Piano Particolareggiato via Medea e strade limitrofe RAVENNA 2008

P I A N O U R B A N O D E L T R A F F I C O 

COMUNE DI RAVENNA 

Area Infrastrutture Civili 

Servizio Pianifi cazione Mobilità 

PGTU2007 

PIANI 

PARTICOLAREGGIATI 

D’AREA 

Circoscrizione Terza 

Via Medea e 

strade limitrofe 

C 01 

NOVEMBRE 2008

Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità 

PIANO URBANO DEL TRAFFICO 

PIANO GENERALE DEL TRAFFICO URBANO 

AGGIORNAMENTO 2007 

PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL TRAFFICO 

VIA MEDEA E STRADE LIMITROFE 

rev. 02 del 11.11.2008 

Sindaco Fabrizio Matteucci 

Assessore all’Urbanistica, 

Edilizia, Protezione Civile, 

Traffico e Piste ciclabili Gabrio Maraldi 

Capo Area Infrastrutture Civili ing. Walter Ricci 

Dirigente del Servizio 

Pianificazione Mobilità ing. Ennio Milia 

Responsabile del Procedimento ing. Ennio Milia 

Progettista arch. Nicola Scanferla 

Collaboratori alla progettazione geom. Roberta A. Baldassari 

Piano Particolareggiato via Medea e strade limitrofe rev. 02 C 01 

1 

sign. Oreste Scalise 

Il Responsabile del Procedimento Il Progettista 

(timbro e firma) (timbro e firma) 

………………………………………..……. ………………………………………


Indice 

1. Introduzione....................................................................................................................................... 3 

2. Identificazione del problema/sintesi obiettivi ............................................................................. 3 

3. Individuazione dell’area di intervento e dell’area in studio ..................................................... 7 

4. Componenti oggetto di intervento .............................................................................................. 10 

5. Caratterizzazione dell’area di studio........................................................................................... 10 

6. Descrizione delle caratteristiche fisico morfologiche............................................................... 11 

7. Accessi............................................................................................................................................... 14 

8. Incroci................................................................................................................................................ 14 

9. Segnaletica....................................................................................................................................... 14 

10. Localizzazione degli attrattori e generatori di traffico............................................................. 16 

11. Classificazione funzionale delle strade ....................................................................................... 16 

12. Flussi circolatori............................................................................................................................... 19 

13. Trasporto Pubblico di Linea........................................................................................................... 19 

14. Rete pedonale.................................................................................................................................. 21 

15. Rete ciclabile .................................................................................................................................... 21 

16. Analisi dell’incidentalità ................................................................................................................. 23 

17. Osservazioni sulle condizioni di deflusso ................................................................................... 23 

18. Norme (PRG, PSC, POC, RUE, PGTU, ecc)................................................................................. 23 

19. La sosta............................................................................................................................................. 24 

20. Scenario proposto........................................................................................................................... 25 

21. Valutazione costi/benefici.............................................................................................................. 32 

22. Inserimento nel Programma Triennale....................................................................................... 33 


2


1. Introduzione 

Il presente Piano Particolareggiato deve intendersi quale attività prevista dalle “Direttive 

per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico”. (art. 36 del 

decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Nuovo codice della strada) e quindi quale 

progettazione di 2° livello (art.4.2 delle Direttive “Piani particolareggiati”), indispensabile per 

l'attuazione del PGTU 2007, riferita ad un ambito territoriale più ristretto di quelli dell'intero 

centro abitato ed elaborato in conformità all’elenco generale dei Piani Particolareggiati di Zona 

e Piani Particolareggiati di Settore contenuto nel PGTU. 

Il Piano particolareggiato in questione proporrà il dimensionamento di massima degli 

interventi previsti per tutta la viabilità, principale e locale, all'interno del rispettivo ambito 

territoriale di studio con i rispettivi schemi di circolazione. 

In particolare riguarda: 

- gli schemi grafici per le strutture pedonali, con eventuali marciapiedi, passaggi ed 

attraversamenti pedonali e relative protezioni, e per la salvaguardia della fluidità 

veicolare; 

- gli schemi dettagliati di circolazione per i diversi itinerari della viabilità principale e 

secondaria, il tipo di organizzazione delle intersezioni stradali della viabilità principale 

ed il piano generale della segnaletica verticale, specialmente di indicazione e 

precedenza; 

- il tipo di organizzazione della sosta per gli eventuali spazi laterali della viabilità 

principale, di quella secondaria, per le aree di sosta esterne alle sedi stradali, nonché 

l'eventuale organizzazione della tariffazione e/o limitazione della sosta di superficie 

(strade ed aree). 

