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Intense Carbine - DSB

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MBA est<br />

Rimaniamo (che strano, vero?) ancora in California, a<br />

Temecula esattamente, per parlare di uno dei brand<br />

più prestigiosi in assoluto nel nostro settore, oltre che<br />

uno dei più sognati di sempre. Si tratta di <strong>Intense</strong> infatti e di<br />

quel che l’enigmatico Jeff Steber è riuscito ancora una volta<br />

a produrre lasciandoci a bocca aperta, specialmente se nella<br />

colorazione naturale del modello di questo test, proposta in<br />

alternativa ad una colorazione rossa super aggressiva.<br />

Jeff non s’è arreso alla fibra di carbonio, ma è stato forse il<br />

contrario, ci verrebbe da pensare, tanta è la sua pignoleria in<br />

termini di rendimento del prodotto sul campo. Non si è voluto<br />

infatti semplicemente approvvigionare dove ormai quasi te<br />

la servono a colazione, ma s’è avvalso della collaborazione di<br />

uno studio di progettazione tedesco (SEED Engineering) di<br />

recente costituzione, ma già con una effettiva esperienza nel<br />

nostro settore da parte di chi l’ha fondato.<br />

PRINCIPI DI BASE<br />

La <strong>Carbine</strong> non va innanzitutto confusa con la <strong>Carbine</strong> SL<br />

