01.06.2013 Views

1 LA POSIZIONE ATTUALE (NON UFFICIALE) DELLA CURIA ...

1 LA POSIZIONE ATTUALE (NON UFFICIALE) DELLA CURIA ...

1 LA POSIZIONE ATTUALE (NON UFFICIALE) DELLA CURIA ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>LA</strong> <strong>POSIZIONE</strong> <strong>ATTUALE</strong> (<strong>NON</strong> <strong>UFFICIALE</strong>)<br />

DEL<strong>LA</strong> <strong>CURIA</strong> VESCOVILE DI MOSTAR<br />

NEI CONFRONTI DEGLI EVENTI DI MEDJUGORJE<br />

1) Motivi dell’intervento della Curia<br />

La parrocchia di Medjugorje, appartenente alla diocesi di Mostar, Hercegovina, in<br />

Jugoslavia, è diventata nota in tutto il mondo. Le presunte apparizioni della Madonna, di cui<br />

la stampa mondiale si occupa dal giugno 1981, sono un punto di attrazione che in molti<br />

suscita un entusiasmo eccessivo, mentre gli altri ne temono un giudizio negativo della Chiesa.<br />

I fedeli comuni, di solito, non si intendono troppo della teologia. Sono proclivi, a volte, a<br />

legare la propria fede alle rivelazioni private, alle apparizioni. Anzi, talvolta non sono a<br />

conoscenza del fatto che neanche il Santo Padre può esigere da qualcuno di accettare Lourdes,<br />

Fatima ed altri luoghi delle apparizioni celesti. Perciò, coloro che accettano fanaticamente gli<br />

eventi di Medjugorje come autentici, possono vedere un nemico della fede anche nei fedeli<br />

buoni che non ci credono nelle “apparizioni” di Medjugorje. Dato che tale fatto crea una<br />

tensione e divisione tra i fedeli, la Curia vescovile di Mostar è costretta ad intervenire, anche<br />

prima del definitivo parere della Commissione su Medjugorje, per richiamare l’attenzione del<br />

pubblico all’imprudente propaganda e all’irresponsabile organizzazione dei pellegrinaggi a<br />

Medjugorje. Tali cose possono essere molto più nocive che utili alla Chiesa, poiché c’è da<br />

temere seriamente che tutto questo possa procurare una vergogna alla Chiesa e alla fede<br />

cattolica e grande illusione alle anime pie.<br />

Inoltre, la Curia di Mostar è consapevole della grande responsabilità davanti a Dio e<br />

agli uomini nel pubblicare questo scritto. Il Vescovo ha invitato, dall’inizio, sia oralmente, sia<br />

per iscritto, i francescani di Medjugorje a non fare una propaganda sfrenata e a non prevenire<br />

il giudizio della Chiesa. Il desiderio della propria affermazione in difesa del loro<br />

atteggiamento nel notorio “caso erzegovinese”, tutto accompagnato dai non insignificanti<br />

interessi materiali, ha fatto crollare tutti i riguardi ed argini. Varie informazioni e articoli nei<br />

giornali e riviste, i bollettini, gli opuscoli, i libri, scritti dai teologi noti ma irresponsabili, i<br />

TV-films, videocassette, i giornalisti superficiali, i carismatici esaltanti… hanno creato nel<br />

mondo un’euforia che induce la Curia vescovile a rendere pubblica la sua posizione attuale,<br />

sebbene non ancora ufficiale, riguardo agli eventi di Medjugorje.<br />

2) Sospetti e dubbi<br />

Il Vescovo Ordinario, Mons. Pavao Žanić, ha seguito dall’inizio ciò che avveniva a<br />

Medjugorje e ha pensato tra di sè: Se lo scandaloso “caso erzegovinese” (circa la<br />

disobbedienza dei francescani ai Decreti della Santa Sede concernenti le parrocchie), che gi à<br />

da anni persiste in Hercegovina, non è stato risolto tramite gli uomini, forse Iddio ha voluto<br />

mandarci la Madonna per indurre i disobbedienti all’ubbidienza e all’amore verso la Chiesa.<br />

Nelle prime settimane, quando l’afflusso degli uomini a Medjugorje cominciava ad<br />

aumentare, il Vescovo locale si è trattenuto in una conversazione con i “veggenti” (il 21 luglio<br />

1981). Già all’inizio c’erano certe cose che avevano un sapore di bugie (per es. erano diversi i<br />

motivi per cui i ragazzi andavano a Podbrdo, luogo delle “apparizioni”, cioè si raccoglievano<br />

le pecore, o i fiori, o si andava a fumare, oppure la mossa della lancetta dell’orologio addietro<br />

ecc.), ma il Vescovo non ci dava un gran peso. Però ha domandato ai “veggenti” se la<br />

Madonna abbia detto qualcosa sul “caso erzegovinese”. Essi hanno risposto che la Madonna<br />

avrebbe detto che tutto si sarebbe risolto in breve tempo. Poi, quando Le hanno chiesto se<br />

bisognava pregare a tal fine, Ella avrebbe risposto: non c’è bisogno! Più tardi i ragazzi si<br />

correggevano, e domandavano per la seconda volta, e per la terza, alla Madonna, ma tale<br />

correzione sembrava ben intenzionata.<br />

1


Nella settima “apparizione”, che non aveva luogo a Medjugorje, ma a Cerno (alcuni<br />

chilometri da Medjugorje, dove i “veggenti” sono stati portati a macchina dagli agenti dello<br />

Stato), i ragazzi hanno comunicato al parroco la stessa sera che la Madonna aveva detto che ci<br />

sarebbero ancora tre apparizioni: mercoledì, giovedì e venerdì, cioè il 1, il 2 ed il 3 luglio<br />

/1981/. Venerdì, sarebbe stata l’ultima apparizione. A tale ultima “apparizione”, avvenuta<br />

nella casa parrocchiale di Medjugorje, sono stati presenti anche alcuni sacerdoti. Terminata<br />

l’”apparizione”, i “veggenti” hanno detto: Questa è l’ultima apparizione! Allora, come si può<br />

spiegare il fatto che le “apparizioni” siano continuate e che non cessino ancora?<br />

Nei primi giorni i “veggenti” erano molto eccitati, esaltati, svenivano persino. Uno<br />

stato allucinatorio si trasferiva anche ai pellegrini, molti “vedevano” varie cose e persone e si<br />

raccontavano storie ridicole. Era molto difficile accertare la veridicità e la non veridicità di<br />

tali racconti. Sulla fine dell’estate 1981, quando sono sorti i seri dubbi nell’autenticità delle<br />

apparizioni, non era facile rispondere come è stato iniziato tutto questo, quale era il significato<br />

degli avvenimenti, che cosa era vero di quello che si parlava sui fenomeni luminosi e sulle<br />

presunte guarigioni. Ma c’erano pure molte ragioni per dubitare nell’autenticità delle<br />

apparizioni, e pensare seriamente all’allucinazione. Infatti la Madonna è stata “vista” per<br />

prima da Ivanka Ivanković, la cui madre era morta qualche mese prima, ed essa si interessava<br />

molto dove è andata a finire la sua mamma. Poi, nell’apparizione a Cerno, di nuovo la<br />

Madonna “appare” per prima a lei.<br />

Il Vescovo aveva ragioni per dubitare seriamente nelle “apparizioni” anche prima di<br />

aver avuto nelle mani il famoso estratto del Diario della principale “veggente”, Vicka<br />

Ivanković /nel febbraio 1983/. Infatti il 14 gennaio 1982 al Vescovo si sono presentati: Vicka<br />

Ivanković, Marija Pavlović e Jakov Čolo. Essi hanno comunicato al Vescovo che la Madonna<br />

aveva detto che egli aveva agito precipitosamente nelle sue decisioni nei confronti dei frati. Il<br />

Vescovo ha chiesto a più riprese se c’era ancora qualche cosa nelle “apparizioni” che lo<br />

poteva interessare. /Il Vescovo, infatti, aveva sentito da un membro del governo provinciale<br />

sui “messaggi” della Madonna ai due frati di Mostar/. Ma i “veggenti” negavano<br />

categoricamente di avere un altro messaggio.<br />

Però il 3 aprile 1982 sono venuti dal Vescovo Vicka Ivanković e Jakov Čolo, “inviati<br />

dalla Madonna”. Vicka ha detto testualmente /registrato al magnetofono/: “La Madonna ci ha<br />

rimproverato perché l’ultima volta non abbiamo detto tutto. Ha parlato di questo caso<br />