Il presente P.P. è sviluppato secondo l’approccio indicato nella “Traccia metodologica (rev. 

del 28.02.2008)”, redatta a tale scopo, e prevede: 

1. Identificazione del problema/sintesi obiettivi 

2. Individuazione dell’area di intervento e dell’area in studio 

3. Componenti oggetto di intervento 

4. Caratterizzazione dell’area di studio 

5. Vincoli/criticità 

6. Scenari di intervento (identificazione) 

7. Scenari di intervento (valutazione) 

8. Sviluppo dello scenario di progetto 

2. Identificazione del problema/sintesi obiettivi 

Il presente Piano Particolareggiato nasce a seguito di sollecitazioni derivanti da cittadini 

residenti, dagli organi decentrati dell’Amministrazione (Consiglio della Circoscrizione Terza) e 

per tale motivo è stato inserito nell’elenco generale dei Piani Particolareggiati del PGTU 

aggiornamento 2007. 

Il 9 gennaio 2006 il Consiglio della Circoscrizione Terza esprimeva il proprio parere in 

merito a due diversi scenari proposti per lo schema circolatorio. 

Vista la mancata attuazione di tali soluzioni, determinata anche dall’avvicendamento 

scaturito a seguito delle elezioni amministrative, e per effetto di alcune mutate situazioni 

circolatorie si ritiene ora, con un documento tecnico maggiormente approfondito e inserito 

nell’ambito della Pianificazione attuativa del PUT, di riproporre lo studio di cui all’oggetto e di 

sottoporlo al parere del Consiglio Circoscrizionale. 

Si allega di seguito il parere espresso precedentemente. 


3



4



5



6


Le situazioni segnalate si riferivano a problematiche inerenti la sicurezza e la qualità della 

circolazione dei pedoni, la fluidità della circolazione e la necessità di regolarizzare l’offerta di 

sosta dell’area oggetto di studio. Inoltre alcune segnalazioni lamentavano il traffico di 

attraversamento, in particolari periodi dell’anno (periodo estivo), dalla via Trieste verso la via 

Tommaso Gulli e viceversa. 

L’obiettivo del P.P. pertanto è quello di accertare, in generale, la presenza delle criticità 

rilevate e proporre, in particolare, tutte le misure possibili per ridurne gli effetti negativi. 

- veduta aerea dell’are studio – 

3. Individuazione dell’area di intervento e dell’area in studio 

L’ambito territoriale oggetto di studio del Piano è parte del territorio della città di Ravenna 

ed è costituito da una zona urbana a carattere prevalentemente residenziale situata tra due 

importanti strade: via Trieste e via Tommaso Gulli. 

Di seguito vengono indicati i limiti proposti per l’area in studio e dell’area di intervento. 


7

[_ 

C 01 

PGTU2007 

Piano Particolareggiato 

Via Medea e strade limitrofe 

di Zona Tavola: Inquadramento territoriale


4. Componenti oggetto di intervento 

Normalmente sono da esaminare tutte le componenti, anche se il piano interverrà 

direttamente solo su alcune di esse. 

Il presente Piano si propone di verificare e possibilmente soddisfare adeguatamente le 

esigenze di: 

- Pedoni 

- Ciclisti 

- auto, ciclomotori e motocicli 

- Sosta 

Non si ritiene di dover prendere in esame le esigenze dei mezzi pesanti che non incidono in 

modo significativo nella composizione del traffico veicolare. 

5. Caratterizzazione dell’area di studio 

La caratterizzazione ha lo scopo di fornire tutti gli elementi utili di conoscenza sia fisica che 

funzionale dei tronchi e dei nodi che compongono la porzione di rete stradale oggetto di studio. 

