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Medicina e Chirurgia - Napoli - Università di Palermo

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FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Anatomia Patologica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE<br />

CODICE INSEGNAMENTO<br />

Discipline anatomo-patologiche e correlazioni<br />

anatomo-cliniche<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/08<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Vito Franco<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Ada Maria Florena<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 13<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

30<br />

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio<br />

ANNO DI CORSO IV - V (Biennale)<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula Plesso <strong>di</strong> Anatomia Patologica<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni, ed esercitazioni in laboratorio ed al<br />

microscopio<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre e Primo semestre,<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ IV Anno II semestre: Lu, Me, Gio: 8:15-10:00<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

V Anno I semestre: Lu, Me Ve: 8:00-10:00<br />

N.B. Dato lo svolgimento biennale del Corso Integrato ed essendo i Docenti afferenti allo<br />

stesso SSD (MED/08) il calendario delle lezioni <strong>di</strong> ciascun docente viene <strong>di</strong>stribuito in<br />

entrambi i semestri.<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e<br />

d’organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei <strong>di</strong>versi apparati;<br />

Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo decisionale clinico;<br />

Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla <strong>di</strong>agnosi<br />

ed alle strategie terapeutiche, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per<br />

risolvere problemi analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare<br />

autonomamente l’informazione scientifica;<br />

Essere in grado <strong>di</strong> analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici


facilitandone la comprensione ai pazienti;<br />

Essere in grado <strong>di</strong> comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le<br />

capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo autonomo.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO 1<br />

ORE<br />

FRONTALI<br />

60<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

1. Anatomia Patologica Generale:<br />

Aspetti morfologici dell'adattamento e del danno cellulare<br />

Aspetti morfologici delle alterazioni trombo-emboliche<br />

Caratteristiche cito-istologiche delle flogosi acute e croniche e degli esiti<br />

Quadri morfologici delle flogosi croniche granulomatose<br />

Basi morfologiche della <strong>di</strong>splasia e delle lesioni precancerose<br />

Basi anatomiche dell'oncogenesi e della progressione tumorale<br />

Caratteristiche cito-istologiche delle neoplasie<br />

Basi anatomo-cliniche delle metastasi<br />

Diagnosi delle micrometastasi: ruolo del linfonodo sentinella<br />

Principi <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione dei tumori<br />

2. Apparato car<strong>di</strong>o-circolatorio<br />

Quadri morfologici della car<strong>di</strong>opatia ischemica e dell'infarto miocar<strong>di</strong>co<br />

Substrati morfologici delle valvulopatie<br />

Quadri morfologici dell’ipertrofia miocar<strong>di</strong>ca e dello scompenso car<strong>di</strong>aco<br />

Quadri morfologici delle miocar<strong>di</strong>ti e delle car<strong>di</strong>omiopatie (complicanze e<br />

ruolo della biopsia endomiocar<strong>di</strong>ca<br />

Quadri morfologici delle endocar<strong>di</strong>ti in relazione alle <strong>di</strong>fferenti etiopatogenesi<br />

Substrati morfologici delle aritmie car<strong>di</strong>ache<br />

Inquadramento generale dei tumori car<strong>di</strong>aci<br />

Basi anatomiche delle principali car<strong>di</strong>opatie congenite<br />

Patologia del pericar<strong>di</strong>o<br />

Morfologia delle lesioni elementari e <strong>di</strong> quelle avanzate/complicate<br />

dell'aterosclerosi<br />

Quadri anatomo-patologici delle principali vasculiti<br />

Classificazione ed aspetti morfologici degli aneurismi<br />

Quadri morfologici dei <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> circolo nei vari organi<br />

Alterazioni morfologiche dei <strong>di</strong>sturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione<br />

polmonare<br />

3. Apparato respiratorio<br />

Patologia flogistica e neoplastica delle cavità nasali e del rinofaringe<br />

Morfologia delle lesioni pre-neoplastiche e delle neoplasie della laringe<br />

Anatomia patologica in relazione alla patogenesi <strong>di</strong>: atelettasia, polmoniti<br />

e broncopolmoniti, ascesso polmonare, bronchiti acute, bronchiectasie e bronchiectasiti<br />

Quadri morfologici della tubercolosi polmonare in relazione agli sta<strong>di</strong> evolutivi<br />

dell'infezione e degli esiti<br />

Quadri morfologici della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (enfisema)<br />

Quadri morfologici delle patologie interstiziali del polmone in relazione alle <strong>di</strong>fferenti<br />

etiopatogenesi<br />

Quadri morfologici delle principali pneumoconiosi<br />

Quadri morfologici dei tumori primitive e metastatici del polmone, con riferimento agli<br />

elementi utili alla sta<strong>di</strong>azione anatomo-clinica e ruolo <strong>di</strong>agnostico della broncoscopia<br />

con lavaggio bronco-alveolare e biopsia transbronchiale<br />

Quadri morfologici delle patologie della pleura con particolare riferimento ai mesoteliomi<br />

Quadri citologici utili alla <strong>di</strong>agnosi dei preparati da liquido pleurico<br />

4. Apparato urinario<br />

Storia naturale e quadri morfologici delle principali anomalie congenite nefro-urologiche


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Principali quadri morfologici e complicanze <strong>di</strong>: tubulopatie, nefriti interstiziali, nefropatie<br />

tossiche e da farmaci<br />

Quadri morfologici delle glomerulopatie primitive e secondarie e<br />

ruolo <strong>di</strong>agnostico della biopsia renale<br />

Basi morfologiche ed immunopatologiche delle glomerulopatie e principi della classificazion<br />

Quadri morfologici dei tumori del rene con riferimento agli elementi utili alla<br />

classificazione ed alla sta<strong>di</strong>azione anatomo-clinica<br />

Cenni sulle principali neoplasie embrionarie del rene<br />

Patologia non neoplastica della vescica e delle vie urinarie<br />

Quadri morfologici del carcinoma della vescica, con riferimento alla storia naturale e alla<br />

sta<strong>di</strong>azione, e ruolo dei rilievi citologici e istologici me<strong>di</strong>ante cistoscopia<br />

5. Apparato genitale maschile<br />

Quadri morfologici della ipertrofia prostatica e delle prostatiti con riferimento alle complican<br />

Anatomia patologica del carcinoma della prostata con riferimento ai quadri istologici<br />

in relazione a prognosi, storia naturale e <strong>di</strong>ffusione<br />

Classificazione istogenetica delle neoplasie del testicolo<br />

Quadri morfologici dei tumori del testicolo e dell'epi<strong>di</strong><strong>di</strong>mo e principali marcatori prognostic<br />

Cenni sulle orchiepi<strong>di</strong><strong>di</strong>miti<br />

Cenni sui quadri anatomo-patologici della patologia del pene<br />

6. Apparato genitale femminile<br />

Principali problematiche evolutive dei tumori ginecologici dal punto <strong>di</strong> vista<br />

anatomo-patologico<br />

Caratteristiche morfologiche della patologia flogistica <strong>di</strong> vulva, vagina e cervice uterina<br />

Progressione tumorale delle neoplasie esocervicali (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale):<br />

ruolo della citologia esfoliativa<br />

Le neoplasie della cervice uterina (eso- ed endocervice)<br />

Quadri morfologici della patologia flogistica e <strong>di</strong>sfunzionale dell'endometrio<br />

Quadri anatomo-patologici dell'endometriosi nei <strong>di</strong>versi organi<br />

Lesioni polipoi<strong>di</strong> della cervice e del corpo dell'utero<br />

Quadri morfologici del carcinoma dell'endometrio in relazione con la storia naturale<br />

Caratteristiche morfologiche delle neoplasie non epiteliali dell'utero<br />

Inquadramento, classificazione, storia naturale e quadri morfologici dei tumori ovarici<br />

Generalità sulla patologia della placenta: mola vescicolare, coriocarcinoma<br />

Patologia non neoplastica della mammella: iter <strong>di</strong>agnostico del nodulo mammario<br />

con particolare riferimento ruolo della citologia agoaspirativa<br />

Tumori benigni e maligni della mammella: storia naturale, progressione e complicanze,<br />

quadri morfologici, sta<strong>di</strong>azione; ruolo - anche come fattori <strong>di</strong> prognosi -<br />

dell'istopatologia, dello stu<strong>di</strong>o dei recettori ormonali e <strong>di</strong> altri marcatori molecolari<br />

7. 1) Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio <strong>di</strong> macroscopia al fine <strong>di</strong><br />

assistere alle tecniche <strong>di</strong> campionamento degli organi:<br />

2) esercitazioni al microscopio ottico.<br />

ESERCITAZIONI<br />

COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN<br />

KUMAR ABBAS FAUSTO ASTER – Le Basi Patologiche delle Malattie - (Elsevier) MASSON<br />

MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN<br />

Presentazioni Power Point<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO 2 DENOMINAZIONE DEL MODULO


ORE<br />

FRONTALI<br />

70<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

1. Metodologie e Teniche Diagnostiche<br />

La richiesta anatomo-patologica<br />

In<strong>di</strong>cazioni sui <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> biopsia<br />

Ruolo della collaborazione tra clinico ed anatomo-patologo<br />

Cenni sulle principali tecniche <strong>di</strong> colorazione cito-istologiche<br />

Ruolo dell' immunoistochimica<br />

Principali tecniche biomolecolari applicate all'anatomia patologica<br />

Applicazioni anatomo-patologiche <strong>di</strong> tecniche bio-molecolari con riferimento alle terapie<br />

bersaglio dei tumori<br />

In<strong>di</strong>cazioni e limiti della citologia esfoliativa, per apposizione e per agoaspirazione<br />

Finalità, metodologia e limiti dell' esame intraoperatorio<br />

Finalità e metodologia del riscontro <strong>di</strong>agnostico<br />

Allestimento dei preparati citologici ed istologici<br />

Compilazione <strong>di</strong> una richiesta per esame cito-istologico<br />

Principi <strong>di</strong> allestimento <strong>di</strong> preparati cito-istochimici ed immunocito-istochimici<br />

Estrazione <strong>di</strong> DNA da tessuto ed esecuzione <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> PCR<br />

Osservare tecniche <strong>di</strong> campionamento macroscopico degli organi<br />

Osservare preparati istologici al microscopio ottico<br />

2. Apparato <strong>di</strong>gerente<br />

Classificazione dei tumori delle ghiandole salivari<br />

Quadri morfologici delle esofagiti<br />

Quadri morfologici e complicanze del carcinoma dell'esofago<br />

Quadri morfologici delle gastriti croniche e dell'ulcera peptica e ruolo della biopsia endosco<br />

Quadri anatomo-clinici dei tumori gastrici e ruolo della biopsia endoscopica<br />

Inquadramento istogenetico e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale dei tumori gastrici (epiteliali, stromali,<br />

linfoproliferativi) con riferimento ai marcatori <strong>di</strong>agnostici ed alle principali applicazioni<br />

terapeutiche<br />

Quadri morfologici delle principali enteriti<br />

Inquadramento generale e quadri morfologici delle sindromi da malassorbimento: ruolo<br />

della biopsia endoscopica<br />

Quadro morfologico, parametri <strong>di</strong>agnostici istopatologici e complicanze della malattia celiac<br />

Quadri morfologici della patologia ischemica dell'intestino<br />

Caratteristiche morfologiche della malattia imfiammatoria cronica dell'intestino e delle com<br />

ruolo della biopsia endoscopica<br />

Basi morfologiche della malattia <strong>di</strong>verticolare e delle complicanze<br />

Polipi intestinali non neoplastici e adenomatosi con specifico riferimento alla poliposi familia<br />

e progressione adenoma-carcinoma<br />

Tumori maligni dell'intestino: criteri per la sta<strong>di</strong>azione anatomo-clinica e ruolo <strong>di</strong>agnostico<br />

prognostico della biopsia<br />

Quadri anatomo-patologici delle pancreatiti acute e croniche e complicanze<br />

Quadri morfologici delle neoplasia del pancreas esocrino<br />

Progressione tumorale e quadri istopatologici dell' adenocarcinoma del pancreas esocrino<br />

Quadri morfologici dell epatiti acute e croniche: ruolo <strong>di</strong>agnostico e prognostico<br />

della biopsia epatica e delle principali tecniche <strong>di</strong> colorazione<br />

Istopatologia dell'epatopatia alcoolica con particolare riferimento agli sta<strong>di</strong> evolutivi<br />

Quadri morfologici ed alterazioni istopatologiche delle cirrosi epatiche in riferimento ai <strong>di</strong>ve<br />

meccansmi etiopatogenetici<br />

Inquadramento generale e principali quadri morfologici <strong>di</strong> cirrosi biliare, colangite sclerosan<br />

e delle epatopatie su base genetica<br />

Quadri morfologici dei tumori epato- colangiocellulari e delle metastasi epatiche<br />

Storia naturale, quadri morfologici e complicanze delle colecistiti, dei tumori della colecisti<br />

delle vie biliari extraepatiche<br />

3. Apparato emopoietico<br />

Principali quadri morfologici delle linfoadenomegalie in relazione alle <strong>di</strong>verse etiopatogenes<br />

ruolo ed in<strong>di</strong>cazioni alla biopsia linfonodale


Ruolo <strong>di</strong>agnostico della biopsia osteomidollare nella patologia dell'apparato emopoietico<br />

Basi e principi delle classificazioni delle neoplasie dell'apparato emopoietico<br />

Classificazione e morfologia dei processi linfoproliferativi: caratteristiche immunologiche e<br />

molecolari con riferimento alla prognosi e alla terapia<br />

Inquadramento generale e cenni sulla istopatologia dei processi mieloproliferativi acuti:<br />

principali marcatori <strong>di</strong>agnostici e prognostici<br />

Connotati comuni e specifici morfologici, immunologici e molecolari delle<br />

neoplasie mieloproliferative croniche con riferimento a <strong>di</strong>agnosi, prognosi e terapia<br />

Quadri morfologici ed immunoistochimici delle patologie immunoproliferative in riferimento<br />

alla prognosi ed alla terapia<br />

Oncogenesi delle gammopatie monoclonali: meccanismi <strong>di</strong> progressione verso il mieloma m<br />

Principali conseguenze d'organo nelle anemie e nei processi mieloproliferativi acuti e cronic<br />

Inquadramento e classificazione dei tumori timici<br />

Quadri morfologici e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale delle splenomegalie<br />

4. Apparato endocrino<br />

Quadri morfologici degli iper- e ipopituitarismi<br />

Inquadramento delle neoplasie dell'ipofisi<br />

Storia naturale e quadri morfologici degli ipo-ed ipertiroi<strong>di</strong>smi<br />

Quadri morfologici delle tiroi<strong>di</strong>ti croniche<br />

Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle neoplasie benigne e maligne della<br />

ruolo della citologia agoaspirativa nell'iter <strong>di</strong>agnostico del nodulo tiroideo<br />

Basi morfologiche degli ipo- ed iperparatitroi<strong>di</strong>smi in relazioni ai quadri clinici e neoplasie<br />

delle paratiroi<strong>di</strong><br />

Quadro istologico del pancreas e degli altri organi bersaglio delle complicanze d'organo nel<br />

varie fasi della storia naturale del <strong>di</strong>abete<br />

Inquadramento delle neoplasie del pancreas endocrino<br />

Quadri morfologici, storia naturale e complicanze delle insufficienze surrenaliche<br />

Quadri morfologici degli ipercorticosurrenalismi e correlazioni anatomo-cliniche<br />

Inquadramento delle neoplasie della corticale e midollare del surrene<br />

5. Apparato locomotore<br />

Classificazione e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale dei tumori primitivi e metastatici dello scheletro:<br />

correlazioni anatomo-ra<strong>di</strong>ologiche e quadri istopatologici<br />

Quadri morfologici delle osteomieliti in relazione alle <strong>di</strong>verse eziopatogenesi<br />

Quadri morfologici delle principali patologie metaboliche dell'osso<br />

Inquadramento generale delle <strong>di</strong>strofie muscolari e miopatie: in<strong>di</strong>cazioni alla biopsia musco<br />

sulla base del quadro istopatologico<br />

Inquadramento generale dei tumori dei tessuti molli con particolare riferimento all'istogene<br />

descrizione dei quadri morfologici dei principali sarcomi<br />

6. Patologia immunitaria<br />

Principali substrati anatomo-patologici nei processi autoimmunitari<br />

Quadri istologici dei danni tissutali e d'organo nelle reazioni <strong>di</strong> rigetto<br />

Quadri anatomo-patologici delle lesioni d'organo nelle principali patologie<br />

autoimmuni<br />

7. Sistema nervoso<br />

Quadri morfologici dei <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> circolo cerebrale: ematomi, emorragie, infarto<br />

Quadri morfologici in relazione all'etiopatogenesi della patologia infettiva delle meningi,<br />

dell'encefalo e del midollo spinale<br />

Quadro morfologico dell'idrocefalo e correlazioni anatomo-cliniche<br />

Inquadramento generale, corralzioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle<br />

malattie demielinizzanti<br />

Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle principali malattie neurodegenerat<br />

Classificazione dei tumori del SNC con riferimento ai quadri morfologici, alla sta<strong>di</strong>azione ed<br />

significato dei marcatori molecolari nella progressione tumorale:<br />

ruolo e limiti della biopsia stereotassica<br />

8. Apparato cutaneo<br />

Generalità e quadri morfologici dei più comuni tumori dell'epidermide


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Classificazione e quadri istopatologici dei nevi con particolare riferimento all'evoluzione ver<br />

melanoma<br />

Generalità, storia naturale, quadri istopatologici e sta<strong>di</strong>azione del melanoma<br />

9. Attività teorico-pratica: 1) frequenza in laboratorio <strong>di</strong> macroscopia<br />

al fine <strong>di</strong> assistere alle tecniche <strong>di</strong> campionamento degli organi;<br />

2) esercitazioni al microscopio ottico.<br />

ESERCITAZIONI<br />

COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN<br />

KUMAR ABBAS FAUSTO ASTER – Le Basi Patologiche delle Malattie – (Elsevier) MASSO<br />

MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN<br />

Presentazioni Power Point


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> “Chirone”<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO C.I. Anatomia Umana<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Morfologia Umana<br />

CODICE INSEGNAMENTO 01289<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO 16<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 3)<br />

Vincenzo Valenza<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Giovanni Peri<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Biagio Valentino<br />

Professore Associato<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 15+2 professionalizzanti<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

225<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

30<br />

PROPEDEUTICITÀ Biologia, Istologia<br />

ANNO DI CORSO Primo e secondo<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Complesso Didattico <strong>di</strong> Via Parlavecchio<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni), Esercitazioni in<br />

aula, Esercitazioni in laboratorio<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi, valutazione qualitativa nella<br />

prova in itinere<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre primo anno. Primo semestre<br />

secondo anno<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Secondo calendario approvato dal Corso <strong>di</strong><br />

DIDATTICHE<br />

Laurea<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Lunedì, mercoledì e venerdì ore 10,00-11,00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Acquisizione <strong>di</strong> tutte le gerarchie costitutive del corpo umano e relativa <strong>di</strong>stribuzione topografica.<br />

Riconoscimento delle caratteristiche strutturali, ultrastrutturali degli organi ed apparati. Livelli <strong>di</strong><br />

organizzazione del sistema nervoso centrale e periferico. Le principali vie della sensibilità<br />

generale, i sistemi motori. Gli organi <strong>di</strong> senso e le vie della sensibilità speciale. L’organogenesi e le<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni determinate dall’evoluzione dell’età.


Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Capacità <strong>di</strong> riconoscere, in autonomia, gli organi e la loro posizione con i mezzi dell’analisi<br />

dell’immagine più attuali e tra<strong>di</strong>zionali. Capacità <strong>di</strong> esaminare e <strong>di</strong> produrre <strong>di</strong>agnosi d’organo<br />

attraverso lo stu<strong>di</strong>o della struttura microscopica<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Essere in grado <strong>di</strong> valutare le implicazioni e i risultati dell’analisi dell’immagine nello stu<strong>di</strong>o della<br />

<strong>di</strong>stribuzione degli organi<br />

Abilità comunicative<br />

Capacità <strong>di</strong> descrivere e commentare i risultati degli stu<strong>di</strong> topografici e clinici e <strong>di</strong> relazionarsi con<br />

i colleghi<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Capacità <strong>di</strong> aggiornamento me<strong>di</strong>ante la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del<br />

settore e l’utilizzo della rete informatica. Capacità <strong>di</strong> proseguire compiutamente gli stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci<br />

utilizzando le conoscenze acquisite nel corso<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEI MODULI<br />

Fornire le basi morfologiche per la comprensione della organizzazione strutturale e funzionale del<br />

corpo umano, passando in rassegna le caratteristiche più salienti <strong>di</strong> tutti gli apparati organici .<br />

MODULO 1<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO 1<br />

NEUROANATOMIA<br />

(con elementi <strong>di</strong> osteoartrologia dello scheletro assile)<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA<br />

Architettura generale dello scheletro<br />

Morfologia, struttura, sviluppo e proprietà biomeccaniche del cranio<br />

Colonna vertebrale e relative articolazioni<br />

Organizzazione generale del sistema nervoso<br />

Filogenesi e ontogenesi<br />

Midollo spinale<br />

Tronco cerebrale, cervelletto, <strong>di</strong>encefalo, telencefalo<br />

Sistema nervoso vegetativo<br />

Meningi, vascolarizzazione e liquor<br />

Vie della sensibilità generale<br />

Vie della motilità volontaria ed automatica<br />

Occhio, annessi oculari e vie ottiche<br />

Orecchio e vie acustiche<br />

Organizzazione generale del sistema nervoso periferico<br />

10 ESERCITAZIONI<br />

Esercitazioni <strong>di</strong> anatomia macroscopica su segmenti scheletrici e modelli<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

anatomici<br />

Trattato <strong>di</strong> Anatomia Umana. – E<strong>di</strong>-Ermes<br />

Anatomia del Gray – Elsevier<br />

Netter – Atlante <strong>di</strong> Anatomia Umana – Elsevier- Masson<br />

Yokochi - Anatomia Umana - Piccin


MODULO 2<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

MODULO 3<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO 2<br />

ANATOMIA CLINICA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA<br />

Testa<br />

Collo<br />

Tronco<br />

Arto superiore<br />

Arto inferiore<br />

10 ESERCITAZIONI<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO 3<br />

ANATOMIA SISTEMATICA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA<br />

Apparato car<strong>di</strong>o-circolatorio<br />

Apparato respiratorio<br />

Apparato <strong>di</strong>gerente<br />

Apparato urinifero<br />

Apparato genitale maschile e femminile<br />

Apparato endocrino<br />

10 ESERCITAZIONI


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011-2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MEDICINA E CHIRURGIA<br />

MAGISTRALE)<br />

Sede formativa <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />

Corso <strong>di</strong> Laurea “Chirone”<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO BIOCHIMICA<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Struttura, funzione e<br />

metabolismo delle molecole<br />

d'interesse biologico<br />

CODICE INSEGNAMENTO 08574<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

GENNARO TAIBI<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Associato<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

ITALIA DI LIEGRO<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 13<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

195 (15 x 13)<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

130<br />

PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica<br />

ANNO DI CORSO I e II<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Complesso <strong>di</strong>dattico “Aule Nuove”<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Verifica orale (I anno)<br />

Esame finale Orale (alla fine del II anno)<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (I anno)<br />

Primo semestre (II anno)<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ I anno, II semestre: da stabilirsi<br />

DIDATTICHE<br />

II anno, I semestre: da stabilirsi<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Tutti i giorni, su appuntamento<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Gli studenti dovranno conoscere i meccanismi biochimici che stanno alla base dei processi<br />

metabolici e della vita. Dovranno, inoltre, avere acquisito una buona comprensione delle basi<br />

molecolari delle principali malattie metaboliche acute e croniche.<br />

Soprattutto, gli studenti dovrebbero essere capaci <strong>di</strong> applicare le conoscenze acquisite allo stu<strong>di</strong>o<br />

delle materie che seguono la biochimica nel loro curriculum <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>.<br />

Dovrebbero anche essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali sulle possibili cause e <strong>di</strong> proporre<br />

possibili soluzioni per problemi me<strong>di</strong>ci aventi una base biochimica già evidente, ma anche in casi


nei quali queste informazioni non siano ancora chiaramente <strong>di</strong>sponibili, mostrandosi anche in<br />

grado <strong>di</strong> ricercare autonomamente l'informazione scientifica pertinente, e <strong>di</strong> analizzarla con spirito<br />

critico.<br />

Gli studenti dovrebbero, infine, saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver<br />

sviluppato capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo<br />

autonomo.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1<br />

Conoscere le molecole <strong>di</strong> interesse biologico ed i processi metabolici che le riguardano. Conoscere<br />

e comprendere la modalità d’azione degli enzimi, le basi della loro regolazione e della catalisi, le<br />

basi della bioenergetica.<br />

MODULO 1<br />

ORE FRONTALI<br />

60<br />

BIOCHIMICA I<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

PROGRAMMA<br />

Trasporto <strong>di</strong> membrana<br />

Diffusione semplice e facilitata. Trasporto attivo. Trasportatori <strong>di</strong> glucosio (GLUT).<br />

Simporto Na + -glucosio. ATPasi Na + /K + -<strong>di</strong>pendente. ATPasi Ca ++ -<strong>di</strong>pendente. Altri sistemi <strong>di</strong><br />

trasporto per il calcio.<br />

Meccanismi <strong>di</strong> trasduzione del segnale<br />

Sistema dell’adenilato ciclasi. Tossina colerica. Tossina per tossica e <strong>di</strong>fterica. Sistema dei<br />

fosfoinositi<strong>di</strong>. Sistema Ca ++ -calmodulina. GMP ciclico (cGMP). Guanilato ciclasi <strong>di</strong><br />

membrana e citosolubile. Ossido nitrico sintasi (NOS). Processo della visione. Vitamina A.<br />

Trasducina.<br />

Cromoproteine leganti ossigeno<br />

Mioglobina (Mb) ed Emoglobina (Hb). Trasporto dell’ossigeno. Trasporto dell’anidride<br />

carbonica. Azione tampone dell’Hb. Metaemoglobina. Carbossiemoglobina. Emoglobine<br />

atipiche. Emoglobinopatie.<br />

Enzimi<br />

Generalità. Meccanismo <strong>di</strong> catalisi enzimatica. Sito attivo. Specificità. Isoenzimi. Enzimi<br />

costitutivi ed induttivi. Cinetica enzimatica: nfluenza della concentrazione del substrato;<br />

influenza della concentrazione dell’enzima; influenza <strong>di</strong> temperatura e pH. Costante <strong>di</strong><br />

Michaelis-Menten.<br />

Reazioni sequenziali ed a ping-pong. Sistemi cooperativi <strong>di</strong> Monod e <strong>di</strong> Koshland.<br />

Meccanismi <strong>di</strong> inibizione enzimatica. Inibitori degli enzimi in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong>. ACE-inibitori.<br />

Antifolici. Aspirina. Regolazione dell’attività enzimatica. Regolazione allosterica. Mo<strong>di</strong>fiche<br />

covalenti: fosforilazione, ADP-ribosilazione. PARP. Conversione <strong>di</strong> zimogeni in enzimi<br />

attivi.<br />

Metabolismo dei gluci<strong>di</strong><br />

Ingresso del glucosio nelle cellule. Fosforilazione del glucosio. Esochinasi e glucochinasi.<br />

Metabolismo del glicogeno: Glicogenolisi e glicogenosintesi. Glicolisi in presenza ed assenza<br />

<strong>di</strong> ossigeno. Gluconeogenesi. Ciclo <strong>di</strong> Cori. Trasferimento degli equivalenti riducenti dal<br />

citoplasma ai mitocondri me<strong>di</strong>ante i sistemi pendolari: sistema fosfo<strong>di</strong>ossiacetone/glicerolo-<br />

3-fosfato; sistema malato/aspartato. Ossidazione del piruvato. Ciclo <strong>di</strong> Krebs. Ciclo dei<br />

pentoso-fosfati. Metabolismo dell’acido glucuronico. Metabolismo del fruttosio.<br />

Metabolismo del galattosio. Glicosamminoglicani.<br />

Metabolismo dei lipi<strong>di</strong><br />

Lipoproteine: generalità. Destino dei chilomicroni. VLDL e loro destino. Recettori per LDL.<br />

Aterosclerosi. Recettore “scavenger”. Utilizzazione metabolica degli aci<strong>di</strong> grassi. Trasporto<br />

degli acili attraverso la membrana interna dei mitocondri: funzione della carnicina. -<br />

ossidazione degli aci<strong>di</strong> grassi. Metabolismo dei corpi che tonici. Chetosi e chetoacidosi.<br />

Biosintesi degli aci<strong>di</strong> grassi. Metabolismo dei trigliceri<strong>di</strong>. Metabolismo dei fosfolipi<strong>di</strong>.<br />

Metabolismo del colesterolo.<br />

Metabolismo degli amminoaci<strong>di</strong><br />

Amminoaci<strong>di</strong> essenziali e non essenziali. Catabolismo degli amminoaci<strong>di</strong>. Transaminazione.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Deaminazione ossidativa. Decarbossilazione. Destino metabolico dell’ammoniaca. Sintesi del<br />

glutammato. Sintesi e demolizione della glutammica. Sintesi del carbamilfosfato. Ciclo<br />

dell’urea. Metabolismo della metionina. Metabolismo della fenilalanina e della tirosina.<br />

Fenilchetonuria. Le poliammine. Creatina e fosfocreatina: biosintesi e funzione.<br />

Fosforilazione ossidativa<br />

Catena delle ossido-riduzioni biologiche, coenzima Q, citocromi, ATP sintetasi.<br />

Fosforilazione a livello del substrato.<br />

Vitamine<br />

Considerazioni generali. Caratteri e funzioni delle vitamine liposolubili ed idrosolubili.<br />

Vitamine B1, B6 e B12. Aci<strong>di</strong> folici. Metabolismo dell’unità monocarboniosa.<br />

Metabolismo dei nucleoti<strong>di</strong><br />

Biosintesi dei nucleoti<strong>di</strong> purinici e pirimi<strong>di</strong>nici. Biosintesi dell’acido timi<strong>di</strong>lico. Sintesi dei<br />

nucleoti<strong>di</strong> per recupero. Catabolismo dei nucleoti<strong>di</strong> purinici. Alterazioni del<br />

metabolismodell’acido urico: iperuricemie.<br />

ESERCITAZIONI<br />

1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le <strong>di</strong>scipline biome<strong>di</strong>che, CEA<br />

Ambrosiana<br />

2. Silipran<strong>di</strong> N., Tettamanti G. Biochimica Me<strong>di</strong>ca, Ed. Piccin<br />

3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi<br />

4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill<br />

5. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003, Zanichelli<br />

6. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi <strong>di</strong> Biochimica <strong>di</strong> Lehninger, Zanichelli<br />

7. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2:<br />

Conoscere la biochimica sistematica umana e gli aspetti biochimici delle più gravi e comuni<br />

patologie umane, per una adeguata comprensione dei fenomeni biologici significativi in me<strong>di</strong>cina.<br />

Essenziale sarà il raggiungimento <strong>di</strong> un livello conoscitivo tale da garantire la comprensione degli<br />

aspetti integrati del metabolismo, con particolare riferimento al ruolo degli ormoni e del sistema<br />

nervoso.<br />

MODULO 2° BIOCHIMICA II<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

70<br />

PROGRAMMA<br />

Aspetti <strong>di</strong> Biochimica cellulare<br />

Chaperones molecolari. Sequenze-segnale per lo smistamento delle proteine. Vie secretorie.<br />

Meccanismi <strong>di</strong> degradazione delle proteine: proteasoma.<br />

Meccanismi <strong>di</strong> controllo della proliferazione cellulare<br />

Fattori <strong>di</strong> crescita. Recettori per fattori <strong>di</strong> crescita. P21Ras. Cascata delle MAP chinasi.<br />

Fattori <strong>di</strong> trascrizione. TGFbeta e recettori. Oncogeni e geni oncosoppressori. pRb e ciclo<br />

cellulare. P53. Ciclone e ruolo nel ciclo cellulare. Metastasi. Metalloproteasi, TIMP. “Scatter<br />

factors”. Fattori angiogenetici ed antiangiogenetici.<br />

Apoptosi<br />

Recettori <strong>di</strong> morte cellulare. Attività delle caspasi. Ceramide e sfingomielinasi. Via intrinseca<br />

dell’apoptosi. Ruolo dei mitocondri nell’apoptosi.<br />

Neurochimica<br />

Metabolismo della cellula cerebrale. Esochinasi cerebrale. Metabolismo amminoaci<strong>di</strong>co.<br />

Ciclo glutammica-glutammato. Metabolismo del GABA. Barriera ematoencefalica.<br />

Metabolismo dei nucleoti<strong>di</strong>. Trasporto assonale. Insulina ed SNC. Guaina mielinica e lipi<strong>di</strong><br />

complessi: ruolo nella neurotrasmissione. Meccanismo della neurotrasmissione. Canali per il<br />

so<strong>di</strong>o ed il potassio. Canali del calcio. Neurotrasmettitori. Sintesi e degradazione<br />

dell’acetilcolina. Giunzione neuromuscolare e sinapsi colinergiche nicotiniche. Sinapsi<br />

colinergiche muscariniche. Recettori per il glutammato. Recettori per il GABA. Recettori per<br />

le catecolammine. Serotonina. Encefalite ed endorfine. Tetano e botulismo. Memoria a breve<br />

e lungo termine. Dopamina e cocaina. Miastenia grave. Morbo <strong>di</strong> Parkinson. Morbo <strong>di</strong><br />

Alzheimer. Ictus cerebrale. Schizofrenia.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Aspetti biochimici della funzione renale e regolazione della pressione arteriosa<br />

Metabolismo della cellula del tubulo. Generalità dei processi <strong>di</strong> riassorbimento. Variazioni <strong>di</strong><br />

volume e pressione osmotica del tubulo. Soglia renale. Riassorbimento del glucosio, degli<br />

amminoaci<strong>di</strong> e dei bicarbonato. Ciclo del -glutammile. Amminoacidurie. Produzione <strong>di</strong><br />

bicarbonato e <strong>di</strong> ammoniaca. Ruolo della vasopressina. Funzioni dell’aldosterone. Renina ed<br />

angiotensina. ACE ed ACE-inibitori. Catecolammine e loro recettori; - e -bloccanti.<br />

Ormone natriuretico. Sinergismo tra catecolammine ed angiotensina. Sintesi e degradazione<br />

delle catecolammine.<br />

Aspetti biochimici della funzione epatica<br />

Funzione glucostatica del fegato. Metabolismo del fruttosio. Chetogenesi e chetolisi. Aci<strong>di</strong> e<br />

Sali biliari primari e secondari, ciclo enteroepatico. Aci<strong>di</strong> colici nella <strong>di</strong>gestione dei lipi<strong>di</strong> e<br />

particelle <strong>di</strong> emulsione; micelle miste. Produzione <strong>di</strong> bilirubina. Produzione <strong>di</strong> bilirubina<strong>di</strong>glucuronide.<br />

Ittero emolitico ed ittero da stasi. Reazioni <strong>di</strong> detossificazione: reazioni <strong>di</strong><br />

idrossilazione, mutilazione, coniugazione con amminoaci<strong>di</strong>, solfato attivo ed acido<br />

glucuronico. Metabolismo dell’etanolo. Effetti dell’etilismo: deficit della gluconeogenesi,<br />

incremento della sintesi <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> grassi.<br />

Sangue<br />

Metabolismo dell’eritrocita. Formazione <strong>di</strong> acido 2,3-bisfosfoglicerico. Metaemoglobina<br />

redattasi. Glutatione ed anione superossido. Proteine plasmatiche. Conversione della<br />

protrombina in trombina. Vitamina K. Fibrinogeno.<br />

Aspetti biochimici della funzione muscolare<br />

Metabolismo della cellula muscolare scheletrica e car<strong>di</strong>aca. Astine. Miosine. Tropomiosina.<br />

Contrazione muscolare. Fibre <strong>di</strong> tipo I e II. Contrazione delle fibre muscolari lisce.<br />

Biochimica del tubo gastroenterico<br />

Funzioni biochimiche dello stomaco. Pompa protonica. Produzione <strong>di</strong> pepsina.<br />

Colecistochinina. Secretina. Enterochinasi. Enzimi pancreatici. Digestione delle proteine.<br />

Digestione dei gluci<strong>di</strong>.<br />

Ormoni Fattori <strong>di</strong> rilascio ipotalamici: meccanismo d’azione. Gli ormoni dell’ipofisi<br />

anteriore. Somatotropo: meccanismo d’azione, nanismo, acromegalia, somatome<strong>di</strong>ne,<br />

somatostatina. Prolattina. Asse ipotalamo-ipofisi-surrene. ACTH: azioni <strong>di</strong>rette ed in<strong>di</strong>rette.<br />

Recettori degli ormoni steroidei e tiroidei: famiglia c-erbA, meccanismi cellulari e molecolari<br />

d’azione. Glucocorticoi<strong>di</strong>: effetti sul metabolismo, azione antinfiammatoria ed<br />

immunosoppressiva. Morbo <strong>di</strong> Ad<strong>di</strong>son. Morbo <strong>di</strong> Cushing. Sintesi degli ormoni tiroidei.<br />

Ormone tireotropo (TSH). Funzioni degli ormoni tiroidei. Proinsulina ed insulina, IRS-1, 3fosfoinositi<strong>di</strong>,<br />

PKB. Diabete insulino-<strong>di</strong>pendente e <strong>di</strong>abete insulino-in<strong>di</strong>pendente. Resistenza<br />

all’insulina. Via dei polialcoli. Glicosilazione non enzimatica. Chetoacidosi <strong>di</strong>abetica.<br />

Glucagone: effetti sul metabolismo e meccanismo d’azione.<br />

Ormoni sessuali: fattore <strong>di</strong> rilascio. Gonadotropine: ormone follicolo stimolante (FSH) e<br />

luteinizzante (LH). Estrogeni e progestinici. Androgeni. Ciclo sessuale femminile.<br />

Ormoni e cancro. Metabolismo del calcio. Vitamina D. Paratormone. Calcitonina.<br />

Rachitismo. Osteomalacia. Prostaglan<strong>di</strong>ne, prostacicline, endoperossi<strong>di</strong> e trombossani<br />

ESERCITAZIONI<br />

1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le <strong>di</strong>scipline biome<strong>di</strong>che, CEA Ambrosiana<br />

2. Silipran<strong>di</strong> N., Tettamanti G. Biochimica Me<strong>di</strong>ca, Ed. Piccin<br />

3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi<br />

4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill<br />

5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb Ed.<br />

6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana 2003,<br />

Zanichelli<br />

7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi <strong>di</strong> Biochimica <strong>di</strong> Lehninger, Zanichelli<br />

8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Biologia e Genetica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Discipline generali per la formazione del<br />

me<strong>di</strong>co<br />

CODICE INSEGNAMENTO 01617<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO13<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Giacomo De Leo<br />

(MODULO BIOLOGIA)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Maria Antonietta Di Bella<br />

(MODULO GENETICA)<br />

Ricercatore<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9+1<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

15/CFU + 10/CFU <strong>di</strong> tirocinio<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

4 ore per settimana, periodo Aprile-Maggio<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO 1°<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula B, Complesso <strong>di</strong>dattico Via Parlavecchio-<br />

LEZIONI<br />

PA<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche: lezioni, seminari, attività<br />

guidate, attività <strong>di</strong> tirocinio,<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE A scelta dello studente:<br />

- N. 2 prove in itinere seguite da una seduta<br />

certificativa;<br />

ovvero<br />

- Prova scritta (livello soglia) e Prova orale;<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Da lunedì a venerdì dalle 8,15 alle 10,00 come<br />

DIDATTICHE<br />

da calendario ufficiale<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. Giacomo De Leo:<br />

STUDENTI<br />

lunedì ore 15,00-17,00<br />

Presidenza Facoltà <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

Via del Vespro 129<br />

Prof. M. Antonietta Di Bella:<br />

martedì, 12,00-13,00; 16,00-18,00<br />

Dip. <strong>di</strong> Biopatologia e Biotecnologie me<strong>di</strong>che e<br />

forensi, Sez. <strong>di</strong> Biologia e Genetica -<br />

via Divisi 83, 90133 <strong>Palermo</strong>


RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

- Acquisizione del linguaggio specifico delle <strong>di</strong>scipline della Biologia e della Genetica;<br />

- Conoscere e comprendere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi e le modalità<br />

con cui i caratteri ere<strong>di</strong>tari vengono trasmessi alle generazioni;<br />

- Conoscere e comprendere le basi genetiche <strong>di</strong> alcune patologie umane <strong>di</strong> rilievo o <strong>di</strong> quelle più<br />

comuni ed ad alta incidenza nel territorio.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

- Capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere, organizzare ed applicare, in autonomia:<br />

- le conoscenze dei processi biologici <strong>di</strong> base delle cellule e degli organismi;<br />

- le leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ere<strong>di</strong>tari nelle specie viventi;<br />

- le principali metodologie della biologia cellulare e della genetica molecolare.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

- Essere in grado <strong>di</strong> valutare ed integrare, in maniera autonoma:<br />

- le conoscenze acquisite in biologia e genetica nello stu<strong>di</strong>o degli organismi ed in particolare<br />

dell’uomo;<br />

- le implicazioni che hanno sulle patologie umane le alterazioni dei processi biologici alla<br />

base della vita delle cellule.<br />

Abilità comunicative<br />

- Capacità <strong>di</strong> comunicare ed illustrare, in maniera semplice, anche ad un pubblico non esperto, i<br />

principali processi della biologia e della genetica.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

- Capacità <strong>di</strong> utilizzare correttamente la letteratura scientifica specifica del settore per un continuo<br />

aggiornamento delle conoscenze in campo biome<strong>di</strong>co.<br />

- Capacità <strong>di</strong> apprendere e seguire opportunamente, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, i<br />

successivi corsi <strong>di</strong> insegnamento del curriculum per la laurea magistrale in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Comprendere l’organizzazione biologica che sta alla base degli organismi viventi.<br />

Conoscere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi.<br />

Conoscere i processi che regolano l’espressione dei geni<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

60<br />

BIOLOGIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

Identificare le strutture biologiche fondamentali, l'organizzazione ed il<br />

funzionamento <strong>di</strong> una cellula eucariotica;<br />

Distinguere virus, cellule procariotiche ed eucariotiche;<br />

Analizzare e comparare le manifestazioni <strong>di</strong> continuità dell'informazione genetica<br />

nei virus, negli organismi aploi<strong>di</strong> ed in quelli <strong>di</strong>ploi<strong>di</strong>.<br />

Interpretare i meccanismi della espressione genica nei virus, nei procarioti e negli<br />

eucarioti;<br />

Interpretare i meccanismi delle interazioni cellulari, della regolazione genica, del<br />

<strong>di</strong>fferenziamento cellulare e della “pianificazione” dello sviluppo.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Interpretare ed Utilizzare la metodologia scientifica e riconoscere varie tecnologie<br />

biome<strong>di</strong>che<br />

PROGRAMMA<br />

Metodo sperimentale e osservazionale.<br />

Teoria cellulare; Principi <strong>di</strong> classificazione degli organismi viventi; Cenni<br />

sull’Evoluzione; Cellula procariotica e cellula eucariotica, Principali macromolecole<br />

biologiche; Acqua, interazioni con le macromolecole biologiche.<br />

Citomembrane, organizzazione ed esempi funzionali.<br />

Il materiale genetico, identificazione sperimentale e valore genetico degli aci<strong>di</strong><br />

nucleici. Composizione e struttura degli aci<strong>di</strong> nucleici; Replicazione del DNA.<br />

Genoma dei virus, dei procarioti ed eucarioti. Cenni sulla Riproduzione degli<br />

organismi viventi.<br />

Ciclo cellulare, Mitosi. Meiosi Gametogenesi. Riproduzione sessuale.<br />

Organizzazione del DNA nei cromosomi eucariotici, gerarchie strutturali del<br />

materiale cromatinico; Struttura geni.<br />

RNA messaggero, ribosomiale e <strong>di</strong> trasferimento: strutture e funzioni.<br />

Co<strong>di</strong>ce genetico e sue proprietà.<br />

“Trascrizione” nei procarioti e negli eucarioti; Organizzatore nucleolare e biogenesi<br />

dei ribosomi; Splicing <strong>di</strong>fferenziale dell'RNA.<br />

“Traduzione” nei procarioti e negli eucarioti.<br />

Regolazione dell'attività genica nei procarioti;<br />

Regolazione dell'attività genica negli eucarioti; Regolazione genomica; Principali<br />

meccanismi della regolazione della trascrizione nell’organismo <strong>di</strong>fferenziato ed in<br />

via <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziamento; I controlli post-trascrizionali<br />

Sviluppo embrionale e Differenziamento cellulare Fondamenti dello sviluppo<br />

embrionale; Modelli <strong>di</strong> sviluppo; “Piani” <strong>di</strong> sviluppo e geni omeotici Totipotenza<br />

nucleare e Clonazione riproduttiva;Cellule staminali e clonazione terapeutica<br />

Genoma eucariotico, I Cromosomi; DNA nucleare e mitocondriale; Geni e quantità<br />

<strong>di</strong> DNA, Sequenze ripetute; Famiglie geniche<br />

"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. E<strong>di</strong>SES, 2010<br />

"BIOLOGIA MOLECOLARE della CELLULA" B. Alberts et al., Ed. Zanichelli,<br />

2009<br />

LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,<br />

BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Conoscere, Analizzare e Comparare i processi e le modalità <strong>di</strong> trasmissione dei caratteri ere<strong>di</strong>tari<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

GENETICA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

Analizzare e comparare le manifestazioni <strong>di</strong> continuità e variabilità<br />

dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploi<strong>di</strong> ed in quelli <strong>di</strong>ploi<strong>di</strong>.<br />

Identificare le modalità <strong>di</strong> trasmissione dei caratteri e valutare la probabilità della<br />

loro comparsa nella progenie;<br />

Confrontare le modalità <strong>di</strong> trasmissione dei caratteri.<br />

Stabilire la probabilità <strong>di</strong> fenotipizzazione <strong>di</strong> caratteri ere<strong>di</strong>tari.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ORE TIROCINIO<br />

15<br />

Comprendere i meccanismi della ere<strong>di</strong>tarietà anche nella specie umana;<br />

In<strong>di</strong>viduare nell’uomo l’ere<strong>di</strong>tarietà <strong>di</strong> caratteri normali e mutati e <strong>di</strong>stinguerne<br />

l’espressione durante lo sviluppo e la vita dell’in<strong>di</strong>viduo, nel rapporto tra genotipo ed<br />

ambiente.<br />

Selezionare gli approcci molecolari per lo stu<strong>di</strong>o delle patologie ere<strong>di</strong>tarie ed<br />

Utilizzare i meto<strong>di</strong> dell’analisi genetica nella pratica me<strong>di</strong>ca<br />

Interpretare i risultati <strong>di</strong> analisi citogenetiche e <strong>di</strong> indagini molecolari del genoma<br />

umano ai fini della consulenza genetica e delle applicazioni in me<strong>di</strong>cina<br />

PROGRAMMA<br />

Genetica dei Virus e dei Procarioti, Virus a DNA ed a RNA; Virus litici e virus<br />

temperati; Virus oncògeni ad RNA. L'organizzazione del genoma dei procarioti;<br />

Plasmi<strong>di</strong> ed Episomi.<br />

Variabilità e Mutazione, Meccanismi molecolari e rilevanza biologica. Crossingover<br />

e meiosi come "miscelatore" genetico. Mutazioni somatiche e germinali;<br />

Mutazioni e polimorfismi del DNA; Alcuni meccanismi <strong>di</strong> insorgenza delle<br />

Mutazioni e riparazione del DNA: correlazioni con patologie umane, con<br />

l’invecchiamento cellulare e con il cancro; Mutazioni cromosomiche, genomiche e<br />

loro origine.<br />

Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi del gene, Endonucleasi <strong>di</strong> restrizione, Vettori <strong>di</strong> geni; Clonazione<br />

<strong>di</strong> geni; Sintesi e Clonazione del cDNA; Costruzione <strong>di</strong> banche genomiche <strong>di</strong> cDNA;<br />

Reazione Polimerasica a Catena; Analisi dei polimorfismi del DNA.<br />

Genetica formale e Genetica umana, Genotipo e fenotipo. Diploi<strong>di</strong>a e sessualità.<br />

Mendel ed i suoi esperimenti. Ere<strong>di</strong>tà interme<strong>di</strong>a, Valutazione del concetto<br />

mendeliano <strong>di</strong> "dominanza" e "recessività"; Il linkage, i caratteri associati;. Esempi<br />

<strong>di</strong> trasmissione <strong>di</strong> caratteri ere<strong>di</strong>tari nella specie umana; Comparazione tra caratteri<br />

mono- e poligenici; Caratteri codominanti; Deficienze enzimatiche ere<strong>di</strong>tarie ed<br />

Eterogeneità genetica a più loci; Eterogeneità allelica; Ere<strong>di</strong>tà citoplasmatica;<br />

Distinzione tra patologie genetiche ed ere<strong>di</strong>tarie. Ere<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> caratteri quantitativi e<br />

polifattoriali; Allelia multipla; Concetto <strong>di</strong> epistasi. Basi genetiche del sesso. La<br />

determinazione del sesso nelle specie animali e nell’uomo; Ere<strong>di</strong>tà associata al sesso:<br />

<strong>di</strong>aginica in Drosophila e nella specie umana; dosaggio genico ed ipotesi <strong>di</strong> Mary<br />

Lyon; Ere<strong>di</strong>tà olandrica specie umana. Variabilità dell'espressione genica;<br />

Espressività e Penetranza, incidenza dei fattori ambientali; Genetica <strong>di</strong> popolazioni.<br />

Cariotipo umano: Bandeggiatura dei cromosomi; Tecniche <strong>di</strong> ibridazione in situ<br />

(FISH); Terminologia internazionale per la rappresentazione del cariotipo.<br />

Rappresentazione grafica formale dei genotipi. Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> alberi genealogici.<br />

Consultorio genetico e <strong>di</strong>agnosi prenatale: la probabilità in genetica umana e<br />

nell'analisi degli alberi genealogici per la prognosi genetica.<br />

"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. E<strong>di</strong>SES, 2010<br />

"GENETICA" D.L. Hartl e E.W. Jones, Ed. E<strong>di</strong>SES, 2010<br />

"GENETICA UMANA e MEDICA" G. Neri e M. Genuar<strong>di</strong>, Ed. Elsevier, Masson<br />

2010<br />

ATTIVITA’ DI TIROCINIO<br />

OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI<br />

Applicare i contenuti <strong>di</strong> Biologia e Genetica in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong><br />

Riconoscere i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> alcune tecnologie biome<strong>di</strong>che quali PCR e Real Time PCR,<br />

Elettroforesi per la rivelazione <strong>di</strong> DNA e Proteine;<br />

In<strong>di</strong>viduare le tecnologie molecolari appropriate per la applicazione in <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong><br />

malattie;


Utilizzare dei polimorfismi del DNA associati alle mutazioni nella <strong>di</strong>agnosi<br />

prenatale e in me<strong>di</strong>cina legale; Utilizzare banche dati e altre risorse bioinformatiche.<br />

Analizzare alberi genealogici.<br />

Interpretare cariotipi normali e patologici.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie degli Organi <strong>di</strong> Senso<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Clinica me<strong>di</strong>co-chirurgica degli organi <strong>di</strong> senso<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13946<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/28 – MED/30 – MED/31<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1 - MALATTIE<br />

ODONTOSTOMATOLOGICHE)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2 - MALATTIE dell’ APPARATO<br />

VISIVO)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 3 – OTORINOLARINGOIATRIA, con<br />

elementi <strong>di</strong> AUDIOLOGIA)<br />

Gallina Giuseppe<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Cillino Salvatore<br />

Professore associato<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Speciale Riccardo<br />

Professore or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90 (15 x CFU)<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60 (10 x CFU)<br />

PROPEDEUTICITÀ Da definire<br />

ANNO DI CORSO V<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Da stabilire<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed Esercitazioni in reparto<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale, unica e contemporanea, per tutti i<br />

moduli del Corso Integrato, secondo calendario.<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI 2° semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Da stabilire<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Gallina Giuseppe: Giovedì 10,00-12,00<br />

STUDENTI<br />

Cillino Salvatore: Giovedì 10,00 – 12,00.<br />

Speciale Riccardo: Martedì, Giovedì 13-14<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Conoscenza degli elementi essenziali <strong>di</strong> anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato<br />

stomatognatico, visivo e ORL.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Capacità <strong>di</strong> riconoscere e <strong>di</strong>agnosticare le principali patologie <strong>di</strong> pertinenza orale, oculare,<br />

otorinolaringoiatriche, nonché <strong>di</strong> inquadrare i segni clinci, in tali <strong>di</strong>stretti, delle patologie<br />

sistemiche.


Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Possibilità <strong>di</strong> formulare iter <strong>di</strong>agnostici per l’accertamento delle principali patologie orali, oculari e<br />

ORL.<br />

Abilità comunicative<br />

Capacità <strong>di</strong> interagire in ambito plurispecialistico e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare il paziente verso una più efficace<br />

e pronta <strong>di</strong>agnosi e terapia delle principali patologie orali, oculari e ORL e delle sindromi correlate.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Acquisizione <strong>di</strong> conoscenze atte a consentire una capacità <strong>di</strong> formazione continua nel campo delle<br />

principali patologie orali, oculari, ORL e delle sindromi correlate.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO <strong>di</strong>: MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE:<br />

Acquisire le conoscenze <strong>di</strong> base <strong>di</strong> anatomia e fisiologia del cavo orale e delle patologie <strong>di</strong><br />

maggiore riscontro: carie, malattia parodontale, stomatomucositi, neoplasie.<br />

MODULO n. 1<br />

ORE FRONTALI<br />

n. 20 (CFU = 2)<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO: MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

Conoscere gli aspetti legati alla prevenzione, alla <strong>di</strong>agnosi precoce ed alla<br />

sintomatologia della carie, della malattia parodontale, delle stomatomucositi e<br />

delle noeplasie orali. Conoscere le relazioni tra patologie orali, <strong>di</strong> altri organi,<br />

sistemiche e relativi quadri sindromici. Acquisire i principi <strong>di</strong> terapia me<strong>di</strong>ca<br />

e chirurgica delle suddette affezioni.<br />

In<strong>di</strong>viduare gli orientamenti <strong>di</strong>agnostici, obiettivi e strumentali, delle<br />

patologie del <strong>di</strong>stretto orale. Proporre protocolli <strong>di</strong> terapia me<strong>di</strong>ca e/o<br />

chirugica nelle principali patologie <strong>di</strong>sfunzionali, flogistiche, neoplastiche e<br />

traumatiche <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>stretto.<br />

PROGRAMMA<br />

Anatomia e Fisiologia del cavo orale: Anatomia e fisiologia dei denti, del<br />

parodonto, delle ossa mascellari e dei tessuti molli del cavo orale.<br />

Designazione grafica dei denti e Formula dentaria. Eruzione dentaria.<br />

Disodontiasi, Carie e Traumi dentari: Epidemiologia, eziopatogenesi,<br />

sintomatologia, profilassi e cenni <strong>di</strong> terapia della carie dentale e delle<br />

pulpopatie. Disodontiasi 3° molare. Ascessi e flemmoni odontogeni. Traumi<br />

dentari.<br />

Malattie del Parodonto e dell’A.T.M.: Epidemiologia, etiopatogenesi,<br />

sintomatologia, profilassi e cenni <strong>di</strong> terapia della malattia parodontale.<br />

Ipersensibilià dentinale. Sindrome <strong>di</strong>sfunzionale dell’A.T.M.. Nevralgie<br />

trigeminali odontogene. Precancerosi e Neoplasie orali: Classificazione,<br />

fattori <strong>di</strong> rischio e <strong>di</strong>agnosi precoce delle precancerosi orali e delle neoplasie<br />

dei tessuti duri e molli del cavo orale. Stomatomucositi: Classificazione,<br />

etiopatogenesi, sintomatologia e cenni <strong>di</strong> terapia delle stomatomucositi<br />

infettive, da farmaci, autoimmuni. Xerostomia. Il cavo orale nelle malattie<br />

sindromiche e sistemiche<br />

ESERCITAZIONI<br />

Visita dei pazienti in ambulatorio, con appren<strong>di</strong>mento elementare<br />

dell’ispezione <strong>di</strong>retta e della valutazione strumentale del cavo orale e dei<br />

tessuti circostanti, in particolare con tecniche ra<strong>di</strong>ografiche. Osservazione


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

delle più frequenti patologie del cavo orale e delle tecniche <strong>di</strong> intervento con<br />

particolare attenzione a quelle sindromi-correlate.<br />

-Valletta G., Materasso S., Mignogna MD.: "Malattie Odontostomatologiche"<br />

– Ed. Piccin, Padova;<br />

- Montebugnoli L.: "Lezioni <strong>di</strong> Clinica Odontostomatologica". – Ed. Martina,<br />

Bologna;<br />

- Pappalardo G.: "Manuale <strong>di</strong> Clinica Odontostomatologica” - Società<br />

E<strong>di</strong>trice Universo, Roma<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO <strong>di</strong>: MALATTIE DELL’APPARATO VISIVO:<br />

Lo studente al termine del Corso <strong>di</strong> Malattie dell’apparato visivo deve essere in grado <strong>di</strong>:<br />

conoscere gli elementi essenziali <strong>di</strong> anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo.<br />

MODULO n. 2<br />

ORE FRONTALI<br />

n. 20 (CFU = 2)<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO: MALATTIE DELL’APPARATO VISIVO<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

Relativamente alla patologia oculare, lo studente deve essere in grado <strong>di</strong><br />

riconoscere i quadri patologici più comuni e conoscere le più frequenti<br />

complicanze oculari delle più comuni malattie sistemiche.<br />

PROGRAMMA<br />

- Cause e caratteristiche dei più comuni errori <strong>di</strong> rifrazione e accomodazione<br />

- Principali indagini strumentali <strong>di</strong> largo impiego in campo oftalmologico<br />

(esame con lampada a fessura, tonometria, fluorangiografia, campimetria<br />

visiva, optometria, etc..): tecniche e principi<br />

- Definizione delle principali malattie locali e sistemiche della retina<br />

(affezioni flogistiche, vascolari, <strong>di</strong>smetaboliche, tumorali, <strong>di</strong>stacco della<br />

retina) e principali approcci terapeutici<br />

- Quadri del fundus oculi nelle principali malattie sistemiche e locali<br />

(ipertensione, <strong>di</strong>abete, ipertensione endocranica, corioretiniti etc.) e<br />

interpretazione dei relativi referti.<br />

. Cause principali, <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale e trattamento dell' “occhio rosso"<br />

(congiuntiviti, iriti, ecc).<br />

- La cataratta: cause, epidemiologia, storia clinica e principi <strong>di</strong> terapia.<br />

- Fisiopatologia dell'idro<strong>di</strong>namica dell'umor acqueo; definizione, principi<br />

<strong>di</strong>agnostici (con particolare attenzione al sospetto <strong>di</strong>agnostico d'urgenza) e<br />

strategie terapeutiche del glaucoma.<br />

- Definizione delle più frequenti malattie del nervo ottico e delle vie ottiche<br />

(alterazioni chiasmatiche, retrochiasmatiche e retrogenicolari); descrizione<br />

dei principi generali <strong>di</strong> terapia<br />

- Patologie a carico dell'apparato oculomotore (alterazione dell'equilibrio<br />

oculo-estrinseco e strabismi paralitici): <strong>di</strong>agnosi e terapia<br />

- Quadri clinici dell'esoftalmo e enoftalmo: cause più frequenti e il significato<br />

nella <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale con malattie anche <strong>di</strong> interesse internistico<br />

- Le cause <strong>di</strong> ipovisione nell’infanzia, i processi cognitivi e riabilitativi.<br />

- Malattie cronico-degenerative, flogistiche, tumorali e <strong>di</strong>smetaboliche <strong>di</strong><br />

annessi oculari (palpebre cornea, sclera-congiuntiva, uvea anteriore etc.)


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

- Malattie eredo-degenerative del segmento posteriore dell'occhio (deg.<br />

tapeto-retiniche, maculopatie congenite, albinismo, etc)<br />

- Cause e possibili quadri clinici delle più frequenti emergenze oculistiche:<br />

corpi estranei, lesioni corneali, danni retinici acuti, lesioni meccaniche del<br />

globo oculare, etc.<br />

ESERCITAZIONI<br />

Visita dei pazienti in ambulatorio, con appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> nozioni elementari<br />

M. Miglior: Oftalmologia clinica. Ed. Monduzzi, Bologna<br />

Frezzotti, Guerra, Oftalmologia essenziale, Ambrosiana<br />

Sborgia, Delle Noci, Malattie dell’Apparato Visivo – Piccin Ed.<br />

Miglior, Oftalmologia Clinica, Monduzzi Ed.<br />

Kanski JJ, Oftalmologia clinica, Ed. Elsevier<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO <strong>di</strong>: OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi <strong>di</strong> AUDIOLOGIA:<br />

Riconoscere e descrivere le malattie dell’orecchio esterno, me<strong>di</strong>o ed interno ed in<strong>di</strong>carne le terapie<br />

me<strong>di</strong>che e/o chirurgiche<br />

MODULO n. 3<br />

ORE FRONTALI<br />

n. 20 (CFU = 2)<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO:<br />

OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi <strong>di</strong> AUDIOLOGIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

Riconoscere l’eziologia e <strong>di</strong>scutere la <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale delle vertigini.<br />

Definire le principali malattie dell’VIII nervo e delle vie acustiche. Descrivere<br />

analiticamente e <strong>di</strong>scutere la terapia delle principali malattie del naso, delle<br />

cavità paranasali. Descrivere in modo analitico e <strong>di</strong>scutere la terapia delle<br />

malattie del cavo orale, dell’orofaringe, del rinofaringe. Illustrare<br />

la classificazione e le cause delle malattie della laringe, la <strong>di</strong>agnosi ed il loro<br />

trattamento.. Diagnostica e trattamento delle <strong>di</strong>spnee <strong>di</strong> pertinenza Otorino.<br />

In<strong>di</strong>cazioni alla tracheotomia e tecnica chirurgica. Descrivere gli elementi<br />

caratteristici della visita ORL. Conoscere le principali patologie della<br />

comunicazione orale (patologie foniatriche). Illustrare le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong><br />

indagini au<strong>di</strong>ologiche e vestibolari. Illustrare le tecniche per affrontare le<br />

emergenze più frequenti in ORL (tamponamento nasale nell’epistassi,<br />

asportazione corpi estranei, crisi vertiginose, <strong>di</strong>spnee).<br />

PROGRAMMA<br />

Anatomo-fisiologia e semeiotica del naso e dei seni paranasali. Patologia<br />

malformativa del naso. Patologia inifiammatoria del naso: le riniti. Patologia<br />

treaumatica del naso. . Le sinusiti. Epistassi. Neoplasie del naso e dei seni<br />

paranasali. Granulomatosi <strong>di</strong> Wegener. Funzione olfattiva.<br />

Anatomo-fisiologia e semeiotica della faringe. Vegetazioni adenoidee.<br />

Tunori del rinofaringe. Le faringiti. Le angine. Le tonsilliti. L’ascesso<br />

peritonsillare. Tumori del cavo orale e della faringe. Tonsilliti linguali.<br />

La patologia delle ghiandole salivari: scialoadeniti, calcolosi salivari, tumori<br />

delle ghiandole salivari, patologia immunitaria delle ghiandole salivari.<br />

Anatomo-fisiologia e semeiotica della laringe. Patologia congenita della<br />

laringe. Traumi laringei. Laringiti. Neoformazioni benigne della laringe.<br />

Precancerosi laringee. Tumori maligni. Carcinoma laringeo. Paralisi laringee.<br />

Tracheotomia.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Disturbi della comunicazione orale: Disfonie, <strong>di</strong>slalie, <strong>di</strong>sartrie.<br />

Anatomo-fisiologia e semeiotica dell’orecchio. Patologia infiammatoria<br />

dell’orecchio esterno. Corpi estranei e tappo <strong>di</strong> cerume. Le otiti me<strong>di</strong>e e le<br />

complicanze. L’otosclerosi. Le malattie dell’orecchio interno: labirintiti e<br />

labirintosi. La malattia <strong>di</strong> Meniérè. Le neoplasie dell’orecchio. Neurinoma<br />

dell’acustico. La paralisi del facciale. Le sor<strong>di</strong>tà. Le vertigini. Esami<br />

funzionali au<strong>di</strong>o-vestibolari: esame au<strong>di</strong>ometrico, es. impedenzometrico,<br />

esame vestibolare. Protesi acustiche ed impianti cocleari<br />

ESERCITAZIONI<br />

Visita dei pazienti in ambulatorio ed in reparto, con appren<strong>di</strong>mento<br />

elementare dell’ispezione del naso, della faringe , della laringe. L’otoscopia,<br />

la endoscopia rinofaringolaringea. L’esame au<strong>di</strong>ometrico ed<br />

impedenzometrico. Frequenza in sala operatoria.<br />

M.Rossi, S. Restivo, G.Cortesina: Manuale <strong>di</strong> Otorinolaringoiatria E<strong>di</strong>toriale<br />

Grasso<br />

V. Cappello: Nuovo compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Otorinolaringoiatria E<strong>di</strong>zioni: Gruppo<br />

Associati Pubblitaf


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> – Canale Chirone<br />

MAGISTRALE)<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Struttura, funzione e metabolismo delle<br />

molecole <strong>di</strong> interesse biologico<br />

CODICE INSEGNAMENTO 01857<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Francesca Di Gau<strong>di</strong>o<br />

(MODULO 1)<br />

Ricercatore Confermato<br />

Facoltà <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> - <strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 3)<br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO Primo<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula B – plesso Aule Nuove<br />

LEZIONI<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,<br />

Esercitazioni in laboratorio,Visita in un<br />

laboratorio clinico.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta e Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lunedì, martedì, mercoledì ore 08-10<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Venerdì ore 14-16<br />

STUDENTI


RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione:<br />

lo studente deve conoscere e comprendere le basi atomiche, molecolari e chimico fisiche della<br />

materia, le caratteristiche degli elementi e delle molecole ed i principi alla base del loro<br />

comportamento chimico-fisico, la struttura e le proprietà dei composti organici e delle<br />

macromolecole <strong>di</strong> interesse biologico.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione:<br />

lo studente deve saper applicare le conoscenze acquisite per interpretare il comportamento delle<br />

molecole in ambito biologico ed avere la capacità <strong>di</strong> comprendere i meccanismi molecolari alla<br />

base dei processi metabolici e della vita.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio:<br />

lo studente deve saper acquisire quella autonomia conoscitiva che gli permetta <strong>di</strong> valutare i<br />

processi metabolici e le possibili interazione con i farmaci.<br />

Abilità comunicative:<br />

lo studente deve saper rappresentare per via orale e scritta, con linguaggio tecnico scientifico<br />

appropriato gli argomenti affrontati.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento:<br />

lo studente deve sviluppare una metodologia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o scientifica che gli permetta <strong>di</strong> saper<br />

interpretare e approfon<strong>di</strong>re le problematiche biochimiche che gli si presenteranno nel proseguo<br />

dello stu<strong>di</strong>o e della carriera; deve acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite ed avere<br />

un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca ,<strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong><br />

formulare giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente<br />

l’informazione scientifica.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO<br />

ORE<br />

FRONTALI<br />

DENOMINAZIONE DEL CORSO<br />

CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

Conoscere le basi atomiche e molecolari della materia<br />

Conoscere le basi atomiche e molecolari dei processi vitali<br />

Conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole presenti nei sistemi<br />

biologici ed i principi alla base del loro comportamento ai fini della<br />

comprensione dei processi metabolici umani<br />

PROGRAMMA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI:<br />

CHIMICA GENERALE<br />

1. CALCOLI E MISURE: Introduzione, Metodo Scientifico, Materia, Sistemi<br />

<strong>di</strong> misura, Principali unità <strong>di</strong> misura, Accuratezza, Precisione, Errori,<br />

Espressioni significative e Notazioni Scientifiche, Cifre significative nei<br />

Calcoli.<br />

2. ATOMI, MOLECOLE E MODELLI ATOMICI: Introduzione, Struttura<br />

atomica, Configurazioni Elettroniche, Livelli e Sottolivelli energetici, Regola


dell’ottetto, Riempimento elettronico, Tavola Perio<strong>di</strong>ca, Orbitali e teoria MO,<br />

Proprietà perio<strong>di</strong>che.<br />

3. LEGAME CHIMICO E FORZE INTERMOLECOLARI: la teoria del<br />

legame chimico, Composti Covalenti, Composti ionici, Ioni Poliatomici,<br />

Complessi e Composti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione, Nomenclatura, Geometria della<br />

molecole, Polarità, Tipi <strong>di</strong> forze esistenti fra i composti ionici e polari, Legame<br />

ad idrogeno, Strutture <strong>di</strong> Lewis.<br />

4. REAZIONI CHIMICHE: Classificazione delle reazioni chimiche, Leggi<br />

chimiche, Bilanciamento delle equazioni, Numero <strong>di</strong> ossidazione e Reazioni<br />

Redox, Reazioni omogenee ed eterogenee, Equazioni ioniche, Rapporti<br />

ponderali, Reagenti in eccesso e limitanti.<br />

5. STATI DELLA MATERIA: Energia Cinetica e Potenziale, Stato Solido,<br />

Stato Liquido, Stato Gassoso, Plasma, Cambiamenti <strong>di</strong> stato.<br />

6. SOLUZIONI: Tipologie, Mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> esprimere la concentrazione e<br />

Stechiometria delle soluzioni, Solubilità, Soluzioni Acquose, Tensione <strong>di</strong><br />

Vapore, Proprietà Colligative, Osmosi, Dialisi, Sol, Gel e Colloi<strong>di</strong>.<br />

7. TERMODINAMICA E CINETICA: Grandezze termo<strong>di</strong>namiche e Leggi<br />

termo<strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> interesse chimico, Velocità <strong>di</strong> reazione, Equilibrio chimico,<br />

Catalisi, Equilibrio, Principio <strong>di</strong> Le Chatelier.<br />

8. ACIDI BASI E SALI: Teorie acido-base, Aci<strong>di</strong> e Basi e loro proprietà, Forza<br />

degli equilibri acido base, pH e pOH, Sali ed loro Idrolisi, Titolazione,<br />

Tamponi e tamponi biologici.<br />

9. REAZIONI NUCLEARI: Introduzione, Principali tipi <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azioni, Tempo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>mezzamento, Fissione e Fusione, Isotopi Ra<strong>di</strong>oattivi - Applicazioni<br />

Me<strong>di</strong>che - Sicurezza in campo ra<strong>di</strong>ativo.<br />

10. ALCANI: Ibridazione del carbonio; Alcani, Formule, Nomenclatura,<br />

Strutture, Conformazioni, Isomeri e stereoisomeri, Cicloalcani, Fonti e<br />

reazioni, Combustione e alogenazione degli alcani, Alogenuri alchilici;<br />

Attività ottica, Racemi, Composti con più centri chirali, Risoluzione <strong>di</strong><br />

racemi, Decorso stereochimico nella formazione <strong>di</strong> centri chirali.<br />

11.IDROCARBURI INSATURI: Proprietà, Alcheni e Nomenclatura, Alchini e<br />

Nomenclatura, Isomeri Geometrici, Reazioni degli Alcheni e degli Alchini,<br />

Dieni coniugati, Sistemi allilici, Ad<strong>di</strong>zione elettrofila agli alcheni ed alchini,<br />

Idrogenazione catalitica, Polimerizzazioni, Idrocarburi Aromatici e reazioni.<br />

12.ALOGENURI ALCHILICI: reazioni <strong>di</strong> Sostituzione nucleofila ed<br />

Eliminazione, Reattivi <strong>di</strong> Grignard.<br />

13.COMPOSTI AROMATICI: Aromaticità ed Eteroaromaticità, Benzene e<br />

derivati, Sostituzione elettrofila aromatica, Effetti elettronici dei sostituenti,<br />

Fenoli e chinoni, Alogenuri arilici, Ammine: struttura e reattività, Composti<br />

eterociclici: Pirrolo, Imidazolo, Piri<strong>di</strong>na, Pirimi<strong>di</strong>na, Purine, Tautomeria nelle<br />

strutture eterocicliche.<br />

14. ALCOLI: Alcoli, Dioli, Glicerolo, vie sintetiche e reazioni<br />

15.COMPOSTI CARBONILICI: Aldei<strong>di</strong> e chetoni, Ad<strong>di</strong>zione nucleofila,<br />

Semiacetali, Acetali, Cianidrine, Immine, Enammine. Ossidazione e riduzione,<br />

Aci<strong>di</strong>tà degli idrogeni in α, Tautomeria cheto-enolica, Carbanioni,<br />

Condensazioni aldoliche.<br />

16.ACIDI CARBOSSILICI E DERIVATI: Aci<strong>di</strong> carbossilici e loro derivati,<br />

Sostituzione nucleofila acilica, Cloruri degli aci<strong>di</strong>, Ammine ed Ami<strong>di</strong>,<br />

Anidri<strong>di</strong>, Esteri, Tioesteri, Condensazione <strong>di</strong> Claisen, Esterificazione ed<br />

idrolisi degli etseri, Ossiaci<strong>di</strong>, Chetoaci<strong>di</strong>, Aci<strong>di</strong> bicarbossilici, Esteri ed


TESTI<br />

CONSIGLIA<br />

TI<br />

Anidri<strong>di</strong> <strong>di</strong> importanza biologica<br />

17. CARBOIDRATI: Monosaccari<strong>di</strong>, Serie steriche, Strutture cicliche,<br />

Mutarotazione, Legame glicosi<strong>di</strong>co, Glicosi<strong>di</strong>, Ossidazione, Riduzione,<br />

Zuccheri riducenti, Ribosio, Desossiribosio, Glucosio, Galattosio, Mannosio,<br />

Fruttosio, Disaccari<strong>di</strong> (Maltosio, Cellobiosio, Lattosio, Saccarosio),<br />

Polisaccari<strong>di</strong> (Amilosio, Amilopectina, Cellulosa, Glicogeno),<br />

Amminozuccheri.<br />

18.LIPIDI: Aci<strong>di</strong> grassi saturi ed insaturi, Aci<strong>di</strong> grassi omega 3 ed omega 6,<br />

Lipi<strong>di</strong> semplici e complessi, Terpeni e Steroi<strong>di</strong>, Fosfolipi<strong>di</strong>, ruolo biologico dei<br />

lipi<strong>di</strong>, Detergenti e Saponi, Lipi<strong>di</strong> <strong>di</strong> interesse alimentare.<br />

19.PROTEINE: Amminoaci<strong>di</strong>: struttura e configurazione, equilibri acido-base<br />

degli amminoaci<strong>di</strong> e dei pepti<strong>di</strong>, punto isoelettrico ed isoionico, Legame<br />

pepti<strong>di</strong>co - Strutture pepti<strong>di</strong>che, Sintesi dei polipepti<strong>di</strong>, Enzimi.<br />

20.ACIDI NUCLEICI: Basi Puriniche e Pirimi<strong>di</strong>niche - Aspetti strutturali <strong>di</strong><br />

Nucleosi<strong>di</strong> e Nucleoti<strong>di</strong>, polimeri <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> nucleici.<br />

21.VITAMINE: struttura chimica e funzione.<br />

22.APPROFONDIMENTI: caratteristiche <strong>di</strong> un ciclo metabolico e bilanci<br />

energetici, aspetti biochimico clinici e gestionali della me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> laboratorio.<br />

ESERCITAZIONI<br />

Esercitazioni in aula, nelle ore pomeri<strong>di</strong>ane, singole ed a gruppi su:<br />

• calcoli stechiometrici<br />

• comportamento e reattività delle molecole organiche in vitro e nei sistemi<br />

biologici<br />

• visita ad un laboratorio chimico clinico.<br />

KOTZ E PURCELL CHIMICA EDISES<br />

G. ALONSO ESERCIZI DI CHIMICA EDIERMES<br />

WILLIAM BROWN THOAMS POON INTRODUZIONE ALLA CHIMICA<br />

ORGANICA<br />

H. HART CHIMICA ORGANICA ZANICHELLI


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO <strong>Chirurgia</strong> Generale II<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Clinica Generale Me<strong>di</strong>ca e Chirurgica<br />

CODICE INSEGNAMENTO 01973<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/18<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof. Giuseppe Mo<strong>di</strong>ca<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 5<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

14<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO Sesto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Dipartimento <strong>di</strong> Discipline Chirurgiche ed<br />

LEZIONI<br />

Oncologiche o Complesso Aule nuove –Aula<br />

“G”<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula - attività <strong>di</strong> tirocinio in reparto <strong>di</strong><br />

degenza, ambulatori.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi,<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Martedì, giovedì dalle ore 10.00 alle 12.00<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Martedì e giovedì dalle 12.00 alle 13.00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Ai fini del corso gli studenti dovranno avere acquisito la conoscenza delle cause delle malattie <strong>di</strong><br />

pertinenza chirurgica, interpretandone i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali; la<br />

conoscenza dei meccanismi biologici ed anatomici principali <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa; la capacità <strong>di</strong> ragionamento<br />

clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia <strong>di</strong> interesse<br />

me<strong>di</strong>co che chirurgico e la capacità <strong>di</strong> valutare i dati epidemiologici e conoscerne l’impiego ai fini<br />

della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle comunità;<br />

conoscenza degli aspetti <strong>di</strong> strategie preventive, terapeutiche e riabilitative essenziali.<br />

Saper comunicare im modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo autonomo.<br />

Acquisire la capacità della conoscenza pratica dei principali aspetti delle patologie trattate. Lo<br />

studente deve <strong>di</strong>mostrare la capacità <strong>di</strong> eseguire le attività assistenziali essenziali <strong>di</strong> uso più<br />

ricorrente: compilare le cartelle cliniche, effettuare l’esame clinico e la <strong>di</strong>agnosi, gestire il paziente<br />

da un punto <strong>di</strong> vista pre, peri e post-operatorio, sapere instaurare le strategie preventive,<br />

terapeutiche e riabilitative essenziali, elaborare comportamenti <strong>di</strong> collaborazione multi<strong>di</strong>sciplinare<br />

e abilità <strong>di</strong> relazione collegiale con ammalato e con personale infermieristico. Acquisire<br />

conoscenze dell’uso delle più moderne attrezzature tecnologiche <strong>di</strong> uso nei laboratori <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>agnostica e <strong>di</strong> trattamento chirurgico.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

CHIRURGIA GENERALE II<br />

1. Tiroide<br />

Valutazione clinica, Valutazione funzionale, Anomalie <strong>di</strong> sviluppo, Tiroi<strong>di</strong>ti,<br />

Disor<strong>di</strong>ni funzionali della tiroide, Ipertiroi<strong>di</strong>smo, Tumori della tiroide,<br />

Nodulo solitario della tiroide.<br />

2. Mammella<br />

Valutazione clinica, Valutazione ra<strong>di</strong>ologica e strumentale Patologia<br />

infiammatoria e lesioni correlate, Displasia, T. Epiteliali benigni, T. Misti<br />

epiteliali e stromali, Carcinoma mammario, Sarcoma stromale.<br />

3. Esofago e <strong>di</strong>aframma<br />

Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche,<br />

Ernie jatali, Ernie <strong>di</strong>aframmatiche, Tumori dell’esofago.<br />

4. Stomaco e duodeno<br />

Indagini <strong>di</strong> laboratorio e strumentali, Stenosi ipertrofica del piloro, Volvolo<br />

gastrico, Diverticoli gastrici, Bezoar, Ulcera peptica, Ulcera gastrica,<br />

Ulcera duodenale, Complicanze, Terapia me<strong>di</strong>ca, Terapia chirurgica,<br />

Complicanze dopo intervento per ulcera peptica, Ematemesi e melena,<br />

Gastrite acuta erosiva, Sindrome <strong>di</strong> Mallory-Weiss, Neoplasie gastriche<br />

benigne, Carcinoma gastrico, Linfoma gastrico, Malattia <strong>di</strong> Ménétrier,<br />

Sindromi funzionali, Sindromi organiche.<br />

5. Parete addominale ed ernie<br />

Ernie, Ernie inguinali, Ernie crurali, Ernie ombelicali, Laparoceli.<br />

6. Cavità peritoneale<br />

Peritoniti, Ernie interne, Aderenze peritoneali, Pneumoperitoneo,<br />

Emoperitoneo.<br />

7. Fegato<br />

Cisti, Cisti sierose, ldatidosi, Tumori maligni, Carcinoma epatocellulare,<br />

Carcinoma frbrolamellare, Carcinoma colangiocellulare, Tumori<br />

metastatici.<br />

8. Vie Biliari<br />

Considerazioni generali sull'ittero, Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine, Calcolosi biliare,<br />

Calcolosi della colecisti, Stenosi benigne del coledoco, Colangite<br />

sclerosante, Neoplasie delle vie biliari, Neoplasia della colecisti.<br />

9. Pancreas<br />

Valutazione strumentale e funzionale, Malformazioni, Lesioni traumatiche,<br />

Pancreatite acuta, Pancreatite cronica, Pseudocisti del pancreas,<br />

Ascesso pancreatico, Carcinoma pancreatico, Neoplasie cistiche del<br />

pancreas, Neoplasie della papilla, Tumori endocrini del pancreas.<br />

10. Intestino tenue ed appen<strong>di</strong>ce<br />

Indagini funzionali e strumentali, Sindrome da intestino corto, Tumori del<br />

tenue, Diverticolo <strong>di</strong> Meckel, Appen<strong>di</strong>cite acuta, Tumori dell'appen<strong>di</strong>ce.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

11. Malattie infiammatorie intestinali<br />

Morbo <strong>di</strong> Crohn, Rettocolite ulcerosa, Sindrome del colon irritabile.<br />

12. Colon-retto<br />

Volvolo, Malattia <strong>di</strong>verticolare del colon, Polipi e poliposi, Tumori maligni.<br />

13. Retto e canale anale<br />

Carcinoma anale, Prolasso rettale, Ulcera solitaria del retto, Retorragie,<br />

Ascessi e fistole anali e rettali, Emorroi<strong>di</strong>, Ragade anale, Ileostomie e<br />

colostomie.<br />

13. Addome acuto<br />

Il dolore, Semeiotica fisica, Indagini <strong>di</strong> laboratorio e strumentali, Diagnosi<br />

<strong>di</strong>fferenziale, Terapia.<br />

14. Occlusione intestinale<br />

Ileo meccanico, Invaginazione intestinale, Volvolo, Ileo paralitico.<br />

15. Traumi del Torace: <strong>di</strong>agnosi prognosi e terapia<br />

ESERCITAZIONI<br />

Concetti <strong>di</strong> base nella pratica clinica orientati all’approccio ed alla assistenza<br />

del paziente chirurgico (aspetti fisiopatologici e clinici della gestione del<br />

paziente chirurgico, gestione della cartella clinica <strong>di</strong> competenza chirurgica,<br />

pratiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione e sterilizzazione in sala operatoria, conoscere le<br />

meto<strong>di</strong>che ed interpretare le principali manifestazioni cliniche), basi<br />

fisiopatologiche, meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>agnostiche, strumentazione <strong>di</strong>sponibile,<br />

esame obiettivo, semeiotica del torace e dell’addome, me<strong>di</strong>cazioni,<br />

rimozione <strong>di</strong> drenaggi, trattamento del paziente pre, peri e post operatorio,<br />

semeiotica clinica e strumentale della tiroide, mammella, torace,<br />

esofago, colon e vie biliari. Fibrobroncoscopia <strong>di</strong>agnostica ed<br />

operativa, Esofagogastroduodenoscopia <strong>di</strong>agnostica ed operativa.<br />

Gestione pre e postoperatoria del paziente in chirurgia toracica<br />

Dionigi R. <strong>Chirurgia</strong> IV ed. Masson, 2006<br />

Sabiston D. Trattato <strong>di</strong> chirurgia. Antonio Delfino E<strong>di</strong>tore.<br />

Luigi Gallone CHIRURGIA VII E<strong>di</strong>zione-


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

MEDICINA E CHIRURGIA<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO CHIRURGIA GENERALE<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Clinica Generale Me<strong>di</strong>ca e Chirurgica<br />

CODICE INSEGNAMENTO 80415<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI 1<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 18<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

PROF. GIUSEPPE BUSCEMI<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario Med 18<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 3 + 3 ( <strong>Chirurgia</strong> Generale 1 + <strong>Chirurgia</strong><br />

Generale II )<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 60<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 40<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO V – VI<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aule Nuove - Ortope<strong>di</strong>a<br />

LEZIONI<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali,seminari,esercitazioni in corsia,<br />

ambulatorio e sala operatoria<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre V Anno e primo semestre VI<br />

Anno<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da <strong>di</strong>sposizione del CdL<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Martedì ore 12-13<br />

Mercoledì ore 12-13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

• Conoscere le basi del ragionamento clinico e utilizzare le <strong>di</strong>verse conoscenze apprese dalla<br />

fisiopatologia,dalla metodologia e dalla patologia sistematica per un corretto approccio al<br />

paziente e alle sue patologie.Comprendere i principi fondamentali della me<strong>di</strong>cina basata<br />

sull’evidenza ed applicarla per l’in<strong>di</strong>cazione al corretto intervento terapeutico<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

• Saper inquadrare i <strong>di</strong>versi problemi inerenti al paziente chirurgico,sia in acuzie che in<br />

elezione<br />

• Essere in grado <strong>di</strong> analizzare ed interpretare i risultati delle procedure <strong>di</strong>agnostiche allo scopo


<strong>di</strong> definire correttamente la natura <strong>di</strong> un problema<br />

• Capacità <strong>di</strong> sintesi nelle <strong>di</strong>verse ipotesi <strong>di</strong>agnostiche<br />

• Saper utilizzare con correttezza ed appropriatezza le risorse umane e strumentali<br />

• Essere in grado <strong>di</strong> analizzare e risolvere i problemi clinici <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne chirurgico,valutandone i<br />

rapporti tra benefici,rischi e costi,anche alla luce dei principi della me<strong>di</strong>cina basata<br />

sull’evidenza<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Gli studenti saranno in grado <strong>di</strong> valutare in modo razionale ed autonomo le conoscenze fornite dal<br />

corso e saranno capaci <strong>di</strong> impostare un ragionamento clinico basato sulle evidenze e sulle<br />

informazioni derivate dall’esame fisico del paziente.<br />

Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

• Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere ,organizzare ed interpretare correttamente l’informazione<br />

sanitaria e biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e data base <strong>di</strong>sponibili<br />

• Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto<br />

supporto alle pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il<br />

monitoraggio del livello sanitario.<br />

• Essere in grado <strong>di</strong> acquisire ed ampliare le proprie conoscenze in maniera autonoma<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Il modulo <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Generale si propone <strong>di</strong> aiutare lo studente a sviluppare un metodo <strong>di</strong><br />

ragionamento e <strong>di</strong> lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle<br />

informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente,avvalendosi anche <strong>di</strong> corretti esami <strong>di</strong><br />

laboratorio e strumentali. Lo studente apprenderà la meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> approccio al paziente affetto dalle<br />

principali patologie e/o sindromi <strong>di</strong> interesse chirurgico,utilizzando in modo corretto e critico le più<br />

importanti meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>agnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto<br />

costo/beneficio,allo scopo <strong>di</strong> arrivare alla sintesi <strong>di</strong>agnostica e sviluppare la capacità <strong>di</strong> decidere un<br />

programma terapeutico.<br />

ORE FRONTALI<br />

30+30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICA FRONTALE<br />

1. Tiroide<br />

Valutazione clinica, Valutazione funzionale, Anomalie <strong>di</strong> sviluppo,<br />

Tiroi<strong>di</strong>ti,<br />

Disor<strong>di</strong>ni funzionali della tiroide, Ipertiroi<strong>di</strong>smo, Tumori della tiroide,<br />

Nodulo solitario della tiroide.<br />

2. Mammella<br />

Valutazione clinica, Valutazione ra<strong>di</strong>ologica e strumentale Patologia<br />

infiammatoria e lesioni correlate, Displasia, T. Epiteliali benigni, T. Misti<br />

epiteliali e stromali, Carcinoma mammario, Sarcoma stromale.<br />

3. Esofago e <strong>di</strong>aframma<br />

Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche,<br />

Ernie jatali, Ernie <strong>di</strong>aframmatiche, Tumori dell’esofago<br />

4. Torace<br />

Empiema pleurico,bronchiectasie,traumi del torace,tumori benigni e<br />

maligni del polmone<br />

Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche,<br />

Ernie jatali, Ernie <strong>di</strong>aframmatiche, Tumori dell’esofago.<br />

5. Stomaco e duodeno


Indagini <strong>di</strong> laboratorio e strumentali, Stenosi ipertrofica del piloro,<br />

Volvolo gastrico, Diverticoli gastrici, Bezoar, Ulcera peptica, Ulcera<br />

gastrica, Ulcera duodenale, Complicanze, Terapia me<strong>di</strong>ca, Terapia<br />

chirurgica, Complicanze dopo intervento per ulcera peptica, Ematemesi e<br />

melena, Gastrite acuta erosiva, Sindrome <strong>di</strong> Mallory-Weiss, Neoplasie<br />

gastriche benigne, Carcinoma gastrico, Linfoma gastrico, Malattia <strong>di</strong><br />

Ménétrier, Sindromi funzionali, Sindromi organiche.<br />

7. Parete addominale ed ernie<br />

Ernie, Ernie inguinali, Ernie crurali, Ernie ombelicali, Laparoceli.<br />

8. Cavità peritoneale<br />

Peritoniti, Ernie interne, Aderenze peritoneali, Pneumoperitoneo,<br />

Emoperitoneo.<br />

9. Fegato<br />

Cisti, Cisti sierose, ldatidosi, Tumori maligni, Carcinoma epatocellulare,<br />

Carcinoma frbrolamellare, Carcinoma colangiocellulare, Tumori<br />

metastatici.<br />

10. Vie Biliari<br />

Considerazioni generali sull'ittero, Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine, Calcolosi biliare,<br />

Calcolosi della colecisti, Stenosi benigne del coledoco, Colangite<br />

sclerosante, Neoplasie delle vie biliari, Neoplasia della colecisti.<br />

11. Pancreas<br />

Valutazione strumentale e funzionale, Malformazioni, Lesioni<br />

traumatiche,<br />

Pancreatite acuta, Pancreatite cronica, Pseudocisti del pancreas,<br />

Ascesso pancreatico, Carcinoma pancreatico, Neoplasie cistiche del<br />

pancreas, Neoplasie della papilla, Tumori endocrini del pancreas.<br />

12. Intestino tenue ed appen<strong>di</strong>ce<br />

Indagini funzionali e strumentali, Sindrome da intestino corto, Tumori<br />

Del tenue, Diverticolo <strong>di</strong> Meckel, Appen<strong>di</strong>cite acuta, Tumori<br />

dell'appen<strong>di</strong>ce<br />

13. Malattie infiammatorie intestinali<br />

Morbo <strong>di</strong> Crohn, Rettocolite ulcerosa.<br />

14. Colon-retto<br />

Volvolo, Malattia <strong>di</strong>verticolare del colon, Polipi e poliposi, Tumori<br />

maligni.<br />

15. Retto e canale anale<br />

Carcinoma anale, Prolasso rettale, Ulcera solitaria del retto, Rettorragie,<br />

Ascessi e fistole anali e rettali, Emorroi<strong>di</strong>, Ragade anale, Ileostomie e<br />

colostomie.<br />

16. Addome acuto<br />

Il dolore, Semeiotica fisica, Indagini <strong>di</strong> laboratorio e strumentali, Diagnosi<br />

<strong>di</strong>fferenziale, Terapia.<br />

17. Occlusione intestinale<br />

18. I trapianti d’organo in <strong>Chirurgia</strong> Generale:<br />

• Il donatore cadavere ed il prelievo multiorgano<br />

• Trapianto <strong>di</strong> rene,rene-pancreas,fegato,intestino,multiviscerale<br />

19. Le gran<strong>di</strong> sindromi<br />

• Approccio al paziente con :<br />

ittero ostruttivo<br />

<strong>di</strong>sfagia<br />

dolore addominale acuto


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

emorragia <strong>di</strong>gestiva<br />

occlusione intestinale<br />

masse addominali<br />

nodulo tiroideo<br />

nodulo mammario<br />

massa me<strong>di</strong>astinica<br />

opacità polmonare<br />

trauma e politrauma<br />

.<br />

ESERCITAZIONI<br />

Concetti <strong>di</strong> base nella pratica clinica orientati all’approccio ed alla<br />

assistenza del paziente chirurgico (aspetti fisiopatologici e clinici della<br />

gestione del paziente chirurgico, gestione della cartella clinica <strong>di</strong> pertinenza<br />

chirurgica).Aspetti pratici <strong>di</strong> trattamento post-operatorio.<br />

Pratiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione e sterilizzazione in sala operatoria. Strumentario<br />

chirurgico.Me<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> ferita chirurgica.<br />

Fibrobroncoscopia <strong>di</strong>agnostica ed operativa.<br />

Endoscopia <strong>di</strong>gestiva <strong>di</strong>agnostica ed operativa. Gestione pre e<br />

postoperatoria del paziente in chirurgia toracica<br />

R. Bellantone- G. De Toma- M. Montorsi : <strong>Chirurgia</strong> Generale- E<strong>di</strong>z. Minerva<br />

Me<strong>di</strong>ca<br />

D'amico Davide F. : CHIRURGIA GENERALE. Fisiopatologia, Clinica e Terapia<br />

.Ed. PICCIN – Nuova Libraria<br />

Dionigi R. <strong>Chirurgia</strong> - IV ed. Masson, 2006<br />

Sabiston D. Trattato <strong>di</strong> chirurgia. Antonio Delfino E<strong>di</strong>tore.<br />

Luigi Gallone CHIRURGIA - VII E<strong>di</strong>zione


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

MEDICINA E CHIRURGIA<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO CHIRURGIA GENERALE<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Clinica Generale Me<strong>di</strong>ca e Chirurgica<br />

CODICE INSEGNAMENTO 80415<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI 1<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 18<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

PROF. GIUSEPPE BUSCEMI<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario Med 18<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 3 + 3 ( <strong>Chirurgia</strong> Generale 1 + <strong>Chirurgia</strong><br />

Generale II )<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 60<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 40<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO V – VI<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aule Nuove - Ortope<strong>di</strong>a<br />

LEZIONI<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali,seminari,esercitazioni in corsia,<br />

ambulatorio e sala operatoria<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre V Anno e primo semestre VI<br />

Anno<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da <strong>di</strong>sposizione del CdL<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Martedì ore 12-13<br />

Mercoledì ore 12-13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

• Conoscere le basi del ragionamento clinico e utilizzare le <strong>di</strong>verse conoscenze apprese dalla<br />

fisiopatologia,dalla metodologia e dalla patologia sistematica per un corretto approccio al<br />

paziente e alle sue patologie.Comprendere i principi fondamentali della me<strong>di</strong>cina basata<br />

sull’evidenza ed applicarla per l’in<strong>di</strong>cazione al corretto intervento terapeutico<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

• Saper inquadrare i <strong>di</strong>versi problemi inerenti al paziente chirurgico,sia in acuzie che in<br />

elezione<br />

• Essere in grado <strong>di</strong> analizzare ed interpretare i risultati delle procedure <strong>di</strong>agnostiche allo scopo


<strong>di</strong> definire correttamente la natura <strong>di</strong> un problema<br />

• Capacità <strong>di</strong> sintesi nelle <strong>di</strong>verse ipotesi <strong>di</strong>agnostiche<br />

• Saper utilizzare con correttezza ed appropriatezza le risorse umane e strumentali<br />

• Essere in grado <strong>di</strong> analizzare e risolvere i problemi clinici <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne chirurgico,valutandone i<br />

rapporti tra benefici,rischi e costi,anche alla luce dei principi della me<strong>di</strong>cina basata<br />

sull’evidenza<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Gli studenti saranno in grado <strong>di</strong> valutare in modo razionale ed autonomo le conoscenze fornite dal<br />

corso e saranno capaci <strong>di</strong> impostare un ragionamento clinico basato sulle evidenze e sulle<br />

informazioni derivate dall’esame fisico del paziente.<br />

Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

• Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere ,organizzare ed interpretare correttamente l’informazione<br />

sanitaria e biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e data base <strong>di</strong>sponibili<br />

• Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto<br />

supporto alle pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il<br />

monitoraggio del livello sanitario.<br />

• Essere in grado <strong>di</strong> acquisire ed ampliare le proprie conoscenze in maniera autonoma<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Il modulo <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Generale si propone <strong>di</strong> aiutare lo studente a sviluppare un metodo <strong>di</strong><br />

ragionamento e <strong>di</strong> lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle<br />

informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente,avvalendosi anche <strong>di</strong> corretti esami <strong>di</strong><br />

laboratorio e strumentali. Lo studente apprenderà la meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> approccio al paziente affetto dalle<br />

principali patologie e/o sindromi <strong>di</strong> interesse chirurgico,utilizzando in modo corretto e critico le più<br />

importanti meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>agnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto<br />

costo/beneficio,allo scopo <strong>di</strong> arrivare alla sintesi <strong>di</strong>agnostica e sviluppare la capacità <strong>di</strong> decidere un<br />

programma terapeutico.<br />

ORE FRONTALI<br />

30+30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICA FRONTALE<br />

1. Tiroide<br />

Valutazione clinica, Valutazione funzionale, Anomalie <strong>di</strong> sviluppo,<br />

Tiroi<strong>di</strong>ti,<br />

Disor<strong>di</strong>ni funzionali della tiroide, Ipertiroi<strong>di</strong>smo, Tumori della tiroide,<br />

Nodulo solitario della tiroide.<br />

2. Mammella<br />

Valutazione clinica, Valutazione ra<strong>di</strong>ologica e strumentale Patologia<br />

infiammatoria e lesioni correlate, Displasia, T. Epiteliali benigni, T. Misti<br />

epiteliali e stromali, Carcinoma mammario, Sarcoma stromale.<br />

3. Esofago e <strong>di</strong>aframma<br />

Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche,<br />

Ernie jatali, Ernie <strong>di</strong>aframmatiche, Tumori dell’esofago<br />

4. Torace<br />

Empiema pleurico,bronchiectasie,traumi del torace,tumori benigni e<br />

maligni del polmone<br />

Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche,<br />

Ernie jatali, Ernie <strong>di</strong>aframmatiche, Tumori dell’esofago.<br />

5. Stomaco e duodeno


Indagini <strong>di</strong> laboratorio e strumentali, Stenosi ipertrofica del piloro,<br />

Volvolo gastrico, Diverticoli gastrici, Bezoar, Ulcera peptica, Ulcera<br />

gastrica, Ulcera duodenale, Complicanze, Terapia me<strong>di</strong>ca, Terapia<br />

chirurgica, Complicanze dopo intervento per ulcera peptica, Ematemesi e<br />

melena, Gastrite acuta erosiva, Sindrome <strong>di</strong> Mallory-Weiss, Neoplasie<br />

gastriche benigne, Carcinoma gastrico, Linfoma gastrico, Malattia <strong>di</strong><br />

Ménétrier, Sindromi funzionali, Sindromi organiche.<br />

7. Parete addominale ed ernie<br />

Ernie, Ernie inguinali, Ernie crurali, Ernie ombelicali, Laparoceli.<br />

8. Cavità peritoneale<br />

Peritoniti, Ernie interne, Aderenze peritoneali, Pneumoperitoneo,<br />

Emoperitoneo.<br />

9. Fegato<br />

Cisti, Cisti sierose, ldatidosi, Tumori maligni, Carcinoma epatocellulare,<br />

Carcinoma frbrolamellare, Carcinoma colangiocellulare, Tumori<br />

metastatici.<br />

10. Vie Biliari<br />

Considerazioni generali sull'ittero, Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine, Calcolosi biliare,<br />

Calcolosi della colecisti, Stenosi benigne del coledoco, Colangite<br />

sclerosante, Neoplasie delle vie biliari, Neoplasia della colecisti.<br />

11. Pancreas<br />

Valutazione strumentale e funzionale, Malformazioni, Lesioni<br />

traumatiche,<br />

Pancreatite acuta, Pancreatite cronica, Pseudocisti del pancreas,<br />

Ascesso pancreatico, Carcinoma pancreatico, Neoplasie cistiche del<br />

pancreas, Neoplasie della papilla, Tumori endocrini del pancreas.<br />

12. Intestino tenue ed appen<strong>di</strong>ce<br />

Indagini funzionali e strumentali, Sindrome da intestino corto, Tumori<br />

Del tenue, Diverticolo <strong>di</strong> Meckel, Appen<strong>di</strong>cite acuta, Tumori<br />

dell'appen<strong>di</strong>ce<br />

13. Malattie infiammatorie intestinali<br />

Morbo <strong>di</strong> Crohn, Rettocolite ulcerosa.<br />

14. Colon-retto<br />

Volvolo, Malattia <strong>di</strong>verticolare del colon, Polipi e poliposi, Tumori<br />

maligni.<br />

15. Retto e canale anale<br />

Carcinoma anale, Prolasso rettale, Ulcera solitaria del retto, Rettorragie,<br />

Ascessi e fistole anali e rettali, Emorroi<strong>di</strong>, Ragade anale, Ileostomie e<br />

colostomie.<br />

16. Addome acuto<br />

Il dolore, Semeiotica fisica, Indagini <strong>di</strong> laboratorio e strumentali, Diagnosi<br />

<strong>di</strong>fferenziale, Terapia.<br />

17. Occlusione intestinale<br />

18. I trapianti d’organo in <strong>Chirurgia</strong> Generale:<br />

• Il donatore cadavere ed il prelievo multiorgano<br />

• Trapianto <strong>di</strong> rene,rene-pancreas,fegato,intestino,multiviscerale<br />

19. Le gran<strong>di</strong> sindromi<br />

• Approccio al paziente con :<br />

ittero ostruttivo<br />

<strong>di</strong>sfagia<br />

dolore addominale acuto


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

emorragia <strong>di</strong>gestiva<br />

occlusione intestinale<br />

masse addominali<br />

nodulo tiroideo<br />

nodulo mammario<br />

massa me<strong>di</strong>astinica<br />

opacità polmonare<br />

trauma e politrauma<br />

.<br />

ESERCITAZIONI<br />

Concetti <strong>di</strong> base nella pratica clinica orientati all’approccio ed alla<br />

assistenza del paziente chirurgico (aspetti fisiopatologici e clinici della<br />

gestione del paziente chirurgico, gestione della cartella clinica <strong>di</strong> pertinenza<br />

chirurgica).Aspetti pratici <strong>di</strong> trattamento post-operatorio.<br />

Pratiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione e sterilizzazione in sala operatoria. Strumentario<br />

chirurgico.Me<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> ferita chirurgica.<br />

Fibrobroncoscopia <strong>di</strong>agnostica ed operativa.<br />

Endoscopia <strong>di</strong>gestiva <strong>di</strong>agnostica ed operativa. Gestione pre e<br />

postoperatoria del paziente in chirurgia toracica<br />

R. Bellantone- G. De Toma- M. Montorsi : <strong>Chirurgia</strong> Generale- E<strong>di</strong>z. Minerva<br />

Me<strong>di</strong>ca<br />

D'amico Davide F. : CHIRURGIA GENERALE. Fisiopatologia, Clinica e Terapia<br />

.Ed. PICCIN – Nuova Libraria<br />

Dionigi R. <strong>Chirurgia</strong> - IV ed. Masson, 2006<br />

Sabiston D. Trattato <strong>di</strong> chirurgia. Antonio Delfino E<strong>di</strong>tore.<br />

Luigi Gallone CHIRURGIA - VII E<strong>di</strong>zione


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

Laurea in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> Chirone<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Palermo</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Pe<strong>di</strong>atria<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Discipline Pe<strong>di</strong>atriche<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05649<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI due<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1)<br />

Med 20 <strong>Chirurgia</strong> Pe<strong>di</strong>atrica<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Nome e Cognome Enrico De Grazia<br />

(MODULO 2)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 3)<br />

Qualifica Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> appartenenza: <strong>Palermo</strong><br />

CFU 3<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

10<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO VI<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Dipartimento Materno Infantile Via<br />

LEZIONI<br />

Giordano<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni) in aula ,<br />

Esercitazioni e tirocinio in Reparto<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale,<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Giorni venerdì ore 8-10<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Giorni lunedì e venerdì ore 12-14<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Fare conoscere le patologie congenite ed acquisite in campo neonatale, pe<strong>di</strong>atrico ed<br />

adolescenziale. Acquisire le competenze <strong>di</strong> fisiopatologia, <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi sia clinica che strumentale.<br />

Fare conoscere le possibilità terapeutiche, il timing del trattamento e la terapia chirurgica sia<br />

tra<strong>di</strong>zionale che endoscopica e laparoscopica. Infine insegnare a comunicare con il bambino ed i<br />

suoi genitori per umanizzare la me<strong>di</strong>cina e renderla più vicino al bambino. Insegnare a <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong><br />

casi clinici attraverso una idonea integrazione clinica multi<strong>di</strong>sciplinare<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

CHIRURGIA PEDIATRICA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Introduzione alla <strong>Chirurgia</strong> Pe<strong>di</strong>atrica dalla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> patologie congenite<br />

“in utero” alla <strong>di</strong>agnostica clinica e strumentale nel neonato, nel lattante, nel<br />

bambino e nell’adolescente. Patologie riguardanti l’apparato <strong>di</strong>gerente: atresia<br />

dell’esofago,atresie duodenali, <strong>di</strong>giuno-ileali, del colon e del retto, Ileo da<br />

meconio, Megacolon agangliare, Invaginazioni intestinali, volvolo intestinale,<br />

addome acuto, peritoniti, appen<strong>di</strong>copatia,reflusso gastro esofageo. Patologia<br />

genito urinarie: patologie cistiche renali, patologie del giunto pielo ureterale,<br />

patologie del giunto vescico ureterale, <strong>di</strong>sfunzioni vescicali, patologie<br />

dell’uretra, testicolo ritenuto, ernie inguinali congenite, idrocele, scroto acuto,<br />

varicocele. Patologie apparato respiratorio: CAM, enfisema lobare,<br />

sequestrazioni, pneumotorace. Tumori soli<strong>di</strong> infantili. Cisti e fistole del collo<br />

ESERCITAZIONI<br />

Didattica su casi clinici reali e simulati<br />

Lezioni <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Pe<strong>di</strong>atrica R. Domini, M. Lima<br />

