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LE PARALISI CEREBRALI INFANTILI

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<strong>LE</strong> <strong>PARALISI</strong> <strong>CEREBRALI</strong><br />

<strong>INFANTILI</strong>


<strong>PARALISI</strong> CEREBRA<strong>LE</strong><br />

INFANTI<strong>LE</strong>: DEFINIZIONE<br />

Disordine della postura e del movimento, dovuta a un difetto o a<br />

una lesione del cervello immaturo.<br />

Bax, 1964<br />

Un gruppo di disordini dello sviluppo del movimento e della postura, che<br />

causano limitazioni nelle attività e che dipendono da un danno<br />

neurologico non progressivo occorso nel cervello immaturo. La<br />

compromissione motoria può essere accompagnata da disturbi sensitivi,<br />

cognitivi, di comunicazione, percettivi, del comportamento e /o da<br />

convulsioni.


EZIOLOGIA<br />

1. FATTORI PRENATALI (ENTRO LA 28ª SETT. DI GESTAZIONE):<br />

• ipossia fetale<br />

• prematurità grave<br />

• infezioni materne (toxoplasmosi, citomegalovirus, rosolia,…)<br />

• malattie metaboliche materne (diabete)<br />

• alterazioni cromosomiche<br />

• malformazioni congenite<br />

• farmaci<br />

• radiazioni<br />

2. FATTORI PERINATALI (DALLA 28ª SETT. DI GESTAZ. AL 10º GIORNO DI VITA):<br />

• prematurità<br />

• distocia da parto<br />

• farmaci<br />

3. FATTORI POSTNATALI:<br />

• alterazioni metaboliche<br />

• infezioni (meningo-encefalite)<br />

• traumi<br />

70-80%<br />

6%<br />

10-20%


INCIDENZA<br />

1.5-2 casi per 1000 nati vivi


CLASSIFICAZIONE TOPOGRAFICA


Classificazione in base alle caratteristiche del<br />

movimento (classificazione motoria)<br />

Forme spastiche 70-80%<br />

Forme atassiche 10-20%<br />

Forme discinetiche o distoniche < 10%<br />

Forme miste


CLASSIFICAZIONE FUNZIONA<strong>LE</strong><br />

• Livello I: il bambino cammina senza restrizioni sia in ambiente<br />

• familiare che all’esterno. Le limitazioni si evidenziano in abilità<br />

• motorie più complesse (corsa, salto, ecc…).<br />

• Livello II: il bambino cammina senza l’uso di ausili in ambiente<br />

• familiare, ma presenta limitazioni e necessità di assistenza negli<br />

• ambienti esterni. Sale le scale con appoggio e non è in grado di<br />

• correre o saltare.<br />

• Livello III: il bambino cammina con l’aiuto di ausili sia in ambiente<br />

• familiare che all’esterno; in ambienti estranei o per lunghi percorsi<br />

• deve essere trasportato. È in grado di mantenere la stazione seduta in<br />

• autonomia.<br />

• Livello IV: il bambino non è in grado di camminare anche con l’uso di<br />

• ausili e deve essere assistito anche nei passaggi da seduto ad eretto.<br />

• Mantiene la stazione seduta con sostegno e per gli spostamenti<br />

• utilizza la carrozzina.<br />

• Livello V: il bambino presenta gravi limitazioni dell’autonomia motoria<br />

• anche con l’uso di ausili. Non è in grado di mantenere la stazione<br />

• seduta, né di controllare stabilmente il capo; inoltre deve essere<br />

• trasportato e assistito in tutte le posture.


