Il prurito: considerazioni PNEI e terapia biologica - Maria Corgna
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LA MEDICINA BIOLOGICA OTTOBRE - DICEMBRE 2001<br />
<strong>Il</strong> <strong>prurito</strong> è una sensazione specifica<br />
che si struttura a livello della pelle e<br />
delle mucose. Viene provocata<br />
dall’istamina e, probabilmente, da altri<br />
endogeni chimici in grado di eccitare<br />
le sottopopolazioni di neuroni c primari<br />
afferenti non mielinizzati ed i neuroni<br />
spinali con relé nei nuclei laterali del<br />
talamo.<br />
M. <strong>Corgna</strong><br />
CLINICAL<br />
ATTI DEL XVI CONGRESSO NAZIONALE DI OMEOPATIA, OMOTOSSICOLOGIA E MEDICINA BIOLOGICA<br />
Milano, 2 giugno - Roma, 9 giugno 2001<br />
IL PRURITO<br />
CONSIDERAZIONI <strong>PNEI</strong> E TERAPIA BIOLOGICA<br />
PRURITUS AND NEUROIMMUNOENDOCRINE REGULATION<br />
Riassunto. L’Autore analizza i principali meccanismi della percezione del <strong>prurito</strong><br />
come evidenziati dalla fisiologia clinica. La regolazione di base, mirabilmente sintetizzata<br />
nel concetto omotossicologico di matrice, fornisce una chiave di lettura completa<br />
delle sindromi pruriginose sia per quanto riguarda gli aspetti metabolici che<br />
quelli correlati a disregolazione endocrina e a stati depressivi o neurodistonici.<br />
Viene sottolineata, inoltre, la rilevanza clinica dei “pruriti” di natura elettromagnetica<br />
anche in considerazione della diffusione di sindromi atopiche complesse.<br />
Le implicazioni sono, naturalmente, di tipo terapeutico e mirano al riequilibrio<br />
dell’omeostasi neuroimmunoendocrina della matrice e all’ottimizzazione della dinamica<br />
neurovegetativa del soggetto affetto da <strong>prurito</strong>.<br />
Parole chiave: PRURITO, REGOLAZIONE DI BASE, MATRICE<br />
Summary. The Author analyzes the physiologic mechanisms involved in pruritus<br />
perception. The modern concept of basic regulation synthesized in Homotoxicology<br />
by the term “matrix”, provides full understanding of pruritus related syndromes of<br />
metabolic, endocrine or neurodistonic cause.<br />
Attention is focused on the possible role of electromagnetic hypersensitivity in atopic<br />
states related to pruritus.<br />
Some therapeutic suggestions emerge from the analysis of different mechanisms involved<br />
in pruritus. The goal is to achieve matrix homeostasis and correct neurodistonic<br />
balance.<br />
Key words: PRURITUS, BASIC REGULATION, MATRIX<br />
Le vie nervose del <strong>prurito</strong>, come<br />
quelle del dolore, raggiungono il tratto<br />
spinotalamico che collega il corno posteriore<br />
del midollo spinale al talamo.<br />
Da questa sede gli impulsi vengono ribattuti<br />
sulle fibre che li proiettano sulla<br />
corteccia cerebrale dove si elabora la<br />
percezione e la decodificazione della<br />
sensazione trasmessa (Fig. 1).<br />
In passato si riteneva che i neuroni<br />
implicati nella trasmissione del segnale<br />
fossero quelli nocicettivi specifici<br />
(N.S.) ed i neuroni wide dynamic range<br />
(W.D.R.): successivamente è stato<br />
dimostrato che questi neuroni non rispondono<br />
all’istamina o vengono attivati<br />
solo per periodi limitati.<br />
I neuroni specifici del <strong>prurito</strong> sono<br />
diversi dai neuroni nocicettivi per<br />
molte altre ragioni: non sono sensibili<br />
a stimoli meccanici come la<br />
