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Leggi - I Cistercensi

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In merito ad una vita di San Silvestro Abate<br />

Il Padre Samuele Giuliani, O.P., autore della recente vita di San<br />

Silvestro Abate, fondatore della Congregazione Benedettina Silvestrina<br />

(1), afferma che la vita monastica, per San Silvestro, è ordinata all'apostolato<br />

esterno e che l'escludere tale apostolato è un dimezzare, un<br />

tradire il programma e l'ideale silvestrini. Dice pure che il santo fondatore<br />

ha voluto fare del monaco un apostolo e dell'apostolo un monaco<br />

in modo tale che il Silvestrino che non facesse dell'apostolato esterno<br />

sarebbe una carica tura (2).<br />

A nostro avviso tutto ciò significa che apostolato esterno e vita<br />

monastica, secondo San Silvestro, sarebbero tra loro intimamente<br />

ed inscindibilmente uniti; che l'apostolato esterno sarebbe una<br />

conditio sine qua non per l'attuazione dell'ideale Silvestrino e un fine<br />

speciale o secondario della Congregazione Silvestrina (3). In questo<br />

modo la Congregazione automaticamente viene a non appartenere più<br />

all'Ordine Benedettino, ma alle Congregazioni o Ordini non monastici,<br />

dei quali il decreto Perjectae Caritatis del Concilio Vaticano II dice<br />

che «ex regula vel instituto vitam apostolicam intime consociant offido<br />

chorali observatiisque monasticis » (4).<br />

Le menzionate arbitrarie affermazioni del Padre Giuliani e le<br />

conseguenze da esse derivanti contrastano con il fatto storicamente certo<br />

che la congregazione Silvestrina è sempre stata considerata monastica<br />

e benedettina. Per diversi secoli essa si chiamò Orda Sancti Benedicti<br />

de Montefano. San Silvestro Abate adottò la Regola di San Benedetto<br />

e la propose ai suoi figli come norma di vita nell'integrità del<br />

suo ideale. Ebbene la Regula, pur non escludendo l'apostolato esterno,<br />

tuttavia non lo propone come parte integrale ed inscindibile del suo<br />

ideale o come fine speciale o secondario della vita monastica; tanto<br />

meno considera la vita monastica come ordinata all'apostolato esterno(5).<br />

(1) S. GIULIANI, O. P., Profilo di un Santo (S. Silvestro Abate), Terni 1968.<br />

(2) Ibid., pp. 9.3 e passim.<br />

(.3) Oltre le già citate affermazioni dell'Autore, ce ne sono altre che implicitamente<br />

propongono l'apostolato esterno come fine speciale o secondario della Congregazione<br />

Silvestrina. Ne riassumiamo alcune: San Silvestro avrebbe dato alla sua Congregazione<br />

un ideale nuovo, proprio, differente da quello di tutte le altre forme di vita benedettina,<br />

cioè l'apostolato esterno. La vita monastica, per San Silvestro non sarebbe più<br />

fine a se stessa, ma sarebbe ordinata alla missione diretta nel mondo, ecc... (Ibid ,<br />

pp. 93-95 e passim).<br />

(4) CONCoVAT. II, Perlectae Caritatis, n. 9, ultimo capoverso.<br />

(5) Cfr. Constitutiones, proemium, in Acta Congregationis Siloestrinae Ordinis<br />

Sancii Benedicti, 7, vol. 2°, n. 3, Roma 1966, pp. III-IV. Cfr. SAN BENEDETTO,La<br />

Regola, Testo, versione e commento a cura di D. Anselmo Lentini O.S.B., Montecassino<br />

1947, pp. XXI-XXII.<br />

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