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“Che cos'è la dialisi?” di G.B. Piccoli

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G. B. <strong>Piccoli</strong><br />

Che cos’è <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>?


La Dialisi a vignette<br />

Testo e illustrazioni <strong>di</strong> Giorgina <strong>Piccoli</strong><br />

La serie del<strong>la</strong> Nefrologia a Vignette è a cura <strong>di</strong> Franca Giacchino e Giorgina B <strong>Piccoli</strong><br />

E<strong>di</strong>zioni Tipolito MELLI - Borgone Susa<br />

Grafica: Andrea Pellissier<br />

Stampa: Tipolito MELLI - Borgone Susa<br />

Finito <strong>di</strong> stampare nel mse <strong>di</strong> marzo 2011<br />

Eventuali proventi saranno devoluti allo sviluppo <strong>di</strong> ulteriore materiale <strong>di</strong>dattico<br />

per i pazienti con ma<strong>la</strong>ttie renali e per i loro familiari.<br />

La <strong><strong>di</strong>alisi</strong> a vignette<br />

Tutto quello che volete sapere.<br />

Proprio tutto?<br />

(beh, almeno qualche cosa<br />

per incominciare).


De<strong>di</strong>ca<br />

Q uesto libro era nato <strong>di</strong>eci anni fa con una de<strong>di</strong>ca ai miei<br />

maestri, infermieri e me<strong>di</strong>ci che mi hanno sve<strong>la</strong>to i primi<br />

segreti del mondo del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

La sua nuova e<strong>di</strong>zione, <strong>di</strong>eci anni dopo, è de<strong>di</strong>cata a tutti<br />

quei pazienti che mi hanno rive<strong>la</strong>to un mondo ancora più<br />

ricco e straor<strong>di</strong>nario, quello <strong>di</strong> chi, convivendo con una<br />

ma<strong>la</strong>ttia, non si arrende e <strong>di</strong>venta più ricco <strong>di</strong> esperienze,<br />

<strong>di</strong> umanità, <strong>di</strong> gentilezza.<br />

Non è per caso che questa e<strong>di</strong>zione sia possibile grazie al<br />

supporto dell’Associazione Amici <strong>di</strong> Piero.<br />

E’ a Piero, al<strong>la</strong> sua famiglia e ai suoi amici, che questo libro<br />

è de<strong>di</strong>cato.


Prefazione


Q uando <strong>la</strong> dott.ssa Giorgina <strong>Piccoli</strong> mi ha chiesto <strong>di</strong><br />

scrivere una prefazione al frutto del<strong>la</strong> sua ennesima fatica,<br />

dopo averne scorso le pagine, ho cercato una definizione<br />

sintetica ed appropriata per rappresentarlo.<br />

Mi sono posto <strong>la</strong> domanda: si tratta <strong>di</strong> una guida per il<br />

paziente e costituisce, quin<strong>di</strong>, un orientamento pratico<br />

nell’ambito del trattamento dell’uremia, oppure deve<br />

essere considerato un manuale che riporta con un<br />

criterio funzionale, <strong>di</strong>vulgativo ed informativo, le nozioni<br />

fondamentali sull’argomento <strong><strong>di</strong>alisi</strong> e trapianto? Nessuno<br />

dei due termini mi è sembrato esaustivo,<br />

perché questo volume ha qualcosa in più <strong>di</strong> una guida o <strong>di</strong><br />

un manuale.<br />

Infatti, in maniera <strong>di</strong>screta e chiara introduce al mondo<br />

del<strong>la</strong> insufficienza renale cronica, rende <strong>la</strong> conoscenza<br />

del trattamento sostitutivo più facile e meno noiosa, è<br />

facilmente <strong>di</strong>sponibile grazie al suo formato agevole e nei<br />

momenti <strong>di</strong> immancabile malinconia può far sorridere con<br />

le sue vivaci e colorate vignette.<br />

Il linguaggio è semplice e chiaro,<br />

le illustrazioni sono accattivanti e sdrammatizzanti,<br />

adeguatamente misurate.<br />

Questo libro è stato concepito per aiutare il paziente<br />

nefropatico a comprendere e ad adattare il proprio stile<br />

<strong>di</strong> vita alle sue effettive con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute.<br />

Insomma, un “amico libro<strong>”</strong> che ti prende per mano e ti<br />

accompagna in questo nuovo viaggio.<br />

E allora, caro Lettore, sono convinto che questo libro ti<br />

seguirà dovunque e, spesso, da buon amico ti in<strong>di</strong>cherà <strong>la</strong><br />

via da intraprendere.<br />

Buona lettura.<br />

*Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Nefrologia<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bari<br />

Gesualdo Loreto*


I Reni


I Reni I Reni<br />

Cominciamo dal principio, I reni sono due organi<br />

che hanno <strong>la</strong> forma <strong>di</strong> due grossi fagioli<br />

e che, quando stanno bene,<br />

sono grossi, più o meno,<br />

come le mani strette a pugno.<br />

cioè dai reni.<br />

14<br />

15


filtrano il sangue<br />

e lo depurano:<br />

fanno pipì;<br />

I Reni I Reni<br />

I reni fanno un sacco <strong>di</strong> cose:<br />

e<strong>la</strong>borano vitamine,<br />

in partico<strong>la</strong>re<br />

utili per le ossa<br />

(vitamina D)<br />

fabbricano sostanze (ormoni)<br />

che servono a nutrire e far crescere<br />

le cellule del sangue (eritropoietina)<br />

fabbricano sostanze<br />

che fanno alzare o abbassare<br />

<strong>la</strong> pressione...<br />

Per raccontare tutto cosa fanno i reni<br />

ci sarebbe bisogno <strong>di</strong> un grosso libro.<br />

16<br />

Io sono<br />

un globuolo rosso<br />

grasso<br />

Ne scriveremo uno apposta un altro giorno.<br />

Per adesso cominciamo dalle cose più importanti.<br />

17


I reni eliminano un sacco <strong>di</strong> schifezze:<br />

sono un po’ il portaspazzature<br />

del nostro corpo.<br />

(Ma da dove vengono tutte queste<br />

scorie - o spazzature?<br />

Un po’ da quello che mangiamo e<br />

beviamo,<br />

un po’ dal nostro organismo;<br />

sono i “sottoprodotti<strong>”</strong> del suo<br />

funzionamento,<br />

come il fumo dei camini o i gas <strong>di</strong> scarico delle macchine.<br />

Quello che non vo<strong>la</strong> via viene eliminato dall’intestino<br />

(e dai reni).<br />

I Reni I Reni<br />

Se i reni si amma<strong>la</strong>no e non funzionano più bene<br />

bisogna sostituire il loro <strong>la</strong>voro...<br />

o, almeno, renderlo più leggero.<br />

18<br />

Questo si può fare in vari mo<strong>di</strong>:<br />

all’inizio, quando cioè i reni funzionano ancora un po’,<br />

anche se non più perfettamente,<br />

può essere utile una <strong>di</strong>eta<br />

che eviti <strong>di</strong> fabbricare troppa “spazzatura<strong>”</strong>.<br />

19


I Reni I Reni<br />

In generale, in questa fase,<br />

si usano <strong>di</strong>ete con poche proteine,<br />

che funzionano sia mantenendo i reni “a riposo<strong>”</strong><br />

(più proteine = più <strong>la</strong>voro per i reni)<br />

sia producendo meno scorie;<br />

è un po’ lo stesso principio del<strong>la</strong> benzina<br />

senza piombo per le macchine.<br />

20<br />

I reni ma<strong>la</strong>ti si possono anche aiutare<br />

prendendo alcune me<strong>di</strong>cine e vitamine,<br />

che compensano quello che è stato perso,<br />

o aiutano ad alleggerire il <strong>la</strong>voro dei reni,<br />

ad esempio tenendo bassa <strong>la</strong> pressione.<br />

21


I Reni I Reni<br />

Ma quando i reni non funzionano proprio più<br />

è necessario ripulire <strong>di</strong>rettamente il sangue,<br />

<strong>la</strong>vandolo, INSOMMA…<br />

NON PROPRIO COSì…<br />

Però alcune delle prime macchine per <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

- cioè per <strong>la</strong> ripulitura (depurazione) del sangue<br />

22<br />

erano state fatte proprio<br />

con delle <strong>la</strong>vatrici:<br />

questo succedeva in Giappone,<br />

circa 30 anni fa…<br />

Ma è una lunga storia.<br />

Adesso bisogna cominciare dal principio.<br />

23


I Reni<br />

24<br />

La Dialisi in generale


La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

Dialisi, per prima cosa,<br />

vuol <strong>di</strong>re “passare attraverso<strong>”</strong>:<br />

è una parolona greca,<br />

come molte parolone dei dottori.<br />

Dialisi vuol <strong>di</strong>re fare passare via dal corpo<br />

le sostanze che non devono rimanervi<br />

(<strong>la</strong> spazzatura)<br />

e fare arrivare al corpo<br />

le sostanze che devono entrarci.<br />

26<br />

Per capire come funziona il suo <strong>la</strong>vaggio,<br />

bisogna sapere, almeno in linea generale,<br />

come è fatto il sangue:<br />

se <strong>la</strong>sciamo una goccia <strong>di</strong> sangue ferma per un po’<br />

questa si <strong>di</strong>vide in due strati:<br />

27


Da qui in giù ci sono le cellule:<br />

i globuli bianchi, che sono i più grossi,<br />

“galleggiano<strong>”</strong> meglio e <strong>di</strong>fendono il corpo<br />

dalle infezioni;<br />

le piastrine, che sono piccole celluline<br />

appiccicose, si attaccano alle pareti delle<br />

vene e delle arterie quando ci si fa un taglio;<br />

i globuli rossi, belli e paciocconi come dei soli<br />

rossi (al tramonto), trasportano l’ossigeno<br />

che fa respirare gli organi del nostro corpo.<br />

La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

28<br />

Quando i reni funzionano meno, <strong>di</strong> solito non<br />

capita nul<strong>la</strong> ai globuli bianchi e alle piastrine; in<br />

genere <strong>di</strong>minuiscono i globuli rossi e aumenta<br />

quin<strong>di</strong> <strong>la</strong> parte “acquosa<strong>”</strong> del sangue.<br />

(I globuli rossi nascono e maturano <strong>di</strong> meno: per crescere,<br />

i globuli rossi hanno bisogno dell’eritropoietina, che è una<br />

sostanza che li fa maturare.<br />

Anche eritropoietina è una parolona greca: “eritro<strong>”</strong> = rosso e<br />

“poietina<strong>”</strong> = quello che fa; cioè <strong>la</strong> sostanza che fa i globuli rossi).<br />

29


La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

Adesso ci sono delle cure (ferro, eritropoietina) che<br />

impe<strong>di</strong>scono che i globuli rossi <strong>di</strong>minuiscano troppo…<br />

anche questa però è un’altra storia …<br />

torniamo ancora al<strong>la</strong> goccia <strong>di</strong> sangue:<br />

i grossi guai cominciano qui:<br />

nel<strong>la</strong> parte acquosa dove si<br />

accumu<strong>la</strong> tutto quello che<br />

i reni non riescono<br />

a eliminare.<br />

30<br />

ACQUA:<br />

quando i reni smettono del tutto <strong>di</strong><br />

funzionare, anche l’acqua si accumu<strong>la</strong>;<br />

questo succede però solo al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong><br />

triste storia dei reni ma<strong>la</strong>ti, spesso<br />

tempo dopo l’inizio del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

…SALI:<br />

in partico<strong>la</strong>re quello che si<br />

accumu<strong>la</strong> in modo pericoloso è il<br />

potassio, ma anche altri, come il<br />

fosforo, non scherzano.<br />

X ≈ ∞ PROTEINE:<br />

proteine intere e soprattutto<br />

pezzi <strong>di</strong> proteine e altre<br />

sostanze; alcune sono dette<br />

“aromatiche<strong>”</strong>, ma non perché<br />

siano buone; altre hanno nomi<br />

strani come, per esempio,<br />

putrescina, cadaverina (bah!)<br />

GLOBULI BIANCHI E<br />

PIASTRINE: sempre uguali.<br />

GLOBULI ROSSI:<br />

spesso un po’ ridotti.<br />

31


La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

Ma da dove arriva tutta questa roba?<br />

Tutto quello che entra nel nostro corpo<br />

in qualche<br />

modo deve<br />

uscire.<br />

32<br />

C’è un solo modo <strong>di</strong> entrare nel corpo:<br />

essere mangiati o bevuti.<br />

Ci sono tre mo<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

uscire:<br />

attraverso i pori del<strong>la</strong><br />

pelle (sudore);<br />

attraverso l’intestino<br />

(le feci,<br />

semplicemente<br />

dette popò).<br />

33


e finalmente<br />

attraverso i reni<br />

(attraverso l’urina,<br />

più semplicemente<br />

detta pipì dagli amici).<br />

La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

Anche se il fegato aiuta un po’, il grosso <strong>di</strong> questa<br />

fondamentale azione <strong>di</strong> pulizia del corpo è svolto<br />

proprio da questi due fagioloni.<br />

Se i reni non<br />

funzionano,<br />

nel corpo<br />

si accumu<strong>la</strong>no<br />

sostanze tossiche.<br />

34<br />

Tutte queste sostanze in eccesso sono gli scarti<br />

del nostro organismo: sono cioè quello che non si<br />

utilizza a partire dai cibi e dalle bevande oppure<br />

quello che avanza dal <strong>la</strong>voroio <strong>di</strong> tutto il nostro<br />

corpo che deve:<br />

Vivere, insomma; vivere richiede un sacco <strong>di</strong><br />

fatica e consuma un sacco <strong>di</strong> energia.<br />

35


La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

Se non si può correggere l’insufficienza renale,<br />

che vuole proprio <strong>di</strong>re “l’incapacità dei reni <strong>di</strong><br />

eliminare le scorie<strong>”</strong> che si accumu<strong>la</strong>no, si arriva a<br />

una specie <strong>di</strong> intossicazione.<br />

Quando <strong>la</strong> <strong>di</strong>eta non basta più, quando le me<strong>di</strong>cine<br />

non bastano più, bisogna <strong>la</strong>vare il sangue, ma<br />

come?<br />

36<br />

Lavare il sangue, ma come?<br />

Abbiamo detto che non si fa così.<br />

quin<strong>di</strong> ve<strong>di</strong>amo come si può fare<br />

37


Il trucco è facile:<br />

poiché non si può<br />

semplicemente togliere<br />

tutto il sangue sporco<br />

La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

e mettere al suo posto altro sangue pulito,<br />

cioè “cambiarlo<strong>”</strong> ogni volta che si sporca.<br />

38<br />

il trucco è quello <strong>di</strong> fare passare il sangue sporco<br />

a contatto con qualcosa <strong>di</strong> pulito,<br />

in modo che<br />

e quello<br />

che è<br />

pulito<br />

entri.<br />

39<br />

Quello<br />

che è<br />

sporco<br />

esca


La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

Inoltre questo traffico<br />

tra sporco<br />

e pulito<br />

deve accadere solo<br />

nel<strong>la</strong> parte più “liquida<strong>”</strong> del sangue, per non<br />

correre il rischio che anche gli utili globuli rossi e<br />

bianchi vengano cacciati via<br />

40<br />

<strong>la</strong> porta<br />

è è troppo<br />

picco<strong>la</strong>;<br />

io non<br />

passo<br />

(<strong>di</strong>ce il<br />

globulo rosso)<br />

Il principio del<strong>la</strong> porta del corpo è quello delle<br />

membrane semi-permeabili,<br />

cioè<br />

membrana<br />

vuol <strong>di</strong>re<br />

sottilissima<br />

pellico<strong>la</strong><br />

(è come non avere nul<strong>la</strong><br />

in mano, con buchi quasi<br />

inesistenti)<br />

e semi-permeabile vuol <strong>di</strong>re<br />

“semi<strong>”</strong> = non del tutto<br />

“permeabile<strong>”</strong> = contrario <strong>di</strong><br />

impermeabile:<br />

cioè attraversabile<br />

41


La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

Sembra <strong>di</strong>fficile? Non è vero.<br />

Insomma, bisogna poter fabbricare una specie<br />

<strong>di</strong> sco<strong>la</strong>pasta in<br />

miniatura:<br />

I maccheroni<br />

sono come i<br />

globuli rossi,<br />

i bianchi, le<br />

pistrine e le grosse<br />

proteine; non passano attraverso i buchini del<strong>la</strong><br />

membrana (o dello sco<strong>la</strong>pasta).<br />

L’acqua del<strong>la</strong> pasta passa attraverso i buchi dello<br />

scolpapasta, come l’acqua e i sali e le proteine più<br />

piccole, che bisogna eliminare.<br />

La pasta, poi, si con<strong>di</strong>sce col<br />

sugo, cioè con le sostanze<br />

buone da aggiungere.<br />

42<br />

Ve<strong>di</strong>amo più in<br />

dettaglio:<br />

immaginiamo<br />

<strong>di</strong> avere<br />

due vasetti:<br />

rovesciamo<br />

i vasi in un<br />

recipiente <strong>di</strong>viso<br />

in due da una<br />

MEMBRANA SEMI-PERMEABILE<br />

che <strong>la</strong>scia passare sia i fiori sia l’acqua<br />

(allora non è semipermeabile… ma no, non <strong>la</strong>scerebbe<br />

passare cose più grosse, per esempio un cactus)<br />

43


La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

Dopo un po’ si raggiunge una situazione <strong>di</strong> equilibrio, cioè<br />

stabile, con tanti fiori <strong>di</strong> qua, tanti fiori <strong>di</strong> là del<strong>la</strong> membrana.<br />

L’esempio dei fiori si applica a tutte le sostanze:<br />

quelle “buone<strong>”</strong>, che devono entrare nel sangue<br />

(per esempio il calcio e il bicarbonato);<br />

quelle “cattive<strong>”</strong> che devono entrare nel liquido “pulito<strong>”</strong>,<br />

il liquido o “bagno<strong>”</strong> <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