pressione, hanno velocità di conduzione<br />
molto bassa ed una soglia<br />
elettrica transcutanea molto elevata.<br />
I neuroni <strong>prurito</strong>-specifici identificati<br />
da Andrew e Craig (2001) nel corno<br />
dorsale del gatto sono probabilmente<br />
neuroni di secondo tipo; già nel 1997,<br />
in studi su singole fibre (uomo), erano<br />
stati identificati neuroni afferenti primari<br />
dotati di proprietà simili.<br />
Queste fibre rispondono all’istamina<br />
in una sequenza temporale simile a<br />
quella della sensazione del <strong>prurito</strong> e<br />
sono caratterizzate, come i neuroni di<br />
secondo tipo recentemente descritti,<br />
da una soglia elettrica transcutanea<br />
eccezionalmente alta, una velocità di<br />
conduzione estremamente bassa ed<br />
insensibilità agli stimoli meccanici.<br />
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LA MEDICINA BIOLOGICA OTTOBRE - DICEMBRE 2001<br />
Le popolazioni di neuroni nocicettivi<br />
presenti nel gatto e nell’uomo hanno<br />
caratteristiche molto simili.<br />
I neuroni del corno dorsale del midollo<br />
spinale differiscono dai neuroni<br />
W.D.R. e N.S. per la bassa velocità di<br />
conduzione centrale, l’assenza di attività<br />
spontanea e la proiezione preferenziale<br />
nel nucleo laterale del talamo.<br />
I dati in nostro possesso sembrano<br />
evidenziare che i neuroni centrali<br />
sensibili all’istamina sono diversi<br />
dai neuroni nocicettivi e costituiscono<br />
un sistema distinto di<br />
elaborazione del <strong>prurito</strong>.<br />
Questo dato ha profonde implicazioni<br />
per la comprensione degli stati patologici<br />
di <strong>prurito</strong>.<br />
Gli stimoli dolorosi possono inibire la<br />
sensazione di <strong>prurito</strong>: il “grattamento” è<br />
un esempio paradigmatico e la stimolazione<br />
dolorosa chimica o elettrica abolisce<br />
il <strong>prurito</strong> indotto da istamina per<br />
alcune ore (Fig. 2).<br />
L’applicazione di capsicina sulla pelle<br />
altera temporaneamente le terminazioni<br />
nervose non mielinizzate, abolisce il <strong>prurito</strong><br />
indotto dall’istamina e provoca dolore.<br />
96<br />
N.S.<br />
W.D.R.<br />
I.S.<br />
CORTECCIA<br />
SOMOESTESICA<br />
TALAMO<br />
TRATTO<br />
SPINO-TALAMICO<br />
LATERALE<br />
MIDOLLO<br />
SPINALE<br />
<strong>Il</strong> <strong>prurito</strong> indotto dall’istamina può essere<br />
aumentato d’intensità o prolungato<br />
dalla infiltrazione di un anestetico locale<br />
(lidocaina).<br />
I neuroni istamino sensibili non sembrano<br />
possedere attività spontanea:<br />
tutto ciò è coerente con l’evidenza che<br />
questi sono cronicamente inibiti dalle<br />
cellule W.D.R. e N.S., spontaneamente<br />
attive.<br />
Questa ipotetica inibizione tonica<br />
potrebbe giustificare l’effetto pruritico<br />
degli oppioidi inoculati in sede spinale.<br />
Gli oppioidi diminuiscono l’attività delle<br />
cellule N.S. e W.D.R. con riduzione<br />
dell’inibizione tonica, consentendo<br />
un’attività spontanea dei neuroni centrali<br />
del <strong>prurito</strong>. Al contrario, gli antagonisti<br />
degli oppioidi (naloxone) aumentano<br />
l’attività delle cellule W.D.R. e<br />
N.S., ripristinando la capacità di inibire<br />
la sensazione di <strong>prurito</strong>.<br />
In linea con questa teoria, è stato<br />
dimostrato che gli inibitori degli oppioidi<br />
riducono il <strong>prurito</strong> sia nelle patologie<br />
