La soggettività e il dolore in ambito previdenziale ... - INCA Lombardia
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Soggettività e <strong>dolore</strong><br />
22<br />
In base alla risposta ai trattamenti si è dist<strong>in</strong>to:<br />
Soddisfacente: la cefalea si riduce di almeno <strong>il</strong> 50% con <strong>il</strong> trattamento di prof<strong>il</strong>assi e/o<br />
la risposta ai s<strong>in</strong>tomatici è completa (riduzione significativa della s<strong>in</strong>tomatologia o sua<br />
scomparsa entro due ore dall’assunzione).<br />
Scarsa: la cefalea si riduce di < 50% dopo almeno 4 trattamenti con farmaci di prof<strong>il</strong>assi<br />
di comprovata efficacia, assunti con dosaggio e durata adeguati. <strong>La</strong> risposta ai s<strong>in</strong>tomatici<br />
è parziale.<br />
Refrattaria: nessun beneficio a 4 trattamenti con farmaci di prof<strong>il</strong>assi di comprovata efficacia,<br />
assunti con dosaggio e durata adeguati.<br />
Comorb<strong>il</strong>ità: nella quantificazione dell’<strong>in</strong>validità occorre tenere conto, ovviamente,<br />
della possib<strong>il</strong>e presenza di comorb<strong>il</strong>ità, che nel caso di emicrania possono essere: ipertensione,<br />
depressione e ansia; nel caso di cefalea di tipo tensivo: depressione, ansia,<br />
stress psicosociale.<br />
Nella classificazione non sono state considerate le forme secondarie di cefalea, rimandando,<br />
<strong>in</strong> tal caso, ai criteri vigenti per la patologia organica di base.<br />
▼ Documentazione sanitaria<br />
Il problema valutativo che assume un’importanza cruciale quando l’attenzione su tali patologie<br />
si sposta dal versante cl<strong>in</strong>ico al versante medico-legale, risiede nel fatto che la diagnosi<br />
non si fonda su elementi obiettivi (esami strumentali, imag<strong>in</strong>g) e qu<strong>in</strong>di fac<strong>il</strong>mente<br />
riproducib<strong>il</strong>i e «verificab<strong>il</strong>i», ma si basa sulla osservazione cl<strong>in</strong>ica, sulla visita, sul colloquio,<br />
sul diario e su questionari appositamente costruiti. È chiaro qu<strong>in</strong>di che la diagnosi<br />
di cefalea è fortemente dipendente dalla s<strong>in</strong>tomatologia soggettiva riferita dal paziente<br />
e dalla accortezza/capacità del cl<strong>in</strong>ico.<br />
Allo stato attuale delle conoscenze, nessuna <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e ha valore di test diagnostico: quasi<br />
sempre <strong>in</strong>fatti la diagnosi è cl<strong>in</strong>ica e basata su una accurata raccolta anamnestica ed un<br />
adeguato periodo di osservazione e trattamento. L’ut<strong>il</strong>izzo di questionari diagnostici<br />
(quali <strong>il</strong> MIDAS, l’HIT6, lo SF36) appositamente costruiti per precisare lo stato di disagio,<br />
la perturbazione delle abitud<strong>in</strong>i ed <strong>il</strong> peggioramento della qualità di vita, sono<br />
di comprovato e comune ut<strong>il</strong>izzo <strong>in</strong> cl<strong>in</strong>ica. Tuttavia essendo basati su percezioni soggettive<br />
del paziente sul proprio stato di salute, sono di limitato uso per f<strong>in</strong>alità medico-legali.<br />
<strong>La</strong> condizione psicologica di un paziente può <strong>in</strong>fatti essere <strong>in</strong>fluenzata dai<br />
s<strong>in</strong>tomi e, allo stesso tempo, essa può <strong>in</strong>fluenzare la percezione dei s<strong>in</strong>tomi. Inoltre<br />
nella valutazione psicologica, <strong>il</strong> <strong>dolore</strong> può <strong>in</strong>fluenzare i risultati di un questionario, di<br />
modo che bisognerebbe tenere conto dello stato del paziente al momento della valu-