A tale scopo verranno di seguito descritte le situazioni relative ai punti che seguono: 

♦ Sezioni stradali 

♦ Accessi (solo quelli maggiormente significativi) 

♦ Incroci 

♦ Segnaletica 

♦ Localizzazione degli attrattori e generatori di traffico 

♦ Classificazione funzionale delle strade 

♦ Analisi dei sistemi circolatori 

♦ TPL linee e fermate 

♦ Rete pedonale 

♦ Rete ciclabile 

♦ Incidentalità aggregata di zona con comparazione di eventuali singoli fenomeni con la 

classifica generale PSSU 

♦ Sopralluogo speditivo per la verifica dei fenomeni significativi inerenti lo stato dei 

luoghi, la sicurezza e le condizioni di deflusso 

♦ Norme (PSC, POC, RUE, PGTU, ecc) 

Al fine di contenere le risorse impiegate secondo principi di efficienza e ragionevolezza, la 

completezza e l'approfondimento delle indagini finalizzate alla caratterizzazione verrà 

proporzionata alla complessità del presente Piano conformemente alla natura e all’entità delle 

problematiche riscontrate. 


10


6. Descrizione delle caratteristiche fisico morfologiche 

La porzione di rete stradale oggetto di studio si caratterizza per la regolarità e la regolare 

geometria dell’impianto circolatorio attuale. Una conformazione a pettine che presenta 

collegamenti in ingresso ed uscita sulle vie Trieste e Dignano con un by pass verso la via 

Tommaso Gulli costituito da un tratto della via Medea. 

via Duino 

Via Duino presenta una sezione costante m 7,40 con marciapiedi di circa m 1,30 di 

profondità su entrambi i lati della carreggiata. Dal civico 2 al civico 10, sul lato civici dispari il 

marciapiede si arretra per la presenza di un area di sosta a pettine della profondità di circa m 

5,00. La sosta è attualmente consentita su ambo i lati della carreggiata e viene effettuata di 

frequente sui marciapiedi impedendo il transito ai pedoni. La strada è a doppio senso di 

circolazione. 

via Abbazia 

Via Abbazia presenta una sezione costante m 6,40 con marciapiede di m 1,80 di profondità 

sul lato civici dispari e marciapiede di m 1,60 di profondità sul lato civici spari. La sosta è 

attualmente consentita su ambo i lati della carreggiata e viene effettuata di frequente sui 

marciapiedi impedendo il transito ai pedoni. La strada è a doppio senso di circolazione. 


11


via Laurana 

Via Laurana è una strada attualmente sprovvista di marciapiedi. Per quanto è stato 

possibile rilevare è a sezione costante di dimensioni pari a 7,40 m e fasce laterali di profondità 

pari a m . 0,90 separate dalla carreggiata da cunette per la raccolta delle acque meteoriche di 

larghezza pari a cm 30. 

La mancata separazione fisica delle zone carrabili dalle zone pedonali amplifica i problemi 

derivanti dalla sosta illegittima in adiacenza alle recinzioni e quindi di mancanza di spazi per la 

continuità dei percorsi pedonali. La strada è a doppio senso di marcia e la sosta è consentita su 

entrambe i lati della carreggiata. 

via Medea 

Via Medea, nel tratto tra l’intersezione con via Trieste e l’intersezione con via Dignano, è a 

sezione costante pari a m 7,05 e spazi laterali destinati alla circolazione dei pedoni separati 

dalla carreggiata per mezzo di cordonate poste in rilievo rispetto al piano stradale. Tali fasce 

sono di profondità pari a m 1,30. La strada è a senso unico di marcia da via Trieste verso via 

Dignano e la sosta è consentita su entrambe i lati della carreggiata. 

Il breve tratto di via Medea, tra l’intersezione con via Dignano e l’intersezione con via 

Tommaso Gulli è a doppio senso di marcia con sezione pari a m…… e marciapiedi su entrambe i 

lati della carreggiata. La sosta è consentita su entrambe i lati della carreggiata. 


12


via Portorose 

Anche questa via, come le precedenti presenta una sezione regolare, che è pari a 7,50 m, 

con marciapiedi di m 1,25 su entrambi i lati della carreggiata. La strada è a doppio senso di 

circolazione e la sosta è consentita su entrambe i lati della carreggiata. 

via Dignano 

La via Dignano è quella con la sezione più esigua (m 5,50) ed i marciapiedi resi 

impraticabili dalla mancanza di una adeguata pavimentazione. Nell’intersezione con la via 

Portorose presenza una stretta curva causa di manovre confliggenti con i veicoli che 

provengono dalla via Portorose. La strada è a doppio senso di circolazione e la sosta è 

ammessa su ambo i lati della carreggiata. 