cutanee che nell’ittero colostatico da<br />
insufficienza epatica.<br />
I neuroni istamino-sensibili possono<br />
presentare una risposta alla stimolazione<br />
meccanica dopo applicazione di<br />
Fig. 1 (a sinistra): I neuroni implicati nella trasmissione del<br />
segnale del <strong>prurito</strong> (I.S.) differiscono da quelli implicati<br />
nella trasmissione del dolore (N.S. e W.D.R.).<br />
Fig. 2 (sotto): Gli stimoli dolorosi possono abolire la sensazione<br />
di <strong>prurito</strong>. Gli oppioidi promuovono un’attività<br />
spontanea dei neuroni centrali del <strong>prurito</strong>.<br />
Stimoli Sensazioni<br />
Stimoli<br />
meccanici<br />
Stimoli<br />
pruriginosi<br />
Grattamento<br />
Oppioidi<br />
TATTO<br />
PRURITO<br />
DOLORE<br />
istamina. La puntura d’ago e il brushing<br />
provocano, infatti, <strong>prurito</strong> dopo<br />
la stimolazione neuronale con istamina.<br />
Lo stesso accade per il dolore: dopo<br />
uno stimolo algogeno, l’ago induce<br />
una risposta iperalgica in prossimità<br />
delle fibre coinvolte. <strong>Il</strong> fatto che il <strong>prurito</strong><br />
possa venir indotto da stimolazione<br />
meccanica dopo sensibilizzazione, ha<br />
un potenziale significato clinico:<br />
– in molte dermatiti si può indurre <strong>prurito</strong><br />
anche dopo stimolazione meccanica<br />
qualora i neuroni siano stati previamente<br />
sensibilizzati dall’istamina.<br />
Diversi mediatori periferici stimolano<br />
le fibre c producendo <strong>prurito</strong>: istamina,<br />
tripsina, proteasi, peptidi, bradichinina,<br />
VIP, sostanza P (tutti potenti liberatori<br />
di istamina) e sali biliari. Le prostaglandine<br />
sono modulatori del <strong>prurito</strong> più<br />
che veri e propri mediatori primari in<br />
quanto abbassano la soglia del <strong>prurito</strong><br />
provocata dall’istamina. I modulatori<br />
centrali del <strong>prurito</strong> come gli oppioidi e<br />
la morfina somministrata per via sistemica,<br />
provocano <strong>prurito</strong> mentre leniscono<br />
il dolore, agendo sui recettori<br />
centrali per gli oppioidi.<br />
Non esiste alcun farmaco in grado di<br />
curare tutti i tipi di <strong>prurito</strong>.
LA MEDICINA BIOLOGICA OTTOBRE - DICEMBRE 2001<br />
IL PRURITO E LA SOSTANZA<br />
FONDAMENTALE<br />
La Sostanza Fondamentale occupa<br />
gli spazi extracellulari dell’intero organismo,<br />
lambisce ogni cellula e reagisce<br />
sempre in modo unitario ma non<br />
uniforme (Fig. 3).<br />
<strong>Il</strong> sistema fondamentale è costituito<br />
da sostanza fondamentale (GAGs, PG,<br />
glicoproteine reticolari e strutturali) e<br />
da elementi cellulari, vascolari e nervosi.<br />
Questo sistema, dotato di una autoregolazione<br />
intrinseca, è direttamente<br />
influenzato dai sistemi regolativi superiori:<br />
nervosi, ormonali ed immunitari<br />
(Fig. 4).<br />
Le fibre nervose vegetative che fuoriescono<br />
dallo strato mielinico (cellule<br />
di Schwann) terminano nella sostanza<br />
fondamentale (s.f.): tutte le modificazioni<br />
che si verificano nella s.f. vengono<br />
comunicate al SNC che invia la propria<br />
risposta. Le fibre nervose vegetative<br />
non contraggono con le cellule<br />
della sostanza fondamentale veri e<br />
propri rapporti sinaptici, pur modulandone<br />
le funzioni.<br />
La componente infiammatoria neurogena<br />