(per esempio <strong>la</strong> creatina o l’azotemia);<br />

quelle “neutre<strong>”</strong>, che devono rimanere allo stesso livello<br />

dai due <strong>la</strong>ti del<strong>la</strong> membrana (per esempio il so<strong>di</strong>o).<br />

44<br />

Se avessimo una membrana semimpermeabile con il sangue<br />

“sporco<strong>”</strong> da una parte e nul<strong>la</strong> dall’altra, cosa succederebbe?<br />

Immaginiamo <strong>di</strong> dover pulire una boccia <strong>di</strong> pesci;<br />

rovesciamo il contenuto in una nuova boccia <strong>di</strong>visa in due da una<br />

membrana semi-permeabile:<br />

<strong>la</strong>sciamo vuota metà del<strong>la</strong> boccia e versiamo nell’altra i pesci che<br />

si comportano come le proteine più grosse, i globuli rossi, i globuli<br />

bianchi e le piastrine (i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine<br />

si chiamano anche elementi CORPUSCOLATI,<br />

cioè dotati <strong>di</strong> un minuscolo “corpicino<strong>”</strong>)<br />

eversano anche li il mangime verde (piccole proteine, sali, scorie).<br />

45


Dopo<br />

un attimo<br />

Dopo<br />

un po’<br />

La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

acqua e mangime verde<br />

cominciano a passare.<br />

il livello dell’acqua è sceso<br />

e il mangime verde è un po’ <strong>di</strong> qua e un po’ <strong>di</strong> là.<br />

46<br />

Poiché il nostro corpo è ben più grosso<br />

<strong>di</strong> una boccia <strong>di</strong> pesci, non basta un solo passaggio<br />

per riequilibrarlo tutto<br />

(ve<strong>di</strong>amo cosa capiterebbe se ci fosse una boccia<br />

da una parte chiusa da una membrana<br />

semimpermeabile e un enorme catino dall’altra…).<br />

No, non va bene, ci vuole un’altra soluzione.<br />

47


La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

Bisogna mettere dell’acqua anche dall’altra parte,<br />

anzi, meglio, dell’acqua pulita,<br />

anzi, meglio ancora,<br />

dell’acqua che contiene sostanze “buone<strong>”</strong>,<br />

che mancano o che sono ridotte<br />

quando c’è un’insufficienza renale<br />

(come il calcio, che si assorbe poco quando i reni<br />

sono ma<strong>la</strong>ti, o come il bicarbonato che normalmente<br />

viene prodotto dai reni sani, e che viene a mancare quando<br />

i reni non funzionano più).<br />

48<br />

In più bisogna aggiungere delle sostanze “neutre<strong>”</strong><br />

(come lo zucchero o il so<strong>di</strong>o o un po’ <strong>di</strong> potassio)<br />

che passano, perché sono piccole,<br />

attraverso <strong>la</strong> membrana,<br />

ma che sono comunque preziose<br />

e non vanno perse dal nostro corpo.<br />

49


Da una parte:<br />

cellule (pesci);<br />

scorie;<br />

poche sostanze buone;<br />

normali sostanze neutre.<br />

50<br />

La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

Questo traffico <strong>di</strong> sostanze da una parte all’altra<br />

del<strong>la</strong> membrana semimpermeabile è <strong>la</strong> DIALISI:<br />

adesso si capisce il perché <strong>di</strong> questa grossa paro<strong>la</strong><br />

greca che vuol <strong>di</strong>re “passare attraverso<strong>”</strong>.<br />

Dall’altra parte:<br />

nessuna cellu<strong>la</strong>;<br />

nessuna scoria;<br />

molte sostanze buone;<br />

normali sostanze neutre.<br />

Da una parte ci sono pesci<br />

più contenti, più al pulito;<br />

restano poche scorie<br />

(qualcuna rimane sempre);<br />

le sostanze neutre non<br />

sono cambiate, tante<br />

entrano, tante escono;<br />

le sostanze buone che<br />

mancavano sono passate<br />

dal<strong>la</strong> parte dei pesci,<br />

fino ad avere <strong>la</strong> stessa<br />

concentrazione che c’è<br />

dall’altra parte del<strong>la</strong> vasca.<br />

51<br />

Dall’altra parte ci sono<br />

le solite sostanze<br />

neutre che erano già al<strong>la</strong><br />

concentrazione giusta in<br />

partenza, un po’ <strong>di</strong> scorie e<br />

un po’ <strong>di</strong> sostanze buone…<br />

Un po’, quante?


La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

Se il tempo a <strong>di</strong>sposizione è sufficiente per<br />

raggiungere l’equilibrio, tutto quello che è piccolo,<br />

che non è corpusco<strong>la</strong>to, che può insomma passare<br />

attraverso <strong>la</strong> membrana, si equilibria dai due <strong>la</strong>ti<br />

del<strong>la</strong> membrana semimpermeabile.<br />

La quantità delle sostanze che passano attraverso<br />

<strong>la</strong> membrana <strong>di</strong>venta cioè uguale dai due <strong>la</strong>ti.<br />

52<br />

E fino a qui<br />

è tutto<br />

abbastanza<br />

semplice,<br />

O NO?<br />

Ci sono pellicole<br />

sottili sottili<br />

con buchi piccoli piccoli<br />

che si chiamano membrane<br />

semi-permeabili<br />

53


La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

Se si mettono <strong>di</strong>verse sostanze<br />

La stessa quantità <strong>di</strong> sostanze , cioè,<br />

si troverà da una parte o dall’altra del<strong>la</strong> membrana.<br />

Se da questo esempio passiamo a considerare<br />

il sangue nel nostro organismo,<br />

54<br />

e <strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo con una membrana semi-permeabile<br />

da una parte il sangue del<strong>la</strong> persona con insufficienza<br />

renale<br />

• con globuli rossi, globuli bianchi e piastrine<br />

e anche proteine grosse (che non passano attraverso <strong>la</strong><br />

membrana)<br />

• con sali e scorie <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa grandezza<br />

(ma tutte abbastanza piccoline),<br />

che possono passare attraverso <strong>la</strong> membrana<br />

dall’altra parte il liquido “pulito<strong>”</strong> (il liquido <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>)<br />

che contiene<br />

• sostanze da aggiungere al sangue del paziente<br />

(sali <strong>di</strong> cui è mancante)<br />

• sostanze che il paziente non deve perdere (come il so<strong>di</strong>o)<br />

Otteniamo questo risultato:<br />

che si chiama DIALISI<br />

55


La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

cioè<br />

tutto quello che può passare attraverso <strong>la</strong><br />

membrana si equilibria:<br />

cioè<br />

va tanto <strong>di</strong> qua,<br />

tanto <strong>di</strong> là<br />

CHIARO?<br />

cioè<br />

raggiunge <strong>la</strong> stessa concentrazione<br />

56<br />

Il sistema del<strong>la</strong><br />

boccia dei pesci<br />

però<br />

è un sistema statico, cioè fermo.<br />

Ciò vuol <strong>di</strong>re che se si <strong>la</strong>sciano a mollo<br />

pesci e sostanze per un po’,<br />

prima o poi si raggiunge una situazione<br />

che non cambia più.<br />

Ma poiché non possiamo versare tutto il sangue<br />

in una boccia gigante e <strong>la</strong>sciarlo lì per un po’<br />

finché<br />

non si ripulisce<br />

bisogna escogitare qualcosa<br />

57


<strong>di</strong> più pratico!<br />

Dunque:<br />

La Dialisi in generale La Dialisi in generale<br />

se il sangue, invece <strong>di</strong> essere rovesciato<br />

tutto in un vaso, scorre lungo <strong>la</strong> membrana<br />

e se il liquido, invece <strong>di</strong> essere rovesciato nel<strong>la</strong> boccia<br />

e poi buttato via al<strong>la</strong> fine,<br />

viene cambiato più rapidamente,<br />

le cose dovrebbero andare meglio<br />

58<br />

Oltre a tutto, utilizzando un sistema <strong>di</strong>namico,<br />

cioè in movimento, si evita un bel <strong>di</strong>sastro,<br />

che capiterebbe se <strong>la</strong>sciassimo lì il sangue.<br />

Infatti, se <strong>la</strong>sciassimo il sangue in un recipiente,<br />

questo coagulerebbe<br />

(cioè <strong>di</strong>venterebbe un grosso grumo solido,<br />

come capita quando vi sbucciate un ginocchio).<br />

Dunque: <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

deve essere<br />

un sistema “in<br />

movimento<strong>”</strong>;<br />

il sangue non deve mai stare fermo, se no coagu<strong>la</strong>.<br />

59


La Dialisi in generale<br />

Tra l’altro, a proposito <strong>di</strong> coagu<strong>la</strong>zione del sangue,<br />

una curiosità:<br />

è stata proprio l’invenzione <strong>di</strong> una sostanza<br />

anticoagu<strong>la</strong>nte (cioè che impe<strong>di</strong>sce al sangue <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ventare un grumo solido), che ha permesso l’avvio<br />

del primo tipo <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> vera e propria, cioè,<br />

come vedremo, quel<strong>la</strong> in cui il sangue viene<br />

“<strong>la</strong>vato<strong>”</strong> fuori dal corpo.<br />

Quando non c’era l’eparina (così si chiama questa<br />

sostanza), l’unico modo per non fare coagu<strong>la</strong>re il<br />

sangue era quello <strong>di</strong> usare dei derivati <strong>di</strong> sanguisughe<br />

schiacciate, piccole bestioline che succhiano il sangue,<br />

tempo fa usate in me<strong>di</strong>cina…<br />

i vampiri<br />

sarebbero stati<br />

molto richiesti…<br />

60<br />

La Dialisi<br />

extracorporea<br />

o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

61


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Ma come si può fare per passare<br />

da una vasca <strong>di</strong> pesci<br />

ad una cura che salva <strong>la</strong> vita?<br />

Ci sono due soluzioni<br />

O meglio, due famiglie <strong>di</strong> soluzioni!<br />

62<br />

Ci sono due mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> fare <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>:<br />

fuori e dentro il corpo:<br />

1) fuori dal corpo,<br />

aspirando, <strong>la</strong>vando e<br />

restituendo il sangue;<br />

2) dentro <strong>la</strong> pancia.<br />

cambiando un liquido<br />

apposta<br />

63


PRIMA SOLUZIONE:<br />

<strong>la</strong> membrana<br />

semi-permeabile<br />

può essere avvolta<br />

su se stessa,<br />

stretta stretta,<br />

o essere fatta<br />

<strong>di</strong> tubicini sottili<br />

come dei capelli;<br />

proprio per questo<br />

detti<br />

“CAPILLARI<strong>”</strong>.<br />

La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Questo è il tipo oggi più comune:<br />

sembra una picco<strong>la</strong> astronave,<br />

si chiama FILTRO <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

(il filtro è fatto <strong>di</strong> membrana semi-permeabile).<br />

64<br />

Il filtro ha un’entrata e un’uscita per il sangue<br />

e un ‘entrata e un’uscita per il liquido <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

(o bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>), che corrisponde<br />

al liquido “pulito<strong>”</strong> del<strong>la</strong> boccia dei pesci.<br />

65<br />

Qui esce<br />

il sangue<br />

Qui esce<br />

il bagno<br />

<strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Qui entra<br />

il bagno<br />

<strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Dentro ai tubi sottili passa il sangue,<br />

fuori il liquido <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Questo è il filtro più comune da vedere,<br />

ma ce ne sono in realtà altri che funzionano,<br />

con qualche variazione, tutti con lo stesso sistema.<br />

66<br />

I primi filtri, poi, erano tutti <strong>di</strong>versi:<br />

sottilissime membrane avvolte su dei grossi<br />

cilindri che ruotavano dentro a un bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>,<br />

così:<br />

quando <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

era appena<br />

stata inventata<br />

67


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Nel<strong>la</strong> prima soluzione, quin<strong>di</strong>,<br />

<strong>la</strong> membrana semi-permeabile del<strong>la</strong> boccia dei pesci<br />

<strong>di</strong>venta quin<strong>di</strong> il filtro<br />

Poiché il sangue deve uscire dal corpo<br />

(non tutto insieme, ma solo una picco<strong>la</strong> quantità,<br />

che viene cambiata in continuazione),<br />

passare dal filtro, ritornare nel corpo e così via,<br />

questa soluzione <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>, che è <strong>la</strong> prima a essere<br />

stata inventata, si chiama<br />

DIALISI EXTRACORPOREA.<br />

68<br />

Dialisi extracorporea vuole <strong>di</strong>re<br />

trattamento <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

fuori (= extra)<br />

dal corpo (= corporea)<br />

l’altro modo <strong>di</strong> chiamare questo trattamento è<br />

EMODIALISI<br />

(emo viene da “eme<strong>”</strong> che in greco vuol <strong>di</strong>re sangue:<br />

cioè <strong><strong>di</strong>alisi</strong> del sangue);<br />

oppure si può chiamare con altre sigle e termini che<br />

spiegano il TIPO <strong>di</strong> sostanze usate…<br />

69


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

ACETATO <strong><strong>di</strong>alisi</strong> (no! non quell’aceto,<br />

era <strong>la</strong> prima <strong><strong>di</strong>alisi</strong> “standard<strong>”</strong>)<br />

e BICARBONATO <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

è <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> più <strong>di</strong>ffusa nel mondo:<br />

il nome deriva da quello che c’è nel bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>:<br />

in tutti c’è del so<strong>di</strong>o, del calcio, un po’ <strong>di</strong> potassio;<br />

nel bagno con acetato c’è questa picco<strong>la</strong> sostanza<br />

che, nel corpo, si trasforma in bicarbonato<br />

(una variazione usa il <strong>la</strong>ttato per lo stesso scopo);<br />

nel secondo caso (bicarbonato <strong><strong>di</strong>alisi</strong>)<br />

il bicarbonato è fornito già bello pronto…<br />

ne riparleremo ancora un po’ più avanti.<br />

70<br />

E adesso ve<strong>di</strong>amo come funziona il filtro:<br />

questa è solo una delle forme possibili<br />

<strong>di</strong> macchina per <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

(e anche una delle più semplici).<br />

Scomponiamo<strong>la</strong>…<br />

71


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Cominciamo dal braccio del gatto:<br />

gli aghi per <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> sono due:<br />

il primo “pesca il sangue<br />

sporco<strong>”</strong> dal braccio del gatto,<br />

per mandarlo al<strong>la</strong> macchina che<br />

lo aspira e lo fa passare nel<br />

filtro;<br />

il secondo rende il sangue<br />

ripulito al gatto.<br />

Ma gli aghi fanno male?<br />

Beh, tanto piacere no,<br />

ma in genere, dopo un po’ il braccio<br />

<strong>di</strong>venta meno sensibile e il dolore si<br />

sente molto meno.<br />

72<br />

Dunque, per poter aspirare il sangue del<br />

paziente, che deve andare piuttosto veloce, in<br />

genere 200-300 millilitri al minuto<br />

(cioè, in altre<br />

parole, una <strong>la</strong>ttina<br />

<strong>di</strong> Coca-co<strong>la</strong> - o<br />

poco meno - piena<br />

<strong>di</strong> sangue viene<br />

“scambiata<strong>”</strong><br />

ogni minuto), c’è bisogno <strong>di</strong> una GROSSA VENA.<br />

Le vene normali,<br />

che si vedono in<br />

trasparenza<br />

sulle braccia, sono più o meno così:<br />

73<br />

per andare bene<br />

dovrebbero essere<br />

così:


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

in modo che l’ago ci stia comodo dentro<br />

e soprattutto NON FACCIA MALE!<br />

Bisogna innanzitutto sapere che il nostro sangue<br />

circo<strong>la</strong> attraverso<br />

le arterie:<br />

le vene:<br />

sono più profonde, più sono più superficiali, più sottili,<br />

muscolose, più forti e circo<strong>la</strong> più esili e riportano il sangue<br />

il sangue rosso vivo, che ai polmoni e al cuore, dove<br />

va a portare nutrimento riprende il nutrimento.<br />

(ossigeno) dal cuore agli Sono A BASSA PRESSIONE, cioè<br />

organi.<br />

portano il sangue lentamente<br />

Sono AD ALTA PRESSIONE, verso il cuore, senza fretta,<br />

cioè il sangue è spinto forte non hanno una spinta forte e<br />

dal cuore.<br />

<strong>di</strong>retta come le arterie.<br />

74<br />

Le arterie sono come le pompe del giar<strong>di</strong>no che<br />

mandano spruzzi forti,<br />

ad alta pressione (come il tubo del<strong>la</strong> pompa<br />

da giar<strong>di</strong>no, sono più robuste e rigide)<br />

Le vene hanno pareti esili<br />

come un palloncino lungo lungo:<br />

se collegassimo un palloncino lungo lungo (senza<br />

fine) ad una pompa da giar<strong>di</strong>no,<br />

75


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

il palloncino, da piccolo così<br />

<strong>di</strong>venterebbe così<br />

cioè almeno grosso come il tubo<br />

per innaffiare i fiori.<br />

Allo stesso modo,<br />

se colleghiamo<br />

un’arteria,<br />

forte e potente<br />

e non <strong>di</strong><strong>la</strong>tabile, <strong>di</strong>rettamente con una vena<br />

e<strong>la</strong>stica e facilmente <strong>di</strong><strong>la</strong>tabile, come un palloncino,<br />