Classificazione mista (considera anche<br />

l’aspetto percettivo e intenzionale)<br />

• Bambino aposturale<br />

• Bambino cado cado<br />

• Bambino tirati su<br />

• Bambino acinetico<br />

• Bambino tetraplegico con antigravità orizzontale<br />

• Bambino tetraplegico con antigravità verticale<br />

• Bambino diplegico di tipo propulsivo<br />

• Bambino diplegico di tipo propulsivo che non necessita di bastoni<br />

• Bambino diplegico di tipo gonna stretta<br />

• Bambino diplegico di tipo gonna stretta che non necessita di bastoni<br />

• Bambino diplegico tipo bilanciere<br />

• Bambino diplegico tipo bilanciere che non necessita di bastoni<br />

• Bambino diplegico tipo temerario con prevalenza prossimale<br />

• Bambino diplegico tipo temerario con prevalenza distale<br />

• Bambino con doppia emiplegia<br />

• Bambino con emiplegia congenita<br />

• Bambino con emiplegia prenatale<br />

• Bambino con emiplegia connatale<br />

• Bambino con emiplegia acquisita<br />

• Bambino con emidistonia


EVENTI CHE HANNO CONTRIBUITO<br />

ALLA NASCITA PREMATURA<br />

CORIOAMNIOSITE MATERNA<br />

IMMATURITA’ SNC<br />

PRETERMINE<br />

Alto grado<br />

Basso peso<br />

IUGR<br />

Emorragia intraventricolare (20%)<br />

IMMATURITA’ APPARATO<br />

CARDIOCIRCOLATORIO E<br />

RESPIRATORIO<br />

AMBIENTE POSTNATA<strong>LE</strong><br />

NON DEL TUTTO FISIOLOGICO<br />

Leucomalacia periventricolare


EMORRAGIA INTRAVENTRICOLARE<br />

Tabella 1. Classificazione dell’emorragia intraventricolare (Volpe, 2001)<br />

Grado 1<br />

Grado 2<br />

Grado 3<br />

Emorragia della matrice germinativa con assente o ridotto sanguinamento<br />

intraventricolare (50% dell’area ventricolare nelle immagini parasagittali)<br />

Annotazione separata: presenza di ecodensità periventricolare (sede ed estensione)


<strong>LE</strong>UCOMALACIA PERIVENTRICOLARE<br />

Ipossia prolungata Ipotensione sistemica<br />

Vulnerabilità territori<br />

arteriosi di confine<br />

Difetto autoregolazione<br />

circolo<br />

Necrosi e gliosi<br />

Cavitazioni<br />

Sensibilità oligodendrociti<br />

proliferanti ai radicali liberi


IPERCAPNIA<br />

IPOSSIEMIA<br />

ACIDEMIA<br />

↓ AUTOREGOLAZIONE<br />

DEL CIRCOLO<br />

Neonato a termine<br />

ASFISSIA PERINATA<strong>LE</strong><br />

REDISTRIBUZIONE<br />

DEL FLUSSO EMATICO<br />

(LA PRESSIONE SISTEMICA E’ COSTANTE)<br />

IPOTENSIONE SISTEMICA<br />

DIMINUZIONE FLUSSO CEREBRA<strong>LE</strong><br />

DANNO ISCHEMICO CEREBRA<strong>LE</strong><br />

(MEDIATA DAL DANNO AL MIOCARDIO)<br />

FASE DI<br />

COMPENSO<br />

SCOMPENSO


Neuroimmagini e PCI<br />

• Ecografia cerebrale<br />

•RM<br />

• RM funzionale<br />

• Spettroscopia in RM<br />

• Diffusione


Neuroimmagini e PCI<br />

• DD PCI e forme evolutive<br />

• Buona correlazione gravità lesione e disturbo neuromotorio<br />

• Diversità frequenza e gravità delle lesioni nelle diverse forme cliniche:<br />

– Dilatazione severa ventricoli laterali tetraplegia<br />

– Sostanza bianca sottocorticale tetraparesi, doppie emiplegie, emiplegie<br />

– Nuclei della base Distonia o forme miste<br />

– Emiparesi: Sostanza bianca periventrolare spesso bilater, anche se maggiormente nell’emisfero<br />

controlaterale al lato plegico, in ¼ dei casi indenne<br />

• Danno corticale e aumento spazi cerebrali RM<br />

• Danno corticale epilessia<br />

• Conclusioni più valide nei grandi numeri, meno sul singolo<br />

• Non tutti i bambini con lesioni cerebrali sviluppano sequele<br />

• Sviluppo neuropsichico<br />

tipo lesione<br />

epoca danno<br />

predisposizione genetica<br />

componente ambientale<br />

fattori sconosciuti


DIAGNOSI CLINICA<br />

• I sintomi si manifestano dopo i primi mesi di vita,<br />

talora dopo anni<br />

• Quadro neonatale assente o sfumato, attenuato o<br />

esagerato dai farmaci<br />

• Semeiotica neurologica del neonato prematuro<br />

difficile da interpretare<br />

• Valutazione neurologica tradizionale poco<br />

predittiva


L’esame neurologico neonatale: un<br />

nuovo approccio<br />

• Osservazione attività motoria spontanea (GMs)<br />

Repertorio povero<br />

Movimenti crampiformi sincronizzati<br />

GMs caotici<br />

• Ottimo valore predittivo, anche nei pretermine<br />

• Economica, veloce, facilmente eseguibile<br />

• Non praticabile nei neonati con grave depressione SNC


FORME SPASTICHE


Spasticità<br />

Aumento velocità velocit dipendente del tono<br />

muscolare (riflesso tonico da stiramento),<br />

associato ad iperreflessia osteotendinea<br />

(riflesso fasico da stiramento), interessante<br />

preferenzialmente alcuni gruppi muscolari e<br />

dovuto ad un’anomala un anomala elaborazione degli<br />

input sensitivi primari quale espressione di<br />

una sofferenza del I motoneurone<br />

(Young Young, , 1994)