della regolazione di base dimostra<br />
che i nervi sensitivi non solo hanno<br />
una funzione afferente come recettori<br />
del dolore e del <strong>prurito</strong> ma possiedono<br />
anche proprietà efferenti. La funzione<br />
sensitivo-efferente crea un release dei<br />
neuropeptidi del dolore come la sostanza<br />
P e il CGRP (Calcitonine Gene<br />
Related Peptide): questi hanno effetto<br />
degranulante sui mastociti stimolando<br />
la liberazione di citochine e di istamina.<br />
<strong>Il</strong> concetto di sostanza fondamentale<br />
e di matrice dimostra che il <strong>prurito</strong><br />
può essere sostanzialmente centripeto<br />
(legato a fenomeni di inquinamento<br />
della matrice) o centrifugo (avvio neurogeno<br />
dell’infiammazione) e che vi è<br />
risonanza tra matrice centrale e matrice<br />
periferica.<br />
Qualunque alterazione della sostanza<br />
fondamentale sarà potenzialmente<br />
in grado di avviare neurogenicamente<br />
lo stimolo pruriginoso: tossine autologhe<br />
ed eterologhe, carenza di ossigeno,<br />
sollecitazioni meccaniche, fattori<br />
alimentari, stress emotivo, ormoni (gli<br />
estrogeni causano la liberazione di<br />
istamina), influenze atmosferiche ed<br />
elettrosmog sono solo alcuni dei fattori<br />
implicati.<br />
Sostanza<br />
Fondamen<br />
Bioritmi<br />
Sistemi<br />
Fondamentali<br />
Fig. 3: Matrice e regolazione di base<br />
(H. Heine, La Medicina Biologica, 4,<br />
1998, pag.10).<br />
Fig. 4: Sistemi di regolazione della<br />
Sostanza Fondamentale.<br />
Sistemi<br />
Regolativi<br />
Superiori<br />
97
LA MEDICINA BIOLOGICA OTTOBRE - DICEMBRE 2001<br />
È ipotizzabile che, quando è coinvolta<br />
la Sostanza Fondamentale di organi<br />
interni specifici le cui aree cutanee<br />
proiettive siano innervate dalla stessa<br />
radice spinale, in queste zone sia<br />
maggiormente spiccata la sensazione<br />
di <strong>prurito</strong>.<br />
LESIONI CUTANEE<br />
ASSOCIATE A PRURITO<br />
Tra le patologie cutanee che frequentemente<br />
si associano a <strong>prurito</strong> ricordiamo:<br />
xerosi, parassitosi (scabbia,<br />
pediculosi, punture di insetto), dermatiti<br />
(atopiche e da contatto), farmaci<br />
(oppiacei, ASA), lichen, orticaria, dermatite<br />
erpetiforme (<strong>prurito</strong> urente),<br />
ustioni solari e dermatiti seborroiche.<br />
<strong>Il</strong> <strong>prurito</strong> generalizzato in assenza di<br />
patologie dermatologiche primarie,<br />
può essere una spia importante e precoce<br />
di forme patologiche a carattere<br />
internistico.<br />
Fig. 5: Eziologia delle sindromi pruritiche.<br />
98<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
Stres<br />
Tossico eterolog<br />
Elettrosmog<br />
Tossico autolog<br />
Vulvar<br />
Un’analisi retrospettiva di una casistica<br />
personale su una popolazione di<br />
72 pazienti che presentavano <strong>prurito</strong><br />
concomitante alla patologia di fondo<br />
ha rivelato la seguente distribuzione:<br />
– <strong>prurito</strong> da stress (24%), tossico eterologo<br />
(15%), da elettrosmog (12%),<br />
tossico autologo (12%), vulvare (12%),<br />
senile (10%), anale (8%), gravidico<br />
(5%) e parassitario (2%) (Fig. 5).<br />
<strong>Il</strong> <strong>prurito</strong> eterologo o eterotossico,<br />
correlato a farmaci, alimenti o tossicomanie<br />
è generalizzato, diffuso, talvolta<br />
violentissimo.<br />
