Leggi - I Cistercensi
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1. L'Innografo [ared<br />
Il monachesimo in Etiopia *<br />
Occorre notare innanzi tutto che la personalità di Jared oscilla<br />
tra il vero e il leggendario. La tradizione etiopica vede in lui il padre<br />
della innografia e l'iniziatore dei canti sacri. È venerato come santo nella<br />
chiesa etiopica. Visse nel secolo VI. Fu cresciuto ed istruito da un suo<br />
parente di nome Gedeone e raggiunse il sacerdozio. Una leggenda riferisce<br />
che, rapito in estasi, udì ed apprese le melodie dei Serafini<br />
che poi ripeté nella chiesa di Aksum davanti alla gerarchia e ai fedeli.<br />
Gli inni sacri di Jared sono raccolti in un grosso volume che si<br />
chiama « Digguà» e sono fondamentali per la conoscenza della liturgia<br />
etiopica. I modi musicali del canto attribuiti a Jared sono di tre<br />
specie: Gheez, Ezl e Ararai, che furono trasmessi per tradizione orale.<br />
Solo nel secolo XVI si procedette ad una specie di trascrizione ortografica.<br />
Il canto originato da Jared è accompagnato dal suono dei sistri<br />
e da danze originali, giunte fino ai nostri tempi.<br />
II. Il periodo oscuro dell'Etiopia<br />
Verso la fine del primo millennio dell'era cristiana, l'Etiopia precipita<br />
in una spaventosa crisi. Le ragioni sono politico-religiose.<br />
Nella parte orientale della nazione, verso il Mar Rosso, si registrò<br />
una marcata penetrazione musulmana. I Maomettani divennero padroni<br />
di tutta la zona costiera, anche se col versamento di particolari tributi<br />
riconoscevano la loro dipendenza dall'Etiopia cristiana. Tuttavia<br />
venne a mancare ai cristiani l'egemonia marittima che avevano goduto<br />
durante il periodo Aksumita, con il conseguente isolamento e la mancanza<br />
di comunicazioni con gli altri popoli dell'estremo Oriente. Solo<br />
gli sporadici contatti con la sede Alessandrina ed i pellegrinaggi in Terra<br />
Santa ci hanno conservato notizie frammentarie di questo sfortunato<br />
periodo.<br />
Le vicende più deplorevoli si verificarono però, con maggiori disastri,<br />
nell'Ovest del paese. Le popolazioni a sud del Nilo Azzurro, presero<br />
l'offensiva sotto la direzione di una crudelissima sovrana. Ciò spiega<br />
l'origine della leggenda della regina Giuditta. Per opera di costei il<br />
(*) Le precedenti puntate sono in Not. Cisto II (1969), fase. 2-3, pp. 46-48 e fase.<br />
4, pp. 40-46.<br />
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