13


Nella parte terminale, in corrispondenza dell’intersezione con via Curzola, presenta un 

allargamento dell’intersezione fino a 18,60 m nella parte terminate più larga come si può 

vedere nelle foto sotto riportate. 

7. Accessi 

Nell’ambito della porzione di rete analizzata non si rilevano situazioni di particolare rilievo. 

Le strade sono interessate in particolar modo dalla presenza di accessi carrai in numero 

elevato e diffuso viste le caratteristiche e la tipologia abitativa dell’area che presenta un 

numero elevato di abitazioni singole. 

8. Incroci 

Non si rilevano particolari criticità sulle intersezioni ad eccezione di qualche di alcune 

situazioni critiche di difficile risoluzione (presenza di fabbricati, ecc.) riconducibili alla 

mancanza di visibilità reciproca tra veicoli e tra veicoli e cicli/pedoni e per altre legate alla 

sosta illegittima in prossimità delle intersezioni stesse. 

9. Segnaletica 

Secondo quanto indicato nel paragrafo 4.2. delle “Direttive per la redazione, adozione 

ed attuazione dei piani urbani del traffico” nel presente paragrafo si descrivono, mediante 

l’ausilio della Tavola “Piano Generale della segnaletica” le regole di precedenza presenti nella 

porzione di rete oggetto del presente studio. 


14


10. Localizzazione degli attrattori e generatori di traffico 

L’area oggetto di studio è caratterizzata dalla presenza, nelle immediate vicinanze, di 

significativi punti attrattori/generatori di traffico. 

Nonostante tale presenza non pare che le vie oggetto del presente Piano siano interessate 

da fenomeni di congestionamento della circolazione o da effetti con ricaduta sulla sicurezza 

stradale. 

Gli unici effetti derivanti dalla presenza di tali poli attrattori/generatori di traffico sono 

attribuibili ad un effetto scorciatoia che tali strade consentono a coloro i quali, transitando sulla 

via Trieste, volessero raggiungere tali poli. 

Nella pagina che segue nella tavola “Attrattori/generatori di traffico” vengono indicate le 

posizioni di tali strutture in modo da poterle individuare rispetto all’area studio. 

11. Classificazione funzionale delle strade 

Nell’allegato del PGTU “Classificazione delle Strade”, la via Tommaso Gulli è classificata 

come strada urbana locale interzonale “Tipo E-F, la via Trieste come strada urbana di quartiere 

“Tipo E” mentre le vie Duino, Abbazia, Laurana, Medea e Portorose sono classificate come 

strade urbane locali “Tipo F” ai sensi dell’art. 2 del Codice della Strada “Definizione e 

classificazione delle strade” 

Nella tavola che segue “Classificazione funzionale delle strade” è meglio evidenziata tale 

indicazione. 