in arrivo in questi stessi giorni sul mercato, ma dedicata più al<br />

cross-country/trailride sia per le escursioni (120/135 mm)<br />

che per costruzione, geometrie e pesi. Il modello oggetto del<br />

nostro test è invece collocato appena al di sotto del segmento<br />

all-mountain/enduro della Tracer 2 ed è dotato di una corsa<br />

alla ruota posteriore settabile a 140 o 152 mm, anziché 145 e<br />

160 mm. La <strong>Carbine</strong> è però progettata per non rinunciare a<br />

76 www.mbaction.it<br />

INTENSE<br />

E Jeff disse “Sì, carbonio sia!”<br />

<strong>Carbine</strong><br />

nulla di sostanziale del potenziale della Tracer 2 in discesa,<br />

nel contempo migliorandone però le prestazioni in salita a<br />

suon di “grammi risparmiati”, al fine di espandere la platea<br />

dei suoi possibili utilizzatori.<br />

REALIZZAZIONE<br />

La fibra di carbonio utilizzata anche per il carro è ad alto<br />

modulo ed incorpora direttamente a telaio i supporti per le<br />

guaine della trasmissione e la tubazione del freno posteriore,<br />

non applicati quindi successivamente tramite rivettature o<br />

incollaggi. La parte bassa inferiore della tubazione obliqua è<br />

protetta da uno scudo dall’eventuale urto con pietre raccolte<br />

in corsa dalla ruota anteriore ed un generoso batticatena è<br />

posto a riparo del fodero basso destro, che viene ovviamente<br />

dotato anche di piastrine di protezione da eventuali risucchi<br />

della catena. La tubazione sterzo conica prevede un sistema<br />

misto, ovvero semi-integrato superiormente ed a calotta di<br />

tipo esterno inferiormente, così da non aumentare in modo<br />

eccessivo il diametro alla base della stessa. I forcellini sono<br />

intercambiabili ed accolgono pertanto sia mozzi con una<br />

battuta standard che quelli sovradimensionati da 12 x<br />

142 mm. La scatola del movimento centrale è invece del tipo<br />

BB-92 e quindi per perni di diametro comune da 24 mm e<br />

calotte con inserimento ad interferenza, la soluzione ideale<br />

con il carbonio, e non soltanto. Ormai universale, o quasi, è<br />

anche l’attacco diretto del deragliatore anteriore, che libera<br />

infatti la fantasia degli ingegneri nel dimensionamento del<br />

piantone. Lo schema di sospensione è chiaramente il<br />

rinnovato VPP di seconda generazione, in pratica<br />

un dual-link, cioè un carro unico articolato su<br />

corti braccetti ed in questo caso su cuscinetti<br />

angolari ingrassabili dall’esterno (solo quelli<br />

del link inferiore). Variando invece nel link<br />

superiore l’attacco dell’ammortizzatore si<br />

determina anche la corsa, tra i due valori<br />

precedentemente indicati e corrispondenti<br />

in sostanza ad un utilizzo più trailride o<br />

ad uno all-mountain che sconfini anche<br />

nell’enduro, in funzione pure di come il<br />

mezzo venga poi assemblato. Dimensioni<br />

e disposizione di link e braccetti sono ciò<br />

che consente ai tecnici di tarare finemente<br />

la risposta della sospensione.<br />

MONTAGGIO<br />

In Italia il distributore ci propone la <strong>Carbine</strong><br />

sia come telaio ed ammortizzatore che con kit di<br />

montaggio completo, mentre per quel che riguarda<br />

il modello in test abbiamo senz’altro apprezzato molto<br />

la presenza del cambio Shimano XTR Plus, avendo la gabbia<br />

controllata da una frizione che abbatte drasticamente ogni<br />

sbattimento catena in discesa (vedi MBAction di Novembre).<br />

Perdonateci anche alcune abituali differenze tra componenti<br />

visibili nelle foto in azione, generalmente scattate a fine test,<br />

ed in quella statica, di norma scattata prima dei test stessi ed<br />

a bici ancora “illibata”, ma non fatevi nemmeno ingannare dai<br />

pedali che montiamo per lo scatto di quest’ultima, dato che


Arma da tiratori scelti: <strong>Carbine</strong> significa<br />

infatti “carabina” ed è un nome azzeccato,<br />

per come richiama alla mente un gioiello di<br />

precisione meccanica finemente messo a<br />

punto da mani sapienti quanto quelle che<br />

poi lo utilizzeranno sul campo.


non sono quasi mai di serie e li montiamo semplicemente<br />

perché altrimenti la bici ci pare “incompleta”. Ogni tester ha<br />

poi le proprie preferenze, sebbene ruotino tutte intorno alle<br />

varie declinazioni di Shimano e Crank Brothers, flat a parte.<br />

SUL CAMPO<br />

In sella: a questo livello di prestazioni e prodotto conviene<br />

investire un po’ di tempo e pazienza più del solito nei settaggi,<br />

affinché il mezzo sia davvero ben bilanciato e le sospensioni<br />

parlino la medesima lingua, ricordandovi fino allo sfinimento,<br />

chiediamo venia, quanto le regolazioni dell’una influenzino<br />

anche l’altra e viceversa. Partite da un SAG del 22/23% nella<br />

forcella e del 27/28% per il carro, ma portatevi la pompa alle<br />

prime uscite, così da poter fare aggiustamenti sul campo.<br />

In pedalata: la <strong>Carbine</strong> strappa un sorriso fin dai primi<br />

metri e la soddisfazione cresce ancora, volendo attivare la<br />

piattaforma stabile per cancellare qualsiasi oscillazione. La sua<br />

sospensione è infatti molto attiva sulle piccole asperità e, se<br />

si vuole spremere il massimo delle prestazioni nel pedalato, si<br />

può inserire il ProPedal senza particolari riduzioni del comfort.<br />

Guidabilità: fulminea, al punto da mettere in dubbio gli<br />

angoli e le misure presenti nella scheda del prodotto, ma non<br />

ci sono errori e la reattività è frutto di un mix azzeccato tra<br />

rigidezza del telaio, qualità delle sospensioni, posizione di<br />

guida e lunghezze di attacco e manubrio. Si possono pertanto<br />

aggredire anche le sezioni più tortuose senza inibizioni e nel<br />

veloce contare sempre sulla possibilità di cambiare traiettoria<br />

anche all’ultimo momento, se posti di fronte ad ostacoli non<br />

visti per tempo, il tutto con la massima naturalezza.<br />

In salita: mantenendo la piattaforma stabile attivata si è in<br />

grado di arrampicare ad un ritmo effettivamente sconosciuto<br />

alla stragrande maggioranza dei mezzi all-mountain. Il peso è<br />

contenuto, ma il rendimento del mezzo lo abbatte ancora in<br />

una certa avvertibile misura. L’anteriore segue fedelmente i<br />

comandi del biker e la sospensione digerisce le asperità del<br />

fondo mantenendo la ruota sempre ben aderente ad esso.<br />

In discesa: l’aumento delle prestazioni in salita non ha in<br />

nessun modo sottratto qualcosa nel rendimento in picchiata<br />

Molto attivo: la sospensione è tarata per offrire una risposta più<br />

morbida sulle piccole asperità, rispetto al precedente VPP.<br />

78 www.mbaction.it<br />

a confronto della Tracer 2 in alluminio, fatte però le debite<br />

proporzioni nelle escursioni. La leggerezza della <strong>Carbine</strong> si fa<br />

sentire invece vantaggiosa in termini di pura maneggevolezza,<br />

mentre la messa a punto del VPP consente di spianare davvero<br />

le piccole asperità del fondo senza farsi impensierire da quelle<br />

più marcate ed impattate con violenza a causa di (inevitabili<br />

a volte) errori di guida. I 152 mm di corsa ci sono quindi tutti<br />

e si sfruttano a fondo, controllati a dovere a fine escursione.<br />

Ci ha fatto piacere infine riscontrare quanto sia facile con la<br />

<strong>Carbine</strong> “pompare l’andatura” copiando il profilo del terreno.<br />

