Leggi - I Cistercensi

parrocchiale: «La chiesa parrocchiale è molto vecchia ed è necessario
costruirne una nuova. Per questo i buoni PP. Cistercensi già hanno dato
inizio a quella nuova che sarà grande e bella ».
In questa circostanza S.E. Rev.rna designò Don Giustino Tatangelo
come pro-vicario nella parrocchia di Nostra Senhora das Dòres in Ibiracì.
20 e 23 Agosto 1953
Sono organizzate particolari celebrazioni per commemorare l'Ottavo
centenario della morte di San Bernardo. Il Rev.mo Don Atanasio
Merkle, abate del monastero cistercense di I taporanga , celebra la messa
pontificale. I canti sono eseguiti dal coro dei Fratelli Maristi del Collegio
Champagnat di Franca; la banda musicale composta dagli alunni
dello stesso collegio contribuisce a rendere più lieta la conclusione dei
fes teggiamen ti.
Il popolo approva con giubilo le proposte fatte dal priore D. Pietro
Agostini: emancipare il distretto di Garimpo dal municipio di Ibiracì
rendendolo municipio autonomo, e chiamare il nuovo municipio col
nome di Claraval in omaggio alla famosa abbazia di Clairvaux della
quale San Bernardo fu primo abate. A questo scopo è costituita una
commissione formata dai signori Joaquim Cintra, Antonio Saad, Jorge
Ibrahim Saad, Benjamim Salomào, Mario Placido Cintra, Augusto de
Castro. Più volte lo stesso P. Priore si reca con la Commissione presso
le autorità statali di Belo-Horizonte per ottenere l'emancipazione da
lui proposta.
17 Gennaio 1954
La felice idea di emancipazione di Garimpo das Canoas da Ibiraci
e della denominazione di Claraval, patrocinata dal deputato Sr. Dr.
Augusto Batista de Figuiredo e accolta benevolmente dall'emerito Governatore
di Minas Gerais Sr. Dr. Juscelino Kubitschek, è una realtà.
Alle ore 14,30 lo stesso deputato Augusto Batista de Figuriedo,
dopo l'esecuzione dell'inno nazionale, procede alla proclamazione del
nuovo municipio: il nome di Garimpo das Canoas viene cancellato
dai documenti e dalle carte geografiche del Brasile e viene sostituito
per sempre con quello di Claraval.
29 Gennaio 1954
Giunge dall'Italia Don Remigio Facecchia. L'Abate Preside della
Congregazione di Casamari lo ha inviato non solo per aiutare le attività
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