/erzegovinese/ e ha scoppiato a ridere e ha aggiunto che ella avrebbe messo in ordine tutto, da<br />

sola. Io non c’ho la minima idea di che cosa si tratta. Poi cominciò a ridere. Allora io e Jakov<br />

ci siamo smascellati dalle risa. La gente ci chiede: perché ridete? Noi rispondiamo che<br />

ridiamo perché ella ci ha detto di ridere… Ella ha detto di codesti frati che a loro piace<br />

lavorare nella Chiesa come a tutti gli altri, e celebrare la messa. I sacerdoti non sono affatto<br />

colpevoli. Ella ha detto anche i loro nomi, io non li conoscevo, e più tardi li ho visti, Prusina e<br />

Vego. Dice che essi non sono affatto colpevoli. Lo ha ripetuto due volte. Jakov lo ha sentito,<br />

era presente anche Marija”.<br />

Il Vescovo: “Ti ha detto questo, riguardo a loro, prima che tu sei stata da me l’ultima<br />

volta, il 14 gennaio 1982, e perciò ti ha rimproverato di non averlo detto?”<br />

Vicka: “Sì, perciò mi ha rimproverato tre volte perché non ci sono venuta, perché non<br />

Glielo detto”.<br />

Il Vescovo insiste ancora: “Di nuovo non ci siamo intesi. L’ultima volta sei stata da<br />

me, il 14 gennaio. Prima di tale data la Madonna ti ha detto di trasmettermi il messaggio sui<br />

cappellani di Mostar?”<br />

Vicka: “Sì, ma io non l’ho trasmesso, e perciò mi ha rimproverato, perché non ho fatto<br />

il mio dovere. Io invece ho parlato troppo e non potevo ricordarmi”. Eppure il Vescovo le ha<br />

domandato direttamente sui cappellani!<br />

2


Inoltre, tre gorni prima della menzionata data, cioè l’11 gennaio 1982 la stessa Vicka<br />

ha scritto nel suo Diario nascosto: “Abbiamo domandato di nuovo sui due cappellani di<br />

Mostar. La Madonna ha ripetuto due volte quello che aveva detto prima”. Ricordiamo che<br />

Vicka aveva parlato con la “Madonna” ancora due volte prima, cioè il 19 dicembre 1981 e il 3<br />

gennaio 1982, sempre sullo stesso argomento. Quindi dal suo comportamento appare una<br />

palese contraddizione e menzogna!<br />

Aggiungiamo ancora qualche elemento che ci fa sorgere i fortissimi dubbi nelle<br />

“apparizioni” di Medjugorje.<br />

Sulla fine del 1981 e nel corso del 1982 avvenivano vari “miracoli” e cose assurde. Se<br />

ne parlava moltissimo. Alcune chiacchiere sono messe anche per iscritto. Per esempio, Vicka<br />

nel suo Diario, di cui possediamo la copia, scrive che essi, i “veggenti”, hanno visto tante<br />

volte, accanto alla Madonna, anche il fra Jozo Zovko, parroco di Medjugorje, che era nel<br />

carcere. Hanno visto poi Ivan Dragićević, che si trovava nel seminario francescano di Visoko.<br />

Nello stesso Diario troviamo delle fantasticherie riguardanti il fra Jozo Zovko nel carcere,<br />

come per esempio: le guardie spengono la luce e chiudono a chiave la porta della stanzetta di<br />

Zovko, ma la luce si accende e la porta si apre, tutto da solo! Oppure una di questo genere:<br />

“Venerdì, 4. IX. 1981. Oggi abbiamo atteso la Madonna presso Mirjana. Io (Vicka), Marija,<br />

Ivanka e Jakov con noi. Abbiamo cominciato a pregare alle 18,20. La Madonna è apparsa<br />

subito. Le abbiamo domandato dei frati e delle suore della nostra parrocchia… Abbiamo<br />

domandato dell’uomo che ha visto Gesù sulla strada, quando ha portato a macchina la gente.<br />

Egli ha incontrato un uomo che era tutto nel sangue – tale uomo era Gesù – ed egli (Gesù) gli<br />

ha dato un fazzoletto macchiato di sangue e gli ha detto di buttarlo nel fiume. Conducendo più<br />

avanti, ha incontrato una donna – era la Beata Vergine Maria – ed Ella ha chiesto all’uomoconducente<br />

il fazzoletto insanguinato. L’uomo le ha dato un fazzoletto suo, ma la Madonna ha<br />

chiesto quello macchiato di sangue. Quando l’uomo le ha dato il fazzoletto insanguinato, la<br />

Madonna ha detto: ‘Se non me l’avessi dato, sarebbe l’ultimo giudizio per tutti!’ La Madonna<br />

ha detto che ciò era vero”. Così scrive Vicka nel suo Diario, così anche i “veggenti” hanno<br />

comunicato tramite varie interviste.<br />

Il Vescovo ha chiesto ai “veggenti”, chi ha detto loro di pregare sette Padrenostro,<br />

Avemaria e Gloria al Padre e il Credo. Alcuni hanno risposto: la Madonna, altri: la nonna,<br />

altri invece: così si prega sempre in Hercegovina. Tutto questo mette in forte dubbio<br />

l’autenticità delle “apparizioni”.<br />

3) Il “grande segno”<br />

Fin dall’inizio delle “apparizioni” i “veggenti” dicevano che la Madonna avrebbe<br />

lasciato un segno, visibile a tutti, come prova delle sue apparizioni. Su tale segno Vicka scrive<br />

nel suo Diario: Quando sarà il segno, la Madonna ha risposto:<br />

- “Verrà presto” (il 27 agosto 1981).<br />

- “Ancora un po’ di pazienza” (il 29 agosto 1981).<br />

- “Mo’, ancor un po’ di pazienza” (il 31 agosto 1981).<br />

- “Ancora solo un po’ di pazienza” (il 3 settembre 1981).<br />

Vicka ha detto ad una persona che lo ha confidato al Vescovo, che il segno sarebbe stato<br />

prima che il suo pappa ritornasse dalla Germania. Ed egli doveva venire verso il Natale del<br />

1981. Questo segno, richiamo ai pellegrini, fu notato al pubblico molte volte: per<br />

l’Immacolata del 1981, per il Natale dello stesso anno, per il Capo d’anno 1982 ecc.<br />

Naturalmente, quando non è successo nulla, i “veggenti” hanno detto: Noi non lo abbiamo<br />

detto!<br />

Col decreto dell’11 gennaio 1982 il Vescovo ha nominato una Commissione per<br />

raccogliere ed esaminare il materiale riguardante le vicende di Medjugorje. La Commissione<br />

3


ha avuto qualche volta la sua riunione. Dopo il secondo incontro, il Vescovo ha incaricato due<br />

membri della Commissione, il 10 maggio 1982, a recarsi a Medjugorje per chiedere ai<br />

“veggenti” la descrizione e la data del “grande segno”. La descrizione doveva essere fatta in<br />

due copie: una per la Curia, l’altra per i “veggenti”. Le copie dovevano essere messe in buste,<br />

poi chiuse e sigillate dal timbro della Curia Vescovile di Mostar. Per ò, i “veggenti” hanno<br />

risposto che, per mandato di fra Tomislav Vlašić, avevano chiesto alla Madonna il permesso<br />

di scriverlo. Ma la Madonna ha proibito categoricamente ogni messa in scritto. /Fra Ivan<br />

Dugandžić, membro della Commissione, ha ammesso, più tardi, di aver informato fra<br />

Tomislav Vlašić su questa intenzione della Commissione e del Vescovo/. Poi, i due membri<br />

della Commissione si sono recati subito a Sarajevo per chiedere la stessa cosa alla “veggente”<br />

Mirjana Dragićević (questa ha il telefono a casa). Essa ha risposto di aver domandato alla<br />

Madonna, la quale però proibisce di scrivere qualunque cosa sul “segno”. Allora, un membro<br />

della Commissione si è recato a Visoko per chiedere la stessa cosa al “veggente” Ivan<br />

Dragićević /il telefono del seminario è sotto il controllo del prefetto…/. Questo “veggente” ha<br />

descritto tutto, senza la minima opposizione, e le sue buste, sigillate dal timbro del seminario,<br />

si trovano una nel seminario, l’altra nella Curia vescovile di Mostar.<br />

Poi, il 3 agosto 1982 il Vescovo ha chiamato tutti i “veggenti” a Mostar. Davanti ad<br />

alcuni membri della Commissione ha chiesto a loro, separatamente, di descrivere il segno,<br />

indicarne la data della manifestazione, mettere solo in una busta, timbrare col timbro della<br />

Curia, e ciascuno può portare a casa, senza lasciare alcuna copia a Mostar. E quando avverrà<br />

quel “segno”, si apriranno le buste e si vedrà se la profezia corrisponde ai fatti. Ma i<br />