<strong>la</strong> vena si gonfia e <strong>di</strong>venta più grossa.<br />

Quello <strong>di</strong> fare “<strong>di</strong><strong>la</strong>tare<strong>”</strong> una vena è il sistema<br />

che si utilizza per potere prendere e restituire il<br />

sangue senza <strong>di</strong>fficoltà.<br />

76<br />

Questo sistema si chiama fisto<strong>la</strong><br />

(che vuol <strong>di</strong>re collegamento)<br />

artero-venosa<br />

(cioè tra un’arteria e una vena)<br />

Per fare questo collegamento è necessario<br />

un piccolo intervento chirurgico, che si fa <strong>di</strong><br />

solito in anestesia locale (cioè senza bisogno <strong>di</strong><br />

addormentare il paziente),<br />

77<br />

con un taglietto<br />

lungo così<br />

(a volte un po’ <strong>di</strong><br />

meno, a volte un<br />

po’ <strong>di</strong> più)<br />

nel braccio:


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

in genere o qui o lì<br />

cioè subito sopra<br />

al polso<br />

o al gomito,<br />

dove le arterie e le vene sono più vicine<br />

ed è quin<strong>di</strong> più facile collegarle.<br />

Il risultato è una vena grossa grossa<br />

che si intravede sotto <strong>la</strong> pelle,<br />

<strong>di</strong> solito qui<br />

(ma nul<strong>la</strong> <strong>di</strong><br />

MOSTRUOSO,<br />

si possono<br />

mettere i vestiti<br />

senza maniche<br />

senza alcun problema);<br />

poi<br />

78<br />

basta solo avere un po’ <strong>di</strong> cura,<br />

(ma ho detto un po’ <strong>di</strong> cura, non una cura terribile:<br />

una fisto<strong>la</strong> richiede meno attenzioni <strong>di</strong> un paio<br />

<strong>di</strong> lenti a contatto, proprio perché è lì tranquil<strong>la</strong><br />

dentro <strong>di</strong> noi).<br />

Si può andare a sciare, in barca, fare sport,<br />

proprio come prima,<br />

GATTO<br />

FORZUTO<br />

CHE FA<br />

BODy-BUILDING<br />

79<br />

Ci sono anche<br />

altre soluzioni,<br />

come “cateteri<strong>”</strong>;<br />

tubicini sottili che<br />

“pescano<strong>”</strong> dentro<br />

ai vasi, escono<br />

sotto pelle e che<br />

permettono <strong>di</strong><br />

collegarsi al<strong>la</strong> macchina<br />

per <strong><strong>di</strong>alisi</strong> anche<br />

quando i vasi sono<br />

molto scarsi…


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Dunque, proseguiamo:<br />

le macchine per <strong><strong>di</strong>alisi</strong> sono tutte piuttosto<br />

complicate, piene <strong>di</strong> luci colorate, manopole,<br />

in<strong>di</strong>catori elettronici o <strong>la</strong>ncette…<br />

Ma non bisogna spaventarsi <strong>di</strong> queste<br />

complicazioni: <strong>di</strong> alcune riparleremo in un altro<br />

libro, se no rischiate <strong>di</strong> fare in<strong>di</strong>gestione …<br />

Per ora basta<br />

sapere che tutte<br />

le luci, lucine,<br />

lucette e <strong>la</strong>ncette,<br />

rappresentano<br />

il meccanismo <strong>di</strong> CONTROLLO<br />

<strong>di</strong> un sistema nell’insieme semplice.<br />

80<br />

(Attenzione però, anche se sono solo un<br />

controllo, non ridete delle lucine.<br />

I controlli sono in<strong>di</strong>spensabili: anche sugli aerei <strong>la</strong><br />

maggior parte dei pulsanti luminosi, spie, livelli,<br />

sono dei meccanismi <strong>di</strong> controllo).<br />

Questo è il circuito<br />

più semplice<br />

per il SANGUE<br />

81


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

La pompa sangue è una pompa a motore<br />

(come alcune <strong>di</strong> quelle che si usano nei giar<strong>di</strong>ni<br />

o come quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> <strong>la</strong>vatrice)<br />

che aspira il sangue<br />

(in me<strong>di</strong>a 300 millilitri - o cc -<br />

cioè una <strong>la</strong>ttina <strong>di</strong> Coca-co<strong>la</strong> al minuto)<br />

e lo spinge dentro al filtro,<br />

fuori dal filtro,<br />

<strong>di</strong> nuovo al paziente<br />

(visto che il circuito<br />

- cioè tutto il sistema dove il sangue circo<strong>la</strong> -<br />

è chiuso, basta <strong>la</strong> spinta iniziale del<strong>la</strong> pompa sangue<br />

per fare il giro completo),<br />

come sulle montagne russe!<br />

82<br />

Manca ancora il bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

Ve<strong>di</strong>amo come funziona:<br />

Tutto questo succede nel<strong>la</strong> pancia del<strong>la</strong> macchina,<br />

in realtà escono solo i tubi,<br />

se si conosce il senso <strong>di</strong> circo<strong>la</strong>zione,<br />

si può risalire facilmente al funzionamento.<br />

83


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Il sangue e il bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

viaggiano in senso opposto:<br />

perché?<br />

Ve<strong>di</strong>amo in dettaglio cosa succede nel filtro.<br />

84<br />

Apriamo una parentesi:<br />

i capil<strong>la</strong>ri sono tubicini sottilissimi fatti<br />

<strong>di</strong> membrana semimpermeabile.<br />

Il loro scopo è quello <strong>di</strong> aumentare <strong>la</strong> superficie<br />

del<strong>la</strong> membrana, cioè lo spazio in cui avvengono gli scambi<br />

tra sostanze sporche e pulite.<br />

85


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Se proviamo ad avvolgere un cilindro <strong>di</strong> cartone,<br />

per esempio un rotolo <strong>di</strong> carta<br />

igienica, con un foglio <strong>di</strong> carta<br />

a fiori abbiamo bisogno <strong>di</strong> una<br />

certa quantità <strong>di</strong> fiori per<br />

coprirlo tutto;<br />

ma se mettiamo nel rotolo <strong>di</strong> carta igienica tante matite<br />

del<strong>la</strong> stessa lunghezza, le contiamo e poi proviamo ad<br />

avvolgerle nel<strong>la</strong> stessa carta a fiori una per una, abbiamo<br />

bisogno <strong>di</strong> molta più carta e <strong>di</strong> molti più fiori.<br />

La superficie cioè è molto più grande.<br />

I capil<strong>la</strong>ri del filtro sono più sottili delle mine delle matite<br />

(lo stesso effetto si può ottenere con foglietti sottilissimi).<br />

La loro superficie è quin<strong>di</strong> molto più grande.<br />

Chiu<strong>di</strong>amo <strong>la</strong> parentesi.<br />

86<br />

Se noi facessimo passare, come in questo <strong>di</strong>segno,<br />

il bagno dal<strong>la</strong> stessa parte del sangue,<br />

il bagno pulito si sporcherebbe subito e il sangue e il bagno<br />

a un certo punto sarebbero “sporchi<strong>”</strong> uguali<br />

(e quin<strong>di</strong> il sangue non si pulirebbe più).<br />

Se noi invece facciamo passare il bagno più pulito<br />

(perfetto) al<strong>la</strong> fine del filtro,dove il sangue è “più<strong>”</strong> pulito,<br />

anche se non ancora perfetto, il bagno sarà ancora in grado<br />

<strong>di</strong> farsi sporcare un po’ dal sangue e, poiché lungo tutto il<br />

filtro, il bagno sarà sempre<br />

87


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

un po’ più pulito del sangue,<br />

più scorie verranno scambiate<br />

e <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> sarà più attiva..<br />

Sembra <strong>di</strong>fficile…<br />

Però provate a pensarci…<br />

88<br />

Ricapitoliamo:<br />

il sangue da depurare viene aspirato fuori dal corpo<br />

da una pompa a motore;<br />

il sangue passa attraverso un filtro,<br />

dove scorre in senso contrario al liquido <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

Sangue e liquido <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> sono separati<br />

da una membrana semimpermeabile.<br />

89


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Attraverso i forellini del<strong>la</strong> membrana<br />

le sostanze tossiche escono dal sangue<br />

e finiscono nel bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>;<br />

dal bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> entrano nel sangue alcune<br />

sostanze “buone<strong>”</strong>, che mancano o sono insufficienti<br />

(per esempio il calcio e il bicarbonato).<br />

Se i reni non funzionano proprio più<br />

(o funzionano molto poco)<br />

anche l’acqua si accumu<strong>la</strong> e bisogna eliminar<strong>la</strong>.<br />

90<br />

Per questo le macchine del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> possono fare<br />

“perdere peso<strong>”</strong> (solo acqua) in questo modo:<br />

il bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> “aspira<strong>”</strong> un po’ <strong>di</strong> liquido,<br />

oltre alle sostanze tossiche, dal sangue.<br />

Sulle macchine del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> c’è un <strong>di</strong>spositivo<br />

per graduare questa aspirazione, che si chiama<br />

pressione “negativa<strong>”</strong> (cioè pressione <strong>di</strong> spremitura.<br />

come quel<strong>la</strong> per spremere i limoni).<br />

91


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

In realtà, oggi, tutte le macchine del<strong>la</strong><br />

<strong><strong>di</strong>alisi</strong> contengono dei piccoli computer che<br />

permettono <strong>di</strong> decidere quanta pressione<br />

negativa bisogna applicare per fare scendere<br />

<strong>di</strong> peso (cioè trattenere acqua) il paziente.<br />

Ma ATTENZIONE:<br />

bisogna fare attenzione a non aumentare<br />

troppo <strong>di</strong> peso tra<br />

una <strong><strong>di</strong>alisi</strong> e l’altra, se<br />

no l’acqua in più va a<br />

finire nei polmoni e si<br />

respira male …<br />

92<br />

TOPO TUTTO BLU<br />

CHE RESPIRA MALE<br />

Questo libro serve a capire che cosa è <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

Ne scriveremo presto un altro per spiegare<br />

meglio cosa si può mangiare,<br />

cosa si può bere, eccetera…<br />

Per ora bisogna solo ricordare che,<br />

anche se <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> può togliere molte sostanze<br />

tossiche e molta acqua, a tavo<strong>la</strong> non bisogna<br />

esagerare<br />

93


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

e, per <strong>la</strong> <strong>di</strong>eta,<br />

bisogna chiedere notizie al dottore.<br />

Comunque, il peso da togliere non deve<br />

superare il cinque-per-cento del nostro peso<br />

“giusto<strong>”</strong>: cioè un gatto che pesa cinquanta chili<br />

non deve aumentare più <strong>di</strong> due chili e mezzo<br />

per stare bene a lungo, e un topo <strong>di</strong> cinque etti<br />

deve aumentare solo pochi grammi …<br />

MI RACCOMANDO:<br />

ATTENTI ALLA BILANCIA!<br />

94<br />

ALTRI TIPI DI TRATTAMENTO<br />

EXTRACORPOREO<br />

• Emofiltrazione<br />

• Emo<strong>di</strong>alifiltrazione<br />

• Ultrafiltrazione<br />

95


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Esistono anche altri tipi<br />

<strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> extracorporea<br />

(cioè fuori dal corpo, come abbiamo visto prima);<br />

L’emofiltrazione (emo viene dal greco “eme<strong>”</strong>,<br />

che vuol <strong>di</strong>re sangue)<br />

questo parolone vuole <strong>di</strong>re<br />

“filtrazione del sangue<strong>”</strong>,<br />

l’emo<strong>di</strong>afiltrazione è un miscuglio <strong>di</strong>fficile da <strong>di</strong>re<br />

<strong>di</strong> emo-filtrazione, con in più “<strong>di</strong>a<strong>”</strong> <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>:<br />

cioè una via <strong>di</strong> mezzo tra le due cose.<br />

96<br />

E ancora c’è l’ultrafiltrazione che è una super<br />

(ultra) filtrazione del sangue:<br />

manca il bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>, quin<strong>di</strong> non è una <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

I fori del<strong>la</strong> membrana sono molto piccoli<br />

e <strong>la</strong>sciano passare quasi solo l’acqua.<br />

Serve soprattutto, come vedremo,<br />

a togliere molti liqui<strong>di</strong>, in poco tempo.<br />

SPREMITURA MOLTO RAPIDA: SOLO LIQUIDO<br />

97


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

La macchina per l’ultrafiltrazione<br />

è <strong>la</strong> più semplice <strong>di</strong> tutte:<br />

ha un filtro con fori piccoli<br />

che <strong>la</strong>sciano passare solo l’acqua.<br />

Ha una macchina<br />

con una pompa sangue,<br />

ha una via <strong>di</strong> uscita per il liquido “spremuto<strong>”</strong> che si<br />

può anche raccogliere in un bidone graduato,<br />

o in una sacca graduata,<br />

per contare più facilmente <strong>la</strong> sua quantità.<br />

98<br />

L’ultrafiltrazione serve a togliere molto peso in<br />

poco tempo e questo serve in alcune emergenze,<br />

come l’edema polmonare (cioè il “rigonfiamento<strong>”</strong><br />

del tessuto del polmone, imbevuto d’acqua).<br />

L’edema polmonare è una delle situazioni in cui un<br />

paziente rischia <strong>la</strong> vita.<br />

99<br />

GATTO<br />

SCRITERIATO<br />

CHE BEVE<br />

TROPPO<br />

TOPO<br />

PREOCCUPATO<br />

CHE CERCA<br />

DI FERMARLO


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Infatti se l’acqua si accumu<strong>la</strong> nei polmoni,<br />

il rischio è quello letteralmente <strong>di</strong> affogare…<br />

MAI BERE TROPPO!<br />

Oltre a tutto in <strong><strong>di</strong>alisi</strong>, più si<br />

beve, più viene sete…<br />

Qualche volta può capitare<br />

<strong>di</strong> dovere fare un po’ <strong>di</strong><br />

ultrafiltrazione prima del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

(quando si porta molto peso tra le <strong><strong>di</strong>alisi</strong>: in quel caso<br />

l’ultrafiltrazione è fatta dal<strong>la</strong> stessa macchina del<strong>la</strong><br />

<strong><strong>di</strong>alisi</strong>, senza collegare il bagno).<br />

Attenzione, però: l’ ultrafiltrazione non depura il<br />

sangue: toglie solo l’acqua, non si può usare come<br />

“scorciatoia<strong>”</strong> del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

L’ultrafiltrazione si può anche usare, per risolvere<br />

un problema acuto, in altre ma<strong>la</strong>ttie dove l’acqua si<br />

accumu<strong>la</strong> non solo a causa dei reni, per esempio in<br />

alcuni problemi <strong>di</strong> cuore…<br />

Ma ritorniamo ai reni artificiali.<br />

100<br />

Ve<strong>di</strong>amo una per una le altre tecniche<br />

<strong>di</strong> ripulitura del sangue.<br />

L’emofiltrazione funziona come il nefrone:<br />

(e fa anche rima)<br />

101<br />

Questo sistema<br />

<strong>di</strong> filtrazione<br />

e depurazione<br />

si chiama<br />

NEFRONE


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Il nefrone è quel<strong>la</strong> che si chiama<br />

“unità funzionale<strong>”</strong> del rene.<br />

Unità funzionale vuol <strong>di</strong>re elemento che<br />

costituisce: come i mattoni per le case o,<br />

meglio, gli ingranaggi per gli orologi.<br />

In ogni rene che funziona bene c’è circa un<br />

milione <strong>di</strong> unità funzionali in funzione.<br />

Tutte si comportano<br />

al<strong>la</strong> stessa maniera:<br />

il glomerulo è un gomitolo<br />

<strong>di</strong> piccole arterie il cui<br />

sangue viene “spremuto<strong>”</strong><br />

attraverso un filtro<br />

(o una membrana semipermeabile<br />

molto porosa).<br />

Questa spremitura è molto abbondante<br />

ed è detta PRE-URINA:<br />

è <strong>di</strong> circa 200 litri al giorno (proprio tanta).<br />

102<br />

Per evitare che tutti noi<br />

siamo costretti a passare<br />

<strong>la</strong> vita a bere e fare<br />

pipì (200 litri vuol <strong>di</strong>re<br />

moltiplicare le visite al<br />

bagno <strong>di</strong> almeno 10 volte),<br />

<strong>la</strong> natura ha attaccato ai<br />

glomeruli i famosi TUBULI,<br />

che riassorbono i liqui<strong>di</strong> e i sali<br />

in eccesso, reintroducendo nel sangue<br />

i 197-198 litri da non perdere.<br />

Nell’emofiltrazione il filtro<br />

fa un po’ come un grande glomerulo.<br />

103


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

La membrana semi-permeabile del filtro da<br />

emofiltrazione è, infatti, MOLTO POROSA<br />

e, come i glomeruli, <strong>la</strong>scia passare molti<br />

liqui<strong>di</strong> (almeno una trentina <strong>di</strong> litri per ogni<br />

seduta) e molti sali.<br />

Se non ci fosse dopo qualcosa<br />

<strong>di</strong> simile al tubulo, il paziente<br />

finirebbe rapidamente essicato,<br />

<strong>di</strong>sidratato…<br />

104<br />

Il tubulo è <strong>di</strong> solito sostituito<br />

dalle cosidette sacche per<br />

reinfusione: si stanno stu<strong>di</strong>ando<br />

macchine così intelligente<br />

e sofisticate che possano<br />

riassorbire il liquido filtrato dal<br />

filtro, selezionando cosa <strong>la</strong>sciare<br />

correre via e cosa tenere…<br />

Per ora quello che è filtrato<br />

si butta via e<br />

105


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

bisogna provvedere dall’esterno<br />

un liquido che compensi le per<strong>di</strong>te:<br />

- un po’ <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong>stil<strong>la</strong>ta<br />

- un po’ <strong>di</strong> sali da non perdere;<br />

SOLUZIONE DI REINFUSIONE<br />

106<br />

- un po’ <strong>di</strong> zucchero<br />

- un po’ <strong>di</strong> bicarbonato<br />

e, come per<br />

miracolo …<br />

Ve<strong>di</strong>amo <strong>la</strong> macchina:<br />

questa specie <strong>di</strong> robot è un “emofiltratore<strong>”</strong><br />

