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La soggettività e il dolore in ambito previdenziale ... - INCA Lombardia

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Soggettività e <strong>dolore</strong><br />

18<br />

siva, cefalea muscolo-tensiva, cefalea psicomiogena, cefalea da stress, cefalea comune, cefalea<br />

essenziale, cefalea idiopatica e cefalea psicogena). Nello stesso tempo è la cefalea primaria<br />

meno studiata, nonostante produca l’impatto socio-economico più elevato.<br />

Mentre <strong>in</strong> passato questa forma di cefalea veniva considerata di natura prevalentemente<br />

psicogena, un certo numero di studi apparsi dopo la prima edizione della Classificazione<br />

Internazionale delle Cefalee suggerisce fortemente l’esistenza di una base neurobiologica,<br />

perlomeno per i sottotipi più gravi.<br />

Il <strong>dolore</strong> è tipicamente b<strong>il</strong>aterale, di qualità gravativo-costrittivo, di <strong>in</strong>tensità da lieve a<br />

media e non risulta aggravato dall’attività fisica di rout<strong>in</strong>e. <strong>La</strong> nausea è assente (può comparire<br />

nella forma cronica), ma possono essere presenti fotofobia o fonofobia.<br />

Nella attuale classificazione si dist<strong>in</strong>guono:<br />

◗ una forma sporadica (meno di un episodio di cefalea al mese di durata variab<strong>il</strong>e da<br />

m<strong>in</strong>uti a giorni.) che ha un impatto m<strong>in</strong>imo sugli <strong>in</strong>dividui e non merita molta attenzione<br />

da parte del medico;<br />

◗ una forma frequente (frequenti episodi di cefalea di durata variab<strong>il</strong>e da m<strong>in</strong>uti a giorni)<br />

che può andare <strong>in</strong>contro a una considerevole disab<strong>il</strong>ità, che talvolta richiede l’uso<br />

di farmaci costosi e trattamenti di prof<strong>il</strong>assi;<br />

◗ ed una forma cronica (evolve da una cefalea di tipo tensivo episodica, con episodi di<br />

cefalea quotidiani o molto frequenti, comunque ≥15 giorni al mese da >3 mesi e di<br />

durata variab<strong>il</strong>e da m<strong>in</strong>uti a giorni), disab<strong>il</strong>itante con costi elevati, sia sul piano personale<br />

che su quello socio-economico<br />

Cefalee a grappolo<br />

<strong>La</strong> cefalea a grappolo rientra nelle cefalalgie «autonomico-trigem<strong>in</strong>ali» caratterizzate da<br />

episodi di cefalea associata a s<strong>in</strong>tomi che derivano dall’<strong>in</strong>teressamento del sistema parasimpatico<br />

cranico. Indag<strong>in</strong>i neuroradiologiche condotte nell’animale e nell’uomo suggeriscono<br />

che, <strong>in</strong> queste s<strong>in</strong>dromi, si verifichi l’attivazione di un riflesso trigem<strong>in</strong>o-parasimpatico<br />

fisiologico, mentre i segni determ<strong>in</strong>ati da un deficit del sistema simpatico sarebbero<br />

fenomeni secondari.<br />

In passato era <strong>in</strong>dicata come Nevralgia c<strong>il</strong>iare, eritromelalgia del capo, eritroprosopalgia<br />

di B<strong>in</strong>g, emicrania angioparalitica, emicrania nevralgiforme cronica, cefalalgia istam<strong>in</strong>ica,<br />

cefalea di Horton, malattia di Harris-Horton, nevralgia emicranica (di Harris), nevralgia<br />

petrosa (di Gardner).<br />

Gli attacchi sono caratterizzati da <strong>dolore</strong> <strong>in</strong>tenso, strettamente un<strong>il</strong>aterale, orbitario, sovraorbitario,<br />

temporale, o <strong>in</strong> varie comb<strong>in</strong>azioni di tali sedi, della durata di 15-180 m<strong>in</strong>uti,<br />

che si manifestano con una frequenza variab<strong>il</strong>e da una volta ogni due giorni a 8 volte<br />

al giorno. Gli attacchi si manifestano <strong>in</strong> periodi attivi, denom<strong>in</strong>ati «grappoli», della durata<br />

di settimane o mesi e sono <strong>in</strong>tervallati da fasi di remissione della durata di mesi o anni.<br />

Il 10-15% dei soggetti presenta un andamento cronico senza periodi di remissione.

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