La soggettività e il dolore in ambito previdenziale ... - INCA Lombardia
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Soggettività e <strong>dolore</strong><br />
56<br />
lità per <strong>il</strong> lavoratore <strong>in</strong>fortunato di attendere al proprio mestiere e non ad una qualsiasi attività<br />
proficua. In altre parole, si tratta di un’astensione effettiva, concreta dalla sua attività specifica.<br />
In tal senso, l’impedimento che sostanzia, normativamente, la condizione di malattia,<br />
dalla quale derivi una <strong>in</strong>ab<strong>il</strong>ità temporanea assoluta, prevede oltre alla impossib<strong>il</strong>ità fisica o<br />
psichica all’espletamento della specifica attività lavorativa, anche l’<strong>in</strong>compatib<strong>il</strong>ità di quest’ultima<br />
con esigenze terapeutiche, imposte dalle lesioni patite: l’impedimento è altresì ravvisab<strong>il</strong>e<br />
quando concrete esigenze di prevenzione di un danno alla salute consigl<strong>in</strong>o un periodo<br />
di riposo, o meglio l’<strong>in</strong>terruzione dell’esposizione lavorativa.<br />
È più spesso al riguardo di tali ultime notazioni che assumono r<strong>il</strong>evanza le s<strong>in</strong>dromi soggettive,<br />
complicative o riesacerbanti uno stato anteriore pregiudicato. In ogni caso,<br />
l’azione tra i due fattori, che s<strong>in</strong>ergicamente conclamano un’<strong>in</strong>ab<strong>il</strong>ità lavorativa, non vede<br />
pregiudicata la tutela dell’evento ricorrendo un’efficace azione lesiva. Da ultimo, nella<br />
def<strong>in</strong>izione di temporanea <strong>in</strong>ab<strong>il</strong>ità INAIL, è stato omesso <strong>il</strong> limite def<strong>in</strong>itorio di tale<br />
<strong>in</strong>tervallo, non ponendo alcuna determ<strong>in</strong>azione esplicita al di fuori di quella che può essere<br />
estrapolata dallo stesso aggettivo «temporanea». Per questo è possib<strong>il</strong>e esprimere un<br />
giudizio di conclusione dell’<strong>in</strong>ab<strong>il</strong>ità, improntato ai criteri medico-legali, nel momento<br />
<strong>in</strong> cui si osservi nell’<strong>in</strong>fortunato che la lesione abbia raggiunto lo stadio di «stab<strong>il</strong>izzazione»,<br />
<strong>in</strong> modo che non si possa prevedere un ulteriore miglioramento con cure complementari.<br />
In tema di <strong>soggettività</strong> e <strong>dolore</strong>, laddove ricorra uno stato anteriore patologico,<br />
l’evoluzione delle s<strong>in</strong>dromi conduce spesso ad un prolungamento notevole del periodo<br />
di temporanea con difficoltà ad <strong>in</strong>dividuarne <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e. Ebbene, <strong>in</strong> tal fatta, è possib<strong>il</strong>e<br />
ritenere che la temporanea si sia esaurita nel momento <strong>in</strong> cui, sostanzialmente ristab<strong>il</strong>ito<br />
lo stato anteriore, si proceda alla soppressione del trattamento <strong>in</strong>trapreso dopo<br />
l’<strong>in</strong>fortunio (ormai qualificab<strong>il</strong>e come <strong>in</strong>efficace) e sia possib<strong>il</strong>e la ripresa di un lavoro<br />
produttivo, senza che questo nuoccia all’<strong>in</strong>fortunato.<br />
▼ Bibliografia<br />
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Giuffrè, M<strong>il</strong>ano, 1995.