(cioè una macchina per emofiltrazione).<br />

Il liquido <strong>di</strong> reinfusione viene immesso da<br />

un’altra pompa a motore, dentro al sangue;<br />

rimpiazza i litri persi dal filtro.<br />

COSA MANCA?<br />

107<br />

Qusto passaggio<br />

è il punto chiave:


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Manca il bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>!<br />

E’ giusto?<br />

Ebbene sì, è giusto.<br />

L’emofiltrazione in<br />

realtà non è una vera<br />

“DIALISI<strong>”</strong>, perché non<br />

usa il solito sistema<br />

del<strong>la</strong> membrana semipermeabile<br />

che <strong>di</strong>vide<br />

“sporco “ e “pulito<strong>”</strong>.<br />

L’emofiltrazione è, comunque, a tutti i <strong>di</strong>ritti,<br />

un vero RENE ARTIFICIALE<br />

(e chi più <strong>di</strong> lei potrebbe essere definita così?)<br />

108<br />

A <strong>di</strong>fferenza dell’emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong>,<br />

lo “sporco<strong>”</strong> esce tutto da una parte,<br />

il “pulito<strong>”</strong> entra per un’altra via.<br />

Ma perché non si può semplicemente usare il bagno,<br />

anche se <strong>la</strong> membrana semi-permeabile<br />

è molto porosa?<br />

Quando l’emofiltrazione è stata inventata,<br />

non c’era ancora <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> avere dei<br />

bagni <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> sterili, cioè senza<br />

microbi (adesso alcuni Centri<br />

hanno bagni <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> del<br />

tutto sterili e possono<br />

ad<strong>di</strong>rittura “fabbricare<strong>”</strong> in<br />

line, in <strong>di</strong>retta, le sacche.;<br />

tutti i Centri hanno comunque<br />

bagni <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> con pochissimi<br />

microbi).<br />

109


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Il rischio, infatti, con filtri molti porosi, come quelli<br />

per emofiltrazione, è quello <strong>di</strong> trasferire qualcosa <strong>di</strong><br />

“sporco<strong>”</strong> non solo dal sangue al bagno<br />

(come si deve fare), ma anche all’in<strong>di</strong>etro,<br />

dal bagno al sangue (che può essere poco piacevole<br />

se, per esempio, ci sono contaminanti).<br />

Più il filtro è poroso, quin<strong>di</strong>,<br />

più il bagno deve essere sterile.<br />

- o, se non c’è un bagno sterile a <strong>di</strong>sposizione -<br />

Il liquido che<br />

compensa le<br />

per<strong>di</strong>te deve essere<br />

perfetto senza<br />

nemmeno un pezzo<br />

<strong>di</strong> bestia!<br />

110<br />

Le macchine per l’emofiltrazione hanno molte altre<br />

forme, così, per esempio, con le sacche sul<strong>la</strong> testa.<br />

Tutte:<br />

- hanno un filtro molto<br />

poroso (questo non si vede<br />

dall’esterno, ma il nostro<br />

me<strong>di</strong>co lo sa);<br />

- hanno tante sacche per<br />

reinfusione;<br />

- non hanno il bagno <strong>di</strong><br />

<strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

Questo rene artificiale fa una <strong><strong>di</strong>alisi</strong> molto dolce;<br />

ma molto lenta, per questo non è molto usato;<br />

in genere:<br />

111


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

- lo si usa nel caso <strong>di</strong> pazienti che stanno molto<br />

male, per esempio che hanno bisogno del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

e sono ricoverati in una rianimazione;<br />

- oppure nel caso <strong>di</strong> persone anziane e molto<br />

“fragili<strong>”</strong> che hanno bisogno<br />

<strong>di</strong> un trattamento lento e tranquillo.<br />

Oggi ci sono nuove macchine che permettono<br />

<strong>di</strong> accorciare un po’ i tempi, ma uno dei motivi<br />

per cui questo trattamento non è molto usato<br />

è che è MOLTO LUNGO,<br />

anche<br />

sei ore…<br />

112<br />

L’emo<strong>di</strong>afiltrazione è un misto <strong>di</strong> EMODIALISI<br />

(col bicarbonato) e <strong>di</strong><br />

EMOFILTRAZIONE, cioè ha TUTTO!<br />

Ha il filtro (questo è<br />

ovvio) che, come quello<br />

dell’emofiltrazione, ha una<br />

membrana molto porosa.<br />

I pori del<strong>la</strong> membrana però<br />

sono un po’ meno grossi e<br />

hanno una struttura tale da<br />

permettere alle sostanze<br />

“sporche<strong>”</strong> <strong>di</strong> passare solo dal<br />

sangue al bagno e non dal<br />

bagno al sangue.<br />

113


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

L’emo<strong>di</strong>afiltrazione ha le sacche<br />

<strong>di</strong> reinfusione<br />

(come l’emofiltrazione,<br />

sono in genere proprio le stesse<br />

sacche con sali, acqua sterile,<br />

zucchero);<br />

ha il bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

che è sostanzialmente lo stesso<br />

usato nelle <strong><strong>di</strong>alisi</strong> con bicarbonato;<br />

ha, ovviamente, il monitor<br />

(cioè <strong>la</strong> macchina per <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>;<br />

il circuito sangue;<br />

il circuito bagno;<br />

<strong>la</strong> pompa del sangue;<br />

<strong>la</strong> pompa <strong>di</strong> reinfusione).<br />

114<br />

Questo è più o meno l’aspetto<br />

<strong>di</strong> una macchina per emo<strong>di</strong>afiltro montata:<br />

E’ poi chiaro che ci sono tante altre forme possibili<br />

per questo sistema così complicato, ci sono tra<br />

l’altro varie forme <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>afiltrazione…<br />

115


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Altre forme <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>afiltrazione:<br />

sono un po’ <strong>di</strong>verse, ma hanno qualcosa in comune.<br />

Tutte hanno tutto!<br />

Per esempio:<br />

HDF è <strong>la</strong> sig<strong>la</strong> dell’emo<strong>di</strong>afiltrazione<br />

(questa volta non è dal greco, ma dall’inglese:<br />

H = haemo / D = <strong>di</strong>a / F = filtration)<br />

“normale<strong>”</strong>, cioè quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> cui abbiamo par<strong>la</strong>to fino adesso.<br />

AFB è <strong>la</strong> sig<strong>la</strong> <strong>di</strong> (sempre dall’inglese)<br />

Acetate<br />

Free Biofiltration cioè (leggendo<br />

a rovescio)<br />

biofiltrazione<br />

senza acetato,<br />

cioè<br />

116<br />

biofiltrazione vuole <strong>di</strong>re:<br />

filtrazione più naturale, più “biologica<strong>”</strong>.<br />

In realtà è una forma <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>afiltrazione<br />

partico<strong>la</strong>rmente dolce, stu<strong>di</strong>ata soprattutto<br />

per le persone anziane<br />

o che sopportano male <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> con bicarbonato.<br />

La <strong>di</strong>fferenza è che il bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> non contiene<br />

né acetato né bicarbonato e che tutto il bicarbonato<br />

è dentro alle sacche <strong>di</strong> reinfusione…<br />

Gli ingre<strong>di</strong>enti sono gli stessi,<br />

cambia <strong>la</strong> via per cui arrivano al sangue.<br />

117


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

La PFD invece vuol <strong>di</strong>re PAIRED FILTRATION<br />

DIALySIS cioé, sempre leggendo a rovescio:<br />

<strong><strong>di</strong>alisi</strong> con filtrazione appaiata.<br />

1+1<br />

Ebbene, questa sig<strong>la</strong> ancora più<br />

balorda si spiega così:<br />

118<br />

il filtro è in realtà<br />

fatto da due filtri<br />

messi uno sull’altro,<br />

cioè APPAIATI.<br />

Uno filtra solo il<br />

sangue (cioè toglie<br />

l’acqua in grande<br />

quantità), l’altro fa <strong>la</strong><br />

<strong><strong>di</strong>alisi</strong> vera e propria.<br />

Apriamo una parentesi.<br />

Insomma, nell’emo<strong>di</strong>afiltrazione tutti gli elementi<br />

possono essere combinati in <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong>:<br />

il bicarbonato può arrivare dal bagno o dalle sacche,<br />

il filro può essere semplice o doppio,<br />

<strong>la</strong> macchina può essere <strong>di</strong>segnata con forme<br />

<strong>di</strong>fferenti,<br />

però l’essenza è che <strong>la</strong> depurazione (pulizia) del<br />

sangue avviene in due maniere <strong>di</strong>verse.<br />

119


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

La prima è quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> vera e propria,<br />

<strong>la</strong> solita, insomma. Il passaggio delle sostanze<br />

da una parte all’altra<br />

del<strong>la</strong> membrana<br />

si chiama anche<br />

DIFFUSIONE<br />

(le sostanze “si <strong>di</strong>ffondono<strong>”</strong> da una parte all’altra<br />

del<strong>la</strong> membrana); <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> che sfrutta questo tipo <strong>di</strong><br />

passaggio si chiama METODICA DIFFUSIVA.<br />

La seconda è quel<strong>la</strong> che c’è “pura<strong>”</strong> nell’emofiltrazione:<br />

attraverso una membrana a pori <strong>la</strong>rghi<br />

(non passano solo le sostanze<br />

<strong>di</strong> grosse <strong>di</strong>mensioni,<br />

come i pesci) escono gran<strong>di</strong><br />

gocce <strong>di</strong> acqua e <strong>di</strong> scorie, sali,<br />

eccetera.<br />

L’acqua cioè si trascina via con sé<br />

le sostanze che sono sciolte:<br />

120<br />

questo tipo <strong>di</strong> passaggio “<strong>di</strong> massa<strong>”</strong> attraverso <strong>la</strong><br />

membrana semipermeabile si chiama CONVENZIONE.<br />

La parolona questa volta viene dal <strong>la</strong>tino<br />

(cum-veho = trascino via),<br />

L’emofiltrazione, quin<strong>di</strong>, si chiama anche<br />

tecnica CONVETTIVA.<br />

A questo punto è facile capire che l’emo-<strong>di</strong>afiltrazione<br />

sia anche chiamata TECNICA MISTA o<br />

CONVETTIVO-DIFFUSIVA.<br />

Questi nomi servono solo a farvi orientare se<br />

sentite par<strong>la</strong>re qualcuno del vostro tipo <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

chiamandolo in un modo a voi non chiaro.<br />

Però, basta<br />

coi paroloni!<br />

Chiusa <strong>la</strong><br />

parentesi.<br />

121


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Ma, al<strong>la</strong> fine,<br />

che cosa è meglio?<br />

122<br />

EMO-<br />

FILTRAZIONE<br />

EMO-DIA-<br />

FILTRAZIONE<br />

Tutti i tipi <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> sono i “migliori<strong>”</strong> se sono usati bene.<br />

I risultati <strong>di</strong> sopravvivenza a lungo termine (parliamo <strong>di</strong><br />

decenni) sono cambiati in questi trent’anni <strong>di</strong> storia del<strong>la</strong><br />

<strong><strong>di</strong>alisi</strong> e sono sempre andati migliorando.<br />

Alcuni <strong>di</strong> questi tipi <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> sono stati inventati<br />

cinquant’anni fa (acetato <strong><strong>di</strong>alisi</strong>), altri sono molto più giovani.<br />

L’emo<strong>di</strong>afiltrazione esiste, in pratica, da una trentina d’anni.<br />

Non ci sono regole fisse<br />

per scegliere l’uno o l’altro trattamento.<br />

La scelta, come sempre, <strong>di</strong>pende dall’esperienza del me<strong>di</strong>co,<br />

dal<strong>la</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

e soprattutto dal benessere del paziente.<br />

123


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Però anche se le tecniche nuove, così complicate,<br />

possono sembrare le migliori, bisogna sapere che<br />

<strong>la</strong> tecnica <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> più semplice, quel<strong>la</strong> dell’acetato<br />

<strong><strong>di</strong>alisi</strong>, ha permesso, oltre cinquant’anni fa, <strong>di</strong> iniziare<br />

a sostituire <strong>la</strong> funzione dei reni con l’insufficienza<br />

renale cronica e, pur con una serie <strong>di</strong> problemi tecnici<br />

che nemmeno ci immaginiamo oggi, ha fatto sì che<br />

alcuni dei primi pazienti siano ancora vivi, <strong>la</strong>vorino e<br />

raccontino le loro storie.<br />

Le membrane venivano avvolte a mano sui filtri<br />

- si rompevano spesso - ;<br />

il bagno <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> era preparato lì per lì,<br />

mesco<strong>la</strong>ndo sali e acqua…<br />

124<br />

Ebbene sì,<br />

l’emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> ha più <strong>di</strong> cinquant’anni.<br />

E’ giovane, ma non è più una ragazzina.<br />

Chissà quali novità ci saranno,<br />

quando compirà 100 anni.<br />

125


La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

Ancora un piccolo capitolo sul<strong>la</strong> durata del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

A prima vista, da parte <strong>di</strong> tutti i pazienti, <strong>la</strong> prima reazione<br />

è “visto che <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> è una seccatura,<br />

cerchiamo almeno <strong>di</strong> far<strong>la</strong> durare il meno possibile<strong>”</strong>.<br />

Questa risposta... beh, è abbastanza da bocciare.<br />

Tanta o poca che sia, <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> va innanzi tutto fatta bene,<br />

e cioè fino a raggiungere:<br />

• il benessere fisico sia durante <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>, sia dopo <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

• dei buoni dati agli esami del sangue.<br />

Gli schemi <strong>di</strong> trattamento più usati sono molto variabili:<br />

• 4-6 ore tre volte al<strong>la</strong> settimana (<strong>di</strong> giorno)<br />

• 8 ore (<strong>di</strong> notte) tre volte al<strong>la</strong> settimana<br />

• 2-3 ore al giorno sei giorni al<strong>la</strong> settimana<br />

• tutte le combinazioni che potete immaginare.<br />

Il trattamento “ideale<strong>”</strong> per tutti non esiste.<br />

Un buon trattamento è una me<strong>di</strong>azione<br />

tra le esigenze del paziente ed i suggerimenti del me<strong>di</strong>co,<br />

va <strong>di</strong>scusso insieme, capito, provato...<br />

E ora ve<strong>di</strong>amo l’altro grande tipo <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>...<strong>”</strong>;<br />

126<br />

La Dialisi peritoneale


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Dov’è <strong>la</strong> membrana semi-permeabile del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

peritoneale?<br />

Ebbene: è nel<strong>la</strong> nostra pancia.<br />

Ve<strong>di</strong>amo il topo in trasparenza:<br />

128<br />

Immaginiamo <strong>di</strong> tagliare il topo a metà:<br />

<strong>la</strong> parete del<strong>la</strong> pancia e <strong>la</strong> matassa degli intestini<br />

sono tutte rivestite da una sottile pellico<strong>la</strong><br />

trasparente e porosa, che altro non è che<br />

una membrana semi-permeabile naturale:<br />

il peritoneo<br />

129


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Immaginate <strong>di</strong> prendere delle fettine <strong>di</strong> carne<br />

non troppo spessa (o due cotolette <strong>di</strong> pollo, fa lo<br />

stesso); mettetele in un piatto una sull’altra.<br />

Poi provate a tirare via quel<strong>la</strong> sopra<br />

(facendo<strong>la</strong> scivo<strong>la</strong>re su quel<strong>la</strong> sotto).<br />

In genere viene fuori un bel pasticcio,<br />

perché le due fette <strong>di</strong> carne sono un po’ “appiccicate<strong>”</strong><br />

e non scivo<strong>la</strong>no bene una sull’altra.<br />

Se, invece, si mette un bel po’ d’olio tra una fetta e<br />

l’altra, quel<strong>la</strong> sopra scivolerà via senza <strong>di</strong>fficoltà.<br />

- L’esempio delle bistecche è de<strong>di</strong>cato alle cuoche.<br />

- Quello dei motori delle macchine è de<strong>di</strong>cato ai meccanici.<br />

