Amministrare - Anaci

#10 Amministrare immobili
ANNAMARIA CALÒ E MANUELA MORO
no ad organizzare ogni spazio e a
mediare ogni situazione con ovvia ed
evidente predisposizione a porsi in
5 Secondo il vostro punto di vista tecnico-professionale, cosa si può migliorare a livello normativo e
associativo?
Rapisarda:A livello normativo è senz’altro
necessario riuscire a raggiungere una
riforma del codice civile che, senza stravolgere
l’attuale castello, cancelli i “coni
d’ombra” presenti nella normativa e dia
più certezza nelle scelte da assumere.
Senz’altro il sogno di tutti gli amministratori,
uomini e donne, è il riconoscimento
della professione, prima ancora
che per soddisfazione personale, per
ripulire il mercato di tanti improvvisati
che danneggiano l’onorabilità del nostro
ruolo. L’associazione sotto questo aspetto
dovrebbe senz’altro concentrare gli sforzi
e fare di più. Per il resto di ANACI non
posso proprio lamentarmi. Semmai devo
lamentare a volte la carenza di “senso
associazionistico” fra gli aderenti. Ma
rimane un problema di cultura.
Calò: A livello normativo si sente sempre
più il bisogno di cambiare le norme
codicistiche ormai obsolete e non più al
passo con le nuove tecnologie proprie
del terzo millennio, a livello associativo
ritengo che l’associazione alla quale
appartengo ormai da un decennio
(ANACI) abbia fatto il massimo perché
queste norme potessero essere cambiate,
la burocrazia e diversi punti di vista
maniera “diversa” nel corso delle
assemblee condominiali. A volte mi
rendo conto che nel gestire alcuni con-
di altre associazioni della stessa categoria,
hanno portato alla non applicazione
delle nuove norme.
De Angelis: Certamente il mancato riconoscimento
della nostra professione,
perfettamente nota alle pubbliche
amministrazioni per le responsabilità e
sconosciuta per i suoi diritti, non aiuta a
far comprendere chiaramente ai nostri
clienti, i condomini, che il nostro lavoro
deve essere svolto in maniera seria e con
costante preparazione ed aggiornamento
sia tecnico che psicologico. Inoltre la
continua innovazione tecnologica e
costruttiva andrebbe supportata da un
aggiornamento degli articoli del Codice
Civile che, nonostante le innumerevoli
proposte presentate, non sono mai stati
riformati.
Moro: A livello associativo invece la
dirigenza di cui io faccio parte si da
molto da fare anche se capisco che alle
volte per mancanza di informazione
questo al singolo socio non è sempre
così visibile.
Porto ad esempio Bolzano la realtà in
cui vivo: fino a qualche anno fa
l’ANACI se pur iscritta era per me qualche
cosa di sconosciuto, mi si chiedeva
fronti, la sola professionalità non basta.
Conoscere Leggi e Regolamenti non è
sufficiente a placare gli animi. Sempre
più spesso è necessario ricorrere a
capacità di organizzazione e di mediazione.
E devo ammettere che in questo,
essere una donna, aiuta.
Moro:La maggior parte delle liti in condominio
nascono per le diverse interpretazioni
che si possono dare a determinate
leggi: quindi visto che siamo nel
ventesimo secolo direi che il Codice
Civile dovrebbe essere un attimino rivisto
dal legislatore (che sa tanta teoria
ma nessuna pratica) chiedendo collaborazione
a chi questo mestiere lo fa di
professione!
ROSSANA DE ANGELIS
di pagare e io pagavo.
Con la sostituzione del Presidente
Provinciale tutto è cambiato ( da trenta
iscritti scarsi che eravamo ora siamo
a quasi settanta).
Il nuovo Presidente Provinciale Marco
Lombardozzi con il suo “caratteraccio”
è riuscito in poco tempo ad apportare
una vera e propria rivoluzione e a farci
conoscere tutto quello che ANACI fa
per noi e a coinvolgere tutti in qualsiasi
evento e iniziativa da lui organizzata.
All’ Anaci suggerisco solo di non
dimenticare mai i nostri clienti e di
tutelarli.