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La soggettività e il dolore in ambito previdenziale ... - INCA Lombardia

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◗ Il medico legale si sforza di <strong>in</strong>dagare tutti i s<strong>in</strong>tomi denunciati nel tentativo di <strong>in</strong>dividuare<br />

dati obiettivi che possano rendere attendib<strong>il</strong>e quanto lamentato dal paziente e<br />

attribuib<strong>il</strong>e ad una precisa lesione organica. Può ut<strong>il</strong>izzare tutti gli strumenti di valutazione<br />

fisica e psicologica messi a disposizione dai centri per la cura del <strong>dolore</strong>, ma<br />

diffic<strong>il</strong>mente soddisfa la propria esigenza di prova, considerata la sostanziale <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>atezza<br />

dei risultati.<br />

Per l’accertamento del <strong>dolore</strong> può ut<strong>il</strong>izzare i test <strong>in</strong>dividuati dalla cl<strong>in</strong>ica: radiografie,<br />

TC, RMN, sc<strong>in</strong>tigrafia, termografia, EMG, blocchi anestetici locali. Queste <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i,<br />

più che altro, tentano di identificare la presenza di patologia fisica che corrisponda al<br />

<strong>dolore</strong> riferito, che, tuttavia, nel caso di <strong>dolore</strong> cronico, spesso è assente.<br />

Al f<strong>in</strong>e di misurare <strong>il</strong> <strong>dolore</strong> può usare (...trascurando i metodi <strong>in</strong> uso un tempo nell’algesiometria,<br />

atti a riprodurre artificialmente <strong>il</strong> <strong>dolore</strong> attraverso stimolazioni nocicettive<br />

graduab<strong>il</strong>i, def<strong>in</strong>iti dal Moricca, uno dei pionieri dell’algologia italiana, «mezzi<br />

di tortura»!) le scale analogiche visive, le scale a categorie verbali, le scale di valutazione<br />

numerica e le scale multidimensionali con questionari (di questi ultimi <strong>il</strong> più<br />

frequentemente usato è <strong>il</strong> McG<strong>il</strong>l Pa<strong>in</strong> Questionnaire, MPQ, composto da tre parti<br />

che comprendono: una scala descrittiva dell’<strong>in</strong>tensità del <strong>dolore</strong> – lieve, fastidioso, angosciante,<br />

<strong>in</strong>tollerab<strong>il</strong>e, atroce –; <strong>il</strong> disegno della figura umana, ventrale e dorsale, su<br />

cui <strong>il</strong> paziente deve segnare la localizzazione del <strong>dolore</strong>; una selezione di aggettivi che<br />

rispecchiano le componenti sensitiva, affettiva e cognitiva del <strong>dolore</strong>).<br />

Per valutare la capacità di impegnarsi <strong>in</strong> attività funzionali vi sono, poi, test che <strong>in</strong>dagano<br />

un vasto spettro di attività fisiche e la gravità del <strong>dolore</strong> durante queste attività,<br />

– come salire le scale, sollevare pesi, eseguire attività della vita quotidiana… – (Roland-Morris<br />

Disab<strong>il</strong>ity Scale, Functional Status Index, Sickness Impact Prof<strong>il</strong>e…).<br />

Si tratta, tuttavia, <strong>in</strong> entrambi i casi, di strumenti basati sull’autovalutazione dei<br />

pazienti e con esclusive f<strong>in</strong>alità diagnostiche e terapeutiche: le valutazioni quantitative<br />

del <strong>dolore</strong> e gli <strong>in</strong>dici di disab<strong>il</strong>ità così ottenuti, di certo, non possono essere tradotte<br />

<strong>in</strong> percentuali di <strong>in</strong>validità.<br />

◗ <strong>La</strong> medic<strong>in</strong>a legale, sempre pronta a redigere tabelle e l<strong>in</strong>ee guida valutative nei vari<br />

ambiti, a lungo ha ignorato <strong>in</strong>vece <strong>il</strong> problema valutativo del <strong>dolore</strong>.<br />

D’altra parte, <strong>in</strong> molti paesi, tra i quali <strong>il</strong> nostro, anche <strong>il</strong> danno alla sfera psichica, per<br />

molto tempo non ha assunto dignità autonoma nelle valutazioni medico-legali, ritenuto<br />

a volte far parte del danno morale, altre volte considerato come pretestazione, simulazione<br />

o esagerazione. E <strong>in</strong> <strong>ambito</strong> civ<strong>il</strong>istico, se oggi <strong>il</strong> danno biologico di natura<br />

psichica viene valutato dal medico, grazie anche ai criteri diagnostici specifici <strong>in</strong>clusi nel<br />

DSM IV, che ne hanno permesso una sistematizzazione, <strong>in</strong>vece <strong>il</strong> <strong>dolore</strong>, non medicalmente<br />

apprezzab<strong>il</strong>e e quantificab<strong>il</strong>e, tutt’oggi, viene più fac<strong>il</strong>mente <strong>in</strong>serito nel novero del<br />

danno morale, e la sua monetizzazione, <strong>il</strong> cosiddetto «pretium doloris», delegata alla discrezionalità<br />

del giudice.<br />

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