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Leggi - I Cistercensi

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tonale delle note? Sta proprio qui, credo, lo sbaglio fondamentale di<br />

coloro che negano la musicalità della parola. Il loro sbaglio cioè, sta<br />

nel falso concetto che hanno della musica. Credono che non sussista<br />

musica se non per la presenza di successione di note a intervalli più<br />

o meno congiunti. Ma non è cosi. Musica è successione di vibrazioni<br />

sonore disposte in movimento ordinato mediante le qualità fisiche del<br />

suono, e come tali percepite dal nostro orecchio e dalle nostre facoltà<br />

psichiche e intellettive» (4). Dopo tutto ciò che si è detto avanti, è<br />

chiaro che le parole posseggono un significato melodico. Nel parlare<br />

abbiamo una alternanza sonora e musicale dataci da elementi formanti<br />

sillabe accentate che posseggono maggiore intensità e quantità di vibrazioni<br />

sonore, ed elementi formanti sillabe atone che posseggono minore<br />

intensità di vibrazione. Possiamo affermare con certezza che,<br />

quando noi parliamo o leggiamo un brano sullo stesso tenore, non solo<br />

recitiamo ma, soprattutto, cantiamo. Seguendo attentamente i risultati<br />

degli apparecchi elettronici, si presenta ai nostri occhi un fenomeno<br />

meraviglioso: vediamo che tra un fonema e l'altro, cioè, tra la lettera<br />

precedente e quella seguente, non c'è un vuoto, come illusoriamente<br />

ci suggerisce il nostro orecchio, ma si nota una zona di compenetrazione<br />

di varie onde sonore, tanto che lo strumento non segna mai<br />

zero. Abbiamo detto precedentemente che ogni suono differisce dall'altro<br />

non solo per la maggiore o minore quantità di vibrazioni, ma anche<br />

per la diversa espressività che uno dà alla parola. Se non esistessero queste<br />

differenze musicali, noi non percepiremmo mai le sfumature sonore<br />

che passano tra una parola pronunciata in senso interrogativo e una<br />

in senso esclamativo, tra una espressione di gioia e una di dolore. Quindi,<br />

la parola è musica indipendentemente da come viene dizionata.<br />

Anche quando noi non ci pensiamo, l'unità musicale della parola, spontaneamente,<br />

ci dètta leggi di esecuzione. « L'unità dell'idea prodotta in<br />

noi dalla parola è causata dal fatto che la parola possiede in se stessa<br />

intrinsecamente una unità musicale, formata da più elementi musicali,<br />

che sono i vari fonemi concorrenti alla formazione della parola stessa.<br />

Ogni fonema ha una struttura intrinsecamente e sostanzialmente differente<br />

dagli altri. Ogni fonema, ogni sillaba, ogni parola, ogni frase<br />

del nostro linguaggio, sono elementi di comunicazione, unicamente perchè<br />

sono segni sonori e musicali, in quanto possiedono tutti i requisiti<br />

strutturali ed essenziali del segno sonoro e musicale» (5).<br />

(4) P. ERNETTI, O.C. - Venezia.<br />

(5) P. ERNETTI, o.c. - Venezia.<br />

ì<br />

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