“veggenti” hanno rifiutato di farlo. Allora il Vescovo ha chiesto a I. Dragi ćević se la Madonna<br />

l’aveva rimproverato di aver fatto la descrizione del “segno” a Visoko. Egli rispose: No!<br />

Il Vescovo ha avuto nelle mani la cassetta del discorso registrato dalla “veggente”<br />

Mara Jerković di Medjugorje, ma non appartenente ai “veggenti” del gruppo sei. Essa dice,<br />

che un giorno sorgerà sulla collina delle apparizioni un grande santuario della Madonna, per<br />

l’intervento straordinario di Dio e della Madonna. Sorgerà una chiesa bell’ e fatta, davanti alla<br />

quale una grande statua della Madonna. Davanti ad essa ci sarà un grande lago, circondato<br />

dalle rose bianche e rosse. Dalla chiesa fino al villaggio, in gi ù, saranno le scaline di pietra!<br />

4) Le “profezie” dei carismatici<br />

L’inserto speciale, nr. 11 (1981), pubblicato da Lucy Rooney, S.N.D. /segretaria di P.<br />

Robert Faricy/, riporta il seguente brano: “Nel Maggio 1981, ha avuto luogo a Roma una<br />

conferenza internazionale per i leaders del rinnovamento carismatico. Uno dei leaders della<br />

Jugoslavia presenti era Padre Tomislav Vlašić, O.F.M. Durante la conferenza egli chiese ad<br />

alcuni leaders di pregare insieme a lui per la guarigione della Chiesa. Uno dei leaders che<br />

pregava con lui, Suor Briege McKenna, ebbe l’immagine mentale del P. Vlaši ć seduto e<br />

circondato da una grande folla; dal sedile fluivano fiumi d’aqua. Un altro, Emile Tardif O.P.<br />

disse in profezia ‘Non temere, sto per inviarti mia Madre’. E così P. Vlašić tornò a Jugoslavia.<br />

Due settimane dopo il suo ritorno, Nostra Signora cominciò ad apparire ad un gruppo di<br />

ragazze e ragazzi nella parrocchia Francescana di Medjugorje. Fluiscono adesso fiumi di vita<br />

nuova”.<br />

Bisogna domandarsi chi è codesto Padre Tardif che possa inviare la Madonna dove<br />

egli vuole?<br />

Già dal loro inizio gli eventi di Medjugorje si trovano nelle mani dei carismatici: fra<br />

Jozo Zovko, fra Tomislav Vlašić ed altri. Si diceva spesso che i “messaggi” della Madonna<br />

sono evangelici. E’ ovvio che sono evangelici, almeno quelli che si sono diffusi<br />

maggiormente. Dovevano essere tali, perché li ha composti fra Tomislav Vlaši ć che conosce<br />

la teologia e sa che cosa bisogna dire. Può essere molto efficace lanciare l’appello alla<br />

4


preghiera, alla penitenza e alla conversione. Quelli che sono venuti a Medjugorje erano così<br />

colpiti, entusiasmati dalla preghiera, dalle confessioni, e molti si convertivano poiché<br />

credevano che la Madonna appariva. Ma tali fatti non sono alcuna prova per l’autenticità<br />

delle apparizioni! E’ noto dalla storia della Chiesa che addietro agli eretici e agli scismatici<br />

correvano masse dei seguaci facendo le opere di grande penitenza e pietà, dividevano tutto ai<br />

poveri, camminavano a piedi nudi, non si sposavano ecc. Ma tali segni non erano prove che<br />

gli eretici camminavano per via giusta! E’ noto anche il fatto che la gente prega con pari<br />

devozione sia davanti ad una reliquia falsa e quella autentica, sia nel luogo dove la Madonna è<br />

veramente apparsa (Lourdes, Fatima…) come altrove dove esistevano solo allucinazioni.<br />

Il nostro popolo non sapeva molto dei simili luoghi delle “apparizioni”, come per es.<br />

Garabandal in Spagna, dove la Madonna “appariva” alle quattro ragazze dal 1961 al 1964. Lì<br />

avveniva lo stesso come a Medjugorje: l’invito alla preghiera e alla penitenza, alla<br />

conversione, minacce al mondo se non si converta, e in modo particolare un “grande segno”<br />

per cui tutti credevano che la Madonna vi appariva realmente. Dopo quattro anni di tali<br />

“apparizioni”, una delle “veggenti”, Maria Cruz, ha detto: “Io non ho mai visto la Madonna!”<br />

Di quel “grande segno” non c’è alcuna traccia! La Commissione, costituita dal Vescovo di<br />

Santander, ha dichiarato che le apparizioni non sono soprannaturali.<br />

Lo stesso è avvenuto a San Damiano, in Italia. Quelli che hanno propagato le<br />

“apparizioni” di Garabandal e di San Damiano hanno resistito per anni alla disciplina<br />

ecclesiastica e alle decisioni dei Vescovi locali. Infine, il mondo ha accettato che le<br />

“apparizioni” erano semplici allucinazioni.<br />

5) In concerto con la Santa Sede<br />

Il Vescovo di Mostar ha cercato di informare la Santa Sede su tutti gli eventi di<br />

Medjugorje. Ne ha conversato due volte con il Santo Padre. Il Papa gli ha raccomandato di<br />

essere molto cauto /“procedere con grande cautela”!/. Il 2 giugno 1982 il Vescovo è stato di<br />

nuovo a Roma e ha sottoposto una relazione alla Santa Sede. Gli è stato raccomandato di non<br />

aver fretta nell’emettere un giudizio, poiché il tempo apporterà le nuove prove pro e contra.<br />

Le “apparizioni” del resto persistono ancora, è probabile che avvenga qualcosa di nuovo. Non<br />

era possibile starsene con le mani giunte, poiché la propaganda ha fatto i suoi passi ed efetti e<br />

voleva mettere il Vescovo e la Commissione davanti ad un fatto compiuto: ecco, vedete, ci<br />

sono le masse che pregano, si convertono, ci sono le guarigioni ecc.<br />

Il Vescovo avvertiva continuamente i francescani di Medjugorje di non propagare<br />

l’autenticità delle apparizioni, di non andare davanti al giudizio della Chiesa. E ripeteva<br />

questa frase: Se la Madonna lascia un segno autentico, quelli che non credono nelle<br />

“apparizioni”, in primo luogo il Vescovo locale, verranno a Medjugorje, smentiranno quello<br />

che dicevano prima. Ma se un giorno si giunga alla conclusione che le apparizioni non sono<br />

autentiche, che cosa potranno dire alla gente quelli che adesso propagano Medjugorje?<br />

6) Il Diario delle “apparizioni”<br />

Quello che la Santa Sede suggeriva riguardo al cammino cauto, poiché con l’andar del<br />

tempo sarebbero emerse nuove prove pro e contra, poteva produrre i frutti alla fine del<br />

gennaio del 1983. Infatti, un gesuita sloveno, P. Radogost Grafenauer, presentatosi come un<br />

“esperto nei discernimenti degli spiriti” si interessava di Medjugorje. Egli venne alla Curia<br />

vescovile di Mostar nel gennaio 1983. Lì rimase per tre giorni: ascoltava i nastri delle<br />

interviste e dei racconti dei “veggenti”, faceva degli appunti e in fine disse: “Io non vado a<br />

Medjugorje. Lì non succede nulla.” Il Vescovo gli replicò: “Vada pure e veda quel che c’è!”<br />

Ed egli andò. Arrivato lì, è rimasto per qualche tempo, ha avuto un interrogatorio con i<br />

5


“veggenti” e ha concluso che la Madonna non ci appariva. Però, nella conversazione con<br />

Padre Tomislav Vlašić si è convertito completamente accettando l’autenticità delle<br />

apparizioni. Quando i frati hanno visto che egli ci credeva fortemente, gli hanno offerto la<br />

possibilità di dare una occhiata al Diario della principale “veggente”, Vicka Ivankovi ć, e alla<br />

Cronaca delle apparizioni, condotta dal Padre Vlašić. P. Grafenauer ha trascritto dalla<br />

Cronaca e ha confrontato con il Diario tutto quello che la Madonna aveva da comunicare al<br />

Vescovo locale. Lo stesso Padre ha inviato al Vescovo, il 16 febbraio 1983, i “messaggi”<br />

della Madonna riguardanti i due cappellani di Mostar, fra Ivan Prusina e fra Ivica Vego, i<br />

quali sono stati espulsi dall’Ordine, sciolti dai voti e sospesi a divinis (il 29 gennaio 1982).<br />

Ecco gli estratti del Diario di Vicka:<br />

- Il 19 dicembre 1981 - sabato<br />

Ho chiesto sul problema erzegovinese, in particolare riguardo a fra Ivica Vego. La<br />