16

4 

Legenda 

VIA 

VIALE 

VIA 

VIA 

LUSSINO 

VIA 

ATTR-GEN-punti_da_edifici2 

ED_COMMERCIALE ^ 

ED_SCOLASTICO 8 

VIA 

^^ 

4 

^ 

PIRANO 

VIA 

2 SERV_PUBBLICI 

VIA 

ROVIGNO 

4 IMP_SPORTIVO 

VIA 

PISINO 

Ñ STRUTT_SANITARIA 

PORTOROSE 

ALBONA 

VIA 

VIA 

H STAZ_SERVIZIO 

MEDEA 

LAURANA 

^^ 

^ ^^ 

^ 

VIA 

SPINA 

PIAZZA 

VIA 

ABBAZIA 

P.HARRIS 

ADRIA 

DIGNANO 

DUINO 

VIA MASSAROLI 

VIA 

VIA 

VIA 

MURANO 

VIA 

TORCELLO 

VIA 

VIA 

PARENZO 

H 

TRIESTE 

VIA 

VIA 

VIA 

TOMMASO GULLI 

CURZOLA 

OPICINA 

8 

TOMMASO GULLI 

4 

POLA 

PIAZZA 

MEDAGLIE D' ORO 

CAORLE 

LARGO 

VIA MUGGIA 

ZAMENHOF 

CAPODISTRIA 

8 

VIA DESTRA 

8 

ERACLEA 

VIA 

8 

C 01 

PGTU2007 



di Zona Tavola: Localizzazione degli attrattori/generatori di traffico

O 

D' ALAGGIO 

A 

VIA PAG 

ANTICO SQUER 

ROTONDA 

CHERSO 

VIA 

DANIMARCA 

VIA 

Legenda 

SALONA 

AMBITO EXTRAURBANO 

Tipo B - Extraurbana principale 

TRIESTE 

Tipo C - Extraurbana secondaria 

Tipo F - Extraurbana locale 

VIA 

VIA TEODORICO 

VIA 

VIAL E 

VIA 

AMBITO URBANO 

Tipo D-E - Urbana di interquartiere 

LUSSINO 

VIA 

Tipo E- Urbana di quartiere 

Tipo E-F - Urbana locale interzonale 

VIA 

Tipo F - Urbana locale 

VIA 

PIRANO 

VIA 

PORTOROSE 

VIA MEDEA 

ROVIGNO 

VIA 

PISINO 

ALBONA 

VIA 

VIA 

VIALE G.B.MARAMOTTI 

VIA 

LAURANA 

VIA 

SPI NA 

VIA 

VIA 

DIGNANO 

ABBAZIA 

ADRI A 

VIA D.BARONCELLI 

P.CASADEI MONTI 

PIAZZA 

DUINO 

VIA MURANO 

VIA 

VIA 

VIA LUIGI BRANDOLINI 

VIA 

VIA 

DELL'ALMAGIA' 

VIA 

EUROPA 

TORCELLO 

VIA 

TRIESTE 

VIA 

VIA 

PARENZO 

VIA 

VIA 

VIA 

VIA DELLA CATALANA 

TOMMASO GULLI 

CURZ OLA 

POLA 

OPICINA 

ZARA 

ROTONDA 

TOMMASO GULLI 

MEDERICO PERILLI 

FRANCIA 

PIAZZA 

MEDAGLIE D' ORO 

VIA 

VIA MUGGIA 

CAORLE 

LARGO 

ZAMENHOF 

VIA GRADO 

VIALE G. SPADOLINI 

VIA 

VIA DESTRA 

ERACLEA 

VIA CAPODISTRIA 

PIAZZA 

GIOVANNI 

XXIII 

VIA 

MAGAZZINI POSTERIORI 

MAGAZZINI ANTERIORI 

VIA 

VIA 

EUROPA 

VIA 

VIA 

CANDIANO 

VIA DESTRA CANALE MOLINETTO 

BELLUCCI 

VIA LISSA 

VIA 

VIA TOMMASO GULLI 

PIAZZA 

CADUTI 

SUL LAVORO 

VIA 

AURELIO NICOLODI 

GO 

VIA DEL LISCIO 

VIA 

VIA S. CASADEI 

AQUILEIA 

POSTUMIA 

CIRCONVALLAZIONE 

VIA 

UMAGO 

BELLUCCI 

VIA 

VIA 

STRADONE 

VIA 

GRADO 

VIA ORSERA 

G. DORSO 

VIA 

ETTO 

ONI 

MA 

PIAZZA D' AR 

C 01 


Tavola: Classificazione Funzionale delle strade 

PGTU2007 


di Zona


12. Flussi circolatori 

L’analisi dei flussi veicolari ha lo scopo di valutare lo stato di efficienza attuale della rete e 

l’impatto che eventuali scenari proposti andranno ad avere sulla porzione di rete oggetto di 

studio. 

Tale analisi prende in considerazione due diversi tipi di dati: 

- gli uni fanno riferimento alla campagna di indagine in ambito urbano, svolta dal 

Comune di Ravenna (inverno 2002-2003), attraverso conteggi classificati di traffico 

in particolari snodi ed incroci cittadini, rilevati nelle fasce orarie di punta del mattino 

e della sera (7,30-9,00 e 17,00-19,00); 

- gli altri si basano sulle simulazioni effettuate sulla rete urbana di Ravenna nello 

scenario attuale a partire dalla domanda di spostamenti negli orari di punta, tramite 

l’utilizzo di un modello di simulazione del traffico (VISUM 9.40 – PTV Vision) messo 

a punto dal Servizio Pianificazione Mobilità del Comune. 