<strong>Il</strong> <strong>prurito</strong> autologo da insufficienza<br />
epato-renale ed ipercolesterolemia è<br />
un <strong>prurito</strong> generalizzato, continuo o<br />
episodico, raramente intenso, talvolta<br />
violento, non sempre in rapporto<br />
con la gravità della malattia cui si<br />
associa.<br />
<strong>Il</strong> <strong>prurito</strong> vulvare che colpisce le giovani<br />
donne o le donne in postmenopausa,<br />
si associa a leucorrea, tricomoniasi,<br />
moniliasi, affezioni acute e<br />
croniche di utero ed annessi, stati allergici,<br />
diabete: interessa il clitoride,<br />
le grandi e piccole labbra, le commissure<br />
anteriori e posteriori della<br />
vulva, estendendosi frequentemente<br />
alle aree viciniori. Ha intensità variabile:<br />
generalmente è violento in senso<br />
progressivo, tenace, ribelle, penoso,<br />
urente, lancinante. Si associa<br />
Senil<br />
Anal<br />
Gravidic<br />
Parassitari<br />
ad insonnia, nervosismo, depressione<br />
e sensi di colpa. Non sono rare le<br />
infezioni secondarie.<br />
<strong>Il</strong> <strong>prurito</strong> senile deriva da turbe del<br />
metabolismo, diminuzione degli ormoni<br />
sessuali o stati di insufficienza<br />
epato-renale. E’ più marcato sul tronco.<br />
Risparmia (in genere) il cuoio capelluto<br />
e gli organi genitali. Inizialmente<br />
moderato, intermittente, progressivamente<br />
più continuo è talvolta<br />
violento ed insopportabile. Va incontro<br />
a periodi di remissione e può<br />
provocare insonnia.<br />
<strong>Il</strong> <strong>prurito</strong> anale si associa a parassitosi<br />
intestinale, emorroidi, fistole, affezioni<br />
croniche dello stomaco e turbe<br />
digestive. E’ un <strong>prurito</strong> violento,<br />
intollerabile, penoso; procede a<br />
poussées oppure è continuo, parossistico.<br />
<strong>Il</strong> <strong>prurito</strong> gravidico, legato al metabolismo<br />
fetale ed autointossicazione<br />
gravidica, è vulvare o generalizzato:<br />
persistente, penoso, interrotto da crisi<br />
di esacerbazione. Scompare dopo<br />
il parto tendendo a recidivare ad<br />
ogni gravidanza.<br />
<strong>Il</strong> <strong>prurito</strong> parassitario, indotto da pidocchi,<br />
acari della sabbia, pulci e<br />
zanzare, interessa in capo, il pube<br />
ed il soma; è vivissimo durante le ore<br />
notturne, associato ad insonnia e<br />
nervosismo: è aggravato dal caldo.<br />
<strong>Il</strong> <strong>prurito</strong> associato a malattie ematologiche<br />
è intenso, generalizzato o<br />
segmentale a carico degli arti superiori<br />
ed inferiori, soprattutto dopo un<br />
bagno caldo od esposizione a fonti<br />
termiche. Può precedere, anche di<br />
mesi, la comparsa della malattia.<br />
STRESS PSICHICO E PRURITO<br />
Lo stress psichico è una causa importante<br />
di <strong>prurito</strong>. Alcuni individui affetti<br />
da <strong>prurito</strong> psicogeno ritengono che<br />
esso sia provocato da “minuscoli parassiti”<br />
della pelle. E’ un <strong>prurito</strong> localizzato<br />
di intensità variabile. Si aggrava in
LA MEDICINA BIOLOGICA OTTOBRE - DICEMBRE 2001<br />
occasione di conflitti morali, sociali, familiari,<br />
stress fisici o intellettuali, emozioni<br />
o preoccupazioni. Si accompagna<br />
ad insonnia, depressione, ansia e crisi<br />
d’angoscia. Questi soggetti si grattano<br />
fino a provocarsi escoriazioni, papule di<br />
lichenificazione o noduli (ispessimenti<br />
