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La soggettività e il dolore in ambito previdenziale ... - INCA Lombardia

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Soggettività e <strong>dolore</strong><br />

20<br />

Il <strong>dolore</strong> è tipicamente b<strong>il</strong>aterale, gravativo o costrittivo, di <strong>in</strong>tensità lieve-media. Possono<br />

associarsi fotofobia, fonofobia o nausea lieve. Benché esistano notevoli somiglianze<br />

con la TTH, la NDPH è caratterizzata da un andamento quotidiano s<strong>in</strong> dall’esordio,<br />

o quasi, e dal fatto che solitamente si manifesta <strong>in</strong> soggetti con anamnesi negativa<br />

per cefalea. Per porre la diagnosi è <strong>in</strong>dispensab<strong>il</strong>e che <strong>il</strong> soggetto affetto sia <strong>in</strong> grado di<br />

ricordare con sicurezza un tale tipo di esordio della cefalea. <strong>La</strong> NDPH può presentare<br />

caratteristiche cl<strong>in</strong>iche sia di tipo emicranico che tensivo. È sempre opportuno escludere,<br />

mediante l’esecuzione di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i appropriate, forme secondarie a ipotensione o<br />

ipertensione liquorale, una cefalea post-traumatica e una cefalea attribuita a <strong>in</strong>fezioni<br />

(virali <strong>in</strong> particolare). Ne esiste un sottotipo, autolimitantesi, che si risolve senza trattamento<br />

nell’arco di alcuni mesi, e un sottotipo refrattario, che resiste ai trattamenti farmacologici,<br />

anche aggressivi.<br />

Nevralgia del trigem<strong>in</strong>o classica e altre nevralgie del capo<br />

Il <strong>dolore</strong> craniofacciale è mediato, per la gran parte del territorio e nella maggioranza dei<br />

pazienti, dal sistema trigem<strong>in</strong>ale, dai nervi <strong>in</strong>termedio, glossofar<strong>in</strong>geo e vago e dalle radici<br />

cervicali superiori attraverso i nervi occipitali. <strong>La</strong> stimolazione di questi nervi mediante<br />

compressione, distorsione, esposizione al freddo e altri stimoli irritativi, oppure una lesione<br />

delle vie centrali, può causare <strong>dolore</strong> lanc<strong>in</strong>ante o costante nell’area di distribuzione.<br />

<strong>La</strong> nevralgia del trigem<strong>in</strong>o è un disturbo un<strong>il</strong>aterale caratterizzato da dolori di breve durata,<br />

a tipo scossa elettrica; <strong>il</strong> <strong>dolore</strong> – tipicamente – <strong>in</strong>izia e term<strong>in</strong>a <strong>in</strong> modo brusco ed<br />

è limitato al territorio di distribuzione di una o più branche trigem<strong>in</strong>ali. Il <strong>dolore</strong> è spesso<br />

<strong>in</strong>nescato da stimoli (fattori scatenanti) <strong>in</strong>nocui e comuni, quali lavarsi <strong>il</strong> volto o i denti,<br />

radersi, fumare, parlare, ma spesso si presenta anche spontaneamente. Piccole aree del<br />

solco naso-labiale e/o del mento sono particolarmente suscettib<strong>il</strong>i allo scatenamento del<br />

<strong>dolore</strong> («zone gr<strong>il</strong>letto» o trigger). Il decorso presenta solitamente fasi di remissione di<br />

durata variab<strong>il</strong>e. In alcuni casi, la causa può essere ovvia, come nell’<strong>in</strong>fezione da herpes<br />

zoster o <strong>in</strong> presenza di un’anomalia strutturale evidenziata alle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i neuroradiologiche,<br />

ma <strong>in</strong> alcuni casi non è possib<strong>il</strong>e identificare alcuna causa apparente.<br />

<strong>La</strong> nevralgia trigem<strong>in</strong>ale classica di solito <strong>in</strong>izia a livello della seconda o terza branca, <strong>in</strong>teressando<br />

più frequentemente la guancia o <strong>il</strong> mento. In meno del 5% dei casi <strong>in</strong>teressa<br />

la prima branca. Il <strong>dolore</strong> non si estende mai controlateralmente (se si presenta b<strong>il</strong>ateralmente<br />

è probab<strong>il</strong>mente una forma s<strong>in</strong>tomatica, più frequentemente associata a sclerosi<br />

multipla). Fra un attacco e l’altro <strong>il</strong> paziente solitamente non presenta s<strong>in</strong>tomi, anche se<br />

dopo molti anni di malattia può manifestarsi un <strong>dolore</strong> sordo più persistente. Gli attacchi<br />

dolorosi sono solitamente seguiti da un breve periodo refrattario durante <strong>il</strong> quale <strong>il</strong><br />

<strong>dolore</strong> non può essere scatenato. In alcuni casi, l’attacco può essere scatenato da stimoli<br />

somatosensoriali extratrigem<strong>in</strong>ali, per esempio localizzati a un arto, o da altre stimolazioni<br />

sensoriali, come luce, rumore o sapori, di elevata <strong>in</strong>tensità. Il <strong>dolore</strong> spesso evoca con-

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