CLUEB Bologna<br />

ATTIVITA’ PROFESSIONALIZZANTE: CFU 1 15 ore<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Fare conoscere le più frequenti patologie congenite ed acquisite <strong>di</strong> interesse chirurgico in campo<br />

pe<strong>di</strong>atrico. L’inquadramento clinico, la <strong>di</strong>agnosi strumentale, i concetti <strong>di</strong> trattamento chirurgico<br />

MODULO<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

ESERCITAZIONI<br />

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ESERCITAZIONI


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>-Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Dermatologia e Malattie Infettive<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE<br />

CODICE INSEGNAMENTO<br />

Dermatologia e Malattie Infettive<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/35<br />

MED/17<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof Maria Rita Bongiorno<br />

(MODULO 1)<br />

Prof. Straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Dermatologia MED/35<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 3)<br />

Prof Francesco Scarlata<br />

Prof. Aggregato-Ricercatore Confermato<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Nome e Cognome<br />

Qualifica<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> appartenenza<br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

15 settimane<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

8 settimane<br />

PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Immunologia<br />

ANNO DI CORSO Quinto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

AOUP<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività frontale<br />

Attività <strong>di</strong> tirocinio presso UOC <strong>di</strong><br />

Dermatologia e UOC <strong>di</strong> Malattie infettive,<br />

AOUP<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Da definire<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof Maria Rita Bongiorno Lunedì ore 13-14<br />

STUDENTI<br />

Prof.Francesco Scarlata Giovedì ore 12-13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione Devono <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> avere acquisitola conoscenza<br />

della anatomia e fisiologia della cute ai fini del mantenimento dello stato <strong>di</strong> salute e della<br />

comprensione delle mo<strong>di</strong>ficazioni patologiche; la conoscenza dei meccanismi biologici<br />

fondamentali <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa e quelli patologici del sistema immunitario e la conoscenza del rapporto tra


microrganismi ed ospite nelle infezioni, nonché i relativi meccanismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa; una adeguata<br />

conoscenza sistematica delle patologie dermatologiche ed infettive più rilevanti, sotto il profilo<br />

nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico, nel contesto <strong>di</strong> una visione unitaria e<br />

globale della patologia umana e la capacità <strong>di</strong> valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi<br />

clinici, i segni fisici interpretandone i meccanismi <strong>di</strong> produzione e approfondendone il significato<br />

clinico; la capacità <strong>di</strong> ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e<br />

rilevanti problemi clinici sia <strong>di</strong> interesse clinico dermatologico ed infettivo; la conoscenza delle<br />

principali e più aggiornate metodologie <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica laboratoristica nonchè la capacità <strong>di</strong><br />

proporre, in maniera corretta, le <strong>di</strong>verse procedure <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong> laboratorio, valutandone i costi<br />

e benefici e la capacità <strong>di</strong> interpretazione razionale del dato laboratoristico.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio Devono <strong>di</strong>mostrare la capacità e la sensibilità per inserire le<br />

problematiche specialistiche del corso integrato in una visione più ampia dello stato <strong>di</strong> salute<br />

generale della persona e delle sue esigenze generali <strong>di</strong> benessere e la capacità <strong>di</strong> integrare in<br />

una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo <strong>di</strong> salute del singolo in<strong>di</strong>viduo i<br />

sintomi, i segni e le alterazioni strutturali e funzionali aggregandoli sotto il profilo<br />

preventivo, <strong>di</strong>agnostico, terapeutico; la capacità <strong>di</strong> analizzare e risolvere i problemi clinici <strong>di</strong><br />

or<strong>di</strong>ne dermato-venereologico e infettivo valutando i rapporti tra benefici, rischi e<br />

costi alla luce dei principi della me<strong>di</strong>cina basata sulla evidenza e dell’appropriatezza <strong>di</strong>agnosticoterapeutica.<br />

Deve saper interpretare correttamente i sistemi <strong>di</strong> sorveglianza e monitoraggio delle<br />

malattie infettive sia in ambito ospedaliero che comunitario per la gestione degli out break.<br />

Abilità comunicative Devono <strong>di</strong>mostrare la capacità <strong>di</strong> comunicare con chiarezza ed umanità con<br />

il paziente non solo per ciò che concerne gli aspetti clinici ma anche quelli relazionali, educativi,<br />

sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e trattamento della patologia; capacità <strong>di</strong><br />

esporre i risultati anche ad un pubblico non esperto;<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento Devono <strong>di</strong>mostrare adeguata esperienza nello stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>pendente e<br />

nella organizzazione della propria formazione permanente nonché la capacità <strong>di</strong> effettuare una<br />

ricerca bibliografica e <strong>di</strong> aggiornamento attraverso la consultazione delle pubblicazioni scientifiche<br />

proprie del settore<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “MED 35- DERMATOLOGIA<br />

Lo studente deve essere in grado <strong>di</strong> utilizzare le conoscenze <strong>di</strong> anatomia, biologia, fisiologia e<br />

immunologia cutanea per comprendere la genesi, le alterazioni morfologiche e funzionali delle<br />

principali malattie dermatologiche <strong>di</strong> carattere infettivo, infiammatorio ed autoimmune. Lo<br />

studente, inoltre, deve apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e gli elementi<br />

fondamentali <strong>di</strong> terapia delle principali malattie cutanee e veneree ed essere in grado <strong>di</strong> eseguire un<br />

esame clinico corretto attraverso l’impiego <strong>di</strong> saggi semeiotici peculiari<br />

MODULO 1<br />

MALATTIE CUTANEE E VENEREE


ORE FRONTALI<br />

20<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Il corso intende fornire informazioni aggiornate in grado <strong>di</strong> garantire allo<br />

studente adeguati livelli <strong>di</strong> conoscenza riguardo le malatiie cutanee e veneree.<br />

Lo studente deve essere in grado <strong>di</strong> utilizzare le conoscenze <strong>di</strong> anatomia, <strong>di</strong><br />

biologia , <strong>di</strong> fisiologia e <strong>di</strong> immunologia cutanea per comprendere la genesi,<br />

le alterazioni morfologiche e funzionali delle principali malattie<br />

dermatologiche <strong>di</strong> carattere infettivo, infiammatorio ed autoimmune. Lo<br />

studente, inoltre, deve apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e<br />

gli elementi fondamentali <strong>di</strong> terapia delle principali malattie cutanee e<br />

veneree.<br />

Il corso, inoltre, si propone <strong>di</strong> fornire allo studente le competenze necessarie<br />

per eseguire un esame clinico corretto attraverso l’appren<strong>di</strong>mento: dei segni<br />

semeiologici peculiari, <strong>di</strong> un corretto ed efficace approccio clinico al paziente,<br />

dei meto<strong>di</strong> per raccolta dell’anamnesi, dei meto<strong>di</strong> per esecuzione dell’esame<br />

obiettivo generale e sistematico, dei meto<strong>di</strong> per la compilazione <strong>di</strong> una<br />

cartella clinica orientata per problemi, delle corrette in<strong>di</strong>cazioni dell’utilizzo e<br />

dell’interpretazione degli esami <strong>di</strong> laboratorio e strumentali, <strong>di</strong> un rigoroso<br />

metodo <strong>di</strong> ragionamento <strong>di</strong>agnostico <strong>di</strong>fferenziale.<br />

Altra meta <strong>di</strong> questo corso è <strong>di</strong> consentire allo studente <strong>di</strong> riconoscere e<br />

descrivere le principali patologie oncologiche cutanee. A tal fine dovrà<br />

conoscere l’epidemiologia dei tumori (incidenza e sopravvivenza), i fattori <strong>di</strong><br />

rischio, la storia naturale,i fattori prognostici ed i sistemi <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> tali<br />

neoplasie. Lo studente deve essere portato a conoscenza delle principali<br />

applicazioni cliniche della biologia molecolare (oncogeni e geni<br />

oncosoppressori, marcatori tumorali)e degli obiettivi e delle modalità del<br />

"follow-up"<br />

PROGRAMMA<br />

1. Conoscenze propedeutiche<br />

Anatomia della cute:<br />

caratteri macroscopici; Caratteri microscopici;Epidermide;<br />

Derma; Giunzione dermo-epidermica; Tessuto sottocutaneo;<br />

Annessi cutanei; vascolarizzazione cutanea; Innervazione cutanea;<br />

Film idrolipi<strong>di</strong>co <strong>di</strong> superficie.<br />

2. Funzioni della cute: funzione barriera; funzione immunitaria; assorbimento<br />

cutaneo<br />

3. Fisiologia della cute<br />

Proliferazione e <strong>di</strong>fferenziazione epidermica; Melanociti e melanogenesi;<br />

giunzione dermo-epidermica; derma e matrice extracellulare;<br />

termoregolazione<br />

4. Semeiotica dermatologica<br />

Lesioni elementari primitive: Macule; Papule; placche; pomfi; noduli;<br />

vescicole; bolle; pustole.Lesioni elementari secondarie: croste;<br />

escoriazioni; esulcerazioni; erosioni; raga<strong>di</strong>; ulcere; cicatrici<br />

Lesioni elementari primitivo-secondarie: squame; sclerosi; atrofia<br />

Visita semeiotica dermatologica: Anamnesi, osservazione, palpazione.<br />

Esame obiettivo: Disposizione topografica delle lesioni elementari<br />

5. Immunologia cutanea:<br />

Cellule <strong>di</strong> Langerhans e cellule dendritiche cutanee; Cheratinociti.<br />

Lesioni cutanee me<strong>di</strong>ate dall’attività delle IgE<br />

Lesioni cutanee me<strong>di</strong>ate dall’attività <strong>di</strong> Anticorpi IgG o IgM<br />

Lesioni cutanee legate all’attività dei complessi immuni


Lesioni cutanee determinate dall’attività dei linfociti T.<br />

6. La sindrome orticaria-angioedema : definizione, epidemiologia,<br />

classificazione, aspetti clinici, patogenesi. Orticaria cronica i<strong>di</strong>opatica<br />

Orticarie fisiche: demografica; da pressione; da freddo; da calore<br />

localizzata; colinergica; acquagenica; solare; vibratoria; da esercizio fisico;<br />

da contatto. Orticaria vasculite Angioedema acquisito ed ere<strong>di</strong>tario<br />

7.Genodermatosi: Sindrome <strong>di</strong> Ehnlers- Danlos: epidemiologia;<br />

eziopatogenesi; manifestazioni cliniche; <strong>di</strong>agnosi; prognosi.<br />

S. <strong>di</strong> Urbach-Wiethe epidemiologia; eziopatogenesi; manifestazioni<br />

cliniche; <strong>di</strong>agnosi; prognosi. Sclerosi tuberosa: epidemiologia;<br />

eziopatogenesi; manifestazioni cliniche; <strong>di</strong>agnosi; prognosi<br />

Malattia <strong>di</strong> Anderson-Fabry: epidemiologia; eziopatogenesi,<br />

manifestazioni cliniche; <strong>di</strong>agnosi; prognosi.<br />

Neurofibromatosi: epidemiologia; eziopatogenesi; manifestazioni cliniche;<br />

<strong>di</strong>agnosi; prognosi<br />

8.Disor<strong>di</strong>ni della cheratinizzazione:<br />

Psoriasi: epidemiologia; fattori precipitanti;patogenesi; classificazioni;<br />

aspetti clinici; forme cliniche; <strong>di</strong>agnosi; prognosi . Dermatite esfoliativa:<br />

epidemiologia; fattori precipitanti;patogenesi; classificazione; aspetti<br />

clinici; forme cliniche; <strong>di</strong>agnosi; prognosi .<br />

9.Disor<strong>di</strong>ni della coesione: Malattie bollose a patogenesi autoimmune<br />

malattie del gruppo del pemfigo: definizione; etiopatogensi. Pemfigo<br />

volgare; pemfigo vegetante; pemfigo foliaceo; pemfigo eritematoso;<br />

pemfigo endemico; pemfigo indotto da farmaci; pemfigo paraneoplastico;<br />

pemfigo ad IgA. Malattie del gruppo dei pemfigoi<strong>di</strong>: pemfigoide bolloso;<br />

pemfigoide cicatriziale; herpes gestationis<br />

10.Dermatiti eczematose:Dermatite irritativa da contatto (DIC)<br />

Dermatite allergica da contatto (DAC)<br />

11.Malattie cutanee da virus<br />

Herpes virus: Herpes simplex; virus varicella-zooster; Herpes virus 8;<br />

Papillomavirus:verruche volgari; verruche filiformi; verruche piane;<br />

con<strong>di</strong>lomi acuminati; Poxvirus: mollusco contagioso; Coxsackievirus:<br />

malattia mani-pie<strong>di</strong>-bocca<br />

12.Malattie cutanee da batteri:Lebbra;Tubercolosi<br />

13.Malattie causate da protozoi<br />

Leishmaniosi definizione; epidemiologia; eziologia; manifestazioni<br />

cliniche; <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale<br />

14. Malattie causate da miceti: eziologia; manifestazioni cliniche; <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong>fferenziale<br />

Infezioni da dermatofiti, Infezioni da lieviti,Micosi profonde<br />

15.Malattie causate da artropo<strong>di</strong><br />

Scabbia umana: morfologia e biologia dell’acaro; ; epidemiologia;<br />

manifestazioni cliniche; <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale<br />

Pe<strong>di</strong>culosi : epidemiologia; manifestazioni cliniche; <strong>di</strong>agnosi<br />

Differenziale; Pe<strong>di</strong>culus humanus capitis; Pe<strong>di</strong>culus humanus corporis;<br />

Phtirus pubis<br />

16. Malattie a trasmissione sessuale<br />

Sifilide: eziologia; clinica;<strong>di</strong>agnosi.Infezione gonococcica. Infezioni da<br />

Chlamy<strong>di</strong>a


17.Manifestazioni cutanee in corso <strong>di</strong> AIDS<br />

18.Reazioni avverse cutaneo-mucose : definizione; classificazione e<br />

patogenesi; eziologia;quadri clinici: Sindrome orticaria angioedema<br />

Eruzioni esantematiche,Eritema polimorfo,Sindrome <strong>di</strong> Steven-Johson<br />

Necrolisi epidermica tossica<br />

19.Connettivopatie: Lupus eritematoso: definizione; eziopatogenesi;Forme<br />

cliniche; <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale. Sclerodermie: localizzate e sistemiche.<br />

Dermatomiosite<br />

20. Malattie granulomatose: Sarcoidosi: definizione; epidemiologia;<br />

eziopatogenesi; manifestazioni cliniche; <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale<br />

21. Neoplasie epiteliali benigne e maligne: eziologia; patogenesi; clinica;<br />

<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale.Cheratosi attiniche; cheiliti attiniche; leucoplachia;<br />

eritroplachia. Cheratoacantoma; malattia <strong>di</strong> Bowen; Carcinoma<br />

basocellulare; Carcinoma spinocellulare.<br />

22. Nevi melanocitari; Melanoma cutaneo: definizione; epidemiologia;<br />

eziologia; classificazione clinica ;manifestazioni cliniche; <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong>fferenziale<br />

23.Sarcoma <strong>di</strong> Kaposi<br />

15 Tirocinio<br />

Reparto e prestazioni ambulatoriali<br />

TESTI Amerio PL, Bernengo MG, Calvieri S, etc. Dermatologia e Venereologia E<strong>di</strong>zioni Minerva<br />

CONSIGLIATI Me<strong>di</strong>ca<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO2 “MALATTIE INFETTIVE”<br />

Lo studente deve conoscere la fisiopatologia e la clinica delle malattie infettive e tropicali,<br />

mostrando particolare competenza nella metodologia clinica e nella terapia in infettivologia,<br />

incluse le principali patologie parassitarie e <strong>di</strong> importazione.<br />

MODULO<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

• Saper inquadrare la storia naturale della malattia da HIV, gli strumenti<br />

<strong>di</strong>agnostici, i quadri clinici (incluse le principali patologie<br />

opportunistiche) e gli interventi terapeutici.<br />

• Conoscere i quadri clinici <strong>di</strong> epatite virale acuta, la loro evoluzione,<br />

l'iter <strong>di</strong>agnostico<br />

• Conoscere i concetti generali <strong>di</strong> epidemiologia, eziologia e patogenesi,<br />

delle infezioni respiratorie acute, i <strong>di</strong>versi quadri clinici e l'approccio<br />

terapeutico con particolare riferimento alle polmoniti<br />

• Inquadrare nosograficamente le <strong>di</strong>verse localizzazioni dell'infezione<br />

tubercolare. Conoscerne la storia naturale e l'approccio <strong>di</strong>agnostico e<br />

terapeutico<br />

• Conoscere le caratteristiche nosografiche, cliniche e <strong>di</strong>agnostiche <strong>di</strong><br />

meningiti, malattia meningococcica, sepsi e shock settico, endocar<strong>di</strong>ti<br />

• Conoscere l'epidemiologia, l'approccio clinico-terapeutico e la<br />

<strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>: leishmaniosi, toxoplasmosi, rickettsiosi, brucellosi,<br />

echinococcosi


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

• Conoscere gli agenti eziologici, i quadri clinici e le metodologie<br />

<strong>di</strong>agnostiche delle sindromi mononucleosiche infettive<br />

• Saper inquadrare l'epidemiologia regionale, i meccanismi patogenetici,<br />

l'approccio <strong>di</strong>agnostico, i quadri clinici delle infezioni intestinali<br />

batteriche, virali, protozoarie ed elmintiche<br />

• Inquadrare nosograficamente le <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> esantemi, con<br />

particolare riferimento a morbillo, rosolia, varicella-zoster, scarlattina<br />

• Conoscere l'epidemiologia dei principali agenti eziologici <strong>di</strong> patologia<br />

infettiva <strong>di</strong> importazione,la <strong>di</strong>agnostica clinico-laboratoristica, gli<br />

interventi <strong>di</strong> profilassi<br />

• Conoscere l'epidemiologia, l'inquadramento nosografico, l'iter<br />

<strong>di</strong>agnostico, le problematiche terapeutiche delle FUO e delle infezioni<br />

ospedaliere<br />

Casi Clinici<br />

ESERCITAZIONI<br />

Capitolo <strong>di</strong> Malattie Infettive in Harrison. Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna, McGraw Hill,<br />

MORONI e Coll. MALATTIE INFETTIVE Ed.Masson – 7° Ed


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Diagnostica per immagini e ra<strong>di</strong>oterapia<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> laboratorio e <strong>di</strong>agnostica integrata<br />

CODICE INSEGNAMENTO 02324<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI UNO<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/36<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Massimo Mi<strong>di</strong>ri<br />

(MODULO 1)<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Diagnostica per Immagini<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 5<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

75<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

70<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO IV<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Magna piano terra Sezione <strong>di</strong> Scienze<br />

LEZIONI<br />

Ra<strong>di</strong>ologiche<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Venerdì 9-13<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Tutti i giorni previo appuntamento via email<br />

STUDENTI<br />

(massimomi<strong>di</strong>ri@unipa.it)<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere le basi fisiche delle <strong>di</strong>verse meto<strong>di</strong>che per immagini.<br />

Comprendere gli effetti biologici delle ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti<br />

Conoscere possibilità e limiti, in<strong>di</strong>cazioni, controin<strong>di</strong>cazioni e rischi delle <strong>di</strong>verse meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong><br />

indagine<br />

Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ologia tra<strong>di</strong>zionale,<br />

tomografia computerizzata e risonanza magnetica.<br />

Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia ra<strong>di</strong>ologica delle principali patologie con<br />

riferimento ai <strong>di</strong>versi organi ed apparati<br />

Esporre alcuni algoritmi <strong>di</strong>agnostici integrati per la valutazioni delle situazioni cliniche più gravi o<br />

più comuni<br />

Possedere nozioni generali su tecniche e in<strong>di</strong>cazioni della ra<strong>di</strong>oterapia<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO Diagnostica per Immagini e Ra<strong>di</strong>oterapia


ORE FRONTALI<br />

44<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

FISICA DELLE RADIAZIONI - TECNICHE E METODOLOGIA - MEZZI<br />

DI CONTRASTO<br />

-Proprietà e modalità <strong>di</strong> produzione dei raggi X e delle ra<strong>di</strong>azioni<br />

ionizzanti<br />

( elettromagnetiche e corpuscolate ).<br />

-Ra<strong>di</strong>azioni non ionizzanti: caratteristiche fisiche e applicazioni in<br />

Diagnostica per Immagini.<br />

-Principi <strong>di</strong> formazione dell’immagine ( analogica e <strong>di</strong>gitale ).<br />

-Mezzi <strong>di</strong> contrasto: classificazione e caratteristiche; applicazioni cliniche;<br />

reazioni avverse e relativi provve<strong>di</strong>menti.<br />

-Tomografia Computerizzata: principi <strong>di</strong> funzionamento.<br />

-Ecografia: fisica degli ultrasuoni e nozioni generali sulle apparecchiature.<br />

-Risonanza Magnetica: principi fisici e nozioni generali sulle<br />

apparecchiature.<br />

-<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Nucleare: principi fisici e nozioni generali sulle<br />

apparecchiature.<br />

-Ra<strong>di</strong>ologia vascolare ed interventistica: generalità e principali procedure.<br />

RADIOBIOLOGIA E RADIOTERAPIA<br />

-Interazione tra ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti e materia.<br />

-Azione <strong>di</strong>retta ed in<strong>di</strong>retta delle ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti.<br />

-Distribuzione della dose nel tempo ( curve <strong>di</strong> isoefficacia ).<br />

-Ra<strong>di</strong>osensibilità cellulare e curve <strong>di</strong> sopravvivenza cellulare.<br />

-Effetto ossigeno.<br />

-Agenti ra<strong>di</strong>osensibilizzanti e ra<strong>di</strong>oprotettori.<br />

-Danni ( acuti e cronici ) da ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti.<br />

-Effetti biologici delle ra<strong>di</strong>azioni non ionizzanti.<br />

-Principi <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oprotezione del lavoratore e del paziente e riferimenti<br />

normativi.<br />

-Ra<strong>di</strong>oterapia interstiziale ed endocavitaria.<br />

-Cenni relativi alle principali apparecchiature <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oterapia (con alte<br />

energie ed energie convenzionali).<br />

APPARATO RESPIRATORIO<br />

-Tecniche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del torace e del me<strong>di</strong>astino.<br />

-Opacità ed ipertrasparenze pomonari.<br />

-Interstiziopatie.<br />

-Processi espansivi del polmone e del me<strong>di</strong>astino: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico dell’apparato respiratorio.<br />

-Patologia pleurica.<br />

-Patologia <strong>di</strong>aframmatica.<br />

APPARATO DIGERENTE<br />

-Esame a doppio contrasto: tecnica ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />

-Patologia esofagea: tecniche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />

-Carcinoma dell’esofago: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Malattia peptica: meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Carcinoma dello stomaco: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Ernie dello iatus: classificazione e semeiotica.<br />

-Neoplasie del tenue: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Morbo <strong>di</strong> Crohn: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Colite ulcerosa: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.


-Malattia <strong>di</strong>verticolare: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Neoplasie del colon: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Addome acuto: tecniche e metodologia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

FEGATO - VIE BILIARI - PANCREAS - MILZA<br />

-Meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della colecisti e delle vie biliari.<br />

-Litiasi biliare e colecistosi.<br />

-Ittero: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Cirrosi epatica ed ipertensione portale: meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Processi espansivi epatici: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-Pancreatiti.<br />

-Carcinoma pancreatico: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico del fegato e delle vie biliari.<br />

-Tecniche e meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della milza.<br />

APPARATO URO-GENITALE E SURRENI<br />

-Tecniche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dell’apparato uro-genitale.<br />

-Ematuria : protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Ipertensione nefrovascolare; angioplastica delle arterie renali.<br />

-Litiasi urinaria: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Flogosi acute e croniche delle vie urinarie.<br />

-Processi espansivi renali: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e semeiotica.<br />

-In<strong>di</strong>cazioni e meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della patologia vescicale.<br />

-In<strong>di</strong>cazioni e meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della patologia prostatica.<br />

-Patologia ovarica.<br />

-Isterosalpingografia e stu<strong>di</strong>o della sterilità femminile.<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico dell’apparato urinario.<br />

-Tecniche e meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dei surreni; semeiotica elementare delle<br />

principali surrenopatie.<br />

TIROIDE - MAMMELLA - PARTI MOLLI<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico della tiroide.<br />

-Ecografia tiroidea: in<strong>di</strong>cazioni e limiti.<br />

-Ecocolor Doppler in patologia tiroidea e mammaria.<br />

-Ecografia mammaria: in<strong>di</strong>cazioni e limiti.<br />

-Mammografia: tecnica ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />

-Galattografia: tecnica ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />

-Patologia mammaria nodulare: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

APPARATO OSTEO - ARTICOLARE<br />

-Principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico e ra<strong>di</strong>oisotopico dello<br />

scheletro.<br />

-Alterazioni fondamentali della densità e della struttura ossea: semeiotica<br />

elementare, osteonecrosi, osteomieliti e principali osteo<strong>di</strong>splasie.<br />

-Scoliosi.<br />

-Fratture e lussazioni: principali quadri ra<strong>di</strong>ologici.<br />

-Tumori ossei primitivi e secondari.<br />

-Meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o delle articolazioni.<br />

-Artriti e artrosi.<br />

-Tecniche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico della teca cranica, dello scheletro<br />

maxillo-facciale (incluse le cavità paranasali) e dell’apparato<br />

stomatognatico (inclusa l’articolazione temporo-man<strong>di</strong>bolare).<br />

Semeiotica elementare delle principali affezioni.<br />

SISTEMA CARDIOVASCOLARE, LINFATICO ED EMOPOIETICO<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico convenzionale del cuore e dei grossi vasi.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

-Meto<strong>di</strong>che angiografiche e flebografiche (con riferimento alle procedure<br />

interventistiche).<br />

-Cenni <strong>di</strong> Doppler e color-Doppler.<br />

-Diagnostica ra<strong>di</strong>o-isotopica car<strong>di</strong>ologica.<br />

-Principali car<strong>di</strong>opatie congenite.<br />

-Aneurismi e <strong>di</strong>ssezioni aortiche.<br />

-Linfografia: tecnica ed in<strong>di</strong>cazioni cliniche.<br />

-Sta<strong>di</strong>azione dei linfomi.<br />

10. SISTEMA NERVOSO<br />

-Encefalo: principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>o-isotopico dell’encefalo.<br />

-Sindrome da ipertensione endocranica.<br />

-Processi espansivi endocranici: protocolli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

-Accidenti vascolari encefalici: ictus emorragico e trombotico.<br />

-Stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ologico dell’ipofisi.<br />

-Midollo spinale: principali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ed in<strong>di</strong>cazioni.<br />

11. DEFINIZIONE DI ALGORITMI DIAGNOSTICI NELLE PIU’<br />

COMUNI MALATTIE DEI ORGANI ED APPARATI<br />

ESERCITAZIONI<br />

Diagnostica per immagini e ra<strong>di</strong>oterapia <strong>di</strong> Citta<strong>di</strong>ni Giorgio - Citta<strong>di</strong>ni<br />

Giuseppe - Sardanelli Francesco<br />

E<strong>di</strong>tore: ECIG<br />

Genere: scienze me<strong>di</strong>che. me<strong>di</strong>cina<br />

Argomento: <strong>di</strong>agnostica me<strong>di</strong>ca, ra<strong>di</strong>oterapia<br />

E<strong>di</strong>zione: 6<br />

Pagine: 1074<br />

ISBN: 8875441383<br />

ISBN-13: 9788875441388<br />

Data pubblicazione: 2008


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

MEDICINA E CHIRURGIA - CHIRONE<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO FARMACOLOGIA<br />

TIPO DI ATTIVITÀ BASE<br />

AMBITO DISCIPLINARE DISCIPLINE FARMACOLOGICHE E<br />

TOSSICOLOGICHE<br />

CODICE INSEGNAMENTO 03137<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI DUE<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO 14<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

ROSARIO SANGUEDOLCE<br />

(MODULO 1)<br />

PROF. ASSOCIATO<br />

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

GAETANO LETO<br />

(MODULO 2)<br />

RICERCATORE<br />

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Nome e Cognome<br />

(MODULO 3)<br />

Qualifica<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> appartenenza<br />

CFU 9<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

150<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

00<br />

PROPEDEUTICITÀ TUTTE LE MATERIE DEL PRIMO<br />

TRIENNIO E LA PATOLOGIA<br />

SISTEMATICA<br />

ANNO DI CORSO TERZO<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE AULA DIPARTIMENTO DI SCIENZE<br />

LEZIONI<br />

FARMACOLOGICHE PIETRO BENIGNO<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA ATTIVITÀ DIDATTICHE:LEZIONI<br />

FRONTALI<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA OBBLIGATORIA<br />

METODI DI VALUTAZIONE PROVA ORALE<br />

TIPO DI VALUTAZIONE VOTO IN TRENTESIMI<br />

PERIODO DELLE LEZIONI SECONDO SEMESTRE<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ SECONDO CALENDARIO DEL CORSO DI<br />

DIDATTICHE<br />

LAUREA<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI SETTIMANALE OGNI MARTEDÌ DALLE<br />

STUDENTI<br />

9,30 ALLE 13,00


RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE.<br />

Gli studenti devono <strong>di</strong>mostrare conoscenza e comprensione nel campo della Farmacologia alla luce<br />

delle acquisizioni più recenti in tale <strong>di</strong>sciplina. Devono acquisire la capacità <strong>di</strong> utilizzare il<br />

linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>sciplina.<br />

CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE.<br />

Gli studenti devono <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> potere applicare autonomamente e in maniera professionale le<br />

proprie conoscenze e capacità <strong>di</strong> comprensione in tema <strong>di</strong> Farmacologia al loro lavoro.<br />

AUTONOMIA DI GIUDIZIO<br />

Gli studenti devono <strong>di</strong> acquisire la capacità <strong>di</strong> raccogliere e interpretare dati farmacologici utili a<br />

determinare giu<strong>di</strong>zi autonomi nel campo della me<strong>di</strong>cina clinica inclusa la riflessione su temi<br />

sociali, scientifici, o etici ad essi connessi<br />

ABILITA’ COMUNICATIVE<br />

Gli studenti dovranno sapere comunicare dati, aspetti, possibili soluzioni <strong>di</strong> problemi farmacologici<br />

ad interlocutori sia ai pazienti sia ad altri addetti ai lavori e a specialisti.<br />

CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO<br />

Gli studenti dovranno <strong>di</strong>mostrare capacità <strong>di</strong> aggiornamento con la consultazione delle<br />

pubblicazioni scientifiche nel settore della Farmacologia e seguendo corsi avanzati o seminari<br />

specialistici su argomenti inerenti tale <strong>di</strong>sciplina.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del modulo è quello <strong>di</strong> fornire allo studente le<br />

conoscenze generali in<strong>di</strong>spensabili <strong>di</strong> farmacocinetica e <strong>di</strong> farmacogenomica utili all’uso più<br />

appropriato dei farmaci nel paziente in<strong>di</strong>viduale. Saranno presentate anche le caratteristiche<br />

specifiche <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> agenti <strong>di</strong> largo uso in me<strong>di</strong>cina generale<br />

MODULO 1<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO FARMACOLOGIA 1<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

FARMACOGENOMICA: definizione e importanza della conoscenza della<br />

struttura del genoma umano. Ruolo degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> farmacogenomica nella<br />

risposta clinica dei farmaci. Polimorfismi e mutanti. Tolleranza ai farmaci su<br />

base genetica.<br />

FARMACOLOGIA CLINICA GENERALE<br />

Ruolo degli stu<strong>di</strong> clinici controllati. Protocollo terapeutico. Fasi <strong>di</strong> uno Stu<strong>di</strong>o<br />

clinico controllato. Valutazione statistica <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o clinico controllato.<br />

In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> performance status.<br />

EFFETTI INDESIDERATI DEI FARMACI.<br />

FARMACOCINETICA. Fasi della farmacocinetica: assorbimento, vie <strong>di</strong><br />

somministrazione dei farmaci, bio<strong>di</strong>sponiblità, metabolismo ed eliminazione.<br />

Criteri <strong>di</strong> scelta dei farmaci nel paziente anziano. Ruolo della farmacocinetica<br />

nella farmaco<strong>di</strong>namia <strong>di</strong> un farmaco. Importanza degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

farmacogenomica applicati alla farmacocinetica.<br />

FARMACOLOGIA DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE:<br />

ANTIPERTENSIVI<br />

Cenni sulla fisiopatologia dell’ipertensione arteriosa. Classificazione,<br />

farmaco<strong>di</strong>namica, farmacocinetica, impieghi terapeutici ed effetti indesiderati<br />

dei farmaci antipertensivi più usati:<br />

- Diuretici. Vaso<strong>di</strong>latatori<br />

- ACE-inibitori e antagonisti recettoriali dell’angiotensina II<br />

- Beta-bloccanti


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

- Bloccanti dei canali del calcio: nife<strong>di</strong>pina<br />

FARMACI ANTIANGINOSI<br />

Determinanti dell’angina. Meccanismi d'azione, impieghi terapeutici, vie <strong>di</strong><br />

somministrazione ed effetti indesiderati dei nitrati organici, dei beta bloccanti<br />

e <strong>di</strong> altri farmaci antianginosi.<br />

MIOCARDIOCINETICI<br />

Determinanti biologici dello scompenso car<strong>di</strong>aco congestizio. Farmaci<br />

miocar<strong>di</strong>ocinetici: meccanismi d'azione, impieghi terapeutici ed effetti<br />

indesiderati dei <strong>di</strong>gitatici, degli adrenergici, degli inotropi inibitori della<br />

fosfo<strong>di</strong>esterasi e glucagone. Farmaci vaso<strong>di</strong>latatori, nitrati, inibitori<br />

dell’enzima <strong>di</strong> conversione, sartani, <strong>di</strong>uretici.<br />

ANTIARITMICI<br />

Farmaci antiaritmici: cenni <strong>di</strong> fisiopatologia delle aritmie car<strong>di</strong>ache. Criteri <strong>di</strong><br />

scelta e impieghi dei più comuni farmaci antiaritmici secondo le quattro classi<br />

<strong>di</strong> appartenenza.<br />

CHEMIOTERAPIA ANTITUMORALE GENERALE E SPECIALE<br />

Monochemioterapia e Polichemioterapia<br />

Chemioterapia primaria e a<strong>di</strong>uvante<br />

Ciclo cellulare e attività dei farmaci antiproliferativi<br />

Generalità sul meccanismo d’azione dei farmaci antiproliferativi<br />

Classificazione dei farmaci antiproliferativi in funzione del ciclo cellulare<br />

Proprietà ed uso dei singoli farmaci antiproliferativi:<br />

Agenti alchilanti : caratteristiche chimiche, meccanismo d’azione,<br />

farmacocinetica e farmaco<strong>di</strong>namica, effetti collaterali e usi clinici.<br />

Complessi <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione del Platino: caratteristiche chimiche ,<br />

meccanismo d’azione, farmacocinetica e farmaco<strong>di</strong>namica, effetti collaterali e<br />

usi clinici.<br />

Antimetaboliti: caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione,<br />

farmacocinetica e farmaco<strong>di</strong>namica, effetti collaterali e usi clinici.<br />

Alcaloi<strong>di</strong> <strong>di</strong> origine vegetale : caratteristiche chimiche , meccanismo<br />

d’azione specifico, farmacocinetica e farmaco<strong>di</strong>namica, effetti collaterali e usi<br />

clinici.<br />

Inibitori del fuso mitotico: caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione,<br />

farmacocinetica e farmaco<strong>di</strong>namica, effetti collaterali e usi clinici.<br />

Antibiotici antitumorali: caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione<br />

specifico, farmacocinetica e farmaco<strong>di</strong>namica, effetti collaterali e usi clinici.<br />

Principi generali <strong>di</strong> chemioresistenza.<br />

FARMACI ATTIVI NELLE MALATTIE MENTALI<br />

Antipsiconevrotici, antidepressivi e antipsicotici.<br />

ESERCITAZIONI<br />

Farmacologia. A cura <strong>di</strong> F. Rossi, V. Cuomo, G. Riccar<strong>di</strong>. E<strong>di</strong>zioni Minerva<br />

Me<strong>di</strong>ca, Torino<br />

Farmacologia. A cura <strong>di</strong> H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, R.J. Flower.


Sesta e<strong>di</strong>zione. Elsevier Masson, Milano<br />

Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics, McGraw-<br />

Hill Me<strong>di</strong>cal Publishing Division<br />

Farmacologia Generale e Clinica <strong>di</strong> B.G. Katzung, E<strong>di</strong>zioni Piccin, Padova<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO <strong>di</strong> FARMACOLOGIA II Obiettivo del modulo è quello <strong>di</strong><br />

fornire allo studente le conoscenze generali in<strong>di</strong>spensabili <strong>di</strong> farmaco<strong>di</strong>namica e farmacologia<br />

clinica utili all’uso più appropriato dei farmaci nel paziente in<strong>di</strong>viduale. Saranno presentate anche<br />

le caratteristiche specifiche <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> agenti <strong>di</strong> largo uso in me<strong>di</strong>cina generale.<br />

MODULO II<br />

ORE FRONTALI<br />

40<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Farmaco<strong>di</strong>namica. Meccanismi d’azione dei farmaci. Recettori d’azione.<br />

Agonisti. Agonisti parziali. Antagonismo: recettoriale, funzionale e chimico.<br />

Modulazione allosterica. Curve dose-risposta. In<strong>di</strong>ce terapeutico. Basi della<br />

variabilità in<strong>di</strong>viduale nella risposta ai farmaci. Associazioni ed interazioni<br />

tra farmaci.<br />

Parametri <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>sponibilità e farmacocinetica clinica: Cmax, AUC, emivita,<br />

volume <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione apparente, clearance e steady state.<br />

Generalità sulle tossico<strong>di</strong>pendenze. Farmacovigilanza e segnalazione delle<br />

reazioni avverse da farmaci.<br />

Farmacologia dell’infiammazione. Antinfiammatori steroidei e non steroidei.<br />

Antistaminici. Immunosoppressori. Antiasmatici. Farmaci per le patologie<br />

infiammatorie intestinali.<br />

Analgesici maggiori. Farmaci per il trattamento della cefalea essenziale.<br />

Farmaci per il trattamento dell’ulcera peptica. Antiemetici.<br />

Farmaci dell’emostasi.<br />

Farmaci per il trattamento dell’osteoporosi e delle malattie da aumentato<br />

riassorbimento dell’osso.<br />

Farmaci per il <strong>di</strong>abete.<br />

Farmaci del sistema nervoso autonomo.<br />

Farmaci antibatterici, antivirali ed antifungini.<br />

Metanalisi. Cenni <strong>di</strong> farmacoepidemiologia e farmacoeconomia. Valutazione<br />

della qualità della vita. Compilazione della ricetta.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

ESERCITAZIONI<br />

Farmacologia. A cura <strong>di</strong> F. Rossi, V. Cuomo, G. Riccar<strong>di</strong>. E<strong>di</strong>zioni Minerva<br />

Me<strong>di</strong>ca, Torino<br />

Farmacologia. A cura <strong>di</strong> H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, R.J. Flower.<br />

Sesta e<strong>di</strong>zione. Elsevier Masson, Milano<br />

Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics, McGraw-<br />

Hill Me<strong>di</strong>cal Publishing Division<br />

Farmacologia Generale e Clinica <strong>di</strong> B.G. Katzung, E<strong>di</strong>zioni Piccin, Padova<br />

SECONDO IL DOCENTE CUI SARA’<br />

CONFERITO L’INCARICO


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate degli organi e<br />

apparati umani<br />

CODICE INSEGNAMENTO 03245<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI uno<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI FIS/07<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Salvatore Miccichè<br />

(MODULO 1)<br />

Ricercatore Universitario FIS/07<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

15 ore per CFU<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

10 ore per CFU<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO Primo<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula A – plesso Aule Nuove – come da<br />

LEZIONI<br />

calendario stilato dal Presidente del Corso <strong>di</strong><br />

Laurea<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed Esercitazioni in aula.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta con test a risposte multiple ed<br />

eventuale successiva Prova Orale. Sono previste<br />

Prove in Itinere per gli studenti che abbiano<br />

effettivamente frequentato il corso.<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario redatto dal Presidente del<br />

DIDATTICHE<br />

Corso <strong>di</strong> Laurea<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lune<strong>di</strong>, dalle ore 15:00 alle ore 17:00, presso<br />

STUDENTI<br />

DIFI, viale delle Scienze, Ed. 18, Aula AP4<br />

oppure Aula Seminari.<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere i principi generali della fisica. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo,<br />

della termo<strong>di</strong>namica e della fluido<strong>di</strong>namica. Saper fare un bilancio energetico. Sapere scegliere la<br />

tecnica strumentale più adatta per la misura <strong>di</strong> un parametro fisiologico. Saper valutare<br />

l’accuratezza della misura <strong>di</strong> un parametro fisiologico. saper valutare i principi fisici che stanno<br />

alla base <strong>di</strong> certi meccanismi fisiologici.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

(60 ore)<br />

FISICA<br />

INTRODUZIONE AL CORSO<br />

Grandezze fisiche primitive e derivavate, Sistemi <strong>di</strong> Unità <strong>di</strong> Misura, Equazioni<br />

<strong>di</strong>mensionali. Grandezze fisiche vettoriali e scalari. Vettori. Somma e Differenza<br />

<strong>di</strong> vettori, Prodotto scalare e vettoriale. Cifre significative. Cenni <strong>di</strong> teoria degli<br />

errori.<br />

CINEMATICA<br />

Grandezze cinematiche: spazio, velocità ed accelerazione. Moto rettilineo<br />

uniforme ed uniformemente accelerato. Leggi orarie e <strong>di</strong>agrammi orari. Cenni<br />

sul moto circolare uniforme.<br />

DINAMICA<br />

I Principio della Dinamica. Definizione <strong>di</strong> massa, II Principio della Dinamica.<br />

Tipi <strong>di</strong> forze: forza peso, forza elastica, forza <strong>di</strong> attrito statico e <strong>di</strong>namico. Moto<br />

<strong>di</strong> un grave. Moto dell’oscillatore armonico. III Principio della Dinamica.<br />

Quantità <strong>di</strong> Moto, Conservazione della Quantità <strong>di</strong> moto. Lavoro <strong>di</strong> una forza,<br />

Teorema dell’energia cinetica, potenza. Forze conservative, Teorema <strong>di</strong><br />

conservazione dell’energia. Urti in una <strong>di</strong>mensione. Cenni sugli urti in due<br />

<strong>di</strong>mensioni.<br />

FLUIDI<br />

Grandezze fisiche della Fluido<strong>di</strong>namica: pressione e densità. Flui<strong>di</strong> Ideali: Legge<br />

<strong>di</strong> Stevino, Principio <strong>di</strong> Archimede, Principio dei Vasi Comunicanti. Dinamica<br />

dei Flui<strong>di</strong> Ideali: Legge <strong>di</strong> Leonardo. Teorema <strong>di</strong> Bernoulli. Flui<strong>di</strong> Reali:<br />

Viscosità, Legge <strong>di</strong> Poiseuville, Resistenza idro<strong>di</strong>namica. Dinamica dei Flui<strong>di</strong><br />

Reali: cenni sul moto laminare e turbolento. Trasporto in regime viscoso: Legge<br />

<strong>di</strong> Stokes, Velocità <strong>di</strong> Eritrose<strong>di</strong>mentazione. Forze <strong>di</strong> Coesione e Tensione<br />

Superficiale. Fenomeni <strong>di</strong> Capillarità. Membrane Elastiche e Legge <strong>di</strong> Laplace,<br />

Elasticità dei vasi sanguigni: Curve tensione raggio, Semplici applicazioni al<br />

sistema car<strong>di</strong>ocircolatorio.<br />

TERMODINAMICA<br />

Grandezze fisiche della Termo<strong>di</strong>namica: Temperatura e Calore. Cenni sui Calori<br />

specifici. Equivalente Meccanico della caloria. Energia Interna e I Principio della<br />

Termo<strong>di</strong>namica. Dilatazione termica dei soli<strong>di</strong> e liqui<strong>di</strong>. Calorimetria.<br />

Trasformazioni cicliche e macchine termiche. Applicazioni ai gas perfetti. II<br />

Principio della Termo<strong>di</strong>namica: Enunciato <strong>di</strong> Kelvin. Ren<strong>di</strong>mento delle<br />

macchine termiche. II Principio della Termo<strong>di</strong>namica: Enunciato <strong>di</strong> Clausius.<br />

Entropia: definizione e significato fisico. Variazione <strong>di</strong> Entropia nelle<br />

trasformazioni termo<strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> un gas perfetto e nei cambiamenti <strong>di</strong> fase.<br />

Entropia <strong>di</strong> un sistema isolato. Potenziali termo<strong>di</strong>namici. Equilibri <strong>di</strong> membrana.<br />

Potenziale d’azione.<br />

FENOMENI ONDULATORI<br />

Onde e loro caratteristiche: ampiezza, velocità, lunghezza d’onda e periodo.<br />

Onde meccaniche. Il suono e la sua propagazione.<br />

ELETTRICITÀ e MAGNETISMO<br />

Grandezze fisiche dell’ Elettrostatica: carica elettrica. Legge <strong>di</strong> Coulomb.<br />

Campo elettrico. Lavoro del campo elettrico. Potenziale elettrico. Teorema <strong>di</strong>


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Gauss. Teorema della Circuitazione. L' Intensità <strong>di</strong> Corrente. La legge <strong>di</strong> Ohm.<br />

Resistenze in serie ed in parallelo. Condensatori. Carica e Scarica <strong>di</strong> un<br />

condensatore. Condensatori in serie ed in parallelo. Campo Magnetico, Legge <strong>di</strong><br />

Biot-Savart. Forza <strong>di</strong> Lorentz. Cenni sul Teorema del flusso magnetico e sul<br />

Teorema della circuitazione magnetica. Cenni sui fenomeni <strong>di</strong> Induzione.<br />

ELETTROMAGNETISMO<br />

Campo elettromagnetico. Equazioni <strong>di</strong> Maxwell. Onde elettromagnetiche.<br />

Spettro elettromagnetico. Sorgenti e ricevitori <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azione elettromagnetica.<br />

Cenni <strong>di</strong> Ottica.<br />

ESERCITAZIONI<br />

Uso del calcolo per la risoluzione <strong>di</strong> semplici problemi <strong>di</strong> Fisica Applicata allo stu<strong>di</strong>o<br />

della <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong>.<br />

a) D. Scannicchio<br />

Fisica biome<strong>di</strong>ca<br />

E<strong>di</strong>ses, <strong>Napoli</strong>, ISBN: 9788879595582<br />

b) R.A. Serway<br />

Principi <strong>di</strong> Fisica<br />

E<strong>di</strong>SES, <strong>Napoli</strong>, ISBN: 8879592807<br />

insieme a:<br />

A.Bartolotta, R.Calabrese, M.Campisi:<br />

Meccanica dei flui<strong>di</strong>.<br />

Bragioli (<strong>Palermo</strong>)<br />

per la parte che riguarda i flui<strong>di</strong> reali, non compresa nel testo precedente.<br />

c) E. Ragozzino M. Giordano, L. Milano<br />

Fondamenti <strong>di</strong> Fisica<br />

E<strong>di</strong>SES, <strong>Napoli</strong><br />

d) D.C. Giancoli<br />

Fisica (con Fisica Moderna)<br />

Casa E<strong>di</strong>trice Ambrosiana, Milano<br />

e) F. Bersani, S. Bettati, PF Biagi, et al<br />

Fisica Biome<strong>di</strong>ca<br />

Piccin, Pdova, ISBN. 978-88-299-2024-2<br />

Letture opzionali o <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />

R. C. Davidson<br />

Meto<strong>di</strong> matematici per un corso introduttivo <strong>di</strong> fisica<br />

E<strong>di</strong>SES, <strong>Napoli</strong><br />

M. Brai, A. Bartolotta, S. Basile, G. Bruno<br />

Interazione Ra<strong>di</strong>azione Materia e Cenni <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oprotezione


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> “Chirone”<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisiologia Umana<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate <strong>di</strong> organi, sistemi<br />

e apparati umani<br />

CODICE INSEGNAMENTO 03380<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/09<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Giuseppe Crescimanno<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE MODULO 1 Arcangelo Benigno<br />

Professore Associato<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE MODULO 2 Giuseppe Crescimanno<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE MODULO 3 Giuseppa Mudò<br />

Ricercatore<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 16 + 2 <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> tirocinio (1 CFU al 2°<br />

semestre del 2° anno e 1 CFU al 1° semestre del<br />

3° anno)<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 240 + 20<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 160 + 30<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica, Fisica,<br />

Istologia ed Embriologia, Anatomia Umana,<br />

Biochimica.<br />

ANNO DI CORSO 2° e 3°<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula destinata dal Corso <strong>di</strong> Laurea<br />

LEZIONI<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in<br />

laboratorio<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale,<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI 2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3°<br />

anno<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Orario stabilito dal Corso <strong>di</strong> Laurea<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Prof. G. Crescimanno Lune<strong>di</strong>-Mercoledì 8.30-<br />

11.30<br />

Prof.ssa G. Mudò per appuntamento


RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Prof.Arcangelo Benigno Lunedì-Mercoledì 9-12<br />

Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica e la fisiologia delle cellule, degli<br />

organi e degli apparati. Conoscere le funzioni dei <strong>di</strong>versi organi del corpo umano. Saper<br />

interpretare i principali parametri fisiologici dell’uomo sano. Conoscere i principali meccanismi<br />

<strong>di</strong> regolazione della funzione <strong>di</strong> organi e apparati e dell’integrazione funzionale <strong>di</strong> più apparati<br />

nell’esecuzione <strong>di</strong> compiti specifici. Conoscere l’integrazione tra i vari apparati ed il sistema<br />

nervoso centrale e vegetativo.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Avere una conoscenza del funzionamento degli organi e comprendere le loro mo<strong>di</strong>ficazioni<br />

adattive e <strong>di</strong> regolazione integrata. Sviluppare capacità <strong>di</strong> organizzare una visione integrata delle<br />

principali funzioni dell’organismo<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio nell’applicazione delle nozioni apprese<br />

Abilità comunicative<br />

Capacità <strong>di</strong> comunicare i concetti acquisiti in modo chiaro e organico.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Capacità <strong>di</strong> proseguire aggiornamenti degli stu<strong>di</strong> utilizzando le conoscenze <strong>di</strong> base acquisite nel<br />

corso.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati car<strong>di</strong>o-vascolare, respiratorio e renale<br />

MODULO<br />

FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1


ORE FRONTALI<br />

60<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare<br />

Tratteggiare i meccanismi <strong>di</strong> trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le membrane<br />

biologiche<br />

Spiegare le modalità <strong>di</strong> funzionamento delle cellule recettoriali e i meccanismi <strong>di</strong><br />

trasduzione <strong>di</strong> varie forme <strong>di</strong> energia<br />

Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili<br />

In<strong>di</strong>care le basi biofisiche della contrazione muscolare<br />

Fornire il razionale dell’elettromiografia<br />

Generalità sull’attività riflessa<br />

Illustrare le fasi del ciclo car<strong>di</strong>aco correlandole con le meccanica car<strong>di</strong>aca definendo<br />

la gittata sistolica e la gittata car<strong>di</strong>aca<br />

Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo car<strong>di</strong>aco<br />

Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e <strong>di</strong> quello liscio<br />

Spiegare i meccanismi <strong>di</strong> regolazione della attività car<strong>di</strong>aca e della pressione<br />

arteriosa<br />

Misurare la pressione arteriosa omerale me<strong>di</strong>ante sfigmomanometro a mercurio<br />

(Riva Rocci)<br />

Spiegare in termini elettrofisiologici modalità <strong>di</strong> produzione e significato delle onde<br />

normali nell'ECG<br />

Descrivere i liqui<strong>di</strong> corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio idroelettrolitico<br />

Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue: eritrociti,<br />

leucociti, piastrine, proteine plasmatiche<br />

Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi<br />

Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della microcircolazione e<br />

dell’emoreologia, spiegandone il significato<br />

Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle <strong>di</strong>verse sezioni dell'albero<br />

vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli capillari e le loro<br />

peculiarità d'organo<br />

Fornire le in<strong>di</strong>cazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo linfatico<br />

Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità delle<br />

strutture che vi sovrintendono<br />

Spiegare su basi fisiche il meccanismo <strong>di</strong> espansione dell'alveolo polmonare.<br />

Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione della<br />

funzione respiratoria<br />

Correlare i concetti <strong>di</strong> meccanica respiratoria e lavoro respiratorio<br />

Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità<br />

respiratoria<br />

Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi alveolocapillari<br />

e il trasporto dei gas respiratori nel sangue<br />

Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività<br />

respiratoria<br />

Spiegare le modalità <strong>di</strong> regolazione del pH plasmatico da parte della funzione<br />

respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa. Spiegare gli<br />

aggiustamenti car<strong>di</strong>o-circolatori e respiratori durante la attività fisica<br />

Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni con le<br />

strutture anatomiche responsabili), i meccanismi <strong>di</strong> formazione dell'urina: filtrazione<br />

glomerulare, assorbimento, secrezione tubulare ed escrezione<br />

In<strong>di</strong>care il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio attraverso<br />

il rene<br />

Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico, della<br />

volemia e della pressione arteriosa<br />

Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione<br />

La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica (2 CFU da 15 ore ciascuno)<br />

consisterà in alcune <strong>di</strong>mostrazioni in aula a gruppi <strong>di</strong> studenti<br />

determinati dal Corso <strong>di</strong> Laurea, approfon<strong>di</strong>rà argomenti trattati a


