO Ospedaliere per la Terapia del Dolore<br />
rende queste strutture un importante punto di riferimento.<br />
I casi che verranno <strong>il</strong>lustrati sono esempi di come <strong>il</strong> <strong>dolore</strong> possa rappresentare esso<br />
stesso una vera e propria disab<strong>il</strong>ità e di come attraverso l’osservazione cl<strong>in</strong>ica,<br />
l’attenta analisi anamnestica e, <strong>in</strong> alcuni casi, con <strong>il</strong> contributo delle strutture operative<br />
ospedaliere citate, si possa arrivare ad una più precisa stima del danno conse-<br />
* Consulente medico <strong>INCA</strong> Legnano e Varese.<br />
** Coord<strong>in</strong>atore medico <strong>INCA</strong> M<strong>il</strong>ano.<br />
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Relazioni