della cute provocati dallo sfregamento<br />
continuo) nelle regioni facilmente raggiungibili<br />
dalle mani (arti, cuoio capelluto,<br />
dorso e regioni scapolari).<br />
Uno studio condotto su 252 pazienti<br />
ha evidenziato una correlazione tra<br />
<strong>prurito</strong> e depressione in un numero<br />
elevato di patologie pruriginose della<br />
pelle: dermatite atopica (143), psoriasi<br />
(77) ed orticaria cronica idiopatica<br />
(32). Tutti i pazienti dovevano indicare<br />
l’intensità del <strong>prurito</strong> su una scala da 1<br />
a 10 ed effettuare una serie di test psicologici,<br />
incluso il Carrol Rating Scale<br />
for Depression (CRSD). In tutti i pazienti<br />
che avevano quantizzato il <strong>prurito</strong><br />
con un punteggio superiore a 5.5 si<br />
osservava anche uno score significativamente<br />
più grave per depressione.<br />
Uno stato depressivo può, pertanto,<br />
amplificare la percezione del <strong>prurito</strong>.<br />
In condizioni di prolungato isolamento<br />
sociale dopo la nascita, i ratti sviluppano<br />
lesioni ulcerative della pelle indotte<br />
da vigorosi grattamenti; anche<br />
tra i Primati, in circostanze analoghe,<br />
si osserva la comparsa di uno stato<br />
depressivo con lesioni da grattamento.<br />
I pazienti depressi presentano generalmente<br />
livelli elevati di CRF rispetto<br />
ai controlli sani. <strong>Il</strong> CRF è il maggiore<br />
regolatore fisiologico delle ß endorfine<br />
derivanti dalla POMC (Pro-Oppio-Melanocortina)<br />
e dell’ACTH, prodotti<br />
dall’ipofisi anteriore.<br />
E’ possibile, quindi, che gli elevati livelli<br />
di CRF negli individui neuro-depressi<br />
diminuiscano la soglia di grattamento<br />
e <strong>prurito</strong> aumentando la produzione<br />
centrale e periferica di oppioidi.<br />
In questi pazienti, frequentemente<br />
affetti anche da problematiche allergiche,<br />
la somministrazione di terapie<br />
biologiche di tipo antidepressivo con-<br />
tribuisce alla risoluzione della sintomatologia<br />
pruriginosa ed alla modulazione<br />
della sintesi di istamina.<br />
PRURITO E SINDROME<br />
DA IPERSENSIBILITÀ<br />
ELETTROMAGNETICA<br />
La sindrome da ipersensibilità elettromagnetica<br />
si evidenzia sempre più<br />
frequentemente in professionisti esposti<br />
ad EMF: operatori su computers e<br />
videoterminali, personale di sala operatoria,<br />
personale di volo, ecc. (Fig. 6).<br />
Un numero sempre più elevato di individui<br />
riferisce una sintomatologia di<br />
tipo allergico dopo esposizione a determinate<br />
frequenze e strumenti: computers,<br />
televisori, stereo, telefoni cellulari.<br />
Spesso queste allergie sono crociate.<br />
I dermatologi si confrontano con<br />
sindromi nuove come i rash cutanei da<br />
computer. Alcuni Ricercatori (Dallas)<br />
stanno mettendo a punto un sistema di<br />
test di frequenze isolate per studiare le<br />
reazioni dei pazienti anche dal punto<br />
di vista neurovegetativo.<br />
Le alterazioni della matrice cutanea,<br />
indotte dalla permanenza in prossimità<br />
di elettrodotti, possono originare sindromi<br />
pruriginose da ipersensibilità<br />
elettromagnetica.<br />
PRURITO E REGOLAZIONE DI BASE<br />
La regolazione di base, mirabilmente<br />
sintetizzata nel concetto omotossicologico<br />
di matrice, fornisce una chiave<br />
di lettura completa delle sindromi<br />
