Leggi - I Cistercensi

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8 Maggio 1970 Per la prima volta il Rev.mo Padre Abate amministra la cresima nella cappella del Sagrado Coraçào de Jesus nella frazione di Andrades. lO Maggio 1970 Per la prima volta il Rev.mo Padre Abate amministra la cresima nella chiesa cattedrale di Claraval. 12 Maggio 1970 Per la prima volta il Rev.mo Padre Abate amministra la cresima nella cappella di Nossa Senhora de Lourdes nella frazione di Paiolihno. Benedice anche una campana che è stata donata dalla zelatrice Inàcia de Freitas. 16 Maggio 1970 Nella sua ultima visita il Rev.mo Padre Abate di Casamari aveva dato disposizioni di preparare i documenti necessari e trovare una ditta specializzata per la perforazione di un pozzo semi-artesiano la cui acqua dovrà servire anche a beneficio della popolazione che finora usa soltanto acqua di cisterne o di pozzi poco profondi e quindi inquinati. Il proprietario della ditta incaricata per perforare il pozzo è un italiano della provincia di Piacenza che conosce bene il nostro monastero di Chiaravalle. Alle ore 15, dopo la benedizione impartita da Dom Gabriele, iniziano i lavori di perforazione. 25 Maggio 1970 Il Rev.mo Padre Abate Dom Pietro Agostini si reca a Brasilia, capitale degli Stati Uniti del Brasile, per prendere parte alla Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, e per partecipare all'Ottavo Congresso Eucaristico Nazionale. 14 Giugno 1970 Per la prima volta il Rev.mo P. Abate si reca ad amministrare la cresima nella località di «Os Acutos» distante undici chilometri da Claraval. Finora qui c'è solamente l'edificio scolastico, e la popolazione è tanta. Il parroco Dom Vittore MailIi ha intenzione di erigere una cappella dedicata a Sào Geraldo. 29 Giugno 1970 Nel monastero vi è una gran festa perché gli amici residenti in Franca e molti parrocchiani si sono riuniti intorno al Rev.mo P. Abate per complimentarlo nel giorno del suo onomastico. - 230-

7 Luglio 1970 Il Rev.mo Padre Abate si reca in Italia per prendere parte alla sessione conclusiva del Capitolo Generale Speciale della congregazione di Casamari. Viaggia con lui anche Dorn Carmelo Recchia in qualità di delegato della comunità di Claraval. Il lettore forse potrà interessarsi solo relativamente a quanto riferito nelle pagine precedenti. Ma coloro che ne sono stati i protagonisti, con soddisfazione ricordano e ammirano ciò che è stato compiuto in questi venti anni. Ricordano e, nello stesso tempo, dimenticano le difficoltà incontrate, le delusioni avute, gli scoraggiamenti subiti in questo remoto angolo a sud di Minas Gerais. Ciò che è stato compiuto non è opera inerte che, per quanto bella, rimane come ornamento del paesaggio per soddisfare la curiosità di chi passa. Claraval è monastero, è parrocchia, è sede dell'Abbazia Nullius con territorio. Quindi è centro di vita dalla quale devono fluire energie per un lavoro tanto impegnativo. In seguito avrò occasione di far conoscere meglio quale e quanto lavoro si offre quotidianamente ai monaci cistercensi: In particolare mi rivolgo ai giovani della Congregazione di Casamari. Se amate la solitudine e il raccoglimento, qui c'è un monastero moderno capace di accogliervi per realizzare il vostro ideale e comunicarlo ai giovani brasiliani; se amate l'attività apostolica, qui vi sono le parrocchie con numerose cappellanie, dislocate in frazioni assai distanti dal centro di Claraval, capaci di soddisfare lo zelo missionario e anche lo spirito di avventura proprio dei giovani. Quante anime, ancora semplici, attendono la presenza, la parola, l'azione del sacerdote! Il campo di lavoro è vasto, la messe è abbondante: venite! Ma preparatevi. Prima di accettare l'nvito, per risparmiarvi esperienze inutili e delusioni scoraggianti, imparate per tempo la lingua, studiate i costumi di questo popolo, cercate di conoscere le caratteristiche climatiche di queste zone e poi mettetevi a disposizione dei superiori. Ricordate il proverbio: dal dire al fare c'è di mezzo il mare. Ma qui c'è di mezzo l'oceano, e come siamo lontani! E tu, giovane, hai paura di questo? E che giovane sei? - 231- DON FILIPPO AGOSTINI

7 Luglio 1970<br />

Il Rev.mo Padre Abate si reca in Italia per prendere parte alla<br />

sessione conclusiva del Capitolo Generale Speciale della congregazione<br />

di Casamari. Viaggia con lui anche Dorn Carmelo Recchia in qualità<br />

di delegato della comunità di Claraval.<br />

Il lettore forse potrà interessarsi solo relativamente a quanto riferito<br />

nelle pagine precedenti. Ma coloro che ne sono stati i protagonisti,<br />

con soddisfazione ricordano e ammirano ciò che è stato<br />

compiuto in questi venti anni. Ricordano e, nello stesso tempo, dimenticano<br />

le difficoltà incontrate, le delusioni avute, gli scoraggiamenti subiti<br />

in questo remoto angolo a sud di Minas Gerais.<br />

Ciò che è stato compiuto non è opera inerte che, per quanto bella,<br />

rimane come ornamento del paesaggio per soddisfare la curiosità di<br />

chi passa. Claraval è monastero, è parrocchia, è sede dell'Abbazia<br />

Nullius con territorio. Quindi è centro di vita dalla quale devono fluire<br />

energie per un lavoro tanto impegnativo. In seguito avrò occasione di<br />

far conoscere meglio quale e quanto lavoro si offre quotidianamente<br />

ai monaci cistercensi: In particolare mi rivolgo ai giovani della Congregazione<br />

di Casamari.<br />

Se amate la solitudine e il raccoglimento, qui c'è un monastero<br />

moderno capace di accogliervi per realizzare il vostro ideale e comunicarlo<br />

ai giovani brasiliani; se amate l'attività apostolica, qui vi sono<br />

le parrocchie con numerose cappellanie, dislocate in frazioni assai distanti<br />

dal centro di Claraval, capaci di soddisfare lo zelo missionario<br />

e anche lo spirito di avventura proprio dei giovani. Quante anime, ancora<br />

semplici, attendono la presenza, la parola, l'azione del sacerdote!<br />

Il campo di lavoro è vasto, la messe è abbondante: venite! Ma preparatevi.<br />

Prima di accettare l'nvito, per risparmiarvi esperienze inutili<br />

e delusioni scoraggianti, imparate per tempo la lingua, studiate i costumi<br />

di questo popolo, cercate di conoscere le caratteristiche climatiche<br />

di queste zone e poi mettetevi a disposizione dei superiori. Ricordate il<br />

proverbio: dal dire al fare c'è di mezzo il mare. Ma qui c'è di mezzo<br />

l'oceano, e come siamo lontani! E tu, giovane, hai paura di questo?<br />

E che giovane sei?<br />

- 231-<br />

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