Dispense depurazione - Dipartimento di Ingegneria delle Acque e di ...
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Negli impianti a fanghi attivi a schema semplificato, cioè non dotati della<br />
se<strong>di</strong>mentazione primaria, non sussiste più il vantaggio <strong>di</strong> trattare i fanghi primari<br />
con un processo poco costoso come esercizio quale quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>gestione anaerobica;<br />
conviene allora trattare tutti i fanghi per via aerobica.<br />
Negli impianti a filtri percolatori classici, la <strong>di</strong>gestione anaerobica è<br />
indubbiamente del tutto valida, è spesso attuata nel comparto <strong>di</strong> <strong>di</strong>gestione <strong>di</strong><br />
vasche combinate <strong>di</strong> tipo Imhoff, adatte per piccoli impianti, mentre nei me<strong>di</strong>ogran<strong>di</strong><br />
impianti si passa a vasche autonome. Una <strong>di</strong>gestione aerobica potrebbe<br />
invece risultare adatta per i tipi <strong>di</strong> filtri percolatori con supporto in materiale<br />
plastico senza se<strong>di</strong>mentazione primaria.<br />
6.4.2.3. CONFRONTO TRA DIGESTIONE AEROBICA ED<br />
ANAEROBICA<br />
Il processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>gestione anaerobica non richiede immissione <strong>di</strong> ossigeno<br />
dall’ambiente esterno nella massa del fango, in quanto i batteri traggono l’ossigeno<br />
occorrente per il loro sviluppo, <strong>di</strong>rettamente dal materiale organico che viene<br />
elaborato e metabolizzato; al contrario il processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>gestione aerobica del fango,<br />
impone <strong>di</strong> insufflare l’ossigeno occorrente, dall’atmosfera esterna, con costi non<br />
in<strong>di</strong>fferenti per l’energia occorrente ad azionare i macchinari.<br />
È per questo che i <strong>di</strong>gestori anaerobici si sono imposti in impianti <strong>di</strong> elevata<br />
potenzialità, per la loro economicità nei consumi energetici. Anzi, dato che come<br />
sottoprodotto della fermentazione anaerobica, si forma metano, in misura assai<br />
cospicua, sono stati stu<strong>di</strong>ati i sistemi per sfruttare a pieno il gas biologico.<br />
Il riscaldamento dei <strong>di</strong>gestori anaerobi, mantenuti a temperatura ottimale ed<br />
esattamente controllata, garantisce che le reazioni biologiche si sviluppano nelle<br />
migliori con<strong>di</strong>zioni, senza essere affette dalle variazioni <strong>di</strong> temperatura esterna. A<br />
vantaggio della stabilizzazione anaerobica sta poi il fatto che la quantità <strong>di</strong> fango<br />
stabilizzato producibile può risultare assai superiore a quella ottenibile con la<br />
<strong>di</strong>gestione aerobica (questo vale a parità <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni dell’impianto). Inoltre, i<br />
fanghi anaerobi sono più facilmente ispessibili <strong>di</strong> quelli aerobi.<br />
Infine, nei <strong>di</strong>gestori anaerobi si realizza un abbattimento maggiore della<br />
carica <strong>di</strong> batteri e <strong>di</strong> virus presente nel fango fresco: si può pervenire a ren<strong>di</strong>menti<br />
dell’or<strong>di</strong>ne del 98%, indubbiamente più alti che nei <strong>di</strong>gestori aerobici (85÷90%).<br />
Il rovescio della medaglia dei <strong>di</strong>gestori anaerobici è costituito dal fatto che,<br />
dovendo la reazione avvenire in ambiente chiuso, isolato dall’esterno, i <strong>di</strong>gestori:<br />
• sono strutture assai impegnative come costruzione, ed hanno un costo<br />
iniziale molto elevato;<br />
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