Madonna ha detto che il più colpevole di questi disordini è il Vescovo Žanić. Lei ha detto che<br />

fra Ivica Vego non è colpevole, e che il Vescovo ha tutto il potere. Ha detto a lui /a fra Vego/<br />

di rimanere a Mostar, di non andarsene.<br />

- Il 3 gennaio 1982 – sabato<br />

Tutti noi veggenti abbiamo domandato alla Madonna su Ivica Vego. La Madonna ha<br />

risposto: “Ivica non è colpevole. Se lo espellono dai frati, sia coraggioso! Io dico ogni giorno:<br />

Pace, pace! E vi è sempre di più inquietudine. Ivica non è colpevole. Rimanga pure!” Questo<br />

lo ha ripetuto tre volte. Tutti abbiamo sentito e glielo abbiamo comunicato. “Il Vescovo non<br />

mette in ordine, e perciò egli è colpevole. Neanche lui farà sempre il Vescovo. Io mostrerò la<br />

giustizia nel regno”. Questo è durato dieci minuti, tutto si riferiva a Ivica.<br />

- L’11 gennaio 1982 – lunedì<br />

Abbiamo domandato di nuovo sui due cappellani di Mostar. La Madonna ha ripetuto due<br />

volte quello che ha detto prima.<br />

- Il 20 gennaio 1982 – venerdì<br />

Abbiamo domandato che cosa faranno fra Ivica Vego e fra Ivan Prusina ora quando sono<br />

espulsi /non erano ancora espulsi! n.d. Curia/. La Madonna ha risposto: “Essi non sono<br />

colpevoli. Il Vescovo si è precipitato nella decisione. Rimangano, preghino molto ed anche gli<br />

altri preghino per loro”.<br />

- Il 16 aprile 1982 – venerdì<br />

Io (Vicka) ho posto alcune domande riguardanti Ivica Vego e fra Ivan Prusina, e ad alcune<br />

mi ha risposto la stessa Madonna. Madonna mia, i giornali scrivono che Ivica e Ivan sono<br />

espulsi dai frati. Lei mi ha risposto: “Non sono espulsi!” Poi ha sorriso. “Dì loro pure di<br />

essere tranquilli e coraggiosi. Ci sono molte prove /tentazioni/. Devono essere perseveranti.<br />

Giornali possono scrivere ciò che vogliono, /i due espulsi/ non ci prestino alcuna attenzione,<br />

perché non è importante”. Madonna mia, dà la pace, una buona volta, così che Ivica e Ivan<br />

non abbiano più alcuni problemi. La Madonna ha risposto: “Io metterò la pace in tutto”. Ha<br />

menzionato anche alcuni frati di Mostar, ma “lascia stare, avrò l’occasione di comunicare<br />

loro, ci sono tre principali”. Madonna, che cosa sarà col Vescovo? Lui, cambierà il suo<br />

atteggiamento? La Madonna ha risposto: “Io non voglio affrettarmi. Io aspetto per vedere se<br />

egli cederà a seguito dei miei messaggi inviatigli tramite voi”. Però, a me /Vicka/ questo è<br />

così pesante /difficile/. Per me è troppo, tanto più per Ivan e Ivica! Ieri, mentre eravamo con<br />

la Madonna, Le abbiamo domandato se possiamo pregare un Padrenostro per loro due. Lei ha<br />

detto subito: “Sì”. E ha cominciato a pregare. Quando abbiamo finito, Lei sorrise e mi disse:<br />

“A te, non ti viene altra idea in testa se non quella dei due frati”. Io risposi: Sì, non mi viene<br />

altra idea!<br />

- Il 26 aprile 1982 – lunedì<br />

“Il Vescovo non possiede neanche un po’ del vero amore di Dio per quei due. Ivica e Ivan,<br />

per quanto riguarda il Vescovo, siano tranquilli, poiché egli mette su di loro un peso<br />

6


stragrande per liberarsene. Poiché, egli ha cominciato dai più giovani e poi intende così poco<br />

per volta avanti. Lo so che questo è un grande colpo per loro. Ma non si preoccupino affatto,<br />

lo cancellino senz’altro dalla loro testa, sappiano soffrire per la giustizia. Ciò che il Vescovo<br />

fa non è secondo la volontà di Dio: innocenti, senza colpa, e così puniti! Iddio non<br />

permetterebbe questo, ma il Vescovo non agisce secondo la grazia di Dio, è può fare ciò che<br />

vuole. Ma un giorno si vedrà la giustizia che non avete visto da tempo. Io comincerò a mettere<br />

in ordine tutto, volta per volta, e molti frati saranno illuminati da una grande felicità”.<br />

- Alla fine dell’agosto 1982<br />

Vicka ci ha detto press’a poco così: La Madonna mi ha comunicato il messaggio che Ivan<br />

e Ivica non devono allontanarsi da Mostar!<br />

- Il 29 settembre 1982 – mercoledì<br />

Fra Ivica ha domandato: Dobbiamo lasciare Mostar o restarci? La Madonna ha risposto:<br />

“Restate!”<br />

Avendo appreso questi “messaggi”, il Vescovo ha chiesto a fra Tomislav Vlaši ć,<br />

cappellano d’allora di Medjugorje e direttore spirituale dei “veggenti”, come mai che abbiano<br />

nascosto, per più di un anno, questi “messaggi” all’Ordinario del luogo?<br />

P. Vlašić: Non abbiamo voluto che Medjugorje fosse caricato dalla questione<br />

erzegovinese (“caso erzegovinese”).<br />

Il Vescovo: Se Lei crede che quei “messaggi” del Diario, diretti al Vescovo, sono<br />

veramente pronunciati dalla Madonna, perché celarne il contenuto davanti al pubblico. I fedeli<br />

possono e devono saperlo. Perché non pubblicarlo?<br />

P. Vlašić: Sono convinto che quelle parole sono della Madonna. Però, ho voluto aver<br />

riguardo per il Vescovo… Le pubblichi Lei!<br />

Il Vescovo: Lo pubblicherò quando riterrò opportuno! Quindi, in quel momento /febbraio<br />

1983!/ fra Tomislav Vlašić era convinto che le parole e i messaggi, contenuti nell’Estratto del<br />

Diario, erano della Madonna. Non gli veniva in mente di negare l’esistenza del Diario. Ma pi ù<br />

tardi gli verrà in mente, a lui e agli altri frati, di vedere che gli attacchi della Madonna contro<br />

il Vescovo e la difesa dei due ex-frati di Mostar sono le prove più forti contro la autenticità<br />

delle apparizioni. Perciò, qualche mese dopo, lui e gli altri, cominceranno ad asserire che<br />

quell’Estratto è stato trascritto da alcune carte che sono state date a Vicka, ma che il Diario<br />

non esiste affatto.<br />

Il Vescovo ha chiesto con la lettera ufficiale, il 12 aprile 1983, al parroco di Medjugorje e<br />

a Vicka Ivanković di portargli il Diario. Il 7 maggio 1983 Vicka scrive al Vescovo, tra l’altro,<br />

questa importante affermazione: “In questi giorni sono venuta a sapere che circolano, fatti<br />

a macchina, gli estratti del mio diario che io scrivo privatamente in esclusiva per me<br />

dallo stesso inizio delle apparizioni della B. V. Maria a Crnica nella parrocchia di<br />

Medjugorje”… (P. Vlašić dirà davanti alla Commissione, il 25 maggio 1984, che la detta<br />

lettera è stata scritta da un sacerdote e data a Vicka a firmarla. Come le manipolazioni escono<br />

fuori!). Ma a noi interessa accettare la verità. Vicka, nella sopraccitata frase, riconosce di<br />

avere il Diario, di averlo scritto privatamente e che i pubblicati estratti sono del suo diario<br />

privato! Che privato, se è stato fatto vedere a P. Grafenauer!<br />

Il Vescovo scrive di nuovo a Vicka chiedendole di portargli il diario delle apparizioni, il<br />

17 maggio 1983. Vicka viene alla Curia, il 27 maggio 1983, portando un’agenda delle<br />

apparizioni, comprendente il febbraio e il marzo 1982, circa 30 giorni. Però, tale agenda era<br />

preparata “ad hoc”, per ingannare il Vescovo. Da quel momento anche Vicka comincia a<br />

negare di aver scritto il diario! “Tutto qui”, ha detto, contraddicendo quello che aveva scritto<br />

al Vescovo il 7 maggio 1983.<br />

Il 16 giugno 1983 il Vescovo ha scritto per la terza volta al parroco di Medjugorje di<br />

portargli la Cronaca delle apparizioni e a Vicka di portargli il Diario. Non hanno portato né la<br />