pruriginose sia per quanto riguarda gli<br />
aspetti metabolici che quelli correlati<br />
ad alterazioni endocrine, stati depressivi<br />
o neurodistonici.<br />
Le perturbazioni della regolazione di<br />
base e della sostanza fondamentale<br />
provocano una rapida elaborazione<br />
elettromagnetica dell’informazione<br />
evocando appropriate reazioni cellulari<br />
Fig. 6: Un numero sempre più elevato<br />
di individui riferisce sintomi di tipo<br />
allergico dopo esposizione a determinate<br />
frequenze.<br />
attraverso la rete neurale della sostanza<br />
fondamentale.<br />
Tutte le modificazioni del macro e<br />
microambiente, dell’alimentazione,<br />
dell’attività fisica, delle emozioni e dei<br />
sentimenti agiscono, attraverso la sostanza<br />
fondamentale, sui processi di<br />
sintesi, promossi dal nucleo cellulare.<br />
La sostanza fondamentale è costituita<br />
da complessi glico-proteici altopolimerici<br />
con prevalenza di proteoglicani<br />
(PG) e glicosaminoglicani (GAGs -<br />
soprattutto acido jaluronico), seguiti<br />
da glicoproteine strutturali (collagene,<br />
elastina), glicoproteine reticolari (fibronectina,<br />
laminina, etc.) e proteine<br />
transitoriamente legate come citochine,<br />
ormoni, proteasi, etc. La regolazione<br />
di base è rappresentata dalla<br />
sintesi dei meccanismi regolatori locali<br />
del sistema fondamentale + i super<br />
sistemi regolativi superiori: nervosi,<br />
ormonali, immunitari. La pelle, sia<br />
come epidermide di derivazione ectoblastica<br />
che come derma di derivazione<br />
mesoblastica, offre una possibilità<br />
di approfondimento della regolazione<br />
di base.<br />
99
LA MEDICINA BIOLOGICA OTTOBRE - DICEMBRE 2001<br />
INDICAZIONI TERAPEUTICHE<br />
<strong>Il</strong> MALT costituisce il maggiore organo<br />
immunitario dell’organismo ed è locus<br />
fondamentale per tutta l’immunità.<br />
Tutte le mucose organiche sono collegate<br />
sotto il profilo immunitario; grazie<br />
alle strette correlazioni MALT, un’immunità<br />
distrettuale può assumere carattere<br />
sistemico o globale (Milani, 2001).<br />
Debolezza immunitaria, disbiosi intestinale,<br />
stress psichico ed alimentazione<br />
inadeguata, possono trasformare<br />
l’intestino in un gigantesco campo di disturbo<br />
per l’intera regolazione di base<br />
con inevitabile impatto sulle problematiche<br />
cliniche che si manifestano<br />
con <strong>prurito</strong>.<br />
Si ritiene, pertanto, che l’eubiosi intestinale<br />
rappresenti uno dei punti cardine<br />
di trattamento delle sindromi pruriginose.<br />
Per queste ultime l’Autore ha considerato<br />
l’opportunità di sconsigliare al<br />
paziente l’assunzione di alimenti istamino<br />
liberatori quali carne di suino, crostacei,<br />
cioccolato, Solanacee, etc.<br />
Sono indicati i complementi nutrizionali<br />
costituiti da batteri intestinali per il<br />
riequilibrio della flora enterale (Prosymbioflor<br />
® , Symbioflor ® 1, Symbioflor ®<br />
2) unitamente ai nosodi intestinali<br />
Bac. Coli, Bac. Proteus, Bac. Dysente-<br />
Fig. 8: Terapia del <strong>prurito</strong> nel soggetto<br />
VAGOTONICO-CARBONICO.<br />
100<br />
Fa<br />
PN<br />
Attiv<br />
em<br />
Prepa<br />
(tenue, crasso e cute)<br />
Fig. 7: Interventi terapeutici sul MALT-GALT.<br />
riae, Botulismus, Enterococcinum, Salmonella<br />
TP (Staufen-Pharma). Posologia<br />
consigliata: due fiale alla settimana<br />
