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La soggettività e il dolore in ambito previdenziale ... - INCA Lombardia

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lorosa riferita da un <strong>in</strong>dividuo» ed è proposto un metodo di determ<strong>in</strong>azione del danno<br />

correlato al <strong>dolore</strong> attraverso valutazioni della gravità del <strong>dolore</strong>, della limitazione dell’attività<br />

e dell’effetto del <strong>dolore</strong> sul tono dell’umore (ricavati da dati anamnestico-cl<strong>in</strong>ici e<br />

con punteggi da 0 a 10), comb<strong>in</strong>ati con l’osservazione dei comportamenti legati al <strong>dolore</strong><br />

e una valutazione globale della credib<strong>il</strong>ità della persona. Dal calcolo del punteggio totale<br />

ricavato dagli elementi sopra descritti si perviene a determ<strong>in</strong>are la gravità del <strong>dolore</strong><br />

(<strong>in</strong> c<strong>in</strong>que classi di gravità), a cui corrispondono c<strong>in</strong>que categorie di <strong>in</strong>validità.<br />

◗ È evidente che <strong>il</strong> metodo di valutazione del danno correlato al <strong>dolore</strong> non ha<br />

quella base oggettiva che caratterizza le altre stime americane del danno: soggettivi<br />

sono gli elementi anamnestici sui quali si basano i primi parametri, soggettive sono<br />

le valutazioni dell’esam<strong>in</strong>atore relative agli ultimi parametri. In ultimo, la Guida segnala<br />

la non attendib<strong>il</strong>ità della valutazione nei casi <strong>in</strong> cui gli <strong>in</strong>dividui <strong>in</strong>dagati siano<br />

poco credib<strong>il</strong>i.<br />

Anche la Società di Medic<strong>in</strong>a Legale e di Crim<strong>in</strong>ologia di Francia ha elaborato una<br />

scala delle souffrances endurées, <strong>in</strong> sette livelli di gravità, impiegando, quali parametri di<br />

valutazione, la diagnosi di lesione, <strong>il</strong> tipo di trattamento e <strong>il</strong> periodo di astensione lavorativa.<br />

Le tabelle francesi, pertanto, misurano più <strong>il</strong> disagio che <strong>il</strong> <strong>dolore</strong>.<br />

In Italia, solo di recente, è stata proposta da Ronchi e Cucci (<strong>in</strong> Il <strong>dolore</strong> nella valutazione<br />

del medico legale, a cura di Vald<strong>in</strong>i, Giuffrè Editore, 2007, pp. 117-130) una griglia di<br />

quantificazione del grado di sofferenza.<br />

<strong>La</strong> griglia prevede c<strong>in</strong>que parametri (durata dell’iter cl<strong>in</strong>ico, tipo di terapia farmacologica<br />

impiegata per lenire <strong>il</strong> <strong>dolore</strong>, tipo di presidio ortopedico-chirurgico posizionato per<br />

curare la lesione, tipo di <strong>in</strong>tervento chirurgico, grado di r<strong>in</strong>uncia alle attività quotidiane)<br />

e per ciascun parametro c<strong>in</strong>que differenti steps per crescente gravità. Sommando i s<strong>in</strong>goli<br />

valori si ottiene uno score totale che, moltiplicato per cento, fornisce un valore <strong>in</strong> centesimi<br />

del quantum di sofferenza. In realtà, <strong>il</strong> Ronchi, con la griglia valutativa proposta,<br />

ha voluto <strong>in</strong>dicare una via di valutazione di quella quota del danno morale che può essere<br />

ricondotta alla percezione sensoriale dolorosa del sistema nervoso, e pertanto <strong>in</strong>timamente<br />

connessa alla lesione, al f<strong>in</strong>e di sganciarla dall’<strong>in</strong>iqua liquidazione del danno<br />

morale attraverso un automatismo, come è di prassi nella giurisprudenza.<br />

◗ In ultimo, nelle Tabelle del decreto legislativo 38/2000 <strong>in</strong> uso all’INAIL, <strong>il</strong> «<strong>dolore</strong>»<br />

viene <strong>in</strong>cluso, al solo f<strong>in</strong>e di graduare la percentuale prevista per specifiche voci, nella<br />

valutazione del danno biologico di poche accezioni, per lo più di natura osteoarticolare<br />

(la s. dello stretto toracico, le lesioni della caviglia, la patologia vertebrale, la pancreatite<br />

cronica), e la <strong>soggettività</strong> viene citata solo nella s<strong>in</strong>drome soggettiva del traumatizzato<br />

cranico, che viene valutata «f<strong>in</strong>o a 4».<br />

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