Perché funzioni bene <strong>la</strong> macchina,<br />

il motore va lubrificato.<br />

130<br />

Perché organi o ingranaggi “scivolino bene<strong>”</strong><br />

gli uni sugli altri, è necessario che siano un po’<br />

“lubrificati<strong>”</strong>, cioè coperti da uno straterello <strong>di</strong><br />

liquido un po’ vischioso come l’olio da tavo<strong>la</strong> o<br />

quello delle macchine.<br />

Per evitare che gli organi<br />

(intestino, fegato, milza…)<br />

che sono nel<strong>la</strong> pancia<br />

si aggroviglino tra loro,<br />

<strong>la</strong> natura li ha rivestiti <strong>di</strong><br />

un lubrificante naturale,<br />

che è <strong>la</strong> sottile membrana<br />

del peritoneo,<br />

sempre mantenuta lucida e umida da uno<br />

straterello <strong>di</strong> liquido (che ovviamente si chiama<br />

liquido peritoneale).<br />

131


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Oltre a produrre il liquido “lubrificante<strong>”</strong>,<br />

il peritoneo fa un sacco <strong>di</strong> cose:<br />

- nutre <strong>la</strong> parete<br />

dell’intestino,<br />

portando il sangue<br />

(è per questo<br />

che è così ricco <strong>di</strong> vasi)<br />

- <strong>di</strong>fende <strong>la</strong> pancia dalle infezioni:<br />

appoggiate sul peritoneo ci sono delle cellule che<br />

si chiamano immunocompetenti<br />

(le vedremo anche a proposito dei trapianti).<br />

132<br />

Queste cellule che si chiamano<br />

linfociti (CITO = cellu<strong>la</strong>),<br />

monociti-macrofagi<br />

(cioè che mangiano<br />

tutto), granulociti, sono<br />

presenti in tutto il corpo e<br />

sono incaricate <strong>di</strong> cacciare via gli intrusi (virus,<br />

batteri, funghi, cellule tumorali, etc.).<br />

Nel peritoneo ci sono molti macrofagi<br />

affamati che sono importantissimi<br />

per proteggere dalle<br />

infezioni (peritoniti).<br />

Se non ci fossero<br />

queste cellule <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa,<br />

le peritoniti in <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

peritoneale sarebbero<br />

molto più frequenti.<br />

133


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

134<br />

Se guar<strong>di</strong>amo<br />

al microscopio il<br />

peritoneo,<br />

ve<strong>di</strong>amo che c’è<br />

una struttura<br />

complicata<br />

sottile sottile,<br />

con cellule e piccoli<br />

vasi.<br />

Ve<strong>di</strong>amo meglio.<br />

Qui c’è l’intestino<br />

cui il peritoneo è appiccicato.<br />

135


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Il mesotelio<br />

(cioè il rivestimento<br />

<strong>di</strong> mezzo, cioè il<br />

rivestimento del<br />

peritoneo che sta in<br />

mezzo agli organi)<br />

è fatto da queste<br />

cellulotte capellute e<br />

abbastanza piatte:<br />

hanno molto da fare perché sono loro che<br />

producono il lubrificante naturale che copre,<br />

come un velo d’olio, <strong>la</strong> superficie dei visceri.<br />

I capelli si chiamano MICRO (cioè piccolissimi)<br />

VILLI (cioè peli-capelli)<br />

e servono ad aumentare <strong>la</strong> superficie “attiva<strong>”</strong><br />

che produce il lubrificante, fondamentale per il<br />

buon funzionamento del nostro intestino…<br />

136<br />

(<strong>la</strong> storia dei microvilli è simile a quel<strong>la</strong> dei<br />

capil<strong>la</strong>ri del filtro: tanti tubicini sottili coprono<br />

più spazio che pochi tubicini più spessi)<br />

Sul<strong>la</strong> testa delle cellule - immaginiamo <strong>di</strong><br />

tagliarne una fettina sottilissima -<br />

<strong>la</strong> moltiplicazione dello spazio funziona così:<br />

Tutte le cellule del nostro corpo<br />

che hanno l’incarico <strong>di</strong> produrre o assorbire<br />

delle sostanze sono un po’ “pelose<strong>”</strong>:<br />

quelle dei tubuli renali, quelle dell’intestino, quelle<br />

dell’orecchio, che devono vibrare per i suoni …<br />

137


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Le cellule mesoteliali sono collegate tra loro<br />

in vario modo:<br />

a seconda del tipo <strong>di</strong> collegamento tra <strong>di</strong> loro,<br />

passeranno più liquido o sostanze (canali aperti)<br />

o meno (giunzioni strette o serrate)<br />

dal peritoneo fino a dentro ai capil<strong>la</strong>ri<br />

(piccoli vasi del sangue) o viceversa.<br />

138<br />

Qui c’è <strong>la</strong> cavità peritoneale<br />

Qui c’è l’intestino<br />

Quello che c’è nei capil<strong>la</strong>ri può passare<br />

nel liquido peritoneale e quello che c’è<br />

nel liquido peritoneale può passare nei capil<strong>la</strong>ri<br />

attraverso vari passaggi.<br />

139<br />

La strada è lunga


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Partiamo dal peritoneo<br />

e an<strong>di</strong>amo al capil<strong>la</strong>re<br />

(ma <strong>la</strong> strada può essere percorsa<br />

anche a rovescio).<br />

Qui c’è un canale aperto:<br />

le goccioline rosse passano attraverso il canale<br />

e entrano nell’interstizio<br />

140<br />

Inter-stizio<br />

vuol <strong>di</strong>re:<br />

quello che sta<br />

(stizio)<br />

in mezzo (inter),<br />

è cioè una specie<br />

<strong>di</strong> tessuto <strong>di</strong><br />

sostegno su cui<br />

sono appoggiate<br />

le cellule e in cui<br />

sono intrappo<strong>la</strong>ti i<br />

vasellini del sangue.<br />

Le fibre, per lo più, sono fatte<br />

<strong>di</strong> proteine lunghe e strette,<br />

che formano una specie <strong>di</strong> rete.<br />

141


Questa è una CELLULA<br />

ENDOTELIALE (cioè <strong>di</strong><br />

rivestimento interno:<br />

endo = dentro / teliale =<br />

rivestimento).<br />

Le cellule endoteliali sono il<br />

rivestimento dei vasi capil<strong>la</strong>ri;<br />

sono sottilissime e un po’<br />

bucherel<strong>la</strong>te.<br />

<strong>la</strong>sciano passare un sacco <strong>di</strong><br />

sostanze me<strong>di</strong>o-piccole.<br />

La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Questo è un CAPILLARE:<br />

questo è il SANGUE<br />

(con i GLOBULI ROSSI)<br />

142<br />

che scorre nel vaso.<br />

Questa, su cui il piccolo<br />

vaso appoggia, è una<br />

MEMBRANA BASALE.<br />

E’ fatta come<br />

un filtro in miniatura:<br />

un setaccio a maglie non<br />

troppo strette:<br />

così:<br />

La quantità dei vasi capil<strong>la</strong>ri nel peritoneo<br />

è molto alta:<br />

tutto il peritoneo può essere visto<br />

come una grande superficie<br />

(i calcoli che sono stati fatti sono <strong>di</strong>fferenti,<br />

ma quelli che sembrano più precisi, calco<strong>la</strong>no una superficie<br />

<strong>di</strong> 1,5-2 metri quadrati <strong>di</strong> peritoneo),<br />

con una grande vasco<strong>la</strong>rizzazione<br />

(cioè con moltissime piccole arterie, piccole vene e,<br />

soprattutto, sottilissimi vasi capil<strong>la</strong>ri)<br />

e con una grande attività<br />

(le cellule capellute sono molto indaffarate a mantenere<br />

il peritoneo sempre ben lubrificato).<br />

143


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Anche se è molto più complicato del<strong>la</strong> membrana<br />

semi-permeabile<br />

<strong>di</strong> p<strong>la</strong>stica,<br />

anche il peritoneo può<br />

funzionare come una<br />

membrana<br />

semi-permeabile VIVA:<br />

tutti gli strati,<br />

dalle cellule mesoteliali<br />

ai capil<strong>la</strong>ri, sono semi-permeabili<br />

Quin<strong>di</strong>, una sostanza che sta<br />

all’interno del<strong>la</strong> pancia, nel<strong>la</strong> “cavità peritoneale<strong>”</strong><br />

(cioè nel sottile spazio che <strong>di</strong>vide le anse dell’intestino<br />

le une dalle altre), può passare senza troppe <strong>di</strong>fficoltà<br />

all’interno del sangue (vasi capil<strong>la</strong>ri) e viceversa,<br />

proprio come nell’esempio del<strong>la</strong> boccia coi pesci.<br />

144<br />

Ci sono:<br />

- spazi tra le cellule<br />

(canali);<br />

- l’interstizio è un<br />

tessuto a maglie <strong>la</strong>rghe;<br />

- <strong>la</strong> membrana basale è<br />

un filtro<br />

(come quello del caffé)<br />

a maglie un po’<br />

più strette;<br />

- i capil<strong>la</strong>ri sono avvolti<br />

da cellule bucherel<strong>la</strong>te<br />

(fenestrate).<br />

145


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

La <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale sfrutta questo sistema:<br />

del liquido <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> (sterile) viene messo dentro<br />

al<strong>la</strong> cavità peritoneale.<br />

Il liquido raggiunge un equilibrio col sangue<br />

dei capil<strong>la</strong>ri; questo passaggio è <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

Ve<strong>di</strong>amo i due sistemi<br />

a confronto:<br />

146<br />

147


Il principio è chiaro?<br />

La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Riassumendo l’ultima volta:<br />

il peritoneo è una membrana<br />

semi-permeabile naturale che<br />

riveste <strong>la</strong> supericie interna del<strong>la</strong><br />

cavità dell’addome (cioè <strong>la</strong> pancia)<br />

(peritoneo parietale).<br />

Questa membranel<strong>la</strong> è anche appiccicata all’intestino e<br />

serve per mantenere <strong>la</strong> superficie esterna<br />

ben lubrificata, cioè a fare scivo<strong>la</strong>re bene i visceri<br />

l’uno sull’altro<br />

(l’intestino è una matassa <strong>di</strong> tubi cavi che si devono<br />

muovere quando mangiamo e <strong>di</strong>geriamo dei cibi)<br />

(peritoneo viscerale).<br />

Si possono usare<br />

le caratteristiche<br />

<strong>di</strong> questa<br />

meravigliosa membrana<br />

per una <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

“naturale<strong>”</strong>.<br />

148<br />

Come fare?<br />

Innanzitutto ve<strong>di</strong>amo come si fa<br />

a fare entrare il liquido <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

dentro al peritoneo.<br />

Pungere tutte le volte con una grossa siringa?<br />

Sembra una cosa che fa proprio male!<br />

Eppure, pensate che i primi esperimenti<br />

<strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale, negli anni ‘60,<br />

erano stati fatti proprio pungendo<br />

ogni volta <strong>la</strong> pancia e <strong>la</strong>sciando una specie <strong>di</strong> ago<br />

lì per un po’ <strong>di</strong> ore.<br />

149


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

In realtà, il sistema <strong>di</strong> punture ripetute,<br />

oltre che doloroso,<br />

era complicato e aveva un rischio alto <strong>di</strong> portare<br />

delle infezioni al<strong>la</strong> preziosa e delicata membrana<br />

peritoneale (le “peritoniti<strong>”</strong>).<br />

Come per <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> extraciorporea<br />

(cioè l’emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong>), il principale problema da risolvere<br />

era <strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> una via permanente <strong>di</strong> ingresso,<br />

questa volta al peritoneo e non al sangue.<br />

Un tubo,<br />

insomma,<br />

che potesse<br />

stare in pace<br />

nel<strong>la</strong> pancia,<br />

senza dare<br />

fasti<strong>di</strong>o.<br />

150<br />

L’altro problema era<br />

legato al fatto che <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

peritoneale richiedeva più<br />

tempo dell’emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> per<br />

ottenere lo stesso risultato e che<br />

tutte le preparazioni per <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> tendevano a dare<br />

dei problemi <strong>di</strong> fabbricazione e <strong>di</strong> sterilizzazione.<br />

Per questo motivo, nonostante <strong>la</strong> sua nascita,<br />

per trattare i pazienti con insufficienza renale acuta,<br />

sia circa contemporanea del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> extracorporea e<br />

nonostante alcuni me<strong>di</strong>ci fossero già riusciti<br />

negli anni ‘60 a tenere in vita per anni dei pazienti<br />

in <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale, questa meto<strong>di</strong>ca è stata relegata<br />

a un ruolo un po’ da Cenerento<strong>la</strong>.<br />

La sfiducia nei confronti del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale<br />

era tale che il primo articolo che descriveva <strong>la</strong> CAPD, il<br />

trattamento peritoneale oggi più <strong>di</strong>ffuso,<br />

è stato rifiutato al congresso<br />

annuale dei nefrologi americani.<br />

151


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Il problema del<strong>la</strong> via <strong>di</strong> ingresso (o accesso)<br />

al peritoneo e del<strong>la</strong> necessità, contemporanea,<br />

<strong>di</strong> fare <strong><strong>di</strong>alisi</strong> molte ore nel corso<br />

del<strong>la</strong> settimana<br />

è risolto in modo<br />

semplice e geniale:<br />

152<br />

La CAPD. La sig<strong>la</strong> è in inglese:<br />

Continous<br />

Ambu<strong>la</strong>tory<br />

Peritoneal<br />

Dialisys.<br />

e, come sempre, va letta a rovescio:<br />

Dialisi Peritoneale<br />

Ambu<strong>la</strong>toriale Continua<br />

Dialisi e Peritoneale non hanno più<br />

bisogno <strong>di</strong> spiegazione.<br />

Ambu<strong>la</strong>toriale: fa venire in mente l’ambu<strong>la</strong>torio ma è<br />

sbagliato; è quasi il contrario:<br />

viene dal <strong>la</strong>tino “deambu<strong>la</strong>re<strong>”</strong> che vuol <strong>di</strong>re camminare,<br />

andare a spasso.<br />

Quin<strong>di</strong> ambu<strong>la</strong>toriale vuol <strong>di</strong>re che fa andando in giro,<br />

facendo una vita normale.<br />

Continua: spiega, come vedremo,<br />

che <strong>la</strong> CAPD si fa 24 ore al giorno<br />

per 7 giorni al<strong>la</strong> settimana.<br />

153


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Ve<strong>di</strong>amo gli elementi a<br />

uno a uno:<br />

questo è il catetere<br />

(si chiama catetere<br />

un tubicino cavo che<br />

serve per fare passare<br />

dei liqui<strong>di</strong> all’interno e<br />

all’esterno del corpo;<br />

e ci sono tanti tipi <strong>di</strong><br />

catetere: il catetere<br />

vescicale che fa uscire<br />

meccanicamente <strong>la</strong> pipì;<br />

il catetere venoso, che<br />

è un tubicino inserito in<br />

una grossa vena…).<br />

Questo è il catetere<br />

più semplice <strong>di</strong> tutti!<br />

154<br />

In realtà, oltre al tipo “<strong>di</strong>ritto<strong>”</strong>, il primo a essere<br />

stato inventato, ci sono cateteri<br />

<strong>di</strong> un sacco <strong>di</strong> forme strane.<br />

Questi sono<br />

i tipi più usati<br />

in Italia:<br />

Tutti i più usati hanno in comune il fatto <strong>di</strong><br />

avere due “cuffie<strong>”</strong> che servono a fissare bene il<br />

catetere dentro <strong>la</strong> pancia e sotto <strong>la</strong> cute.<br />

Tutti sono abbastanza morbi<strong>di</strong> e e<strong>la</strong>stici,<br />

155


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Tutti i cateteri sono infi<strong>la</strong>ti un<br />

po’ sotto l’ombelico, in genere in<br />

posizione un po’ <strong>la</strong>terale, <strong>di</strong> solito<br />

in uno dei muscoli <strong>la</strong>rghi e<br />

piatti che sono <strong>la</strong> superficie<br />

dell’addome (e che sono ben<br />

resistenti e fanno quin<strong>di</strong> da solida<br />

“base<strong>”</strong> al catetere).<br />

Il catetere psca in basso nel<strong>la</strong> cavità addominale:<br />

si fa una nicchia dove si arroto<strong>la</strong> in pace e,<br />

<strong>di</strong> solito, non si muove.<br />

La posizione solita è tra <strong>la</strong><br />

vescica e l’intestino retto,<br />

in uno spazio che si chiama<br />

Cavo del Doug<strong>la</strong>s, dal nome<br />

dello stu<strong>di</strong>oso che l’ha<br />

descritto per primo.<br />

156<br />

Una volta che il catetere è bene messo dentro<br />

al<strong>la</strong> cavità peritoneale, si fissa il 1° anello <strong>di</strong><br />

“ancoraggio<strong>”</strong> e si fa passare un pezzettino <strong>di</strong><br />

tubo sotto <strong>la</strong> pelle (si chiama TUNNEL = galleria<br />

/ SOTTOCUTANEO = sottopelle),<br />

si fissa <strong>la</strong> seconda<br />

cuffia e, finalmente, il<br />

catetere emerge sul<strong>la</strong><br />

pancia.<br />

Tutta <strong>la</strong> manovra è più<br />

complicata da <strong>di</strong>re che da<br />

fare: l’intero posizionamento del catetere<br />

richiede in genere un tempo simile a quello che<br />

avete messo per leggere<br />

dall’inizio del capitolo sul<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

peritoneale sino a qui.<br />

157


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Il catetere rimane al suo posto fino a quando<br />

dura <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale (<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale<br />

si può interrompere per vari motivi: perché è<br />

arrivato un trapianto <strong>di</strong> rene, perché si decide<br />

<strong>di</strong> passare all’emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong>, perché c’è un’infezione<br />

del peritoneo che non guarisce bene…);<br />

il catetere è quin<strong>di</strong><br />

molto prezioso e<br />

va PROTETTO.<br />

Uno dei sistemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa<br />

più usati è quello <strong>di</strong> inserire<br />

al<strong>la</strong> fine del catetere una<br />

protezione:<br />

<strong>di</strong> solito è un anello <strong>di</strong><br />

TITANIO.<br />

(NO, NON UN ANELLO COSì)<br />

158<br />

Questa<br />

“barriera<strong>”</strong> <strong>di</strong><br />

protezione serve<br />

a proteggere un<br />

po’ il catetere.<br />

All’anello si collega un tubicino<br />

<strong>di</strong> “prolunga<strong>”</strong> che serve a fare<br />

entrare e uscire il liquido <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> e<br />

a collegarsi con le sacche da <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

(che adesso ve<strong>di</strong>amo).<br />

Questo aggeggio si chiama “set<strong>”</strong><br />

(nome inglese = aggeggio).<br />

Ve<strong>di</strong>amo il sistema completo.<br />

159


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Questo è il primo sistema <strong>di</strong> CAPD:<br />

il catetere è nel peritoneo;<br />

al catetere<br />

è collegata<br />

una<br />

“prolunga<strong>”</strong><br />

che si<br />

chiama<br />

“set<strong>”</strong> che<br />

vuol <strong>di</strong>re, in<br />

inglese, “attrezzo<strong>”</strong>;<br />

al set è collegata<br />

una linea<br />

e una sacca:<br />

160<br />

secondo questo primo sistema (il più semplice,<br />

che non si usa quasi più, e che si chiama<br />

“tra<strong>di</strong>zionale<strong>”</strong> o “lineare<strong>”</strong>, proprio perché è il<br />

primo nato ed è tutto <strong>di</strong>ritto)<br />

all’inizio del<strong>la</strong><br />

<strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

si collega<br />

al set una<br />

sacca piena:<br />

il liquido del<strong>la</strong><br />

sacca entra<br />

nel<strong>la</strong> pancia<br />

e rimane lì<br />

Il liquido scende<br />

per gravità<br />

come le mele<br />

<strong>di</strong> Newton<br />

161<br />

tranquillo per<br />

qualche ora;


