La soggettività e il dolore in ambito previdenziale ... - INCA Lombardia
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Gli studi di conduzione nervosa vengono ut<strong>il</strong>izzati per identificare la presenza e la natura<br />
della neuropatia, alla quale correlare <strong>il</strong> <strong>dolore</strong>, mentre mancano di specificità nel <strong>dolore</strong><br />
radicolare.<br />
I blocchi diagnostici vengono ut<strong>il</strong>izzati per stab<strong>il</strong>ire la sede di orig<strong>in</strong>e del <strong>dolore</strong> neuropatico<br />
e viscerale.<br />
Tuttavia, per l’<strong>in</strong>dividuazione delle cause di <strong>dolore</strong>, solitamente, piuttosto che gli esami<br />
strumentali, risulta ut<strong>il</strong>e un accurato esame cl<strong>in</strong>ico.<br />
Non sempre, con tutto ciò, i r<strong>il</strong>ievi obiettivi e strumentali supportano l’esistenza di una<br />
patologia organica.<br />
▼ 5. R<strong>il</strong>evanza della malattia con <strong>dolore</strong><br />
e del <strong>dolore</strong>-malattia ai f<strong>in</strong>i valutativi INPS<br />
Una causa somatica def<strong>in</strong>ita del <strong>dolore</strong> può essere <strong>in</strong>dividuata solo nel 10-20% dei<br />
casi, nei casi restanti <strong>il</strong> <strong>dolore</strong> è «aspecifico», e, al riguardo, è frequente attribuire al s<strong>in</strong>tomo<br />
«<strong>dolore</strong>» un’orig<strong>in</strong>e emotiva, psicogena. A volte la causa è misconosciuta perché si<br />
tratta di patologie che non sono conosciute come dolorose.<br />
◗ In quella quota di casi <strong>in</strong> cui la genesi organica del <strong>dolore</strong> è dimostrab<strong>il</strong>e, gli apparati<br />
co<strong>in</strong>volti sono i più disparati: <strong>il</strong> sistema nervoso, l’apparato osteoarticolare, i visceri,<br />
la psiche.<br />
Al primo posto tra le cause del <strong>dolore</strong> cronico ci sono le neoplasie, la seconda causa è<br />
rappresentata dalle patologie degenerative <strong>in</strong> generale, seguono le lesioni conseguenti<br />
alla chirurgia, e al quarto posto i postumi di traumi.<br />
◗ <strong>La</strong> malattia tumorale è, come ho detto, la più frequente causa di <strong>dolore</strong> cronico. Gli<br />
studiosi ritengono che circa la metà dei pazienti affetti da neoplasia maligna sia afflitta<br />
da s<strong>in</strong>tomatologia dolorosa e un terzo da <strong>dolore</strong> implacab<strong>il</strong>e.<br />
Il <strong>dolore</strong> oncologico è un’ulteriore sofferenza che si somma alla componente affettiva,<br />
reattiva alla consapevolezza di essere affetto da patologia grave.<br />
Il <strong>dolore</strong> nel soggetto affetto da tumore riconosce vari meccanismi patogenetici: può<br />
derivare dal diretto <strong>in</strong>teressamento da parte del tumore dei tessuti molli, dell’osso, delle<br />
strutture nervose (60-80% dei casi) o dal danno causato dalla terapia antiblastica,<br />
chirurgica, chemioterapica e radioterapica (20-25% dei pazienti), o, non correlato al<br />
tumore, può coesistere, determ<strong>in</strong>ato da patologia pregressa (3-10% di frequenza).<br />
Il <strong>dolore</strong> provocato direttamente dalla massa neoformata può derivare dalla compressione<br />
o <strong>in</strong>vasione di radici, tronchi o plessi nervosi (i carc<strong>in</strong>omi del lobo superiore del<br />
polmone possono provocare una grave plessopatia brachiale, i tumori della pelvi possono<br />
<strong>in</strong>f<strong>il</strong>trare <strong>il</strong> plesso femorale, localmente possono <strong>in</strong>teressare piccole diramazioni<br />
nervose orig<strong>in</strong>ando neuropatie periferiche); o dall’<strong>in</strong>f<strong>il</strong>trazione dei vasi sanguigni, con<br />
conseguente congestione venosa o ischemia locale; o dall’ostruzione, con conseguen-<br />
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Relazioni