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

lezione, e sarà svolta dai Professori Natale Belluardo, Giuseppe<br />

Ferraro, Pierangelo Sardo e dal Dott. Maurizio Casarrubea<br />

Fisiologia e Biofisica Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Bal<strong>di</strong>ssera e A. Porro. Poletto E<strong>di</strong>tore<br />

Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa E<strong>di</strong>trice<br />

Ambrosiana<br />

Fisiologia Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Conti – E<strong>di</strong>-Ermes<br />

Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi<br />

Conoscere le funzioni degli apparati gastro-enterico ed endocrino<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

FISIOLOGIA UMANA - Modulo 2<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Organizzazione anatomo-funzionale dell’apparato <strong>di</strong>gerente. Funzioni motorie,<br />

secretorie, <strong>di</strong> <strong>di</strong>gestione ed assorbimento dell’apparato <strong>di</strong>gerente. Meccanismi <strong>di</strong><br />

regolazione: il SNC, il cervello enterico e gli ormoni gastrointestinali. Il ruolo del<br />

fegato nella nutrizione e nel metabolismo interme<strong>di</strong>o. Bioenergetica, metabolismo<br />

basale e d’attività. I fabbisogni nutrizionali qualitativi e quantitativi dell’organismo in<br />

varie con<strong>di</strong>zioni fisiologiche. I principi alimentari calorici:i gluci<strong>di</strong>, le proteine, i lipi<strong>di</strong>. I<br />

principi alimentari non calorici: vitamine, sali minerali, acqua.<br />

Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> ed<br />

alimenti<br />

Le funzioni omeostatiche dell'ipotalamo<br />

Descrivere i meccanismi della termoregolazione<br />

Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni, nella trasmissione <strong>di</strong> messaggi<br />

funzionali specifici<br />

Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari, nonché i<br />

meccanismi <strong>di</strong> feedback delle le ghiandole controllate dall'asse ipotalamo-ipofisario<br />

Illustrare i meccanismi generali e specifici <strong>di</strong> feedback nella regolazione delle<br />

increzioni ormonali<br />

Illustrare il controllo ormonale della glicemia<br />

Illustrare i meccanismi integrati <strong>di</strong> controllo della calcemia e il ruolo esercitato in essi<br />

dalle paratiroi<strong>di</strong><br />

In<strong>di</strong>care sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi<br />

Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento<br />

In<strong>di</strong>care gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei <strong>di</strong>fferenti organi e<br />

apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e post-ipofisari, ormoni<br />

tiroidei e paratiroidei, ormoni della corticale e della midollare surrenale, ormoni<br />

gona<strong>di</strong>ci maschili e femminili<br />

Descrivere la sessualità come sistema complesso <strong>di</strong> tipo neuro-psicoendocrinologico


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica (2 CFU da 15 ore ciascuno)<br />

consisterà in alcune <strong>di</strong>mostrazioni in aula a gruppi <strong>di</strong> studenti<br />

determinati dal Corso <strong>di</strong> Laurea, approfon<strong>di</strong>rà argomenti trattati a<br />

lezione, e sarà svolta dai Professori Natale Belluardo, Giuseppe<br />

Ferraro, Pierangelo Sardo e dal Dott. Maurizio Casarrubea<br />

Fisiologia e Biofisica Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Bal<strong>di</strong>ssera e A. Porro. Poletto E<strong>di</strong>tore<br />

Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa E<strong>di</strong>trice<br />

Ambrosiana<br />

Fisiologia Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Conti – E<strong>di</strong>-Ermes<br />

Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi<br />

Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

In<strong>di</strong>care nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema nervoso<br />

centrale, periferico e vegetativo<br />

Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente ortosimpatica e<br />

parasimpatica<br />

In<strong>di</strong>care le funzioni della glia<br />

Descrivere i principali aspetti funzionali del liquor cefalo-rachi<strong>di</strong>ano e della sua<br />

circolazione<br />

Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua<br />

modulazione, meccanismi <strong>di</strong> integrazione sinaptica, liberazione dei<br />

neurotrasmettitori e loro interazione con le <strong>di</strong>fferenti classi <strong>di</strong> recettori. Manipolazione<br />

della trasmissione sinaptica. Trasmissione gassosa dei segnali nervosi. I<br />

neuropepti<strong>di</strong>.<br />

Definire il concetto <strong>di</strong> plasticità sinaptica, in<strong>di</strong>care i fattori neurotrofici e sintetizzare i<br />

processi neuro-fisiologici <strong>di</strong> invecchiamento e morte cellulare<br />

Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi<br />

Descrivere i meccanismi fisiologici della visione, dell'u<strong>di</strong>to e della fonazione<br />

Effettuare la determinazione semeiologica del campo visivo e della acuità visiva<br />

Illustrare il meccanismo <strong>di</strong> accomodamento dell'occhio e le basi dei <strong>di</strong>fetti<br />

rifrattometrici<br />

Illustrare l'esame au<strong>di</strong>ometrico<br />

Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto<br />

Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile, termica, dolorifica,<br />

propriocettiva) e viscerale<br />

In<strong>di</strong>care nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio<br />

Illustrare i meccanismi spinali <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione motoria: azione riflessa, ruolo degli<br />

interneuroni<br />

Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo<br />

Tono muscolare e sua regolazione<br />

Postura: meccanismi troncoencefalici; riflessi posturali; apparato vestibolare e riflessi<br />

tonici labirintici e cervicali. Locomozione.<br />

Illustrare dal punto <strong>di</strong> vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento<br />

volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via cortico-spinale) e<br />

funzioni motorie<br />

Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi <strong>di</strong> controllo motorio


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel controllo<br />

dell'attività motoria<br />

Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base implicati nel<br />

controllo dell'attività motoria<br />

Oculomozione<br />

Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale<br />

Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e patologici<br />

dell’elettroencefalogramma<br />

Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema libico. Spiegare le basi<br />

anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno, linguaggio, memoria<br />

La <strong>di</strong>fferenziazione sessuale del sistema nervoso<br />

La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica (2 CFU da 15 ore ciascuno)<br />

consisterà in alcune <strong>di</strong>mostrazioni in aula a gruppi <strong>di</strong> studenti<br />

determinati dal Corso <strong>di</strong> Laurea, approfon<strong>di</strong>rà argomenti trattati a<br />

lezione, e sarà svolta dai Professori Natale Belluardo, Giuseppe<br />

Ferraro, Pierangelo Sardo e dal Dott. Maurizio Casarrubea<br />

Fisiologia e Biofisica Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Bal<strong>di</strong>ssera e A. Porro. Poletto E<strong>di</strong>tore<br />

Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa E<strong>di</strong>trice<br />

Ambrosiana<br />

Fisiologia Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Conti – E<strong>di</strong>-Ermes<br />

Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews. Idelson-Gnocchi


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> “Chirone”<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisiologia Umana<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate <strong>di</strong> organi, sistemi<br />

e apparati umani<br />

CODICE INSEGNAMENTO 03379<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/09<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Giuseppe Crescimanno<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE MODULO 1 Arcangelo Benigno<br />

Professore Associato<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE MODULO 2 Giuseppe Crescimanno<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE MODULO 3 Giuseppa Mudò<br />

Ricercatore<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 16 + 2 <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> tirocinio<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 240 + 20<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 160 + 30<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica, Fisica,<br />

Istologia ed Embriologia, Anatomia Umana,<br />

Biochimica.<br />

ANNO DI CORSO 2° e 3°<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula destinata dal Corso <strong>di</strong> Laurea<br />

LEZIONI<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in<br />

laboratorio<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale,<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI 2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3°<br />

anno<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Orario stabilito dal Corso <strong>di</strong> Laurea<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Prof. G. Crescimanno Lune<strong>di</strong>-Mercoledì 8.30-<br />

11.30<br />

Prof.ssa G. Mudò per appuntamento<br />

Prof.Arcangelo Benigno Lunedì-Mercoledì 9-12


Conoscere le funzioni dei <strong>di</strong>versi organi del corpo umano. Conoscere l’integrazione delle funzioni<br />

dalle organiche a quelle psichiche degli organi negli apparati. Conoscere i meccanismi principali <strong>di</strong><br />

regolazione della funzione <strong>di</strong> organi e apparati e dell’integrazione funzionale <strong>di</strong> più apparati<br />

nell’esecuzione <strong>di</strong> compiti specifici. Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica<br />

e la fisiologia delle cellule, degli organi e degli apparati. Conoscere l’interpretazione dei principali<br />

parametri fisiologici dell’uomo sano.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati car<strong>di</strong>o-vascolare, respiratorio e renale<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

60<br />

FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare<br />

Tratteggiare i meccanismi <strong>di</strong> trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le membrane<br />

biologiche<br />

Spiegare le modalità <strong>di</strong> funzionamento delle cellule recettoriali e i meccanismi <strong>di</strong><br />

trasduzione <strong>di</strong> varie forme <strong>di</strong> energia<br />

Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili<br />

In<strong>di</strong>care le basi biofisiche della contrazione muscolare<br />

Fornire il razionale dell’elettromiografia<br />

Generalità sull’attività riflessa<br />

Illustrare le fasi del ciclo car<strong>di</strong>aco correlandole con le meccanica car<strong>di</strong>aca definendo<br />

la gittata sistolica e la gittata car<strong>di</strong>aca<br />

Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo car<strong>di</strong>aco<br />

Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e <strong>di</strong> quello liscio<br />

Spiegare i meccanismi <strong>di</strong> regolazione della attività car<strong>di</strong>aca e della pressione<br />

arteriosa<br />

Misurare la pressione arteriosa omerale me<strong>di</strong>ante sfigmomanometro a mercurio<br />

(Riva Rocci)<br />

Spiegare in termini elettrofisiologici modalità <strong>di</strong> produzione e significato delle onde<br />

normali nell'ECG<br />

Descrivere i liqui<strong>di</strong> corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio idroelettrolitico<br />

Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue: eritrociti,<br />

leucociti, piastrine, proteine plasmatiche<br />

Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi<br />

Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della microcircolazione e<br />

dell’emoreologia, spiegandone il significato<br />

Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle <strong>di</strong>verse sezioni dell'albero<br />

vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli capillari e le loro<br />

peculiarità d'organo<br />

Fornire le in<strong>di</strong>cazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo linfatico<br />

Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità delle<br />

strutture che vi sovrintendono<br />

Spiegare su basi fisiche il meccanismo <strong>di</strong> espansione dell'alveolo polmonare.<br />

Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione della<br />

funzione respiratoria<br />

Correlare i concetti <strong>di</strong> meccanica respiratoria e lavoro respiratorio<br />

Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità<br />

respiratoria<br />

Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi alveolocapillari<br />

e il trasporto dei gas respiratori nel sangue<br />

Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività<br />

respiratoria


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Spiegare le modalità <strong>di</strong> regolazione del pH plasmatico da parte della funzione<br />

respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa. Spiegare gli<br />

aggiustamenti car<strong>di</strong>o-circolatori e respiratori durante la attività fisica<br />

Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni con le<br />

strutture anatomiche responsabili), i meccanismi <strong>di</strong> formazione dell'urina: filtrazione<br />

glomerulare, assorbimento, secrezione tubulare ed escrezione<br />

In<strong>di</strong>care il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio attraverso<br />

il rene<br />

Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico, della<br />

volemia e della pressione arteriosa<br />

Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione<br />

La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica consisterà <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>mostrazioni in<br />

aula e approfon<strong>di</strong>rà alcuni argomenti trattati a lezione<br />

Fisiologia e Biofisica Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Bal<strong>di</strong>ssera e A. Porro. Poletto E<strong>di</strong>tore<br />

Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa E<strong>di</strong>trice<br />

Ambrosiana<br />

Fisiologia Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Conti – E<strong>di</strong>-Ermes<br />

Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi<br />

Conoscere le funzioni degli apparati gastro-enterico ed endocrino<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

FISIOLOGIA UMANA - Modulo 2<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Organizzazione anatomo-funzionale dell’apparato <strong>di</strong>gerente. Funzioni motorie,<br />

secretorie, <strong>di</strong> <strong>di</strong>gestione ed assorbimento dell’apparato <strong>di</strong>gerente. Meccanismi <strong>di</strong><br />

regolazione: il SNC, il cervello enterico e gli ormoni gastrointestinali. Il ruolo del<br />

fegato nella nutrizione e nel metabolismo interme<strong>di</strong>o. Bioenergetica, metabolismo<br />

basale e d’attività. I fabbisogni nutrizionali qualitativi e quantitativi dell’organismo in<br />

varie con<strong>di</strong>zioni fisiologiche. I principi alimentari calorici:i gluci<strong>di</strong>, le proteine, i lipi<strong>di</strong>. I<br />

principi alimentari non calorici: vitamine, sali minerali, acqua.<br />

Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> ed<br />

alimenti<br />

Le funzioni omeostatiche dell'ipotalamo<br />

Descrivere i meccanismi della termoregolazione<br />

Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni, nella trasmissione <strong>di</strong> messaggi<br />

funzionali specifici<br />

Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari, nonché i<br />

meccanismi <strong>di</strong> feedback delle le ghiandole controllate dall'asse ipotalamo-ipofisario<br />

Illustrare i meccanismi generali e specifici <strong>di</strong> feedback nella regolazione delle<br />

increzioni ormonali<br />

Illustrare il controllo ormonale della glicemia<br />

Illustrare i meccanismi integrati <strong>di</strong> controllo della calcemia e il ruolo esercitato in essi<br />

dalle paratiroi<strong>di</strong><br />

In<strong>di</strong>care sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi<br />

Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento<br />

In<strong>di</strong>care gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei <strong>di</strong>fferenti organi e<br />

apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e post-ipofisari, ormoni<br />

tiroidei e paratiroidei, ormoni della corticale e della midollare surrenale, ormoni<br />

gona<strong>di</strong>ci maschili e femminili<br />

Descrivere la sessualità come sistema complesso <strong>di</strong> tipo neuro-psico-


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

endocrinologico<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica consisterà <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>mostrazioni in<br />

aula e approfon<strong>di</strong>rà alcuni argomenti trattati a lezione<br />

Fisiologia e Biofisica Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Bal<strong>di</strong>ssera e A. Porro. Poletto E<strong>di</strong>tore<br />

Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa E<strong>di</strong>trice<br />

Ambrosiana<br />

Fisiologia Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Conti – E<strong>di</strong>-Ermes<br />

Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi<br />

Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

50<br />

FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

In<strong>di</strong>care nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema nervoso<br />

centrale, periferico e vegetativo<br />

Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente ortosimpatica e<br />

parasimpatica<br />

In<strong>di</strong>care le funzioni della glia<br />

Descrivere i principali aspetti funzionali del liquor cefalo-rachi<strong>di</strong>ano e della sua<br />

circolazione<br />

Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua<br />

modulazione, meccanismi <strong>di</strong> integrazione sinaptica, liberazione dei<br />

neurotrasmettitori e loro interazione con le <strong>di</strong>fferenti classi <strong>di</strong> recettori. Manipolazione<br />

della trasmissione sinaptica. Trasmissione gassosa dei segnali nervosi. I<br />

neuropepti<strong>di</strong>.<br />

Definire il concetto <strong>di</strong> plasticità sinaptica, in<strong>di</strong>care i fattori neurotrofici e sintetizzare i<br />

processi neuro-fisiologici <strong>di</strong> invecchiamento e morte cellulare<br />

Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi<br />

Descrivere i meccanismi fisiologici della visione, dell'u<strong>di</strong>to e della fonazione<br />

Effettuare la determinazione semeiologica del campo visivo e della acuità visiva<br />

Illustrare il meccanismo <strong>di</strong> accomodamento dell'occhio e le basi dei <strong>di</strong>fetti<br />

rifrattometrici<br />

Illustrare l'esame au<strong>di</strong>ometrico<br />

Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto<br />

Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile, termica, dolorifica,<br />

propriocettiva) e viscerale<br />

In<strong>di</strong>care nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio<br />

Illustrare i meccanismi spinali <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione motoria: azione riflessa, ruolo degli<br />

interneuroni<br />

Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo<br />

Tono muscolare e sua regolazione<br />

Postura: meccanismi troncoencefalici; riflessi posturali; apparato vestibolare e riflessi<br />

tonici labirintici e cervicali. Locomozione.<br />

Illustrare dal punto <strong>di</strong> vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento<br />

volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via cortico-spinale) e<br />

funzioni motorie<br />

Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi <strong>di</strong> controllo motorio


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel controllo<br />

dell'attività motoria<br />

Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base implicati nel<br />

controllo dell'attività motoria<br />

Oculomozione<br />

Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale<br />

Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e patologici<br />

dell’elettroencefalogramma<br />

Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema libico. Spiegare le basi<br />

anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno, linguaggio, memoria<br />

La <strong>di</strong>fferenziazione sessuale del sistema nervoso<br />

La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica consisterà <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>mostrazioni in<br />

aula e approfon<strong>di</strong>rà alcuni argomenti trattati a lezione<br />

Fisiologia e Biofisica Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Bal<strong>di</strong>ssera e A. Porro. Poletto E<strong>di</strong>tore<br />

Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa E<strong>di</strong>trice<br />

Ambrosiana<br />

Fisiologia Me<strong>di</strong>ca. A cura <strong>di</strong> F. Conti – E<strong>di</strong>-Ermes<br />

Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews. Idelson-Gnocchi


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - Chirone<br />

CORSO INTEGRATO Fisiopatologia Clinica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Fisiopatologia, metodologia clinica,<br />

propedeutica clinica e sistematica<br />

me<strong>di</strong>co-chirurgica<br />

CODICE INSEGNAMENTO 10544<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09 – MED18<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

MODULO FISIOPATOLOGIA<br />

MEDICA<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

MODULO FISIOPATOLOGIA<br />

CHIRURGICA<br />

Prof. Antonio Pinto<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario MED09<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Prof. Eugenio Fiorentino<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario MED18<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 3 + 3<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

45 + 45<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana e Patologia Generale<br />

ANNO DI CORSO III<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aule Nuove<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

lunedì - giovedì 8.00 – 10.00<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

lunedì e mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 11.00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere i meccanismi alla base delle alterazioni strutturali e funzionali, meccaniche e/o<br />

biochimiche, relative alle patologie <strong>di</strong> interesse me<strong>di</strong>co e chirurgico e la loro correlazione con i<br />

sintomi.<br />

Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche<br />

relative alla salute dell’in<strong>di</strong>viduo.<br />

Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento<br />

orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria<br />

e biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO FISIOPATOLOGIA MEDICA<br />

Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi <strong>di</strong><br />

malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici <strong>di</strong> interesse me<strong>di</strong>co.<br />

Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle <strong>di</strong>verse<br />

malattie.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

FISIOPATOLOGIA MEDICA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Conoscere i concetti <strong>di</strong> salute e malattia; <strong>di</strong> etiologia e patogenesi;<br />

Conoscere Cause e meccanismi <strong>di</strong> formazione dell'edema e dell'ascite<br />

Conoscere Per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> liquido gastro intestinale: vomito e <strong>di</strong>arrea<br />

Conoscere Alterazioni dell'equilibrio acido base <strong>di</strong> origine metabolica e<br />

respiratoria<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici alla base della febbre e della<br />

ipertermia<br />

Conoscere le alterazioni omeostatiche della pressione arteriosa<br />

Conoscere le basi molecolari dell'ipertensione arteriosa<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno dell'ipertensione<br />

essenziale<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili dell’ipertensione<br />

arteriosa secondaria<br />

Conoscere le manifestazioni emorragiche da alterazioni delle funzioni<br />

piastriniche e della cascata <strong>di</strong> attivazione della coagulazione<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno da trombosi ed embolia<br />

Conoscere le basi molecolari e meccanismi fisiopatologici<br />

dell’Aterosclerosi<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno secondario ad<br />

aterosclerosi (IMA, Ictus, AOP)<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici dello shock<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili <strong>di</strong> Anemia<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie metaboliche<br />

complesse a base genetica (s. plurimetabolica, iperlipoproteinemie miste,<br />

<strong>di</strong>abete mellito)<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie della tiroide e delle<br />

paratiroi<strong>di</strong><br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza renale<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici della insufficienza respiratoria<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza epatica<br />

==================<br />

Harrison Principi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina interna<br />

Pontieri Patologia generale 2: Fisiopatologia<br />

ESERCITAZIONI<br />

Teodori Trattato Italiano <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna Ed. SEU


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA<br />

Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi <strong>di</strong><br />

malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici <strong>di</strong> interesse chirurgico.<br />

Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle <strong>di</strong>verse<br />

malattie.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle infezioni cutanee, delle<br />

ulcere, delle fistole, delle piaghe, delle necrosi e delle gangrene, delle<br />

ferite e del processo <strong>di</strong> cicatrizzazione.<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle ernie<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici della patologia esofagea: <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni<br />

motori esofagei, ernia jatale e reflusso; la <strong>di</strong>sfagia<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici della malattia peptica; il vomito<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del colon: <strong>di</strong>arrea e<br />

stipsi.<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del retto e dell’ano:<br />

ragade, emorroi<strong>di</strong>, ascessi e fistole, prolasso e incontinenza.<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’addome acuto: occlusione<br />

intestinale, emorragie <strong>di</strong>gestive, peritoniti.<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici della calcolosi biliare e degli itteri<br />

chirurgici<br />

Conoscere i meccanismi fisiopatologici della pancreatite acuta.<br />

ESERCITAZIONI<br />

===========================<br />

Dionigi <strong>Chirurgia</strong>: basi teoriche e chirurgia generale MASSON<br />

Sabiston Textbook of surgery: le basi biologiche della moderna pratica chirurgica<br />

ELSEVIER SAUNDERS<br />

Gallone-Galliera <strong>Chirurgia</strong> Ed. Ambrosiana<br />

Colombo Trattato <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Ed. Minerva Me<strong>di</strong>ca


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Igiene e <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> del Lavoro<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e Sanità Pubblica degli ambienti <strong>di</strong><br />

vita e <strong>di</strong> lavoro e Scienze Me<strong>di</strong>co Legali<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13293<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/42<br />

MED/44<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Francesco Vitale<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Maria Gabriella Verso<br />

(MODULO 2)<br />

Ricercatore confermato<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

120<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

90<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO 5<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aule Nuove – Via Parlavecchio<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Modulo 1 e Modulo 2 - Prova Scritta con Test<br />

a risposte multiple ed argomenti <strong>di</strong> lezioni ed<br />

eventuale Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Modulo 1 -Lunedì-Mercoledì ore 10-13<br />

DIDATTICHE<br />

Modulo 2 - Marte<strong>di</strong> – Vener<strong>di</strong> 10-12<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Modulo 1 -Lunedì e Mercoledì ore 13-14<br />

STUDENTI<br />

Modulo 2 - Lune<strong>di</strong> 09.00 - 10.30 Vener<strong>di</strong> 08.30<br />

-09.30<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.<br />

Vanno espressi utilizzando i descrittori <strong>di</strong> Dublino<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Conoscere i determinanti e i principali fattori <strong>di</strong> rischio della salute e della malattia e<br />

dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico-sociale e <strong>di</strong> lavoro. Conoscere l'eziologia e la<br />

storia naturale delle malattie acute e croniche.<br />

Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute


Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Saper valutare correttamente i problemi della salute e saper consigliare i pazienti prendendo in<br />

considerazione fattori fisici, psichici, sociali, culturali e occupazionali. Conoscere l'utilizzo<br />

appropriato delle risorse umane, degli interventi <strong>di</strong>agnostici, delle modalità terapeutiche e delle<br />

tecnologie de<strong>di</strong>cate alla cura della salute.<br />

Conoscere i principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile <strong>di</strong> vita, i fattori<br />

genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della<br />

popolazione; essere consapevole del ruolo importante dei determinanti della salute e della malattia<br />

e capacità a saper prendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie,<br />

lesioni e incidenti, mantenendo e promuovendo la salute del singolo in<strong>di</strong>viduo, della famiglia e<br />

della comunità. Conoscere lo stato della salute internazionale, delle tendenze globali nella<br />

morbi<strong>di</strong>tà e nella mortalità delle malattie croniche rilevanti da un punto <strong>di</strong> vista sociale, l'impatto<br />

delle migrazioni, del commercio e dei fattori ambientali sulla salute e il ruolo delle organizzazioni<br />

sanitarie internazionali. Acquisire la comprensione della necessità <strong>di</strong> una responsabilità collettiva<br />

negli interventi <strong>di</strong> promozione della salute che richiedano stretta collaborazione con la<br />

popolazione, ed un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e anche una<br />

collaborazione intersettoriale. Conoscere l'organizzazione <strong>di</strong> base dei sistemi sanitari, che includa<br />

le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi ed i principi <strong>di</strong><br />

management efficiente della corretta erogazione delle cure sanitarie. Dimostrare una buona<br />

comprensione dei meccanismi che sono alla base dell'equità all'accesso delle cure sanitarie,<br />

efficacia e qualità delle cure. Saper fare un uso corretto dei dati <strong>di</strong> sorveglianza locali, regionali e<br />

nazionali, della demografia e dell'epidemiologia nelle decisioni sulla salute. Conoscere le basi per<br />

poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative alla cura della<br />

salute.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Acquisire capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi<br />

sulla base <strong>di</strong> informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità<br />

sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giu<strong>di</strong>zi.<br />

Abilità comunicative<br />

Saper comunicare in modo chiaro le conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a<br />

interlocutori specialisti e non specialisti.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e<br />

biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili; Saper utilizzare la tecnologia associata<br />

all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche<br />

e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1<br />

Presentare, analizzare e <strong>di</strong>scutere le metodologie teoriche ed applicative <strong>di</strong> prevenzione,<br />

sorveglianza e controllo per il miglioramento dello stato <strong>di</strong> salute della popolazione.<br />

Indurre una formazione me<strong>di</strong>ca orientata alla valutazione e risoluzione <strong>di</strong> problematiche <strong>di</strong><br />

Sanità Pubblica correlate al verificarsi <strong>di</strong> eventi sanitari in ambienti <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> lavoro in<br />

relazione anche alla organizzazione sanitaria nazionale e regionale.<br />

MODULO 1<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

Igiene


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Obiettivi specifici<br />

Fornire conoscenze scientifiche e professionali nei campi della me<strong>di</strong>cina<br />

preventiva, educazione sanitaria e promozione della salute, della<br />

programmazione, organizzazione e valutazione delle tecnologie e dei servizi<br />

sanitari, dell’igiene degli alimenti, della sicurezza negli ambienti <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong><br />

lavoro, dell’organizzazione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> epidemiologici ed utilizzazione dei<br />

sistemi informativi sanitari, della legislazione sanitaria e delle prove <strong>di</strong><br />

efficacia per la prevenzione e l’assistenza sanitaria.<br />

Programma<br />

- Definizione e obiettivi dell’Igiene e della Sanità Pubblica<br />

- Parametri demografici <strong>di</strong> interesse sanitario e in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> una<br />

popolazione<br />

- Gli stu<strong>di</strong> epidemiologici<br />

- Definizione e obiettivi generali della Prevenzione Primaria, Secondaria e<br />

Terziaria con relative metodologie applicative.<br />

- Pratiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione, <strong>di</strong>sinfestazione e sterilizzazione<br />

- Valutazione del rischio biologico negli operatori sanitari<br />

- Obiettivi strategici della Prevenzione: controllo, eliminazione ed<br />

era<strong>di</strong>cazione delle malattie<br />

- Epidemiologia e prevenzione primaria e secondaria delle malattie infettive<br />

- Immunoprofilassi attiva e passiva<br />

- Vaccini: costituzione, vie <strong>di</strong> somministrazione, strategie <strong>di</strong> impiego,<br />

valutazione dell’efficacia dei vaccini. Vaccinazioni obbligatorie e<br />

consigliate, calendario vaccinale vigente in Italia<br />

- Le immunoglobuline: tipi, modalità <strong>di</strong> somministrazione, efficacia.<br />

- Epidemiologia e prevenzione delle malattie cronico-degenerative: tecniche<br />

<strong>di</strong> prevenzione primaria, secondaria e terziaria, applicazioni e strategie.<br />

- Igiene degli alimenti: conservazione degli alimenti, HACCP, tossinfezioni<br />

alimentari<br />

- Igiene dell’ambiente: matrici ambientali, inquinamento atmosferico, acqua e<br />

ciclo dell’acqua, gestione dei rifiuti e riflessi per la salute umana<br />

- Organizzazione sanitaria in Italia: Piano Sanitario Nazionale, Aziende<br />

Sanitarie, Livelli Essenziali <strong>di</strong> Assistenza<br />

- Clinical Governance e suoi strumenti ai fini del controllo e riduzione del<br />

rischio clinico<br />

ESERCITAZIONI<br />

Igiene <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Preventiva Sanità Pubblica<br />

W. Ricciar<strong>di</strong><br />

Monduzzi E<strong>di</strong>tore, Bologna<br />

Igiene e<strong>di</strong>lizia ed Ambientale<br />

C. Signorelli<br />

Società E<strong>di</strong>trice Universo<br />

Manuale <strong>di</strong> Programmazione e Organizzazione Sanitaria<br />

Damiani-Ricciar<strong>di</strong><br />

Idelson-gnocchi<br />

Manuale <strong>di</strong> Epidemiologia per la Sanità Pubblica<br />

Faggiano-Donato-Barbone


Centro Scientifico E<strong>di</strong>tore<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2 – Presentare, analizzare e <strong>di</strong>scutere le metodologie<br />

tecniche ed applicative <strong>di</strong> prevenzione, sorveglianza sanitaria e controllo per il miglioramento dello<br />

stato <strong>di</strong> salute dei lavoratori.<br />

Indurre una formazione me<strong>di</strong>ca orientata alla valutazione e risoluzione <strong>di</strong> problematiche <strong>di</strong> sanità<br />

pubblica correlate al verificarsi <strong>di</strong> eventi sanitari in ambienti <strong>di</strong> lavoro.<br />

MODULO 2<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

MEDICINA DEL LAVORO<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

- Approccio metodologico in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> del Lavoro<br />

- Classificazione dei rischi in ambito lavorativo<br />

- Concetti <strong>di</strong> prevenzione primaria, secondaria e terziaria in ambito<br />

occupazionale.<br />

- Inquadramento clinico delle patologie da agenti fisici, chimici,<br />

biologici.<br />

- Monitoraggio biologico: definire la suscettibilità in<strong>di</strong>viduale.<br />

- La formazione in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> del Lavoro.<br />

- Legislazione in tema <strong>di</strong> prevenzione <strong>di</strong> malattie professionali e <strong>di</strong><br />

infortuni sul lavoro.<br />

- Elementi <strong>di</strong> assicurazione contro gli infortuni e malattie professionali.<br />

- Effetti sulla salute <strong>di</strong> attività lavorative con rischi legati alla<br />

organizzazione del lavoro (lavoro a turni, postura, MMC, stress).<br />

Giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità al lavoro specifico: correlazione tra rischio, dati clinici e<br />

strumentali, ambientali e riferimenti legislativi.<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

L. Ambrosi, V. Foà - Trattato <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> del Lavoro, Ed. UTET.<br />

- D. Casula e Coll. – <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> del Lavoro, Ed. Monduzzi.<br />

- G. Scansetti, P.G. Piolatto, G. Perrelli – <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> del Lavoro, Ed. Minerva Me<strong>di</strong>ca.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - Chirone<br />

MAGISTRALE)<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Immunologia<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Struttura, funzione e metabolismo delle<br />

molecole <strong>di</strong> interesse biologico<br />

CODICE INSEGNAMENTO 03839<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI No<br />

NUMERO MODULI<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/04<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof. Francesco Dieli<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Immunologa<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 20<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 20<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

ANNO DI CORSO Secondo<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Aula Magna - Dipartimento <strong>di</strong> Biopatologia<br />

e Biotecnologie Me<strong>di</strong>che e Forensi,<br />

Sezione <strong>di</strong> Patologia Generale, Corso<br />

Tukory 211.<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed attività teorico-pratiche a<br />

piccoli gruppi in aula ed in laboratorio.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Due prove scritte in itinere, consistenti in 30<br />

domande a risposta multipla ed una<br />

domanda aperta, inerenti la prima e la<br />

seconda parte del programma, con<br />

certificazione finale delle prove; in<br />

alternativa, una prova orale finale.<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e<br />

DIDATTICHE<br />

Venerdì, ore 10,00-12,00<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì, Martedì e Mercoledì ore 12-13.<br />

STUDENTI<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere i meccanismi cellulari e molecolari fondamentali della risposta immunitaria, ed<br />

il loro ruolo nella <strong>di</strong>fesa contro gli agenti infettivi e nelle reazioni immunopatogene.<br />

Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un<br />

atteggiamento orientato alla ricerca ,<strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi<br />

personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente<br />

l’informazione scientifica. Discutere ed utilizzare i principali meccanismi <strong>di</strong> funzionamento<br />

del Sistema Immune in con<strong>di</strong>zioni fisiologiche e/o patologiche, <strong>di</strong>scutere casi clinici per le


loro implicazioni immunologiche ed essere a conoscenza dei meto<strong>di</strong> ed approcci<br />

sperimentali per lo stu<strong>di</strong>o del sistema immune. Saper comunicare in modo chiaro le<br />

conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano<br />

loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo autonomo.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

La finalità del corso è quella <strong>di</strong> fornire le basi per la comprensione dei meccanismi che<br />

regolano la risposta immunitaria. Al termine lo studente dovrebbe possedere nozioni <strong>di</strong><br />

base sul funzionamento del sistema immunitario. Tali conoscenze, inoltre, sono<br />

in<strong>di</strong>spensabili per la prosecuzione degli stu<strong>di</strong>, sia <strong>di</strong> I che <strong>di</strong> II livello, in ambito<br />

biosanitario.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

60 ore<br />

IMMUNOLOGIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

- Anatomia del sistema immunitario e ricircolazione linfocitaria.<br />

Recettori <strong>di</strong> homing.<br />

- Il sistema immune innato: le cellule e i recettori per profili<br />

molecolari. Il sistema del complemento (attivazione, funzioni. recettori<br />

e proteine <strong>di</strong> controllo).<br />

- La fagocitosi.<br />

- Le cellule dendritiche e la presentazione dell’antigene.<br />

- Il complesso maggiore <strong>di</strong> istocompatibilità. MHC classico e non<br />

classico<br />

- I linfociti T: maturazione, riconoscimento dell’antigene (TCR),<br />

funzioni. Popolazioni <strong>di</strong> linfociti T (CD4, CD8, DN, NKT, γδ).<br />

- I linfociti B: maturazione, riconoscimento dell’antigene (BCR),<br />

funzioni. I linfociti B1.<br />

- Gli anticorpi: struttura, funzioni, interazioni con cellule e fattori<br />

dell’immunità innata e acquisita. Gli FcR.<br />

- Fasi della risposta immune: riconoscimento, attivazione, funzione<br />

effettrici, memoria, apoptosi (AICD). Regolazione della produzione<br />

anticorpale.<br />

- Le citochine e le chemochine. Recettori per citochine e<br />

chemochine. Uso terapeutico delle citochine.<br />

- I linfociti Natural Killer.<br />

- La tolleranza immunologica. L’autoimmunità.<br />

- Le immunodeficienze congenite: sindrome <strong>di</strong> De George,<br />

agammaglobulinemia <strong>di</strong> Bruton, ipogammaglobulinemia variabile<br />

comune, deficit selettivo <strong>di</strong> IgA, ipogammaglobulinemia con iper-IgM,<br />

SCID, deficit congeniti dei fagociti, deficit congeniti del complemento.<br />

- Le immunodeficienze acquisite: generalità. L’AIDS.<br />

Caratteristiche generali, proteine e recettori cellulari dell’ HIV. Il ciclo<br />

replicativo dell’ HIV. I meccanismi patogenetici dell’AIDS.<br />

- Risposta immune agli agenti infettivi (virus, batteri, funghi,<br />

elminti).<br />

- I vaccini.<br />

- La classificazione delle reazioni immunopatogene.<br />

L’ipersensibilita’ I tipo e asma bronchiale. Le reazioni<br />

immunopatogene <strong>di</strong> II tipo: le reazioni trasfusionali, il test <strong>di</strong> Coombs


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

<strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto. Le malattie da immunocomplessi (III tipo). Le<br />

reazioni <strong>di</strong> IV tipo: ipersensibilità da contatto, reazione alla tubercolina,<br />

i granulomi, la tubercolosi.<br />

- Immunologia dei trapianti. Alloreattività e rigetto. Ruolo dei<br />

linfociti NK nel trapianto <strong>di</strong> midollo osseo.<br />

- Immunologia dei tumori.<br />

- Il laboratorio <strong>di</strong> immunologia: tecniche imnmunologiche, modalità<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dei linfociti T e B. Principali clusters <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione (CD).<br />

Modalità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della fagocitosi.<br />

ESERCITAZIONI<br />

La attività <strong>di</strong>dattica teorico-pratica consisterà nella <strong>di</strong>mostrazione, a<br />

piccoli gruppi <strong>di</strong> studenti, delle principali tecniche immunologiche <strong>di</strong><br />

laboratorio, applicate allo stu<strong>di</strong>o della me<strong>di</strong>cina sperimentale e della<br />

<strong>di</strong>agnostica immunologia ed ematologica.<br />

- IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE. Abbas – Lichtman -<br />

Pillai. Ed. Elsevier (2008).<br />

- IMMUNOBIOLOGIA. Murphy - Travers - Walport. Piccin-Nuova<br />

Libraria Ed. (2009).<br />

- IMMUNOLOGIA. Coico - Sunshine - Benjamini. Ed. E<strong>di</strong>ses (2005).<br />

Inoltre si raccomanda <strong>di</strong> utilizzare il materiale <strong>di</strong>dattico (<strong>di</strong>apositive in<br />

formato Power Point) scaricabile gratuitamente dal sito <strong>di</strong> Nature<br />

Reviews in immunology, all’in<strong>di</strong>rizzo Web: http://www.nature.com/nri, e<br />

le reviews in lingua inglese, su argomenti selezionati, fornite<br />

gratuitamente dal docente.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> “Chirone”<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Lingua Inglese<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Inglese scientifico e abilità linguistiche,<br />

CODICE INSEGNAMENTO<br />

informatiche e relazionali, pedagogia me<strong>di</strong>ca,<br />

tecnologie avanzate e a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> informazione<br />

e comunicazione<br />

86626<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI 1<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI L-LIN\12<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof. Tatiana Canziani<br />

Ricercatore <strong>di</strong> Lingua e Traduzione Inglese<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO Primo<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Plesso Didattico (Aule Nuove) sito in Via<br />

LEZIONI<br />

Parlavecchio n°3<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da Calendario Ufficiale<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Mercoledì ore 9.00-12.00 presso il Plesso<br />

STUDENTI<br />

Didattico Aule Nuove <strong>di</strong> Via Parlavecchio n°3<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado <strong>di</strong> leggere, comprendere e<br />

scrivere un breve testo <strong>di</strong> ambito me<strong>di</strong>co-specialistico in lingua Inglese con particolare attenzione<br />

all’ambito terminologico me<strong>di</strong>co specialistico.. Essere in grado <strong>di</strong> impostare una conversazione<br />

semplice con il paziente al fine <strong>di</strong> raccoglierne i dati anamnestici e la storia clinica.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO Lingua Inglese<br />

ORE FRONTALI<br />

60 ore<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

• English Grammar: L’aggettivo; I pronomi personali soggetto; I<br />

pronomi personali complemento; Gli aggettivi possessivi; Il plurale<br />

dei sostantivi regolari, irregolari e <strong>di</strong> derivazione greca e latina; Il<br />

genitivo sassone;I numeri car<strong>di</strong>nali; I numeri or<strong>di</strong>nali; La data;<br />

L’orario; L’articolo determinativo ed indeterminativo;Gli aggettivi e<br />

pronomi interrogativi ed esclamativi;Le preposizioni <strong>di</strong> tempo e <strong>di</strong><br />

stato in luogo;Gli avverbi <strong>di</strong> frequenza e la loro posizione nei tempi<br />

semplici e nelle frasi all’imperativo; Never\ever ;Alcune preposizioni<br />

seguite dal gerun<strong>di</strong>o; Lo stile nominale: la nominalizzazione in<br />

Me<strong>di</strong>cal English ;Usi particolari delle forme in –ing per la costruzione<br />

del <strong>di</strong>scorso; Il simple present del verbo To be e To have; Usi<br />

particolari dei verbi ausiliari To be e To have; Il simple present dei<br />

verbi non ausiliari; L’imperativo; Il gerun<strong>di</strong>o; Il presente progressivoIl<br />

simple past (costruzione ed impiego in lingua Inglese)<br />

Il present perfect (costruzione ed uso – <strong>di</strong>fferenze nell’uso tra simple<br />

past e present perfect): Il con<strong>di</strong>zionale presente; Il periodo ipotetico<br />

<strong>di</strong> tipo 0<br />

Il perfect con<strong>di</strong>tional; Il past perfect; Il periodo ipotetico <strong>di</strong> tipo I, II,<br />

III;Modal verbs: can – could; must, may, might, should ; Phrasal<br />

verbs; la forma passiva<br />

• Me<strong>di</strong>cal English<br />

Introduzione al linguaggio specialistico;Evoluzione del lessico me<strong>di</strong>co<br />

relativo alle parti del corpo; Sindromi\malattie: come vengono<br />

denominate e <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> traduzione; Asking about personal details<br />

and filling into an Admission card; Illness/ Disease/ Disorder/<br />

Disability: <strong>di</strong>fferenze nell’uso; Human body and human organs: Uso<br />

dell’articolo determinativo davanti alle parti del corpo e malattie;<br />

I prefissi Fore-, Hind- in ambito me<strong>di</strong>co; Blood e derivati relativi<br />

nell’ambito me<strong>di</strong>co;Asking about pain: location, duration and type of<br />

pain; Drugs (Some Pharmacological Forms); La denominazione delle<br />

sindromi;Me<strong>di</strong>cal acronyms: aspetti linguistici e <strong>di</strong>fferenze tra la<br />

lingua Italiana e la lingua Inglese<br />

La costruzione del CV in lingua Inglese<br />

La comunicazione Me<strong>di</strong>co – paziente in lingua Inglese:<br />

On examination: Instructions<br />

General health questions concerning:<br />

- Me<strong>di</strong>cal history<br />

- Family History<br />

- Car<strong>di</strong>ology<br />

- Pae<strong>di</strong>atrics<br />

TESTI:<br />

Murphy- Pallini, Grammar in use, Cambridge<br />

Bettinelli et al., English for Me<strong>di</strong>cine, Hoepli<br />

Canciamilla-Canziani, English for specific purposes, Carbone e<strong>di</strong>tore


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011-2012<br />

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE MEDICINA E CHIRURGIA<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Istologia ed Embriologia<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Morfologia umana<br />

CODICE INSEGNAMENTO<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI 1<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI Bio17<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1)<br />

Prof. ALDO GERBINO<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6 + 1<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 105<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60 + 15<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

PROPEDEUTICITÀ<br />

ANNO DI CORSO 1°<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aule Nuove – Aula B<br />

LEZIONI<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattica frontale<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI 2° SEMESTRE<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Martedì Giovedì : ore 10-12<br />

STUDENTI<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Acquisizione della terminologia istologica ed embriologica quale base della definizione e<br />

interpretazione critica delle conoscenze morfologiche.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Conoscere le caratteristiche principali strutturali ed ultrastrutturali delle cellule e dei tessuti in<br />

relazione alla loro specifica attività e derivazione embriologica.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Verranno proposti agli studenti questionari <strong>di</strong> valutazione del livello <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, che<br />

consentiranno loro <strong>di</strong> verificare le conoscenze acquisite sulle tematiche oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, al fine <strong>di</strong><br />

colmare tempestivamente eventuali lacune.<br />

Abilità comunicative<br />

Essere in grado <strong>di</strong> descrivere ed illustrare attraverso specifica terminologia le caratteristiche<br />

fondamentali, l'organizzazione strutturale e ultrastrutturale delle cellule e dei tessuti, correlati alla<br />

loro specifica funzione.<br />

Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrazione dei dati derivanti dallo stu<strong>di</strong>o della morfologia delle cellule e<br />

dei tessuti e delle relative correlazioni tra struttura e funzione, quale in<strong>di</strong>spensabile bagaglio


culturale per la futura comprensione della fisiologia e della fisiopatologia degli organi e degli<br />

apparati dell’organismo umano.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO:<br />

Aver fatto proprie le conoscenze relative alla bioarchitettura dell’ecosistema cellulare, alla<br />

organizzazione dei quattro tessuti principali; conoscere ancora l’evoluzione delle varie fasi dello<br />

sviluppo embriofetale umano sia sul versante della descrittiva sia sul rapporto con i movimenti<br />

molecolari che in<strong>di</strong>rizzano e modulano i vari momenti dello sviluppo prenatale.<br />

MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO:<br />

C.I. Istologia ed Embriologia<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

60<br />

PROGRAMMA<br />

A. ISTOLOGIA<br />

1/I. MEZZI DI INDAGINE E METODI<br />

Cenni storici della Istologia e i suoi meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o: i primi mezzi <strong>di</strong><br />

indagini fino al microscopio luce. Il microscopio ottico: le ‘parti’<br />

(meccanostruttura) del microscopio ottico. Limiti del microscopio luce. La<br />

<strong>di</strong>ffrazione della luce e <strong>di</strong>schi <strong>di</strong> Hairy. Ampiezza dell'area circolare visiva.<br />

Il microscopio a fluorescenza. Il microscopio in contrasto <strong>di</strong> fase. Il<br />

microscopio polarizzatore. Il microscopio elettronico: struttura base del<br />

microscopio elettronico. Potere risolutivo teorico e reale. Il microscopio a<br />

scansione. Laser Pressure Catapulting. Generalità sulle colture cellulari.<br />

Cenni <strong>di</strong> Citologia esfoliativa. Tecniche <strong>di</strong> allestimento dei preparati<br />

istologici: dalla fissazione alla inclusione. Artefatti. I coloranti:<br />

classificazioni. Proprietà dei coloranti; fattori che influenzano l'attività dei<br />

coloranti. Teorie sul meccanismo delle colorazioni. Tecniche <strong>di</strong> allestimento<br />

delle sezioni: microtomo, ultramicrotomo, criostato. Colorazioni<br />

elettroniche: ombreggiatura, colorazione negativa. Le centrifughe: la<br />

separazione degli organuli per centrifugazione. I meto<strong>di</strong> istochimici e<br />

citochimici: tecniche istochimiche generali. Meto<strong>di</strong> sulla localizzazione<br />

istochimica delle proteine, dei lipi<strong>di</strong> e dei glici<strong>di</strong>. La rivelazione istochimica<br />

delle fosfatasi e delle perossidasi. Immunoistochimica: applicazione della<br />

rivelazione delle perossidasi alle tecniche immunoistochimiche.<br />

Autoistora<strong>di</strong>ografia: metodo per apposizione, metodo <strong>di</strong> rivestimento delle<br />

sezioni con emulsione liquida.<br />

2/I. CITOLOGIA<br />

La dottrina cellulare. Note <strong>di</strong> bioevoluzionismo: FC, LCAC, Sincizi e<br />

plasmo<strong>di</strong>. La <strong>di</strong>fferenziazione delle cellule. Architettura generale della<br />

morfologia cellulare. La caratterizzazione fisica e chimica della cellula:<br />

cenni sui componenti inorganici ed organici. Il metabolismo cellulare e le<br />

manifestazioni vitali del protoplasma.<br />

La caratterizzazione morfologica strutturale ed ultrastrutturale della cellula:<br />

l'apparecchio membranoso del citoplasma: ultrastruttura e funzione della<br />

membrana plasmatica; le <strong>di</strong>fferenziazioni morfo-funzionali<br />

plasmalemmatiche. I <strong>di</strong>spositivi microcavitari citoplasmatici: ultrastruttura e<br />

funzioni del reticolo endoplasmatico, mitocondri, lisosomi, microbo<strong>di</strong>es,<br />

perossisomi complesso del Golgi. La caratterizzazione sovramolecolare dei<br />

costituenti cellulari: il Citoscheletro.<br />

3/I. ISTOLOGIA


Tessuti. Organi. Sistemi. Classificazione dei tessuti.<br />

I tessuti epiteliali: classificazione e considerazioni morfofunzionali degli<br />

epiteli: epiteli <strong>di</strong> rivestimento, sensoriali, secernenti. Le unità cellulari<br />

secernenti, le ghiandole esocrine, le ghiandole endocrine (classificazione ed<br />

organizzazione strutturale). Il sistema Ipotalamo-Ipofisario. Il sistema<br />

neuroendocrino <strong>di</strong>ffuso.<br />

I tessuti trofomeccanici: classificazione e considerazioni morfofunzionali.<br />

Le cellule e la matrice extracellulare: considerazioni macromolecolari e<br />

funzionali. Il mesenchima. I tessuti connettivi; i tessuti cartilaginei; i tessuti<br />

ossei; il sangue, i tessuti e gli organi emopoietici.<br />

I tessuti contrattili: tessuto muscolare liscio, tessuto muscolare striato<br />

somatico, tessuto muscolare striato car<strong>di</strong>aco.<br />

Il tesssuto nervoso: bioevoluzione del neurone e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine.<br />

Il neurone come entità morfologica: numero e grandezza dei neuroni; forma<br />

dei neuroni; classificazioni; struttura ed ultrastruttura dei componenti del<br />

neurone (la membrana del neurone, il pirenoforo, la sostanza tigroide,<br />

neurotubuli e neurofilamenti, i dendriti, il neurite, la fibra nervosa).<br />

Modalità <strong>di</strong> connessione dei neuroni: le terminazioni nervose centrali e<br />

periferiche.<br />

Il neurone come entità citochimica: aspetti istofunzionali generali e<br />

<strong>di</strong>stribuzione topografica (aminergici, colinergici, aminoacidergici,<br />

purinergici, peptidergici).<br />

Nevroglia: generalità. Glia del Sistema Nervoso Centrale: epen<strong>di</strong>ma,<br />

macroglia, oligodendroglia, microglia, pituiciti, cellule <strong>di</strong> Müller, gliociti <strong>di</strong><br />

Bergmann.<br />

Glia del Sistema Nervoso Periferico.<br />

B. EMBRIOLOGIA<br />

1/E. GENERALITA’<br />

Introduzione: significato e sviluppo della Embriologia. Le varie tappe dello<br />

sviluppo embrionale, misure embrio-fetali. Anatomia embrio-fetale:<br />

descrizione delle varie parti dell' embrione e del feto.<br />

La determinazione ed il <strong>di</strong>fferenziamento del sesso: il <strong>di</strong>fferenziamento delle<br />

gona<strong>di</strong>.<br />

Le cellule germinali primor<strong>di</strong>ali. Lo sviluppo della gonade maschile e<br />

femminile.<br />

Lo sviluppo delle vie e degli organi genitali.<br />

Generalità sull' apparato genitale maschile: L’unità testicolare: il <strong>di</strong><strong>di</strong>mo, l'<br />

epi<strong>di</strong><strong>di</strong>mo, il tubulo seminifero e le cellule <strong>di</strong> Ley<strong>di</strong>g. Le vie spermatiche. Il<br />

controllo neurormonale delle funzioni gonadali maschili.<br />

Generalità sull'apparato genitale femminile: l'unità ovarica e la<br />

follicologenesi pre-postpuberale; le tube uterine; l'utero; la vagina. Il<br />

controllo neurormonale delle funzioni gonadali femminili.<br />

La gametogenesi maschile: il ciclo dell'epitelio seminifero. Le cellule della<br />

linea seminale. Gli spermatogoni. Gli spermatociti. Gli spermati<strong>di</strong>. La<br />

spermioistogenesi. Lo spermatozoo. Spermatozoi anomali.<br />

La gametogenesi femminile: ovogenesi e proiezione nel ciclo ovarico,<br />

uterino e vaginale.<br />

2/E. FECONDAZIONE E FIGURE EMBRIONALI<br />

La fecondazione: significato della fecondazione. Il tragitto degli spermatozoi<br />

attraverso le vie genitali maschili. Maturazione e motilità degli spermatozoi.<br />

L'emissione degli spermatozoi. Lo sperma o seme. La capacitazione degli


spermatozoi. Vitalità degli spermatozoi. Tragitto e vitalità dell'ovocito.<br />

Fenomenologia della fecondazione: la reazione acrosomale, la penetrazione<br />

dello spermatozoo nell' ovocellula, l'attivazione dell' ovocito, la reazione<br />

corticale. Formazione dello zigote. La fecondazione in vitro: informazioni<br />

generali.<br />

La segmentazione: dalla morula alla blastula. Tipi <strong>di</strong> uovo. Tipi <strong>di</strong><br />

segmentazione. La segmentazione nei mammiferi placentali.<br />

Programmazione dello sviluppo. Controllo delle prime fasi dello sviluppo da<br />

parte <strong>di</strong> programmi genetici materni. Passaggio dal programma materno a<br />

quello embrionale. Controllo del programma embrionale <strong>di</strong> sviluppo.<br />

Blastogenesi (Annidamento e Reazione deciduale).<br />

La gastrulazione: il significato della gastrulazione. La gastrulazione nei<br />

mammiferi placentali. Meccanismi citoscheletrici durante la morfogenesi.<br />

Foglietti embrionali. Coor<strong>di</strong>namento citoscheletrico e segnali intercellulari<br />

nel corso della gastrulazione.<br />

La neurulazione: significato ed impegno organizzativo.<br />

3/E.MORFOGENESI E ISTOGENESI<br />

Lo sviluppo embrionale e la morfogenesi nell'uomo: induzione (induttori<br />

endogeni ed esogeni, i. primaria e secondaria, interazioni, organizzatori),<br />

