Leggi - I Cistercensi

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01.06.2013 Views

figlio Menelik, il racconto della venuta di Menelik e il trasporto clandestino dell'Arca dell'Alleanza da Gerusalemme ad Aksum, l'incoronazione di Menelik re dell'Etiopia. Il Ghebre-Neghest è un documento di capitale importanza per la conoscenza dei sentimenti nazionali e religiosi degli Etiopi. 3. Il « Libro dei Misteri del Cielo e della Terra »: Contiene rivelazioni fatte da un angelo al santo abate Beselote Micael. Ne fu autore il monaco Isac che si chiama discepolo di Beselote Micael. Queste rivelazioni, in genere di ordine pedagogico, sono in relazione con i « Libri Segreti» della Bibbia. 4. La leggenda del profeta Habacuc: la più antica traduzione dall'arabo in etiopico. Risale al 1293. 5. Il Sinassario: consiste in brevi narrazioni di vite di santi, da leggersi in ciascun giorno dell'anno. Corrisponde presso a poco al Martirologio dei Latini. Fu tradotto dall'arabo in etiopico dal monaco egiziano Simone durante il secolo XIV. In seguito fu rielaborato da autori etiopi con l'aggiunta delle solennità etiopiche. Secondo gli Etiopisti, grazie alla rielaborazione, «l'opera ha un originale interesse per la storia religiosa e civile del paese ». 6. Il Sinodos: È il documento giuridico-religioso della Chiesa alessandrina, adottato e tradotto dall'arabo in etiopico verso la fine del secolo XIV. Insieme al Sinodos è conveniente ricordare anche la «Didascalia » per la sua importanza canonica. 7. Il libro dei Miracoli di Maria = Taammeré Mariam: Cominciò a formarsi in Occidente fin dal secolo XII. Una di queste raccolte, compilata probabilmente in francese, fu tradotta in arabo nell'oriente latino fra il 1237-1289. La versione araba fu accolta dalla Chiesa copta d'Egitto. Durante il governo dell'imperatore Dawit I (1382- 1411) entrò nella letteratura etiopica. In seguito fu arricchita di altri racconti tipicamente etiopici. Il Prof. Cerulli che l'ha studiata a fondo afferma che l'opera «ci conserva importantissime testimonianze di avvenimenti relativi in modo particolare al secolo XV ed addirittura brani di opere etiopiche a noi non direttamente pervenute ». 8. Gli atti (Apocrifi) degli Apostoli = Gadla Hawariat: una interessante collezione tradotta dall'arabo. Un codice che attualmente è a Parigi fu copiato a Gerusalemme nel 1379. - 252-

9. I Libri dei Monaci = Mesahifte Menekosat: questa raccolta consta di tre libri ascetici, fondamentali per la formazione monastica. Sono opera di tre autori Siri: Giovanni Saba, Isacco di Ninive (entrambi del secolo VI) e Filosseno di Mabbog, di poco anteriore agli altri due. La versione etiopica è una traduzione dall'arabo che risale ai secoli XIV-XV. Infine ricordiamo le opere principali di Zer'à Jacob. lO. Il libro della luce (Meshafe Berhan) e il Libro della Natività: (Meshofe Milad): con questi volumi l'autore provvede alla riforma ecclesiastica. Combatte usi e costumi non conformi al cristianesimo etiopico. Emana energici decreti e disposizioni contro le pratiche magiche. Confuta le eresie dei cosiddetti Stefaniti (negatori del culto della Santa Croce e della venerazione della Madonna) e quella dei Micaeli ti (negatori della conoscibilità di Dio). 11. Il libro dell'Essenza (Meshafe Bahriy) e la Custodia del Sacramento (Taaqbo Mestir): racchiudono ordinamenti rigorosi, il primo circa l'efficacia della Estrema Unzione o Olio degli Infermi, il secondo sulla cautela nell'amministrare l'Eucarestia. BIBLIOGRAFIA CERULLI ENRICO, La Letteratura Etiopica, Milano 1968. DEI SABELLI LUCA, Storia di Abissinia, Volume I, Ed. Roma > ABBA BURUK ~OLDEGABER Cistercense etiopico anno XIV. MONROE]ONES ANDELISABETH, a History of Ethiopia, Oxford 1960,21962, 31965, 41966. ULLENFORDE'DWARD,The Ethiopians, An Introduction to Country and People, Oxford 1960, 21966, 31967. - 253- •

9. I Libri dei Monaci = Mesahifte Menekosat: questa raccolta consta<br />

di tre libri ascetici, fondamentali per la formazione monastica. Sono opera<br />

di tre autori Siri: Giovanni Saba, Isacco di Ninive (entrambi del<br />

secolo VI) e Filosseno di Mabbog, di poco anteriore agli altri due.<br />

La versione etiopica è una traduzione dall'arabo che risale ai secoli<br />

XIV-XV. Infine ricordiamo le opere principali di Zer'à Jacob.<br />

lO. Il libro della luce (Meshafe Berhan) e il Libro della Natività:<br />

(Meshofe Milad): con questi volumi l'autore provvede alla riforma<br />

ecclesiastica. Combatte usi e costumi non conformi al cristianesimo etiopico.<br />

Emana energici decreti e disposizioni contro le pratiche magiche.<br />

Confuta le eresie dei cosiddetti Stefaniti (negatori del culto della Santa<br />

Croce e della venerazione della Madonna) e quella dei Micaeli ti (negatori<br />

della conoscibilità di Dio).<br />

11. Il libro dell'Essenza (Meshafe Bahriy) e la Custodia del Sacramento<br />

(Taaqbo Mestir): racchiudono ordinamenti rigorosi, il primo<br />

circa l'efficacia della Estrema Unzione o Olio degli Infermi, il secondo<br />

sulla cautela nell'amministrare l'Eucarestia.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

CERULLI ENRICO, La Letteratura Etiopica, Milano 1968.<br />

DEI SABELLI LUCA, Storia di Abissinia, Volume I, Ed. Roma ><br />

ABBA BURUK ~OLDEGABER<br />

Cistercense etiopico<br />

anno<br />

XIV.<br />

MONROE]ONES ANDELISABETH, a History of Ethiopia, Oxford 1960,21962, 31965, 41966.<br />

ULLENFORDE'DWARD,The Ethiopians, An Introduction to Country and People, Oxford<br />

1960, 21966, 31967.<br />

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