Cronaca né il Diario, ma hanno cominciato ad affermare che il Diario non esisteva!<br />

7


Il 16 novembre il Vescovo si è recato a Medjugorje a chiedere ancora una volta la<br />

Cronaca delle apparizioni e il Diario di Vicka. Ed è riuscito finalmente ad avere quattro tomi<br />

di Cronaca. Il diario? – Il principale movens di Medjugorje, fra Tomislav Vlaši ć, voleva<br />

giurare sulla croce che il diario non esisteva. Il Vescovo gli ha mostrato la lettera di Vicka<br />

Ivanković (del 7 maggio 1983) e la lettera del P. Grafenauer (del 14 febbraio 1983), dalle<br />

quali risulta chiaramente che il diario esiste! Ma egli si dichiarava ugualmente disposto a<br />

giurare…<br />

Ritornato a casa, il Vescovo ha cominciato a sfogliare la Cronaca. Alla prima vista era<br />

evidente che la Cronaca fu “preparata” e certe parole, scomode, erano eliminate, cancellate.<br />

Però, è rimasto molto sorpreso quando ha trovato quello che è sfuggito al cronista, P. Vlašić.<br />

Ivi stava scritto:<br />

“Il 16 marzo 1982. Oggi ho parlato un po’ più a lungo con la veggente Vicka. Dato che<br />

già da un pezzo di tempo non mi portava il suo diario delle apparizioni, ho sentito la<br />

necessità di interrogarla un po’ di più. Le linee essenziali sono seguenti: Essa registra nel suo<br />

diario tutto secondo l’ordine…”<br />

Eccoci qua! Ma questo non basta. Il P. Vlašić, dimenticando forse ciò che aveva scritto il<br />

16 aprile 1982, ha giurato sulla croce davanti al Vescovo, il 14 dicembre 1983, con la seguenti<br />

parole:<br />

“Così mi aiuti Iddio onnipotente, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo! Il diario nascosto, di<br />

cui parla il Padre Vescovo, non è mai stato nella mia mano, né sono a conoscenza se esista<br />

il diario di Vicka. Mi sono interessato in maniera più sincera anche da Vicka per sapere se<br />

esiste, e, dalla conversazione, sono venuto alla persuasione che tale diario non esiste. In<br />

codesto periodo ho suggerito a Vicka di scrivere il diario ed essa, per quanto io potevo<br />

saperne, non l’ha scritto. Del diario, io non ne so più nulla. Amen!”<br />

Sapienti sat!<br />

Inoltre, riascoltando la conversazione registrata con Vicka, il 3 aprile 1982, si sentono le<br />

parole di Vicka: Io c’ho il diario a casa… C’è ogni giorno, data e tutto è registrato”. Ma<br />

Padre Vlašić va per sua strada.<br />

7) I due ex-cappellani di Mostar, Prusina e Vego<br />

Nel settembre del 1980 il Vescovo di Mostar, Mons. Petar Čule ha rassegnato le<br />

dimissioni e il suo Coadiutore Mons. Žanić ha assunto il governo della diocesi. In quella<br />

occasione fu eretta la nuova parrocchia cattedrale, dismembrata (secondo l’ordine della Santa<br />

Sede e secondo un accordo interno con i francescani) da quella francescana di Mostar, l’unica<br />

fino ad allora nella città dei circa 25.000 cattolici. I frati, però, non hanno voluto accettare la<br />

divisione della loro parrocchia. Scoppiò una guerra aperta. Due francescani, cappellani della<br />

parrocchia francescana di Mostar, fra Ivan Prusina e fra Ivica Vego, tra i più pervicaci e<br />

contumaci, si sono compromessi a tal punto d’essere stati colpiti con le sanzioni ecclesiastiche<br />

più severe: la sospensione a divinis, lo scioglimento dai voti, l’espulsione dall’Ordine<br />

francescano! A tale decisione si è arrivati dopo i ben otto gravi ammonimenti da parte della<br />

Curia Generalizia dei Frati Minori di Roma! La decisione fu presa il 29 gennaio 1982! Ma<br />

tale decisione non è riuscita ad impedire la facinorosa azione dei due ex-frati. Questi,<br />

alloggiati, fino ad oggi, nel convento francescano di Mostar, hanno continuato con le loro<br />

funzioni sacerdotali sul territorio della neoeretta parrocchia cattedrale.<br />

Questi due disobbedienti ex-frati, Prusina e Vego, sono stati presi in protezione e<br />

difesi dalla “Madonna” di Medjugorje, dalla fine del 1981 in poi, sempre secondo i<br />

“messaggi” contenuti nel diario di Vicka Ivanković, di cui abbiamo parlato per esteso nelle<br />

pagine precedenti.<br />

8


Questi due ex-frati, in ricambio alla “Madonna” di Medjugorje, insieme ai frati della<br />

parrocchia di Medjugorje ed ad altri francescani ai quali poco interessa la pace e l’ubbidienza<br />

ai propri superiori e alla Chiesa, si presentano come instancabili promotori della propaganda<br />

delle “apparizioni” di Medjugorje! Anzi, questi due ex-frati venivano spesso a Medjugorje per<br />

confessare la gente, come se fossero adirittura premiati e non sospesi a divinis!<br />

8) La Commissione allargata<br />

L’iniziale Commissione dei quattro membri, nominata l’11 gennaio 1982, per l’esame<br />

degli eventi nella parrocchia di Medjugorje, è stata allargata all’inizio dell’anno 1984 ad una<br />

ventina di persone con la nomina di ecclesiastici scelti fra gli esperti in materie teologiche<br />

delle varie Facoltà di Teologia di Croazia e di Slovenia e di rappresentanti della scienza<br />

medica.<br />

Questa Commissione si è riunita la prima volta nei giorni 23 e 24 marzo 1984. I<br />

membri potevano avere circa 180 pagine di vario materiale utile alla discussione sugli eventi<br />

di Medjugorje. La Commissione si è dichiarata contro il fatto che i sacerdoti e i laici<br />

organizzano pellegrinaggi a Medjugorje. 1 Ma i difensori delle “apparizioni” hanno rafforzato<br />

la propaganda, specialmente sui “miracoli” e sulle “guarigioni”. Fino a quel momento si<br />

parlava di circa 200 “guarigioni”. Il Vescovo aveva invitato i frati di Medjugorje a presentare<br />

la documentazione medica su tali guarigioni. Ci hanno portato i documenti di una decina dei<br />

malati, ma si tratta di documenti comuni che si rilasciano al momento dell’uscita<br />

dall’ospedale, nient’altro.<br />

La Commissione si è riunita di nuovo nel maggio scorso, e poi il 10 e l’11 ottobre u.s.<br />

All’ultima riunione è stato rilasciato un comunicato in cui si constata che non esiste alcuna<br />

documentazione scientifica sulle presunte guarigioni, che la Commissione disapprova<br />

l’organizzazione dei pellegrinaggi a Medjugorje, decide di proseguire l’approfondimento<br />

sugli eventi, ma “già adesso intravede certe difficoltà di carattere disciplinare e teologico nei<br />

messaggi di Medjugorje”.<br />

Aggiungiamo qui anche la Dichiarazione della Conferenza Episcopale di Jugoslavia,<br />

del 12 ottobre 1984:<br />

“I Vescovi hanno considerato lo sviluppo degli eventi di Medjugorje in Hercegovina.<br />

La valutazione sul significato degli eventi del luogo potrà essere fatto dopo le indagini<br />

fondate degli esperti, e ciò esclusivamente da parte delle competenti autorità ecclesiastiche.<br />

Perciò non si devono organizzare i pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje; non si deve<br />

pregiudicarne la sentenza di coloro che portano la responsabilità per la vita della Chiesa”.<br />

9) “L’amore della verità” di René Laurentin<br />

All’indomata propaganda degli eventi di Medjugorje ha contribuito grandemente,<br />

purtroppo, il noto mariologo francese R. Laurentin. Egli è venuto a Mostar verso il Natale<br />

1983 e ha chiesto al Vescovo perché non credeva nell’autenticità delle apparizioni. Il Vescovo<br />

ha risposto:<br />

- Secondo gli inserti del “Diario di Vicka”, la “Madonna” parla contro il Vescovo<br />

rendendolo responsabile di tutti i disordini del “caso erzegovinese”. Ella difende i due<br />

cappellani-francesani, espulsi dall’Ordine e sospesi a divinis! Ma essi continuano con la loro<br />

deleteria attività nella diocesi. La “Madonna” raccomanda loro di rimanere sul posto!<br />