Determinazione, Morfogeni, Stem Cells. La prima settimana dello sviluppo<br />

(la segmentazione). La seconda settimana dello sviluppo (preparazione alla<br />

gastrulazione). La terza settimana dello sviluppo (la gastrulazione). La<br />

quarta settimana dello sviluppo (morfogenesi secondaria). Dalla quinta alla<br />

trentottesima settimana <strong>di</strong> sviluppo.<br />

Istogenesi. L'evoluzione dei foglietti embrionali: introduzione. Derivati<br />

ectodermici. Derivati entodermici. Derivati mesodermici.<br />

Gli annessi embrionali: introduzione. Gli annessi embrionali nei mammiferi<br />

placentali. Gli annessi embrionali (embriofetali) nell'uomo.<br />

4/E.ORGANOGENESI<br />

Cenni sullo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale, dell' Apparato<br />

Respiratorio e Car<strong>di</strong>ovascolare (emopoiesi), dell' Apparato Gastroenterico e<br />

dell' Apparato Urogenitale.<br />

ESERCITAZIONI 1CFU/15 ore da calendarizzare<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

• AA.VV., Il Manuale <strong>di</strong> Istologia, Idelson Gnocchi, <strong>Napoli</strong> 2007.<br />

• Moore-Persoud, Lo svilippo prenatale dell’uomo, E<strong>di</strong>ses, <strong>Napoli</strong>, 2009


27<br />

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - Chirone<br />

MAGISTRALE)<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie Apparato Locomotore, Fisiatria e<br />

<strong>Chirurgia</strong> Plastica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Clinica me<strong>di</strong>co-chirurgica dell’Apparato<br />

Locomotore<br />

CODICE INSEGNAMENTO<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI Tre<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/19 – MED/33 - MED/34<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 3)<br />

Francesco Moschella<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Plastica<br />

(MED /19)<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Umberto Martorana<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario (MED/33)<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Giulia LETIZIA MAURO<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Fisica e<br />

Riabilitativa (MED/34)<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 3<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

24<br />

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio<br />

ANNO DI CORSO Quinto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula A – plesso Aule Nuove<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni ed esercitazioni)<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Secondo semestre<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Lunedì al Venerdì :8,30 alle 9,30<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Lo studente deve essere in grado <strong>di</strong>:<br />

− identificare i campi <strong>di</strong> applicazione della chirurgia plastica;<br />

− essere in grado <strong>di</strong> utilizzare le conoscenze <strong>di</strong> anatomia, fisiopatologia ed istologia del<br />

.


tessuto cutaneo, per comprendere le modalità <strong>di</strong> guarigione delle ferite;<br />

− acquisire le tecniche <strong>di</strong> base per la sutura cutanea e la me<strong>di</strong>cazione delle ferite;<br />

− conoscere le modalità <strong>di</strong> attecchimento del tessuto autologo;<br />

− conoscere vantaggi e limiti dei principali biomateriali utilizzati in chirurgia;<br />

− conoscere le principali malformazioni esterne ed il timing <strong>di</strong> trattamento;<br />

− conoscere le tecniche <strong>di</strong> base della chirurgia plastica (innesti e lembi);<br />

− conoscere le modalità <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione e trattamento dei tumori cutanei;<br />

− conoscere i principi fisiopatologici e le strategie <strong>di</strong> trattamento della malattia da ustione<br />

− conoscere i principi della chirurgia estetica, i vantaggi e le complicanze dei principali<br />

interventi chirurgici;<br />

- saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento che consentano loro <strong>di</strong> continuare a stu<strong>di</strong>are in modo autonomo.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO <strong>Chirurgia</strong> plastica<br />

ORE FRONTALI<br />

30 ore<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Principi <strong>di</strong> chirurgia plastica:<br />

− Le ferite cutanee<br />

− La cicatrizzazione delle ferite<br />

− Le ustioni<br />

− I tumori cutanei<br />

− Gli innesti<br />

− Biomateriali in chirurgia plastica<br />

− I lembi<br />

− Principali malformazioni esterne<br />

− <strong>Chirurgia</strong> elettiva e d'urgenza della mano.<br />

− Principali applicazioni della chirurgia estetica.<br />

PROIEZIONI IN POWER POINT<br />

TESTI:<br />

- www.echirurgiaplastica.it, la chirurgia plastica online per lo<br />

studente<br />

- “<strong>Chirurgia</strong> plastica” N. Scuderi, C. Rubino, ed. Piccin<br />

- “<strong>Chirurgia</strong> plastica ricostruttiva ed estetica”, A. Faga, ed. Masson<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


MODULO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Fisica e Riabilitativa<br />

ORE FRONTALI<br />

30 ore<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

• Nozioni riabilitative <strong>di</strong> tipo me<strong>di</strong>co e sociale<br />

• Organizzazione delle strutture riabilitative e del team<br />

• Differenze tra menomazione, <strong>di</strong>sabilità e han<strong>di</strong>cap delle malattie<br />

invalidanti più frequenti; descriverne le conseguenti strategie<br />

organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente<br />

• Esame obiettivo delle principali articolazioni (rachide, spalla, gomito,<br />

mano, anca, ginocchio, piede)<br />

• Visita Fisiatrica<br />

• Valutazione motoria (esame articolare, muscolare e funzionale)<br />

• Principali scale <strong>di</strong> valutazione<br />

• Principali terapie fisiche per le patologie osteomioarticolari,<br />

neurologiche, etc….<br />

• Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito<br />

osteoarticolare, neurologico, car<strong>di</strong>orespiratorio, etc.<br />

• Protocolli riabilitativi<br />

• Descrivere l'epidemiologia e le <strong>di</strong>fferenti determinanti etiopatogenetiche<br />

della osteopenia/osteoporosi in relazione al sesso, all'età, a patologie, a<br />

terapie concomitanti, ecc.; in<strong>di</strong>carne le manifestazioni cliniche e gli<br />

accertamenti <strong>di</strong>agnostici, anche ai fini degli orientamenti terapeutici<br />

• Classificare e in<strong>di</strong>care i principali elementi <strong>di</strong>agnostici delle più frequenti<br />

alterazioni ossee <strong>di</strong> natura endocrina o metabolica primitive o secondarie<br />

• Tecniche e in<strong>di</strong>cazioni per l'esame <strong>di</strong> densitometria ossea<br />

• Epidemiologia, basi fisiopatologiche e in<strong>di</strong>cazioni per gli accertamenti<br />

<strong>di</strong>agnostici anche ai fini della <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale e gli orientamenti<br />

terapeutici nelle artrosi delle <strong>di</strong>verse articolazioni<br />

• Elementi etiopatogenetici, indagini per l'approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agnostico e<br />

gli in<strong>di</strong>rizzi terapeutici delle cervicobrachialgie e lombo sciatalgie<br />

• Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni dello stile <strong>di</strong> vita nella prevenzione e nella terapia delle<br />

con<strong>di</strong>zioni fisiologiche e parafisiologiche<br />

ESERCITAZIONI<br />

Powerpoint delle lezioni<br />

Valobra – Nuovo trattato <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Fisica e Riabilitazione<br />

Brotzman – La Riabilitazione in Ortope<strong>di</strong>a


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie apparato locomotore, fisiatria e<br />

chirurgia plastica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE<br />

CODICE INSEGNAMENTO<br />

Clinica me<strong>di</strong>co-chirurgica dell’apparato<br />

locomotore<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI Tre<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/33 - MED/34 - MED/19<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

Francesco MOSCHELLA<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Giulia LETIZIA MAURO<br />

(MODULO 3)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Fisica e<br />

Riabilitativa (MED/34)<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 3<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

5<br />

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio<br />

ANNO DI CORSO Quinto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula <strong>di</strong> Clinica Ortope<strong>di</strong>ca<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni ed esercitazioni)<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Lunedì-Mercoledì-Venerdì ore 12-14<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Lunedì dalle 12:00 alle 13:00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Imparare le principali caratteristiche della terapia fisica e dell’esercizio terapeutico. Acquisire<br />

nozioni fondamentali sulle patologie <strong>di</strong> interesse riabilitativo in<strong>di</strong>candone i principali in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong><br />

prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e terapia. Conoscere le modalità <strong>di</strong> svolgimento della visita specialistica.<br />

Apprendere l’organizzazione del team e delle strutture riabilitative. Comprendere le fondamentali<br />

nozioni per la presa in carico del paziente <strong>di</strong>sabile.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30 ore<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Fisiatria<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

• Nozioni riabilitative <strong>di</strong> tipo me<strong>di</strong>co e sociale<br />

• Organizzazione delle strutture riabilitative e del team<br />

• Differenze tra menomazione, <strong>di</strong>sabilità e han<strong>di</strong>cap delle malattie invalidanti più<br />

frequenti; conseguenti strategie organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente<br />

• Visita Fisiatrica<br />

• Valutazione motoria (esame articolare, muscolare e funzionale)<br />

• Principali scale <strong>di</strong> valutazione<br />

• Terapia fisica per le patologie osteomioarticolari, neurologiche, etc….<br />

• Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito osteoarticolare,<br />

neurologico, car<strong>di</strong>orespiratorio, etc.<br />

• Protocolli riabilitativi<br />

• Epidemiologia e <strong>di</strong>fferenti determinanti etiopatogenetiche della osteopenia/osteoporosi<br />

in relazione al sesso, all'età, a patologie, a terapie concomitanti, ecc.; manifestazioni<br />

cliniche e accertamenti <strong>di</strong>agnostici, anche ai fini degli orientamenti terapeutici<br />

• Tecniche e in<strong>di</strong>cazioni per l'esame <strong>di</strong> densitometria ossea<br />

• Approccio riabilitativo nelle malattie metaboliche dell’osso<br />

• Epidemiologia, basi fisiopatologiche e in<strong>di</strong>cazioni per gli accertamenti <strong>di</strong>agnostici<br />

anche ai fini della <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale e gli orientamenti terapeutici nell’artrosi delle<br />

<strong>di</strong>verse articolazioni<br />

• Elementi etiopatogenetici, indagini per l'approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agnostico e gli in<strong>di</strong>rizzi<br />

terapeutici delle cervicobrachialgie e lombosciatalgie<br />

• Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle mo<strong>di</strong>ficazioni dello stile<br />

<strong>di</strong> vita nella prevenzione e nella terapia delle con<strong>di</strong>zioni fisiologiche e parafisiologiche<br />

• Riabilitazione della spalla dolorosa<br />

• Trattamento riabilitativo delle fratture del collo del femore<br />

• Terapia fisica e rieducazione funzionale nella <strong>di</strong>storsione della tibio-peroneo-astragalica<br />

• Terapie Fisiche<br />

• Rieducazione funzionale<br />

• Visita fisiatrica<br />

• Densitometria Ossea<br />

ESERCITAZIONI<br />

Powerpoint delle lezioni<br />

Valobra – Nuovo trattato <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Fisica e Riabilitazione<br />

Brotzman – La Riabilitazione in Ortope<strong>di</strong>a


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie dell’apparato locomotore / Malattie<br />

apparato locomotore, fisiatria e chirurgia<br />

plastica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE<br />

CODICE INSEGNAMENTO<br />

Clinica me<strong>di</strong>co-chirurgica dell’apparato<br />

locomotore<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/33<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Umberto Martorana<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Associato <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e<br />

Traumatologia (MED/33)<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 3<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

10<br />

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio<br />

ANNO DI CORSO Quinto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni ed esercitazioni)<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Secondo semestre<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Marte<strong>di</strong> dalle 12:00 alle 13:00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Essere in grado <strong>di</strong> riconoscere le più frequenti malattie dell’apparato locomotore, in<strong>di</strong>candone i principali<br />

in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e terapia e la capacità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le con<strong>di</strong>zioni che necessitano<br />

dell’apporto professionale dello specialista. Conoscere aspetti <strong>di</strong> strategie preventive, terapeutiche e<br />

chirurgiche essenziali.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30 ore<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Malattie dell’Apparato Locomotore<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

• Cenni <strong>di</strong> fisiologia dell’osso e sviluppo del sistema scheletrico<br />

• Esame clinico e <strong>di</strong>agnostica per immagini<br />

• Malformazioni e malattie congenite. Displasia e lussazione congenita dell’anca. Piede<br />

torto congenito. Torcicollo congenito. Paralisi ostetriche.<br />

• Malattie dell’età evolutiva. Osteocondrosi, scoliosi, cifosi, spon<strong>di</strong>lolisi e spon<strong>di</strong>lolistesi,<br />

epifisiolisi. Piede piatto e piede cavo<br />

• Patologa infettiva dell’osso<br />

• Cenni sulle neoplasie dell’apparato muscolo-scheletrico<br />

• Artrosi. Trattamento chirurgico dell’artrosi<br />

• Le ernie <strong>di</strong>scali<br />

• La patologia della mano ed il loro trattamento.<br />

• Patologia mioten<strong>di</strong>nea. Epicon<strong>di</strong>lite, ten<strong>di</strong>nite dell’achilleo, ten<strong>di</strong>nopatie della spalla.<br />

• Principi <strong>di</strong> traumatologa. Generalità sulle fratture, fratture del femore.<br />

• Le lussazioni ed il loro trattamento.<br />

• Traumi <strong>di</strong>storsivi e contusivi. Lesioni legamentose del ginocchio e lesioni meniscali.<br />

• Il paziente politraumatizzato<br />

ESERCITAZIONI<br />

Powerpoint delle lezioni<br />

Giannini, Fal<strong>di</strong>ni – Manuale <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e Traumatologia, ed. Minerva Me<strong>di</strong>ca Nuovo<br />

Grassi, Pazzaglia, Pilato, Zatti - Manuale <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e Traumatologia, ed Elsevier Masson<br />

Mancini , Morlacchi – Clinica Ortope<strong>di</strong>ca , Manuale atlante, ed. Piccin


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - Chirone<br />

CORSO INTEGRATO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> D’Urgenza/Emergenze Me<strong>di</strong>co<br />

Chirurgiche ed Anestesia<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base, Caratterizzante, attività <strong>di</strong> tirocinio<br />

AMBITO DISCIPLINARE MED/09, MED/18, MED/41<br />

CODICE INSEGNAMENTO 12159<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/09 - MED/18 – MED/41<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 3)<br />

Prof. Carlo Maria Barbagallo<br />

Prof. Associato MED/09<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Prof. Giuseppe Profita<br />

Prof. Associato MED/18<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Prof. Antonino Giarratano<br />

Prof. Associato MED/41<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

72<br />

PROPEDEUTICITÀ Patologie Sistematiche I-II-III-IV-V<br />

ANNO DI CORSO VI<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Ve<strong>di</strong> calendario <strong>di</strong>dattico<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni Frontali<br />

Esercitazioni teorico-pratiche<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Ve<strong>di</strong> calendario <strong>di</strong>dattico<br />

DOCENTE Prof. Carlo M. Barbagallo<br />

STRUTTURA DI AFFERENZA Dipartimento <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina interna e specialistica<br />

(DI.MI.S.)<br />

e-mail carlob@unipa.it<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 12-13<br />

LUOGO DI RICEVIMENTO U.O.S. <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna e Malattie del<br />

Metabolismo<br />

DOCENTE Prof. Giuseppe Profita<br />

STRUTTURA DI AFFERENZA U.O.C. <strong>Chirurgia</strong> Generale e d’Urgenza<br />

e-mail non pervenuta


ORARIO DI RICEVIMENTO 11-12 Mercoledì e Venerdì<br />

LUOGO DI RICEVIMENTO <strong>Chirurgia</strong> Generale e d’Urgenza<br />

DOCENTE Prof. Antonino Giarratano<br />

STRUTTURA DI AFFERENZA Dipartimento Scienze Anestesiologiche<br />

Rianimatorie e dell’Emergenza<br />

e-mail a.giarratano@unipa.it<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO 13.00-14.00 Martedì-Giovedì Tel. 0916552735<br />

LUOGO DI RICEVIMENTO Dip. Scienze Anestesiologiche Rianimatorie e<br />

dell’Emergenza II piano<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

In relazione all’insegnamento/corso integrato utilizzando i descrittori <strong>di</strong> Dublino, gli studenti<br />

devono acquisire ed evidenziare:<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare tale conoscenza e comprensione<br />

Presentare autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio ed abilità comunicativa<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento: il <strong>di</strong>scente al termine dell’iter formativo nell’ambito dei quadri<br />

clinici presentati attraverso i moduli su cui è basato il corso integrato deve essere in grado <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduare dai segni e dai sintomi più significativi la patologia del paziente.<br />

Dovrà sapere riconoscere e trattare le situazioni <strong>di</strong> urgenza e <strong>di</strong> emergenza sia come intervento<br />

primario o no, che come intervento extra-ospedaliero.<br />

Dovrà conoscere il trattamento intensivo ed il trattamento <strong>di</strong> rianimazione, dovrà conoscere le<br />

tecniche <strong>di</strong> terapia me<strong>di</strong>ca e chirurgica delle emergenze impostando consequenzialmente il primo<br />

trattamento d’urgenza con il successivo inquadramento <strong>di</strong>agnostico ed il trattamento me<strong>di</strong>co da<br />

effettuare.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO 1 MEDICINA D’URGENZA<br />

ORE FRONTALI<br />

36<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –<br />

L’obiettivo primario del modulo <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> D’Urgenza nella scelta degli<br />

argomenti è potere dare allo studente le conoscenze, le abilità pratiche e le<br />

attitu<strong>di</strong>ni idonee a gestire il paziente allo scopo primario del suo benessere.<br />

Lo studente deve sapere conoscere ed applicare i principi <strong>di</strong> terapia nelle<br />

situazioni <strong>di</strong> urgenza e/o emergenza sulla scorta dell’eziopatogenesi e<br />

fisiopatologia che ha generato l’evento morboso.<br />

OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Lo studente deve sapere conoscere:<br />

1) I parametri clinici e <strong>di</strong> laboratorio idonei a valutare lo stato clinico <strong>di</strong><br />

un paziente affetto da shock ed in particolare conoscendo la fisiopatologia e<br />

e la storia naturale della malattia potere gestire in urgenza la terapia.<br />

2) I <strong>di</strong>sturbi della coscienza e gli stati <strong>di</strong> coma con la operatività da adottare<br />

al fine del ripristino funzionale.<br />

3) I vari tipi <strong>di</strong> dolore toracico (car<strong>di</strong>ogeno e non) con le linee terapeutiche<br />

da seguire<br />

4) I principi <strong>di</strong>agnostici ed il trattamento da effettuare nell’embolia<br />

polmonare.<br />

5) Diagnosticare i <strong>di</strong>sturbi acuti della respirazione : le <strong>di</strong>spnee e sapere<br />

attuare la corretta terapia<br />

6) I segni ed i sintomi ed il trattamento farmacologico dell’edema


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

polmonare acuto car<strong>di</strong>ogeno<br />

7) Il quadro clinico <strong>di</strong> una malattia tromboembolica e non trombotica ed<br />

applicando il percorso <strong>di</strong>agnostico – clinico- strumentale sapere praticare la<br />

terapia del caso<br />

8) Le sindromi emorragiche ed attuare i principi generali <strong>di</strong> trattamento<br />

9) Riconoscere e valutare gli stati <strong>di</strong> cianosi centrale e periferica<br />

10) I segni ed i sintomi dell’insufficienza epatica acuta da cause virali e non<br />

con il suo quadro clinico e bioumorale ed il trattamento <strong>di</strong> emergenza da<br />

attuare.<br />

- Urgenze ed Emergenze Me<strong>di</strong>co-Chirurgiche Felice Agrò; Ed. Minerva<br />

Me<strong>di</strong>ca<br />

- Emergenze Me<strong>di</strong>co-Chirurgiche Giorgio Tiberio e all.; Ed. Masson<br />

- <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> D’urgenza e Pronto Soccorso <strong>di</strong> Francesco Coraggio Ed. Gnocchi<br />

- Materiale <strong>di</strong>dattico ed appunti delle lezioni del docente.<br />

MODULO 2 CHIRURGIA D’URGENZA<br />

ORE FRONTALI<br />

36<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Lo studente dovrà imparare a riconoscere ed effettuare un primo trattamento<br />

in urgenza in caso <strong>di</strong>:<br />

-Principali situazioni <strong>di</strong> Emergenza Chirurgica.<br />

-Primo Soccorso; Ferite, Traumi, Fratture.<br />

-Traumi addominali e toracici.<br />

-Patologia del retroperitoneo in urgenza.<br />

-Infezioni e Sepsi del paziente chirurgico.<br />

-Multiple organ failure<br />

-Diagnosi e trattamento dello shock.<br />

-Sindromi emorragiche con particolare riferimento al tratto <strong>di</strong>gestivo alto e<br />

basso.<br />

-Addome acuto vascolare, perforativo, occlusivo, ischemico-cronico.<br />

-Pancreatite acuta.<br />

-Itteri ostruttivi.<br />

-Colecistiti acute-Emobilia-Sindrome <strong>di</strong> Mirizzi.<br />

-Peritonite.<br />

-Ingestione <strong>di</strong> caustici: <strong>di</strong>agnosi e trattamento.<br />

-Trattamento <strong>di</strong>agnostico e terapia in emergenza nel politraumatizzato.<br />

-Diagnosi clinica e strumentale nelle affezioni gastro-intestinali <strong>di</strong> natura<br />

flogistica ed emorragica .<br />

-Cause <strong>di</strong> crisi ostruttive delle vie aeree e delle prime vie <strong>di</strong>gestive.<br />

-Consenso informato in <strong>Chirurgia</strong> d’Urgenza<br />

-Approccio al paziente con dolore addominale acuto<br />

-Metabolismo e nutrizione del paziente chirurgico<br />

-Equilibrio idro-elettrolitico del paziente chirurgico<br />

-Emergenze me<strong>di</strong>co-chirurgiche. G. Tiberio, A. Randazzo, L. Gattinoni, B.<br />

Andreoni. V. Staudacher. Masson.<br />

-Chirugia d’Urgenza. Carlo Staudacher. Masson.<br />

-Urgenze Emergenze . F. Agrò. Ed.Minerva Me<strong>di</strong>ca.<br />

- <strong>Chirurgia</strong> Generale. R. Bellantone, G. De Toma, M. Montorsi. Ed. Minerva<br />

Chirurgica


MODULO 3 ANESTESIA E RIANIMAZIONE<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

36<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

1. Arresto car<strong>di</strong>ocircolatorio e RCP<br />

a. BLS<br />

b. ALS<br />

c. Defibrillazione<br />

d. Tecniche e procedure<br />

2. Il politrauma<br />

a. Fisiopatologia<br />

b. In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> severità<br />

c. Triage<br />

d. Approccio clinico<br />

3. Il paziente critico e la insufficienza multiorgano<br />

a. Definizioni<br />

b. Eziologia<br />

c. Aspetti clinici e terapeutici<br />

4. Insufficienza respiratoria<br />

a. Fisiopatologia<br />

b. Diagnosi e Trattamento<br />

c. Tecniche e procedure<br />

d. Attrezzature e presi<strong>di</strong><br />

5. Il monitoraggio del paziente critico in sala operatoria, in pronto soccorso e in<br />

rianimazione<br />

a. Respiratorio<br />

b. Car<strong>di</strong>ocircolatorio<br />

c. Neurologico<br />

d. Renale<br />

e. Temperatura<br />

6. Lo shock<br />

a. Diagnosi<br />

b. Clinica<br />

c. Trattamento<br />

7. Le intossicazioni acute<br />

a. Primo soccorso<br />

8. La stabilizzazione e il trasporto del paziente critico<br />

- - E.Romano Anestesia generale Ed.UTET<br />

- E.Romano Il malato critico Ed.UTET<br />

- Materiale <strong>di</strong>dattico ed appunti delle lezioni del docente.<br />

ESERCITAZIONI<br />

In corsia e nelle strutture del pronto soccorso.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011-2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio e Diagnostica Integrata<br />

CODICE INSEGNAMENTO 04988<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/12, MED/05, MED/07<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof. Marcello Ciaccio<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Prof. Domenico Lio<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Prof.ssa Anna Giammanco<br />

(MODULO 3)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

135<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

90<br />

PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana, Patologia Generale,<br />

ANNO DI CORSO<br />

Fisiopatologia Clinica<br />

IV anno<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Policlinico Universitario<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Seminari, Esercitazioni in<br />

laboratorio<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale (Verifiche ed Esame orale)<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Secondo semestre<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. Marcello Ciaccio: Lunedì e Mercoledì ore<br />

STUDENTI<br />

10.00 – 12.00<br />

Prof.ssa Anna Giammanco: Lunedì e Mercoledì<br />

ore 11.00 – 13.00<br />

Prof. Domenico Lio: Lunedì e Mercoledì ore<br />

12.00 – 14.00


RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi<br />

dell'organismo. Conoscere i principali esami <strong>di</strong> laboratorio e le loro correlazioni con le patologia<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche adeguate, allo<br />

scopo <strong>di</strong> salvaguardare la vita e saper applicare i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza.<br />

Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi <strong>di</strong>agnostici, delle modalità<br />

terapeutiche e delle tecnologie de<strong>di</strong>cate alla cura della salute.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Essere in grado <strong>di</strong> formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per<br />

risolvere i problemi.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem<br />

solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia<br />

loro fornita.<br />

Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della<br />

ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da <strong>di</strong>verse fonti.<br />

Abilità comunicative<br />

Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro <strong>di</strong><br />

gruppo efficiente.<br />

Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta.<br />

Saper creare e mantenere buone documentazioni me<strong>di</strong>che.<br />

Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e<br />

biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili.<br />

Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> dati clinici.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA<br />

Obiettivi dell’Insegnamento <strong>di</strong> Biochimica Clinica sono quelli <strong>di</strong> consentire allo studente<br />

l’acquisizione delle nozioni fondamentali (teoriche e pratiche) che gli permettono <strong>di</strong> valutare<br />

criticamente sia le metodologie pertinenti alla Biochimica Clinica sia il significato dei dati da essa<br />

ottenibili in relazione alle con<strong>di</strong>zioni patologiche dell’uomo. Lo studente dovrà acquisire le basi<br />

metodologiche e culturali, nonché l’esperienza sufficiente per saper decidere sull’opportunità <strong>di</strong><br />

esami o analisi speciali ed avere la capacità <strong>di</strong> accedere al dato biochimico clinico come strumento<br />

<strong>di</strong>agnostico.<br />

In particolare:<br />

conoscenza dei principali esami <strong>di</strong> laboratorio e delle basi biologiche, molecolari e<br />

fisiopatologiche che ne sono i presupposti e fondamento.<br />

interpretazione critica dei risultati <strong>di</strong> laboratorio in relazione ai fattori <strong>di</strong> incertezza della<br />

misura e <strong>di</strong> variabilità biologica; valutazione dell’affidabilità <strong>di</strong>agnostica delle indagini <strong>di</strong><br />

laboratorio, esemplificazione delle forme corrette <strong>di</strong> refertazione.<br />

informazione sulle caratteristiche e limiti delle più rilevanti metodologie utilizzate in<br />

Biochimica Clinica.


corretto uso dei tests nei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> screening, <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione e fasi<br />

terapeutiche delle malattie.<br />

appropriata interpretazione dei risultati e loro correlazione critica con gli eventi molecolari e<br />

biologici indotti dal fatto patologico.<br />

acquisizione <strong>di</strong> una corretta capacità <strong>di</strong> programmazione/prescrizione dei tests in rapporto<br />

all’ipotesi <strong>di</strong>agnostica o fase <strong>di</strong> monitoraggio della malattia.<br />

MODULO Biochimica Clinica<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Gli esami <strong>di</strong> laboratorio: definizione, tipologia, modalità <strong>di</strong> richiesta.<br />

Le unità <strong>di</strong> misura.<br />

La sicurezza in laboratorio.<br />

Fase pre-analitica: la preparazione del paziente, la raccolta dei materiali<br />

biologici, trattamento ed identificazione dei campioni biologici.<br />

Fase analitica: il processo analitico biochimico clinico (tecniche generali <strong>di</strong><br />

laboratorio con descrizioni dei principi – colorimetria, turbi<strong>di</strong>metria,<br />

nefelometria, fluorimetria, emissione ed assorbimento atomico, tecniche<br />

elettrochimiche potenziometriche, reazioni cinetiche, elettroforesi,<br />

immunoelettroforesi, immunofissazione, analisi immunochimiche con<br />

anticorpi monoclinali, isoelettrofocalizzazione, cromatografia,<br />

ra<strong>di</strong>oimmunologia, enzimoimmunologia, conte cellulari, citometria a flusso,<br />

microscopia clinica, spettrometria <strong>di</strong> massa, HPLC, tecnologie <strong>di</strong><br />

biochimica molecolare me<strong>di</strong>ante DNA ricombinante, analizzatori multipli,<br />

spettroscopia <strong>di</strong> risonanza magnetica, PET).<br />

Fase post-analitica: raccolta dati, calcoli, elaborazioni automatiche.<br />

La variabilità analitica, l’errore analitico, il controllo <strong>di</strong> qualità dei dati.<br />

La variabilità biologica intrain<strong>di</strong>viduale e interin<strong>di</strong>viduale, i valori <strong>di</strong><br />

riferimento, nomenclatura e refertazione.<br />

La sensibilità e la specificità clinica, la pre<strong>di</strong>ttività <strong>di</strong>agnostica dei dati <strong>di</strong><br />

laboratorio.<br />

Approcci metodologici in Biochimica Clinica. Le principali tecniche<br />

analitiche, l’automazione in biochimica clinica.<br />

Applicazioni biotecnologiche nel laboratorio <strong>di</strong> Biochimica Clinica.<br />

Enzimologia Clinica: Profili d’organo e <strong>di</strong> tessuto. Fosfatasi acida ed alcalina,<br />

Aldolasi, Aminotransferasi, LDH, CK, γGT, Colinesterasi, Amilasi, Lipasi,<br />

Proteasi, G-6-PD, Piruvico chinasi, Lisozima.<br />

Metabolismo glici<strong>di</strong>co:<br />

La Malattia Diabetica: Biochimica del Diabete tipo I e del Diabete tipo II;<br />

Mo<strong>di</strong>ficazioni biochimiche indotte dalla Malattia Diabetica; Biochimica e<br />

Biochimica Clinica delle Complicanze della Malattia Diabetica;<br />

Diagnostica Biochimico Clinica (glicemia, glicosuria, insulinemia, Cpeptide<br />

plasmatico dopo carico, glucagonemia, cortisolemia, GH ematico,<br />

determinazione proteine glicate e loro significato, curve da carico gluci<strong>di</strong>co,


curve insulinemiche, corpi chetonici ematici ed urinari, lattacidemia,<br />

piruvicemia, <strong>di</strong>slipidemie nel <strong>di</strong>abetico, alterazioni urinarie nel <strong>di</strong>abetico).<br />

Le Ipoglicemie: aspetti biochimico clinici e <strong>di</strong>smetabolici.<br />

Metabolismo lipi<strong>di</strong>co:<br />

Aci<strong>di</strong> grassi.<br />

Colesterolo, HDL-colesterolo, LDL-colesterolo, Trigliceri<strong>di</strong>, Fosfolipi<strong>di</strong>.<br />

Lipoproteine. Dislipidemie.<br />

Ipercolesterolemie.<br />

Aterosclerosi e Malattie car<strong>di</strong>ovascolari.<br />

Metabolismo proteico:<br />

Le proteine del plasma. Elettroforesi siero-proteica: criteri interpretativi.<br />

Aspetti biochimico clinici e <strong>di</strong>smetabolici dell’Insufficienza Renale.<br />

Iperammoniemie. Aspetti biochimico clinici e <strong>di</strong>smetabolici del Coma<br />

epatico.<br />

Ciclo della Urea: biochimica clinica dei deficit enzimatici.<br />

Aminoacidopatie: Iperfenilalaninemie.<br />

Sistema Endocrino:<br />

Diagnostica biochimico clinica dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi: GH e<br />

accrescimento, Prolattina ed amenorrea, GnRH, LH, FSH e riproduzione,<br />

ACTH, TSH, e relativi test funzionali.<br />

Diagnostica biochimico clinica del Pancreas endocrino: Insulina, Glucagone,<br />

Somatostatina.<br />

Diagnostica biochimico clinica degli Ormoni gastro-intestinali.<br />

Diagnostica biochimico clinica dell’Iperplasia corticosurrenalica e<br />

dell’Ipofunzione surrenalica.<br />

Diagnostica biochimico clinica degli Ipertiroi<strong>di</strong>smi, delle Tireotossicosi e<br />

degli Ipotiroi<strong>di</strong>smi.<br />

Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Testicolo, dell’Ovaio e<br />

delle Malattie della <strong>di</strong>fferenziazione sessuale.<br />

Diagnostica biochimico clinica del Rachitismo.<br />

Diagnostica biochimico clinica dell’Osteoporosi, dell’Osteomalacia.<br />

Calcemia e sua regolazione.<br />

Recettori ormonali e loro importanza in biochimico clinica.<br />

Diagnostica biochimico clinica dei fattori <strong>di</strong> regolazione della pressione<br />

arteriosa: ANF; Catecolamine; Glucocorticoi<strong>di</strong>. Alterazioni biochimico<br />

cliniche nell’ipertensione essenziale e nelle forme secondarie.<br />

Diagnostica biochimico clinica dei <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni dell’equilibrio acido-base e idrosalino.<br />

Emogasanalisi: Interpretazione dei dati e refertazione.<br />

Infarto del Miocar<strong>di</strong>o: fattori <strong>di</strong> rischio; mo<strong>di</strong>ficazioni biochimiche nell’area<br />

infartuale; enzimologia clinica, moderni marcatori <strong>di</strong> danno miocar<strong>di</strong>o.<br />

Diagnostica biochimico clinica delle Malattie del Fegato.<br />

Diagnostica biochimico clinica degli Itteri.<br />

Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Pancreas esocrino.<br />

Diagnostica biochimico clinica della funzionalità renale normale e patologica.


Diagnostica biochimico clinica del Metabolismo dell’Eme.<br />

Diagnostica biochimico clinica delle Malattie reumatiche, delle Malattie del<br />

tessuto connettivo e delle Malattie autoimmuni.<br />

La Malattia Neoplastica: alterazioni biochimiche che inducono la malattia<br />

neoplastica; metastasi ed invasività; importanza dei marcatori biochimici <strong>di</strong><br />

neoplasia.<br />

Biochimica della nutrizione e sua sorveglianza biochimico clinica.<br />

Diagnostica <strong>di</strong> laboratorio delle Malattie genetiche acquisite.<br />

Diagnostica <strong>di</strong> laboratorio delle Malattie Muscolari.<br />

Aspetti biochimico clinici delle Malattie Neuro-Psichiatriche.<br />

Aspetti biochimico clinici del dolore.<br />

Biochimica Clinica del liquido cefalorachi<strong>di</strong>ano.<br />

Aspetti biochimico clinici dello Shock, del Trauma e del Paziente chirurgico.<br />

Biologia molecolare clinica: Tecniche <strong>di</strong>agnostiche a livello <strong>di</strong> DNA delle<br />

principali Malattie Genetiche. Principali alterazioni cromosomiche rivelate<br />

dal cariogramma. Malattie monogeniche e tipizzazione del DNA. Stu<strong>di</strong>o<br />

delle mutazioni del DNA me<strong>di</strong>ante analisi <strong>di</strong>retta e in<strong>di</strong>retta (polimorfismi<br />

<strong>di</strong> restrizione). Tecnica PCR (reazione <strong>di</strong> polimerizzazione a catena) per<br />

l’amplificazione <strong>di</strong> sequenze anomale <strong>di</strong> DNA.<br />

ORE 10 ESERCITAZIONI<br />

Insegnamento <strong>di</strong> Biochimica Clinica - Attività Professionalizzante<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

⇒ Esecuzione <strong>di</strong> determinazioni analitiche:<br />

- con sistemi cromatografici (HPLC, gas-cromatografia),<br />

- in ELISA,<br />

- con meto<strong>di</strong>che elettroforetiche,<br />

per la valutazione <strong>di</strong> ormoni, marcatori tumorali, vitamine, lipi<strong>di</strong>,<br />

proteine, proteine glicate (HbA1c).<br />

⇒ Esecuzione <strong>di</strong> indagini genetico-molecolari me<strong>di</strong>ante:<br />

- PCR classica e ARMS-PCR,<br />

- real time PCR,<br />

per la identificazione <strong>di</strong> polimorfismi e mutazioni geniche.<br />

⇒ Interpretazione del dato <strong>di</strong> laboratorio e correlazione con eventuali stati<br />

patologici e per la definizione della prognosi e della terapia.<br />

⇒ Simulazioni <strong>di</strong> ulteriori proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>agnostici e decisioni cliniche<br />

conseguenti al dato <strong>di</strong> laboratorio.<br />

⇒ Stesura <strong>di</strong> un referto biochimico-clinico.<br />

- L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D.<br />

Salvatore e F. Scopacasa: <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio e Diagnostica<br />

Genetica. Idelson-Gnocchi E<strong>di</strong>tori, 2007.<br />

- G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio. 3 a E<strong>di</strong>zione, McGraw-Hill, 2009.<br />

- L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin E<strong>di</strong>tore, 2006.


- W.J. Marshall e S.K. Bangert: Biochimica in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Clinica. Mc Graw-<br />

Hill, 1997.<br />

- B. Barbiroli, F. Filadoro, C. Franzini, L. Sacchetti, e F. Salvatore:<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio. UTET, 1996.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI PATOLOGIA CLINICA<br />

Conoscenza delle principali tipologie <strong>di</strong> test <strong>di</strong>agnostici nel laboratorio <strong>di</strong> Patologia Clinica e<br />

significato <strong>di</strong>agnostico della mo<strong>di</strong>ficazione dei parametri <strong>di</strong> laboratorio<br />

Corretto uso della richiesta <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> laboratorio ed utilizzo <strong>di</strong> linee guida e flowchart basate<br />

sulla “Evidence Based Me<strong>di</strong>cine” per il conseguimento <strong>di</strong> dati <strong>di</strong> laboratorio utilizzabili nei<br />

percorsi <strong>di</strong>agnostico-terapeutici dei pazienti<br />

Essere in grado <strong>di</strong> relazionarsi ai colleghi e sanitari operanti nel laboratorio per comprendere e<br />

sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche,comprendendone i contenuti ed<br />

elaborandone e concordandone le modalità <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento.<br />

MODULO Patologia Clinica<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

La logica <strong>di</strong>agnostica degli Esami <strong>di</strong> laboratorio:<br />

Fattori che influenzano la Variabilità Preanalitica ed Analitica<br />

Prelievo raccolta e vali<strong>di</strong>tà dei campioni per la <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong> laboratorio<br />

Il dato <strong>di</strong> laboratorio come segno clinico <strong>di</strong> patologia<br />

Profili d’organo e protocolli <strong>di</strong>agnostici<br />

Modalità e tempi <strong>di</strong> refertazione<br />

Concetti <strong>di</strong>:<br />

Intervallo <strong>di</strong> riferimento<br />

Valori decisionali<br />

Uso dei dati <strong>di</strong> laboratorio nella valutazione dell’efficacia terapeutica e della<br />

prognosi<br />

Il paziente con affezioni ematologiche:<br />

- Esame Emocromocitometrico<br />

Nomenclatura ed interpretazione dell'esame emocromocitometrico<br />

Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> anemia<br />

Interpretazione della formula leucocitaria<br />

Correlazioni delle mo<strong>di</strong>ficazioni dei parametri ematologici<br />

- Monitoraggio dei parametri emocoagulativi<br />

La conta ed i parametri piastrinici<br />

Profilo emocoagulativo <strong>di</strong> base<br />

Significato delle mo<strong>di</strong>ficazioni patologiche dei valori dell’esame<br />

emocromocitometrico


Approccio all’immunoematologia<br />

Principi <strong>di</strong> immunoematologia<br />

Linee guida nel buon uso del sangue<br />

Gli emocomponenti<br />

Tipologie e principali applicazioni cellule staminali<br />

Tipizzazione HLA: applicazioni <strong>di</strong>agnostiche e nella me<strong>di</strong>cina dei trapianti<br />

Il paziente con affezioni dell'apparato urinario:<br />

- L'esame delle Urine<br />

Il laboratorio e gli esami <strong>di</strong> funzionalità renale<br />

Il paziente con affezioni car<strong>di</strong>ovascolari<br />

Approccio <strong>di</strong> laboratorio alla <strong>di</strong>agnostica car<strong>di</strong>ologica<br />

Approccio <strong>di</strong> laboratorio al paziente iperteso<br />

Il paziente con affezioni gastroenteriche ed epatiche e polmonari:<br />

- Il Laboratorio e gli itteri<br />

- L'esame del liquido ascitico<br />

- L'Urgenza pancreatica: Esami <strong>di</strong> laboratorio<br />

- Emogas-analisi<br />

Il paziente con patologie del sistema immune:<br />

- Quadri sierologici <strong>di</strong> base nelle patologie immunitarie<br />

- Diagnosi dello stato <strong>di</strong> immunodeficienza<br />

- Il laboratorio nelle allergopatie<br />

Diagnostica <strong>di</strong> laboratorio avanzata:<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Molecolare delle malattie multifattoriali<br />

ORE 10 ESERCITAZIONI<br />

Insegnamento <strong>di</strong> Patologia Clinica - Attività Professionalizzante<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

⇒ Assistenza all’esecuzione <strong>di</strong> esami emocromocitometrico su sistemi<br />

automatizzati.<br />

⇒ Assistenza all’esecuzione <strong>di</strong> esami su coagulometro su sistemi<br />

automatizzati.<br />

⇒ Assistenza all’esecuzione <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> Urina su sistemi automatizzati.<br />

⇒ Lettura ed interpretazione <strong>di</strong> referti <strong>di</strong> laboratorio <strong>di</strong> Pazienti <strong>di</strong><br />

pertinenza me<strong>di</strong>ca e <strong>di</strong> pertinenza chirurgica.<br />

⇒ Simulazioni <strong>di</strong> decisioni cliniche conseguenti alla lettura ed<br />

interpretazione dei referti <strong>di</strong> Patologia Clinica.<br />

Autore: Widmann: Ronald A. Sacher e Richard A. McPherson.<br />

Titolo: Interpretazione clinica degli esami <strong>di</strong> laboratorio<br />

Casa E<strong>di</strong>trice: Mc Graw Hill libri Italia (Milano) - 2001 Un<strong>di</strong>cesima e<strong>di</strong>zione.


Inoltre alcuni dei contenuti <strong>di</strong> Patologia clinica sono riportati nel seguente<br />

testo: Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> patologia generale - Caruso Calogero, Licastro Federico<br />

– Casa E<strong>di</strong>trice Ambrosiana Sempre per la Patologia Clinica sono <strong>di</strong>sponibili<br />

le presentazioni power-point delle lezioni<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI MICROBIOLOGIA CLINICA<br />

Acquisire la capacità <strong>di</strong> orientarsi nell’ambito della patologia microbica e virale per sistemi,<br />

apparati ed organi, comprendendo anche i principali elementi <strong>di</strong> epidemiologia per un corretto<br />

approccio razionale alla <strong>di</strong>agnosi ed alla terapia delle infezioni<br />

Conoscere le fondamentali indagini d’urgenza e <strong>di</strong> routine.<br />

Effettuare correttamente la richiesta delle più comuni analisi <strong>di</strong> laboratorio.<br />

Attuare misure <strong>di</strong> autoprotezione nella raccolta, preparazione e gestione dei campioni biologici.<br />

Apprendere la corretta esecuzione dei prelievi.<br />

Acquisire i concetti <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong>agnosi precoce e follow up.<br />

Conseguire consapevolezza sulla potenzialità e sui limiti dell’informazione fornita dagli esami <strong>di</strong><br />

laboratorio, acquisendo gli elementi essenziali della fase pre-analitica, analitica e post- analitica<br />

delle indagini <strong>di</strong>agnostiche e la capacità critica dei risultati ottenuti.<br />

MODULO Microbiologia Clinica<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />

<strong>di</strong> prelievi per esami colturali (emocoltura, urinocoltura, coprocoltura,<br />

coltura dell'espettorato e <strong>di</strong> altri materiali biologici)<br />

Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />

<strong>di</strong> prelievi <strong>di</strong> sangue per valutazioni siero<strong>di</strong>agnostiche, determinazioni <strong>di</strong><br />

antigenemia e ricerche parassitologiche<br />

Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />

<strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> feci per indagini parassitologiche<br />

Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />

<strong>di</strong> strisci o schock-tests per indagini micologiche e parassitologiche<br />

Conoscere le modalità <strong>di</strong> esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio<br />

<strong>di</strong> prelievi per indagini batteriologiche e virologiche da effettuarsi con<br />

tecniche bio-molecolari<br />

Eseguire tampone tonsillare<br />

Eseguire tampone vaginale e cervicale<br />

Eseguire prelievo cervicale me<strong>di</strong>ante uso <strong>di</strong> brush<br />

Eseguire massaggio prostatico e successiva raccolta <strong>di</strong> secreto prostatico o<br />

urine <strong>di</strong> primo gitto per <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> prostatite<br />

Descrivere negli elementi essenziali la tecniche della immunofluorescenza<br />

<strong>di</strong>retta ed in<strong>di</strong>retta ed elencarne le utilizzazioni biome<strong>di</strong>che con specifico<br />

riferimento alla microbiologia clinica<br />

Descrivere negli elementi essenziali le tecniche ELISA ed ELISA "a cattura"


ed elencarne le applicazioni in <strong>di</strong>agnostica microbiologica<br />

Descrivere negli elementi essenziali le tecniche PCR e PCR "real time"ed<br />

elencarne le applicazioni in <strong>di</strong>agnostica microbiologica<br />

Descrivere negli elementi essenziali le tecniche <strong>di</strong> sequenziamento genico ed<br />

elencarne le applicazioni in <strong>di</strong>agnostica microbiologica<br />

Assistere alla preparazione <strong>di</strong> campioni per l'esecuzione <strong>di</strong> indagini<br />

microbiologiche tra<strong>di</strong>zionali<br />

Assistere al funzionamento <strong>di</strong> sistemi automatici <strong>di</strong> identificazione<br />

microbica, <strong>di</strong> saggio <strong>di</strong> sensibilità ai farmaci e <strong>di</strong> incubazione e<br />

monitoraggio delle emocolture e descriverne criticamente i vantaggi<br />

Interpretare, ai fini dell'attribuzione <strong>di</strong> ruolo patogeno, referti relativi ad<br />

isolamenti microbici da campioni biologici <strong>di</strong>versi (sangue, urine,<br />

espettorato, ecc.)<br />

Interpretare le risposte dell'antibiogramma,in relazione alle sue modalità <strong>di</strong><br />

esecuzione, e <strong>di</strong>scuterne il ruolo nella scelta <strong>di</strong> una antibiotico-terapia mirata<br />

Conoscere i principali marcatori <strong>di</strong> resistenza batterica e fungina ai farmaci<br />

antimicrobici<br />

Conoscere le principali modalità <strong>di</strong> monitoraggio delle sensibilità virali ai<br />

farmaci<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni del SNC<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni delle vie aeree<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni dell'apparato <strong>di</strong>gerente<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni delle vie uro-genitali<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni car<strong>di</strong>o-vascolari<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni della cute e degli annessi cutanei<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni dell'apparato muscolo-scheletrico<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni oculari<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica delle infezioni in gravidanza<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per la <strong>di</strong>agnosi<br />

microbiologica <strong>di</strong> infezioni sistemiche da: HIV, HBV, M.tuberculosis,<br />

T.pallidum, Brucella spp, Rickettsia spp.<br />

In<strong>di</strong>care le indagini tra<strong>di</strong>zionali e biomolecolari utili per il riconoscimento<br />

ed il controllo delle infezioni nosocomiali<br />

ORE 10 ESERCITAZIONI


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Insegnamento <strong>di</strong> Microbiologia Clinica - Attività Professionalizzante<br />

⇒ Apprendere ed eseguire le fondamentali procedure <strong>di</strong>agnostiche<br />

microbiologiche utilizzate per la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>retta (tra<strong>di</strong>zionale e<br />

molecolare) ed in<strong>di</strong>retta (sierologica) in corso <strong>di</strong> infezioni causate dai<br />

principali batteri, miceti, virus e protozoi, applicate ai seguenti<br />

campioni: urina, feci, espettorato, sangue, essudato faringeo, nasale e<br />

cutaneo, liquor.<br />

⇒ Attribuire ruolo patogeno ai microrganismi rilevati, valutare l’attività dei<br />

farmaci ed interpretare i risultati.<br />

- L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D.<br />

Salvatore e F. Scopacasa: <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio e Diagnostica Genetica.<br />

Idelson-Gnocchi E<strong>di</strong>tori, 2007.<br />

- G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> <strong>di</strong> Laboratorio. 3 a E<strong>di</strong>zione, McGraw-Hill, 2009.<br />

- L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin E<strong>di</strong>tore, 2006.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Dalla Tabella della Classe <strong>di</strong> Laurea o <strong>di</strong> Laurea<br />

Magistrale<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05000<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI si<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Nome e Cognome Licata Giuseppe<br />

(MODULO 1)<br />

Qualifica Prof. Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> appartenenza <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Nome e Cognome Montalto Giuseppe<br />

(MODULO 2)<br />

Qualifica Prof. Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> appartenenza <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Nome e Cognome Barbagallo Mario<br />

(MODULO 3)<br />

Qualifica Prof. Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> appartenenza <strong>Palermo</strong><br />

CFU 11 4 + 4 + 3<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

120<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

90<br />

PROPEDEUTICITÀ Fisiopatologia clinica, Patologie Sistematiche<br />

ANNO DI CORSO V - VI<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula Istituto <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a - altra<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni frontali + frequenza<br />

in reparto)<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale,<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre - secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Secondo calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. Licata - Lunedì Mercoledì ore 13 – 14<br />

STUDENTI<br />

Prof. Montalto Lunedì Mercoledì Venerdì ore<br />

9,00 – 11,00<br />

Prof. Barbagallo M. Martedì e Giovedì ore<br />

12,00- 13,00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.<br />

Vanno espressi utilizzando i descrittori <strong>di</strong> Dublino<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Abilità comunicative


RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Conoscenze <strong>di</strong> tipo fisiopatologico, clinico, <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e terapia delle malattie <strong>di</strong> interesse internistico.<br />

In particolare, saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle<br />

<strong>di</strong>verse malattie. Conoscenze <strong>di</strong> algoritmi, flow-chart applicate alle malattie internistiche e conoscenze<br />

della storia naturale delle malattie internistiche. Gli studenti dovranno, inoltre, conoscere le<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni fisiologiche dell’invecchiamento e delle problematiche dello stato <strong>di</strong> malattia<br />

nell’anziano e la capacità <strong>di</strong> pianificare gli interventi me<strong>di</strong>ci e <strong>di</strong> assistenza sanitaria nel paziente<br />

geriatrico.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Raccogliere una storia clinica integrata del paziente, anche in relazione al suo stato psicologico,<br />

condurre un completo esame obiettivo generale e locale, conoscere i valori fisiologici dei parametri <strong>di</strong><br />

laboratorio e strumentali utili all’indagine clinica. Riconoscere ogni con<strong>di</strong>zione che metta in pericolo<br />

imminente la vita del paziente. Essere in grado <strong>di</strong> gestire correttamente e in autonomia le urgenze<br />

me<strong>di</strong>che più comuni.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Formulare un’ipotesi <strong>di</strong>agnostica clinica, che è alla base del ragionamento clinico <strong>di</strong> tipo ipoteticodeduttivo.<br />

Tale ipotesi deve essere “semplice” (la malattia sospettata spiega in modo lineare e non<br />

complesso tutti i dati del paziente), “coerente” (nessi fisiopatologici, fattori pre<strong>di</strong>sponenti ed eventuali<br />

complicazioni sono compatibili con la malattia sospettata), ed “adeguata” (la malattia sospettata<br />

racchiude tutti i dati del paziente). Essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere i<br />

problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione<br />

scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. Scegliere i farmaci in funzione non solo dei loro<br />

effetti generali sia <strong>di</strong> efficacia che <strong>di</strong> tossicità, ma anche in base alla preve<strong>di</strong>bile risposta che ogni<br />

singolo paziente potrà evidenziare. Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza<br />

e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica me<strong>di</strong>ca.<br />

Abilità comunicative<br />

Capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogare empaticamente e <strong>di</strong> esporre i risultati dell’iter <strong>di</strong>agnostico-terapeutico al paziente<br />

ed ai suoi familiari, con particolare attenzione nei confronti <strong>di</strong> problematiche ‘delicate’ (comunicazione<br />

<strong>di</strong> inguaribilità o gravi menomazioni). Saper consigliare anche altri luoghi <strong>di</strong> cura specialistici come ad<br />

es. centri <strong>di</strong> eccellenza. Capacità <strong>di</strong> sostenere la vali<strong>di</strong>tà e correttezza dell’iter <strong>di</strong>agnostico-terapeutico<br />

effettuato sul paziente <strong>di</strong> fronte ai colleghi della propria e/o <strong>di</strong> altre U.O. Capacità <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong><br />

consulenze ed assistenza ai colleghi della propria e/o <strong>di</strong> altre U.O. Interagire con altre figure<br />

professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro <strong>di</strong> gruppo efficiente.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Conoscere i principi della ricerca scientifica, così da poter leggere con senso critico le riviste<br />

scientifiche e tradurre i risultati della ricerca scientifica nella pratica clinica. In particolare, saper<br />

utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle<br />

pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio della qualità<br />

delle prestazioni sanitarie.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL I° MODULO PROF. G. LICATA<br />

Gli studenti dovrebbero essere capaci <strong>di</strong> descrivere o <strong>di</strong>scutere le componenti delle<br />

presentazioni dei casi sia scritte che orali<br />

Interpretare i dati clinici, <strong>di</strong> laboratorio e strumentali<br />

Saper produrre ipotesi <strong>di</strong>agnostiche e ragionamenti idonei alla loro conferma o meno;<br />

Saper fare alcune procedure tipiche della <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> clinica quali toracentesi, paracentesi,<br />

prova <strong>di</strong> rivalta, esame neurologico generale.<br />

Saper colloquiare con i pazienti e con i familiari.<br />

MODULO PROF. G. LICATA VI° ANNO<br />

ORORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

50 ORE<br />

1) Approccio al paziente con dolore addominale<br />

2) Approccio al paziente con dolore toracico<br />

3) Approccio al paziente con <strong>di</strong>spnea<br />

4) Approccio al paziente con <strong>di</strong>suria<br />

5) Approccio al paziente con febbre<br />

6) Approccio al paziente con emorragia gastrointestinale<br />

7) Approccio al paziente con <strong>di</strong>sturbi delle vie respiratorie superiori<br />

8) Approccio al paziente con infarto miocar<strong>di</strong>co acuto<br />

9) Approccio al paziente con insufficienza renale cronica e acuta<br />

10) Approccio al paziente con polmonite<br />

11) Approccio al paziente con insufficienza car<strong>di</strong>aca<br />

12) Approccio al paziente con lupus eritematoso sistemico<br />

13) Approccio al paziente con brucellosi<br />

14) Approccio al paziente con febbre tifoide<br />

15) Approccio al paziente con polmonite atipica primaria<br />

16) Approccio al paziente con trombosi arteriosa (ictus ischemico – arteriopatie periferiche)<br />

17) Approccio al paziente con ipertensione arteriosa primaria e secondaria<br />

18) Approccio al paziente con neoplasia ossea<br />

19) Approccio al paziente con <strong>di</strong>sturbo ansioso e/o con panico<br />

20) Approccio al paziente con depressione primaria e secondaria<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ESERCITAZIONI<br />

- Harrison-Principi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina interna, 16/ed D.L. Kasper, E.<br />

Braunwald, A.S. Fauci, S.L. Hauser, D.L. Longo, J.L. Jameson ;<br />

- Rugarli me<strong>di</strong>cina interna sistematica Sesta e<strong>di</strong>zione


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO II<br />

Obiettivo del Modulo è la descrizione della tassonomia, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi,<br />

della storia naturale, della <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale, della fenomenologia clinica e del management<br />

terapeutico delle più frequenti patologie, a carattere acuto e cronico, della <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. Sarà<br />

anche compiutamente esaminato, nell'ambito delle specifiche patologie esposte nelle lezioni, il<br />

significato clinico, <strong>di</strong>agnostico e prognostico <strong>di</strong> alcune indagini laboratoristiche e strumentali <strong>di</strong><br />

specifica esecuzione nella gestione <strong>di</strong> alcune entità cliniche internistiche (EGA, spirometria,<br />

paracentesi <strong>di</strong>agnostica e terapeutica, toracentesi, tests coagulativi, <strong>di</strong>agnostica ra<strong>di</strong>ologica).<br />

MODULO II<br />

ORE FRONTALI<br />

50 ore<br />

PROF. MONTALTO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna V°<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. Valutazione dell’in<strong>di</strong>viduo nella sua globalità, comprensiva del suo<br />

essere psico-fisico, della sua personalità, del suo vissuto e della sua<br />

specificità culturale ed ambientale.<br />

2. L’evoluzione epistemiologica della me<strong>di</strong>cina, il concetto <strong>di</strong> salute, il<br />

concetto <strong>di</strong> malattia, l’approccio olistico al paziente, tecniche <strong>di</strong><br />

colloquio, principi <strong>di</strong> metodologia clinica, una corretta alimentazione,<br />

il concetto <strong>di</strong> malattia complessa e complicata.<br />

3. Lo shock, morte improvvisa car<strong>di</strong>aca, la valutazione del rischio<br />

cerebro- e car<strong>di</strong>ovascolare, ipertensione e sue complicanze, la<br />

car<strong>di</strong>opatia ischemica acuta e cronica, lo scompenso <strong>di</strong> cuore, cuore<br />

polmonare, le aritmie ipo- ed ipercinetiche, le endocar<strong>di</strong>ti, le<br />

pericar<strong>di</strong>ti e sindrome da tamponamento car<strong>di</strong>aco, la TVP e<br />

tromboembolia polmonare, le trombosi arteriose acute, la stenosi<br />

aortica calcifica, le AOCP.<br />

4. Le polmoniti, l’asma bronchiale, la bronchite cronica e le sue sequele,<br />

l’insufficienza respiratoria, le pneumoconiosi, le pleuriti, lo<br />

pneumotorace, i tumori polmonari.<br />

5. Il <strong>di</strong>abete mellito e sue complicanze, le tireopatie, le patologie<br />

endocrine delle paratiroi<strong>di</strong>, gli ipo- ed ipercorticosurrenalismi,<br />

l’obesità e le sue complicanze, la sindrome polimetabolica, la<br />

sindrome dell’ovaio policistico, i <strong>di</strong>sturbi idroelettrolitici, i <strong>di</strong>sturbi del<br />

metabolismo lipi<strong>di</strong>co.<br />

6. Le FUO, il tifo, la mononucleosi infettiva, la brucellosi, la<br />

toxoplasmosi, le rickettiosi, le malattie da parassiti, le malattie da<br />

funghi, le malattie virali <strong>di</strong> interesse internistico, le infezioni<br />

nosocomiali, l’AIDS e complicanze, la tubercolosi.<br />

7. Malattie dell’esofago, dello stomaco e del duodeno, le malattie acidocorrelate,<br />

le infezioni gastroenteriche, gli addomi acuti non chirurgici,<br />

le malattie infiammatorie croniche intestinali, le sindromi da<br />

malassorbimento, le sindrome dell’intestino irritabile, la cirrosi<br />

epatica e le sue complicanze, il carcinoma epatico, la colestasi, le<br />

pancreatiti, i tumori del colon-retto e del pancreas.<br />

8. Le anemie, le piastrinopenie, i <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni della coagulazione, le malattie<br />

mielo-linfoproliferative, (le leucemie acute, i linfomi, il<br />

plasmacitoma).


