1 LA POSIZIONE ATTUALE (NON UFFICIALE) DELLA CURIA ...
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preghiera, alla penitenza e alla conversione. Quelli che sono venuti a Medjugorje erano così<br />
colpiti, entusiasmati dalla preghiera, dalle confessioni, e molti si convertivano poiché<br />
credevano che la Madonna appariva. Ma tali fatti non sono alcuna prova per l’autenticità<br />
delle apparizioni! E’ noto dalla storia della Chiesa che addietro agli eretici e agli scismatici<br />
correvano masse dei seguaci facendo le opere di grande penitenza e pietà, dividevano tutto ai<br />
poveri, camminavano a piedi nudi, non si sposavano ecc. Ma tali segni non erano prove che<br />
gli eretici camminavano per via giusta! E’ noto anche il fatto che la gente prega con pari<br />
devozione sia davanti ad una reliquia falsa e quella autentica, sia nel luogo dove la Madonna è<br />
veramente apparsa (Lourdes, Fatima…) come altrove dove esistevano solo allucinazioni.<br />
Il nostro popolo non sapeva molto dei simili luoghi delle “apparizioni”, come per es.<br />
Garabandal in Spagna, dove la Madonna “appariva” alle quattro ragazze dal 1961 al 1964. Lì<br />
avveniva lo stesso come a Medjugorje: l’invito alla preghiera e alla penitenza, alla<br />
conversione, minacce al mondo se non si converta, e in modo particolare un “grande segno”<br />
per cui tutti credevano che la Madonna vi appariva realmente. Dopo quattro anni di tali<br />
“apparizioni”, una delle “veggenti”, Maria Cruz, ha detto: “Io non ho mai visto la Madonna!”<br />
Di quel “grande segno” non c’è alcuna traccia! La Commissione, costituita dal Vescovo di<br />
Santander, ha dichiarato che le apparizioni non sono soprannaturali.<br />
Lo stesso è avvenuto a San Damiano, in Italia. Quelli che hanno propagato le<br />
“apparizioni” di Garabandal e di San Damiano hanno resistito per anni alla disciplina<br />
ecclesiastica e alle decisioni dei Vescovi locali. Infine, il mondo ha accettato che le<br />
“apparizioni” erano semplici allucinazioni.<br />
5) In concerto con la Santa Sede<br />
Il Vescovo di Mostar ha cercato di informare la Santa Sede su tutti gli eventi di<br />
Medjugorje. Ne ha conversato due volte con il Santo Padre. Il Papa gli ha raccomandato di<br />
essere molto cauto /“procedere con grande cautela”!/. Il 2 giugno 1982 il Vescovo è stato di<br />
nuovo a Roma e ha sottoposto una relazione alla Santa Sede. Gli è stato raccomandato di non<br />
aver fretta nell’emettere un giudizio, poiché il tempo apporterà le nuove prove pro e contra.<br />
Le “apparizioni” del resto persistono ancora, è probabile che avvenga qualcosa di nuovo. Non<br />
era possibile starsene con le mani giunte, poiché la propaganda ha fatto i suoi passi ed efetti e<br />
voleva mettere il Vescovo e la Commissione davanti ad un fatto compiuto: ecco, vedete, ci<br />
sono le masse che pregano, si convertono, ci sono le guarigioni ecc.<br />
Il Vescovo avvertiva continuamente i francescani di Medjugorje di non propagare<br />
l’autenticità delle apparizioni, di non andare davanti al giudizio della Chiesa. E ripeteva<br />
questa frase: Se la Madonna lascia un segno autentico, quelli che non credono nelle<br />
“apparizioni”, in primo luogo il Vescovo locale, verranno a Medjugorje, smentiranno quello<br />
che dicevano prima. Ma se un giorno si giunga alla conclusione che le apparizioni non sono<br />
autentiche, che cosa potranno dire alla gente quelli che adesso propagano Medjugorje?<br />
6) Il Diario delle “apparizioni”<br />
Quello che la Santa Sede suggeriva riguardo al cammino cauto, poiché con l’andar del<br />
tempo sarebbero emerse nuove prove pro e contra, poteva produrre i frutti alla fine del<br />
gennaio del 1983. Infatti, un gesuita sloveno, P. Radogost Grafenauer, presentatosi come un<br />
“esperto nei discernimenti degli spiriti” si interessava di Medjugorje. Egli venne alla Curia<br />
vescovile di Mostar nel gennaio 1983. Lì rimase per tre giorni: ascoltava i nastri delle<br />
interviste e dei racconti dei “veggenti”, faceva degli appunti e in fine disse: “Io non vado a<br />
Medjugorje. Lì non succede nulla.” Il Vescovo gli replicò: “Vada pure e veda quel che c’è!”<br />
Ed egli andò. Arrivato lì, è rimasto per qualche tempo, ha avuto un interrogatorio con i<br />
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