- Poi il Vescovo ha esposto al Rev.do Laurentin alcune bugie dei “veggenti” e lo<br />

spergiuro di Padre Tomislav Vlašić circa il famoso Diario “privato” di Vicka.<br />

1 „Circa gli eventi di Medjugorje nella Diocesi jugoslava di Mostar-Duvno“, in: L'Osservatore Romano, 12<br />

maggio 1984, p. 2.<br />

9


Dopo aver sentito queste cose, R. Laurentin ha consigliato al Vescovo di non<br />

pubblicarle perché sarebbe nocivo riguardo alle numerose conversioni dei pellegrini! Il<br />

Vescovo si è scandalizzato di tale consiglio. Si è domandato se tale atteggiamento sia<br />

conforme alle indagini scientifiche degne di un famoso mariologo!<br />

Poi, quando il Reverendo Laurentin ha visitato di nuovo il Vescovo, il 9 agosto 1984,<br />

nella conversazione ha negato di aver consigliato al Vescovo quel che è stato detto sopra, a<br />

grande sorpresa del Vescovo! Ma il Vescovo gli ha risposto: Se la Madonna appare a<br />

Medjugorje, ad essa non sono necessarie le bugie, gli spergiuri e le deformazioni della verit à!<br />

Nel frattempo Laurentin ha pubblicato, in collaborazione con P. Ljudevit Rupčić,<br />

francescano erzegovinese, professore alla Teologia francescana di Sarajevo, un libro su<br />

Medjugorje, uscito prima in francese, 2 poi in italiano. 3 Il libro ha costato 76 franchi francesi e<br />

in quattro mesi – come dice lui stesso – sono vendute 75.000 copie (circa sei cento mila<br />

dollari). Per tale libro il Rev.do Laurentin ha fatto una grande propaganda prima in Francia<br />

poi in Italia.<br />

I suoi articoli, pubblicati originalmente su la France catholique, 4 sono stati tradotti in<br />

croato e apparsi su Glas Koncila, 5 con specifiche descrizioni delle “veggenti”. Ma quello che<br />

non si aspettava da tale mariologo sono le sue calunnie del Vescovo di Dubrovnik, Mons.<br />

Severin Pernek, il quale, insieme ai superiori del seminario, avrebbe fatto pressione sul<br />

seminarista Ivan Dragićević, “veggente”, per cui egli non si è sentito a suo agio nel seminario.<br />

Quando i superiori e il Vescovo hanno reagito, ciascuno a suo modo, allora R. Laurentin ha<br />

detto che i suoi articoli erano maltradotti in croato! Egli non pensava al Vescovo di<br />

Dubrovnik, ma al Vescovo di Mostar! Invece, il Vescovo di Mostar non ha pronunciato mai<br />

nessuna parola davanti ai seminaristi su Medjugorje!<br />

Nell’edizione italiana del libro di Laurentin, La Vergine appare a Medjugorje?,<br />

l’autore dice di aver sottoposto i 56 casi pubblicati da padre Rupčić 6 al dottor Mangiapan,<br />

presidente del Bureau medical di Lourdes. Egli li ha divisi statisticamente e per quanto<br />

riguarda il loro “valore”. Ma l’abbè Laurentin omette di citare il giudizio completamente<br />

negativo del dott. Mangiapan: “In conclusione, se ci atteniamo alle norme del Bureau<br />

Medical, tutto questo ‘dossier’ non ha praticamente alcun valore… e tale quale non potrebbe<br />

servire… o sostituire un argomento di peso in favore di un luogo delle apparizioni”. 7 Dopo<br />

tale giudizio del competente Bureau medical di Lourdes si poteva aspettare che l’edizione<br />

italiana non riportasse quelle “guarigioni”, almeno non quelle dei “guariti” gi à - defunti!<br />

Ad ogni modo, il Rev.do Laurentin ha compromesso la sua buona fama di mariologo<br />

mettendosi a capo di una sfrenata propaganda per l’autenticità delle apparizioni di<br />

Medjugorje!<br />

10) Altri 47 “veggenti”<br />

Il Vescovo di Mostar ha raccolto finora ben 47 nomi dei “veggenti” fuori Medjugorje,<br />

residenti nelle altre parrocchie della diocesi. Tutti si vantano di aver simili “visioni”, ma dato<br />

che i loro parroci non li sostengono, parecchi non hanno più tali “apparizioni”. Anche questi<br />

parlavano e parlano dei “dieci segreti”, del “grande segno” ecc. Una delle “veggenti” ha detto<br />

al Vescovo, nel magnetofono: “Io ho desiderato molto vedere la Madonna. Un giorno, nella<br />

mia stanza, è apparsa prima una luce poi la Madonna. In alcuni giorni La vedo per tutta la<br />

2<br />

Cfr. <strong>LA</strong>URENTIN, R., - RUPČIĆ, L., La Vierge apparaît-Elle à Medjugorje? Paris,1984.<br />

3<br />

Cfr. <strong>LA</strong>URENTIN R. - RUPČIĆ, LJ., La Vergine appare a Medjugorje?, Brescia, 1984.<br />

4<br />

Cfr. R. Laurentin, „La Vierge apparait-elle a Medjugorje?“, in: France Catholique, 17 fevrier 1984.<br />

5<br />

Cfr. Glas Koncila, nrr. 4, 5 e 6/1984.<br />

6<br />

Cfr. <strong>LA</strong>URENTIN - RUPČIĆ, La Vergine appare a Medjugorje?, pp.167-168.<br />

7<br />

Association Médical Internationale de Lourdes, Nrr. 205-206, avril 1984, p. 14.<br />

10


giornata, dovunque vado, a casa, nel campo, nel bus, nella chiesa…” Questi sono i segni di<br />

tipiche allucinazioni.<br />

Il libro “Vraies et fausses apparitions dans l’Eglise“,<br />

8 enumera 230 luoghi di maggior<br />

importanza e degli eventi miracolosi negli ultimi 50 anni. Ma l’approvazione ecclesiastica<br />

l’hanno ottenuta solo Banneux, Beauring e Siracusa in Sicilia. Degli altri 227 luoghi si<br />

potrebbe domandare: come è cominciato, perché è cominciato? Come mai, che alcuni vedono,<br />

altri no? Una cosa è certa: non è la Madonna!<br />

11) Piegare il Vescovo con l’intimidazione<br />

I “veggenti” come anche i francescani di Medjugorje, dovevano, già dall’inizio,<br />

collaborare strettamente e sinceramente col Vescovo, informandolo su tutti i “messaggi”. Ora<br />

possiamo proporre questa affermazione: la più grande novità delle “apparizioni” di<br />

Medjugorje consiste nel dichiarare il Vescovo locale responsabile di tutti i disordini causati<br />

dai frati disobbedienti, e nel proclamare innocenti i due frati cappellani, espulsi dall’Ordine<br />

e sospesi a divinis. Tutto il resto è come nelle altre apparizioni, false o vere: preghiere,<br />

penitenza, conversioni.<br />

Ora si pone la domanda, perché i “veggenti” e i loro padri spirituali, francescani di<br />

Medjugorje, nascondevano davanti al Vescovo, più di un anno, il famoso diario di Vicka, nel<br />

quale sono riportati i summenzionati “messaggi” e novità? Forse si aspettava che il Vescovo<br />

dichiarasse autentiche le apparizioni, e poi essi uscirebbero fuori con le loro “armi”!<br />

E’ molto sintomatica l’intimidazione al Vescovo da parte del “veggente” Ivan<br />

Dragićević, ex-seminarista, contenuta nella lettera del 21 giugno 1983, inviata al Vescovo del<br />

luogo:<br />

“In data 19 giugno 1983 mi è apparsa la Madonna, insieme ai veggenti Jakov, Marija e<br />

Ivica. Dopo avermi risposto ad alcune domande riguardanti i malati, ha cominciato da se<br />

stessa a parlare di Lei, Padre Vescovo. Queste sono le idee che mi ha detto:<br />

‘Dì al P. Vescovo che chiedo a lui la conversione urgente agli avvenimenti nella<br />

parrocchia di Medjugorje, finché non sia tardi. Cominci ad avvicinarsi a tutti gli eventi con<br />

molta comprensione, amore e con grande responsabilità. Desidero che egli non metta le<br />

contrarietà tra i sacerdoti e che non metta in rilievo le loro negatività.<br />

Il Santo Padre ha dato a tutti i vescovi di adempiere compiti nelle loro diocesi e di<br />

risolvere i problemi e i litigi. Il P. Vescovo è il padre principale di tutte le parrocchie in<br />