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

9. Il dolore lombare, LES, artrite reumatoide, le vasculiti, le pollinosi, le<br />

allergie alimentari, i trapianti d’organo, malattie delle ossa,<br />

osteoporosi.<br />

10. Glomerulonefriti, nefropatie vascolari, calcolosi renale, IRA, IRC,<br />

trattamento <strong>di</strong>alitico, infezioni delle vie urinarie, tumori renali.<br />

11. L’ictus ischemico ed emorragico, i comi e loro <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale,<br />

la sindrome da ipertensione endocranica<br />

12. Danni da farmaci, eccessivo e scorretto uso dei farmaci<br />

13. Oncologia e prevenzione oncologica<br />

ESERCITAZIONI<br />

• Clau<strong>di</strong>o Rugarli. Manuale <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna Sistematica. Masson<br />

Italia<br />

• Harrison. Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. McGraw-Hill<br />

• Cecil’s Textbook of Me<strong>di</strong>cine. Saunders<br />

• Stein. <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. Ed. Astra<br />

• Zanussi. Terapia me<strong>di</strong>ca pratica. UTET<br />

• Proiezioni in PowerPoint<br />

• Selezione <strong>di</strong> articoli della letteratura scientifica<br />

MODULO III° PROF. BARBAGALLO MARIO Geriatria<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Obiettivo del Modulo è fare si che lo studente acquisisca la conoscenza approfon<strong>di</strong>ta delle malattie<br />

proprie dell'età geriatrica e conseguire la preparazione culturale necessaria a <strong>di</strong>fferenziare lo stato<br />

<strong>di</strong> malattia dall'involuzione fisiologica della senescenza. A tal fine lo studente dovrà pertanto<br />

apprendere gli elementi fondamentali della Valutazione Multi<strong>di</strong>mensionale Geriatrica, dei tests e<br />

delle scale <strong>di</strong> valutazione ad essa riferibili, in modo da arrivare ad una corretta <strong>di</strong>agnosi clinica<br />

delle situazioni <strong>di</strong> comorbilità tipiche dell'età avanzata, e degli stati <strong>di</strong> fragilità e <strong>di</strong>sabilità età<br />

<strong>di</strong>pendenti.


ORE FRONTALI<br />

30 ore<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

• Invecchiamento aspetti demografici.<br />

• Definizione dei bisogni dell’anziano - implicazioni e conseguenze<br />

della me<strong>di</strong>calizzazione del vecchio: la tutela dei valori dell’anziano.<br />

• Valutazione multi<strong>di</strong>mensionale geriatria. Concetti metodologie e<br />

strumenti. Unità <strong>di</strong> Valutazione Geriatria e lavoro <strong>di</strong> equipe.<br />

Autonomia ed autosufficienza. Norma e normalità nell’anziano.<br />

• Rete assistenziale Geriatria (U.O. geriatrica per acuti, assistenza<br />

domiciliare integrata, residenza sanitaria assistenziale, centro <strong>di</strong>urno).<br />

• Linee guida WHO per la prescrizione dei farmaci nel vecchio.<br />

Implicazioni cliniche delle peculiari caratteristiche farmacocinetiche e<br />

farmaco<strong>di</strong>namiche.<br />

• L’anziano ed il deca<strong>di</strong>mento psico fisico, l’anziano, la morte, il<br />

morire, e l’accanimento terapeutico, la contenzione fisica.<br />

• Cenni <strong>di</strong> Geragogia.<br />

• Assistenza all’anziano: aspetti sociali ed integrazione tra assistenza<br />

sanitaria e sociale- interazione con il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale.<br />

• Malattie croniche, polipatologie, comorbilità e <strong>di</strong>sabilità: concetto <strong>di</strong><br />

spettanza <strong>di</strong> vita attiva (DALY).<br />

• L’anziano fragile: aspetti fisici e sociali ed economici. Povertà,<br />

isolamento, abbandono e patologia da carenza affettiva.<br />

• Le gran<strong>di</strong> sindromi geriatriche e gli Scompensi a cascata nell’anziano.<br />

• Demenze.<br />

• Delirium (stati confusionali).<br />

• Depressione - <strong>di</strong>sturbi del sonno.<br />

• Deficit sensitivi e sensoriali e conseguenze clinico-pratiche.<br />

• Le Cadute e la sincope.<br />

• Osteoporosi e fratture <strong>di</strong> femore: conseguenze <strong>di</strong>sabilitanti.<br />

• Problemi nutrizionali nell’anziano: ipo-<strong>di</strong>snutrizioni nell’anziano.<br />

• Sindrome da immobilizzazione.<br />

• Piaghe da decubito.<br />

• Incontinenza urinaria e fecale.<br />

ESERCITAZIONI<br />

• Senin U. Paziente Anziano e Paziente Geriatrico. E<strong>di</strong>ses.<br />

• Vergani C. Note pratiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e terapia per l’anziano. Elsevier<br />

• Proiezioni in PowerPoint<br />

• Selezione <strong>di</strong> articoli della letteratura scientifica


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Legale, Bioetica e Storia della<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong><br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e sanità pubblica e degli ambienti <strong>di</strong><br />

lavoro e scienze me<strong>di</strong>co legali<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13949<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI DUE<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/43- MED/02<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof. Paolo Procaccianti<br />

(MODULO 1)<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Legale<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Prof. Renato Malta<br />

(MODULO 2)<br />

Ricercatore<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO sesto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

plesso Aule Nuove<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed esercitazioni in aula.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

mercoledì ore 12-13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere i fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del me<strong>di</strong>co nei riguar<strong>di</strong> della<br />

Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria e <strong>di</strong> quella sanitaria pubblica, attualmente vigenti in Italia.<br />

Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità <strong>di</strong><br />

orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione.<br />

Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base delle <strong>di</strong>scipline giuri<strong>di</strong>che – <strong>di</strong>ritto penale e civile- inerenti il Corso<br />

Integrato e la capacità <strong>di</strong> utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>scipline, per gli aspetti<br />

me<strong>di</strong>co-sanitari. Essere capaci <strong>di</strong> applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio<br />

della professione me<strong>di</strong>ca, con particolare riguardo alla responsabilità professionale.<br />

Acquisire le nozioni fondamentali <strong>di</strong> tanatologia, patologia e tossicologia forense.


Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite <strong>di</strong> semeiotica forense per un approccio<br />

critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> formulare<br />

giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere problemi <strong>di</strong>agnostici posti dalla patologia forense nel vivente<br />

(valutazione del danno biologico, giu<strong>di</strong>zio in tema <strong>di</strong> in invali<strong>di</strong>tà civile ed invali<strong>di</strong>tà personale) e<br />

nel cadavere, e <strong>di</strong> tanatologia.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i bisogni del citta<strong>di</strong>no riguardo a prestazioni<br />

previdenziali/assistenziali e per la tutela della <strong>di</strong>sabilità.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> esprimere con corretta metodologia un giu<strong>di</strong>zio bioetico.<br />

Conoscere il <strong>di</strong>battito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del me<strong>di</strong>co è eticamente<br />

rilevante e problematica a causa del <strong>di</strong>fficile embricarsi <strong>di</strong> questioni clinico - me<strong>di</strong>che, tecnicopratiche,<br />

umane, oggettive e soggettive. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia me<strong>di</strong>ca<br />

occidentale.<br />

2. Capacità <strong>di</strong> trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine <strong>di</strong> decifrare correttamente la<br />

rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità <strong>di</strong> declinare<br />

esperienze trascorse della storia dell’arte me<strong>di</strong>ca in una visione attuale.<br />

3. Avere consapevolezza e responsabilità morale sui consigli e l’aiuto alle decisioni suggerite ai<br />

pazienti ed ai loro familiari, tenendo sempre al centro il paziente, il suo vissuto e la funzione <strong>di</strong><br />

accompagnamento che comporta l’esercizio me<strong>di</strong>co. Rileggere il vissuto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci e pazienti nel<br />

tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze.<br />

4. Coltivare la relazione <strong>di</strong>alogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano<br />

responsabilmente ed attivamente partecipare al processo <strong>di</strong> cura. Percorrere la <strong>di</strong>fficile relazione<br />

o<strong>di</strong>erna tra paziente e me<strong>di</strong>co alla luce dell’esperienza storica.<br />

5. Seguire l’evoluzione del <strong>di</strong>battito bioetico sì da potere assumere decisioni eticamente e<br />

scientificamente fondate, oltre che attuali con gli orientamenti personali e sociali. Delineare la<br />

storia della me<strong>di</strong>cina nella sua espressione sociale.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

Ore<br />

30<br />

MEDICINA LEGALE, BIOETICA (MED 43)<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1.MEDICINA LEGALE GENERALE<br />

Qualifiche giuri<strong>di</strong>che del me<strong>di</strong>co<br />

Denunce<br />

Referto<br />

Rapporto<br />

Certificati<br />

Segreto professionale<br />

Interruzione volontaria della gravidanza<br />

La causalità<br />

Il rapporto <strong>di</strong> causalità<br />

Causa unica esclusiva e sopravvenuta<br />

Responsabilità professionale<br />

Principi generali<br />

Teorie dell'errore professionale<br />

Responsabilità morale<br />

Responsabilità penale<br />

Responsabilità civile<br />

Consenso al trattamento sanitario<br />

Il dovere <strong>di</strong> prestare assistenza


La responsabilità civile<br />

Responsabilità da fatto illecito<br />

Responsabilità da inadempimento <strong>di</strong> obbligazioni<br />

Specie della responsabilità<br />

Il danno risarcibile<br />

L'imputabilità<br />

Cause <strong>di</strong> esclusione dell'imputabilità<br />

Età minore<br />

Vizio totale e parziale <strong>di</strong> mente<br />

Ubriachezza e stupefazione<br />

Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti<br />

Sordomutismo<br />

L'omici<strong>di</strong>o in generale<br />

Elementi psicologici del reato<br />

Infantici<strong>di</strong>o e fetici<strong>di</strong>o<br />

Percosse<br />

Lesione personale dolosa<br />

Gra<strong>di</strong> della lesione personale dolosa<br />

Lesione personale colposa<br />

Lesione personale conseguente ad altro delitto<br />

Violenza sessuale<br />

Accertamenti me<strong>di</strong>co-legali in caso <strong>di</strong> delitti sessuali<br />

2.TRAUMATOLOGIA<br />

Abrasioni<br />

Escoriazioni<br />

Ferite lacero-contuse<br />

Fratture craniche<br />

Lesioni da arma bianca<br />

Ferita da taglio<br />

Ferite da punta<br />

Ferite da punta e taglio<br />

Ferite da fendente<br />

Lesioni da arma da sparo<br />

Lesioni da armi portatili a proiettile unico<br />

Caratteri del foro d'entrata<br />

Caratteri del foro d'uscita<br />

Caratteri del tramite<br />

Lesioni da armi portatili a carica multipla<br />

I gran<strong>di</strong> traumatismi<br />

Precipitazione<br />

Incidenti stradali<br />

3.ASFISSIOLOGIA<br />

Generalità<br />

Soffocazione <strong>di</strong>retta<br />

Impiccamento<br />

Strangolamento<br />

Strozzamento<br />

Annegamento<br />

Sommersione interna<br />

Intasamento<br />

Soffocazione <strong>di</strong>retta


Confinamento<br />

4.TOSSICOLOGIA<br />

Veleno ed avvelenamento<br />

Diagnosi <strong>di</strong> avvelenamento<br />

Alcolismo: aspetti clinici e me<strong>di</strong>co-legali<br />

Alcool e guida: legislazione<br />

Intossicazione acuta da alcool<br />

Le tossico<strong>di</strong>pendenze<br />

La <strong>di</strong>pendenza: da oppiacei da cocaina<br />

Il crack<br />

Canapa in<strong>di</strong>ana, marijuana e hashish<br />

Gli allucinogeni<br />

Le anfetamine<br />

Ecstasy<br />

Evoluzione legislativa in materia <strong>di</strong> stupefacenti e stati <strong>di</strong><br />

tossico<strong>di</strong>pendenza<br />

5.TANATOLOGIA<br />

Fenomeni tanatologici primari imme<strong>di</strong>ati<br />

Fenomeni tanatologici primari consecutivi<br />

Le ipostasi<br />

Il raffreddamento del corpo<br />

L'aci<strong>di</strong>ficazione e altre mo<strong>di</strong>ficazioni post-mortali<br />

La rigi<strong>di</strong>tà cadaverica<br />

La <strong>di</strong>sidratazione<br />

L'autolisi<br />

La putrefazione<br />

La macerazione<br />

La saponificazione<br />

La mummificazione<br />

La corificazione<br />

Epoca della morte<br />

6.ASSICURAZIONI<br />

Infortunio sul lavoro<br />

Malattia professionale<br />

Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le<br />

malattie professionali in ambito agricolo ed industriale.<br />

Invali<strong>di</strong>tà pensionabile<br />

Assegno or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà<br />

Pensione or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> inabilità<br />

Invali<strong>di</strong>tà civile<br />

Indennità <strong>di</strong> accompagnamento<br />

Cenni in tema <strong>di</strong> Causa <strong>di</strong> servizio<br />

7.ETICA MEDICA<br />

Il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> deontologia me<strong>di</strong>ca italiano e quello europeo<br />

La riservatezza ed il segreto professionale<br />

La libertà del paziente e quella del me<strong>di</strong>co<br />

I fondamenti <strong>di</strong> liceità dell’atto me<strong>di</strong>co<br />

Informazione e consenso<br />

La sperimentazione terapeutica<br />

8.BIOETICA<br />

Origini della <strong>di</strong>sciplina e sua sistematizzazione


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

I principi fondanti <strong>di</strong> bioetica<br />

etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita<br />

la relazione terapeutica: modelli <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina a confronto<br />

la responsabilità <strong>di</strong> fronte alla vita nascente<br />

questioni bioetiche <strong>di</strong> fine vita e trapianto d’organo<br />

il testamento biologico<br />

cure palliative<br />

la riflessione sulla scienza e le biotecnologie<br />

Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati<br />

genetici<br />

9.STORIA DELLA MEDICINA<br />

La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica consisterà <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>mostrazioni in aula e<br />

approfon<strong>di</strong>rà da un punto <strong>di</strong> vista semiologico –valutativo alcuni argomenti<br />

trattati a lezione (danno biologico, invalido civile, etc..)<br />

PROIEZIONI IN POWER POINT<br />

TESTI:<br />

Macchiarelli, Feola. Compen<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>cina legale. E<strong>di</strong>zioni minerva me<strong>di</strong>co<br />

legale, 2002<br />

C. Puccini, Istituzioni <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina legale, Ed. CEA, Milano, Ultima e<strong>di</strong>zione<br />

(2003).<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO BIOETICA<br />

ORE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

30<br />

Il Corso, dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-me<strong>di</strong>che<br />

inerente le loro origini e fondazioni, presenta il <strong>di</strong>battito bioetico in ambito<br />

me<strong>di</strong>co, facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle<br />

<strong>di</strong>verse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero me<strong>di</strong>co e della<br />

percezione socio-politica. Il modo <strong>di</strong> procedere dell’insegnamento è quello <strong>di</strong><br />

fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e<br />

peculiari. Attraverso l’analisi <strong>di</strong> questi prende corpo lo stu<strong>di</strong>o degli argomenti<br />

<strong>di</strong> etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici<br />

per contribuire a formare la struttura <strong>di</strong> base del <strong>di</strong>scente. Questi alla fine del<br />

Corso potrà essere in grado <strong>di</strong> cogliere i valori rilevanti da tutelare<br />

nell’esercizio me<strong>di</strong>co rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo<br />

decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la<br />

storia e la tra<strong>di</strong>zione me<strong>di</strong>ca. Per ogni argomento verranno con pari <strong>di</strong>gnità<br />

presentati i <strong>di</strong>versi piani del <strong>di</strong>battito e le rispettive ragioni a loro sostegno,<br />

conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari<br />

<strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> tutte le tesi, come del resto si ad<strong>di</strong>ce ad una Istituzione Statale.<br />

Le tematiche storico-me<strong>di</strong>che devono assolvere al compito <strong>di</strong> presentare le<br />

origini dell’arte me<strong>di</strong>ca, le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero me<strong>di</strong>co e<br />

della professione nella società compreso il <strong>di</strong>verso modo <strong>di</strong> progettare ed<br />

organizzare l’assistenza. Il raccordo con la Bioetica suggerisce <strong>di</strong> porre<br />

particolare attenzione agli aspetti umani della me<strong>di</strong>cina ed alla narrazione<br />

dell’evoluzione del rapporto tra paziente, me<strong>di</strong>co e cultura sociale.


PROGRAMMA<br />

La nascita dell’arte me<strong>di</strong>ca in Occidente<br />

La me<strong>di</strong>cina ellenistica<br />

La me<strong>di</strong>cina nel mondo greco-romano<br />

Carità e assistenza nel me<strong>di</strong>oevo cristiano<br />

Il concetto <strong>di</strong> malattia<br />

Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia<br />

Il me<strong>di</strong>co nella società<br />

Il corpo e la corporeità<br />

La nozione <strong>di</strong> male e <strong>di</strong> bene<br />

La me<strong>di</strong>cina in una società in trasformazione<br />

Origini della Bioetica e sua <strong>di</strong>ffusione<br />

Definizione <strong>di</strong> Bioetica<br />

La Bioetica ed il suo statuto epistemologico<br />

Ambiti della Bioetica<br />

La Bioetica ed il para<strong>di</strong>gma delle Responsabilità<br />

Definizione <strong>di</strong> valore umano e valore morale<br />

Gerarchia dei valori<br />

Moralmente buono e moralmente corretto<br />

Mezzi, fini e circostanze<br />

Vita, Sacralità della vita, Qualità della vita<br />

Concetto <strong>di</strong> persona.<br />

Statuto dell’embrione umano<br />

Dibattito sull’ootide.<br />

Concetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>gnità umana<br />

Legge sulla procreazione me<strong>di</strong>calmente assistita<br />

Convenzione <strong>di</strong> Oviedo<br />

Diagnosi pre-impianto<br />

Destino degli embrioni crioconservati<br />

Clonazione e cellule staminali<br />

Eugenetica. Test genetici.<br />

Etica e ricerca scientifica:<br />

o Metodo scientifico-sperimentale<br />

o Sperimentazione umana<br />

o Dichiarazione <strong>di</strong> Helsinki<br />

o I Comitati etici<br />

Teorie etiche:<br />

o Utilitarismo, Personalismo, Neo-contrattualismo, Relativismo<br />

Legge sulla interruzione volontaria <strong>di</strong> gravidanza (1978)<br />

Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A.M.M., Oslo 1970)<br />

Modelli <strong>di</strong> Bio<strong>di</strong>ritto<br />

Diritto e Bioetica: fondamenti, para<strong>di</strong>gma<br />

Aborto chimico, pillola del giorno dopo, aborto selettivo<br />

Obiezione <strong>di</strong> coscienza<br />

Principi della bioetica<br />

Rapporto me<strong>di</strong>co – paziente:<br />

Empatia, Accompagnamento, Ascolto, Compassione, Cura –<br />

para<strong>di</strong>gma, Malattia, Salute, Verità al paziente<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e modelli<br />

Incontro nella relazione clinica<br />

Diritti dei malati:


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

I casi Terry Schiavo, Welby, Nuvoli, Englaro<br />

Dichiarazione anticipata <strong>di</strong> trattamento<br />

Rifiuto, rinuncia alla terapia<br />

La carta <strong>di</strong> Firenze ed il neonato pre-termine<br />

Eutanasia e <strong>di</strong>ritto<br />

Accanimento terapeutico<br />

Malato terminale<br />

Nutrizione artificiale<br />

Cure Palliative<br />

Rianimazione e Terapia Intensiva<br />

Direttive <strong>di</strong> non rianimazione (DNR)<br />

Near death experience<br />

Coma, Stato vegetativo persistente, Morte cerebrale<br />

Trasfusione <strong>di</strong> sangue<br />

Trapianto <strong>di</strong> organi, midollo osseo, gona<strong>di</strong>, terapia genica<br />

Xenotrapianti<br />

Bioetica, Ecologia, Bio<strong>di</strong>versità, Organismi geneticamente mo<strong>di</strong>ficati<br />

Principio <strong>di</strong> precauzione<br />

Etica della allocazione delle risorse in Sanità<br />

Angeletti L.R., Gazzaniga V., Storia, filosofia ed etica generale della<br />

me<strong>di</strong>cina, Masson, Milano 2008,<br />

Grmek Mirko D. (a cura) Storia del pensiero me<strong>di</strong>co occidentale. E<strong>di</strong>tori<br />

Laterza, Bari 1998<br />

Viafora Corrado, Introduzione alla Bioetica. Franco Angeli, 2006.<br />

Selezione <strong>di</strong> articoli scelti dal Docente.<br />

I pareri del Comitato Nazionale <strong>di</strong> Bioetica<br />

Dispense del Docente


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Legale, Bioetica e Storia della<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong><br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e sanità pubblica e degli ambienti <strong>di</strong><br />

lavoro e scienze me<strong>di</strong>co legali<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13949<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI DUE<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/43- MED/02<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof.ssa Antonina Argo<br />

(MODULO 1)<br />

Associato <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Legale<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Prof. Renato Malta<br />

(MODULO 2)<br />

Ricercatore<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO sesto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

plesso Aule Nuove<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed esercitazioni in aula.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Come da calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

mercoledì ore 12-13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere i fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del me<strong>di</strong>co nei riguar<strong>di</strong> della<br />

Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria e <strong>di</strong> quella sanitaria pubblica, attualmente vigenti in Italia.<br />

Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità <strong>di</strong><br />

orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione.<br />

Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base delle <strong>di</strong>scipline giuri<strong>di</strong>che – <strong>di</strong>ritto penale e civile- inerenti il Corso<br />

Integrato e la capacità <strong>di</strong> utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>scipline, per gli aspetti<br />

me<strong>di</strong>co-sanitari. Essere capaci <strong>di</strong> applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio<br />

della professione me<strong>di</strong>ca, con particolare riguardo alla responsabilità professionale.<br />

Acquisire le nozioni fondamentali <strong>di</strong> tanatologia, patologia e tossicologia forense.


Acquisire la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite <strong>di</strong> semeiotica forense per un approccio<br />

critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, <strong>di</strong>mostrando <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> formulare<br />

giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere problemi <strong>di</strong>agnostici posti dalla patologia forense nel vivente<br />

(valutazione del danno biologico, giu<strong>di</strong>zio in tema <strong>di</strong> in invali<strong>di</strong>tà civile ed invali<strong>di</strong>tà personale) e<br />

nel cadavere, e <strong>di</strong> tanatologia.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i bisogni del citta<strong>di</strong>no riguardo a prestazioni<br />

previdenziali/assistenziali e per la tutela della <strong>di</strong>sabilità.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> esprimere con corretta metodologia un giu<strong>di</strong>zio bioetico.<br />

Conoscere il <strong>di</strong>battito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del me<strong>di</strong>co è eticamente<br />

rilevante e problematica a causa del <strong>di</strong>fficile embricarsi <strong>di</strong> questioni clinico - me<strong>di</strong>che, tecnicopratiche,<br />

umane, oggettive e soggettive. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia me<strong>di</strong>ca<br />

occidentale.<br />

2. Capacità <strong>di</strong> trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine <strong>di</strong> decifrare correttamente la<br />

rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità <strong>di</strong> declinare<br />

esperienze trascorse della storia dell’arte me<strong>di</strong>ca in una visione attuale.<br />

3. Avere consapevolezza e responsabilità morale sui consigli e l’aiuto alle decisioni suggerite ai<br />

pazienti ed ai loro familiari, tenendo sempre al centro il paziente, il suo vissuto e la funzione <strong>di</strong><br />

accompagnamento che comporta l’esercizio me<strong>di</strong>co. Rileggere il vissuto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci e pazienti nel<br />

tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze.<br />

4. Coltivare la relazione <strong>di</strong>alogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano<br />

responsabilmente ed attivamente partecipare al processo <strong>di</strong> cura. Percorrere la <strong>di</strong>fficile relazione<br />

o<strong>di</strong>erna tra paziente e me<strong>di</strong>co alla luce dell’esperienza storica.<br />

5. Seguire l’evoluzione del <strong>di</strong>battito bioetico sì da potere assumere decisioni eticamente e<br />

scientificamente fondate, oltre che attuali con gli orientamenti personali e sociali. Delineare la<br />

storia della me<strong>di</strong>cina nella sua espressione sociale.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

Ore<br />

30<br />

MEDICINA LEGALE, BIOETICA (MED 43)<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1.MEDICINA LEGALE GENERALE<br />

Qualifiche giuri<strong>di</strong>che del me<strong>di</strong>co<br />

Denunce<br />

Referto<br />

Rapporto<br />

Certificati<br />

Segreto professionale<br />

Interruzione volontaria della gravidanza<br />

La causalità<br />

Il rapporto <strong>di</strong> causalità<br />

Causa unica esclusiva e sopravvenuta<br />

Responsabilità professionale<br />

Principi generali<br />

Teorie dell'errore professionale<br />

Responsabilità morale<br />

Responsabilità penale<br />

Responsabilità civile<br />

Consenso al trattamento sanitario<br />

Il dovere <strong>di</strong> prestare assistenza


La responsabilità civile<br />

Responsabilità da fatto illecito<br />

Responsabilità da inadempimento <strong>di</strong> obbligazioni<br />

Specie della responsabilità<br />

Il danno risarcibile<br />

L'imputabilità<br />

Cause <strong>di</strong> esclusione dell'imputabilità<br />

Età minore<br />

Vizio totale e parziale <strong>di</strong> mente<br />

Ubriachezza e stupefazione<br />

Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti<br />

Sordomutismo<br />

L'omici<strong>di</strong>o in generale<br />

Elementi psicologici del reato<br />

Infantici<strong>di</strong>o e fetici<strong>di</strong>o<br />

Percosse<br />

Lesione personale dolosa<br />

Gra<strong>di</strong> della lesione personale dolosa<br />

Lesione personale colposa<br />

Lesione personale conseguente ad altro delitto<br />

Violenza sessuale<br />

Accertamenti me<strong>di</strong>co-legali in caso <strong>di</strong> delitti sessuali<br />

2.TRAUMATOLOGIA<br />

Abrasioni<br />

Escoriazioni<br />

Ferite lacero-contuse<br />

Fratture craniche<br />

Lesioni da arma bianca<br />

Ferita da taglio<br />

Ferite da punta<br />

Ferite da punta e taglio<br />

Ferite da fendente<br />

Lesioni da arma da sparo<br />

Lesioni da armi portatili a proiettile unico<br />

Caratteri del foro d'entrata<br />

Caratteri del foro d'uscita<br />

Caratteri del tramite<br />

Lesioni da armi portatili a carica multipla<br />

I gran<strong>di</strong> traumatismi<br />

Precipitazione<br />

Incidenti stradali<br />

3.ASFISSIOLOGIA<br />

Generalità<br />

Soffocazione <strong>di</strong>retta<br />

Impiccamento<br />

Strangolamento<br />

Strozzamento<br />

Annegamento<br />

Sommersione interna<br />

Intasamento<br />

Soffocazione <strong>di</strong>retta


Confinamento<br />

4.TOSSICOLOGIA<br />

Veleno ed avvelenamento<br />

Diagnosi <strong>di</strong> avvelenamento<br />

Alcolismo: aspetti clinici e me<strong>di</strong>co-legali<br />

Alcool e guida: legislazione<br />

Intossicazione acuta da alcool<br />

Le tossico<strong>di</strong>pendenze<br />

La <strong>di</strong>pendenza: da oppiacei da cocaina<br />

Il crack<br />

Canapa in<strong>di</strong>ana, marijuana e hashish<br />

Gli allucinogeni<br />

Le anfetamine<br />

Ecstasy<br />

Evoluzione legislativa in materia <strong>di</strong> stupefacenti e stati <strong>di</strong><br />

tossico<strong>di</strong>pendenza<br />

5.TANATOLOGIA<br />

Fenomeni tanatologici primari imme<strong>di</strong>ati<br />

Fenomeni tanatologici primari consecutivi<br />

Le ipostasi<br />

Il raffreddamento del corpo<br />

L'aci<strong>di</strong>ficazione e altre mo<strong>di</strong>ficazioni post-mortali<br />

La rigi<strong>di</strong>tà cadaverica<br />

La <strong>di</strong>sidratazione<br />

L'autolisi<br />

La putrefazione<br />

La macerazione<br />

La saponificazione<br />

La mummificazione<br />

La corificazione<br />

Epoca della morte<br />

6.ASSICURAZIONI<br />

Infortunio sul lavoro<br />

Malattia professionale<br />

Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le<br />

malattie professionali in ambito agricolo ed industriale.<br />

Invali<strong>di</strong>tà pensionabile<br />

Assegno or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà<br />

Pensione or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> inabilità<br />

Invali<strong>di</strong>tà civile<br />

Indennità <strong>di</strong> accompagnamento<br />

Cenni in tema <strong>di</strong> Causa <strong>di</strong> servizio<br />

7.ETICA MEDICA<br />

Il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> deontologia me<strong>di</strong>ca italiano e quello europeo<br />

La riservatezza ed il segreto professionale<br />

La libertà del paziente e quella del me<strong>di</strong>co<br />

I fondamenti <strong>di</strong> liceità dell’atto me<strong>di</strong>co<br />

Informazione e consenso<br />

La sperimentazione terapeutica<br />

8.BIOETICA<br />

Origini della <strong>di</strong>sciplina e sua sistematizzazione


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

I principi fondanti <strong>di</strong> bioetica<br />

etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita<br />

la relazione terapeutica: modelli <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina a confronto<br />

la responsabilità <strong>di</strong> fronte alla vita nascente<br />

questioni bioetiche <strong>di</strong> fine vita e trapianto d’organo<br />

il testamento biologico<br />

cure palliative<br />

la riflessione sulla scienza e le biotecnologie<br />

Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati<br />

genetici<br />

9.STORIA DELLA MEDICINA<br />

La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica consisterà <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>mostrazioni in aula e<br />

approfon<strong>di</strong>rà da un punto <strong>di</strong> vista semiologico –valutativo alcuni argomenti<br />

trattati a lezione (danno biologico, invalido civile, etc..)<br />

PROIEZIONI IN POWER POINT<br />

TESTI:<br />

Macchiarelli, Feola. Compen<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>cina legale. E<strong>di</strong>zioni minerva me<strong>di</strong>co<br />

legale, 2002<br />

C. Puccini, Istituzioni <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina legale, Ed. CEA, Milano, Ultima e<strong>di</strong>zione<br />

(2003).<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO BIOETICA<br />

ORE FRONTALI<br />

OBIETTIVI SPECIFICI<br />

30<br />

Il Corso, dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-me<strong>di</strong>che<br />

inerente le loro origini e fondazioni, presenta il <strong>di</strong>battito bioetico in ambito<br />

me<strong>di</strong>co, facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle<br />

<strong>di</strong>verse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero me<strong>di</strong>co e della<br />

percezione socio-politica. Il modo <strong>di</strong> procedere dell’insegnamento è quello <strong>di</strong><br />

fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e<br />

peculiari. Attraverso l’analisi <strong>di</strong> questi prende corpo lo stu<strong>di</strong>o degli argomenti<br />

<strong>di</strong> etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici<br />

per contribuire a formare la struttura <strong>di</strong> base del <strong>di</strong>scente. Questi alla fine del<br />

Corso potrà essere in grado <strong>di</strong> cogliere i valori rilevanti da tutelare<br />

nell’esercizio me<strong>di</strong>co rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo<br />

decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la<br />

storia e la tra<strong>di</strong>zione me<strong>di</strong>ca. Per ogni argomento verranno con pari <strong>di</strong>gnità<br />

presentati i <strong>di</strong>versi piani del <strong>di</strong>battito e le rispettive ragioni a loro sostegno,<br />

conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari<br />

<strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> tutte le tesi, come del resto si ad<strong>di</strong>ce ad una Istituzione Statale.<br />

Le tematiche storico-me<strong>di</strong>che devono assolvere al compito <strong>di</strong> presentare le<br />

origini dell’arte me<strong>di</strong>ca, le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero me<strong>di</strong>co e<br />

della professione nella società compreso il <strong>di</strong>verso modo <strong>di</strong> progettare ed<br />

organizzare l’assistenza. Il raccordo con la Bioetica suggerisce <strong>di</strong> porre<br />

particolare attenzione agli aspetti umani della me<strong>di</strong>cina ed alla narrazione<br />

dell’evoluzione del rapporto tra paziente, me<strong>di</strong>co e cultura sociale.


PROGRAMMA<br />

La nascita dell’arte me<strong>di</strong>ca in Occidente<br />

La me<strong>di</strong>cina ellenistica<br />

La me<strong>di</strong>cina nel mondo greco-romano<br />

Carità e assistenza nel me<strong>di</strong>oevo cristiano<br />

Il concetto <strong>di</strong> malattia<br />

Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia<br />

Il me<strong>di</strong>co nella società<br />

Il corpo e la corporeità<br />

La nozione <strong>di</strong> male e <strong>di</strong> bene<br />

La me<strong>di</strong>cina in una società in trasformazione<br />

Origini della Bioetica e sua <strong>di</strong>ffusione<br />

Definizione <strong>di</strong> Bioetica<br />

La Bioetica ed il suo statuto epistemologico<br />

Ambiti della Bioetica<br />

La Bioetica ed il para<strong>di</strong>gma delle Responsabilità<br />

Definizione <strong>di</strong> valore umano e valore morale<br />

Gerarchia dei valori<br />

Moralmente buono e moralmente corretto<br />

Mezzi, fini e circostanze<br />

Vita, Sacralità della vita, Qualità della vita<br />

Concetto <strong>di</strong> persona.<br />

Statuto dell’embrione umano<br />

Dibattito sull’ootide.<br />

Concetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>gnità umana<br />

Legge sulla procreazione me<strong>di</strong>calmente assistita<br />

Convenzione <strong>di</strong> Oviedo<br />

Diagnosi pre-impianto<br />

Destino degli embrioni crioconservati<br />

Clonazione e cellule staminali<br />

Eugenetica. Test genetici.<br />

Etica e ricerca scientifica:<br />

o Metodo scientifico-sperimentale<br />

o Sperimentazione umana<br />

o Dichiarazione <strong>di</strong> Helsinki<br />

o I Comitati etici<br />

Teorie etiche:<br />

o Utilitarismo, Personalismo, Neo-contrattualismo, Relativismo<br />

Legge sulla interruzione volontaria <strong>di</strong> gravidanza (1978)<br />

Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A.M.M., Oslo 1970)<br />

Modelli <strong>di</strong> Bio<strong>di</strong>ritto<br />

Diritto e Bioetica: fondamenti, para<strong>di</strong>gma<br />

Aborto chimico, pillola del giorno dopo, aborto selettivo<br />

Obiezione <strong>di</strong> coscienza<br />

Principi della bioetica<br />

Rapporto me<strong>di</strong>co – paziente:<br />

Empatia, Accompagnamento, Ascolto, Compassione, Cura –<br />

para<strong>di</strong>gma, Malattia, Salute, Verità al paziente<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e modelli<br />

Incontro nella relazione clinica<br />

Diritti dei malati:


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

I casi Terry Schiavo, Welby, Nuvoli, Englaro<br />

Dichiarazione anticipata <strong>di</strong> trattamento<br />

Rifiuto, rinuncia alla terapia<br />

La carta <strong>di</strong> Firenze ed il neonato pre-termine<br />

Eutanasia e <strong>di</strong>ritto<br />

Accanimento terapeutico<br />

Malato terminale<br />

Nutrizione artificiale<br />

Cure Palliative<br />

Rianimazione e Terapia Intensiva<br />

Direttive <strong>di</strong> non rianimazione (DNR)<br />

Near death experience<br />

Coma, Stato vegetativo persistente, Morte cerebrale<br />

Trasfusione <strong>di</strong> sangue<br />

Trapianto <strong>di</strong> organi, midollo osseo, gona<strong>di</strong>, terapia genica<br />

Xenotrapianti<br />

Bioetica, Ecologia, Bio<strong>di</strong>versità, Organismi geneticamente mo<strong>di</strong>ficati<br />

Principio <strong>di</strong> precauzione<br />

Etica della allocazione delle risorse in Sanità<br />

Angeletti L.R., Gazzaniga V., Storia, filosofia ed etica generale della<br />

me<strong>di</strong>cina, Masson, Milano 2008,<br />

Grmek Mirko D. (a cura) Storia del pensiero me<strong>di</strong>co occidentale. E<strong>di</strong>tori<br />

Laterza, Bari 1998<br />

Viafora Corrado, Introduzione alla Bioetica. Franco Angeli, 2006.<br />

Selezione <strong>di</strong> articoli scelti dal Docente.<br />

I pareri del Comitato Nazionale <strong>di</strong> Bioetica<br />

Dispense del Docente


FACOLTÀ<br />

MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

CORSO INTEGRATO Metodologia Clinica<br />

TIPO DI ATTIVITÀ caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Formazione clinica inter<strong>di</strong>sciplinare e me<strong>di</strong>cina<br />

basata sulle evidenze<br />

CODICE INSEGNAMENTO Da attivare<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09-MED18<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Nome e Cognome Salvatore Vieni<br />

(MODULO 1)<br />

Qualifica Ricercatore<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> appartenenza PALERMO<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Nome e Cognome Maurizio Averna<br />

(MODULO 2)<br />

Qualifica P.O.<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> appartenenza PALERMO<br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

PROPEDEUTICITÀ<br />

60<br />

ANNO DI CORSO 4°<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Da assegnare<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni).<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Esame orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Da stabilire<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni e orari <strong>di</strong> ricevimento<br />

STUDENTI<br />

Martedì e Giovedì ore 12-14<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Al termine del Corso lo studente dovrà:<br />

-conoscere i principi teorici alla base del metodo clinico e della me<strong>di</strong>cina basata sulle evidenze<br />

-saper eseguire correttamente una storia clinica completa,che comprenda anche il contesto sociale<br />

in cui vive il paziente<br />

-saper rapportarsi con il malato nelle più svariate con<strong>di</strong>zioni ambientali, sia in elezione che in<br />

urgenza<br />

-saper eseguire un corretto e completo esame obiettivo del paziente,che comprenda sia gli aspetti<br />

generali e sistemici che i singoli organi ed apparati<br />

-essere in grado <strong>di</strong> approcciarsi a pazienti affetti dai seguenti segni e sindromi : emorragia


<strong>di</strong>gestiva,dolore addominale acuto,dolore toracico,ittero,<strong>di</strong>spnea,alterazioni della <strong>di</strong>uresi, della<br />

minzione e dell’alvo<br />

-saper rilevare ed interpretare in maniera critica i principali sintomi e segni e in<strong>di</strong>viduare il più<br />

corretto ed appropriato percorso <strong>di</strong>agnostico clinico e strumentale<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Gli studenti potranno spendere le conoscenze acquisite durante il corso <strong>di</strong>rettamente nel mondo del<br />

lavoro (in laboratori <strong>di</strong> ricerca o <strong>di</strong> analisi pubblici o privati).<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Gli studenti saranno in grado <strong>di</strong> valutare in modo razionale ed autonomo le conoscenze fornite dal<br />

corso e saranno capaci <strong>di</strong> impostare un ragionamento clinico basato sulle evidenze e sulle<br />

informazioni derivate dall’esame fisico del paziente.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Capacità <strong>di</strong> aggiornamento continuo me<strong>di</strong>ante la conoscenza delle modalità <strong>di</strong> consultazione ed<br />

interpretazione delle fonti <strong>di</strong> informazione ( pubblicazioni scientifiche, banche dati e risorse<br />

informatiche)<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Il modulo <strong>di</strong> Metodologia Clinica (chirurgica) si propone <strong>di</strong> aiutare lo studente a sviluppare un<br />

metodo <strong>di</strong> ragionamento e <strong>di</strong> lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e<br />

critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente, con le metodologie strumentali e<br />

<strong>di</strong> laboratorio. Lo studente apprenderà la meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> approccio al paziente affetto dalle principali<br />

patologie e/o sindromi <strong>di</strong> interesse chirurgico,utilizzando in modo corretto e critico le più<br />

importanti meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>agnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto<br />

costo/beneficio,utile premessa per i successivi corsi integrati.<br />

MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

Metodologia clinica (chirurgica)<br />

ORE FRONTALI<br />

n. 30<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

Le basi dell’Anatomia Topografica e Clinica<br />

Relazione me<strong>di</strong>co-assistito in chirurgia<br />

Anamnesi ed esame obiettivo<br />

Meto<strong>di</strong>che strumentali: doppler,ecotomografia,tomografia Computerizzata<br />

(TC),risonanza magnetica nucleare (RM),endoscopia <strong>di</strong>gestiva<br />

Marcatori tumorali<br />

L’esame clinico del collo, delle ghiandole salivari,cisti e fistole del<br />

collo,tumefazioni del collo.Semeiotica dell’esofago<br />

Meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della tiroide e delle paratiroi<strong>di</strong><br />

Le sindromi me<strong>di</strong>astiniche<br />

Semeiotica dell’addome.L’esame del paziente affetto da ernia o<br />

laparocele.Metodologia <strong>di</strong> approccio al paziente affetto da: ittero, occlusione<br />

intestinale,dolore addominale acuto<br />

Semeiotica del fegato e delle vie biliari.Semeiotica del pancreas.Semeiotica<br />

urogenitale.<br />

Metabolismo, nutrizione,equilibrio idro-elettrolitico nel paziente chirurgico<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

R. Bellantone- G. De Toma- M. Montorsi <strong>Chirurgia</strong> Generale- E<strong>di</strong>z. Minerva<br />

Me<strong>di</strong>ca<br />

S. De Franciscis et al. Semeiotica e Metodologia Chirurgica- E<strong>di</strong>z. Idelson -


Gnocchi<br />

OBIETTIVO FORMATIVIO DEL CORSO<br />

Il Modulo <strong>di</strong> Metodologia Clinica ( me<strong>di</strong>ca) si propone <strong>di</strong> aiutare lo studente a sviluppare un<br />

metodo <strong>di</strong> ragionamento e <strong>di</strong> lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e<br />

critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente, con le metodologie strumentali e<br />

<strong>di</strong> laboratorio e con i dati della letteratura ( fonti <strong>di</strong> aggiornamento tra<strong>di</strong>zionali ed informatiche).<br />

L’acquisizione del metodo clinico consentirà allo studente <strong>di</strong> organizzare in modo critico le<br />

conoscenze <strong>di</strong> base già acquisite e quelle che apprenderà nel triennio clinico e lo metterà nella<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> formulare <strong>di</strong>agnosi e decidere trattamenti basati sulle evidenze.<br />

MODULO 2 DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

Metodologia clinica (me<strong>di</strong>ca)<br />

ORE FRONTALI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

n. 30 Il metodo clinico: obiettivi<br />

La logica in me<strong>di</strong>cina<br />

La comunicazione Me<strong>di</strong>co-Paziente<br />

La cartella clinica orientata<br />

La storia clinica<br />

La EBM<br />

La lettura dei lavori scientifici<br />

L’esame clinico generale<br />

L’esame clinico dell’apparato car<strong>di</strong>ovascolare<br />

L’esame del torace<br />

L’esame dell’addome<br />

L’esame dello stato mentale<br />

L’esame del sistema nervoso<br />

La <strong>di</strong>agnosi clinica<br />

Il giu<strong>di</strong>zio clinico<br />

L’errore in me<strong>di</strong>cina<br />

TESTI Metodologia clinica<br />

CONSIGLIATI –B. Tarquini-Il nuovo Rasario (Idelson)<br />

-R.Nuti- Semeiotica me<strong>di</strong>ca<br />

EBM<br />

-L.Pagliaro-<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> basata sulle evidenze (Il Pensiero Scientifico)<br />

-L.Magliaro-La Diagnosi


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>, Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO MICROBIOLOGIA<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Patologia generale e molecolare,<br />

immunopatologia, fisiopatologia generale,<br />

microbiologia e parassitologia<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05193<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI no<br />

NUMERO MODULI uno<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/07<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof.ssa Rosa Di Stefano<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> PALERMO<br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

Lo studente deve comunque aver acquisito<br />

conoscenze <strong>di</strong>: Chimica inorganica ed organica,<br />

Biochimica, Biologia cellulare e molecolare,<br />

Genetica ed Immunologia<br />

ANNO DI CORSO II<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula Magna Patologia Generale<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lunedì,martedì,mercoledì,giovedì e venerdì<br />

DIDATTICHE<br />

11.30-13.30<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Martedì e Giovedì 13.30-14.30<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione: Dimostrare <strong>di</strong> avere compreso i rapporti che i<br />

microrganismi instaurano con l’ospite, in con<strong>di</strong>zioni normali e patologiche; <strong>di</strong> conoscere i<br />

meccanismi patogenetici me<strong>di</strong>ante i quali essi causano manifestazioni morbose ed i fattori<br />

microbici che contribuiscono a mantenere l’equilibrio omeostatico dell'organismo.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione: Aver acquisito la capacità <strong>di</strong> applicare le<br />

proprie conoscenze e la propria comprensione alle principali tematiche della Microbiologa Me<strong>di</strong>ca.<br />

Esprimere la capacità <strong>di</strong> integrare le conoscenze acquisite con un atteggiamento critico orientato<br />

alla risoluzione <strong>di</strong> quesiti identificativi, patogenetici e <strong>di</strong>agnostici, me<strong>di</strong>ante la scelta delle più<br />

idonee metodologie e procedure laboratoristiche.


Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio: Saper interpretare i risultati delle indagini microbiologiche, tramite la<br />

valutazione dei quadri patologici, e ricercare autonomamente l’informazione scientifica che<br />

supporti il giu<strong>di</strong>zio formulato ed il risultato ottenuto.<br />

Abilità comunicative: Saper applicare e trasmettere in modo chiaro le conoscenze acquisite sia in<br />

forma verbale che multime<strong>di</strong>ale.<br />

Capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento: Aver sviluppato le capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che consentano <strong>di</strong><br />

continuare a stu<strong>di</strong>are autonomamente tramite la consultazione <strong>di</strong> pubblicazioni scientifiche proprie<br />

del settore e l’ analisi <strong>di</strong> temi specifici durante incontri interattivi.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Apprendere le caratteristiche tassonomiche, biologiche, genetiche e patogenetiche dei<br />

microrganismi che hanno un ruolo in Microbiologia Me<strong>di</strong>ca.<br />

Acquisire idonee conoscenze sui rapporti fra microrganismi ed ospite in con<strong>di</strong>zioni normali e<br />

patologiche, in<strong>di</strong>viduare le vie <strong>di</strong> trasmissione , definire i principali quadri patologici.<br />

Comprendere il ruolo dell’immunità innata e adattativa nel controllo delle infezioni <strong>di</strong> cui i<br />

microrganismi sono responsabili<br />

Conoscere le caratteristiche, l’attività ed il meccanismo <strong>di</strong> azione dei farmaci antimicrobici.<br />

Conoscere i meto<strong>di</strong> per la coltivazione ed identificazione dei microrganismi , acquisire le<br />

informazioni laboratoristiche <strong>di</strong> base utili al loro riconoscimento e la metodologia per la <strong>di</strong>agnosi<br />

delle infezioni da essi sostenute.<br />

MODULO 1 MICROBIOLOGIA<br />

ORE FRONTALI<br />

70<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Caratteristiche biologiche dei microrganismi cellulari (batteri, miceti e<br />

protozoi) e acellulari (virus).<br />

Riproduzione dei batteri, miceti e protozoi.<br />

Metabolismo ed esigenze nutrizionali dei microrganismi cellulari.<br />

Ciclo moltiplicativo e coltivazione dei virus.<br />

Genetica batterica e virale.<br />

Le popolazioni microbiche residenti, l’ecologia microbica.<br />

II ruolo dei microrganismi quali agenti <strong>di</strong> malattia: patogeni primari e<br />

patogeni opportunisti; fattori <strong>di</strong> patogenicità microbica, modalità <strong>di</strong><br />

trasmissione dei microrganismi.<br />

Rapporti virus-cellula e virus-ospite.<br />

Oncogenesi virale<br />

Ruolo dell’immunità nelle infezioni microbiche. L’interferone ed il suo ruolo<br />

nelle infezioni virali.<br />

Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo delle contaminazioni e delle infezioni microbiche: fisici,<br />

chimici ed immunologici. Sterilizzanti; <strong>di</strong>sinfettanti; farmaci antibatterici,<br />

antimicotici ed antivirali; vaccini.<br />

Resistenza microbica ai farmaci.<br />

Meto<strong>di</strong> per l’isolamento e l’identificazione dei microrganismi, per il<br />

rilevamento degli anticorpi specifici, per la valutazione dell’attività dei<br />

farmaci antimicrobici.<br />

Concetti <strong>di</strong> tassonomia microbica<br />

Batteri:<br />

Stafilococchi; Streptococchi; Neisserie; Corinebatteri; Micobatteri; Clostri<strong>di</strong><br />

ed altri anaerobi; Enterobatteri; Vibioni; Emofili; Gram-negativi nonfermentanti<br />

;Brucelle; Bordetelle;Micoplasmi; Clami<strong>di</strong>e;<br />

Rickettsie;Treponema ed altre spirochete.


30<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Miceti:<br />

Can<strong>di</strong>da; Cryptococcus; Aspergillus; Miceti <strong>di</strong>morfi, Pytirosporum;<br />

Trichosporon; Dermatofiti, Pneumocystis<br />

Protozoi:<br />

Giar<strong>di</strong>a; Trichomonas; Tripanosomi; Leishmania; Entamoeba; Amebe a vita<br />

libera; Toxoplasma; Plasmo<strong>di</strong>; Sarcocystis; Cryptospori<strong>di</strong>um; Isospora;<br />

Babesia; Balanti<strong>di</strong>um;<br />

Virus:<br />

Poxvirus (virus del vaiolo); Herpesvirus; Adenovirus; Papillomavirus e<br />

Poliomavirus umani; Hepadnavirus ; Parvovirus ; Paramyxovirus ;<br />

Orthomyxovirus, Rhabdovirus ; Reovirus ; Picornavirus; Togavirus;<br />

Flavivirus ; Retrovirus umani; Agenti subvirali: satelliti (HDV) e prioni<br />

ESERCITAZIONI<br />

Attività pratica in laboratorio volta alla utilizzazione, alla modalità <strong>di</strong><br />

esecuzione ed alla valutazione dei seguenti aspetti:<br />

- osservazione microscopica <strong>di</strong> batteri, miceti, virus, protozoi<br />

- colture batteriche e fungine<br />

- coltivazione virale<br />

- farmaci antimicrobici<br />

- reazione Ag-Ab<br />

- meto<strong>di</strong>che biomolecolari<br />

Attività in aula volta alla valutazione dell’appren<strong>di</strong>mento tramite:<br />

- questionari a risposta multipla<br />

- incontri interattivi<br />

- seminari<br />

PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA – M. La Placa – 12 a ed.<br />

Ed. Esculapio – 2010<br />

PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA a cura <strong>di</strong> Guido Antonelli,<br />

Massimo Clementi, Gianni Pozzi, Gian Maria Rossolini –Casa E<strong>di</strong>trice<br />

Ambrosiana – 2008


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

Laurea Magistrale <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

MAGISTRALE)<br />

Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Neurologia<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Discipline neurologiche<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05336<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI 1<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/26<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Rosolino Camarda<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

15<br />

ANNO DI CORSO V<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula “ A. Rubino” c/o Dipartimento <strong>di</strong><br />

LEZIONI<br />

Neuroscienze Cliniche-Via G. La Loggia,1<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni, tirocinio ecc..)<br />

Esercitazioni in aula<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

secondo calendari<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Ogni lunedì ore 12.00-14.00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico;<br />

acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura <strong>di</strong>agnostica delle più frequenti<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> patologia del sistema nervoso centrale e periferico.<br />

Avere nozioni adeguate sul management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e<br />

periferico.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> formulare, sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica, ipotesi<br />

<strong>di</strong>agnostiche.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche adeguate<br />

applicando i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull’ evidenza, ma tenendo conto dell’ in<strong>di</strong>vidualità del<br />

singolo paziente.<br />

Sapere comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al<br />

paziente un proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agnostico senza allarmismi, ma con le informazioni necessarie.<br />

Sapere approfon<strong>di</strong>re criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della<br />

letteratura scientifica internazionale.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Obiettivo formativo del modulo <strong>di</strong> neurologia è quello <strong>di</strong> fornire agli studenti gli strumenti teorici e<br />

pratici formulare un’ ipotesi <strong>di</strong>agnostica, una valutazione prognostica ed un’ in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong><br />

trattamento nell’ ambito delle malattie del sistema nervoso. Questo obiettivo sarà perseguito<br />

attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie, analisi che verrà effettuata partendo da<br />

casistiche cliniche, utilizzando i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull’ evidenza attraverso algoritmi<br />

<strong>di</strong>agnostici. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le<br />

varie malattie del sistema nervoso. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità <strong>di</strong><br />

applicazione pratica delle conoscenze.<br />

MODULO NEUROLOGIA<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI<br />

60 1. Introduzione alla neurologia clinica. Il metodo clinico in neurologia.<br />

Alberi decisionali in neurologia. Semiotica neurologica e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> sede<br />

lesionale.<br />

2. Semiotica strumentale in neurologia. Indagini neurofisiologiche, indagini<br />

<strong>di</strong> imaging, analisi del liquido cefalo-rachi<strong>di</strong>ano, indagini morfologiche,<br />

<strong>di</strong>agnostica genetica.<br />

3. Epidemiologia delle malattie neurologiche.<br />

4. Sindromi neurologiche. Sindromi da danno corticale ( lobo frontale,<br />

parietale, temporale, occipitale); sindromi del tronco dell’ encefalo( sindromi<br />

alterne); sindromi da lesione midollare.<br />

5. Malattia dei nervi cranici.<br />

6. Malattie cerebrovascolari. Circolazione cerebrale, infarto cerebrale,<br />

emorragia cerebrale, emorragia subaracnoidea, TIA, vasculiti demenza<br />

vascolare.<br />

7. Demenze. Definizione, classificazione, malattia <strong>di</strong> Alzheimer, demenza<br />

fronto-temporale, demenza con corpi <strong>di</strong> Levy, demenze secondarie<br />

( idrocefalo normoteso).<br />

8. Disor<strong>di</strong>ni del movimento. Neuroanatomia funzionale dei gangli della<br />

base, sindromi parkinsoniana e malattia <strong>di</strong> Parkinson, tremori, sindrome<br />

coreiche, malattia <strong>di</strong> Wilson.<br />

9. Cefalee ed algie canio-facciale. Classificazione, emicrania, cefalea<br />

tensiva, cefalea a grappolo, nevralgie trigeminali.<br />

10. Epilessie. Fisiopatologia dell’ epilettogenesi, classificazione, eziologia,<br />

cenni <strong>di</strong> trattamento.<br />

11. Malattia della mielina. Sclerosi multipla, encefalo mielite a focolai<br />

<strong>di</strong>sseminati (ADEM), leuco<strong>di</strong>strofie.<br />

12. Sclerosi laterale Amiotrofica.<br />

13. Atassie ere<strong>di</strong>tarie.<br />

14. Infezioni del S.N.C. meningiti ( sindrome meningea,classificazione),<br />

ascesso cerebrale, encefaliti (virali: sintomatologia, classificazione; da virus<br />

lenti; neuro sifilide; da toxoplasma; nell’ immunodeficienza; da prioni.<br />

15. Affezioni neurologiche HIV correlate.<br />

16. Tumori del sistema nervoso. Classificazione, sintomatologia.<br />

17. Malattia del sistema nervoso periferico. Polineuropatie.<br />

18. Malattie della giunzione neuromuscolare. Miastenia gravis, sindromi<br />

miasteniche.<br />

19. Malattie dei muscoli: Distrofie muscolari, miopatie metaboliche,<br />

miopatie infiammatorie.<br />

20. Alterazioni dello stato <strong>di</strong> coscienza.


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

La Neurologia <strong>di</strong> Bergamini. E<strong>di</strong>zioni Libreria Cortina,Torino, 2006.<br />

V. Bonavita, G. Di Iorio- Neurologia Clinica – E<strong>di</strong>zione Me<strong>di</strong>co Scientifiche,<br />

2007.


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Neurologia<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Discipline neurologiche<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05336<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI 1<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/26<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Giuseppe Salemi<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Associato<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Come stabilito dal Consiglio del Corso <strong>di</strong><br />

Laurea<br />

ANNO DI CORSO V<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula “A. Rubino” – Dipartimento Universitario<br />

LEZIONI<br />

<strong>di</strong> Neuroscienze Cliniche – Via G. La Loggia, 1<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni, tirocinio, etc.),<br />

Esercitazioni in aula<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Secondo calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Ogni marte<strong>di</strong> e giove<strong>di</strong> ore 12-13<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico;<br />

acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura <strong>di</strong>agnostica delle più frequenti<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> patologia del sistema nervoso centrale e periferico. Avere nozioni adeguate sul<br />

management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Essere in grado <strong>di</strong><br />

formulare, sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica, ipotesi <strong>di</strong>agnostiche.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive<br />

Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche adeguate<br />

applicando i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza, ma tenendo conto dell’in<strong>di</strong>vidualità del<br />

singolo paziente.<br />

Saper comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al<br />

paziente un proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agnostico senza allarmismi, ma con le informazioni necessarie.<br />

Sapere approfon<strong>di</strong>re criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della<br />

letteratura scientifica internazionale.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Obiettivo formativo del modulo <strong>di</strong> neurologia è quello <strong>di</strong> fornire agli studenti gli strumenti teorici e<br />

pratici formulare un’ipotesi <strong>di</strong>agnostica, una valutazione prognostica ed un’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong><br />

trattamento nell’ambito delle malattie del sistema nervoso. Questo obiettivo sarà perseguito<br />

attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie, analisi che verrà effettuata partendo da<br />

casistiche cliniche, utilizzando i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull’evidenza attraverso algoritmi<br />

<strong>di</strong>agnostici. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le<br />

varie malattie del sistema nervoso. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità <strong>di</strong><br />

applicazione pratica delle conoscenze.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

60<br />

Neurologia<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. Introduzione alla neurologia clinica. Il metodo clinico in neurologia.<br />

Alberi decisionali in neurologia. Semeiotica neurologica e <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong><br />

sede lesionale.<br />

2. Semeiotica strumentale in neurologia. Indagini neurofisiologiche,<br />

indagini <strong>di</strong> imaging, analisi del liquido cefalo-rachi<strong>di</strong>ano, indagini<br />

morfologiche, <strong>di</strong>agnostica genetica.<br />

3. Epidemiologia delle malattie neurologiche.<br />

4. Sindromi neurologiche. Sindromi da danno corticale (lobo frontale,<br />

parietale, temporale, occipitale); sindromi del tronco dell’encefalo<br />

(sindromi alterne); sindromi da lesione midollare.<br />

5. Malattie dei nervi cranici.<br />

6. Malattie cerebrovascolari. Circolazione cerebrale, infarto cerebrale,<br />

emorragia cerebrale, emorragia sub aracnoidea, TIA, vasculiti,<br />

demenza vascolare.<br />

7. Demenze. Definizione, classificazione,malattia <strong>di</strong> Alzheimer,<br />

demenza fronto-temporale, demenza con corpi <strong>di</strong> Levy, demenze<br />

secondarie (idrocefalo normoteso)<br />

8. Disor<strong>di</strong>ni del movimento. Neuroanatomia funzionale dei gangli della<br />

base, sindromi parkinsoniane e malattia <strong>di</strong> Parkinson, tremori,<br />

sindromi coreiche, malattia <strong>di</strong> Wilson.<br />

9. Cefalee ed algie cranio-facciali. Classificazione, emicrania, cefalea<br />

tensiva, cefalea a grappolo, nevralgia trigeminale.<br />

10. Epilessie. Fisiopatologia dell’epilettogenesi, classificazione, eziologia,<br />

cenni <strong>di</strong> trattamento.<br />

11.Malattie della mielina. Sclerosi multipla, encefalo mielite a focolai<br />

<strong>di</strong>sseminati (ADEM), leuco<strong>di</strong>strofie.<br />

12. Sclerosi laterale Amiotrofica.<br />

13. Atassie ere<strong>di</strong>tarie.<br />

14. Infezioni del S.N.C. meningiti (sindrome meningea, classificazione),<br />

ascesso cerebrale, encefaliti (virali: sintomatologia, classificazione; da<br />

virus lenti; neuro sifilide; da toxoplasma; nell’immunodeficienza; da<br />

prioni.<br />

15. Affezioni neurologiche HIV correlate.<br />

16. Tumori del sistema nervoso. Classificazione, sintomatologia.<br />

17.Malattie del sistema nervoso periferico. Polineuropatie,<br />

18.Malattie della giunzione neuromuscolare. Miastenia gravis,


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

sindromi miasteniche.<br />

19.Malattie dei muscoli. Distrofie muscolari, miopatie metaboliche,<br />

miopatie infiammatorie.<br />

20. Complicanze neurologiche delle malattie internistiche: Insufficienza<br />

epatica, renale e respiratoria, alterazioni <strong>di</strong>smetaboliche ed elettrolitiche,<br />

patologie ormonali, connettivopatie e malattie autoimmuni, <strong>di</strong>svitaminosi<br />

21. Alterazioni dello stato <strong>di</strong> coscienza.<br />

ESERCITAZIONI<br />

1. V. Bonavita, G. Di Iorio – Neurologia Clinica – E<strong>di</strong>zioni Me<strong>di</strong>co<br />

Scientifiche, 2007<br />

2. B. Bergamasco, R. Mutani – La Neurologia <strong>di</strong> Bergamini – Ed. Libreria<br />

Cortina, Torino, 2006


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

CHIRONE<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO<br />

TIPO DI ATTIVITÀ<br />

AMBITO DISCIPLINARE<br />

CODICE INSEGNAMENTO<br />

ONCOLOGIA CLINICA<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI DUE<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI SSD: MED06 MED18<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Nicola Gebbia MED 06<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Fac <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>,<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Mario Adelfio Latteri MED 18<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

Fac <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>,<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

45<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

30<br />

PROPEDEUTICITÀ Secondo il manifesto degli stu<strong>di</strong><br />

ANNO DI CORSO 5°<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula Ortope<strong>di</strong>a<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA lezioni frontali<br />

esercitazioni in aula<br />

seminari<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Da definire<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. M.A. Latteri: lunedì dalle 13.00 alle 13.45<br />

STUDENTI<br />

presso lo stu<strong>di</strong>o del Dipartimento <strong>di</strong> Oncologia<br />

dell’AOUP<br />

(091.6552601 – amlatteri@unipa.it)<br />

Prof. N. Gebbia: mercoledì dalle 12,30 alle<br />

13,30 presso lo stu<strong>di</strong>o del Dipartimento <strong>di</strong><br />

Oncologia dell’AOUP.<br />

(091.6552759 – nicolagebbia@unipa.it)


RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in<br />

grado <strong>di</strong> conoscere e comprendere:<br />

• le modalità della crescita e <strong>di</strong>ffusione dei tumori soli<strong>di</strong><br />

• le principali modalità <strong>di</strong>agnostiche per una corretta <strong>di</strong>agnosi, sta<strong>di</strong>azione e prognosi dei<br />

tumori soli<strong>di</strong><br />

• le basi scientifiche che sottendono la corretta pianificazione terapeutica (chirurgica,me<strong>di</strong>ca<br />

e integrata) dei tumori soli<strong>di</strong> durante le varie fasi <strong>di</strong> malattia<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà<br />

conoscere e comprendere:<br />

• quali sono le principali terapie chirurgiche (resettive ra<strong>di</strong>cali, <strong>di</strong> debulking, palliative, ecc..)<br />

e me<strong>di</strong>che (chemioterapiche, ormonali a<strong>di</strong>uvanti e non)<br />

• quali sono i limiti e le potenzialità dei trattamenti oggi <strong>di</strong>sponibili per la <strong>di</strong>agnosi e terapia<br />

dei principali tumori soli<strong>di</strong><br />

• come impostare una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> fronte un paziente con una sospetta neoplasia<br />

solida maligna<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care:<br />

• se un paziente, affetto da uno specifico tumore solido sia potenzialmente guaribile,<br />

curabile oppure da affidare esclusivamente a terapie me<strong>di</strong>che <strong>di</strong> supporto<br />

• in caso <strong>di</strong> eleggibilità per uno specifico trattamento, quali sono i principali parametri<br />

clinici da prendere in considerazione prima <strong>di</strong> avviare il paziente al percorso terapeutico<br />

in<strong>di</strong>viduato<br />

Abilità comunicative: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong> comunicare<br />

con la necessaria delicatezza, completezza e comprensibilità una <strong>di</strong>agnosi “<strong>di</strong>fficile”<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado <strong>di</strong><br />

interpretare la letteratura scientifica relativa alla <strong>di</strong>sciplina<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO:<br />

Oncologia Me<strong>di</strong>ca<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Le lezioni frontali saranno <strong>di</strong>vise in due parti;<br />

1° parte:<br />

• introduzione alla storia, evoluzione e finalità della <strong>di</strong>sciplina<br />

• principi <strong>di</strong> crescita neoplastica e sue refluenze sulle strategie<br />

terapeutiche<br />

• multi<strong>di</strong>sciplinarietà e terapie integrate<br />

• le fasi della terapia me<strong>di</strong>ca dei tumori soli<strong>di</strong><br />

2° parte:<br />

• Diagnosi, sta<strong>di</strong>azione, prognosi e terapia me<strong>di</strong>ca dei principali tumori<br />

soli<strong>di</strong><br />

• le terapie <strong>di</strong> supporto e il controllo dei sintomi<br />

• la relazione me<strong>di</strong>co–paziente in Oncologia


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ESERCITAZIONI<br />

• Discussione <strong>di</strong> casi clinici pratici<br />

• Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità<br />

<strong>di</strong>dattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>mento da parte degli studenti<br />

A. R. Bianco “Manuale <strong>di</strong> Oncologia Clinica” 4° Ed. Mc Graw & Hill<br />

G. Bonadonna ed al. “<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Oncologica” 8° Ed. Elsevier Masson<br />

M. Lopez Oncologia Me<strong>di</strong>ca Pratica 2° Ed. SEU<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Essere in grado <strong>di</strong> analizzare e risolvere i problemi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne oncologico affrontando l’iter<br />

<strong>di</strong>agnostico-terapeutico alla luce dei principi della me<strong>di</strong>cina basata sull’evidenza.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

Oncologia Chirurgica<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

• Introduzione e generalità epidemiologiche<br />

• Approccio al paziente oncologico<br />

• Principi <strong>di</strong> chirurgia oncologica<br />

• Metodologia e finalità della <strong>di</strong>sciplina<br />

• Diagnosi, sta<strong>di</strong>azione, prognosi e terapia chirurgica dei principali<br />

tumori soli<strong>di</strong><br />

• Ruolo della chirurgia mininvasiva<br />

• Multi<strong>di</strong>sciplinarietà e terapie integrate<br />

• Principi <strong>di</strong> nutrizione artificiale in chirurgia oncologica<br />

• Meto<strong>di</strong>che parachirurgiche terapeutiche e/o palliative<br />

• la relazione me<strong>di</strong>co–paziente in Oncologia<br />

ESERCITAZIONI<br />

• Discussione <strong>di</strong> casi clinici pratici<br />

• Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità<br />

<strong>di</strong>dattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>mento da parte degli studenti<br />

M. A. Latteri “<strong>Chirurgia</strong> Oncologica e Principi <strong>di</strong> Oncologia Clinica”<br />

Ed. E<strong>di</strong>SES


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- Ippocrate<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO OSTETRICIA E GINECOLOGIA<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Discipline OSTETRICHE GINECOLOGICHE<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05469<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI UNO<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/40<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof Antonio Martorana<br />

(MODULO 1)<br />

Associato <strong>di</strong> Ostetricia e Ginecologia<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO SESTO<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Latteri ( Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong><br />

LEZIONI<br />

Generale, Via del Vespro )<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni),<br />

Esercitazioni in aula.<br />

Visite in campo, altro<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale.<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni : LUNEDI’-MERCOLEDI’<br />

DIDATTICHE<br />

Orario delle lezioni : 8-11,00<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni : Marte<strong>di</strong>’ e Giove<strong>di</strong>’<br />

STUDENTI<br />

Orari <strong>di</strong> ricevimento : 12,00-14,00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Acquisire le problematiche <strong>di</strong> competenza me<strong>di</strong>ca non specialistica in tema <strong>di</strong> fisiopatologia,<br />

<strong>di</strong>agnosi, cura e prevenzione dello stato <strong>di</strong> salute e delle principali malattie che interessano la<br />

donna, dalla adolescenza alla menopausa. Va considerata la peculiarità del corso <strong>di</strong> ostetricia e<br />

ginecologia come branca specialistica che include le <strong>di</strong>verse competenze <strong>di</strong> una me<strong>di</strong>cina generale<br />

aperta alle tematiche quali la morfofisiologia e <strong>di</strong>agnostica dell’apparato genitale femminile,<br />

incluse le mo<strong>di</strong>ficazioni gravi<strong>di</strong>che, la patologia ostetrica e ginecologica, l’infertilità e le tecniche<br />

<strong>di</strong> PMA, la contraccezione nonchè l’aspetto chirurgico specialistico della branca. In<strong>di</strong>viduare<br />

quelle con<strong>di</strong>zioni cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del me<strong>di</strong>co specialista, anche<br />

in rapporto alle patologie per cui si impone un protocollo <strong>di</strong> intervento specifico, sia a livello<br />

ambulatoriale che ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche della donna<br />

rendendo operative le conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione<br />

clinica multi<strong>di</strong>sciplinare.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO OSTETRICIA E GINECOLOGIA<br />

ORE FRONTALI<br />

72<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Introduzione alla ginecologia, ostetricia e me<strong>di</strong>cina della riproduzione;<br />

Morfofisiologia e <strong>di</strong>agnostica dell’apparato genitale femminile incluse le<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni gravi<strong>di</strong>che;<br />

Diagnostica clinica e strumentale dell’apparato genitale femminile;<br />

Diagnostica strumentale in gravidanza;<br />

Terminologia perinatologica e ostetrica;<br />

Fecondazione, impianto e placentazione; sviluppo embrio-fetale;<br />

aborto: spora<strong>di</strong>co e ricorrente; immunologia della gravidanza; Diagnostica<br />

prenatale; Perio<strong>di</strong> del travaglio e tempi del parto; gestione del parto<br />

pretermine; isoimmunizzazione materno-fetale; gestione della gravidanza<br />

protratta, della gravidanza gemellare e della gravidanza ectopica; infezioni<br />

materno-fetali; ipertensione gestazionale e ritardo <strong>di</strong> crescita intrauterina;<br />

<strong>di</strong>abete e gravidanza; placenta previa, <strong>di</strong>stacco intempestivo <strong>di</strong> placenta<br />

normalmente inserta; in<strong>di</strong>cazioni al taglio cesareo; malattia trofoblastica<br />

gestazionale;<br />

pubertà ed alterazioni del ciclo ovarico; menopausa; anomalie della statioca<br />

pelvica; endometriosi e dolore pelvico cronico; cisti ovariche; leiomiomi;<br />

tumori dell’apparato genitale; sanguinamenti uterini anomali; contraccezione;<br />

infertilità maschile, femminile e <strong>di</strong> coppia; tecniche <strong>di</strong> procreazione<br />

me<strong>di</strong>calmente assistita.<br />

ESERCITAZIONI<br />

Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati<br />

Ginecologia e ostetricia. autori: Pescetto-De Cecco-Pecorari; ed. SEU<br />

TRATTATO DI GINECOLOGIA ED OSTETRICIA<br />

Autore: G. C. Di Renzo, Verduci E<strong>di</strong>tore


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E<br />

MAGISTRALE)<br />

CHIRURGIA CHIRONE<br />

SEDE: PALERMO<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia generale<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE PATOLOGIA GENERALE MED-04<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05547<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 2<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED-04<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

Nome e Cognome: Giorgio Stassi<br />

Qualifica:Professore Associato<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> appartenenza: <strong>Palermo</strong><br />

Nome e Cognome: Na<strong>di</strong>a Rosalia Caccamo<br />

Qualifica: Professore associato non confermato<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> appartenenza: <strong>Palermo</strong><br />

CFU 8<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

50<br />

PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Immunologia<br />

ANNO DI CORSO Terzo<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Magna del Dipartimento <strong>di</strong> Biopatologia e<br />

LEZIONI<br />

Biotecnologie Me<strong>di</strong>che e Forensi (DIBIMEF)<br />

Corso Tukory 211<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattica frontale (lezioni)<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni e orario delle lezioni:<br />

DIDATTICHE<br />

dal lune<strong>di</strong> al vener<strong>di</strong> dalle 10.00 alle 11.30<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni e orari <strong>di</strong> ricevimento<br />

STUDENTI<br />

Prof. Giorgio Stassi:Lun.- Ven 14:00 – 16:00<br />

Dipartimento Discipline Chirurgiche ed<br />

Oncologiche Via Liborio Giuffrè 5<br />

Prof. Caccamo Marte<strong>di</strong>- Mercole<strong>di</strong>- Giove<strong>di</strong><br />

dalle 12.00 alle 13.30 Dipartimento <strong>di</strong><br />

Biopatologia Corso Tukory 211


RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.<br />

Vanno espressi utilizzando i descrittori <strong>di</strong> Dublino<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione: Con riferimento al sistema <strong>di</strong> descrittori dei titoli <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o adottato in sede europea (descrittori <strong>di</strong> Dublino), lo studente deve conseguire conoscenze e<br />

capacità <strong>di</strong> comprensione dei meccanismi <strong>di</strong> base della patologia generale, conseguite anche grazie<br />

all'uso <strong>di</strong> libri e documentazione in lingua inglese. La conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione sarà<br />

sviluppata essenzialmente con gli strumenti <strong>di</strong>dattici tra<strong>di</strong>zionali, quali le lezioni frontali e lo stu<strong>di</strong>o<br />

personale su testi e pubblicazioni scientifiche per la preparazione della prova finale.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione: : lo studente dovrà essere capace <strong>di</strong> applicare le<br />

sue conoscenze sulla patologia generale e dovrà mostrare capacità <strong>di</strong> comprensione e abilità nel risolvere<br />

problematiche inerenti la materia in oggetto, anche in un ottica multi<strong>di</strong>sciplinare e multisettoriale.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio: Lo studente dovrà acquisire la capacità <strong>di</strong> valutare in modo autonomo le<br />

osservazioni sperimentali operando una contestualizzazione del dato all’interno della biologia del<br />

fenomeno normale e patologico in esame.<br />

Abilità comunicative: Lo studente acquisirà la capacità <strong>di</strong> comunicare in maniera chiara ed esaustiva<br />

ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso. Sarò in grado <strong>di</strong> sostenere conversazioni su<br />

tematiche biologiche e sulle problematiche relative.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento: Lo studente dovrà avere sviluppato una metodologia <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento che consenta <strong>di</strong> ampliare le sue conoscenza in maniera autonoma, anche<br />

avvalendosi <strong>di</strong> ausili informatici e materiale multime<strong>di</strong>ale.<br />

Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente la Patologia Generale dalle<br />

<strong>di</strong>verse risorse <strong>di</strong> insegnamento, testi ed internet.<br />

Saper raccogliere le informazioni specifiche sulla Patologia Generale dalle esercitazioni e dalle<br />

lezioni frontali con CFU affini.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Conoscere l’epidemiologia dei tumori, gli aspetti morfologici della cellula tumorale, la patogenesi<br />

dei tumori legata ad alterazioni <strong>di</strong> oncogeni e oncosoppressori, i meccanismi della metastasi.<br />

Conoscere i meccanismi <strong>di</strong> azione e <strong>di</strong> resistenza ai farmaci antitumorali.<br />

Approfon<strong>di</strong>ta conoscenza delle cellule staminali normali e tumorali.<br />

Comprendere i meccanismi eziopatogenetici delle malattie e la modalità della loro progressione.<br />

Comprendere la risposta cellulare alla noxa, i meccanismi dell’infiammazione e le molecole<br />

coinvolte, lo sviluppo delle cellule ematiche, la funzione e i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> identificazione delle proteine<br />

<strong>di</strong> fase acuta nel sangue.<br />

MODULO 1<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ORE FRONTALI 40 INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEI TUMORI: DEFINIZIONE DI TUMORE E<br />

CARATTERISTICHE GENERALI DELLO SVILUPPO NEOPLASTICO; CELLULE<br />

STAMINALI; TUMORI BENIGNI E MALIGNI; CRITERI DI NOMENCLATURA E<br />

CLASSIFICAZIONE DEI TUMORI; GRADAZIONE DEI TUMORI; CLASSIFICAZIONE<br />

CLINICA E PATOLOGICA DEI TUMORI SECONDO IL SISTEMA TNM;<br />

STADAZIONE DEL TUMORE, DIAGNOSI CITOLOGICA DEI TUMORI; ULTERIORI<br />

METODOLOGIE DIAGNOSTICHE; TUMORI DEGLI ANIMALI DA LABORATORIO E


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

TUMORI SPERIMENTALI.<br />

EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI: METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA ;<br />

MORBOSITA’ E MORTALITA’ PER I TUMORI; DISTRIBUZIONE DEI TUMORI PER<br />

AREE GEOGRAFICHE; DISTRIBUZIONE DEI TUMORI PER ETA’; DISTRIBUZIONE<br />

DEI TUMORI PER SESSO; SOPRAVVIVENZA; IL RISCHIO ONCOGENO<br />

EREDITARIO; IL RISCHIO ONCOGENO OCCUPAZIONALE E AMBIENTALE; IL<br />

RISCHIO ONCOGENO ALIMENTARE<br />

ASPETTI MORFOLOGICI DELLA CELLULA NEOPLASTICA:<br />

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DEI TUMORI AL MICROSCOPIO OTTICO ED<br />

ELETTRONICO.<br />

ONCOGENI: DEFINIZIONE DI ONCOGENE; LE FAMIGLIE DI ONCOGENI E I LORO<br />

PRODOTTI; ONCOGENI CHE CODIFICANO PER FATTORI DI CRESCITA;<br />

ONCOGENI CHE CODIFICANO PER PROTEINE CORRELATE AI RECETTORI DEI<br />

FATTORI DI CRESCITA; ONCOGENI CHE CODIFICANO PER PROTEINCHINASI<br />

CITOPLASMATICHE.<br />

GENI ONCOSOPPRESSORI: DEFINIZIONE DI GENI ONCOSOPPRESSORI;<br />

L’INTUIZIONE DELL’ESISTENZA DI GENI ONCOSOPPRESSORI; COME SI E’<br />

GIUNTI ALL’IDENTIFICAZIONE DI GENI ONCOSOPPRESSORI; IL GENE RB1 E LE<br />

PRINCIPALI FUNZIONI DEL SUO PRODOTTO; LA PROTEINA P105RB; IL GENE<br />

WT1 E LE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SUO PRODOTTO, LA PROTEINA P46-49WT;<br />

IL GENE TP53 COINVOLTO IN UN GRAN NUMERO DI TUMORI UMANI E LE<br />

PRINCIPALI FUNZIONI DEL SUO PRODOTTO LA PROTEINA P53; I GENI BRCA1 E<br />

BRCA2 COINVOLTI NEL CARCINOMA MAMMARIO; I GENI NF1 E NF2 E LE<br />

PRINCIPALI FUNZIONI DEI LORO PRODOTTI; IL GENE FAP, COINVOLTO NELLA<br />

POLIPOSI ADENOMATOSA FAMILIARE E LE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SUO<br />

PRODOTTO.<br />

PROLIFERAZIONE CELLULARE, MORTE CELLULARE PROGRAMMATA E<br />

DIFFERENZIAZIONE NEI TUMORI: IL CICLO CELLULARE E LE SUE FASI;<br />

FATTORI FAVORENTI LA PROGRESSIONE DEL CICLO CELLULARE; FATTORI DI<br />

CRESCITA FAVORENTI L’ARRESTO DEL CICLO CELLULARE; APOPTOSI E<br />

TUMORI.<br />

INVASIVITA’ NEOPLASTICA: LA FASE AVASCOLARE DELLA CRESCITA<br />

NEOPLASTICA; L’ADESIVITA’ CELLULARE; MODIFICAZIONI DELL’ADESIVITA’<br />

OMOTIPICA NELLE CELLULE TUMORALI; LA LOCOMOZIONE DELLE CELLULE<br />

NEOPLASTICHE; I FATTORI CHEMIOTATTICI PER LE CELLULE NEOPLASTICHE;<br />

MODIFICAZIONI DELL’ATTIVITA’ ETEROTIPICA; LE PROTEASI CHE<br />

DIGERISCONO I COSTITUENTI DELLA MATRICE EXTRACELLULARE; LA FASE<br />

VASCOLARE DELLA CRESCITA NEOPLASTICA.<br />

ORMONI E CANCEROGENESI : L’ADENOCARCINOMA MAMMARIO DEL TOPO;<br />

TUMORI DEL SISTEMA ENDOCRINO; LE SINDROMI ENDOCRINE<br />

PARANEOPLASTICHE; I TUMORI ORMONORESPONSIVI; CENNI SU IMMUNITA’<br />

E TUMORI<br />

CELLULE STAMINALI: CELLULE STAMINALI TUMORALI, MECCANISMI DI<br />

AZIONE E DI CHEMIORESISTENZA AI FARMACI, CARATTERISTICHE DI<br />

CHEMIORESISTENZA DI CELLULESTAMINALI TUMORALI.<br />

Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO 2<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ORE FRONTALI 40 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Concetto <strong>di</strong> salute e malattia, omeostasi, eziologia e patogenesi. Malattie da<br />

cause intrinseche ed estrinseche.<br />

L’esame emocromocitometrico. I leucociti: genesi, morfologia e<br />

fisiopatologia dei linfociti, monociti, neutrofili, eosinofili e basofili. La<br />

formula leucocitaria e le sue variazioni: valori normali delle singole<br />

popolazioni, meccanismi eziopatogenetici delle variazioni e significato<br />

fisiopatologico.<br />

Le citochine pro-infiammatorie e le chemochine; le citochine emopoietiche e<br />

gli interferoni.<br />

Il processo infiammatorio acuto: i fenomeni vascolo-ematici. Definizione e<br />

significato biologico dell’infiammazione, i principali agenti flogogeni, i<br />

fenomeni vascolo-ematici della flogosi, la formazione dell’essudato<br />

infiammatorio, i vari tipi <strong>di</strong> essudato, i segni car<strong>di</strong>nali della flogosi, le cellule<br />

dell’infiammazione, le molecole <strong>di</strong> adesione e la migrazione cellulare, i<br />

recettori Toll-like e la fagocitosi, morte cellulare: necrosi e apoptosi.<br />

Il processo infiammatorio cronico:le principali cause <strong>di</strong> flogosi cronica, le<br />

cellule e i me<strong>di</strong>atori della flogosi cronica, le sequele del processo<br />

infiammatorio cronico, cause ed istogenesi della flogosi cronica<br />

granulomatosa, esempi <strong>di</strong> malattie correlate nell’uomo.<br />

Processo <strong>di</strong> guarigione: i meccanismi rigenerativi e riparativi nel processo <strong>di</strong><br />

guarigione, i me<strong>di</strong>atori biologici implicati nel processo <strong>di</strong> guarigione, i fattori<br />

locali e generali implicati nelle alterazioni del processo <strong>di</strong> guarigione, il<br />

processo <strong>di</strong> guarigione in alcuni tessuti specializzati. L’amiloidosi:<br />

classificazione, eziopatogenesi e fisiopatologia.<br />

Gli effetti sistemici del processo infiammatorio: le proteine della fase acuta, la<br />

velocità <strong>di</strong> eritrose<strong>di</strong>mentazione, le leucocitosi, la febbre, tipi <strong>di</strong> febbre e<br />

significato fisiopatologico, gli altri effetti centrali delle risposte <strong>di</strong> fase acuta:<br />

effetti ipotalamici delle citochine. I glucocorticoi<strong>di</strong> e le risposte<br />

infiammatorie.<br />

La flogosi immune e le reazioni <strong>di</strong> ipersensibilità. definizione <strong>di</strong> allergia,<br />

atopia, anafilassi, la classificazione dei vari tipi <strong>di</strong> ipersensibiltà secondo<br />

Coombs e Gell: criteri generali e i meccanismi patogenetici, il fenomeno <strong>di</strong><br />

Koch e la reazione alla tubercolina.<br />

Lo shock: Definizione e cause <strong>di</strong> shock, classificazione patogenetica dello<br />

shock, evoluzione degli stati <strong>di</strong> shock, mo<strong>di</strong>ficazioni metaboliche nello stato<br />

<strong>di</strong> shock, meccanismi dello shock settico<br />

Le malattie infiammatorie correlate all’età.<br />

ESERCITAZIONI


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE – Piccin<br />

Majno, Joris - CELLULE, TESSUTI E MALATTIE Principi <strong>di</strong> patologia<br />

generale - CEA-Casa e<strong>di</strong>trice Ambrosiana<br />

Rubin, Gorstein, Rubin, Schwarting, Stayer- Patologia Fondamenti clinico<br />

patologici in me<strong>di</strong>cina Rubin- CEA-Casa e<strong>di</strong>trice Ambrosiana


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

Corso <strong>di</strong> Laurea Magistrale in <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Chirurgia</strong>.<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica I<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante:<br />

- MED/10<br />

- MED/11<br />

- MED/23<br />

AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle malattie dell’apparato respiratorio<br />

Clinica delle malattie dell’apparato<br />

car<strong>di</strong>ovascolare – Car<strong>di</strong>ochirurgia<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05576<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/10; MED/11; MED/23<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Vincenzo Bellia<br />

(MODULO 1)<br />

PO UNIPA<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Pasquale Assennato<br />

(MODULO 2)<br />

PA UNIPA<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Giovanni Ruvolo<br />

(MODULO 3)<br />

PO UNIPA<br />

CFU 9.00<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

120<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

90<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna.<br />

ANNO DI CORSO IV<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Complesso <strong>di</strong>dattico via Parlavecchio (aule<br />

LEZIONI<br />

nuove).<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; Attività teorico pratiche.<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria.<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale.<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi.<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre.<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ LUN-MER-VEN; ore 11.00 13.30<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Prof. Bellia: lunedì ore 15.00-17.00 presso<br />

sezione <strong>di</strong>p. universitario<br />

Di.Bi.MIS presso pneumologia<br />

2°; P.O. “V. Cervello”.<br />

Prof.: Assennato: Martedì ore 11.00 14.00<br />

presso U.O. Car<strong>di</strong>ologia AOUP.<br />

Prof. Ruvolo: Lunedì e mercoledì : 16 - 18 .<br />

Qualsiasi altro giorno : previo appuntamento


telefonico al 3382129074-<br />

091.6552780<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.<br />

Vanno espressi utilizzando i descrittori <strong>di</strong> Dublino<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione:<br />

Acquisire le nozioni <strong>di</strong> base delle <strong>di</strong>scipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità <strong>di</strong><br />

utilizzare il linguaggio specifico proprio <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>scipline.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione:<br />

Capacità <strong>di</strong> riconoscere le più comuni malattie car<strong>di</strong>ovascolari e dell’apparato respiratorio e<br />

capacità <strong>di</strong> organizzare in autonomia gli interventi me<strong>di</strong>ci specifici. Capacità <strong>di</strong> dare adeguata<br />

risposta me<strong>di</strong>ca ai bisogni del paziente in relazione alla patologia car<strong>di</strong>ovascolare e dell’apparato<br />

respiratorio.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio:<br />

Essere capace <strong>di</strong> valutare le implicazioni me<strong>di</strong>che legate alla patologia car<strong>di</strong>ologica e dell’apparato<br />

respiratorio in esame.<br />

Abilità comunicative:<br />

Capacità <strong>di</strong> esporre allo staff me<strong>di</strong>co, al paziente e ai familiari che lo richiedano il significato<br />

attuale e prognostico della patologia car<strong>di</strong>ologica e dell’apparato respiratorio in esame.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento:<br />

Capacità <strong>di</strong> aggiornare le proprie conoscenze <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ologia e dell’apparato respiratorio e delle<br />

scienze me<strong>di</strong>che connesse, consultando le pubblicazioni scientifiche proprie <strong>di</strong> questi settori.<br />

Capacità <strong>di</strong> effettuare, utilizzando le conoscenze specifiche acquisite durante il corso, master <strong>di</strong> 2°<br />

livello, corsi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento, seminari specialistici.<br />

Infine lo studente deve conoscere e comprendere le problematiche generali, <strong>di</strong> interesse del<br />

me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia, riguardanti il paziente cardochirurgico nel suo iter <strong>di</strong>agnostico-terapeutico.<br />

• Conoscere ed approfon<strong>di</strong>re i principi <strong>di</strong> anatomia, fisiologia ed anatomia patologica del<br />

cuore e dei grossi vasi<br />

• Affinare le capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi soprattutto nel campo della car<strong>di</strong>ochirurgia<br />

• Sapere comunicare le conoscenze acquisite nel campo della car<strong>di</strong>ochirurgia<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1<br />

Acquisizione delle conoscenze e competenze sull’epidemiologia, l’etiologia, la patogenesi, la<br />

sintomatologia, la <strong>di</strong>agnosi, la prognosi e la terapia delle patologie dell'Apparato Respiratorio <strong>di</strong><br />

più frequente osservazione nella pratica clinica. Completa il corso l’acquisizione delle conoscenze<br />

su alcune tecniche <strong>di</strong>agnostiche e/o terapeutiche <strong>di</strong> più comune esecuzione nella pratica<br />

pneumologica corrente<br />

MODULO<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

2<br />

3<br />

Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio: conoscenze <strong>di</strong> base<br />

Principali sintomi <strong>di</strong> malattie respiratorie: tosse, <strong>di</strong>spnea, emoftoe e dolore toracico.<br />

Principali segni <strong>di</strong> malattie respiratorie: rantoli, sibili, cianosi, ippocratismo <strong>di</strong>gitale.<br />

Altri sintomi e segni non specifici associati a patologia respiratoria.


3<br />

3<br />

2<br />

3<br />

3<br />

1<br />

1<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3<br />

2<br />

2<br />

3<br />

2<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): La bronchite cronica; L’enfisema<br />

polmonare.<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni,<br />

sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.<br />

L’asma bronchiale e le allergie respiratorie.<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni,<br />

sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.<br />

Ossigenoterapia (in acuto ed in cronico) e terapia inalatoria nell’asma e nella BPCO.<br />

I tumori polmonari. Principi <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione e classificazione delle neoplasie maligne<br />

polmonari. Principi base <strong>di</strong> terapia del dolore e relativa assistenza infermieristica nei tumori<br />

polmonari.<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni,<br />

sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.<br />

La patologia della pleura: pleuriti e versamenti pleurici; pneumotorace; mesotelioma.<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni,<br />

sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.<br />

Toracentesi, drenaggio pleurostomico con valvola d’acqua e broncoscopia.<br />

Le bronchiectasie.<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni,<br />

sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.<br />

La sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno (OSAS).<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni,<br />

sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.<br />

Le polmoniti da infezione: acquisite in comunità (CAP) e nosocomiali (HAP). Le polmonite<br />

nell’ospite immunocompromesso e le polmoniti da aspirazione (ad ingestis). Ascesso<br />

polmonare. Principali agenti patogeni coinvolti (batteri, virus, miceti) nelle CAP e HAP.<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni,<br />

sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.<br />

Le pneumopatie infiltrative <strong>di</strong>ffuse: La fibrosi polmonare i<strong>di</strong>opatica; La sarcoidosi.<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni,<br />

sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.<br />

La tubercolosi polmonare.<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni,<br />

sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.<br />

Embolia polmonare.<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni,<br />

sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.<br />

Meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> fisiopatologia respiratoria: test <strong>di</strong> funzionalità respiratoria; emogasanalisi<br />

arteriosa e saturimetria; test del cammino; monitoraggio poligrafico durante il sonno.<br />

Principi <strong>di</strong> interpretazione <strong>di</strong> base degli esami strumentali/test in oggetto.<br />

L’insufficienza respiratoria acuta e cronica.<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni,<br />

sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.<br />

Ventilazione meccanica non-invasiva: principi base delle modalità <strong>di</strong> ventilazione noninvasiva,<br />

il circuito paziente e le interfacce, le complicanze/effetti indesiderati.<br />

ESERCITAZIONI<br />

Semeiotica fisica delle principali patologie respiratorie.<br />

Diagnostica <strong>di</strong>fferenziale delle principali sindromi respiratorie.<br />

Compilazione della cartella clinica.<br />

Esecuzione ed interpretazione dei principali test <strong>di</strong> fisiopatologia respiratoria.<br />

Discussione <strong>di</strong> casi clinici.<br />

Interpretazione dei principali quadri ra<strong>di</strong>ologici in patologie respiratorie.<br />

Bonsignore G, Bellia V. Malattie dell'apparato respiratorio. 3° ed. Milano: McGraw Hill<br />

2006.


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO II<br />

Acquisizione del bagaglio <strong>di</strong> conoscenze sui temi dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi, della<br />

clinica, della <strong>di</strong>agnosi e della terapia delle patologie dell'apparato car<strong>di</strong>ovascolare <strong>di</strong> più frequente<br />

riscontro nella pratica clinica. A completamento degli obiettivi del corso lo studente deve acquisire<br />

conoscenze sulle più comuni tecniche <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche in uso nella pratica della<br />

me<strong>di</strong>cina car<strong>di</strong>ovascolare.<br />

MODULO<br />

ORE<br />

FRONTALI<br />

4<br />

2<br />

2<br />

6<br />

9<br />

9<br />

3<br />

6<br />

2<br />

2<br />

2<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio: conoscenze <strong>di</strong> base<br />

Esame Clinico e Strumentale Apparato car<strong>di</strong>ovascolare<br />

Indagini strumentali: L’elettrocar<strong>di</strong>ogramma<br />

Insufficienza car<strong>di</strong>aca<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi,<br />

storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto<br />

Car<strong>di</strong>opatia ischemica:<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi,<br />

storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto<br />

Valvulopatie<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi,<br />

storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto<br />

Aritmie Car<strong>di</strong>ache<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi,<br />

storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto<br />

Miocar<strong>di</strong>opatie<br />

Definizione, classificazione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica,<br />

segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto<br />

Embolia Polmonare<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi,<br />

storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto<br />

Arteriopatie obliteranti<br />

Definizione, epidemiologia, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi,<br />

storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto<br />

Aneurismi dell’Aorta<br />

Definizione, classificazione,epidemiologia, classificazione, fattori <strong>di</strong> rischio, fisiopatologia,<br />

anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto<br />

ESERCITAZIONI<br />

Semeiotica fisica delle principali patologie car<strong>di</strong>ovascolari<br />

Diagnostica <strong>di</strong>fferenziale del dolore toracico<br />

Compilazione della cartella clinica.<br />

Test Provocativi.<br />

Discussione <strong>di</strong> casi clinici.


