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La soggettività e il dolore in ambito previdenziale ... - INCA Lombardia

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tazione 14 . Oltre a ciò, se somm<strong>in</strong>istrati nel contesto di un accertamento f<strong>in</strong>alizzato ad<br />

ottenere benefici «non terapeutici», risultano non attendib<strong>il</strong>i. Peraltro, le Commissioni<br />

medico-legali delle ASL necessitano di fondare le loro valutazioni su elementi obiettivab<strong>il</strong>i<br />

e misurab<strong>il</strong>i, anche per permettere successivi controlli da parte delle Commissioni<br />

m<strong>in</strong>isteriali di verifica.<br />

L’esigenza di def<strong>in</strong>ire rigorosamente dal punto di vista diagnostico le diverse forme di patologia<br />

cefalalgica ha <strong>in</strong>dotto pertanto a prescrivere che le certificazioni prodotte alle<br />

Commissioni delle ASL provengano da Centri per le Cefalee di r<strong>il</strong>evanza nazionale. Successivamente<br />

al lavoro della Commissione sono stati riconosciuti dalla Regione <strong>Lombardia</strong><br />

tre centri di riferimento per le cefalee, che possono pertanto corrispondere a tali requisiti:<br />

i centri presso gli IRCCS Mond<strong>in</strong>o di Pavia e Besta di M<strong>il</strong>ano e <strong>il</strong> centro presso<br />

gli Spedali Civ<strong>il</strong>i di Brescia.<br />

<strong>La</strong> necessità di graduare l’impatto <strong>in</strong>validante della patologia, sulla base della frequenza,<br />

durata ed <strong>in</strong>tensità degli attacchi nonché della risposta terapeutica, impone che le certificazioni<br />

provenienti dai centri di riferimento riflettano un periodo di osservazione, del<br />

caso, della durata di almeno un anno.<br />

❚ Note <strong>in</strong> tema di codifica dell’<strong>in</strong>validità<br />

Un ultimo appunto riguarda la codificazione delle diagnosi a f<strong>in</strong>i statistici; è sentita da<br />

tempo anche <strong>in</strong> <strong>ambito</strong> medico-legale la necessità di ripensare alla modalità di stesura<br />

delle diagnosi nel campo delle disab<strong>il</strong>ità che tengano conto delle <strong>in</strong>dicazioni date dall’OMS<br />

<strong>in</strong> tema di Classificazioni Internazionali. In particolare se dal punto di vista cl<strong>in</strong>ico<br />

è largamente diffusa l’adozione e l’ut<strong>il</strong>izzo della codifica basata sul sistema ICD (International<br />

Classification of Disease) giunta già alla 10° revisione (sebbene sia correntemente<br />

ut<strong>il</strong>izzata ancora la 9 a ) ai f<strong>in</strong>i ad esempio dei sistemi DRG, <strong>in</strong> <strong>ambito</strong> socio-sanitario,<br />

e <strong>in</strong> particolare <strong>in</strong> <strong>ambito</strong> medico-legale, nessuna ufficiale adozione di un sistema<br />

standardizzato delle codifiche secondo l’ICF (International Classification of Function<strong>in</strong>g)<br />

è stata ancora discussa e condivisa. Un precedente per la verità è costituito proprio<br />

dalle tabelle m<strong>in</strong>isteriali del ‘92 che si rifacevano ai precursori dell’ICF (ICDH), ormai<br />

culturalmente superati.<br />

Un tentativo di codifica alle patologie <strong>in</strong> questione può essere proposto con riferimento<br />

alla diagnosi cl<strong>in</strong>ica delle cefalee (basata sull’ICD10) ed alla diagnosi funzionale (basata<br />

sull’ICF) dove <strong>il</strong> riferimento sarà costituito dalla componente «funzioni corporee» (b).<br />

Nello specifico la voce che meglio si adatta alle cefalee è quella relativa alla categoria «funzioni<br />

sensoriali e <strong>dolore</strong>», sottocategoria di II livello «<strong>dolore</strong>» (b280), sottocategoria di IV<br />

14 G. Bertolotti, G. Vidotto, E. Sanavio, F. Freudiani, «Psychological and Emotional Aspects and Pa<strong>in</strong>»,<br />

Neurological Sciences, n. 24 (2) maggio, 2003, pp. s71-s75.<br />

23<br />

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