Leggi - I Cistercensi
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L'amico fedele, finché vive, è un tesoro da conservare con premurosa<br />
cura; quando muore è da piangere dirottamente.<br />
Beato chi ha trovato un amico che lo corregge negli sbagli, lo<br />
solleva nelle cadute, lo incoraggia nelle difficoltà: in tutta la terra non<br />
troverà un tesoro simile.<br />
Molti si dicono amici, ma quelli veri sono pochissimi. Sono rari<br />
coloro che amano gratuitamente. Chi cerca se stesso, chi si è proposto<br />
interessi materiali non è un vero amico: egli ti si mostrerà tale<br />
fino a quando gli gioverai. La vera amicizia è molto rara.<br />
Il medico quando cura un infermo molto caro, non risparmia<br />
né ferro né fuoco; così non devi dissimulare e nascondere niente verso<br />
l'amico bisognoso di correzione. La condiscendenza che fomenta il<br />
vizio è da condannare. L'ammonizione però deve essere segreta, soave,<br />
senza nessuna parola aspra.<br />
Rifletti lungamente prima di accogliere taluno per amico, e quando<br />
l'avrai accolto affidati a lui con tutto il cuore e parlagli con tanta franchezza<br />
come faresti con te stesso: dividi dunque con lui tutti i tuoi<br />
pensieri.<br />
Card. GIOVANNI BONA,Cistercense<br />
(Guida al Cielo, cap. XXVI)<br />
2. IL MISTICISMO DI SANTA ILDEGARDA<br />
Tra la mistica così feconda di azione morale e di attività sociale<br />
di S. Bernardo e quella meditativa e amante del sapere dei Vittorini<br />
viene a porsi, e si distingue per la sua singolarità, la mistica di<br />
Santa Ildegarda, nutrita intellettualmente, ma svolta nell'elemento sentimentale<br />
e fantastico (ricco di espressività, di slancio femminile e vivo<br />
soprattutto nelle visioni) che avverte in tutto l'universo i segni di una<br />
voce profonda il cui significato non è tanto intellettuale e morale quanto<br />
estetico: musicale e sinfonico.<br />
Non solo la vita della natura, ma la vita stessa dell'uomo è sinfonia<br />
(« anima hominis symphoniam in se habet et symphonizans est »),<br />
Il pianto dell'uomo è segno di una sinfonia incompiuta, sinfonia di<br />
nostalgia di esilio, eco della patria perduta. La ragione dell'universo<br />
è simile ad una tromba che invita dall'eternità, con soavissimo suono,<br />
le cose tutte al coro dell'osanna, le cose che hanno come l'uomo una<br />
loro personalità morale.<br />
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