TETRAPARESI SPASTICA<br />

• Leucomalacia periventricolare grave<br />

• Disturbo tono e movimento molto grave e simmetrico, manifesto<br />

precocemente<br />

• “In ugual misura” arti superiori e inferiori<br />

• Ritardo sviluppo posturo-motorio<br />

• Prognosi deambulazione autonoma e manipolazione sfavorevole<br />

• Disturbi visivi e uditivi frequenti<br />

• Compromissione orofacciale da paralisi pseudobulbare<br />

• Epilessia e ritardo mentale molto frequenti<br />

• Contratture muscolari diffuse e deformità articolari e di assetto del<br />

rachide


• Pretermine<br />

DIP<strong>LE</strong>GIA SPASTICA<br />

• Leucomalacia periventricolare<br />

• Arti inferiori > arti superiori<br />

• Contiguità zone malaciche-decorso vie corticospinali zone inferiori corpo<br />

• Ipertonia s.t. tricipiti surali e adduttori anca dal 3°-4° mese di vita<br />

• Prognosi per la deambulazione favorevole<br />

• Motricità arti superiori sufficientemente conservata<br />

• Frequente interessamento nervi cranici (es. strabismo)<br />

• Sviluppo intelligenza e linguaggio in genere normali<br />

• Epilessia rara<br />

• Contratture muscolari e deformità articolari frequenti


EMIP<strong>LE</strong>GIA SPASTICA<br />

• Cisti poroencefaliche isolate, lesioni capsula interna, lesioni<br />

periventricolari anche bilaterali<br />

• Solo un emilato corporeo<br />

• Arto superiore > inferiore o viceversa<br />

• Spesso prevalentemente distale<br />

• Prognosi per la deambulazione autonoma sempre favorevole<br />

• Frequente epilessia parziale<br />

• Frequenti alterazioni a carico dello schema corporeo e<br />

dell’organizzazione prassica e gnosica<br />

• Intelligenza può essere compromessa<br />

• Se emilato paretico è emisfero dominante ritardo sviluppo<br />

linguaggio<br />

• Contratture muscolari e deformità articolari , trofismo<br />

muscolare e osseo spesso ridotto


• Rara<br />

Forma atassica<br />

• Cervelletto o vie a partenza cerebellare<br />

• Malformazioni, infezioni più raramente ischemia<br />

• Ipotonia spiccata nei primi mesi di vita che tende a permanere<br />

• Atassia<br />

• Tremori, dismetria, adiadocinesia<br />

• Nistagmo oculare cerebellare<br />

• Sviluppo psicomotorio spesso ritardato<br />

• Ritardo linguaggio, parola scandita<br />

• Frequente deficit mentale


• Nuclei della base<br />

Forma distonica<br />

• Incompatibilità materno-fetale<br />

• Asfissia perinatale grave nel neonato a termine<br />

• Tono di fondo diminuito a riposo<br />

• Ipertonia se sollecitazione e impegno motorio<br />

• Ipercinesie involontarie, rapide e incoordinate<br />

• Alterazione emissione della voce<br />

• Intelligenza in genere normale<br />

• Forme miste


Forma atetosica (o coreo-atetosica)<br />

• Extrapiramidale (nucleo caudato e putamen)<br />

• Ipotonia<br />

• Movimenti lenti, aritmici, di tipo polipoide dai primi mesi<br />

di vita<br />

• Faccia, lingua, estremità distale degli arti<br />

• Movimenti rapidi, prossimali, coreici<br />

• Linguaggio disartrico<br />

• Intelligenza poco compromessa<br />

• Sordità percettiva


CONDIZIONI ASSOCIATE AL<strong>LE</strong> PCI<br />

• Ritardo mentale<br />

• Convulsioni<br />

• Ritardo di crescita<br />

• Deformità della colonna<br />

• Compromissione visus, udito e parola<br />

• Drooling<br />

• Incontinenza<br />

• Alterazioni della percezione e delle sensazioni


MANAGEMENT delle PCI<br />

TERAPIA<br />

FISICA<br />

BRACES E<br />

AUSILI ORTOTTICI<br />

AUSILI MECCANICI<br />

CHIRURGIA<br />

PCI<br />

FARMACI<br />

TERAPIA<br />

COMPORTAMENTA<strong>LE</strong><br />

TERAPIA<br />

OCCUPAZIONA<strong>LE</strong><br />

TERAPIA<br />

DEL LINGUAGGIO<br />

AUSILI PER LA<br />

COMUNICAZIONE


RIZOTOMIA SE<strong>LE</strong>TTIVA POSTERIORE<br />

• Sezione di una porzione di radici nervose sensitive (25-80%), di solito nel tratto<br />