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

La sacca vuota si<br />

avvolge (è picco<strong>la</strong> come<br />

un fazzoletto) e si<br />

piega sotto ai vestiti.<br />

Il liquido <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale non è molto <strong>di</strong>verso<br />

da quello del<strong>la</strong> emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong>: è “pulito<strong>”</strong>, contiene del<br />

calcio, del <strong>la</strong>ttato o acetato (che si trasforma poi in<br />

bicarbonato), un po’ <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o…<br />

Ci sono oggi molti tipi <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong><br />

per <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale.<br />

162<br />

Ma <strong>di</strong> base hanno tutti lo stesso principio,<br />

quello dello zucchero.<br />

La grossa <strong>di</strong>fferenza è fatta dallo ZUCCHERO.<br />

Perché lo zucchero?<br />

Avete mai visto cosa fa lo zucchero<br />

sulle fragole?<br />

(o, se non amate le cose dolci,<br />

il sale<br />

sulle me<strong>la</strong>nzane?)<br />

163


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Lo zucchero sulle fragole fa venire fuori<br />

<strong>la</strong> “bagna<strong>”</strong> buona,<br />

cioè<br />

funziona come “richiamo<strong>”</strong> per l’acqua;<br />

se lo zucchero passa poco <strong>di</strong> là dal<strong>la</strong> membrana<br />

(un po’ passa sempre, ma poco)<br />

è l’acqua a<br />

spostarsi per<br />

cercare <strong>di</strong> “<strong>di</strong>luire<strong>”</strong><br />

lo zucchero;<br />

quin<strong>di</strong><br />

164<br />

<strong>di</strong> nuovo avviene un grande traffico: il calcio, il<br />

bicarbonato (o le sostanze che si trasformeranno<br />

in bicarbonato) viaggiano verso i capil<strong>la</strong>ri, cioè sono<br />

assorbite dal corpo (che ne ha bisogno);<br />

Le scorie l’acqua fanno<br />

<strong>la</strong> strada opposta.<br />

165


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

le scorie escono dal sangue<br />

(che ne contiene molte) e vanno verso il liquido<br />

peritoneale, che non ne contiene affatto.<br />

L’acqua è attratta dallo zucchero;<br />

succede come per le fragole:<br />

poco zucchero = poca bagna<br />

molto zucchero = molta bagna.<br />

Ci sono <strong>di</strong>verse concentrazioni <strong>di</strong> zucchero<br />

che si usano<br />

a seconda dell’acqua da eliminare dal corpo.<br />

166<br />

Dopo un certo numero<br />

<strong>di</strong> ore, <strong>la</strong> sacca vuota si<br />

appoggia a terra;<br />

per gravità il liquido<br />

“co<strong>la</strong><strong>”</strong> via dal<strong>la</strong> pancia,<br />

portandosi <strong>di</strong>etro<br />

scorie e liqui<strong>di</strong>.<br />

167<br />

Questa fase si chiama<br />

“SCARICO<strong>”</strong><br />

Allo scarico, dopo il cambio<br />

con una sacca<br />

pulita<br />

segue un nuovo<br />

“CARICO<strong>”</strong>


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

e così via, quattro volte al giorno<br />

Molti set<br />

sono più<br />

piccoli<br />

stanno sotto a un bikini,<br />

non hanno <strong>la</strong> sacca vuota arroto<strong>la</strong>ta,<br />

ma una picco<strong>la</strong> “y<strong>”</strong><br />

(si chiama infatti “set a y<strong>”</strong>).<br />

Questo set è ora quello più <strong>di</strong>ffuso nel mondo<br />

e forse vi può fare piacere sapere<br />

168<br />

Che questa straor<strong>di</strong>naria invenzione è opera <strong>di</strong><br />

un italiano, il prof. Buoncristiani <strong>di</strong> Perugia.<br />

La “y<strong>”</strong> è l’uovo <strong>di</strong> Colombo dl set:<br />

169<br />

un ramo è sempre<br />

usato per il liquido<br />

pulito;<br />

un ramo è solo usato<br />

per il liquido sporco;<br />

pulito e sporco non si<br />

incontrano MAI<br />

e il rischio <strong>di</strong> infezione<br />

<strong>di</strong>venta MOLTO BASSO.


una via<br />

sempre pulita<br />

La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Inoltre, il set a “y<strong>”</strong> si chiude ogni volta con due<br />

tappini e l’ingombro è molto piccolo.<br />

Ci sono anche altri sistemi <strong>di</strong> connessione (sets),<br />

con due sacche sterili,<br />

con cambi facilitati<br />

…<br />

Tutti quelli nuovi funzionano<br />

ormai però con lo stesso principio:<br />

una via<br />

sempre sporca<br />

170<br />

La CAPD è nata come un trattamento da<br />

IMPARARE in Ospedale ma da FARE A CASA<br />

(o in ufficio o in vacanza, purché si abbia a<br />

<strong>di</strong>sposizione un piccolo spazio PULITO).<br />

Le cose da fare sono poche e sono semplici:<br />

<strong>la</strong>varsi le mani, togliere i tappini, <strong>di</strong>sinfettarli,<br />

connettere in maniera pulita i tubi.<br />

La pancia si riempie<br />

e si vuota per<br />

gravità,<br />

<strong>la</strong> CAPD non<br />

è <strong>di</strong>fficile,<br />

<strong>la</strong> cosa più<br />

importante è<br />

<strong>la</strong> PULIZIA!<br />

171


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Non c’è bisogno <strong>di</strong> macchine, tutta <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> richiede<br />

circa mezz’ora, tre-quattro volte al giorno.<br />

Se si pensa a quante ore si perdono in chiacchiere<br />

inutili o in cose noiose, non è tanto: poco più <strong>di</strong><br />

un film al<strong>la</strong> TV.<br />

Questo sistema <strong>di</strong> togli-metti-metti-togli-metti<br />

eccetera, non si ferma mai.<br />

La <strong><strong>di</strong>alisi</strong> avviene sempre, nel corso del<strong>la</strong> giornata,<br />

perché rimane sempre del liquido nel<strong>la</strong> pancia.<br />

Il sistema è più lento e più dolce<br />

del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> extracorporea, ma i risultati, al<strong>la</strong> fine,<br />

non sono <strong>di</strong>versi.<br />

172<br />

La quantità <strong>di</strong> liquido <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> che si mette nel<strong>la</strong><br />

pancia è, <strong>di</strong> solito, <strong>di</strong> due litri.<br />

Sembra molto, ma non lo è.<br />

In una persona <strong>di</strong> taglia me<strong>di</strong>a,<br />

due litri non si vedono:<br />

corrispondono<br />

più o meno a<br />

una taglia<br />

<strong>di</strong> “giro<br />

vita<strong>”</strong> o a<br />

un buco <strong>di</strong><br />

cintura.<br />

173


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

174<br />

Il tempo per imparare<br />

a fare bene tutte le<br />

manovre non è molto:<br />

in genere in una decina<br />

<strong>di</strong> giorni, con lezioni <strong>di</strong><br />

un’ora al giorno,<br />

si impara a occhi<br />

chiusi…<br />

Beh, non proprio…<br />

però imparano TUTTI:<br />

esistono ad<strong>di</strong>rittura dei<br />

sistemi per insegnare ai<br />

ciechi e agli analfabeti.<br />

D’altra parte, fare una<br />

bel<strong>la</strong> torta o<br />

aggiustare<br />

un<br />

rubinetto<br />

è molto più <strong>di</strong>fficile.<br />

175


La Dialisi peritonea le La Dialisi peritonea le<br />

Il vantaggio principale è quello<br />

(oltre allo stare lontano dall’ospedale)<br />

<strong>di</strong> potere viaggiare.<br />

Per i viaggi brevi il carico non è pesante.<br />

Per i viaggi lunghi il materiale viene mandato<br />

<strong>di</strong>rettamente all’in<strong>di</strong>rizzo richiesto.<br />

Un po’ <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro in più, un po’ <strong>di</strong> libertà in più…<br />

176<br />

Ovviamente nessun sistema <strong>di</strong>alitico<br />

è ancora perfetto…<br />

La <strong><strong>di</strong>alisi</strong> è ancora giovane, deve crescere ancora.<br />

Se vi state chiedendo qual’è il sistema migliore,<br />

abbiate pazienza ancora qualche pagina:<br />

dopo il capitolo sugli altri tipi <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale<br />

ne riparleremo,<br />

tra una decina <strong>di</strong> pagine<br />

177


La Dialisi peritonea le<br />

178<br />

Altri tipi <strong>di</strong><br />

Dialisi peritoneale


Altri tipi <strong>di</strong> Dialisi peritonea le Altri tipi <strong>di</strong> Dialisi peritonea le<br />

Se il vantaggio del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale è quello <strong>di</strong><br />

poter essere fatta a casa in santa pace, il suo<br />

<strong>di</strong>fetto è quello <strong>di</strong> richiedere parecchio tempo:<br />

minimo due ore al giorno, tutti i giorni;<br />

non è molto,<br />

ma se invece<br />

facessimo <strong>di</strong><br />

notte?<br />

Questa soluzione<br />

180<br />

La notte porta<br />

consiglio…<br />

si chiama:<br />

Cycler assisted<br />

Continous Peritoneal<br />

Dialysis<br />

letto a rovescio:<br />

Dialisi Peritoneale Continua<br />

assistita da un<br />

“CICLATORE<strong>”</strong>,<br />

da una macchina che fa i cicli,<br />

cioè che fa gli scambi.<br />

La macchina <strong>la</strong>vora <strong>di</strong> notte.<br />

(si chiama anche NIPD, dove “N<strong>”</strong> sta per notturna, “I<strong>”</strong> sta<br />

per intermittente, “PD<strong>”</strong> è sempre lei, <strong>la</strong> Peritoneal-Dialysis)<br />

<strong>di</strong> giorno<br />

si è liberi <strong>di</strong><br />

andare a<br />

spasso.<br />

181


Altri tipi <strong>di</strong> Dialisi peritonea le Altri tipi <strong>di</strong> Dialisi peritonea le<br />

La sera si monta <strong>la</strong> macchina con tante sacche<br />

da <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale vicino al letto.<br />

All’ora <strong>di</strong> andare a dormire si collega <strong>la</strong> macchina<br />

al “set a y<strong>”</strong> e ci si addormenta.<br />

SOGNI D’ORO<br />

182<br />

La macchina ha un sistema molto semplice<br />

<strong>di</strong> morsetti (piccole pinze),<br />

che aprono e chiudono i tubi e fanno alternare<br />

CARICO e SCARICO<br />

del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> più rapidamente<br />

(nel<strong>la</strong> giornata si fanno <strong>di</strong> solito tre-quattro<br />

scambi in CAPD = 8 litri,<br />

nel<strong>la</strong> CCPD e NIPD si scambiano, in genere,<br />

20 litri in una notte),<br />

al mattino basta<br />

sconnettere<br />

183<br />

e via;


Altri tipi <strong>di</strong> Dialisi peritonea le Altri tipi <strong>di</strong> Dialisi peritonea le<br />

si può incominciare <strong>la</strong><br />

giornata.<br />

Ci sono <strong>di</strong>versi sistemi <strong>di</strong><br />

CCPD-NIPD-APD<br />

(Automatizzate P-D);<br />

tutti hanno alcune cose in comune:<br />

- durano molte ore;<br />

- si fanno tutte le notti<br />

(o almeno 5-6 notti al<strong>la</strong> settimana);<br />

- hanno una macchina più semplice <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> da<br />

emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong>, ma pur sempre<br />

ingombrante come un<br />

grosso como<strong>di</strong>no.<br />

184<br />

Le <strong>di</strong>fferenze, invece,<br />

sono legate al<strong>la</strong> macchina:<br />

ce ne sono, come sempre, più tipi<br />

e al fatto <strong>di</strong> tenere <strong>la</strong> pancia piena<br />

(cioè con un paio <strong>di</strong> litri <strong>di</strong> soluzione da <strong><strong>di</strong>alisi</strong>)<br />

o vuota durante <strong>la</strong> giornata.<br />

185


Altri tipi <strong>di</strong> Dialisi peritonea le Altri tipi <strong>di</strong> Dialisi peritonea le<br />

Questo sistema notturno è molto comodo<br />

in alcuni casi:<br />

- per i ragazzi giovani, soprattutto<br />

se devono ancora crescere;<br />

- per le persone anziane che hanno<br />

bisogno <strong>di</strong> aiuto per fare <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>:<br />

<strong>la</strong> macchina si monta al<strong>la</strong> sera, si<br />

smonta al mattino e, soprattutto,<br />

<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> richiede<br />

un solo<br />

collegamento<br />

(e quin<strong>di</strong> ci sono<br />

meno rischi <strong>di</strong><br />

pasticci…)<br />

- oppure ancora<br />

186<br />

quando <strong>la</strong> CAPD non funziona troppo bene:<br />

alcuni tipi <strong>di</strong> APD hanno il vantaggio <strong>di</strong> essere un<br />

po’ più efficienti (cioè <strong>di</strong> depurare un po’ meglio<br />

il sangue) almeno in alcune situazioni quando il<br />

peritoneo è un po’ “esaurito<strong>”</strong>,<br />

cioè funziona un po’ <strong>di</strong> meno<br />

(dopo un certo numero<br />

<strong>di</strong> anni <strong>di</strong> CAPD spesso il<br />

peritoneo “invecchia<strong>”</strong> un<br />

po’ e bisogna adattare le<br />

<strong><strong>di</strong>alisi</strong> alle nuove esigenze).<br />

L’APD-NIPD-etc. hanno degli aspetti molto<br />

como<strong>di</strong> (<strong>la</strong> notte non si perde tempo),<br />

ma hanno pur sempre il limite <strong>di</strong> richiedere una<br />

macchina un po’ più scomoda da trasportare …<br />

(nessuno è perfetto)<br />

187


In ospedale <strong>la</strong> macchina<br />

viene montata e i<br />

collegamenti sono fatti<br />

dagli infermieri.<br />

L’unico problema è che<br />

si passano<br />

Altri tipi <strong>di</strong> Dialisi peritonea le Altri tipi <strong>di</strong> Dialisi peritonea le<br />

In certi casi partico<strong>la</strong>ri (in genere persone molto<br />

anziane che non sopportano bene l’emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong>),<br />

<strong>la</strong> APD si può fare anche in Ospedale.<br />

In questo caso <strong>la</strong> si chiama IPD:<br />

Intermittent Peritoneal Dialysis,<br />

cioè Dialisi Peritoneale Intermittente.<br />

un sacco <strong>di</strong><br />

ore (8 in<br />

me<strong>di</strong>a) in<br />

ospedale<br />

quasi come andare a <strong>la</strong>vorare!<br />

188<br />

La ricerca su come rendere migliori tutte<br />

le varie forme <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale è molto<br />

attiva: si stanno stu<strong>di</strong>ando<br />

- nuove sacche con <strong>di</strong>verse soluzioni<br />

per <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> /meno zucchero,<br />

più proteine, zuccheri che non si<br />

assorbono, per esempio),<br />

- nuovi set, ancora più<br />

piccoli e più facili da usare,<br />

- sistemi <strong>di</strong> carico e<br />

scarico tutti sterili (con<br />

doppia sacca pulita, per<br />

sempio),<br />

- nuovi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> caricare<br />

e scaricare<br />

189


Altri tipi <strong>di</strong> Dialisi peritonea le<br />

Per esempio <strong>la</strong> cosiddetta “tidal<strong>”</strong>,<br />

che vuol <strong>di</strong>re “ondosa<strong>”</strong> è una specie <strong>di</strong> APD<br />

in cui <strong>la</strong> pancia non è mai vuotata del tutto,<br />

ma si fanno tanti piccoli scambi,<br />

come le onde del mare sul<strong>la</strong> sabbia…<br />

Funziona molto bene<br />

e<br />

insomma, <strong>la</strong> storia continua!<br />

190<br />

Dialisi intra o<br />

extracorporea:<br />

che cosa<br />

è meglio?


Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio? Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio?<br />

Cosa preferite?<br />

Un po’ <strong>di</strong> CAPD tutti i giorni, da fare a casa,<br />

in santa pace, da portare in vacanza senza<br />

problemi oppure l’emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong>, a casa oppure in<br />

ospedale, magari al<strong>la</strong> sera, se si <strong>la</strong>vora,<br />

o al mattino, se si è in pensione?<br />

L’emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> si può fare con vari “ritmi<strong>”</strong>:<br />

4 ore tre volte al<strong>la</strong> settimana,<br />

2 ore tutti i giorni…<br />

Più si è autonomi, in tutti i sensi,<br />

più si può scegliere.<br />

192<br />

La decisione non è solo del dottore:<br />

ci sono certamente alcuni casi in cui si sa già<br />

subito che un<br />

tipo <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> non<br />

è l’ideale<br />

(per esempio<br />

una grossa grossa pancia<br />

che ha subito interventi<br />

chirurgici fa sconsigliare<br />

<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale,<br />

come prima soluzione),<br />

ma<br />

193


Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio? Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio?<br />

In linea generale, otto pazienti su <strong>di</strong>eci<br />

possono scegliere tra due tipi <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>;<br />

ognuno ha vantaggi e svantaggi:<br />

chi preferisce <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale sceglie<br />

<strong>di</strong> “<strong>la</strong>vorare<strong>”</strong> un po’ a casa, ma <strong>di</strong> essere<br />

più in<strong>di</strong>pendente per gli spostamenti e,<br />

soprattutto, evita <strong>di</strong> stare in ospedale, che non<br />

è <strong>di</strong> solito<br />

un posto<br />

allegro…<br />

La <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale<br />

è facile da fare e<br />

anche le persone <strong>di</strong> una certa età non hanno in<br />

genere <strong>di</strong>fficoltà a imparare.<br />

194<br />

La emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> è un po’ più complicata da fare a<br />

casa ma, in realtà, non è poi così <strong>di</strong>fficile:<br />

basta pensare che, quando c’erano pochi posti<br />

per <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> in ospedale (negli<br />

anni ‘60-’70) quasi tutti<br />

i pazienti<br />

facevano<br />

<strong><strong>di</strong>alisi</strong> a casa<br />

e imparavano TUTTI. L’emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> a casa è<br />

ancora una buona scelta oggi, soprattutto per<br />

le persone giovani, che stanno bene.<br />

A <strong>di</strong>fferenza del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale, però,<br />

l’emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> non si fa del tutto da soli. Bisogna<br />

essere sempre in due, almeno per fare le<br />

manovre iniziali e finali (le più complesse).<br />

195


Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio? Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio?<br />

Proprio per <strong>la</strong> necessità <strong>di</strong> essere in due e<br />

perché <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> extracorporea è un po’ più<br />

complicata, <strong>la</strong> maggior parte dei pazienti finisce<br />

<strong>di</strong> far<strong>la</strong> in Ospedale<br />

o in dei Centri ad Assistenza Limitata.<br />

I Centri ad Assistenza Limitata sono detti così<br />

perché ci sono sempre gli infermieri, ma i me<strong>di</strong>ci<br />

invece vengono solo ogni tanto a control<strong>la</strong>re<br />

che tutto vada bene.<br />

In questi Centri vengono trattati i pazienti con<br />

pochi problemi clinici, che non hanno però<br />

<strong>la</strong> voglia o <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> andare a fare<br />

<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> a casa<br />

196<br />

Forse il vantaggio più grosso <strong>di</strong> fare <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> in<br />

Ospedale o in un Centri ad Assistenza Limitata<br />

è quello <strong>di</strong> potersi <strong>di</strong>menticare <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia<br />

(mi raccomando, non del tutto! Un po’ <strong>di</strong><br />

attenzione al<strong>la</strong> <strong>di</strong>eta e a non bere troppo<br />

bisogna far<strong>la</strong> sempre) nei giorni non <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

è soprattutto una questione <strong>di</strong> scelta: <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

è già una seccatura; si tratta <strong>di</strong> scegliere <strong>la</strong><br />

seccatura minore (e questo <strong>di</strong>pende molto dal<br />

carattere <strong>di</strong> ognuno).<br />

Comunque<br />

197


Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio? Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio?<br />

state tranquilli:<br />

<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale<br />

(CAPD, IPD, APD, NIPD, eccetera)<br />

<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> extracorporea (Acetato, Bicarbonato,<br />

Emofiltro, Emo<strong>di</strong>afiltro, AFB, PFD, eccetera)<br />

se sono fatte bene e, soprattutto,<br />

se sono fatte con una buona col<strong>la</strong>borazione da<br />

parte del paziente<br />

DANNO GLI STESSI RISULTATI<br />

198<br />

I problemi possono essere un po’ <strong>di</strong>versi:<br />

<strong>la</strong> fisto<strong>la</strong> per <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> extracorporea può<br />

coagu<strong>la</strong>re (cioè tapparsi) e può essere da rifare,<br />

il peritoneo si può infettare (cioè dei microbi<br />

possono entrare al suo<br />

interno, in genere per un<br />

errore a fare un cambio<br />

e può venire<br />

un bel mal <strong>di</strong> pancia<br />

(peritonite)<br />

199


Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio? Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio?<br />

Sono tutti problemi che si possono risolvere e,<br />

in me<strong>di</strong>a<br />

- una fisto<strong>la</strong> artero-venosa dura molti anni<br />

(alcune ad<strong>di</strong>rittura decine <strong>di</strong> anni)<br />

- <strong>la</strong> peritonite è <strong>di</strong>ventata rara: in Italia,<br />

per esempio, da quando si usa il “set a y<strong>”</strong>,<br />

ne capita - in me<strong>di</strong>a - una ogni due, tre anni<br />

e poi<br />

- le fistole si possono rifare<br />

- le peritoniti<br />

si curano con gli<br />

antibiotici<br />

200<br />

Insomma, anche se nessuno dei due sistemi<br />

è perfetto, i problemi sono, per fortuna,<br />

risolvibili e <strong>la</strong> ricerca sta ancora andando avanti<br />

a passi da gigante per migliorare le cose …<br />

E’ importante<br />

seguire <strong>la</strong> scelta<br />

che sembra <strong>la</strong><br />

migliore, sapendo<br />

che:<br />

- si può<br />

sempre<br />

cambiare idea<br />

- tutti e due i tipi <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> permettono<br />

<strong>di</strong> vivere altrettanto a lungo, né meglio,<br />

né peggio uno dell’altro.<br />

/perché i pazienti ci credano e col<strong>la</strong>borino!)<br />

201


Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio? Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio?<br />

Vale <strong>la</strong> pena <strong>di</strong> pensarci un attimo.<br />

Trent’anni fa tutto questo era un sogno…<br />

Vivere senza un<br />

organo vitale<br />

è scomodo, è<br />

<strong>di</strong>fficile, ma è<br />

VIVERE…<br />

Ogni volta che<br />

succede è un<br />

grosso trauma,<br />

è una grande<br />

tristezza, ma è<br />

anche un piccolo<br />

miracolo…<br />

Immaginate <strong>di</strong> ritornare in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> cinquant’anni, quando<br />

<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> non esisteva, o <strong>di</strong> quaranta, quando non c’era<br />

per tutti… Pensate come avreste reagito se vi avessimo<br />

detto: “Si potrebbe fare <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>, ma non c’è posto…<strong>”</strong>,<br />

Avreste chiesto: “Per favore!<strong>”</strong><br />

e se, finalmente, fosse stata possibile, avreste detto:<br />

<strong>“Che</strong> sollievo!<strong>”</strong>. Non è vero?<br />

Nei due terzi del mondo, <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> non èp <strong>di</strong>sponibile, se non<br />

per i più ricchi e milioni <strong>di</strong> persone muoiono ogni anno per<br />

insufficienza renale…<br />

202<br />

Quando <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> era una cosa nuova,<br />

era una conquista<br />

(c’erano pochi reni<br />

artificiali e non<br />

ad<strong>di</strong>rittura non<br />

bastavano per<br />

tutti i pazienti che<br />

ne avevano bisogno)<br />

chi riceveva un monitor lo amava molto.<br />

Oggi <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>, per fortuna,<br />

è offerta a tutti.<br />

Non è più una terapia<br />

da conquistare e troppo spesso<br />

è una terapia DA SUBIRE<br />

(cosa MOLTO SBAGLIATA).<br />

Nessuno ama <strong>la</strong> macchina<br />

che gli permette <strong>di</strong> vivere. MA è GIUSTO?<br />

203


Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio?<br />

E poi…<br />

ATTENZIONE!<br />

Non bisogna dare<br />

al<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

tutte le colpe!<br />

La <strong><strong>di</strong>alisi</strong> ha sì una serie <strong>di</strong><br />

problemi (e inconvenienti),<br />

ma non è <strong>la</strong> responsabile<br />

<strong>di</strong> tutte le ma<strong>la</strong>ttie del<br />

mondo…<br />

Si sente spesso <strong>di</strong>re<br />

“poverino, era in <strong><strong>di</strong>alisi</strong>, ha<br />

avuto un tumore, un infarto,<br />

un accidenti<strong>”</strong>, <strong>di</strong>menticando<br />

che le stesse cose possono<br />

capitare al vicino <strong>di</strong> casa, che <strong>la</strong><br />

<strong><strong>di</strong>alisi</strong> non <strong>la</strong> fa e, anzi, che ha<br />

una funzione renale normale…<br />

204<br />

Il trapianto


Il trapianto Il trapianto<br />

Questo libro serve soprattutto<br />

a par<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>,<br />

ma un libro <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> che non <strong>di</strong>ca qualcosa<br />

sul trapianto<br />

206<br />

è come un gatto<br />

senza baffi<br />

o un topo senza coda,<br />

sì, perché lo sappiamo<br />

tutti,<br />

il trapianto è<br />

<strong>la</strong> GRANDE SPERANZA del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

Trapiantare vuol <strong>di</strong>re piantare qualcosa<br />

(un fiore, per esempio) in un altro terreno.<br />

Nel caso del rene, del cuore, del fegato o anche<br />

del polmone, trapiantare vuol <strong>di</strong>re “piantare<strong>”</strong>,<br />

immettere dentro un nuovo padrone<br />

un organo <strong>di</strong> un’altra persona.<br />

Come spostare una pianta<br />

da un vaso rotto<br />

a un vaso nuovo.<br />

207


Il trapianto Il trapianto<br />

Anche se, in qualche caso, è possibile trapiantare<br />

un rene tra persone vive e vegete, che stanno bene<br />

(spesso succede tra genitori e figli, oppure tra marito<br />

e moglie), gli altri organi (fegato, polmone, cuore)<br />

sono vitali, cioè fondamentali per <strong>la</strong> vita<br />

e il donatore deve quin<strong>di</strong> essere morto.<br />

Anche il trapianto <strong>di</strong> rene, <strong>di</strong> solito,<br />

si fa in queste con<strong>di</strong>zioni.<br />

Non c’è bisogno <strong>di</strong><br />

avere reni, cuore,<br />

fegato per andare<br />

in para<strong>di</strong>so;<br />

anzi, senza qualche pezzo si vo<strong>la</strong> più leggeri.<br />

208<br />

In genere, il donatore è una persona che ha avuto un<br />

incidente (spesso è un incidente d’automobile<br />

o <strong>di</strong> motocicletta) ed è in una situazione<br />

che si chiama impropriamente “coma depassèe<strong>”</strong>,<br />

cioè coma irreversibile.<br />

Il nome corretto è invece “morte cerebrale<strong>”</strong>.<br />

Questo vuol <strong>di</strong>re che (e solo per un breve tempo)<br />

il cuore batte ancora - anche se ha bisogno <strong>di</strong> un<br />

aiuto meccanico - ma il cervello è morto. Non è una<br />

situazione reversibile (cioè non si può guarire).<br />

Ogni volta che un paziente è in coma<br />

e si pensa che sia in “morte cerebrale<strong>”</strong><br />

209


Il trapianto Il trapianto<br />

si riunisce una commissione apposta, che<br />

valuta <strong>la</strong> situazione e control<strong>la</strong> che non ci sia<br />

NESSUNISSIMA possibilità <strong>di</strong> salvare il ma<strong>la</strong>to.<br />

In questo caso si attiva un’osservazione in<br />

rianimazione ancora per molte ore.<br />

Solo al<strong>la</strong> fine <strong>di</strong> questo periodo <strong>di</strong> osservazione,<br />

in cui si accerta <strong>la</strong> morte cerebrale, vengono<br />

prelevati gli organi.<br />

Ogni donazione salva <strong>la</strong> vita a tre persone<br />

(cuore, fegato, polmoni) e<br />

210<br />

rende migliore <strong>la</strong> vita a almeno quattro persone (due<br />

ricevono un rene e due ricevono <strong>la</strong> cornea, cioè una<br />

parte dell’occhio).<br />

E se il<br />

donatore è<br />

giovane, a sei<br />

almeno (cuore, fegato, polmoni).<br />

Quin<strong>di</strong>:<br />

il trapianto vuole <strong>di</strong>re per molti <strong>la</strong> vita, per qualcuno<br />

una vita migliore, però, anche se lo si desidera molto,<br />

bisogna ricordarsi che <strong>la</strong> nostra felicità è anche il<br />

dolore <strong>di</strong> qualche altra famiglia.<br />

(Non prestate invece assolutamente orecchio a<br />

una serie <strong>di</strong> cose che <strong>di</strong>cono a volte i giornali o <strong>la</strong><br />

televisione: è un modo stupido <strong>di</strong> fare notizia; ci<br />

sono tanti possibili tipi <strong>di</strong> coma, l’unico da cui non è<br />

possibile svegliarsi MAI<br />

è il coma depassèe o<br />

<strong>la</strong> morte cerebrale,<br />

come sarebbe giusto<br />

chiamar<strong>la</strong>).<br />

211


Il trapianto Il trapianto<br />

Il rene “nuovo<strong>”</strong> viene scelto sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong><br />

somiglianza, o COMPATIBILITà tra donatore e<br />

ricevente,<br />

Ci sono dei grossi computer che <strong>la</strong>vorano a<br />

questo scopo,<br />

Più donatore e ricevente sono simili,<br />

più è probabile che il trapianto vada bene.<br />

Quin<strong>di</strong>: ragione in più<br />

per avere pazienza!<br />

212<br />

Il ricevente del rene NON viene scelto<br />

perché è più bello,<br />

più ricco,<br />

più simpatico,<br />

più allegro…<br />

ma solo perché è più SIMILE, come compatibilità e<br />

come età. Tutte le nostre cellule hanno un “identikit<strong>”</strong><br />

personale, un po’ come il co<strong>di</strong>ce fiscale: è simile per<br />

molti, ma è quasi impossibile trovarne due identici.<br />

Le cellule <strong>di</strong> ogni persona hanno tutte lo stesso<br />

identikit, ma - tranne i gemelli identici - non ci sono<br />

due persone con lo stesso identikit<br />

(per quanto possa essere molto simile).<br />

213


Il trapianto Il trapianto<br />

Una volta scelto il ricevente, il paziente viene<br />

avvisato subito, chiamato in Ospedale e ancora<br />

una volta viene<br />

control<strong>la</strong>to e<br />

visitato:<br />

può capitare<br />

anche nel cuore<br />

del<strong>la</strong> notte…<br />

bisogna essere sicuri che tutto vada bene;<br />

il trapianto si fa per vivere MEGLIO<br />

(non per vivere DI PIù, attenzione!),<br />

quin<strong>di</strong> non bisogna correre dei rischi!<br />

214<br />

Come <strong>di</strong>ceva <strong>la</strong><br />

saggia lumaca…<br />

solo quando tutto è stato control<strong>la</strong>to,<br />

il paziente viene operato<br />

e il rene viene messo nel<strong>la</strong> pancia<br />

un po’ in basso, sul davanti, in un posto nuovo,<br />

spostando un po’ l’intestino.<br />

Arteria e vena del rene donato sono collegate con<br />

dei vasi del paziente (= ricevente), l’uretere viene<br />

collegato al<strong>la</strong> vescica. è FATTO!<br />

215


Il trapianto Il trapianto<br />

Se non ci sono complicazioni, l’intervento<br />

in sé e per sé non è molto lungo - 3-4 ore.<br />

Ma <strong>la</strong> storia vera del<br />

trapianto comincia<br />

soltanto al risveglio,<br />

con tante flebo,<br />

tanti tubi…<br />

Ma niente paura, tutto questo dura solo i primi giorni.<br />

216<br />

Circa un rene su<br />

tre, incomincia<br />

subito BENISSIMO!<br />

Come un treno<br />

(<strong>di</strong> pipì)<br />

Un rene su tre comincia a funzionare<br />

un po’ a fatica, bisogna<br />

spingerlo un po’!<br />

Il terzo rene subito non funziona,<br />

è come “addormentato<strong>”</strong>,<br />

e ci mette da pochi giorni<br />

a un mesetto<br />

prima <strong>di</strong> svegliarsi.<br />

217


Il trapianto Il trapianto<br />

Ma <strong>la</strong> partenza più o meno bril<strong>la</strong>nte non è tutto<br />

(anzi, vuole solo <strong>di</strong>re stare più a lungo in Ospedale):<br />

anche un rene che fa fatica a partire può durare<br />

decenni (bisogna solo saperlo, per non deprimersi se<br />

non si comincia a fare subito pipì)<br />

Se non ci sono problemi legati all’intervento,<br />

o problemi partico<strong>la</strong>ri, legati per esempio alle arterie<br />

del rene, tutti i reni si risvegliano<br />

(<strong>di</strong>ciamo che, in me<strong>di</strong>a, 99 su 100 reni funzionano<br />

almeno un po’ dopo il primo trapianto).<br />

Ma <strong>la</strong> strada<br />

è ancora lunga!<br />

218<br />

La strada è lunga…<br />

Bisogna raggiungere un equilibrio<br />

all’interno<br />

del corpo:<br />

il rene nuovo,<br />

infatti,<br />

è riconosciuto come un estraneo dal corpo che<br />

lo riceve e che cerca <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggerlo.<br />