Hercegovina. Egli è il capo della Chiesa in Hercegovina. Perciò chiedo a lui la conversione a<br />

questi avvenimenti.<br />

Gli invio la penultima ammonizione. Se non si converta o corregga, lo raggiungerà il<br />

mio giudizio e il giudizio di mio Figlio, Gesù. Se non metterà in atto questo che gli faccio<br />

sapere, vuol dire che egli non ha trovato la via di mio Figlio Gesù.<br />

La Madonna mi ha detto di trasmetterLe questo messaggio.<br />

Bijakovići, il 21 giugno 1983.<br />

Con molti saluti Ivan Dragićević”<br />

Sebbene la lettera è stata scritta a mano da Ivan Dragićević, ex-seminarista che ha<br />

perduto 2 anni scolastici, a Visoko e a Dubrovnik, tuttavia si può con sicurezza affermare che<br />

la composizione non è sua. Ma chi è costui che attribuisce alla Santissima Vergine assurde<br />

minacce, del suo giudizio e del giudizio di suo Figlio, se il Vescovo non accetta l’autenticit à<br />

delle apparizioni? Secondo la fede cattolica, nessuno è obbligato a credere nelle apparizioni e<br />

rivelazioni private! Come mai che il Vescovo sarà giudicato col giudizio della Madonna se<br />

8 Vraies et fausses apparitions dans l'Eglise, Paris, 1973.<br />

11


non crede in tali apparizioni? Saranno forse ugualmente giudicati tutti gli altri Vescovi,<br />

sacerdoti e fedeli, anzi lo stesso Santo Padre?<br />

Ma il Vescovo di Mostar non ha avuto alcun riguardo di queste “Minacce”. Ha<br />

proseguito il “messaggio” alla S. Sede. Allora il P. Vlaši ć ha scritto al Vescovo un’altra<br />

lettera in un altro tono. La “Madonna” risponde con mitezza tramite Ivan, Jakov e<br />

specialmente tramite Marija Pavlović:<br />

“Io ho inviato al Vescovo molti messaggi. Ma egli non voleva accoglierli. Io ho<br />

inviato anche te. Ma nemmeno così ha accolto la Regina della pace, poiché nel suo cuore c’è<br />

una inquietudine, e in lui l’inquietudine ha preso dimora…”<br />

Ad ogni modo, nemmeno in questo caso sono colpevoli Vego e Prusina. E’ colpevole<br />

il Vescovo. Bisogna pregare per la sua conversione. Similmente dice anche Jelena Vasilj (il<br />

20 gennaio 1984). Dato che il Vescovo non si è “convertito” a Medjugorje, fra Tomislav<br />

Vlašić ha escogitato qualcosa di nuovo, molto emozionante. Sulla collina durante la notte, uno<br />

dei presenti ha pregato per il Vescovo Žanić. “Dagli occhi della Madonna è scaturita una<br />

grande lacrima (dai due occhi una sola lacrima! n.d.C.) Scorreva dal volto ed è scomparsa<br />

nella nuvola sotto i suoi piedi… La Madonna ha cominciato a piangere ed è salita al cielo<br />

piangendo”! (il 22 agosto 1984).<br />

12) Sempre nuove iniezioni di P. Vlašić<br />

Già da tempo è notato che il P. Tomislav Vlašić, cappellano di Medjugorje dal 1981<br />

alla scorsa estate, cerca ogni tanto di dare una nuova “puntura” perché non cali l’afflusso dei<br />

pellegrini.<br />

Così si preannunciava il grande segno. Ma niente di fatto.<br />

Così si reclamizzava l’arrivo del P. Tardif O.P., taumaturgo. Il primo giorno egli<br />

avrebbe “guarito” una ventina di persone dalla sclerosi, dal cancro e dalla paralisi, il secondo<br />

giorno pure una ventina, ma non si dà il nome e il cognome di nessun, non c’è alcun<br />

documentazione. Ma la notizia sulle “guarigioni” va al mondo.<br />

Nei tempi recentissimi è stata fatta una “puntura” eccezionale: cambiamento della<br />

festa di nascita della B. V. Maria, sempre secondo i “messaggi” della Madonna. La Madonna<br />

non avrebbe più la sua festa l’8 settembre, ma il 5 agosto! Anzi, quest’anno si doveva<br />

celebrare il 2000. anniversario della nascita della Madonna. Ciò avrebbe detto la Madonna<br />

alla piccola Jelena Vasilj, che non ha le “visioni”, ma solo la “locutio interna”. Quando il P.<br />

Vlašić è venuto dal Vescovo con tale notizia e proposta, l’Ordinario del luogo gli ha proibito<br />

di propagare tali sensazioni antiecclesiastiche. Però, in breve tempo tutto il mondo ne sapeva<br />

e ne scriveva. Il P. Vlašić ha detto alla piccola Jelena di domandare di nuovo alla Madonna la<br />

spiegazione, perché il Vescovo è contrario. Allora la Madonna “disse”: “Avvisate il Santo<br />

Padre. Se Egli lo conferma, celebratelo come ve l’ho detto”. Se Egli non lo conferma, insiste<br />

p. Vlašić, come noi possiamo preparare la gente? - “Allora, voi pregate e lasciate tutto a me<br />

che io guidi tutto” 9 . Il Santo Padre ovviamente non ha risposto! Però il 4 e 5 agosto si è<br />

radunata una grande massa del popolo a Medjugorje per assistere agli eventi miracolosi, alle<br />

grandi conversioni ecc. I giornalisti hanno parlato di una “stella” che si è vista! La gente è<br />

tornata a casa dillusa.<br />

Confrontando questa fantasia del P. Vlašić e della piccola Jelena con quello che è stato<br />

scritto nella Cronaca delle apparizioni, troviamo questi dati, scritti manu propria del P. Vlaši ć:<br />

l’8 settembre 1981.: “Visioni: I ragazzi hanno avuto l’incontro con la Madonna. Il piccolo<br />

Jakov Le ha augurato il compleanno. Lei era tutta esultante, e ha detto che quel giorno era<br />

uno dei più felici…” Poi fra un anno lo stesso P. Vlašić registrerà nella Cronaca: l’8<br />

9 Lettera di P. Tomislav Vlašić, inviata al Santo Padre il 2 giugno 1984, la copia mandata al Vescovo.<br />

12


settembre 1982: “Dei veggenti mancavano Mirjana e Ivica. Altri erano insieme. Hanno avuto<br />

la visione. La Madonna era solenne in modo particolare. I ragazzi Le hanno augurato il<br />

compleanno.” Ora, quest’anno, la Madonna celebra il suo compleanno il 5 agosto, e<br />

precisamente il bismillesimo compleanno! Si può forse aspettare che la “Madonna di<br />

Medjugorje” cambi, di conseguenza, anche la sua festa dell’Immacolata Concezione, non pi ù<br />

l’8 dicembre, ma il 5 novembre?<br />

Aggiungiamo ancora un dato fantastico che si usa come “puntura”: il numero dei<br />

pellegrini. Nei giorni 24 e 25 giugno 1983 a Medjugorje erano, secondo alcuni giornali, circa<br />

200.000 fedeli. Nella Cronaca il P. Vlašić ha scritto: i minimalisti dicono che c’erano tra 40 e<br />

50 mila, i massimalisti invece: 200.000. I veggenti hanno chiesto alla Madonna il numero<br />

preciso. La Madonna ha risposto: 110.000! Non bisogna essere esperti nel calcolare il numero<br />

dei pellegrini. In questi giorni sono entrati a Medjugorje circa 3.000 macchine e circa 70<br />

autobus. Si aggiunge ancora circa 15.000 pellegrini-pedoni, e siamo sui trentamila. E basta!<br />

Ci troviamo sul terreno di grandi manipolazioni. Ed è veramente peccato operare così<br />

alla leggera con la Persona umana più santa nella Chiesa Cattolica, quale è la Beatissima<br />

Vergine!<br />

13) Le promesse non adempiute<br />

Contro l’autenticità delle apparizioni si sollevano le promesse inadempiute riguardanti<br />

le “guarigioni”. La Madonna avrebbe promesso la guarigione a molti malati. Citiamo qualche<br />

esempio:<br />

Ancora nel 1981 è stato promesso ad un bambino a Grude, malato da leucemia, che<br />

sarebbe guarito sicuramente e incondizionatamente. Ci sono i testimoni del fatto. Però, il<br />

bambino è morto alla fine del 1981.<br />

Il francescano bosniaco, fra Ivan Đolan era ammalato dal cancro. Sua madre è andata<br />

in piedi da Rama a Medjugorje per chiedere alla Madonna la guarigione del figlio. I<br />