per os alla diluizione prescelta (Fig. 7).<br />
•La fisiopatologia del SOGGETTO<br />
VAGOTONICO carbonico, in relazione<br />
alle sindromi caratterizzate da<br />
<strong>prurito</strong>, evidenzia le situazioni metaboliche<br />
che determinano autointossicazione<br />
con sforzo dell’organismo<br />
finalizzato al ripristino dell’omeostasi<br />
in seno alla matrice. L’indicazione<br />
alla somministrazione dei farmaci di<br />
risonanza <strong>PNEI</strong> quali Calcarea car-<br />
MALT-GALT<br />
Organoterapici/DEG Symbioflor ®<br />
bonica, Graphites, Sulphur, Lycopodium,<br />
Psorinum si integra con quella<br />
di farmaci chiave dell’attivazione<br />
emuntoriale: Solidago compositum<br />
S fiale, Lycopodium compositum fiale,<br />
Thuja compositum fiale, Mucosa<br />
compositum fiale.<br />
Utile l’aggiunta di preparati d’organo<br />
(suis) derivati dall’intestino tenue,<br />
dal crasso e dalla cute (Fig. 8).<br />
•La fisiopatologia del SOGGETTO<br />
SIMPATICOTONICO fosfo-fluorico<br />
esalta la reattività del foglietto ectodermico<br />
interessando in particolar<br />
Fig. 9: Terapia del <strong>prurito</strong> nel soggetto<br />
SIMPATICOTONICO FOSFO-FLUORICO.<br />
Fa<br />
PN<br />
Mo<br />
sin
LA MEDICINA BIOLOGICA OTTOBRE - DICEMBRE 2001<br />
Fig. 10: Terapia del <strong>prurito</strong> su base disendocrina.<br />
Prurito su base disendocrina<br />
Organo<br />
– <strong>terapia</strong><br />
s<br />
modo l’epidermide ed il sistema<br />
neurovegetativo.<br />
L’omeostasi della matrice nel distretto<br />
cutaneo verrà favorita dalle alte diluizioni<br />
dei farmaci omeopatici scelti nel<br />
Gruppo dei Fosfofluorici (Natrium muriaticum,<br />
Silicea, Ignatia, Phosphorus,<br />
Camomilla), Fiori di Bach, neurotrasmettitori<br />
ed ormoni omeopatizzati ad<br />
effetto modulante la sintesi di endorfine:<br />
ACTH, Serotonina, Melatonina,<br />
Glandula suprarenalis suis, Hypothalamus<br />
suis, Corpus pineale suis (Fig. 9).<br />
Nei pruriti vulvo-vaginali su base infiammatoria<br />
e disendocrina è di insostituibile<br />
valore la <strong>terapia</strong> con organoterapici<br />
a modulazione endocrina<br />
(Ovarium suis fiale, Lilium compositum<br />
fiale), preparati ad uso topico (NATUR<br />
1 ovuli vaginali, NATUR 2 crema con<br />
applicatore vaginale) (Fig. 10).<br />
CONCLUSIONE<br />
Fitoestrogeni<br />
<strong>Il</strong> <strong>prurito</strong> è un sintomo complesso,<br />
da non sottovalutare, spia di molteplici<br />
condizioni di rilevanza clinica. La <strong>terapia</strong><br />
<strong>biologica</strong> è in grado di individualizzare<br />
la <strong>terapia</strong>, agendo sulla regolazione<br />
di base della matrice. <br />
TERAPIA<br />
Preparazioni<br />
LETTERATURA<br />
N di/<br />
Transfactor<br />
NATUR 1, NATUR 2<br />
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pagg. 95 -101.<br />
Indirizzo dell’Autore:<br />
Prof.ssa <strong>Maria</strong> <strong>Corgna</strong><br />
– Docente, Tutor e Membro<br />
del Direttivo Scientifico A.I.O.T.<br />
– Membro del Direttivo Scientifico<br />
SI<strong>PNEI</strong><br />
– Docente al Corso di Perfezionamento<br />
in Prodotti di Origine Naturale c/o<br />
l’Università degli Studi della Calabria.<br />
C/o European Hospital<br />
Via Portuense, 700<br />
I-00149 Roma<br />
E-mail: M.<strong>Corgna</strong>@rmnet.it<br />
Giugno 2001<br />
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