TESTI<br />

CONSIGLIAT<br />

I<br />

MODULO<br />

ORE<br />

FRONTALI<br />

TESTI<br />

CONSIGLI<br />

ATI<br />

Interpretazione dei principali quadri elettrocar<strong>di</strong>ografici<br />

Harrison<br />

Rugal<strong>di</strong><br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

CARDIOCHIRURGIA<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Lo studente deve acquisire la conoscenza dei principali processi patologici a carico del cu<br />

e dei grossi vasi, della clinica e delle meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> valutazione clinico-strumentale, d<br />

soluzioni chirurgiche riconosciute efficaci e che hanno particolare riflesso pratico nell’att<br />

assistenziale del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia.<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Saranno approfon<strong>di</strong>ti gli aspetti clinico-<strong>di</strong>agnostico-terapeutici <strong>di</strong>:<br />

• Sreening preoperatorio del paziente cardochirurgico da parte del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia<br />

• Valutazione delle patologie associate riguardo soprattutto l’in<strong>di</strong>cazione chirurgica e il rischio<br />

operatorio<br />

• La circolazione extracorporea, la protezione cerebrale e l’arresto <strong>di</strong> circolo in rapporto alle<br />

possibili sequele postoperatorie<br />

• Le problematiche postoperatorie sia imme<strong>di</strong>ate che tar<strong>di</strong>ve, dopo la <strong>di</strong>missione ospedaliera<br />

• Car<strong>di</strong>opatia ischemica: in<strong>di</strong>cazioni e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> rivascolarizzazione miocar<strong>di</strong>ca; in<strong>di</strong>cazioni al<br />

trattamento chirurgico delle complicazioni dell’infarto miocar<strong>di</strong>co.<br />

• Valvulopatie acquisite: fisiopatologia, in<strong>di</strong>cazioni chirurgiche, principi <strong>di</strong> trattamento<br />

chirurgico<br />

• Protesi valvolari: in<strong>di</strong>cazioni e problematiche riguardo l’anticoagulazione<br />

• Aneurismi dell’aorta ascendente: fisiopatologia , in<strong>di</strong>cazioni chirurgiche e principi <strong>di</strong><br />

trattamento; eventuali sequele e complicazioni postoperatorie tar<strong>di</strong>ve.<br />

• Dissezione acuta dell’aorta<br />

• Tumori car<strong>di</strong>aci<br />

• Car<strong>di</strong>opatie congenite: <strong>di</strong>fetto interventricolare, <strong>di</strong>fetto interatriale,ritorno venoso anomalo<br />

polmonare, coartazione dell’aorta.<br />

ESERCITAZIONI<br />

Oltre alle esercitazioni che potranno essere effettuate in reparto, saranno proiettati<br />

filmati operatori e sarà possibile assistere in <strong>di</strong>retta video ad interventi<br />

car<strong>di</strong>ochirurgici<br />

1. Principi <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ochirurgia – Poletto E<strong>di</strong>tore<br />

Giovanni Ruvolo<br />

2. Qualsiasi testo <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ochirurgia


FACOLTA’ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> - Chirone<br />

CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica II<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Patologia Sistematica Integrata<br />

CODICE INSEGNAMENTO 83100<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI Due<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 12: Gastroenterologia<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

MED 15: Ematologia<br />

Antonio Craxì<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario (Med 12)<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Sergio Siragusa<br />

Professore Associato (Med 15)<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO<br />

PERSONALE<br />

15<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

45 ore tirocinio<br />

PROPEDEUTICITÀ Anatomia Umana, Istologia ed Embriologia,<br />

Biochimica, Biologia e genetica, Fisiologia<br />

Umana, Microbiologia, Immunologia, Patologia<br />

Generale, Fisiopatologia Clinica<br />

ANNO DI CORSO Quarto<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Martedì e giovedì, ore 11-14, I semestre<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni frontali). Esercitazioni<br />

teorico-pratiche<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Secondo calendario<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Previo contatto telefonico presso Segreteria<br />

Gastroenterologia (091 6552280, ore 8-14)<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

- Obbiettivo è il raggiungimento <strong>di</strong> conoscenze e capacità <strong>di</strong> comprensione nell’ambito della<br />

fisiopatologia, della clinica e della terapia me<strong>di</strong>ca e chirurgica delle principali malattie<br />

dell’apparato <strong>di</strong>gerente, epato-biliari e pancreatiche e delle principali patologie ematologiche e<br />

dell’emostasi. Obbiettivo è anche la conoscenza degli aspetti <strong>di</strong> semeiotica funzionali e<br />

strumentali e la metodologia clinica specifica del campo.<br />

I Discenti alla fine del C.I. dovranno <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> avere raggiunto i seguenti obiettivi:<br />

- capacità <strong>di</strong> applicare le loro conoscenze e la capacità <strong>di</strong> comprensione in maniera da <strong>di</strong>mostrare<br />

un approccio professionale ai problemi clinici <strong>di</strong> interesse gastroenterologico ed ematologico,<br />

<strong>di</strong>mostrando un’adeguata capacità <strong>di</strong> risolvere problemi clinici negli ambiti suddetti.<br />

- capacità <strong>di</strong> raccogliere ed interpretare i dati clinici rilevanti ed a formulare in maniera autonoma<br />

le ipotesi <strong>di</strong>agnostiche più probabili<br />

- capacità <strong>di</strong> comunicare informazioni, dati e soluzioni <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche ad altri<br />

professionisti del settore<br />

- capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento necessaria per intraprendere stu<strong>di</strong> successivi in autonomia


- OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Facilitare l’appren<strong>di</strong>mento dei meccanismi<br />

fisiopatologici e delle relative manifestazioni cliniche, nonchè le basi della <strong>di</strong>agnosi<br />

e della terapia dei più rilevanti processi patologici <strong>di</strong> ambito gastroenterologico.<br />

- Saper interpretare i test <strong>di</strong>agnostici ed effettuare una corretta <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale<br />

dei più rilevanti processi patologici <strong>di</strong> ambito gastroenterologico.<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30 0re<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO: Gastroenterologia<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Disfagia e patologia motoria dell’esofago.<br />

Diverticoli esofagei. Neoplasie dell’esofago<br />

Ernia jatale, Malattia da reflusso gastroesofageo.<br />

Patologie da Helicobacter Pilori. Gastriti acute e croniche. Gastropatie da<br />

farmaci.<br />

Ulcera peptica<br />

Neoplasie dello stomaco<br />

Neoplasie del duodeno e tenue. GIST<br />

Complicanze dell’ulcera gastroduodenale<br />

Malattia celiaca e malassorbimenti.<br />

Diarree croniche ad etiologia infettiva e <strong>di</strong>sendocrina.<br />

Malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia <strong>di</strong> Crohn) e loro<br />

complicanze<br />

Malattie infiammatorie croniche intestinali (rettocolite ulcerosa) e loro<br />

complicanze<br />

Stipsi. Malattia <strong>di</strong>verticolare del colon<br />

Poliposi e carcinoma del colon-retto<br />

Epatiti virali acute. Insufficienza epatica acuta<br />

Epatiti virali croniche.<br />

Cirrosi epatica<br />

Epatocarcinoma<br />

Steatosi e steatoepatite non alcoolica.<br />

Epatopatie da alcool. Danni epatici da farmaci.<br />

Colelitiasi, coledocolitiasi e colangiti settiche.<br />

Carcinomi delle vie biliari e della colecisti.<br />

Emocromatosi ere<strong>di</strong>taria; siderosi epatiche secondarie<br />

Malattia <strong>di</strong> Wilson e altri <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni genetici del metabolismo ad<br />

interessamento epatico<br />

Lesioni cistiche epatiche non parassitarie. Idatidosi epatica<br />

Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite<br />

sclerosante)<br />

Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite<br />

sclerosante)<br />

Pancreatiti acute<br />

Pancreatiti croniche<br />

Sindrome da colon irritabile<br />

Neoplasie del pancreas esocrino ed endocrino e della papilla <strong>di</strong> Vater<br />

Iperbilirubinemie eredo-metaboliche


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

30 ore<br />

Trapianto epatico<br />

ESERCITAZIONI<br />

Tirocinio me<strong>di</strong>ante esercitazioni in Reparto, in Ambulatorio e presso Servizi<br />

Diagnostici. Discussioni casi clinici e simulazione <strong>di</strong> algoritmi <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e<br />

terapia<br />

Manuale <strong>di</strong> Gastroenterologia / Unigastro, Coor<strong>di</strong>namento nazionale docenti<br />

universitari malattie dell'apparato <strong>di</strong>gerente. - E<strong>di</strong>zione 2009. - Roma : E<strong>di</strong>trice<br />

Gastroenterologica Italiana, [2009].<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO: Ematologia<br />

- OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Facilitare l’appren<strong>di</strong>mento<br />

dei meccanismi fisiopatologici e delle relative manifestazioni<br />

cliniche, nonchè le basi della <strong>di</strong>agnosi e della terapia dei più<br />

rilevanti processi patologici <strong>di</strong> ambito ematologico.<br />

- Saper interpretare i test <strong>di</strong>agnostici ed effettuare una corretta<br />

<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale dei più rilevanti processi patologici <strong>di</strong><br />

ambito ematologico.<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Unità <strong>di</strong>dattica<br />

Fisiopatologia dell’emopoiesi<br />

Patologie della cellula staminale: insufficienza midollare<br />

Patologie della cellula staminale: sindromi mieloproliferative JAK2 positive<br />

(Policitemia Vera, Trombocitemia Essenziale, Mielofibrosi I<strong>di</strong>opatica)<br />

Patologie della cellula staminale: sindromi mielo<strong>di</strong>sproliferative Ph positive<br />

(Leucemia Mieloide Cronica e correlate)<br />

Sindromi mielo<strong>di</strong>splastiche (classificazione morfologica e citogenetica)<br />

Anemie ipoproliferative<br />

Anemie iperproliferative<br />

Disor<strong>di</strong>ni delle piastrine: piastrinopenie e piastrinopatie (congenite e/o<br />

acquisite)


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Meccanismi cellulari della coagulazione<br />

Diatesi emorragiche congenite ed acquisite<br />

Diatesi trombofiliche congenite ed acquisite<br />

Disor<strong>di</strong>ne delle plasma cellule (Mieloma multiplo, MGUS)<br />

Disor<strong>di</strong>ne delle plasma cellule (Amiloidosi e M. Waldestrom)<br />

Malattie linfoproliferative (Leucemia Linfatica Cronica)<br />

Linfoma <strong>di</strong> Hodgkin<br />

Linfomi non Hodgkin aggressivi<br />

Linfomi non Hodgkin indolenti (MALT, etc)<br />

Leucemie Acute Mieloi<strong>di</strong><br />

Leucemie Acute Linfoi<strong>di</strong><br />

Concetti generali <strong>di</strong> efficacia alla terapia: Malattia Minima Residua,<br />

Remissione completa, parziale e molecolare<br />

Trapianto <strong>di</strong> cellule staminali emopoietiche (autologo ed allogenico)<br />

Concetti <strong>di</strong> terapia sostitutiva e trasfusionale<br />

ESERCITAZIONI<br />

Malattie del sangue e degli organi ematopoietici 4/ed Autore: Gianluigi<br />

Castol<strong>di</strong>, Vincenzo Liso - E<strong>di</strong>zione 2004, The McGraw-Hill Companies


18<br />

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> – Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica III<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante, Professionalizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità me<strong>di</strong>che<br />

Formazione clinica inter<strong>di</strong>sciplinare e me<strong>di</strong>cina<br />

basata sulle evidenze<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13253<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED13,MED14, MED16<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

(MODULO 1)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 3)<br />

Aldo Galluzzo<br />

Prof. Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Cottone Santina<br />

Prof. Associato<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Ferrante Angelo<br />

Ricercatore Universitario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 9<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

105<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

90<br />

PROPEDEUTICITÀ Tutti gli insegnamenti del primo triennio<br />

ANNO DI CORSO IV<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Aula H<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula e esercitazioni in reparto e/o<br />

ambulatori<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni e orario delle lezioni<br />

DIDATTICHE<br />

Martedì ore 8-11<br />

Mercoledì ore 8-11<br />

Giovedì ore 8-11<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Endocrinologia : Mercoledì ore 12-14<br />

STUDENTI<br />

Nefrologia. Giovedì ore 12:30-14:00<br />

Reumatologia Mercoledì ore 10-12<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che regolano le funzioni<br />

d’organo correlati alle funzioni secretive endocrine, immunologiche ed eventuali influenze sul


sistema escretivo renale. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche,<br />

endocrine, renali e immunoreumatologiche.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Essere in grado <strong>di</strong> eseguire le procedure <strong>di</strong>agnostiche e tecniche <strong>di</strong> base, saperne analizzare ed<br />

interpretare i risultati, allo scopo <strong>di</strong> definire correttamente la natura <strong>di</strong> un problema.,siano esse <strong>di</strong><br />

rilevanza endocrinologica, metabolica, nefrologica o reumatologia<br />

Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche adeguate, allo scopo <strong>di</strong><br />

salvaguardare la vita e saper applicare i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza sulla base delle<br />

attuali evidenze in ambito endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico .<br />

Essere in grado <strong>di</strong> riconoscere correttamente e in autonomia le urgenze me<strong>di</strong>che più comuni in<br />

endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Essere in grado <strong>di</strong> formulare giu<strong>di</strong>zi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem<br />

solving") ) Sapere identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del<br />

pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da <strong>di</strong>verse<br />

fonti.<br />

Abilità comunicative<br />

Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le<br />

problematiche, comprendendone i loro contenuti.<br />

Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro<br />

parenti, rendendoli capaci <strong>di</strong> prendere delle decisioni come partners alla pari. Interagire con altre<br />

figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro <strong>di</strong> gruppo efficiente.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e<br />

biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili.<br />

Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto<br />

alle pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del<br />

livello sanitario<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE, FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E<br />

FISIOPATOLOGICHE DEL SISTEMA ENDOCRINO<br />

MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI E IPOFUNZIONANTI<br />

TIREOPATIE ENDOCRINE AUTOIMMUNI<br />

GOZZO NODULARE E MULTINODULARE NON TOSSICO E TOSSICO<br />

MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI<br />

IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI<br />

CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI<br />

PATOGENESI, FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE TIPO1, TIPO2 E DEL<br />

DIABETE GESTAZIONALE<br />

COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA<br />

COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA<br />

MODULO 1<br />

ENDOCRINOLOGIA


ORE FRONTALI<br />

30<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1) VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE,<br />

FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL<br />

SISTEMA ENDOCRINO<br />

2) MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI (ACROMEGALIA,<br />

IPERPROLATTINEMIE COMPRESI I PROLATTINOMI, MORBO DI<br />

CUSHING)<br />

3) MALATTIE IPOFISARIE IPOFUNZIONANTI (IPOPITUITARISMI<br />

PARRZIALI E TOTALI): Nanismo ipofisario Sindrome <strong>di</strong> Shehan,<br />

Sindrome <strong>di</strong> Simmonds<br />

4) CICLO DELLO IODIO E MALATTIE DA CARENZA O ECCESSO<br />

DI IODIO<br />

5) TIREOPATIE ENDOCRINE AUTOIMMUNI (GRAVES<br />

,HASHIMOTO, SILENTE E POST PARTUM)<br />

6)<br />

7) TUMORI TIROIDEI (PAPILLARE, FOLLICOLARE,<br />

ANAPLASTICO, MIDOLLARE)<br />

8) METABOLISMO CALCIO FOSFORO E MALATTIE DELLE<br />

PARATIROIDI<br />

9) MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI (Ad<strong>di</strong>son), da<br />

deficit gnetici enzimatici, iposurrenalismi iatrogeni) e<br />

IPERFUNZIONANTI (Iperplasia nodulare o <strong>di</strong>ffusa o da ACTH<br />

ectopico)<br />

10) IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI<br />

11) TUMORI NEUROENDOCRINI (FEOCROMOCITOMA, CARCINOIDE,<br />

GASTRINOMI, GLUCAGONOMI, MEN1, MEN2)<br />

12) CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI<br />

13) PATOGENESI, FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE<br />

TIPO1, TIPO2 E DEL DIABETE GESTAZIONALE<br />

14) ALTRE FORME DI DIABETE AD EZIOLOGIA NOTA<br />

15) COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA<br />

16) COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA<br />

17) IPERURICEMIE E GOTTA<br />

ESERCITAZIONI<br />

Sapere raccogliere una corretta anamnesi mirata alle malattie<br />

endocrinologiche e metaboliche, sapere correlare segni e sintomi alle malattie<br />

endocrine e metaboliche. Semeiotica dei <strong>di</strong>versi organi ed apparati in<br />

relazione ai sospetti <strong>di</strong>agnostici delle malattie endocrine e metaboliche, in<br />

particolare con le più frequenti patologie dal punto <strong>di</strong> vista epidemiologico:<br />

sapere palpare una tiroide, saper visualizzare le caratteristiche dei noduli<br />

tiroidei, sapere evidenziare i segni clinici <strong>di</strong> ipo o iperfunzione, saper<br />

riconoscere quadri <strong>di</strong> insulinoresistenza sia dal punto <strong>di</strong> vista fenotipico che<br />

clinico (epatomegalia, ipertensione, <strong>di</strong>slipidemia, obesità). Semeiotica delle<br />

complicanze acute e croniche dellla malattia <strong>di</strong>abetica (coma ipoglicemico,<br />

iperglicemico, cheto o non cheto acidosico iperosmolare) Semeiotica clinica<br />

degli ipo e iposurrenalismi. Semeiotica clinica degli ipostaturalismi,<br />

dell’acromegalia, degli ipogona<strong>di</strong>smi.<br />

Lenzi, Lombar<strong>di</strong>, Martino, Vigneri . Endocrinologia Clinica, Minerva Me<strong>di</strong>ca<br />

Greenspan, Endocrinologia Generale e Clinica, Piccin


Harrison’s: Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna Ed. McGraw Hill<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Parametri <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> malattia renale.<br />

Classificazione delle mm. renali: le gran<strong>di</strong> sindromi renali.<br />

La sindrome nefritica acuta<br />

La sindrome nefrosica<br />

Insufficienza renale cronica e sindrome uremica<br />

Generalità sulle terapie sostitutive<br />

Ipertensione nefrovascolare<br />

MODULO 2 NEFROLOGIA<br />

ORE FRONTALI<br />

20<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. Parametri <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> malattia renale.<br />

2. Classificazione delle mm. renali: le gran<strong>di</strong> sindromi renali.<br />

3. La sindrome nefritica acuta. Glomerulonefrite poststreptococcica.<br />

4. Anomalie urinarie isolate. Nefropatia da depositi <strong>di</strong> IgA.<br />

5. La sindrome nefrosica. Malattia a lesioni minime; glomerulonefrite focale<br />

e segmentale; nefropatia membranosa; glomerulonefrite membrano-<br />

proliferativa.<br />

6. Glomerulonefrite rapidamente progressiva. Sindrome <strong>di</strong> Goodpasture;<br />

nefropatie associate ad ANCA.<br />

7. Insufficienza renale acuta. Insufficienza renale prerenale; Necrosi<br />

tubulare acuta.<br />

8. Insufficienza renale cronica e sindrome uremica.<br />

9. Nefropatie secondarie. Nefropatia lupica; nefropatia <strong>di</strong>abetica.<br />

10.Generalità sulle terapie sostitutive: emo<strong>di</strong>alisi e <strong>di</strong>alisi peritoneale;<br />

trapianto <strong>di</strong> rene.<br />

11. Ipertensione nefrovascolare<br />

ESERCITAZIONI<br />

Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere<br />

l’anamnesi nefrologica; porre i quesiti rilevanti ai fini <strong>di</strong>agnostici nel paziente<br />

con sospetto <strong>di</strong> nefropatia; lettura ed interpretazione dell’esame <strong>di</strong> urina;<br />

eseguire l’esame standard estemporaneo delle urine (me<strong>di</strong>ante stick);<br />

raccogliere le urine per l’esame chimico-fisico; raccogliere le urine per urino<br />

coltura; calcolare la clearance della creatinina e stimare il filtrato<br />

glomerulare; presentazione e <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> casi clinici.<br />

Harrison. Principi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina interna. Ed. McGraw Hill;<br />

De Santo NG, Camussi G, D’Armiento M. Malattie dell’apparato urinario.<br />

E<strong>di</strong>toriale Bios<br />

Schena - Selvaggi – Gesual<strong>di</strong>. Malattie dei reni e delle vie urinarie,<br />

McGraw-Hill<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Classificazione ed epidemiologia delle malattie reumatiche<br />

Valutazione dei segni e sintomi delle malattie reumatiche


Osteoartrosi<br />

Artriti da agenti infettivi<br />

Artrite reumatoide<br />

Generalità delle connettiviti:<br />

Lupus Eritematoso Sistemico (LES<br />

Sclerosi sistemica<br />

Sindrome <strong>di</strong> Sjögren<br />

Le vasculiti: generalità, classificazione e quadri clinici, vasculiti ANCA-associate<br />

Sindromi crioglobulinemiche<br />

Malattia <strong>di</strong> Behçet<br />

MODULO 3 REUMATOLOGIA<br />

ORE FRONTALI<br />

20<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

1. Classificazione ed epidemiologia delle malattie reumatiche<br />

2. Il laboratorio e l’imaging in reumatologia<br />

3. Valutazione dei segni e sintomi delle malattie reumatiche<br />

4. Osteoartrosi<br />

5. Le spon<strong>di</strong>loartriti: spon<strong>di</strong>lite anchilosante, artrite psoriasica, artropatie<br />

enteropatiche, artrite reattiva<br />

6. Artriti da agenti infettivi<br />

8. Artrite reumatoide<br />

9. Generalità delle connettiviti:<br />

10. Lupus Eritematoso Sistemico (LES),<br />

11. Sindrome da anticorpi antifosfolipi<strong>di</strong><br />

12. Sclerosi sistemica<br />

13. Miopatie infiammatorie (polimiosite, dermatomiosite, miosite a corpi<br />

inclusi)<br />

14. Sindrome <strong>di</strong> Sjögren<br />

15. Le vasculiti: generalità, classificazione e quadri clinici,<br />

vasculiti ANCA-associate<br />

17. Sindromi crioglobulinemiche<br />

16. Malattia <strong>di</strong> Behçet<br />

17. Artropatie da microcristalli: gotta, condrocalcinosi, da deposito <strong>di</strong><br />

idrossiapatite etc.<br />

Polimialgia reumatica<br />

Fibromialgia<br />

19. Principali malattie ossee: osteoporosi, morbo <strong>di</strong> Paget, osteomalacie<br />

etc.<br />

20. Sindromi algo<strong>di</strong>strofiche<br />

21. Reumatismi paraneoplastici<br />

22. Malattie rare in reumatologia<br />

ESERCITAZIONI<br />

La <strong>di</strong>dattica teorico-pratica avrà i seguenti temi:<br />

- raccogliere un’anamnesi mirata alle malattie reumatiche;<br />

- eseguire un accurato esame obiettivo in pazienti con sintomatologia<br />

dolorosa a carico delle articolazioni;<br />

- rilevare i segni <strong>di</strong> flogosi e <strong>di</strong> ridotta funzionalità articolare ed identificare la<br />

presenza <strong>di</strong> versamento;<br />

- come si esegue un’artrocentesi;


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

- analisi del liquido sinoviale e le informazioni che questo può darci per la<br />

<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale delle artriti;<br />

- interpretare ai fini <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale i risultati delle indagini <strong>di</strong><br />

laboratorio e strumentali nelle malattie reumatiche;<br />

- come si esegue la terapia infiltrativa delle articolazioni.<br />

Giovanni Triolo, Angelo Ferrante, Giuseppa Triolo. Immunoreumatologia.<br />

Ed. EDISES<br />

Silvano Todesco, Malattie reumatiche Ed. McGraw Hill<br />

Unireuma AA.VV., Reumatologia Ed. Idelson-Gnocchi<br />

Harrison. Principi <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> Interna. Ed. McGraw Hill


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PATOLOGIA SISTEMATICA IV<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità me<strong>di</strong>co-chirurgiche<br />

CODICE INSEGNAMENTO 13257<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI SI<br />

NUMERO MODULI 3<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 18 MED 22 MED 24<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Darvinio Melloni<br />

(MODULO 1)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Urologia<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Leonardo Ficano<br />

(MODULO 2)<br />

Professore Associato <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Generale<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

Guido Bajar<strong>di</strong><br />

(MODULO 3)<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Vascolare<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

90<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

60<br />

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio<br />

ANNO DI CORSO IV<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE<br />

LEZIONI<br />

Complesso delle Aule Nuove<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in<br />

corsia, ambulatorio e sala operatoria<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ<br />

DIDATTICHE<br />

Giorni e orario delle lezioni da definire<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni e orari <strong>di</strong> ricevimento:<br />

STUDENTI<br />

Prof. Melloni: Martedì 10 – 12<br />

Prof. Ficano: Martedì 10 – 12<br />

Prof. Bajar<strong>di</strong>: Martedì e Venerdì 9 - 12<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

− Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute.<br />

− Conoscere e saper attuare i principali interventi farmacologici, chirurgici, psicologici,<br />

sociali e <strong>di</strong> altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure <strong>di</strong><br />

tipo terminale.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione


− Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti<br />

sociali, come la salute occupazionale.<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> realizzare un esame dello stato fisico e mentale.<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> analizzare ed interpretare i risultati delle procedure <strong>di</strong>agnostiche e<br />

tecniche <strong>di</strong> base, allo scopo <strong>di</strong> definire correttamente la natura <strong>di</strong> un problema.<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> eseguire correttamente le strategie <strong>di</strong>agnostiche adeguate, allo scopo <strong>di</strong><br />

salvaguardare la vita e saper applicare i principi della me<strong>di</strong>cina basata sull'evidenza per<br />

suggerire le terapie chirurgiche adeguate.<br />

− Saper esercitare il corretto giu<strong>di</strong>zio clinico per stabilire le <strong>di</strong>agnosi e le terapie nel singolo<br />

paziente.<br />

− Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi <strong>di</strong>agnostici, delle<br />

modalità terapeutiche e delle tecnologie de<strong>di</strong>cate alla cura della salute.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

− Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e<br />

della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da <strong>di</strong>verse fonti.<br />

− Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle<br />

decisioni prese durante la pratica me<strong>di</strong>ca.<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati,<br />

per risolvere i problemi.<br />

− Riconoscere che una buona pratica me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>pende strettamente dall'interazione e dalle<br />

buone relazioni tra me<strong>di</strong>co, paziente e famiglia, a salvaguar<strong>di</strong>a del benessere, della <strong>di</strong>versità<br />

culturale e dell'autonomia del paziente.<br />

− Acquisire il senso <strong>di</strong> responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti.<br />

Abilità comunicative<br />

− Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le<br />

problematiche, comprendendone i loro contenuti.<br />

− Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e<br />

loro parenti, rendendoli capaci <strong>di</strong> prendere delle decisioni come partners alla pari.<br />

− Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le<br />

interazioni con i pazienti e con la comunità<br />

− Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un<br />

lavoro <strong>di</strong> gruppo efficiente<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

− Essere in grado <strong>di</strong> raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione<br />

sanitaria e biome<strong>di</strong>ca dalle <strong>di</strong>verse risorse e database <strong>di</strong>sponibili.<br />

− Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> dati<br />

clinici.<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Gli studenti devono aver acquisito la capacità <strong>di</strong> saper interpretare le anomalie dell’apparato<br />

urinario, <strong>di</strong>gestivo e vascolare che si riscontrano nelle <strong>di</strong>verse malattie.<br />

Devono conoscere l’eziologia e la storia naturale dele malattie acute e croniche.<br />

Tali conoscenze verranno acquisite attraverso lezioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica frontale e verificate me<strong>di</strong>ante<br />

esami.<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Gli studenti devono essere in grado <strong>di</strong> gestire correttamente le urgenze urologiche, <strong>di</strong>gestive e<br />

vascolari più comuni.<br />

Devono essere in grado <strong>di</strong> eseguire le procedure <strong>di</strong>agnostiche e tecniche <strong>di</strong> base.<br />

Devono saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e<br />

culturali.<br />

Devono conoscere i ruoli e le responsabilità dell’altro personale sanitario nel provvedere alle cure.


Devono <strong>di</strong>mostrare comprensione dei meccanismi che sono alla base dell’efficacia e della qualità<br />

delle cure.<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

Gli studenti devono comprendere l’importanza e le limitazioni del pensiero scientifico per stabilire<br />

la causa, il trattamento e la prevenzione delle affezioni urologiche, <strong>di</strong>gestive e vascolari.<br />

Devono saper identificare i principi morali, etici e legali inerenti la professione me<strong>di</strong>ca.<br />

Devono acquisire valori come l’eccellenza, l’altruismo, la responsabilità, la compassione,<br />

l’empatia, l’onestà e l’impegno a seguire meto<strong>di</strong> scientifici.<br />

Devono riconoscere che una buona pratica me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>pende dalle buone relazioni fra me<strong>di</strong>co,<br />

paziente e famiglia.<br />

Devono avere rispetto nei confronti dei colleghi instaurando rapporti <strong>di</strong> collaborazione.<br />

Devono avere la consapevolezza dell’obbligo morale <strong>di</strong> dover provvedere alle cure me<strong>di</strong>che<br />

terminali comprese le terapie del dolore.<br />

Abilità comunicative<br />

Gli studenti devono mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i<br />

pazienti e i loro parenti.<br />

Devono interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti.<br />

Devono <strong>di</strong>mostrare sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i<br />

pazienti.<br />

Devono saper comunicare in maniera efficace scritta e orale.<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Gli studenti devono essere in grado <strong>di</strong> raccogliere e organizzare l’informazione sanitaria e<br />

biome<strong>di</strong>ca.<br />

Devono saper utilizzare la tecnologia associata all’informazione e alle comunicazioni come<br />

supporto alle pratiche <strong>di</strong>agnostiche, terapeutiche e preventive.<br />

Devono saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi <strong>di</strong> gestione dei casi<br />

clinici.<br />

Devono avere un buon archivio della loro pratica me<strong>di</strong>ca per una sua analisi e miglioramento.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

1<br />

ORE FRONTALI<br />

20<br />

UROLOGIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Formare me<strong>di</strong>ci con elevato livello <strong>di</strong> competenza tecnico – culturale nelle<br />

problematiche inerenti l’ Urologia con particolare interesse chirurgico.<br />

L’Urologia quale branca della <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> che si occupa della <strong>di</strong>agnosi e terapia<br />

delle malattie e delle malformazioni dei reni, ureteri, vescica ed apparato<br />

genitale maschile ed inoltre della compromissione dell’attività sessuale, della<br />

fertilità, ma anche <strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi legati all’identità <strong>di</strong> genere.<br />

Ambiti <strong>di</strong> interesse e quin<strong>di</strong> obiettivi formativi irrinunciabili sono:<br />

Malformazioni apparato urogenitale; Tumori del rene, vie escretrici, vescica e<br />

prostata; Calcolosi urinaria; Ipertrofia prostatica benigna.<br />

Semeiotica fisica e strumentale delle malattie renali e dell’apparato<br />

urogenitale; Infezioni urinarie e sindrome ostruttiva; Reflusso vescicoureterale.<br />

Elementi generali <strong>di</strong> oncologia dell’apparato urogenitale e terapie integrate;<br />

Tumori del testicolo.


Andrologia chirurgica; Patologie dell’apparato sessuale maschile ivi comprese<br />

la <strong>di</strong>sfunzione erettile e la sterilità.<br />

Neurofisiologia della minzione; Vescica neurologica; Incontinenza urinaria e<br />

principi <strong>di</strong> terapia riabilitativa.<br />

L’attività Urologica del Policlinico è molto intensa. Le patologie urologiche<br />

affrontate sono le più varie ma, tra queste, le neoplasie a carico dell’apparato<br />

uro-genitale sono quelle che hanno la maggiore incidenza sulla qualità <strong>di</strong> vita<br />

(QoL) e, nei maschi, sulla salute sessuale in particolare. Dalle stime derivanti<br />

dall’epidemiologia dei tumori urologici, si rilevano dati imponenti<br />

sull’incidenza e sulla mortalità dei pazienti affetti da tali neoplasie.<br />

OGGI NON E’ QUINDI POSSIBILE LAUREARSI IN MEDICINA SENZA<br />

AVERE UNA ADEGUATA CONOSCENZA DELL’UROLOGIA E DELLE<br />

TECNICHE DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE AD ESSA CORRELATE.<br />

Obiettivi formativi <strong>di</strong> base: l'appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>te conoscenze <strong>di</strong><br />

Anatomia, fisiopatologia, della semeiotica funzionale e strumentale e della<br />

clinica dell'apparato urinario e genitale maschile<br />

Sono specifici ambiti <strong>di</strong> competenza affine e integrativa la chirurgia delle alte<br />

e basse vie urinarie, la chirurgia oncologica, la chirurgia del retroperitoneo, la<br />

chirurgia sostitutiva e ricostruttiva, l'andrologia chirurgica. Fisiopatologia,<br />

anatomia chirurgica e me<strong>di</strong>cina operatoria; l'acquisizione <strong>di</strong> adeguate<br />

conoscenze informatiche, statistiche,utili sia per una organica gestione <strong>di</strong> un<br />

reparto sia per un corretto inquadramento epidemio-logico delle varie<br />

patologie sia per una corretta gestione del follow-up.<br />

L'acquisizione <strong>di</strong> un'esperienza pratica necessaria per una valutazione clinica<br />

<strong>di</strong> un paziente definendone la tipologia in base alle conoscenze <strong>di</strong> patologia<br />

clinica, anatomia patologica, fisiologia e metodologia clinica; la conoscenza<br />

degli aspetti me<strong>di</strong>co-legali relativi alla propria professione e le leggi ed i<br />

regolamenti che governano l'assistenza sanitari;<br />

Obiettivi formativi della tipologia: le conoscenze fondamentali <strong>di</strong> Anatomia<br />

Topografica, importanti per definire una cartella clinica urologica, l'esame<br />

clinico obiettivo (con particolare rilevo all’esecuzione <strong>di</strong> una esplorazione<br />

rettale e la valutazione dei genitali esterni) e la strategia <strong>di</strong>agnostica,<br />

terapeutica e operatoria; i principi <strong>di</strong> asepsi; le problematiche inerenti<br />

l'organizzazione e l'igiene ambientale delle sale operatorie; la conoscenza<br />

dello strumentario chirurgico, endoscopico, dei materiali <strong>di</strong> sutura nonché<br />

delle tecniche e meto<strong>di</strong>che chirurgiche tra<strong>di</strong>zionali ed alternative; una<br />

conoscenza <strong>di</strong> base e la relativa esperienza pratica, necessarie a definire<br />

personalmente sulla base della valutazione complessiva della patologia e del<br />

paziente, una corretta definizione della patologia e dell'in<strong>di</strong>cazione al tipo <strong>di</strong><br />

trattamento, me<strong>di</strong>co o chirurgico più idoneo in funzione dei rischi, dei<br />

benefici e dei risultati per ogni singolo malato;<br />

Le lezioni frontali saranno finalizzate al raggiungimento degli obiettivi<br />

formativi irrinunciabili precedentemente esposti.<br />

PROGRAMMA<br />

Ematuria – Infezioni delle vie urinarie – Diagnostica per immagini in<br />

Urologia – Ra<strong>di</strong>ologia interventistica in Urologia – Malformazioni<br />

urogenitali – Patologia ostruttiva – Ipertrofia prostatica – Prostatiti –<br />

Cancro della prostata – Tumori del testicolo – Ritenzione d’urina e<br />

anuria – Infertilità maschile – Disfunzioni erettili – Incontinenza –


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Calcolosi renale – Tumori della vescica – Tumori del rene – Patologia<br />

cistica del rene – Emergenze urologiche – Strumentario urologico<br />

ESERCITAZIONI<br />

Frequenza a piccoli gruppi delle attività <strong>di</strong> Reparto.<br />

Frequenza a piccoli gruppi dell’Ambulatorio <strong>di</strong> Urologia Generale, con la<br />

possibilità <strong>di</strong> essere esposti personalmente a circa 40 pazienti a settimana,<br />

prime visite e controlli.<br />

Ogni studente preparerà la cartella ambulatoriale del pz, farà l’esame obiettivo<br />

e <strong>di</strong>scuterà il caso clinico, <strong>di</strong>agnosi e terapia con il docente. Si imparerà a<br />

visionare gli accertamenti <strong>di</strong>agnostici esibiti.<br />

Si imparerà a formulare ipotesi <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche.<br />

Frequenza a piccoli gruppi dell’attività <strong>di</strong> ecografia urologica <strong>di</strong>agnostica ed<br />

interventistica (aspirazione percutanea <strong>di</strong> cisti, nefrostomie, svuotamento <strong>di</strong><br />

raccolte genitali, biopsie della prostata, cistostomie).<br />

Frequenza a piccoli gruppi dell’attività chirurgica specifica in sala operatoria.<br />

Manuale <strong>di</strong> Urologia e Andrologia, Colleggio dei Professori Universitari <strong>di</strong><br />

prima fascia <strong>di</strong> Urologia, Pacini E<strong>di</strong>tore<br />

Malattie dei reni e delle vie urinarie, Schena FP, Selvaggi F.; Mc Graw-Hill Italia<br />

Trattato Italiano <strong>di</strong> Urologia. A cura <strong>di</strong> Michele Pavone-Macaluso. UTET Ed.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

2<br />

ORE FRONTALI<br />

20<br />

CHIRURGIA GENERALE<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E<br />

PROGRAMMA<br />

Etiopatogenesi, sintomatologia e terapia delle infezioni chirurgiche primitive e<br />

secondarie con riferimento ad i batteri più frequentemente coinvolti in<br />

relazione al sito <strong>di</strong> insorgenza dell'infezione, alla produzione <strong>di</strong> tossine,<br />

all'antibiotico resistenza<br />

Le parassitosi <strong>di</strong> interesse chirurgico con particolare riferimento all'idatidosi<br />

polmonare ed epatica<br />

Sintomatologia e complicanze delle malattie esofogee <strong>di</strong> interesse chirurgico;<br />

le caratteristiche cliniche della sindrome <strong>di</strong> Mallory-Weiss<br />

Descrivere e classificare le malattie benigne della mammella maschile e<br />

femminile<br />

Le malattie della pleura, del me<strong>di</strong>astino, del polmone e del <strong>di</strong>aframma <strong>di</strong><br />

competenza chirurgica<br />

Sintomatologia, complicazioni e trattamento chirurgico delle ernie della parete<br />

addominale e della regione inguino-crurale<br />

Le malattie del peritoneo e del retroperitoneo: le in<strong>di</strong>cazioni per il trattamento<br />

chirurgico<br />

Orientamenti <strong>di</strong>agnostici e <strong>di</strong> terapia chirurgica nelle complicanze delle ulcere<br />

gastriche e duodenali<br />

Etiopatogenesi, sintomatologia ed iter <strong>di</strong>gnostico - terapeutico della litiasi


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

biliare e delle sue possibili complicanze<br />

In<strong>di</strong>care gli aspetti etiopatogenetici della poliposi del colon, l'approccio<br />

<strong>di</strong>agnostico e gli orientamenti terapeutici in relazione alla prognosi e alla<br />

prevenzione delle complicanze<br />

Descrivere le possibili complicanze <strong>di</strong> competenza chirurgica delle malattie<br />

infiammatorie intestinali e gli orientamenti <strong>di</strong> terapia chirurgica<br />

Descrivere le malattie acquisite dell'ano - emorroi<strong>di</strong>, ragade, ascessi e fistole –<br />

i <strong>di</strong>sturbi della defecazione ed il sinus pilonidalis<br />

Descrivere l'etiopatogenesi, la sintomatologia, le in<strong>di</strong>cazioni per gli<br />

accertamenti <strong>di</strong>agnostici e la terapia della malattia <strong>di</strong>verticolare del colon e<br />

delle sue possibili complicanze.<br />

ESERCITAZIONI<br />

Discutere in modo interattivo la <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> casi clinici<br />

reali o simulati (prototipici <strong>di</strong> situazioni cliniche <strong>di</strong> frequente riscontro)<br />

basandosi sul problem solving (con stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>viduale e non assistito dei<br />

casi clinici proposti dal docente)<br />

Discutere in modo interattivo le possibili decisioni <strong>di</strong>agnostiche e<br />

terapeutiche (decision making) in casi clinici reali o simulati<br />

Compilare richiesta motivata <strong>di</strong> indagini <strong>di</strong>agnostiche laboratoristiche e<br />

strumentali<br />

Compilare richiesta motivata <strong>di</strong> consulenza specialistica<br />

Compilare richiesta motivata <strong>di</strong> ricovero ospedaliero<br />

Informare (in con<strong>di</strong>zioni reali o simulate) il paziente e i congiunti su<br />

<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> patologie gravi, invalidanti o con esito infausto e sui relativi<br />

trattamenti<br />

Concordare con il paziente l'assunzione delle decisioni che lo<br />

riguardano<br />

Discutere con un paziente i benefici e rischi <strong>di</strong> un trattamento chirurgico<br />

A scelta dello studente<br />

Bellantone, De Toma, Montorsi: <strong>Chirurgia</strong> Generale; Minerva Me<strong>di</strong>ca Ed.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

3<br />

ORE FRONTALI<br />

20<br />

CHIRURGIA VASCOLARE<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

Obiettivo del corso <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Vascolare è fornire le principali conoscenze<br />

sulla <strong>di</strong>agnosi e trattamento delle malattie e dei traumi a carico delle arterie,<br />

delle vene e dei vasi linfatici.<br />

Lo studente deve, quin<strong>di</strong>, conoscere la sintomatologia clinica e in<strong>di</strong>viduare i<br />

reperti semeiologici che in<strong>di</strong>rizzano verso la corretta <strong>di</strong>agnosi. Deve altresì<br />

conoscere l’iter <strong>di</strong>agnostico corretto ai fini della successiva scelta terapeutica,<br />

attraverso meto<strong>di</strong>che non invasive ed invasive. Inoltre, lo studente deve avere<br />

nozione, anche se non nei dettagli tecnici, dei tipi <strong>di</strong> trattamento<br />

farmacologico, chirurgico od endovascolare, a <strong>di</strong>sposizione<br />

PROGRAMMA<br />

1. Insufficienza cerebrovascolare


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

Anatomia vascolare dei TSA e dei vasi intracranici<br />

Storia naturale, <strong>di</strong>agnosi clinica e strumentale della stenosi carotidea<br />

Terapia me<strong>di</strong>ca, chirurgica ed endovascolare<br />

2. Arteriopatia ostruttiva cronica degli arti inferiori<br />

Eziologia, classificazione e storia naturale<br />

Diagnosi clinica e strumentale<br />

Terapia me<strong>di</strong>ca, chirurgica ed endovascolare<br />

Piede <strong>di</strong>abetico ed amputazione<br />

3. Patologia aneurismatica<br />

Anatomia dell’aorta e dei rami <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione<br />

Aneurisma dell’aorta addominale (Classificazione, <strong>di</strong>agnosi e trattamento)<br />

Aneurismi periferici<br />

4. Insufficienza venosa cronica<br />

Anatomia delle vene delle gambe<br />

Diagnosi e trattamento delle varici<br />

Trombosi venosa profonda ed embolia polmonare<br />

5. Ischemia acuta degli arti<br />

Diagnosi e trattamento<br />

Sindrome da riperfusione<br />

6. Malattie dei vasi linfatici<br />

7. Traumi delle arterie e delle vene<br />

ESERCITAZIONI<br />

Frequenza a piccoli gruppi delle attività <strong>di</strong> Reparto; ogni studente farà l’esame<br />

obiettivo e <strong>di</strong>scuterà il caso clinico, <strong>di</strong>agnosi e terapia con il docente.<br />

Frequenza a piccoli gruppi dell’Ambulatorio <strong>di</strong> Diagnostica Vascolare non<br />

invasiva (Doppler; EcocolorDoppler).<br />

Frequenza a piccoli gruppi dell’attività <strong>di</strong> Diagnostica Vascolare invasiva<br />

(Angiografia) ed interventistica (angioplastica percutana; stenting carotideo;<br />

ecc.)<br />

Frequenza a piccoli gruppi dell’attività chirurgica specifica in sala operatoria.<br />

- Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Vascolare ed Endovascolare<br />

Hallett-Mills-Earnshaw-Reekers Ed. Elsevier 2005<br />

- Trattato <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Vascolare, RB Rutherford Ed. Antonio Delfino


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- Ippocrate<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PEDIATRIA<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Discipline Pe<strong>di</strong>atriche<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05651<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI UNO<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/38<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof Giovanni Corsello<br />

(MODULO 1)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 3)<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

15<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO SESTO<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula del Dipartimento Materno Infantile<br />

LEZIONI<br />

Via Giordano n.3<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni),<br />

Esercitazioni in aula.<br />

Visite in campo, altro<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale.<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni : Vener<strong>di</strong><br />

DIDATTICHE<br />

Orario delle lezioni : 8-14,00<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni : Marte<strong>di</strong>’ e Giove<strong>di</strong>’<br />

STUDENTI<br />

Orari <strong>di</strong> ricevimento : 12,00-14,00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Acquisire le problematiche <strong>di</strong> competenza me<strong>di</strong>ca non specialistica in tema <strong>di</strong> fisiopatologia,<br />

<strong>di</strong>agnosi, cura e prevenzione dello stato <strong>di</strong> salute e delle principali malattie che interessano tutta<br />

l’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pe<strong>di</strong>atria<br />

come branca specialistica non d’organo, ma <strong>di</strong> fascia d’età che include le <strong>di</strong>verse competenze <strong>di</strong><br />

una me<strong>di</strong>cina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la<br />

neonatologia, la chirurgia pe<strong>di</strong>atrica e la neuropsichiatria infantile. In<strong>di</strong>viduare quelle con<strong>di</strong>zioni<br />

cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del me<strong>di</strong>co specialista, anche in rapporto alle<br />

patologie per cui si impone un protocollo <strong>di</strong> intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che<br />

ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva, da quella


neonatale all’adolescenza, con un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare integrato, in particolar modo tra le<br />

aree scientifico-<strong>di</strong>sciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le<br />

conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multi<strong>di</strong>sciplinare.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

60<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

PEDIATRIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Introduzione alla pe<strong>di</strong>atria e semeiotica pe<strong>di</strong>atrica; Assistenza del neonato alla nascita; Il<br />

neonato sano; Il neonato pretermine e <strong>di</strong> basso peso; Il neonato asfittico; Il <strong>di</strong>stress<br />

respiratorio nel neonato; Itteri neonatali; Infezioni e sepsi neonatali; Screening neonatali;<br />

L’alimentazione del neonato: allattamento naturale e con formule; Il <strong>di</strong>vezzamento e<br />

l’alimentazione dei primi anni <strong>di</strong> vita; L’accrescimento corporeo in età evoluriva; La pubertà:<br />

cronologia, anticipazioni e ritar<strong>di</strong> puberali; Nozioni <strong>di</strong> adolescentologia; Patologia carenziale<br />

in pe<strong>di</strong>atria; I <strong>di</strong>sturbi della crescita; Il bambino con turbe della <strong>di</strong>gestione e<br />

dell’assorbimento; Car<strong>di</strong>opatie congenite ed acquisite; Patologia genetica ; Malattie<br />

cromosomiche; Malattie renali; Malattie delle vie urinarie; Principali malattie respiratorie del<br />

bambino; Il reflusso gastroesofageo; Le anemie congenite ed acquisite del bambino; Le<br />

porpore trombocitopeniche <strong>di</strong> interesse pe<strong>di</strong>atrico; Difetti della coagulazione del sangue;<br />

Malattie da alterata risposta immunitaria; Malattia celiaca; Fibrosi cistica del pancreas;<br />

Intolleranza alle proteine del latte vaccino; Principali malattie endocrine del bambino; Il<br />

<strong>di</strong>abete mellito; Oncologia pe<strong>di</strong>atrica e nozioni <strong>di</strong> terapia; Masse addominali; Principali<br />

malattie congenite del metabolismo; Malformazioni congenite e prevenzione genetica; Le<br />

vaccinazioni; Malattie del SNC <strong>di</strong> interesse pe<strong>di</strong>atrico.Nozioni <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Pe<strong>di</strong>atrica.<br />

Nozioni <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantile<br />

ESERCITAZIONI<br />

Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati<br />

BURGIO GR. : Pe<strong>di</strong>atria essenziale , UTET<br />

CAREDDU : Pe<strong>di</strong>atra Generale e Specialistica , Ambrosiana<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ESERCITAZIONI


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA<br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA (o LAUREA<br />

MAGISTRALE)<br />

<strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>- Chirone<br />

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PEDIATRIA<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Base<br />

AMBITO DISCIPLINARE Discipline Pe<strong>di</strong>atriche<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05651<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

NUMERO MODULI UNO<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/38<br />

DOCENTE RESPONSABILE<br />

Prof Giovanni Corsello<br />

(MODULO 1)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 2)<br />

DOCENTE COINVOLTO<br />

(MODULO 3)<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria<br />

<strong>Università</strong> degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 6<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

15<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO SESTO<br />

SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula del Dipartimento Materno Infantile<br />

LEZIONI<br />

Via Giordano n.3<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività <strong>di</strong>dattiche (lezioni),<br />

Esercitazioni in aula.<br />

Visite in campo, altro<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale.<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni : VENERDI’<br />

DIDATTICHE<br />

Orario delle lezioni : 8-14,00<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni : Marte<strong>di</strong>’ e Giove<strong>di</strong>’<br />

STUDENTI<br />

Orari <strong>di</strong> ricevimento : 12,00-14,00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Acquisire le problematiche <strong>di</strong> competenza me<strong>di</strong>ca non specialistica in tema <strong>di</strong> fisiopatologia,<br />

<strong>di</strong>agnosi, cura e prevenzione dello stato <strong>di</strong> salute e delle principali malattie che interessano tutta<br />

l’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pe<strong>di</strong>atria<br />

come branca specialistica non d’organo, ma <strong>di</strong> fascia d’età che include le <strong>di</strong>verse competenze <strong>di</strong><br />

una me<strong>di</strong>cina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la<br />

neonatologia, la chirurgia pe<strong>di</strong>atrica e la neuropsichiatria infantile. In<strong>di</strong>viduare quelle con<strong>di</strong>zioni<br />

cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del me<strong>di</strong>co specialista, anche in rapporto alle<br />

patologie per cui si impone un protocollo <strong>di</strong> intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che<br />

ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva, da quella


neonatale all’adolescenza, con un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare integrato, in particolar modo tra le<br />

aree scientifico-<strong>di</strong>sciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le<br />

conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multi<strong>di</strong>sciplinare.<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

ORE FRONTALI<br />

60<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO<br />

MODULO<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

PEDIATRIA<br />

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

Introduzione alla pe<strong>di</strong>atria e semeiotica pe<strong>di</strong>atrica; Assistenza del neonato alla nascita; Il<br />

neonato sano; Il neonato pretermine e <strong>di</strong> basso peso; Il neonato asfittico; Il <strong>di</strong>stress<br />

respiratorio nel neonato; Itteri neonatali; Infezioni e sepsi neonatali; Screening neonatali;<br />

L’alimentazione del neonato: allattamento naturale e con formule; Il <strong>di</strong>vezzamento e<br />

l’alimentazione dei primi anni <strong>di</strong> vita; L’accrescimento corporeo in età evoluriva; La pubertà:<br />

cronologia, anticipazioni e ritar<strong>di</strong> puberali; Nozioni <strong>di</strong> adolescentologia; Patologia carenziale<br />

in pe<strong>di</strong>atria; I <strong>di</strong>sturbi della crescita; Il bambino con turbe della <strong>di</strong>gestione e<br />

dell’assorbimento; Car<strong>di</strong>opatie congenite ed acquisite; Patologia genetica ; Malattie<br />

cromosomiche; Malattie renali; Malattie delle vie urinarie; Principali malattie respiratorie del<br />

bambino; Il reflusso gastroesofageo; Le anemie congenite ed acquisite del bambino; Le<br />

porpore trombocitopeniche <strong>di</strong> interesse pe<strong>di</strong>atrico; Difetti della coagulazione del sangue;<br />

Malattie da alterata risposta immunitaria; Malattia celiaca; Fibrosi cistica del pancreas;<br />

Intolleranza alle proteine del latte vaccino; Principali malattie endocrine del bambino; Il<br />

<strong>di</strong>abete mellito; Oncologia pe<strong>di</strong>atrica e nozioni <strong>di</strong> terapia; Masse addominali; Principali<br />

malattie congenite del metabolismo; Malformazioni congenite e prevenzione genetica; Le<br />

vaccinazioni; Malattie del SNC <strong>di</strong> interesse pe<strong>di</strong>atrico. Nozioni <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> Pe<strong>di</strong>atrica.<br />

Nozioni <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantile.<br />

ESERCITAZIONI<br />

Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati<br />

BURGIO GR. : Pe<strong>di</strong>atria essenziale , UTET<br />

CAREDDU : Pe<strong>di</strong>atra Generale e Specialistica , Ambrosiana<br />

DENOMINAZIONE DEL MODULO<br />

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA<br />

TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

ESERCITAZIONI


FACOLTÀ <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />

ANNO ACCADEMICO 2011/2012<br />

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE <strong>Me<strong>di</strong>cina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> “Chirone”<br />

INSEGNAMENTO Psichiatria<br />

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante<br />

AMBITO DISCIPLINARE Stu<strong>di</strong>o dei principali <strong>di</strong>sturbi mentali<br />

CODICE INSEGNAMENTO 05958<br />

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO<br />

SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/25<br />

DOCENTE RESPONSABILE Daniele La Barbera<br />

Professore Or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

CFU 5<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO<br />

STUDIO PERSONALE<br />

15<br />

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 30 + 20<br />

ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE<br />

PROPEDEUTICITÀ Nessuna<br />

ANNO DI CORSO Quinto<br />

SEDE Dipartimennto BioNeC, Via La Loggia, 1<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali<br />

Attività teorico-pratica<br />

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria<br />

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale<br />

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi<br />

PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre<br />

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Martedì ore 11:00-14:00<br />

DIDATTICHE<br />

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI<br />

STUDENTI<br />

Giovedì ore 11:00-14:00<br />

Prof. D. La Barbera<br />

Martedì ore 14:00-15:00- Giovedì ore: 14:00-<br />

15:00<br />

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione<br />

Conoscenza e capacità <strong>di</strong> comprensione sulle funzioni psichiche, i <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> pertinenza<br />

psichiatrica, i modelli eziologici <strong>di</strong> tipo neurobiologico, psicologico, psico<strong>di</strong>namico e psicosociale,<br />

le principali strategie <strong>di</strong> intervento terapeutico per il trattamento dei <strong>di</strong>sturbi psichiatrici, sia <strong>di</strong> tipo<br />

farmaco- che psico-terapeutico e riabilitativo<br />

Capacità <strong>di</strong> applicare conoscenza e comprensione<br />

Riconoscimento del <strong>di</strong>sagio psichico, inquadramento <strong>di</strong>agnostico, valutazione clinica e<br />

in<strong>di</strong>viduazione delle possibilità terapeutiche e riabilitative idonee al trattamento dei <strong>di</strong>sturbi<br />

psichiatrici<br />

Autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

In relazione alla <strong>di</strong>agnosi psichiatrica e alla scelta dei trattamenti terapeutici<br />

Abilità comunicative<br />

Comprensione del significato della comunicazione verbale e non verbale e applicazione <strong>di</strong> queste<br />

conoscenze alla relazione me<strong>di</strong>co-paziente con particolare riferimento alla gestione del paziente


psichiatrico<br />

Capacità d’appren<strong>di</strong>mento<br />

Capacità che consentano una buona utilizzazione delle nozioni apprese per orientarsi nell’ambito<br />

della comprensione e riconoscimento del <strong>di</strong>sagio psichico e per potere continuare ad approfon<strong>di</strong>re<br />

tali stu<strong>di</strong> nell’ambito dell’aggiornamento e della formazione continua<br />

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “PSICHIATRIA”<br />

Obiettivo dell’insegnamento è approfon<strong>di</strong>re la conoscenza delle cause, dei sintomi e dei trattamenti<br />

del <strong>di</strong>sagio psichico con particolare riferimento agli aspetti psicologici relativi all’etiopatogenesi e<br />

ai percorsi terapeutici<br />

MODULO 1 PSICHIATRIA<br />

ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI<br />

40<br />

Orientamenti culturali della Psichiatria;<br />

Psicopatologia della coscienza;<br />

Psicopatologia dell’attenzione;<br />

Psicopatologia della memoria;<br />

Psicopatologia dell’affettività;<br />

Psicopatologia della senso-percezione;<br />

Psicopatologia del pensiero;<br />

Disturbi schizofrenici;<br />

Disturbi dell’umore;<br />

Disturbi d’ansia;<br />

Disturbi <strong>di</strong> personalità;<br />

Delirium e demenze;<br />

Meccanismi biologici dello stress;<br />

Farmaci ansiolitici, antidepressivi e neurolettici;<br />

Aspetti psicologici e relazionali della farmacoterapia;<br />

Riabilitazione psichiatrica;<br />

Legislazione psichiatrica;<br />

Le <strong>di</strong>pendenze comportamentali;<br />

Aspetti psicologici e psicopatologici delle tecnologie della<br />

comunicazione.<br />

ESERCITAZIONI<br />

20 Esame psichico, Psico<strong>di</strong>agnosi e valutazione testologica, Anamnesi<br />

Psicopatologica, Compilazione della cartella clinica psichiatrica,<br />

Responsabilità professionale e consenso informato


TESTI<br />

CONSIGLIATI<br />

• Giberti F., Rossi R. (2007), Manuale <strong>di</strong> Psichiatria, Piccin-Nuova<br />

Libreria, Padova.<br />

• La Barbera D., Ferraro L., Cutaia V. (2011) Oltre il limite della vita<br />

fattori <strong>di</strong> rischio e prevenzione dei comportamenti suicidari. E<strong>di</strong>ses,<br />

<strong>Napoli</strong><br />

• La Barbera D., Guarneri M, Ferraro L., Il <strong>di</strong>sagio psichico nella postmodernità:<br />

configurazioni <strong>di</strong> personalità e aspetti psicopatologici,<br />

E<strong>di</strong>zioni Magi, 2009.

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