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Leggi - I Cistercensi

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Papa, Pietro, ed altri. Furono presenti anche tre monaci di Molesme,<br />

oltre l'abate, come portatori di una lettera del vescovo di Langres (il<br />

cui testo non ci è stato tramandato). I cistercensi invece non si presentarono<br />

(il Legato non ne fa alcun cenno l, sapendo la causa già risolta<br />

in anticipo. Erano stati, comunque, avvisati, perché fecero conoscere<br />

il loro desiderio mediante terzi.<br />

È nota la sentenza del sinodo di Port-d'Anselle: Roberto riprenderà<br />

il governo di Molesme, dopo aver sciolto i suoi monaci dalla promessa<br />

d'obbedienza e dopo aver deposto la croce e la cura della sua<br />

abbazia nelle mani del vescovo di Chalon; potranno tornare con lui<br />

a Molesme tutti quelli che lo desiderano; il vescovo di Langres renderà<br />

a Roberto il governo del suo precedente monastero, riconoscendo i diritti<br />

di Goffredo a un'eventuale successione a Roberto; nessuno dei due<br />

monasteri accoglierà monaci dell'altro senza l'autorizzazione dell'abate;<br />

i monaci del Nuovo Monastero riterranno la cappella e gli oggetti portati<br />

da Roberto, ad eccezione di un breviarum che conserveranno, d'accordo<br />

con i monaci di Molesme, fino alla festa di S. Giovanni Battista<br />

per ricopiarlo.<br />

S. Roberto esegui queste decisioni e tornò a Molesme. Il suo ritorno<br />

è stato interpretato nei modi più contrastanti. Mentre le più<br />

antiche fonti cistercensi si limitano a dire che Roberto tornò a Molesme<br />

su ordine del Legato, lo storico inglese Guglielmo di Malmesbury afferma<br />

che, non riuscendo ad adattarsi alla vita povera ed austera di<br />

Citeaux, egli si sarebbe messo d'accordo con i monaci di Molesme per<br />

essere ristabilito nelle sue vecchie funzioni. Corrado d'Eberbach, autore<br />

dell'Exordium magnum, arriva perfino a dire che « se avesse veramente<br />

amato la povertà del deserto, l'abate avrebbe potuto rifiutarsi di<br />

abbandonarla ». Queste espressioni dell'Exordium magnum, soppresse<br />

per ordine del Capitolo Generale e ritrovate ultimamente, sono state<br />

messe in gran risalto dal P. Othon Ducourneau. Ma la tesi del P.<br />

Othon è stata combattuta da M. Laurent, da J. B. Mahn e soprattutto<br />

dal P. Seraphin Lenssen che con ragione ritiene queste espressioni poco<br />

compatibili con la santità di Roberto. D'accordo con la Vita Roberti,<br />

essi vedono al contrario nella sottomissione di questi alle decisioni del<br />

Legato, un « atto di obbedienza eroico »; Altri storici, come Mgr. Turk,<br />

M. Folz, vedono nel ritorno di Roberto la necessità di riparare lo scandalo<br />

causato dalla sua partenza e il conseguente annullamento di tutto<br />

quanto era accaduto. In realtà - e l'Exordium paruum fu composto<br />

per dimostrarlo - tutto s'era svolto in perfetta regola. Il Legato,<br />

però, che aveva provveduto alla « salute delle due parti» ed autorizzato<br />

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