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Leggi - I Cistercensi

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possiede qualità sonore nei singoli suoni (intensità, altezza e timbro), e<br />

infine possiede la sinteticità melodica polarizzata intorno alla sillaba accentata,<br />

che unisce e fonde in un tutto melodico la parola, dandole non<br />

solo un significato di idea ut sic, ma anche un significato musicale. La<br />

parola, quindi, può essere considerata un perfettissimo microcosmo musicale<br />

e, per ciò stesso, la cellula generatrice della musicalità del discorso,<br />

a conferma di quanto diceva il Capella, che la chiamava seminarium<br />

musices » (2).<br />

L'analisi elettronica ci dice che le vibrazioni di una vocale o consonante<br />

sono del tutto differenti da quelle di un'altra vocale o consonante,<br />

non solo per quanto riguarda il movimento ma anche e soprattutto<br />

per quanto riguarda la differenza numerica caratterizzata da una<br />

varietà di cicli tipici o armonici che formano le varie lettere. Il nostro<br />

orecchio, purtroppo, non riesce a percepire tutti i fattori che concorrono<br />

a formare la fisionomia acustica della singola lettera, ma percepisce<br />

solo il tutto, cioè l'insieme di questi elementi che determinano il<br />

suono. « Noi distinguiamo una vocale o consonante, in quanto differente<br />

da altre, precisamente perché questo determinato fonema è costituito da<br />

altri fonemi; inoltre, importa moltissimo per valutare la musicalità<br />

del singolo fonema componente la parola, sapere perché una vocale<br />

è aperta o chiusa. Fondandomi sulla oscillazione elettronica, credo di<br />

poter dire che una vocale è aperta precisamente perché i suoi periodi<br />

regolari o ciclici sono più numerosi, più ricchi di armonici. La vocale<br />

invece è chiusa perché i periodi regolari e tipici sono meno numerosi,<br />

con pochi armonici. E' interessante notare, ancora, che la durata di una<br />

vocale è in rapporto diretto con l'accentuazione. Infatti nella vocale<br />

accentata si osservano più numerosi i cicli periodici delle vibrazioni» (3).<br />

Da quanto abbiamo ascoltato segue che noi percepiamo una vocale<br />

più o meno lunga proprio per la presenza di cicli periodici più o meno<br />

vibra tori. Questo in qualche modo cercava di spiegare Prisciano<br />

quando diceva che nella parola «Roma» l'accento cade su «Ro »,<br />

poiché «plus sonat». Ora possiamo dire che il singolo fonema,<br />

la singola sillaba, la parola, sono musica e possiedono perfetta musicalità<br />

perché possiedono le prerogative necessarie richieste dal concetto<br />

di musica. Sentiamo ancora ciò che dice P. Ernetti: «Ma, si<br />

dirà, è possibile parlare di musica, e quindi anche di musicalità di un<br />

fonema, di una sillaba, di una parola, quando non sussiste la diversità<br />

(2) P. ERNETTI. Parola-mus-ritmo. Fondazione G. Cini - Venezia.<br />

(3) P. ERNETTI. Parola-mus-ritmo. Fondazione G. Cini - Venezia.<br />

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