L1-S2, scoperte mediante laminotomia<br />

• Monitoraggio EMG per identificare le radici nervose che, sotto<br />

elettrostimolazione, producono una risposta anomala<br />

• Nei 6 mesi successivi all’intervento riabilitazione intensiva<br />

In pazienti che presentano una compromissione medio-lieve:<br />

• riduzione dell'ipertono<br />

• miglioramento della funzione globale<br />

• miglioramento della motricità distrettuale<br />

In pazienti affetti da forme gravi:<br />

• riduzione dell'ipertono<br />

• miglioramento della postura<br />

• miglioramento del nursing<br />

• riduzione della sintomatologia dolorosa


ALTRI INTERVENTI CHIRURGICI<br />

• Allungamento di tendini<br />

• Capsulotomia<br />

• Fasciotomia<br />

• Osteotomia<br />

• Tenotomia<br />

• Spinal fusion


TRATTAMENTO FARMACOLOGICO<br />

della SPASTICITA’<br />

• Farmaci utilizzabili per via orale<br />

• BT-A, alcool e fenolo (blocchi<br />

neuromuscolari selettivi)<br />

• Baclofen intratecale


Farmaci utilizzabili per via orale<br />

• Diazepam, baclofen, dantrolene sodico e<br />

tizanidina<br />

• Facilità d’uso<br />

• Effetti collaterali<br />

• Indicazioni: forme lievi e/o generalizzate


BLOCCHI NEURO-MUSCOLARI<br />

•DIAGNOSTICI<br />

• TERAPEUTICI<br />

SE<strong>LE</strong>TTIVI<br />

Anestetici locali<br />

Alcol<br />

Fenolo<br />

Tossina Botulinica


ANESTETICI LOCALI:<br />

INDICAZIONI<br />

• Valutazione temporanea della possibile efficacia di<br />

un blocco più duraturo<br />

• Valutazione della menomazione<br />

• Facilitazione nel confezionamento di casting


ALCOL E FENOLO<br />

NEUROLISI CHIMICA


TOSSINA BOTULINICA:<br />

meccanismo d’azione<br />

Collateral axonal sprouts development A new neuromuscolar injunction is estabilished.<br />

Eventually, the neuromuscular injunction resumes<br />

function and sprout regresses<br />

Lo sviluppo di nuove giunzioni neuromuscolari, e l’inattivazione proteolica<br />

della tossica, rendono l’ effetto clinico temporaneo


TOSSINA BOTULINICA<br />

• MECCANISMO D’AZIONE: blocco pre-sinaptico del rilascio acetilcolina<br />

• SITO DI INIEZIONE: intramuscolare<br />

• STRUTTURE BLOCCATE: giunzione neuromuscolare<br />

• TECNICA DEL BLOCCO: EMG o ES<br />

• DOSAGGI E DILUIZIONI: a sec. del tipo di tossina, dell’età e del peso del pz,<br />

del numero e della sede dei muscoli coinvolti<br />

• COMPARSA EFFETTO: giorni<br />

• DURATA AZIONE: 3-6 mesi*<br />

• EFFETTI COLLATERALI: debolezza muscolare generalizzata<br />

diplopia, disfagia, bocca secca<br />

resistenza da formazione di anticorpi (alti dosaggi,<br />

somministrazioni a brevi intervalli)


BACLOFEN INTRATECA<strong>LE</strong><br />

CONCENTRAZIONE<br />

ASSOLUTA<br />

EFFETTI COLLATERALI<br />

CONCENTRAZIONE<br />

NEL CSF<br />

SONNO<strong>LE</strong>NZA, CONFUSIONE<br />

NAUSEA E VOMITO, ERRORI<br />

DI PROGRAMMAZIONE<br />

NON INTERROMPERE<br />

BRUSCAMENTE<br />

PROGRAMMABI<strong>LE</strong>, DOSE<br />

VARIABI<strong>LE</strong> NELLA GIORNATA<br />

EFFETTI COLLATERALI<br />

<strong>LE</strong>GATI AL CATETERE<br />

TRATTAMENTO<br />

REVERSIBI<strong>LE</strong>


GAIT ANALYSIS<br />

- dati di cinematica: angoli di flesso-estensione, abdo/adduzione e extra/intrarotazione delle principali<br />

articolazioni (anca ginocchio caviglia e bacino)<br />

- dati di dinamica: momenti e potenze alle articolazioni di anca ginocchio e caviglia<br />

- dati elettromiografici: attivazione e disattivazione muscolare

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