Da questi dati si è ottenuta una simulazione dello stato di fatto ed un quadro omogeneo e 

complessivo della situazione attuale volto al raggiungimento dei volumi di traffico sulla rete 

stradale per poter costruire successivamente uno scenario futuro indotto dalle modifiche 

circolatorie proposte per il comparto. 

Dalla simulazione ne è emerso un quadro sostanzialmente invariato dei volumi di traffico 

con modeste variazioni degli elementi relativi all’attuale stato. 

E’ pertanto possibile sostenere che le modifiche circolatorie proposte negli scenari di 

progetto non influenzino la rete locale, né quella adiacente, in modo significativo. 

13. Trasporto Pubblico di Linea 

L’area in studio è servita tangenzialmente da due delle principali linee del trasporto 

pubblico della città: la linea Metrobus Giallo e la linea metrobus Rosso che attraversano 

entrambe diametralmente la città. 

Le fermate presenti sulle vie Trieste e Tommaso Gulli distano circa 150-200 m dall’asse 

baricentrico dell’area studio. 

Nella tavola “Linee e fermate del TPL” , che segue, sono meglio evidenziate le situazioni 

sopra descritte 


19


14. Rete pedonale 

Il rispetto delle esigenze della prima componente fondamentale del traffico urbano 

(circolazione dei pedoni) richiede verifiche atte ad identificare l’eventuale necessità di 

interventi finalizzati a garantire la fluida e sicura continuità dell'intera rete pedonale, costituita 

essenzialmente dai marciapiedi, dai passaggi pedonali e dagli attraversamenti pedonali 

attraverso l'applicazione degli standard progettuali (dimensionali e tipologici) previsti nel 

Regolamento Viario (allegato al PGTU) e/o derivanti da specifiche norme di settore. In senso 

generale è possibile affermare che gli obiettivi da perseguire nel dimensionamento dei 

passaggi pedonali siano fondamentalmente: continuità, visibilità, confort e sicurezza. 

Questo Piano Particolareggiato, come del resto tutti gli altri, pone la sicurezza e la qualità 

della circolazione dei pedoni al vertice degli interessi e degli obiettivi del governo della mobilità 

pedonale. Ciò non solo, come è ovvio, per la tutela dell’incolumità dell’utente oggettivamente 

più debole, ma anche per incentivare questa modo salutare ed ecologico di spostamento. 

Come si evince dall’allegata tavola “Rete dei percorsi pedonali” gli stessi presentano alcune 

criticità significative. 

L’elemento di maggiore rilievo è rappresentato dai veicoli in sosta sui marciapiedi che 

costringe i pedoni a deviare dal proprio percorso sulla carreggiata, con conseguente 

promiscuità con i veicoli a motore sottoponendoli ad un maggiore livello di rischio. 

Gli attraversamenti pedonali sono assenti o non adeguatamente segnalati in alcuni incroci 

non consentendo la continuità ai percorsi pedonali. 

La presenza di poli attrattori (sportivi e commerciali) nelle immediate vicinanze e la 

vocazione residenziale della zona crea un legame O/D che sarebbe possibile soddisfare 

mediante l’esistente rete dei percorsi ciclo-pedonali rendendoli effettivamente praticabili. 

15. Rete ciclabile 

L’area è caratterizzata dalla presenza di una pista ciclo-pedonale che transita lungo la via 

Trieste ed una pista analoga che transita lungo la via Tommaso Gulli. Non sono presenti altri 

percorsi dedicati al transito dei cicli sulle rimanenti vie interessate dal presente piano. 


21


16. Analisi dell’incidentalità 

Dall’analisi dei dati sull’incidentalità (ISTAT 2002 – 2006) ne deriva un quadro di modesta 

entità rispetto ai dati generali del territorio ed in particolare rilevati su altre porzioni del 

territorio comunale. 

Tre incidenti rilevati all’intersezione tra la via Trieste e la via Laurana e due incidenti 

all’intersezione tra la via Trieste e la via Medea. 