NOTE<br />

<strong>Intense</strong> ha scelto di dare alla sospensione una risposta più<br />

morbida del solito ad inizio corsa e quindi la <strong>Carbine</strong> tende<br />

a sedersi più facilmente su se stessa. Per accontentare i vari<br />

bikers l’ammortizzatore dovrebbe pertanto avere secondo noi<br />

maggior frenatura. Il telaio andrebbe invece protetto in alcune<br />

aree dallo sfregamento delle guaine e della tubazione freno.<br />

CONCLUSIONI<br />

La <strong>Intense</strong> <strong>Carbine</strong> raggiunge lo scopo prefissato di poter<br />

transitare verso un modello da all-mountain anche il biker<br />

che per nulla al mondo accetterebbe di farsi staccare dagli altri<br />

in salita. Mai! Piuttosto è disposto a rischiare l’osso del collo in<br />

discesa, mentre segretamente sogna il giorno in cui troverà la<br />

scusa buona per comprarsi finalmente qualcosa che gli doni<br />

tutta quella sicurezza che vorrebbe avvertire nelle picchiate più<br />

impegnative. Con l’arrivo di queste nuova <strong>Intense</strong> dovrà però<br />

forse sognare ancora, ma... di vincere prima alla lotteria! ✪<br />

INTENSE CARBINE<br />

PREZZO: 2.899,00 Euro (telaio e ammortizzatore)<br />

Distributore: <strong>DSB</strong>, tel. 035.4824273<br />

Sito internet: www.dsb-bonandrini.com<br />

ESCURSIONE Ant.: 150 mm o 160 mm<br />

(tra parentesi i valori con forcella 160 mm)<br />

Escursione Post.: 140-152 mm<br />

Taglie disponibili: S/M/L<br />

Orizzontale Virtuale: 55,9/58,4/61 cm<br />

Angoli Sterzo/Piantone: 68/73° virtuale (67/72° virtuale)<br />

Altezza Mov. Centrale: 33,7 cm (34,3 cm)<br />

Carro Posteriore: 42,6 cm<br />

Tubazione Sterzo: 10,7/11,4/12,2 cm<br />

Standover: 79,6 cm (taglia “M”)<br />

Passo: 108,2/110,7/113,5 cm<br />

Materiale Telaio: Carbonio<br />

PESO (esclusi pedali): 11,5 kg (taglia “M”)<br />

NB: montaggio soltanto per questo test<br />

Forcella: Fox Factory 32 Float 150 FIT RLC 15QR<br />

Ammortizzatore: Fox Factory Float RP23 Boost Valve<br />

Comandi: Shimano XT 10v<br />

Cambio: Shimano XTR Shadow Plus SGS<br />

Deragliatore: Shimano XT down-swing Direct Mount<br />

Freni Ant./Post.: Shimano XT 180/160 mm<br />

Guarnitura: Shimano XT 42/32/24D<br />

Cassetta Pignoni: Shimano XT 11/36D 10v<br />

Catena: Shimano HG94 10v<br />

Ruote, raggi ant./post.: Shimano XT Trail 15 x 100 mm / 12 x 142<br />

mm, 24 x 2/1,8/2 mm, 1.820 g<br />

Coperture: Schwalbe Nobby Nic 2.25” 580 g<br />

Manubrio: Enve Riser O/S 5° x 70 cm<br />

Attacco Manubrio: Enve O/S 6°<br />

Serie Sterzo: Cane Creek 1.5 > 1-1/8” mista<br />

Reggisella: Enve<br />

Sella: <strong>Intense</strong><br />

Pedali: /


Agilità inattesa: nonostante geometrie<br />

che rassicurano nel veloce più tecnico, la<br />

<strong>Intense</strong> si dimostra sorprendentemente<br />

ben guidabile in qualunque situazione.

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