MOLTE AGGUERRITE CELLULE DEL RICEVENTE<br />

CHE NON VOGLIONO IL RENE NUOVO E LO ATTACCANO<br />

219


Il trapianto Il trapianto<br />

Questo attacco contro il rene nuovo si chiama<br />

RIGETTO.<br />

Se non si prendessero le me<strong>di</strong>cine apposta, il<br />

rene nuovo verrebbe <strong>di</strong>strutto in un attimo.<br />

I farmaci si chiamano proprio<br />

immuno-depressori o immuno- soppressori,<br />

cioè<br />

depressori = uccisori = indebolitori<br />

del sistema immunologico, cioè <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa e <strong>di</strong><br />

eliminazione degli estranei dell’organismo.<br />

LA GUERRA è TERRIBILE<br />

220<br />

L’equilibrio non è facile da raggiungere:<br />

le cellule dell’immunità<br />

(immunocompetenti,<br />

cioè che si occupano<br />

del<strong>la</strong> nostra <strong>di</strong>fesa)<br />

sono molto utili.<br />

Queste cellule<br />

(linfociti, monociti, granulociti,<br />

etc.) hanno soprattutto il<br />

compito <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere dalle<br />

infezioni, quin<strong>di</strong> non vanno<br />

TROPPO DISARMATE<br />

se no, fra i due litiganti<br />

221


Il trapianto Il trapianto<br />

tra i due litiganti il terzo gode<br />

e grossi batteri<br />

o piccoli virus<br />

cattivelli<br />

agguerriti<br />

possono<br />

approfittarne…<br />

e fare venire delle<br />

infezioni.<br />

I farmaci che ci sono oggi a <strong>di</strong>sposizione<br />

per raggiungere un buon equilibrio<br />

(proteggere il rene nuovo senza <strong>la</strong>sciare<br />

in<strong>di</strong>feso l’organismo)<br />

sono molti:<br />

oltre ai tre più vecchi,<br />

Cortisone, Ciclosporina,<br />

Azatioprina<br />

222<br />

molti altri farmaci sono ancora in stu<strong>di</strong>o ed altri si<br />

usano solo in alcuni momenti.<br />

(I farmaci più potenti si usano i primi giorni dopo il<br />

trapianto, quando si deve “abituare<strong>”</strong> il corpo al nuovo<br />

rene, o in caso <strong>di</strong> rigetto acuto, quando bisogna<br />

debel<strong>la</strong>re l’attacco delle cellule del<br />

paziente al nuovo rene).<br />

Tra questi, i più antichi sono il<br />

siero antilinfocitario<br />

(cioè il siero che neutralizza<br />

i linfociti, i globuli bianchi<br />

più attivi dal punto <strong>di</strong> vista<br />

del<strong>la</strong> <strong>di</strong>fesa) o gli anticorpi<br />

monoclonali (che sono una specie<br />

<strong>di</strong> siero, prodotto in provetta,<br />

che neutralizza solo <strong>la</strong> famiglia<br />

<strong>di</strong> linfociti più aggressiva e<br />

pericolosa per il rene).<br />

Ogni anno ne nascono<br />

<strong>di</strong> nuovi. Il Micofeno<strong>la</strong>to<br />

Mofetile simile all’Azatioprina, e <strong>la</strong> Rapamicina,<br />

un farmaco <strong>di</strong>verso da tutti.<br />

Ci sono molti, molti farmaci nuovi.<br />

223


Il trapianto Il trapianto<br />

Il problema che finora hanno tutti i farmaci è<br />

quello <strong>di</strong> essere NON SPECIFICI contro il rigetto<br />

<strong>di</strong> rene trapiantato, ma <strong>di</strong> bloccare un po’ tutte<br />

le risposte del corpo agli<br />

“estranei<strong>”</strong>…<br />

Quin<strong>di</strong> non si può<br />

esagerare con le<br />

dosi da usare;<br />

bisogna cercare<br />

<strong>di</strong> usare <strong>la</strong> minima<br />

quantità possibile <strong>di</strong><br />

farmaco che protegga il rene trapiantato, ma<br />

che non apra <strong>la</strong> strada alle infezioni…<br />

I farmaci che abbiamo<br />

a <strong>di</strong>sposizione oggi,<br />

224<br />

quin<strong>di</strong>, pur andando molto bene, non sono<br />

perfetti e non sempre riescono ad impe<strong>di</strong>re il<br />

famoso, molto temuto RIGETTO, che altri non<br />

è se non un’aggressione da parte <strong>di</strong> un piccolo<br />

esercito <strong>di</strong> linfociti al rene<br />

trapiantato.<br />

Ma niente paura!<br />

Anche il rigetto può<br />

essere curato; una<br />

dose più alta <strong>di</strong> cortisone o <strong>di</strong><br />

immunodepressori,<br />

riesce a debel<strong>la</strong>re <strong>la</strong> grande<br />

maggioranza dei rigetti…<br />

225


Il trapianto Il trapianto<br />

Tra le aggressioni<br />

all’organismo<br />

“ospite<strong>”</strong>,<br />

che spesso<br />

non accoglie<br />

fraternamente il rene<br />

trapiantato, tra le infezioni,<br />

le me<strong>di</strong>cine, lo stress, i reni<br />

trapiantati tendono a invecchiare un<br />

po’ più in fretta degli altri.<br />

Qualche rene trapiantato è arrivato all’età<br />

record <strong>di</strong> una trentina d’anni (ed è quello che<br />

tutti ci auguriamo per ogni nuovo trapianto),<br />

ma<br />

226<br />

in me<strong>di</strong>a le cose, oggi, vanno così<br />

(ma visto che <strong>la</strong> ricerca, anche nel trapianto,<br />

fa gran<strong>di</strong> progressi e i risultati stanno<br />

continuando a migliorare, state sereni:<br />

DOMANI ANDRà MEGLIO).<br />

Questo grafico è del 2000<br />

e vuole <strong>di</strong>re molte cose:<br />

227


Il trapianto Il trapianto<br />

dopo tre anni, tre reni su quattro funzionano<br />

bene, uno ha<br />

smesso <strong>di</strong><br />

funzionare, oggi è 5 su 6 almeno…<br />

Dopo 7-8 anni, metà dei pazienti che avevano<br />

ricevuto un trapianto <strong>di</strong> rene era ritornata in<br />

<strong><strong>di</strong>alisi</strong>; oggi succede<br />

ogni 10-15 anni,<br />

domani saranno 20-30 anni; metà ha un rene<br />

trapiantato che funziona<br />

(questi sono in me<strong>di</strong>a i danni che sono pubblicati<br />

da <strong>di</strong>versi centri <strong>di</strong> trapianto; nessuno fa miracoli,<br />

tutti <strong>la</strong>vorano più<br />

o meno<br />

allo stesso<br />

livello).<br />

Quin<strong>di</strong>:<br />

228<br />

il trapianto <strong>di</strong> rene è che una<br />

meravigliosa,fantastica terapia che:<br />

- sostituisce in modo naturale TUTTE<br />

le funzioni del rene:<br />

non solo, quin<strong>di</strong>, fare<br />

pipì ed eliminare le<br />

scorie, ma anche<br />

produrre vitamine<br />

per le ossa (vitamina D), eritropoietina<br />

(per fare crescere i globuli rossi del sangue);<br />

229


Il trapianto Il trapianto<br />

- permette, quando le cose<br />

sono ben stabilizzate,<br />

<strong>di</strong> fare dei lunghi viaggi in giro per il mondo:<br />

- se <strong>la</strong> funzione renale è MOLTO BUONA, una<br />

donna giovane può avere un bambino;<br />

- insomma, dà una grande libertà,<br />

senza l’impegno del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>…<br />

Però<br />

230<br />

non vuole assolutamente <strong>di</strong>re “risolvere tutti i<br />

problemi<strong>”</strong>. Una volta che un rene nuovo è messo<br />

nel<strong>la</strong> pancia, il più è ancora da fare.<br />

Il rene nuovo va<br />

curato con MOLTA<br />

ATTENZIONE (<strong>la</strong><br />

maggior parte<br />

dei rigetti che<br />

succedono dopo<br />

il primo anno<br />

<strong>di</strong> trapianto<br />

è dovuta<br />

a ERRORI<br />

nel prendere <strong>la</strong><br />

TERAPIA!!!).<br />

Va cocco<strong>la</strong>to,<br />

ascoltato,<br />

conosciuto, richiede <strong>di</strong> fare esami del sangue, delle<br />

urine, prendere delle me<strong>di</strong>cine e stare a <strong>di</strong>eta<br />

(attenzione: il cortisone fa ingrassare!).<br />

231


Il trapianto Il trapianto<br />

Il trapianto può richiedere <strong>di</strong> stare anche a<br />

lungo in Ospedale e, soprattutto, è un po’<br />

capriccioso e impreve<strong>di</strong>bile:<br />

- se chi non prende <strong>la</strong><br />

terapia bene può essere<br />

sicuro <strong>di</strong> andare<br />

incontro a dei<br />

problemi,<br />

- anche chi prende <strong>la</strong> terapia bene, anche se<br />

molto più raramente, può avere<br />

delle sorprese…<br />

Quin<strong>di</strong>:<br />

troppo spesso si legge<br />

sui giornali che <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> è<br />

una terapia brutta<br />

e triste e che, invece,<br />

il trapianto risolve TUTTO. Non è vero!<br />

232<br />

Il trapianto è un’ottima terapia, ma non è una<br />

soluzione definitiva e non è nemmeno una<br />

soluzione A TUTTI I PROBLEMI.<br />

Non serve, insomma,a <strong>di</strong>menticare <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

Serve a INTEGRARE <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> con una terapia<br />

che permette una maggiore libertà ma che, in<br />

alcuni casi<br />

(in partico<strong>la</strong>re<br />

per le persone<br />

anziane e<br />

fragili), può<br />

essere più<br />

pericoloso del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>.<br />

Non tutti, quin<strong>di</strong>,<br />

sono dei buoni can<strong>di</strong>dati<br />

al trapianto.<br />

233


Il trapianto Il trapianto<br />

Il trapianto serve per vivere meglio;<br />

i farmaci sono ottimi e sicuri per le persone giovani;<br />

sono però potenti;<br />

possono essere<br />

rischiosi, per<br />

esempio, per una<br />

persona anziana<br />

con male al cuore…<br />

La ricerca sta andando<br />

avanti a gran<strong>di</strong> passi,<br />

in questo campo, per<br />

cercare farmaci adatti<br />

anche alle persone più<br />

anziane.<br />

Ci sono alcune novità importanti oggi:<br />

sempre più spesso si può fare il trapianto prima<br />

del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>, sia per giovani (e si può sempre se hanno<br />

un donatore vivente), sia per anziani (soprattutto<br />

se si can<strong>di</strong>dano al “doppio trapianto<strong>”</strong>).<br />

234<br />

Il “doppio trapianto<strong>”</strong> permette <strong>di</strong> donare due reni<br />

insieme allo stesso ricevente.<br />

Questa è <strong>di</strong> solito una possibilità offerta ai<br />

pazienti “anziani<strong>”</strong>.<br />

Infatti, i donatori<br />

<strong>di</strong> “doppio<br />

trapianto<strong>”</strong> sono<br />

<strong>di</strong> rego<strong>la</strong> anziani.<br />

Oltre i<br />

50-60 anni, prima<br />

<strong>di</strong> destinare,<br />

“allocare<strong>”</strong>, il rene,<br />

viene eseguita<br />

una biopsia renale:<br />

“tanto tessuto buono<strong>”</strong><br />

1 rene per paziente; “<strong>di</strong>screto tessuto<strong>”</strong><br />

due reni allo stesso paziente…<br />

La storia continua, cambia, per fortuna, tra pochi<br />

anni questo libro sarà vecchio, perché <strong><strong>di</strong>alisi</strong> e<br />

trapianto saranno andati oltre…<br />

235


La <strong><strong>di</strong>alisi</strong> non è il peggiore<br />

dei mali;<br />

una buona <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

permette <strong>di</strong> <strong>la</strong>vorare,<br />

<strong>di</strong> giocare,<br />

<strong>di</strong> fare sport…<br />

Il trapianto Il trapianto<br />

La possibilità <strong>di</strong> un buon trapianto<br />

permette <strong>di</strong> vivere meglio<br />

<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>, con più speranza.<br />

236<br />

Una buona <strong><strong>di</strong>alisi</strong> permette <strong>di</strong> affrontare il<br />

trapianto con spirito più sereno;<br />

il periodo <strong>di</strong> trapianto che speriamo sia<br />

lunghissssssssssssssssimo,<br />

darà una grande libertà;<br />

ma se anche dovesse finire, <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> non fa<br />

troppa paura…<br />

237<br />

Con <strong>la</strong> paura<br />

si vive troppo male!


Il trapianto Il trapianto<br />

Queste sono tre lunghe storie:<br />

tutte sono iniziate con un periodo<br />

più o meno lungo <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>:<br />

In tutte c’è stato almeno un trapianto:<br />

alcuni trapianti sono durati a lungo, altri no;<br />

ora il trapianto può cominciare e finire <strong>la</strong> storia.<br />

Tanto meglio.<br />

Tutti i pazienti stanno bene.<br />

Dopo che il primo trapianto ha smesso <strong>di</strong> funzionare, tre<br />

pazienti sono rientrati in <strong><strong>di</strong>alisi</strong>, uno è stato trapiantato<br />

subito; due pazienti hanno deciso <strong>di</strong> reiscriversi.<br />

238<br />

in lista per un trapianto <strong>di</strong> rene;<br />

uno che ha preferito continuare in <strong><strong>di</strong>alisi</strong> perché,<br />

<strong>di</strong>ce:<br />

“non sono più tanto giovane, sono pigro e non<br />

ho voglia <strong>di</strong> viaggiare… in <strong><strong>di</strong>alisi</strong> sto bene, non ho<br />

più voglia <strong>di</strong> avventure<strong>”</strong>.<br />

Dialisi e trapianto non devono essere visti come<br />

“nemici<strong>”</strong>: le storie <strong>di</strong> tutti i nostri pazienti che<br />

sono stati trattati per lungo tempo sono un<br />

“misto<strong>”</strong> <strong>di</strong> emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong>, <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> peritoneale e <strong>di</strong><br />

trapianto<br />

(una delle<br />

mie amiche<br />

più care<br />

ha adesso il quarto<br />

trapianto<br />

239


Il trapianto Il trapianto<br />

<strong>di</strong> rene nel<strong>la</strong> pancia e storie come <strong>la</strong> sua stanno<br />

<strong>di</strong>ventando meno rare).<br />

Dialisi e trapianto, quin<strong>di</strong>,<br />

fanno parte del<strong>la</strong> stessa avventura:<br />

un’avventura che una cinquantina <strong>di</strong> anni fa,<br />

all’inizio degli<br />

anni ‘60,<br />

sembrava<br />

una pazzia.<br />

Da allora ne è stata fatta <strong>di</strong> strada!<br />

TOPO MIGRATORIO<br />

240<br />

Il trapianto non è <strong>la</strong> fuga dal<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>,<br />

anzi, per non essere delusi dal trapianto,<br />

è meglio conoscere <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

e non averne troppa paura<br />

(nessuno <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> amar<strong>la</strong> al<strong>la</strong> follia…),<br />

se no ogni picco<strong>la</strong> contrarietà viene vista<br />

con terrore (mamma mia…<br />

e se poi ritorno, o vado, in <strong><strong>di</strong>alisi</strong>…).<br />

Vedere il trapianto <strong>di</strong> rene in maniera realistica<br />

non serve a spaventarsi.<br />

Serve<br />

a vivere<br />

meglio…<br />

241


Conclusioni


Conclusioni Conclusioni<br />

Quando il 9 marzo 1960 un signore chiamato<br />

C<strong>la</strong>ude Shields ha iniziato <strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong> “cronica<strong>”</strong>,<br />

è stata vinta una battaglia straor<strong>di</strong>naria<br />

che quasi nessuno al mondo pensava potesse<br />

nemmeno essere combattuta.<br />

Un libro <strong>di</strong> alcuni anni fa,<br />

che raccoglie alcune delle più importanti ricerche<br />

nel campo del<strong>la</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong>, <strong>di</strong>ce:<br />

“Il nefrologo si trova oggi davanti al<strong>la</strong> sfida<br />

finale: rendere <strong>la</strong> vita senza reni, in quantità e<br />

qualità, uguale a quel<strong>la</strong> con i reni<strong>”</strong>.<br />

244<br />

La sfida, però, non riguarda solo i me<strong>di</strong>ci.<br />

Riguarda soprattutto i pazienti.<br />

Ogni nuovo paziente che inizia il trattamento<br />

ripercorre tutta <strong>la</strong> strada <strong>di</strong> C<strong>la</strong>ude Shields e dei<br />

suoi compagni che, negli anni ‘60, iniziarono un<br />

cammino senza sapere dove li avrebbe portati.<br />

C<strong>la</strong>ude Shields è morto, dopo 10 anni <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>alisi</strong><br />

domiciliare, ma non pochi compagni <strong>di</strong> allora<br />

sono vivi e vegeti e alcuni ad<strong>di</strong>rittura sono<br />

<strong>di</strong>ventati nefrologi e autori <strong>di</strong> libri famosi, su<br />

cui anch’io ho stu<strong>di</strong>ato.<br />

Accettare una sfida, per tutti vuole <strong>di</strong>re<br />

non fare <strong>la</strong> fine dello struzzo,<br />

245


Conclusioni Conclusioni<br />

ma stare con gli occhi ben aperti<br />

e prendere su <strong>di</strong> sé molte responsabilità.<br />

La <strong><strong>di</strong>alisi</strong> e il<br />

trapianto, infatti<br />

non sono - e non<br />

devono essere<br />

MAI - una cosa<br />

estranea “<strong>di</strong> qualcun<br />

altro<strong>”</strong>, del me<strong>di</strong>co,<br />

del<strong>la</strong> struttura,<br />

dell’ospedale,<br />

dell’infermiera,<br />

eccetera,<br />

eccetera.<br />

La <strong><strong>di</strong>alisi</strong> e il trapianto sono DEL paziente.<br />

E sono sì una terapia scomoda e <strong>di</strong>fficile,<br />

ma sono anche cure che permettono <strong>di</strong><br />

VIVERE per TUTTA LA VITA.<br />

246<br />

Raggiungere questo atteggiamento autonomo<br />

richiede molto impegno, non solo da parte <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>ci-infermieri-personale vario,<br />

ma soprattutto da parte del paziente.<br />

247


In<strong>di</strong>ce<br />

Introduzione . . . . . . . pag. 5<br />

I Reni . . . . . . . . pag. 13<br />

La Dialisi in generale . . . . . pag. 25<br />

La Dialisi extracorporea o emo<strong><strong>di</strong>alisi</strong> . . pag. 61<br />

Altri tipi <strong>di</strong> trattamento extracorporeo . pag. 95<br />

La Dialisi peritoneale . . . . . pag. 127<br />

Altri tipi <strong>di</strong> Dialisi peritoneale . . . pag. 179<br />

Dialisi intra o extracorporea: che cosa è meglio? pag. 191<br />

Il trapianto . . . . . . . pag. 205<br />

Conclusioni . . . . . . . pag. 243<br />

248

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