17. Osservazioni sulle condizioni di deflusso 

Si tratta di un momento di osservazione per la verifica di eventuali singoli fenomeni di 

carattere circolatorio (condizioni di deflusso, livelli di servizio, ecc) 

Dall’analisi dei flussi di traffico rilevati e simulati nella campagna di indagini del 2003 si 

nota come il flusso insistente sulla viabilità della zona sia di modesta entità e prevalentemente 

dovuto ai movimenti casa-lavoro, e viceversa. 

Alcuni fenomeni di attraversamento sono registrabili nelle ore e nelle giornate dei week end 

estivi. 

Inoltre sono da annotare gli spostamenti derivanti dalla presenza di centri sportivi e di 

alcune attività commerciali limitrofe alla zona che avvengono prevalentemente mediante l’uso 

dell’auto privata. con conseguenti fenomeni di congestione anche se di breve durata ed 

intensità. 

18. Norme (PRG, PSC, POC, RUE, PGTU, ecc) 

Il progetto non contrasta con le linee di indirizzo del PGTU (approvate in Consiglio 

Comunale nella seduta del 19 Luglio 2003 con delibera n. 5636/136) ne con lo stesso PGTU 

(adottato con Delibera di Consiglio Comunale PV 67/2008 del 19 maggio 2008) in quanto è 

coerente con il sistema degli obiettivi e si ritiene non abbia effetti sul sistema circolatorio 

generale, ma esclusivamente sulle strade cui si riferisce. 

Come è possibile osservare dalle tavole del PSC e del RUE sotto riportate l’area sulla quale 

si intende intervenire non prevede modificazioni di rilievo. 

Tuttavia la vicinanza con l’area interessata dallo sviluppo della Darsena di Città potrebbe 

generare effetti a cascata sulle zone circostanti. 

E’ possibile che tali effetti riguardino l’incremento dei volumi di traffico generati con 

direzione nord-sud per la ricerca di traiettorie più veloci e/o brevi aventi come destinazione 

intermedia via Bellucci-Canale Molinetto. 

E’ pertanto possibile affermare che i dati relativi ai flussi di attraversamento di tale zona 

siano tendenzialmente destinati a subire variazioni in aumento. 


23


19. La sosta 

- PSC - 

Per trattare le criticità correlate al presente paragrafo si farà riferimento ad alcuni 

sostanziali passaggi delle Linee di indirizzo per l’aggiornamento del Piano Generale del Traffico 

Urbano, al Piano stesso ed ai provvedimenti legislativi nazionali e locali di settore attualmente 

in vigore. 

La strategia che si intende perseguire dovrebbe passare attraverso la valutazione di scenari 

diversi per terminare con la scelta di provvedimenti di riorganizzazione delle piattaforme 

stradali che prevedano un attento dosaggio della quantità e della tipologia dell'offerta di 

sosta 

Pertanto l’obiettivo finale cui tendere coinciderebbe con la necessità di favorire le utenze 

"deboli", incrementare le condizioni di sicurezza e migliorare la qualità urbana 

complessiva. 

Le vie interessate dal presente Piano non sono mai state però oggetto di un intervento 

organico di regolamentazione della sosta. 

La sosta, in diverse situazioni, risulta essere a ridosso degli edifici, delle recinzioni e sopra i 

marciapiedi, creando disagio e pericolo per i pedoni nonché danni alle strutture stradali. 

Attualmente l’offerta di sosta potrebbe subire un brusco decremento per effetto di una 

indispensabile riorganizzazione degli spazi sulla carreggiata in conformità con le norme. 


24


L’attuale organizzazione delle carreggiate (doppio senso di marcia) e la dimensione delle 

sezioni delle strade potrebbe infatti determinare l’eliminazione di un numero importante di 

spazi utilizzati in modo più o meno legittimo per la sosta. 

La nuova disciplina circolatoria prevista dal presente Piano consente la realizzazione di 

corsie di marcia che dovranno essere valutate anche e principalmente sulla base della richiesta 

di mobilità ciclabile nella zona. 

Alcune delle strade presentano sezioni rilevanti che potrebbero consentire, in caso di senso 

unico di marcia, la sosta su almeno un lato della carreggiata permettendo la circolazione sicura 

dei cicli sulla stessa. 

In tutti i casi è da privilegiare una organizzazione della sosta che incentivi la mobilità 

ciclabile permettendo anche un collegamento funzionale tra la pista ciclabile di via Trieste e 

quella di via Tommaso Gulli. 