“veggenti” hanno detto che la Madonna ha promesso la guarigione. Alcuni mesi più tardi, il<br />

frate è morto.<br />

Una ragazza D. B. era ammalata pure dal cancro. I medici le hanno consigliato<br />

l’operazione e l’esportazione del seno. Essa si è recata a Medjugorje, a piedi, a cercare la<br />

salute. I “veggenti” si sono rivolti alla Madonna, la quale ha risposto che non c’era bisogno<br />

dell’operazione. Ma la ragazza è morta, in agonia, il 24 dicembre 1983.<br />

Tra le guarigioni miracolose, descritte nel libro di P. Rupčić, si trova il caso di Venka<br />

Bilić-Brajčić, di Split. Quando il suo medico ha visto il libro, ha energicamente protestato<br />

contro l’affermazione che era guarita. Essa ha deposto i certificati medici l’8 settembre<br />

1982, 10 ed è morta nel giugno 1984. E così via.<br />

L’ultimo caso era un ammalato cardiaco, Marko Blažević, di Buna presso Mostar.<br />

Secondo la lettera dell’Arcivescovo di Beograd, Mons. Alojz Turk, inviata alla Curia<br />

vescovile di Mostar, il 3 giugno 1984, Marco è stato ricoverato nell’Ospedale clinico, Reparto<br />

cardiaco, dove è ricoverato anche il detto Arcivescovo. Blažević ha detto all’Arcivescovo di<br />

andare ad una operazione rischiosa, ma egli era sicuro nel successo, “poiché egli e la sua<br />

famiglia hanno domandato ai ragazzi di Medjugorje, dove appare la Santissima Madre di Dio,<br />

e che un ragazzo (agli altri avrebbe detto i “ragazzi”) ha chiesto alla Vergine Maria se doveva<br />

andare all’operazione. E la Madre di Dio ha risposto di andarci senza preoccupazione, poiché<br />

l’operazione riuscirà sicuramente purché si pregasse”. Però, il paziente non si è svegliato dopo<br />

l’operazione, è morto.<br />

10 LJ. RUPČIĆ, Gospina ukazanja u Međugorju, Samobor, 1983., str. 119-120.<br />

13


Il Vescovo di Mostar ha proseguito la lettera a Medjugorje chiedendo la spiegazione.<br />

Il P. Vlašić si è interessato presso i “veggenti” per il detto caso. Essi hanno risposto che<br />

nessuno ha chiesto loro qualcosa del genere. Allora il Vescovo ha chiamato la figlia del<br />

defunto Blažević. Questa, probabilmente istruita dal P. Vlašić, ha confermato di essere stata a<br />

Medjugorje e di aver domandato per il suo padre. Ma i “veggenti” hanno risposto che durante<br />

la operazione bisognava pregare, invece non hanno detto niente riguardo alla riuscita<br />

dell’operazione!<br />

Allora, dove sta la verità?<br />

14) Il caso di “guarigione” di Diana Basile<br />

A metà dell’agosto scorso si è presentato alla Curia vescovile di Mostar il dottor Luigi<br />

Frigerio della Clinica “Mangiagalli” di Milano, portando una documentazione sulla<br />

“miracolosa guarigione” della signora Diana Basile in Ferrò. La signora sarebbe stata guarita<br />

dalla sclerosi a placche e della cecità all’occhio destro, il 24 maggio 1984, a Medjugorje. La<br />

stampa mondiale, specialmente quella italiana, se n’è occupata molto, questa estate. Anche<br />

l’Arcivescovo di Split-Makarska, Mons. F. Franić, ha riportato la notizia sul suo Bollettino<br />

arcivescovile, nr. 4/1984. Di recente, troviamo un articolo su caso nella rivista “Gioia”, del 29<br />

ottobre 1984.<br />

Il Vescovo Ordinario di Mostar ha ritenuto opportuno inviare, il 5 settembre 1984,<br />

tutta la detta documentazione al Bureau Médical di Lourdes, il luogo più competente oggi per<br />

i casi simili. Il presidente del Bureau, dott. Théodor Mangiapan, ha risposto, il 13 settembre<br />

u.s. con una lettera dettagliata. I punti principali sono questi:<br />

- La sclerosi a placche è una vera “sfida” alla diagnosi positiva ed oggettiva da parte<br />

dei medici oggigiorno.<br />

- Il Presidente si domanda che cosa è quell’Istituto di Perfezionamento di Milano. La<br />

maggior parte dei medici e dei “Testimoni” di questa storia della “guarigione” è legata<br />

a quella “boutique”.<br />

- Il detto caso richiede del tempo per giudicare il carattere definitivo di questa<br />

guarigione… cioè almeno 3-4 anni.<br />

- Si può far conoscere alla Commissione su Medjugorje la sua “opinione più che<br />

riservata” riguardo al citato caso della “guarigione” della signora D. B. Ferrò.<br />

- Il dottor Mangiapan raccomanda al Vescovo, responsabile di Medjugorje, di non farsi<br />

legare le mani, di non accettare o rifiutare troppo presto questa parvenza di miracolo!<br />

Così si esprime il Presidente del Bureau Médical di Lourdes. Il tempo ci sarà il miglior<br />

consigliere.<br />

15) Conclusione<br />

a) Il Vescovo di Mostar, studiando il caso personalmente e con l’aiuto della apposita<br />

Commissione in tutto questo tempo ha maturato responsabilmente la certezza morale che<br />

negli eventi di Medjugorje si tratta di un caso di allucinazione collettiva. Questa è stata<br />

abilmente sfruttata da un gruppo di francescani dell’Erzegovina che hanno dato una parvenza<br />

di serietà alle presunte “apparizioni” e ai contenuti dei “messaggi”, manipolando il sincero<br />

desiderio del soprannaturale nel popolo e la sua profonda pietà mariana. La più grande<br />

responsabilità cade sulle spalle del mistificatore e mago carismatico, fra Tomislav Vlaši ć, il<br />

quale nella sua strada ha rischiato di spergiurare purché difendesse la sua posizione.<br />

b) Il vero obiettivo di questo gruppo di francescani – infatti molti altri loro confratelli<br />

condannano questa loro manipolazione – è di accreditare presso il popolo semplice e<br />

all’estero con l’autorità della Madonna la tesi che essi sono nel vero e nel giusto, mentre il<br />

14


Vescovo e i legittimi Superiori della Provincia e dell’Ordine sono nell’errore a proposito della<br />

famosa questione circa la divisione delle parrocchie. Il triste caso dei due ex-cappellani frati<br />

di Mostar, espulsi dall’Ordine per la loro contumacia, e poi presi in difesa dalla “Madonna di<br />

Medjugorje” in opposizione ai Decreti della Santa Sede e dell’Ordine francescano, è una<br />

palese prova di tale manipolazione.<br />

c) Così si spiega che i “messaggi” della Madonna contengono attacchi e condanne<br />

contro il Vescovo e contro la direzione della Provincia OFM e anche contro lo stesso Santo<br />

Padre. I presunti veggenti sono inconsapevoli strumenti di un gioco molto più grande di loro e<br />

si muovono ormai come dei “robot” addomesticati.<br />

d) In tale situazione viene a collocarsi, con effetti deleteri per la verità e la serietà dei<br />

fatti soprannaturali e per la credibilità stessa della Chiesa, l’incredibile campagna<br />

propagandistica orchestrata su molti giornali e riviste cattolici all’estero, specialmente in<br />

Italia. Basti seguire quanto viene pubblicato su “Sabato”, “Avvenire”, “Jesus”, “Madre di<br />

Dio”, “Domenica del Corriere” ecc.<br />

e) Particolarmente grave è l’episodio del Rev.do René Laurentin. Egli, abusando della<br />

sua autorità nel campo delle apparizioni, e per motivi di facile ed immediato lucro, ha<br />

scavalcato la legittima autorità della Chiesa e difende pubblicamente con libri, articoli,<br />

cassette e conferenze l’autenticità delle “apparizioni” di Medjugorje.<br />

Dove è l’etica professionale di questo sacerdote e giornalista?!<br />

f) Ma il pericolo più grave risiede nel fatto che tutta questa eccitazione emotiva circa il<br />

Medjugorje è destinata, prima o poi, a sgonfiarsi come un pallone o una bolla di sapone, a cui<br />

seguirà una forte delusione e un discredito per l’autorità della Chiesa, che con una parte dei<br />

suoi uomini responsabili ha favorito le speranze e ha accreditato la tesi dell’autenticit à delle<br />

apparizioni senza attendere la sentenza ufficiale.<br />

Per ovviare a tali conseguenze deleterie pubblichiamo questa nostra presa di posizione<br />

attuale nei confronti di Medjugorje.<br />

Mostar, il 30 ottobre 1984.<br />

-------------------------<br />

*Le note a piè del testo a cura della Curia diocesana di Mostar.<br />

15<br />

+ Pavao Žanić, vescovo

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!