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Leggi - I Cistercensi

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In apertura del Convegno, Mons. Bentivoglio iniziava la sua prolusione<br />

in latino: con parole commosse salutava e ringraziava i Cardinali<br />

presenti, e, fatta una sintesi sull'origine dell'Associazione, ne<br />

commentava. gli scopi, che trovano la loro unica e profonda radice<br />

nelle parole del S. Padre su S. Benedetto «che cementò quell'unità<br />

spirituale d'Europa in forza della quale popoli divisi sul piano linguistico,<br />

etnico e culturale avvertirono di costituire l'unico Popolo di<br />

Dio; unità che, grazie allo sforzo costante di quei monaci che si misero<br />

al seguito di si insigne Maestro, divenne la caratteristica distintiva<br />

del Medio Evo ».<br />

L'Abate Generale Kleiner insisteva quindi sulla necessità della<br />

preghiera, concetto fondamentale della Regola di S. Benedetto, riconoscendo<br />

cosi la trascendenza di Dio, oggi tanto posta in dubbio;<br />

trascendenza che tutto il sistema educativo della Regola benedettina<br />

mette fortemente in rilievo ai fini della formazione del monaco - e<br />

dell'uomo - nel giusto apprezzamento di se stesso e nella valorizzazione<br />

della sua autentica identità.<br />

6. CIVITELLA CASANOVA, 26-27 SETTEMBRE 1970<br />

Civitella Casanova, nel pescarese, sembrava sempre più lontana<br />

al P. Abate di Casamari, a D. Anselmo, a D. Benedetto e a D. Guglielmo,<br />

partiti da Casamari senza studiare bene il percorso. Dopo la<br />

« gincana » della Valle Roveto splendida di ombre nel suo verde profumato,<br />

ci attendeva il Fucino in un tripudio di sole e di campi ingialliti.<br />

Abbiamo visto Celano dominata da un enorme castello: Celano,<br />

la cui gente canta ancora in un latino molto approssimato il «Dies<br />

irae » del suo illustre poeta Tommaso. Quindi abbiamo sfiorato Capestrano,<br />

patria di un santo del quale, oggi, si conosce per lo più solo<br />

il nome: San Giovanni da Capestrano. La scalata a Forca di Penne<br />

fu durissima per l'automobile, s'intende, ma inebriante per noi.<br />

Finalmente raggiungemmo la prima tappa del nostro itinerario:<br />

Vicoli, dove il parroco ci accolse con cortesia tutta abruzzese. Li,<br />

prima sorpresa: da Civitella ci vengono incontro, freschi e giulivi,<br />

due confratelli della Certosa di Firenze, il rag. Santedicola, promotore<br />

della manifestazione e il sig. Cesarino Granchelli di Civitella.<br />

Con essi percorriamo i sette chilometri che ancora ci separano<br />

da Civitella, dove le autorità civili e il parroco-abate D. Umberto Di<br />

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