20. Scenario proposto 

Dall’analisi dello stato di fatto è possibile dedurre lo scenario che si propone e che si basa 

sui seguenti obiettivi principali: 

♦ miglioramento della sicurezza e della qualità dei percorsi destinati alla 

circolazione dei pedoni e dei cicli mediante la riorganizzazione delle piattaforme 

stradali; 

♦ mantenimento di una adeguata accessibilità all’area; 

♦ disincentivazione, ove possibile o conveniente, del traffico di attraversamento di 

medio-lungo raggio. 

Gli interventi che pertanto si propongono sono i seguenti: 

1. modifica dell’attuale assetto circolatorio con introduzione di sensi unici di marcia tali 

da mantenere una sufficiente accessibilità alla zona, scoraggiare l’utilizzo di tali 

strade quali “percorsi scorciatoia” e contemporaneamente mantenere un alta offerta 

di sosta regolamentata e conforme; la realizzazione di sensi unici di marcia 

dimezzerebbe le traiettorie confliggenti derivanti dalle manovre effettuate sulla via 

Trieste con diminuzione del livello di rischio per pedoni, cicli e veicoli; 

2. interventi di segnaletica verticale ed orizzontale per il miglioramento della sicurezza 

dei pedoni in genere e dei cicli; 

3. realizzazione di interventi infrastrutturali atti al miglioramento della visibilità 

reciproca tra veicoli nelle intersezioni che presentano tale criticità; 

In particolare gli interventi si riferiscono a: 

1. Istituzione di senso unico di marcia nella via Duino da via Dignano verso via Trieste 

con sosta consentita sul lato civici dispari; 

2. Istituzione di senso unico di marcia nella via Abbazia da via Trieste verso via 

Dignano con sosta consentita sul lato civici dispari 

3. Istituzione di senso unico di marcia nella via Laurana da via Dignano verso via 

Trieste con sosta consentita su ambo i lati della carreggiata; 

4. Istituzione di senso unico di marcia nella via Laurana da via Dignano verso via 

Trieste con sosta consentita su ambo i lati della carreggiata; 

5. Istituzione di senso unico di marcia nella via Dignano da via Medea verso 

l’intersezione con via Massaroli e da via Medea verso l’intersezione con via Portorose 

con sosta consentita su un solo lato della carreggiata; 

6. Istituzione del senso unico di marcia nel tratto di via Medea compresa tra 

l’intersezione con via Tommaso Gulli e via Dignano nel senso e nella direzione da via 

Tommaso Gulli verso via Dignano con sosta vietata su ambo i lati della carreggiata e 

realizzazione di un tratto di corsia ciclo pedonale con senso di marcia opposto a 

quello dei veicoli; l’attuale sezione di tale tratto di strada è pari a m 9,10; la stessa 

potrebbe essere suddivisa in tale modo: un marciapiede esistente di m 1,30, una 

corsia destinata alla circolazione dei veicoli pari a m 4,00 una cordonata di 


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separazione di sezione pari a m 0,50 e la restante parte (m 3,30) dedicata alla 

circolazione di cicli e pedoni; 

7. realizzazione di attraversamenti pedonali e ciclo-pedonali per dare continuità agli 

attuali percorsi e creare i presupposti per un collegamento ciclabile tra la pista ciclopedonale 

di via Trieste e quella di via Tommaso Gulli. 


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21. Valutazione costi/benefici 

Si riporta di seguito, a sensi del cap. 4.2 delle Direttive per la redazione, adozione ed 

attuazione dei piani urbani del traffico. (Art. 36 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. 

Nuovo codice della strada), uno schema che riporta valutazioni di massima sull’incidenza 

complessiva dei costi per la realizzazione del presente Piano. 


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22. Inserimento nel Programma Triennale 

L’inserimento nella Programmazione Triennale per l’eventuale successiva realizzazione delle 

opere previste dal presente Piano Particolareggiato avverrà in conformità con il TITOLO III 

(PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE) - CAPO I (La programmazione dei lavori) del Decreto 

del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 “Regolamento di attuazione della 

legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni” 


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Piano Particolareggiato via Medea e strade limitrofe RAVENNA 2008

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